Il popolo degli INDIGNATI: devasta una Città e se la prende con la Vergine Maria

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Caterina63
00domenica 16 ottobre 2011 01:33
ECCO LE MANIFESTAZIONI DELLA BINDI E DELLA SINISTRA EUROPEA: 18.31 - ROMA - Assaltata una parrocchia romana
I teppisti non hanno risparmiato nemmeno una chiesa, non lontana da piazza San Giovanni: si tratta della parrocchia di San Marcellino e Pietro, tra via Labicana e via Merulana. Hanno cercato di sfondare il portone e hanno distrutto alcuni arredi sacri della casa parrocchiale. Al momento dell'assalto non c'erano fedeli. VERGOGNA!! [SM=g1740730]

Roma, 15 ottobre 2011, via Labicana


http://www.repubblica.it/politica/2011/10/15/foto/statua_madonna-23287228/1/


Dio sia benedetto
Benedetto il Suo santo Nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo.
Benedetto il Nome di Gesù.
Benedetto il Suo sacratissimo Cuore.
Benedetto il Suo preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel SS. Sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran Madre di Dio, Maria Santissima.
Benedetta la Sua santa e Immacolata Concezione.
Benedetta la Sua gloriosa Assunzione.
Benedetto il Nome di Maria, Vergine e Madre.
Benedetto S. Giuseppe, Suo castissimo Sposo.
Benedetto Dio nei Suoi Angeli e nei Suoi Santi.




Stasera guardando il TG ho pianto.... in serata avevo letto la notizia della devastazione alla Chiesa di san Marcellino, quella dove andavamo con le suore, in via Merulana.... era la sosta alle lunghe passeggiate che si potevano fare, allora, per Roma tra una manifestazione dei collettivi ed altro... anni'70, gli anni di piombo.... confesso di esserne rimasta traumatizzata e se so di una manifestazione vicino casa, mi ci rinchiudo dentro a sgranare il Rosario.... 

avevo circa 13 anni quando in una delle solite manifestazioni il corteo si fermò davanti al nostro collegio di fronte alle Terme di Caracalla.... per la prima volta vidi le suore davvero spaventate, il corteo aveva iniziato a scavalcare il cancello, a noi ci portarono nella Cappella interna a pregare e loro, agitate, tra un Pater e d un'Ave, ancora in latino... correvano a chiudere ogni possibile via d'accesso, la Direttrice andava a telefonare alle forze dell'ordine.... 

Si sentivano le urla e le bestemmie, i vetri che venivano frantumati, le minacce alle mie suore domenicane, parafrasate con i termini più offensivi possibili.... e urlavano che... CI VENIVANO A LIBERARE..... confesso che non ho mai capito questo genere di liberazione, al contrario, con quel sistema ci avevano fatto passare la voglia di "evadere" semmai l'avessimo avuta!  
Ci stringevamo attorno alle suore, qualcuna piangeva....  
Poi abbiamo sentito le sirene, un suono meraviglioso che ci annunciava la fine di quei momenti terribili....  
La polizia si fermò a parlare con la Direttrice, noi seguivamo lei e le suore, scendemmo incuriosite giù, nel piazzale.... la Madonna di Lourdes della piccola grotta era stata fatta a pezzi, così, senza senso.... o forse un senso ce lo aveva: si sacrificò per noi.... così ci disse una suora mentre noi raccoglievamo i cocci con gesto pietoso... si! disse sorridendo la suore, la Madonnina ci ha fatto guadagnare tempo, lei si è messa fra loro e noi, e mentre si scagliavano contro di lei, la polizia che era stata avvisata è potuta arrivare in tempo....  
 
Ricordo l'episodio e le parole, oggi, come ieri, nel vedere quelle immagini ho ripensato al fatto ed ho detto tra me e la corona del Rosario che avevo tra le mani: Madonnina mia, chi avrai salvato questa volta?  
 
Maria Aiuto dei Cristiani, prega per noi!  
siamo come ai tempi di san Giovanni Bosco? chissà!


devastazione statua di Maria Santissima
Maria

Maria

L'indifferenza.....

Maria

LA NOTIZIA....

Maria

LA PIETA' DI QUALCUNO CHE HA RACCOLTO I PEZZI....

Maria


POSSIAMO DIRCI NOI, PIUTTOSTO...INDIGNATI PER QUESTO SACRILEGIO?
se fosse stata devastata una sinagoga come avrebbe reagito il mondo?
Non auguriamo a nessuno il male...
amor con amor si paga,
si porge l'altra guancia,
ma non si tace!

[SM=g1740750]




Caterina63
00lunedì 17 ottobre 2011 20:52
Dopo le violenze e le profanazioni iconoclaste durante la manifestazione antifinanza

Roma e i nuovi vandali

Roma, 17.
È destino di Roma che i vandali si accaniscano contro quanto di più caro essa custodisce. Periodicamente, nel corso dei secoli, la città è fatta segno di atti di violenza che mirano a deturparne il volto, con una reazione rabbiosa — che ferisce e rattrista — di fronte al ruolo culturale e religioso assegnatole dalla storia.

È accaduto anche sabato scorso e le immagini della furia che si è abbattuta sull’antichissima parrocchia dei Santi Marcellino e Pietro al Laterano, con un crocifisso distrutto e la statua di una madonnina di Lourdes frantumata sul selciato, hanno fatto il giro del mondo, suscitando ovunque reazioni di stupore e di sdegno.
«Il nostro animo — ha detto questa mattina il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, aprendo a Todi il seminario del Forum delle associazioni cattoliche — è ancora segnato da quanto è accaduto sabato a Roma, e non possiamo non esprimere la nostra totale esecrazione per la violenza organizzata da facinorosi che hanno turbato molti che intendevano manifestare in modo pacifico le loro preoccupazioni».

Già subito dopo i disordini che hanno sconvolto Roma, si era registrato l’intervento del cardinale vicario, Agostino Vallini.
«La violenza gratuita che ha profanato immagini sacre, l’aggressione a persone e la distruzione di cose — aveva commentato il porporato — non possono essere in alcun modo giustificate. Roma, città ospitale, che accoglie ogni giorno migliaia di pellegrini e di turisti, ne è rimasta ferita».

Sulla stessa lunghezza d’onda si è poi espresso ieri il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, il gesuita Federico Lombardi. «Condividiamo — ha detto — la condanna per le violenze insensate e inaccettabili e gli atti di offesa alla sensibilità dei credenti».

Eppure, di fronte a episodi come quelli accaduti nella capitale italiana, oltre alla condanna è necessaria una reazione.
Come ha sottolineato il cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, nell’omelia pronunciata ieri in Duomo per la festa della dedicazione della cattedrale, «troppo spesso, infatti, trattiamo le circostanze che ci capitano o le situazioni con cui ci troviamo a fare i conti come dati ineluttabili, come se il caso o un destino fatale avesse preso il posto della libertà di Dio e di quella dell’uomo. Basti pensare, ad esempio, alla crisi economica e finanziaria di questo periodo e alle sue pesanti conseguenze».

E Dio non voglia — ha sottolineato Scola — «che con fatalismo abbiamo a comportarci davanti a gravi fatti come quelli successi a Roma ieri. Ci offende profondamente come cristiani la distruzione della statua della Vergine e la profanazione del crocifisso, ma l’episodio, forse ancora più che offenderci, ci intristisce pesantemente e ci addolora in maniera grave perché esprime una grave violenza del più comune senso dell’umano». Bisogna — ha proseguito l’arcivescovo di Milano — «riportare pace e giustizia e reagire, nel senso nobile della parola, costruendo relazioni buone. Non possiamo subire tutto in modo ineluttabile».

E mentre in Italia la scena politica è occupata dalle reazioni ai fatti di sabato — con un plauso bipartisan all’operato delle forze dell’ordine — nel resto del mondo le cronache delle manifestazioni antifinanza, svoltesi in 82 Paesi, non devono fortunatamente registrare gravi disordini.

A New York la polizia ha arrestato una quarantina di persone che non obbedivano all’ordine di lasciare Times Square. Ma di episodi di violenza nessuna traccia, se non, appunto, a Roma.

(©L'Osservatore Romano 17-18 ottobre 2011)

Caterina63
00sabato 12 novembre 2011 14:23
per una volta.... impariamo....
Chiediamo ai nostri Vescovi e Sacerdoti di riportarci nelle PROCESSIONI soprattutto quando ci sono alluvioni, BLASFEMIE, manifestazioni violente.... chiediamo di poter manifestare PUBBLICAMENTE LA NOSTRA FEDE CON IL ROSARIO IN MANO E IL CROCEFISSO CHE CI PRECEDE...


Spettacolo blasfemo: davanti al silenzio colpevole dei vescovi francesi, la Fraternità San Pio X è diventata la sola forza d'opposizione alla cristianofobia in Francia.
Dopo 15 giorni di manifestazioni a Parigi, ecco il Video della manifestazione del 10 novembre a Rennes.
fr.gloria.tv/?media=214054



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