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Cos'è per voi la fede?

Ultimo Aggiornamento: 15/10/2011 13:58
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Sesso: Femminile
04/10/2011 18:58
 
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[SM=g1740727]Tranquillo Moreno, non le dirò che l'anima è "il sofio vitale" perchè danneggerei la mia stessa ragione.... ma senza dubbio tutto ciò che è stato creato da Dio, in termini di vita, possiede un Anima che ne è  "principio di vita"....


Anima e Coscienza: è necessario comprendere cosa intendiamo per coscienza poichè l'Anima dell'uomo è intellettiva, possiamo allora dire che la Coscienza non è altro che la voce, L'ESPRESSIONE dell'Anima... l'Anima è dono di Dio, la Coscienza, sopratutto se retta, ha la funzione, il compito, di tirare fuori questa VERITA'... infatti CON-SCIENTIA non significa alto che "essere CONSCIO", essere consapevole di ciò che avviene in noi, per dirla con san Tommaso è la "scienza dell'anima"... [SM=g1740733]

Anima e Coscienza non sono rivali e non sono in contrapposizione fra loro, e l'Anima  da voce alla Coscienza, ...e la Coscienza  è l'intellettoo pratico, che da consapevolezza di un atto che si compie, si dice infatti "formare una coscienza".... questa si nutre dell'Anima intellettiva, dell'Anima CHE PREGA, ed alla Coscienza fa parte il libero arbitrio e poichè l'Anima è immortale...
deve la sua risoluzione agli atti del libero arbitrio il suo finale: o beata in Paradiso, o all'Inferno e dannata, poichè la condanna dell'Uomo non è un capriccio di Dio, ma è la libera scelta dell'uomo....

è ovvio che resta in tal contesto il senso conoscitivo dell'Anima che è intellettiva e di conseguenza, dopo la morte, sa dove si trova, perchè vi si trova, ed ha chiara e completa conoscenza di dove è finita....ma la Coscienza non gli servirà più... gli sopravvive l'Anima intellettiva che sa dove si trova e non ha più necessità della Coscienza poichè non avrà più bisogno di convertirsi, nè di scegliere da che parte stare...!

La Coscienza, spiega il Catechismo della Chiesa, è quel giudizio interiore che conduce l'Uomo o alla conversione oppure alla deliberata scelta a voler continuare nel peccato....
è indispensabile per tanto, spiega ancora il Catechismo, che una retta Coscienza implori e chieda la grazia della VERITA', che la cerchi con tutto il cuore con umiltà e con l'esercizio di ogni virtù, perchè senza la Verità della Coscienza, l'uomo  resta come cieco e cammina nel buio, un'Anima DENUTRITA, che non prega, che non cerca Dio, conduce la Coscienza in un vicolo cieco, da qui il concetto di CON-VERSIONE, tornare ossia indietro per ritrovare la verità...... il peccato, infatti, è una mancanza contro la ragione stessa, contro la verità, contro una retta coscienza, ed è una trasgressione in ordine all'amore di Dio, verso Dio e verso il prossimo poichè, nella Coscienza, sono iscritti i principi della legge morale, in ogni uomo, nessuno escluso....compito dell'uomo è dare voce all'ANIMA intellettiva....

L'Anima, dice san Tommaso d'Aquino, è inestesa, non è dunque il corpo di cui è propria l'estensione, ed essa è naturalmente il "primo principio della vita" e di questa vita vi è una duplice manifestazione: "cognizione e moto".....
Un corpo, spiega san Tommaso, non può essendo composto di materia, non può essere "primo principio di vita" poichè, in quanto corpo ha un principio ed una fine, e se ha fine non può essere in se principio di vita! [SM=g1740733]
L'anima  piuttosto, spiega ancora l'aquinate, sussiste indipendentemente dal corpo proprio perchè principio di vita e principio per tanto, della cognizione intellettiva... e  ciò  che vivifica, da vita ai sensi, è l'ANIMA....con il libero arbitrio l'uomo può indirizzare la proprio coscienza verso strade sbagliate, per questo si parla di "retta coscienza", il tipico "rimorso della coscienza" non è altro che una invocazione intellettiva dell'Anima che , grazie all'Amore di Dio che non vuole che la Sua Creatura si perda, grida nel cuore dell'uomo l'errore tentando di spingerlo verso il bene e verso la verità, con l'uso del libero arbitrio l'uomo può ragionevolmente accogliere il rimorso ed operare in bene  convertendo la propria Coscienza verso il Bene che è Dio, oppure rifiutarlo e continuare a dissipare le potenzialità insite nell'Anima.

San Tommaso spiega le POTENZE dell'Anima distinguendone cinque generi:
- vegetativo, che ha per oggetto, semplicemente, un corpo unito all'anima;
- sensitivo
- appetitivo
- locomotivo
in queste si unisce il grado intellettivo che ha per oggetto l'Ente universale
L'intelletto, spiega l'aquinate, è una potenza dell'Anima, ma non la stessa anima... poichè l'uomo ha si la potenza di intendere, ma non è sempre in atto di intendere...
L'Anima intellettiva possiede in potenza  anche la MEMORIA che si unisce alla potenza sensitiva.... l'Anima è così cosciente e può ricordare gli atti ingiusti o giusti, riconoscere ciò che è bene e ciò che è male, è cosciente del suo stato... ma può viverlo anche in stato passivo quando l'anima è in potenza vegetativa, per questo si dice che l'anima è in parte intellettiva e necessita della grazia quando un certo stato non gli consente lo "stato agente" che è proprio di ciascuno, di conseguenza, attraverso l'intelletto agente essa è intellettiva per "partecipazione" e per partecipazione dello stesso intelletto della grazia CHE E' DIO!

E se dunque esiste l'intelletto agente che è proprio di ciascuna anima, nessuna è uguale all'altra, esse sono tante quante sono le anime e non già una per tutte, in tal caso deriva l'unicità della persona in quanto tale, un essere unico ed irripetibile (qui san Tommaso spiega appunto perchè non crediamo nella rincarnazione et similia) che conserva e conserverà eternamente, tutta la sua memoria e il suo essere, in ordine agli atti liberamente compiuti....


[SM=g1740727] spero di averla aiutata alla comprensione....se c'è qualche errore è mio, non di san Tommaso o della dottrina...

e non si preoccupi di disturbare, magari tutti "disturbassero" come lei [SM=g1740722]
ieri andavo di fretta e mi faceva piacere farle comprendere di averla letta.....
quando non potrò o non posso risponderlo, glielo dirò con tutta onestà....

Grazie ancora, per ora!

[Modificato da Caterina63 04/10/2011 18:59]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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