Il Pastore d' Erma ( 140-154 d.C )

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Caterina63
00lunedì 15 dicembre 2008 17:11

Il Pastore d'Erma

(140-154)

   Il Pastore di Erma è un documento parenetico. Cioè contiene un'ampia esortazione perché i cristiani facciano penitenza e compiano opere buone. 

   L'opera è sviluppa in forma di apocalisse e divisa in cinque visioni, dodici comandamenti e dieci similitudini.

   Si tratta di un documento che è nato a Roma ed ha carattere popolare. Le sue parti più antiche risalgono, forse, all'epoca del vescovo romano Clemente, di cui abbiamo già parlato. Le parti successive, invece, come il Libro del pastore, e la redazione dell'intero scritto, sono probabilmente del termpo del pontificato di papa Pio I (140-154), di cui Erma, secondo il frammento Muratoriano, era fratello.


   Lo scritto godeva grande reputazione e popolarità, com'è dimostrato dalle numerose scoperte di frammenti papiracei in Egitto e dalla sua traduzione nelle lingue latina (2° secolo), copta ed etiopica; taluni, come Ireneo, Tertulliano, Origene per esempio, lo consideravano perfino come una delle scritture sacre, per cui venne incluso nel Codice Sinaitico.

   Il Pastore d'Erma ha un valore particolare come specchio delle concezioni religioso-morali della cristianità romana nel secondo secolo(Cfr. K. Bihlmeyer - H. Tuechle, Storia della Chiesa, 1-L'antichità cristiana, Ed. Morcelliana, 1973, 216-217).

   Del Pastore d'Erma ho inserito solo alcuni brani tratti dalle similitudini




Da Il Pastore d'Erma. Le Similitudini (
LVIII (5), 1-5; LIX (6), 1-8; LXIX (3),1-9; LXXVII (11), 1-5).

La spiegazione della parabola della vigna e il servo

   LVIII (5), 1. "Ti ho detto poc'anzi che sei scaltro e audace nel chiedere la spiegazione delle parabole. Poiché sei così perseverante, ti spiegherò la parabola del campo e di tutte le cose relative perché tu la faccia conoscere a tutti. Ascolta, dunque e afferrale. 2. Il campo è questo mondo, il padrone del campo chi creò tutte le cose, le perfezionò e le consolidò; il figlio è lo Spirito Santo; il servo è il figlio di Dio; le viti sono questo popolo che ha piantato. 3. I pali sono gli angeli santi del Signore che difendono il suo popolo. Le erbe strappate dalla vigna sono le malvagità del popolo di Dio. Le vivande che mandò dal banchetto sono i precetti che diede al suo popolo per mezzo di suo figlio. Gli amici e i consiglieri sono i primi santi angeli creati. Il viaggio del padrone è il tempo che resta per la sua venuta". 4. Gli dico: "Signore, è tutto grandioso, meraviglioso e glorioso. Come potevo io capire tutte queste cose? Nessun altro uomo, anche se molto edotto, potrebbe comprenderle. Ancora, signore, spiegami ciò che sto per chiederti". 5. "Parlami, se desideri qualche cosa". "Signore, chiedo perché il figlio di Dio è sotto forma del servo in questa parabola".

  
La legge ricevuta dal Padre

   LIX (6), 1. "Ascolta, dice, il figlio di Dio non è sotto forma di servo, ma in grande potenza e signoria". Gli rispondo: "Non intendo come". 2. "Perché, dice, Dio piantò la vigna, cioè creò il popolo e lo diede al figlio suo e il figlio stabilì gli angeli su di loro per custodire ognuno. Egli cancellò i loro peccati patendo assai e sostenendo molte fatiche. Nessuna vigna può essere vangata senza sudore e sofferenza. 3. Egli avendo purificato i peccati del popolo insegnò le vie della vita, dando la legge ricevuta dal Padre. Osserva, dice, che egli è il Signore del popolo perché ha ricevuto ogni potere dal Padre. 4. Ascolta perché il Signore prese come consigliere suo figlio e gli angeli santi per l'eredità da dare al servo. 5. Dio fece abitare nella carne che volle lo Spirito Santo, che preesisteva e che fece ogni creatura. Questa carne, in cui prese dimora lo Spirito Santo, servì bene lo Spirito camminando nella santità e nella castità, e non lo contaminò in nulla. 6. Scelse questa carne a partecipare dello Spirito Santo, perché essa si era comportata degnamente e castamente e aveva sofferto con lo Spirito collaborando in ogni cosa e conducendosi con fortezza. Piacque a Dio il comportamento di questa carne che avendo lo Spirito Santo non si macchiò sulla terra. 7. Prese come consigliere il figlio e gli angeli gloriosi perché questa carne, avendo ubbidito allo Spirito con soddisfazione, ottenesse una tenda e non sembrasse aver perduta la ricompensa del suo servizio. Ogni carne ritrovata pura e senza macchia riceverà una ricompensa; in essa abitò lo Spirito Santo. 8. Hai la spiegazione anche di questa parabola".

  

I rami del salice sotto la legge

   LXIX (3),1. Gli dico: "Signore spiegami che cosa è quest'albero. Su di esso sono perplesso perché, dopo il taglio di tali rami, l'albero è integro e nulla appare da esso tagliato. Per questo sono esitante". 2. "Ascolta, mi dice, questo grande albero che copre piani e monti e tutta la terra è la legge di Dio data a tutto il mondo. Questa legge è il Figlio di Dio che fu annunziato sino ai confini della terra. I popoli che sono sotto l'ombra sono quelli che hanno ascoltato la predicazione e creduto in Lui. 3. L'angelo grande e glorioso è Michele che ha il potere su questo popolo e lo governa. Egli pone la legge nel cuore dei credenti e scruta se quelli cui la diede l'hanno osservata. 4. Osserva i rami di ciascuno: i rami sono la legge. Vedi che molti rami sono inservibili e vi riconoscerai quelli che non hanno osservato la legge; di ognuno noterai la posizione". 5. Gli chiedo: "Signore, perché alcuni mandò alla torre e altri affidò a te?". Mi risponde: "Quelli che trasgredirono la legge da lui ricevuta li lasciò in mio potere per la penitenza; quelli poi che furono nella legge e la osservarono sono a lui soggetti". 6. Chiedo: "Signore chi sono gli incoronati che si dirigono alla torre?". Mi risponde: "Gli incoronati sono quelli che lottarono contro il diavolo e lo sconfissero. Essi hanno sofferto per la legge. 7. Gli altri che hanno consegnato i rami verdi, con i germogli senza il frutto, sono quelli che hanno sofferto per la legge. Non avendola rinnegata non sono stati torturati. 8. Quelli che hanno consegnato i rami verdi come li hanno ricevuti, sono santi e giusti. Hanno molto camminato con il cuore puro, osservando i precetti del Signore. 9. Conoscerai il resto quando ispezionerò i rami piantati e innaffiati".

 
 La chiamata per mezzo del Figlio di Dio


   LXXVII (11), 1. Dopo aver terminato la spiegazione su tutti i rami, mi disse: "Va' e riferisci a tutti che si pentano e vivano in Dio. Il Signore ha avuto pietà e mi ha mandato per dare a tutti la penitenza, sebbene alcuni non siano degni di essere salvati per le loro opere. Ma il Signore, poiché è magnanimo, vuole che sia viva la chiamata per mezzo di suo Figlio". 2. Gli dissi: "Spero che tutti, Signore, ascoltando queste cose si pentiranno. Sono convinto che ognuno, conoscendo le proprie opere e temendo Dio, si pentirà". 3. Rispondendo mi disse: "Quanti si pentono con tutto il cuore e si purificano dalle loro malvagità anzidette, senza accrescere di più i loro peccati, riceveranno dal Signore la guarigione delle loro colpe precedenti, se non sono indecisi in questi precetti, e vivranno con Dio. Invece, quelli che accrescono le iniquità e camminano nei desideri di questo mondo, condannano se stessi alla morte. 4. Tu cammina nei miei precetti e vivrai in Dio. E vivrà in Dio chiunque cammina in essi e agirà rettamente". 5. Dopo avermi manifestato questo e parlato di tutto, mi disse: "Ti mostrerò il resto tra pochi giorni".


Un grazie al sito:
http://www.donatocalabrese.it/jesus/padri/Pasterma.htm

Caterina63
00lunedì 15 dicembre 2008 17:18

La torre è la Chiesa

XC (13), 1.
"La torre, chiedo, chi è?". "La torre è la Chiesa".
2. "Le vergini chi sono?". "Sono gli spiriti santi
. Diversamente l'uomo non può trovarsi nel regno di Dio, se non lo rivestono della loro veste. Se tu prendi solo il nome e non prendi la loro veste, nulla ti gioverà. Queste vergini sono le potenze del figlio di Dio. Se porti il nome e non porti la sua fortezza, invano sarai portatore del suo nome.
3. Le pietre che hai visto rigettare - egli aggiunse - portavano il nome, ma non indossavano l'abito delle vergini".
.....

.....

Il Pastore d'Erma


Il Pastore d'Erma: IntroduzioneIntroduzione



Il Pastore d'Erma: VisioniVisioni

Il Pastore d'Erma: I Visione   I Visione
Il Pastore d'Erma: II VisioneII Visione
Il Pastore d'Erma: III Visione: I ParteIII Visione: I Parte
Il Pastore d'Erma: III Visione: II ParteIII Visione: II Parte
Il Pastore d'Erma: IV VisioneIV Visione
Il Pastore d'Erma: V VisioneV Visione

Il Pastore d'Erma: PrecettiPrecetti

Il Pastore d'Erma: I PrecettoI Precetto
Il Pastore d'Erma: II PrecettoII Precetto
Il Pastore d'Erma: III PrecettoIII Precetto
Il Pastore d'Erma: IV PrecettoIV Precetto
Il Pastore d'Erma: V PrecettoV Precetto
Il Pastore d'Erma: VI PrecettoVI Precetto
Il Pastore d'Erma: VII PrecettoVII Precetto
Il Pastore d'Erma: VIII PrecettoVIII Precetto
Il Pastore d'Erma: IX PrecettoIX Precetto
Il Pastore d'Erma: X PrecettoX Precetto
Il Pastore d'Erma: XI PrecettoXI Precetto
Il Pastore d'Erma: XII PrecettoXII Precetto

Il Pastore d'Erma: SimilitudiniSimilitudini

Il Pastore d'Erma: I SimilitudineI Similitudine
Il Pastore d'Erma: II SimilitudineII Similitudine
Il Pastore d'Erma: III SimilitudineIII Similitudine
Il Pastore d'Erma: IV SimilitudineIV Similitudine
Il Pastore d'Erma: V SimilitudineV Similitudine
Il Pastore d'Erma: VI SimilitudineVI Similitudine
Il Pastore d'Erma: VII SimilitudineVII Similitudine
Il Pastore d'Erma: VIII Similitudine: I ParteVIII Similitudine: I Parte
Il Pastore d'Erma: VIII Similitudine: II ParteVIII Similitudine: II Parte
Il Pastore d'Erma: IX Similitudine: I ParteIX Similitudine: I Parte
Il Pastore d'Erma: IX Similitudine: II ParteIX Similitudine: II Parte
Il Pastore d'Erma: IX Similitudine: III ParteIX Similitudine: III Parte
Il Pastore d'Erma: X SimilitudineX Similitudine

*************************************************************************

La Chiesa eterna


III, 1. "Non per questo Dio è adirato contro di te, ma perché tu faccia ravvedere la tua famiglia, che ha offeso il Signore e voi genitori. Tu sei tenero verso i figli e non hai rimproverato la famiglia che, invece, hai lasciato corrompere vergognosamente. Perciò il Signore è adirato con te. Ma egli sanerà tutti i mali accaduti in precedenza nella tua famiglia. Per i loro peccati e per i loro errori, ti sei rovinato con i guadagni terreni.
2. La misericordia del Signore, però, avendo pietà di te e della tua casa, ti darà la forza per ben fondarti nella Sua gloria. Basta che tu non sia trascurato, rianima invece e conforta la tua casa. Come il fabbro a colpi di martello ottiene la cosa che vuole, così la parola quotidiana giusta viene a capo di ogni cattiveria. Non trascurare di riprendere i tuoi figli. So che, se si pentiranno di tutto cuore, saranno scritti nei libri della vita con i santi".
3. Dopo aver terminato queste parole, mi dice: "Vuoi sentirmi leggere?". Le rispondo: "Sì, signora". Mi dice: "Stammi attento e ascolta le glorie di Dio". Ascoltai cose grandi e meravigliose che non ho potuto ricordare. Le sue frasi erano terribili e l'uomo non vi poteva reggere. Ricordo solo le ultime parole che erano a noi confacenti.
4. "Ecco il Dio delle Potenze che, con forza invisibile e superiore e grande intelligenza, ha creato il mondo e, con glorioso intento, ha rivestito di splendore la sua creatura e, con la parola potente, ha fissato il cielo e ha stabilito la terra sulle acque e, con la propria saggezza e col suo disegno, ha fondato la sua santa Chiesa che anche benedisse. Egli sposta il cielo e i monti, i colli e i mari e tutto diventa piano per i suoi eletti perché si compiano le promesse loro annunziate con molta gloria e gioia se osservano i comandamenti divini che ricevettero con gran fede".

http://www.liturgia.it/erma.htm

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:36.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com