Caro Moreno,
data l'ampiezza del tuo post che abbraccia diecine di interessanti argomenti, è preferibile, come tu dici, aprire una finestra per volta.
tu dici:
...pur difettando di una giustificazione per tutti i casi in cui le persone non hanno proprio la possibilità di “mettere a frutto” i propri talenti. Oltre agli sfortunati bambini denutriti dell'Africa, destinati ad una fine precoce tra gli stenti, senza andare tanto lontano potremmo semplicemente chiederci che possibilità abbia oggi un giovane in Italia di dispiegare le proprie capacità, quando solo uno su tre alla conclusione degli studi trova un lavoro congruente con la sua preparazione, un altro su tre deve accontentarsi di un'occupazione modesta e precaria, e il terzo su tre rimane disoccupato.
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Subito dopo aver menzionato i talenti (ricordando la parabola di Gesù) ho menzionato anche le prove, intendendo riassumere con tale termine tutte le situazioni in cui un individuo può venirsi a trovare con i più svariati svantaggi che la vita può presentare, alcuni dei quali hai riportato anche tu.
Tali prove inoltre possono essere determinate non solo da Dio ma possono essere il risultato di una serie di situazioni e di conseguenze naturali, ereditarie, sociali, culturali, dovute alle scelte, spesso errate degli uomini che ci hanno preceduto o che sono a fianco a noi. Non possiamo pensare di attribuire sempre a Dio il risultato di tante scelte libere e sbagliate dell'uomo. Sono invece persuaso che Dio, in molti casi, sopporti con infinita pazienza una serie interminabile di ribellioni alle sue leggi, naturali e morali, che hanno reso l'umanità quasi irrecuperabile, permettendo che questi mali si presentino aspettandosi che l'uomo possa trovare la strada per ritornare a Lui consapevolmente e liberamente.
Per ora mi fermo
Con affetto
[Modificato da (Teofilo) 03/10/2011 22:53]