La cosa è passata inosservata. Ma dall’ultima assemblea generale della conferenza episcopale italiana è uscito l’annuncio di un evento che non ha precedenti, nella storia della CEI.
Si tratta di un convegno il cui titolo è: “Dio oggi”. Sottotitolo: “Con lui o senza di lui cambia tutto”. Si terrà a Roma dal 10 al 12 dicembre nell’Auditorium di via della Conciliazione. È stato ideato dal comitato per il progetto culturale presieduto dal cardinale Camillo Ruini.
Basta scorrerne il programma per capirne l’assoluta novità.
Non sarà un convegno strettamente “di Chiesa”. Spazierà dalla filosofia alla teologia, dall’arte alla musica, dalla letteratura alla scienza. E gli oratori saranno di grande rilievo nei rispettivi campi: siano essi cattolici o no, credenti od agnostici.
Non sarà neppure una sfilata di opinioni giustapposte, tanto meno una sorta di “cattedra dei non credenti”. Il disegno è assolutamente mirato. Punta deciso a quella “priorità” che per Benedetto XVI “sta al di sopra di tutte”, in un tempo “in cui in vaste zone della terra la fede è nel pericolo di spegnersi come una fiamma che non trova più nutrimento”.
La priorità cioè – come ha scritto papa Joseph Ratzinger nella sua lettera ai vescovi del 10 marzo scorso – “di rendere Dio presente in questo mondo e di aprire agli uomini l’accesso a Dio. Non a un qualsiasi dio, ma a quel Dio che ha parlato sul Sinai; a quel Dio il cui volto riconosciamo nell’amore spinto sino alla fine (cfr. Giovanni 13, 1), in Gesù Cristo crocifisso e risorto”.
Ad aprire il convegno saranno, nel pomeriggio di giovedì 10 dicembre, il cardinale Ruini (titolo della relazione: “Colui che fa la differenza”) e il filosofo tedesco Robert Spaemann (”Una nuova via razionale verso Dio”).
[Per inquadrare la visione di Spaemann c'è il servizio di www.chiesa: "Un filosofo rilancia la scommessa del papa: vivere come se Dio ci fosse", con un suo brano "ad hoc" tratto dal suo ultimo libro].
Subito dopo, in contemporanea, si discuterà su Dio nel cinema e nella televisione (con Mariarosa Mancuso, Aldo Grasso…), su Dio nella letteratura e nella poesia (con Aharon Appelfeld…), su Dio e l’anima (con Giacomo Canobbio, Giorgio Israel…), su Dio nel mercato librario (con i risultati di un’inchiesta).
Chiuderà questa prima tornata una “conversazione su Dio” tra il cardinale Carlo Caffarra, Giuliano Ferrara e Aldo Schiavone.
Venerdì 11 dicembre i due relatori saranno il cardinale Angelo Scola (”Fine della modernità: eclissi e ritorno di Dio”) e il filosofo inglese Roger Scruton (”L’illusione scientista”).
Seguirà una discussione su Dio nell’arte figurativa di ieri e di oggi, tra monsignor Gianfranco Ravasi, presidente del pontificio consiglio della cultura, e il professor Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani.
Nel pomeriggio, i relatori saranno Massimo Cacciari (”Parlare di Dio oggi”) e Remi Brague (”I tre monoteismi”).
Subito dopo, in contemporanea, si discuterà su Dio nella musica ieri e oggi (Pierangelo Sequeri, Pierpaolo Bellini), su Dio e la violenza (Emanuele Severino, Angelo Panebianco…), su creazione ed evoluzione (Denis Alexander, Fiorenzo Facchini…).
Chiuderà la seconda giornata una “conversazione su Dio” tra monsignor Bruno Forte, Ernesto Galli della Loggia, Salvatore Natoli.
Sabato 12 dicembre la sessione finale sarà dedicata a Dio e le scienze. Presiederà Ugo Amaldi. E ne tratteranno Martin Nowak (”Dio e la biologia”), George Coyne (”Narrano i cieli la gloria di Dio”) e Peter van Inwagen (”Dio e l’ontologia”).
Questo il programma di massima del convegno. Va aggiunto che vi sono altri segni di quanto la CEI metta sempre più al centro la questione di Dio.
Proprio in questi giorni la commissione episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi, presieduta da Bruno Forte, ha diffuso una “Lettera ai cercatori di Dio“, offerta “a chiunque voglia farne oggetto di lettura personale, oltre che come punto di partenza per dialoghi destinati al primo annuncio della fede in Gesù Cristo”.
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