ATTENZIONE: PER LA MESSA SI CAMBIA MUSICA (finalmente!)

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Caterina63
00sabato 19 settembre 2009 11:24
TE DEUM LAUDAMUS......PER LA MESSA SI CAMBIA CANZONIERE...LA RIFORMA DI BENEDETTO XVI PROCEDE SOSPINTA DALL'AUTENTICO SPIRITO...


sabato 19 settembre 2009

Eliminato Baglioni dalla santa hit parade.

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Santa Alleanza


di Tommaso Cerno


Via le chitarre, banditi gesti e autori profani. Il cardinale Cafarra mette all'indice un elenco di brani. E la Cei vara il canzoniere benedetto.

Prima il crocifisso che torna al centro dell'altare papale, poi il prete che può voltare le spalle ai fedeli, secondo il rito di San Pio V, e adesso l'Indice dei canti proibiti a messa. Il restyling della liturgia, caro a Benedetto XVI, passa al setaccio anche gli spartiti musicali. Le chitarre resteranno chiuse nelle custodie, saranno vietati i canzonieri scout e i tamburi verranno banditi dai templi.

Nell'era di YouTube, la Chiesa rispolvera il canto gregoriano e lancia un nuovo anatema: niente accordi facili da gita in tenda, niente battimani, sotto le volte affrescate delle basiliche risuoneranno le polifonie degli organi rinascimentali e le partiture sacre. A Bologna, il cardinale Carlo Caffarra si è mosso in anticipo, depennando di proprio pugno i canti indigesti. "Mai più", ha vergato al fianco di brani scout diventati ormai dei classici, come 'Alleluja la nostra festa', che si intona gesticolando, oppure 'Osanna eh', che contiene però un errore teologico e, in un verso, confonde il Padre con il Figlio. "Basta canzoni sciatte", tuona il porporato nel libro intervista di Alessandra Borghese. Ma la controriforma musicale non si fermerà sotto la Madonna di San Luca.

La Conferenza episcopale sta per trasmettere le nuove regole a tutti i parroci italiani. Si chiama 'Repertorio nazionale per i canti della liturgia', è già stato compilato, e la pubblicazione è attesa entro settembre.

Non la si può certo definire una hit parade sacra, ma l'effetto sarà lo stesso. Da San Gennaro a Sant'Ambrogio, spariranno i Gen Rosso e le melodie orecchiabili come 'Dolce sentire', interpretata da Claudio Baglioni, per privilegiare i testi ispirati ai salmi, dal 'Kyrie eleison' di Berthier, al 'Gloria' di Lécot, passando per messale romano e tradizione italiana. Nessuna censura, ripetono alla Consulta per la liturgia, semmai il problema è opposto. E cioè che quelle canzonette non avrebbero dovuto mai varcare i santi portoni: "Si vuole riprendere la prima proposta fatta nel 1979, pur consapevoli che questa selezione non è in grado di venire incontro a tutte le esigenze locali", spiegano alla Cei.

Ogni eventuale integrazione, per essere ammessa, dovrà tenere conto "della verità dei contenuti in rapporto alla fede vissuta nella chiesa" e, per gli accompagnamenti, della qualità della composizione. "È un richiamo al valore della liturgia, a messa si canta la fede, non solo parole e sentimenti", avverte don Manlio Sodi, presidente della Pontificia accademia di teologia di Roma. Come a dire che nemmeno in Parlamento si entra senza cravatta, e che preservare il rispetto di un luogo religioso non va considerata una censura.


Questa è la teoria, poi c'è la pratica fatta di canzonieri e lupetti dell'Agesci, che celebrano la messa nel bosco e strimpellano davanti al fuoco. La chitarra è il simbolo di quel modo di pregare, "visto che non si può scalare una montagna con l'organo in spalla", ripete chi ha intonato i canti religiosi e ne ha pure composti alcuni di celebri. La capo scout Lucia Spaccia è l'autrice, assieme a Laura Fiori, dell'Alleluja gestuale che sarà escluso dal repertorio. Nelle sue raccolte si trova un po' di tutto, dall''Ave Maria' fino a Beatles e De Andrè, perché negli anni c'è stata una contaminazione con i canti delle parrocchie: "Esiste una tradizione trentennale di strumenti diversi dall'organo nei canti liturgici, non va dispersa", dice Lucia. Per il resto gli scout sono d'accordo che non tutto possa essere suonato in chiesa. Già oggi, ripetono i gruppi da Milano a Roma, si distingue fra messa dei ragazzi e cerimonia solenne. "L'organo è affascinante, ma pretende una conoscenza che può diventare un limite fuori dalle cattedrali, dove Gesù comunque ascolta".

 Espresso, 18 settembre 2009. Si ringrazia Papa Ratzinger Blog






(Gino61)
00sabato 19 settembre 2009 11:42
Non per polemizzare, ma togliere le chitarre dalle Chiese va contro i giovani stessi.

Sono tanti che con la chitarra si prodigano per animare la S. Messa....


(Gino61)
00sabato 19 settembre 2009 11:44
Con il ritorno all'antica, ai canti gregoriani.... ma mi vuoi dire chi animerà le S. Messe adesso?

La Chiesa da parte mia deve consigliare ma non imporre....

comunque fosse, dico solo OBBEDISCO....

non condivido ma OBBEDISCO

speriamo che questo sia solo per le grandi Chiese tipo Diocesane o Basiliche 
Caterina63
00sabato 19 settembre 2009 12:48
Caro Gino...la Messa NON è esibizione ma SACRIFICIO
i giovanni di oggi forse non lo comprenderanno subito, ma le nuove generazioni si, per loro la Chiesa nutre speranza come in ogni epoca storica...
 
il canto appropriato fa capire in cosa crediamo altrimenti fra noi e la cena protestante non c'è alcuna differenza...

Si fa l'esempio di Davide che ballava e danzava davanti all'Arca...certo che Davide ballò e ballava, ma non era ancora stato sul CALVARIO....non ballò SUL CALVARIO...infatti Davide ballò davanti all'Arca dell'ANTICA ALLEANZA, non della NUOVA e quell'Arca scomparve per lasciare il posto alla MESSA CON IL NUOVO TABERNACOLO che custodisce il Dio VIVO e vero...(leggasi la Sacramentum Caritatis di Benedetto XVI n. 10)

noi possiamo ballare in altre occasioni come agli incontri di Preghiera...questi non saranno toccati...
alla Messa, dobbiamo riscoprire il valore del Calvario...e lì la Madonna non ballò, ma una spada le passò l'anima...

quando a san Padre Pio, alcuni seminaristi gli chiesero in quale modo si doveva prendere la Messa, risposte: GUARDATE ALL'ATTEGGIAMENTO DI MARIA E GIOVANNI...dobbiamo stare alla Messa come se fossimo al Calvario MENTRE GESU' MUORE, solo alla fine della Messa il nostro cuore esulterà di gioia perchè Colui che morì per noi, veramente è Risorto...

Anch'io suonavo alla Messa con la chitarra, e non mi fu facile comprendere nel tempo che le catechesi di allora difettavano dalla sana dottrina su che cosa è la Liturgia...

Si, si soffrirà un pò è vero, ma cosa ha più valore: la nostra conversione o il non poter esibire ciò che ci piace fare? La Messa NON E' INVENZIONE UMANA...anche i canti seguono un repertorio che deve insegnare che in quel momento NOI SIAMO SUL CALVARIO con Gesù che muore (in modo incruento) per noi...quando hai compreso questo, continueresti a ballare oppure piangeresti come la Vergine Addolorata? san Giovanni ballava sotto la Croce?
 

 
Caterina63
00sabato 19 settembre 2009 13:49
Dal Blog Rinascimento Sacro:

Forestier ha detto...

Massì, sopprimiamoli tutti questi "curatucoli" e i loro canti! Chissenefrega se sono quelli che tengono aperti gli oratori! E poi mandiamo a casa i preti tra i quaranta e i settanta, tutti sessantottini modernisti! E teniamoci solo quelli ultrasettantenni, così per qualche anno avremo ancora chi ci dice le Messe. Poi impareremo a farne a meno, della Messa. Faremo solo concerti laicali di canti gregoriani.


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Caterina63 ha detto...

Forestier....non fai altro che confermare la falsa dottrina seminata in questi 40 anni...tu sei uno di questi risultati...
La Messa NON è un incontro teatrale che deve riempire UN TEATRO...
Se il concetto che hai della Messa è questo, allora tranquillo, tu NON hai "una Messa" da 40 anni, ma il suo SURROGATO... vivi di effetto placebo...^__^


Se il Papa ha indetto l'Anno Sacerdotale, un motivo ci sarà non credi? o forse pensavi che quest'Anno serviva semplicemente come idolatria e culto della persona?...

Non dimenticarti che il maggior abbandono al Sacerdozio non lo stiamo avendo oggi per questa Riforma, ma al contrario per l'applicazione sbagliata dell'altra riforma...quella si che mandò a casa migliaia di preti, ma forse sei troppo giovane per ricordartelo...

sursum corda...


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Forestier ha detto...

Io ce l'avevo con quelli che danno sempre addosso ai preti, e li chiamano sprezzantemente "curatucoli". Quanto ai canti, non vedo l'ora che si proibisca "Dolce sentire" piuttosto che l'"Alleluia delle lampadine". Ma posso assicurare per scienza certa che ci sono degli assistenti spirituali scout ai quali sono altrettanto indigesti che a me. Le "Messe scout" o "carismatiche" o "neocatecumenali" o "dei giovani" o qualsiasi altra cosa semplicemente non dovrebbero esistere: c'è la Liturgia della Chiesa, che non dovrebbe dipendere dal ghiribizzo del celebrante o degli "animatori liturgici", ma dovrebbe essere sempre celebrata nel rispetto delle norme.





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Caterina63 ha detto...

Mi fa piacere Forestier che avevo compreso male le tue parole....ma ad ogni modo non dobbiamo augurarci alcun svuotamento delle Chiese tanto meno un distacco dai sacerdoti...occorre aiutare alla comprensione...



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Breve ed ulteriore riflessione:

...fare come ci pare non è essere cattolici...contestare la scelta di Benedetto XVI alimentando una battaglia inutile ed offuscando così il vero motivo di questa Riforma, non è per la verità un atteggiamento nuovo per molti cattolici, diciamo che è la prassi da dopo il Concilio...per capirne di più leggete il libricino edito da Fede e Cultura: "Vaticano II. Che cosa è andato storto?"....e comprenderemo che il concetto di contestare tutto quanto il Papa chiede è "normale" è parte del "libertà di coscienza" del libero arbitrio...ma, tornando al tema, semmai non ce ne fossimo accorti la maggior parte dei cattolici NON crede più nella presenza reale...o se ci crede, associa tale Presenza comunque AD UNA IDEA PERSONALE che difende a prescindere se essa combacia o meno con il Cristo Vivo e Vero che agisce nella Chiesa con Pietro... [SM=g1740733] Ci sono esperienze di persone che prendono Gesù nelle mani alla Comunione, se lo portano al banco e....LO COCCOLANO poi lo "mangiano"... siamo all'idolatria, o peggio alla superstizione...e tutto IN BUONA FEDE, la stessa buona fede con la quale ora molti cattolici e sacerdoti parroci si opporranno alla riforma del Pontefice...

L'aspetto curioso è che non abbiamo avuto difficoltà ad accogliere la riforma sbagliata nel dissacrare la Liturgia, guardiamo ora quanto è difficile ammettere UMILMENTE DICENDO: CAVOLO, HA RAGIONE IL PAPA, ABBIAMO SBAGLIATO! NON sia mai ammettere una cosa del genere, se ne andrebbe il nostro orgoglio... [SM=g1740733]

Questa riforma non avverrà subito, ma dovrebbe riempirci di gioia il desiderio di un ritorno non indietro, ma alla Tradizione della Chiesa fino ad oggi tradita ed offuscata...e leggiamoci la Beata Emmerik, laddove sottolinea la visione di DUE CHIESE PARALLELE: una che obbediva al Papa, l'altra che faceva di testa sua e dove la LITURGIA NON ERA PIU' CATTOLICA, leggiamola, dice proprio queste parole...

Sta a noi scegliere da che parte stare...ma è auspicabile che colui che voglia definirsi CATTOLICO non affronti questi argomenti opponendosi al Pontefice o osteggiandone le richieste, piuttosto discutere per comprenderne le motivazioni e farle nostre......






[SM=g1740733]
Caterina63
00sabato 19 settembre 2009 15:47
Redazione di Messainlatino.it commenta saggiamente l'articolo con quanto segue che condivio pienamente...

Prima di pensare a chi obbedirà (pochi) e chi no, è tutto da dimostrare che sia fondato quanto dice l'articolista che, per essere un attivista dell'arcigay, è probabilmente portato a calcare la mano su ipotesi di restaurazione liturgica.

Insomma, una facile predizione: l'abolizione delle chitarre (che sarebbe quanto mai necessaria) non sarà per domani. Si dirà magari in qualche documento che si raccomanda l'organo, che la musica dev'essere ecc. ecc., ma alla fine si dirà che la scelta ultima spetta al vescovo "liturgo per eccellenza" della diocesi, e finirà come la comunione in mano: introdotta da un documento che diceva di esecrarla.


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Attendiamo naturalmente il Documento della CEI..... da li si potranno poi fare autentiche riflessioni, intanto questo assaggio di notizia ci ha dimostrato già il contributo che si può dare all'incomprensione che regna sovrana quando si parla di Liturgia della Chiesa...



Tutti gli strumenti musicali sono un bene, ma se leggiamo le cronache dei primi due secoli della Chiesa si legge che i cristiani cantavano i Salmi con "MELODIE CHE STRUGGEVANO IL CUORE", a cori alterni e spesso senza strumenti... ciò che si sottolinea in questo senso è che il Culto Cattolico, condiviso nei primi due secoli da moltissimi che provenivano dall'ebraismo e che avevano conservato la loro tradizione, cominciò a prendere una sua forma associata al Mistero che celebrava...ossia, all'Eucarestia...

Una prova l'abbiamo con sant'Ambrogio quando riforma la Chiesa milanese, egli comincia a prendere la salmodia ORIENTALE la quale non ha mai usato, per la Liturgia, gli strumenti che usavano i pagani o gli ebrei...
La Chiesa Latina, già con una liturgia propria formata ma non ancora distribuita su tutto il territorio, apprezzerà la riforma di sant'Ambrogio tanto da farla propria....da li nasce con san Gregorio Magno, Papa, la Messa DETTA GREGORIANA...con i suoi Inni liturgici difesi oggi da Benedetto XVI...

In sostanza dal IV secolo la Chiesa insiste sulla necessità di una propria IDENTITA' nel pèroprio Culto a Dio, la musica detta Sacra è parte integrante di questa nostra identità...non a caso dal IV secolo e fino alla Riforma di Trento, tutto l'Urbe e l'Orbe si identificavano in questo Culto grazie anche alla Musica Sacra...
CON LA RIFORMA DI LUTERO cambia musica in tutti i sensi...
mentre la Chiesa Cattolica manteneva, grazie al Concilio di Trento, la sua identità anche nei canti, già fra il 1700 e il 1800 si noterà la differenza fra i Cattolici e le Comunità Protestanti proprio nei Canti liturgici...

Da dopo il Vaticano II, la falsa interpretazione di creare compromessi per fare delle Liturgie INSIEME ai protestanti, ha portato anche ad una perdita di identità NEL CULTO DELLA MESSA...molte canzoni provenienti dal cosìdetto "Gospel" sono entrati nelle Messe dette in Parrocchia senza neppure chiedersi se questo rispecchiasse la nostra identità...è lampante il fatto che mentre noi abbiamo fatto somigliare la Messa alla Cena protestante....i Protestanti furbamente NON hanno assolutamente tentato di prendere del buono da noi...
Loro sono rimasti LORO, noi abbiamo cominciato a somigliare a loro...

Comunque vada questa notizia sulle chitarre, il problema in se non è lo strumento che lo si potrà usare in tante altre occasioni di Preghiera e di incontri fuori della Messa...quanto appunto cercare di capire che il nostro Culto a Dio E' UNICO e non è umano, non è una creazione della Chiesa...non interessa se ci piace o no, la Messa è quella e non vi è ragione alcuna per snaturalizzarla....
Qui sta la base della riforma di Benedetto XVI.....e che ci chiede di comprendere, appoggiare e sostenere...




(Gino61)
00domenica 20 settembre 2009 09:03
Comunque sia, non credo che in tutte le Chiese si faranno canti gregoriani o del canzoniere liturgico.

Già c'era un canzoniere liturgico ma lo seguivano solo coloro che animano le S. Messe nelle Cattedrali o nelle Basiliche, insomma, in quelle più partecipate dal clero....

non credo che in tutte le Parrocchie si farà alla lettera da come dici tu nel documento.

Anzi, me lo auguro proprio......   [SM=g1740757]
Caterina63
00domenica 20 settembre 2009 09:34
Re:
(Gino61), 20/09/2009 9.03:

Comunque sia, non credo che in tutte le Chiese si faranno canti gregoriani o del canzoniere liturgico.

Già c'era un canzoniere liturgico ma lo seguivano solo coloro che animano le S. Messe nelle Cattedrali o nelle Basiliche, insomma, in quelle più partecipate dal clero....

non credo che in tutte le Parrocchie si farà alla lettera da come dici tu nel documento.

Anzi, me lo auguro proprio......   [SM=g1740757]




Che non si faccia ciò che chiede la Chiesa è tristemente scontato...ma proprio per questo il nostro sforzo sarà quello di aiutare NOSTRA MADRE a fare quanto chiede che è sempre volto ad un bene più grande....

Credo piuttosto che il Documento non eliminerà in totos le chitarre, credo piuttosto che sarà ridimensionato il concetto di MESSA=FESTA=BANCHETTO che è errato e conseguenza della quale abbiamo una esagerata manifestazione musicale...
La Messa è innanzitutto IL SACRIFICIO...come detto all'inizio, se si comprenderà questo, il ridimensionare le musiche inadatte, porterà solo un gran bene...
Il problema non è tanto se le Parrocchie obbediranno o meno, quanto se e come COMPRENDERANNO davvero il significato della Messa...il resto verrà da se...



(Gino61)
00domenica 20 settembre 2009 09:50
Comunque ragazzi, inutile cominciare a litigare prima che la Chiesa abbia emanato qualcosa e leggere cosa ci sia scritto e cosa cambierà.  Aspettiamo.

Intanto ci rifacciamo all'ultimo documento in materia di Musica Sacra e cioè il Sacrosantum Concilium e nel paragrafo 120 dice

L'organo e gli strumenti musicali

120. Nella Chiesa latina si abbia in grande onore l'organo a canne, strumento musicale tradizionale, il cui suono è in grado di aggiungere un notevole splendore alle cerimonie della Chiesa, e di elevare potentemente gli animi a Dio e alle cose celesti. Altri strumenti, poi, si possono ammettere nel culto divino, a giudizio e con il consenso della competente autorità ecclesiastica territoriale, a norma degli articoli 22-2, 37 e 40, purché siano adatti all'uso sacro o vi si possano adattare, convengano alla dignità del tempio e favoriscano veramente l'edificazione dei fedeli.

 

Sono daccordo con chi dice che la S. Messa è uguale per tutti e che non può diventare un teatro, come dice l'Ordinamento generale del Messale Romano: La celebrazione della Messa, in quanto azione di Cristo e del popolo di Dio gerarchicamente ordinato, costituisce il centro di tutta la vita cristiana per la Chiesa universale, per quella locale, e per i singoli fedeli. Nella Messa, infatti, si ha il culmine sia dell'azione con cui Dio santifica il mondo in Cristo, sia del culto che gli uomini rendono al Padre, adorandolo per mezzo di Cristo Figlio di Dio nello Spirito Santo. In essa inoltre la Chiesa commemora, nel corso dell'anno, i misteri della redenzione, in modo da renderli in certo modo presenti. Tutte le altre azioni sacre e ogni attività della vita cristiana sono in stretta relazione con la Messa, da essa derivano e ad essa sono ordinate.

 

Aspettiamo comunque il documento della CEI e vediamo cosa dice e poi ne riparliamo.

 

Caterina63
00domenica 20 settembre 2009 10:22
Grazie Gino....

aggiungo solo questo:botta e risposta, da Famiglia Cattolica perchè mi sembrano importanti le osservazioni fatte...


Da Gabbianella1

Forza Tea!!!!
Dicci perche' vanno bene i canti gregoriani per la messa!!!!
(nn e' uno scherzo,a me interessa davvero).
Cmq mia madre aveva sentito da fuori di un convento di suore di clausura (nn chiedetemi dove ...nn ricordo)un bellissimo canto gregoriano cantato da loro con voci bellissime.
Sembrava un coro di angeli!Le credo!
A me i gospel piacciono tantissimo , ma ci sono canti gregoriani veramente belli che ti rapiscono l'anima e ti portano in Cielo.


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tranquilla Gabbianella....non sono contro gli strumenti musicali, come ho anche detto io ho cominciato a 16 anni a suonare in chiesa con questo strumento...ma un conto è a vivere il tutto in buona fede e mossi da una certa catechesi, altra cosa è rendersi conto che abbiamo navigato in un certo errore quale per esempio il concetto di MESSA-BANCHETTO e di conseguenza viverla anche con le musiche appropriate, altra cosa è vivere la Messa in quanto SACRIFICIO e allora rendersi conto che se sono ai piedi del Calvario mentre Gesù muore (e il sacerdote celebra appunto il Sacrificio seppur INCRUENTO), come mi compertò? CHE COSA CANTERO'?
Ballerò ai piedi della Croce mentre Gesù muore e Maria è lì addolorata?

Io amo il Gospel...ma non nella Messa, mi piace nei raduni di Preghiera...negli incontri appunto FESTANTI...così come mi piacciono i canti scout, ma appunto fra gli scout...non alla Messa...

Il punto è che abbiamo snaturalizzato il vero senso della Messa=SACRIFICIO per esorcizzare la sofferenza...lo abbiamo ridotto ad una FESTA, AL BANCHETTO il quale non avverrebbe se non ci fosse PRIMA LA CROCE...
Si è esaltato il banchetto a discapito del Calvario...
le musiche non sono altro che una conseguenza di questa errata concezione...

Perchè vanno bene i canti gregoriani?
il testo è lungo, qui l'allora Ratzinger ha scritto un libro sulla liturgia:
difenderelafede.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...

e dice in un passo:

Trento non si ingannò, si appoggiò sul solido fondamento della Tradizione della Chiesa. Rimane un criterio affidabile. Ma noi possiamo e dobbiamo comprenderlo in un modo più profondo, attingendo alle ricchezze della testimonianza biblica e della fede della Chiesa di tutti i tempi. Vi sono autentici segni di speranza di questa comprensione rinnovata e approfondita di Trento possa, in particolare tramite la mediazione delle Chiese di Oriente, essere resa accessibile ai cristiani protestanti.
Una cosa dovrebbe essere chiara. La liturgia non deve essere il terreno di sperimentazione per ipotesi teologiche
.


Nell'omelia dei primi vespri della Festa dei SS. Pietro e Paolo, il Papa ha sottolineato come era la Liturgia nei primi secoli: INCENSO, SALMODIA, TESSUTI PREZIOSI...

la salmodia è quella che interessa a noi per capire i Canti gregoriani...
sia la Chiesa ortodossa in Oriente quanto la nostra, latina, in Occidente, hanno sempre evitato di mischiare le musiche "profane-pagane" all'interno delle celebrazioni liturgiche, il significato è presto detto: la Liturgia è sempre stata considerata dalla Chiesa tutta L'ANTICAMERA DEL PARADISO inoltre ciò che avviene durante la Messa, avviene anche in Cielo nella Chiesa trionfante con la Comunione dei Santi e degli Angeli (lo diciamo nel Santo) da qui il trovare una salmodia, un cantare, adeguatamente per rendere TOCCANTE ciò che si faceva, è presto fatto e nasce il CANTO GREGORIANO...
questo detto in parole povere...
Esso E' LA SUBLIMAZIONE DELLA CELEBRAZIONE, è la Messa CANTATA...
Gli Orientali usano il loro modo di cantare, molto più lento del nostro, molto più lungo...ma identico nella sostanza...
Chi cominciò a modificare il tutto fu appunto il Protestantesimo ma proprio perchè modificò la Messa, eliminò il sacerdozio e cominciò a non credere più nella Presenza reale...
Eppure se si assiste alla Messa anglicana Tradizionale, per esempio, essi hanno mantenuto la Tradizione canora della Chiesa...ancora oggi senza infatti modificare la Messa...

Infine c'è un altro aspetto da non sottovalutare:
i canti liturgici della Chiesa, molti dei quali in latino, sono intraducibili in italiano senza rischiare di cambiargli anche il senso... ecco perchè si preferisce, ad esempio, che il Canone della Consacrazione sia detto in latino, come sta facendo il Papa...accompagnato appunto dai canti in latino...
Questo non significa NON capire cosa si sta dicendo...basta prendere i testi e questi sono tutti accompagnati dalla traduzione in italiano, ma a noi interessa che durante la celebrazione il nostro CUORE sia unito a quello del Sacerdote, non tanto a quello che io dirò, a quello che mi piace o non mi piace...la Messa non deve essere fatta a seconda dei gusti dei fedeli, ma è il fedele che deve sforzarsi di comprenderne il senso...
La musica sacra ci spiega il primo vero senso della Liturgia: L'ANTICAMERA DEL PARADISO...in Comunione con gli Angeli e i Santi...

San Padre Pio diceva che quando iniziava il Canone della Consacrazione, spesso vedeva sopra l'altare gli Angeli mettersi in ginocchio e vedeva il coro dei Santi CONCELEBRARE i sacerdoti e si rivedeva tutta la scena dal Calvario fino alla visione del Cristo risorto...

Perchè san Padre Pio non ballava durante la Messa, ma al contrario PIANGEVA?
Il Canto nella Liturgia deve COM-MUOVERTI, ossia far MUOVERE L'ANIMA in un contesto ovviamente Cattolico nell'atteggiamento di Maria e Giovanni ai piedi della Croce...si, DEVE FARCI PIANGERE LACRIME AMARE PER QUEL SANGUE VERSATO, PER QUEL CORPO DONATO per la nostra salvezza, dopo di ciò allora possiamo cantare e ballare...e partecipare al Banchetto...


Grazie a voi per questi approfondimenti...
 


L'amico Daniele mi dice:

Non sono completamente d’accordo.
Il “recitare” un canto o una preghiera in una lingua che non si conosce si rischia di ridurre il tutto ad una recita vera e propria, quando prego o canto devo conoscere e comprendere ciò che dico, questo perché la Messa non è una recita ma una compartecipazione, e se io disconosco ciò che dico e quindi mi è incomprensibile, come faccio a immedesimarmi e compartecipare al sacrificio eucaristico?
Come fa il mio cuore ad essere unito a quello del sacerdote quando non so nemmeno ciò che dico?



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Bingo caro Daniele....bingo!

Infatti, se io vado per esempio in Germania e non trovassi una Chiesa che celebra in italiano, e non conoscendo il tedesco, secondo te, che Messa prenderei? NON SAREBBE VALIDA?

E' ovvio che essa è valida, perchè anche se non comprendo la lingua IO SO COSA STA FACENDO IL SACERDOTE e mi unisco a lui ADORANDO DIO IN SPIRITO E VERITA' NON CON LE PAROLE...

In sostanza diciamo la stessa cosa...ma in modo diverso....
il latino è la lingua MADRE della Chiesa avanzata appositamente per far comprendere TUTTI I FORESTIERI che venivano a Roma e parlavano ognuno la propria lingua...in riferimento al passo biblico di Babele, la Chiesa per evitare che ognuno nella propria lingua finisse per modificare IL SENSO DEL CULTO, stabilì una lingua per tutti per il Canone centrale della Messa...e di fatti Benedetto XVI ha chiesto anche nella Sacramentum Caritatis (ma lo consiglia anche la Sacrosanctun Concilium) di mantenere quella parte favorendo la lingua latina...
Se io dunque lo imparo, con l'ausilio dei foglietti bilingue che ci sono sempre stati anche prima del Concilio...anche andando in un altro Stato e non conoscessi quella lingua, nel Canone latino, non avrei alcuna difficoltà e ci riconosceremo davvero tutti un cuor solo...

Infine si, la Messa è UNA RECITA...una recita Sacra, un Memoriale sacro, non scandalizziamoci, ma cerchiamo di comprendere i termini della recita che non è una scena teatrale naturalmente, ma un PARTECIPARE A QUALCOSA CHE E' AVVENUTO....essendo avvenuta è dunque una RECITA, ma noi non recitiamo bensì PARTECIPIAMO...i protagonisti non siamo noi, ma il Cristo che si rende presente ripetendo per noi la Crocefissioni INCRUENTA... Gesù NON rimuore (Sacrificio incruento)ma viene ricrocifisso per NOI OGGI...

Come fare per immedesimarci?
ACCOMPAGNANDO I GESTI DEL SACERDOTE...imitando Maria e Giovanni ai piedi della Croce, cercando di RIVIVERE quegli eventi che si stanno ripetendo PER ME OGGI...

 


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