Divinità e battesimo di Gesù e altro

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(Teofilo)
00venerdì 14 gennaio 2011 16:48
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Consiglia (1 suggerimento finora) Elimina    Messaggio 1 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico  (Messaggio originale) Inviato: 28/11/2003 9.58
Pace a tutti,
il titolo di questo forum vuole sottolineare il modo fantasioso che vede molti pentecostali intepretare abusivamente la Bibbia, attribuendo la divinità a Gesù dopo il suo battesimo sul Giordano.
 
Il battesimo cristiano viene scambiato per quello di Giovanni Battista, cioè un semplice battesimo in acqua, con testimonianza pubblica dell'aver accettato Gesù come personale salvatore.
 
Ma è proprio cosi?
 
Le altre fantasie, sono ad esempio l'interpretare la proibizione dei cibi presente nel Deuteronomio, come noi cattolici, (gli avventisti ad esempio non mangiano quei cibi perchè si attengono alla lettera) ma perchè alcuni versetti si devono interpretare alla lettera ed altri invece no?
 
Ma la proibizione degli idoli presente nei dieci comandamenti, va interpretata alla lettera o no?
Se va intepretata alla lettera, i pentecostali dovrebbero buttare pure i quadri che hanno appesi alle pareti, perchè solitamente raffigurano alberi, mucche, gatti, uccelli, pesci, ecc. quindi elementi presenti in cielo, in terra, e in acqua.
 
Perchè queste interpretazioni arbitrarie?
 
Parliamone, partendo dalle più fondamentali, come ad esempio il battesimo.
 
Ma insomma durante il battesimo cristiano cosa accade?
 
Partiamo da qui, e poi dopo aver chiarito proseguiamo, perchè vedo che quasi tutti i pentecostali non hanno le idee chiare (nonostante loro dicano il contrario) circa il battesimo cristiano.
 
Pace
Salvatore

 

 



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Consiglia Elimina    Messaggio 2 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico Inviato: 29/11/2003 12.25
Questo forum l'avevo già aperto, con un titolo leggermente diverso, mi è stato proposto di riaprirlo, bene l'ho fatto, ma interventi non nè vedo, vuol dire forse che l'argomento interessa poco.
 
In ogni caso la Bibbia ci dice che:
 
1) Durante il battesimo cristiano si riceve sempre lo Spirito Santo, che ci purifica dal peccato, e ci rigenera.
 
Poi visto che i protestanti dovrebbero avere lo stesso Credo di noi cattolici, dovrebbero prestare più attenzione al significato di tutte le parole in esso contenute e in particolare a queste: "....credo in un solo battesimo, per il perdono dei peccati.."
 
2) Gesù nacque Figlio di Dio, anzi fu concepito Figlio di Dio, Egli è il Verbo incarnato. Quindi Maria partorì il Verbo di Dio, che è quindi Dio, quindi Maria può essere chiamata madre di Dio. Naturalmente Maria non diede la divinità al Figlio.
Dio Figlio è eterno come il Padre, uguale in età (se età avrebbero, ma essendo eterni non è corretto attribuirgli un età). Lo Spirito Santo è Dio, uguale eterno come il Padre e il Figlio.
 
3) La Bibbia non può essere intepretata alla lettera, ma per interpretarla correttamente bisogna conoscere la lingua e i costumi del popolo ebraico, altrimenti si va facilmente fuori strada.
 
 
 

Pace

Salvatore


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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 29/11/2003 13.25
Salvatò.....tu inserisci....poi Dio vede e provvede.......
 
grazie...un abbraccio C.

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Da: lisa Inviato: 29/11/2003 16.33
Caro Salvatore, come vedi i fratelli evangelici latitano un pò, eppure sarebbe interessante sentire il loro parere, io da parte mia posso aggiungere  quanto scritto nel credo delle comunità adi:"celebriamo il battesimo in acqua per immersione nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo, per coloro che fanno professione della propria fede nel Signore Gesù Cristo come loro personale Salvatore", stando a quanto mi insegnavano , il battesimo è un atto puramente formale che esplicita la morte del vecchio uomo e la nascita del nuovo  n , lo spirito Santo, sempre stando agli insegnamenti ricevuti vlo si può ricevere in qualsiasi momento dalla conversione in poi, non è un dono legato al battesimo e comunque si manifesta sempre (per i pentecostali) col parlare in lingue.Credo sia corretto aggiungere che non tutti gli evangelici credono che il dono delle lingue sia necessario , e che il battesimo in Spirito santo può avvenire anche senza tale dono,esistono poi studiosi  evangelici come Standridge di cui ho letto un libro intitolato" devo parlare in lingue?" che affermano (riporto la parte finale del libro che è molto lungo):"Parlare in lingue strane , che si chiamino angeliche o umane, non è nel piano di Dio per la chiesa dei nostri tempi".
Come vedete il mondo protestante è tuttaltro che unito, e continua a dare interpretazioni personali della parola di Dio.
Si potrebbe parlare a lungo di mille cose, ma spererei tanto che qualche fratello possa portare la sua opinione, il suo sapere, io  l'ho ripetuto mile volte, non voglio processare nessuno, vorrei solo capire, capire perchè se parlo con un pentecostale mi dice una cosa, la stessa cosa è vista in modo diverso da un non pentecostale, un valdese ha un'altra risposta ancora e cosi via...senza trovare un punto fermo.
Noi aspettiamo...................
lisa

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Da: Soprannome MSNIyvan5 Inviato: 29/11/2003 19.44
Io credo che un punto fermo sia: il Battesimo ci rigenera dal peccato.
Sono però un po' perplesso sulla seconda parte che recita: e si riceve lo Spirito Santo.
E' chiaro che tale rigenerazione può avvenire solo con l'intervento dello Spirito Santo, ma l'atto del riceverlo penso che dovrebbe avvenire per tutti indistintamente all'atto stesso della nascita, visto che siamo tutti figli di Dio e mi sembrerebbe un po' una discriminazione se ciò avvenisse solo per chi nasce in un contesto cristiano.
Cioè, un conto è ricevere lo Spirito Santo, e un conto è l'azione che lo Spirito può esercitare nelle diverse circostanze.
Non so se ho espresso bene il mio pensiero.
 
Fraternamente
iyvan 

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Da: quovadis Inviato: 29/11/2003 20.44

Non so se è proprio esatto , comunque è come se lo Spirito effondendosi su quella persona lo renda in grado di camminare verso Dio . E' come se dalla morte  lo mettesse nuovamente di fronte alla scelta tra bene e male , questa lotta tra bene e male accompagnerà il Battezzato per tutta la sua vita terrena ,Cristo gli ha dato attraverso lo Spirito lo strumento per combattere e camminare.... questo avviene una volta sola , possiamo poi rinnovare quel momento  con la Liturgia ( questo avviene nella nostra Chiesa Cattolica ),ma è un rammentare , perchè appartenere alla Famiglia di Gesù ovvero nascere in Dio avviene solo una volta.

Ciao Q.

(Teofilo)
00venerdì 14 gennaio 2011 16:49
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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 29/11/2003 22.44
Grazie Q. hai infatti sintetizzato in modo veramente semplice ma chiaro il motivo perchè la Chiesa insegna che esiste UN SOLO BATTESIMO e che una volta dato esso può essere rifiutato, ma non verrà più cancellato..........
 
Fraternamente Caterina

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Consiglia Elimina    Messaggio 8 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 29/11/2003 23.29
Alfonso ci manda questo messaggio.........
 
Da: <NOBR>Soprannome MSN°Cristiano</NOBR>  (Messaggio originale) Inviato: 29/11/2003 22.03
Scusate in un sito cattolico leggo alcune inesattezze bibliche che metto qui:
 
Poi visto che i protestanti dovrebbero avere lo stesso Credo di noi cattolici, dovrebbero prestare più attenzione al significato di tutte le parole in esso contenute e in particolare a queste: "....credo in un solo battesimo, per il perdono dei peccati.."
 
 Questo è un concetto errato in quando chi perdona i peccati è Gesù e non il battesimo.
Le persone vengono battezzate non perchè vengono salvate e perdonate, ma perchè sono salvate e perdonate.
Pace
Alfonso
 
 
Allora cerchiamo di non fare del Battesimo un segno ESTERIORE SOMMINISTRATO DA UOMINI SENZA ALCUM VALORE SACRAMENTALE......
Chiediamoci:
perchè il Battesimo è UN SACRAMENTO? e che è un Sacramento lo credono tutti i protestanti ed evangelici.......
è un Sacramento perchè è stato COMANDATO DA GESU', benissimo, ma che cosa vuol dire SACRAMENTO?
Gesù dice: "Andate e battezzate NEL NOME DEL PADRE E DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO".....
qui, a queste parole SCATTA IL SACRAMENTO, e perchè?
Perchè NON è l'uomo, nemmeno il papa, nemmeno un santo che DA QUALCOSA, ma l'uomo DIVENTA STRUMENTO DELL'AZIONE DIRETTA DI DIO...NON è l'uomo a dare il Battesimo, ma è la TRINITA' TUTTA che entra in azione....."Io ti battezzo -dice la persona addetta- NEL NOME DEL...." e non dice, nel "mio nome, o nel nome della chiesa, o di altri, o di paolo, o di apollo" ecc...come lo stesso Paolo dice per sedare una contesa.........
 
Ora Alfonso dice:
Questo è un concetto errato in quando chi perdona i peccati è Gesù e non il battesimo.
..........
infatti.....il Battesimo toglie i peccati perchè è Gesù con il Padre e lo Spirito che ENTRANO IN AZIONE NELLA PERSONA CHE RICEVE IL BATTESIMO.......il Battesimo non è un segno esteriore, ma è un dono INTERIORE che ci RIGENERA....E' UN LAVACRO COSì COME PREANNUNZIATO SIMBOLICAMENTE NEL DILUVIO.....Chi agisce E' CRISTO........ ecco perchè di Battesimo se ne somministra UNO SOLO NELLA VITA E NON E' CANCELLABILE....può essere rifiutato, ma non può essere cancellato dall'uomo, nemmeno dal papa....
 
da At.19
3 E disse loro: «Con quale battesimo dunque siete stati battezzati?». Essi risposero: «Col battesimo di Giovanni». 4 Allora Paolo disse: «Giovanni battezzò con il battesimo di ravvedimento dicendo al popolo che dovevano credere in colui che veniva dopo di lui, cioè in Cristo Gesù». 5 Udito questo, furono battezzati nel nome del Signore Gesù. 6 E, quando Paolo impose loro le mani, lo Spirito Santo scese su di loro e parlavano in altre lingue e profetizzavano.
 
da Ef.4
4 Vi è un unico corpo e un unico Spirito, come pure siete stati chiamati nell'unica speranza della vostra vocazione. 5 Vi è un unico Signore, un'unica fede, un unico battesimo, 6 un Dio unico e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in voi tutti.
 
Il Battesimo ci apre le porte della Salvezza resa attiva dal sacrificio di Gesù sulla Croce...NON AVREMMO NESSUN BATTESIMO SE NON CI FOSSE STATA LA CROCE......
Il Battesimo elimina quella colpa ereditata dai nostri progenitori, ci rende FIGLI DI DIO e ci immette in una strada di conversione continua e di perfezionamento....di perseveranza......
Il Battesimo NON elimina quei peccati che VERRANNO COMMESI DAL GIORNO IN CUI LO ABBIAMO RICEVUTO.....ma il Battesimo avendoci fatti FIGLI DI DIO ci consente quel perdono costante DEL PADRE ogni volta che noi riconosciamo la colpa commessa......
 
dal Catechismo:
 

1218 Fin dalle origini del mondo l'acqua, questa umile e meravigliosa creatura, è la fonte della vita e della fecondità. La Sacra Scrittura la vede come « covata » dallo Spirito di Dio: (12)

« Fin dalle origini il tuo Spirito si librava sulle acque perché contenessero in germe la forza di santificare ». (13)

1219 La Chiesa ha visto nell'arca di Noè una prefigurazione della salvezza per mezzo del Battesimo. Infatti, per mezzo di essa, « poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell'acqua » (1 Pt 3,20):

« Nel diluvio hai prefigurato il Battesimo, perché, oggi come allora, l'acqua segnasse la fine del peccato e l'inizio della vita nuova ». (14)

1220 Se l'acqua di fonte è simbolo di vita, l'acqua del mare è un simbolo di morte. Per questo poteva essere figura del mistero della croce. Per mezzo di questo simbolismo il Battesimo significa la comunione alla morte di Cristo.

1221 È soprattutto il passaggio del Mar Rosso, vera liberazione d'Israele dalla schiavitù d'Egitto, che annunzia la liberazione operata dal Battesimo:

« Tu hai liberato dalla schiavitù i figli di Abramo, facendoli passare illesi attraverso il Mar Rosso, perché fossero immagine del futuro popolo dei battezzati ». (15)

1222 Infine il Battesimo è prefigurato nella traversata del Giordano, grazie alla quale il popolo di Dio riceve il dono della terra promessa alla discendenza di Abramo, immagine della vita eterna. La promessa di questa beata eredità si compie nella Nuova Alleanza.

Il battesimo di Cristo

1223 Tutte le prefigurazioni dell'Antica Alleanza trovano la loro realizzazione in Gesù Cristo. Egli dà inizio alla sua vita pubblica dopo essersi fatto battezzare da san Giovanni Battista nel Giordano (16) e, dopo la sua risurrezione, affida agli Apostoli questa missione: « Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato » (Mt 28,19-20). (17)

1224 Nostro Signore si è volontariamente sottoposto al battesimo di san Giovanni, destinato ai peccatori, per compiere ogni giustizia. (18) Questo gesto di Gesù è una manifestazione del suo « annientamento ». (19) Lo Spirito che si librava sulle acque della prima creazione, scende ora su Cristo, come preludio della nuova creazione, e il Padre manifesta Gesù come il suo Figlio prediletto. (20)

1225 È con la sua pasqua che Cristo ha aperto a tutti gli uomini le fonti del Battesimo. Egli, infatti, aveva già parlato della passione, che avrebbe subìto a Gerusalemme, come di un « battesimo » con il quale doveva essere battezzato. (21) Il sangue e l'acqua sgorgati dal fianco trafitto di Gesù crocifisso (22) sono segni del Battesimo e dell'Eucaristia, sacramenti della vita nuova: (23) da quel momento è possibile nascere « dall'acqua e dallo Spirito » per entrare nel regno dei cieli (Gv 3,5).

« Considera, quando sei battezzato, donde viene il Battesimo, se non dalla croce di Cristo, dalla morte di Cristo. Tutto il mistero sta nel fatto che egli ha patito per te. In lui tu sei redento, in lui tu sei salvato ». (24)

Il Battesimo nella Chiesa

1226 Dal giorno della pentecoste la Chiesa ha celebrato e amministrato il santo Battesimo. Infatti san Pietro, alla folla sconvolta dalla sua predicazione, dichiara: « Pentitevi, e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo » (At 2,38). Gli Apostoli e i loro collaboratori offrono il Battesimo a chiunque crede in Gesù: Giudei, timorati di Dio, pagani. (25) Il Battesimo appare sempre legato alla fede: « Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia », dichiara san Paolo al suo carceriere a Filippi. Il racconto continua: « Subito il carceriere si fece battezzare con tutti i suoi » (At 16,31-33).

1227 Secondo l'apostolo san Paolo, mediante il Battesimo il credente comunica alla morte di Cristo; con lui è sepolto e con lui risuscita:

« Quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte. Per mezzo del Battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova » (Rm 6,3-4). (26) I battezzati si sono « rivestiti di Cristo ». (27) Mediante l'azione dello Spirito Santo, il Battesimo è un lavacro che purifica, santifica e giustifica. (28)Cf 1 Cor 6,11; 12,13.

1228 Il Battesimo è quindi un bagno d'acqua nel quale « il seme incorruttibile » della Parola di Dio produce il suo effetto vivificante. (29) Sant'Agostino dirà del Battesimo: « Accedit verbum ad elementum, et fit sacramentum – Si unisce la parola all'elemento, e nasce il sacramento ». (30)

 
Infine...invito Serafino ad evitare battute fuori luogo......visto che NON ha il coraggio di iscriversi qui per dirlo apertamente......., ti abbiamo dato la possibilità di tornare a rileggerci, voglio sperare che il motivo di tanto tuo desiderio non è racchiuso soltanto in vuote parole.....
 
Alfonso.....non mi va di ricominciare sterili polemiche....evitiamo , per amore dell'Avvento del ricordo della nascita di Gesù, di cominciare a fare queste trasferte......facciamole continuando il modo costruttivo che stavamo facendo.....edificandoci con messaggi reciproci....
INVITO SALVATORE A NON INTERCALARE NEI SUOI INTERVENTI EVENTUALI PROVOCAZIONI...ED INVITO ALFONSO A DIRE  ALTRETTANTO A SERAFINO......
 
Abbiamo inserito PROVE BIBLICHE SUL BATTESIMO QUALE LAVACRO..e che il Battesimo E' AZIONE DIRETTA DI GESU'.....atteniamoci alle prove.....proviamo a dialogare....
 
Fraternamente Caterina
 
P.S. invito Gino ad inserire il collegamento in Cristiani Evangelici, avvisando che nel messaggio 8 ..."c'è posta per loro"........
 
 
(Teofilo)
00venerdì 14 gennaio 2011 16:50
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Da: Soprannome MSNIyvan5 Inviato: 30/11/2003 3.25
Il Battesimo elimina quella colpa ereditata dai nostri progenitori, ci rende FIGLI DI DIO
 
Ehmmm .... non per fare il guastafeste  ... cara Caterina, ma così dicendo sembrerebbe che tutti i non battezzati non siano figli di Dio.
Non penso che esistano dei figli diseredati da Dio. Sbaglio?
 
fraternamente
iyvan

Rispondi
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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 30/11/2003 9.26
Prima rispondo ad Alfonso che dice:
 
Vedo che gli amici catolici usano il loro catechismo, ma noi usiamo la Parola di Dio.
Ecco cosa dice.
La spiegazione è tratta dal commentario evangelico...
.........
ehm.....non per fare la pignola...ma perchè IL COMMENTARIO dovrebbe essere "Parola di Dio" e il Catechismo Cattolico no?....Chi ha fatto il "commentario"...è un persona come noi che spiega la Parola INTERPRETANDOLA..... o è Dio?
 
Se nel Catechismo e se il Catechismo dice cose contrarie alla Bibbia, è li che si deve portare la discussione e il confronto.....e non sul dire che "noi" NON usiamo la Parola di Dio....ecco cosa c'è scritto nel Catechismo Cattolico senza fare un commentario:
 

1227 Secondo l'apostolo san Paolo, mediante il Battesimo il credente comunica alla morte di Cristo; con lui è sepolto e con lui risuscita:

« Quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte. Per mezzo del Battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova » (Rm 6,3-4). (26) I battezzati si sono « rivestiti di Cristo ». (27) Mediante l'azione dello Spirito Santo, il Battesimo è un lavacro che purifica, santifica e giustifica. (28)Cf 1 Cor 6,11; 12,13.

1228 Il Battesimo è quindi un bagno d'acqua nel quale « il seme incorruttibile » della Parola di Dio produce il suo effetto vivificante. (29) Sant'Agostino dirà del Battesimo: « Accedit verbum ad elementum, et fit sacramentumSi unisce la parola all'elemento, e nasce il sacramento ». (30)

............
 
Ora...ad una frase che ho riportato e diceva:
 
 
Il Battesimo elimina quella colpa ereditata dai nostri progenitori, ci rende FIGLI DI DIO
 
Ehmmm .... non per fare il guastafeste  ... cara Caterina, ma così dicendo sembrerebbe che tutti i non battezzati non siano figli di Dio.
Non penso che esistano dei figli diseredati da Dio. Sbaglio?
................
 
Allora Yivan, qui il discorso è delicato come tu stesso stai seguendo altrove sulla salvezza che per altri è chiusa se non ti fai cristiano (meglio se evangelico...)...Dici una cosa che è in fondo quella SPERANZA CRISTIANA CHE LA CHIESA INSEGNA DA SECOLI: ma così dicendo sembrerebbe che tutti i non battezzati non siano figli di Dio.........
 
Figli di Dio LO SIAMO TUTTI...PERCHE' ABBIAMO TUTTI UN SOLO CREATORE.....
 
Una volta parlando con una persona uscì questa domanda: < A chi si è rivelato il Cristo? >; risposta: < A noi!!>; si, giusto: < MA A CHI? CHI E' QUEL NOI?> tale persona mi risposte: < NOI CRISTIANI....!!>
Sbagliato!!
Cristo NON si è rivelato ai "cristiani", cristiani lo si diventa "DOPO" aver accolto la Rivelazione del Cristo. Gesù, Dio, si è rivelato ALL'UOMO.....punto, stop!! Spesse volte diamo all'uomo una centralità che nel passato forse aveva ragione di esistere, ma oggi abbiamo la necessità di riscoprire la centralità del Cristo....."nel quale sono state ricapitolate TUTTE LE COSE".....è interessante come il termine "cose" è un errore se lo usi in un tema scolastico perchè è generico, mentre assume un significato enorme nella Parola di Dio perchè "TUTTE LE COSE" dimostra semplicemente L'UNIVERSALITà DI DIO E DEL CRISTO.....
 
Una premessa necessaria, questa, per far capire dunque, che non esiste un Dio che crea a parte i musulmani (come taluni scrivono) e un Dio che crea i cristiani......
 
Abbiamo un UNICO DIO CREATORE che si è rivelato all'uomo mediante il Cristo, nel quale ha ricapitolato TUTTE le cose......TUTTI, dunque, siamo FIGLI DELL'UNICO CREATORE......
 
Ritornando al Battesimo....esso è un dono particolare ed UN COMANDO....del Cristo "Andate  E BATTEZZATE" segno evidente che il Battesimo è necessario ed è indispensabile per il Progetto di Dio......
Giustamente Yivan chiede: i non battezzati non siano figli di Dio. Non penso che esistano dei figli diseredati da Dio. Sbaglio?
.........
io NON credo che esistano figli diseredati...a meno che non subentra la consapevolezza DI UN RIFIUTO AL BATTESIMO..... e ritorniamo al punto di partenza: chi ha diritto alla salvezza? coloro che muoiono senza il Battesimo dove andranno?
 
Ennesima dimostrazione che la Bibbia NON ci dice tutto, tanto è vero che gli stessi evangelici-protestanti che hanno inventato la Sola Scriptura devono USARE UN COMMENTARIO per spiegare la Parola di Dio....., esistono ben DUE CATECHISMI quello di Calvino e quello di Lutero.....e gli evangelici che RIFIUTANO  alla fine i due Riformatori....non mollano la loro stessa metodologia errata......ed è in questo modo che gli errori continuano a propagarsi....ecco perchè siamo arrivati a 33 mila denominazioni tutte diverse l'una dall'altra, ma questo è un altro forum.
 
Tornando al Battesimo, come risolviamo la domanda di Yivan?
 
Di fatto NON LA POSSIAMO RISOLVERE...semplicemente perchè se è vero che Gesù dice che chi NON SARA' BATTEZZATO NON ENTRERA' NEL REGNO DEI CIELI....dice anche che NOI NON possiamo giudicare....chi ci andrà o chi NON ci andrà........
e là dove dice che è necessario il Battesimo per diventare FIGLI DI DIO, fa anche comprendere che con la Preghiera del PADRE NOSTRO, invita TUTTI a chiamare Dio con l'appellativo di PADRE=ABBA'=PAPA'........
 
Il messaggio apostolico è rivolto  A TUTTI......certe affermazioni valgono più prettamente per coloro che sono in grado di percepire il messaggio e di ACCOGLIERLO, qui, se vogliamo, possiamo inserire il significato della parabola dei Talenti.........
E chi NON accoglie questo messaggio?
Abbiamo due soluzioni che intravvediamo nella Bibbia:
 
1) consapevolezza DEL RIFIUTO, e allora potrebbe e potrà scattare la NON salvezza.......
 
2) INCONSAPEVOLEZZA di un rifiuto...e qui noi NON possiamo giudicare, ma PREGARE e sperare che quella persona comprenda e in qualche modo che solo Dio conosce, possa salvarsi ugualmente......
 
Ecco perchè la Chiesa nell'offrire il Sacrificio perfetto di Cristo al Padre, lo invoca dicendo: " Ti affidiamo, o Padre, tutti coloro DEI QUALI TU SOLO HAI CONOSCIUTO LA FEDE".....lo supplichiamo offrendo a Lui per questo il sacrificio della Croce....
 
Infine, per completare la risposta che non è ancora completa....c'è molta confusione sul concetto di PREFERENZE......
Taluni sostengono che "Dio non fa preferenze"....umanizzare questo concetto è sbagliato perchè Dio FA ECCOME DELLE PREFERENZE......
Se leggiamo Giobbe...in fondo non dimentichiamo che per dimostrare che Giobbe è suo servo devoto e fedele, permette che MUOIANO TUTTI I SUOI FAMILIARI cominciando dalla moglie........i profeti SONO SCELTI DA DIO....Maria è stata scelta e preannunciata fin dalla Genesi.......Giuseppe era stato scelto......perfino per fare i miracoli Gesù FA DELLE SCELTE.....su chi salvare....Giuda era stato annunziato come il traditore.......Pietro è scelto dal Padre per rivelare chi fosse il Cristo.....DIO SI E' SCELTO UN POPOLO AL QUALE AFFIDARE LA SUA RIVELAZIONE.....nella Bibbia assistiamo a guerre e lotte dove Dio SI SCHIERA.......
 
Ora con la Rivelazione Dio allarga il suo Progetto, non più un popolo ma una NAZIONE CHE NON ABBIA CONFINI, BANDIERE, DIVERSITA' DI CULTURA, LINGUA O ALTRO...... nasce la Chiesa con questo intento di essere PORTAVOCE DELLA RIVELAZIONE.....chi entrerà nella Chiesa acquisisce una figlionaza con Dio in modo prettamente SPECIALE E PIU' CONFIDENZIALE......il Battesimo e' questo sigillo di Dio preferenziale.....non si scappa Yivan....è un Progetto di Dio.......
Un musulmano, per quanto santo NON è parte di quelle membra della Chiesa descritta da Paolo.....ciò non gli preclude la salvezza....è certo che Dio ha escogitato ben altro infatti ci dice DI NON GIUDICARE......
 
I NON battezzati dunque sono UGUALMENTE figli di Dio, ma in senso della creazione di Dio che è l'UNICO Creatore.....ma un battezzato diventa figlio di Dio in senso PRIVILEGIATO ed, ovviamente, anche con più responsabilità......ritorniamo alla storia dei TALENTI....un Battezzato acquisisce quel legame privilegiato mediante la PARTECIPAZIONE IN CRISTO, CON CRISTO E PER CRISTO.....gli "Altri" non sono diseredati (a meno che non vi sia un rifiuto cercato e voluto), ma vivono in modo diverso  ED INCOMPLETO il loro rapporto con Dio......
 
Ora fino a qual punto questo sia giusto o sbagliato, NON sta a noi pianificarlo......Gesù dice "Andate e battezzate TUTTE LE NAZIONI"......ecco perchè la Chiesa NON rifiuta mai un Battesimo ed ecco perchè fin dai primi secoli il Battesimo veniva dato anche ai bambini......
 

1213 Il santo Battesimo è il fondamento di tutta la vita cristiana, il vestibolo d'ingresso alla vita nello Spirito (« vitae spiritualis ianua »), e la porta che apre l'accesso agli altri sacramenti. Mediante il Battesimo siamo liberati dal peccato e rigenerati come figli di Dio, diventiamo membra di Cristo; siamo incorporati alla Chiesa e resi partecipi della sua missione:4 « Baptismus est sacramentum regenerationis per aquam in verbo – Il Battesimo può definirsi il sacramento della rigenerazione cristiana mediante l'acqua e la parola ».5

1258 Da sempre la Chiesa è fermamente convinta che quanti subiscono la morte a motivo della fede, senza aver ricevuto il Battesimo, vengono battezzati mediante la loro stessa morte per Cristo e con lui. Questo Battesimo di sangue, come pure il desiderio del Battesimo, porta i frutti del Battesimo, anche senza essere sacramento.

1259 Per i catecumeni che muoiono prima del Battesimo, il loro desiderio esplicito di riceverlo, unito al pentimento dei propri peccati e alla carità, assicura loro la salvezza che non hanno potuto ricevere mediante il sacramento.

1260 « Cristo è morto per tutti e la vocazione ultima dell'uomo è effettivamente una sola, quella divina, perciò dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo dia a tutti la possibilità di venire a contatto, nel modo che Dio conosce, col mistero pasquale ».59 Ogni uomo che, pur ignorando il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, cerca la verità e compie la volontà di Dio come la conosce, può essere salvato. È lecito supporre che tali persone avrebbero desiderato esplicitamente il Battesimo, se ne avessero conosciuta la necessità.

1261 Quanto ai bambini morti senza Battesimo, la Chiesa non può che affidarli alla misericordia di Dio, come appunto fa nel rito dei funerali per loro. Infatti, la grande misericordia di Dio, « il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati » (1 Tm 2,4), e la tenerezza di Gesù verso i bambini, che gli ha fatto dire: « Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite » (Mc 10,14), ci consentono di sperare che vi sia una via di salvezza per i bambini morti senza Battesimo. Tanto più pressante è perciò l'invito della Chiesa a non impedire che i bambini vengano a Cristo mediante il dono del santo Battesimo.

..........
 
Se c'è dell'altro, Yivan..sono a disposizione....anche se..dirti di più..di più nun sò......, ma si può approfondire....
Fraternamente Caterina
(Teofilo)
00venerdì 14 gennaio 2011 16:51
Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 11 di 24 nella discussione 
Da: alberto Inviato: 30/11/2003 10.35
Cara Caterina, con tutto il bene che ti voglio, ti prego di non accogliere nessuna provocazione in questo periodo. Io ti capisco, ma ho letto ed è tristezza quando si arriva di nuovo a sparare da una parte all'altra, non è da cristiani, Gesù ci dice anche di squotere la polvere da sotto i piedi quando l'ostilità può diventare offensiva e molto dura.
 
Spiegate sempre le dottrine, ma tu pure non fare un ponte con le male parole che altri scrivono altrove, mi fa male leggere queste cose. So che capirai la mia intenzione nello scriverti queste parole. Grazie sempre per quello che fai.
 
Caro Ivan,
anch'io non credo che esistono figli di serie a o di serie b.
La salvezza della Croce è un grande mistero dell'Amore di Dio e pensare che questo Amore sia scritto letteralmente nella Bibbia è solo da stolti o da persone che non vogliono capire.
Il Battesimo da quello che io ho imparato mi ha reso figlio di Dio perchè accettando anche tutto quello che mi dice Gesù, Dio mi è un Padre, mentre come sai per gli altri credi Dio è qualcosa che resta lontano dall'uomo e non è un Padre ma solo il Creatore, penso che la differenza maggiore sia qui.
Crecare altro soltanto per voler dimostrare che la Chiesa Cattolica è in errore è solo una presunzione che non recherà frutti buoni e basta leggere come accusano la Chiesa romana quasi che sarebbe l'inventrice di una bibbia diversa dalla loro.
 
E' l'Avvento, è iniziato, facciamo compagnia alla Madre di Dio in questa dolce attesa, mancano poche settimane immaginiamola lei incinta che sta  andando alla ricerca di un posto dove poter partorire, ma per loro non c'era posto in albergo, ha detto il Vangelo.
 
Sia lodato Gesù e Maria, con affetto da Alberto

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Da: Soprannome MSNIyvan5 Inviato: 30/11/2003 12.09
Cara Caterina,
 
personalmente intuivo già quale sarebbe stata la tua risposta, che condivido. Il motivo per cui ho posto la domanda era solo perchè l'espressione "diventare figli di Dio" fosse ben chiarita, soprattutto nei confronti degli evangelici che ritengono impossibile la salvezza  a chi professa una fede diversa a meno che non abbiano mai sentito parlare di Cristo. Poichè oggi non esiste un angolo di terra in cui non si sia sentito parlare di Lui, secondo la loro teoria tutti coloro che non hanno abiurato alla loro fede per accogliere il cristianesimo sarebbero tutti dannati, e questo in forza di una rigida interpretazione letterale di alcuni passi biblici.
Ecco perchè ho voluto provocare questo tuo intervento che ritengo molto esplicativo.
E grazie anche ad Alberto per le successive precisazioni.
 
Fraternamente
iyvan

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Da: Soprannome MSNIyvan5 Inviato: 30/11/2003 14.11
Ps. ho dimenticato di aggiungere: secondo il concetto di salvezza espresso da chi si attiene rigidamente ad alcuni passi biblici (ma ho anche notato che non tutti gli evangelici sono così drastici) ne deriverebbe che, se per assurdo, fosse vera un'altra religione (poniamo l'Islam) loro stessi sarebbero tutti quanti dannati, nonostante tutta la loro buona fede e la loro aderenza agli insegnamenti di Cristo.
Lo so di aver fatto un esempio paradossale, , ma è proprio attraverso i paradossi che a volte possiamo renderci conto dell'assurdità di certe nostre certezze, sempre se siamo disposti a metterle in discussione.
 
Fraternamente
iyvan

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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 30/11/2003 14.50
 
E' chiaro che chi rimette i peccati è Gesù, il peccato originale, non lo cancella il battesimo, ma il sangue di Gesù.
................
 
Benissimo Alfonso sulla prima parte concordiamo: GESU' PERDONA I PECCATI......
Il Battesimo che cosa è? chiediti questo Alfonso e capirai il credo Cattolico.......che NON è un commentario, ma pesca qui la sua risposta:
 

« Quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte. Per mezzo del Battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova » (Rm 6,3-4). (26) I battezzati si sono « rivestiti di Cristo ». (27) Mediante l'azione dello Spirito Santo, il Battesimo è un lavacro che purifica, santifica e giustifica. (28)Cf 1 Cor 6,11; 12,13.

1228 Il Battesimo è quindi un bagno d'acqua nel quale « il seme incorruttibile » della Parola di Dio produce il suo effetto vivificante. (29) Sant'Agostino dirà del Battesimo: « Accedit verbum ad elementum, et fit sacramentum – Si unisce la parola all'elemento, e nasce il sacramento ». (30)

.............
GESU' è l'artefice del Battesimo Alfonso, non l'uomo, non un prete non un papa......non un pastore evangelico.....il Battesimo è un LAVACRO PERCHE' CHI AGISCE E' CRISTO NELLA TRINITA' MEDIANTE LA FORMULA: PADRE,FIGLIO E SPIRITO SANTO.....
se vuoi crederci bene se NON vuoi crederci è un problema tuo, ma NON e' un problema dottrinale........
 
Sul resto concordo è stato aperto un forum un pò polemico..approfittiamone per trarne edificazione......ENTRAMBI.....
 
Ringrazio Alberto e comprendo il tuo intervento....., terrò a mente i tuoi suggerimenti......
 
Caro Yivan....ti sono sempre grata quando, nella domanda provocatoria inserisci quegli aspetti che NON TROVIAMO affatto scritti nella Bibbia e che purtroppo, infatti, diventano motivo di divisione quando NON si vuole usare la cosa preziosa che Dio ci ha dato....L'INTELLETTO attraverso  quale PARLARE....CHE PUò E DEVE EDIFICARCI E AIUTARCI A TROVARE PUNTI DI COMUNIONE.....
 
Fraternamente Caterina

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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico Inviato: 01/12/2003 12.40
Cara Lisa,
mi potresti dare il titolo completo del libro "devo parlare in lingue" e/o la casa editrice. E' in vendita in tutte le librerie o solo in quelle evangeliche?
 
Pace
Salvatore

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Da: lisa Inviato: 01/12/2003 12.48
Allora Salvatore il libro si intitola "Devo parlare in lingue?"  l'autore è "Guglielmo Standridge" la casa editrice è " Associazione verità evangelica".
Io sono sicura di averlo acquistato  in libreria evangelica (la clc), però sono ormai passati almeno due anni, se ti interessa leggerlo, se magari privatamente mi dai l'indirizzo te lo spedisco con piacere.
Fammi sapere!!!
lisa
Consiglia Elimina    Messaggio 17 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico Inviato: 01/12/2003 12.55
Io credo nel perdono, e chi perdona dimentica (o almeno dovrebbe), perciò visto che tutti i cristiani dovremmo credere nel perdono reciproco, chiederei ad Alfonso di intervenire direttamente qui, piuttosto che scrivere di riflesso, perchè spesso io non leggo i forum di siti dove non sono iscritto, e quindi non posso rispondere, se Alfonso in passato si è lamentato di essere nominato qui, o che suoi spezzoni di testo (intendo contenuti nel suo sito) fossere replicati qui, con l'allegata risposta, credo che dovrebbe fare lo stesso verso i testi presenti in questo forum.
Comunque, ripeto nel cristianesimo esiste il perdono, se in passato abbiamo avuto delle incomprensioni, queste ora dovrebbero essere messe da parte, altrimenti che perdono è???
Quindi invito Alfonso a tornare su questo sito, in modo che possiamo discutere direttamente e senza specchi o riflessi.
 
In ogni caso Caterina ha ben chiarito il concetto di battesimo, è Gesù assieme al Padre e allo Spirito Santo che ci lava dal peccato, non l'acqua.
Ma purtroppo vedo che il concetto di battesimo non è chiaro nella mente di alcuni fratelli pentecostali, o meglio loro credono di averlo chiaro, ma dimostrano il contrario quando ne parlano in maniera dettagliata.
 
Lisa sottolinea il fatto che per molti pentecostali il battesimo è solo un gesto esteriore, una testimonianza dell'avvenuta conversione, e questo lo posso testimoniare pure io, ma penso anche qualsiasi pentecostale onesto lo possa ammettere, quindi loro (i pentecostali) lo riducono a semplice rito, come mai invece accusano la Chiesa cattolica di ritualizzare il battesimo?
 
Pace
Salvatore
 
Pace
Salvatore

Rispondi
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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 01/12/2003 14.25

Credo in un solo Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili ed invisibili. Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli: Dio da Dio, luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto. Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo, siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, e procede dal Padre e dal Figlio. Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato, e ha parlato per mezzo dei profeti. Credo la Chiesa, una, santa, cristiana, e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen.

(Credo niceno-costantinopolitano)

............

Certo...questo è il "Credo" che la Domenica facciamo quale professione di fede...è maturato dal Credo Apostolico che inserirò dopo per farvi vedere la differenza.....ma dicendovi che se pur si dice APOSTOLICO gli Apostoli NON furono loro a formularlo, bensì, il Credo, è stato una intuizione DEI PADRI DELLA CHIESA che hanno estrapolato le verità principali della nostra fede e l'hanno racchiusa in una formula antica di 2000 anni....Dove sta ora la particolarità?

PRENDETE IL CATECHISMO DI LUTERO E VI LEGGERETE CHE EGLI INSERI' ENTRAMBE LE DUE FORMULE DEL CREDO......in questa sopra ho messo in rosso ciò che anche Lutero credeva:

Credo la Chiesa, una, santa, cristiana, e apostolica. Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen...

e diceva Lutero:

< Io credo di non potere, con la mia propria ragione o forza, credere in Gesù Cristo mio signore, o venire a Lui; ma che sia lo Spirito santo ad avermi chiamato attraverso l'Evangelo, ad avermi illuminato con i Suoi doni, santificato e preservato nella vera fede. Allo stesso modo Egli chiama, raccoglie, illumina, e santifica l'intera Chiesa cristiana sulla terra, e la preserva in unione con Gesù Cristo nella vera fede. Nella Chiesa cristiana Egli ogni giorno perdona abbondantemente tutti i miei peccati, ed i peccati di tutti i credenti, e farà risorgere me e tutti i morti l'ultimo giorno, e concederà vita eterna a me ed a tutti coloro che credono in Cristo. Questo è vero e degno di essere credut >.

(Martin Lutero, Piccolo Catechismo, Spiegazione del terzo articolo del Credo)..........

.......

e questo che ora leggerete è il Credo originario PRIMA DELLA FORMULAZIONE DELLA TRINITA'...PER QUESTO IL CREDO FU COMPLETATO DI QUELLE PARTI MANCANTI E NON CHIARE......i due Credo, attenzione NON SI ANNULLANO, MA SI COMPLETANO.....UN CATTOLICO PUO' PROFESSARLI ORA UNO ORA UN ALTRO........E' DI FATTO UN UNICO CREDO....

Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra. E in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte, salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cristiana, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione dei morti, la vita eterna. Amen.

(Credo degli apostoli)

..............

Avete notato un particolare? io ho preso i due Credo che sono riportati nel "Catechismo di Lutero"......ora leggete qui:

Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cristiana, la comunione dei santi..........la magnagna è sottolineata in blu...e perchè? Perchè il Credo ORIGINALE APOSTOLICO DICE: ....la santa CHIESA CATTOLICA, la comunione dei santi...ecc.....e così...chi leggerà solo il Catechismo di Lutero, penserà che fin anche nel credo apostolico NON si parla di chiesa "cattolica" ma esplicitamente "cristiana"......avete capito l'errore?? (lo chiamo errore per non chiamarlo diversamente come meriterebbe una truffa del genere...) i Padri hanno trascritto il Credo dalle Lettere apostoliche chiamandolo, appunto "Credo Apostolico"......e c'è scritto nell'originale "Chiesa Cattolica" e non chiesa cristiana......

Fraternamente Caterina

 

(Teofilo)
00venerdì 14 gennaio 2011 16:52
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Consiglia Elimina    Messaggio 19 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 01/12/2003 16.03
Bene....ritornando al Battesimo come si arrivò (oggi gli Evangelici) a negare che questo Sacramento non toglierebbe i peccati?
 
Abbiamo letto che Lutero, per quanto avesse manomesso una parola nel Credo, comunque credeva che il Battesimo perdonava il peccato infatti sempre lo mantenne come SACRAMENTO......e tuttavia si contraddice...
 
Ma allora di chi si servirono i Protestanti, specie all'inizio del XX secolo per nehgare questa verità che come avete letto è iscritta nel Credo?
 
Si appoggiano su alcuni SCRITTORI e quindi NON sulla Bibbia per negare questa verità.......e si appoggiano fra altri, a Kierkegaard........folosofo nato nel 1813 a Copenaghen.....Di temperamento malinconico, a causa della morte di ben 4 fratelli e della madre, era introverso e riflessivo, K. ebbe dal suo ambiente familiare un senso di maledizione incombente, e non ebbe una giovinezza spensierata.
 
Tuttavia, la sua fede, molto forte, si ispirò più alla drammaticità del Crocifisso che alla letizia dell'incontro cristiano. Come ricordano dei suoi studiosi gli furono da subito familiari concetti come il dolore, il peccato, il sangue. Traumatica poi fu per lui la scoperta di una colpa paterna, di cui egli non precisa gli esatti contorni. Critica il Cristianesimo intiepidito quale era vissuto dalla Chiesa luterana del suo tempo, che aveva dimenticato la portata radicale del Vangelo, il suo essere scandalo e paradosso e ne aveva fatto una comoda religione del buon senso comune, una moralità fatta di massime razionalmente condivisibili. In particolare nel 1846 va segnalata la sua polemica con Il Corsaro. L'angoscia non è una determinazione necessaria della natura, ma positiva della libertà. L'angoscia è la preistoria della libertà. Essa rivela il senso di peccato che c'è nell'uomo; è il desiderio di ciò di cui si ha paura. Alla concezione panteistica della divinità è al fatto che Cristo rappresenti il vertice dell'autocoscienza dell'uomo (Hegel) e inoltre alla concezione di Feuerbach, di Strauss e di Marx della teologia sostituita con l'antropologia (cosicché al posto di Dio è posto l'uomo) e alle negazioni della divinità di Cristo (Spinoza, Reimarius e Lessing) oppone la professione di fede nicena e vede nel dogma atanasiano dell'unione ipostatica il punto centrale del cristianesimo e la via di scampo alla disperazione.....
 
Perdonate la lunga premessa ma era necessaria per comprendere poi le motivazione del perchè K. negherà IL BATTESIMO QUALE PURIFICAZIONE DEL PECCATO, ricordandovi che fino ad allora questa verità di fede non era stata mai trattata in termini dottrinali di negazione......
 
Secondo Kierkegaard, dunque, "l'angoscia è il presupposto del peccato originale rispetto alla caduta di Adamo ed Eva come lo è per la caduta nel peccato di ogni loro discendente. Il suo soggetto è pertanto il nulla ed è pertanto questo nulla che rivela all'uomo di essere una sintesi di anima e corpo nello spirito: quando questa sintesi viene tolta con la caduta l'uomo si accorge di essere un peccatore davanti a Dio. Prima del cristianesimo l'angoscia per i greci era nel destino, mentre per i giudei nella colpa.......L'angoscia è perciò puro sentimento del possibile. Il possibile corrisponde al futuro. Per questo angoscia e futuro sono congiunti.....L'angoscia è per K. la sintesi e la spiegazione DEL PECCATO.........
 
A questo punto veniamo al dunque...e vi invito ad avere ancora pazienza e di leggere per comprendere meglio il tutto:
 
Per Kierkegaard come per il cattolicesimo, il peccato è il rifiuto dell'amicizia con Dio che si è offerto all'uomo. Tutte le leggi a cui il popolo di Israele deve obbedire hanno lo scopo di assicurare la comunione con Dio. Il peccatore è colui che non ascolta la voce del Salvatore, che agisce contro l'alleanza. In Il Concetto di Angoscia Kierkegaard parla del peccato originale e qui la sua visione non è "né cattolica né protestante. Il peccato originale viene distinto dalla concupiscenza luterana e riferito alla decisione della libertà come tale considerata però nella sfera dell'immanenza del soggetto".
 
1) Per i luterani l'immagine di Dio impressa nell'uomo e distrutta dal peccato rimane un tenue residuo,
 
2) per noi cattolici nel peccatore c'è la perdita almeno parziale dei doni soprannaturali e la permanenza della natura, anche se ferita dal peccato......
 
Per Lutero il peccato originale appartiene alla natura e comporta la perdita di tutte le forze e delle facoltà dell'uomo cioè la corruzione totale della natura, perché l'uomo cerca il fondamento in sé e non in Dio: così l'uomo corrotto dal peccato non è liberato né con il battesimo né con la fede. Per il filosofo l'individuo, come pensa San Tommaso, ha in sé il peccato originale (la pena del danno) e in potenziale la pena del senso (cioè i peccati personali). Ha così in effetti un rapporto soggettivo con la possibilità del peccato......
 
Per noi cattolici il peccato originale, come affronta il Concilio di Trento, porta alla perdita della santità e giustizia originale, ed è trasmesso per generazione (cioè da padre a figlio). Solo Cristo, ultimo Adamo, ci ha redento (Paolo Rm 5, 12-21) e tramite il battesimo ha permesso la nostra salvezza poiché la Grazia perdona il peccato originale.......
 
Per Kierkegaard invece, che intende correggere la dottrina di Lutero pur appoggiandolo  dal momento che non crede che il battesimo lavi il peccato originale, il peccato originale è un residuo che di continuo vive dentro l'uomo, quasi divenendo una categoria ontologica della natura umana estranea alla volontà e alla libertà dell'individuo....in sostanza, finchè esiste l'uomo, nemmeno la Grazia di Cristo può eliminare la realtà del peccato, che per quanto il suo Sangue abbia perdonato, rimarrà sempre un residuo.
 
Fraternamente Caterina...

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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 01/12/2003 16.32
Per completare i due ultimi interventi, 18 e 19, finiamo con l'illustrare il pensiero di Lutero dal quale prese l'avvio della disobbedienza, e della negazione di altri Sacramenti.....
 
Studiando le sacre Scritture Lutero rimase particolarmente colpito dal concetto di "Giustizia di Dio" che provocò in lui un forte condizionamento, convinto che ogni azione compiuta dall'uomo tende ad andare contro la perfezione e la volontà divina. Ma se il Vangelo di Paolo ci ricorda che "il giusto vivrà per fede" significa che implicitamente l'uomo nasce corrotto e che verrà salvato soltanto attraverso la fede in se stesso. In sostanza la dottrina di Lutero nasconde pericoli gravi poichè in definitiva l'uomo, una volta convertito, finisce per NON avere più bisogno di Gesù, sarà sufficiente che egli continui a credere IN SE' STESSO e nella conversione maturata, dopo di chè non servirà nient'altro poichè l'uomo NON è ingrado, per Lutero, di proseguire nella perfezione.....Le Lettere degli Apostoli ci invitano, invece, ad una conversione giornaliera, all'obbedienza verso i vescovi, alle opere di Carità dal momento che dice che se pur la Fede è una grande cosa, più grande di tutte è la Carità e questo già mette fuori credibilità la logica di Lutero.
 
Nasce così la teologia della "giustificazione per fede" che annulla tutti gli insegnamenti della Chiesa Cattolica, dove non vi è più nessun paradiso da raggiungere, né messa e né battesimo, né opere a fine religioso ma bensì un'opera per migliorare se stessi e per mettersi in rapporto con il prossimo.......in parole povere l'uomo salvato mediante la grazia del Cristo, per fede verrà giustificato di ogni sua mancanza, in questo senso vivere evangelicamente non servirà se l'uomo lo fa perchè vuole andare in Paradiso, ma ci arriverà solo se credendo IN SE' STESSO, preserverà nel convincimento che Gesù l'ha salvato, il resto è tutto inutile per Lutero e serve solo come propaganda cattolica.
 
Ma questo è contro il Vangelo....Mt.25 ci parla esplicitamente di azioni e di opere sulle quali saremo giudicati, essere giudicati come è scritto nel Vangelo, esclude LA GIUSTIFICAZIONE della dottrina protestante......se ci aspetta un GIUDIZIO circa ANCHE le opere oltre che la fede, questa esclude la SOLA Giustificazione PER fede, perchè come avete letto SI CONTRADDICONO.....
 
Infine Lutero ricopiando nel suo Catechismo il Credo Apostolico e Cattolico, pur eliminando la parola cattolica, NON elimina quel dire:
Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati.........questo conferma la forte contraddizione di Lutero.....
 
Fraternamente Caterina

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 21 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 01/12/2003 17.13
Avendo visto un quadro generale fra cattolici e luterani su questo tema....vediamo ora che dicono gli Evangelici.....
 
Dal sito riconciliazione.org
 
Ci identifichiamo (gli evangelici) con tutte le dottrine della storica fede cristiana, riassunte nel Credo di Nicea-Costantinopoli, e con i valori e gli obiettivi evangelici definiti in documenti quali il Patto di Losanna e la Dichiarazione di Manila.
........
 
benissimo...qui a differenza di Lutero si evince un passo avanti di UNITA'....... perchè, se cliccate sul "Credo di Nicea-Costantinopoli....DEL QUALE TRAETTINO DICE:
 
 Ci identifichiamo (gli evangelici) con tutte le dottrine della storica fede cristiana
.......
leggeremo che a differenza di Lutero essi hanno rimesso il termine "la Chiesa CATTOLICA" e non "cristiana" come si legge dal Catechismo di Lutero...ed inoltre c'è scritto:
Credo la Chiesa,
una santa cattolica e apostolica Professo un solo Battesimo per il perdono dei peccati
........
 
A questo punto chiedo:
 
il sito chiamato in causa è Evangelico e riunisce le A.D.I. di cui Alfonso fa parte......e Traettino, pastore evangelico, ha scritto quanto vi ho riportato....mi chiedo come fa ora Alfonso a dire che il Battesimo NON toglie il peccato......?
 
Guardiamo un altro aspetto interessante che per altri (ma non per Alfonso che sulla questione della Salvezza ho letto che siamo sulla stessa lunghezza d'onda......) è diverso....sempre dal sito citato, alla pagina di una DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRA CATTOLICI ED EVANGELICI vi è una parte che ci riguarda entrambi dove si legge:
 
. AFFERMIAMO INSIEME
 

Affermiamo insieme che siamo giustificati dalla grazia tramite la fede a causa di Cristo. Una fede viva e attiva in un amore che non è nulla di meno dell'amore di Cristo, perché insieme diciamo con Paolo: "Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me. Quella vita che vivo nella carne io la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me" (Galati 2,20).

Tutti coloro che accettano Cristo come Signore e Salvatore sono fratelli e sorelle in Cristo. Non ci siamo scelti l'un l'altro, proprio come non abbiamo scelto Cristo. Lui ci ha scelti, e ci ha scelti per essere suoi insieme (Giovanni 15,16). Per quanto la nostra reciproca comunione sia imperfetta, per quanto i nostri reciproci disaccordi siano profondi, riconosciamo che esiste una sola Chiesa di Cristo.

.........

come possiamo leggere anche sui termini della Salvezza Evangelici e Cattolici sono in accordo....chiediamoci a questo punto chi ha interesse a dire e ad insegnare che questo NON è vero??

Ma non è finita...leggiamo nello stesso paragrafo che cosa c'è scritto:

L'unica unità a cui vogliamo dare espressione è l'unità nella verità, e la verità è questa: "Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione: un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti" (Efesini 4,6).

.........

Come potete verificare, nell'articolo AFFERMIAMO INSIEME, si parla anche di un solo Battesimo quale espressione di UNA UNICA VERITA' PER RAGGIUNGERE IN ALCUNI PUNTI L'UNITA' EVANGELICA .......MI CHIEDO SE TUTTI gli Evangelici conoscono questo testo che è stato redatto DAI LORO PASTORI in una Dichiarazione Congiunta con i vescovi Cattolici......e non credo che si possa dubitare della sua validità altrimenti che senso avrebbe inserirlo in un sito Evangelico che rappresenta le A.D.I.?

Evangelici e cattolici insieme
Dichiarazione comune di un gruppo di leaders cattolici ed evangelici statunitensi (1994)

........

Fraternamente Caterina

(Teofilo)
00venerdì 14 gennaio 2011 16:53
Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 22 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico Inviato: 01/12/2003 17.39
Se saremmo giudicati, in base a che cosa lo saremo?
 
Forse però i protestanti credono che chi ha fede in Gesù non sarà giudicato, ma passerà direttamente in Paradiso. Ed io il "FORSE" lo tolgo, perchè è proprio questo che credono, "i credenti (gli evangelici non i cattolici, perchè loro e solo loro, sarebbero i veri credenti) non verranno giudicati, quindi i versetti che ci parlano del giudizio universale, sarebbero validi solo per i credenti cattolici e per tutti gli altri, pagani, atei ecc..
 
Come al solito fanno confusione, e si lasciano andare in un pressappochismo mischiato ad un certo orgoglio di fondo, l'orgoglio di essere pentecostali ad esempio.
E' difficile però che se ne rendano conto, è molto più facile vedersi coperti di ingiurie, piuttosto che vedere un'ammissione di ignoranza biblica.
Certo non tutti sono uguali, ci mancherebbe, esistono protestanti umili, fraterni, ma sono in pochi ad esserlo, la maggioranza sono pieni di se.
 
Se sarebbe come dicono loro, che i veri credenti non saranno giudicati, allora
IL GIUDIZIO UNIVERSALE, non dovrebbe chiamarsi così, ma bensì, CONDANNA UNIVERSALE.
 
Seguite il ragionamento: Se chi ha fede in Gesù non verrà giudicato, allora più che "giudizio", si tratterà di "condanna", perchè in un giudizio ci sono due possibilità
una di assoluzione e una di condanna ma per i pentecostali e protestanti in genere non è così.
 
I credenti (praticamente solo loro, noi cattolici restiamo esclusi) non verranno giudicati, ma lo saranno invece tutti gli altri.
 
Ma allora quando Gesù  parla di: "Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. 32E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, 33e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra." (Mt 25,31ss)
 
Se il giudizio si svolgerà come insegnano i protestanti, le pecore non dovrebbero essere giudicate, perchè già lo furono all'atto della morte, invece nel giudizio finale tutti verremo giudicati, e ci sarà chi andrà alla destra di Dio e chi alla sinistra.
 
Idee confuse dei protestanti? Presunzione? Ignoranza? Di cosa si tratta?
 
 
Pace
Salvatore
 
 

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 23 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico Inviato: 02/12/2003 10.29
....E poi la fede  senza le opere è morta!
Qual'è il metro di giudizio per le nostra fede?
Le nostre opere, e per queste verremo giudicati.
 
Ben diverso è il caso  di chi in punto di morte (come il ladrone in croce) accetta Gesù come personale Salvatore, in quel momento (nell'ultima ora) non si può certo far fruttificare la fede ricevuta, ma sta al Padrone accettare quella richiesta di misericordia.
Non sta a noi giudicare come il Padrone ci debba retribuire, come gli operai che si lamentava di aver lavorato tutto il giorno per la paga, e poi chi fu assunto dal Padrone in tarda giornata ricevette una paga uguale.
Il padrone aveva pattuito con ogni singolo lavoratore una paga, e quella gli darà, se poi  chi è stato ingaggiato nella tarda giornata riceve la stessa paga non sono affari degli altri lavoratori, ma del Padrone.
 
Se un credente sulla terra fatica una vita per far fruttificare la sua fede, e poi  vede un suo fratello che accetta Gesù solo in punto di morte,  non si deve lamentare con il Padrone.
 
Ora chi durante la propria vita ha operato il bene ma  ha pure peccato, se si pente indubbiamente viene perdonato da Dio, ma se non avrà fatto adeguata penitenza, la farà in purgatorio (in carcere, "non usciranno dal carcere fino a quando non avranno pagato fino all'ultimo spicciolo")
 
Ecco a che cosa servirà il Giudizio, anche ad assegnare le penitenze secondo Giustizia, "perchè nulla di impuro può stare alla presenza dell'Agnello".
Ma il Giudizio  pure separerà le pecore dai capri.
 
Pace
Salvatore
 

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Consiglia Elimina    Messaggio 24 di 24 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°Angelo Inviato: 07/03/2005 16.45
Cari tutti, nessuno pretende di svelare il mistero dell'Incarnazione, ma che la Chiesa per tre secoli si sia impegnata a scoprire le eresie (termine nato dai Padri della Chiesa) offrendo al mondo la dottrina sulla Trinità, è un motivo che non può dividere oggi i cristiani in un mondo in continua confusione.
 
Non si può avere la Trinità che è un solo Dio, con la sua dottrina se si rifiuta di riconoscere la Theotokos: Colei che ha partorito Dio. Perchè abbiamo la Trinità nella distinzione delle Tre Persone solo attraverso l'Incarnazione, il CONCEPIMENTO del Verbo nel seno della Vergine.
Questa è stata la lotta dei Padri della Chiesa quando era tutta unita.
 
Delle due vie delineate da Paolo e da Giovanni, la prima a essere ripresa e utilizzata è quella di Giovanni. Con il ti­tolo di Logos, essa offriva lo strumento ideale per un dia­logo con la cultura del tempo e per combattere le eresie, specie l'arianesimo. Fissiamo un momento di questo svi­luppo, lungo tre secoli, che ha il suo epicentro,  in Alessandria di Egitto, precisamente il momento che va da sant'Atanasio (ispirato nel definire lo Spirito Santo quale Terza Persona) a san Cirillo.
In essi, infatti, è dato contemplare questo modello cristologico nella sua forma più matura, rispet­tivamente, prima e dopo la crisi verificatasi al suo inter­no con l'eresia di Apollinare di Laodicea. Il punto di partenza di Atanasio, come era da atten­dersi, è Giovanni 1,e vv. 14: « E il Verbo era Dio - E il Verbo si è fatto carne». Egli interpreta la frase nel senso che «il Logos è divenuto uo­mo, non semplicemente che è entrato in un uomo» Maria, la Vergine attesa, ha dunque CONCEPITO per mezzo dello Spirito Santo, Dio!
 
L'incarnazione non distrugge tuttavia la trascendenza del Verbo, dal momento che «assumendo la carne, egli non diviene differente, ma rimane ciò che è» qui è il cuore del Mistero imperscrutabile dell'Incarnazione.
 
       Mentre si trova in un corpo umano, il Verbo continua a esercitare la sua sovranità sull'universo come prima. Egli è dentro e fuori tutte le cose, allo stesso tempo. Nell'incarnazione avviene che il Logos prende una carne e si modella un corpo nel seno della Vergine che egli usa poi come suo "organo". Si tratta dunque di una "incarnazione" nel senso più stretto del termine, di un "farsi" carne del Verbo, senza tuttavia mutarsi in carne. L'unita di Cristo è qui un dato acquisito in partenza.
 
Atanasio ha orrore di quelle descrizioni del Cristo che distinguono in lui il Verbo dall'uomo Gesù. Come pos­sono, esclama, chiamarsi ancora cristiani quelli che di­cono che il Verbo è entrato in un uomo santo, esatta­mente come era solito entrare nei profeti, anziché dire che è divenuto uomo? Come fanno ad essere cristiani quelli che affermano che uno è Cristo e altro il Logos?
 
È ormai chiara l'intuizione fondamentale di questa scuola, divenuta in seguito l'asse portante di tutta la cristologia della Chiesa: Cristo è un'unica persona e questa persona è quella eterna del Verbo. Il linguaggio non è an­cora così ben definito, ma l'idea dentro la Chiesa per mezzo della Tradizione, lo è perfettamente.
 
Il Logos è dunque per Atanasio il principio domi­nante in Gesù Cristo, l'unico soggetto cui va riferito tut­to ciò che si dice di lui, tutte le esperienze e le azioni de­scritte nei vangeli. Era lo stesso identico Verbo che com­piva miracoli e che piangeva, era affamato, diceva di ignorare il giorno della parusia, pregava nel Getsemani gridava dalla croce Poteva sembrare difficile conciliare, nella stessa per­sona, esperienze tanto differenti tra loro - e questo era l'argomento degli ariani -, ma Atanasio traccia una di­stinzione attenta tra quello che appartiene al Verbo nel suo essere eterno e quello che gli appartiene in quanto in­carnato. La sua spiegazione delle limitazioni o dell'an­goscia di Cristo è che si tratta di limiti non reali, ma pe­dagogici. Se la Scrittura dice che Gesù cresceva in sa­pienza e grazia, il significato è che c'era una concomi­tanza tra il suo sviluppo corporale e la manifestazione della sua sapienza. Essendo il Logos stesso, egli cono­sceva ogni cosa, solo che essendosi fatto carne, ed es­sendo la carne per natura ignorante, era giusto che mo­strasse di ignorare. Si è così impiantata saldamente nella coscienza cristia­na l'idea di Cristo come soggetto divino che entra nella storia assumendo la carne umana, senza che questo crei in lui alcun dualismo, alcuna spaccatura.
 
Una grave lacuna impedisce tuttavia ancora che questa visione del Cristo possa essere accolta pacificamente tra tutti i cristiani, nascono per questo le eresie. Sarà proprio un discepolo e amico di Atanasio, Apollinare, vesco­vo di Laodicea, che farà esplodere questa lacuna, esplici­tandola e teorizzandola.
Possiamo riassumere così il pen­siero suo e dei suoi seguaci: « Cristo ha una carne umana, ma non un'anima; in lui l'anima, intesa nel suo senso più alto di intelligenza e di volontà, è sostituita dal Verbo stes­so che ne fa le funzioni. Se infatti l'anima non è che "una scintilla di Logos", non c'è bisogno evidentemente che vi sia la parte là dove c'è il tutto. Senza contare che la presen­za di una volontà libera in Cristo comprometterebbe la sua impeccabilità e quindi la nostra salvezza». Da qui, l'incapacità di trovare un'adeguata spiegazio­ne a fatti come l'angoscia e l'ignoranza di Cristo. Man­cando un'anima umana cui attribuire questi limiti, non restava che negarli, a meno di attribuirli al Verbo stesso, come facevano gli Ariani, con la conseguenza di com­promettere così la sua piena divinità e immutabilità. Questa lacuna viene superata con san Cirillo Ales­sandrino che porterà questa visione di Cristo alla sua perfezione. In lui, più che mai, dobbiamo prescindere dai mezzi e dai modi pratici usati per affermare la sua posizione dottrinale, e concentrarci solo su di essa. Sulla scia di Atanasio, anch'egli non distingue in Cri­sto due nature (è un primo passaggio), Dio e l'uomo, ma solo due fasi di un'uni­ca esistenza, prima senza la carne, poi nella carne; una anteriore all'incarnazione, l'altra posteriore a essa. L'in­carnazione si conferma come la cerniera e lo spartiacque fondamentale.
 
Il Logos - egli ama dire - rimane ciò che era, cioè Dio; quello che avviene con l'incarnazione è che, conti­nuando a esistere nella forma di Dio, egli aggiunge a es­sa qualcosa, assumendo la forma di servo. Non due forme o due nature che si uniscono, ma una persona che riunisce in sé due forme (due nature verrà stipulato al Concilio), due modi di essere. Cirillo non dirà mai, se non alla fine e con riserva, "due nature", ma userà la celebre formula «una sola natura del Verbo, (an­che se) incarnata». (Il rifiuto di abbandonare questa for­mula di Cirillo, in seguito al concilio di Calcedonia, portò alla formazione della Chiesa orientale monofisita, che solo nel 1990, con la dichiarazione comune di Chambésy, è ritornata in comunione con la Chiesa or­todossa calcedonese in comunione con la Chiesa Cattolica, avendo le due Chiese riconosciuto che il disaccordo era di termini e non di dottrina) infatti il problema era nella terminologia ma non nella dottrina.
 
 L'apporto di Cirillo al perfezionamento di questo modello cristologico ricevuto da Atanasio è duplice. Da una parte egli supera lo scoglio dell'apollinarismo, rico­noscendo in Cristo una piena umanità dotata non solo di carne, ma anche di anima razionale; dall'altra egli intro­duce la categoria definitiva con cui spiegare l'unione delle due realtà di Cristo, quella di unione ipostatica. Che cosa vuol dire?
L'u­nione ipostatica è più che una "congiunzione" basata sull'armonia delle due volontà, umana e divina; va oltre ogni spiegazione esterna e artificiale dell'unità di Cristo, per vederla realizzata a livello della sua persona o ipo­stasi, cioè a livello più intimo e profondo che si possa pensare. Una unione per la quale l'esperienza umana non offre alcun esempio, per questo la Trinità e l'Incarnazione resta di per sè un mistero.
 
Ed è proprio per questo che Cri­sto è unico, assolutamente diverso, nella sua costituzio­ne intima, da tutti i santi e i profeti, in questa visione, il corpo di Cristo è il corpo "di Dio", non di un uomo, per questo i magi lo riconoscono e lo "adorano", per questo Simeone lo riconosce, per questo gli apostoli assistono alla sua Trasfigurazione, per questo Egli "attira le folle", pur non essendoci assolutamen­te tra l'umanità e la divinità in Cristo alcuna confusione o mescolanza, o assorbimento dell'una nell'altra. Se l'incarnazione, intesa in senso forte, è, insieme con la dottrina della Trinità, lo specifico del cristianesi­mo, ciò che lo distingue da ogni altra religione, dobbia­mo dire che qui questo "specifico" è stato, per la prima volta, posto in tutta la sua forza e collocato al centro stesso dell'edificio della fede.
 
Tutto il resto scaturisce coerentemente da qui, e in primo luogo la strenua dife­sa del titolo di Theotokos dato a Maria: ella è vera Madre di Dio, perché unica e divina è la persona nata da lei. È l'esaltazione massima del cristianesimo come reli­gione della grazia, della discesa di Dio verso l'uomo, e non dell'ascesa dell'uomo verso Dio.
 
Cristo appare in questa visione più il dono di Dio da accogliere con stu­pore e gratitudine, che non il modello da imitare nella vita, come fece Maria che rimase "stupita" tanto da sfolgorare nel Magnificat, stupita resta la cugina Elisabetta "a che debbo che la Madre del mio Signore venga a me? Beata sei che hai creduto!" Il vero cristiano prima si stupisce, poi dopo aver contemplato, agisce.
 
La Theotokos sostituisce ogni studio teologico, è Lei che ci dice chi è il Figlio:  Egli è l'Emmanuele, letteralmente il Dio-con-noi, e non è un Dio simbolico, ma è proprio Dio, il Logos ha preso dimora dentro di me letteralmente, mi ha resa Madre del mio Signore e mio Dio. Ora tu, figlio mio, per mezzo di questa natura umana Dio ti è Padre, fratello, amico, Salvatore, ti è TUTTO perchè ha preso della mia carne perchè tutti fossimo uguali a Lui, figli e salvati.
 
Per capire la fecondità spirituale di questa immagine di Cristo, si deve tener conto di un particolare. Pur ri­manendo distinte, ognuna delle due realtà di Cristo par­tecipa alle prerogative dell'altra. Così se il Verbo condi­vide le umiliazioni e le sofferenze della carne, che di­ventano "patimenti di Dio", allo stesso modo, la carne di Cristo partecipa delle divine energie e della gloria del Verbo, diventa essa stessa "vivificante", per la sua unio­ne alla vita del Verbo. Le conseguenze di questo princi­pio sul piano spirituale e salvifico, appariranno chiare solo considerando nella sua verità anche l'Eucaristia. Il contatto con la carne di Cristo diventa contatto con il Verbo stes­so e con la sua vita, natura, divina. Prima però di passare a illustrare le conseguenze di questa visione sul piano spirituale, è utile mostrare come questa visione di Cristo non è qualcosa di arcaico che non ha nessun impatto sui problemi attuali della Chiesa, ma al contrario è più che mai utile e necessaria oggi. Nel­la enciclica Redemptoris missio si leggono, tra le altre, queste parole: «È contrario alla fede cristiana introdurre una qualsiasi separazione tra il Verbo e Gesù Cristo». È una risposta a quelle teorie che fanno leva su una pre­sunta "eccedenza rivelativa del Logos rispetto a Cristo", per concludere che assoluto e necessario non sarebbe, per le varie religioni, l'orientamento a Cristo Verbo in­carnato, sia pure implicito e "anonimo", ma solo l'orien­tamento al Logos eterno e atemporale, a cui tutte le reli­gioni, in modo diverso, autonomamente si ricollegano. Un punto di vista che toglie ogni giustificazione alla mis­sione verso tutti i popoli, e quindi all'esplicito comando di Cristo di andare e fare discepole "tutte le genti". La cristologia che abbiamo tratteggiato fin qui contiene la risposta più chiara e il no più fermo a questa separazio­ne tra il Logos eterno e il Cristo storico, tra la Madre, la Thetokos e il Figlio.
 
Sia lodato Gesù Cristo.
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