Il Concilio di Trento e i protestanti

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(Teofilo)
00martedì 10 novembre 2009 11:39
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Da: Soprannome MSN7978Pergamena  (Messaggio originale)Inviato: 14/03/2004 22.20
Amici...proviamo a rivisitare la storia nel modo corretto.....
da questo forum Il canone biblico fu fatto dai protestanti? siamo giunti a parlare del Concilio...dice Alfonso al messaggio 231:
Mi piacerebbe avere tra le mani gli atti del Concilio di Trento, per conoscere quanti Vescovi hanno votato, quanti Vescovi hanno dichiarato i deuterocanonici ispirati, quanti non li hanno dichiarati Ispirati e quanti hanno dichiarato che erano solo buoni da leggere . In breve mi piacerebbe avere tra le mani il Verbale della discussione.
Lo so che sto chiedendo una cosa che è impossibile averla perchè gli archivi del vaticano hanno il segreto d'ufficio.
Alfonso
........
Risposta al messaggio 234:
Visto che ragioni così....mi riporti per favore TUTTI GLI ATTI DEL CONCILIO DI JAMINIA E I VESCOVI CHE PARTECIPARONO E I PROTESTANTI EVANGELICI PRESENTI NELL'ANNO 100.....VORREI LEGGERE TUTTI GLI ATTI PER SAPERE CHE COSA SI DISSERO ALL'EPOCA....CE LI HAI TU??
Ovviamente vorrei avere gli Atti ANCHE DEI PROTESTANTI UGONOTTI CHE DECRETARONO PER IL CANONE EBRAICO......I NOMI DEI VESCOVI CHE DECISERO, LE FIRME APPORTATE.....
CE LI HAI??? scommettiamo che non hai nulla?
Mentre lo sapevi che TUTTI I CONCILII SONO PRESENTI IN RETE E SCARICABILI?? Non credo perchè sei troppo impegnato a cercati le notizie "novella 2000"........ e sai cosa c'è scritto?
leggi alla prima sezione:

. Questo sacrosanto e generale concilio ecumenico tridentino, legittimamente riunito nello Spirito santo, sotto la presidenza degli stessi tre legati della sede apostolica,

..........
sai cosa vuol dire Alfonso? che NON c'era presente fisicamente il Papa......ma c'erano TRE SOLI DELEGATI DI ROMA...il resto erano vescovi di TUTTA LA CHIESA.....e questo te lo dico perchè tu la smetta di dire che "obbediamo al Papa" come fosse lui l'artefice di una voce sola.....o come se il Canone l'avesse deciso "Roma"......
Vuoi un suggerimento? Usa il tempo per cercarti cose sane in internet......i Concilii ci sono tutti....mentre di voi NON SI TROVA NULLA......solo Traettino ha fatto qualcosa....ma a quanto pare non tutti siete d'accordo con lui.....
Ti rammento che gli Archivi in Vaticano sono stati aperti e i teologi protestanti se ne stanno servendo da diversi anni...informati .......prima di sparare a zero..perchè sei rimasto un pò indietro......
Fraternamente Caterina
.......
Alfonso IGNORA LA RISPOSTA E DICE:
Comunque al Concilio di Trento i protestanti non parteciparono, perciò non può dirsi un concilio ecumenico, ma solo cattolico romano.
Alfonso   
........
L'ignoranza è una brutta bestia ma solo quando ci si intestardisce a non accettare la realtà......
UN CONCILIO CATTOLICO ROMANO QUELLO A TRENTO?? Lutero (che morì nel 1546) e Calvino NON VI PARTECIPARONO, ma ci andarono una RAPPRESENTANZA.....
E' ovvio che Alfonso ignora quanto segue:
Per trovare una soluzione ai problemi derivanti dallo scisma Protestante e appianare i contrasti e reinterrogarsi sui principi del Cristianesimo la Chiesa ritenne opportuno convocare un concilio, soprattutto sulla pressione dell’imperatore e dei cardinali erasmiani. Non essendo ancora esaurite le speranze che esso fosse la grande occasione della riunificazione, fu scelta una sede prossima ai confini del mondo germanico culla della Riforma: la città di Trento. 
Al gruppo dei fautori del "dialogo" appartenevano, tra gli altri, i cardinali Reginald Pole (1500-1558), Jacopo Sadoleto (1477-1547) e Giovanni Morone.

Indetto nel novembre 1542, il Concilio ebbe inizio il 13 dicembre 1545. Fu trasferito a Bologna nel marzo 1547 e sospeso nel febbraio 1548. Riaperto a Trento nel 1551, fu interrotto nel 1552 per circa un decennio e ripreso nel gennaio del 1562. I lavori si conclusero il 14 dicembre 1563.
Durante la più lunga interruzione si svolse il pontificato di Paolo IV, Gian Pietro Carafa (1555-1559, si era distinto nel 1542, ispirando il pontefice Paolo III ad istituire il Santo Uffizio...( supremo tribunale dell’inquisizione anticlericale è il segno di una ripresa e di un rafforzamento dell’attività dell’inquisizione che segue due filoni principali: la lotta contro l’eresia e in particolare la difesa dell’ortodossia nei confronti della pressione protestante e la lotta contro stregoneria e al satanismo. L’inquisizione nel 1588 diventa Congregazione del Santo Uffizio.) la cui intransigenza ed intolleranza diedero il colpo definitivo alle residue tendenze riformatrici in seno alla Chiesa e dispersero gli ultimi nuclei protestanti ancora presenti nella penisola. Furono allora sottoposti a processo anche i cardinali Pole e Morone (per la cui questione la tratteremo più avanti) e l’organismo ecclesiastico fu spinto ad irrigidirsi nei confronti delle istanze che venivano dal mondo protestante e dalla cultura rinascimentale---
Le due correnti che si scontrarono nel concilio e che finirono poi per convergere furono quella che tendeva a porre in primo piano le riforme morali e disciplinari e quella che intendeva accantonare questi problemi (lasciandoli all’autorità del pontefice) per dare al concilio la funzione esclusiva di pronunciare una condanna contro le dottrine protestanti.

In definitiva, il concilio riuscì a realizzare un compromesso tra i sostenitori delle due posizioni e a raggiungere un orientamento unitario.
Respinta la teoria della giustificazione per sola fede, il concilio NON dette una nuova fisionomia alla Chiesa, ma ribadì alcuni concetti:
1) ribadì la superiorità dei pontefici, con i vescovi in maggioranza, sui concili,
2) riaffermò il magistero vincolante della storia secolare della Chiesa e il valore assoluto della Tradizione Patristica e conciliare in quanto recepita e approvata da tutta la Chiesa dei secoli passati e conservata in modo specifico dalla Chiesa di Roma.
3) Furono confermati, secondo la tradizione, il numero dei sacramenti e la loro efficacia; l’interpretazione ufficiale delle Sacre Scritture fu riconosciuta come la sola valida, contro la teoria del libero esame.
4) Venne confermata ed ufficializzata la scelta del Canone Lungo, da sempre in uso nella Chiesa.
---
I Protestanti ovviamente NON si ritennero soddisfatti, mentre questo venne ACCETTATO ANCHE DALLA CORRENTE CATTOLICA CHE APPOGGIAVA IL PROTESTANTESIMO.....
E ancora:
5) La riorganizzazione dei vecchi ordini religiosi e la normalizzazione delle nuove congregazioni,
6) l’obbligo della residenza per i vescovi,
7) la riforma dei costumi del clero secolare, la costituzione dei seminari, quei decreti tridentini, cioè, che al momento della loro formulazione provocavano dispute assai meno vive di quelle che si accendevano sulla grazia, costituirono le pietre angolari su cui per i secoli successivi doveva confermarsi la Chiesa tutta.
 Importante fu infine il riconoscimento che le decisioni del concilio avrebbero avuto validità soltanto dopo l’approvazione del Papa, questa decisione fu presa anche in base alla separazione con la Chiesa Ortodossa avvenuta ufficialmente nel Concilio di Firenze del 1400. Raccolte nella Professio fidei tridentinae, esse furono infatti approvate e pubblicate da Pio IV il 13 novembre 1564. In tal modo il concilio ribadiva solennemente il tradizionale ordinamento gerarchico della Chiesa, culminante nella indiscussa ed assoluta autorità del pontefice.
Dunque......la Chiesa NON aggiunse sostanzialmente NULLA DI NUOVO.......ribadì ciò che in fondo era la verità conservata e sviluppatasi nell'arco dei secoli....
Nell’attuazione dei decreti del concilio si distinsero alcune notevoli figure come quella di San Carlo Borromeo, che si prefisse specialmente il compito di rialzare il livello morale e intellettuale del clero a lui sottoposto...
La restaurazione cattolica si svolse su due piani: l’uno puramente repressivo, della Controriforma; l’altro, di una Riforma Cattolica che, mostrando i principi si propose l’obiettivo di risvegliare le energie del mondo cattolico e di impegnarle a fondo nella difesa della fede della Chiesa. La vastità stessa del piano di rinnovamento strutturale, concepito a Trento, fece si che l’opera riformatrice richiedesse un secolo e più. 
Tuttavia, questa residua mobilità delle sue istituzioni, insieme con il trionfo del principio di autorità e dell’accentramento nel governo delle cose ecclesiastiche, e con quel tanto di incertezza che era pur rimasta nelle più rigorose definizioni dogmatiche, agevolerà il cattolicesimo nell’opera di riconquista e in quella di conquista, nella sua diffusione nei paesi protestanti, e in quelle di missione, oltre gli oceani, e consentirà anche di risolvere senza nuove lacerazioni i problemi che movimenti quali il Quietismo e il Giansenismo porranno in seguito.
Ma queste due ultime sono un altra storia...
Per ora fraternamente Caterina


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Da: francesco2Inviato: 15/03/2004 9.40
Pace a tutti.
Trovo semplicemente ridicolo che Alfonso per un dispetto capriccioso, rifiuti la risposta esaudiente che gli è stata data, ma non ti scoraggiare Caterina, il lavoro che fai è prezioso e prima o poi Alfonso se ne nutre.
Inserisco il collegamento ai Concili che sono stati riportati con tutti gli atti: http://utenti.lycos.it/bsbismark/index.html
Io più umilmente vorrei far riflettere ad Alfonso su queste parole del Concilio tridentino:

SESSIONE I (13 dicembre 1545)


(Decreto di inizio del concilio).

Reverendi Padri, credete opportuno, a lode e gloria della santa e indivisa Trinità, Padre, Figlio e Spirito santo, per l’incremento e l’esaltazione della fede e della religione cristiana, per l’estirpazione delle eresie, per la pace e l’unione della chiesa, per la riforma del clero e del popolo, per la repressione e l’estinzione dei nemici del nome cristiano, decretare e dichiarare aperto il sacro, generale concilio tridentino? [Risposero: sì].

Vorrei far notare ad Alfonso che il Concilio rispose -Si-
Questa era l'ultima sezione, il finale dopo dieci anni di discussioni.
Poi dal momento che il fratello Alfonso chiedeva notizie proprie del Canone spero torni utile per tutti leggere quello che segue e capire che la Chiesa non ha imposto, ma ha valutato e liberamente deciso.
Ringraziamo il Signore per averci dato la Chiesa la quale ha conservato e donato a noi la Divina Scrittura con la santa Tradizione, sia Lodato Gesù Cristo.

SESSIONE IV (8 aprile 1546)


Primo decreto: Si ricevono i libri sacri e le tradizioni apostoliche.

Il sacrosanto, ecumenico e generale concilio tridentino, legittimamente riunito nello Spirito santo, sotto la presidenza dei medesimi tre legati della sede apostolica, ha sempre presente che, tolti di mezzo gli errori, si conservi nella chiesa la stessa purezza del Vangelo, quel Vangelo che, promesso un tempo attraverso i profeti nelle scritture sante (l4), il signore nostro Gesù Cristo, figlio di Dio, prima promulgò con la sua bocca, poi comandò che venisse predicato ad ogni creatura (15) per mezzo dei suoi apostoli, quale fonte di ogni verità salvifica e della disciplina dei costumi.

E poiché il sinodo sa che questa verità e disciplina è contenuta nei libri scritti e nelle tradizioni non scritte - che raccolte dagli apostoli dalla bocca dello stesso Cristo e dagli stessi apostoli, sotto l’ispirazione dello Spirito santo, tramandate quasi di mano in mano (16), sono giunte fino a noi, — seguendo l’esempio dei padri ortodossi, con uguale pietà e pari riverenza accoglie e venera tutti i libri, sia dell’antico che del nuovo Testamento, - Dio, infatti, è autore dell’uno e dell’altro ed anche le tradizioni stesse, che riguardano la fede e i costumi, poiché le ritiene dettate dallo stesso Cristo oralmente o dallo Spirito santo, e conservate con successione continua nella chiesa cattolica.

E perché nessuno possa dubitare quali siano i libri accettati dallo stesso sinodo come sacri, esso ha creduto opportuno aggiungere a questo decreto l’elenco.

Dell’antico Testamento: i cinque di Mosè, e cioè: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio; Giosuè, Giudici, Ruth; i quattro dei Re; i due dei Paralipomeni; il primo e il secondo di Esdra (che è detto di Neemia); Tobia, Giuditta, Ester, Giobbe; i Salmi di David; i Proverbi, l’Ecclesiaste, il Cantico dei cantici, la Sapienza, l’Ecclesiastico, Isaia, Geremia con Baruch, Ezechiele, Daniele; i dodici Profeti minori, cioè: Osea, Gioele, Amos, Abdia, Giona, Michea, Naum, Abacuc, Sofonia, Aggeo, Zaccaria, Malachia; i due dei Maccabei, primo e secondo.

Del nuovo Testamento: i quattro Evangeli: secondo Matteo, Marco, Luca, Giovanni; gli Atti degli apostoli, scritti dall’evangelista Luca; le quattordici Lettere dell’Apostolo Paolo: ai Romani, due ai Corinti, ai Galati, agli Efesini, ai Filippesi, ai Colossesi, due ai Tessalonicesi, due a Timoteo, a Tito, a Filemone, agli Ebrei; due dell’apostolo Pietro, tre dell’apostolo Giovanni, una dell’apostolo Giacomo, una dell’apostolo Giuda, e l’Apocalisse dell’apostolo Giovanni.

Se qualcuno, poi, non accetterà come sacri e canonici questi libri, interi con tutte le loro parti, come si è soliti leggerli nella chiesa cattolica e come si trovano nell’edizione antica della volgata latina e disprezzerà consapevolmente le predette tradizioni, sia anatema.

Sappiano quindi tutti, con quali argomenti lo stesso sinodo, posto il fondamento della confessione della fede, procederà, e soprattutto di quali testimonianze e difese si servirà nel confermare gli insegnamenti e nel riformare i costumi nella chiesa.


Secondo decreto: Si accetta l’edizione volgata della Bibbia e si prescrive il modo ai interpretare la sacra Scrittura ecc.

Lo stesso sacrosanto sinodo, considerando, inoltre, che la chiesa di Dio potrebbe ricavare non piccola utilità, se si sapesse quale, fra tutte le edizioni latine dei libri sacri, che sono in uso, debba essere ritenuta autentica, stabilisce e dichiara che questa stessa antica edizione volgata, approvata nella chiesa dall’uso di tanti secoli, si debba ritenere come autentica nelle pubbliche letture, nelle dispute, nella predicazione e che nessuno osi o presuma respingerla con qualsiasi pretesto.

Inoltre, per reprimere gli ingegni troppo saccenti, dichiara che nessuno, basandosi sulla propria saggezza, negli argomenti di fede e di costumi, che riguardano la dottrina cristiana, piegando la sacra Scrittura secondo i propri modi di vedere, osi interpretarla contro il senso che ha (sempre) ritenuto e ritiene la santa madre chiesa, alla quale spetta di giudicare del vero senso e dell’interpretazione delle sacre scritture o anche contro l’unanime consenso dei padri, anche se queste interpretazioni non dovessero esser mai pubblicate. Chi contravvenisse sia denunciato dagli ordinari e punito secondo il diritto.

Ma, volendo anche com’è giusto, imporre un limite in questo campo agli editori, i quali, ormai, senza alcun criterio - credendo che sia loro lecito tutto quello che loro piace — stampano, senza il permesso dei superiori ecclesiastici, i libri della sacra scrittura con note e commenti di chiunque indifferentemente, spesso tacendo il nome dell’editore, spesso nascondendolo con uno pseudonimo, e - cosa ancor più grave, - senza il nome dell’autore, e pongono in vendita altrove, temerariamente, questi libri stampati, il concilio prescrive e stabilisce che, d’ora in poi la sacra scrittura - specialmente questa antica volgata edizione, sia stampata nel modo più corretto, e che nessuno possa stampare o far stampare libri di soggetto sacro senza il nome dell’autore né venderli in futuro o anche tenerli presso di sé, se prima non sono stati esaminati ed approvati dall’ordinario, sotto minaccia di scomunica e della multa stabilita dal canone dell’ultimo concilio Lateranense (17).

Se si trattasse di religiosi, oltre a questo esame e a questa approvazione, siano obbligati ad ottenere anche la licenza dei loro superiori, dopo che questi avranno esaminato i libri secondo le prescrizioni delle loro regole.

Chi comunica o diffonde per iscritto tali libri, senza che siano stati prima esaminati ed approvati, sia sottoposto alle stesse pene riservate agli stampatori. Quelli che li posseggono o li leggono, se non diranno il nome dell’autore, siano considerati come autori. L’approvazione di questi libri venga data per iscritto, e quindi sia posta sul frontespizio del libro, sia esso scritto a mano o stampato. L’approvazione e l’esame siano gratuiti, così che le cose da approvarsi siano approvate e siano riprovate quelle da riprovarsi.

Volendo infine reprimere il temerario uso, per cui parole e espressioni della sacra scrittura vengono adattate e contorte a significare cose profane, volgari, favolose, vane, adulazioni, detrazioni, superstizioni, incantesimi empi e diabolici, divinazioni, sortilegi, libelli diffamatori, il concilio comanda ed ordina per togliere di mezzo questo irriverente disprezzo, ed anche perché in avvenire nessuno osi servirsi, in qualsiasi modo, delle parole della sacra scrittura per indicare simili cose, che tutti i corruttori e violatori della parola di Dio, siano puniti dai vescovi secondo il diritto o la discrezione dei vescovi stessi.


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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 15/03/2004 10.29
.....quando ho letto "2"....messaggi...speravo fosse Alfonso....vabbè...fa lo stesso, grazie Francesco per questo approfondimento.....di proposito non avevo messo il colegamento perchè volevo che Alfonso lo cercasse lui....naturalmente ti ringrazio per averlo fatto....
Non so se e quanto servirà approfondire un testo così chiaro e palese......piuttosto mi chiedo DOVE STANNO GLI ATTI CONCILIARI O AFFINI DEI PROTESTANTI??
Alfonso li possiamo leggere?........
Fraternamente Caterina

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Consiglia Elimina    Messaggio 4 di 8 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 15/03/2004 10.32
....ops.....Post Scriptum......
la mia domanda NON intende i DOCUMENTI DI OGGI DELLE ADI.......mi raccomando...chiedo ad Alfonso gli Atti Protestanti del 1546.......in poi....quelli insomma che decretarono il loro Canone.....
C.
(Teofilo)
00martedì 10 novembre 2009 11:40
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Consiglia Elimina    Messaggio 5 di 8 nella discussione 
Da: Crociato2Inviato: 17/03/2004 9.32
Buona giornata al Gruppo.
mi riporti per favore TUTTI GLI ATTI DEL CONCILIO DI JAMINIA E I VESCOVI CHE PARTECIPARONO E I PROTESTANTI EVANGELICI PRESENTI NELL'ANNO 100.....VORREI LEGGERE TUTTI GLI ATTI PER SAPERE CHE COSA SI DISSERO ALL'EPOCA....CE LI HAI TU??
Ovviamente vorrei avere gli Atti ANCHE DEI PROTESTANTI UGONOTTI CHE DECRETARONO PER IL CANONE EBRAICO......I NOMI DEI VESCOVI CHE DECISERO, LE FIRME APPORTATE.....
CE LI HAI???
Caterì, ovvio che non li ha!! Ma che domande fai pure tu?
Nell'altro Forum Alfonso ha detto chiaramente di non sapere, ha detto che andandosene dalla Chiesa non sapeva che cosa era accduto nella Chiesa, ha detto che aveva iniziato fra gli evangelici a conoscere le cose della Chiesa, ti pare che insegnino i Documenti ufficiali della Chiesa?
Io credo che Alfonso ci sia rimasto male che abbia scoperto qui che tutti i Concilii e gli Atti sono liberamente accessibili, dopo aver accusato nuovamente la Chiesa di tenere chissà quali segreti!!
Alfonso, vuoi un suggerimento?
Diffida delle imitazioni, ma soprattutto usa la tua testa e non t'aspettare da noi il Love Bombing, cioè il Bombardamento d'amore perchè vedi, l'Amore autentico costa sangue e fatica, costa enormi sacrifici e rinuncie come quelle che contesti al Celibato.
Rifletti su questi testi e non vergognarti di accettare la verità anche se questa dovesse costarti quelle sicurezze e quelle certezze che fino ad oggi credevi di avere.
Non ti sto dicendo di diventare cattolico, ma puoi rimanere evangelico senza accusare la Chiesa perchè così ti era stato insegnato.
< Chi non è contro di noi è con noi! > la pluralità l'ha invetata Cristo Gesù e voi la volete eliminare.
Buona giornata, by Luca

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Consiglia Elimina    Messaggio 6 di 8 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 20/03/2004 16.43
.....si chiedono i Documenti e prove...e sempre nel nostro limite le portiamo.........ma NON si portano PROVE, quando deliberatamente si fanno accuse....e certi gestori tacciono......
è il caso del nostro amico Serafino......che poichè in CE ha ricopiato le espressioni di un iscritto qui, commentandole....poi in un altro forum ha scritto quanto segue:

Amico: ti vedo un ragazzo, o forse lo fai; non ti ricordi che la Chiesa cattolica, tolse la Bibbia dalle mani del popolo già da secoli? E imprigionava coloro che si univano in case private per parlare delle cose di Dio? Ti ricordi che il Vaticano fece l’accordo con l’ateo Mussolini, per sottoporre quei pochi che si radunavano nel nome del Signore? Io nel cattolicesimo, non avevo mai sentito parlare di Bibbia fino all’età grande e non conoscevo nessuno che avesse una Bibbia, o parte di essa, neanche da militare dove ne conoscevo di ogni ceto, e da tutte le parti d’Italia..

............
Con tutti questi DIVIETI  mi chiedo come hanno fatto a fiorire tanti SANTI e tanti martiri.....???.....e soprattutto santi legati alla Chiesa.....veramente è un mistero...mistero dello Spirito.....e di una "chiesa INVISIBILE" che attendeva forse un Serafino per rivelarsi e rendersi visibile (??)......
E veniamo ad una risposta:
La Chiesa Cattolica ha sempre incoraggiato le anime pie e devote alla lettura e alla meditazione del Vangelo e della Bibbia ma ha sempre pensato che la lettura delle Sacre Scritture fosse poco utile per gli spiriti increduli, infedeli, superstiziosi, diffamatori, diabolici, impuri, malvagi, settari, eretici, ignoranti ed instabili (Matteo 7,6 ; Tito 3,10-11; 2 Pietro 3,16).

   Nessuna madre amorevole vieterebbe un cibo salutare ai propri figli, a meno che i figli non ne abusassero e ne facessero scempio. È pertanto comprensibile come in tempi di ignoranza, di eresie e di scismi la Chiesa possa aver limitato, controllato e vietato la lettura di bibbie sospette, senza note, senza approvazione ufficiale, edite da stamperie anonime, in lingua volgare o in dialetto. In tempi di grave apostasia può essere stato anche salutare ridurre al minimo la lettura delle Sacre Scritture, visto l'uso perverso che ne veniva fatto dagli eretici e dai nemici della Chiesa.

   Nel Medioevo più volte la Chiesa operò controlli sulla lettura delle Bibbie in lingua volgare (spesso poco affidabili perché tradotte da persone prive di una adeguata preparazione), sulla indiscriminata diffusione delle versioni dialettali e sull'utilizzo delle Sacre Scritture da parte degli eretici. In realtà, fino al 1500, per circa 15 secoli, i cristiani hanno sempre e comunque avuto modo di leggere la Bibbia, gli scritti dei Padri, quelli dei religiosi, quelli dei laici, dei profani, dei cristiani, dei non cristiani, dei classici greci e latini e dei pensatori arabi ed ebrei. Fu soprattutto grazie alla lungimiranza ed alla cultura della Chiesa che, nel Medioevo, gli amanuensi  ed i monaci ricopiarono e salvarono da distruzione un immenso patrimonio di libri classici, religiosi, filosofici, scientifici spesso ereditati dalla cultura pagana, giudaica ed islamica. Vietati furono solo quei libri contrari alla fede ed alla salute spirituale e materiale dei fedeli. 

   Anche la condanna al rogo di William Tyndale (1494-1536), autore di una autorevole traduzione inglese del Nuovo Testamento, viene di solito falsamente attribuita alla Chiesa Cattolica, nemica dei lumi e del libero pensiero. Tyndale fu però fatto imprigionare ad Anversa da Enrico VIII nel 1534, quando il re di Inghilterra aveva già apostatato dal cattolicesimo: il suo successivo assassinio (venne bruciato al rogo già morto) ricade pertanto tra i crimini più orrendi del sovrano inglese (nel 1531 Enrico VIII si fece riconoscere capo supremo della Chiesa di Inghilterra, nel 1533 divorziò da Caterina d'Aragona e sposò Anna Bolena, nel 1534 venne confermato dal Parlamento inglese come capo assoluto della chiesa anglicana, nel 1535 fece uccidere Tommaso Moro che rifiutava di rinnegare la fede cattolica e nel 1536 si occupò personalmente dell'eliminazione fisica di William Tyndale e di Anna Bolena).

    Anche un famoso documento, da secoli citato contro la chiesa dai liberi pensatori, dagli acattolici e da alcune frange del protestantesimo più duro e reazionario, è sicuramente apocrifo. Si tratta del cosiddetto  "Consilium quorundam episcoporum Bononiae congregatorum quod de ratione stabilendae Romane ecclesiae", meglio noto come "Avvisi sopra i mezzi più opportuni a sostenere la Chiesa romana", pubblicato nel 1553 e tuttora conservato presso la Biblioteca Nazionale di Parigi. Secondo la moderna critica storica e testuale (e secondo la stessa Biblioteca Nazionale), il testo sarebbe un falso storico inventato, prodotto e spacciato da Paolo Pietro Vergario (1498-1565), vescovo di Mondrusch e di Capodistria, apostata dalla fede cattolica nel 1549 per adesione alla riforma protestante. Il documento, con toni volgari e tracotanti, mette in scena tre incogniti cardinali cattolici che, nel 1550, avrebbero consigliato Papa Giulio III di vietare quasi totalmente la Bibbia al popolo, al fine di sbarrare il passo al libero esame delle scritture, di tenere i fedeli nell'ignoranza e di ristabilire l'autorità della chiesa.

   Dopo il Concilio di Trento[1] (1545-63) maggiori controlli vennero sicuramente introdotti, nei paesi cattolici,  sulle Sacre Scritture, sulle versioni in lingua volgare e sulla diffusione di Bibbie tradotte da ignoti o stampate da anonimi editori[2].  Il Textus Receptus, cui facevano costante riferimento le bibbie protestanti, risultava poi meno sicuro della Vulgata[3] in quanto ricostruito da Erasmo da Rotterdam utilizzando alcuni manoscritti poco affidabili [4]. Tutte le versioni nelle lingue nazionali furono tratte dalla Vulgata (considerata, a quei tempi, la versione più attendibile), inclusero i libri deuterocanonici (definitivamente accettati come ispirati dopo il Concilio di Trento) e vennero liberamente lette dal popolo cristiano. Le autorità ecclesiastiche proibirono, invece, la lettura delle versioni protestanti in quanto spesso ricavate da manoscritti scarsamente attendibili[5], talora segnate da stili polemici ed anticattolici e sempre prive di note esplicative (indubbiamente utili in presenza di bassissimi livelli di cultura). I timori legati alla diffusione della Bibbia in volgare si fondavano anche sul grave precedente di Lutero che, traducendo, facendo stampare e diffondendo la Bibbia in tedesco, aveva utilizzato la Bibbia come strumento per portare a termine il distacco della Germania dalla comunione con la Chiesa Cattolica.    

   In Inghilterra, il re protestante Giacomo I diffuse, nel 1611, la famosa Authorized Version (meglio nota come King James Bible), facendo ampio ricorso alla Bibbia cattolica di Douay-Rheims, iniziata nel 1568 ed ultimata nel 1610, ed al Nuovo Testamento tradotto da William Tyndale nel 1534. Anche qui, nonostante il gran parlare di riforma, di libero esame e di libero accesso ai testi originali, tutte le bibbie diverse dalla King James divennero "versioni non autorizzate" e la persecuzione infuriò contro i cattolici ed i puritani.

    La Riforma protestante rigettò senza esitazione e con fragili motivazioni l’autorevole Vulgata Clementina, adottando per almeno tre secoli nelle cosiddette traduzioni dai testi originali il discutibile e lacunoso Textus Receptus. I libri deuterocanonici furono gradualmente sradicati dalle Sacre Scritture perché conservati solo nella Versione greca dei Settanta, perché non accettati dagli ebrei e perché favorevoli ad alcuni insegnamenti cattolici (opere buone, elemosine, digiuno, preghiera per i defunti, …), non compatibili con i  dogmi protestanti della “predestinazione” della "salvezza per sola fede". La Bibbia tedesca di Lutero (1522), pur riconoscendone l’utilità ed il carattere edificante, li pose in appendice. Anche la prima versione della Bibbia di Re Giacomo (1611) inserì i libri deuterocanonici in appendice, salvo poi stralciarli definitivamente dopo la confessione di fede di Westminster (1647). Nella dichiarazione di fede della Rochelle (1559) gli ugonotti francesi dichiararono che tali libri "benché utili, non possono essere usati per fondare alcun articolo di fede", incoraggiando così la progressiva espulsione dei libri deuterocanonici dalle bibbie protestanti francesi.  Nel 1826, su pressione dei presbiteriani e dei calvinisti, anche la Società Biblica Britannica e Forestiera cessò di stampare bibbie contenenti i libri deuterocanonici, favorendo inevitabili critiche, sospetti, rifiuti e condanne da parte della chiesa cattolica.

    Fu Papa Clemente XI, nell'enciclica Unigenitus del 1713, che per primo considerò sospette di eresia alcune categoriche affermazioni dei giansenisti (movimento cattolico fortemente affascinato dalla speculazione filosofica, dalle versioni protestanti della bibbia, dalla teoria del libero esame e dalle dottrine calviniste sulla predestinazione) riguardanti l'indiscriminata libertà di lettura e di interpretazione delle Sacre Scritture. Nell'enciclica Inter praecipuas del 1844, il Papa Gregorio XVI mise poi in guardia vescovi e fedeli dalle Società Bibliche protestanti, dall'attendibilità delle molteplici versioni in lingua volgare e dagli effetti della propaganda biblica anticattolica sugli infedeli, sugli ignoranti e sulle anime instabili. Permise invece la lettura della Bibbia in lingua volgare a tutte le persone in grado di trarre benefici in termini di "aumento della fede e della pietà", purché si trattasse di "traduzioni approvate dall'autorità ecclesiastica e corredate da note esplicative di Padri della Chiesa o di altri dotti e cattolici studiosi".

   Di fatto, dopo il Concilio di Trento, la Chiesa non ha mai né proibito, né ostacolato la lettura della Bibbia, purché ciò non fosse contrario alla fede ed alla salute spirituale dei propri fedeli.  Alcune misure preventive, adottate in passato dalla Chiesa Cattolica (per limitare la penetrazione delle filosofie atee, agnostiche, libertine o protestanti), oggi possono sembrare eccessive, severe e fanatiche (non mancarono infatti sacerdoti e laici che assunsero talora atteggiamenti bigotti ed oscurantisti, destinando al rogo non solo gli eretici ma anche le Bibbie cattoliche ristampate senza note).  Prima di condannare senza appello, occorre però considerare che anche la scarsa disponibilità di informazioni rendeva giustamente circospette le autorità religiose. Oggi sappiamo che alcune Bibbie evangeliche come la Riveduta del Luzzi, la Nuova Riveduta, la Revised Standard Version, la New Revised Standard Version e la New American Standard Bible sono fortemente affidabili, risultano frutto di un profondo lavoro di studio e di revisione sui testi originali e vengono stampate da autorevoli case editrici (come l’American Bible Society, la Società Biblica Britannica e Forestiera, la Società Biblica di Ginevra e la Nelson Publishers). In passato però, in assenza di informazioni e di controlli, qualsiasi tipografo o libero pensatore avrebbe potuto manomettere le scritture e spacciare bibbie contraffatte, diffondendo tra il popolo (cattolico ed evangelico) errori, dubbi ed eresie. La Chiesa Cattolica, pur con ragionevole prudenza e controlli sulle versioni in lingua volgare, continuò a favorire e ad incoraggiare la lettura e lo studio della bibbia sia ad alto livello sia a livello popolare. Prova ne è il fatto che, dopo il Concilio di Trento, gli studi biblici e teologici rifiorirono e papa Leone XIII, con decreto del 13/12/1898, offrì ai cattolici devoti ben 300 giorni d'indulgenza per 15 minuti giornalieri di lettura del Vangelo e l'indulgenza plenaria per una lettura regolare delle Sacre Scritture.

   Occorre poi onestamente riconoscere che molti evangelici sostenevano e sovvenzionavano le Società Bibliche con il nobile intento di diffondere la conoscenza della Parola di Dio tra il popolo inglese e nelle colonie britanniche. È questo il caso, ad esempio, di Granville-Sharp (primo presidente della British and Foreign Bible Society), ricordato per i profondi studi biblici e linguistici, per lo zelo missionario in Gran Bretagna, in Nord America, in Africa ed in Asia, per il fervore nella diffusione della Bibbia, per la lotta alla schiavitù in Inghilterra e per l'impegno a favore dell'indipendenza religiosa e politica degli Stati Uniti. Come nel Medioevo, però, molti spiriti settari e libertini si servivano delle traduzioni delle Sacre Scritture in lingua volgare (o dialettale) per contendere con credenti spesso analfabeti, per confondere gli ignoranti, per seminare il dubbio tra le anime semplici, per diffondere perniciose eresie, per spingere all'apostasia larghe masse di persone, per disprezzare l'autorità e la tradizione cattolica, per diffondere critiche velenose, idee agnostiche e scetticismo religioso, per deridere dogmi, devozioni e consuetudini, per far trionfare l'ateismo ed il libero pensiero, per sostenere società massoniche e per appoggiare movimenti rivoluzionari.  Anche il confronto con i missionari protestanti era poi difficile da sostenere, soprattutto dal popolo italiano, spesso analfabeta e quasi sempre privo di cultura religiosa: la chiesa cattolica sapeva che molte anime semplici non avrebbero saputo rispondere alle domande di persone culturalmente molto preparate, che molti deboli sarebbero stati turbati e scossi nella fede e che non pochi instabili avrebbero potuto cadere nell'apostasia. In attesa di un innalzamento del livello culturale della popolazione (compito delle autorità civili e non solo dei poveri parroci di campagna), la soluzione più semplice era pertanto controllare le versioni bibliche in circolazione (possedere una bibbia protestante voleva dire aver già avuto contatti e rapporti con gli acattolici) e permettere la lettura delle Scritture solo a coloro che avessero un minimo di cultura (cioè non fossero analfabeti), che fossero disposti a ricevere un minimo di istruzione (lettura di note storiche, culturali e religiose a piè di pagina) e che fossero mossi da un minimo di devozione (cioè non leggessero le Scritture per  torcerle e calpestarle)[6].

    qui il resto del testo:

http://digilander.libero.it/domingo7/GLI%20ELOHIM%20DEL%20VECCHIO%20TESTAMENTO.htm


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Da: Soprannome MSN°RaptorInviato: 20/03/2004 17.28
Il Signor Cacciaballe scrive:
non ti ricordi che la Chiesa cattolica, tolse la Bibbia dalle mani del popolo già da secoli?
Al Signor Cacciaballe ricordiamo:
Prima dell' invenzione della stampa a caratteri mobili le Bibbie ci sono pervenute grazie al lavoro dei monaci amanuensi.
Le prime Bibbie stampate sono del 1455 da Gutemberg e allora ne furono stampate solo 120/170 copie. Erano volumi di oltre 1200 pagine e furiono impreziosite con iniziali miniate e decorazioni varie eseguite a mano. Si trattava della Vulgata, vale a dire della Bibbia cattolica. Erano comunque costosissime e introvabili.
Quindi la Chiesa Cattolica non tolse nessuna Bibbia dalle mani dei cattolici semplicemente perchè non avevano la possibilità di avere fra le mani una Bibbia.
Nel 1471 a Venezia si stampa la prima Bibbia in lingua italiana ad opera del camaldolese Nicolao Malermi, monaco cattolico.
La prima Bibbia poliglotta ( ebraico,aramaico, latino, greco) fu stampata nel 1517.
Nel 1781 il Cardinale di Firenze martini fa stampare un'altra Bibbia in lingua italiana.
Altre Bibbie cattoliche sonoquella del P. Marco Sales (Torino, 1911-1912), del Castoldi (Firenze, 1929), del Tintori (Alba, 1931), dell’Abate Ricciotti (Salani, 1940), del Padre A. Vaccari (Istituto Biblico, 1943 SS.), di Mons. S. Garofalo (Marietti, 1947-1960), di B. Mariani (Garzanti, 1964), coadiuvati da collaboratori specializzati.
Nel 1958 è stata messa in vendita la prima Bibbia a 1000 lire in seguito alle sollecitazioni in questo da Papa Giovanni XXIII
Inoltre la Bibbia è sempre stata letta nelle funzioni liturgiche.
La Chiesa cattolica ha invece proibito la lettura di Bibbie tradotte senza controllo o le Bibbie dei protestanti che, coem è ampiamnete stato dimostrato in altri forum, erano incomplete e quindi non erano le vere Bibbie. 

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 21/03/2004 16.36
bè....a quanto pare l'unica risposta....se tale la si vuol prendere è la riapertura di un forum su che cosa?? ma l'Inquisizione ovviamente......
E' come una sorta di ritornello, come il ripetersi di vecchie nienie.....dove a memoria  E PER TRADIZIONE la parola Inquisizione equivale ad una condanna a morte della Chiesa, come se le porte degli inferi avessero prevalso annullando la promessa del Cristo......
Strano però....si continua a pescare in dizionari e articoli giornalistici, ma NON SI ATTINGE alla documentazione seria......questo modo di procedere fa molto meditare...comunque per gli Evangelici (ma anche cattolici) che volessero saperne di più, per favore, abbiate L'ONESTA' mentale e del cuore...di approfondire le ricerche e di non accontentarvi dei testi NON ATTENDIBILI.....
o comunque PRIVI di una parte della storia, quella che normalmente viene NASCOSTA.....
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