Contraddizioni tra ANTICO e NUOVO TESTAMENTO ?

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
(Teofilo)
00martedì 6 ottobre 2009 10:31
 
Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 1 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSNVegaDonDiego  (Messaggio originale)Inviato: 30/03/2005 15.11
Tanto per cominciare non so se questo argomento sia già stato trattato, comunque vorrei discutere delle stridenti contraddizioni che vi sono tra A.T. e N.T., una fra tutte il diverso trattamento dei lebbrosi secondo il libro "Levitico", il quale imponeva che fossero esclusi dalla comunità e dal culto, rendendoli di fatto morti civili, dall'altra Gesù che va incontro ai lebbrosi...
Oppure, tutte le prescrizioni sull'alimentazione (che sono simili, se non identiche, a tutte quelle del tempo, specie quelle ritrovate in certe tavolette accadiche), che poi verranno abolite secondo gli "Atti".
Spesso ricorre nel Levitico "è legge eterna" o "è cosa sacrosanta" ed io mi chiedo com'è che certe prescrizioni non siano sopravvissute sino a noi, nonostante questi due aggettivi.


Prima  Precedente  2-16 di 24  Successiva  Ultima  Elimina risposte 
Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 2 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 30/03/2005 16.15
....NON SONO VENUTO PER ABOLIRE, MA PER PORTARE A COMPIMENTO..(Gesù)
questa è la chiave di comprensione dell'A.T. in tutto il suo contesto.......
Non possiamo leggere l'A.T. estrapolando un fatto, un episodio, un comando ritenuto SACROSANTO, escludendo TUTTO il suo contesto culturale ed anche storico per rileggerlo con l'insegnamento del Cristo.........

Cristo e la legge antica
(Sl 40:6-10; Ro 8:3-4) Lu 24:44
Matteo 5:

17 «Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento. 18 Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto. 19 Chi dunque avrà violato uno di questi minimi comandamenti e avrà così insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma chi li avrà messi in pratica e insegnati sarà chiamato grande nel regno dei cieli. 20 Poiché io vi dico che se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei farisei, non entrerete affatto nel regno dei cieli.

Ingiuria, offerta, perdono
(1Gv 3:15; Lu 12:58-59) Sl 119:96
21 «Voi avete udito che fu detto agli antichi: "Non uccidere: chiunque avrà ucciso sarà sottoposto al tribunale"; 22 ma io vi dico: chiunque si adira contro suo fratello sarà sottoposto al tribunale; e chi avrà detto a suo fratello: "Raca" sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli avrà detto: "Pazzo!" sarà condannato alla geenna del fuoco. 23 Se dunque tu stai per offrire la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, 24 lascia lì la tua offerta davanti all'altare, e va' prima a riconciliarti con tuo fratello; poi vieni a offrire la tua offerta. 25 Fa' presto amichevole accordo con il tuo avversario mentre sei ancora per via con lui, affinché il tuo avversario non ti consegni in mano al giudice e il giudice in mano alle guardie, e tu non venga messo in prigione. 26 Io ti dico in verità che di là non uscirai, finché tu non abbia pagato l'ultimo centesimo.

Concupiscenza, ripudio, adulterio
(2S 11:2-3; Mr 9:43-48; Ga 5:24) Pr 16:30; Mr 10:2-12 (cfr. Mt 19:3-11; 1Co 7:1-16)
27 «Voi avete udito che fu detto: "Non commettere adulterio". 28 Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. 29 Se dunque il tuo occhio destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo. 30 E se la tua mano destra ti fa cadere in peccato, tagliala e gettala via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo.
31 Fu detto: "Chiunque ripudia sua moglie le dia l'atto di ripudio". 32 Ma io vi dico: chiunque manda via sua moglie, salvo che per motivo di fornicazione, la fa diventare adultera e chiunque sposa colei che è mandata via commette adulterio.

Istruzioni sul giuramento
Mt 12:36; 23:16-22; Gm 5:12
33 «Avete anche udito che fu detto agli antichi: "Non giurare il falso; dà al Signore quello che gli hai promesso con giuramento". 34 Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio; 35 né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re. 36 Non giurare neppure per il tuo capo, poiché tu non puoi far diventare un solo capello bianco o nero. 37 Ma il vostro parlare sia: "Sì, sì; no, no"; poiché il di più viene dal maligno.

Amare i propri nemici
=Lu 6:27-36 (Ro 12:17-21)
38 «Voi avete udito che fu detto: "Occhio per occhio e dente per dente". 39 Ma io vi dico: non contrastate il malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra; 40 e a chi vuol litigare con te e prenderti la tunica, lasciagli anche il mantello. 41 Se uno ti costringe a fare un miglio, fanne con lui due. 42 Dà a chi ti chiede, e a chi desidera un prestito da te, non voltar le spalle.
43 Voi avete udito che fu detto: "Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico". 44 Ma io vi dico: amate i vostri nemici, [benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano,] e pregate per quelli [che vi maltrattano e] che vi perseguitano, 45 affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; poiché egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. 46 Se infatti amate quelli che vi amano, che premio ne avete? Non fanno lo stesso anche i pubblicani? 47 E se salutate soltanto i vostri fratelli, che fate di straordinario? Non fanno anche i pagani altrettanto? 48 Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste.



Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 3 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 30/03/2005 16.20
Da: <NOBR>Soprannome MSNIron222_32</NOBR>Inviato: 30/03/2005 17.10
 
Levitico - pene varie per i vari delitti - 20
Il signore parlò a Mosè dicendo: "... chiunque darà uno dei suoi discendenti a Moloc, costui deve morire: la popolazione della terra lo lapiderà" ... "Chiunque maledice suo padre e sua madre deve morire ...... Se uno commette adulterio con la moglie di un altro, l'adultero e l'adultera devono morire ... Se uno giace con la nuora, ambedue devono morire .... colui che prende in moglie madre e figlia, si brucino nel fuoco lui ed esse ... Colui che giace con una bestia deve morire e ucciderete anche la bestia ...
Colui che giace con una donna mestruata e scopre la di lei nudità, li ucciderete ambedue di mezzo al loro popolo ... Se tra di voi vi sarà uomo o donna necromanti o indovini, devono morire, siano lapidati .....
Leggi per i sacerdoti - 21
...... Il Signore parlò a Mosè dicendo: "Parla ad Aronne dicendo: Per l'avvenire, nessuno della tua discendenza si avvicini per offrire il pane del suo Dio, qualora abbia un difetto. Chiunque infatti ha un difetto non deve avvicinarsi: cieco, zoppo, mutilo, deformato, un uomo che abbia una frattura ai piedi o una frattura alle mani, gobbo, nano, affetto da albugine, da scabbia, da piaghe purulenti, avente i testicoli schiacciati.
Chiunque, tra la discendenza di Aronne, il sacerdote, abbia qualche difetto non si potrà avvicinare per offrire il pane di Dio. Potrà mangiare il pane del suo Dio, ma non si avvicinerà all'altare,  perchè vi è in lui un difetto ..... così non profanerà il mio santuario.

come si spiega tutto ciò?

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 4 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSNVegaDonDiegoInviato: 30/03/2005 16.43
Aspetterò risposte migliori

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 5 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 30/03/2005 16.51
Dunque....come accennavo sopra....non possiamo estrapolare un verso dell'A.T. e porre un giudizio di comprensione sugli atteggiamenti tenuti poi da Gesù........
Per esempio, il cap. 20 citato da Iron lo ritroviamo in riferimento anche nel Nuovo Testamento e tutto in funzione di Cristo:  Ro5:11; Ga3:13; Eb1:3; 2:17; 9:14; 10:10-12; 1G1:7; 2:2; Ap1:5 il CAPRIO ESPIATORIO DI TUTTA LA LEGGE.....GESU' LA NOSTRA GIUSTIFICAZIONE.........
Se uno commette adulterio con la moglie di un altro, l'adultero e l'adultera devono morire ...
............
infatti è qui che tentano d'incastrare Gesù davanti all'adultera, lo mettono alla prova per poterlo condannare di fronte al Sinedrio di aver negato la Legge che prevedeva la morte.........Gesù, si legge, LEGGE NEI LORO CUORI.........scrive per terra qualcosa......tutti attendono il suo parere.ma la risposta nessuno se l'aspettava: CHI DI VOI E' SENZA PECCATO, SCAGLI LA PRIMA PIETRA!......
Questa risposta di Gesù E' DIPLOMATICA............
Da una parte NON nega affatto la Legge di Mosè che prevedeva la lapidazione..........ma dall'altra parte da una risposta che chiama in causa colui che si vuole fare giudice........"SE SEI SENZA PECCATO, UCCIDILA, APPLICA LA LEGGE ...."
Ripeto..Gesù NON dice che la Legge è sbagliata.......ma CAPOVOLGE LA SITUAZIONE........coloro che stavano per scagliare la pietra perchè così diceva la Legge....SONO CHIAMATI A RISPONDERE DAVANTI A DIO SE SONO O MENO PIU' PULITI DELL'ADULTERA.........
Ma attenzione..all'adultera dice: VA E NON PECCARE PIU'.........
Dunque Gesù riconosce che l'adultera ERA NEL PECCATO..e conferma che l'adulterio è peccato, la incoraggia a NON PECCARE PIU'.........
In questo senso inizia un travaglio....SIAMO LIBERI DALLA LEGGE MOSAICA cosa vuol dire che tutto è stato abolito? NO!!!! Gesù non ha abolito, ma da quel momento L'UOMO NON DEVE FARSI PIU' PARAVENTO DI UNA LEGGE, MA DEVE ATTIVARSI PERSONALMENTE CON LA COSCIENZA, UNA LIBERA ADESIONE, UNA PIU' PROFONDA CONOSCENZA DEI SUOI DIRITTI E DEI SUOI DOVERI........è la famosa "conoscete la verità e la verità VI FARA' LIBERI"......non agire più perchè esiste una Legge che lo dice, ma agire perchè è così che devo fare..........
Lo stesso Paolo ricalca il Levitico del cap. 20:

2Corinzi 6:15-7:1

6:15 E quale accordo fra Cristo e Beliar? O quale relazione c'è tra il fedele e l'infedele? 16 E che armonia c'è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come disse Dio:
«
Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo.
17
Perciò, uscite di mezzo a loro
e separatevene, dice il Signore,
e non toccate nulla d'impuro;
e io vi accoglierò.
18
E sarò per voi come un padre
e voi sarete come figli e figlie,
dice il Signore onnipotente
».

7:1 Poiché abbiamo queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio.

Prendiamo per ora anche questo verso del Levitico sempre cap.20:

16 Se una donna si avvicina a una bestia per accoppiarsi con essa, ucciderai la donna e la bestia; tutte e due dovranno essere messe a morte; il loro sangue ricadrà su di loro.17 Se uno prende la propria sorella, figlia di suo padre o figlia di sua madre, e vede la nudità di lei e lei vede la nudità di lui, è un'infamia; tutti e due saranno tolti via sotto gli occhi dei figli del loro popolo; quel tale ha scoperto la nudità della propria sorella; porterà la pena della sua iniquità.

...............

ora....invece di scandalizzarci sulla CONDANNA A MORTE....perchè non ci chiediamo come mai venne imposta una legge così severa?..... Non scandalizziamoci perchè fino ad un secolo fa......... per molti CONTADINI.......era NORMALE POTER AVERE UN RAPPORTO CON UN ANIMALE......e non venitemi a dire che queste notizie non le conoscete perchè fanno parte della NOSTRA ANTROPOLOGIA.........così come GLI INCESTI ERANO ALL'ORDINE DEL GIORNO.......

Perciò...di fronte a delle frasi così affermative oggi io....non mi scandalizzo di Dio...mi fermo e mi chiedo: fino a quando abbiamo ritenuto NORMALE avere rapporti con animali? O praticare gli incesti? Ma voi vi scandalizzate perchè la conclusione della Legge era la condanna a morte.....

Paolo si trova ad affrontare un caso analogo........

1Corinzi 5:1-13

1 Si sente da per tutto parlare di immoralità tra voi, e di una immoralità tale che non si riscontra neanche tra i pagani, al punto che uno convive con la moglie di suo padre. 2 E voi vi gonfiate di orgoglio, piuttosto che esserne afflitti, in modo che si tolga di mezzo a voi chi ha compiuto una tale azione! 3 Orbene, io, assente col corpo ma presente con lo spirito, ho già giudicato come se fossi presente colui che ha compiuto tale azione: 4 nel nome del Signore nostro Gesù, essendo radunati insieme voi e il mio spirito, con il potere del Signore nostro Gesù, 5 questo individuo sia dato in balìa di satana per la rovina della sua carne, affinché il suo spirito possa ottenere la salvezza nel giorno del Signore.
6 Non è una bella cosa il vostro vanto. Non sapete che un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta? 7 Togliete via il lievito vecchio, per essere pasta nuova, poiché siete azzimi. E infatti Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato! 8 Celebriamo dunque la festa non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità.
9 Vi ho scritto nella lettera precedente di non mescolarvi con gli impudichi. 10 Non mi riferivo però agli impudichi di questo mondo o agli avari, ai ladri o agli idolàtri: altrimenti dovreste uscire dal mondo! 11 Vi ho scritto di non mescolarvi con chi si dice fratello, ed è impudico o avaro o idolàtra o maldicente o ubriacone o ladro; con questi tali non dovete neanche mangiare insieme. 12 Spetta forse a me giudicare quelli di fuori? Non sono quelli di dentro che voi giudicate? 13 Quelli di fuori li giudicherà Dio. Togliete il malvagio di mezzo a voi!

********************

indubbiamente i toni di Paolo sono GRAVI..........c'è una differenza, è stta abolita la pena di morte? In un certo senso si e no......... dice Paolo: Togliete il malvagio di mezzo a voi! .........non c'è più la lapidazione, ma avviene L'ESCLUSIONE DALLA COMUNITA'...........che equivale, per un cristiano ALLA SCOMUNICA..........AD UNA MORTE........DICE INFATTI GESU': "TUTTO CIO' CHE LEGHERAI SARA' LEGATO NEI CIELI E TUTTO CIO' CHE SCIOGLIERAI SARA' SCIOLTO"........questo equivale ad una sorta di CONDANNA, tuttavia sempre con una porta aperta: "A CHI RIMETTERETE I PECCATI SARANNO RIMESSI, A CHI NON LI RIMETTERETE RESTERANNO NON RIMESSI"..........

Come abbiamo potuto verificare non c'è stata una abolizione....MA UN MODO DIVERSO DI CONCEPIRE IL PECCATO ALTRUI........vi è condanna, ma anche PERDONO E MISERICORDIA là dove il pentimento fa breccia......

Fraternamente Caterina


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 6 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSNVegaDonDiegoInviato: 30/03/2005 16.59
Io non ho estrapolato nulla, è almeno un libro che è scritto così (Levitico) e sono non pochi i capitoli che sono in contrasto; tra gli insegnamenti di Gesù e le prescrizioni ebraiche uno non sa cosa scegliere come legge "eterna".
(Teofilo)
00martedì 6 ottobre 2009 10:34
Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 7 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 30/03/2005 16.59
Caro Diego.....più che di attenderti risposte migliore......credo che dovrai ACCETTARE che non è questione di CONTRADDIZIONE fra Antico e Nuovo quanto piuttosto di COMPRENSIONE.........
Se per te il capitolo di Matteo sulla Legge Antica non è una risposta.....vuol dire forse che non hai raggiunto ancora una certa maturità interiore per comprendere quel che Cristo ha detto proprio rispondendo a coloro, i farisei, che volevano incastrare Gesù DI CONTRADDIRE LA LEGGE......
Buona meditazione........
Fraternamente Caterina
(Teofilo)
00martedì 6 ottobre 2009 10:36
Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 8 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 30/03/2005 17.04
Si Diego....tu HAI ESTRAPOLATO il concetto della CONDANNA A MORTE della Legge del Levitico...di fronte al contesto culturale di Cristo, hai scritto:
una fra tutte il diverso trattamento dei lebbrosi secondo il libro "Levitico", il quale imponeva che fossero esclusi dalla comunità e dal culto, rendendoli di fatto morti civili, dall'altra Gesù che va incontro ai lebbrosi...
...........
bene il capitolo di Paolo nella 2 ai corinti che ho messo sopra ti risponde nel contesto di questa MORTE CIVILE.........
Infine il contesto culturale nel quale venne ad affermarsi il sacerdozio levitico viene COMPLETATO DALL'UNICO SACERDOTE CHE E' CRISTO.........in tal modo scatta IL COMPLETAMENTO DELLA LEGGE..........e si attiva un modo nuovo di concepire certi eventi.........suggerisco una profonda lettura di tutta la Lettera agli Ebrei di Paolo.........
(Teofilo)
00martedì 6 ottobre 2009 10:38

.....per chi vuole approfondire il Levitico alla luce del Nuovo Testamento.......ci aveva pensato già sant'Agostino.........

Buona meditazione se veramente vi interessa approfondire........

Fraternamente Caterina

LIBRO TERZO

QUESTIONI SUL LEVITICO

Si cerca un significato simbolico.

9. (6, 6. 10) Offrirà un montone del proprio gregge senza difetti, secondo il prezzo per il peccato commesso. L’espressione non dev’essere separata come se secondo il prezzo per il peccato commesso, significasse: " secondo il prezzo per il qual prezzo peccò ", ma: " se offrirà un montone, lo offrirà secondo il prezzo ", cioè comprato. In effetti sembra che il Signore volle che anche questo particolare avesse un qualche significato simbolico, in quanto non determinò il prezzo. Mi spiego: se lo avesse determinato, sarebbe potuto sembrare che avesse ordinato di non offrire in sacrificio un animale di poco valore, in modo che, anche se colui che lo offriva non l’avesse comprato, avrebbe tuttavia offerto una cosa che avesse un valore equivalente. Aggiungendo però non solo il prezzo, in modo che si offrisse un montone comprato, ma anche il prezzo in sicli santi - così infatti dice l’agiografo: al prezzo di sicli d’argento, valutati al tasso del siclo santo 11 - il Signore volle che il montone fosse comprato per alcuni sicli, non per un solo siclo. Riguardo a che cosa vuol dire: siclo santo abbiamo già esposto una nostra opinione quando ci è parso opportuno. L’agiografo però, dopo aver detto: Per il suo peccato offrirà al Signore un montone del gregge degli ovini senza difetti, soggiunge: per il peccato da lui commesso, espressione che si deve intendere: " offrirà per ciò in cui peccò ", cioè " per quella cosa; a causa di quella cosa ". E ritirerà l’holocarpoma - l’olocausto che il fuoco avrà consumato completamente - dall’altare. Che cosa ritirerà se è stato consumato completamente? Il Signore infatti ordinò al sacerdote di ritirare l’holocarpoma, cioè l’olocausto consumato completamente dal fuoco ch’era stato acceso tutta la notte. E che cosa vuol dire anche la parola olocausto che l’agiografo aggiunse, dal momento che l’holocarpoma ha lo stesso significato di olocausto? Solo che forse è vero ciò che si trova in un manoscritto greco, in cui non si dice: " ritirerà l’holocarposis " [l’olocausto], ma: ritirerà il catacarposis, cioè il residuo dell’olocausto consunto dal fuoco. L’agiografo però chiamò holocaustosis [olocausto] quel residuo, come sono la cenere e il carbone, servendosi del nome della cosa consumata, chiamandola residuo della consunzione.

Come si completa il senso della frase.

10. (6, 9) Poco prima l’agiografo dice: Ecco la legge dell’olocausto; poi, esponendo quale sia la medesima legge, aggiunge: dell’olocausto che starà sul fuoco del braciere [posto] sull’altare tutta la notte fino al mattino e il fuoco dell’altare brucerà su di esso; non dovrà spegnersi. [Questo passo] sarebbe più chiaro se, conforme al nostro abituale modo di esprimerci, non avesse la congiunzione e, poiché, tralasciando tale congiunzione, il senso risulterebbe connesso così: Ecco l’olocausto che starà sul fuoco del braciere posto sull’altare; tutta la notte fino al mattino il fuoco dell’altare arderà su di esso, cioè sull’altare. Poi, per completare il senso dell’enunciato viene aggiunto: non si spegnerà, sebbene ciò fosse indicato dalle parole: tutta la notte.

L’holocarpoma.

11. (6, 11) E indosserà un altro vestito e porterà via l’holocarpoma fuori dell’accampamento in un luogo puro. È chiamato holocarpoma ciò che è stato già consumato col fuoco, che però nel testo greco è detto . Alcuni autori latini invece hanno aggiunto: che è stato consumato col fuoco, e hanno tradotto così: e porterà via l’holocarpoma, consumato col fuoco, fuori dell’accampamento in un luogo puro.

Il fuoco arderà sempre sull’altare.

12. (6, 12) E il fuoco arderà sull’altare dopo quello e non si spegnerà, cioè dopo il fuoco in cui bruciò l’olocausto fino al mattino. Il Signore infatti non vuole che il fuoco si spenga del tutto, ma che dopo aver bruciato l’olocausto fino al mattino e dopo che sia stato portato via il residuo [della vittima] dell’olocausto consumato [dal fuoco], neppure così il fuoco si spenga ma sia alimentato perché ne vengano bruciate le altre vittime che vi si pongono sopra.

Significato dell’espressione al mattino.

13. (6, 12-13) Il legislatore continua dicendo: E il sacerdote al mattino farà bruciare su di esso la legna e vi porrà sopra l’olocausto e vi collocherà al di sopra il grasso del sacrificio di salvezza; e il fuoco arderà sempre sull’altare; non si deve lasciare spegnere. A proposito dell’espressione al mattino bisogna vedere se essa significa " ogni giorno " di modo che non si lasci passare alcun giorno in cui non si trovi l’olocausto e il grasso del sacrificio di salvezza, oppure al mattino significa che in qualsiasi giorno si ponga sull’altare la legna per il fuoco, si deve porre solo la mattina. Poiché se intenderemo l’espressione nel senso di " ogni giorno ", che dire se nessuno portava l’offerta? Se invece erano i sacerdoti a procurare gli olocausti giornalieri prendendoli dalle proprietà del popolo o dai propri beni, su di essi venivano poste le cose offerte dal popolo per i peccati e che il Signore aveva ordinato di porre sopra l’olocausto e non era necessario che la persona, che offriva sacrifici per il peccato, offrisse anche l’olocausto sul quale fosse posto il proprio sacrificio, se non quando veniva offerto un paio di tortore o due piccioni, poiché in quel caso era stabilito senza eccezioni che doveva essere offerto uno in sacrificio per il peccato e l’altro per l’olocausto, e prima quello in sacrificio per il peccato e poi quello per l’olocausto 12. Possiamo inoltre domandarci se l’olocausto che il Signore comandò di offrire la mattina doveva bruciare anch’esso per tutta la notte fino al mattino seguente o se l’olocausto che si dice debba bruciare tutta la notte fosse quello vespertino, a partire dal quale si comincia a parlare della legge dell’olocausto di modo che si inizi a partire dall’olocausto vespertino, ma sarebbe strano che non si dicesse né si ricordasse che quegli olocausti dovevano offrirsi la sera.

I sacrifici e il sommo sacerdote.

14. (6, 19-20) E il Signore parlò a Mosè dicendo: " Ecco l’offerta che Aronne e i suoi figli offriranno al Signore nel giorno in cui lo ungerai ". Una cosa sono i sacrifici che l’agiografo menziona nell’Esodo, con i quali per sette giorni vengono consacrati i sacerdoti perché comincino ad esercitare il loro sacerdozio 13, e un’altra cosa è quella menzionata adesso, cioè che cosa deve offrire il sommo sacerdote quando viene ordinato, ossia quando viene unto. Il testo infatti continua così e dice: Nel giorno in cui lo ungerai. Non dice: " li ungerai ", sebbene fosse comandato dal Signore di ungere anche i sacerdoti di grado inferiore. Il legislatore poi parla dell’offerta da presentare per il sacrificio: la decima parte di un’efa di fior di farina come sacrificio perpetuo. Qui sorge il problema in che senso un sacrificio è perpetuo, se da colui che riceve l’unzione viene offerto solo nel giorno in cui viene unto come sommo sacerdote. Il problema si può risolvere pensando che quel sacrificio deve offrirsi sempre nel giorno in cui viene unto il sommo sacerdote, vale a dire che i sommi sacerdoti nel succedersi gli uni agli altri dovranno offrire sempre quel sacrificio il giorno della consacrazione. Si potrebbe tuttavia intendere perpetuo anche se riferito non al sacrificio, ma a ciò di cui esso è simbolo.

Il sacrificio fatto di varie offerte.

15. (6, 20-21) Di essa - è detto - metà al mattino e l’altra metà al pomeriggio, che il testo greco traduce con . Sarà cotta alla teglia con l’olio; impastata e tagliata a fette la offrirà; è il fior di farina ciò di cui parla qui il legislatore. Il testo poi dice fresa [fior di farina], seppure il termine rende bene quello greco: , usato al plurale di genere neutro. Il traduttore latino infatti non dice fresam, al femminile singolare, come se si trattasse della similaginem [fior di farina], che aveva detto mescolata con l’olio; egli invece denota con questo termine un sacrificio fatto di vari pezzi. Non è dunque del tutto chiaro se il traduttore denoti come fresa i frammenti, cioè le piccole fette, oppure i granelli assai minuti del fior di farina.

Eterno ciò di cui il rito è simbolo.

16. (6, 21-22) L’agiografo poi continua e dice: Sacrificio [che è] fragranza di buon odore per il Signore. Lo farà il sacerdote, l’unto, che gli succederà tra i suoi figli. Ecco perché forse l’agiografo aveva chiamato perpetuo il sacrificio, perché lo facesse ogni sommo sacerdote quando succedeva a quello defunto, il giorno in cui fosse unto; il testo infatti aggiunge l’espressione legge eterna, potendosi intendere come eterno ciò di cui il rito è il simbolo.

Consumazione totale dell’offerta.

17. (6, 23) Il testo continua: Tutto sarà completato, così ha il greco alcuni traduttori hanno usato l’espressione: sarà posto tutto [sull’altare]. Con questa espressione l’agiografo vuol fare intendere che si tratta di un olocausto, poiché [dell’offerta] non ne resta nulla. Di conseguenza l’agiografo aggiunge: e tutto il sacrificio del sacerdote sarà consumato interamente e non se ne potrà mangiare. Giustamente [prima] aveva detto: Sarà completato tutto.

I residui del sacrificio appartengono al sacerdote.

18. (6, 26. 30) Parlando del sacrificio per il peccato l’agiografo dice: Il sacerdote che offrirà [la vittima] la mangerà. Il sacerdote non mangerà dell’offerta che porrà sull’altare - poiché essa verrà consumata dal fuoco - ma di ciò che ne rimarrà, poiché non è un olocausto che debba bruciare interamente sull’altare. Di poi l’agiografo dice: Di nessuna vittima per il peccato, di cui si sarà introdotto il sangue nella tenda della testimonianza per fare l’espiazione nel luogo santo, se ne mangi, ma essa verrà bruciata interamente col fuoco 14. In qual modo allora apparterranno ai sacerdoti i residui del sacrificio per il peccato e possono essere mangiati? Ciò quindi occorre intenderlo nel senso che vengono escluse le vittime con il sangue delle quali si bagnano [gli angoli] dell’altare dell’incenso nella tenda della testimonianza. Così infatti il Signore in precedenza aveva ordinato di fare a proposito del vitello che doveva essere offerto dal sacerdote per il proprio peccato e a proposito del vitello che doveva offrire per il peccato di tutto il popolo, che cioè le carni che fossero rimaste venissero bruciate fuori dell’accampamento 15; ciò viene ricordato brevemente anche adesso.

Offerta esclusiva del sacerdote.

19. (7, 1) Questa è la legge del montone offerto per il peccato; si tratta d’una offerta sacrosanta, vale a dire che ne possono mangiare solo i sacerdoti.

Differenza fra il peccato e il delitto.

20. 1. (7, 7) Che cosa significa ciò che la Scrittura, dopo aver parlato del capro offerto in sacrificio e aver esposto la legge del rito relativo, dice: Come la vittima per il peccato, così anche quella per il delitto; una sola legge per esse? Qui sorge il problema di sapere quale differenza ci sia tra il peccato e il delitto, poiché, se non ci fosse nessuna differenza l’agiografo non avrebbe detto affatto: Come la vittima per il peccato così anche quella per il delitto. Sebbene infatti non ci sia alcuna differenza tra la legge e il sacrificio, poiché unica è la legge per ambedue, tuttavia se tra queste due colpe, per le quali esiste un’identica legge - cioè il peccato e il delitto - non ci fosse alcuna differenza e se fossero due nomi denotanti la stessa cosa, la Scrittura non si preoccuperebbe di sottolineare tanto diligentemente che il sacrificio per entrambi è lo stesso.

20. 2. Il peccato dunque è forse compiere il male, il delitto invece è abbandonare il bene, così che, come in una vita degna di lode una cosa è allontanarsi dal male e un’altra è fare il bene - come siamo esortati dalla Scrittura che dice: Allontànati dal male e compi il bene
16 - così in una vita degna di biasimo una cosa è allontanarsi dal bene e un’altra fare il male, e quella sarebbe un delitto, questa un peccato. Se infatti esaminiamo anche questo vocabolo che cos’altro vuol dire delictum [il delitto] se non derelictum [ciò che è stato abbandonato]? E che cosa abbandona chi delinque se non il bene? Anche i Greci hanno denotato questo flagello con due vocaboli usuali. Il peccato [delictum] in greco si dice sia che . Proprio in questo passo del Levitico si trova . Quando l’Apostolo dice: Se uno s’è lasciato sorprendere da qualche peccato 17, il testo greco ha . Se analizziamo l’etimologia di questi nomi, vediamo che con s’intende che in un certo senso " cade in rovina " chi commette un peccato e da " cadere " deriva il termine " cadavere ", che i latini formano derivandolo da "cadere ", e in greco il fallo si dice , che deriva da , cioè dal verbo che vuol dire " cadere ". Chi dunque commette il male col peccare cade prima dal bene peccando. Così pure è un nome simile a " negligenza ", poiché in greco " negligenza " si dice , in quanto non si prende a cuore ciò che si trascura. Il greco infatti traduce l’espressione " non mi importa " con . In questo caso la particella , che si aggiunge per formare il vocabolo , significa praeter [al di fuori di; contro], sicché , che denota la negligenza, sembra significare " senza diligenza ", invece " al di fuori della diligenza ", che è quasi la stessa cosa. Ecco perché anche alcuni nostri scrittori 18 hanno preferito tradurre il termine non con " delitto ", ma con "negligenza ". Nella lingua latina inoltre, che cos’altro è negligitur [si trascura] se non ciò che non legitur, cioè non si sceglie? Perciò anche gli autori latini hanno detto che legem [la legge] deriva da legere [scegliere]. Da questi indizi si deduce in certo qual modo che delinquit [pecca] chi derelinquit [abbandona] il bene e, abbandonandolo, decade dal bene poiché lo trascura, cioè non l’ha a cuore. Per il momento però, quanto alla parola peccato, che in greco si dice , non mi viene in mente quale sia l’etimologia in nessuna delle due lingue.

20. 3. Si potrebbe anche credere che è delitto quello che si commette inavvertitamente, cioè per ignoranza, peccato invece quello che si commette consapevolmente. Con questa differenza sembrano accordarsi i seguenti testi della Scrittura: Chi comprende i propri delitti? 19 e quest’altro passo: Poiché tu conosci la mia imprudenza, soggiungendo immediatamente: le mie colpe non ti sono nascoste 20, ripetendo - per così dire - in un altro modo il medesimo concetto. E non contrasta con questa spiegazione la frase dell’Apostolo citata da me poco prima: Se uno si è lasciato sorprendere da qualche peccato 21. Per il fatto stesso che dice di essersi lasciato sorprendere da qualche peccato, indica che quel tale è caduto in fallo inavvertitamente. L’apostolo Giacomo, al contrario, definendo in un certo modo il peccato come appartenente a uno che ne è consapevole, dice: Chi sa di dover fare il bene e non lo fa, commette peccato 22. Ma quale che sia la differenza - quella o questa o qualche altra - tra il peccato e il delitto, se tra essi non ce ne fosse nessuna, la Scrittura non avrebbe detto, come dice: Come la vittima per il peccato, così anche quella per il delitto un’unica legge per esse 23.20. 4. Ciononostante le due parole si usano indifferentemente, sicché il peccato si chiama delitto, e il delitto peccato. Così, quando si dice che nel battesimo sono rimessi i peccati, non significa che non siano rimessi anche i delitti; ciononostante non vengono nominati ambedue questi termini poiché con il solo termine peccato s’intendono entrambi. Così anche il Signore afferma di versare il proprio sangue per la remissione dei peccati

24. Poiché non dice anche "dei delitti " oserà forse qualcuno dire che mediante il suo sangue non avviene la remissione dei delitti? Parimenti il seguente testo dell’Apostolo: Poiché il giudizio provocato dal peccato di un solo uomo [porta] alla condanna, mentre la grazia concessa dopo tanti delitti ci portò alla giustificazione 25, che cos’altro vuol dire se non che sotto il termine " delitti " sono compresi anche i " peccati "?

20. 5. Anche in questo stesso libro del Levitico, da cui ci vediamo obbligati a trovare o a credere qualche differenza tra il delitto e il " peccato " si legge quanto segue, che cioè Dio, parlando dei sacrifici da offrirsi per i peccati, disse: Se però l’intera comunità dei figli d’Israele avrà commesso un fallo per inavvertenza e il fatto rimarrà nascosto agli occhi della comunità e avrà fatto un’azione di quelle proibite dal Signore e così essi avranno commesso un delitto, se poi sarà riconosciuto come proprio il peccato commesso da loro contro il divieto 26. Ecco che l’agiografo, immediatamente dopo aver detto: e commetteranno un delitto, soggiunge: il peccato commesso da loro, cioè lo stesso delitto che essi avevano commesso. E poco dopo l’agiografo dice: Se invece a peccare sarà il capo e commetterà, anche involontariamente, una delle azioni proibite dal Signore nostro Dio, anche in questo caso commetterà un delitto 27. Parimenti in [uno dei] passi susseguenti è detto: Se una sola persona del popolo del paese commetterà un peccato involontariamente facendo una delle azioni che il Signore proibisce di fare, e delinquerà e sarà poi consapevole del peccato commesso contro la prescrizione 28. Ugualmente in un altro passo: Se una persona, a viva voce, pronuncerà un giuramento di far del male o del bene in tutto ciò che l’uomo può proferire con giuramento e non si sarà reso conto della cosa, ma poi la riconoscerà e avrà commesso uno di tali peccati per il quale peccò contro se stessa e offrirà al Signore per quello di cui si rese colpevole, per il peccato che ha commesso 29. E poco dopo: E il Signore parlò a Mosè in questi termini: "Se qualcuno commetterà una mancanza e peccherà per errore riguardo a cose consacrate al Signore, porterà al Signore per il suo delitto un ariete senza difetto, preso dal gregge, che valuterai in sicli d’argento in base al siclo del santuario; risarcirà il danno fatto al santuario, aggiungendovi un quinto, e lo darà al sacerdote, il quale farà per lui il rito espiatorio con l’ariete offerto come sacrificio di riparazione e gli sarà perdonato " 30. Il testo prosegue ancora e dice: Quando uno peccherà facendo, senza saperlo, una cosa vietata dal Signore, sarà colpevole e dovrà scontare la mancanza. Presenterà al sacerdote, come sacrificio di riparazione, un ariete senza difetto, preso dal bestiame minuto, secondo la tua stima; il sacerdote farà per lui il rito espiatorio per l’errore commesso per ignoranza e gli sarà perdonato: È un sacrificio di riparazione; quell’individuo si era certo reso colpevole verso il Signore 31. E continua ancora, dicendo: E il Signore disse a Mosè: "Quando uno peccherà e commetterà una mancanza verso il Signore, rifiutando al suo prossimo un deposito da lui ricevuto o un pegno consegnatogli o una cosa rubata o estorta con la frode, o troverà una cosa smarrita, mentendo a questo proposito e giurando il falso circa qualcuna delle cose per cui un uomo può peccare, se avrà così peccato e si sarà reso colpevole, restituirà la cosa rubata o estorta con frode o il deposito che gli era stato affidato o l’oggetto smarrito che aveva trovato o qualunque cosa per cui abbia giurato il falso. Farà la restituzione per intero, aggiungendovi un quinto e renderà ciò al proprietario il giorno stesso in cui offrirà il sacrificio di riparazione. Porterà al sacerdote, come sacrificio di riparazione in onore del Signore, un ariete senza difetto, preso dal bestiame minuto secondo la tua stima. Il sacerdote farà il rito espiatorio per lui davanti al Signore e gli sarà perdonato, qualunque sia la mancanza di cui si è reso colpevole " 32. In conclusione a proposito di quasi tutte le azioni che l’agiografo dice che sono peccati li chiama anche delitti. È perciò evidente che in molti passi delle Scritture i due termini sono usati indifferentemente, ma d’altra parte, che tra di essi vi sia una qualche differenza lo attesta la stessa Scrittura quando dice: Come la vittima per il peccato, così anche quella per il delitto...

(Teofilo)
00martedì 6 ottobre 2009 10:39
Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 10 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSNVegaDonDiegoInviato: 30/03/2005 20.07
Da una parte NON nega affatto la Legge di Mosè che prevedeva la lapidazione..........ma dall'altra parte da una risposta che chiama in causa colui che si vuole fare giudice........"SE SEI SENZA PECCATO, UCCIDILA, APPLICA LA LEGGE ...."
Ripeto..Gesù NON dice che la Legge è sbagliata.......
__________________________
Non dice che è sbagliata ma di fatto non la applica.
ma CAPOVOLGE LA SITUAZIONE........coloro che stavano per scagliare la pietra perchè così diceva la Legge....SONO CHIAMATI A RISPONDERE DAVANTI A DIO SE SONO O MENO PIU' PULITI DELL'ADULTERA.........
Ma attenzione..all'adultera dice: VA E NON PECCARE PIU'.........
___________________________
E allora? Vedi che ora sei tu che estrapoli? I contesti culturali c'entrano fino a quando possono influire su una legge UMANA, non Divina.
Se Dio in quanto tale promulga una legge "eterna" tale rimane, se poi muta si parla di "compimento".
Secondo me questo si chiama "Pararsi il...".
Poi fate come volete.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 11 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 30/03/2005 21.12
Si può dire tutto e il contrario di tutto.
Si possono fare mille accostamenti e tutti lasciano il tempo che trovano, tipo: "Il diluvio universale preludio del battesimo", "Il Cantico dei Cantici preludio della chiesa di Cristo (quando altro non è che un inno all'amore dei due sessi)"
E se tu fai presente che questi accostamenti sono del tutto arbitrari, e anche palesemente assurdi, allora i grandi iniziati ti diranno che non sai leggere la Bibbia e che sei sulla strada dell'apostasia.
Si è tutti d'accordo che NESSUNO ha il diritto di togliere la vita ad un altro, essendo questo solo un diritto di Dio, ma guarda caso si vuole attribuire proprio a Dio, e non agli uomini, il comando di uccidere.
Allora, ecco la grande contraddizione e l'incoerenza ... Ma bisogna in qualche modo giustificare  che la Bibbia portasse un ordine esplicito di Dio, ed ecco il lampo di genio: ...... Dio si serve delle usanze degli uomini per contravvenire alla sua stessa legge, finchè Gesù farà nuove tutte le cose.
E così si può continuare a sostenere che Dio abbia comandato le condanne a morte.
Ma c'è un altro aspetto che mi sembra più importante: Gesù disse che Mosè (non Dio) fece certe leggi a causa della durezza di cuore. Perchè si riferì a Mosè e non a Dio?
Gesù non disse mai che le condanne a morte venivano da Dio (in nessun passo del Vangelo Gesù sostiene questo).
"Non sono venuto ad abolire la legge, ma a portarla a compimento" Questa affermazione non indica che la legge fosse stata promulgata da Dio, ma, forse, era proprio in quel momento che la legge degli uomini veniva ridimensionata secondo la volontà divina 
iyvan

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 12 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°°AlbY°°°Inviato: 30/03/2005 21.27
Si è tutti d'accordo che NESSUNO ha il diritto di togliere la vita ad un altro, essendo questo solo un diritto di Dio, ma guarda caso si vuole attribuire proprio a Dio, e non agli uomini, il comando di uccidere.
Allora, ecco la grande contraddizione e l'incoerenza ... Ma bisogna in qualche modo giustificare  che la Bibbia portasse un ordine esplicito di Dio, ed ecco il lampo di genio: ...... Dio si serve delle usanze degli uomini per contravvenire alla sua stessa legge, finchè Gesù farà nuove tutte le cose.
Gesù è venuto a dare compimento alla legge prendendo su di se la maledizione del peccato, in pratica la legge se l'è presa Lui sulle spalle e di conseguenza anche i sacrifici, le lapidazioni e via dicendo.
Ma finché non si comprenderà cosa è venuto a fare Cristo si potranno scrivere papiri chilometrici e ci si ritroverà sempre al punto di partenza...
AlbY

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 13 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSNVegaDonDiegoInviato: 30/03/2005 22.43
Vi facilito enormemente le cose, ecco qua
Pentateuco - Levitico Lv 3,17
17 E` una prescrizione rituale perenne per le vostre generazioni in ogni vostra dimora: non dovrete mangiare né grasso né sangue".
    Pentateuco - Levitico Lv 6,11
11 Ogni maschio tra i figli di Aronne potrà mangiarne. E` un diritto perenne delle vostre generazioni sui sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore. Tutto ciò che verrà a contatto con queste cose sarà sacro". Per la consacrazione dei sacerdoti
    Pentateuco - Levitico Lv 6,15
15 Anche il sacerdote che, tra i figli di Aronne, sarà unto per succedergli, farà questa offerta; è una prescrizione perenne: sarà bruciata tutta in onore del Signore.
    Pentateuco - Levitico Lv 7,34
34 Poiché, dai sacrifici di comunione offerti dagli Israeliti, io mi riservo il petto della vittima offerta con l`agitazione di rito e la coscia della vittima offerta con l`elevazione di rito e li dò al sacerdote Aronne e ai suoi figli per legge perenne, che gli Israeliti osserveranno.
    Pentateuco - Levitico Lv 10,9
9 Non bevete vino o bevanda inebriante né tu né i tuoi figli, quando dovete entrare nella tenda del convegno, perché non moriate; sarà una legge perenne, di generazione in generazione;
    Pentateuco - Levitico Lv 10,15
15 Essi presenteranno, insieme con le parti grasse da bruciare, la coscia della vittima da elevare secondo il rito e il petto da agitare secondo il rito, perché siano agitati davanti al Signore; questo spetterà a te e ai tuoi figli con te, per diritto perenne, come il Signore ha ordinato".
    Pentateuco - Levitico Lv 16,29
29 Questa sarà per voi una legge perenne: nel settimo mese, nel decimo giorno del mese, vi umilierete, vi asterrete da qualsiasi lavoro, sia colui che è nativo del paese, sia il forestiero che soggiorna in mezzo a voi.
    Pentateuco - Levitico Lv 16,31
31 Sarà per voi un sabato di riposo assoluto e voi vi umilierete; è una legge perenne.
    Pentateuco - Levitico Lv 16,34
34 Questa sarà per voi legge perenne: una volta all`anno, per gli Israeliti, si farà l`espiazione di tutti i loro peccati". E si fece come il Signore aveva ordinato a Mosè .
    Pentateuco - Levitico Lv 17,7
7 Essi non offriranno più i loro sacrifici ai satiri, ai quali sogliono prostituirsi. Questa sarà per loro una legge perenne, di generazione in generazione.
    Pentateuco - Levitico Lv 23,14
14 Non mangerete pane, né grano abbrustolito, né spighe fresche, prima di quel giorno, prima di aver portato l`offerta al vostro Dio. E` una legge perenne di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete. La Pentecoste
    Pentateuco - Levitico Lv 23,21
21 In quel medesimo giorno dovrete indire una festa e avrete la santa convocazione. Non farete alcun lavoro servile. E` una legge perenne, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete.
    Pentateuco - Levitico Lv 23,31
31 Non farete alcun lavoro. E` una legge perenne di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete.
    Pentateuco - Levitico Lv 23,41
41 Celebrerete questa festa in onore del Signore, per sette giorni, ogni anno. E` una legge perenne di generazione in generazione. La celebrerete il settimo mese.
    Pentateuco - Levitico Lv 24,3
3 Aronne lo preparerà nella tenda del convegno, fuori del velo che sta davanti alla testimonianza, perché le lampade ardano sempre, da sera a mattina, davanti al Signore. E` una legge perenne, di generazione in generazione.
    Pentateuco - Levitico Lv 24,9
9 I pani saranno riservati ad Aronne e ai suoi figli: essi li mangeranno in luogo santo; perché saranno per loro cosa santissima tra i sacrifici in onore del Signore. E` una legge perenne".
    Pentateuco - Levitico Lv 25,32
32 Quanto alle città dei leviti e alle case che essi vi possederanno, i leviti avranno il diritto perenne di riscatto.
    Pentateuco - Levitico Lv 25,34
34 Neppure campi situati nei dintorni delle città levitiche si potranno vendere, perché sono loro proprietà perenne.
Pentateuco - Levitico Lv 10,12
12 Poi Mosè disse ad Aronne, a Eleazaro e a Itamar, figli superstiti di Aronne: "Prendete quel che è avanzato dell`oblazione dei sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore e mangiatelo senza lievito, presso l`altare; perché è cosa sacrosanta.
    Pentateuco - Levitico Lv 10,17
17 Perché non avete mangiato la vittima espiatrice nel luogo santo, trattandosi di cosa sacrosanta? Il Signore ve l`ha data, perché porti l`iniquità della comunità, perché su di essa compiate l`espiazione davanti al Signore.
    Pentateuco - Levitico Lv 14,13
13 Poi immolerà l`agnello nel luogo dove si immolano le vittime espiatorie e gli olocausti, cioè nel luogo sacro poiché il sacrificio di riparazione è per il sacerdote, come quello espiatorio: è cosa sacrosanta.
Pentateuco - Levitico Lv 2,3
3 Il resto dell`offerta di oblazione sarà per Aronne e per i suoi figli, cosa santissima, proveniente dai sacrifici consumati dal fuoco in onore del Signore.
    Pentateuco - Levitico Lv 2,10
10 Il resto dell`oblazione sarà per Aronne e per i suoi figli, cosa santissima, proveniente dai sacrifici consumati dal fuoco per il Signore.
    Pentateuco - Levitico Lv 6,10
10 Non si cuocerà con lievito; è la parte che ho loro assegnata delle offerte a me bruciate con il fuoco. E` cosa santissima come il sacrificio espiatorio.
    Pentateuco - Levitico Lv 6,18
18 Parla ad Aronne e ai suoi figli e dì loro: Questa è la legge del sacrificio espiatorio. Nel luogo dove si immola l`olocausto sarà immolata davanti al Signore la vittima per il peccato. E` cosa santissima.
    Pentateuco - Levitico Lv 6,22
22 Ogni maschio di famiglia sacerdotale ne potrà mangiare; è cosa santissima.
    Pentateuco - Levitico Lv 7,1
1 Questa è la legge del sacrificio di riparazione; è cosa santissima.
    Pentateuco - Levitico Lv 7,6
6 Ogni maschio di famiglia sacerdotale ne potrà mangiare; lo si mangerà in luogo santo; è cosa santissima.
    Pentateuco - Levitico Lv 24,9
9 I pani saranno riservati ad Aronne e ai suoi figli: essi li mangeranno in luogo santo; perché saranno per loro cosa santissima tra i sacrifici in onore del Signore. E` una legge perenne".
    Pentateuco - Levitico Lv 27,28
28 Nondimeno quanto uno avrà consacrato al Signore con voto di sterminio, fra le cose che gli appartengono: persona, animale o pezzo di terra del suo patrimonio, non potrà essere né venduto né riscattato; ogni cosa votata allo sterminio è cosa santissima, riservata al Signore.
Sia ben chiaro, io non ho contestato l'AT, bensì ho chiesto il perché del fatto che il Levitico (e parte della Torah) non sono effettivi per noi cristiani.
Potrei parlare di sacrifici (ma c'è già un topico apposito), ma potrei anche citare l'isolamento dei lebbrosi che veniva fatto secondo la erratica teoria della retribuzione, la quale viene smentita dallo stesso libro di Giobbe...i 3 amici importuni poggiano in gran parte su questa teoria per giustificare le pene di Giobbe. Come vedete non esiste contraddizione solo tra AT e NT ma anche tra vari libri dello stesso AT, potete quindi considerare aggirato l'ostacolo "compimento in Cristo". Oh, e non ditemi che Giobbe prefigura Cristo, ci ho già pensato io e la considero una risposta nulla. Giobbe era un uomo come tutti gli altri, offriva sacrifici e olocausti per l'espiazione (sua e dei suoi familiari), ed è quindi fuori discussione che nonostante egli fosse "giusto" non vi fosse in lui alcun peccato. Quindi chiedo: perché queste stridenti contraddizioni?
Se qualcuno volesse darmi una risposta illuminante è il benvenuto.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 14 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 30/03/2005 22.58
Cristo è venuto per salvarci.
Cristo è venuto per insegnarci la Legge di Dio, che non era esattamente come quella degli uomini.
"E' stato scritto che .... , ma io vi dico che ..."
Cristo è venuto per farci comprendere come veramente fosse Dio e cosa  volesse realmente dagli uomini.
E' vero, la legge, anche quella più iniqua, se l'è presa Lui sulle spalle trasformandola secondo la volontà del Padre, che fino a quel momento non era stato forse molto ben capito.
Il punto di partenza è lì, nell'insegnamento di Cristo.
Ciò che era stato fino a quel momento doveva cambiare, non perchè non fosse più necessario, ma perchè Dio chiedeva ben altro.
iyvan

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 15 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°°AlbY°°°Inviato: 31/03/2005 0.07
Il punto di partenza è lì, nell'insegnamento di Cristo.
Ciò che era stato fino a quel momento doveva cambiare, non perchè non fosse più necessario, ma perchè Dio chiedeva ben altro.
Eh no caro iyvan!!!
Cristo è il punto di arrivo, il compimento della redenzione dell'uomo!
Ciò che Dio ha chiesto prima è il punto di partenza, e il percorso è nell'intero AT.
Mi sembra da come scrivi, che tu ti stia facendo una tua teologia che dà dell'imbecille alla Chiesa bimillenaria...
In ogni caso pensala pure come vuoi, ma per favore non proclamare il tuo pensiero con quel tono, abbi almeno l'umiltà di confrontarti con ciò che milioni di studiosi hanno analizzato per duemila anni.
AlbY
(Teofilo)
00martedì 6 ottobre 2009 10:40
Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 17 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 31/03/2005 7.48
Parto dal messaggio 10 di Diego che mi risponde:
Non dice che è sbagliata ma di fatto non la applica.
................
Certo Diego ma per quale motivo? PERCHE' CRISTO ERA LA LEGGE..........
STATE FACENDO CONFUSIONE cari Diego ed Yivan............
Vogliamo USARE LE SCRITTURE NEL LORO COMPIMENTO?
 
....NON SONO VENUTO PER ABOLIRE, MA PER PORTARE A COMPIMENTO..(Gesù)
questa è la chiave di comprensione dell'A.T. in tutto il suo contesto.......
Non possiamo leggere l'A.T. estrapolando un fatto, un episodio, un comando ritenuto SACROSANTO, escludendo TUTTO il suo contesto culturale ed anche storico per rileggerlo con l'insegnamento del Cristo.........

Cristo e la legge antica
(Sl 40:6-10; Ro 8:3-4) Lu 24:44
Matteo 5:

17 «Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento. 18 Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto. 19 Chi dunque avrà violato uno di questi minimi comandamenti e avrà così insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma chi li avrà messi in pratica e insegnati sarà chiamato grande nel regno dei cieli. 20 Poiché io vi dico che se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei farisei, non entrerete affatto nel regno dei cieli.

Ingiuria, offerta, perdono
(1Gv 3:15; Lu 12:58-59) Sl 119:96
21 «Voi avete udito che fu detto agli antichi: "Non uccidere: chiunque avrà ucciso sarà sottoposto al tribunale"; 22 ma io vi dico: chiunque si adira contro suo fratello sarà sottoposto al tribunale; e chi avrà detto a suo fratello: "Raca" sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli avrà detto: "Pazzo!" sarà condannato alla geenna del fuoco. 23 Se dunque tu stai per offrire la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, 24 lascia lì la tua offerta davanti all'altare, e va' prima a riconciliarti con tuo fratello; poi vieni a offrire la tua offerta. 25 Fa' presto amichevole accordo con il tuo avversario mentre sei ancora per via con lui, affinché il tuo avversario non ti consegni in mano al giudice e il giudice in mano alle guardie, e tu non venga messo in prigione. 26 Io ti dico in verità che di là non uscirai, finché tu non abbia pagato l'ultimo centesimo.

Concupiscenza, ripudio, adulterio
(2S 11:2-3; Mr 9:43-48; Ga 5:24) Pr 16:30; Mr 10:2-12 (cfr. Mt 19:3-11; 1Co 7:1-16)
27 «Voi avete udito che fu detto: "Non commettere adulterio". 28 Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. 29 Se dunque il tuo occhio destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo. 30 E se la tua mano destra ti fa cadere in peccato, tagliala e gettala via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo.
31 Fu detto: "Chiunque ripudia sua moglie le dia l'atto di ripudio". 32 Ma io vi dico: chiunque manda via sua moglie, salvo che per motivo di fornicazione, la fa diventare adultera e chiunque sposa colei che è mandata via commette adulterio.

Istruzioni sul giuramento
Mt 12:36; 23:16-22; Gm 5:12
33 «Avete anche udito che fu detto agli antichi: "Non giurare il falso; dà al Signore quello che gli hai promesso con giuramento". 34 Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio; 35 né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran Re. 36 Non giurare neppure per il tuo capo, poiché tu non puoi far diventare un solo capello bianco o nero. 37 Ma il vostro parlare sia: "Sì, sì; no, no"; poiché il di più viene dal maligno.

Amare i propri nemici
=Lu 6:27-36 (Ro 12:17-21)
38 «Voi avete udito che fu detto: "Occhio per occhio e dente per dente". 39 Ma io vi dico: non contrastate il malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra; 40 e a chi vuol litigare con te e prenderti la tunica, lasciagli anche il mantello. 41 Se uno ti costringe a fare un miglio, fanne con lui due. 42 Dà a chi ti chiede, e a chi desidera un prestito da te, non voltar le spalle.
43 Voi avete udito che fu detto: "Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico". 44 Ma io vi dico: amate i vostri nemici, [benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano,] e pregate per quelli [che vi maltrattano e] che vi perseguitano, 45 affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; poiché egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. 46 Se infatti amate quelli che vi amano, che premio ne avete? Non fanno lo stesso anche i pubblicani? 47 E se salutate soltanto i vostri fratelli, che fate di straordinario? Non fanno anche i pagani altrettanto? 48 Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste.

Yivan dice al messaggio 11 che si può dire TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO.........è vero..........per questo Pietro dice che LE SCRITTURE NON POSSONO ESSERE INTERPRETATE SOGETTIVAMENTE........... perchè, dice Pietro.......ESSE SONO DIFFICILI DA COMPRENDERE....e così caro Yivan là dove tu NON comprendi.....ELIMINI O RIFIUTI L'INTERPRETAZIONE CHE NON COMPRENDI............

Questo è un tuo diritto.....Paolo ti dice che TUTTO CI E' LECITO, MA NON TUTTO GIOVA.........ma Yivan dice:

"Non sono venuto ad abolire la legge, ma a portarla a compimento" Questa affermazione non indica che la legge fosse stata promulgata da Dio, ma, forse, era proprio in quel momento che la legge degli uomini veniva ridimensionata secondo la volontà divina 

.............

 Yivan se la comprensione della lingua ancora non mi inganna stai stravolgendo il significato di un termine: Gesù non dice CHE LA LEGGE NON ERA STATA PROMULGATA DA DIO, PROPRIO PER QUESTO DICE CHE NON E' VENUTA AD ABOLIRLA.......se la Legge fosse stata di uomini Gesù avrebbe detto più semplicemente che ESSI NON AVEVANO UNA LEGGE.....Gesù invece dice SONO VENUTO A PORTARE A COMPIMENTO........che cosa? LA LEGGE DI DIO CHE AVEVATE RICEVUTO...........

dice Diego al messaggio 13:

Sia ben chiaro, io non ho contestato l'AT, bensì ho chiesto il perché del fatto che il Levitico (e parte della Torah) non sono effettivi per noi cristiani.

..............

ecco qui siamo d'accordo.........infatti le discussioni hanno inizio CON LA CIRCONCISIONE quando in Atti 15 apprendiamo che i giudeo-cristiani OBBLIGAVANO  alla circoncisione i pagani convertiti.........intervengono gli apostoli e dicono CHE NON E' PIU' NECESSARIO CIRCONCIDERSI PERCHE' IN CRISTO, NOSTRA SALVEZZA, ABBIAMO IL SEGNO BATTESIMALE CHE CI INSERISCE ORA NEL POPOLO DI DIO.......... Tuttavia gli aspotoli stessi NON CONDANNANO LA CIRCONCISIONE FRA I GIUDEI-CRISTIANI, tanto è che lo stesso Paolo in Atti 16 CIRCONCIDE TIMOTEO PER NON DARE DI SCANDALO AI GIUDEI.......l'obbligo della circoncisione DECADE alla fine del primo secolo.........

Conclude Yivan dicendo:

Il punto di partenza è lì, nell'insegnamento di Cristo.
Ciò che era stato fino a quel momento doveva cambiare, non perchè non fosse più necessario, ma perchè Dio chiedeva ben altro.

.............

come t'ha spiegato Alby....stai sbagliando interpretazione........ NELLA PIENEZZA DEL TEMPO DIO MANDO' IL SUO FIGLIO.........dunque Gesù NON è il punto di partenza, ma E' IL CULMINE DELLA RIVELAZIONE DI DIO che porta a compimento tutto l'A.T.

Ciò che era stato fino a quel momento doveva cambiare, non perchè non fosse più necessario, ma perchè Dio chiedeva ben altro.

.............

NO.............se dici che ciò che era stato NON ERA PIU' NECESSARIO, cancelli automaticamente LA PREPARAZIONE DI DIO PER LA RIVELAZIONE DEL VERBO nel quale c'è il COMPLETAMENTO.........Dio NON ha chiesto nulla di "nuovo", Gesù piuttosto HA PORTATO ALLA LUCE QUANTO ERA INCOMPRENSIBILE NELL'A.T.

....................

Caro Diego...........cancello il tuo messaggio perchè nessuno qui sta accusando nessuno.........stiamo solo chiarendo alcuni pensieri...........e se non ti dispiace qui, in questo momento.....ciò che viene messo in discussione non è affatto IL VOSTRO PENSARE che difendete CON LE UNGHIE E CON I DENTI......ma viene messa in discussione l'interpretazione della Chiesa.....evitiamo pertanto campanilismi inutili......

Fraternamente Caterina


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 18 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°AngeloInviato: 31/03/2005 8.34
Cari tutti, senza andare a cercare troppo indietro, contraddizioni, se vogliamo cercarne, le troviamo anche nel N.T. e proprio fra i Vangeli. Un caso eclatante è la fine di Giuda descritta in due modi diversi, ma alla fine, approfondendo, l'uno non esclude l'altro.
La Bibbia non può contraddirsi, ciò che riteniamo in contraddittorio è l'interpretazione che ne scaturisce.
1Tim.1 leggiamo:
5 Il fine di questo richiamo è però la carità, che sgorga da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera. 6 Proprio deviando da questa linea, alcuni si sono volti a fatue verbosità, 7 pretendendo di essere dottori della legge mentre non capiscono né quello che dicono, né alcuna di quelle cose che dànno per sicure
Tito 1:
5 Per questa ragione ti ho lasciato a Creta: perché tu metta ordine nelle cose che rimangono da fare, e costituisca degli anziani in ogni città, secondo le mie istruzioni
10 Infatti vi sono molti ribelli, ciarloni e seduttori delle menti, specialmente tra quelli della circoncisione, ai quali bisogna chiudere la bocca
Eppure Paolo, come è stato fatto notare, circoncide lui stesso Timoteo per non dare scandalo ai Giudei.
Ma vorrei fermarmi alla richiesta di Diego che sottolinea:
Spesso ricorre nel Levitico "è legge eterna" o "è cosa sacrosanta" ed io mi chiedo com'è che certe prescrizioni non siano sopravvissute sino a noi, nonostante questi due aggettivi.
Intanto non è vero che certe prescrizioni non siano a noi pervenute, esse sono pervenute a noi in termini e modi diversi, ma non cambiando la sostanza della Legge, della quale Gesù afferma:

Cristo e la legge antica
(Sl 40:6-10; Ro 8:3-4) Lu 24:44
Matteo 5:

17 «Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento. 18 Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto. 19 Chi dunque avrà violato uno di questi minimi comandamenti e avrà così insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma chi li avrà messi in pratica e insegnati sarà chiamato grande nel regno dei cieli. 20 Poiché io vi dico che se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei farisei, non entrerete affatto nel regno dei cieli.

questa frase:
Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto.
spiega la richiesta e la perplessità esposta da Diego:
Spesso ricorre nel Levitico "è legge eterna" o "è cosa sacrosanta" ed io mi chiedo com'è che certe prescrizioni non siano sopravvissute sino a noi, nonostante questi due aggettivi.
La Legge di Dio impostata nell'A.T. è sacrosanta ed è legge "eterna" perchè è su questa Parola che si snoda tutto il Progetto salvifico.
Le contraddizioni non sono, pertanto, nelle Scritture, ma nelle nostre incomprensioni e nei nostri rifiuti.
"Non sono venuto ad abolire la legge, ma a portarla a compimento" Questa affermazione non indica che la legge fosse stata promulgata da Dio, ma, forse, era proprio in quel momento che la legge degli uomini veniva ridimensionata secondo la volontà divina
Caro Iyvan, spero mi perdonerai se non chiudo l'argomento, ma la tua spiegazione (anche se ti è stato già spiegato da altri) appartiene all'eresia di Marcione il quale sosteneva che il Dio dell'A.T. non esisteva più e che con l'avvento del Cristo tutto il passato era finito, non era più necessario contemplarlo. Ma la giovane chiesa respinse questa eresia sostenendo che fra Antico e Nuovo non vi era separazione, ma rivelazione e completamento e che senza l'Antico non sarebbe mai giunto a noi un Nuovo. Che la Legge descritta nell'A.T. venne promulgata da Dio, te lo dice Gesù:
Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto.
La Legge di Dio non venne assolutamente ridimensionata, ma Gesù era la Legge. Le dispute con i Dottori e gli Scribi riguarda infatti la metodologia della Legge e non la sua sostanza. Infatti Gesù dice:
19 Chi dunque avrà violato uno di questi minimi comandamenti e avrà così insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma chi li avrà messi in pratica e insegnati sarà chiamato grande nel regno dei cieli. 20 Poiché io vi dico che se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei farisei, non entrerete affatto nel regno dei cieli.
La Legge diventa invece più severa perchè non coinvolge ora soltanto i "sacerdoti" che dovevano attenersi a delle regole da far rispettare, ma coinvolge direttamente la persona, questa è la vera rivoluzione e il "cambiamento" apportato da Gesù che infatti dice:
27 «Voi avete udito che fu detto: "Non commettere adulterio". 28 Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. 29 Se dunque il tuo occhio destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te; poiché è meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, piuttosto che vada nella geenna tutto il tuo corpo.
Nel particolare:
28 Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.
Gesù aggiunge un qualcosa a questa Legge: il peccato di desiderio contaminato da un atto scorretto che nessun sacerdote potrebbe mai rilevare nell'altro. Per questo Egli dice ai lapidatori: "se sei senza peccato, scaglia la tua pietra"
Gesù non porta nessuna modifica alla Legge, ma la interiorizza nell'uomo, la fa diventare vivente affinchè l'uomo si auto-corregga accogliendo in piena libertà il vero pentimento e accolga in libertà la Chiesa per mezzo della quale si ha il perdono e la Riconciliazione con il Capo che è Cristo Gesù.
Sia lodato Gesù Cristo.
(Teofilo)
00martedì 6 ottobre 2009 10:41
Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 19 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIron222_32Inviato: 31/03/2005 12.44
scusate tanto ma io non colgo proprio...si è detto che Gesù stesso è la legge...ma lo era anche prima di venire al mondo,se è vero che egli è Dio..e ,prima di venire al mondo, ha ordinato di ammazzare chi compie certe cose..una volta venuto al mondo,ha detto invece che non è lecito ammazzare nessuno e solo Dio puo farlo...
insoma Gesù ha detto due cose che si contrappongono.Ordina di uccidere prima di venire al mondo. Poi,una volta venuto al mondo, dice che solo chi è senza peccato puo uccidere, cioè nessuno..
Prima l'uomo puo uccidere,anzi DEVE,perchè è un addirittura un ordine, poi non puo piu uccidere,perchè solo Dio puo farlo e nessunaltro...
A casa mia quando qualcuno dice che bisogna fare una cosa, e successivamente dice che quella cosa non bisogna piu farla perchè non è giusta,allora ciò significa o che ha cambiato idea,o che si è accorto di aver sbagliato, o che è stato frainteso, o che quella cosa non è piu necessaria ed è quindi stata abolita..
Io ho compiuto peccati per i quali,secondo quanto ordina Dio nell'antico testamento, dovrei essere ammazzato.Secondo quanto dice nel nuovo, dovrei essere risparmiato.
Quindi cosa devo pensare, Dio mi vuole vivo o ammazzato? e se mi vuole vivo, come mai, se avessi avuto la sfortuna di nascere 2000 anni fa in Israele, mi avrebbe invece voluto morto?
(p.s. tra gli ebrei odierni vige ancora la pena di morte per tutti i vari peccati sopraesposti?)

Questa risposta di Gesù E' DIPLOMATICA............
Da una parte NON nega affatto la Legge di Mosè che prevedeva la lapidazione..........ma dall'altra parte da una risposta che chiama in causa colui che si vuole fare giudice........"SE SEI SENZA PECCATO, UCCIDILA, APPLICA LA LEGGE ...."
Ripeto..Gesù NON dice che la Legge è sbagliata.......ma CAPOVOLGE LA SITUAZIONE........coloro che stavano per scagliare la pietra perchè così diceva la Legge....SONO CHIAMATI A RISPONDERE DAVANTI A DIO SE SONO O MENO PIU' PULITI DELL'ADULTERA.........

quindi stai dicendo che Gesù afferma che la legge è giusta,ma non puo essere applicata da altri uomini che a loro volta sono peccatori...ma solo da Dio.
Quindi devo dedurre che Dio mi vuole morto,non per mano di altri peccatori, ma mi vuole cmq morto, dato che la legge è sempre quella...e cioè che chi commette un determinato peccato,deve morire..

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 20 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSNIron222_32Inviato: 31/03/2005 12.47
........"SE SEI SENZA PECCATO, UCCIDILA, APPLICA LA LEGGE ...."

e perchè prima invece ha ordinato di uccidere indipendentemente dal fatto che uno abbia peccato o no?

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 21 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 31/03/2005 13.06
Iron.........nun t'affaticà..........
.....
si è detto che Gesù stesso è la legge...ma lo era anche prima di venire al mondo,se è vero che egli è Dio..e ,prima di venire al mondo, ha ordinato di ammazzare chi compie certe cose..una volta venuto al mondo,ha detto invece che non è lecito ammazzare nessuno e solo Dio puo farlo...
...........
Calma Iron......prima di "venire al mondo" non esisteva un Gesù accanto al Padre...c'era Dio, e Dio era anche Parola e Dio è anche lo Spirito Santo.punto e stop....non andiamo a mischiare concetti e contesti trinitari altrimenti non ne usciamo più...........
Ho finito di leggere un bel passo di Angelo in questo forum che riporto qui: Perché Dio chiedeva sacrifici animali?
Dio non inventa un nuovo modo per impiantare il suo popolo, Egli usa già quel che esiste nel mondo, prende l'uomo come è e lo plasma dentro il suo Progetto. Vi è dunque una verità basilare che è quella che tu sostieni, quando dici che Dio "non ha ordinato" di uccidere! Infatti Dio non avrebbe mai potuto ordinare ciò che gli è in abominio: uccidere. Come interpretare allora quelle Scritture antiche dove leggiamo che Dio ordina sgozzamenti di agnelli?
Molto più semplicemente, Dio ha usato quello che era già conosciuto agli uomini.
...............
possiamo cambiare il concetto del sacrificio e sostituirlo con la questione DELLA LEGGE........
Indubbiamente è vero questo l'ordine di UCCIDERE parte da un atteggiamento già in uso fra gli uomini........Dio SI SERVE DI QUESTI PER EDUCARE IL SUO POPOLO E NOI OGGI.........
In fondo basta leggersi il Libro di Giobbe per trovare, se vi ci provate gusto........altre contraddizioni..........
Quando Gesù rivolta la situazione con quella frase che è diplomatica.......lo fa perchè GIUNTA QUESTA PIENEZZA DEL TEMPO vuol dire anche che l'uomo era giunto ad un tempo di maturazione anche sulla Legge........che di fatto, abbiamo visto....NON VIENE CAMBIATA.....MA VIENE .........passatemi la licenza...........ASSORBITA...IN CRISTO: LUI E' LA LEGGE, LUI E' IL VERBO, IL LOGOS FATTO CARNE....E' LUI CHE PRENDE SU DI SE LA CAUSA DELLA LEGGE E LA INCHIODA SULLA CROCE PER MATURARLA.......infatti Gesù cosa dice?
Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passerà senza che tutto sia adempiuto.
............
DI QUALE LEGGE STA PARLANDO?
..........
Io ho compiuto peccati per i quali,secondo quanto ordina Dio nell'antico testamento, dovrei essere ammazzato.Secondo quanto dice nel nuovo, dovrei essere risparmiato.
Quindi cosa devo pensare, Dio mi vuole vivo o ammazzato? e se mi vuole vivo, come mai, se avessi avuto la sfortuna di nascere 2000 anni fa in Israele, mi avrebbe invece voluto morto?
(p.s. tra gli ebrei odierni vige ancora la pena di morte per tutti i vari peccati sopraesposti?)
............
LA TUA GIUSTIFICAZIONE E' CRISTO.......per questo oggi sei risparmiato........... ma c'è un PERO'..........esso è legato ora a te e dipende TUTTO DA TE.......VUOI TU ACCOGLIERE QUESTA GIUSTIFICAZIONE che è Cristo che ti ha sollevato dal peso dei tuoi peccati che sarebbero punibili con la morte?
La morte, cioè quella condanna a morte si TRASFORMA IN MORTE DELL'ANIMA PERENNEMENTE..........se, ovviamente avviene un rifiuto ad accogliere questa grazia del Cristo........
Gesù dice ai farisei che erano severi con i peccatori tanto da voler applicare questa legge di condanna: MA PER QUESTO IO SONO VENUTO, NON SONO I SANI CHE HANNO BISOGNO DEL MEDICO, PER QUESTO SONO VENUTO PERCHE' ABBIANO LA VITA E L'ABBIANO IN ABBONDANZA (ETERNITA')........comprendi?
No tra gli ebrei oggi non c'è più la pena di morte........ ma non conosco i parametri dei loro cambiamenti e dei loro mutamenti.......
e domandi:
e se mi vuole vivo, come mai, se avessi avuto la sfortuna di nascere 2000 anni fa in Israele, mi avrebbe invece voluto morto?
............
col senno del poi non andiamo da nessuna parte Iron........... se tu fossi nato all'epoca chissà...forse saresti potuto essere anche un profeta o un martire..in ogni modo se leggi la 1Pietro che ti portai....Gesù dopo morto andò a liberare le anime che non lo avevano conosciuto........
Ma insomma regà...un pò più di fiducia in Dio mica ce sta male no??!!
Iron che conclude:
quindi stai dicendo che Gesù afferma che la legge è giusta,ma non puo essere applicata da altri uomini che a loro volta sono peccatori...ma solo da Dio.
Quindi devo dedurre che Dio mi vuole morto,non per mano di altri peccatori, ma mi vuole cmq morto, dato che la legge è sempre quella...e cioè che chi commette un determinato peccato,deve morire..
............
al contrario...DIO VUOLE CHE TU VIVA.......... per questo dice a noi SE SIETE SENZA PECCATO, LAPIDATE IRON........e che te pare che te lapido??? mica so matta!!!!  chi commette un peccato HA LA POSSIBILITA' DI REDIMERSI PERCHE' LO SPIRITO SANTO E' STATO MANDATO PROPRIO PERCHE' FOSSIMO SALVI.........L'UNICO PECCATO IMPERDONABILE E' IL RIFIUTO DI QUESTO SPIRITO........che vuol dire?
Le interpretazioni parallele sono diverse..qui possiamo dire che uno di questi modi di peccare contro lo Spirito Santo E' LA DISPERAZIONE DI NON SALVARSI.........
Fraternamente Caterina

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 22 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSNVegaDonDiegoInviato: 31/03/2005 13.12
Caro Diego...........cancello il tuo messaggio perchè nessuno qui sta accusando nessuno.........stiamo solo chiarendo alcuni pensieri...........e se non ti dispiace qui, in questo momento.....evitiamo pertanto campanilismi inutili......
_________________________
Ma de che?
Non mi sono spiegato abbastanza bene forse, o forse qui qualcuno non è lesto di comprendonio.
Evitate di lordare siffatta discussione con i Botta e Risposta tra un singolo utente (in questo caso Iyvan) e i restanti. E' un favore che vi chiedo.
Se dovete ogni volta riprendere uno su una parola che dice, aprite
"Per (nome utente): chiarimenti"
Qui ho chiesto delle informazioni precise e pretendo risposte altrettanto precise.
Sono stato illuminante?

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 23 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 31/03/2005 13.15
 
........"SE SEI SENZA PECCATO, UCCIDILA, APPLICA LA LEGGE ...."

e perchè prima invece ha ordinato di uccidere indipendentemente dal fatto che uno abbia peccato o no?
.....................
Iron te dispiace fare un intervento per volta?............
alla tua domanda ti faccio riflettere su di una aggiunta: SE SEI SENZA PECCATO.....questo concetto prima non c'era......il popolo sapeva che bastava applicare i riti della purificazione, e si era a posto con Dio.......MA GIUSTA QUESTA PIENEZZA DEL TEMPO ora possono comprendere.......Gesù allora ricorda ai carnefici di FARSI ED IMPARARE A FARSI UN ESAME DELLA COSCIENZA........
è un pò come il brano di Matteo 19 sulla questione del matrimonio.........
anche qui assistiamo ad un confronto CON LA LEGGE MOSAICA e Gesù viene quasi ACCUSATO DI VOLER CANCELLARE QUELLA LEGGE CHE PERMETTEVA LORO DI RIPUDIARE LE MOGLI......leggiamo il brano:
3 Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». 4 Ed egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li creò maschio e femmina e disse: 5 Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola? 6 Così che non sono più due, ma una carne sola. Quello dunque che Dio ha congiunto, l'uomo non lo separi». 7 Gli obiettarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle l'atto di ripudio e mandarla via?». 8 Rispose loro Gesù: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così. 9 Perciò io vi dico: Chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di concubinato, e ne sposa un'altra commette adulterio».
..............
Gli obiettarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle l'atto di ripudio e mandarla via?». 8 Rispose loro Gesù: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così.
..................
Gesù mette ordine ALLA CREAZIONE ORIGINALE PRIMA DEL PECCATO USANDO I SACRAMENTI.......... in tal senso la Legge per NOI è superata.....DOBBIAMO RITORNARE A QUEL PRINCIPIO CREATIVO PRIMA DEL PECCATO........la Legge di Dio chiesa nell'A.T. è servita per un determinato  periodo di tempo fino a quando GIUNTA LA PIENEZZA DEL TEMPO, DIO MANDO' IL SUO FIGLIO.per rimettere a posto le cose........
Fraternamente Caterina

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 24 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 31/03/2005 13.25
Sono stato illuminante?
.................
Molto.................favore accordato...........mi pare che una risposta precisa l'hai avuta..........
Caterina
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:28.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com