Devozione al Volto Santo di Gesù (imperdibile)

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Caterina63
00mercoledì 17 dicembre 2014 19:57

  CONOSCERE E ADORARE IL VOLTO SANTO


 

PRESENTAZIONE

"Conosci la medaglia del Volto Santo di Gesù"? Davanti alla mia stupefatta ignoranza mi si offrì; quindici anni fa, una bella medaglietta dorata con il Volto di Gesù con la scritta: "ILLUMINA, DOMINE, VULTUM TUUM SUPER NOS"

(Illuminaci col tuo Volto o Signore) e sul retro l'o­stia Santa con la scritta: "MANE NOBISCUM DOMINE" (Rimani con noi, Signore).

Fu così che incominciai ad interessarmi della immagine del Sacro Volto. Dopo tanti anni quale non fu la mia sorpresa al sentirmi chiedere, da una persona conosciuta qualche mese fa, di "dare un'oc­chiata" ad un opuscolo contenente varie notizie e preghiere sul S. Volto di Gesù Cristo.

Una "sorpresa" che subito capii essere "dono" anche perché la persona che aveva con tanto amore fatto il lavoro di "raccolta", circa un anno fa ricevet­te un messaggio da parte di Gesù che le chiedeva di aiutarlo nel diffondere la conoscenza dell'opera di riparazione al Suo Santo Volto. Quest'anima che da anni diffondeva già l'amore e la riparazio­ne per le sofferenze di Gesù nell'orto del Gethsemani; era completamente ignara di una devozione al Sacro Volto, che risale a molti secoli fa, e si diede attorno per saperne di più.

Qualcuno leggendo si chiederà il "perché" questo particolare amore al Volto di Cristo"? E' semplicis­simo - Se amiamo una persona che cosa balza alla nostra mente pensandola? Il volto. Il volto è la somma della personalità: qualità, carattere, virtù e manchevolezze di un uomo.

Ecco perché nel rapporto con il divino la nostra mente e il nostro cuore vanno al volto di Gesù, tra­mandatoci dalla Sindone e dal Velo della Veronica. E' il Volto che migliaia e migliaia di ebrei di duemi­la anni fa guardarono con ammirazione e amore, oppure con invidia ed odio (vedi i farisei) e che dif­fondeva pace e forza, dolcezza e coraggio ai grandi e sorrisi tenerissimi ai piccoli.

E' il Volto che, dal bacio traditore di Giuda fino all'ultimo respiro sulla Croce, emanò amore, pietà e perdono agli uomini d'allora e di oggi.

E' il Volto di Dio fatto Uomo accarezzato da Maria e baciato dai bambini che festosi e chiassosi 1' attorniavano.

E' il Volto che, grondante di sangue e incrosta­to di sputi e di polvere, tumefatto e contuso, fu amato da Sua Madre, venerato dalla Veronica, dalle pie donne e dal discepolo Giovanni.

E' il Volto che, da una statua o da un quadro guarda noi, uomini del ventesimo secolo, e parlando con gli occhi ci ripete: vi amo!

Vi amo e vi chiedo di consolarmi, perché consolan­do Me istantaneamente scenda in voi la Mia Consolazione.

Un Sacerdote

 

GESU'AD UN'ANIMA:                14/2/87

"La Mia gioia sia nel tuo cuore figlio.

Vivi   nella gioia amorosa della riparazione!

Sforzati di aiutarMi in tutti i modi nell'opera di riparazione affinché possa Io riparare i difetti e le manchevolezze della tua anima.

Oh figlio, in questo tempo in cui le Mie creature si rivolgono con INDIFFERENZA alla Croce, con INDIFFERENZA al Mio Sangue, con INDIFFERENZA profonda al Mio Cuore acceso d'amore per loro

CIIIEDO TE

di unirti nell'opera di riparazione del VOLTO MIO, affinché possa IO STAMPARE NEL TUO CUORE L'IMMAGINE MIA ED IL PADRE GUARDARTI ATTRAVERSO IL MIO VOLTO.

E' vero! Poiché ogni anima che è tersa e lavata nel Mio Sangue diventa come un velo bianco e immacolato. E in essa, tramite l'amore, deterge il Mio Volto sputato e disprezzato. Così IO IMPRIMO in loro i Miei lineamenti Divini, così si stampa nell'anima PER SEMPRE l'im­pronta del Suo Signore e Maestro ed IL PADRE GUARDERA' ETERNAMENTE QUELL’ANI­MA ATTRAVERSO IL MIO VOLTO.

MI CONSOLA TANTO, figlio, QUANDO TU MI VIENI A TROVARE NELUORTO DEL

GETHSEMANI NELLA PROFONDA SOLI­TUDINE DI CHI AMA.

Quanta freddezza! Quanto buio! Quanto buio interiore in questa notte del Gethsemani che iniziò in quel giovedì e che si concluderà all'ultimo giorno del giudizio.

Quanto è fredda questa notte! Non c'è nem­meno la luna in cielo che rischiari un pò le tene­bre, poiché l'uomo ha amato le tenebre.

E la luna? La luna è Maria! E' Lei che rischiara per riflesso la nostra notte, ma le tene­bre sono fitte e profonde.

Oh dunque figlio! QUANDO TU MI VIENI A TROVARE NEL GETHSEMANI TROVI ME

AFFLITTO E ABBANDONATO ALLA PIU' TRISTE SCONSOLAZIONE.

Oh figlio, VORREI CHE TANTE ANIME VENISSERO A CONSOLARMI E INVECE SONO POCHISSIME QUELLE A CUI E' DATA QUESTA PARTICOLARE GIOIA. Grazie, dico IO a te!

Io, figlio, capisci? Perché ti amo! Ti amo gran­demente! Ti dico Grazie! Grazie per tutto quello che fai! Grazie per l'amore verso il tuo Signore!

Grazie per quando Mi guardi con amore!

ED ORA FIGLIO, CERCA DI DIFFONDERE

L’OPERA DELLA RIPARAZIONE COSI' CHE TU POSSA ESSERE UNA DI QUELLE ANIME CHE DETERGONO IL MIO VOLTO DALLE INGRATITUDINI  DEI  CUORI UMANI.

Viva in te sempre la Mia pace, la vera pace. Cioè il sapere di essere amato! Cioè il sapere di possedermi nell'intimo del tuo cuore.

Ti benedico figlio e il tuo Signore e Maestro è dinanzi a te per guidare i tuoi passi, verso di te per proteggerti da ogni male, è dietro te per custodirti dalle insidie del maligno.

Ti benedico nel nome del Padre, nel nome Mio e dello Spirito Santo.

 

 

Gesù ha chiesto di diffondere e far conoscere come vuole che sia onorato il Suo Santo Volto tramite "un amico del Gethsemani" che da anni si prodiga per far meditare e propagare la devozione della SS. Passione del Gethsemani e fa capire come gli sia tanto gradita la veglia di riparazione nella notte tra il giovedì e il venerdì.

E' lo stesso "Volto" delle sofferenze spirituali di Gesù che ha sudato sangue per i nostri peccati facendo Sue tutte le nostre colpe. S. VOLTO e GETHSEMANI: il dolore e l'annientamento di un Uomo-Dio.

Chi sono gli "Amici del Gethsemani?"

1) -  Che cosa era, che cosa fu, per Gesù, Signore e Fratello nostro divino, il Gethsemani (almeno nell'ultima parte della sua vita). Fu un luogo di RITIRO e di ORAZIONE; fu il luogo della sua indicibile AGONIA.

2) -  Gli "AMICI del GETHSEMANI" sono dun­que gli amici di Gesù che pregano, che si riti­rano lontano dal tumulto del giorno e dal (pur necessario) rapporto con gli uomini per "con­solidare" nella contemplazione amorosa e nel "FIAT!" l'unione col PADRE, nello SPIRI­TO SANTO.

3) -   Gli "AMICI del GETHSEMANI" sono gli amici di Gesù che agonizza “fatto peccato (come scrive S. Paolo) per la salvezza degli uomini, poiché Gesù - come scrive Pascal – è in agonia sino alla fine del mondo”. Perciò sono coloro che accettano - sotto l'impulso dello Spirito Santo e dietro il materno invito di MARIA (che potremo chiamare la "VER­GINE del GETHSEMANI") - di produrre in sé stessi il desiderio cristico di unione con DIO mediante il "fiat" dell'orazione, e il "fiat" della sofferenza.

4)      Per essere "Amici del Gethsemani" bisogna dunque (prima e insieme) camminare con decisione sulla via della salvezza ("Cosa devo fare per avere la "vita eterna?" - Osserva i COMANDAMENTI") e camminare con abbandono sulla via della santità, senza ten­tennamenti né compromessi col male. Il santo è colui che ascolta l'invito di DIO e che dice "SI" qualsiasi cosa accada.

5)    Gli "Amici del Gethsemani" devono essere i "piccoli" di cui scrive la Bibbia. Essi sanno di avere tanto spesso dormito accanto al Signore che agonizzava; essi sanno di aver tanto spes­so... "russato" accanto a GESU' che sudava Sangue, tremendamente solo.

6)    Gli "Amici del Gethsemani" devono dunque comunicare con Gesù per gli uomini, per tutti gli uomini deturpati dal peccato o straziati dalla sofferenza e dalla disperazione. "A van­taggio degli uomini", secondo il dono di Dio, nel proprio umile vaso di creta.

7) -  Gli "Amici del Gethsemani", sono quindi figli della CHIESA, devoti al "Dolce CRISTO in terra", attenti alla voce del Vescovo, docili alle indicazioni dei Concilii.

SALDI nella FEDE - CONSOLIDATI dalla SPERANZA - DOCILI alla CARITA' (che è dono) essi sono TESTIMONI di CRISTO nel mondo, rocce salde fra i flutti tempestosi della storia umana.

Lo SPIRITO va loro insegnando "quello che vi è nell'uomo"; essi conoscono il loro nemi­co (satana, il mondo, la carne); resi piccoli dall'esperienza del peccato o da una gratuita liberazione da esso sanno COMPATIRE fratelli.

8)      Incamminati verso il REGNO di DIO (che è già fra noi), gli "Amici del Gethsemani" atten­dono con pazienza e impegno ai doveri quo­tidiani che per lo più sono sempre umili e pic­coli. Ognuno di essi, secondo il proprio "dovere di stato", lavora insieme all'EVAN­GELIZZAZIONE e alla promozione umana, secondo il desiderio del PAPA (vedi "Evangelii Nuntiandi").

Ma vigila attentamente contro la dissipazio­ne, contro l'edonismo, contro la faziosità" contro  il  disorientamento,  contro  il

"COMPROMESSO col mondo", soprattutto.

9)    Gli "Amici del Gethsemani" sono devoti a MARIA, Madre di Gesù e Madre della Chiesa, cui una spada ha trapassato l'anima e che era vigilante accanto al suo FIGLIO-DIO e che tuttora stende la sua materna protezione sulla Comunità dei redentì.

10) - PROTETTORI CELESTI per gli "AMICI del GETHSEMANI" sono i TRE ARCAN­GELI: MICHELE - RAFFAELE - GABRIE­LE, che si offrono come loro "Protettori parfi­colari" presso il TRONO di DIO.

S. MICHELE li difenderà dagli assalti di Satana, ottenendo loro il dono della FOR­TEZZA e la virtù della FEDE.

- S. RAFFAELE li guiderà nelle difficoltà e otterrà loro i doni della SCIENZA e del CONSIGLIO con la virtù della SPERANZA.

SGABRIELE li illuminerà intorno alla "PAROLA di DIO" con il dono dell'INTELLETTO facendoli crescere nella virtù della CARITA' con la"SAPIENZA".

11)  Che devono fare gli "Amici del Gethsemani?"

- Cooperare alla REDENZIONE: "Comple­tare - come dice S. Paolo - ciò che manca alla Passione di Cristo", giungendo anche, se DIO vuole e dà grazia, all'agonia del corpo; all'agonia dell'anima, all'agonia del cuore.

ACCETTARE di ESPIARE per le umane iniquità - sempre secondo la Volontà e il dono di DIO - in umile coscienza della pro­pria condizione di peccatori, sino a CON­DIVIDERE l'amara SOLITUDINE di GESU' che prega nel GETHSEMANI.

AIUTARE GESU' che soffre e ama per la redenzione delle anime, imitando il Cireneo, che portò, per un tratto, la CROCE di Gesù.

12) - Gli "AMICI del GETHSEMANI" si impegna­no a DIGIUNARE ogni venerdì, la sera a pane e acqua, o saltando addirittura la cena.

- Il venerdì alle ore tre sosteranno per qualche minuto accanto a Gesù che muore attingen­do il suo SANGUE PREZIOSISSIMO, e distribuendolo per quanti stanno morendo, soffrono, sono tentati, ecc.

13)  - Gli "AMICI del GETHSEMANI" nella loro VEGLIA RIPARATRICE NOTTURNA (dal giovedì al venerdì) hanno soprattutto l'in­tenzione di RIPARARE PER TUTTI I SACRILEGIche si commettono contro GESU' EUCARESTIA e per ottenere la CONVERSIONE dei profanatori dell'Eucarestia e di quanti si CONFESSANO sacrilegamente.




Caterina63
00mercoledì 17 dicembre 2014 19:58
 PAROLE DI GESU'

 


"Nel Gethsemani conobbi i peccati dì tutti gli uomini. Fui fatto quindi: ladro, assassino, adultero, bugiardo, sacrilego, bestemmiatore, calunniatore e ribelle al Padre che invece ho sempre amato.


Io, puro, ho risposto al Padre come se fossi macchiato di tutte le impurità. Ed in questo, appunto è consistito il Mio sudare sangue: nel contrasto del Mio amore per il padre e la Sua volontà che voleva addossarmi tutto il marciume dei Miei fratelli.


Ma ho obbedito, sino alla fine ho obbedito e per amore di tutti mi sono ricoperto di ogni macchia, pur di fare il volere di Mio Padre e salvarvi dalla perdizione eterna.


Nessuno crederà che molto più soffrii allora anziché sulla Croce, pur tanto e tanto dolorosa, perché chiaramente ed insistentemente Mi fu mostrato che i peccati di tutti erano fatti Miei ed Io dovevo risponderne per ciascuno.


Sicché Io, innocente, ho risposto al padre come se fossi veramente colpevole di disonestà.


Considera, perciò, quante agonie più che mor­tali ho avuto in quella notte e, credimi, nessuno poteva alleggerirmi di tali spasimi, perché, anzi, vedevo che ognuno di voi si è adoperato per render­mi crudelissima la morte che ad ogni attimo Mi veniva data per le offese di cui ho pagato interamen­te il riscatto.


Più di quanto l'uomo può capire ed oltre ogni immaginazione, provai in Me stesso abbandono, dolore e morte.


Nessuna grandezza maggiore potete attri­buirmi che questa: essere divenuto centro, bersa­glio di tutte le colpe vostre.


Immensamente conobbi il peso delle offese che al Padre Mio furono e sarebbero state fatte.


La Mia Divinità, avendo preso per suo proprio strumento la Mia Umanità, Mi partecipava la brut­tezza che nasconde la ribellione e la conseguente disubbidienza, trasformando il tutto in gemiti e mar­tini nell'Anima e nel Corpo.


Ma un solo istante sarebbe bastato, un solo Mio sospiro avrebbe potuto operare la Redenzione per la quale ero stato inviato; eppure moltiplicai questi sospiri, prolungai il Mio vivere quaggiù, perché Sapienza e Amore così volevano.


Giunto, però alla fine volli come intensificare in Me stesso ogni genere di patimenti: vidi tutto ciò che dovevo redimere e che tutto Mi era addossato come cose Mie.


Fù lì, nell'Orto, il culmine del dolore e Uomo quale Io volli essere, fui atterrato, sopraffatto, fisicamente distrutto.


Venne l'Angelo Mio e mi ristorò mostrando­mi le pene che altre Mie creature fedeli avrebbe­ro sofferto per questo Mio soffrire; non gloria Mi fu mostrata ma amore, compassione, unione.


Ecco come ripresi animo, ecco come diedi a Me stesso sollievo e forza.


Pianto e lotta, sangue e vittoria, ho portato agli uomini, ingrati ed immemori, per quella notte di grande sconforto.


Fu notte di redenzione, in cui Mi sostituii ad ogni peccatore e ne presi ogni colpa, ma, oltre a ciò volli racchiudere anche le pene tutte degli uomini e soffrirne intensamente.


Miei cari, il Gethsemani è un mare senza con­finì, un oceano in carità nel quale ogni persona, ogni colpa, ogni dolore venne sommerso ed Io sentii real­mente: non in via immaginaria, tutta la gravezza che nel mondo sarebbe discesa.


Amore per il Padre, amore per gli uomini, Mi fecero vittima volontaria.


Se uno di voi avesse potuto vederMi, sarebbe morto di spavento per il solo aspetto fisico che avevo preso.


Poiché non trattavasi di un solo tipo di pena, non si trattava di un solo anelito, ma di mille, milioni di aneliti tutti compressi in Me.


Io fui capace di abbracciare ogni vostra colpa e tutte le vostre sofferenze. Io solo sono stato capace di sentire, dico sentire, tutte le vostre pene, perché io ero voi e voi eravate Me.


Notte di tragedia, notte oscura per la Mia Anima che inoltravasì titubante fra gli ulivi del Gethsemani.


Il Padre Mi preparava l'Altare sul quale Io, Sua Vittima, dovevo essere Immolato.


Io dovevo prendere le colpe degli altri e Colui che Mi aveva mandato, attendeva quella notte per dare agli uomini la misura del Suo Amore, col sacri­ficio totale di Me, Suo figlio e Sua Prima Creatura.


Laggiù fra gli ulivi del Gethsemani, il pecca­to degli uomini ebbe sconfitta definitiva perché fu in quel luogo che Io Mi immolai e vinsi.


E' vero che sarebbe bastato un solo sospiro nel mondo per dar redenzione tutti, ma è anche vero che un'opera è completa quando raggiunge il culmi­ne voluto, come dire che, essendo stabilito che Io pagassi per tutti sottoponendomi alle umiliazioni della Passione, soltanto con la Immolazione poteva­si raggiungere lo scopo voluto dal Padre.


Difatti, il merito fu infinito in Me, qualsiasi cosa Io facessi, tuttavia la volontà Divina voleva la Mia umiliazione sotto la Sua potente mano, a titolo di completamento della Sua e Mia opera: perciò col Gethsemani si adempì la prima parte di tale volontà e la parte principalissima.


Lentamente, quasi privo di forze, ero giunto ai piedi di quell'altare sul quale il Mio Sacrificio stava per iniziarsi e consumarsi.


Che notte fu quella! Quale angoscia, nel Mio cuore, al pensiero, alla visione terrificante dei pec­cati degli uomini!


Ero la Luce e non vedevo che tenebre; ero il Fuoco e non sentivo che gelo; ero l'Amore e non sen­tivo che il disamore; ero il Bene e non sentivo che il male; ero la Gioia e non avevo che tristezza, ero Dio e Mi vedevo un verme, ero il Cristo, l'unto del Padre e Mi vedevo lordo e ributtante, ero la Dolcezza e non sentivo che amarezza; ero il Giudice e subivo la condanna, la vostra condanna; ero il Santo, ma venivo trattato come il massimo peccatore; ero Gesù, ma sentivo chiamarMi soltanto con nomi di vitupero da satana; ero la vittima volontaria, però la Mia stessa natura umana Mi faceva sentire tremore e debolez­za e chiedeva l'allontanamento di tutta la sofferenza in cui trovavasi; sì, ero l'Uomo di tutti i dolori cui era sfuggita la gioia della donazione di Me stesso che avevo fatto con trasporto tutto Divino.


E tutte queste cose, perché? Ve l'ho già detto:


Io ero voi, perché voi dovete divenire Me.


La Mia Passione... Oh! che abisso di amarezze ha racchiuso!


E come è lontano chi crede di conoscerla sol­tanto perché pensa alle sofferenze del Mio Corpo!


Guardate al Gethsemani, guardatemi disfatto nell'Orto e unitevi a Me.


Torno oggi a voi per ricordarvi di guardare bene il Mio viso triste, di considerare meglio il Mio sudore di Sangue...


Non vi interessa molto questa Passione scono­sciuta? Non vi pare che merito più considerazione, migliore attenzione?


Anime Mie care! Tornate al Gethsemani, torna­te con me nel buio, nel dolore, nella compassione, nell' amore doloroso!


E tu, come ti trovi ora? Intendi, dunque, che ti faccio simile a Me?


Posa anche tu le tue ginocchia sulla terra del tuo sacrificio e dì con Me:


Padre, se è possibile, allontana da me questo calice: però non si faccia la mia, ma la Tua volontà.


E quanto avrai detto con intima convinzione "fiat", allora cesserà tutto e sarai rinnovato nel Mio Amore.


Guardate al Gethsemani, guardatemi disfatto, nell'orto e unitevi a Me!'


Quanto a Me il soffrire che fu, ora Mi sarà dolcissimo se vi metterete nella considerazione delle Mie pene. Non temete di entrare con Me nel Gethsemani:


Entrate e vedete. Se poi, vi parteciperò sensibi­li angosce e solitudini, ritenetele Miei veri doni e non vi smarrite, ma con Me dite:


Padre, non la mia volontà, ma la Tua si faccia!


Pregatemi, perché voglio sia conosciuto come ho amato tutti voi in quell'ora di abbandono e di tri­stezza senza nome.


 


(dal libro: Anonimo del XX secolo - Parole di cielo - in 3 volumi - 7 ediz.)


 


Per richieste di libri e di pagelline da diffondere:


tel. 0721.860753 - Casella postale 28 - 61032 FANO (PU)


 


LE PROMESSE DI GESU'


 


Dal mio Cuore sempre partono voci di amore che invadono le anime, le scaldano e, a volte, le bru­ciano... E' la voce del Cuore mio che si propaga e raggiunge anche quelli che non vogliono sentirmi e che, perciò, non si accorgono di me. Ma a tutti parlo interiormente, a tutti mando la mia voce, perché tutti amo. Chi conosce la legge dell'amore non si mera­viglia se Io insisto a dire che non posso non pic­chiare alle porte di quelli che mi resistono e che il rifiuto che spesso ne ottengo mi costringe - per così dire - a ripetere il richiamo, l'invito, l'offerta.


Ora, queste mie voci tutte calde d'amore, che partono dal Cuore mio, che altro sono se non l'amo­rosa volontà di un Dio amante che vuole salvare? Ma so assai bene che i miei inviti disinteressati non giovano a tanti e che i pochi che li accettano devono anche essi fare notevoli sforzi per accogliermi. Ebbene voglio dimostrarmi generoso (quasi che finora non lo fossi stato) e lo fo dandovi una prezio­sa gemma dell'amore mio per testimonianza dell'af­fetto sincero che Io nutro per tutti. Così, ho deciso di aprire una diga per lasciar passare il fiume di grazia che il mio cuore non può contenere più.


Ed ecco cosa offro a tutti in cambio di un pò d'a­more: remissione di tutte le colpe e certezza di sal­vezza in punto dì morte a chi pensa, una volta al giorno, almeno, alle pene che provai nell'Orto del Gethsemani; contrizione perfetta e duratura a chi faccia celebrare una messa in onore di quelle stesse pene; riuscita nelle faccende spirituali a coloro che inculcheranno agli altri l'amore alle pene dolorosis­sime del mio Gethsemani. Infine, per dimostrarvi che voglio proprio rompere una diga del mio Cuore e darvi un fiume di grazia, Io prometto a chi si farà promotore della devozione al mio Gethsemani que­ste altre tre cose: vittoria completa e definitiva nella maggiore tentazione cui è soggetto; potere diretto di liberare anime dal Purgatorio; grande luce per com­piere la mia volontà.


Tutti questi doni miei Io farò con certezza a quelli che faranno le cose che ho dette, con amore e com­passione per la mia spaventosa agonia del Gethsemani.


(agosto del 1963)


 


vùoi unirti alle ANIME CONSOLATRICI di Gesù agonizzante nell'orto del Gethsemani?


Dai la tua adesione a:


"GLI AMICI DEL GETHSEMANI"


Lungo Castellano Sisto V0, 56 - Tel. 0736.251214 - 63100 ASCOLI PICENO


 


PREGHIERA A GESU' AGONIZZANTE NEL GETHSEMANI


 


O Gesù, che nell'eccesso del tuo amore e per vincere la durezza dei nostri cuori, doni tante grazie a chi medita e propaga la devozione della tua SS. Passione del Gethsemani, ti prego di voler disporre il cuore e l'anima mia a pensare spesso alla tua ama­rissima Agonia nell'Orto, per compatirti e unirmi a te il più possibile.


Gesù benedetto, che sopportasti in quella notte il peso di tutte le nostre colpe e che per esse hai pagato completamente, fammi il grandissimo dono di una perfetta contrizione per le mie numerose colpe che ti fecero sudare sangue.


Gesù benedetto, per la tua fortissima lotta del Gethsemani, dammi di poter riportare completa e definitiva vittoria nelle tentazioni e specialmente in quella cui vado maggiormente soggetto.


O Gesù appassionato, per le ansie, i timori e le sconosciute ma intensissime pene che hai sofferto nella notte in cui fosti tradito, dammi una grande luce per compiere la tua volontà e fammi pensare e ripensare all'enorme sforzo e alla impressionante lotta che vittoriosamente sostenesti per fare non la tua ma la volontà del Padre.


Sii benedetto, o Gesù, per l'agonia e le lacrime che versasti in quella notte santissima. Sii benedet­to, o Gesù, per il sudore di sangue che avesti e per le angoscie mortali che provasti nella più agghiaccian­te solitudine che mai uomo potrà concepire. Sii benedetto, o Gesù dolcissimo ma immensamente amareggiato, per la preghiera umanissima e divinis­sima che sgorgò dal tuo Cuore agonizzante nella notte dell'ingratitudine e del tradimento.


Eterno Padre, ti offro tutte le Sante Messe pas­sate, presenti e future unito a Gesù agonizzante nell'Orto degli ulivi.


Santissima Trinità, fa che si diffonda nel mondo la conoscenza e l'amore per la S.S. Passione del Gethsemani.


Fà, o Gesù, che tutti coloro che ti amano, vedendoti crocefisso, ricordino anche le inaudite pene tue nell'Orto e, seguendo il tuo esempio, impa­rino a ben pregare, combattere e vincere per poterti poi glorificare eternamente in cielo. Così sia.


 


23.XI. 1963


Con approvazione ecclesiastica + Macario, Véscovo di Fahriano


 


LE PROMESSE DI GESU' ai devoti del Suo Santo volto


 


 - "PER L’IMPRONTA DELLA MIA UMA­NITÀ LE LORO ANIME SARANNO


PENETRATE DA VIVIDA LUCE SULLA MIA DIVINITÀ IN MODO CHE,  PER LA SOMIGLIANZA DEL MIO VOLTO, SPLENDERANNO PIÙ DEGLI ALTRI NELL’ETERNITÀ".


(Santa Geltrude, Libro IV Cap. VII)


 -   Santa Matilde, chiedeva al Signore che coloro i quali celebravano la memoria del dolce Suo Volto, non andassero privi dell'a­mabile Sua compagnia, ebbe in risposta: "NON UNO DI ESSI ANDRÀ DA ME DIVISO".


(Santa Matilde, Libro 1 - Della grazia spiri­tuale - Cap. XII)


3° -   "NOSTRO SIGNORE", dice Suor Maria Saint-Pierre: MI HA PROMESSO D'IM­PRIMERE, NELLE ANIME DI COLORO CHE ONORERANNO IL SANTISSIMO


SUO VOLTO, I TRATTI DELLA SUA DIVINA SOMIGLIANZA".


(21 gennaio 1844)


4° - "PER IL SANTO MIO VOLTO OPERE­RETE PRODIGI". (27 ottobre 1845)


 - "PER IL SANTO MIO VOLTO OTTER­RETE LA SALVEZZA DI MOLTI PEC­


CATORI: PER L'OFFERTA DEL MIO VOLTO NULLA VI SARÀ RIFIUTATO.


OH SE SAPESTE QUANTO IL MIO VOLTO SIA GRADITO AL PADRE MIO! (22 novembre 1846)


 - "COME IN UN REGNO TUTTO SI ACQUISTA  CON  UNA  MONETA,


SULLA QUALE SIA IMPRESSA LEFFI­GE DEL PRINCIPE, COSÌ CON LA PRE­ZIOSA MONETA DELLA SANTA MIA UMANITÀ, CIOÈ COL MIO VOLTO ADORABILE, VOI OTTERRETE NEL REGNO  DEI  CIELI  QUANTO  VI AGGRADA". (29 ottobre 1845)


7° - "TUTTI COLORO CHE ONORERANNO IL SANTO MIO VOLTO IN SPIRITO DI


RIPARAZIONE, FARANNO CON CIO’ L’OPERA MEDESIMA DELLA VERONI­CA". (27 ottobre 1845)


8° - "SECONDO LA PREMURA CHE POR­RETE NEL RESTAURARE LE MIE SEMBIANZE    SFIGURATE    DAI BESTEMMIATORI, IO AVRÒ CURA DELLE  SEMBIANZE DELL’ANIMA VOSTRA, SVISATA DAL PECCATO: VI RISTABILIRÀ LA MIA IMMAGINE E LA RENDERÒ COSÌ BELLA COME ERA QUANDO USCÌ DAL FONTE BAT­TESIMALE". (3 novembre 1845)


9° - "IO DIFENDERÒ INNANZI AL PADRE


MIO LA CAUSA DI TUTTI COLORO,


CHE MERCÉ L'OPERA DI RIPARAZIO­NE, SIA CON PREGHIERE, SIA CON


PAROLE, SIA CON ISCRITTO DIFEN­DERANNO LA MIA CAUSA, IN MORTE ASCIUGHERÒ LA FACCIA DELLA LORO ANIMA, TERGENDONE LE MACCHIE DEL PECCATO RIDANDO­LE LA SUA PRIMITIVA BELLEZZA". (12 marzo 1846)


Le ingiunse inoltre di scrivere queste pro­messe: dichiarando che, qualora le tenesse segrete e non ne parlasse, commetterebbe un’ingiustizia, (Sua vita, Cap. XX, p. 246).


A così tante lusinghiere promesse chi non si darà tutto al servizio del Santo Volto di N.S. Gesù Cristo? Del resto a dimostrare l'efficacia di que­sta devozione basterebbe leggere i miracoli senza numero operati dal Servo di Dio Leone Dupont e che tuttora si operano al maggior incremento della medesima non solo in Francia, ma in Italia ed in ogni parte del mondo.


   


Caterina63
00mercoledì 17 dicembre 2014 19:59

    IL SANTO VOLTO


 


E' nota l'antichissima tradizione, orma fis­sata nella sesta stazione della Via Crucis, di quella pia donna di nome Veronica che, vedendo Gesù in mezzo al lugubre corteo salire stentatamente verso il Calvario oppresso dalla pesante Croce, e, osservando il Suo Volto livido, sfigura­to dai colpi, tutto coperto di polvere, di sputi, di sudore, di ferite e di sangue, dallo sguardo dolo­rosamente triste, si commuove, s'intenerisce, ne sente viva pietà e subito pensa e vuole recare un po' di conforto al Suo Divin Maestro.


Istintivamente, in un attimo, con intrepido coraggio s'inoltra, si confonde con quella folla forsennata, sfida il furore dei soldati, si avvicina a Gesù, gli si prostra innanzi e poi, con gesto delicato, per meglio esprimerGli tutto il suo amore e la sua compassione, asciuga il Volto della Vittima Divina.


Gesù gradisce quel gesto. La ringrazia con dolce sguardo e la premia imprimendo le meste Sue sembianze in quel candido lino.


La donna portò con se, come ricordo, il S. Volto impresso miracolosamente in quel suda­rio, che ora si venera a Roma, in S. Pietro.


Gesù stesso ci invita a fermare il nostro sguardo compassionevole sul Suo Santo Volto, così villanamente e crudelmente oltraggiato nella Sua Passione. Perché, mentre non volle aver sollievo in nessuna parte del Suo Corpo, dispose che una donna Gli tergesse il Volto: Veronica, col quale passò alla storia. Ricorderà per sempre la generosità di quest'anima ripara­trice e insegnerà quanto Gesù desideri che sia Adorato e Onorato il Suo Divin Volto. Quel Volto che continua ad essere coperto di sputi e di lordure dalle infernali bocche dei bestemmiatori.


La devozione al Volto Santo si propone in modo particolare: l'Adorazione al Vostro fisi­co di Gesù Cristo, quale è stato nella Sua vita terrena, nella Sua Passione e attualmente nella Sua vita di gloria in Cielo. La riparazio­ne di tutti i peccati del mondo di tutti i tempi:


l'adempimento personale di quello che manca alla Passione di Cristo. Il Santo Volto è quel Gesù che fu Uomo gioia infinita del Padre. Pane fatto corpo, vino fatto Sangue. E' Gesù di tutti. Mio e tuo.


Di chi lo ama e di chi lo odia, di chi è nella gioia e di chi è nel dolore.


Perché quelli che soffrono portano in sé Gesù e la Sua Croce e portano nel loro volto il Volto stesso di Gesù.


Proprio quel Gesù che è stato, è e sarà moltipli­cato in ogni Eucarestia dei tempi, e che, Unico mi guarda adesso dal Cielo e mi ama, desideran­do di vedere, nel nostro volto, la Sua Immagine.


Il Santo Volto è Gesù: il Redentore Gesù che si imprime e si rivela nella Santa Sindone. Si imprime col sudore e col sangue, con gli sputi e con gli aromi. Rivela le trafitture delle mani, dei piedi e del costato. Rivela numerati i colpi della flagellazione. Rivela sulla nuca, i rivoli di sangue della coronazione di spine. Rivela sulla spalla i segni del pesante legno della Croce. Rivela il pudore delle Sue braccia incrociate e, dal fondo dei secoli, rivela il suo Volto Santo... Fronte segnata dal sangue, occhi chiusi, naso colpito, guance gonfie, labbra serrate, barba strappata, capelli inzuppati di sangue. Fissare gli occhi in quel Volto è come vederlo ancora tradi­to con un bacio, legato con funi, percosso, schiaffeggiato, velato, coperto di sputi e d'insul­ti senza nome.


Gesù rivela nel Suo Volto Santo il Volto del Padre, perché chi vede Lui vede il Padre. Il Santo Volto è il Segno di ogni dolore del Figlio dell'Uomo: Figlio di Dio e Figlio di Maria.


 


GESÙ CRISTO


Descritto da un contemporaneo


 


Lettera di Publio Lentulo, Governatore della Giudea (antecessore di Pilato), nella quale si descrivono  le  fattezze  di  Gesù  Cristo all'Imperatore di Roma, tradotta dal latino origi­nale che si conserva dai Signori Cesarini di Roma.


 


Ho inteso, o Cesare, che desideri sapere quanto ora ti narro: essendo qui un uomo, il quale vive di grandi virtù chiamato Gesù Cristo, dalla gente è detto profeta ed i suoi discepoli lo tengono per divino e dicono, che egli è figlio di Dio Creatore del cielo e della terra, e di tutte le cose che in essa si trovano e son fatte. In verità, o Cesare, ogni giorno si sentono cose meravi­gliose di questo Cristo: risuscita morti, e sana gli infermi con una sola parola. Uomo di giusta sta­tura, è molto bello di aspetto; ED HA MAESTA' NEL VOLTO, e quelli che lo mirano sono forzati ad amarlo e temerlo.


 


Ha i capelli di color della nocciola ben matura, sono distesi sino alle orecchie e dalle orecchie sino alle spalle sono di color della terra, ma più risplendenti.


Ha nel mezzo della fronte in testa il crin spartito ad usanza dei Nazareni, IL VOLTO SENZA RUGA, O MACCHIA, accompagnato da un colore modesto. Le narici e le labbra non possono da alcuno essere riprese con ragione: la barba è spessa ed a somiglianza dei capelli, non molto lunga, ma spartita per mezzo.


Il suo mirare è molto spaventoso e grave: ha gli occhi come i raggi del sole e nessuno può guardarlo fisso per lo splendore; e quando ammonisce, si fa amare, ed è allegro con gravi­tà. Dicono che nessuno l'ha veduto mai ridere, ma bensì piangere. Ha le mani e le braccia molto belle, nella conversazione contenta molti ma si vede di rado: e quando vi si trova, è molto modesto all'aspetto, e nella presenza è il più bell'uo­mo che si possa immaginare; tutto simile alla madre la quale è la più giovane che siasi mai vista in queste parti.


Però se la Maestà tua, o Cesare, desidera di vederlo come negli avvisi passati mi scrivesti, fammelo sapere, che non mancherò subito di mandartelo. Di lettere fa stupire la città di Gerusalemme. Egli non ha studiato giammai con alcun, eppure sa tutte le scienze, cammina scal­zo, senza cosa alcuna in testa; molti ne ridono in vederlo, ma in presenza sua nel parlare con lui tremano e stupiscono.


Dicono che un tal uomo non è stato mai veduto, né inteso in queste parti. In verità secon­do mi dicono gli ebrei non si è sentito mai di tali consigli, di così grande dottrina, come insegna questo Cristo e molti dei Giudei lo tengono per divino e lo credono; e molti altri me lo querela­no con dire che è contro la Maestà tua, o Cesare. Si dice di non aver mai fatto dispiacere ad alcu­na persona, ma sì bene tutti quelli che lo cono­scono che l'hanno provato dicono di aver ricevu­to benefizi e sanità.


Però alla Maestà tua, o Cesare, alla tua obbedienza sono prontissimo: quando mi comandi sarà eseguito. Vale.


Da Gerusalemme Indizione settima, luna undicesima, Della Maestà tua fedelissimo e obbedientissimo.


Publio Lentulo


Governatore della Giudea


La lettera è talmente chiara che non ha biso­gno di alcun commento. Ma voglio solo far nota­re, che dopo averla letta, siamo pervasi da una dolcezza infinita poiché la figura di Gesù balza evidente da questi pochi righi e sembra quasi di vederlo innanzi a noi; anzi sì, lo vediamo, lo sen­tiamo ed auspichiamo di essere travolti nel vor­tice del suo infinito amore per annullarci in "LUI".


 


ORIGINE E NATURA DELLA DEVOZIONE AL VOLTO SANTO DI GESU'


 


I primi scritti sul Volto di Cristo hanno per argo­mento la bellezza e la sofferenza del Volto di Gesù e sono dei Santi Padri.


Essi commentano il versetto del Salmo 44,3: "Bellissimo fra tutti i figli degli uomini Gesù fù bello e glorioso ad un tempo, come apparve nel giorno della trasfigurazione sul Tabor: bello e sofferente, vittima innocente per i peccati del mondo.


La proibizione delle immagini, come si ha dalla storia, ebbe origine per l'eccessivo timore d'idolatria. Tale paura svanì gradatamente e il culto delle immagini rifiorì quando il Concilio di Nicea (A. 787), giustificò solennemente il culto delle sacre immagini.


Da quel tempo inizia l'era aurea del Sacro Volto di Cristo e se ne dilata e approfondisce la devozione per tutta la Cristianità.


A Lucca, in Toscana, si dà il nome di Santo Volto, a un Crocifisso in legno intagliato, la cui figura di una meravigliosa bellezza è oggetto particolare della pubblica venerazione. Sono mille e duecento anni che si onora il Santo Volto.


Questo  Crocifisso  viene  attribuito  a Nicodemo che fu discepolo del Divin Maestro e con Giuseppe d'Arimatea lo calò dalla Croce dopo la Sua morte e gli rese gli onori della sepoltura.


Avendo Nicodemo esercitato l'arte d'inta­gliatore si accinse a riprodurre coll'intaglio il mistero dell'Uomo-Dio sospeso ed elevato in Croce. Per riprodurre la forma del Cristo non doveva che riferirsi alle sue recenti memorie. Egli aveva reso gli estremi uffici al corpo adora­bile del Redentore, lo aveva toccato con le sue mani, staccato dalla croce e deposto nel sepol­cro. I lineamenti del Divin Crocifisso contuso e sfigurato dalla morte e dai patimenti, erano restati profondamente impressi nella sua memo­ria. Egli volle rappresentarlo come lo aveva veduto con i suoi occhi. La tradizione racconta che avendo terminate le altri parti del Crocefisso, ad eccezione del capo, il valente artista si sentì in difficoltà a modellare questa parte del Corpo Divino che era la più importan­te di tutte. Certamente egli aveva nello spirito e nel cuore i lineamenti incancellabili del suo diletto Maestro, tuttavia disperava di uscirne bene e allora ricorse a una fervorosa preghiera. Improvvisamente fu preso dal sonno e quan­do si svegliò corse a guardare il suo lavoro e con grande meraviglia e commozione constatò che il Volto era stato modellato e condotto a termine "dalla mano di un Angelo". Esso è meravigliosa­mente intagliato e riproduce la Maestà, il dolore e la misericordia dell'Uomo-Dio sulla Croce.


Un santo Vescovo piemontese, Gualfredo, che dimorò a lungo in Palestina ebbe la rivela­zione della misteriosa Immagine del Redentore, e per sottrarla agli infedeli la imbarcò su una nave la quale, per ragioni misteriose si fermò in direzione di Lucca dove è tuttora venerata nella cattedrale. E' ben noto che i fedeli ricevessero molte grazie e venissero salvati nei pericoli e nelle calamità.


La devozione al Volto Santo di Lucca non è che l'espressione dell'amore dei nostri fedeli all'u­manità di Cristo sofferente.


Egli è in Croce e dalla Croce guarda amorevol­mente i Suoi figli e li consola, li sostiene nei tra­vagli della vita, negli immancabili patimenti, nella lotta quotidiana contro le forze del male.


La devozione al Volto Santo di Gesù è antica quanto la Chiesa, perché nata dalla contempla­zione del Crocifisso.


Da Santa Geltrude e Santa Matilde a Santa Te­resa di Gesù Bambino, da S. Francesco alla Beata Angela da Foligno e S. Maria Maddalena De' Pazzi, da Santa Gemma Galgani alla Serva di Dio Suor Maria Saint-Pierre carmelitana di Tours e il Servo di Dio Leone Papin Dupont. Ancor oggi però non mancano le anime pie, generose ed eroiche, che imitano e ripetono l'af­fettuoso gesto della Veronica, recando conforto a Gesù, col ricambio d'amore, riparando con la propria immolazione a tante iniquità.


Tra queste: la Serva di Dio Madre Maria Pierina de Micheli, figlia dell'Immacolata Concezione di Buenos Aires, la Venerabile Madre Maria Pia Mastena, fondatrice della Congregazione delle Religiose del Santo Volto, la Serva di Dio Suor Maria Concetta Pantusa e Madre Flora, il Beato Padre Gaetano Catanoso, il Servo di Dio Padre Abbate Don Ildebrando Gregori.


 


LA SERVA DI DIO SUOR MARIA DE SAINT-PIERRE


Carmelitana di Tours 1816-1848


 


Una vita breve, trentun anni, quella di Suor Maria De Saint-Pierre vissuta nell'amor di Dio e della Vergine e nel propagare la devozione al Santissimo Volto di Gesù.


La sua anima, nel Carmelo, si temprò alle virtù più belle della fede. Divenne mortificata e sensibilissima alle offese fatte al Signore in Francia allora in balia dell'ateismo. Un giorno, mentre pregava, udì il lamento di Gesù che chie­deva riparazione per tanto male.


Soleva fare la "Via Crucis" baciando la terra ad ogni stazione. Una volta, essendo assorta in orazione, udì la voce del Signore:


"IO CERCO DELLE VERONICHE LE QUALI ASTERGANO ED ONORINO IL MIO DIVIN VOLTO CHE HA POCHI ADO­RATORI. IL MIO NOME È DOVUNQUE BESTEMMIATO. PERSINO I FANCIULLI BESTEMMIANO. LA BESTEMMIA È IL PECCATO DEL DEMONIO. CON ESSA IL PECCATORE PRONUNCIA DA SÉ LA PROPRIA CONDANNA. E' UNA FRECCIA AVVELENATA CHE CONTINUAMENTE MI FERISCE IL CUORE".


Le suggerì una freccia d'oro con cui ferire deli­ziosamente il Suo Cuòre, cicatrizzarne le ferite e


farne sgorgare torrenti di grazie: "SEMPRE SIA LODATO, BENEDETTO, AMATO, ADORATO, GLORIFICATO IL SANTISSI­MO, SACRATISSIMO EPPURE INCOM­PRENSIBILE E INESPRIMIBILE NOME DI DIO IN CIELO E IN TERRA E NEGLI INFERNI, DA TUTTE LE CREATURE USCITE DALLE MANI DI DIO, PER IL S. CUORE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO NEL SS. SACRAMENTO DEL­UALTARE, cosi sia


Gesù le fece intendere che gli empi rinnovavano continuamente le bestemmie, gli oltraggi, le ingiurie inflitte al Suo Volto Augustissimo.


Suor Maria chiese al confessor di parlarne all'Arcivescovo di Tours, il Pastore allora venne al Carmelo ed ebbe un lungo colloquio con l'u­mile religiosa.


"QUESTO MERAVIGLIOSO VOLTO È LO SPECCHIO DELLE PERFEZIONI CONTENUTE NEL SS. NOME DI DIO. HO COMPRESO ANCHE CHE, COME IL SACRO CUORE DI GESÙ È L’OGGETTO SENSIBILE OFFERTO ALLE NOSTRE ADORAZIONI PER RAPPRESENTARE IL SUO IMMENSO AMORE AL SS. SACRA­MENTO DELL'ALTARE: COSÌ’ NELUOPE­RA RIPARATRICE IL VOLTO DI NOSTRO SIGNORE È L’OGGETTO SENSIBILE OFFERTO ALLE ADORAZIONI DEI MEM­BRI PER RIPARARE GLI OLTRAGGI DEI BESTEMMIATORI CHE OFFENDONO LA DIVINITÀ DI CUI ESSO È L’IMMAGINE, LO SPECCHIO E L’ESPRESSIONE. IN VIRTÙ DI QUESTO VENERABILE VOLTO  PRESENTATO ALL’ETERNO PADRE POSSIAMO PLACARE LA SUA GIUSTA COLLERA E OTTENERE LA CONVERSIONE DEGLI EMPI E DEI BESTEMMIATORI".


Il volto di Gesù è dono ambito dei cuori generosi che si sacrificano per Lui. Gesù ce lo dona a nome del Suo Divin Padre e per mezzo di Maria Sua Madre. Il Volto è un dono prezioso, con esso faremo grandi prodigi: "ASCIUGHE­REMO LA FACCIA AL NOSTRO DIVIN MAESTRO: CONVERTIREMO NOI E I PECCATORI. NOI RIPAREREMO LA SUADIVINA FACCIA SFIGURATA DALLE BESTEMMIE ED EGLI RIPARERÀ LA NOSTRA SFIGURATA DAL PECCATO".


 


"OH! SE TU POTESSI VEDERE LA BELLEZZA DEL MIO VOLTO! MA I TUOI OCCHI SONO TROPPO DEBOLI. ESSO E COME IL SIGILLO DELLA DIVINITA CHE HA LA VIRTÙ DI IMPRIMERE L’IM­MAGINE DI DIO NELLE ANIME CHE LO CONTEMPLANO".


 


      "PER IL SANTO MIO VOLTO OPERE­RETE PRODIGI".


 


"PER IL SANTO MIO VOLTO OTTERRETE LA SALVEZZA DI MOLTI PECCA­TORI. PER L’OFFERTA DEL MIO VOLTO NULLA VI SARÀ RIFIUTATO. OH SE SAPESTE QUANTO IL MIO VOLTO SIA GRADITO AL PADRE MIO!"


 


"COME IN UN REGNO TUTTO SI ACQUI­STA CON UNA MONETA SULLA QUALE E IMPRESSA L’EFFIGE DEL PRINCIPE, COSÌ CON LA PREZIOSA MONETA DELLA SANTA MIA UMANITÀ, CIOÈ COL MIO VOLTO ADORABILE, VOI OTTERRETE NEL REGNO DEI CIELI QUANTO VI AGGRADA".


 


"TUTTI COLORO CHE ONORERANNO IL SANTO MIO VOLTO, IN SPIRITO DI RIPA­RAZIONE, FARANNO CON CIÒ L’OPERA MEDESIMA DELLA VERONICA".


 


"SECONDO LA PREMURA CHE PORRETE NEL RESTAURARE LE MIE SEMBIAN­ZE SFIGURATE DAI BESTEMMIATORI, IO AVRÒ CURA DELLE SEMBIANZE DELL'ANIMA VOSTRA, SVISATA DAL PECCATO: VI RISTABILIRÒ LA MIA IMMAGINE, E LE RENDERÒ COSÌ BELLE COM'ERANO QUANDO USCIRONO DAL FONTE BATTESIMALE".


 


"IO DIFENDERÒ INNANZI AL PADRE MIO LA CAUSA DI TUTTI COLORO CHE, MERCÉ L'OPERA DI RIPARAZIONE, SIA, CON PREGHIERE, SIA CON PAROLE, SIA PER ISCRITTO DIFENDERANNO LA MIA CAUSA, IN MORTE ASCIUGHERÒ’ LA FACCIA DELLA LORO ANIMA, TERGEN­DONE LE MACCHIE DEL PECCATO ERIDANDOLE LA SUA PRIMITIVA BEL­LEZZA".


 


Suor Maria di Saint-Pierre è la prediletta del Volto Santo, come Margherita Alacoque è del Sacro Cuore.


Appena 9 anni visse nel sacro recinto del Carmelo inabissata nell'amore e nelle rivelazio­ni del Sacro Volto di Gesù, animata da uno spiri­to che non conosce limiti per riparare le continue offese fatte a Dio.


La devozione, antichissima nella tradizione cristiana, si riaccese e cominciò a divulgarsi dal Carmelo di Tours in tutto il mondo, attraverso la parola, attraverso la stampa. Soprattutto attraver­so l'amore delle anime che nel dolore del Volto di Cristo vedono le sofferenze della Chiesa.


 


Per richieste di immagini e biografia di Suor Maria e Leone Papin scrivere a:


CARMELO DE TOURS 13 Rue des Ursulines 37000 TOURS (Francia)


 


 


IL SERVO DI DIO LEONE PAPIN DUPONT (1797 - 1876)


 


Leone Dupont è giustamente chiamato "l'Amico del Volto Santo", colui che in Francia diede l'impulso alla sua devozione, e il cui nome oggi, appunto per i miracoli del Volto Santo, è conosciuto in ogni parte del mondo.


Frequentando il Carmelo di Tours per opere di carità, conobbe la portinaia: Suor Maria Saint­Pierre, la prediletta del Santissimo Volto di Gesù. Da lei ebbe informazioni sulla devozione riparatrice e ricevette pure la bella Immagine del S. Volto che il Dupont appese nel salotto di casa trasformato, in seguito, in cappella e consacrata dall'arcivescovo di Tours.


L'orrore della bestemmia e della profanazio­ne delle feste fece presto entrare Leone Dupont a far parte dell'opera meditata ed attuata da Suor Maria Saint Pierre.


Intanto l'Immagine del Volto Santo, dinnan­zi alla quale ardeva giorno e notte una lampada, cominciò ad essere oggetto di grande pietà da parte dei fedeli che vi accorrevano numerosi.


 


LA SERVA DI DIO Madre MARIA PIERINA DE MICHELI


 Figlia dell'Immacolata Concezione di Buenos Aires (11/9/1890 - 26/7/1945)


 


Anima ardente d'amore per Gesù e per le anime, si donò incondizionatamente allo Sposo ed Egli ne fece oggetto delle sue compiacenze.


Nutrì fin da bambina il sentimento della riparazione che crebbe in lei, col passare degli anni, fino a raggiungere l'immolazione comple­ta di se stessa. Non c'è da stupirsi se all'età di 12 anni, trovandosi nella Chiesa Parrocchiale di S. Pietro in Sala a Milano, osservando i fedeli che baciavano devotamente le Sante Piaghe del Crocifisso esposto per il venerdì santo, sente una voce ben distinta, dirle:


"NESSUNO MI DÀ UN BACIO D'AMORE IN VOLTO, PER RIPARARE IL BACIO DI GIUDA?".


Nella sua semplicità di bimba, crede che la voce sia udita da tutti, e prova pena vedendo che si continua a baciare le Piaghe e non il Volto di Gesù. In cuor suo esclama: "Te lo dò io il bacio d'amore, o Gesù abbi pazienza! "E giunto il suo turno Gli stampò, con tutto l'ardore del suo cuore, un bacio in volto.


Novizia le è concesso di fare adorazione notturna e nella notte dal giovedì al venerdì Santo, mentre prega davanti al Crocifisso, sente dirsi: "BACIAMI!"; suor Pierina ubbidisce e le sue labbra, invece di posarsi sopra un volto di gesso, sentono il contatto vero di Gesù.


Il Volto di Gesù l'attira con indicibile incan­to. Ne subisce il fascino, si compiace di guardar­lo, di fissarlo, di contemplarlo con amore, leg­gendovi le intime sofferenze del Suo Cuore, che procura di consolare, imponendosi rinunce e sacrifici.


Nel Santo Volto trova la forza, il coraggio, la generosità di adempiere fedelmente, e talvolta con eroismo, tutti i doveri e gli obblighi della vita religiosa e dei rispettivi offici a lei assegnati dall'obbedienza.


Sempre calma, serena, fiduciosa, pur nel crogiolo delle prove, accetta e abbraccia il dolo­re, che la purifica, la eleva e l'unisce alla sem­pre amabile volontà di Dio.


Suor Pierina mentre lamenta a Gesù una sua pena, le si presenta insanguinato e con espres­sione di tenerezza e di dolore le dice: "E IO CHE COSA HO FATTO?".Ella comprende, ed il S. Volto di Gesù diviene il suo libro di meditazione, la porta d'entrata nel suo cuore.


Col passare degli anni, Gesù le dimostra di tanto in tanto or triste, or insanguinato, chieden­dole riparazione, e così cresce in lei il desiderio di soffrire e d'immolarsi per la salvezza delle anime.


Nell'orazione notturna del 1° venerdì di quaresima 1936, Gesù, dopo averla fatta parteci­pe  ai  dolori  spirituali  dell'agonia  del Gethsemani, con Volto velato di sangue e con profonda tristezza, le dice:


"VOGLIO CHE IL MIO VOLTO, IL QUALE RIFLETTE LE PENE INTIME DEL MIO ANIMO, IL DOLORE E L’AMORE DEL MIO CUORE, SIA PIÙ ONORATO. CHI MI CONTEMPLA MI CONSOLA!".


Il martedì di passione, del medesimo anno, ode questa dolce promessa:


"OGNI VOLTA CHE SI CONTEMPLA LA MIA FACCIA, VERSERÒ L’AMOR MIO NEI CUORI E PER MEZZO DEL MIO SANTO VOLTO SI OTTERRÀ LA SALVEZ­ZA DI TANTE ANIME".


Nel primo martedì del 1937, riceve istruzio­ni sulla devozione al S. Volto:


"POTREBBE ESSERE CHE ALCUNE  ANIME TEMANO CHE LA DEVOZIONE E IL CULTO DEL MIO S. VOLTO DIMINUISCANO QUELLA DEL MIO CUORE. DÌ LORO CHE, AL CONTRARIO, SARA’ COMPLETATA ED AUMENTATA, CON­TEMPLANDO IL MIO VOLTO LE ANIME PARTECIPERANNO ALLE MIE PENE E SENTIRANNO IL BISOGNO DI AMARE E DI RIPARARE. NON È FORSE QUESTA LA VERA DEVOZIONE AL MIO CUORE?".


Il 23 maggio 1938, mentre il suo sguardo si posa istintivamente sul S. Volto di Gesù, si sente dire:


"OFFRI INCESSANTEMENTE ALL'E­TERNO MIO PADRE IL MIO S. VOLTO.  QUESTA OFFERTA OTTERRA’ LA SAL­VEZZA E LA SANTIFICAZIONE DI TANTE ANIME. SE POI L’OFFRIRAI PER I MIEI SACERDOTI, SI OPERERANNO MERAVIGLIE".


Il 27 maggio seguente:


"CONTEMPLA IL MIO VOLTO E PENE­TRERAI GLI ABISSI DI DOLORE DEL MIO CUORE. CONSOLAMI, E CERCA ANIME CHE S'IMMOLINO CON ME PER LA SALVEZZA DEL MONDO".


Il 31 maggio; del medesimo anno, mentre suor Pierina è tutta assorta in fervorosa preghie­ra ai piedi dell'altare, nel fulgore di una luce di paradiso, le appare la Vergine Immacolata che tiene tra le mani uno scapolare formato da due flanelline bianche unite da un cordone.


Su di una flanellina è impressa l'immagine del Volto Santo circondato dalle parole:


"ILLUMINA, DOMINE, VULTUM TUUM SUPER NOS!" (Illuminaci col tuo volto o Signore!)


 


mentre, sull'altra parte, un'ostia circondata da raggiera con scritto intorno:


"MANE NOBISCUM DOMINE!" (Rimani con noi, Signore!)


Lentamente si avvicina e le dice:


"QUESTO SCAPOLARE È UN'ARMA DI DIFESA, UNO SCUDO DI FORTEZZA, UN PEGNO DI AMORE E DI MISERICORDIA, CHE GESÙ VUOL DARE AL MONDO IN QUESTI TEMPI DI SENSUALITÀ: DI ODIO CONTRO IDDIO E LA CHIESA. SI TENDONO RETI DIABOLICHE PER STRAPPARE LA FEDE DAI CUORI, IL MALE DILAGA, I VERI APOSTOLI SONO POCHI. È NECESSARIO UN RIMEDIO DIVINO E QUESTO RIMEDIO È IL VOLTO SANTO DI GESÙ. TUTTI QUELLI CHE INDOSSERANNO UNO SCAPOLARE COME QUESTO E FARANNO OGNI MAR­TEDÌ UNA VISITA AL SS. SACRAMENTO PER RIPARARE GLI OLTRAGGI CHE RICEVETTE IL SUO SACRO VOLTO DURANTE LA SUA PASSIONE E CHE RICEVE OGNI GIORNO NEL SACRA­ MENTO EUCARISTICO, VERRANNO FORTIFICATI NELLA FEDE, PRONTI A DIFENDERLA E A SUPERARE TUTTE LE DIFFICOLTÀ INTERNE ED ESTERNE. INOLTRE FARANNO UNA MORTE SERE­NA, SOTTO LO SGUARDO AMABILE DEL MIO DIVIN FIGLIO".


Il comando della Madonna si faceva sempre più forte, ella dice, ma non era in suo potere effet­tuarlo: occorreva il permesso di colui che guidava l'anima sua, ed il denaro per sostenere la spesa.


Nello stesso anno Gesù si presenta ancora grondante sangue e con grande tristezza dice:


"VEDI COME SOFFRO? EPPURE DA POCHISSIMI  SONO  COMPRESO. QUANTE INGRATITUDINI DA PARTE DI QUELLI CHE DICONO DI AMARMI! HO DATO IL MIO CUORE COME OGGETTO SENSIBILISSIMO DEL MIO GRANDE AMORE PER GLI UOMINI E DÒ IL MIO VOLTO COME OGGETTO SENSIBILE DEL MIO DOLORE PER I PECCATI DEGLI UOMINI. VOGLIO SIA ONORATO CON UNA FESTA PARTICOLARE NEL MARTEDÌ DI QUINQUAGESIMA (MARTE­DÌ DI CARNEVALE) FESTA PRECEDUTA DA UNA NOVENA IN CUI TUTTI I FEDELI RIPARINO CON ME, UNENDOSI ALLA PARTECIPAZIONE DEL MIO DOLORE".


Nel 1939 Gesù di nuovo le dice:


"VOGLIO CHE IL MIO VOLTO SIA ONO­RATO IN MODO PARTICOLARE IL MAR­TEDÌ!".


Perché Suor Pierina diffonde la medaglia e non lo scapolare?


Per ubbidienza al Padre confessore. Il 7 aprile 1943, ella scriverà nel diario: "Continuando la mia preghiera e rivolgendomi alla Madonna per sciogliere un dubbio circa lo scapolare, che torna spesso alla mia mente, mi disse:


"FIGLIA MIA STA TRANQUILLA CHE LO SCAPOLARE È SUPPLITO DALLA MEDAGLIA CON LE STESSE PROMESSE E FAVORI. RIMANE SOLO DA DIFFONDERLA SEMPRE PIÙ, ORA MI STA A CUORE LA FESTA DEL VOLTO DEL MIO DIVIN FIGLIO, DILLO AL PAPA CHE TANTO MI PREME".


Mi benedisse e mi lasciò in cuore il Paradiso. Pertanto lo scapolare può essere supplito dalla medaglia, con le stesse promesse. Ed ora la medaglia si diffonde con entusiasmo:


quante grazie strepitose si sono ottenute! Scampati pericoli! Guarigioni! Conversioni! Madre Maria Pierina si è congiunta a Colui che amava il 26/7/1945 a Centonara d'Artò (Novara). La sua non si può dire morte, ma un trapasso di amore come Lei stessa aveva scritto, nel suo diario il 19/7/41: "Ho sentito un immen­so bisogno di vivere sempre più unita a Gesù, di amarlo intensamente, perché la mia morte non sia che un trapasso di amore allo sposo Gesù".


 


Per segnalare grazie e favori, per chiedere:


medagliette del S. Volto, immagini e la biografia della Serva di Dio rivolgersi a:


Figlie dell'Immacolata Concezione di B.A. Via Asinio Pollione, 5 - 000153 ROMA


Caterina63
00mercoledì 17 dicembre 2014 20:00

Venerabile Servo di Dio


Padre Abbate Don Ildebrando Gregori


Benedettino Silvestrino


Fondatore della Congregazione


religiosa femminile:


"Suore Benedettine riparatrici del Santo Volto di Nostro Signore Gesù Cristo". (1894 - 1985)


 


Nato a Poggio Cinolfo, in provincia di L'Aquila l'8 maggio 1984, conobbe giovanissimo la vita religiosa frequentando l'Eremo di San Francesco nei boschi vicini al paese natale, dove viveva una comunità di Frati Cappuccini. A 12 anni entrò nella Congregazione dei Benedettini Silvestrini. Vestendo l'abito di monaco prese il nome di Ildebrando. L'anno dopo emise la professione semplice. Tre anni più tardi pronunciò i voti per­petui. Durante la prima guerra mondiale dovette arruolarsi, fu assegnato alla sanità e promosso caporale.


Terminata la guerra e rientrato in monastero, fre­quentò teologia presso la Pontificia Università Gregoriana dove si laureò brillantemente in filo­sofia e teologia. All'età di 28 anni fu ordinato sacerdote a Roma il 29 ottobre 1922 nella basili­ca dei Santi Apostoli.


Nel 1939, all'età di 45 anni, viene eletto Abate generale della Congregazione benedettina Silvestrina. Ricoprirà l'incarico per venti anni. Fu apprezzato predicatore, ma soprattutto diret­tore spirituale di anime, di alcune delle quali è in corso la Causa di Beatificazione: tra queste, Madre Maria Pierina De Micheli della Congregazione delle Figlie dell'Immacolata Concezione di Buenos Aires, Madre Gertrude Billi, Coofondatrice delle Ancelle del S. Cuore di Città di Castello e Madre Laura Curlotta, terza Superiora generale delle Suore di Ravasco.


Caratteristica inconfondibile della direzione spi­rituale condotta dal Padre Gregori, fu la devo­zione e la spiritualità del S. Volto di Cristo:


devozione e spiritualità attinte da Madre Pierina De Micheli.


Nell'immediato dopoguerra (1945-46), per cir­costanze che si confermarono provvidenziali, raccolse alcuni fanciulli poveri e abbandonati, assistendoli integralmente.


Questo apostolato si estese ben presto e, dal primo nucleo creato a Bassano Romano, nacque la sua imponente Opera assistenziale, per con­durre la quale il Padre Gregori fondò una Congregazione religiosa femminile: le "Suore Benedettine Riparatrici del Santo Volto di Nostro Signore Gesù Cristo".


Detta Congregazione conta oggi 15 case religio­se in Italia ed altre all'estero.


Uomo attivissimo e monaco di intensissima vita contemplativa, il Padre Gregori ha eseguito per­sonalmente con estrema dedizione la sua Opera fino a pochi anni dalla sua morte, preceduta da lunga e sofferta infermità. Attuando un suo vivo desiderio, aveva creato a Roma, in via della Conciliazione 15, la Casa e comunità religiosa "Deo gratias", dove ha vissuto gli ultimi due decenni e da dove è salito alla pace eterna il 12 novembre 1985, all'età di 91 anni.


Due settimane prima aveva predetto il giorno del suo trapasso. Il suo corpo riposa in Bassano Romano, nel coro della Cappella della Casa madre e generalizia della Congregazione da lui fondata; la sua tomba e la Casa romana "Deo gratias" sono divenute meta di continuo, devoto pellegrinaggio.


 


L’ABATE DON ILDEBRANDO GREGORI APOSTOLO DEL VOLTO SANTO


 


L’Abate Gregori, "afferrato" fin dalla prima gio­vinezza dall'amore ardente di Cristo, visse la sua vita di monaco in una continua "ricerca di Dio", come si esprime S. Benedetto nella sua regola. Questo ideale fu il filo conduttore della sua asce­si, anche se la sua pietà e il suo apostolato, nel corso degli anni, prenderanno varie forme secon­do le ispirazioni della Grazia divina.


Egli raggiunse la mistica contemplazione del Volto di Cristo nell'età matura. E ciò non deve recare meraviglia: lo Spirito Santo prepara per gradi le anime chiamate alle sublimi altezze della perfezione.


La devozione al S. Volto è stato il coronamento di tutto il suo cammino spirituale e della sua missione apostolica; e la sua non fu libera scelta personale, ma chiara indicazione del volere divi­no che innalza l'anima a più alte visioni dei misteri della sua bontà infinita.


Inizia la sua attività sacerdotale nel 1925. Centro della sua spiritualità è Gesù Eucarestia, vivente nel tabernacolo: mezzo per attirarvi le anime è la devozione al S. Cuore. In suo onore organizzerà Pii esercizi, processioni, ore di adorazione diur­na e notturna; i primi venerdì del mese saranno giornate di riparazione; la festa del S. Cuore diverrà la festa tra le più solenni del monastero e della parrocchia, per suo interessamento la Congregazione Silvestrina sarà consacrata al Cuore Sacratissimo di Gesù.


L’obbedienza, affidandogli nuovi incarichi lo obbligherà a cambiare attività in diverse sedi per culminare nel 1939 con l'elezione di Abate Generale della Congregazione. Misteriose e mirabili sono però le vie del Signore. Questi tra­sferimenti, accettati con spirito di profonda umiltà, saranno, nei disegni di Dio, apertura a più vasti orizzonti di apostolato per il suo zelo sacerdotale. La discesa dal sacro eremo di Monte Fano sarà così l'inizio di una nuova e più ardua ascesa spirituale per contemplare più da vicino, mistero d'amore e di dolore, il Volto di Cristo immolato sulla croce, Il Signore lo arric­chisce di grazie più abbondanti, gli svela i segre­ti di amore infinito racchiusi nel suo Cuore Santissimo e gli affida una nuova missione: LA DEVOZIONE AL SANTO VOLTO.


Tale dono viene a lui concesso tramite la serva di Dio Madre Pierina De Micheli, religiosa delle Figlie dell'Immacolata Concezione di Buenos Aires, che conobbe verso la fine del 1940.


La pia religiosa, dietro ispirazione del Signore, lo scelse come suo direttore spirituale, gli apri il suo cuore e gli confidò quanto la divina bontà aveva in lei operato e continuava ad operare.


Il Padre Abate esaminò i fatti con molta pruden­za e invocò la luce dall'alto con lunghe preghie­re e penitenze: alla fine, confortato anche da segni ordinari e straordinari, si rese conto che i carismi e la missione di quell'anima erano autentici doni dello Spirito Santo.


Non solo, ma si sentì lui stesso illuminato e tra­sformato dalla luce che proveniva dal S. Volto. Soprattutto quando madre Pierina venne miraco­losamente guarita dalla tisi per intercessione di S. Silvestro Abate e fu "spiritualmente aggrega­ta" dallo stesso Santo alla sua Congregazione Silvestrina, egli chiaramente percepì che il Signore, attraverso la sua figlia spirituale, parla­va anche a lui: la rivelazione della devozione al S. Volto era un dono concesso anche a lei e quin­di lo riguardava e lo impegnava personalmente.


Da quel momento la missione di Madre Pierina, in perfetta simbiosi spirituale, diverrà anche la sua missione.


Da quell'incontro l'apostolo del S. Cuore diver­rà l'apostolo del S. Volto. Contraddizione? No, ma aumento di grazia, illu­minazione dello Spirito Santo, crescita spiritua­le: è nel Volto infatti che si manifestano e si conoscono i sentimenti del Cuore. Alla nuova missione si dedicherà principalmente con l'apostolato della parola, l'apostolato della medaglia e l'apostolato delle opere. Dotato del dono della sacra eloquenza, sara l'appassionato divulgatore della devozione al Santo Volto. La sua parola semplice e ardente, che gli sgorgava dal cuore assetato dell'amore di Gesù e delle anime, conquistava la mente e convertiva i cuori. Egli intui immediatamente che mezzo efficacis­simo per la diffusione ditale devozione era la medaglia e ne divenne l'instancabile divulgato­re: la distribuirà non solo negli istituti religiosi, ma anche nelle scuole pubbliche e private, negli ospedali, nelle carceri, sui treni, sugli aerei, al capezzale degli infermi; la donerà a tutti coloro con i quali gli capiterà di intrattenere anche solo


un breve contatto personale, credenti o non cre­denti, ebrei, perseguitati, rifugiati politici di ogni colore. Studierà ogni mezzo per farla giungere dove egli non può arrivare: la invierà a migliaia di soldati in guerra, in ògni parte del globo, ai reclusi nei campi di prigionia, nei campi di con­centramento e nei campi profughi. Ora la sacra medaglia è diffusa in tutti i continenti, è arrivata in Cina, in Corea, in Giappone, in Brasile e nelle Filippine.


La testimonianza più viva e tangibile dell'amore del P. Abate al S. Volto è l'apostolato delle opere. Al S. Volto egli ha intitolato cappelle, isti­tuti, monasteri, chiese, santuari e, quel che più conta, una nuova Congregazione di religiose che si consacrano al Signore allo scopo di dare amore e lode a Lui, in senso di riparazione ed espiazione delle offese che dai peccatori si fanno al Signore Gesù... Come riparatrici, è offerto alla loro riparazione e alla loro meditazione Gesù morente in croce e Gesù morto in croce. Con la nascita di questa sua famiglia religiosa, egli ha voluto perpetuare e moltiplicare la sua missione di apostolo del S. Volto nella chiesa e nel mondo.


Per segnalare grazie e favori, per chiedere imma­gini e medagliette del Santo Volto di nostro


Signor Gesù Cristo e la biografia del Venerabile


Servo di Dio rivolgersi a:


Monastero San Vincenzo M. - Via San Vincenzo


01030 Bassano Romano (Viterbo)


 


IL BEATO PADRE GAETANO CATANOSO FONDATORE DELLE SUORE


VERONICHE DEL VOLTO SANTO (1879 - 1963)


 


Nato a Chorio di S. Lorenzo (RC) il 14 febbraio 1879, entrò nel seminario arcivescovile ove compì tutti gli studi sino all'ordinazione sacer­dotale ricevuta dal Cardinale Arcivescovo Gennaro Portanova il 20 settembre 1902.


Nel 1904 venne nominato parroco di Pentidattilo - un caratteristico villaggio montano sulle falde dell'Aspromonte - ove rimase sino al 1921.


In questi anni rifulsero le virtù peculiari del Beato, maturarono gli ideali e i progetti che poi via via egli realizzerà.


Nel 1921 venne trasferito alla parrocchia della Purificazione (Candelora) in Reggio Calabria, divenuta ben presto un centro irradiante per tutta la Diocesi di vita eucaristica e di opere apostoli­che.


Missionario del Volto Santo, iscritto sin dal 1919 all'Arciconfraternita di Tours (Francia), ne divulgò appassionatamente e con ogni mezzo la devozione ben oltre i confini della Diocesi e della stessa Calabria, creando un vasto sodalizio coordinato da un giornalino - "Il Volto Santo" - diffuso ben presto in tutta la penisola. Fu nel contempo Cappellano in aiuto delle carceri e dell'ospedale, P. Spirituale del Seminario arcive­scovile, confessore di istituti religiosi, Canonico Penitenziere della Cattedrale.


Promosse nell'immediato dopo guerra l'opera dei "chierici poveri" per favorire le vocazioni ecclesiastiche, fu accanto a Don Orione nello sviluppo dell'Opera Antoniana delle Calabrie nel territorio della sua parrocchia, finchè, a cominciare dal 1934, impegnò tutte le sue ener­gie per dar vita e sviluppo all'Istituto delle Suore Veroniche, Missionarie del Volto Santo.


Fu questo il sogno che coronò la sua vita sacer­dotale, realizzato con perseveranza eroica, a costo di enormi sacrifici, tra difficoltà a prove d'ogni genere ponendo la sua filiale e sconfina­ta fiducia nella Provvidenza.


"Le figlie di S. Veronica hanno per missione speciale la propagazione della devozione al Volto Santo di Gesù, con conseguente riparazio­ne delle bestemmie e delle profanazioni contro il nome santo di Dio. A tal fine il loro apostolato operoso viene svolto fra la gente più umile, nei paesi remoti e nelle borgate di campagna dove si giunge camminando a piedi, con scuole di cate­chismo, asili per l'infanzia, laboratori per le ragazze, assistenza ai moribondi, cura della sup­pellettile delle chiese e delle cappelle, e in tutte le altre forme che la divina carità di nostro Signore sa suscitare per il ministero di anime votate al suo servizio.


Gli asili gestiti dalle Suore Veroniche attualmen­te sono sedici, più un'orfanotrofio e una casa di riposo per le donne anziane rimaste sole. Il Tempio, anzi "il Santuario" del Volto Santo fu l'ultima "opera" che Padre Catanoso sognò di realizzare "grande e bello", potè però contem­piano dal Cielo. Fu infatti completato e aperto al culto nel 1972, nove anni dopo la sua morte.


Gli ultimi anni di vita li trascorse in una piccola stanzetta dell'Istituto delle Suore Veroniche dove sacerdoti e laici accorrevano per la confessione, per consigli o solo per la gioia interiore di veder­lo ed ascoltarlo.


Il Signore lo chiamò in Cielo la notte del 4 apri­le 1963, le spoglie mortali del Beato, dopo la traslazione dal cimitero cittadino il 22 aprile 1972, furono composte in un sarcofago di grani­to nella cripta del Tempio del Volto Santo, meta ogni giorno di visite e pellegrinaggi.


 


Per segnalare grazie e favori, per chiedere imma­gini e la biografia del Beato rivolgersi a:


Casa Madre Suore Veroniche del Volto Santo


Via P. Gaetano Catanoso, 2


89100 Reggio Calabria


 


LA SERVA DI DIO SUOR MARIA CONCETTA PANTUSA 3/2/1894 - 27/3/1953


 


Da fanciulla ebbe non poco a soffrire per il duro trattamento del padre, che la condusse con sé in Brasile dove si recava in cerca di lavoro. Qui Concetta andò sposa al giovane ferroviere Vito De Marco che morì nella guerra del 1915/18.


L’otto maggio 1930 insieme con l'unica figlia fattasi poi Clarissa e con suor Speranza Elena Pettinato si trasferì in Airola (Benevento).


Qui fu diretta dai PP. Passionisti e dai PP. Francescani.


Tutti la chiamavano, e la chiamano ancora:


SUOR CONCETTA. Tuttavia non è mai stata suora. Il Signore riversò in lei tutti i Suoi doni: il miracolo, la profezia, il discernimento degli spi­riti, la luminosità, il sollevamento, gli effiuvi odorosi, l'astinenza dal sonno, la visione, l'esta­si, le stimmate e i dolori della Passione. Suor Concetta vestiva un abito monacale alla maniera dei Passionisti.


Fenomeni miracolosi: frutta stagionale com­mestibili che apparivano improvvisamente, rose profumatissime e fresche di pianta che a volte s’incollavano a stampe religiose, piogge di fiori che scendevano dal soffitto e inondavano l'umi­le stanzetta.


Ma i fatti più straordinari furono: le stim­mate e l'apparizione di sangue umano fisiologi­co sopra Immagini Sacre da lei possedute.


Le stimmate di Suor Concetta erano in forma di ferita aperta nelle palme, nel dorso delle mani e nei due versi del polso prodotte da lesione organica del tessuto. Così pure nei piedi e nel costato.


Suor Concetta pregava: pregava sempre. Era umile, semplice e generosa. Si mortificava con­tinuamente: digiunava, faceva penitenze corpo­rali con catene, flagelli e cilici di ferro. La sua ardentissima passione era l'amore per Gesù e l'amore per le anime.


Il 17 febbraio 1947 una immagine del Santo Volto di Gesù (della Santa Sindone di Torino) emana sangue. Il sangue sgorga come da una sorgente e rimane in ebollizione per circa tre ore.


Il sangue sgorga dalla Sacra Testa, dai contorni del Volto e dagli occhi.


Suor Concetta dice che Gesù l'ha fatto per i peccati dei Sacerdoti e tutti gli uomini. Lo stes­so fenomeno si rinnova il 28 febbraio e, per una terza volta, il 4 marzo.


"È IL VOLTO SANTO TRE VOLTE INSANGUINATO", così diceva Gesù stesso a Suor Concetta.


"VOGLIO CHE SIA COSTRUITA UNA CAPPELLA, VOI INIZIATE, IL RESTO LO FARÒ IO". In ognuno di questi fenomeni il Signore ingiungeva:


"PREGATE! RIPARATE! COMPENSANTE!"


In quell'anno e negli anni seguenti numerose immagini apparvero e restarono coperte di san­gue. Come pure, nell'urna del Santo Volto.


Sopra immagini, in quaderni e nei libri apparve­ro rose freschissime e profumate, Gesù chiama­va la casa di Airola:


"LA CASA DELLE ROSE", QUESTA CASA, diceva, OVUNQUE VOLGETE LO SGUAR­DO È BAGNATA DAL MIO SANGUE".


(Dai messaggi di Gesù) 25/4/69


"FIGLIA MIA DILETTA! DESIDERO CHE TU FACCIA UNA LARGHISSIMA DIFFU­SIONE DELLA MIA IMMAGINE. VOGLIO ENTRARE IN OGNI FAMIGLIA, CON­VERTIRE  I  CUORI  PIÙ  DURI. PORTATEMI NEGLI OSPEDALI E NEI RICOVERI, NELLE SCUOLE E NEGLI ASILI. PARLA A TUTTI DEL MIO AMORE MISERICORDIOSO E INFINITO.


IO TI AIUTERÒ A TROVARE NUOVI APOSTOLI. SARANNO I MIEI NUOVI ELETTI. I PREDILETTI DEL MIO CUORE E AVRANNO UN POSTO SPECIALE IN ESSO. BENEDIRÒ LE LORO FAMIGLIE E MI SOSTITUIRÒ PER DIRIGERE I LORO AFFARI". (25/8/69)


"DESIDERO CHE IL MIO DIVIN VOLTO PARLI AL CUORE DI TUTTI E CHE LA MIA IMMAGINE IMPRESSA NEL CUORE E NELUANIMA DI OGNI CRISTIANO RIFULGA DI DIVINO SPLENDORE MEN­TRE ORA È SCIUPATA DAL PECCATO".


Suor Maria Concetta morì, all'età di 59 anni, il venerdì di Passione 27 marzo 1953, alle ore 15. E' sepolta nel cimitero di Airola.


Il Santo Volto della Sindone, tre volte Insanguinato, custodito per 13 anni presso Mons. Ilario Roatta, Vescovo della Diocesi di S. Agata dei Goti, nella cui giurisdizione si trova Airola, attualmente è esposto alla venerazione nella Casa del Volto Santo di Airola.


(Tutti questi fatti sono stati riconosciuti ufficial­mente dal Vescovo della Diocesi di S. Agata dei Goti, Mons. Ilario Roatta con decreto dell' 11/2/1976).


 


SUOR SPERANZA ELENA PETTINATO (1901-1985)


 


Ricordiamo la compagna fedele della Serva di Dio Suor Maria Concetta Pantusa, l'educatri­ce amorosa dell'infanzia, la testimone privilegia­ta dei prodigi del Signore, l'Apostola infaticabi­le del Santo Volto di Gesù, tre volte Insanguinato.


L'otto maggio 1930 entrò in convento insie­me a Suor Maria Concetta che doveva essere la sua compagna inseparabile. Ebbe il compito di registrare in un "diario" (che comprende 28 qua­derni) tutti i fatti avvenuti in quel periodo, volu­ti dal Signore, perché si rivelasse al mondo ciò che Egli operava, attraverso la Sua Serva Suor Maria Concetta Pantusa. Suor Speranza è colei che la DIVINA PROVVIDENZA aveva prede­stinato a sua guida sicura. Le due, infatti, si inte­gravano meravigliosamente: Suor Speranza dal carattere forte e sicuro, Suor Maria Concetta da docile figlia da guidare e proteggere.


Dopo 38 anni di infaticabile apostolato per la diffusione del Messaggio del S. Volto è salita al Cielo il 2/3/1985 per contemplare in eterno la gloria divina che risplende sul Volto di Cristo.


 


Per richieste di immagini e biografie di Suor


Concetta e Suor Speranza scrivere a:


SANTUARIO DEL SANTO VOLTO


Via Monteoliveto, 83


82011 AIROLA (Benevento)


 


LA VENERABILE MADRE MARIA PIA MASTENA


Fondatrice della Congregazione delle Religiose del Santo Volto (1881 - 1851)


 


Madre Maria Pia Mastena nacque a Bovolone (Verona) il 7 dicembre 1881 da una famiglia in cui la devozione al Santo Volto aveva già una tradizione, tradotta in pratiche religiose simili a quelle del Sacro Cuore di Gesù. La bambina, che allora si chiamava Teresa, iniziò fin d'allora l'e­sercizio della mortificazione e della contempla­zione, tanto da anelare al martirio e a darsi peni­tenze cruente, per riparare le colpe degli altri e sue che vedeva riflesse nel Volto di Gesù, la cui immagine pendeva da una parete della sua came­retta.


Oltre a darsi a tutti i compiti della carità, senza che alcuno l'avesse spinta o gliene avesse parlato, a dieci anni emise il voto di castità per­petua, senza capire, a suo dire, tutta la portata di quella obbligazione. Era appunto il 19 marzo 1891, giorno della sua Prima Comunione. E fu proprio in quella data e per quell'occasione che nei suoi mistici rapimenti le parve di scorgere dinanzi allo sguardo l'immagine di un Volto e di una Croce ed in maniera così chiara che le si incise profondamente nell'anima, senza peraltro che capisse il profondo significato di quel segno che le ridava la sagoma ben nota del Volto di Gesù.


Sentì crescere nella sua attività di bambina 1 'anelito dell 'apostolato che, intrapreso già prima quale catechista esercitò in parrocchia, divenne vera e propria attività illuminativa tra le coetanee: le compagne di scuola, le amiche, e anche con altri, con particolare riferimento alla riparazione ed adorazione, alla fuga dal peccato e dal disordine!


A diciannove anni entrò nell'Istituto delle Sorelle della Misericordia di Verona dove profu­se tesori di carità e di zelo.


Trasferita a Miane di Treviso, insegnante comunale, come prima cosa istituì tra le conso­relle "LA MISTICA CATENA" con lo scopo di tendere alla perfezione in riparazione e glorifi­cazione del Volto di Gesù.


Madre Pia Mastena era un'anima mistica. Lei stessa scriveva in questo periodo: "Quando mi metto in preghiera e talvolta anche per le stra­de, quando sto facendo lezione a scuola, mentre sto parlando con una persona, d'un tratto, mi sento investita da uno spirito che mi penetra tutta".


Un giorno Gesù le disse:


"IO TI HO RITIRATA TUTTA IN ME, IL TUO ESSERE È TUTTO PERDUTO IN ME, COME TANTE VOLTE MI HAI CHIE­STO: GLI ALTRI TI VEDONO, MA TU, CHE TRATTI E PARLI CON ESSI, NON ESISTI PIÙ, PERCHÉ SONO IO CHE VIVO ED AGISCO REALMENTE IN TE".


Nel 1930, sotto la guida di S.E. Mons. Eugenio Beccegato fondò la Congregazione delle Suore del Santo Volto con lo scopo preciso di glorificare il Volto appassionato di Gesù attra­verso un apostolato aderente ai bisogni della società: in parrocchia, nella scuola, tra i malati.


Nel 1924 Gesù le dettò "La Via Crucis" di cui ci piace sottolineare la VI stazione in cui fa riferimento al Santo Volto di Gesù:


"DAMMI IL TUO CUORE, O SPOSA... LÀ BRAMO VEDERE SCOLPITA L’IMMA­GINE DEL MIO VOLTO SFIGURATO: IMPRESSO IN TE, RICEVERÀ NUOVA BELLEZZA, NUOVO SPLENDORE ED IL TUO CUORE SI DILATERA’, S'INFIAM­MERÀ, E VORRÀ SOLO VEDERE E CON­TEMPLARE IL VOLTO MIO, IL VOLTO DELLO SPOSO DIVINO".


Nel 1926 "Il testamento di Gesù" di cui riportiamo un brano che si riferisce al Santo


Volto: "ABBIMI  SEMPRE  PRESENTE NELLA MEMORIA... BENCHÉ LUNGI DALLA TERRA OVE IO TI LASCIO, TI DONO IL SUDARIO DOVE IMPRESSI IL MIO VOLTO ADDOLORATO, GRONDAN­TE VIVO SANGUE... SIA QUESTO LO SPECCHIO OVE OGNI ORA TU DOVRAIRIMIRARTI, PROCURA DI RICOPIARE IN TE LE FATTEZZE DEL TUO SPOSO".


Ella voleva stampare il Volto di Cristo sul volto di ogni uomo. Il Volto di Cristo, come mezzo per restaurare il volto dell'uomo. l'ardore di "RIPARARE E RISTABILIRE l'immagine del dolce Gesù nelle anime", la ren­deva incisiva nella sua azione apostolica, che tutti raggiungeva, ma anche solerte nell'uso dei mezzi di apostolato: tra questi emerge il suo ardito proposito di stampare migliaia di immagi­ni del Santo Volto della Sindone, da inviare in tutto il mondo, compresa la Russia, perché nel suo spirito ardeva il messaggio ricevuto da Gesù:


"PER IL MIO SANTO VOLTO SARÀ SALVO IL MONDO!" E ANCORA "L'IMMAGINE DEL MIO SANTO VOLTO ATTIRERÀ GLI SGUARDI DI COMPIA­CENZA DEL MIO PADRE CELESTE SULLE ANIME ED EGLI SI PIEGHERÀ A MISERICORDIA E PERDONO".


A questa donna coraggiosa e dinamica il Signore affidava questa missione di rendezione, di libe­razione e di salvezza non solo come persona ma come Fondatrice di nuova famiglia Religiosa: e come tale sentiva di poter ampliare nel mondo la sua missione e prolungarla nel tempo, anche dopo il concludersi del suo pellegrinaggio terre­no, associandosi come membro al Capo che ha detto: "Ecco Io sono con voi tutti i giorni...


Così Madre Maria Pia Mastena, fatta parte­cipe dell'amore del Cuore di Cristo, vuole pro­lungare insieme al Redentore e per mezzo delle sue Figlie spirituali l'opera della salvezza per ogni fratello che vivrà nel tempo. Del resto con questa configurazione apostolica, si era già pre­sentata alla Chiesa: "LO SCOPO NOSTRO PRINCIPALE È DI PROPAGARE, RIPARA­RE; RISTABILIRE L’UIMMAGINE DEL DOLCE GESÙ NELLE ANIME!" e la Chiesa ne ha suggellato il carisma e la missione.


Le suore del Santo Volto già oggi presenti in Europa e in terra di Missione, qualificano la loro presenza apostolica nella duplice realtà:


"Configurate a Cristo e in Comunione oblativa con Cristo al Padre per essere forza di Espiazione, di Riparazione e di Redenzione per i fratelli, e poi agire con le opere proprie della Congregazione: riparare e ristabilire nelle anime la divina immagine del dolce Gesù, sfigurata dal peccato".


Nel carisma della Madre Mastena vi è in sintesi la teologia del Volto di Dio... e del volto dell'uo­mo. Del Dio Creatore che fa l'uomo a Sua immagine e somiglianza e dell'uomo che ritor­na, per la redenzione del Verbo e la santificazio­ne dello Spirito, a riavere l'autenticità del suo volto originario, al di fuori di ogni macchia di peccato.


Compiuta la sua missione la Fondatrice della Congregazione delle Religiose del Santo Volto, Madre Maria Pia Mastena, si spense santamente a Roma il 28 giugno 1951. I suoi resti riposano nella cappella della Casà Madre in S. Fior di Treviso.


 


Per richieste di immagini e la biografia della Venerabile rivolgersi a:


Religiose del Santo Volto


Via San Paolo Apostolo, 99


00040S. MARIA DELLE MOLE (ROMA)


 


MADRE FLORA DE SANTIS (1889 - 1969)


 


Madre Flora fu una donna veramente evangelica. Il Vangelo fu il libro a cui ispirò tutta la sua vita e la sua pratica di devozione e di fede.


Ne custodiva nell'anima le parole per meglio scoprire nel proprio cuore l'immagine di Cristo da diffondere poi tra i fratelli.


Il Vangelo era la sostanza della sua vita. Perché nel Vangelo è la vera immagine di Gesù: quel Volto che lei voleva che fosse impresso nel cuore di tutti gli uomini. La sua vita fu tutta una testimonianza e un canto al Volto Santo di Gesù.


Ella fu una apostola di Cristo, una divulga­trice della fede, incrollabile, perché tale era la sua fede. Il suo apostolato si svolse ininterrota­mente per 35 anni da quando cioè sopravvenne­ro i primi tocchi di Grazia nella Casa-Chiesa dedicata al Volto Santo di Gesù.


Madre Flora si era sposata nel lontano 1916 con il Comm. Ernesto De Santis e viveva con lui un'esistenza tranquilla a Meta di Sorrento.


Ernesto era pio, amava immensamente la Chiesa e soprattutto l'infanzia abbandonata. Grande animatore delle Missioni che incoraggiava ed aiutava con tutto lo slancio e con tutti i mezzi a sua disposizione. Egli fra l'altro era divulgatore di vari periodici di carattere religioso. Fra questi era un solerte zelatore della rivista cattolica "Crociata Missionaria.


Da una di queste riviste, esattamente da una copertina, Flora e il De Santis, colpiti dalla pro­fonda bellezza del Divino Volto, ritagliarono l'Immagine (il dipinto originale è opera della pittrice Rina Maluta) del Volto Santo e la incor­niciarono con cura amorevole.


Tutto inizia il giorno 10 febbraio dell'anno 1932, un giorno come tanti, grigio e freddo.


Flora nella sua cameretta è in preghiera, con il Rosario fra le mani prega e fissa estatica l'Immagine da lei ritagliata. Pochi minuti prima aveva finito di preparare il pranzo per i vecchi poveri e abbandonati. Improvvisamente tutto si fa luce, una luce immensa e dal quadro si staglia una visione celestiale. Il Signore si umanizza e si compiace di manifestarsi per la prima volta.


Questi carismi in seguito diverranno molto frequenti. Nel silenzio soave Egli le rivolge que­ste parole:


"FLORA, GUARDA QUESTO VOLTO TANTO OFFESO 'ED INGIURIATO, AMALO E FALLO AMARE".


Lentamente la visione scompare e tutto ritorna come prima. Ecco, il Signore aveva operato la sua scelta nella umiltà e nella fede incrollabile di questa donna, designandola come divulgatrice della sua parola e della devozione al Suo Volto Santo. Da questo momento l'unico scopo che Flora si prefisse fu di diffondere ovunque tale devozione.


Da allora la sua esistenza fu fatta solo di penitenze e di rinunzie ai beni terreni. Il patri­monio cospicuo del marito servì per acquistare l'attuale casa dei Ponti Rossi (Napoli) dove Madre Flora volle una piccola cappellina per raccogliersi sotto la prodigiosa immagine.


Questa cappellina che oggi conserva le spo­glie mortali di Madre Flora divenne ben presto meta di fedeli che, a sua imitazione, venivano a trovare conforto nel Volto di Gesù Cristo...


Molti si chiederanno l'origine di questo appellativo: perché era Madre? E noi sappiamo che la gente, il popolo, che accorreva a lei, quelli che ne ricevevano parole di conforto, quelli che, tramite le sue preghiere, ricevevano grazie dal Volto Santo, in un impeto di gioia, quasi come un'esplosione di fede e di amore, la chia­marono Madre spirituale. Tale nome era il più indicato per lei che era come una buona mamma, che sapeva rimproverare ma senza asprezza, che sapeva consolare ma con dolcezza, che ha indi­cato e tuttora indica all'umanità, la sola, vera ed eterna strada della salvezza nella preghiera. Ella comunicava direttamente con Gesù che le indi­cava la via giusta per risolvere ogni controversia che la angustiava. Gli occhi grandi e luminosi. Il volto giovanile incorniciato da capelli scurissimi e divisi al centro da una riga. La bocca sottile, ma sempre sorridente, Madre Flora, puntuale, ogni giorno alle 16,30 per trentacinque anni si incontrava con la gente di ogni condizione socia­le. Vestiva un abito scuro, quasi monacale, con un Crocifisso appuntato al petto. Madre Flora in questa casa ai Ponti Rossi ascoltava la confessio­ne di tanta gente che implorava soccorso e aiuto morale. Incitava alla preghiera, invitando tutti ad inginocchiarsi nella piccola cappella che aveva dedicato al Volto Santo. Madre Flora chiuse gli occhi sul mondo il 31 maggio 1969.


Preannunciò la sua morte il 2 dello stesso mese, ma la sua opera da allora non è cessata. La sua casa è stata sempre la casa dell'infanzia abbandonata.


Ha fondato una casa per l'infanzia abbandonata e un orfanotrofio che tuttora accolgono orfanelli e poveri trovatelli.


Inutile dirlo, è tutto gratis. Continua soprattutto la diffusione del Volto Santo per l'opera tenace ed incessante delle Suore "Piccole Ancelle di Cristo Re" che alla morte di Madre Flora prese­ro possesso immediato della casa del Volto Santo. Oggi fanno da tramite nella diffusione di questo culto con fedeli sparsi in tutto il mondo.


 


Per richieste di materiale da diffondere e la bio­grafia di Madre Flora rivolgersi a:


CASA DEL VOLTO SANTO


Capodimonte - Via Ponte Rossi, 54


80131 NAPOLI



Caterina63
00mercoledì 17 dicembre 2014 20:01

  PREGHIERA


 


Io Ti saluto, Ti adoro, Ti amo Gesù Salvatore coperto di nuovi oltraggi dai bestemmiatori. Io Ti offro per mezzo del Cuore della Divina Madre Maria come incenso e profumo di gratissimo odore, gli omaggi degli Angeli e di tutti i Santi, supplicandoti umilmente per la virtù del Tuo Santo Volto, di riparare e ristabilire in me e in tutti gli uomini del mondo, la Tua immagine sfi­gurata dai peccati. Amen.


 


ATTO DI RIPARAZIONE


 


Vi adoro e vi lodo, mio divino Gesù, Figlio del Dio vivente, per tutti gli oltraggi che avete sof­ferto per me, che sono la più miserabile delle vostre creature, in tutte le sacre membra del vostro corpo, ma particolarmente nella parte più nobile di voi stesso, cioè del vostro Volto.


Vi saluto, Volto amabile, livido per gli schiaffi e colpi ricevuti, insozzato dagli sputi e sfigurato per i cattivi trattamenti, che vi hanno fatto soffrire gli empi Giudei.


Vi saluto, belli occhi, bagnati dalle lacrime che avete sparso per la nostra salute.


Vi saluto, sacre orecchie, tormentate da un'infinità di bestemmie, di ingiurie e di motti sanguinosi.


Vi saluto, santa bocca, piena di grazia e di dolcezza per i peccatori, ed abbeverata di fiele e di aceto, per l'ingratitudine mostruosa di coloro che avevate scelto come vostro popolo.


Vi saluto, infine, o Gesù, mio Salvatore, coperto di nuovi oltraggi dai bestemmiatori e dagli empi dei nostri giorni: vi adoro e vi amo.


 


LODI DEL VOLTO SANTO


 


Gesù sia benedetto!


Benedetto il Volto Santo di Gesù! Benedetto il Volto Santo, nella maestà e nella


bellezza dei suoi tratti celesti!


Benedetto il Volto Santo, in tutte le parole uscite dalla sua bocca divina!


Benedetto il Volto Santo, in tutti gli sguardi gettati dai suoi occhi adorabili!


Benedetto il Volto Santo, nella trasfigurazione del Tabor!


Benedetto il Volto Santo, nelle fatiche del suo apostolato!


Benedetto il Volto Santo, nel sudore di Sangue della sua agonia!


Benedetto il Volto Santo, nelle umiliazioni della Passione!


Benedetto il Volto Santo, nei dolori della morte!


Benedetto il Volto Santo, nella gloria della Risurrezione!


Benedetto il Volto Santo, negli splendori della luce eterna!


 


LITANIE DEL SANTO VOLTO


 


Signore, pietà


Cristo, pietà


Signore, pietà


Cristo, ascoltaci


Cristo, esaudiscici


O Volto Adorabile compiancenza perfetta dell'Eterno Padre pietà di noi


O Volto Adorabile opera divina dello Spirito Santo pietà di noi


O Volto Adorabile splendore del Paradiso pietà di noi


O Volto Adorabile gioia e letizia degli Angeli pietà di noi 


O Volto Adorabile soave ristoro dei Santi  pietà di noi 


O Volto Adorabile dolce riposo dei tribolati pietà di noi


O Volto Adorabile consolante rifugio dei peccatori pietà di noi


O Volto Adorabile speranza e conforto dei moribondi pietà di noi


O Volto Adorabile terrore e sconfitta dei demoni pietà di noi 


O Volto Adorabile pacificatore benigno dell'ira divina pietà di noi


O Volto Adorabile creatore benedetto della legge d'amore pietà di noi


O Volto Adorabile assertore potente della carità fraterna pietà di noi


O Volto Adorabile assetato della salvezza degli uomini pietà di noi


O Volto Adorabile bagnato di lacrime d'amore pietà di noi


O Volto Adorabile ricoperto di fango e di sputi per noi pietà di noi


O Volto Adorabile intriso di sudore e di sangue pietà di noi


O Volto Adorabile insultato, schernito e schiaffeggiato pietà di noi


O Volto Adorabile trattato da vilissimo schiavo pietà di noi


O Volto Adorabile prostrato a terra nell'orto degli ulivi pietà di noi


O Volto Adorabile umiliato per noi dinanzi ai tribunali pietà di noi


O Volto Adorabile sereno davanti all 'ingiusta condanna pietà di noi


O Volto Adorabile coronato da pungentissime spine pietà di noi


O Volto Adorabile boccheggiante sotto il peso della croce pietà di noi


O Volto Adorabile asciugato dalla pietosa Veronica pietà di noi


O Volto Adorabile troneggiante sull'infame patibolo della Croce pietà di noi


O Volto Adorabile abbeverato di fiele e di aceto pietà di noi


O Volto Adorabile motteggiato nell'atroce agonia pietà di noi


O Volto Adorabile pregante per i tuoi uccisori pietà di noi


O Volto Adorabile velato dal pallore dei morenti pietà di noi


O Volto Adorabile pianto dalla Madre del dolore pietà di noi


O Volto Adorabile deposto velato nella tomba pietà di noi


O Volto Adorabile impresso nella Santa Sindone pietà di noi


O Volto Adorabile splendente di gloria nella Risurrezione pietà di noi


O Volto Adorabile lucente e glorioso nell'Ascensione al cielo pietà di noi


O Volto Adorabile velato di profondissima umiltà nel mistero eucaristico pietà di noi


O Volto Adorabile che al compiersi dei tempi apparirai nei cieli con grande potenza e maestà  pietà di noi


O Volto Adorabile che colmerai di giubilo i giusti per tutta l'eternità pietà di noi


O Volto Adorabile immagine perfetta della sostanza del Padre  pietà di noi


Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo perdonaci o Signore


Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo esaudiscici o Signore


Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo pietà di noi o Signore.


 


Preghiere della Serva di Dio Madre Pierina del Volto Santo


 


Contemplazione:


Illumina, Signore, la tua faccia sopra di noi, perché solo alla luce Tua divina possiamo comprendere le arcane, dolorose bellezze del Tuo Santo Volto. Le lacrime di sangue, che bagnarono le Tue guance immacolate, mi dicono la Tua agonia nel Gethsemani, il martirio spaventoso dell'animo Tuo di fronte all'orrenda visione dei peccati, che spinto dal Tuo infinito amore hai voluto addossarti. I Tuoi occhi velati, mi parlano di tristezza mortale, e la Tua bocca divina pare aprirsi a ripetere: «Padre, perdona loro, perché non sanno quel che fanno».


O Gesù, lascia che noi, contemplando il Tuo S. Volto, penetriamo negli abissi di dolore e di amore del tuo Cuore, facciamo nostre le Tue pene, e unia­mo le nostre povere riparazioni alle Tue. Vorremmo asciugare le Tue lacrime coll'accettazio­ne generosa del Tuo Santo Volere, con il sacrificio e con la sofferenza. Vorremmo, o Gesù, contemplarti, con lo stesso dolore con cui Ti contemplò Maria Santissima, nella Tua dolorosa Passione, ma essen­do ciò impossibile alla nostra miseria, deponiamo le nostre intenzioni, le nostre opere, i nostri cuori, nelle Tue Mani, perché li purifichi e li renda più gra­diti al Tuo divino sguardo.


O Gesù, lascia che ripetiamo con il Salmista la bella invocazione:


il  mio Volto Ti ha cercato.


Il  Tuo volto cercherò io o Signore (Sal. XXVI) e nell'attesa di contemplarti svelatamente in Cielo, fa che camminiamo sempre alla luce del Tuo Volto, perché le sembianze Tue divine si imprimano nei nostri cuori e sia nostra gioia il patire per Te.


 


Mane Nobiscum Domine - Sì, o dolcissimo Gesù, rimani con noi, che si fa sera, e un raggio del Tuo Divino Volto, che noi adoriamo sotto i veli eucari­stici, illumini le nostre menti, e dissipi le tenebre che avvolgono l'umanità.


Gesù amabilissimo, rimani con noi, a consolarci nelle angosce della vita, ad insegnarci a soffrire con Te, nella pace e ad impreziosire il nostro dolore.


Rimani con noi, Maestro amabile di verità, perché fiduciosi camminiamo all'eterna salvezza, nel trion­fo del Regno di Dio.


O Gesù, rimani con noi, nutrendoci delle Tue Carni immacolate, perché germoglino i Vergini, gli Apostoli, i Santi a rinnovare la faccia della terra.


Gesù dolcissimo, fonte di ogni bene, rimani con noi nella Eucarestia, e nel tuo Vicario in terra, perché tutti uniti in un solo Pastore, glorifichiamo Dio qui, nella luce della fede, per glorificarlo eternamente nella visione e nell' amore, in Paradiso.


 


 


SUPPLICHE AL S. VOLTO DI GESÙ


 


Deus in adjutorium... Gloria...


- Mi facesti conoscere le vie della vita; mi ricol­merai di letizia col Tuo vòlto.


R - Delizie eterne sono nella tua destra.


Salmo XV


V - O mio dolce Gesù, per gli schiaffi, gli sputi, i disprezzi, che sfigurarono le sembianze divine del Tuo Santo Volto.


R -  Abbi pietà dei poveri peccatori. Gloria... Ti disse il mio cuore: il mio volto ti ha cercato. Il Tuo Volto cercherò io, o Signore.


 Salmo XXV


V - O mio dolce Gesù, per le lagrime che bagnaro­no il tuo Volto divino:


R -  Trionfi il Tuo Eucaristico Regno nella santità dei Tuoi Sacerdoti. Gloria...


Ti disse il mio cuore: il mio volto ti ha cercato.


Il Tuo Volto cercherò io, o Signore.


V - O mio dolce Gesù, per il sudore di sangue che bagnò il Volto Tuo divino nell'agonia del Gethsemani.


R -  Illumina e fortifica le anime a Te consacrate.


Gloria...


Ti disse il mio cuore: il mio volto ti ha cercato.


Il Tuo Volto cercherò io, o Signore.


- O mio dolce Gesù per la mansuetudine, nobilta e bellezza divina del Tuo Santo Volto:


 R - Avvinci tutti i cuori al tuo amore. Gloria... Ti disse il mio cuore: il mio volto...


- O mio dolce Gesù, per la luce divina che emana dal Tuo Santo Volto:


R -     Dissipa le tenebre dell'ignoranza e dell'errore, e sii luce di santità pci Tuoi Sacerdoti. Gloria...


Ti disse il mio cuore: il mio volto...


O Signore, non rivolgere il tuo Volto da me. Non ritirarti per isdegno dal Tuo servo.


Salmo XXVI


 


INVOCAZIONE - O Volto Santo del mio dolce Gesù, per la tenerezza d'amore e il sensibilissimo dolore, con cui Ti contemplò Maria SS. nella Tua dolorosa Passione, concedi alle anime nostre di par­tecipare a tanto amore e a tanto dolore e di adem­piere il più perfettamente possibile la Santissima Volontà di Dio. Così sia.


 


IMPRIMATUR


In Curia Arch. Mediolani die 25 - 1 - 1941


Mons. Cavezzali pro Vic. Gen.


 


Invocazione


O Gesù per i disprezzi, l'abiezione, gli obbrobri che ricevette il Tuo Santo Volto nella Tua dolorosa Passione, e ogni giorno riceve nel SS. Sacramento, ottieni alle anime nostre, per intercessione di Maria, nostra tenera Madre, di camminare nella via della santità, perché feconda sia la nostra riparazione e la luce del Tuo Santo Volto rischiari le tenebre che avvolgono l'umanità, e trionfi il Tuo eucaristico Regno.


 


Offerta


Eterno Padre, offriamo il Santo Volto del Tuo Figlio Gesù per le mani di Maria, con l'intero generoso olocausto di tutti noi stessi in riparazione di tanti peccati che si commettono, specialmente delle offe­se al SS. Sacramento dell'Altare. Te lo offriamo in modo particolare perché i Sacerdoti mostrino al mondo con la santità della vita, l'adorabile fisiono­mia del Divin Volto, irradiando la luce della verità e dell'amore per il trionfo della Chiesa e la propaga­zione del Regno.



Caterina63
00mercoledì 17 dicembre 2014 20:02

  IL VOLTO DI DIO E IL VOLTO DI GESU NELLA BIBBIA E NELLA LITURGIA


 


La contemplazione del VOLTO di Dio è la voca­zione ultima e sublime di ogni uomo.


Fin d'ora possiamo gustare il Suo amore, la Sua benevolenza pregandolo con la stessa parola di Dio.


La Religione del Santo Volto della Venerabile Madre Maria Pia Mastena ti offrono in queste poche pagine un sussidio di preghiera. Ad ogni invocazione puoi incontrare il VOLTO di Dio riflesso nel VOLTO dell'Uomo-Dio, GESÙ.


Ecco la generazione che Lo cerca,


che cerca il tuo VOLTO, Dio di Giacobbe.


(Salmo 23, 6)


Non nascondermi il tuo VOLTO,


non respingere con ira il tuo servo.


(Salmo 26, 9)


 


L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:


quando verrò e vedrò il VOLTO di Dio?


(Salmo 41, 3)


 


Non nascondere il VOLTO al tuo servo,


sono in pericolo: presto rispondimi.


(Salmo 68, 18)


 


Rialzaci, Signore, nostro Dio,


fa' splendere il tuo VOLTO e noi saremo salvi.


(Salmo 79, 4)


 


Non nascondermi il tuo VOLTO;


nel giorno dell'angoscia


piega verso di me l'orecchio.


Quando ti invoco: presto, rispondimi.


(Salmo 101, 3)


ORAZIONE


Dio onnipotente, che nessuno ha mai potuto vedere, tu hai dissipato le tenebre del mondo inviando la tua luce e facendoti riconoscere in un povero Bambino a quelli che attendevano la tua venuta: rivolgi a noi il tuo VOLTO di pace, e le nostre lodi proclameranno le meraviglie compiute nell'Incarnazione di tuo Figlio Gesù Cristo che con Te vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.


 


Molti dicono: «chi ci farà veder il bene?».


Risplenda su di noi, Signore,


la luce del tuo VOLTO.


(Salmo 4, 7)


 


Giusto è il Signore, ama le cose giuste;


gli uomini retti vedranno il suo VOLTO.


(Salmo 10, 7)


 


Di te ha detto il mio cuore:


«Cercate il suo VOLTO»;


il tuo VOLTO, Signore, io cerco.


(Salmo 26, 8)


 


Nella tua bontà, o Signore, mi hai posto su un monte sicuro:


ma quando hai nascosto il tuo VOLTO, io sono stato turbato.


(Salmo 29, 8)


Tu mi nascondi al riparo del tuo VOLTO,


lontano dagli intrighi degli uomini.


 


 


Perché, Signore, mi respingi,


perché mi nascondi il tuo VOLTO?


(Salmo 30, 21)


 


 


(Salmo 87, 15)


Giustizia e diritto sono la base del tuo trono,


grazia e fedeltà precedono il tuo VOLTO.


(Salmo 88,15)


 


Beato il popolo che ti sa acclamare e cammina, o Signore,


alla luce del tuo VOLTO.


 


Davanti a te poni le nostre colpe,


i nostri peccati occulti


alla luce del tuo VOLTO.


(Salmo 88, 16)


 


ORAZIONE


(Salmo 89, 8)


 


Signore nostro Dio, noi crediamo in te. Vogliamo spendere le forze che tu ci dai nella ricerca di te, vogliamo vedere il tuo VOLTO. Tu che sei la nostra unica speranza, fà che noi non ci stanchiamo mai di cercarti, poiché sei tu che ci hai permesso di trovarti, sei tu che ci hai dato la speranza di vivere pienamen­te in te, Padre, Figlio e Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen.


 


DALLA LITURGIA


 


Il tuo VOLTO, Signore, io cerco, non nascondermi il tuo VOLTO!


 


A te giunga, Signore, il 'mio grido:


non nascondermi il tuo VOLTO!


 


Non nascondermi il tuo VOLTO


perché in te confido, Signore!


 


Lo sguardo del Signore si è chinato su di me:


il Potente mi ha fatto grandi cose!


 


Con amore e timore ti seguiremo e cercheremo il tuo VOLTO, Signore:


non sarà delusa la nostra speranza.


 


Di Te ha detto il mio cuore:


io cerco il tuo VOLTO.


Questa è la generazione che cerca il Signore, che cerca il VOLTO del nostro Dio.


 


Fai risplendere su di noi il tuo VOLTO, donaci, o Dio, la tua benedizione!


 


Risveglia, o Dio, la tua potenza, fa risplendere il tuo VOLTO e noi saremo salvi!


 


ORAZIONE


 


Signore Dio, a coloro che chiedevano di vedere il tuo VOLTO ti sei manifestato in Gesù, Figlio di Maria. Fà che anche noi scopriamo in Lui la tua presenza nelle cose, perché Egli vive presso di Te e lo Spirito Santo, per sempre. Amen.


 


Grido aiuto, Signore:


non nascondermi il tuo VOLTO!


 


Confido in Te, o Signore:


vedrò la luce del tuo VOLTO.


 


Lodate il Signore, invocate il suo nome. Cercate il Signore e la sua potenza, cercate sempre il suo VOLTO!


 


Nella giustizia contemplerò il tuo VOLTO, al risveglio mi sazierò della tua presenza:


anela a te la mia carne.


 


O principio e sorgente della vita immortale, rivelaci il tuo VOLTO nella gloria dei cieli!


 


Trasformati a tua immagine,


noi vedremo il tuo VOLTO:


e sarà gioia piena nei secoli dei secoli.


Amen!


 


ORAZIONE


 


Cristo, luce che illumina ogni uomo, fà risplendere su di noi il tuo VOLTO, affinché possiamo giungere a contemplare il Padre nella yita eterna; dirigi i nostri passi nell~obbedienza alla tua parola, in comunione con tutti i salvati, tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.


 


Illumina con il tuo Spirito il nostro cuore,


fà risplendere in noi la gloria che rifulge sul tuo VOLTO!


 


Tu sei l'irradiazione della gloria del Padre e l'im­pronta della sua sostanza, Signore Gesù, fa' che al termine della vita contempliamo il tuo VOLTO insieme ai tuoi santi.


 


Sii misericordioso,


Signore Gesù, con tutti i tuoi defunti,


ammettili a godere la luce del tuo VOLTO!


 


Re della gloria, attendiamo il giorno splendido della tua manifestazione, quando contempleremo il tuo VOLTO senza veli e saremo simili a Te!


 


Fà risplendere su di noi il tuo VOLTO;


liberaci dal male e saziaci con i beni della tua casa.


 


ORAZIONE


Signore Dio, tuo Figlio è morto in Croce per ristabi­lire nell'uomo la tua immagine e la tua somiglianza. Guarda a quanti danno la vita per un'azione di pace svolta a servizio dei fratelli.


Sostienili nelle difficoltà, ravviva il loro impegno, aiutali nelle persecuzioni e chiamali beati al Regno inaugurato dal tuo Figlio, Gesù Cristo Nostro Signore, che è il vivente nei secoli dei secoli. Amen.


 


Aiutaci a riconoscere il tuo VOLTO nei nostri fratelli e a servirti in ciascuno di essi.


 


Dio misericordioso, che mediante il Battesimo ci hai fatto rinascere ad una vita nuova, fa' che di gior­no in giorno diventiamo sempre più conformi alla tua immagine!


 


In Cristo Gesù, o Dio, Padre, hai rinnovato l'uomo, creato a tua immagine,


rendici conformi all'immagine del tuo Figlio!


 


Fa' che torniamo a Te, Signore nostro Dio:


mostraci il tuo VOLTO e saremo salvi!


 


Crea in me, o Dio, un cuore puro, non allontanarmi dal tuo VOLTO!


Irradia su di me la luce del tuo VOLTO:


insegnami la sapienza, o Signore!


 


Guarda, o Dio, nostro scudo,


guarda il Volto del tuo Cristo!


 


 


ORAZIONE


O Dio, il cui unico Figlio si è manifestato nella nostra carne mortale, concedi a noi, che lo abbiamo cono­sciuto come vero uomo, di essere interiormente rin­novati a SUA IMMAGINE. Egli è Dio e vive e regna con Te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i seco­li dei secoli. Amen.


 


Mostraci, o Dio, il VOLTO del tuo amore!


 


Giunge al tuo VOLTO, Signore,


il  grido del povero!


I giusti, Signore, contemplano il tuo VOLTO! Noi cerchiamo il tuo VOLTO, Signore!


 


Il tuo VOLTO cerchiamo, Signore:


colmaci di gioia!


 


Mostraci, Padre, la luce del tuo VOLTO!


Spero nel Signore:


i miei occhi vedranno il tuo VOLTO!


 


Io ti cerco, Signore: mostrami il tuo VOLTO!


 


O Dio, fa' che in ogni circostanza siamo persevaranti nel tuo servizio camminiamo nella luce del tuo VOLTO!


 


ORAZIONE


 


O Dio misericordioso, per la beata Passione del tuo


Figlio, concedi a noi il perdono sempre desiderato,


perché nella luce della verità contempliamo il tuo


VOLTO e godiamo la gioia perfetta.


Per Gesù Cristo nostro Signore. Amen.


 


O   Signore, ti preghiamo di liberarci dagli affanni delle cose che passano, perché possiamo colla­borare con rinnovato entusiasmo all'opera del tuo amore, per godere in cielo la visione del tuo


 


O Dio, nostro Padre, che apri le porte del tuo Regno agli umili ai piccoli, fa' che seguiamo con serena fiducia la via che ci ha indicato il tuo Figlio Gesù, perché anche a noi si riveli la gloria del tuo VOLTO!


O Padre, concedi alla tua Chiesa di rinnovarsi inces­santemente, perché, sempre più conforme al modello evangelico, possa manifestare al mondo il vero VOLTO del tuo Figlio Gesù.


 


Signore, con la luce del tuo Spirito aiutaci a sco­prire in Cristo il tuo VOLTO umano e il nostro vero volto divino.


 


ORAZIONE


O Dio che illumini ogni uomo che viene in questo mondo, fa' risplendere su di noi la luce del tuo VOLTO, perché i nostri pensieri siano sempre con­formi alla tua sapienza e possiamo amarti con cuore sincero. Per Gesù Cristo nostro Signore.


 


Il Signore ci protegga e ci benedica;


faccia risplendere il suo VOLTO su di noi ci doni la sua misericordia,


 


Perché riconosciamo il tuo VOLTO in ogni uomo, Signore, aiutaci ad amarti di più.


 


Padre, Tu che ci hai rivelato il tuo VOLTO in Gesù, fa' che riconosciamo in ogni uomo la tua immagine.


 


ORAZIONE


Ascolta la nostra preghiera, Signore Dio, avvolgi le nostre colpe nella tua misericordia, fà di noi il tempio del Tuo Spirito: donaci di vivere vigilanti nell'attesa del ritorno di tuo Figlio Gesù Cristo, che verrà a giu­dicare il mondo.


Fa' che noi non siamo addormentati; fà che siamo pronti a entrare nel tuo regno in cui risuoneranno senza fine i canti di festa, nella gioia inesprimibile di quelli che contemplano il tuo VOLTO; perché Tu sei la luce vera che illumina ogni uomo; Tu sei colui che celebreranno i cieli nuovi e la terra nuova, nei secoli dei secoli. Amen.


 


Fa splendere il tuo VOLTO e salvaci, Signore!


 


Dio ci benedica con la luce del suo VOLTO!


 


Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo VOLTO!


Volgiti a noi, o Dio, nostra difesa, contempla il VOLTO del tuo Cristo.


E' meglio un solo giorno nel tuo tempio, che mille altrove.


Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo VOLTO!


Mostrami, Signore, la luce del tuo VOLTO!


Giunga al tuo VOLTO, Signore, il grido dei poveri!


I tuoi amici, Signore, contempleranno il tuo VOLTO!


 


ORAZIONE


Dio, il tuo VOLTO ci resta nascosto. Noi vorremmo finalmente vederti e tentiamo di balbettare il tuo Nome, ci inginocchiamo davanti a Te, ti preghiamo per avere da te una risposta. Noi vogliamo restare sempre in attesa dite, sicuri che il tuo VOLTO ci apparirà in Gesù che vive presso di Te nell'unità con lo Spirito Santo, per i secoli infiniti. Amen.


 
 

 


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