Fraternite Laicali di San Domenico
"I laici, sono veri "predicatori"
nella realtà in cui vivono ed operano.
Nel preoccupante processo di secolarizzazione
la loro missione oggi
è quanto mai attuale ed urgente"
(Atti Capitolo Provinciale di Soriano, 70)
REGOLA DELLE FRATERNITE LAICHE
DI SAN DOMENICO
Per evitare confusioni, ripetiamo ancora una volta che, a differenza della Costituzione Fondamentale, la Regola che segue - come pure il Direttorio Nazionale e le Dichiarazioni del Maestro dell'Ordine - riguardano invece soltanto le Fraternite Laiche, quelle, per intenderci, chiamate un tempo Terz’Ordine.
VITA DELLE COMUNITÀ
Le Fraternite vivano con tutte le proprie forze in vera comunione fraterna lo spirito delle beatitudini, e ne diano prova mettendo in pratica le opere di misericordia con il rendere volontariamente partecipi dei propri beni gli altri membri, specialmente poveri e ammalati, e offrano suffragi per i defunti, in modo che in tutti ci sia sempre un cuore solo e un'anima sola in Dio (Atti 4, 32).
Partecipi con i frati e le suore dell'apostolato dell'Ordine, i membri delle nostre Comunità prendano parte attiva alla vita della Chiesa, disponibili sempre a collaborare con altre associazioni apostoliche.
Le fonti principali da cui i laici di S. Domenico attingono energie per progredire nella propria e specifica vocazione, che è a un tempo, in modo inscindibile, contemplativa e apostolica, sono le seguenti:
a) l'ascolto della Parola di Dio e la lettura della Sacra Scrittura, soprattutto del Nuovo Testamento;
b) la partecipazione, possibilmente quotidiana, alle celebrazioni liturgiche e al sacrificio eucaristico;
c) il frequente ricorso al sacramento della riconciliazione;
d) la celebrazione della liturgia delle ore in comunione con tutta la Famiglia Domenicana, e l'orazione in privato, come la meditazione e il Rosario;
Le Fraternite vivano con tutte le proprie forze in vera comunione fraterna lo spirito delle beatitudini, e ne diano prova mettendo in pratica le opere di misericordia con il rendere volontariamente partecipi dei propri beni gli altri membri, specialmente poveri e ammalati, e offrano suffragi per i defunti, in modo che in tutti ci sia sempre un cuore solo e un'anima sola in Dio (Atti 4, 32).
Partecipi con i frati e le suore dell'apostolato dell'Ordine, i membri delle nostre Comunità prendano parte attiva alla vita della Chiesa, disponibili sempre a collaborare con altre associazioni apostoliche.
Le fonti principali da cui i laici di S. Domenico attingono energie per progredire nella propria e specifica vocazione, che è a un tempo, in modo inscindibile, contemplativa e apostolica, sono le seguenti:
a) l'ascolto della Parola di Dio e la lettura della Sacra Scrittura, soprattutto del Nuovo Testamento;
b) la partecipazione, possibilmente quotidiana, alle celebrazioni liturgiche e al sacrificio eucaristico;
c) il frequente ricorso al sacramento della riconciliazione;
d) la celebrazione della liturgia delle ore in comunione con tutta la Famiglia Domenicana, e l'orazione in privato, come la meditazione e il Rosario;
LA FORMAZIONE
Scopo della formazione domenicana è preparare dei veri adulti nella fede, che siano cioè atti ad accogliere, celebrare, annunciare la parola di Dio. Spetta a ciascuna Provincia formulare un progetto:
a) di formazione progressiva per i candidati;
b) di formazione permanente per tutti, compresi i membri isolati.
Ogni Domenicano deve rendersi capace di predicare la Parola di Dio. In questa sua predicazione si effettua così il compito profetico, che è proprio del cristiano battezzato. Nel predicare la Parola di Dio nel mondo contemporaneo, deve tendere specialmente alla tutela della dignità della persona umana, e al tempo stesso alla difesa della vita e della famiglia.
Rientra ancora nella sua vocazione domenicana promuovere l'unità dei cristiani e il dialogo con i non cristiani e non credenti.
Le fonti precipue per realizzare la formazione domenicana sono:
a) la Parola di Dio e la riflessione teologica;
b) la preghiera liturgica;
c) la storia e la tradizione dell'Ordine;
d) i documenti più recenti della Chiesa e dell'Ordine;
e) la conoscenza dei segni dei tempi.
LA PROFESSIONE
Per essere incorporati all'Ordine, i candidati sono tenuti a impegnarsi formalmente con la professione a vivere lo spirito di S. Domenico, secondo l'impostazione prescritta dalla Regola.
La professione è temporanea oppure perpetua.
La professione viene espressa con la seguente formula o con un'altra sostanzialmente analoga:
A onore di Dio onnipotente, Padre Figlio e Spirito Santo, e della Beata Maria Vergine e di San Domenico io... davanti a te ... Priore, e davanti a te ... Assistente di questa Fraternita, rappresentante del Maestro dell'Ordine dei Frati Predicatori, prometto di voler vivere secondo la Regola dei Laici di S. Domenico (per tre anni) (per tutta la vita).
STRUTTURA E GOVERNO DELLE COMUNITÀ
La Fraternita è il luogo adatto per nutrire e rendere matura la vocazione di ognuno. Gli incontri periodici e la loro frequenza varia da una comunità all'altra. La partecipazione assidua è indice della fedeltà dei singoli membri.
L'ammissione dei candidati, in conformità alle norme del Direttorio relative ai requisiti personali e al tempo di ammissione, viene demandata al Priore della Fraternita il quale, previa votazione deliberativa del Consiglio della stessa, procede con l'Assistente religioso, all'accettazione del candidato, secondo il rito determinato dal Direttorio.
Concluso il periodo di prova, determinato dal Direttorio, dopo il voto del Consiglio della Fraternita, il Priore della medesima, insieme con l’Assistente religioso, riceve la professione temporanea o perpetua del candidato.
I LAICI DI SAN DOMENICO
ART. 5 - REQUISITI DEI CANDIDATI
I requisiti per essere ammessi alla Fraternita laica di S. Domenico (in seguito indicata brevemente con la parola "Fraternita"), sono:
desiderio di progredire nella perfezione evangelica secondo il proprio stato;
maturità psicologica e morale;
consapevolezza della propria vocazione come chiamata dello Spirito a vivere, nel mondo, la vita laica secondo il progetto di S. Domenico;
interesse per l'acquisizione dello stile di vita, della mentalità e della spiritualità dell'Ordine, e per il carisma di S. Domenico;
età minima di anni 18, salvo dispensa del Consiglio su proposta del Priore della Fraternita;
non appartenenza attuale ad altro Ordine e intenzione analoga per il futuro.
ART.6 - AMMISSIONE DEI CANDIDATI
L'ammissione dei candidati alla Fraternita avviene, di norma, dopo un periodo di tempo che va da tre a sei mesi dalla domanda ufficiale.
In tale periodo il Priore, l'Assistente e i Consiglieri si accertano delle qualità del candidato, e il Maestro di formazione lo inizia alla proposta di vita di S. Domenico e alla conoscenza della Regola e degli impegni - personali e comunitari - propri dei Laici di San Domenico.
Al termine di questo periodo la domanda viene presentata dal Priore al Consiglio che, per la sua accettazione, decide a scrutinio segreto.
ART. 7 - ACCOGLIENZA NELLA FRATERNITA
Il candidato ammesso dal Consiglio viene aggregato alla Fraternita locale con apposito rito di accoglienza approvato dall'Ordine.
ART. 8 - FORMAZIONE DI BASE
Con il rito dell'accoglienza ha inizio il periodo di formazione di base del candidato - della durata di almeno un anno - sotto la guida del Maestro di formazione e dell'Assistente.
In casi particolari l'incarico formativo può essere assolto anche dal Priore o da un altro confratello o da una consorella professi, da lui incaricati.
Durante il periodo di formazione il Maestro o chi per lui, attua un programma di studio:
a) della teologia del Laicato secondo i documenti ufficiali della Chiesa;
b) della Regola e del Direttorio nazionale dei Laici di S. Domenico;
c) della propria vocazione e missione dei Laici predicatori, alla luce del carisma di S. Domenico fondatore e di S. Caterina da Siena, modello e patrona del Laicato Domenicano;
d) della Famiglia Domenicana: la sua missione apostolica, la sua storia e la sua legislazione, sulla base di fonti autorevoli, nonché la sua collocazione nella Chiesa e la sua presenza nei diversi ambiti della convivenza civile.
V. I candidati sono progressivamente aiutati alla maturazione spirituale di cui all'art. 13.
ART. 9 - INCORPORAZIONE TEMPORANEA ALL'ORDINE: LA PROFESSIONE TEMPORANEA
Dopo il periodo di formazione di almeno un anno dal giorno dell'accoglienza, il candidato ammesso a scrutinio segreto dal Consiglio, viene incorporato all'Ordine mediante la Professione temporanea alla presenza della Fraternita.
Con la Professione il candidato s'impegna alla sequela di Cristo, nello spirito di San Domenico, sia in famiglia che in ogni ambiente in cui opera.
La Professione temporanea impegna il candidato per un periodo di tre anni.
La formula della Professione è quella contenuta nel n. 14 della Regola.
Allo scadere del triennio, il candidato può chiedere di emettere la Professione perpetua o di rinnovare quella temporanea per un altro triennio. Sulla richiesta decide il Consiglio della Fraternita.
ART. 10 - INCORPORAZIONE DEFINITIVA ALL'ORDINE
Con la Professione perpetua, il candidato si vincola per sempre all'Ordine, con una vita di servizio e di testimonianza nel mondo, secondo le indicazioni della Regola dei Laici di S. Domenico, sia in famiglia che in ogni altro ambiente in cui opera.
La Professione perpetua viene emessa sempre in pubblico e in forma solenne essendo un'espressione ufficiale testimonianza davanti a Dio, alla Chiesa e all'Ordine.
La Professione perpetua rappresenta l'evento conclusivo della formazione iniziale e dà l’avvio a un nuovo cammino di maturazione nella vocazione domenicana. A esso contribuisce l'assiduo rapporto con la vita e la missione dei frati.
Il neo-professo trascrive la formula in apposito registro, apponendovi la propria firma, seguita da quella del Priore dell'Assistente.
E ammesso a portare l'intero abito dell'Ordine, e in particolari occasioni e per sempre, su speciale concessione del Maestro dell'Ordine e licenza dell'Ordinario del luogo, e soltanto per coloro che vivono in celibato.
ART. 11 - ANNIVERSARIO DELLA PROFESSIONE
È consigliabile che ogni Laico di S. Domenico rinnovi, privatamente, nel giorno anniversario, la Professione durante la S. Messa.
ART. 12 - PROFESSIONE IN PERICOLO DI MORTE
Nel caso che il candidato si trovi in pericolo di morte, l'Assistente ha facoltà di accettarne la Professione senz'altra formalità.
ART. 13 - VITA SPIRITUALE DEL LAICO DI S. DOMENICO
Laico Domenicano, consapevole della importanza dei sacramenti, vive in uno stato di riconciliazione con Dio e con i fratelli, mediante la pratica costante della Penitenza e partecipa con assidua frequenza all'Eucaristia (Reg. n. 10 -b.e.).
Per alimentare la propria vita di unione con Dio, prega in comunione con l'Ordine e con la Chiesa, recitando possibilmente le parti precipue della Liturgia delle Ore (Lodi e Vespri) o dell'Ufficio della Madonna. E anche fedele alla meditazione, alla preghiera del S. Rosario e alla lettura della Sacra Scrittura secondo le possibilità di tempo (Reg. 10 - a.d.).
Nello spirito della Regola e in accordo con il proprio confessore, si impegna in opere di penitenza.
Memore della sua condizione secolare, si impegna a vivere responsabilmente una intensa spiritualità nel mondo, nella famiglia, nel proprio ambiente di lavoro, secondo il messaggio di Cristo e le indicazioni della Chiesa e a comportarsi secondo i principi della morale professionale cattolica.
ART. 14 - VITA APOSTOLICA DEL LAICO DI S. DOMENICO
Il Laico di S. Domenico è consapevole che con il Battesimo è stato reso partecipe dell'ufficio sacerdotale, profetico e regale di Cristo e della Chiesa (LG n. 30), convinto che con la Cresima lo Spirito Santo lo ha effettivamente impegnato al compito apostolico proprio di ogni cristiano, persuaso che in virtù della propria vocazione domenicana è stato associato alla missione dell'Ordine (Reg. n. 4), egli si considera e si comporta sempre e dovunque da apostolo di Cristo secondo il progetto di vita di S. Domenico.
ART. 15 - APPARTENENZA INDIVIDUALE ALL'ORDINE
L'ammissione al Laicato Domenicano in forma privata, e quindi senza impegni comunitari, essendo un fatto eccezionale, spetta al Priore provinciale, che ne terrà l'elenco in apposito registro.
San Domenico e san Francesco in un fraterno abbraccio