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Novembre: Festa liturgica di Tutti i Santi e dei Nostri cari Defunti (2)

Ultimo Aggiornamento: 13/11/2017 14:48
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04/11/2013 16:30
 
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La Beata Vergine Maria e le Anime Sante del Purgatorio

di don Alfredo M. Morselli


È ragionevole credere che il maggior sollievo alle Anime Purganti – subito dopo i frutti del S. Sacrifico della Messa –  sia loro dato dalle preghiere e dalle suppliche che la Madonna eleva, in loro suffragio, al suo Divin Figlio.
Le motivazioni sono le seguenti: in primo luogo perché la Madonna è una Madre, e si prende cura dei suoi figli, che non cessano di esser tali dopo la morte corporale.

In secondo luogo perché la Vergine è misericordiosa: la misericordia è la carità in quanto si volge verso gli indigenti; e chi sono i più poveri in assoluto, dopo i non battezzati, se non le Anime del Purgatorio, che nulla possono da se stesse per alleviare le loro terribili pene?
In terzo luogo perché la Madonna è consolatrice di coloro che piangono i loro defunti: spesso quando un nostro caro muore pensiamo soprattutto a noi stessi, ripiegati sul nostro dolore; ma appena il dolore si attenua, subito pensiamo: “Dove si trova il nostro caro?”Allora la Madonna, che inizialmente ha lenito il dolore per la perdita della persona amata, ora ci dice: “Coraggio, come mi sono presa cura del mio figlio morto deponendolo con amore nel sepolcro, così mi prendo cura di tutti i miei figli, anche di quelli che sono in Purgatorio”.
A volte, quando si parla di gravi sciagure o di guerre, si parla di “morti e dispersi”, riservando quest’ultimo termine a coloro di cui non si ritrova il cadavere: ma per la Madonna non esiste nessun disperso, nessuno che Lei non trovi fin da subito dopo la morte, nessuno che non venga da Lei aiutato, qualora sia in Purgatorio.

E l'Immacolata interviene in loro favore; sentiamo queste parole rivolte dalla stessa Vergine a Santa Brigida:Io sono Madre anche di tutti coloro che si trovano in Purgatorio, perché tutte le pene, che sono dovute per purgarsi dai loro peccati, in ogni ora, per le mie preghiere, sono in un qualche modo mitigate. Così piace a Dio, e in certo modo sono diminuite loro le pene dovute per stretto rigore di giustizia. (Revelationes, IV, 138.)E ancora la stessa santa descrive un dialogo tra Gesù e la Madonna:[Gesù:] Ora dunque che, con le dolcissime parole della tua bocca, attiri da me misericordia, chiedimi quel che vuoi e l'avrai.

Rispose la Madre: Figlio mio, giacché ho trovato misericordia presso di te, chiederò misericordia per i miseri. Quattro luoghi ci sono. Il primo è il cielo, ove sono gli Angeli e le Anime dei Santi, che non hanno bisogno se non di te e in te infatti hanno ogni bene. Il secondo è l'inferno e quelli che l'abitano son pieni di malizia ed esclusi da ogni misericordia. Perciò nessun bene può mai loro occorrere. Il terzo luogo è il Purgatorio ove hanno bisogno della misericordia, perché afflitti per tre ragioni. Sono turbati nelle orecchie, non udendo altro che dolori di pene e miserie. Nella vista, altro non vedendo che la propria miseria. E sono afflitti nel tatto, dal calore d'un fuoco insopportabile e dalla grave pena.
Concedi loro, Signor mio e Figlio mio, per queste mie preghiere, la tua misericordia.
Rispose il Figlio: Volentieri per te concederò loro una triplice misericordia. Anzitutto, il loro udito sarà alleviato, la loro vista mitigata, la loro pena sarà resa più leggera e mite; inoltre tutti quelli che d'ora in poi si troveranno nella pena massima del Purgatorio, verranno alla media e coloro che si troveranno nella media verranno alla più leggera e coloro che si troveranno già nella pena più leggera passeranno al riposo.

Rispose la Madre: Lode e onore a te, Signor mio. (Revelationes, I, 50.)Ancora a S. Brigida, la stessa Vergine le ha rivelato che le Anime del Purgatorio si sentono sostenute al solo udire il nome di Maria.
Chiaramente i più beneficiati da questi beati suffragi sono i devoti di Maria: Sant’Alfonso Maria de’ Liguori (1696-1787), ne Le glorie di Maria, p. I, cap. VIII, scrive, a questo proposito:Troppo felici sono i divoti di questa pietosissima Madre, poiché non solo in questa terra sono da lei soccorsi, ma anche nel purgatorio son dalla sua protezione assistiti e consolati. Anzi essendo quelle anime più bisognose di sollievo, mentre ivi son più tormentate, né possono aiutarsi da loro stesse, molto più ivi questa Madre di misericordia s'impiega in soccorrerle. Dice S. Bernardino da Siena che in quella carcere d'anime spose di Gesù Cristo, Maria ha un certo dominio e plenipotenza, così per sollevarle come anche per liberarle da quelle pene: B. Virgo in regno purgatorii dominium habet (Serm. 3, de Nom. Mar., a. 2, c. 3).Quand’è che i suffragi della Vergine SS.ma si manifestano maggiormente? Ogni sabato e nelle sue feste, soprattutto quella dell’Assunzione.

Il P. F.S. Shouppe S.J. racconta, nella sua opera Il dogma del purgatorio, una visione che ebbe la venerabile suor Paola di S. Teresa, religiosa domenicana nel monastero di S. Caterina a Napoli:Essendo stata rapita in estasi, un giorno di sabato, ed in ispirito trasportata nel Purgatorio, fu tutta sorpresa di trovarlo trasformato in un paradiso di delizie, illuminato da una viva luce invece delle tenebre abituali. Stando per chiedere la ragione di questo cambiamento, scorse la Regina dei cieli, circondata da una infinità di angeli, ai quali ordinava di liberare le anime che le erano state specialmente devote e di condurle al Cielo.Continua il P. Shouppe:Se così avviene dei semplici sabati, non si può guari dubitare che non sia lo stesso nei giorni di festa consacrati alla Madre di Dio. Fra tutte queste feste quella della gloriosa Assunzione di Maria sembra essere il grande giorno delle liberazioni. S. Pietro Damiani ci dice che ogni anno nel giorno dell'Assunzione, la Santa Vergine libera parecchie migliaia d'anime. Ecco la meravigliosa visione che riferisce a questo riguardo.

È una pia usanza, dic'egli, fra il popolo romano, di visitare le chiese con un cero in mano durante la notte che precede la festa dell'Assunzione di Nostra Signora. Ora in questa occasione avvenne che una distinta persona, stando inginocchiata nella basilica d'Ara Coeli al Campidoglio, scorse che pregava dinnanzi a lei un'altra dama, sua madrina, morta parecchi anni prima. Sorpresa e non potendo credere ai suoi occhi, volle chiarire questo mistero e si pose vicino alla porta della chiesa. 

Appena la vide uscire, la prese per mano e tirandola in disparte: - Non siete voi le disse, la mia madrina Marozzi, che mi avete tenuta al fonte battesimale? - Sì, rispose tosto la comparsa, sono io stessa. - E come avviene che vi trovo fra i vivi, dacché siete morta da quasi un anno? - Sino ad oggi rimasi immersa in un fuoco spaventevole per i molti peccati di vanità da me commessi nella mia gioventù; ma in questa grande solennità, la Regina del Cielo scese in mezzo alla fiamme del Purgatorio e mi liberò insieme ad un gran numero di defunti, per entrare in Cielo nel dì della Assunzione. Questo grande atto di clemenza lo esercita ogni anno: e nell'attuale circostanza, il numero di coloro che liberò uguaglia quello del popolo di Roma.

Vedendo che la sua figlioccia rimaneva stupita ed ancora sembrava dubbiosa, la comparsa aggiunse: - A prova della verità delle mie parole sappi che tu stessa entro un anno, nella festa dell'Assunzione, morirai; se passa questo termine, abbi il tutto per illusione. -
S. Pietro Damiani termina questo racconto dicendo che la giovane dama passò l'anno in buone opere per prepararsi a comparire innanzi a Dio. L'anno seguente, l'antivigilia dell'Assunzione, cadde inferma e morì il giorno stesso della festa, come le era stato predetto. Dunque la festa dell'Assunzione è il gran giorno delle misericordie di Maria per le anime; essa si compiace d'introdurre nella gloria i suoi figli nel dì anniversario in cui vi fu introdotta ella stessa. Questa pia credenza, aggiunge l'abate Louvet, è appoggiata ad un gran numero di particolari rivelazioni: per questo a Roma la chiesa di Santa Maria in Montorio, che è il centro dell'Arciconfraternita dei suffragi pei trapassati, porta il titolo dell'Assunzione». 

In ultimo giova ricordare la testimonianza di  S. Faustina Kowalska (1905-1938). Ella scrive nel diario:“In quel tempo domandai al Signore Gesù: ‘Per chi ancora devo pregare?’. Gesù mi rispose che la notte seguente mi avrebbe fatto conoscere per chi dovevo pregare. Vidi l'Angelo Custode, che mi ordinò di seguirlo. In un momento mi trovai in un luogo nebbioso, invaso dal fuoco e, in esso, una folla enorme di anime sofferenti. Queste anime pregano con grande fervore, ma senza efficacia per se stesse: soltanto noi le possiamo aiutare.

Le fiamme che bruciavano loro, non mi toccavano. Il mio Angelo Custode non mi abbandonò un solo istante. E chiesi a quelle anime quale fosse il loro maggior tormento. Ed unanimemente mi risposero che il loro maggior tormento è l'ardente desiderio di Dio. Scorsi la Madonna che visitava le anime del purgatorio. Le anime chiamano Maria «Stella del Mare». Ella reca loro refrigerio. Avrei voluto parlare più a lungo con loro, ma il mio Angelo Custode mi fece cenno d'uscire. Ed uscimmo dalla porta di quella prigione di dolore. Udii nel mio intimo una voce che disse: - La Mia Misericordia non vuole questo, ma lo esige la giustizia - .
Da allora sono in rapporti più stretti con le anime sofferenti del purgatorio. (Diario, 1-8-1925) A mo’ di conclusione, riportiamo le parole del santo sacerdote napoletano Don Dolindo Ruotolo, tratte dall’opuscolo Il Purgatorio e il Paradiso:“La Chiesa trionfante, capitanata dalla sua Regina, la dolcissima Mamma Maria, guarda dunque amorevolmente la Chiesa purgante, la soccorre, la consola, e l'aiuta ad entrare più presto in possesso dell'eterna gloria. Dolce e consolante fraternità delle anime, prerogativa divina della Chiesa Cattolica, la quale, facendo considerare tutti come membra di una stessa famiglia, sia che si trovino come viatori in terra, o sofferenti in Purgatorio, o coronati nel Cielo, li rende figli di uno stesso Padre, bramosi di trovarsi un giorno nell'eterna felicita del Paradiso”.

Siamo dunque devoti di Maria: raccomandiamoci a Lei per essere santi e non fare il Purgatorio. Raccomandiamo a Lei i nostri cari, e li faremo uscire, con certezza e presto, dal Purgatorio: e siccome la vera Devozione a Maria consiste soprattutto nel cercare di imitarne le virtù, imitiamola in questo suo amore per le Anime purganti. Non perdiamo occasione anche noi di aiutare i nostri morti con S. Messe, indulgenze, penitenze e preghiere di suffragio.




Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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