Cari Sacerdoti, se non ve la sentite di obbedire alla Chiesa, ANDATEVENE

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Caterina63
00lunedì 26 ottobre 2009 19:54

Firenze - L’arcivescovo di Firenze monsignor Giuseppe Betori ha "sollevato don Santoro dalla cura pastorale della comunità delle Piagge" e gli ha chiesto di "vivere un periodo di riflessione e di preghiera". Il sacerdote, durante la Santa Messa celebrata ieri alla presenza della comunità, aveva, infatti, celebrato le nozze di Sandra Alvino 64 anni, nata uomo e ora donna, e Fortunato Talotta, 58 anni, nonostante lo stesso Betori, in una lettera indirizzata ad Alvino il primo ottobre scorso, avesse ribadito il precetto, ossia l’ingiunzione a non celebrare il matrimonio, già disposta due anni fa dal suo predecessore, il cardinale Ennio Antonelli.
 

La decisione della diocesi Secondo la diocesi, ieri mattina si è compiuta "la simulazione di un sacramento, ponendo un atto privo di ogni valore ed efficacia, in quanto mancante degli elementi costitutivi del matrimonio religioso che si voleva celebrare". "Tale simulazione è stata posta in atto da don Alessandro Santoro in contrasto con le disposizioni più volte dategli dai superiori", ah spiegato Betori puntualizzando che "l’atto assume particolare gravità in quanto genera inganno nei riguardi delle due persone coinvolte, che hanno potuto ritenere di aver celebrato un sacramento laddove ciò era impossibile, nonchè sconcerto e confusione nella comunità cristiana e nell’opinione pubblica, indotta a pensare che per la Chiesa siano mutate le condizioni essenziali per contrarre matrimonio canonico".

Il ministero del pastore Secondo Betori, "gesti come quello posto da don Alessandro Santoro contraddicono il ministero di pastore di una comunità, per la quale il sacerdote deve rappresentare la voce autentica dell’insegnamento dottrinale e della prassi sacramentale della Chiesa cattolica". "All’arcivescovo di Firenze - ha, infine, concluso la nota - non resta pertanto che riconoscere con dolore e preoccupazione questo dato di fatto e, come preannunciato allo stesso don Santoro, sollevarlo a partire da questo momento dalla cura pastorale della comunità delle Piagge che gli era stata formalmente affidata come cappellania il 14 settembre 2006, ma presso la quale egli ha svolto azione pastorale fin dal 1994".


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Cari Sacerdoti.... se NON ve la sentite di OBBEDIRE ALLA CHIESA, ANDATEVENE....
Siamo davvero stanchi della falsità che ci circonda...
siamo davvero stanchi di dover subire attorno a noi il crollo della fede a causa delle vostre INFEDELTA' ALLA CHIESA.....si perchè un prete che usa il proprio mandato per unire in Sacramento persone dello stesso sesso E' INFEDELTA' ALLA CHIESA E A CRISTO SUA SPOSA....è una offesa a Cristo che ha la Chiesa per Sua Sposa...
E voi abusate di un potere che non vi appartiene...
Il vostro abuso di potere danneggia molte anime, confonde i piccoli, semina la menzogna...falsifica il Matrimonio e la Famiglia....
Vi supplichiamo, se non ve la sentite di essere fedeli ALLA CHIESA CHE AVETE SPOSATO CON L'ORDINAZIONE, ANDATEVENE.....nessuno vi dirà nulla, anzi troverete sempre il piccolo gregge pronto a pregare per VOI e per le vostre scelte...avrete sempre fiumi di anime che ogni giorno si sacrificano per la vostra santità e per la vostra FEDELTA' alla Chiesa dalla quale dipende anche gran parte della nostra stessa santità...

Prendete coscienza, vi supplichiamo in nome di Cristo, dei danni che fate...non lasciatevi trascinare da questa immondizia che sta immergendo il mondo, perchè Cristo la toglierà e con essa ogni operatore di iniquità....

Leggete e meditate Santa Caterina da Siena sul comportamento acerbo dei sacerdoti e abbiatene a tremare...

Che questo Anno Sacerdotale produca in voi sentimenti di Grazia e santificazione, non siete soli a combattere la Buona Battaglia, ma se non ve la sentite di obbedire, RITIRATEVI perchè non abbiate a perire per una duplice colpa....che oltre la disobbedienza non abbiate a dover pagare anche per lo scandalo che date con essa...e per quante anime trascinate nel fango con voi, tradendole e lasciandole in balia di false dottrine....

Dal Dialogo della Divina Provvidenza, pag.304:

I ministri indegni...


121. Ora fa attenzione, carissima figlia, perchè ti voglio mostrare la vita scellerata di alcuni di loro, e parlartene affinchè tu e gli altri miei servi abbiate più motivi per offrirmi umili e continue preghiere per loro. Da qualsiasi lato tu ti volga, secolari e religiosi, chierici e prelati, piccoli e grandi, giovani e vecchi, e gente d'ogni specie, altro non vedi che le offese ch'essi m'arrecano; e da tutti si eleva un fetore di peccato mortale. Questo fetore a me non porta alcun danno, nè può nuocermi, ma molto danno fa a loro stessi....

(apro un inciso: Caterina da Siena prosegue con una descrizione e un quadro generale delle miserie morali di parte del clero dei suoi tempi; un quadro crudo e doloroso. Gli studiosi degli scritti cateriniani non trovano un caso che queste pagine siano state precedute dall'elogio di alcuni santi, Padri della Chiesa e Papi e dal rispetto che, comunque sia, il credente deve ai ministri di Dio. Lo scopo di Caterina è la riforma della Chiesa anche attraverso le preghiere e i sacrifici dei fedeli i quali li vuole coinvolti non perchè giudichino, ma per aiutare spiritualmente e fraternamente la santa Chiesa. Perciò il suo Amore per la Chiesa rimane inalterato, anzi, ne riceve maggior stimolo e di offerta di sè stessa per la sua riforma e di specchio per i viandanti...)
Wink
Riprendiamo il Dialogo:

Sino ad ora t'ho parlato della eccellenza dei miei ministri, e delle virtù di quelli buoni, per ristorare la tua anima; ma anche perchè tu possa meglio conoscere la miseria di quelli cattivi e vedere quanto maggior punizione meritano e intollerabili pene, allostesso modo in cui gli eletti a me carissimi meritano maggior premio: l'opposto accadrà a questi miserabili, chè ne riceveranno pene crudeli!

Figlia mia, ascolta con dolore e amarezza di cuore! dove essi hanno posto il loro principio e che cosa considerano loro fondamento? l'hanno posto nell'amor proprio, nell'amore di se stessi, donde è germogliato l'albero della superbia, madre della indiscrezione. Poichè, infatti, sono senza discrezione, attribuiscono a se stessi l'onore e la gloria andando in cerca di gradi elevati, amando gli ornamenti e con ciò mi arrecano offesa e vergogna! E attribuiscono a se stessi ciò che non appartiene a loro, mentre danno a me quello che non è mio; a me infatti si deve l'onore e la gloria, e lode al mio Nome; a loro si deve l'odio della propria sensualità e la vera conoscenza di sè, che si ottiene quando ci si reputa indegni del grandissimo ministero ricevuto da me; essi invece fanno al contrario....

E' per questa miserabile superbia e avarizia, generata dall'amore sensitivo, ch'essi hanno negletta la cura delle anime, buttandosi alla sola cura delle cose temporali, e lasciando le mie pecorelle, quelle che Io ho affidato alle loro mani, abbandonate e senza pastore...(Mt.9,36) Così le lasciano senza pascolo e senza nutrimento, nè spirituale, nè temporale. Spiritualmente essi somministrano sì, i sacramenti della santa Chiesa - i quali non possono essere nè tolti, nè sminuiti nella loro potenza da nessun loro difetto - ma non vi alimentano con preghiere che vengono dal loro cuore, nè vi nutrono con la fame e con il desiderio della vostra salvezza, conducendo una vita onesta e santa....(...)

Guai, guai alla loro misera vita! Quel che il Verbo, Unigenito Figlio mio, acquistò con tanta sofferenza sul legno della santissima Croce, essi lo buttano con pubbliche meretrici. Divorando le anime riscattate dal Sangue di Cristo, miserabilmente straziandole in molti e diversi modi......O templi del demonio, Io vi ho scelti affinchè foste come angeli in terra durante questa vita, e voi vi siete fatti demoni e ne avete preso l'ufficio suo! I demoni distribuiscono le tenebre che sono loro proprie e somministarno sofferenze tormentose; sottraggono anime alla Grazia con molteplici molestie e tentazioni di varia natura: benchè nessun peccato può toccare l'anima che non lo voglia, i demoni fanno di tutto perchè l'anima vi cada.

(apro una riflessione: faccio mia la sofferenza di Caterina da Siena alla luce di queste rivelazioni...pensando alla mia epoca, oggi, quando sento dire da molti sacerdoti che il diavolo non esiste.....Disse un santo nel '700 che l'opera più grande che il diavolo era riuscito a fare è stata quella di "far credere all'uomo di non esistere" e così lui agisce indisturbato....Argomento scottante e attuale...se si pensa che il Dialogo è stato dettato poco dopo il 1300....)

Riprendiamo il Dialogo, leggiamo ancora:

Così questi miserabili, indegni d'essere chiamati ministri, sono diventati demoni incarnati poichè per loro colpa si sono conformati con la volontà del demonio e se ne assumono i compiti all'atto in cui somministrano me, vero Lume, giacendo essi nelle tenebre del peccato mortale; e somministrano l'oscurità della loro vita disordinata e scellerata ai loro sudditi e alle altre creature dotate di ragione! In tal modo generano confusione e sofferenza nelle menti delle creature che li vedono in tal disordine.

E' anche vero che chi li segue non è esente dalla colpa, dal momento che nessuno è costretto a colpa di peccato mortale, nè da questi demoni visibili, nè da quelli invisibili! Perciò nessuno guardi alla loro vita, nè imiti quel che fanno, ma come siete stati avvertiti dal mio Vangelo, ognuno faccia quel che essi dicono...(Mt.23,3), cioè, metta in atto la dottrina datavi nel corpo mistico della santa Chiesa, pervenutavi attraverso le Sacre Scritture per mezzo dei suoi annunciatori, e non consideri i guai che essi meritano, nè imiti la loro strafottenza, e nemmeno li punisca, perchè punendoli, si offenderebbe Me. A loro lasciate la loro malvagità, da loro prendete la dottrina perchè non permetto che essa sia toccata nemmeno dai demoni, lasciate a me la loro punizione: Io sono il Sommo Bene remunero ogni bene e punisco ogni colpa!

Nè sarà loro risparmiata la mia punizione a causa della dignità che deriva dall'essere miei ministri: anzi, se non si correggeranno, saranno puniti ancor più duramente degli altri poichè, come è già spiegato nel mio Vangelo, richiederò a ciascuno i talenti che ho loro donati! 


 
 



                                                                                     

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