A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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1 Cor 8,4-6 ....per noi c'è un solo Dio, il Padre...

Ultimo Aggiornamento: 24/07/2009 18:32
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24/07/2009 18:32
 
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4 Quanto dunque al mangiare le carni immolate agli idoli, noi sappiamo che non esiste alcun idolo al mondo e che non c'è che un Dio solo.

5 E in realtà, anche se vi sono cosiddetti dèi sia nel cielo sia sulla terra, e difatti ci sono molti dèi e molti signori,

6 per noi c'è un solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui;  e un solo Signore Gesù Cristo, in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo per lui.


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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 17/02/2003 19.56

Dal Catechismo

14 Il Simbolo della fede riassume i doni che Dio fa all'uomo come Autore di ogni bene, come Redentore, come Santificatore, e li articola attorno ai "tre capitoli" del nostro Battesimo, e cioè la fede in un solo Dio: il Padre Onnipotente, il Creatore; e Gesù Cristo, suo Figlio, nostro Signore e Salvatore; e lo Spirito Santo, nella santa Chiesa (sezione seconda).

233 I cristiani sono battezzati "nel nome" - e non "nei nomi" - del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo; [Professione di fede del papa Vigilio nel 552: Denz. -Schönm., 415] infatti non vi è che un solo Dio, il Padre onnipotente e il Figlio suo unigenito e lo Spirito Santo: la Santissima Trinità.


1082 Nella Liturgia della Chiesa, la benedizione divina è pienamente rivelata e comunicata: il Padre è riconosciuto e adorato come la Sorgente e il Termine di tutte le benedizioni della creazione e della salvezza; nel suo Verbo, incarnato, morto e risorto per noi, egli ci colma delle sue benedizioni, e per suo mezzo effonde nei nostri cuori il Dono che racchiude tutti i doni: lo Spirito Santo.


2790 ... Non c'è che un solo Dio ed è riconosciuto Padre da coloro che, mediante la fede nel suo Figlio unigenito, da lui sono rinati mediante l'acqua e lo Spirito [Cf 1Gv 5,1; Gv 3,5 ]. La Chiesa è questa nuova comunione di Dio e degli uomini: unita al Figlio unico diventato "il primogenito di molti fratelli" ( Rm 8,29 ), essa è in comunione con un solo e medesimo Padre, in un solo e medesimo Spirito Santo


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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 17/02/2003 20.05
Paolo definisce Gesù Cristo "l 'Unico Signore".
Tanto nel  VT che nel NT anche il Padre viene definito  "il Signore= Adonai (VT) Kirios (NT). Lo stesso termine di Kirios viene dato nel NT sia a Gesù che al Padre.
Tommaso apostolo risponde a Gesù: Mio Signore e mio Dio. Unisce i due termini attribuendoli entrambi a Gesù risorto.
Il Padre è la sorgente e il termine della divinità. Il Figlio, è vero Figlio e non una semplice creatura, generato dal Padre, è della stessa sostanza del Padre e perciò Dio come il Padre.

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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 17/02/2003 20.06

Dall’Exameron di S.Ambrogio


19. Ma se ti chiedi chi sia lo splendore di Dio, il Figlio e l'immagine di Dio invisibile ". Orbene, quale è dìo, tale è la sua immagine. Se Dio e invisibile, anche l'immagine è invisibile; egli è infatti lo splendore della gloria paterna e l'immagine della sua sostanza61. " In principio", dice Mosè, "Dio creò il ciclo e la terra ". Dunque il mondo fu creato, e cominciò a esistere mentre prima non c'era; invece il Verbo di dìo era in principio, ed era da sempre. Ma anche gli Angeli, le Dominazioni e le Potestà, sebbene da un certo momento abbiano avuto principio, tuttavia già c'erano quando fu creato questo mondo. " Infatti, Troni, Dominazioni, Principati e Potestà, tutte le cose ", dice, " sono state create mediante lui e per lui " . Che cosa vuoi dire: " create per lui? " Che egli è l'erede del Padre, perché l'eredità è passata dal Padre a lui, come il Padre dice: " Domandamelo; ti darò i popoli in eredità ". Però questa eredità è passata dal Padre al Figlio, e dal Figlio ritorna al Padre. Egregiamente pertanto l'Apostolo ha affermato in questo passo che il Figlio è l'autore di tutte le cose, e che tutte le tiene in vita con la sua maestà; nella lettera ai Romani, poi, ha detto del Padre : " Poiché da lui, mediante lui, e per lui sono tutte le cose " . " Da lui )>, dice il principio e l'origine dell'esistenza dell'universo, cioè per opera della sua volontà, perché vi è un solo Dio Padre da cui tutto proviene; e ha creato come prendendo dal suo, perché ha creato traendo le cose donde ha voluto — " mediante lui )>, dice la loro continuazione; " per lui ", dice la loro finale destinazione.


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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 17/02/2003 20.09

Dal commento di S.Ambrogio al Vangelo di Luca (Libro II)

12. Non ti tragga in inganno la consuetudine dell'umana generazione, col pensare che, essendo egli il Figlio, non possa essere anche il Primo. Segui le Scritture, e non potrai sbagliare. Il Figlio è chiamato il Primo. Abbiamo pure letto che anche il Padre è unico, egli " che solo possiede l'immortalità, e abita una luce inaccessibile "; hai letto ancora: " e all'unico Dio incorruttibile " : però nè il Figlio è primo senza il Padre, nè questi è unico senza il Figlio.

Se neghi la prima affermazione, affermi la seconda: ammettile tutt'e due, e le sosterrai entrambe. Egli non ha detto: "Io vengo prima e io vengo dopo >, ma: " Io sono il Primo e io sono l'Ultimo ". Il Figlio è il primo, ed è perciò coeterno, perché ha il Padre, con cui divide l'eternità. Io oso persino dire: "II Figlio è il primo, ma non è l'unico " e dico una cosa giusta, e con ogni esattezza.

Perché, o eretici, drizzate le orecchie, fiutando l'empirà? Siete caduti nella trappola, che avevate tesa. Il Figlio è il Primo, ma non è l'unico: è il Primo, perché è sempre col Padre, non è l'unico, perché non fu mai senza il padre. Non sono parole mie, ma è lui stesso che ha detto: " Ma io non sono solo, perché il Padre è con me " .

Il Padre è unico, perché c'è un solo Dio, il Padre è unico, perché unica è la divinità del Padre del Figlio e dello Spirito Santo, e ciò che è uno è anche unico. Unico è il Padre, unico l'Unigenito, unico anche lo Spirito Santo, poiché il Figlio non è il Padre, e il Padre non è il Figlio, e lo Spirito Santo non è il Figlio.

Altro è il Figlio, e altro è lo Spirito Santo; sta scritto infatti: " Io pregherò il Padre, ed egli vi darà un altro Paraclito".

C'è un solo Dio, perché c'è un unico Dio, " dal quale tutto proviene ", c'è un solo Figlio, perché c'è un unico Signore, " in virtù del quale esistono tutte le cose " .

La natura divina ne spiega l'unità. La generazione prova che esiste il Padre e il Figlio, affinchè non si possa in nessun modo immaginare il Figlio senza il Padre, o il Padre senza il Figlio. Perciò egli non è solo, perché non lui soltanto è immortale, ne lui soltanto abita una luce inaccessibile, dato che " Dio nessuno l'ha visto, eccetto il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre >, e siede alla destra del Padre. E certuni hanno il coraggio di dire che gli è inaccessibile la luce, nella quale abita il Padre. Forse che la luce è più del Padre stesso? E qual luce può essere inaccessibile a colui, per il quale non è inaccessibile il Padre, ed è la luce vera, e il generatore della luce perpetua, di cui è detto: " Era la luce vera, che illumina ogni uomo veniente in questo mondo " . Bada che a tè non sia inaccessibile quella luce, nella quale abita il Padre e abita il Figlio, perché il Padre è nel Figlio, e nel Figlio è il Padre.


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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 17/02/2003 20.11

Dal commento di S.Ambrogio al Vangelo di Luca (Libro IV)

10 …Un altro ha udito che " c'è un solo Dio, dal quale tutto proviene ", lo adora e lo venera; il diavolo gli tende insidie gli tura le orecchie perché non ascolti che " c'è un solo Signore, in virtù del quale esistono tutte le cose > ; così, per troppa pietà lo costringe all'empietà, facendogli confondere il Padre e il Figlio con la scusa di distinguerli, e inducendolo a credere che vi è una sola persona, non una sola potenza. Quindi, ignorando la retta misura della fede, incappa nella disgrazia dell'eresia.

11 Come faremo allora a evitare queste insidie, affinchè anche noi possiamo dire : " La nostra vita scampò come un uccello dall'insidia degli uccellatori; il laccio si è rotto, e noi siamo scampati"? Non dice: "Io stesso ho rotto il laccio", no, Davide non osò affermare questo, bensì : " II nostro aiuto è nel nome del Signore ", indicando da chi doveva essere sciolto il laccio, e profetando così che doveva venire in questo mondo Colui che avrebbe rotto il laccio, teso dall'inganno del diavolo .

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