Gesù fu inchiodato sulla Croce?

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(Teofilo)
00martedì 20 ottobre 2009 21:11
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Da: Soprannome MSN7978Pergamena  (Messaggio originale)Inviato: 01/03/2004 12.20
...Titolo provocatorio il mio...nasce da alcune considerazione che leggo in giro......i T. di G. NON credono, ma anche altri dicono che "NON ci sono prove storiche".......
Riguardo alle prove storiche se è per questo NON ne abbiamo nemmeno della Risurrezione...perciò se si iniziasse a dubitare della VERITA' storica della morte del Cristo perchè PROVE NON ABBIAMO, allora potremmo anche fare ritorno alle nostre case gettando la Bibbia.......
Le prove di fatto che qualcosa di eccezionale era accaduto è data DALLA TRADIZIONE ORALE PRIMA....e messa per scritto DOPO.....dunque è un fatto narrato a voce e tramandato e scritto perchè NON se ne perdesse la memoria e perchè si potesse COLLEGARE alla rivelazione dell'A.T. del quale il tutto era stato profetizzato.....
Noi di fatto CREDIAMO alla TRADIZIONE APOSTOLICA CHE RACCONTA UN FATTO ACCADUTO......del quale Paolo dice: "ma se Cristo NON fosse risorto, vana sarebbe la nostra fede".......
Paolo era uno di quelli che NON credeva e diventerà un grande Apostolo missionario NON certo attraverso prove storiche, ma a causa di UNA RIVELAZIONE.....Cristo gli compare.....Cristo lo spinge alla conversione......
I primi martiri cristiani si lasciavano morire COME ERA MORTO CRISTO.....e le cronache delle persecuzioni PARLANO DI CRISTIANI INCHIODATI sulla Croce.....non si lasciavano morire perchè avevano delle "prove storiche", ma semplicemente CREDEVANO ALLA RIVELAZIONE....
Fatta questa premessa che prove abbiamo?
Naturalmente abbiamo i Vangeli che parlano chiaramente di CHIODI CONFICCATI.....ALTRO NON ABBIAMO......
Come Giovanni anche Matteo 25,32... dice che Gesù fu INCHIODATO sulla Croce.....
Ma ciò che più colpisce è la PROFEZIA DI ISAIA quando dice:
 

Dal libro del profeta Isaia 52,13-53,12

Ecco, il mio servo avrà successo,
sarà onorato, esaltato e molto innalzato.
Come molti si stupirono di lui
- tanto era sfigurato per essere d'uomo il suo aspetto
e diversa la sua forma da quella dei figli dell'uomo -
così si meraviglieranno di lui molte genti;
i re davanti a lui si chiuderanno la bocca,
poiché vedranno un fatto mai ad essi raccontato
e comprenderanno ciò che mai avevano udito
.

Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione?
A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?
E' cresciuto come un virgulto davanti a lui
e come una radice in terra arida.
Non ha apparenza né bellezza
per attirare i nostri sguardi,
non splendore per provare in lui diletto.
Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia,
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima
.
Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori
e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato.
Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità
.
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,
ognuno di noi seguiva la sua strada;
il Signore fece ricadere su di lui
l'iniquità di noi tutti.
Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca.
Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo;
chi si affligge per la sua sorte?
Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi,
per l'iniquità del mio popolo fu percosso a morte.
Gli si diede sepoltura con gli empi,
con il ricco fu il suo tumulo,
sebbene non avesse commesso violenza
né vi fosse inganno nella sua bocca.
Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.
Quando offrirà se stesso in espiazione,
vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà la loro iniquità.
Perciò io gli darò in premio le moltitudini,
dei potenti egli farà bottino,
perché ha consegnato se stesso alla morte
ed è stato annoverato fra gli empi,
mentre egli portava il peccato di molti
e intercedeva per i peccatori.


Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità
....
......
Cristo fu dunque TRAFITTTO.....e se uniamo la profezia ai Vangeli e poi alla predicazione degli apostoli, è questa una prova schiacciante......La stessa Tradizione Ortodossa ci rivela che i cristiani fin dal primo secolo sapevano una verità sconcertante e al tempo stesso MERAVIGLIOSA....(si, il paradosso del VANTO DELLA CROCE, come dice san Paolo)....La Chiesa Ortodossa canta da secoli queste Inno il Venerdì Santo:

Inno

Quando sei stato crocifisso, o Cristo,

tutto il Creato vide, e tremò.
Le fondamenta della terra rimasero sconvolte

dal timore della tua potenza.
Oggi, alla tua esaltazione sulla Croce,

precipitò nella rovina il popolo iniquo.

Il velo del Tempio si divise in due.

.............

La profezia di Isaia diventa per noi cristiani l'appendice di quel che poi si realizzò e che i Vangeli ci dicono.....non ci occorrono PROVE STORICHE UMANE.......perchè altrove leggiamo:

"Mi fu rivolta questa parola del Signore: "Che cosa vedi, Geremia?". Risposi: "Vedo un ramo di mandorlo". Il Signore soggiunse: "Hai visto bene, poiché io vigilo sulla mia parola per realizzarla". (Ger 1,11-12)
Il mandorlo parola che in ebraico suona come "il vigilante". È Dio Padre il Vigilante che veglia sul suo Verbo Eterno, Parola di Speranza che non verrà meno, che non potrà cadere, mai, nel vuoto.
Così si inerpica un germoglio sulla croce, sale verso l'alto e annuncia la Pace Vera, la Pace Ultima che germoglia sulla terra grazie a un seme piovuto dal Cielo.
Questa Pace ricompone le fratture della storia e la trasfigura nella luce della Pasqua.
....

....

Gesù NON scrisse NULLA.... affidò ALLA CHIESA l'incarico di DIMOSTRARE  che la rivelazione sulla Salvezza che si era compiuta e che ESSE AVEVANO VISTO....si era realizzata....e da a loro OGNI POTERE affinchè con ogni mezzo a loro disposizione istruiscano i popoli e le Nazioni ad accogliere questa Verità......

Un motivo perchè NON abbiamo prove storiche archeologiche (se questo intendiamo per prove, poichè sia i documenti in possesso degli Ebrei, sia i testi del Proconsole Romano in Giudea parlano del Cristo INCHIODATO....e già sono prove) è perchè Dio vuole che PRIMA CREDIAMO CON LA FEDE E IL CUORE......le risposte e le prove le dobbiamo trovare dentro di noi......

Vi lascio con questa meditazione......

Fraternamente Caterina

www.culturacattolica.it

Fin dall'inizio la Bibbia rivela un Dio che cerca l'uomo con amore. La storia santa racconta il vagare dell'uomo sulla terra: esodo, conquista, battaglie, schiavitù, esilio, povertà e crescita. L'uomo, il popolo, cerca una terra che sia sua, fugge e ritorna a Dio che lo cerca, lo aspetta sempre. Questa è la storia della salvezza.
Ho desiderato rappresentare la croce entrando di più nel suo mistero. Attraverso la croce Dio ci salva, salva il mondo, salva ognuno di noi adesso.
Per questo ho voluto che, al primo sguardo, appaia il raggio di luce d'oro sulla croce e il ramo verde della primavera, il vigore e la gioia della vita che risplende e cresce.
Che il primo sguardo sulla croce sia di gioia, di sorpresa per la vita.
Ho legato alla croce tre simboli:

il serpente di bronzo,
il ramo di foglie,
il velo del tempio.

Così la croce risulta attraversata dall'intersezione di un serpente e di un ramo di foglie. Dietro la croce poi, c'è una forma larga come la sua ombra e questa forma è divisa in due verticalmente.

Certo il serpente è il simbolo che turba di più. Per questo vorrei parlarvi della sua storia nella Bibbia.
Esso appare come il primo contestatore della parola di Dio: Adamo ed Eva cedono alla sua tentazione e seduzione. Per questo si nascondono poi davanti al Signore.
Con il viso voltato verso la terra, con fatica, tra spine e cardi lui trainerà l'aratro e lei partorirà nel dolore prima di ritornare polvere. Questa caduta nell'infedeltà continua nella storia del popolo. Ci parla di serpenti il libro dei Numeri (21, 4-9). Implorato da Mosè, Dio trasformerà i serpenti da causa di morte in segno di salvezza dalla morte:
"Gli Israeliti partirono dal monte Cor, dirigendosi verso il mar Rosso per aggirare il paese di Edom, ma il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: "Perché ci avete fatti uscire dall'Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c'è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero". Allora il Signore mandò tra il popolo serpenti velenosi che mordevano la gente e un gran numero di Israeliti morì. Il popolo venne a Mosè e disse: "Abbiamo peccato perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te: prega il Signore che allontani da noi questi serpenti". Mosè pregò per il popolo. Il Signore disse a Mosè: "Fatti un serpente e mettilo sopra un'asta; chiunque, dopo essere stato morso, lo guarderà, resterà in vita". Mosè fece un serpente di rame e lo mise sopra l'asta. Quando il serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di rame restava in vita."
In seguito il serpente di bronzo che Mosè aveva fatto costruire fu portato nel tempio di Gerusalemme e quello che era stato segno di salvezza diventò per il popolo, oggetto di idolatria.
"Ezechia, figlio di Acaz, re di Giuda fece ciò che è retto agli occhi del Signore, secondo quanto aveva fatto Davide suo antenato. Egli eliminò le alture e frantumò le stelle, abbatté il palo sacro e fece a pezzi il serpente di bronzo eretto da Mosè. Di fatti fino a quel tempo gli israeliti gli bruciavano incenso e lo chiamavano Necustan" (2 Re 18,4).
E così il serpente di bronzo è stato eliminato come più tardi fu eliminato anche Gesù. Egli infatti era motivo di ostacolo al pensiero dei farisei.
Per farci andare al di là dell'idolatria, l'autore del libro della Sapienza ci ricorda che occorre vedere oltre il segno colui che lo manda
. Così anche noi al di là del segno, siamo salvati dalla reale presenza di Gesù nei Sacramenti, il suo corpo e sangue versati per la moltitudine.
"
Quando infatti li assalì il terribile furore delle bestie e perirono per i morsi di tortuosi serpenti, la Tua collera non durò sino alla fine.
Per correzione furono spaventati per breve tempo, avendo già avuto un segno di salvezza per ricordare loro i decreti della tua legge. Infatti chi si volgeva a guardarlo era salvato, non da quello che vedeva, ma solo da Te Salvatore di tutti
" (Sap 16, 5-7).
Nel suo Vangelo San Giovanni dà un senso nuovo a questi racconti. Infatti è Gesù innalzato sulla croce che diventa "segno di salvezza". Segno di morte e di vita.
"E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in Lui abbia la vita eterna" (Gv 3, 14-45).
E Gesù insegna a chi lo segue: "Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora saprete che Io sono e non faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il Padre così io parlo" (Gv 8, 28).
"Io quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me" (Gv 12,32).
Si tratta di lasciarsi attirare da Lui, dentro questo suo dono totale che vince la morte.
Il serpente è memoria della storia della salvezza del popolo che si compie in Gesù.
"In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo, se invece muore, produce molto frutto" (Gv 11, 24).
Il ramo fiorisce in questa croce. "Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può fare frutto da se stesso, se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me: Io sono la vite, voi i tralci" (Gv 15, 4). Fino dal ramo di ulivo portato dalla colomba a Noè, era stato dato un segno di alleanza all'umanità da parte di Dio. La radice, il fiore, i frutti di questa alleanza sorgono dal corpo di Cristo per la gloria di Dio.
Con il grido di Gesù che muore "il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo" provocando il grido di chi vedeva morire Gesù "Davvero costui era il Figlio di Dio" (Mt 27, 54).
Fa' o Signore, che il velo che spesso oscura il nostro sguardo, si squarci, affinché insieme, accogliamo la luce e la gloria di Pasqua, oggi e sempre.

Marie Michelle Poncet

Brugherio, Domenica delle Palme, 13/04/03

(Teofilo)
00martedì 20 ottobre 2009 21:12
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 01/03/2004 13.05
....Che piaccia o no...che si creda o no....una sola prova straordinaria l'abbiamo al di fuori dei Vangeli...ed è LA SINDONE........
Sulla Sindone tanto si è scritto, tanto si è studiato, ma la scienza stessa disse..."....la Sindone rimane un MISTERO, per ora  (cioè, finchè non si avranno altri mezzi) LASCIAMO POSTO ALLA FEDE"......
Di una cosa colpisce della Sindone al di là di coloro che non credono....la descrizione è dell'Uomo dei Vangeli narrati nella Passione.....perchè, tratto dai Documenti romani NESSUN UOMO ERA STATO TRATTATO PUNITIVAMENTE IN QUEL MODO...solo a Cristo fu riservato un trattamento del genere.....
La Sindone è specchio del Vangelo"… e la sua immagine rimanda alla crocifissione di Cristo, impressa nel lenzuolo, e alla sua deposizione.....
Contemplare la sindone è dunque meditare i racconti evangelici, con l'aiuto dei Padri della Chiesa!  fissare lo sguardo su di essa è già pregare che il Signore ci aiuti a vivere ogni esperienza, anche quella della sofferenza, nell'atteggiamento di chi crede che l'amore di Dio vince ogni disperazione...
...
Innanzi tutto quello che si vede sulla Sindone è sangue appartenente al gruppo AB,  e quindi umano, e inoltre studi sulla forza di gravità applicata alla Sindone e alle colature del suo sangue  hanno dato ulteriori conferme al fatto che l'uomo della sindone sia stato ucciso tramite crocifissione.......

Ulteriori studi sul sangue hanno inoltre "stabilito" i tempi della deposizione e quelli di permanenza nel sepolcro.

Gesù morì dopo 3 ore di agonia la morte secondo i medici fu una tra le più dolorose, dopo la sua morte ma non molto tempo dopo,  venne deposto e passatogli probabilmente un mantello sotto i reni, fu portato al sepolcro,dove venne sollevato e posto sulla sindone,la quale porta sulla zona del piede i segni delle impronte digitali di uno dei barellieri.

"Alle 18:08 il sole tramonto e di lì a poco sarebbero apparse le stelle, la terza apparve alle 19:08: all'incirca una mezz'ora fu necessaria per andare da Pilato per chiedere il corpo e ritornare a prenderlo meno di 30 minuti non sarebbero stati necessari per compiere tutti i rituali necessari alla sepoltura,perciò Maria, e le altre rinunciarono all'impresa e avvolsero provvisoriamente il corpo in questo lino in attesa del giorno dopo, alle 19:09 era il sabato e più nessuno avrebbe potuto lavorare"

Gli studiosi però vanno oltre (è da precisare che le date e le ore sono state calcolate in base a regole astronomiche che possono essere soggette ad errori seppur minimi); secondo alcuni calcoli, Gesù rimase nel sepolcro per sole 40 ore dopodiché è avvenuta la risurrezione (entro le 5-6 del mattino) dopodiché sarebbe iniziata la decomposizione del corpo che come affermano le Scritture ed evincono gli osservatori non ci fu....

La crocifissione dell'uomo è una crocifissione di tipo romano, che si avvale dell'uso di una croce "smontabile composta da un lungo palo verticale detto "Stipes" che veniva piantato fuori dalla città (nel nostro caso... "nel luogo detto "cranio" il monte calvario). La seconda parte della "croce" il "Patibolo" veniva applicato al condannato molto tempo prima dell'arrivo al luogo del supplizio, già in città al momento della condanna, in un primo tempo però il condannato non era inchiodato al questo palo ma vi era solo legato.

Come tutti sanno, Gesù non venne direttamente inchiodato alla croce, prima ci fu un "regolare"processo, dopodichè l'uomo della sindone venne frustato.

"...Supra dorsum meum araverunt aratores... hanno reso il mio corpo come un campo arato" questa descrizione può rendere eccellentemente l'idea di quanto fu dura e lunga la flagellazione di N.S. Gesù, all'incirca 100-120 colpi di flagello, dati da due flagellatori, posti ai due lati dalla colonna al quale si pensa sia stato legato il condannato; secondo gli studi fatti da Noghier, Vignon e G.B.Judica Cordiglia , si può realmente trattare della colonna portata nel 1213 dal Cardinale Colonna  nella chiesa di s. Prassede: un pilastrino di appena 64 centimetri.

Sul capo dell'uomo della sindone fu veramente posto un casco di spine , e ciò è testimoniato dalla presenza di numerose colature che appaiono appena sopra del volto, sulla parte della sindone che avvolse la nuca di nostro Signore. Tutte queste colature mostrano senza ombra di dubbio che il condannato ricevette molte percosse, soprattutto sull'emisfero destro (che appare più rigonfio dell'altro) tali da indurlo a piegare il volto dall'altra parte facendo colare il sangue dall'altra parte...dalla direzione della colate si deduce anche la posizione tenuta dal condannato durante la crocifissione.

Come venne crocefisso l'uomo della sindone? Sicuramente a terra venne crocifisso mediante l'utilizzo di due chiodi, di ferro, quadrati i quali penetrarono nel polso e non nella mano come molti erroneamente pensano, il chiodo penetrò nel cosiddetto spazio di Destot, dove la conformazione del corpo permette di mantenere un così gravoso peso per così tanto tempo. Se l'uomo fosse stato inchiodato sulle mani sarebbe caduto in pochi minuti. I piedi invece vennero fissati alla parte inferiore della croce con un solo chiodo: e quello fu l'unico appoggio che ebbe, per i 75 chili di peso di quell'uomo.

Osservando la sindone, è possibile notare con sorpresa che i pollici mancano, non bisogna assolutamente pensare a una malformazione o altro, i pollici ci sono solo che non è possibile vederli, perché, lo spazio di Destot contiene un nervo che se toccato, e in questo caso strappato e lacerato, provoca la ritrazione del pollice all'interno come se fosse stato incollato al palmo e ovviamente un dolore disumano e lacerante....

Come avvenne la morte dell'uomo della sindone? Secondo quanto affermano i medici la morte dell'uomo della sindone avvenne a causa dei gravi disturbi alla respirazione dovuti alla posizione tenuta dal condannato durante le ore in cui rimase crocifisso.

La morte, fu dovuta a crampi tetanici, per cui i muscoli respiratori provocano l'asfissia, perché sempre tesi in espirazione, ma questa non è la sola alternativa, alcuni parlano del cosiddetto collasso ortostatico per cui tutto il sangue presente nel corpo cadde verso il basso, non affluendo al cuore e al cervello e provocando la morte quasi istantanea.

Vi è una terza tesi, la morte per emopericardio, ovvero la rottura del cuore, tesi difesa da coloro che giustificano così l'acutissimo grido di Gesù .....descritto nei Vangeli....

In questo sito sono raccolte in termini abbastanza semplici le prove sorte dopo diversi studi sulla Sindone:

http://www.cristiani.altervista.org/LA%20SINDONE%20PROVE.htm

Un ulteriore conferma sull'autenticità o meno del telo sindonico, viene dal ritrovamento su quest'ultimo di scritte, di epoca antichissima ai lati del volto, molto probabilmente, scritte da un ufficiale che ne constatava la morte riconoscendo la salma avvolta nella sindone.

Cosa si legge sul telo?  Secondo quanto ha affermato uno studioso (Pietro Ugolotti) che si rifà alle foto di G.B. Judica Cordiglia del 69, si legge chiaramente un NAZARENU sopra l'arcata sopracciliare sinistra.

Questo non è però un "avvistamento " unico, molti studiosi hanno osservato sul telo sindonico numerosi caratteri, ma forse i più curiosi sono quelli che che sono stati trovati nei pressi del ginocchio dell'uomo della sindone che dicono in un "latinorum" misto a provenzale: "Sanctissime Jesi miserere Nobis" santissimo Gesù abbi pietà di noi.

......

Infine una cusriosità interessante:

È inoltre sicuro, dopo analisi effettuate da diversi anatomo-patologi di fama internazionale, tra cui il torinese prof. Luigi Baima Bollone, che sul lenzuolo vi sono macchie di sangue coagulato del gruppo AB negativo, DNA maschile.

Per inciso, è curioso sapere che sangue dell'identico tipo AB negativo maschile macchia il cosiddetto Sudario di Oviedo (Spagna), una tela di centimetri 83x52. Queste impressioni ematiche sono  in forme simmetriche e  richiamano nel complesso un volto umano; inoltre, che i resti (reliquie) del miracolo che la tradizione riporta,  avvenuto nell'VIII secolo a Lanciano in provincia di Chieti (un sacerdote aveva dubitato della presenza di Cristo nell'Eucaristia, mentre stava consacrando, e il pane e il vino s'erano trasformati in carne e sangue) sono: sangue rappreso gruppo AB come quello della Sindone; carne umana di tessuto miocardico (analisi del 1970 del prof. Odoardo Linoli, anatomo-patologo).  Per maggiori informazioni sul Sudario di Oviedo: Centro Español de Sindonologia, www.linteum.com

.......

Insomma...per chi veramente VUOLE....le risposte ci sono.....Diceva a ragione s.Agostino parlando dell'Eucarestia.....

7. Ma vi sono tra voi alcuni che non credono (Gv 6, 65). Non dice: Vi sono tra voi alcuni che non capiscono; ma, spiegando il motivo per cui non capiscono, dice: Vi sono tra voi alcuni che non credono; ecco perché non capiscono: perché non credono. Il profeta disse: Se non crederete, non capirete (Is 7, 9 sec LXX). Per mezzo della fede ci uniamo a lui, per mezzo dell'intelligenza veniamo vivificati. Prima uniamoci a lui per mezzo della fede, per essere poi vivificati per mezzo dell'intelligenza. (Omelia 27)

..............

Fraternamente Caterina


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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 01/03/2004 13.28
Per onestà di cronaca faccio una correzione.......
ERRONEAMENTE ho scritto all'apertura che i T. di G. NON credono nella crocifissione con i chiodi...mi sono espressa male.....
I T. di G. credono che Gesù sia stato crocifisso con chiodi, ma non su di una croce, ma su di un palo....con un unico solo chiodo, per questo venerare la croce è idolatria....
Annuario 1976 pag. 147: «Gesù fu crocifisso non su una croce... Fu crocefisso essendo il suo corpo inchiodato ad un albero». Dunque è supertizioso venerare la croce.
.........
ma se leggiamo il Vangelo:
Gv. 20,25 parla di chiodi al plurale: dunque tutte e due le mani furono forate da più chiodi e non da uno solo come sarebbe nel caso in cui Gesù fosse crocifisso su un palo.
Gli apostoli inoltre parlano di Croce...di piaghe.....e di CROCEFISSO  che vuol dire appunto, SULLA CROCE affisso.....
Inoltre nelle Catacombe sono a nostra memoria riportati degli affreschi e dei simboli chiaramente visibili....e visibilissimo il simbolo della CROCE come oggi la veneriamo......
Vi lascio con questo studio che ho trovato interessante...è molto lungo, inserirò solo quel che ci riguarda:
.......
Ora nella vita della chiesa c'è un oggetto che, come presenza, sorpassa tutti gli altri: si tratta del simbolo della CROCE. La croce è: una figura dipinta o scolpita, di legno, di ferro, di marmo ecc. visibile e palpabile, che conduce la mente al di là di essa. Certamente richiama l'intelletto, la volontà e il cuore dei fedeli allo strumento di supplizio si cui fu ucciso Gesù. Tuttavia l'affettività della Chiesa rimanda ad avvenimenti, a fatti, non come un altro segno qualsiasi, ma come un segno un significato in cui appare una affinità perfetta tra il segno ed il contenuto (l'amore e la donazione infinita di Gesù fatta per ognuno di noi personalmente valida per sempre). Conoscere il significato vero di tale simbolo, è compito irrinunciabile per capire il Cristianesimo e la sua fede in Gesù Cristo.

Infatti il segno della croce penetra tutta la vita dei credenti, con una frequenza ed una intensità superiore ad ogni altro. Ogni celebrazione liturgica, centro della vita cristiana, è orientata dall'altare dominato dalla croce; questo segno accompagna tutta l'esistenza dei credenti, dal Battesimo in cui sono "SEGNATI", fino alla tomba sormontata dalla Croce. L'ambiente in cui i cristiani svolgono la loro vita, è molto frequentemente ornato dal crocifisso, ed il gesto di segnare se stessi e gli altri con il segno della croce, pervade tutte le manifestazioni della fede cristiana. Certamente la croce richiama per antonomasia lo strumento di pena su cui fu inchiodato e patì la morte Gesù Cristo: il riferimento storico alla passione di Cristo è un elemento essenziale, centrale, in tutto il simbolismo cristiano della croce. Ma la croce indica per la coscienza cristiana "un mistero, non completamente spiegabile a parole, per quanto il nostro cuore umano intuisca di cosa si tratta". Chi venera il crocifisso, chi si segna con la croce in pericolo o quando si accinge ad una impresa, riconosce in questo segno un contenuto che può essere detto esistenziale. Vale a dire che contiene un valore per costruire la propria esistenza in quella determinata situazione in cui si trova.


Il credente, riferendosi a questo simbolo, aspetta un aiuto per trovare un senso non illusorio ad avvenimenti che altrimenti sembrerebbero appartenere al dominio del "caso" o peggio del "tragico": spera di ottenere forza dinanzi alle prove e alle sofferenze ; a disgrazie e dolori difficilmente spiegabili; fino dinanzi alla morte , di fronte alla quale l'enigma della nostra esistenza diventa sommo. Nel corso dei secoli il simbolismo della croce è estremamente ricco, e ne fa testimonianza NELLA STORIA DELL'ARTE LA RICCHEZZA ECCEZIONALE DELLA STESSA RAPPRESENTAZIONE (la croce dipinta come albero di vita, come sorgente di acqua viva ecc). Inoltre essendo un simbolo che ha attraversato tanti secoli, è entrato in riferimento alla vita dei credenti in tante situazioni (quando per es. un atleta si segna prima di una gara, o un calciatore prima di entrare in campo, o quando la cronaca sportiva descrive il calvario di certi ciclisti in una gara difficile di montagna, o la croce di uno studente prima di un esame, oppure il parlare popolare quando capita una disgrazia "gli è toccato una croce" ecc.)

A volte il suo significato vero è addirittura capovolto come quando indica una decorazione esterna che soddisfa la vanità. E' questo il caso per es. di cantanti e attori che portano delle croci come ninnoli al collo, agli orecchi ecc. nelle fogge più strane solo per decorazione ed apparenza vanitosa. La croce appare qui svuotata del suo vero significato e ridotta a feticcio ornamentale. Questo è inaccettabile per il credente che è chiamato a conoscere il vero significato della CROCE.

UN SIMBOLO CRISTIANO

Nel cristianesimo il ricordo del fatto storico della morte di Cristo eleva il simbolo della croce ad un nuovo livello: essa con il cristianesimo ha un nuovo significato. Questo si vede nella Liturgia e nella Coscienza del popolo di Dio.
Va da sé che la parola "croce" nel contesto della chiesa ricorda anzitutto le sofferenza, l'umiliazione e la morte dell'uomo-Dio. Essa mostra il riferimento STORICO alla morte di Cristo e ne esprime il dolore. E' importante notare che non solo sul piano religioso, ma anche nel linguaggio comune e popolare, la parola mette in primo piano l'idea della sofferenza, della morte, dell'umiliazione, perciò la parola croce secondo il Dizionario dei Sinonimi e dei Contrari significa "patimento, pena, tormento, sofferenza, afflizione, dolore, vessazione, tribolazione, affanno, disgrazia". Per questo quando si attribuisce la croce ad una persona, lo si fa proprio per richiamare l'attenzione sulla SOMIGLIANZA che questa situazione umana ha con quella del redentore.

Però, nel credente, questo significato negativo è sorpassato dall'aspettativa del trionfo che viene in virtù della croce. L'iconografia cristiana presenta questo patibolo come un segno luminoso della vittoria della RESURREZIONE. Nel ricordo liturgico della morte di Cristo, il venerdì Santo, la comunità viene invitata alla adorazione della croce: "Adoriamo la tua croce, Signore, e lodiamo la tua santa resurrezione, perché solo dalla croce è venuta la gioia nel mondo". Il rapporto tra la morte della croce e la resurrezione è espresso nel paragone tra l'albero del paradiso terrestre -fonte di morte- e il legno della croce -fonte della vita- "nell'albero della croce tu hai stabilito la salvezza dell'uomo, perché donde sorgeva la morte di là risorgesse la vita, e chi dall'albero traeva vittoria, dall'albero venisse sconfitto per Cristo Nostro Signore…" Ciò significa che la croce non solo apre la via per la salvezza eterna, ma che anche qui sulla terra trasforma l'esistenza cristiana: la pace si ottiene per mezzo dell'amore verso il prossimo partecipando al merito della croce di Cristo, che ha riconciliato gli uomini con il Padre e reciprocamente con se stessi. Nonostante la tentazione di ridurre l'efficacia della croce solo a quella della testimonianza, dell'esempio e dell'insegnamento la CHIESA ha sempre attribuito un'efficacia salutare non solo intenzionale (legata cioè agli affetti e sentimenti soggettivi di una persona) ma oggettiva e "ontologica" (che precede e segue l'attività personale dell'uomo e trasforma il soggetto rendendolo capace di una nuova presa di posizione personale). Si insiste soprattutto nell'inculcare la necessità della sequela del crocifisso finché attraverso la croce si giunga alla luce che non conosce tramonto. Tutti i fedeli prima o poi devono passare per questa strada: "nei vari generi di vita, nei vari lavoro, una unica santità è coltivata da quelli che seguono Cristo povero, umile e carico della CROCE per meritare di essere partecipi della sua gloria".

Un grazie di cuore al Prof. Bruni Leonardo, docente Rel.Catt. Sc. Med. Superiori.



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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 01/03/2004 14.17
Una interessantima ricostruzione sul valore della Croce e del Crocefisso.....

Le reazioni alla recente decisione di “sfratto” del Cristo crocifisso da una scuola, se emotivamente non meravigliano, razionalmente quasi indignano.

Dopo decenni di demolizione – ora subdola e strisciante; ora, addirittura plateale – del concetto stesso di Cristianesimo-Rivelazione e di riduzione della Religione del Verbo incarnato soltanto ad una sorta di summa di principi morali, oggetto magari del disquisire e del confutare, c’è da chiedersi cosa ci si potesse aspettare di più o di meglio.

            Molti di coloro che oggi si stracciano le vesti dovrebbero opportunamente riflettere sugli atteggiamenti passati di ostentata ricerca del compiacimento e della considerazione altrui  a scapito della rinuncia stessa della propria identità. Dovrebbero, poi, domandarsi se sia stata davvero “cosa buona e giusta” consentire che la comprensione si confondesse con la commistione e, questa, sulla scorta di ansie di consenso, diventasse motivo di suprema incertezza per anime semplici – come può essere quella di un giudice chiamato d’un tratto alla ribalta – incapaci, per timidezza o ignoranza, addirittura a cogliere il senso di quel “summum jus, summa iniuria” che, nel caso, ha espresso la confusione, appunto, della Verità della Fede con la certezza interpretata dal diritto.

            Il rumore provocato, qualche anno fa, dal richiamo dell’Arcivescovo di Bologna, Card. Biffi, ai fedeli – e a tutto l’Orbe –  sull’essenza del Cristianesimo quale Via della Salvezza, avrebbe dovuto insegnare qualcosa. Quel richiamo, d’altro canto, avrebbe dovuto essere ripreso, esteso, meglio spiegato e non pure, dopo la solita riaffermazione tiepida dei principi, letteralmente dimenticato, come se si temesse che, in nome di pretese di dialogo al di fuori dei concetti, fosse pericoloso affrontare, con la necessaria decisione e senza scandalo e senza vergogna, il tema del primato della Verità del Cristo e della necessità della Croce, proprio alla luce di quei concetti che ci fanno ognuno uguale all’altro; affinché tutti finalmente, non potessero dire di non conoscerne e non sapere.

Perché la Croce e perché il Crocifisso? E, prima ancora cosa sono la Croce e il Crocifisso, oltre che nella Storia, nella Simbologia che velando e ri-velando illumina le menti?

Al di là e prima ancora del suggello finale del sacrificio del Cristo per la salvezza degli uomini, la Croce è un Simbolo Mistico e proprio in quanto tale è stato assunto nella Religione cristiana: Gesù Cristo non poteva essere né impiccato, né lapidato, né impalato, né perire in alcun altro modo; la Sua morte “doveva” avvenire per crocifissione! Non già perché così si erano espresse le Scritture ma perché, ancor prima di queste, la Croce è simbolo dell’Unità che, pur scomponendosi nei quattro Elementi  – Terra, Acqua, Aria e Fuoco –  per dar corpo alla Forma,  ritorna, per legge di equilibrio e di attrazione, all’Unità.

            La Croce-Simbolo Mistico era prima che il Cristianesimo fosse, ma pare che questo sia a molti ignoto. La Croce è il quaternario che esprime l’essenza del principio; è il segno della Vita in questa Forma.

            In tale senso, graficamente, Essa esprime il Tau greco – l’equivalente alfabetico di quello ebraico – che sta a significare la realtà sormontato dallo “Jod” propriamente ebraico, che è segno del principio creante, la prima lettera del nome – Y.E.W.E. – che nasconde il nome divino, impronunciabile sia per noi che per gli Ebrei.

Né, conoscendone il senso ben oltre il racconto della vita di Gesù, può destare raccapriccio l’Uomo inchiodato alla Croce.

L’Uomo – “imago et simia Dei”; ipostasi di Dio – nella manifestazione terrena (nella Forma attuale) non può che vivere negli Elementi ed è per tale ragione che nel Genesi si legge che fu composto nel e dal fango (la Terra unita all’Acqua) e vivificato dal Soffio di Dio.

Tratto dagli Elementi, Vivente, quindi, nella Forma è però destinato a ritornare a Dio nella dimensione divina Sua propria: la dimensione del Cristo, l’Unigenito Figlio di Dio; il primogenito di tutti coloro che risorgono.

E non si può risorgere, ri-diventare Dio se non riempiendo si sé, “coprendo” la Forma che in una manifestazione assume la Vita. L’Uomo-Dio è inchiodato alla Vita perché è Lui stesso la Vita oltre la Forma che la Vita può assumere; muore inchiodato alla Croce per superare la Forma e, riaffermato il primato della Vita, acquisire finalmente la dimensione Sua propria, l’Uomo Cosmico.

             Viene in mente la distinzione tra Battesimo d’Acqua (l’Iniziazione) e Battesimo di Fuoco (il Compimento, la Realizzazione) e se il primo inizia con l’”affondare” delle passioni  –  sì  che prima di credere v’è la rinunzia –, il secondo libera totalmente da ogni forma; dagli Elementi allo Spirito, secondo un processo inverso a quello che ha determinato la forma, così che come il Verbo s’è fatto carne per essere l’Uomo in questa manifestazione, l’uomo, seguendo l’identico ma inverso percorso, deve diventare Verbo: questo è il senso dell’espressione, molto conosciuta ma forse poco meditata, che vuole che “Dio si è fatto come noi per farci come Lui”.

             Sono concetti, questi, che vivono da sempre; presenti in ogni tempo, velati in ogni mitologia. Alla loro luce, la missione del Cristo appare davvero essere quella che l’Evangelo ha rassegnato come Suo sublime messaggio: non sono venuto per cancellare alcunché, ma per rendere palese il tutto!

              L’uomo sulla croce è l’Uomo che vive oltre la sua minuta storia, nella dimensione dell’Eterno Vivere, come Osiride sparpagliato (gli Elementi) è raccolto da Iside e ricomposto, ridotto nuovamente all’Uno Vivente…

              Queste Verità erano conosciute – eccome! – dagli Arabi musulmani che s’incontrarono con i Crociati Templari dopo il 1100 ed è davvero strano che mentre in allora le temperie di guerra e di esaltazione delle differenze non incisero sul sentire, ognuno secondo il suo credo, la medesima essenza dell’Uomo chiamato ad affrancarsi dal Tempo e dello Spazio, oggi, nonostante il dilagare del (forse soltanto apparente, compromissorio, meramente proclamato) dialogo, si assista al reclamo di diritti in nome di un’eguaglianza senza basi che fa – essa, sì – della religione l’ennesimo costume per riaffermare, con la differenza, la propria lontananza.

                 Non si pretende di dar consigli e certo non si hanno ricette sicure, ma – sommessamente, ecco – pare che il Cristianesimo debba ancora spiegarsi bene e spiegare, con la dovuta fermezza, che se Cristo ha compiuto le profezie e ha raccolto il senso dei miti,  al di fuori del Cristo, oggi, non c’è salvezza; e non già perché questo è il portato di un credo, ma perché Cristo, nella Storia, è Colui che la storia dell’uomo compie, affinché l’Uomo ridiventi Dio.

Cav. Sandro Furfaro

Imprimatur: Rocco Zingaro, Gran Precettore S.M.T.H.O.

(Teofilo)
00martedì 20 ottobre 2009 21:16
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 01/03/2004 14.37
Infine vorrei farvi notare un particolare.....
Fino al 1546, avvento di Lutero NESSUNO MAI DUBITO' DELLA CROCIFISSIONE DEL CRISTO.....nè tanto meno fu mai messo in dubbio il SIMBOLO DELLA CROCE.......
Lutero si fece ritrarre in ginocchio davanti ad un Crocefisso con sopra Gesù....quale copertina della SUA BIBBIA tradotta in tedesco......nel 1546.......
Ma chi iniziò ad avanzare certi dubbi?.....FURONO I TESTIMONI DI GEOVA.......ma non all'inizio della loro "avventura" di fine1800, ma molto più tardi...dal 1936...ecco perchè li ho nominati all'inizio del forum......fino ad allora NESSUNO ebbe a discutere sul Crocifisso, fin anche i Protestanti che veneravano e preferivano la CROCE VUOTA....per simboleggiare la Risurrezione del Cristo, non dubitarono mai della TRADIZIONE DELLA CHIESA......sulla conservazione del Crocifisso quale realtà.....
DOPO i T. di G. attenzione, furono alcune Chiese Evangeliche Pentecostali AD ELIMINARE ANCHE LA CROCE VUOTA....nessun segno esteriore.....
La gravissima falsa dottrina geovista.......ha indotto migliaia di persone nell'errore circa il valore del Crocefisso, seminando dubbi, menzogne ed oggi perplessità......
Ma siamo sempre al solito punto di discussione....se non vogliamo (e non vogliamo) dubitare della buona fede di molti che AMANO VERAMENTE CRISTO, l'unica supposizione che possiamo fare è che si INSEGNANO QUESTE FALSE DOTTRINE PER ANDARE CONTRO LA CHIESA CATTOLICA....
Dal sito del nostro amico vi lascio quanto segue:
Fraternamente Caterina

CROCE o PALO?

PREMESSA:
Benché la Bibbia non descriva nei dettagli lo strumento col quale Gesù è stato messo a morte, gli indizi che ci fornisce, uniti alle scoperte storiche, archeologiche, ai documenti extrabiblici del tempo e a studi di carattere medico-scientifico, ci portano a concludere al di la di ogni dubbio che Gesù sia morto su una croce.
La questione pertanto non meriterebbe nemmeno di essere discussa, se non che i TdG, nella loro opera di proselitismo, rivelano alle persone ignare che la loro Chiesa li ha ingannati anche su questo: Gesù non è morto su una croce ma su un palo!

..........

inserirò alcune parti, per il testo intero cliccate sul collegamento......


Disegno a pagina 114 del libro L'Arpa di Dio
edito dalla Watch Tower nel 1921. 
Fino al 1936 i Testimoni di Geova credevano 
che Gesù fosse morto su una croce

Fu Rutherford, il successore di Russell (che modificò parecchie delle dottrine del fondatore della Società WT), a fare questa rivoluzionaria "scoperta".....

Egli non era né uno storico né un teologo, ma, da buon americano, ben conosceva l’importanza dei simboli per il successo di un’organizzazione. Con un’abile operazione di marketing, quindi, da una parte annunciò che i veri cristiani si identificano in base al nome di Dio, Geova, che d’ora in poi diventa il "marchio identificativo degli ex-studenti biblici, e dall’altra, scredita il simbolo della "concorrenza" affermando che la "croce" è un simbolo pagano e quindi "satanico".

......

Seguono domande e risposte alla loro dottrina che vi invito a leggere dal collegamento perchè è troppo lungo....per ora da inserire qui....lo farò in un altro forum e vi darò il collegamento......

.............

Riporterò ora di seguito alcune delle prove che dimostrano che Gesù è morto su una croce:

a. È stato scoperto su un muro del monte Palatino a Roma un graffito risalente al 200 d.C. che raffigura un cristiano che adora Cristo rappresentato come un asino crocifisso (i romani trovavano stupido e incomprensibile che i Cristiani adorassero un Dio che era stato messo su una croce. Si veda qui).

b. Nel 1968 a nord di Gerusalemme sono state rinvenute tombe risalenti al periodo compreso tra il I° sec. A. C. ed il I° sec. D. C.. In una di queste era contenuto uno scheletro di un uomo crocifisso della stessa epoca di Gesù! L’archeologo greco Tzaferis, autore della scoperta, spiega, nel numero del gennaio/febbraio 1985 della Biblical Archaeology Review che fin dal I° sec. A.C., i Romani adoperavano la crocifissione come punizione ufficiale per i non-romani limitata a certe trasgressioni. Nel numero del novembre-dicembre della stessa rivista, l’archeologo spiega inoltre che i condannati alla crocifissione non portavano mai la croce intera,… ma solo la barra trasversale in quanto quella verticale era piantata in permanenza nel luogo dell’esecuzione

c. Esaminiamo adesso le prove bibliche che per un TdG dovrebbero essere più importanti: In Giov. 20:25 viene detto ..se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi....se Gesù fosse stato messo al palo come raffigurato nelle pubblicazioni della WTS ci sarebbe stato scritto: ...il segno del chiodo... In Matteo 27:37 è scritto "gli posero al di sopra della sua testa.." se fosse stato messo al palo come raffigurato nelle pubblicazioni della WTS ci sarebbe scritto: "al di sopra delle mani". Di fronte a questi evidenti indizi biblici a sostegno della croce, la Società non poteva tacere ancora a lungo, e quindi nella Torre di Guardia del 1/9/84 a pag. 31 commenta Giov.20:25 citando, a sproposito, la Cyclopedia of Biblical, Theological and Ecclesiastical Literature di M’Clintock e Strong (che sono in disaccordo con la teoria geovista) estrapolando un passo in cui si dice in sostanza che non sappiamo esattamente quanti chiodi siano stati usati per crocifiggere Gesù. È vero, ma sappiamo che, per quanto riguarda le mani, sono stati almeno due! Ma il colmo viene raggiunto quando si dichiara che la precisa affermazione di Tommaso potrebbe non essere esatta, e forse l’apostolo anche se ha detto "mani" forse pensava anche ai "piedi"! In realtà è solo chi pensa "con i piedi" che può lasciarsi persuadere da tali "spiegazioni". I TdG ripetono che la Parola di Dio è infallibile e non contiene il minimo errore, ma di fronte alle Verità del Corpo Direttivo anche Dio diventa imperfetto (tanto è vero che è stato più volte "corretto" a livello di traduzione) e può far scrivere "mani" mentre pensava ai "piedi"!

d. Prova scientifica e definitiva: il numero di aprile 1989 di Biblical Review contiene due interessantissimi articoli. Il primo è intitolato "La vittima (riferito alla crocifissione) moriva di asfissia?", ed il secondo "I chiodi piantati nelle mani potevano sopportare il peso del corpo?" Il primo articolo riporta gli studi effettuati dal Prof. Zubige dell’Università di Medicina e Chirurgia di Colombia. Il Prof. Zubige confermò i risultati di esperimenti già fatti in precedenza da altri medici che dimostrano che Gesù non è morto per asfissia come si credeva in passato. Ma il fatto qui rilevante è che Gesù (o qualsiasi altro uomo) sarebbe morto per asfissia solo a condizione che fosse stato messo su un "palo" proprio come raffigurato nelle pubblicazioni geoviste! In questo caso però la morte sopravviene dopo qualche minuto, mentre noi sappiamo da Matteo 27:45-46 e Luca 23:44 che Gesù è morto dopo circa tre ore! Una tale sopravvivenza è normale (anzi può essere anche maggiore) solo se il condannato veniva crocifisso con le braccia tese a formare un angolo di 60-70 gradi proprio come nella rappresentazione "classica" della crocifissione! Forse anche qui Matteo e Giovanni si sono confusi?

4) È vero che i giudei consideravano la morte in croce in modo un di morire ignominioso, una maledizione, ma dal momento che Gesù è morto sopra una croce, ed è risorto, questa è diventata non più il simbolo della morte e della sconfitta di Gesù (come ironizzavano i Romani non Cristiani), ma della vittoria di Gesù su di essa. La croce è diventata il simbolo del Suo sacrificio e quindi dell’Amore di Dio. Non per niente Paolo dice di "vantarsi della croce" (Galati 6:14). Se Paolo si "vantava" della Croce, perché i TdG non si vantano del "palo"? Perché tanta avversione verso il simbolo del Cristianesimo? Paolo ci dice che anche allora vi erano i "nemici della croce" (Filippesi 3:18), e continua in 1 Corinti 1:18,23 dicendo "la croce è stoltezza per quelli che periscono...". Un TdG potrebbe ancora obiettare che la Bibbia condanna comunque l’uso di immagini e simboli anche se "positivi". Ma anche questo non corrisponde al vero: la Bibbia condanna l’idolatria (cioè il culto e l’adorazione di oggetti ed immagini) e non il loro semplice uso simbolico. Per esempio le tende del Tabernacolo, all’epoca di Mosè, erano ricamate con raffigurazioni di Cherubini ed altre creature angeliche! (Esodo 26:1). Fino al 1930 la Torre di Guardia stessa raffigurava Gesù morente su una croce. In seguito, dopo aver eliminato sia la croce sia il nome di Gesù dalla copertina, continua ad usare il simbolo della Torre!

Alla luce di quanto sopra esposto è pertanto corretto ed in armonia con la Bibbia che i Cristiani utilizzino la Croce come simbolo della loro fede.

(Teofilo)
00martedì 20 ottobre 2009 21:17
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 01/03/2004 15.05
...e non poteva mancare l'aiuto del
griss

GRUPPO DI R ICERCA E DI INFORMAZIONE SULLE SETTE

http://www.geocities.com/Athens/Olympus/8393/Croce_MINUTI.htm

TRATTO DA: "I testimoni di Geova non hanno la Bibbia", Lorenzo Minuti, Coletti a San Pietro, Roma, 1997. (pag. 103-110).
Passiamo ad un’altra ... iniziativa del Corpo Direttivo: Gesù non sarebbe morto in croce, ma su un palo verticale, al quale l’avrebbero inchiodato con due chiodi, uno per le mani e uno per i piedi. E così lo raffigurano nelle loro stampe (per esempio, a pagina l70 di "Potete vivere..."): nelle loro stampe degli ultimi 60 anni. Infatti, fino al 1928 anche i Testimoni di Geova sapevano che Gesù è morto crocifisso: fino al 1928 essi portavano un distintivo con croce e corona, e lo stesso simbolo figurava sulla copertina della rivista ufficiale "La Torre di Guardia".
Rutherford, secondo presidente della Watch Tower si è gloriato della croce (cfr. DOSSIER 80); e a pagina 114 del suo volume "L’Arpa di Dio", ha fatto rappresentare il tradizionale crocifisso. (Altrettanto ha pubblicato a p. 272 di "Creazione"). Inoltre a pagina 115 aveva scritto che la croce è "beneficio per tutta la razza umana", "la porta della vita e della felicità", "provvedimento meraviglioso di Geova", "perno a tutto il piano di Dio", "la più vitale all’uomo tra le dieci corde dell’arpa" (= le 10 verità fondamentali), per cui "l’importanza della croce non sarà mai esagerata" e (pagina 143) "la croce di Cristo è la grande verità centrale del piano divino, dal quale s’irradiano le speranze degli uomini".
Ma quando Rutherford cambiò idea, allora egli stesso e tutti i suoi successori han fatto credere ai seguaci che la croce sarebbe un simbolo pagano: le acrobazie logiche e le furbesche citazioni a difesa di tale tesi danno subito un’idea della sua ... serietà. Del resto, come mai non se n’è accorto nessuno studioso serio? Come mai loro stessi se ne sono accorti così tardi, rimanendo ... "pagani" fino al 1928? Gli stessi membri del Corpo Direttivo ne devono esser poco convinti, dal momento che nel manuale "Ragioniamo ..." (pag. 85ss) danno subito grande rilievo al preteso "valore proprio" dei due termini greci (staurós, xýlon) tradotti "croce" da "quasi tutta la cristianità" (Perché "quasi"? Forse perché il Corpo Direttivo non vuol far apparire completamente isolati i propri malcapitati seguaci?).
Circa il vocabolo staurós, insistono sul suo significato iniziale: "palo verticale"; ma chi non sa che – in tutte le lingue – i vocaboli assumono col tempo anche altri significati (=nuove accezioni)? Così "canzonare" nel 300 significava "comporre canzoni": oggi, chi lo usasse con siffatto valore non verrebbe da tutti ... canzonato? Così, ancora, il termine inglese "bazooka", il cui significato iniziale è "flauto", durante la seconda guerra mondiale ha indicato il "lanciarazzi anticarro": credete voi che gli inglesi, ascoltando i bollettini abbiano proprio capito che i loro soldati distruggessero i carri armati nemici col ... flauto? Non avranno subito pensato a una nuova accezione di "bazooka"? Ebbene, come sarebbe ridicolo o pretestuoso che uno, per evitare le conseguenze legali dell’aver CANZONATO altri o dell’averli ... avvicinati con un BAZOOKA, insistesse sul significato iniziale dei due vocaboli, così è altrettanto ridicolo e pretestuoso che il Corpo Direttivo (a pagina 85 di "Ragioniamo ..." e altrove) ripeta stancamente che all’inizio della letteratura greca ( = in Omero) staurós significò palo, palizzata; e che faccia finta di non sapere quanto è, invece, noto a tutti: che, cioè, nel millennio intercorso tra Omero e Gesù il vocabolo greco staurós – tra altri significati – ha preso anche quello di croce, come documentano tutti i buoni vocabolari greci. E, a proposito di vocabolari greci, il Corpo Direttivo ricorre spesso alla loro autorevolezza; ma giudicate voi stessi con quanta ... onestà lo abbia fatto nella citata pagina 85 di "Ragioniamo ...". Lì, per far credere che perfino l’autorevole vocabolario greco di Liddell e Scott neghi il significato di croce al vocabolo xýlon (che in Atti 5,30 e 10,39 indica il tipo di supplizio patito da Gesù), scrivono così: «Che dire dello strumento usato per mettere a morte il Figlio di Dio? E’ interessante che la Bib- bia usa anche il termine xýlon per identificare lo strumento usato. Il Dizionario illustrato greco-italiano di Liddell e Scott ne dà questa definizione: "Legno tagliato e pronto per l’uso, sia legna da ardere, sia legname da costruzione, ... pezzo di legno, tronco, trave, palo, ... bastone, clava, randello, ... trave a cui erano legati i malfattori" (Le Monnier, 1975, p. 875)».
Avrete notato, per ben tre volte in così breve citazione, la presenza dei punti di sospensione i quali "secondo la comune prassi evidenziano chiaramente per il lettore che il testo è citato soltanto in alcune parti" (cfr. DOSSIER 88). Tenete ben presente quest’ultima affermazione tra virgolette: essa figura nella risposta data dalla Società Torre di Guardia alla editrice Le Monnier che, con lettera del 23/9/88, aveva così reagito contro quel modo di ... citare: "Tale citazione appare artatamente tagliata sopprimendo il termine ‘la Croce’, riportato tra le accezioni possibili, al fine di sostenere con l’autorevolezza del nostro nome e del nostro, assai apprezzato, dizionario, una vostra tesi teologica. (...) La Vostra citazione amputata ci fa, da un lato, apparire come sostenitori di una tesi teologica che, francamente, ci vede del tutto estranei e disinteressati, dato che lo scopo scientifico e didattico di un dizionario è tutt’altro. E d’altra parte, la medesima amputazione ci fa falsamente apparire sul piano lessicografico – che a noi interessa e ci riguarda –come incompleti e carenti. Siamo certi che vorrete con la massima tempestività ovviare al danno provocato alla nostra immagine e al nostro buon nome pubblicando sulla Vostra stampa, con la dovuta evidenza tipografica, una non equivoca dichiarazione riparatoria". Nella risposta (ne citiamo in neretto le parti da noi commentate) – del 19.10.88 – Valter Farneti, presidente della filiale italiana della Watch Tower, a quelle che dichiara "presunte incompletezze e scorrettezze nella citazione" contrappone che "Qualsiasi autore faccia riferimento alle definizioni di un dizionario segue la costante e corretta prassi di citare una o più accezioni che si uniformano all’argomento trattato" (Ebbene, l’accezione "la Croce, N.T." – indicata dal dizionario – non si uniforma puntualmente all’argomento trattato a pagina 85 di "Ragioniamo ..." ? Lì si tratta appunto di "identificare lo strumento usato per mettere a morte" Gesù, e per il quale strumento la Bibbia usa anche il termine "xylon". Quindi riportare quella accezione – "la Croce, N.T." – fa parte della "costante e corretta prassi" nel citare, prassi violata invece dalla Watch Tower), "senza avere l’obbligo di citarle tutte, anche quelle estranee al concetto esposto" (A chi si vuol far credere che l’accezione "la croce, N.T." – indicata nel dizionario di Liddell e Scott ma tralasciata dal Corpo Direttivo – sia "estranea al concetto esposto" in quella pagina 85? Chi ha scritto ciò pensava forse di rivolgersi all’uditorio ... docile di una "sala del regno"? A lui, del resto, si dovrebbe chiedere perché mai abbia riportato tante citazioni veramente "estranee al concetto esposto": cosa c’entrano, come aiutano a "identificare lo strumento usato" contro Gesù le accuratamente selezionate accezioni "Legno tagliato e pronto per l’uso, sia legna da ardere, sia legname da costruzione" e "bastone", clava, randello"?), "solo per non essere tacciato di scorrettezza" (Ma, a Brooklyn si saranno preoccupati di venir "tacciati di scorrettezza" da quanti, nelle accezioni "pezzo di legno, tronco, trave, palo" – riportate in quella pagina 85 – avrebbero riconosciuto proprio un subdolo tentativo di "orientare" pian piano il lettore verso la tesi geovista dell’esecuzione di Cristo ad un palo?).
il resto leggetelo dal collegamento.......
Fraternamente Caterina
(Teofilo)
00martedì 20 ottobre 2009 21:18

Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

Tu sei lontano dalla mia salvezza":

sono le parole del mio lamento.

3 Dio mio, invoco di giorno e non rispondi,

grido di notte e non trovo riposo.

4 Eppure tu abiti la santa dimora,

tu, lode di Israele.

5 In te hanno sperato i nostri padri,

hanno sperato e tu li hai liberati;

6 a te gridarono e furono salvati,

sperando in te non rimasero delusi.

7 Ma io sono verme, non uomo,

infamia degli uomini, rifiuto del mio popolo.

8 Mi scherniscono quelli che mi vedono,

storcono le labbra, scuotono il capo:

9 Si è affidato al Signore, lui lo scampi;

lo liberi, se è suo amico". 10 Sei tu che mi hai tratto dal grembo,

mi hai fatto riposare sul petto di mia madre.

11 Al mio nascere tu mi hai raccolto,

dal grembo di mia madre sei tu il mio Dio.

12 Da me non stare lontano,

poiché l`angoscia è vicina

e nessuno mi aiuta.

13 Mi circondano tori numerosi,

mi assediano tori di Basan.

14 Spalancano contro di me la loro bocca

come leone che sbrana e ruggisce.

15 Come acqua sono versato,

sono slogate tutte le mie ossa.

Il mio cuore è come cera,

si fonde in mezzo alle mie viscere.

16 E` arido come un coccio il mio palato,

la mia lingua si è incollata alla gola,

su polvere di morte mi hai deposto.

17 Un branco di cani mi circonda,

mi assedia una banda di malvagi;

hanno forato le mie mani e i miei piedi,

18 posso contare tutte le mie ossa.

Essi mi guardano, mi osservano:

19 si dividono le mie vesti,

sul mio vestito gettano la sorte.

(Teofilo)
00martedì 20 ottobre 2009 21:21
Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 8 di 21 nella discussione 
Da: nylusInviato: 02/03/2004 8.24
Io avevo semplicemente scritto (su Cristiani Evangelici)
"...cosa sarebbe cambiato in noi Cristiani se invece che inchiodato, Gesù fosse MORTO SULLA CROCE, legato?
Sarebbe stata una morte diversa?
E resuscitare da morto legato sarebbe stato da meno che resuscitare da morto inchiodato?..."
Non mettiamo in discussione la Bibbia se no davvero non sapremmo quanta parte di essa salvare.
La resurrezione è un atto di fede, i chiodi o le corde no.
Non ho letto tutti i messaggi precedenti perchè non mi piacciono troppo le enciclopedie però vedo che si prendono a sostegno della propria tesi delle semplici citazioni, come in questa:
"Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità
....
Cristo fu dunque TRAFITTTO"
"TRAFITTO" sappiamio che viene usato in senso figurato!
e qui viene inteso in senso figurato, altrimenti dovremmo chiederci:
quando è stato SCHIACCIATO?
Più giustamente leggo in un altro punto:
Attraverso la croce Dio ci salva
Bene "attraverso la croce" e non "attraverso la crocifissione con chiodi"
L'evento è la morte sulla croce e non il tipo di affissione.
Ma tutto ciò, ripeto, per me è relativo e non determinate:  corde o chiodi l'evento non cambia.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 9 di 21 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 02/03/2004 9.19
Caro Nylus....sono contenta che hai accolto questo "invito" sebben era in forma INDIRETTA...........tranquillo che non sei l'unico ad avere delle idee leggermente diverse....tuttavia non ho aperto il forum per la "tua frase", ma per dare occasione di chiarire soprattutto la falsa dottrina geovista.....
poi tu dici:
L'evento è la morte sulla croce e non il tipo di affissione.
Ma tutto ciò, ripeto, per me è relativo e non determinate:  corde o chiodi l'evento non cambia.
.........
perfettamente d'accordo.....ma su quella croce, leggiamo nei Vangeli, Cristo FU INCHIODATO e non LEGATO......
e non fu in senso figurativo, ma in termini realistici.....
Gli stessi T. di G. non mettono in dubbio la questione dei chiodi....ma il modo, cioè non su di una croce, ma su di un palo.....ma questo particolare ci rende l'idea dell'errore che fanno circa, per esempio, il cartello canzonatorio che viene posto sulla croce:
In Matteo 27:37 è scritto "gli posero al di sopra della sua testa.." se fosse stato messo al palo come raffigurato nelle pubblicazioni della WTS ci sarebbe scritto: "al di sopra delle mani". ............
Altro particolare è dato da questo fatto:
sappiamo da Matteo 27:45-46 e Luca 23:44 che Gesù è morto dopo circa tre ore! Una tale sopravvivenza è normale (anzi può essere anche maggiore) solo se il condannato veniva crocifisso con le braccia tese a formare un angolo di 60-70 gradi proprio come nella rappresentazione "classica" della crocifissione!
.........
mentre da documentazione certa sappiamo che coloro che venivano LEGATI ci mettevano molte più ore per morire, addirittura stavano li appesi PER UN GIORNO INTERO....
C'è anche un altro particolare che profetizza Isaia.....
Di solito i condannati "normali"....LEGATI soprattutto.....a causa di una altrettanto drammatica disarticolazione delle ossa....esse SI ROMPEVANO......si spezzavano......ed è scientificamente dimostrato che la posizione assunta da Gesù sulla croce e la "BREVE" DURATA DELLA SUA ESPOSIZIONE......NON gli causò la rottura di alcun osso...NON solo....ma era usanza, come ci riporta Giovanni SPEZZARE LE GAMBE di coloro che appesi..non erano del tutto morti...per abbreviare l'agonia.......questo non avvenne con Gesù che MORì PRIMA DEL PREVISTO....tanto che lo stesso Pilato, leggiamo...."SI MERAVIGLIO' CHE GESU' FOSSE MORTO COSì PRESTO" (Mc.15,44)...se Gesù fosse stato LEGATO, avrebbe messo più tempo per morire.....
.......così si rispettò la profezia di Isaia come riportata da:
Gv.19,36: " NON gli sarà spezzato alcun osso....GUARDERANNO A COLUI CHE HANNO TRAFITTO........(il colpo di lancia al costato per verificarne la morte).......
Perciò Nylus...anche il tipo di affissione diventa IMPORTANTE......non certo ai fini di chissà cosa, ma PER CORRETTEZZA E COMPLETEZZA DEI FATTI PRIMA PROFETIZZATI E POI AVVENUTI.....diremmo per..."onestà storica"....
Altra cosa che ci riguarda Nylus è IL SANGUE VERSATO.....Gesù l'annuncia nell'Ultima Cena...ora i condannati che venivano LEGATI...difficilmente perdevano sangue......se non per qualche emorragia interna vicino alle articolazioni che spezzandosi causavano la rottura di vene e capillari......Ma la profezia sulla morte di Gesù PREVEDEVA IL PARTICOLARE DEL SANGUE VERSATO.......ed essa fu così ben VISIBILE A TUTTI soltanto attraverso la CHIODATURA.......a parte il particolare della flagellazione e la coronazione di spine.....della cui presa in giro fu fatta soltanto con il condannato Gesù Cristo......dai Vangeli emerge UN FIUME DI SANGUE CHE PERMETTERA' LA SALVEZZA DELL'UOMO......il Sangue del Cristo, versato, è di fatto la BASE spirituale, reale e storica di tutta la crocifissione....
La scena finale ce la riporta Giovanni, vangelo specifico e mistico per eccellenza, dove racconta la scena della lancia che colpisce il costato dal quale USCIRONO SANGUE ED ACQUA.....Gesù non aveva più sangue.......si era dissanguato..e se fosse stato legato questo sarebbe stato impossibile......
Infine si legge:
In Giov. 20:25 viene detto ..se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi....
.........
Gesù NON venne dunque legato ma inchiodato....se dubitassimo di UNA SOLA JOTA DELLA BIBBIA.....allora dovremmo cestinare TUTTA LA BIBBIA...e allora non avremmo nemmeno un Salvatore....
Fraternamente Caterina

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Da: nylusInviato: 02/03/2004 15.24
Ciao Caterina,
le osservazione mediche, scientifiche, nonché scritturali che poni nel msg precedente sono facilmente sconfessabili. Però ritengo un falso problema la questione chiodi-corde.
Infatti vi chiedevo cosa sarebbe cambiato in noi cristiani se Gesù fosse morto legato alla croce anzichè crocifisso. Tu dici che serve ad avvalorare una profezia. E vabè.. se ciò rende più soddisfatti, così sia.
Pertanto non replico.
A margine dell'argomento voglio solo soffermarmi sulle tue conclusioni
allora dovremmo cestinare TUTTA LA BIBBIA...e allora non avremmo nemmeno un Salvatore....
che mi fanno intravedere un quadro terrificante del disegno di Dio
e chiedo:
che relazione c'è tra TUTTA la BIBBIA e il Salvatore?

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 02/03/2004 16.47
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 02/03/2004 17.03
rimetto il testo ricontrollato e corretto da alcuni errori........
Vedi Nylus....la Bibbia, se si vuole....è facilmente smontabile...perchè in essa si crede anzitutto PER FEDE......diversamente è una sorta di diario storico di UN SOLO POPOLO..che l'ha arricchito di storie fantasiose...poichè tutto ciò che non è riscontrabile archeologicamente non dovrebbe essere preso in considerazione.....questa è la base di partenza.....
La Bibbia può essere USATA DA TUTTI, ma NON TUTTI possono interpretarla.....per questo Cristo l'ha affidata a DEGLI UOMINI.....ma non uomini e basta..uomini che nell'Istituzione della Chiesa sulla quale "le porte degli inferi non prevarranno", ha RICEVUTO IL MANDATO E L'AUTORITA' per interpretarla....e per insegnarla "Nessuna scrittura è sogetta a privata interpretazione".....
L'uso della falsa dottrina della Sola Scriptura ha portato la Bibbia ad essere interpretata come ognuno la ritiene confacente alla propria mentalità o esigenza.......i risultati li abbiamo sotto gli occhi.....33.000 denominazioni soltanto protestanti.evangeliche che vantano la stessa Bibbia ma vivono con dottrine diverse........nel credere in Dio siamo anche in tanti, ma tristemente assistiamo AD UNA ANARCHIA dilagante.....
Veniamo al punto più importante che è poi la tua domanda:
A margine dell'argomento voglio solo soffermarmi sulle tue conclusioni
allora dovremmo cestinare TUTTA LA BIBBIA...e allora non avremmo nemmeno un Salvatore....
che mi fanno intravedere un quadro terrificante del disegno di Dio
e chiedo:
che relazione c'è tra TUTTA la BIBBIA e il Salvatore?
......
La Bibbia perderebbe tutto il suo valore di sacralità SE IL VERBO, LA PAROLA NON SI FOSSE INCARNATA.....
il mistero di Dio e della Bibbia stessa e della sua rivelazione sta NELL'INCARNAZIONE....se Il Verbo non si fosse incarnato forse oggi non avremmo conosciuto la Bibbia.....e non l'avremmo di certo dal momento che essendo nata con il popolo Ebraico forse allora saremmo stati tutti Ebrei (anche se il Papa Pio XII durante il Nazismo ebbe a dire: "siamo tutti semiti"!).....se questo è il Popolo che Dio si è scelto lo sappiamo DALLA BIBBIA.........per questo Gesù farà presente ai farisei....che la Legge, così come è scritta nella Bibbia E' STATA SUPERATA, ma non annullata....è stata superata dal fatto che ora NON obbediamo più a delle "regole"....ma ADERIAMO AD UNA LEGGE DEL CUORE CHE PARTE DALLA LEGGE.....E CHE SI E' INCARNATA....HA PRESO VITA.....LA PAROLA HA PRESO VITA......e non è più relegata ad un Popolo, ma a tutte le Nazioni della Terra.....
Gesù dice sulla Croce..."TUTTO E' COMPIUTO"......che cosa era compiuto, soltanto il Progetto della Salvezza? O piuttosto si ERANO COMPIUTE LE PROFEZIE CONTENUTE NELLA BIBBIA?
Al momento attuale Nylus, visto come sono andati i fatti certamente possiamo dire che "senza la Bibbia non avremmo neanche un Salvatore".....perchè nella Bibbia noi troviamo riscontro a dei fatti REALMENTE ACCADUTI e che la Chiesa ha provveduto a tramandarci......prima oralmente, poi scrivendole......diversamente avremmo soltanto una "tradizione orale"......e allora si che sarebbero dolori......a meno che Dio non avesse provveduto diversamente, cioè darci il Salvatore SENZA LA BIBBIA.....ma ripeto, benchè potesse farlo, ciò che abbiamo noi oggi è questa verità......
Perciò che relazione c'è tra la Bibbia e il Salvatore?
Che Gesù E' IL VERBO, LA PAROLA....QUELLA PAROLA INCARNATA......la Bibbia non avrebbe altro valore.....sarebbe come uno dei tanti Libri ritenuti Sacri DALL'UOMO....come in ogni religione che si rispetti.....con la differenza che per la Bibbia è Dio l'Autore......ed è "quella Parola per cui tutto fu fatto....e che si fece carne"...è Cristo a dare a noi la sua autenticità......la Bibbia e Cristo sono prettamente legati fra loro tuttavia, noi cattolici, NON PONIAMO LA BIBBIA AL DI SOPRA DI CRISTO E DELL'UOMO......adoriamo Cristo ma non adoriamo la Bibbia, LA VENERIAMO perchè Cristo è l'incarnazione e la vita stessa della Parola altrimenti la Bibbia, senza Cristo sarebbe LETTERA MORTA.......i due benchè INSEPARABILI, hanno dall'uomo (cattolico nel nostro caso) un culto diverso:
1) la Bibbia la veneriamo quale Parola ispirata che ci da la prova della verità sulla Rivelazione del Cristo e scritturalmente veniamo ISTRUITI per poter capire cosa Dio ha detto e fatto e cosa vuole da noi, ci serve per meditare; per pregare (i Salmi), per entrare NEL MONDO DI DIO.......e per fare tutto questo ci serviamo però, come Cristo ci ha insegnato....DELLA CHIESA alla quale è stato affidato il compito di ISTRUIRCI.....
2) Gesù Cristo, VERBO INCARNATO, lo adoriamo quale "Dio vero da Dio vero" come professiamo nel Credo e come le Scritture ci dimostrano veramente esistito......e come lo Spirito Santo ci rende palese poichè è Colui che TUTTO vivifica....in questo caso DIO E' ENTRATO NEL NOSTRO MONDO......
perciò...nella Bibbia ABBIAMO LE PROVE DI FATTI ACCADUTI E PROFETIZZATI.....IN CRISTO ABBIAMO DIO FATTO UOMO CHE CI HA RISCATTATI DAL PECCATO, SOLLEVATI DALLE TRIBOLAZIONI, HA VINTO LA MORTE E CI HA APERTO LE PORTE DEL PARADISO.......quel Paradiso che figurativamente fu chiuso con il peccato di Adamo ed Eva...come inizia così la Genesi.....
Altre prove non ne abbiamo Nylus...per questo ed in questo senso la Bibbia e il Salvatore sono inseparabili......e la Bibbia ci parla di Crocifissione CON L'USO DEI CHIODI.......ora che questo PER TE...non sia importante per la tua fede...non lo sarebbe neanche per me....il problema è un altro, è LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI perciò un conto è dire "NON CREDO CHE SIA ANDATA COSI'......" altra cosa è dire "STA SCRITTO......"
Fraternamente Caterina
(Teofilo)
00martedì 20 ottobre 2009 21:22
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Da: Soprannome MSNfraleoInviato: 02/03/2004 19.08
Ciao a tutti e pace nel Signore Gesù,
ho fatto una picolissima ricerca sulla croce, eccola:
Sebbene gli elementi costitutivi della croce siano due semplici linee che si intersecano perpendicolarmente, esistono molte variazioni. La croce a tau (dalla lettera greca t), ad esempio, ha la forma di una T; la croce decussata o di sant'Andrea ha la foggia di una X; nella croce latina o romana (quella che ci interessa) la parte inferiore del braccio verticale è più lunga di quella superiore e del braccio orizzontale; la croce greca possiede invece due bracci che si intersecano dividendosi esattamente a metà. La croce russa è dotata di due bracci orizzontali posti sull'elemento verticale sopra una piccola barra obliqua. La croce di Lorena presenta due bracci orizzontali di lunghezze diverse e la croce papale addirittura tre. La croce di Malta è composta da quattro triangoli isosceli perpendicolari con i vertici riuniti al centro. La croce ansata ha la forma di una croce a tau con un semicerchio sopra l'elemento orizzontale. Simile alla croce latina è la croce celtica, con l'aggiunta di un cerchio intorno all'intersezione. La svastica (detta anche croce uncinata) consiste infine di quattro bracci uguali con la parte terminale piegata ad angolo retto.
VALORE SIMBOLICO
Il motivo della croce è molto frequente nelle culture antiche, presso le quali ebbe una funzione sia decorativa sia simbolica. Nel mondo egizio, ad esempio, la croce a tau rappresentava la vita o, combinata con il cerchio, l'eternità; la svastica era originariamente un simbolo solare di buon auspicio, che venne poi interpretato come emblema di rassegnazione dai buddhisti, come il segno dell'ultimo profeta dai giainisti, come raffigurazione della notte, della magia e della forza distruttiva della dea Kali dagli indù e, infine, fu impiegata come simbolo nazista durante la seconda guerra mondiale. Presso i popoli mediterranei e soprattutto presso i romani una croce di legno veniva usata come strumento di tortura e punizione per i criminali. Per i cristiani la croce divenne così il simbolo della crocifissione di Gesù ma anche della sua resurrezione e della promessa di vita eterna a tutti i fedeli. Tale croce prese il nome di "monogrammatica" perché recava le due lettere greche c (chi) e r (rho), iniziali della parola  Christos, e divenne un elemento molto frequente nell'arte paleocristiana e bizantina.
LA LITURGIA CRISTIANA
Da sempre la croce riveste un ruolo importante nell'arte e nella liturgia cristiane. I fedeli tuttora si segnano con la croce per ricordare le sofferenze di Gesù e riceverne la benedizione. In epoca paleocristiana le croci divennero elementi tipici delle processioni e apparvero sugli altari delle chiese, sulle porte delle case e delle città, e lungo le strade. Il clero e i laici indossavano piccole croci come segno di devozione, simbolo di autorità ecclesiastica (croce pettorale), reliquiario,  o ornamento. Molte chiese medievali sono costruite su una pianta a croce greca o latina, simbolo del corpo di Cristo. Le croci rappresentate in epoca paleocristiana non mostravano il corpo di Gesù, sia per la questione dell'iconoclastia, sia perché la croce vuota simbolizzava la resurrezione, piuttosto che la morte di Cristo. Prima del VII secolo si diffuse la consuetudine di rappresentare l'intera figura di Cristo trionfante accanto al crocifisso. In seguito crebbe il numero delle raffigurazioni più realistiche, con Gesù morto oppure ferito e sofferente, inchiodato alla croce e incoronato di spine. In epoca medievale e rinascimentale il tema della crocifissione venne riproposto nelle grandi croci tridimensionali delle chiese o mediante pitture e sculture. Solo la liturgia protestante non luterana, ancora legata agli antichi principi, preferisce tuttora ricorrere alla croce vuota.
Ora attenzione a questa parte: 
Crocifissione:
Pena capitale consistente nell'inchiodare o legare il condannato a una croce di legno; fu un tipo di supplizio diffuso dal VI secolo a.C. al IV secolo d.C. soprattutto tra persiani, egizi, cartaginesi e romani. I romani condannavano alla crocifissione schiavi e criminali, ma evitavano tale pena ai loro concittadini. Il diritto romano prevedeva che, prima dell'esecuzione, il condannato fosse frustato e trasportasse l'intera croce, o più comunemente la trave più corta, (trave più corta!)dal luogo in cui era stato frustato a quello del supplizio. La crocifissione di Cristo è riportata nel Nuovo Testamento dai quattro evangelisti (Matteo 27:33-44; Marco 15:22-32; Luca 23:33-43; Giovanni 19:17-30). La pratica della crocifissione venne abolita nel 337 dall'imperatore Costantino I per rispetto della memoria di Cristo.
Un caro saluto fraterno,
Francesco.

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Da: Soprannome MSNIyvan5Inviato: 02/03/2004 20.41
In linea generale concordo con Nylus che la figura di Gesù non verrebbe meno se il supplizio della croce fosse avvenuto con l'inchiodatura o con dei legacci ma, se fosse vera la seconda ipotesi, alcune profezie riportate nel Vecchio Testamento e le cronache evangeliche sarebbero inequivocabilmente false.
Si sa con certezza, da documenti storici, che la crocifissione poteva avvenire con o senza l'uso dell'inchiodatura, quindi non vedo perchè Gesù non possa aver subito questa seconda prassi.
Anche se non possiamo considerarla una prova certa, gli studi eseguiti sulla Sindone hanno fatto emergere particolarità che corrispondono alla narrazione evangelica: le tracce del flagello romano, la ferita al costato (non usuale), le evidenti tracce lasciate da spine (o qualcosa di similare) calcate sul capo, le tracce delle ferite da chiodi ai polsi e ai piedi, l'integrità del sistema osseo che fa escludere l'uso del crurifragium, insomma, chiunque fosse stato contenuto in quel telo avrebbe subito esattamente ciò che i Vangeli ci tramandano sulla passione di Cristo e la probabilità che potesse trattarsi di un altro corpo è pressochè nulla.
Un falsario, a parte i mezzi che nel medio evo non poteva avere, non avrebbe mai potuto riprodurre tanta dovizia di particolari, peraltro rilevabili solo all'analisi di strumenti sofisticati.
Credere o non credere, la Sindone è comunque un libro che racconta la passione di Cristo e in questa è palesemente presente l'inchiodatura.
Fraternamente
iyvan

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Da: Soprannome MSNHanzoHattori1984Inviato: 02/03/2004 21.27
La più grande sofferenza e umiliazione era infliggere ferite anche con chiodi, non solo legando. Dato che la soluzione di "legare" il condannato alla croce veniva adottata più per circostanze particolari (e per alcune modalità) quella di Gesù fu la più dura.
Flagitium
Corona di spine
Crocifissione con acclusa inchiodatura
colpo di lancia
insulti, sputi, sberleffi gratuiti
e alla fine nei Vangeli viene ricordato il salmo "Mi hanno odiato senza ragione"

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 02/03/2004 21.56
....Caro Yivan concordo......infatti come dicevo a Nylus....concordavo anche con lui nel dire che effettivamente di per sè....legato o inchiodato potrebbe essere irrilevante se.....ci soffermassimo però su un racconto senza riscontri.....
Ma se i riscontri li abbiamo....e li abbiamo nelle Scritture quelle che la Chiesa ha avuto in eredità ed autorità dal Cristo....allora dobbiamo attenerci a quel che dicono perchè il dire "legato o inchiodato".....assumerà una precisazione di non poco conto come ho tentato di riportare nel precedente messaggio.....
Il fatto perciò che Cristo poteva così risorgere dopo essere morto LEGATO sulla Croce...è ovvio che di per sè NULLA TOGLIE ai fatti nè alla slavezza......tuttavia la parola chiodo è riportata.....il termine inchiodato lo abbiamo......negarlo è come iniziare a sgretolare la Bibbia come si fa con il GIOCO DEL DOMINO, l'avete presente?
Giocando in questo modo con la Bibbia, cioè....come si fa con il Domino.....si hanno le eresie......e si hanno false dottrine.....si hanno tante piccole chiese ognuno che dirà ciò che vuole usando la Bibbia.....per questo diventa importante mantenere fedeltà alla Scrittura.....ma NON tanto da soli, bensì ATTRAVERSO LA CHIESA......perchè alla Chiesa è stata lasciata questa autorità......
Il N.T. è la Chiesa che l'ha definito PAROLA DEL SIGNORE......riuscendo con un attento esame a scartare quei vangeli che furono definiti apocrifi, cioè NON ispirati......in questi Vangeli facente parte la Bibbia si parla del Cristo INCHIODATO SULLA CROCE, come riporta anche Atti 2,23........
Prendere o lasciare...o si crede O NON SI CREDE.....non si può scartare ciò che non ci gusta e tenerci della Bibbia quello che ci aggrada......
Fraternamente Caterina

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Da: Soprannome MSNHanzoHattori1984Inviato: 02/03/2004 23.29
Cmq ho sbagliato
le fruste erano "flagrum"
Flagitium è un'altra cosa

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Consiglia Elimina    Messaggio 18 di 21 nella discussione 
Da: Soprannome MSNMessaggero8Inviato: 02/03/2004 23.41
Così è stato Crocifisso Gesù.

5° Mistero Doloroso, meditazione di Gesù.

Dice Gesù: "L'ora è giunta... i carnefici mi stendono sulla croce; ascolta il primo colpo di martello che inchioda la mia destra... poi fissano la sinistra... stirano crudelmente i miei piedi, le piaghe si riaprono, i nervi si spezzano, le ossa si slogano, il dolore è intenso... i miei piedi sono trafitti e il mio sangue bagna la terra... Un Dio è inchiodato alla croce... contemplami: sono privo di movimento, senza libertà, spoglio, disonorato...".<

(Teofilo)
00martedì 20 ottobre 2009 21:26
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Da: Soprannome MSN°RaptorInviato: 03/03/2004 8.25
Tanto per rispondere al messaggio n. 10 di Nylus, voglio dire due cose:
la salvezza è stata data agli uomini dalla morte e dalla resurrezione di Gesù. I chiodi non entrano direttamente nel disegno divino ma vi entrano indirettamente. Ma l'essenza del cristianesimo è che 2000 anni fa Dio si è fatto  uomo, è nato in maniera straordinaria, ha predicato, è morto ed è risorto dalla morte. 
La Bibbia parla di chiodi e non c'è motivo di dubitarne ma i chiodi, in sè, non sono strumento di salvezza.
La seconda domanda di Nylus è: che relazione c'è fra TUTTA la Bibbia e il Salvatore?
La risposta, molto breve e succinta, è in questi versetti 
GV 5,39 "Voi scrutate le Scritture credendo di avere in esse la vita eterna; ebbene, sono proprio esse che mi rendono testimonianza".
LC 24,25-28 "Ed egli disse loro "Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria? ". E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui."

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Da: francesco2Inviato: 03/03/2004 12.56
Pace a tutti.
Vorrei fare una domanda a Nylus con conseguente riflessione.
Non so se sei mai stato operato chirurgicamente (spero di no, io ne ho fatte due), e se hai mai letto le cartelle cliniche.
C'è scritto tutto, ma molte volte è illegibile, non si capisce nulla, specialmente poi se leggiamo le analisi del sangue, soltanto i medici sanno che cosa vogliono dire.
Così è per la Bibbia, l'Autore è Dio ma chi scrive è l'uomo che a sua volta ha scritto quello che lo Spirito Santo gli ha fatto conoscere o l'esperienza che aveva vissuto.
Siccome era troppo complicato, il Verbo si è incarnato, la Parola così si è fatta come noi perchè attraverso di Lui, Cristo Gesù, noi potessimo interpretare quello che era scritto. Ma ha affidato l'interpretazione agli Apostoli che hanno fatto la prima stesura degli scritti, la Chiesa ce lo ha tramandato.
Ora tu per leggere le cartelle cliniche non ti affidi al tuo medico di fiducia?
Così è per noi, ci affidiamo al medico Gesù che ha dato questo incarico alla Chiesa che ci interpreta le Scritture.
La Crocifissione di Gesù con i chiodi è lettaralmente citata senza neanche bisogno di interpretare di come è morto Gesù.
Negare quello che ci è stato tramandato anche per iscritto, significa demolire la Bibbia e significa togliere un pò di quel significato che invece è importante.
Se Gesù è morto legato o con i chiodi, sono anch'io d'accordo che non cambierebbe nulla, ma siccome è scritto così e per ritornare all'esempio medico, non crederesti alla tua cartella clinica soltanto perchè non la comprendi?
Sia lodato Gesù Cristo

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Da: albertoInviato: 05/03/2004 10.37
Poco tempo che ho avuto per potervi rileggere, mi sono fermato sui forum dai titoli interessanti come questo.
Dobbiamo avere immensa carità verso i Testimoni di geova perchè tanti di loro sono stati ottenebrati, non sanno quello che fanno e non sanno quello che dicono.
Ci chiediamo perchè è importante sostenere che Gesù sia morto sulla Croce inchiodato anzichè legato? Ma perchè morire con i chiodi inchiodato era la massima condanna e Gesù prese su di se la peggiore condanna che all'epoca esisteva, questo ci annunciarono i santi profeti, questo è scritto nelle Sacre Scritture. Altrimenti Gesù se fosse morte legato avrebbe subito la minore condanna e questo sarebbe sostenere una falsità da parte dei profeti.
Gesù ha subito la massima condanna.
I Testimoni di geova poi ci dicono che era su di un palo, ma Gesù aveva le braccia aperte perchè è simbolicamente insegnato dalle Scrittture che da li ci avrebbe attratti tutti a se, con le braccia aperte per abbracciare tutti gli uomini della terra e di ogni generazione e di popoli e razze.
I Santi dicono che Gesù aveva le mani inchiodate per non stancarsi di tenerle aperte, per non abbassarle mai. E' una figura che a me fa tanta tenerezza, da quando ho subito degli interventi alle mani, ho capito quel poco dell'immenso dolore che Egli provò, per tenere le sue braccia aperte e abbracciarmi o che io abbracciassi Lui.
Guardiamo a couli che fu crocefisso, come ci suggerisce il santo profeta Isaia e lasciamoci catturare da quell'amore ineffabile e potente.
Sia lodato Gesù Cristo, Amore incarnato, con affetto per voi tutti da me Alberto.
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