Vedi cara sorella Lisa anch'io posso testimoniare che nella comunità pentecostale che frequentavo circa tre anni fa, veniva data troppa fiducia al pastore, il motto era:
"a me basta quel che Dio mi ha dato di sapere fin'ora, altri discorsi non mi interessano" questa risposta mi veniva data dai fedeli pentecostali, ogni volta che io tentato di approfondire qualche argomento.
Si quello che tu dici sulle citazioni stringate dei soliti versetti, è vero, verissimo, il pastore viene considerato uno specialista biblico, quello che dice è legge, e vedendo questi atteggiamenti, pensavo se la fede di quei fratelli in realtà si basasse sulla Bibbia o sul pastore.
Perchè io della Bibbia parlavo e chiedevo, ma loro mi rispondevano prima citandomi alcuni versetti, poi appena io cominciavo ad analizzare quei versetti, facendoli notare che il significato non era quello che spiegava il pastore, mi rispondevano, "guarda a me tutte queste analisi non mi interessano, a me basta quel che Dio mi ha dato di sapere fin'ora"
Ma a questo punto è Dio o il pastore a far conoscere Parola (a interpretazioni derivate varie) a questi fratelli?
In ogni caso faccio notare a Julius, che ancora una volta certi fratelli pentecostali usano metodi scorretti per accusare la Chiesa cattolica, di avere una Bibbia corrotta o non corretta.
Erasmo da Rotterdam tradusse una Bibbia da far drizzare i capelli per i numerosissimi errori.
La Bibbia di Lutero fu giudicata pessima da Zwingli, la Luzzi non viene usata dai pentecostali, ecc.,
non credi caro Julius che prima di venire a dirci che qualche Bibbia cattolica è mal tradotta, sarebber più opportuno che guardassi le vostre Bibbie protestanti, che talvolta presentano moltissimi errori e distorsioni?
In ogni caso ribadisco, è meglio parlare delle Bibbie odierne, da tutti reperibili, per un dialogo più serio e preciso.
Perchè invece di andare a prendere la Bibbia del Martini, non vai a citare il testo greco originale, che sicuramente ci è molto più di aiuto?
quindi le forzature di traduzione che fa la Nuova Riveduta a poco servono.
Poi a proposito della perpetua verginità di Maria non capisco perché si deve strumentalizzare il versetto: “Giuseppe non si unì a Maria finché ella non ebbe partorito”, questo versetto non prova affatto che dopo lo fece, si ferma, non specifica e non chiarisce il seguito.
Anche il “finché” era un termine usato nel linguaggio di quei tempi, che non prova assolutamente che dopo, Giuseppe, si unì a Maria, quanti sono i matrimoni uguali a quello di Giuseppe e Maria?
Neppure uno, il loro matrimonio viene sconvolto in senso positivo, da Dio, solo nel loro matrimonio si verifica un evento di tale portata, solo Maria restò incinta per opera dello Spirito Santo.
Sapete perché Giuseppe sposò Maria?
Il matrimonio tra Giuseppe e Maria fu necessario perché altrimenti la Madonna sarebbe stata lapidata come adultera se trovata incinta senza essere sposata. In questo modo Giuseppe poté custodire la madre e il Figlio, poi Giuseppe era certamente discendente della stirpe davidica e solo lui, come uomo, poteva legalmente assicurare la discendenza a Gesù secondo la carne; il segreto poté rimanere nascosto finché Dio non volle farlo conoscere bene attraverso lo stesso Verbo Incarnato.
Comunque ribadisco che il significato più ampio di “fratello”, “sorella” si riscontra anche nella letteratura greca del periodo ellenistico, del quale fa parte il greco del Nuovo Testamento, quindi Paolo usava disinvoltamente il termine “fratello” per indicare i parenti più vicini, invece ha usato il termine cugino solo una volta per indicare Barnaba suo lontano parente. Gli ebrei invece usavano il termine fratello in senso molto più ampio dei greci ellenici, e mai usano il termine “fratello” per indicare un fratello germano, quando lo dovevano precisare aggiungevano sempre “figlio di sua madre” “figlio di suo padre” ecc..
Nel caso di Maria i fratelli protestanti non si attengono scrupolosamente alle nude lettere così come giacciono, ma vanno ben oltre usando la logica umana e facendo dire a quel “finché” ciò che non dice.
Si dovrebbero però chiedere se secondo la logica umana, Maria poteva restare incinta senza conoscere uomo.
Non è difficile capire quindi che la logica umana mal si concilia con questo evento; il matrimonio di Maria non è paragonabile con nessun altro matrimonio, Dio ha legato a se Maria, generando in lei suo Figlio, il suo unico Figlio, Maria ha accettato la volontà del Signore, il Verbo si fece carne, quindi Maria si trova a dover mettere al mondo il Figlio di Dio, e il suo corpo non doveva essere inquinato da contatti con nessun altro uomo, anche se quest’altro uomo era suo marito.
Anche Giuseppe accetta il ruolo che Dio gli riserva, in effetti era un grande privilegio prendersi cura del Figlio di Dio.
E come nel sepolcro nuovo di Gesù non fu posto più nessuno, cosi nel seno vergine di Maria non vi fu posto nessun altro uomo, all’infuori di Gesù.
Il termine “fino a che” veniva usato abitualmente dagli ebrei, questo termine non lascia intendere che dopo lo stato dei fatti sia cambiato, come quando Giuseppe non si accostò a Maria “fino a che” ella non ebbe partorito; come anche nel Salmo 110,1
Di Davide. Salmo.
Oracolo del Signore al mio Signore:
«Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici
a sgabello dei tuoi piedi».
Anche qui vediamo usato il termine “finché”, se dovremmo ragionare secondo la logica protestante allora dovremmo pensare che dopo che il Padre ha posto i nemici di Gesù come sgabello dei suoi piedi, Gesù cesserà di sedere alla Sua destra. Ecco perché si devono conoscere l linguaggi e i modi di espressione degli ebrei di quei tempi, altrimenti si fa dire alla Bibbia ciò che non dice, il “finché non prova ciò che succede dopo, ma si ferma, non va oltre.
Es 15,14-16
“14Hanno udito i popoli e tremano; dolore incolse gli abitanti della Filistea. 15Già si spaventano i capi di Edom, i potenti di Moab li prende il timore; tremano tutti gli abitanti di Canaan. 16Piombano sopra di loro la paura e il terrore; per la potenza del tuo braccio restano immobili come pietra, finché sia passato il tuo popolo, Signore, finché sia passato questo tuo popolo che ti sei acquistato.”
Dopo che sia passato il popolo di Dio i capi di Edom e di Moab non tremeranno più davanti alla potenza di Dio?
Il termine “finché” nella Bibbia viene usato in diverse circostanze, ma quando c’è un seguito diverso, questo, viene indicato, o in ogni caso risulta chiaro è lampante il suo significato.
Es 33,21 “Aggiunse il Signore: «Ecco un luogo vicino a me. Tu starai sopra la rupe: 22quando passerà la mia Gloria, io ti porrò nella cavità della rupe e ti coprirò con la mano finché sarò passato. 23Poi toglierò la mano e vedrai le mie spalle, ma il mio volto non lo si può vedere”.
Qui il Signore precisa cosa accade dopo il “finché” infatti dice che dopo toglierà la sua mano e Mosè potrà vedere le sue spalle.
Basterebbe analizzare la Bibbia parola per parola, senza correre sui versetti, meditandola, soffermandosi a riflettere, mettendo da parte i pregiudizi e ragionando con obiettività, lasciando stare per un momento cosa dicono i pastori o i preti. Ad esempio quando Mosè passava per il villaggio diretto verso la tenda i suoi compatrioti stavano ognuno affacciati davanti all’ingresso della propria tenda, ma quando Mosè entrava essi continuavano a stare affacciati, altrimenti non si spiegherebbe come vedessero “la colonna di nube” che stava all’ingresso della tenda sacra , eppure anche in questo episodio viene usato il termine “finché” poi dai versetti seguenti si capisce che in effetti restavano affacciati ognuno davanti l’ingresso della propria tenda e si prostravano in adorazione dello Spirito di Dio, ma sono i versetti seguenti a chiarirlo e non il termine finchè!
Es 33,8 “ Quando Mosè usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava in piedi, stando ciascuno all’ingresso della sua tenda: guardavano passare Mosè, finché fosse entrato nella tenda. 9Quando Mosè entrava nella tenda, scendeva la colonna di nube e restava all’ingresso della tenda. Allora il Signore parlava con Mosè. 10Tutto il popolo vedeva la colonna di nube, che stava all’ingresso della tenda e tutti si alzavano e si prostravano ciascuno all’ingresso della propria tenda.
Anche in Lv 8,33 si capisce chiaramente cosa accade dopo il “finché” infatti è chiaro e lampante che l’investitura durava sette giorni, passati i quali potevano uscire:
“Per sette giorni non uscirete dall’ingresso della tenda del convegno, finché cioè non siano compiuti i giorni della vostra investitura, perché la vostra investitura durerà sette giorni.”
In questi casi quello che accade dopo il finché viene spiegato, oppure si capisce chiaramente.
Il “finché” usato da Matteo al capitolo 1,25 vuole soltanto dimostrare che la nascita di Gesù fu un evento soprannaturale, e a scanso di equivoci Matteo sottolinea che S. Giuseppe non si accostò a Maria finché ella non ebbe partorito. Qui Matteo sta puntualizzando che Giuseppe non ebbe concorso alla nascita di Gesù, perché egli non si accostò mai a Maria durante la sua gravidanza, ma non prova affatto che dopo lo fece; allora come si fa a capire se Maria ebbe altri figli dopo Gesù?
Come già abbiamo visto, leggendo la Bibbia con metodo scientifico e serio, analizzando i versetti in cui compaiono Maria, Gesù e i fratelli di Lui, riflettendo serenamente si capisce che in effetti non viene mai detto “Maria e gli altri suoi figli”, se a questo aggiungiamo il fatto che il termine “fratello” veniva usata dagli ebrei in senso molto ampio per indicare compatrioti, compaesani, parenti e fratelli spirituali si aggiunge un altro tassello, e poi analizzando chi era Giacomo il minore (quello che ha scritto la lettera contenuta nella Bibbia) e chi era Giuda fratello (parente) di Giacomo, si capisce che Maria non ebbe altri figli, oltre a questo esistono anche prove storiche, ma queste ultime (come al solito) non vengono accettate dai fratelli protestanti; comunque sia, attenendoci alla sola Bibbia si può dimostrare lo stesso che Gesù non ebbe fratelli carnali.
Altri esempi che fanno capire l’uso che gli ebrei facevano del termine finché, (Matteo era un ebreo):
Dt 4,10 “Ricordati del giorno in cui sei comparso davanti al Signore tuo Dio sull’Oreb, quando il Signore mi disse: Radunami il popolo e io farò loro udire le mie parole, perché imparino a temermi finché vivranno sulla terra, e le insegnino ai loro figli” Dopo che non vivranno sulla terra forse non temeranno più il Signore?
Dt 31,12-13 “Radunerai il popolo, uomini, donne, bambini e il forestiero che sarà nelle tue città, perché ascoltino, imparino a temere il Signore vostro Dio e si preoccupino di mettere in pratica tutte le parole di questa legge. 13I loro figli, che ancora non la conoscono, la udranno e impareranno a temere il Signore vostro Dio, finché vivrete nel paese di cui voi andate a prendere possesso passando il Giordano»”.
Appena non vivranno più nel paese oltre il Giordano oppure se perderanno possesso di quelle terre cesseranno forse di temere il Signore?
1 Sam 1,22-24 “Non verrò, finché il bambino non sia divezzato e io possa condurlo a vedere il volto del Signore; poi resterà là per sempre». 23Le rispose Elkana suo marito: «Fà pure quanto ti sembra meglio; rimani finché tu l’abbia divezzato; soltanto adempia il Signore la tua parola». La donna rimase e allattò il figlio, finché l’ebbe divezzato. 24Dopo averlo divezzato, andò con lui, portando un giovenco di tre anni,
un’efa di farina e un otre di vino e venne alla casa del Signore a Silo e il fanciullo era con loro.”
Qui il finché viene ampiamente chiarito e non lascia alcun dubbio su quello che accade dopo.
2 Sam 10,5 “Quando fu informato della cosa, Davide mandò alcuni incontro a loro, perché quegli uomini erano pieni di vergogna. Il re fece dire loro: «Restate a Gerico finché vi sia cresciuta di nuovo la barba, poi tornerete”.
Anche qui si capisce chiaramente che cosa accade dopo il “finché”, nella Bibbia ci sono comunque altri versetti dove il significato è meno chiaro, ma leggendo tutto il contesto e i capitoli seguenti si capisce cosa accade dopo il finché; leggendo i capitoli seguenti la nascita di Gesù si capisce soltanto che il termine “fratello” veniva usato in un senso molto ampio dagli ebrei, e che mai viene detto “Maria e gli altri suoi figli”, come ho detto prima più avanti verrà indicato in modo preciso e inequivocabile chi erano i fratelli di Gesù.
Il “Non conosco uomo” di Maria all’angelo dimostra la sua ferma volontà di rimanere sempre vergine, come consacrata a Dio, come “eunuca” per il regno dei cieli.
Perché altrimenti la frase di Maria non avrebbe senso, visto che era fidanzata con Giuseppe, e normalmente due fidanzati si sposano, Maria una volta sposata avrebbe potuto benissimo concepire un figlio per opera di Giuseppe, invece Maria questa ipotesi non la considera nemmeno, dice “io non conosco uomo” se Maria si riferiva al suo stato temporaneo di verginità, avrebbe potuto dire “fino ad ora non conosco uomo”, ma invece lei che si era consacrata al Signore, si meraviglia, perché lei non voleva conoscere uomo, una ragazza di oggi, non si meraviglierebbe sentendosi dire che concepirà un figlio, perché è normale che prima o poi si sposerà, soprattutto se già è fidanzata pensa normalmente alla procreazione da donna sposata,
e in seguito al rapporto d’amore con suo marito potrà concepire un figlio o più figli;
Maria invece si meraviglia, perché lei si era consacrata a Dio nella verginità perpetua. Attenzione, perchè l'Angelo, non specifico un tempo a Maria, non dà una data nella quale ella concepirà, gli sta parlando solo del futuro, senza specificare
La Scrittura vuol dimostrare che il Bambino Gesù non è stato concepito mediante il concorso umano, e basta, tutto il resto sono solo fantasie dei protestanti.
L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Lc1,31-34 "Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine.
Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo"
Fino a questa frase, Maria manifesta la sua meraviglia all'angelo, non comprende come, visto che lei si era consacrata al Signore e voleva rimanere enuca per il regno dei cieli.
Se Maria non aveva questa ferma intenzione, non c'era motivo di meravigliarsi, tanto era già fidanzata con Giuseppe, e visto che l'angelo non specificò alcuna data, Maria poteva benissimo intendere che quel figlio l'avrebbe concepito per opera di Giuseppe, invece Maria si meraviglia, come mai?
Una ragazza odierna, già fidanzata, nelle stesse circostanze di Maria, si sarebbe meravigliata?
No, direi di no, perchè per la mente carnale, è normale unirsi sessualmente con il proprio sposo, per la mente pura e spirituale di Maria non era così, le intendeva rimanere eunuca per il regno dei cieli, e la sua meraviglia alle parole del'angelo ce lo conferma.
Cara sorella Lisa, questo è un esempio di ciò che ti accennavo, fare l'analisi logica dei versetti, l'esegesi, soffermarsi e riflettere con mente acuta, e stanne certa che con l'aiuto del Signore li capiamo bene quei versetti, che all'improviso ci appariranno sotto un'altra luce.
Pace
Salvatore