Dalla Verità al Dogma; dal Dogma la Verità (Culto mariano nei primi secoli)

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Caterina63
00mercoledì 25 marzo 2009 19:06
Amici, da un vecchio lavoro del 2003, ripropongo una analisi accurata circa il Culto Mariano nei primi secoli e come si giunse al riconoscimento della TEOTHOKOS: MARIA, COLEI CHE HA GENERATO DIO....[SM=g1740717] [SM=g1740720]

Prima di portare i testi, in un sito ho trovato questo testo interessante ....che, ovviamente.....tenta di banalizzare e buttare giù il Dogma mariano......allora, senza perderci in vane parole.....leggiamo pezzo per pezzo il testo, che alternerò con ARGOMENTI......
in blu è il testo degli evangelici...in nero le risposte......[SM=g1740733]

Caro lettore, questo elaborato è stato scritto da un cristiano per chiarire il punto di vista della fede intorno alla persona di Maria, madre di Gesù.......


R. "scritto da un cristiano"......senza nome, senza qualifica, ma esprimendo dunque un SUO punto di vista.... ....già questo dovrebbe farci meditare a quando lo stesso Paolo che venne istruito da Gesù....sentiva comunque la necessità di ritrovarsi con gli altri Apostoli per VERIFICARE......l'unicità della predicazione......



Si dice che coloro i quali non adorano Maria non credono in Lei.
La cosa è del tutto non vera, poiché i cristiani credono in tutto ciò che Maria ha detto e fatto.....

R. Infatti vi sono DUE errori:
a- l'adorazione che non è nel culto mariano della Chiesa......e
b- il dire che chi NON venera Maria NON la ami.....noi diciamo che chi accusa coloro che invece VENERANO Maria con falsità come l'adorazione....è CONTRO la Madre di Dio......sul fatto che essi dicano che credono in "tutto ciò che Maria ha detto e fatto" è da dimostrare......poichè non viene riconosciuta quale Madre di Dio...


Noi sappiamo, purtroppo, che i cristiani, cosiddetti "Mariani", venerano ed adorano la Madonna, rendendole un culto fatto di genuflessioni, immagini, preghiere, processioni, canti.

La Bibbia, invece, sostiene che la fede cristiana è fondata in Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo, e questo è confermato dal "credo" formulato dalla Chiesa antica.

R. i cristiani sono "cristiani"....il termine "mariani" è qui ad uso DISPREGIATIVO.....dal momento che si tenta di isolare il fedele dal Cristo......Nessuno ha mai negato che la Fede cristiana è fondata in Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo, formulato nel Credo della Chiesa antica la quale Chiesa antica che formulò tale Credo...dichiarò Maria la THEOTOKOS...


Ogni vero credente in Cristo Gesù conosce bene Maria, la vergine di Israele, scelta dalla Grazia per divenire madre del nostro Salvatore Gesù Cristo. I Vangeli ci parlano di Lei, presentano la sua fede, la sua umiltà, la sua ubbidienza alla Parola, nonché la sua vita di credente esemplare. Perciò i cristiani rispettano ed onorano Maria, la nominano a giusta ragione, e traggono esempio da lei e dalla sua vita, secondo l’indirizzo scritturale........


R. Dipende da come la si NOMINA.....un esempio ce lo offre proprio la Scrittura "A che debbo che la MADRE DEL MIO SIGNORE" VENGA A VISITARMI?" QUESTO è IL MODO CHE ELISABETTA HA DI nominare Maria......un modo accettato anche dagli Evangelici....ma che però NON si capisce....Maria NON è Madre di Dio, ma del Signore...benissimo, ma questo "Signore" chi è? e quanti "Signori" abbiamo? E chi è Gesù? Se Gesù è il Signore ed è DIO nella Seconda Persona della Trinità...Maria di chi è Madre?.....perciò gli evangelici rispettano di certo Maria...ma riducendola al solo ruolo di FATTRICE.......e non so quanto questo possa far piacere a Dio....che l'ha scelta quale Madre e a Gesù che ne è il Figlio ma è anche il SUO SIGNORE E IL SUO DIO...

Ogni cristiano, quindi, riconosce Maria "grandemente favorita da Dio e benedetta fra le donne" e sa che "tutte le generazioni la chiameranno beata, poiché il Potente Le ha fatto grandi cose".Questo scritto vuol mettere la beata Maria nella sua giusta prospettiva, secondo il dettato evangelico...

R. Qui sono LORO CHE TRADUCONO "grandemente favorita" con il termine "piena di Grazia"....nella Vulgata che è la prima Traduzione biblica, leggiamo "Piena di Grazia"......lo stesso usano  gli Ortodossi...L'Angelo, attenzione, quando entra da Maria NON LA CHIAMA PER NOME...e il nome "Miriam"....già significa "favorita da Dio".......NON sarebbe stato più logico quindi chiamarla per nome confermando così ESCLUSIVAMENTE il favore di Dio??
No...l'Angelo la saluta "PIENA DI GRAZIA"....ed è proprio in questo saluto che Maria comprende pienamente e che la rende TITUBANTE....ossequiosa......Maria sa che NON è stata soltanto FAVORITA.....ma che sta accadendo qualcosa di MOLTO PIU' GRANDE...lei....l'umile serva....sta per mettere al mondo il Figlio di Dio= Dio stesso nella Seconda Persona della Trinità....

 L’unica Via dell’uomo verso Dio è (e resterà sempre e solo) Gesù.

R. Se qualcuno ha letto nel Catechismo della Chiesa che Maria è "la Via" nel senso evangelico espresso da Gesù...lo segnali per favore...[SM=g1740727] ..la Chiesa insegna che Cristo è "La Via, la Verità e la Vita"...e che chi crede in LUI avrà la vita eterna......Maria è la Madre e in questo ruolo Ella può condurci al Figlio......così come presentò Gesù ai Pastori quando Egli nacque......e lo portò al Tempio perchè fosse RICONOSCIUTO dal sacerdote.....e quando indicò ai servi di fare quanto il Figlio diceva per il miracolo di Cana nel quale Lei, CHIEDE UNA INTERCESSIONE....

Per questo (ed altro) è facile dimostrare come la Maria della Bibbia, quella evangelica, sia totalmente diversa da quella costruita dagli uomini e dai loro dogmi religiosi. Del resto l’apostolo Paolo, prevedendo alcune deviazioni dal consiglio dello Spirito Santo, ha invitato i cristiani di ogni tempo ad attenersi alle Scritture senza andare oltre, per non correre il pericolo di gonfiarsi d’orgoglio a danno dei fratelli.........


R. Ma perchè..quante Bibbie ci sono? E quella Evangelica da dove arriverebbe? Però quando ci si vuole confrontare RIFIUTANO IL CONFRONTO......vedete amici la tattica....essi inseriscono questi testi.....e te li lasciano leggere senza porsi ad un confronto.....su dieci che leggeranno, anche se soltanto uno ci sarà cascato.....per loro è "il frutto buono".....
citano Paolo, ma NON è affatto vero che egli abbia detto di affidarsi ESCLUSIVAMENTE ALLE SCRITTURE.......

leggiamo questo passo che è tra l'altro dell'apostlo Pietro (una coincidenza che a diro sia stato proprio Pietro?[SM=g1740733] ):


14]
Perciò, carissimi, nell'attesa di questi eventi, cercate d'essere senza macchia e irreprensibili davanti a Dio, in pace. [15]La magnanimità del Signore nostro giudicatela come salvezza, come anche il nostro carissimo fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; [16]così egli fa in tutte le lettere, in cui tratta di queste cose. In esse ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina. (2Pt.3)........


ma leggiamo oltre:
Lettera di Giuda:

Esortazioni ai fedeli. L'insegnamento degli apostoli

[17]Ma voi, o carissimi, ricordatevi delle cose che furono predette dagli apostoli del Signore nostro Gesù Cristo. [18]Essi vi dicevano: «Alla fine dei tempi vi saranno impostori, che si comporteranno secondo le loro empie passioni». [19]Tali sono quelli che provocano divisioni, gente materiale, privi dello Spirito. 

(già qui sarebbe interessante ripercorrere a ritroso la storia dei Pentecostali....per vedere se possono veramente vantare le radici Apostoliche...)

I doveri della carità

[20]Ma voi, carissimi, costruite il vostro edificio spirituale sopra la vostra santissima fede, pregate mediante lo Spirito Santo, [21]conservatevi nell'amore di Dio, attendendo la misericordia del Signore nostro Gesù Cristo per la vita eterna. [22]Convincete quelli che sono vacillanti, [23]altri salvateli strappandoli dal fuoco, di altri infine abbiate compassione con timore, guardandovi perfino dalla veste contaminata dalla loro carne.


Si parla dunque di FEDE.......di costruire il NOSTRO EDIFICIO SULLA FEDE E NON SULLE SCRITTURE.....nel senso che usano i pentecostali.....le Scritture servono, è ovvio, e sono LA BASE.......ma non sono l'unica risorsa......Infatti la Fede Cattolica NON è la fede del Libro, non adoriamo il Libro, noi adoriamo LA PAROLA CHE SI E' FATTA CARNE, la Scrittura PARLA, MA E' LA CHIESA CHE CI DICE COSA ESSA DICE.....


Sul fatto poi che tutto ciò che è da sapere è scritto...è falso:


3 Lettera di Giovanni: 13]Molte cose avrei da scriverti, ma non voglio farlo con inchiostro e penna. [14]
Spero però di vederti presto e parleremo a viva voce. [15]La pace sia con te. Gli amici ti salutano. Saluta gli amici ad uno ad uno.


2 Lettera di Giovanni: 12]Molte cose avrei da scrivervi, ma non ho voluto farlo per mezzo di carta e di inchiostro; ho speranza di venire da voi e di poter parlare a viva voce, perché la nostra gioia sia piena
.

questo è ciò che chiamiamo TRADIZIONE[SM=g1740733]

Contro l'intemperanza del linguaggio Gc.3

[1]Fratelli miei, non vi fate maestri in molti, sapendo che noi riceveremo un giudizio più severo, [2]poiché tutti quanti manchiamo in molte cose. Se uno non manca nel parlare, è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. [3]Quando mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano, possiamo dirigere anche tutto il loro corpo. [4]Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e vengano spinte da venti gagliardi, sono guidate da un piccolissimo timone dovunque vuole chi le manovra. [5]Così anche la lingua: è un piccolo membro e può vantarsi di grandi cose. Vedete un piccolo fuoco quale grande foresta può incendiare! [6]Anche la lingua è un fuoco, è il mondo dell'iniquità, vive inserita nelle nostre membra e contamina tutto il corpo e incendia il corso della vita, traendo la sua fiamma dalla Geenna. [7]Infatti ogni sorta di bestie e di uccelli, di rettili e di esseri marini sono domati e sono stati domati dalla razza umana, [8]ma la lingua nessun uomo la può domare: è un male ribelle, è piena di veleno mortale. [9]Con essa benediciamo il Signore e Padre e con essa malediciamo gli uomini fatti a somiglianza di Dio. [10]E' dalla stessa bocca che esce benedizione e maledizione. Non dev'essere così, fratelli miei! [11]Forse la sorgente può far sgorgare dallo stesso getto acqua dolce e amara? [12]Può forse, miei fratelli, un fico produrre olive o una vite produrre fichi? Neppure una sorgente salata può produrre acqua dolce.

cap.4: 11]Non sparlate gli uni degli altri, fratelli. Chi sparla del fratello o giudica il fratello, parla contro la legge e giudica la legge. E se tu giudichi la legge non sei più uno che osserva la legge, ma uno che la giudica. [12]Ora, uno solo è legislatore e giudice, Colui che può salvare e rovinare; ma chi sei tu che ti fai giudice del tuo prossimo?

Sovente assistiamo invece a duri attacchi contro il Pontefice quando parla...attacchi contro il Magistero, contestazioni ovunque e questo fin dal primo secolo della Chiesa che quale Corpo di Cristo DEVE vivere la stessa passione che subì il Cristo....

L’Apostolo Paolo (nella I° lettera ai Corinti, al capitolo 4, versetto 6), scrive: Or fratelli, ho applicato queste cose a me stesso e ad Apollo onde per mezzo nostro voi impariate a praticare il "non oltre quello che è scritto" onde non vi gonfiate d’orgoglio gli uni a danno degli altri ......  Paolo, con questo versetto (e con tanti altri simili), dà alla cristianità una regola precisa, che noi riteniamo debba essere osservata da tutti i credenti, per poter giungere ad un vero ecumenismo nella Parola e quindi nelle Scritture........... Nostro Signore, la Parola fatta carne, ha sempre citato le Sacre Scritture, le ha confermate e le ha praticate con tutta la sua vita . Noi riteniamo che Lui è l’esempio perfetto, compiuto, che ci conviene imitare, non la falsa chiesa cattolica.  Come il discepolo osserva ed imita il Maestro, anche noi dobbiamo imitare Lui, il Maestro per antonomasia, il solo che ci dice la Verità di Dio e che è la Verità stessa. Seguirlo ci dà la possibilità di essere chiamati "Cristiani". (Atti 11,26)......


R. Se vi è un insegnamento diverso in questo senso..segnalatecelo....[SM=g1740727] .....Ma attenzione...ecco il solito inghippo....la Lettera ai Corinzi citata....parte dicendo altre cose.....

dice:


1Cor.4: 1]Ognuno ci consideri come ministri di Cristo e amministratori dei misteri di Dio
.
[2]Ora, quanto si richiede negli amministratori è che ognuno risulti fedele.
[3]A me però, poco importa di venir giudicato da voi o da un consesso umano; anzi, io neppure giudico me stesso,
[4]perché anche se non sono consapevole di colpa alcuna non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore!
[5]Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, finché venga il Signore. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.


*****
Paolo....amici.....sta dicendo che NOSTRO giudice è il Signore......e che dobbiamo guardare, ascoltare a loro....QUALI MINISTRI DI DIO......e che NON possiamo giudicare LA LORO MISSIONE.......ora viene il versetto 6....estrapolato da questo contesto.....ma dice:

6]Queste cose, fratelli, le ho applicate a modo di esempio a me e ad Apollo per vostro profitto perché impariate nelle nostre persone a stare a ciò che è scritto e non vi gonfiate d'orgoglio a favore di uno contro un altro.........Quindi....perchè usare questo contesto per dire che NOI cattolici non staremmo su questa lunghezza d'onda? E Gesù stesso dice: "CHI ASCOLTA VOI, ASCOLTA ME" a loro Egli ha dato il potere di rimettere i peccati, a loro ha dato ogni potere LITURGICO...[SM=g1740733]



Nel capitolo 17 dell’Evangelo di Giovanni, al versetto 20, nostro Signore ci ricorda, mediante la sua invocazione al Padre, la necessità di contribuire a realizzare, in ubbidienza alla volontà di Dio, l’Ecumenismo, ovvero l’unità dei cristiani, dei discepoli di Gesù Cristo, dei nati di nuovo dalla Parola di Dio
.........


R. Perfettamente d'accordo.....peccato che i Pentecostali lo vogliono questo Ecumenismo, ma CANCELLANDO LA CHIESA attuale dalla faccia della terra per SOSTITUIRSI.....[SM=g1740725]

Questo scritto ha la principale funzione di rimuovere le ambiguità che l’umanità ha instillato nella fede dei cristiani detti cattolici e di rifondare in Cristo Gesù la loro vera unità in una Chiesa spirituale ed universale....

R. Non avrei nulla in contrario.....se tale testo  fosse  stato fatto per eliminare, invece... le ambiguità dei T. di G. per esempio...mentre  vengono portati quale esempio da condannare i "cattolici"....il testo è fatto apposta CONTRO ciò in cui crede la Chiesa e ciò che ha tramandato.....è ovvio che allora qualche dubbio che tale testo sia strumento per diffondere ed aumentare la confusione, esista.....[SM=g1740729]


[SM=g1740739] [SM=g1740739] [SM=g1740739] [SM=g1740739] [SM=g1740739] [SM=g1740739] [SM=g1740739]


Perciò Maria è, per noi, esempio di fede come Anna, Sara, Deborah, Yael, Rut e tante altre pie donne d’Israele. L'Evangelo la chiama beata, perché a lei è stata fatta una grazia particolare: concepire il Cristo.............
R. No..[SM=g1740730] ..non possiamo paragonare la fede di Maria con le altre donne della Bibbia....perchè Maria è la prima CRISTIANA.....le altre donne nella Bibbia, non devono testimoniare la propria fede in Cristo.....Maria SI.....e deve dimostrare la sua fede in Cristo, prima ancora di partorirlo.....tale fede, se vogliamo proprio fare un paragone...è con Elisabetta...la cugina, che appena vede Maria, illuminata dallo Spirito Santo.......CREDE....che il figlio che lei porta in grembo E' IL SIGNORE......attenzione....Elisabetta NON dice Madre "del Messia"......ma MIO SIGNORE......riconosce in Maria la Madre di Dio......a meno che non abbiamo due Signori....[SM=g1740729] ...
Altro errore...NON è l'evangelo a chiamarla BEATA.....ma è Maria che si dice da sè stessa beata...[SM=g1740733] E CHE COSì la chiameranno TUTTE LE GENERAZIONI......
Facciamo una pausa di riflessione...ed iniziamo ad introdurre il Magistero della Chiesa[SM=g1740722] ....
Luca, l'evangelista....ha scritto l'Annunciazione.....dopo che Maria l'ha descritta minuziosamente......ed ha riportato il Magnificat dove leggiamo:

L'anima mia
magnifica il Signore
[47]e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
[48]perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
[49]Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome: ........
bè......prima Maria si definisce umile.....e poi si dice da sola...che tutti la chiameranno BEATA.....prendete il vocabolario per favore....e leggiamo cosa vuol dire...CHIAMARE:
CHIAMARE: DAL LATINO "CLAMARE", DALLA STESSA RADICE DI CALARE -CHIAMARE- convocare....[SM=g1740733] ...

Veniamo ora al significato.....:

1) rivolgersi ad un essere mediante la parola, o altri segni per attirarne l'attenzione, o ricevere una risposta, o portarlo a compiere una data azione........
2) Ispirare per forza soprannaturale e trarre alla vocazione; es. chiamare i giovani al sacerdozio.....
3) INVOCARE, SOLLECITARE, RICHIEDERE;;
4) Tirare, trarre a sè, attirare;
5) dichiararsi, riconoscersi; chiamarsi in colpa, dichiararsi colpeVOLE.....
Dunque...tutti si spera abbiate un vocabolario per verificare.....
Molto interessante vero? Questa definizione "Tutti mi chiameranno beata".......ha uno SCOPO....NON E' UNA BEATITUDINE FINE A SE STESSA....ma è uan dichiarazione-chiamata....se fosse sbagliata la venerazione a Maria...allora si che le sue parole sarebbero di un orgoglio controproducente....RAGIONATECI AMICI.......perchè l'essere "beata" SOLTANTO per aver messo al mondo il Figlio di Dio......la renderebbe una privilegiata senza senso....una prescelta a discapito delle altre donne......perchè, dunque dobbiamo CHIAMARLA.......BEATA??....intanto leggiamo appunto che dobbiamo CHIAMARLA...INVOCARLA..e la Chiesa che da sempre ha insegnato questo è stata ispirata molto bene......abbiamo letto che cosa vuol dire CHIAMARE??
il punto 3 è molto interessante vero?? quindi chiamarla...e chiamarla BEATA......beata....perchè lei, essere umano....mediante la Pienezza della Grazia..è stata resa quale strumento di COLLABORAZIONE [SM=g1740733] .....non soltanto produttiva quale fattrice....ma PRODUTTIVA MEDIANTE L'INTERCESSIONE A FAVORE DI TUTTI I FIGLI redenti dal Sangue di chi?? del Figlio Gesu'.....PRODUTTIVA DUNQUE.....come alle Nozze di Cana.....La beatitudine di Maria E' PRODUTTIVA, PRODUCE GRAZIE IN CONTINUAZIONE A CHIUNQUE LA CHIAMA BEATA...[SM=g1740734] [SM=g1740721]
Prendiamo i primi secoli della Chiesa....quando venne definita Maria Madre di Dio e leggiamo....
" .....l'unità di persona nella duplicità di nature in Cristo, necessariamente deriva quel dogma della "divina maternità" che predichiamo, della b. Vergine Maria.......Se il Figlio della b.Vergine Maria è Dio, per certo Colei che lo generò deve chiamarsi con ogni diritto, Madre di Dio. Se una è la Persona di Gesù Cristo, e questa è divisa, senza alcun dubbio Maria deve da tutti chiamarsi non solamente "madre di Cristo Uomo", ma Madre di Dio o Theotokos. Colei dunque che dalla cugina Elisabetta è salutata "Madre del mio Signore"; colei di cui s.Ignazio Martire dice che ha partorito Iddio; colei dalla quale Tertulliano professa che è nato Iddio, colei che noi veneriamo come felice Madre di Dio, da Dio arricchita della pienezza della grazia ed elevata da Dio medesimo a tanta dignità....
.....D'altra parte nessuno potrebbe rigettare questa verità tramandataci fin dall'inizio della Chiesa, per il fatto che la b.Vergine ha bensì fornito un corpo a Gesù Cristo, ma NON HA GENERATO il divin Verbo......perchè alla obiezione già dai tempi del glorioso s.Cirillo rispondeva: - come tutte le altre donne, nel cui seno è generato il nostro corpo ma non l'anima, si dicono e sono veramente madri di quanto partoriscono, così Maria, a motivo dell'unica Persona del Suo Figlio ma avente in sè la divinità del Padre, ha conseguentemente conseguita la divina maternità....-"
(Pio XII.....)


 [SM=g1740733]

Caterina63
00martedì 31 marzo 2009 09:30
Proseguiamo con la riflessione del testo......prosegue il nostro interlocutore pentecostale e dice:


"Ti saluto Maria"
L'esperienza di Maria inizia con l'azione rivelatrice di Dio: "L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città di Galilea detta Nazaret ad una vergine fidanzata ad un uomo chiamato Giuseppe e il nome della vergine era Maria. E l'angelo, entrato da lei, le disse: Ti saluto, o favorita dalla _ grazia, il Signore è con te. Ed ella fu turbata a questa parola e si domandava che cosa volesse dire un tale saluto. E l'angelo le disse........



R. Riflettiamo un istante....perchè Maria è "turbata"?? Perchè l'Angelo le ha detto "il Signore è con te"?...o non forse perchè le dice "Ti saluto PIENA DI GRAZIA?"...[SM=g1740733] ...
Nell'A.T. NON era difficile incontrare...quel " il Signore è con me".....di riferimenti ve ne sono tanti....gli stessi Salmi sono di una ricchezza profonda e Maria dimostra di conoscere le Sacre Scritture per l'appunto...Maria si chiedeva cosa significasse QUEL SALUTO che NON la chiama per nome, ma bensì: PIENA DI GRAZIA......è di quella "pienezza" che Maria è turbata....cosa voleva dire? L'Angelo allora la mette al corrente del Progetto di Dio che Lei comunque conosceva come "l'attesa del Messia".......

dice ancora il nostro interlocutore:


Scelta tra le fanciulle di Israele per dare alla luce il Messia, Maria si rende conto di essere stata oggetto di una particolare grazia; grazia a cui bisogna rispondere con il libero assenso della fede, anche se tale atto gratuito di Dio rimane sempre un dono Suo proprio
.........


R- a ecco....ora qui leggiamo che "Maria si rende conto di essere stata fatta oggetto di una PARTICOLARE GRAZIA"....come vedete anche dalla conseguente logica del testo testo....Maria si sente "oggetto" NON di essere una semplice "favorita".....ma oggetto(e soggetto) di una "PARTICOLARE GRAZIA" DEL CUI TITOLO HA FATTO USO L'ANGELO non CHIAMANDOLA PER NOME....guardate che questo particolare ha invece una grande importanza......perchè Dio ha SEMPRE CHIAMATO PER NOME..... a Maria....no e perchè? Perchè il ruolo di Maria NON è solo di quello della fattrice, nè di una semplice privilegiata o "altamente favorita" come dicono i T. di G.!!

Ritornando alle parole di s.Elisabetta....che dice a Maria "Madre del mio Signore" e non del "Messia" come sarebbe stato più logico nel sentire protestante-pentecostale......mi veniva a mente una frase del Salmo 18(17) che dice, vers. 32: Poichè chi è Dio all'infuori del SIGNORE e chi è una rupe al di fuori del nostro Dio?, calcolando che i Vangeli non esistevano e non esisteva la predicazione degli apostoli....ne deduciamo che Elisabetta si riferiva appunto....a quell'UNICO SIGNORE che aveva imparato a conoscere nella fede abramitica, maria è dunque "Madre di quel Signore-Dio"......[SM=g1740733]
Sempre nel Salmo citato, al versetto 4 leggiamo: Ho invocato il Signore...e sono salvo dai miei nemici.....RIFLETTIAMO AMICI.......Elisabetta conosceva l'A.T. soltanto......ed erano queste le preghiere che usava....di "Gesù Signore" NULLA SI SAPEVA......perchè ancora doveva nascere e predicare.....NON sapeva che SOLO IL NOME DI GESU' SALVA (??!!)


Inserisco l'inizio della Salutazione Angelica....fino al termine Piena di Grazia....

AVE:
"Le creature condannate a invecchiare, furono ringiovanite attraverso Maria!" (Giacomo di Sarug)
L'Evangelista Luca, che scrive in greco, in riferimento al saluto che è assai probabile gli ha raccontato Maria stessa data la precisione di molti particolari, usa quindi termini abuituali fra i greci:
Kàire, che corrisponde:
- al latino: ave, salve;
- all'arabo: salamelek, salute;
- all'ebraico:  shalom lak, la pace sia con te.
Il termine usato da Luca ha però una sua specificità e particolare connotazione perchè, in greco, i termini "gioia" (Kàra) e "grazia" (Kàris) di cui la "gioia" è la massima espressione, hanno la stessa matrice etimologica di Kàire.
Perciò, quando Luca ha usato questo termine è probabile che volesse trasmetterci tutta la sensazione gioiosa che aveva provato Maria sia durante l'Annuncio vissuto, ma anche per come glielo stava raccontando, perciò diventa più che un saluto, ma un invito, un imperativo: Rallegrati, Maria!
E perchè Maria doveva rallegrarsi? Perchè in te e con te, Dio fedele realizzava le sue promesse: compie le profezie, le attese, le speranze, i sospiri di un popolo e del mondo e di ogni generazione.
Rallegrati! Perchè in te e con te, la storia giunge alla sua pienezza, perchè tu Maria, con il tuo fiat, sei stata fatta Madre del Figlio di Dio, e perchè con te e in te, Dio è disceso sulla terra unendo il Mistero dell'uomo con la realtà dell'uomo. Tu sola hai generato l'Emmanuele, Dio con noi!

MARIA:
"Beata sei tu Maria, che nel grembo hai portato il Figlio dell'Eterno e hai nutrito al tuo seno Cristo Signore" (dalla Liturgia)
Un particolare che l'Evangelista non sottovaluterà è l'uso del nome, che all'epoca aveva un grande significato. L'Angelo NON saluta la Vergine chiamandola per nome, questa particolarità dall'apparenza sottile è invece importante. Nella Bibbia i nomi NON sono arbitrari, come da noi, ma hanno un loro preciso significato che è legato:
- alle circostanze della nascita (Aggeo = nato in giorno di festa);
- all'aspetto fisico: (Edon = rosso);
- al temperamento: (Andrea = virile; Noemi = mia dolcezza); e così via....
Molti nomi ad esempio hanno un diretto riferimento a Dio, sono i nomi detti teòfori, che hanno un esplicito riferimento a Dio, nella Bibbia se ne contano 450.
Gesù continua su questa scia quando, per esempio, cambia il nome a Pietro per il significato: Pietro = Pietra perchè era destinato ad essere il fondamento della Chiesa sul Cristo stesso.
Quindi, pronunciare un nome voleva significare una intimità con la persona, ma imporre un nome o il suo significato era nella Bibbia un atto solenne e decisivo.

Maria è un nome composto di due radici, una egizia e l'altra ebraica
:
Myr - in egizio = l'amata;
Yàm - in ebraico = è l'abbreviazione di Yahvè:
Dunque, Miryàm vuol dire "l'Amata di Yahvè, o prediletta di Dio!
Ma l'essere amata da Dio non sminuisce affatto le altre donne: anzi in lei e con lei, come per l'Incarnazione che è per il genere umano, le onora e le eleva tutte.

PIENA DI GRAZIA:
"Nella santità Dio ti ha creata: ti ha presa per mano, e ti ha redenta!" (Dalla Liturgia)
L'Angelo dunque non la chiama per nome, ma le reca subito un dono che è un "nome nuovo": Piena di grazia.....Il saluto suona così: "rallegrati, o piena di grazia".
Il termine originale greco è Kekaritomène, che tradotto già dalla Vulgata dice appunto "piena di grazia, in lat. gratia plena" è una frase quasi INTRADUCIBILE, poichè il suo contenuto è molto più profondo di quanto noi tentiamo di esprimere magari usando altri termini più facili alla comprensione quali: favorita, gratificata, privilegiata, santificata, ecc...
Tradurlo per renderlo più facile alla comprensione, non si fa altro che sminuire il contenuto del saluto e la portata della rivelazione, riducendola esclusivamente ad un favore, un miracolo, mentre l'Incarnazione è qualcosa che è difficile spiegare e tradurre.
Questo termine è la parola più decisiva dell'Annuncio in sè stesso, poichè all'Evangelista sarebbe stato sufficiente trascrivere il nome di Maria che di per se già voleva significare " L'amata da Dio, la prediletta". Se Luca, dunque ha trascritto questo termine e non il nome di Maria, vuol dire che l'Angelo ha compiuto un ulteriore compito che si lega soltanto dopo averlo pronunciato, all'annuncio dell'Incarnazione, cioè, ne è per la motivazione: è "Piena di Grazia perchè in Te nascerà il Verbo eterno del Padre"!

E' la parola - chiave - se vogliamo, per penetrare nel profondo del progetto divino relativo alla Sua scelta che però, attenzione, mai fine a sè stessa, ma è intrinseco alla nostra salvezza.
Ma perchè PIENA DI GRAZIA?
- Una Persona divina fa di Lei la Sua Dimora, il Suo Tempio; tale Persona non poteva nutrirsi di un corpo corrotto dal peccato.
- Lo Spirito Santo, Terza Persona della Trinità, scende nel suo grembo e prende possesso di Lei; e non purifica Maria soltanto in quel momento come molti erroneamente credono, ma scende in quel grembo già profetizzato sin dalla Genesi e nella Bibbia si legge che ogni cosa che Dio promette è cosa già fatta. Di Maria in Genesi Dio dice al serpente che fra loro porrà l'ostilità e l'inimicizia, Maria è dunque preservata da questa contaminazione perchè tutti attendavamo la "pienezza del tempo" nel quale Dio mandò il Suo Figlio nato da Donna.
- Lo Spirito Santo insieme alla "potenza dell'Altissimo che l'adombrerà", come ci dice l'evangelista, sottolineano l'opera Trinitaria, Maria è perciò la piena di Grazia, la stracolma della divinità, in Lei viene così permesso di generare il Figlio di Dio "quello che è generato in lei viene dallo Spirito Santo" (Mt.1,20)....

 
L'Angelo NON salutando la Vergine per nome, le porta dunque un significato nuovo di quanto stà per compiersi; non è più semplicemente Miryam, la prediletta, o la favorita,  ma bensì è qualcosa di più, è la "piena di Grazia", la stracolma dell'Onnipotenza di Dio che l'aveva resa sin dalla Genesi, quando ce lo annuncia, ostile al peccato, nemica di Satana.
Quando noi usiamo il termine "Maria contemplata", altro non vuol dire che rimarcare l'evento dell'Annuncio: con-templata, che vuole evidenziare la vocazione a divenire "tempio (templata), dello Spirito Santo.
Il termine graziata esprime invece la SORGENTE del dono che è DIO in Persona, "Io sono la Luce; Io sono la Via, la Verità e la Via", questo Essere del Cristo, è Colui che si è fatto uomo nel seno di Maria, e l' effetto di questo dono stesso che fa di Lei non tanto una donna speciale, quanto amabile e graziosa al cuore di Dio e degli uomini.

Ma dice ancora il nostro interlocutore pentecostale:


"Ti saluto Maria! Il Signore è con te. Egli ti ha colmato di grazia".
Nella versione latina della Bibbia, chiamata la Vulgata, queste ultime parole furono tradotte con "gratia plena" (piena di grazia), espressione che non corrisponde esattamente al testo originale. In greco, infatti, la forma verbale usata indica qualcuno che ha ricevuto una grazia, che è stato favorito dal dono della grazia, cioè che "ha trovato grazia presso Dio". Inoltre, nel testo biblico, non vi è nulla che possa suggerire l'idea di qualche merito o di qualche virtù di Maria su cui Dio abbia fondato la Sua elezione. Chi intende le parole del saluto dell'angelo come esaltazione della persona umana di Maria e delle sue virtù (e non come l'annunzio della pura misericordia di Dio) cade in un equivoco pericoloso. Infatti, proprio l'inesatta traduzione della Vulgata ha indotto molti a credere che Maria fosse immune dal peccato originale. Eppure la stessa espressione biblica "piena di grazia" è usata nella Scrittura per caratterizzare Stefano (Atti 6:8); analogo concetto è ripetuto in Efesini (1:6), quando Paolo dichiara che la grazia di Dio è stata largita a tutti i credenti per mezzo di Cristo Gesù. Giustamente i traduttori della nuova versione italiana della Bibbia interconfessionale in lingua corrente traducono: "Il Signore ti ha colmato di grazia"..........




R. Allora...intanto già dal dire "FAVORITA DALLA GRAZIA...E TI HA COLMATO DI GRAZIA"...ce ne passa di acqua...[SM=g1740733] ...quindi vi è già una doppia interpretazione fra i protestanti e che NON è vero che dicono la stessa cosa.....lo abbiamo sopra dimostrato....ragazzi vi prego....prendete il vocabolario...che vuol dire colmare?? RIEMPIRE FINO ALL'ORLO, FINO A FARLO TRABOCCARE....sinonimo di colmare è: riempire, completare, arricchire.....
Ora leggiamo che cosa vuol dire "pieno": CHE CONTIENE TUTTA LA QUANTITà DI CUI E' CAPACE......e sinonimo di pieno cos'è?? COLMO......[SM=g1740733]

Non aggiungo altro per ora....come vedete pur accettando il termine da loro modificato...colmare ha la stessa valenza.....perchè è sinonimo di pieno....

Ave Maria, Piena di Grazia il Signore è con TE



[SM=g1740739] [SM=g1740739]

Caterina63
00martedì 31 marzo 2009 09:48
In questo contesto....diventa lungo controbattere pezzetto per pezzetto tutte le contestazioni pentecostali anche perchè mischiano un pò di tutto....per ora aggiorno questo thread inserendo alcune cose dei Padri della Chiesa, del resto se loro stessi pensano di usare i Padri per far dire il contrario, ci auguriamo che  abbiano l'onestà di accettare anche questi TESTI
Iniziamo da un distinguo.......

ci sono i Padri Apostolici....che sono degli scrittori chiamati così perchè hanno conosciuto di persona gli Apostoli, ma di essi NON ci sono pervenuti tutti i nomi, abbiamo: Ignazio di Antiochia; Policarpo di Smirne; Clemente Romano (terzo Vescovo di Roma,quarto da Pietro); Papia di Gerapoli; il Pastore di Erma (dei suoi scritti prima dei Canoni, vennero tenuti in alta considerazione quasi come le Lettere degli Apostoli); la Lettera di Barnaba; la Lettera a Diogneto e la Didachè.

Questi sono stati fra i più grandi diffusori del Vangelo del mondo greco-romano e che si sono susseguiti immediatamente dopo gli Apostoli o man mano che morivano.
Fin dall'inizio tale diffusione deve fare i conti con due realtà: una positiva, che il Vangelo veniva diffuso rapidamente e molte erano le conversione; ma subito vi era la controparte.....LA NASCITA DI FORMAZIONI ERETICHE....

Perciò in questo ambiente la prima necessità URGENTE che si scopre necessaria è il formulare senza ombre di dubbio e con CONDANNE per gli eretici.....che vi era un Salvatore, Cristo Signore e che era vero Dio e vero UOMO, dall'immediato nascono dunque le diatribe nelle quali, in questo contesto il nome di Maria comincerà a farsi sempre più chiaro e strettamente legato all'Incarnazione del Figlio di Dio.
Il primo scoglio che viene superato è proprio LA VERGINITA' DI MARIA.......
Tuttavia di Maria è vero che si parla poco......e quando viene pronunciato è sempre associato all'Incarnazione PRODIGIOSA.......per la quale si stende da subito un velo di protezione verso la Vergine, intriso di RISPETTO....così come traspariva dalle Scritture....[SM=g1740733]

I Padri tracciando un primo profilo si rendono conto che tale Figura avrà un TEMPO....nel quale si potrà dire di più.....i Padri guardando proprio alle Scritture si rendono conto che nell'A.T. Maria è citata sin dalla Genesi e poi appare velata nel resto, sotto enigmatiche profezie ancora da chiarire.....Si rendono conto che nel N.T. ora questa Donna ha un nome, il silenzio continua, ma la vede anche prima protagonista dell'Incarnazione e poi silenziosa ancella del Signore, e che segue il Figlio ovunque.

Appare all'inizio della vita pubblica per CONFERMARE CHI FOSSE IL FIGLIO, con le Nozze di Cana e poi di nuovo il silenzio fino a trovarla ai piedi della Croce realizzandosi la profezia di Simeone; gli Atti iniziano chiamandola per nome mentre attende nel cenacolo con gli Apostoli lo Spirito Santo......poi non sappiamo più nulla ma non perchè sparisce o perchè termina il suo ruolo, al contrario perchè SI FONDE NELLA CHIESA NASCENTE dandole quel NUTRIMENTO, QUELLA GARANZIA, QUELLA INTERCESSIONE che già aveva vissuto quando nutriva il Figlio Gesù in fasce......
I Padri, dunque, vivendo problemi molto impegnativi con la divinità di Gesù, lasciano che il silenzio intorno a Lei continui.....fino a quando lo Spirito Santo non darà il via a qualcosa di più marcato......Tuttavia tale Verginità non sfugge alla pietà dei fedeli che sin dall'inizio usano una sorta di venerazione SILENZIOSA.......verso la MADRE DI DIO.....

Se il silenzio dei Padri si fece a volte anche di severità nei confronti di tale venerazione è perchè si temeva che l'attenzione verso Maria SUPERASSE L'IMPORTANZA DELLA DIVINITà DEL FIGLIO GESU'......e NON avevano torto......i fedeli che si convertivano provenivano da religioni che avevano culti pagani, specialmente DONNE......e il rischio di sostituire tale sensibilità con Maria non solo era rischioso, ma in alcuni casi si rivelò realtà.......tuttavia mentre Maria veniva AMMIRATA.....e venerata.....del Figlio Gesù cominciavano a serpeggiare eresie sulla sua identità.....

Perciò la Chiesa dell'epoca preferì, illuminata e guidata dallo Spirito Santo.....ad ATTENDERE.......ad inserirla nella predicazione evangelica......cercando di concentrare ogni attenzione su Gesù del quale si rischiava di farlo diventare ora DIO PADRE INCARNATO.....ora un Figlio divinizzato e quindi prescelto; ora un Messia con straordinari poteri delegato da Dio.......
Insomma.....in mezzo a questa confusione....non era il caso di avanzare DIRITTI su Maria.......

ma vi è anche un altro motivo per cui i Padri Apostolici preferirono questo silenzio......è una ragione "MISTICA".....il SILENZIO....NON vuol dire allontanamento....o che NON se ne debba parlare.....ma è molto di più.....il "silenzio biblico".....FA PARTE DEL MISTERO DI DIO......

S.Ignazio diceva che lo stesso Cristo Signore " è uscito dal SILENZIO" e dice ancora che " Colui che possiede in verità la parola di Gesù è in grado di capire anche il suo silenzio!" Per i Padri questo "silenzio" è dunque Dio stesso....ed è in questo contesto che la Chiesa primitiva usa sulla Vergine Santa un "silenzio" di rispetto dal momento che Maria, adombrata da Dio stesso e dimora dello Spirito Santo, va protetta invece dall'accostarla ad una qualsiasi divinità femminile pagana.....

 
Tanto è vero che Ignazio, il primo Padre a parlare della Verginità di Maria, scrivendo al Vescovo di Filadelfia, fa questa precisazione su Maria: "Il suo silenzio ha più forza dei discorsi che blaterano parole vane!!" 
E' il primo riferimento che abbiamo sul silenzio evangelico di Maria......ed è veramente meraviglioso!![SM=g1740733]
Altra considerazione da farsi e che useranno i Padri nel Concilio di Efeso sarà il dire che proprio questo atteggiamento silenzioso, ma NON "muto" della Chiesa primitiva su Maria, ha contribuito invece alla proclamazione finale della Theotokos......Tale silenzio infatti contribuì a far risaltare la sua misteriosa esperienza nell'Incarnazione; la sua materna presenza nella fede e nella vita dei primi cristiani......presenza silenziosa, ma che essendo il "silenzio del Mistero stesso di Dio" poichè Maria gli appartiene in tutto, la renderà ancora più interessante, più attraente, più venerabile.......

 
Alcuni santi sostengono che se la Chiesa primitiva avesse detto di Lei quanto conosciamo già oggi, tanto si sarebbe perso lungo la strada dei secoli.....

 
Dunque Ignazio concentra la sua attenzione sul SILENZIO che non è mutismo, ma attività......ed è il primo Padre che parlerà, se pur poco di Maria, della sua Verginità prima durante e dopo il parto.......Infatti il mistero dell'Incarnazione e della nascita di Gesù vengono predicati da subito ponendo sempre e comunque Maria accanto al Figlio, e subito entrano a far parte della Liturgia della Chiesa.....già nel Battesimo si faceva menzione della Vergine Maria.....Dalle dichiarazioni di s.Ignazio risulta chiaro da subito quanto gli antichi cristiani ritenessero importante esprimere la loro fede nel "Dio fatto carne".....menzionando sempre esplicitamente la Sua nascita dalla Vergine Maria.....e questa insistenza ha un motivo.....
Una minaccia che gravava sulla giovane Chiesa c'era il DOCENTISMO.....che negava la realtà dell'Incarnazione: Cristo NON sarebbe stato vero uomo, ma una sorta di fantasma umano.......Ignazio avverte il pericolo e lo combatte da subito....ponendo la testimonianza di Maria e della Vergine citata dall'A.T. insistendo così tenacemente sul ruolo di Maria e testimoniando la fede della Chiesa sull'Incarnazione. Dirà quindi Ignazio che Maria ha dunque generato realmente la carne del Cristo; veramente lo ha portato nel seno verginale; e che la nascita di Gesù è il risultato prodigioso dello Spirito Santo dentro di Lei......

Nessuno, nemmeno gli Apostoli apportarono un chiarimento simile, questo particolare ci dimostra L'EVOLUZIONE DELLA CHIESA.......e la necessità di NUOVI AGGIORNAMENTI-CHIARIMENTI........per far fronte all'incalzare di forme dottrinali eretiche
.......
P.S.
Naturalmente questi riassunti provengono da molti studi e preghiere da me svolte, in partiolare non potevo inserirvi tutto un libro dal quale sto ora attingendo...perciò se volete verificare quanto sto inserendo, munitevi di questo libro: "Maria nel pensiero dei padri della Chiesa" L.Gambero, Ed.Paoline 1991"....sono 494 pagine....

[SM=g1740717]

Caterina63
00martedì 31 marzo 2009 10:04
.....Scriveva s.Ignazio agli Efesini:

"Non c'è che un solo medico, CARNALE E SPIRITUALE, generato e ingenerato, Dio venuto nella carne, vera vita nella morte; nato da Maria e da Dio, dapprima passibile, ora impassibile, Cristo Gesù nostro Signore (...) Perchè il nostro Dio Gesù Cristo è stato portato nel seno di Maria, secondo l'economia di Dio, nato dal seme di Davide e opera dello Spirito Santo..." (7,2)
Attenzione a questo particolare.....

Perchè il nostro Dio Gesù Cristo è stato portato nel seno di Maria, secondo l'economia di Dio, nato dal seme di Davide e opera dello Spirito Santo
........

 
amici, siamo nel PRIMISSIMO SECOLO DELLA CHIESA.....in questa frase ci sono le premesse della definizione della Theotokos.....il nostro Dio Gesù Cristo è stato portato nel seno di Maria....ripeto....nemmeno nelle Lettere Apostoliche leggiamo una chiarezza così forte e così marcata...e Ignazio aveva ricevuto istruzioni dottrinali dagli Apostoli.....[SM=g1740733]

 
Se nei Vangeli (e Lettere Apostoliche.) leggiamo che: "Ogni spirito che confessa Gesù Cristo venuto nella carne è da Dio..."(1Gv.4), s.Ignazio fa di più....comincia ad ampliare il Mistero dell'Incarnazione inserendo sempre la Madre...e dice ai Tralliani: " Siate dunque sordi se qualcuno vi parla d'altro e NON di Gesù Cristo, della razza di Davide, FIGLIO DI MARIA; il quale realmente nacque, realmente mangiò e bevve; che fu realmente perseguitato sotto Ponzio Pilato..."(9,1-2)....

Agli Smirniesi dice: " Il Signore nostro Gesù Cristo è veramente della razza di Davide secondo la CARNE, Figlio di Dio secondo la volontà e la potenza di Dio; Egli è nato verissimamente da una Vergine,....."(1,1)

 
Insomma, come vediamo già a differenza dalle Lettere Apostoliche, si fa avanti, ispirata dallo Spirito Santo che SEGUE E INSEGNA E ISTRUISCE LA SUA CHIESA, la necessità d'insistere sul Mistero dell'Incarnazione e del PARLARE DELLA VERGINE......da questo momento in poi il nome di Maria...sarà sempre più sostituito con il termine VERGINE....dando così invece una forte incidenza di venerazione e di rispetto alla Madre di Dio.......

 
Per ora tralasciamo i VANGELI APOCRIFI......che nascondono invece una ricchezza immensa sulla figura di Maria.......alcuni iscritti risalgono ad epoche molto antiche della Chiesa e quasi contemporanei alle Lettere Apostoliche....tuttavia non essendo questi in grado di  testimoniare l'insegnamento ufficiale della Chiesa apostolica, essi non perseguono un insegnamento a livello dottrinale, dogmatico o apologetico, ma sono una semplice lettura di fatti che arriscono la fede e la devozione popolare.....Eppure avrebbero fatto comodo perchè in essi vi è una ricchezza di materiale sulla Vergine veramente forte.....tanto da far dire ad Origene:
" Non ignoriamo che molti di questi scritti sono stati redatti da uomini empi e famosi per la loro iniquità......dobbiamo dunque essere cauti nell'accogliere tutti questi apocrifi che circolano sotto il nome di santi, perchè alcuni sono stati scritti per distruggere le verità della nostra Scrittura e della nostra Tradizione, per imporre un insegnamento falso. Ma attenzione però a che non dobbiamo rigettare in blocco ciò che potrebbe ESSERE UTILE per far luce sulla Scrittura. E' segno di apertura di mente ascoltare e ritenere ciò che è buono.."(1Ts.5,21) (PG 13,1737)[SM=g1740733]

 
Questo passo di Origene è molto interessante perchè, come abbiamo letto anche da s.Ignazio.....vi è la prova che già dal primo secolo i Padri.....cioè i vescovi successori degli Apostoli...ANDAVANO GIà BEN OLTRE I LORO SCRITTI....E LA CONOSCENZA LETTERALE DEI VANGELI....
Per ora lasciamo quindi gli Apocrifi e proseguiamo con s.Giustino martire, nato tra 100 e il 110.......e morì martire nel 165 sotto Marco Aurelio.....nel 138 aprì una scuola a Roma dopo la sua conversione al cristianesimo e tra i suoi discepoli ebbe anche Taziano che come lui divenne un buon apologista . Giustino compone due opere "Apologie" e il "Dialogo con Trifone"......Nell'Apologia s'interesserà del "MISTERO DELLA VERGINE madre"......

Prima di proseguire faccio un Post Scriptum.....
mi hanno scritto privatamente degli iscritti che hanno chiesto il permesso di copiare quanto sta emergendo in questo forum...allora lo scrivo per tutti......SI...potete copiare il tutto....inserendo sia il riferimento di questo Forum sia il riferimento del Libro dal quale sto facendo questi riassunti:
"Maria nel pensiero dei padri della Chiesa" L.Gambero, Ed.Paoline 1991"....sono 494 pagine.......

Buon lavoro e grazie a voi....

 
Dunque parlavamo di Giustino che abbiamo presentato prima.....nato all'inizio dell'anno 100.....è il primo a SCRIVERE.....ed a parlare del PARALLELISMO EVA-MARIA...
Quest'opera avrà un alto valore teologico dottrinale che emergerà chiaramente nei successivi sviluppi del pensiero cristiano......

Dalla preoccupazione che emerge in s.Luca sulla questione di Giuseppe che non sa che pesci prendere nel sapere Maria incinta.....scatta in Giustino la necessità di presentare gli aspetti apologetici della vicenda, tentando di rimanere il più obiettivo possibile......egli tenta di stabilire il carattere storico e messianico del testo, specialmente agli occhi dei Giudei, i quali accusavano i cristiani di...."ricopiare le favole della mitologia greca".....Ma Giustino esaminerà a fondo l'A.T. rilevando le reali conferme di questa verità storica dai fatti narrati dai vangeli, usa in particolare Is.7,14 e spiega perchè Dio ha voluto preannunciare gli avvenimenti della salvezza: "per aiutare gli uomini a riconoscere e ad accettare dei fatti che sembrano incredibili e la cui realizzazione presuppone l'intervento straordinario dell'Onnipotenza divina....."
Da questa premessa entra nei suoi "studi" la Vergine......
Come possiamo comprendere anche da Giustino.....emerge la necessità di scoprire questo RUOLO......affidato a Maria....perciò NON è vero che nessun Padre o che la Chiesa del primo secolo NON parlasse di Maria........se pur l'ha fatto poco, l'ha fatto invece nel modo migliore e quindi degno di essere riconosciuto come ISPIRAZIONE DELLO SPIRITO SANTO....

Giustino parte da una "stonatura......"....Nell'A.T. Eva viene chiamata la "madre dei viventi" (Gn.3,20), ma ai padri apparve subito STRIDENTE IL CONTRASTO tra una tale denominazione e il ruolo svolto dalla progenitrice del genere umano nel destino dei suoi discendenti; giacchè se è vero che Eva trasmise a questi la vita fisica, con il suo peccato fu per essi causa di rovina e di morte.....

 
Questa riflessione farà scaturire nei padri e negli auturi cristiani.... la tendenza a vedere nel titolo di "madre dei viventi" attribuito all'antica Eva, la profetica raffigurazione di una NUOVA EVA, la quale sarebbe divenuta appunto la "madre dei viventi" nel senso più pieno della parola perchè tutti noi "viventi in Cristo e per Cristo suo Figlio": da qui Giustino parla chiaramente e dice "La Nuova Eva doveva essere la Vergine Maria!"[SM=g1740721]

Da questa INTUIZIONE......è scaturito il noto parallelo EVA-MARIA, che ha portato la Chiesa primitiva sin da subito alla formulazione di una DOTTRINA che rappresenta il primo tentativo felicemente andato in porto...di riflessione teologica sulla Madre di Gesù
.......

 
Amici...guardate che questo aspetto è veramente importante....apprendete queste informazioni...dice l'apostolo:

1Pt.3:
13]E chi vi potrà fare del male, se sarete ferventi nel bene? [14]E se anche doveste soffrire per la giustizia, beati voi! Non vi sgomentate per paura di loro, né vi turbate, [15]ma adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, [16]con una retta coscienza, perché nel momento stesso in cui si parla male di voi rimangano svergognati quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo. [17]E' meglio infatti, se così vuole Dio, soffrire operando il bene che facendo il male.

 
Ecco amici.....nell'istruzione di queste cose, attraverso la CARITA'......potremo rispondere......e veramente ONORARE I SANTI MARTIRI della Chiesa primitiva che si dettero da fare.....affinchè OGGI NOI....potessimo avere le stesse speranze.....che portarono loro al martirio.....ed alla fede della santa Chiesa......[SM=g1740722]
Continua.......[SM=g1740717]


[SM=g1740739] [SM=g1740739]
Caterina63
00martedì 31 marzo 2009 12:15
Arriviamo così al II secolo....certo del primo secolo effettivamente non vi è "di più" su Maria...eppure come abbiamo potuto verificare....non è certo cosa di poco quanto ne è emerso...

Facciamo un riepilogo:

 
1) Fin dall'inizio tale diffusione cristiana deve fare i conti con due realtà: una positiva, che il Vangelo veniva diffuso rapidamente e molte erano le conversione; ma subito vi era la controparte.....LA NASCITA DI FORMAZIONI ERETICHE....Perciò in questo ambiente la prima necessità URGENTE che si scopre necessaria è il formulare senza ombre di dubbio e con CONDANNE per gli eretici....."LA SANA DOTTRINA" che vi era un Salvatore, Cristo Signore e che era vero Dio e vero UOMO, nato dalla Vergine Maria in modo prodigioso, dall'immediato nascono dunque le diatribe nelle quali, in questo contesto il nome di Maria comincerà a farsi sempre più chiaro e strettamente legato all'Incarnazione del Figlio di Dio.
Il primo scoglio che viene superato è proprio LA VERGINITA' DI MARIA.....

2) .....Ignazio di Antiochia, il primo Padre a parlare della Verginità di Maria, scrivendo al Vescovo di Filadelfia, fa questa precisazione su Maria: "Il suo silenzio ha più forza dei discorsi che blaterano parole vane!!" 
E' il primo riferimento che abbiamo sul silenzio evangelico di Maria......ed è veramente meraviglioso!!
..........

3) Dirà quindi Ignazio che Maria ha dunque generato realmente la carne del Cristo; veramente lo ha portato nel seno verginale; e che la nascita di Gesù è il risultato prodigioso dello Spirito Santo dentro di Lei......
Nessuno, nemmeno gli Apostoli apportarono un chiarimento simile, questo particolare ci dimostra L'EVOLUZIONE DELLA CHIESA.......e la necessità di NUOVI AGGIORNAMENTI-CHIARIMENTI........per far fronte all'incalzare di forme dottrinali eretiche.........

 
4) siamo nel PRIMISSIMO SECOLO DELLA CHIESA.....in questa frase ignaziana ci sono le premesse della definizione della Theotokos.....il nostro Dio Gesù Cristo è stato portato nel seno di Maria........ripeto....nemmeno nelle Lettere Apostoliche leggiamo una chiarezza così forte e così marcata...solo san Paolo dirà di Gesù: "NATO DA DONNA"....e Ignazio aveva ricevuto istruzioni dottrinali dagli Apostoli.....

 
5) Giustino che abbiamo presentato prima.....nato all'inizio dell'anno 100.....è il primo a SCRIVERE.....ed a parlare del PARALLELISMO EVA-MARIA......
Quest'opera avrà un alto valore teologico dottrinale che emergerà chiaramente nei successivi sviluppi del pensiero cristiano...associandolo al'insegnamento di Paolo sul Cristo NUOVO ADAMO...[SM=g1740733]

......
6)  Per Giustino tale parellismo dimostra che che il primo interesse della più antica riflessione teologica DOPO GLI APOSTOLI....è proprio su Maria ma che, attenzione, era rivolto NON tanto alla sua persona, quanto piuttosto alla SUA FUNZIONE accanto al Cristo Gesù......il secondo Adamo, come la prima Eva aveva avuto un ruolo accanto al primo Adamo.
E' da questa prospettiva che sorgerà quale conseguenza l'interesse per le condizioni personali di Maria.....da qui si comincerà a sottolineare in seguito alcune prerogative bibliche quali la "maternità divina" e la "verginità".....

7) Nell'anno 170 giunge Melitone di Sardi....un altro apologetico........La Verginità di Maria è così inseparabile dal mistero dell'Incarnazione che Melitone è il primo a scrivere di Maria: "AGNELLA IMMACOLATA", per usare una analogia con Gesù, che il Vangelo definisce "Agnello di Dio"......e nell'omelia pasquale scriveva:
" E' Lui l'Agnello sgozzato, è Lui che nacque da Maria, l'Agnella pura; è Lui che fu preso dal gregge e all'imolazione fu trascinato e di sera fu ucciso e nella notte sepolto; Lui che ha fatto cielo e terra e che tutto sussiste per mezzo suo e che s'incarnò in una Vergine e che fu sospeso sul legno, che risuscitò dai morti e ascese nelle altezze dei cieli....."

...E' Lui l'Agnello sgozzato, è Lui che nacque da Maria, l'Agnella pura.......e abbiamo qui il primo riferimeto LETTERALE EDOTTRINALE, CATECHETICO sulla purezza di Maria stessa, la base per il riconicimento dell'IMMACOLATA o la "Tutta pura" come diranno gli Ortodossi...[SM=g1740733]
Ci sono altri testi.....ma a noi preme di andar e l'essenziale.....

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Il secondo secolo della storia della Chiesa si apre con un nome che è tra i più significativi fra i Padri: s.Ireneo di Lione......importante perchè è anche il primo teologo nel senso proprio del termine, tanto rilevante da essere riconosciuto il "Padre della dogmatica cattolica"....

Nacque a Smirne fra il 140 e il 160......della sua vita prima dell'essere vescovo non ne sappiamo molto.....ma di certo è riconosciuto che ebbe a che conoscere il vescovo martire Policarpo. A Lione viene ordinato presbitero ed INVIATO A ROMA per collaborare alla controversia riguardante il MONTANISMO.....Al suo ritorno, morto il vescovo Potino a seguito del martirio, gli succede nella nomina e subito collabora con una discussione accesa fra il vescovo di Roma, papa Vittore I e i vescovi asiatici sulla Pasqua per la celebrazione in un giorno piuttosto che in un altro....invitando tutti....ad una pacifica intesa....Subì l'esilio, ma della sua morte NON abbiamo fonti sicure, tranne che forse morì martire nel 202 circa, l'unica fonte, se pur degna di serietà è di Gregorio di Tours, tuttavia non si hanno altre prove.

 
Da notare che più avanti procederemo, più fonti avremo dei personaggi che citeremo.......La sua testimonianza è per noi preziosa poichè si formò alla scuola di Policarpo ed ebbe contatti con persone che avevano rettamente conservato l'insegnamento direttamente dagli Apostoli, scriverà in una sua lettera: "......Come ho sentito da un certo presbitero, che lo ha saputo da coloro che hanno visto gli apostoli e da quelli che sono stati loro discepoli...." (Haer.4,27,PG 7,1056)

Questo particolare NON vi sfugga amici....perchè come possiamo osservare IL CONCETTO DELLA TRADIZIONE E' ALTAMENTE OSSERVATO E MOLTO PREZIOSO.....ci si tramandava le notizie......RETTAMENTE.....notare il particolare della rettitudine......Ireneo era dunque molto ben informato sull'attività degli Apostoli come risulterà appunto dai suoi scritti, un 'opera degna di essere conosciuta è "Dimostrazione della dottrina apostolica".....[SM=g1740733]

 
Veniamo ora al nostro tema: Maria.......

Ireneo parte da una traccia che abbiamo imparato a conoscere.....il parallelismo EVA-MARIA
....trovandolo molto invitante, lo studia maggiormente dandogli una nuova luce ed uno sviluppo notevole...... Esperto delle Lettere Apostoliche, specie quelle paoline, fonda questo parallelismo proprio sulla dottrina di Paolo della "ricapitolazione" e che diventerà il perno della sua soteriologia......( sotoriologia =dottrina che riguarda la salvezza).

 
Secondo la dottrina paolina il Redentore ha ripreso (RICAPITOLATO) IN SE STESSO "TUTTE LE COSE" e gli avvenimenti che accaddero a partire dalla prima creazione, riconciliando TUTTO con e in Dio. Orbene, in questa visuale, la salvezza dell'uomo appare come una seconda creazione, la quale, per Ireneo, non è altro che una specie di ripetizione della prima.......Ed è mediante questa "seconda" creazione che Dio RIABILITA il Suo Progetto primitivo di salvezza, rovinato da Adamo; se lo riprende e lo RIORGANIZZA....nella Persona del Figlio suo che diventa per noi il secondo Adamo come dice, appunto s.Paolo.

 
Fedele dunque alla dottrina paolina della ricapitolazione, e proprio in questo contesto nel quale "TUTTE le cose" sono state riprese da Dio, Ireneo spiega e colloca il RUOLO della Vergine santa nel piano divino della salvezza riprendendo appunto il parallelismo Eva-Maria. Giustino ci era giunto "casualmente".....Ireneo ne trae lo spunto per una profonda meditazione teologica.....e scrive:
" Come Eva la quale, pur avendo come marito Adamo, era ancora vergine...,disobbedendo divenne causa di morte per sè e per tutto il genere umano, allo stesso modo Maria che, pur avendo lo sposo era ancora Vergine, obbedendo divenne causa di salvezza pe sè e per l'intero genere umano.....Così dunque il processo della disobbedienza di Eva trovò la soluzione grazie all'obbedienza di Maria. Ciò che Eva aveva legato a causa della sua incredulità, Maria HA SCIOLTO mediante la sua fede..."(Haer.3,22,PG.7,959-960)

 
Una frase ed un termine molto importante: Maria HA SCIOLTO mediante la sua fede........

 
Del resto così come l'Apostolo Paolo aveva fatto un parallelismo perfetto fra Adamo e Cristo, Ireneo stabilisce LEGITTIMO tale parallelismo fra le due donne tanto più perchè entrambe messe in causa da Dio stesso quando lancia ad Eva il castigo, promettendo invece una inimicizia fra Satana e quest'altra Donna, la Vergine attraverso la quale dovrà nascere il Suo Figlio.......Eva con la sua disobbedienza impose i legami; Maria con la sua obbedienza e la sua fede, sciolse questi legami.....Ireneo si sofferma sul significato della scelta libera delle due donne, ed è in questa libertà che vede il RUOLO SPECIFICO DI MARIA......
Terminando tale parallelismo fra Adamo e Cristo di s.Paolo, Ireneo pronuncia un appellativo.....MARIA E' AVVOCATA......"Avvocata di Eva" e lo spiega così:

"Come Eva fu sedotta dalla parola del Tentatore al punto di fuggire davanti a Dio, avendo trasgredito la sua Parola, così Maria ricevette il lieto annuncio per mezzo della parola dell'Angelo, cosicchè obbedendo portò DIO DENTRO DI SE'. E come quella si lasciò sedurre fino a disobbedire a Dio, così questa si lasciò persuadere in modo da obbedire a Dio. Per questo La Vergine Maria divenne "avvocata" della vergine Eva.......La disobbedienza di una vergine....venne controbilanciata dalla Vergine.
Se perciò il peccato del primo uomo fu riparato dalla retta condotta del Figlio di Dio; se la scaltrezza del serpente fu vinta dalla semplicità della colomba (Maria); e se sono stati spezzati i legami che ci tenevano vincolati alla morte, sono stolti gli eretici: essi ignorano l'economia di Dio; ignorano la sua economia nei confronti dell'uomo..."(Haer.5,19)

 
Vi faccio solo notare come nel giro del primo secolo i Padri della Chiesa definirono Maria:

1) Vergine Santa;
2) Ammirata e venerata
3) "Silenzio-Operante" di Dio
4) "Maria ha portato nel seno Gesù Cristo, il nostro Dio" (Ignazio)
5) parallelismo Eva-Maria
6) inizia a maturare il concetto della "maternità divina"
7) "Funzione SALVIFICA" del ruolo specifico di Maria secondo l'economia della Grazia di Dio per mezzo di Gesù suo Figlio.
8) "Agnella pura" -Immacolata
nel II secolo......

9) si approfondisce e si consolida il parallelismo Eva-Maria
10) "Maria è AVVOCATA"..
e non è finita......se vogliamo buttare alle ortiche tutto questo patrimonio ISPIRATO DALLO SPIRITO SANTO.....bisogna farlo, però...con prove che screditino questi scritti.....e non soltanto con i Vangeli nel Sola Scriptura e con frasette estrapolate dai loro contesti..come vedete i Padri se pur parlarono "poco" di Maria...lo fecero in forma ECCELLENTE......e lo fecero....per definire proprio l'importanza del Figlio Gesù.....

L'Identità di Gesù Cristo è strettamente fusa e collegata con l'identità della Vergine Maria:
per capire chi è Maria occorre ASCOLTARE Gesù, e per capire chi è Gesù occorre conoscere la Madre...perchè quanto al Padre è il Figlio stesso che ce lo ha rivelato...

[SM=g1740717] [SM=g1740720] [SM=g1740717]

continua...[SM=g1740739]
Caterina63
00mercoledì 6 maggio 2009 11:24
Dunque......s.Ireneo chiama per primo
"MARIA AVVOCATA"........[SM=g1740733]

 
In una pagina della sua opera "Dimostrazione della dottrina apostolica", esprime nuovamente questo concetto e scrive:

 
" Era conveniente e giusto che Adamo fosse ricapitolato in Cristo, affinchè la morte fosse assorbita nell'immortalità e che Eva fosse ricapitolata in Maria, affinchè la Vergine, divenuta avvocata di un altra vergine, potesse annullare e distruggere, con la sua verginale obbedienza, la disobbedienza verginale..." (Demonstratio 33, SC 62, pp.83-86)

 
Forse che s.Ireneo ha vissuto la sua fede in Cristo scartando il Cristo e adorando Maria?? NON credo proprio!!! [SM=g1740727]
Questa sua tesi che è PROGRESSIVA e parte dal concetto paolino della "ricapitolazione" ; introduce IL RUOLO DI MARIA nella teologia della salvezza, dice infatti che se l'umanità è caduta a causa del suo "primo capo" Adamo, doveva ovviamente essere ricondotta a Dio da un altro uomo che fosse il suo "secondo capo", cioè il Cristo suo Figlio che viene portato a noi nella chiarezza e che diventa, come dice Paolo "il principio della riconciliazione"; a tale concetto di restaurazione COMPIUTO DAL SALVATORE GESU' CRISTO, deve per forza rispondere passo, passo alla storia di tale caduta, Maria...che entra così per GRAZIA in questo processo sostituendo Eva e la sua disobbedienza........

 
Il vescovo di Lione dimostra così la considerazione della storia umana come un FENOMENO UNITARIO CHE NON PUO' FARE A MENO DELL'A.T. E CHE IL NUOVO TESTAMENTO E' SEMPLICEMENTE LA SUA CONTINUAZIONE, DEFINIZIONE, RIVELAZIONE......
Adamo, dice ancora Ireneo, ha interrotto l'economia divina della grazia....a causa di Eva.....ora mediante il Cristo Gesù dal quale "precedono tutte le cose e tutte in Lui sussistono" come dice Paolo, viene ripresa tale economia della salvezza e portata alla completa perfezione in Cristo Gesù, dal quale NON si può escludere Maria nè il suo ruolo specifico che attraverso il suo "fiat" ha PERMESSO l'inizio del processo della Salvezza......in questa economia Maria è AVVOCATA.....

 
Ma attenzione....Ireneo usa per Maria un altro termine: "MARIA CAUSA SALUTIS "......Maria causa della nostra salute....[SM=g1740733] e perchè? perchè poichè Eva è definita biblicamente CAUSA DI MORTE.......Maria è il suo antitipo quindi, dice Ireneo vescvovo..."il suo ruolo non si limita alla prestazione puramente fisiologica in qualità di madre vergine, ma è molto di più.....tale cooperazione include NEL SUO RUOLO INIZIATIVE DI ORDINE MORALE E SPIRITUALE"..........e cita l'esempio della sua obbedienza che fu TOTALE, INCONDIZIONATA E LIBERA......che il suo consenso al piano salvifico ebbe un carattere soteriologico, cioè che riguarda appunto la salvezza....e questo perchè Maria SAPEVA CHE TALE INCARNAZIONE PRODIGIOSA DI DIO DENTRO DI LEI AVVENIVA IN VISTA DELLA REDENZIONE DELL'UMANITA'.......

 
Ma in che senso Maria poteva essere "avvocata"?....Per essere onesti con la storia della Chiesa Ireneo NON approfondisce tale uso del termine se esso implichi o no l'intercessione "a favore di....", tuttavia lui colloca tale avvocatura esclusivamente al ruolo che Dio ha dato a Maria......cioè, senza fare troppi ragionamenti, Maria facendo semplicemente il contrario di ciò che fece Eva, RIMOSSE LA DEPLOREVOLE CONSEGUENZA DELLA DISOBBEDIENZA DI EVA......perciò, giunge a dire Ireneo, Eva NON è più condannata come responsabile della rovina del genere umano, perchè questa rovina le è stata RIMOSSA appunto, dall'obbedienza di Maria che ha permesso ALL'UNICO SALVATORE DEL MONDO DI ENTRARE NELLA STORIA DEL MONDO E RIMUOVERE COSI' OGNI PECCATO.......[SM=g1740717] [SM=g1740720]

 
Attenzione...NON è dunque Maria che SALVA....mi raccomando...leggiamo bene.....ma è l'obbedienza di Maria che ha permesso al Figlio Gesù d'Incarnarsi e cominciare l'opera della salvezza e della Redenzione......

 
Maria è dunque COLLABORATRICE al piano della REDENZIONE degli uomini ed alla MEDIAZIONE della grazia divina, cioè, ATTIRA A Sè PER ESPANDERLE LE GRAZIE DEL FIGLIO.....tale insegnamento che si svilupperà ancora più avanti e progressivamente, trovano in Ireneo una forte solida interpretazione Biblica........


Vi è, in tutto quanto abbiamo scritto fino adesso un PARADOSSO........si perchè effettivamente nella Chiesa latina NON si parlava affatto di "dottrina mariana"......che invece comincerà a prendere sostegno da ADESSO (tra il primo e il secondo secolo)....nella persona seppur dalla personalità a volte controversa di TERTULLIANO........

 
Quindi è GIUSTO e doveroso sottolineare che tale "dottrina mariana" COMPARVE PRIMA nella Chiesa d'Oriente.....e che il cristianesimo si diffuse invece PRIMA IN OCCIDENTE....grazie anche all'Impero Romano prima.....e dopo....perchè aveva creato una situazione geografica e politica molto più favorevole per l'espansione del Vangelo......NON è dunque un caso che gli Apostoli Pietro e Paolo si spinsero fin nel CUORE dell'impero pagano....e lo fecero con un Progetto divino ben preciso....."dal cuore dell'idolatria e del paganesimo, far battere all'unisono il cuore del cristianesimo......"[SM=g1740733]
.....perchè Roma e non un altra città? semplicemente perchè il "centro del mondo" ERA QUELLO.......altre domande fatele direttamente a Dio......[SM=g1740727]

 
E' stato proprio attraverso il CENTRO DI ROMA...che il cristianesimo ha potuto espandersi in breve tempo NON rischiando di rimanre confinato a Gerusalemme....rischiando di restare come molti vedevano la nascente Chiesa...UNA SETTA......del resto è una delle tante profezie evangeliche che si dimostrò, invece VERISSIMA......."RAGGIUNGERANNO TUTTI I CONFINI DELLA TERRA".......ed è quanto si registra già dal primo secolo.....e non certo grazie a coloro che oggi si battono per RINNEGARE queste realtà storiche......
Il messaggio di fondo è INSEPARABILE: "Dio si è fatto uomo nascendo dalla Vergine Maria per salvare l'umanità".....Gesù e Maria verranno evangelizzati INSIEME. chiunque separasse la Madre dal Figlio o il Figlio Divino dalla Madre, non evangelizzerebbe la Verità, ma solo una parte di essa fondata sulle proprie opinioni...[SM=g1740729]

 
La figura di Maria, e del suo ruolo specifico, rimasero velate, non dunque inesistenti, ma VELATE.....fino al Concilio di Nicea (325) e come abbiamo visto, se pur poco di Lei si parlò, comunque lo si fece a ragione e onorandola di TITOLI....[SM=g1740733] .....

 
Una verità dobbiamo sottolinearla.....NESSUNO è in grado di riportare minuziosamente una verifica del culto mariano del primo secolo.....questi testi che riportiamo ci dicono che se ne parlò, ma non ci dicono se per esigenze di culto o di altro.....di una cosa la storia è sicura: parlare di Maria ERA INDISPENSABILE per verificare l'autenticità del ruolo del FIGLIO Gesù.....

Ciò che ci è pervenuto sembra poco, ma in verità è sufficiente per stabilire che là dove si era infiltrata una falsa ADORAZIONE verso Maria o la sua negazione, la Chiesa interviene IMMEDIATAMENTE PER PORRE LA SANA DOTTRINA......è proprio per evitare una falsa interpretazione del ruolo di Maria che alcuni Padri, come abbiamo letto, hanno cominciato a scrivere di Lei inserendola sempre più specificatamente nel contesto UNICO del mistero della Salvezza......

 
Dunque.....il primo autore cristiano di lingua latina ci viene fornito dall'Africa romana: TERTULLIANO. E questa Regione è una delle prime che può vantare l'espansione del cristianesimo, purtroppo non siamo a conoscenza dei fattori che ne favorirono una così efficace base solida..........si sa per certo che tale Chiesa aveva verso Roma una predilezione reverenziale.....da ritenerla UNA GUIDA SICURA....nell'anno 180 si registrano i primi martiri: sono i martiri di Scili, in Numidia, uccisi a Cartagine il 17 luglio del 180.

Sempre nella stessa area vennero martirizzati intorno al 203 Perpetua, Felicita e Compagni........e nel 225, nel Sinodo di Cartagine i vescovi di quella provincia erano già settanta.....Altri martiri sono Cipriano, vescovo di Cartagine che muore nel 258 e due teologi LAICI Arnobio nel 327 e Lattanzio nel 330 e, a differenza di Tertulliano...questi altri hanno scritto poco su Maria tuttavia on quel "poco" lo hanno fatto rimarcando i temi precedentemente esoposti......[SM=g1740733]

[SM=g1740739] [SM=g1740739] [SM=g1740739]


Caterina63
00mercoledì 6 maggio 2009 11:37
Quinto Settimio Fiorente Tertulliano.....nacque a Cartagine nel 155 e muore poco dopo il 220, da una famiglia di origine romana pagana, il cui padre era un centurione della Coorte preconsolare......
Conseguì gli studi di Giurisprudenza e si avviò alla carriera di avvocato a Roma guadagnandosi un buon prestigio per l'onestà e la corretta oratoria che possedeva.
Da qui si converte al Cristianesimo intorno all'anno 193 ed abbandonò la carriera ritornando a Cartagine per seguire da vicino la vita del cristianesimo, affascinandosi sempre di più alle Scritture e agli scritti iniziali dei Padri.....

Aveva talenti eccezionali che è onesto riconoscergli se pur ad un certo punto della sua vita si lasciò trascinare dall'errore dell'eresia dei MONTANISTI i quali, propagandando una rigidità estrema dei costumi morali, catturarono l'interesse di Tertulliano che per la virtù dell'onesta che possedeva, non digeriva il malcostume della società che lo circondava e riteneva, alla fine, "impossibile che Dio potesse permettere tanto sudiciume morale".......da qui nasce in lui l'attenzione verso il montanismo a l'applicazione della sua rigidità che riscontrò nelle pagine severe dell'A.T.

 
Tuttavia i suoi scritti restano una base miliare per lo sviluppo della dottrina cristiana, specialmente la dottrina Trinitaria e della stessa cristologia....
Tertulliano fu il primo ad usare la parola TRINITA'.....ed il primo ad attribuire il termine di "PERSONA" al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo........

 
La sua intuizione trinitaria che si rivelerà ispirazione dello Spirito Santo nasce dal fatto che egli "vede" chiaramente da subito la presenza delle due nature: umana e divina, SENZA CONFUSIONE ALCUNA, cos'cchè ognuna delle due conserva totalmente le sue proprietà.....La divinità adempie alle sue funzioni che gli sono proprie, come l'autorità con la quale esercita il ministero pubblico, i miracoli ed altro; l'umanità che si esprime nelle reazioni che le sono proprie come ad esempio Gesù quando soffre la fame nel deserto e viene tentato da Satana; mangia come ogni uomo e quindi vive delle necessità umane come dormire, lavarsi, vestirsi. Ma anche nel soffrire come quando piange alla tomba dell'amico Lazzaro, quando suda sangue nel Getsemani, soffre sulla Croce e muore.....

 
Queste intuizioni di Tertulliano sono soltanto l'anticipazione delle dichiarazioni del Concilio di Calcedonia di due secoli dopo, nel 451......
Una delle forme più gravi di eresia del momento era quella legata al senso pessimistico della materia...cioè diceva che: se la materia è radicalmente cattiva a causa del male che esiste nel mondo e quindi dell'assunzione del peccato, il Figlio di Dio NON poteva assumere la natura umana, una carne umana per questo alcuni di loro chiamati DOCETI.....negavano a Gesù un corpo materiale, uguale a tutti gli altri uomini.....Ed è così che sostenevano che il corpo di Gesù era solo "apparente", una sorta di fantasma.....Si ha così il primo scontro esegetico....Tertulliano, rispondendo a Marcione dice:

 
"Il Figlio di Dio è nato: proprio perchè è cosa umiliante, io non mi vergogno! Il Figlio di Dio è morto: bisogna crederlo proprio perchè è un assurdo! Fu sepolto ed è risorto: è cosa vera proprio perchè è umanamente impossibile....Ma come queste cose potrebbero essere vere, se Egli stesso non fosse vero e non avesse ciò (cioè la carne umana) a cui egli potè essere crocifisso, morire, essere sepolto e risorgere, vale a dire la carne irrorata di sangue umano, strutturata di ossa umane, intessuta di nervi, percorsa dalle vene, che ha conosciuto la nascita e la morte? Senza alcun dubbio dunque una carne umana, perchè nata dall'uomo. Questa carne è mortale nel Cristo, perchè Cristo è Figlio dell'uomo, Cristo è uomo".

 
Tertulliano fin dall'inizio NON AMA PARLARE DI MARIA......tanto è vero che alcuni suoi scritti severi sulla Vergine vengono oggi usati da alcuni gruppi protestanti per negare la stessa verginità....[SM=g1740733] ..

Nel testo che ci ha dato la possibilità di iniziare questa ricostruzione i protestanti evangelici pentecostali sottolineano anche la questione dei più figli di Maria....citando erroneamente Mt.12,46-50; Mc.3,31-35; Lc.8,19-21.....e viene ripresa la teoria secondo cui il Signore avrebbe anche respinto sua madre insieme ai suoi "fratelli"..... Su questa presa di posizione bisogna fare una precisa sottolineatura. Tertulliano nel mentre cerca di chiarire la posizione di Gesù, dall'altra parte studia le false dottrine per poterle controbattere, ciò che lui non riesce a superare è lo scoglio di un perbenismo che deve essere alla base di tutto, morale e moralismo compreso......per dare un esempio egli si "scandalizza" a che Gesù debba fare una osservazione del genere verso coloro che seguivano il Maestro e non comprendevano infatti scrive:

 
" Gesù era giustamente indignato che persone a Lui vicine stessero fuori, mentre degli estranei erano con lui in casa e pendevano dalle sue labbra. Era indignato soprattutto perchè pretendevano di condurlo via, distogliendolo dalla sua missione. Ma Gesù non soltanto li ha ignorati, ma anche sconfessati. Perciò alla domanda chi è mia madre e chi sono i miei fratelli, egli risponde: nessun altro all'infuori di chi ascolta le mie parole e le mette in pratica....Gesù ha trasferito i termini di consanguineità ad altre persone che Egli ha ritenuto più degne a causa della loro fede..."(Adversus Marcionem 4,19,11 PL 2, 435)

 
Tuttavia è scorretto attribuire a Tertulliano una dottrina contro la dottrina mariana della Chiesa che si andò poi sviluppandosi, basandola soltanto su questo confronto...dal momento che dalla frase sottolineata in rosso si evincerebbe che la stessa Madre....NON era degna "a causa della sua fede".....ma questo sarebbe in contrasto con quel poco che di Maria conosciamo come la sua devozione e la sua fede sotto la Croce, o nel Cenacolo che attende lo Spirito Santo insieme agli apostoli.

 
Infine, per ora, se questa frase andasse attribuita a ciò che si legge, sembrerebbe strano il comportamento di Gesù allora nei confronti di Pietro che prima fa una confessione e che dopo commette uno scandalo (Mt.16, 13-23), ma che alla fine Gesù gli chiede per tre volte la sottolineatura dell'amore tanto da affidargli il gregge (Gv.21, 15-19). In poche parole, nulla si evince dai Vangeli che Maria abbia commesso un grave torto al Figlio tanto da farlo "indignare" come dice Tertulliano...e da fargli sconfessare la propria consaguineità.....la verità è che Tertulliano sta rispondendo a Marcione...[SM=g1740733] ..e non ad una discussione prettamente mariana.....

Infine la moralità dell'epoca NON prevedeva affatto di sottolineare la figura femminile.....tanto più che Tertulliano è un accanito MORALISTA......tanto da fargli mancare spesse volte il senso della misura.... per far esaltare la persona e la missione di Gesù che per evidenziarle non esita, quando lo ritiene opportuno, a stroncare  duramente quelli che stanno intorno a lui, anche se sono discepoli........tanto è vero che alla fine Tertulliano cadrà nell'eresia montanista proprio a causa dell'eccessivo moralismo...[SM=g1740733]
Infatti...che Tertulliano NON ce l'abbia invece con Maria...lo deduciamo da quanto segue......

Prima di inserire il testo di Tertulliano, ricordiamo dunque, che abbiamo chiarito.....che taluni pentecostali usano a sproposito Tertulliano per avvalorare la testi della loro dottrina contro Maria......insegnata dalla Chiesa.....[SM=g1740729]


 
Quindi....se Tertulliano è vero che NON ama parlare di Maria perchè suo compito specifico era di VALORIZZARE la figura e la missione di Gesù messi fortemente in dubbio dalle eresie del momento......indubbiamente troviamo fra i suoi scritti una particolare MANIFESTAZIONE D'INTERESSE VERSO INVECE LA FUNZIONE DI MARIA....svolta nel Mostero dell'Incarnazione di Dio.........attenzione perchè questo aspetto è molto importante e mancante nelle citazioni protestanti pentecostali.........[SM=g1740733]
Dice Tertulliano:

 
" Voi dite che Egli (Gesù) è passato attraverso una Vergine, ma che non è nato da lei; che ha dimorato nel suo seno, ma che per voi non ha avuto origine dal suo seno, perchè l'angelo che ha detto in sogno a Giuseppe: "Colui che è nato in lei" e aggiungete "ma non da lei", è opera dello Spirito Santo. Invece il fatto è che l'angelo, anche se intendeva nato da lei, doveva dire: "nato in lei", poichè ciò che era nato da lei era effettivamente dentro di lei. Perciò voi sbagliate perchè le due espressioni si equivalgono..." (De Carne Christi 20, 1)

 
Amici.....sembra proprio di leggere un dialogo fra un cattolico ed un pentecostale che nega la divina maternità......Questo testo non vi sarà mai portato quale esempio......[SM=g1740727]
Per Tertulliano....che NON amava parlare di Maria....diventa indispensabile sottolineare che Maria garantiva invece le radici umane e veramente della carne di Gesù, Figlio di Dio....tanto è vero che Tertulliano sempre in questo libro citato dice:

 
" Egli (Gesù) è il germoglio del tronco uscito dalla radice di Jesse. Ma siccome la radice di Jesse è la FAMIGLIA DI DAVIDE, e il tronco della radice E' MARIA, discendente di Davide, e il germoglio del tronco è Gesù Figlio di Dio e di Maria, non sarà dunque il FRUTTO? Perciò è un fatto ben noto ora che la carne di Cristo è INSEPARABILE NON SOLO DA MARIA, ma anche da Davide TRAMITE MARIA, e da Jesse tramite Davide..." (De Carne Christi 21,5)

 
SUBLIME!!![SM=g1740734]

 
Tertulliano fonda le sue conoscenze sulle Scritture...e cita il termine "frutto", la cui allusione come ci è nota, è presente nelle parole di s.Elisabetta a Maria "Benedetto è il frutto del tuo seno!" (Lc.1,42)

 
Altra incongruenza nell'adoperare Tertulliano per negare la verginità di Maria.....è che invece Tertulliano parla di Maria come di "colei che ha concepito Gesù verginalmente".......[SM=g1740717] [SM=g1740720]


Il testo di Tertulliano che segue......meditatelo attentamente perchè non  soltanto risponde alle accuse di certe frangie allergiche alla Theotokos......ma spiana la strada ALLA DOTTRINA DELLA TRINITA'........[SM=g1740734]

 
Egli scrive:

 " Colui che già era il Figlio di Dio, generato dal seme di Dio Padre, cioè dallo Spirito Santo, volendo diventare anche Figlio dell'uomo, ha deciso di assumere una carne dalla carne dell'uomo, ma senza seme umano.
Colui che possedeva il seme di Dio non aveva bisogno del seme dell'uomo. Come dunque prima della sua nascita dalla vergine egli AVEVA DIO per Padre, senza avere bisogno di una madre, così dopo essere nato dalla Verginne, egli ebbe una donna per Madre, ma senza avere alcun padre terreno. In breve: Egli è un Uomo, vero uomo, che possiede la divinità; cosicchè è una carne umana che possiede lo Spirito di Dio. E' dunque carne generata senza seme umano; è spirito generato dal seme di Dio; è Dio fatto uomo nel seno della Vergine!"

 
STUPEFACENTE.....per uno che, secondo l'uso di alcuni pastori pentecostali....ha messo "da parte Maria"......

 
Se leggiamo attentamente abbiamo le parole chiave per la Trinità in quanto dottrina.....facciamo uno sforzo a pensare che della Trinità ancora non si parlava......pensate dunque alla portata che avevano questi testi......e che giravano...come giravano le Lettere Apostoliche e....cosa importante...NON ESISTEVA ANCORA LA BIBBIA COME LA CONOSCIAMO OGGI..cioè...non erano stati stipulati i Canoni in un unico libro come abbiamo oggi...

 
Dunque  riepiloghiamo questo testo:

 
1) Colui che già era il Figlio di Dio, generato dal seme di Dio Padre, cioè dallo Spirito Santo, volendo diventare anche Figlio dell'uomo, ha deciso di assumere una carne dalla carne dell'uomo, ma senza seme umano.......

 
- Gesù, avente sempre in sè la NATURA DIVINA DEL PADRE.......è con tale NATURA...che s'incarna nel seno di Maria....negare la Theotokos come fanno i Pentecostali....è veramente aberrante....


 
2) Come dunque prima della sua nascita dalla vergine egli AVEVA DIO per Padre, senza avere bisogno di una madre, così dopo essere nato dalla Vergine, egli ebbe una donna per Madre, ma senza avere alcun padre terreno.......[SM=g1740734]

 
- Alcuni pastori estrapolano questo versetto soltanto (quello in rosso), per dire che anche Tertulliano e quindi la Chiesa del primo secolo, sostenevano quanto oggi LORO predicano....che Maria NON è Madre di Dio..... Questa frase invece, dona al concetto della Theotokos una base solidissima.....se NON gli si togliesse il contesto così come lo abbiamo, ovvio....Gesù, in sostanza...aveva Dio per Padre il quale, attenzione....DIO PADRE.....non aveva bisogno di una madre.....ma con l'Incarnazione, Egli CIOE' DIO....aveva ora una Donna per Madre......aricioè...Dio Incarnato e fattosi UOMO per scelta....aveva scelto e deciso, LUI DIO.....di avere una Donna per madre...[SM=g1740733] ..Infatti Tertulliano che aggiunge? " ma senza avere alcun padre terreno".......questo era il centro dell'interesse di tertulliano....garantire la divinità di Cristo...senza opera dell'uomo.....e di conseguenza DIO SI ERA SCELTO UNA MADRE: THEOTHOKOS

 
3) Egli è un Uomo, vero uomo, che possiede la divinità; cosicchè è una carne umana che possiede lo Spirito di Dio. E' dunque carne generata senza seme umano; è spirito generato dal seme di Dio; è Dio fatto uomo nel seno della Vergine.......

 
Dunque, si estrapola la frase sopra, ma si omette questa, bel modo d'insegnare gli scritti dei primi secoli della Chiesa.....ma voi, seguendo il suggerimento degli Apostoli, non lasciatevi ingannare e verificate sempre i testi, possibilmente per intero......Tertulliano chiude il discorso con una frase stupenda: è spirito generato dal seme di Dio; è Dio fatto uomo nel seno della Vergine.........ora...come si fa ad insegnare che Maria NON è Madre di Dio?

[SM=g1740733]
Buona meditazione....(continua)...[SM=g1740722]
Caterina63
00lunedì 24 agosto 2009 22:29
[SM=g1740733] prima di riprendere l'argomento, e dopo la pausa estiva... inserisco anche quanto segue.... [SM=g1740734]


"Axion estin" (dalla Divina Liturgia di san Giovanni Crisostomo)

E' veramente cosa giusta proclamarti beata, o Madre-di-Dio,
Tu che sei Beatissima e la Tutta Immacolata,
e la Madre del nosto Dio.

Noi glorifichiamo Te,
che sei più venerabile dei Cherubini
ed incomparabilmente più gloriosa dei Serafini!

Tu che senza corruzione hai partorito il "Logos" di Dio,
veramente Madre di Dio!
Veramente Madre di Dio!

“Epi soi chairei” (dalla Divina Liturgia di san Basilio Magno)

O Piena di Grazia, o Tempio santificato e Paradiso spirituale, vanto delle vergini, in te gioisce tutto il creato, la schiere degli Angeli e tutto il genere umano!

In te Dio si è incarnato e si è fatto bambino Colui che è il nostro Dio da prima dei secoli.
Egli ha fatto del tuo grembo il Suo trono e lo ha reso più vasto dei Cieli.

O Piena di Grazia, in te gioisce tutta la Creazione!
Gloria a te!


[SM=g1740750] [SM=g1740717] [SM=g1740720]



Maria profetizzata e prefigurata

Maria profetizzata
Primo fondamento alla devozione al Cuore di Maria è lo stesso adorabile Cuore dell'Eterno Padre e l'amore incomprensibile di cui questo amore è ricolmo per lei, Madre del Suo Figlio. Questo amore ha spinto il Padre a darci parecchie eccellenti immagini del Cuore della Madre di Gesù.
Come ha voluto a noi mostrare in figure Gesù, per il quale Egli ha voluto rifare e riparare tutte le cose, così ha preso singolare contento nel dipingerci quella che aveva scelto da tutta l'eternità per Madre del Redentore adorabile.

Maria è colei che "i Profeti predissero lungo tempo prima della sua nascita, che i Patriarchi hanno designato con numerose figure e che gli Evangelisti ci hanno annunziato" (S.Girolamo, Serm.de Assumpta)

"E' Colei alla quale fanno capo tutte le predizioni di Profeti e tutti gli enigmi della Sacra Scrittura" (S.Ildefonso, Serm.I)

"Lo Spirito santo l'ha predetta per mezzo dei Profeti, l'ha annunciata con divini oracoli, l'ha manifestata con le figure, l'ha promessa con i fatti che l'hanno preceduta, l'ha completata con le cose che la seguirono" (S.Ildefonso, Lib.de Virginitate Mariae)

Maria prefigurata

San Giovanni Damasceno dice: "Il Paradiso terrestre, l'arca di Noè, Il roveto ardente, le tavole della legge,l'arca dell'Alleanza, il vaso d'oro contenente la manna, il candelabro d'oro che stava nel Tabernacolo, la tavola dei pani della propiziazione, la verga di Aronne, la fornace di Babilonia, erano altrettante figure di questa incomparabile Vergine" (Orat.I De Dormitione Mariae)

Volle inoltre darci dei ritratti e delle immagini singolari dei suoi misteri, delle sue qualità, dlle sue virtù e delle stesse più nobili facoltà del suo corpo verginale in più punti delle Scritture.

Al capitolo 24 del Siracide e nel Cantico dei Cantici la Concezione Immacolata è rappresentata dal giglio che nasce in mezzo alle spine senza esserne ferito; la sua Nascita dall'aurora; la sua Assunzione dall'arca dell'Alleanza che San Giovanni vide in Cielo; l'eminenza sublime della sua dignità, della sua potenza, della sua santità, dalle altezze dei cedri del Libano, la dua carità dalla rosa; la sua umiltà dal nardo; la sua pazienza dalla palma; la sua misericordia dall'olivo; la sua verginità dalla porta chiusa del Tempio che Dio fece vedere ad Ezechiele.

Principali figure di Maria

Soprattutto ha desiderato metterci davantio agli occhi molte, belle, meravigliose prefigurazioni del suo Cuore, per farci comprendere quanto gli sia caro e prezioso qusto Cuore che per la rarità, le perfezioni, le meraviglie innumerevoli di cui è dotato, non può essere rappresentato che da una quantità di figure.
fra le tante ne sottolineo dodici: sei delle varie porzioni del mondo, cioè: nel cielo, nel sole, sulla terra, nelle fontane che dissetano, nel mare, nel paradiso terrestre.
Le altre sei in sei cose delle più considerevoli che si siano viste al mondo: il roveto ardente visto da Mosè, l'arpa misteriosa di davide, il trono magnifico di salomone, il Tempio meraviglioso di gerusalemme, la fornace prodigiosa di Daniele e il monte Calvario. Le eramineremo una dopo l'altra.

[Risolvi: Dio ha cosparso il mondo di richiami a maria. Dio l'ha vista collocata ovunque. Impara anche tua a scoprire Maria ovunque Dio l'Ha posta e a moltiplicare i richiami della sua presenza.]

(San Giovanni Eudes, "Il Cuore ammirabile della Madre di Dio")






[SM=g1740733]

Caterina63
00domenica 30 agosto 2009 22:04
Riprendiamo il lavoro ricordando quanto segue:

da un vecchio lavoro del 2003, ripropongo una analisi accurata circa il Culto Mariano nei primi secoli e come si giunse al riconoscimento della TEOTHOKOS: MARIA, COLEI CHE HA GENERATO DIO....


Adesso viene il bello! e si....perchè coloro che ci stanno leggendo, specie se hanno usato Tertulliano per screditare la dottrina mariana...staranno attendendo se inserirò o meno il seguito della sua storia.......Certo che lo farò, tuttavia vi pregherei di tenere a mente quanto abbiamo letto fino ad ora.....NON estrapolate il seguito che inserirò, eliminando i messaggi precedenti perchè è così facendo che si rischia di far dire il contrario di tutto......

Abbiamo accennato al comportamento molto particolare di Tertulliano, così fortemente moralista da rifiutare  un "Dio che potesse permettere" l'immoralità dei costumi e che quindi andavano severamente puniti....questo cavillo lo convincerà ad abbandonare il cristianesimo per accedere al Montanismo....

Le sue battaglie dottrinali assumono sempre più tenacemente i contorni dell'eccesso.....per lui la figura del Cristo è al di sopra di tutto e di tutti, tutto ciò che servirà per chiarire Gesù così tanto contrastato in quel periodo, Tertulliano lo userà....anche a discapito dei discepoli, anche a discapito di Maria...la Madre......
Non dimentichiamo che Tertulliano NON scriverà di e su Maria per fare un trattato su di Lei.....ma dovendo RISPONDERE alle accuse rivolte al Cristo, userà di TUTTO.....per dare risposte.....

Prima delle sue ritrattazioni Tertulliano rasenta i limiti della logorroicità tanto è vero che non riuscendo a far comprendere il "Cristo venuto nella carne", comincia a negare che la madre possa essere rimasta vergine dopo il parto........Questo è il pezzo che di certo i negatori della dottrina mariana attendevano.......

Tuttavia Tertulliano compone due opere che sono una grande contraddizione fra loro: il "De carne Christi" i cui stralci sono quelli inseriti all'intervento precedente e che risaltano, invece, la purezza di Maria e sostengono sia la Trinità che il parellelismo Eva-Maria........e poi, POI....scrive il "De monogamia" nel quale appunto...assistiamo a questi eccessi nei quali TUTTO viene negato a Maria....a causa di quest'ultimo.....scritto fra l'altro quando ormai era in balia delle dottrine montaniste......il "De carne Christi" verrà scioccamente messo da parte.......e grazie all'ispirazione dello Spirito Santo....ripreso nel Concilio che sancirà la dottrina Trinitaria.....

Qual'è dunque il punto in cui Tertulliano viene usato, manipolato....per far dire che la Chiesa sbaglia? è il seguente:

"....Vergine si, ma per essersi astenuta dall'uomo; non vergine per aver partorito....Vergine quando concepì, divenne donna a tutti gli effetti nel momento in cui diede alla luce il proprio Figlio di Dio....Chi ha veramente aperto il seno materno, se non Colui che ha spalancato un seno benedetto rimasto chiuso anche nella concezione? Normalmente è il rapporto coniugale che apre il seno. Perciò il seno di Maria si è tanto aperto, quanto più era rimasto chiuso prima....Di conseguenza è esatto chiamare Maria la "non vergine" piuttosto che "la vergine"......"

Ma questo è in netta contrapposizione con l'A.T. che profetizza e parla chiaramente della Vergine, così come è velatamente riproposta dagli Apostoli....Tanto è vero che Agostino riprenderà il punto dicendo:
Essendo estranea ad una tale possibilità, dato che i figli nascono solo dalle donne maritate e per l'unione coniugale - cosa di cui, da parte sua, aveva deciso di non voler sapere - dicendo: Come avverrà questo? volle sapere il modo, non dubitò dell'onnipotenza di Dio. Come avverrà questo? Qual è il modo per il quale questo avverrà? Annunziandomi un figlio, considerami interiormente disponibile, spiegami il modo. La Vergine santa poté appunto turbarsi, o certamente ignorare il disegno di Dio circa il modo da lui voluto perché avesse un figlio, quasi avesse respinto il voto di verginità. Che le avrebbe detto dunque? Sposati, unisciti al marito? Dio non lo avrebbe detto: accettò infatti il voto di verginità da lei, come Dio. Accettò da lei quello che egli stesso aveva donato. Perciò, dimmi, messaggero di Dio: Come avverrà questo? Fa' attenzione all'angelo che sa che quella domanda, non diffida.

Quindi, poiché si accorse che quella voleva sapere, non diffidava, non si rifiutò di informarla. Intendi come: resterà la tua verginità, tu credi soltanto il vero, conserva la verginità, ricevi l'integrità. Poiché la tua fede è integra, anche la tua integrità resterà inviolata.

Infine, ascolta come avverrà questo: Lo Spirito Santo scenderà su di te, e la potenza dell'Altissimo stenderà su di te la sua ombra (15). Tale adombramento non conosce ardore di libidine. . E il Verbo si congiunge alla carne, e il Verbo si unisce alla carne; ed il talamo di questo così grande connubio è il tuo grembo. Ripeto, il talamo di un così grande connubio, cioè del Verbo e della carne, è il tuo grembo: da dove quale sposo esce dalla stanza nuziale (17). Nel suo concepimento ti trova vergine, nato, ti lascia vergine. Concede la fecondità, non priva dell'integrità. ( S.Agostino spiega l'Annuncio a Maria.)


 
Tertulliano è semplicemente caduto nella TRAPPOLA......della pretesa di far CHIAREZZA AD OGNI COSTO sui misteri della fede......NON riuscendo a farsi credere circa il Cristo, si lascia corromporere dallo spirito della polemica come spesso accade a NOI OGGI.....e non maturando più quei santi frutti che lo Spirito gli aveva fornito tanto è vero che non riuscendo più a comprendere con a LA SOLA RAGIONE.......questi misteri della fede....finirà appunto..con l'abbandonare il cristianesimo......
Tuttavia la sua parte iniziale resta un vero CAPOLAVORO dottrinale.....

Si potrebbe obiettare: " perchè accettare solo una parte? " semplice.....il montanesimo era forse cristianesimo? credeva a Gesù venuto nella carne? NO!! ergo....Tertulliano ebbe un crollo.....per le ragioni poc'anzi spiegate.....e da dove lo deduciamo? dalle contraddizioni con l'opera il "De carne Christi".....

Questo aspetto di Tertulliano ci deve invece far riflettere.....ai pericoli che TUTTI corriamo quando si tenta con vena polemica e con la sola ragione....di vole spiegare i misteri della fede......
Ecco il pericolo che l'essere "salvati" NON BASTA.....Tertulliano è solo un piccolo esempio della Grazia che aveva ricevuto....e di come alla fine l'adoperò male......

Per questo, specialmente in Oriente....i suoi testi vennero trascurati......e quando si tentò di ripristinare alcuni aspetti positivi della sua dottrina, naturalmente vennero accolti con molte riserve....

Ma.......giustamente un intervento solo non basta per togliere i dubbi......perciò vi propongo un altro stralcio di Tertulliano nel quale si contraddice ed è preso appunto....dal "De carne Christi" e ripropone il parallelismo Eva-Maria.....negato, invece dai Pentecostali......

" Eva credette al serpente; Maria credette a Gabriele. La prima credendo peccò; la seconda credendo CANCELLO' IL PECCATO. Ma mi si obietterà: - alla parola del Diavolo Eva non concepì nel proprio seno - Invece ti sbagli, concepì: da allora infatti la parola del diavolo divenne in Eva il seme che le fece concepire cose abiette, concepì il peccato e partorì nel dolore. Alla fine diede alla luce il fratello fratricida (Caino). Maria, al contrario diede alla luce Colui che un giorno salverà Israele, suo fratello carnale e suo carnefice. Dio dunque mandò nel seno di Maria il divin Verbo affinchè questi, da buon fratello, cancellasse il ricordo del fratello cattivo..."

Qui....se vogliamo fare i pignoli...Tertulliani di Maria dice che...... credendo CANCELLO' IL PECCATO......... eppure tutti noi sappiamo che chi ha cancellato il peccato è stato il Figlio.......Inoltre questa ripresa del parallelismo Eva-Maria è una preziosità perchè ci fa comprendere e conferma che tale dottrina era conosciuta anche in Occidente già nei primi secoli della Chiesa, dando una base alla futura teologia di tutta la Chiesa accolta anche dalla Chiesa Ortodossa.......

Un altra contraddizione di Tertulliano la troviamo in quest'altra opera "De virginibus velandis".........attraverso il quale tenta (meravigliosamente) di rispondere al termine usato da Paolo e dalla Bibbia "DONNA"......il quale invece, attenzione....veniva interpretato come l'essere NON più vergine....leggiamolo attentamente.......

" Vediamo ora se anche l'Apostolo conserva al vocabolo (donna) il medesimo senso della Genesi la quale sembra lo applichi al sesso (cfr.Gn2,23),  allorchè chiama "Donna" la Vergine Maria (Gal.4,4), come la Genesi aveva chiamato "donna" Eva.
Paolo scrivendo ai Galati dice: " Dio mandò il suo Figlio nato da DONNA", la quale consta che è VERGINE, anche se Ebione (eretico) è di parere contrario.
Pure l'Angelo  Gabriele, mandato alla Vergine, quando la dichiara beata, la colloca tra le donne e non tra le vergini "Benedetta tu fra le DONNE" (Lc.1,42). Non siate dunque sciocchi perfino l'Angelo sapeva benissimo che anche una vergine può essere chiamata DONNA!!

A queste due testimonianze qualcuno credette di aver dato una spiegazione ingegnosa dicendo che, < siccome Maria era sposata, per questo fu salutata DONNA sia dall'Angelo che dall'Apostolo. Infatti colei che è sposata in certo qual modo è nupta, cioè NON più vergine...> tuttavia tra l'essere "in certo qual modo" nupta ed esserlo realmente vi è una grande differenza che si applica SOLO IN QUESTO CASO, perchè è della Madre del verbo che parlia, mentre negli altri casi "sposata e nupta", coincidono!
Presta attenzione invece, perchè Paolo e Gabriele dissero che Maria E' DONNA, ma non come fosse nupta, ma soltanto perchè di sesso femminile, anche se ancora Vergine; e questo è il significato ORIGINARIO con cui fu usata la parola DONNA rivolgendosi a Maria, la Vergine....riferito da Genesi..."

STRABILIANTE.........qui assistiamo ad una DIFESA...della verginità di Maria....

Credo che possiamo concludere il capitolo dedicato a Tertulliano......augurandoci di aver chiarito delle GRAVI LACUNE......che vengono invece usate per screditare la dottrina della Chiesa su Maria.......

Vi ricordo inoltre che tale meditazioni nascono dal seguente libro:
"Maria nel pensiero dei padri della Chiesa" L.Gambero, Ed.Paoline 1991"....sono 494 pagine.....


- continua-

Caterina63
00domenica 30 agosto 2009 22:09
Prima di introdurre alla vostra attenzione due grandi maestri della scuola di Alessandria: Clemente Alessandrino e Origene, facciamo un riepilogo.....ricordandovi che..se volete intervenire per arricchire l'argomento...fatelo aprendo un forum nuovo...e non usando questo così da poter permettere una lettura integra.......

Di Maria abbiamo detto che nel primo secolo della Chiesa si parla POCO, ma quel tanto...che basta per dare l'avvio alla futura dottrina della Chiesa...inoltre ciò che appare affascinante e molto chiaro è che di Maria si parla per associarla al RUOLO DEL FIGLIO......cioè, non fa evangelizzazione per esaltare Maria, quanto per approfondire il ruolo del Figlio divino che, come abbiamo visto, era fortemente messo in dubbio.....quindi nasce invece nella Chiesa primitiva il concetto che Cristo Gesù e Maria SONO INSEPARABILI....nel contesto del mistero e progetto della SALVEZZA......e questo contesto è ben ripreso dal Concilio Vaticano II, specilmente nell'Enciclica "Marialis Cultis" di Paolo VI

dunque ne esce questo quadro nel quale leggiamo che di Maria, fra il primo e il secondo secolo, si dice:

1) Vergine Santa;
2) Ammirata e venerata
3) "Silenzio-Operante" di Dio
4) "Maria ha portato nel seno Gesù Cristo, il nostro Dio" (Ignazio)
5) parallelismo Eva-Maria
6) inizia a maturare il concetto della "maternità divina"
7) "Funzione SALVIFICA" del ruolo specifico di Maria secondo l'economia della Grazia di Dio per mezzo di Gesù suo Figlio.
8) "Agnella pura" -Immacolata (Melitone di Sardi)
nel II secolo......

9) si approfondisce e si consolida il parallelismo Eva-Maria
10) "Maria è AVVOCATA".............(s.Ireneo)

aggiungiamo dunque Tertulliano che conferma invece la Verginità di Maria comunque PRIMA DEL PARTO....e nel momento dell'Incarnazione del Verbo....finendo con il confutare la sua verginità DOPO il parto...abbandonando poi il cristianesimo....Tuttavia ci regala la spiegazione del termine DONNA......attribuito al senso puro dell'essere VERGINE....e che di Lei dice:

11) credendo CANCELLO' IL PECCATO.....

Veniamo ora a parlare dell'Egitto.....zona in cui la fede cristiana si propagandò con molta forza già dal primo secolo, quindi in età apostolica dove si hanno le tracce che ivi si recò l'Evangelista s.Matteo.

Ed è proprio dall'Egitto che la dottrina e il culto mariano si svilupparono molto presto, in modo spontaneo, dando segni di particolare vitalità. Suggeriamo per gli approfondimenti il libro: "Il culto mariano in Egitto" di G.Giamberardini, 3 vol.

Ed è proprio in Egitto che si segnala la preghiera più antica che si conosca su Maria, fin dalla fine del II secolo, il "SUB TUUM PRAESIDUM": che dice " Sotto la tua protezione ci rifugiamo, santa Madre di Dio, non dimenticare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta..."

il testo in greco è stato scoperto su un frammento di papiro della John Rylands Library di Manchester....." Catalogo of the Greek and Latin Papyri...." Questa Preghiera si diffuse rapidamente nel corso dei secoli tanto da essere attribuita al III secolo per la risonanza che ebbe; entrò nelle Liturgie Orientali ed Occidentali; ed è naturale che contribuì a risvegliare l'attenzione e l'interesse verso il ruolo di Maria, della sua maternità divina....

Nel papiro, badate bene, della Rylands Library, è facilmente LEGGIBILE il discernere del termine THEOTOKOS.....inoltre si apprende da subito come la fede cristiana di quel tempo attribuisse a Maria il potere dell'INTERCESSIONE applicando a lei il termine che si legge nel papiro " RHYSAI" (sulla y andrebbe l'accento ^) e che vuol dire LIBERARE, trovata anche nel Padre Nostro che naturalmente è applicato a Dio......

Incredibile vero?? Maria è chiamata "Madre di Dio".....il resto è talmente palese che forse per questo viene negato dai Pentecostali più chiusi......

Infine, ma non meno degno di attenzione è che la dottrina e la venerazione a Maria partita dall'Egitto, è legata a nomi di grandi autori cristiani come Clemente, Origene, più tardi Atanasio e Cirillo.....La scuola Alessandrina inoltre fu il più grande centro di cultura cristiana e di scienza sacra....che diede una base solidissima ancor oggi insegnata dalla Chiesa Cattolica ed Ortodossa, alla base del cristianesimo evangelico....negare tutto questo....è come negare che il sole continua a sorgere e a tramontare dal momento della sua creazione.......

Per farvi ancora meditare su quanto abbiamo detto....rimetto solo questo aspetto di questa preghiera del II/III secolo d.C.

" Sotto la tua protezione ci rifugiamo, santa Madre di Dio, non dimenticare le suppliche di noi che siamo nella prova, ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta..."
 
 è facilmente LEGGIBILE il discernere del termine THEOTOKOS.....inoltre si apprende da subito come la fede cristiana di quel tempo attribuisse a Maria il potere dell'INTERCESSIONE applicando a lei il termine che si legge nel papiro " RHYSAI" (sulla y andrebbe l'accento ^) e che vuol dire LIBERARE, trovata anche nel Padre Nostro che naturalmente è applicato a Dio......
vi prego di notare il termine usato nel Pater Noster......

Mt 6,13  

               alla      rusai        umas
               allà        rùsai       umàs
               ma       libera         noi
rusai è l' imperativo del  verbo rùomai  ruomai = liberare, sottrarre, salvare.  

Dizionario Rocci pag 1647 1 colonna........

Per maggior chiarezza attendo la traduzione pignola......del termine offertoci dalla Rylands Library "Rhysai".....che ad ogni modo dovrebbe avere lo stesso significato avente la stessa matrice......

Veniamo ora a Clemente Alessandrino morto nell'anno 215 circa. A lui si deve l'aver guadagnato al cristianesimo la teologia gnostica che allora era molto fiorente causando numerose correnti di pensiero.

 
Vediamo cos'è lo gnosticismo:
esso insegnava che la salvezza dell'uomo viene più dalla conoscenza dei misteri divini che non dalla pratica della vita......
Qui il genio di Clemente di saper dimostrare che i veri gnostici erano appunto i cristiani, perchè in essi la fede diventa LUCE di autentica conoscenza del Vero e quindi dei Misteri e non di meno unione autentica con Dio stesso.
Riprendendo il concetto paolino Clemente dimostra il cristiano autentico porta in sè il Cristo, che è il Verbo eterno del Padre e di conseguenza è immagine perfetta di Dio.

Per sottolineare questi aspetti, Clemente incalza subito il tema di Maria precedentemente usato dai suoi predecessori, attaccando da subito le tesi di Tertlluiano e difendendo la VERGINITA' PERPETUA DI MARIA.....la chiama "Madre del Signore", adoperando per primo il concetto espresso di s.Elisabetta.......< perchè -dice- il Verbo di Dio è stato realmente concepito nel suo seno >.......
In questo chiarimento che riprenderemo di s.Clemente Alessandrino, vi sono le basi per sostenere la divinità di Gesù che, non dimentichiamolo, ancora NON era stata del tutto chiarita, nè predicata quale "verità assoluta ed indiscutibile"....tanto per usare un espressione usata dai Concilii nel proclamare una Verità rivelata......


Continua.........

Caterina63
00domenica 13 settembre 2009 00:30
Prima di riprendere, facciamo una pausa con il testo che segue....da meditare molto attentamente...

Il 12 settembre veneriamo il NOME SANTO DI MARIA


per il quale vi invitiamo anche a Pregare a causa delle bestemmie...
NON BESTEMMIARE: la bestemmia degrada l'Uomo

Il Santo Nome di MARIA

Vorrei fare alcune riflessioni con voi sul significato di questo nome: nella storia dell'esegesi ci sono state diverse interpretazioni del significato del nome di Maria:

1) "AMAREZZA"

questo significato è stato dato da alcuni rabbini: fanno derivare il nome MIRYAM dalla radice MRR = in ebraico "essere amaro". Questi rabbini sotengono che Maria, sorella di Mosè, fu chiamata così perché, quando nacque, il Faraone cominciò a rendere amara la vita degli Israeliti , e prese la decisione di uccidere i bambini ebrei.

Questa interpretazione può essere accettata da noi Cristiani pensando quanto dolore e quanta amarezza ha patito Maria nel corredimerci:

[Lam. 1,12] Voi tutti che passate per la via, considerate e osservate se c'è un dolore simile al mio dolore...

Inoltre il diavolo, di cui il Faraone è figura, fa guerra alla stirpe della donna, rendendo amara la vita ai veri devoti di Maria, che, per altro, nulla temono, protetti dalla loro Regina.

2) "MAESTRA E SIGNORA DEL MARE"

Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da MOREH (ebr. Maestra-Signora) + YAM (= mare): come Maria, la sorella di Mosè, fu maestra delle donne ebree nel passaggio del Mar Rosso e Maestra nel canto di Vittoria (cf Es 15,20), così "Maria è la Maestra e la Signora del mare di questo secolo, che Ella ci fa attraversare conducendoci al cielo" (S.Ambrogio, Exhort. ad Virgines)

Altri autori antichi che suggeriscono questa interpretazione: Filone, S. Girolamo, S. Epifanio.

Questo parallelo tipologico tra Maria sorella di Mosè e Maria, madre di Dio, è ripreso da Ps. Agostino, che chiama Maria "tympanistria nostra" (Maria sorella di Mosè e la suonatrice di timpano degli Ebrei, Maria SS. è la tympanistria nostra, cioè dei Cristiani: il cantico di Mosè del N.T sarebbe il Magnificat, cantato appunto da Maria: questa interpretazione è sostenuta oggi dal P. Le Deaut, uno dei più grandi conoscitori delle letteratura tergumica ed ebraica in genere: secondo questo autore, S. Luca avrebbe fatto volontariamente questo parallelismo.

3) "ILLUMINATRICE, STELLA DEL MARE"

Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da: prefisso nominale (o participiale) M + 'OR (ebr.= luce) + YAM (= mare): Così S. Gregorio Taumaturgo, S. Isidoro, S. Girolamo (insieme alla precedente)

Alcuni autori ritengono che S. Girolamo in realtà non abbia interpretato il nome come "stella del mare", ma come "stilla maris", cioè: goccia del mare.

La presenza della radice di "mare" nel nome di Maria, ha suggerito diverse interpretazioni e/paragoni di Maria con il "mare":

Pietro di Celles (+1183) Maria = "mare di grazie": di qui Montfort riprende: "Dio Padre ha radunato tutte le acque e le ha chiamate mare, ha radunato tutte le grazie e le ha chiamate Maria" (Vera Devozione, 23).

Qohelet 1,7: "tutti i fiumi entrano nel mare"; S. Bonaventura sostiene che tutte le grazie (= tutti i fiumi) che hanno avuto gli angeli, gli apostoli, i martiri, i confessori, le vergini, sono "confluite" in Maria, il mare di grazie.

S.Brigida: "ecco perchè il nome di Maria è soave per gli angeli e terribile per i demoni"

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Ave maris stella, Dei Mater alma, atque semper virgo, felix coeli porta...

Questo inno sembra una meditazione sul nome di Maria, in rapporto a Maria sorella di Mosè:

"Ave maris stella" (cf significato 3); "Dei Mater ALMA atque semper virgo": Maria, sorella di Mosè, viene chiamata in Es 2,8, `ALMAH = "vergine" e, etimologicamente "nascosta"; "felix coeli porta", cioè "maestra del mare" di questo secolo che Ella ci fa attraversare (cf. significato 2)

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4) PIOGGIA STAGIONALE

Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da MOREH (ebr. PRIMA PIOGGIA STAGIONALE)

Maria è considerata come Colei che manda dal cielo una "pioggia di grazia" e "pioggia di grazia essa stessa".

Questa interpretazione, che C. A Lapide attribuisce a Pagninus, viene in parte ripresa da S. Luigi di Montfort nella Preghiera Infuocata: commentando Ps. 67:10 "pluviam voluntariam elevasti Deus, hereditatem tuam laborantem tu confortasti" (Una pioggia abbondante o Dio mettesti da parte per la tua eredità), il Montfort dice:

"[P.I. 20] Che cos'è, Signore, questa pioggia abbondante che hai separata e scelta per rinvigorire la tua eredità esausta? Non sono forse questi santi missionari, figli di Maria tua sposa, che tu devi scegliere e radunare per il bene della tua Chiesa così indebolita e macchiata dai peccati dei suoi figli?"

Maria, pioggia di grazie, formerà e manderà sulla terra una pioggia di missionari

5) ALTEZZA

Secondo questa interpretazione il nome di Maria deriverebbe da MAROM (ebr. ALTEZZA, EXCELSIS): questa ipotesi è sostenuta, tra gli antichi dal Caninius, e, tra i moderni, da VOGT, soprattutto in base alle recenti scoperte dei testi ugaritici, che hanno permesso la comprensione di molte radici ebraiche.

Luca 1:78 per viscera misericordiae Dei nostri in quibus visitavit nos oriens EX ALTO

questo versetto, in base al testo greco e alla retroversione in ebraico, può essere tradotto:

ci ha visitati dall'alto un sole che sorge: Cristo è il sole che sorge che viene dall'alto (il Padre)

oppure

ci ha visitati un sole che sorge "dall'alto" = da Maria

***

Di tutti queste ipotesi, qual è quella giusta? forse la Provvidenza ci ha lasciato nel dubbio perché nel nome di Maria possiamo trovare nel contempo tutti i significati che l'analogia della fede ci suggerisce


Ed ora perdonatemi l'ardire:

[Cf. Fil. 2,5] Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Maria, [6]la quale, essendo Immacolata, non considerò un tesoro geloso l'esser Madre di Dio; [7]ma spogliò se stessa, assumendo la condizione di serva rimanendo simile agli uomini; nascosta in forma umana, [8]umiliò se stessa facendosi obbediente con Cristo fino alla sua morte e alla sua morte di croce. [9]Per questo Dio l'ha esaltata e Le ha dato il nome che, insieme a quello del suo Figlio Gesù, è al di sopra di ogni altro nome; [10]perché nel nome di Maria ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; [11]e ogni lingua proclami che Maria è la Signora, a gloria di Dio Padre.

Don Alfredo Morselli

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....e facciamo un breve riassunto di questo primo periodo patristico nel magistero mariano della Chiesa:

La Nuova Eva accanto al Nuovo Adamo

La contrapposizione tra Maria ed Eva, derivata da quella fra Cristo e Adamo, è la prima dottrina mariana che si è sviluppata nella Chiesa, già all’inizio del II secolo. Essa mette in luce con straordinario vigore il ruolo di Maria accanto a Cristo ed è di grande attualità nell’attuale dibattito mariologico.

di LUIGI GAMBERO

Può sembrare strano, ma la prima riflessione della Chiesa sul rapporto fra Maria e Cristo non è stato stabilito a livello della divina maternità, come pure chiaramente suggerivano i Vangeli, ma a partire dal parallelismo Cristo-Adamo da una parte e Maria-Eva dall’altra; il tutto per meglio affermare e comprendere la salvezza operata da Cristo.

Una teologia ancora giudeo-cristiana

Il fatto che il punto di partenza non sia espressamente desunto dai Vangeli non deve meravigliare: infatti i Padri Apostolici e i primi scrittori ecclesiastici – tutti ancora debitori direttamente o indirettamente della tradizione giudeo-cristiana – quando citano la Scrittura, si rifanno per lo più all’Antico Testamento; in quanto al Nuovo, che allora era ancora in formazione, hanno per lo più allusioni o citazioni a senso. Allora la teologia si faceva a partire dall’Antico Testamento, ed essa significava soprattutto trovare nell’Antico Testamento le profezie che annunciavano il mistero della salvezza.

Eva e  Maria (miniatura della Bible morelisés, Parigi, sec. XIII) Eva e Maria (miniatura della Bible morelisés, Parigi, sec. XIII)

Una volta impostato il parallelismo Adamo-Cristo, ne consegue inevitabilmente quello Eva-Maria. Esso è del resto già presente in Paolo, quando afferma, nella prima lettera ai Corinti: «Se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dai morti; e come tutti muoiono in Adamo, cosi tutti riceveranno la vita in Cristo» (1 Cor 15,21-22).

Nella Sacra Scrittura. Eva viene chiamata la madre dei viventi (Gn 3,20); ma ai Padri dovette apparire stridente il contrasto tra una tale denominazione e il ruolo svolto dalla progenitrice del genere umano nel destino dei suoi discendenti; giacché, se è vero che Eva trasmise a questi la vita fisica, con il suo peccato fu per essi causa di rovina e di morte. Per questo motivo tra gli autori cristiani prevarrà ben presto la tendenza a vedere nel titolo di madre dei viventi, attribuito all'antica Eva, la profetica raffigurazione di una nuova Eva, la quale sarebbe divenuta la madre dei viventi nel senso più vero e più pieno della parola. La nuova Eva doveva essere la Vergine Maria.

Mediante questo confronto gli antichi Padri sono pervenuti a una chiarezza notevole circa la funzione svolta dalla Vergine santa nel disegno divino della nostra salvezza.

Il parallelismo – come già accennato – ha un contenuto che riguarda propriamente la salvezza e dimostra che il primo interesse della più antica riflessione teologica su Maria era rivolto non tanto alla sua persona, quanto piuttosto alla sua funzione accanto al Cristo, il nuovo Adamo, come la prima Eva aveva avuto un ruolo accanto al primo Adamo. È da tale prospettiva che sorgerà, come conseguenza, l'interesse per la persona stessa di Maria, della quale si comincerà a sottolineare in seguito alcune prerogative più appropriate, quali la maternità divina e la verginità. Sono proprio queste infatti le due prerogative mariane direttamente suggerite dal parallelo Eva-Maria, perché ambedue le donne erano vergini allorché ricevettero la proposta divina, e ambedue divennero poi madri.

In S. Giustino Martire la prima testimonianza

Probabilmente fu Giustino (100-165) il primo autore che ricorse al parallelismo Eva-Maria.

È nel Dialogo con Trifone che Giustino enuncia questa dottrina, che sembra essere stata da lui attinta alla tradizione più antica della Chiesa. Con essa egli vuole dimostrare come il Signore abbia deciso di realizzare la salvezza degli uomini seguendo la stessa procedura con la quale era stato commesso il peccato e furono perpetrate la rovina e la morte del genere umano.

Giustino colloca il parallelo nel contesto cristologico della duplice generazione del Redentore:

«Il Figlio di Dio si è fatto uomo per mezzo della Vergine, affinché la disobbedienza provocata dal serpente fosse annullata attraverso la stessa via per la quale prese inizio. Come infatti Eva, che era vergine e incorrotta, dopo aver accolto la parola del serpente, partorì disobbedienza e morte, allo stesso modo Maria, la Vergine, avendo ricevuto dall'Angelo Gabriele il buon annuncio che lo Spirito Santo sarebbe disceso su di lei e che la potenza dell'Altissimo l'avrebbe adombrata, concepì fede e gioia, per cui il santo nato da lei sarebbe stato il Figlio di Dio. Perciò rispose: «Mi avvenga secondo la tua parola» (Lc 1,38). Così per mezzo di lei è nato colui a proposito del quale, come abbiamo dimostrato, sono state dettate tante Scritture. Per mezzo di lui Dio abbatte anche il serpente, insieme a quegli angeli e a quegli uomini che sono divenuti simili a lui» (Dialogo con Trifone, n. 100)

È interessante notare come in questo testo Giustino già presenta la funzione salvifica di Maria come conseguenza di una scelta consapevole e libera di fronte al messaggio dell'angelo. Però, come l'azione deleteria di Eva era rimasta subordinata a quella decisiva di Adamo, su cui cadde la responsabilità preminente e ultima del peccato, allo stesso modo l'azione di Maria, in ordine alla salvezza umana, rimane assolutamente subordinata a quella necessaria ed essenziale del Cristo, unico redentore.

Solo pochi decenni separano le lettere di Ignazio d'Antiochia dagli scritti di Giustino; eppure in breve tempo l'immagine di Maria ha acquistato nella cristianità delle fattezze più chiare e più dettagliate. Ci troviamo ormai di fronte a una embrionale teologia mariana. Tuttavia, se Giustino sente il bisogno di dedicare maggior interesse alla persona della Madre di Gesù, lo fa evidentemente per gettare maggior luce sul mistero del Figlio suo.

La sua testimonianza è tanto più preziosa in quanto è quella di un semplice laico cristiano, che non ha la consapevolezza di offrire un insegnamento suo proprio, ma che intende ribadire l'insegnamento tradizionale della Chiesa e difenderlo contro le calunniose insinuazioni dei pagani e dei giudei. Inoltre, la testimonianza di Giustino può riferirsi all'intera Chiesa del suo tempo, perché, come filosofo itinerante, egli conobbe sicuramente sia l'oriente che l'occidente cristiano.

Ulteriori sviluppi in S. Ireneo di Lione

È’ nel contesto della dottrina della «ricapitolazione» di tutte le cose in Cristo, che Ireneo (150-202 circa) spiega il ruolo della Vergine santa nel piano divino della salvezza, ricorrendo al parallelismo Eva-Maria. Fedele all’insegnamento di S. Paolo (cf Rom 5,12ss), la dottrina ireneiana della ricapitolazione mette bene in evidenza i due grandi obiettivi ottenuti dal Cristo nella sua opera redentrice: un risultato negativo, consistente nella distruzione del peccato e della more, che sono le due principali conseguenze della disobbedienza di Adamo; e un risultato positivo, vale a dire la restaurazione dell’intero genere umano secondo l’immagine di Dio distrutta dal peccato di origine. Questi due risultati il nuovo Adamo li ha conseguiti mediante la sua totale obbedienza al Padre, controbilanciando in tal modo la disobbedienza del primo Adamo e riaprendo vittoriosamente l’antico conflitto contro Satana.

Annunciazione (Beato Angelico - Madrid, Museo del Prado) Beato Angelico, Annunciazione (Madrido , Museo del Prado. Accanto alla scena principale, il pittore ha rappresentato la cacciata dei Progenitori dall'Eden.

È qui che si inserisce la dottrina di Maria nuova Eva e, rispetto a Giustino, che aveva toccato questo tema casualmente, Ireneo ne trae sviluppi per una riflessione teologica più matura e profonda:

«Come Eva, la quale, pur avendo come marito Adamo, era ancora vergine... disobbedendo divenne causa di morte per sé e per tutto il genere umano, allo stesso modo Maria, che, pur avendo lo sposo, era ancora vergine, obbedendo divenne causa di salvezza per sé e per l'intero genere umano... Così dunque il processo della disobbedienza di Eva trovò la soluzione grazie all’obbedienza di Maria. Ciò che Eva aveva legato a causa della sua incredulità, Maria lo ha sciolto mediante la sua fede» (Adversus Haereses, 3,22).

Chiaramente Ireneo stabilisce un parallelismo perfetto tra le due donne, sia nella convergenza che nell'antitesi, come del resto l'apostolo aveva fatto con Adamo e Cristo. Eva e Maria, pur essendo ambedue sposate, erano ancora vergini. Ma mentre Eva disobbedì, causando rovina e morte per sé e per il genere umano, Maria con la sua obbedienza agì come causa di salvezza. La disobbedienza di Eva impose all'umanità dei legami di schiavitù spirituale, mentre l'obbedienza di Maria sciolse questi legami, riportando l'uomo alla sua primitiva libertà. La disobbedienza di Eva è conseguenza della sua incredulità, invece l'obbedienza di Maria è frutto della sua fede.

Maria, «avvocata» di Eva

In un altro passo, dove l'antitesi Eva-Maria è condotta in parallelo con l'antitesi paolina Adamo-Cristo, Ireneo attribuisce alla Vergine l'appellativo di «avvocata di Eva»:

«Come Eva fu sedotta dalla parola dell'angelo (decaduto) al punto di fuggire davanti a Dio, avendo trasgredito la sua parola, così Maria ricevette il lieto annuncio per mezzo della parola dell'angelo, cosicché, obbedendo alla sua parola, portò Dio dentro di sé. E come quella si lasciò sedurre fino a disobbedire a Dio, così questa si lasciò persuadere in modo da obbedire a Dio. Per questo la Vergine Maria divenne avvocato della vergine Eva.

«E come il genere umano fu legato alla morte a causa di una vergine, così ne fu liberato per mezzo di una Vergine, giacché la disobbedienza di una vergine fu controbilanciata dall’obbedienza della Vergine.

«Se dunque il peccato del primo uomo fu riparato dalla retta condotta del Figlio primogenito (di Dio); se la scaltrezza del serpente fu vinta dalla semplicità della colomba (Maria); e se sono stati spezzati i legami che ci tenevano vincolati alla morte, sono stolti gli eretici: essi ignorano l'economia di Dio; ignorano la sua opera nei confronti dell'uomo» (ivi, 5,19).

Da questi testi appare chiaro come Ireneo non solo attribuisca a Maria un ruolo all'interno dell'opera della redenzione; egli specifica che questo ruolo è strettamente congiunto con l'azione compiuta dal Salvatore, alla stessa maniera in cui Eva ebbe una funzione, purtroppo negativa, accanto al primo Adamo.

Inoltre la Vergine santa non si limita a svolgere la sua funzione su un piano suo proprio, parallelo a quello di Eva. Essa fa qualcosa di più: interferisce nel piano stesso di Eva, perché con la sua semplicità distrugge l'orgoglio e la furbizia del serpente, che è l'autore dei mali di Eva.

Maria ed Eva (1516). Maria dona l'Eucarestia, fonte di vita; Eva dà  il frutto proibito, fonte di morte. Maria ed Eva (1516). Maria dona l'Eucarestia, fonte di vita; Eva dà il frutto proibito, fonte di morte.

Ma Ireneo va ancora oltre. In una pagina della sua Dimostrazione della dottrina apostolica scrive espressamente che come Adamo è stato «ricapitolato» in Cristo, alla stessa stregua Eva è stata «ricapitolata» in Maria:

«Era conveniente e giusto che Adamo fosse ricapitolato in Cristo, affinché la morte fosse assorbita nell'immortalità e che Eva fosse ricapitolata in Maria, affinché la Vergine, divenuta avvocata di un'altra vergine, potesse annullare e distruggere, con la sua verginale obbedienza, la disobbedienza verginale» (n. 33).

I tre testi che abbiamo citato sono in successione cronologica, ed è facile osservare un certo sviluppo progressivo. Il principio della ricapitolazione viene integrato con un altro principio, quello della «ricircolazione», che introduce nella teologia di Ireneo una nota storico-salvifica. Se il primo infatti afferma che l'umanità, caduta a causa del suo primo capo Adamo, doveva essere ricondotta a Dio da un altro uomo che fosse il suo secondo capo, cioè il Cristo, il principio della ricircolazione afferma che questo processo di restaurazione compiuto dal Salvatore doveva corrispondere passo a passo, ma su un piano antitetico, alla storia della caduta. Maria entra in questo processo come l'antitipo di Eva.

Una dottrina mariana di grande attualità

Con questa visione, il vescovo di Lione dimostra di voler considerare la storia umana come un fenomeno unitario, nel quale il Nuovo Testamento non è altro che la continuazione dell'Antico. L'unica economia divina, interrotta da Adamo, al quale Eva fu associata, venne ripresa e portata alla sua completa perfezione dal Cristo, al quale Maria è pure associata.

Il vescovo di Lione colpisce per i termini particolarmente forti con cui esprime le proprie convinzioni teologiche. Egli afferma senza ombra di dubbio la presenza attiva ed efficace della Vergine santa nella storia della salvezza e lo fa con straordinaria determinazione.

A ragione il cardinale John Henry Newman asseriva che la verità su Maria come nuova Eva costituisce un insegnamento rudimentale, ma della massima rilevanza, lasciatoci dall'antichità cristiana sulla Beata Vergine. E la prima meditazione sulla sua persona e sulla sua missione; il più ampio profilo tracciato su di lei; l'aspetto con cui ci è stata tramandata negli scritti dei primi Padri.

Questo insegnamento nella Chiesa è stato largamente ripreso e valorizzato ed ha avuto un durevole influsso sia nel campo della dottrina che del culto.

Attualmente il ricorso alla tipologia nella trattazione teologica e quindi anche mariologica, non è più in auge e nei suoi confronti abbiamo qualche problema; la dottrina di Maria come Nuova Eva, sviluppata dalla Chiesa antica, risulta di grande attualità e certamente capace di illuminare il dibattito odierno circa la collaborazione di Maria alla redenzione degli uomini e alla sua opera di mediatrice.







Caterina63
00martedì 31 maggio 2011 09:09
[SM=g1740733] Il Movimento Domenicano del Rosario
www.sulrosario.org
info@sulrosario.org

vi offre in video alcune Preghiere e profonda Catechesi sulla Beata Vergine Maria....

www.gloria.tv/?media=161669&postings



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