Il successo della riscoperta della Messa Antica (2)

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Caterina63
00giovedì 24 settembre 2009 10:34
NOTIZIE UFFICIALI


   ATTENZIONE, AVVISO DI NUOVA PAGINA:

IL THREAD:
Il successo della riscoperta della Messa Antica

si è caricato di così tante buone notizie dal mondo della Messa in forma Straordinaria, che riteniamo opportuno aprirne uno nuovo per facilitarvi la consultazione....

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Il motu proprio “Summorum Pontificum” due anni dopo


Bologna: al Cuore Immacolato di Maria le preghiere "straordinarie" dell'Emilia Romagna.

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Sabato 3 Ottobre 2009

Santuario della Beata Vergine di San Luca
Bologna

PELLEGRINAGGIO MARIANO
dei fedeli dell'Emilia Romagna che si avvalgono del motu proprio «Summorum Pontificum»

ore 9.00
ritrovo in località Meloncello e processione a piedi fino al santuario,
recitando il Santo Rosario (per chi può camminare)

ore 10.30
SANTA MESSA SOLENNE NELLA FORMA STRAORDINARIA

Al termine
Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria

delle comunità di fedeli dell'Emilia Romagna che partecipano alla S. Messa Gregoriana.

Per l'occasione sarà presentato al Santo Padre un bouquet spirituale di 10.000 Rosari secondo le intenzioni del Papa stesso e 1000 ore di Adorazione Eucaristica per le vocazioni sacerdotali e religiose nelle rispettive diocesi.

***

Intervista a don Alfredo Morselli
parroco di Stiatico e Casadio


di Antonio Gaspari

ROMA, mercoledì, 23 settembre 2009 (ZENIT.org).- I quattro sacerdoti che celebrano la “Messa gregoriana” a Bologna, per incarico del loro Arcivescovo, il Cardinale Carlo Caffarra, hanno promosso - insieme a diversi gruppi dell'Emilia Romagna - un pellegrinaggio regionale al Santuario della Beata Vergine di San Luca, a Bologna, per sabato 3 ottobre prossimo.

Il pellegrinaggio, che prevede la salita per il lungo portico del santuario recitando le tre corone del Santo Rosario (partenza in località Meloncello alle ore 9), si concluderà con la S. Messa (inizio ore 10.30) e la consacrazione dei fedeli stessi al Cuore Immacolato di Maria. Verrà offerto al Santo Padre un bouquet spirituale di 10.000 Rosari e 1000 ore di adorazione eucaristica.

Informazioni più dettagliate si possono trovare sul sito "Hanc Igitur".

Per meglio conoscere obiettivi e finalità de pellegrinaggio, ZENIT ha intervistiato uno dei promotori, don Alfredo Morselli, parroco di Stiatico e Casadio, diocesi di Bologna.

Perché questa iniziativa?

Don Alfredo: Questa iniziativa è soprattutto un atto di devozione alla Madonna da parte dei fedeli che usufruiscono del motu proprio «Summarum Pontificum»: dobbiamo innanzi tutto farci santi e salvare la nostra anima: adattando le parole di Gesù, possiamo dire: "Che giova, infatti, all'uomo avere liberalizzata la Messa gregoriana, se poi perde la propria anima?": siccome - come dice il Montfort - la devozione a Maria è "via facile, breve, perfetta e sicura per giungere all'unione con Nostro Signore nella quale consiste la perfezione del cristiano" (Vera devozione, 152), eccoci tutti a rifugiarci sotto la portezione della Vergine Santissima.

Cosa intendete per consacrazione al Cuore Immacolato di Maria?

Don Alfredo: San Giovanni ci dice che - raccogliendo l'invito del Salvatore morente - accolse "con sé" la Madonna (Gv 19,25); le parole greche tradotte "con sé", cioè "eis ta idia", indicano il cuore del discepolo: san Giovanni non prese solo la Madonna a casa sua, ma la accolse nel suo cuore come preziosa eredità del Maestro. Se potè fare tanto il discepolo, quanto più non lo fa continuamente la Madre? Ci accoglie e ci rigenera come cristiani "eis ta idia", nel suo Cuore Immacolato: accettiamo riconoscenti questo benedetto grembo della nostra rinascita cristiana! Dichiariamo che il Cuore Immacolato di Maria è l'atmosfera della nostra vita soprannaturale: il "nostro rifugio", come ha detto la Madonna a Fatima. E' provvidenziale che questo pellegrinaggio si svolga nella diocesi che fu retta dal Card. Lercaro, che tanto si prodigò perché, esattamente 50 anni fa, l'Italia fosse consacrata al Cuore Immacolato di Maria.

Avete rimarcato lo spirito di riparazione di questo pellegrinaggio: di cosa si tratta?

Don Alfredo: Anche qui niente di speciale o di qualcosa riservato ai cosiddetti "tradizionalisti": come dice la colletta della festa del Sacro Cuore, tutti i cristiani devono assolvere "il dovere di una giusta riparazione"; dobbiamo cioè associarci alla Passione di Cristo nell'espiare i nostri peccati e quelli di tutto il mondo. Abbiamo tratto le intenzioni particolari - per non mettere nulla di nostro -, dalla parole stesse del Papa.

Benedetto XVI ha scritto, nel vedere criticate la sua azione a favore dell'Unità della Chiesa: "Sono rimasto rattristato dal fatto che anche cattolici, che in fondo avrebbero potuto sapere meglio come stanno le cose, abbiano pensato di dovermi colpire con un’ostilità pronta all’attacco" (10-3-2009); e ancora: "La parola «fede adulta» negli ultimi decenni è diventata uno slogan diffuso. Lo s’intende spesso nel senso dell’atteggiamento di chi non dà più ascolto alla Chiesa e ai suoi Pastori... E lo si presenta come coraggio»" (28-6-2009).

Il dovere di riparare per quanto il Papa ha amaramente constatato non è una cosa riservata ai "tradizionalisti", ma è un dovere di tutti i buoni cristiani.

Vi ritenete "tradizionalisti"? Che senso date a questa parola?

Don Alfredo: Se per "tradizionalista" si intende uno che ritiene congelata l’autorità magisteriale della Chiesa all’anno 1962, o persona attaccata delle forme in senso puramente estetizzante, niente è più lontano da noi. Se invece si intende che la fede non è un prodotto del pensiero del singolo, ma un assenso a qualcosa che prima la Chiesa riceve da Dio nel suo cuore, e poi, amando, "trasmette" ("tradit", da cui "tradizione"), allora il termine è pertinente a tutti i cattolici: ed è in questo senso che San Pio X diceva che i cattolici tout-court sono tradizionalisti (Cf. Enc. "Il fermo proposito")

Il pellegrinaggio è aperto a tutti i fedeli o solo a quelli che si avvalgono del motu proprio “Summorum Pontificum”?

Don Alfredo: Il pellegrinaggio è apertissimo a tutti: il Papa ha detto a chiare lettere che le due forme del rito romano devono coesistere insieme, e per coesistere - non da "separati in casa" - ci vuole una conoscenza reciproca e una mutua pre-comprensione favorevole. Spero proprio che partecipino tanti che, impressionati da un clima non favorevole, purtroppo hanno concepito timore nei confronti delle aperture del Santo Padre, e capiscano che niente è più infondato che temere una vera pace liturgica.

Come verranno organizzati i rosari e le ore di adorazione eucaristica?

Don Alfredo: I fedeli che vogliono, fanno sapere agli organizzatori quanti Rosari hanno recitato e quante ore di Adorazione hanno svolto; quando raggiungeremo circa 10.0000 Rosari e 1000 ore di Adorazione Eucaristica, informeremo il santo Padre. Vorrei far notare che le ore di Adorazione sono offerte per le vocazioni sacerdotali nelle rispettive Diocesi, perché i fedeli che assistono alla S. Messa gregoriana amano le proprie chiese particolari e i propri Pastori, nonostante tante opposizioni locali. Non è un segreto che il Motu proprio trovi spesso tanti ostacoli (non certo a Bologna): ciò non ci impedisce di amare le nostre diocesi.

L’appello per il pellegrinaggio è stato avanzato anche ad altre associazioni o gruppi ecclesiali?

Don Alfredo: L'appello è rivolto a tutti, e più di "tutti" non si può: anzi, saremmo contenti che venisse anche qualche non battezzato: chissà che non succeda qualcosa come a Hermman Cohen (1821-1871), che completò la sua conversione proprio dopo aver partecipato a una Messa: «A poco a poco - egli narrò al P. Ratisbonne -, i canti, le preghiere, la presenza - invisibile e pur sentita da me - d'una potenza sovrumana, cominciarono ad agitarmi, a turbarmi, a darmi un tremito; in una parola, la grazia divina si compiacque di colpirmi con tutta la sua forza. Al momento dell'elevazione, tutt'a un tratto, sentii esplodere, attraverso le mie pupille, un diluvio di lagrime che non cessarono di sgorgare con una copia voluttuosa sulle mie gote in fiamme... o momento indimenticabile per la salute della mia anima!» Hermann Cohen divenne poi Padre Agostino Maria del SS.mo Sacramento ...

Fonte Zenit © Innovative Media, Inc.



RICORDA.....PER IMPARARE A CONOSCERE QUESTA CONTINUITA' LITURGICA.....





A cosa mi serve un libro dal titolo in latino che neppure comprendo?

AD IMPARARE CIO' CHE NON SI CONOSCE DELLA NOSTRA TRADIZIONE LITUGICA...tutto sulla Messa detta san Pio V che Benedetto XVI ha reso libera oggi nella forma "Straordinaria"

Di che cosa tratta?: del " servizio all'altare nella Liturgia Romana tradizionale"

a presentarlo è lo stesso card. Dario Castrillon Hoyos, Presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, istituita da Givanni Paolo II....

E chi sono gli autori?

Elvis Cuneo - Daniele di Sorco - Raimondo Mameli
Frutto dell’iniziativa di tre giovani che si dedicano da anni allo studio della liturgia tradizionale, il libro si configura come un sussidio specificamente destinato ai laici che servono all’altare o hanno il compito di organizzare le cerimonie, ma rivolto anche ai seminaristi e ai sacerdoti che intendono approfondire gli aspetti fondamentali dell’antica liturgia romana.
Rivolto a tutti, a tutte le persone di buona volontà e a quanti vogliono sapere e vogliono conoscere ciò che per tanti e troppi anni è rimasto nell'oblio...

e del resto:
Il Sommo Pontefice, come ricorda il card. Castrillón Hoyos nella sua prefazione al volume, ha chiesto «che i futuri sacerdoti, fin dal tempo del seminario, siano preparati a comprendere e a celebrare la santa Messa in latino, nonché a utilizzare testi latini e a eseguire il canto gregoriano» (Esortazione apostolica Sacramentum Caritatis).

Ma...cosa significa: Introibo ad altare Dei
significa: Mi accosterò all'altare di Dio...
ed è l'antifona che il sacerdote dice dopo aver avviato la Messa con il segno della croce, ed è bella anche la risposta che diamo:
"Ad Deum qui laetificat iuventutem meam", ossia:
"Al Dio che allieta la mia giovinezza"...

Fatevi questo regalo....oppure, se volete fare un regalo al vostro parroco e non sapete cosa fare, questo libro è davvero un ottimo regalo per lui...

Caterina63
00lunedì 28 settembre 2009 08:47

Leonardo Sciascia: "Ricordavo ancora (a dieci anni avevo servito messa) certi passi della messa in latino..."

«… Ci andai. E mi annoiai moderatamente. Non assistevo a una messa da almeno un quarto di secolo. (…) E poiché era la prima volta che la sentivo in italiano, mi abbandonai a riflessioni sulla Chiesa, la sua storia, il suo destino. E cioè il suo passato splendore, il suo squallido presente, la sua inevitabile fine. Sotto specie estetica, credevo: ma c’era invece, in quel che andavo disordinatamente pensando, qualcosa di più remoto ed oscuro; qualcosa di più pericoloso. Un fondo di disagio, di apprensione; come in chi, partendo, appena partito, sente di aver dimenticato o smarrito qualcosa, e non sa precisamente che.
Ma a voler confessare pienamente, e magari in eccesso, quello stato d’animo: mi sentivo un po’ defraudato e sperduto.
Quell’immobile macigno cui mi ero, nemico, affilato per anni; quel macigno di superstizioni e paure, di intolleranza, di latino: eccolo friabile e povero come la zolla più povera. Ricordavo ancora (a dieci anni avevo servito messa) certi passi della messa in latino: e li confrontavo all’italiano cui erano stati ridotti; propriamente ridotti, e anche nel senso di quando si dice com’è ridotto il tale. “L’acqua unita al vino sia segno della nostra unione con la vita divina di Colui che ha voluto assumere la nostra natura umana”. Che insulsa dicitura, da far pensare a quegli esseri insulsi che a tavola allungano il vino con l’acqua.
Deus, qui humanæ substantiæ dignitatem mirabiliter condidisti, et mirabilius reformasti: da nobis per huius aquæ et vini mysterium, eius divinitatis esse consortes, qui humanitatis nostræ fieri dignatus est particeps, Jesus Christus Filius tuus Dominus noster: Qui tecum vivit et regnat in unitate Spiritus Sancti Deus: per omnia sæcula sæculorum”: dov’era ormai il senso di queste parole e, al di qua o al di là del senso, il mistero?». (Leonardo Sciascia, Todo modo, 1974).

[Il narratore, che discetta sconsolato sulle differenze fra la messa tradizionale in latino e le miserevoli traduzioni dei bugniniani, poveretto, non sa che in realtà gli è andata persin bene, imbattendosi nel Canone romano sia pure così mal ridotto. Poteva andargli ben peggio, con qualcuno dei Canoni alternativi…].


Sciascia (1921-1989) rappresenta forse la personalità più significativa in una generazione di intellettuali figli dichiarati dell’illuminismo: maestro riconosciuto di relativismo culturale, nemico intelligente di Santa Madre Chiesa; fra i più pericolosi, probabilmente, perché equilibrato, onesto, capace di ripensamenti e di coraggio civile.
Non a caso, l’universo della “grande cultura italiana” (tutta condizionata e foraggiata dal partito comunista e dai suoi camerieri) ebbe nei suoi confronti un atteggiamento ambivalente: visto fallire il tentativo di farne un “compagno di strada/utile idiota”, prese a diffidare di lui, scendendo infine agli attacchi più sgangherati e (addirittura) alle denunce in tribunale (caso Berlinguer/Guttuso).

Il rapporto dello Sciascia maturo con il cattolicesimo politico (ma anche con la fede cattolica tout court) è al centro di Todo modo, romanzo pubblicato nel 1974: l’anno del referendum sul divorzio, che lo vide attivo nella propaganda per il no [cioè contro l'abrogazione della legge sul divorzio], ma che lo vide anche oggetto della rabbiosa contestazione femminista, la quale non sopportava – in una sua intervista all’Espresso – la lucida polemica sul matriarcato siciliano, condìta dalla franca dichiarazione: “Credendo nella famiglia come cellula prima della società, sono necessariamente un po’ conservatore”.

Protagonista e narratore è un pittore di successo, colto, pensoso e inquieto: un evidente alter ego di Sciascia medesimo. Capitato per caso in un albergo/eremo voluto e gestito da don Gaetano (potentissimo e spregiudicato “prete in carriera”), apre con lui un confronto a tutto campo, sul potere, la fede, i compromessi e le realtà ultime (morte, giudizio, inferno, paradiso). Partecipa dall’esterno (con ironico distacco) a un “turno” di esercizi spirituali riservati a uomini dei “poteri forti”: banchieri, finanzieri, politici, ministri, cardinali. Dopo un paio di misteriosi omicidi (di cui è, probabilmente, colpevole lo stesso don Gaetano) finisce con l’uccidere (con don Gaetano) quella componente di se stesso che – passate da decenni le esperienze di chierichetto – resiste imperterrita dentro di lui, trionfa sul disprezzo e sui sarcasmi e marca una presenza che gli fa paura.

Il sorriso bonario e un po’ sornione da erede di Voltaire e di Courier è spesso presente, in questo romanzo come in decine di articoli e interviste. Penso soprattutto alle interviste concesse a Vittorio Messori (soprattutto quella apparsa prima su Jesus e poi nel volume Inchiesta sul Cristianesimo), sempre rispettose nei confronti della fede ma all’apparenza impermeabili. E poi penso al funerale religioso del 1989: al Crocifisso che, per sua esplicita ultima volontà, Leonardo Sciascia teneva dolcemente fra le mani, sul petto. Davvero, lo Spirito soffia dove vuole e quando vuole.

Giuseppe



Caterina63
00venerdì 2 ottobre 2009 13:46

ICRSS: ordinazioni sacerdotali a Firenze.

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Martedì 29 Settembre 2009 alle ore 9.30

Chiesa dei Santi Michele e Gaetano
Firenze

PONTIFICALE NELLA FORMA STRAORDINARIA

per le Sacre Ordinazioni Sacerdotali
di due RR.di Chierici dell'Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote

Celebra S. Ecc. Rev.ma
Mons. RINO FISICHELLA
Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense
Presidente del Pontificio Consiglio Pro Vita.


Ero presente insieme ad alcuni amici alle Ordinazioni: che dire? Una celebrazione stupenda, dunque grazie alla schola gregoriana, costituita da sacerdoti e seminaristi dell'Istituto, che ha cantato sia il proprium che l'ordinarium Missae (i mottetti, invece, sono stati eseguiti da un coro misto e da un soprano accompagnato dall'organo), ai seminaristi che hanno prestato un ottimo servizio liturgico (come avrebbe potuto essere diversamente...?) e in particolare al Cerimoniere Don Gilles Guitard.

Don Joseph Luzuy ne da testimonianza così su
Papa Ratzinger Blog.

"Al suono del organo e della tromba, entrò il Pontefice. Dopo un attimo di adorazione nella cappella del Santissimo, il cerimoniere lo accompagnò al faldistorio. Dopo l’abbigliamento S. Ecc. cominciò la Messa. Introibo ad Altare Dei… In un latino perfettamente scorrevole e limpido, celebrò il misterico e solenne pontificale come se fosse così tutti i giorni, con una grande dignità, una familiarità molto edificante con i gesti e le parole, una grande conformità al Mistero del Sacrificio del Sommo Pontefice.


Dopo il Graduale, iniziò l’ordinazione. Fecce una predica fortissima: Cari figli, (…) che dovete oggi ricevere il carattere sacerdotale, voi appartenete a Cristo. Voi diventate simile a Cristo. Voi siete figli della Chiesa… Siate sacerdoti di coraggio… Siate alter Christus, quod semper, quod ab omnibus, quod quicumque… Siate capaci di difendere la fede dei nostri padri… Siate obbedienti… Siate poveri e obbedienti.


Due novelli sacerdoti furono consacrati al Signore (dopo i 3 novelli sacerdoti delle ordinazioni di giugno a Gricigliano). La Messa continuò, i novelli sacerdoti celebrarono la loro prima Messa contemporaneamente al Pontefice. Accompagnati dalla preghiera e dalla presenza dei loro numerosissimi nipoti, familiari, e confratelli. A 27 anni cominciano una nuova vita offerta sull’Altare del Sacrificio. Grazie Eccellenza Reverendissima… Ite Missa est... Deo Gratias…

Canonico don Joseph Luzuy





Che cosa Ordinazioni Messadire di più? Sottoscrivo in toto le parole di Don Luzuy! Mi sia consentito però fare i miei complimenti e ringraziamenti a Mons. Fisichella e i miei auguri ai due novelli sacerdoti per il loro ministero! (Musicus Philologus)



Caterina63
00sabato 3 ottobre 2009 08:28
Riporto dall'amico Sarastro di oriensforum e Rinascimento Sacro quanto segue:


Domenica 27 settembre 2009
Campo cavallo di Osimo
Nicolas ha servito la Santa Messa di Padre Matteo, Francescani dell’Immacolata, prima di partire per il Seminario di Diritto Pontificio dell’Istituto del Buon Pastore in Francia.
Oremus

ci uniamo a questo frutto di Grazia in questo Anno Sacerdotale, con la Preghiera del Rosario e l'Eucarestia, affinchè sempre più giovani riscoprano la bellezza della Vocazione Sacerdotale....


  


Caterina63
00lunedì 5 ottobre 2009 08:03

Ave Maria! Resoconto pellegrinaggio di Bologna

RIFERIMENTO ALLA NOTIZIA-AVVISO RIPORTATO AD APERTURA THREAD...(CLICCARE SULLE FOTO)

Carissimi fratelli, coraggio! La Madonna ci vuol bene e ci ha regalato una giornata "straodinaria"!
Il 3 ottobre 2009, primo sabato del Mese del SS. Rosario è stato un momento di grazia per tutto i devoti della S. Messa Gregoriana: si è svolto a Bologna il pellegrinaggio dei fedeli dell'Emilia Romagna che si avvalgono del Motu Proprio "Summorum Pontificum".

Il raduno era fissato per i più "atletici" alle 9 del mattino in località Meloncello, all'inizio del lungo portico che conduce al Santuario della B.V. di San Luca, patrona della diocesi di Bologna.

In attesa della partenza si fa un po' di conoscenza:

- Da dove viene?
- da Portomaggiore; mio figlio, dalla California, ha visto su internet la notizia del pellegrinaggio e mi ha telefonato: "Mamma, vai alla S. Messa di Bologna".

Un caro amico, colpito da ictus qualche anno fa e reso quasi cieco, rifiuta il passaggio in automobile e vuole fare a tutti i costi il pellegrinaggio a piedi.

ore 9.05: Si intona "Dell'aurora Tu sorgi più bella" e si parte: un'ora di cammino, 150 "Ave Maria", una dopo l'altra... Notate la giovanissima "tradizionalista" con velo bianco, in coda alla processione.

Alle 10,30, dopo aver collocato carteglorie, Messale e opportuna suppellettile al posto conveniente, parte la processione introitale. Il Santuario è pieno, il cuore batte forte, pieno di celesti consolazioni. La Madonna ci sta sorridendo...


Bologna è la patria di Alberto Tomba, noto sciatore e slalomista. Avendo noi emiliani lo slalom nel sangue, velocemente scartiamo il nuovo altare e guadagniamo quello "antico": notare il Crocifisso da una parte, il nuovo altare al centro, e il tabernacolo ancora da un altra parte; alla faccia della chiarezza del "centro" della celebrazione: veramente l'applicazione della riforma liturgica è spesso un "regno diviso in se stesso", contro le sue stesse norme.

ecco i famigerati e biechi "tradizionalisti", che ascoltano il canto gregoriano provandone compiacenza...



l'eterna giovinezza dell'antico rito...

"sinite pervulos..."

La S. Messa è iniziata: dopo 40 anni, le note di "Salve Sancta Parens" risuonano ancora nel Santuario...

... e non c'è neanche una chitarra! E, incredibile, anche se non si sono le chitarre, ci sono i giovani!

Offerimus Tibi Domine Calicem Salutarem...

E poi qualcuno dice che non ci sono più le brave ragazze..

Un samurai con scimitarra era pronto in caso qualcuno avesse allungato la mano...

Al termine della Messa il celebrante, don Massimo Mingardi, ascolta la lettura del testo della Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria: il testo del Montfort viene accompagnato ancora dalla recita di alcune "Ave Maria"


Coraggio fratelli,
continua battaglia è la vita del forte,
per aspri sentieri continuo viaggio,
armati ed andanti ci colga la morte.

(Metastasio, Saul)

don A.M.
Caterina63
00venerdì 9 ottobre 2009 09:51
Riporto da Oriensforum [SM=g1740722]


Cari amici,

Vi invito a visionare le fotografie di due Ss. Messe secondo la forma straordinaria che hanno visto l'impegno di due Vescovi.

La prima è stata celebrata in Polonia, precisamente a Wrocław, con assistenza pontificale dell'Arcivescovo Mons. Marian Gołębiewski.
EccoVi il link:
www.newliturgicalmovement.org/2009/10/solemn-mass-in-presence-of-grea...


La seconda è stata un Requiem celebrato a Canberra da Mons. Geoffrey Jarrett, Vescovo di Lismore, New South Wales. La notizia è stata data da Rorate caeli (di cui purtroppo non è possibile fornire il link esatto: basterà andare nel sito all'indirizzo
rorate-caeli.blogspot.com/
e scendere di post in post fino a quello che ci interessa) e rilanciata recentemente da Messainlatino blog.messainlatino.it/2009/10/requiem-pontificale-nella-cattedrale...

Non ci stupiamo ormai più del fatto che in Australia si celebri così frequentemente nella forma straordinaria (mi ricordo di aver visto recentemente le fotografie di altre Ss. Messe antiche, senza contare che il Cardinale Arcivescovo di Sidney pontifica volentieri con il rito antico): la cosa deve essere tanto normale da quelle parti che un mio amico sacerdote, giunto l'anno scorso nella Cattedrale di Sidney, ha visto un sacerdote celebrare secondo la forma straordinaria ad un altare!

Musicus Philologus


[SM=g1740722]

Caterina63
00venerdì 9 ottobre 2009 12:29

Requiem pontificale nella Cattedrale di Canberra

Il blog Rorate Caeli riferisce di una S.Messa pontificale officiata lo scorso 7 settembre nella Cattedrale di S.Cristoforo a Canberra, in suffragio della signorina Marian Scarabellotti (R.i.p.), già sostenitrice dell'associazione Canberra Traditiona Latin Mass comunity. La S.Messa è stata celebrata da mons. Geoffrey Jarrett, vescovo di Lincoln. Con i tempi che corrono, un vescovo in carica che accetta di celebrare in forma straordinaria è sempre una straordinaria notizia...



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Caterina63
00lunedì 12 ottobre 2009 13:13

EWTN: premiata dal Papa la Suora che porta laTradizione cattolica nell'etere.

Madre Angelica, fondatrice del network americano cattolico che da anni promuove la conoscenza della forma straordinaria nella liturgia, riceve da Benedetto XVI il prestigioso riconoscimento "Pro Ecclesia et Pontifice".



IRONDALE, venerdì, 9 ottobre 2009 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha conferito il premio Pro Ecclesia et Pontifice a Madre Angelica, fondatrice del canale televisivo cattolico Eternal World Television Network (EWTN).

Il Papa ha concesso questo premio, il più alto riconoscimento che il Santo Padre può conferire a laici e religiosi, anche al diacono Bill Steltemeier, collaboratore di EWTN.

Il Vescovo di Birmingham (Alabama, Stati Uniti), monsignor Robert Baker, ha consegnato le croci d'onore questa domenica durante una breve cerimonia dopo la benedizione domenicale del Santuario del Santissimo Sacramento, nella sede del canale televisivo a Hanceville.

Rita Antoinette Francis Rizzo, nota come Madre Angelica, ha 86 anni e appartiene all'Ordine delle Clarisse Povere dell'Adorazione Perpetua.

E' arrivata in Alabama nel 1961 per fondare il Monastero di Nostra Signora degli Angeli a Irondale.

Nel 1981 ha istituito la rete televisiva nel garage del suo monastero. Nel 1999 ha trasferito il monastero a Hanceville (Alabama), dove ha costruito il Santuario del Santissimo Sacramento, nel quale continua a vivere con la sua comunità religiosa.

Il diacono Steltemeier, di 80 anni, ha lasciato il suo lavoro di avvocato per aiutare Madre Angelica quando EWTN era agli inizi. Ha lavorato come presidente della rete e attualmente presiede il consiglio direttivo.

Nella sua omelia, il Vescovo Baker ha affermato che la medaglia è “un riconoscimento significativo da parte del Santo Padre per l'opera d'amore della Madre a sostegno della nostra Chiesa”.

Dal canto suo il presidente di EWTN, Michael P. Warsaw, ha affermato che il premio “riconosce l'enorme fede, il lavoro instancabile e gli indicibili sacrifici che entrambi hanno fatto durante gli anni per fondare e consolidare la catena”.

“E' inoltre un grande onore per EWTN e rappresenta una chiaro segno dell'importanza che riveste la missione del Canale per la Chiesa e per il Papa – ha aggiunto –. Siamo molto grati a Sua Santità Papa Benedetto XVI e al Vescovo Baker per questo onore”.

EWTN arriva in milioni di case in più di 140 Paesi e territori. Ha servizi di televisione e radio via satellite, catene radiofoniche AM e FM ed editoriale.

Fonte Zenit

Caterina63
00venerdì 23 ottobre 2009 13:52
Domani, sabato 24 ottobre 2009 alle ore 16,30 a Palazzo Uccellini – Amurri di Belvedere Ostense, vicinissimo a Jesi, Sua Eminenza Reverendissima il Cardinale Darìo Castrillòn Hoyos, Prefetto, emerito, della Pontificia Commissione Ecclesia Dei,  presenterà il libro “INTROIBO AD ALTARE DEI” di Elvis Cuneo, Daniele Di Sorco e Raimondo Mameli; Edizioni Fede & Cultura.
Interverranno : Riccardo Piccioni, Sindaco di Belvedere Ostrense, Andrea Carradori, Luciana Salvucci e Daniele Di Sorco.
 
La manifestazione , organizzata alla Fondazione Uccellini Amurri di Belvedere Ostrense, segue di pochi giorni l’ indagine DOXA che ha rivelato come siano maggioritari in Italia coloro che desiderano ascoltare la Messa nell’antico rito latino.

Anche la recente ammissione nella Chiesa Cattolica dei tradizionalisti Anglicani, con un rito simile all’antico nostro messale, riaccende l’attualità dell’antica liturgia latina disciplinata dal Motu Proprio “Summorum Pontificum” di Papa Benedetto XVI.

In diverse città delle Marche alcune famiglie stanno raccogliendo firme per chiedere  ai loro Parroci la celebrazione con l’antico rito.

Nel Santuario di Campocavallo di Osimo, dove con regolarità da quasi due anni si celebra la Messa antica, grazie ai Francescani dell’Immacolata, continua la fioritura delle vocazioni giovanili alla vita sacerdotale e religiosa.

Commentando la scelta vocazionale di tanti giovani legati alla Tradizione,  la Professoressa Luciana Salvucci, pedagogista, parlerà dell’importanza della musica sacra e del silenzio nell’educazione degli adolescenti.

Gli Autori del libro sono tre ventenni, Elvis Cuneo, Daniele Di Sorco e Raimondo Mameli , che abitano rispettivamente in  Liguria, in Toscana e in Sardegna.

Li accomuna un Diploma al Conservatorio ed ora gli studi universitari e teologici.
Soprattutto, come tantissimi giovani in ogni parte del mondo, hanno in comune l’amore per l’antica liturgia che li ha portati a dare alle stampe questo libro al quale il Cardinale Castrillòn ha voluto donare la sua Prefazione.
 
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Su Youtube il filmato del primo Matrimonio nel rito romano antico nelle Marche, grazie allo squisito senso pastorale e liturgico del Parroco di Pievebogliana don Pietro Paolo Ferretti. (
http://www.youtube.com/watch?v=enFWT9eKckc )
 
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Sul  nostro sito possiamo ascoltare la commovente testimonianza musicale nell’ex Diocesi di Osimo,  alcuni frammenti dei Vespri Pontificali di San Giuseppe da Copertino nel 1960.
http://www.missaleromanum.it/musicasacra/musicasacra15.pdf
 
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Per gli altri aggiornamenti in terra marchigiana vedere :
www.missaleromanum.it




Caterina63
00venerdì 23 ottobre 2009 14:04
Summorum Ponitificum Alaska

CLICCA QUI


 



Caterina63
00sabato 24 ottobre 2009 12:55

Ancona: intervista a uno degli autori di "Introibo ad altare Dei". Oggi presentazione del libro con il Cardinal Castrillon Hoyos.

Torna la voglia di fede e preghiera. Tre giovani, con una comune passione per l'antica liturgia, hanno scritto un volume sui riti precedenti la riforma post conciliare “Introibo ad altare dei” (Edizioni Fede & Cultura). Un tema tornato d'attualità dopo il recente sondaggio Doxa che ha rivelato che la maggioranza degli italiani tornerebbe alla messa in latino. Daniele Di Sorco, uno dei tre autori, sceglie Affaritaliani per raccontare come è nata l'idea del volume. "Abbiamo voluto colmare un vuoto perché mancava un libro recente sulla liturgia in uso prima della riforma post conciliare". E aggiunge: "Il risultato del sondaggio è un segnale positivo: significa che c'è una necessità di riscoperta del sacro".

introibo ad altare dei

di Stefania La Malfa

Si intitola “Introibo ad altare dei” (Edizioni Fede & Cultura) ed è un volume introduttivo sulla liturgia precedente la riforma post conciliare. Lo hanno scritto tre giovani, due studenti e un seminarista: Elvis Cuneo, Daniele Di Sorco e Raimondo Mameli. Li accomuna un diploma al Conservatorio e lo studio universitario e teologico. E la comune passione per l’antica liturgia che li ha portati a scrivere un compendio liturgico. Un tema tornato d'attualità dopo il recente sondaggio Doxa che ha rivelato come la maggioranza degli italiani desideri ascoltare la messa in latino. Anche la recente ammissione nella Chiesa Cattolica dei tradizionalisti Anglicani, con un rito simile al nostro antico messale, porta d’attualità la liturgia latina disciplinata dal Motu Proprio “Summorum Pontificum” di Papa Benedetto XVI. In diverse città delle Marche alcune famiglie stanno raccogliendo firme per chiedere ai loro parroci la celebrazione con l’antico rito. Il libro sarà presentato da Sua Eminenza il Cardinale Darìo Castrillòn Hoyos, Prefetto, emerito, della Pontificia Commissione Ecclesia Dei sabato 24 ottobre alle 16.30 a Palazzo Uccellini – Amurri di Belvedere Ostrenze (An). Daniele Di Sorco, uno dei tre autori del libro, racconta ad Affaritaliani come è nata l'idea del volume.


Che cos'è “Introibo ad altare dei”?

"Il nostro libro si può definire un'introduzione, un compendio per iniziare chi non è esperto e chi vuole svolgere il servizio liturgico. Si tratta di un libro divulgativo indirizzato soprattutto ai laici che vogliono per esempio servire all'altare. E' sempre esistita la possibilità di celebrare la messa attuale in latino anche se questo avviene raramente, come per esempio per le messe celebrate dal Papa".

Come è nata l'idea di scrivere questo volume?

"Abbiamo sentito l'esigenza di colmare un vuoto perché mancava una pubblicazione recente sulla liturgia in uso prima della riforma post conciliare su come si organizza e si serve una funzione. I testi degli anni '50 e '60 che si occupavano dell'argomento si rigolgevano a un pubblicao che aveva ben presente di cosa si parlava, oggi invece c'è bisogno di fornire le informazioni base per capire le differenzze tra l'antico e il nuovo. Non siamo degli specialisti ma abbiamo una passione personale che abbiamo coltivato negli anni: io sono uno studente universitario e ho 24 anni e gli altri due autori hanno 25 e 30 anni e sono ubno studente e un seminarista".

In cosa si distingue il rito antico da quello attuale?

"Nel rito antico la posizione del sacerdote era nella stessa direzione dell'assemblea e denotava il comune orientamento del celebrante e del popolo verso Dio: Questo faceva percepire come entrambi fossero rivolti nella medesima direzione e in questo si manifestava certamente il senso della sacralità. In più l'uso di una lingua non volgare, cioè il latino, dava la consapevolezza che in tutte le chiese cattoliche del mondo si stesse pregando nella stessa lingua, oltre alla sensazione che quando ci si metteva in presenza del divino il rispetto richiedesse che l'uso di una lingua conscrata da una lunga tradizione ecclesiastica. Infine i lunghi momenti di silenzio in cui il sacerdote pregava sottovoce lasciavano spazio alla preghiera individuale, punto importante di ogni celebrazione liturgica, che oggi è andato un po' perso".

Come giudica il risultato del recente sondaggio Doxa?

"Dal sondaggio si ricavano due informazioni significative. Da un lato un numero limitato di cattolici sa che esiste un rito antico diverso dal moderno e questo è dovuto anche a un atteggiamento di scarsa informazione da parte del clero. Ma dall'altro un numero molto elevato di cattolici praticanti ha dichiarato che sarebbe favorevole a una convivenza delle due forme del rito nella propria parrocchia o che vi parteciperebbe personalmente con cadenza mensile. Dunque significa che l'interesse alla liturgia tradizionale è diffuso tra i fedeli: è una necessità di riscoperta di una dimensione del sacro anche in coloro che non lo conoscono direttamente. E' un segnale molto positivo".

L'attuale liturgia allontana dunque i fedeli?

"Dopo la riforma post conciliare c'è stato un calo delle presenze alla messa, segno che la nuova liturgia ha fatto allontanare i fedeli: è un calo significativo che è stato cauasto anche dai criteri con cui è stata fatta la modifica. Anche l'allora cardinal Ratzinger ha accusato alcuni esiti della liturgia come quello della banalizzazione, dello scadimento a una festa, a una celebrazione della comunità incapace di suscitare il senso del sacro e della preghiera".

Fonte Affaritaliani.it



Caterina63
00lunedì 26 ottobre 2009 18:50
 

Sabato 24 ottobre 2009 alle ore 16,30 nella Sala Conferenze di  Palazzo Uccellini – Amurri di Belvedere Ostense, Sua Eminenza Reverendissima il Cardinale Darìo Castrillòn Hoyos, Prefetto, emerito, della Pontificia Commissione Ecclesia Dei,  ha assistito alla presentazione del libro “INTROIBO AD ALTARE DEI” di Elvis Cuneo, Daniele Di Sorco e Raimondo Mameli; Edizioni Fede & Cultura.

La pubblicazione, realizzata dopo il Motu Proprio “Summorum Pontificum” con il quale l’antica Messa è divenuta forma “straordinaria” della Chiesa, parla della Liturgia Romana e delle sue caratteristiche anche nell’arte e nella musica sacra.


Hanno relazionato : Riccardo Piccioni, Sindaco di Belvedere Ostrense, che, precedentemente, aveva ricevuto il Cardinale in Municipio assieme a tutti i Consiglieri Comunali, facendogli dono di una pubblicazione del paese, Andrea Carradori, Luciana Salvucci e Daniele Di Sorco.
Presente anche l'altro Autore Elvis Cuneo a cui  è stato fatto un grato applauso.

Ha introdotto, in qualità di organizzatore e padrone di casa, il Dottor Leopoldo Uccellini alla cui generosità si deve la costruzione del grande Organo “meccanico” della Chiesa di Santa Maria della Neve di Senigallia e del restauro di altri  antichi organi della zona.
Molte le Autorità che hanno partecipato alla manifestazione assieme ad un folto e qualificato pubblico, oltre cento invitati, intervenuti anche dall’estero.

Particolarmente applaudito uno degli Autori del libro, il ventenne Daniele Di Sorco che ha ricevuto , fra gli applausi del pubblico, un particolare ringraziamento di Sua Eminenza il Cardinale Castrillòn Hòyos, che aveva scritto la Prefazione al libro.
Il Cardinale ha parlato, a braccio, ringraziando il giovane Autore chiamandolo  più volte “ Caro Daniele” lodandone la competenza ed il suo modo di relazionare.

L’Eminentissimo ha anche ricordato le fasi preparatorie del Motu Proprio iniziate durante il Pontificato del Servo di Dio Giovanni Paolo II e portate poi a compimento da Papa Benedetto XVI .

Interessanti anche i riferimenti all’orientamento della preghiera liturgica sia per il Sacerdote che per i fedeli.

Daniele Di Sorco ha fatto dono della pubblicazione per la Biblioteca del Senato della Repubblica al Senatore Alessandro Forlani presente alla manifestazione.

Al termine  è stato tributato un caloroso omaggio al neo Generale dell’Arma dei Carabinieri Agostino Capanna, da poco promosso fra la contentezza di tutti i marchigiani.

Il Console onorario della Federazione Russa, Prof. Armando Ginesi, ha fatto dono al Cardinale di una pubblicazione dei tesori artistico-religiosi delle Marche e, gesto dal profondo significato ecumenico, ha invitato una pubblicazione del libro “Introibo ad altare Dei” al Patriarca della Chiesa Ortodossa Russa  Kirill XVI  ben sapendo come gli Ortodossi, come gli Anglicani tradizionalisti, abbiano apprezzato il ritorno della Chiesa Cattolica allo splendore liturgico di sempre.

Molti i Sacerdoti presenti alla manifestazione, fra cui alcuni studenti nelle Pontificie Università Romane, a testimonianza del crescente interesse, soprattutto dei Sacerdoti più giovani, per l’antica liturgia.

( Le foto che ho inviato a Caterina, la mia grande benefattrice, sono di Michele Ranellucci - Belvedere Ostrense - AN )



Ecco le foto che mi ha inviato l'amico Andrea  e che volentieri pubblico:


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Carradori che parla



Belvedere Comune


Panoramica 1 e 2







Daniele spiega il libro



Il Cardinale Castrillon Hoyos a Belvedere Ostrense


Caterina63
00martedì 3 novembre 2009 22:49

Pontificale del card. Cañizares a Trinità dei Pellegrini






Le immagini, scattate dall'ubiquo John Sonnen di Orbis Catholicus, rammostrano il solenne pontificale in forma straordinaria celebrato da S. Em. il card. CardAntonio Cañizares Llovera, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, per la Solennità di Tutti i Santi a Roma, presso la Parrocchia personale della Santissima Trinità dei Pellegrini, con i sacerdoti della Fraternità San Pietro.

Cliccate sulle immagini per ingrandirle....

Caterina63
00mercoledì 4 novembre 2009 13:02
Messainlatino sostiene anche Maranatha
.... è importante che fra Amici ci sia questo genere di collaborazione....


Rodari loda Maranatha. E le sue foto tridentine.


Dal blog di Paolo Rodari. Non sarà che, per caso, il vaticanista Rodari è... un tradizionalista?


C’è una fotosequenza che sta facendo il giro dei web di mezzo mondo. La trovi QUI, sull’unico blog contemplativo esistente, ovvero maranatha.it. A Viguzzolo, un comune di 2500 anime in provincia di Alessandria, è stata celebrata una messa col rito antico. La fotosequenza – bellissima – ha fatto il giro del mondo. E, dunque, merita di stare su palazzoapostolico.it.

La fotosequenza non è l’unica novità del sito. Da pochi giorni maranatha.it ha anche un blog. Eccolo
QUI.


Più volte hon parlato di maranatha.it, e anche oggi ricordo che nel panorama vastissimo dei siti web d’ispirazione cattolico-religiosa, non ve n’è uno simile. Perché più che religioso è contemplativo: la contemplazione che sbarca sul web. Un’impresa a pensarci impossibile. Epppure reale.

Caterina63
00venerdì 6 novembre 2009 21:12
Dall'amico "zuavo pontificio" ricevo e condivido con voi:

Domenica 25 ottobre , nella parrocchia B.V.Assunta del piccolo comune di Viguzzolo (AL) in diocesi di Tortona , è stata celebrata la S.Messa solenne per la festa di Cristo Re , secondo la forma straordinaria del rito romano .

Il sito benemerito
www.maranatha.it ha realizzato e pubblicato un bellissimo servizio fotografico , che è stato ripreso in breve tempo da numerosi blog e siti specializzati .Eccolo :

http://picasaweb.google.it/Maranatha.it/20091025ViguzzoloAL#

Da fedele abituale della Messa tradizionale a Viguzzolo mi sia consentito ringraziare il mio strepitoso arciprete , Rev. don Gino Bava , che con coraggio e caparbietà celebra ogni domenica la S.Messa tradizionale ; un grazie particolare , naturalmente , va poi ai fondatori e gestori del sito maranatha .

Caterina63
00lunedì 16 novembre 2009 08:44

Messa di Mons. Schneider a Gesù e Maria, Roma




A Roma, nella chiesa di Gesù e Maria al Corso,

l’Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote

invita per la domenica 22 novembre alle ore 10.00

Sua Eccellenza Monsignor Athanasius Schneider,

vescovo ausiliare di Karaganda in Kazakistan,

per celebrare la Messa dell’ultima domenica di Pentecoste.

E’ già la seconda volta che Sua Ecc. Mons. Schneider viene a celebrare la Messa tridentina e predicare in questa chiesa, sarà una grande edificazione per tutti! Autore del saggio “Dominus est”, il Vescovo ha riassunto la dottrina bimillenaria della Chiesa sulla Sacra Comunione. Si dedica a ricordare e a diffondere queste sante verità attraverso i suoi frequenti interventi, come all’ultimo convegno Summorum Pontificum a Roma, e in numerosi viaggi tra i continenti ribadisce la necessità di tornare alla vera devozione eucaristica, soprattutto alla Messa, facendo la comunione in ginocchio e sulla lingua, come ai tempi apostolici.

Mons. Schneider si fa la voce del Santo Padre Benedetto XVI e della Tradizione cattolica.

Can. Luzuy ICRSS
Caterina63
00sabato 21 novembre 2009 16:01
Dal forumista robdealb da oriensforum, volentieri segnalo [SM=g1740733]

Cari amici, ho il piacere di segnalarvi la celebrazione di Sante Messe in Rito Romano Straordinario nell'Arcidiocesi di Perugia e Città della Pieve, secondo il seguente calendario:
sabato 14 novembre 2009
sabato 12 dicembre 2009
sabato 16 gennaio 2010
sabato 13 febbraio 2010
sabato 20 marzo 2010
sabato 17 aprile 2010
sabato 15 maggio 2010
sabato 19 giugno 2010
Le Sante Messe saranno celebrate alle ore 16 dal Reverendo Padre Camillo Corbetta dei Chierici Regolari di San Paolo (Barnabiti) nella Chiesa di San Fiorenzo di Via Alessi, nel Centro storico di Perugia

http://maps.google.it/maps?hl=it&sou...ed=0CAkQ8gEwAA


La Santa Messa di sabato 14 novembre sarà cantata, ed eventuali cambiamenti o note saranno postate qui su questo tread.
Per ulteriori informazioni chiedere a
perugia2009@email.it o mandarmi un messaggio privato

Relazione sulla Santa Messa secondo la Forma Straordinaria del Rito Romano celebrata a Perugia sabato 14 novembre alle ore 16

Sabato 14 novembre, alle ore 16, è stata celebrata la prima Santa Messa secondo la forma straordinaria del Rito Romano dopo l'insediamento del nuovo Arcivescovo Metropolita, Sua Ecc. Rev.ma Mons. Gualtiero Bassetti, che ha favorito la celebrazione della Santa Messa secondo il Messale del 1962 con cadenza mensile.
La chiesa scelta era la stessa delle celebrazioni precedenti, favorite dal predecessore di Monsignor Bassetti, Monsignor Giuseppe Chiaretti: San Fiorenzo in Via Alessi, in pieno centro storico; antica, abbastanza grande, molto bella (notevoli gli Altari laterali e l'Altar Maggiore).

Il sacerdote scelto (e incaricato dall'Arcivescovo) era il medesimo delle celebrazioni precedenti: il Rev. P. Camillo Corbetta dei Chierici Regolari di San Paolo (Barnabiti).

La Messa è stata da lui magnificamente celebrata, con inizio alle 16 in punto: due giovani ministranti hanno potuto garantire un buon servizio all'Altare, e un altrettanto giovane cantore e organista (cui si sono poi aggiunti altri ottimi “cantori” tra i fedeli in prima fila) ha fatto sì che la Messa fosse cantata (è stata eseguita la Missa de Angelis, forse la più conosciuta anche tra i semplici fedeli, e certo molto suggestiva).
Paramenti (pianeta, stola, manipolo per il sacerdote; cotte e talari per i ministranti) e suppellettili (calice, patena, piattino, lini, campanelli, ampolline, cartegloria...) erano tutti presenti e in perfetto stato, e sono stati utilizzati al meglio.

Se all'inizio le persone convenute erano poco più di una decina, alla fine della Messa si sono invece contate almeno trenta persone: accanto ai fedeli delle volte scorse, si sono potute notare nuove partecipazioni.
I partecipanti sono molto variegati per età (da una ragazzina di dieci anni a persone tra i cinquanta e i sessanta; in mezzo tanti giovani), sesso (parità sostanziale tra uomini e donne), professione (da professori e uomini di legge, a studenti) e istruzione (dal Liceo Classico all'Istituto Tecnico Commerciale); tutti sono però attenti a partecipare al rito in maniera devota, anche grazie alla presenza di buoni fogli bilingue per seguire le Letture. Ho inserito queste informazioni per smentire le accuse di elitarismo, classismo o snobismo che spesso sono rivolte ingiustamente ai fedeli che partecipano alle SS. Messe secondo la forma straordinaria.
L'organizzazione, la coordinazione e la partecipazione dei fedeli e il rapporto con il sacerdote sono state notevoli e consentono di nutrire buone speranze per il futuro.

Una semplice osservazione, da “addetto ai lavori”, in quanto uno dei giovani ministranti ero io, che servo la Messa in entrambe le forme del Rito Romano: servire la Messa antica ad un altare come l’Altar maggiore della Chiesa di S. Fiorenzo di Perugia (un Altare monumentale con la mensa che sporge dal dossale sul quale sono appoggiate due file di candelieri; sotto la mensa medesima è presente un’arca che conserva le reliquie di alcuni Santi), ci fa capire che non siamo noi, piccoli servitori (anzi “servi inutili”) e il Sacerdote ad essere importanti e a dover stare al centro, ma che al centro sta Lui, Nostro Signore, sulla Croce e sull'Altare, che diventano i veri punti nevralgici cui guardare durante la liturgia, e sotto cui prete e chierichetti scompaiono quasi.

I gesti eseguiti durante la Messa (segni di croce, inchini, baci, genuflessioni, silenzi), e che oggi sembrano quasi scomparsi, ci fanno capire che nell'ora della celebrazione, e specialmente in quei minuti fondamentali che vanno dal Te igitur al Per Ipsum, sta avvenendo qualcosa di davvero speciale e straordinario: il rivivere, in maniera vera e incruenta, il Sacrificio di Cristo e la Transustanziazione del pane e del vino nel Suo Santissimo Corpo e Preziosissimo Sangue.


[SM=g1740717] [SM=g1740720]


[SM=g1740722] caro robdealb91...  davvero grazie per questa preziosa pagina di diario ....

[SM=g1740738]

Caterina63
00martedì 1 dicembre 2009 12:25

La Messa tridentina a Radio Maria: registrazione

Da Messainlatino un grazie:

Dopo aver dato
segnalazione della celebrazione della S. Messa Tridentina a Radio Maria, possiamo finalmente fornire i link che vi consentiranno di scaricare e ascoltare la registrazione della bellissima celebrazione. Ringraziamo ancora Radio Maria, padre Livio e il celebrante padre Nuara per l'iniziativa. Confidiamo che possa essere ripetuta al più presto (possiamo osare di proporre tutte le settimane?). Invitiamo infine i nostri lettori a ringraziare personalmente, magari via mail, il Padre Livio (livio.fanzaga@radiomaria.org).

In formato MP3:




oppure clicca qui: http://cid-fd30583585340406.skydrive.live.com/self.aspx/Liturgia/S%5E_MESSA%5E_TRADIZ%5E_29%5E_11%5E_09.mp3

Oppure in formato Internet video recording:


Pubblichiamo due commenti che ci sono pervenuti:


E' appena finita la celebrazione di p. Vincenzo Nuara a Radio Maria e sento il dovere di manifestare pubblicamente il mio giubilo per questa iniziativa della nota emittente cattolica.Tutte le paure e le obiezioni "tecniche" sono state superate brillantemente pur mantenendo una assoluta fedeltà alle rubriche. I temuti "vuoti" radiofonici si sono risolti rendendo udibili le parole da pronunciarsi sottovoce ma, nello stesso tempo, rendendo chiaramente distinguibili le parti a voce alta. Il risultato è stato quello di sottolineare la solennità e la profonda spiritualità del rito. Le letture sono state sì tradotte ma dopo la loro proclamazione in latino da parte del sacerdote. Nessuna concessione dunque ai fautori del N.O. ma nello stesso tempo si è notato lo sforzo "tecnico" di superare ogni problema radiofonico. Profonda, molto dignitosa e direi addirittura solenne l'Omelia che ha seguito appieno lo schema degli antichi predicatori: illustrazione di Epistola e Vangelo, approfondimento teologico sul tempo liturgico e infine ringraziamenti e qualche riferimento all'attualità con invocazione mariana finale. Grande p. Nuara! Speriamo che si possa continuare così a Radio Maria con almeno una celebrazione tradizionale ogni mese.
Marco Bongi

***

Nel mese precedente si è svolto un dibattito su questo blog sul perchè Radio Maria non trasmetteva la S. Messa antica e si sono fatte le dietrologie più disparate. Ieri, prima domenica d'Avvento, il miracolo è avvenuto ed alle ore 10,30 è stata trasmessa la S. Messa che veniva celebrata nella chiesa di S. Antonio da Padova in Acireale. Dico subito che è stato bellissimo. 40 anni fa, prima domenica d'avvento, veniva promulgato il nuovo messale e 40 anni dopo, nella stessa prima domenica d'Avvento, per la prima volta, via etere, la S.Messa tradizionale rientrava nelle case, negli ospedali, nelle carceri, nelle auto, grazie alla Summorum Pontificum di papa Benedetto XVI ed alla buona volontà di padre Livio al quale va il mio personale ringraziamento unito alla preghiera che ogni domenica continui a trasmettere il venerato Rito da una delle tante chiese in cui viene celebrata la Messa antica e che la trasmissione di ieri non sia rara avis.



Caterina63
00giovedì 3 dicembre 2009 01:08

Polonia: la liturgia secondo la forma straordinaria in seminario

di Malgorzata Bochenek


Un Vescovo polacco assiste alla Messa in forma straordinaria


"Il Rito Straordinario della liturgia della Chiesa Romana": sotto questo titolo si tengono presso il Seminario Superiore della diocesi di Warszawa-Praga lezioni facoltative per quei chierici che desiderano avere la capacità di celebrare la Santa Messa tridentina. Le lezioni, introdotte questo anno accademico, sono una risposta alle misure prese dal Santo Padre Benedetto XVI. Può darsi che entro poco vengano offerte lezioni simili per tutti i sacerdoti che desiderino imparare a celebrare la Messa secondo il rito straordinario.

"Vogliamo preparare i nostri studenti – futuri sacerdoti – alle situazioni nelle quali si possano trovare in un futuro, in questo caso specifico dando loro la possibilità di celebrare la Santa Messa tridentina su richiesta dei fedeli" ci dice don Piotr Klimek, rettore del seminario della diocesi Warszawa-Praga. "Le lezioni introdotte hanno carattere facoltativo, il che significa che non tutti i chierici hanno l'obbligo di parteciparvi, ma solo quelli che lo vogliono", aggiunge.

Durante le lezioni i chierici studiano la storia della liturgia. Si spiegano dettagliatamente piccole indicazioni in merito alla celebrazione della Santa Messa tridentina. L'accento viene messo anche sulla conoscenza della lingua latina, utilizzata per la celebrazione di questa liturgia. Le lezioni sono date da don Mateusz Matuszewski, liturgista, consultore della commissione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti dell'episcopato polacco. Con il motu proprio "Summorum Pontificum", del mese di luglio 2007, il Papa Benedetto XVI ha permesso la celebrazione della Santa Messa secondo l'edizione ufficiale del Messale Romano promulgato dal beato Giovanni XXIII nel 1962 come forma straordinaria della liturgia della Chiesa. Ciò significa tra l'altro che nelle parrocchie dove esiste un gruppo stabile di fedeli legati alla tradizione liturgica precedente, il parroco deve consentire alla celebrazione della Santa Messa anche secondo il rito del Messale Romano promulgato da papa Giovanni XXIII.

"Non c’è nessuna contraddizione tra l’una e l’altra edizione del Missale Romanum. Nella storia della Liturgia c’è crescita e progresso, ma nessuna rottura. Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande, e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso. Ci fa bene a tutti conservare le ricchezze che sono cresciute nella fede e nella preghiera della Chiesa, e di dar loro il giusto posto", leggiamo nella lettera che Benedetto XVI ha scritto a tutti i vescovi del mondo in merito al documento in questione.

Don Piotr Klimek, rettore del Seminario della Diocesi di Warszawa-Praga: "Le lezioni concernenti il rito straordinario della liturgia della Chiesa romana sono sorte come una risposta al documento emanato due anni fa dal Papa Benedetto XVI che permette di celebrare la Santa Messa secondo il rito tridentino del 1962. Sulla decisione di introdurre questa possibilità ha influito molto anche il regolamento dell'episcopato polacco, adottato in seguito al documento del Papa, nel quale si danno indicazioni su come usufruire di quel rito nella Chiesa in Polonia. È anche un passo verso i desideri dei fedeli. Con queste lezioni vogliamo spiegare, mostrare, il senso della Santa Messa tridentina in modo adeguato, perché da molti viene frainteso. È un rito molto specifico e difficile, e perciò richiede una preparazione particolare. A queste lezioni partecipano all'incirca dieci persone, cioè un sesto dei nostri seminaristi.

Pensiamo anche di offrire lezioni anche a chi è già ordinato e che desidera imparare a celebrare la liturgia secondo il rito straordinario. I sacerdoti che vogliono celebrare la Santa Messa secondo quel rito devono avere una piena conoscenza in materia. Com'è noto, è del tutto diversa dalla Messa alla quale ci siamo abituati dopo il Concilio Vaticano II.

La molteplicità dei riti è una ricchezza per la Chiesa. Il fatto più importante è l'essenza della Santa Messa, se la persona la vive come un mistero – l'incontro con Cristo, nel quale partecipa in modo attivo e non solo da spettatore".

Fonte:
Nowy Ruch Liturgiczny
Traduzione a cura di M. per Rinascimento Sacro.

Caterina63
00venerdì 4 dicembre 2009 12:51

Il Vescovo di Copenaghen pontificherà more antiquo nella sua cattedrale

Cattedrale Cattolica di Copenaghen
navata centrale
.
Dal sito Rorate-Caeli apprendiamo con piacere questa bella notizia, che riproponiamo con nostra traduzione.

"Il gruppo di S. Carlo Borromeo in Copenaghen, Danimarca, ha il piacere di annunciare che domenica 10 gennaio 2010, Sacra Famiglia (secondo il Calendario V. O.) nella Cattedrale Cattolica di Copenaghen, dedicata a S. Ansgar, sarà celebrata una Solenne Messa Pontificale al trono.
A celebrare sarà il Vescovo di Copenaghen S. E. Czeslaw Kozon, assistito dal clero diocesano e da quello della F.S.S.P.

Quella sarà la prima Solenne Messa Pontificale secondo il Messale antico celebrata in Scandinavia dai tempi della riforma liturgica del 1969.

L’evento è ancor più significativo giacchè a celebrarla sarà l’Ordinario del luogo nella propria cattedrale.
 

Qualche settimana fa, alcuni sacerdoti della Diocesi di Copenaghen si erano scagliati malignamente contro la Messa Tradizionale in latino con attacchi vergognosi, che il Vescovo Mons. Kozon aveva pubblicamente respinto e condannato.
Il gruppo stabile di Copenaghen per la celebrazione della Messa in latino desidera esprimere la sua più sincera gratitudine al proprio Vescovo, Mons. Kozon per la difesa da lui sostenuta in favore della tradizione liturgica cattolica e per la sua generosità pastorale nei riguardai coloro tra i suoi fedeli che desiderano trarre nutrimento spirituale per le proprie anime dalla Messa celebrata secondo la forma straordinaria del Rito Romano.

Attualmente la Messa del 1962 è celebrata due volte al mese nella diocesi di Copenaghen, alla prima e alla terza domenica del mese presso la chiesa del Sacro Cuore in Copenaghen da un sacerdote diocesano.
Il gruppo stabile danese gentilmente chiede di pregare per il Vescovo, Mons. Kozon, e per il rifiorire della vita liturgica e spirituale della Chiesa in Danimarcha e nel resto della Scandinavia.
In particolare esso incoraggia tutti i suoi amici cattolici della Scandinavia a recarsi alla Cattedrale di Copenaghen il 10 gennaio prossimo per questo importantissimo evento e per testimoniare che è attuale e concreto nella società odierna il desiderio per la Messa nell’antico rito. "
.
____________
Fonte:
Rorate-Caeli
Caterina63
00sabato 12 dicembre 2009 21:24

Messa feriale quotidiana a Genova



Comunicato dell'associazione Una Voce Genova:

L’associazione “Una Voce”, Sezione di Genova, d’intesa con l’incaricato diocesano per il Rito Straordinario, Avv. Emilio Artiglieri, comunica quanto segue:

Venendo incontro alle manifeste necessità spirituali dei fedeli genovesi, a partire da lunedì 30 novembre, alle ore 8, a Genova, nella Basilica di Santa Maria delle Vigne (Piazza delle Vigne) sarà celebrata la Santa Messa latina secondo l’antica liturgia, detta di San Pio V.

La celebrazione avrà luogo altresì in tutti i giorni feriali, dal lunedì al venerdì nella stessa Basilica ed alla medesima ora.

Grazie a Rivolti al Signore per la segnalazione




Caterina63
00martedì 15 dicembre 2009 23:11

Natale a Bergamo


Il Vescovo di Bergamo Mons. Francesco Beschi ha concesso d’estendere la celebrazione del Santo Sacrificio della Messa in rito romano antico oltre che alle domeniche di precetto e festività, anche alla S. Messa nella notte di Natale ed a Santo Stefano.


Alle 22,00 di giovedì 24 Dicembre la S. Messa verrà celebrata nella Chiesa di
S.Bernardino (si trova all'angolo tra via Pignolo e via S. Giovanni).

Mentre il giorno di santo Stefano alle ore 9,00 la S. Messa sarà presso il santuario Madonna della Neve, in via Madonna della Neve 1 angolo via Camozzi Bergamo come abitudine.


Grazie a G.B per la segnalazione





Novena di Natale a Palermo




Dal 16 al 24 dicembre, con inizio alle ore 21, presso l'oratorio dell'Immacolatella in Via Immacolatella 1 (accanto alla Basilica di San Francesco d'Assisi) di Palermo per iniziativa della “Venerabile Compagnia dell'Immacolatella” si svolgerà la “Novena di Natale” in rito Tradizionale, cioè con il canto delle Profezie, Polisalmo e Capitolo, Inno, Antifona al Magnificat, Magnificat, si ripete l'Antifona al Magnificat, Oremus e si conclude con il canto a Gesù bambino “Tu scendi dalle stelle” composto da Sant'Alfonso Maria de Liguori.

Nei giorni della Novena, in base agli impegni dei parroci che hanno accolto il Motu Proprio “Summorum Pontificum”, sarà celebrata anche la Santa Messa.

Per maggiori informazioni si può visitare la pagina dedicata all'evento su
Facebook

Grazie a F.C per la segnalazione






Monsignor Guido Pozzo a Gesù e Maria per la IV Domenica d'Avvento



A Roma, nella chiesa di Gesù e Maria al Corso, l’Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote invita per la domenica 20 dicembre il Reverendissimo Monsignor Guido POZZO, per celebrare alle ore 10 la Messa solenne della IVa domenica dell’Avvento. Monsignor Guido POZZO, Segretario della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, fa questo grande onore all’Istituto presente da oltre 18 anni in questa chiesa. Saranno presenti il Priore generale dell’Istituto, Mons. Gilles Wach, e il Superiore del Seminario di Gricigliano, il Canonico don Mora, con un gruppo di seminaristi di Gricigliano.



Celebrazione natalizie tridentine a Siena e dintorni


E' nutrita la serie di celebrazioni natalizie tridentine 2009-2010, promossa dalla "Milizia del Tempio-Ordine dei Poveri Cavalieri di Cristo" presso l'Arcidiocesi di Siena.

Presso la Chiesa Magistrale “S. Giovanni in Jerusalem” a Poggibonsi-Castello della Magione sino a mercoledì 23 dicembre alle ore 21.30 è prevista la Solenne Novena in preparazione al S.Natale.
Venerdì 25 Dicembre, Natale del Signore, alle ore 9,30 si celebra la S. Messa dell’aurora (letta), alle ore 10,30 la S. Messa Solenne del giorno.

Domenica 27 Dicembre, S. Giovanni Apostolo ed Evangelista (Titolare della Chiesa Magistrale e Patrono Principale della Milizia del Tempio), alle ore 9,30 Canto di Terza, alle ore 9,45 S. Messa Solenne e Benedizione del vino nuovo in onore di S. Giovanni.
Giovedì 31 Dicembre alle ore 17,00 Canto del “Te Deum”.
Venerdì 1° Gennaio, Circoncisione – Ottava di Natale, e Mercoledì 6 Gennaio, Epifania del Signore, seguono l’orario festivo ordinario con il Canto di Terza alle ore 9,30, la S.Messa Solenne alle 10,45 (Nel giorno di Natale e per la solennità di S. Giovanni Apostolo ed Evangelista, visitando la Chiesa della Magione i fedeli cattolici possono lucrare l’Indulgenza Plenaria; la stessa Indulgenza si può lucrare tutti i giorni se la visita alla Chiesa della Magione è in forma comunitaria: famiglia, gruppo, associazione ecc.).
Presso la chiesa di S. Donato, in piazza dell'Abbadia, a Siena, giovedì 24 Dicembre alle ore 23,00 è prevista una S. Messa Solenne della Natività del Signore, mentre viene soppressa la celebrazione festiva ordinaria delle ore 18,00.

Venerdì 1° Gennaio, Circoncisione – Ottava di Natale, e Mercoledì 6 Gennaio, Epifania del Signore, seguono l’orario festivo ordinario delle ore 18,00.
Sabato 2 gennaio e tutti i primi Sabati del mese presso la Parrocchia di S. Maria Assunta a Staggia Senese, in piazza Grazzini, per iniziativa del Parroco, don Stefano Bimbi, alle ore 21,30 si celebra la S. Messa.









Caterina63
00domenica 20 dicembre 2009 15:07
Santa Messa in Rito san Pio V a Trieste, le foto sono state scattate da me, un grazie a don Stefano   il 15 agosto 2008

Ancora un grazie a Dominus Meus....a don Stefano, all'altro sacerdote ambrosiano del quale ora non mi viene il nome.... Ghigno a quanti si sono prodigati per l'ottima riuscita....prego Newman di inserire le foto, se vorrà, anche su Rinascimento Sacro.... Sorriso

Grazie ancora e preghiamo affinchè questi eventi non restino straordinarietà....e per questo ci vuole veramente l'impegno di TUTTI e soprattutto ci vuole AMORE E PASSIONE per la Sacra Liturgia....




















 
Sorriso

ed ora un aggiornamento da Trieste dal blog Messainlatino




Buone nuove da Trieste. E un nutrito programma per Natale

Riceviamo da Marco:


Con decreto di data 29 settembre 2009 mons. Eugenio Ravignani, vescovo amministratore apostolico di Trieste, nominava il rev.do don Stefano Canonico amministratore parrocchiale della Parrocchia e Cappella Civica della B. V. del Rosario, posta nel cuore del capoluogo giuliano. La notizia è particolarmente importante per tutti coloro i quali sono legati alla liturgia tradizionale: il rev.do don Canonico è stato, fin dal 2004, titolare dell’indulto per la celebrazione della messa e dei sacramenti secondo il messale del beato Giovanni XXIII, in qualità di vicario cooperatore presso la medesima chiesa. Chi conosce il rev.do don Stefano conosce pure il suo profondo amore per tale forma liturgica, nell’assoluta fedeltà al magistero ecclesiastico nella valorizzazione e diffusione del “vetus ordo” da lui operata.

Una piccola ma frequentatissima parrocchia urbana d’ora in avanti sperimenterà l’attuazione degli intendimenti pontifici nel senso di una equilibrata convivenza tra la forma straordinaria dl rito romano e quella ordinaria, la cui celebrazione è parimenti affidata allo stesso don Canonico, secondo l’ “ermeneutica della continuità” insegnata dal papa Benedetto XVI. Tra l’altro, giova ricordare che anche i due rev. sacerdoti che con Lui collaborano, condividono e sostengono la stessa bella ispirazione.

Certamente le difficoltà che si profilano sono e saranno numerose, ma la piccola ed attiva comunità che segue la “messa in latino” intende cogliere le sfide del momento e proporre a tutta la città e diocesi di Trieste, sull’onda di una continua presenza oramai pluriennale, le ricchezze celate nella liturgia dei nostri padri.

L’attività è iniziata nello scorso mese di ottobre, dedicato al s. Rosario, durante il quale ogni sera è stata proposta la recita della preghiera mariana dinanzi al SSmo Sacramento solennemente esposto, seguita dall’orazione a s. Giuseppe e dalla benedizione eucaristica. Con novembre, dopo la messa cantata in occasione di tutti i Santi e i doppi vesperi dei Santi e dei Morti, è iniziata la teoria delle ss. Messe cantate de requiem, seguite dall’assoluzione al catafalco, proseguita ogni sera alle 19.00 per tutta la durata dell’ottavario dei Defunti. Solenni celebrazioni avverranno prossimamente in occasione dell’Avvento e del tempo natalizio, il cui calendario potrà essere desunto dal blog
http://www.tradizionetrieste.blogspot.com/. Come in passato, le principali iniziative liturgiche saranno realizzate in collaborazione con la Fraternità Sacerdotale S. Pietro e, nel prossimo anno, con i Padri Francescani dell’Immacolata. Inoltre, ogni domenica dell’anno, alle 18,30, ci sarà una speciale catechesi, preceduta dalla recita del s. rosario e seguita dalla benedizione eucaristica; la funzione pomeridiana, nelle solennità, sarà sostituita dal canto dei vesperi solenni. La collaborazione e la partecipazione di chi vorrà contribuire al buon esito di questa attività saranno quanto mai gradite.

Attraverso le pagine di “messainlatino.it”, la comunità parrocchiale della B.V. del Rosario chiede le preghiere di tutti i lettori, affinché questo nuovo impegno possa proseguire e svilupparsi a beneficio di quanti, in quest’angolo d’Europa, intendono dedicare il proprio tempo e le proprie forze alla dilatazione della santa Chiesa di Dio. Alla redazione il vivo ringraziamento per l’ospitalità accordata ora e per lo spazio che, anche nel futuro, sarà dedicato a presentazione ed illustrazione delle cerimonie tergestine degne di maggior rilievo [prego].


PROGRAMMA delle prossime celebrazioni liturgiche:


Domenica 20 dicembre, ore 18.30
Canto della Novena del S. Natale “coram Exposito”, breve catechesi e Benedizione Eucaristica.

Giovedì 24 dicembre:
ore 7: Canto dell'eulogia del S. Natale tratta dal Martirologio Romano.
ore 7.15: S. Messa cantata della Vigilia del S. Natale: "Hodie scietis".
ore 22: Solenni Mattutini del S. Natale in canto gregoriano, con i responsori musicati dal m. R. Casimiri.
ore 24: S. Messa di Mezzanotte del S. Natale. S. Messa cantata. "Proprio" in gregoriano, "Ordinario": Messa pastorale "In Natali gaudio" del m. G.B. Campodonico. Con accompagnamento del corno inglese (M° M. Ziani). All'organo il M° Damiani.

Venerdì 25, ore 18.30
Natale di N.S.G.C. Vesperi solenni. Al termine processione e visita al Presepe.

Sabato 26, ore 19
Domenica fra l'Ottava del S. Natale. S. Messa letta con brani natalizi per organo (M° Damiani) e corno inglese (M° M. Ziani).

Giovedì 31, ore 19
Ottava del S. Natale (1 Gennaio). S. Messa con cantici. Al termine "Te Deum" di ringraziamento.



Si uniscono, per comodità dei lettori, alcune note storico-artistiche relative alla chiesa parrocchiale.


CHIESA DELLA BEATA VERGINE DEL ROSARIO IN TRIESTE - PARROCCHIA E CAPPELLA CIVICA

Cenni storici



Il giorno 11 maggio 1631 il Vescovo di Trieste Pompeo Coronini (1631-1646) benediceva la posa della prima pietra di quella che sarebbe poi divenuta la cappella della Beata Vergine del Rosario, nella Piazza Vecchia, al centro della città, che a tutt’oggi conserva lo stesso nome. La cappella, che sarebbe sorta nel cuore patrizio ed economico della Trieste seicentesca, sarebbe stata destinata alla confraternita del Rosario, già costituita il 1° aprile 1613 per volere di numerosi aristocratici della città, a cui il Vescovo di allora, Ursino de Bertis (1597-1620), aveva dapprima affidato la chiesa di San Silvestro. Dopo quattro anni e mezzo di cantiere, i lavori di costruzione si concludono il 28 ottobre 1635; ma bisognerà attendere fino al 13 agosto 1651 per il rito solenne della consacrazione della chiesa, officiato dal Vescovo Antonio Marenzi, che in quegli anni aveva fatto erigere l’attiguo palazzo signorile.

La chiesa ha una pianta rettangolare ad unica navata (m 20,60 x 11,60), con un’abside pressoché quadrata (m 6 x 5,10), affiancata dalla torre campanaria. Sulla parte alta di ciascuna delle due pareti laterali, scandite da lesene e cornici, di aprono tre finestre a lunetta; sulla facciata, chiusa in alto da un timpano triangolare, si apre il portale principale e, nel registro superiore, due finestre con centina e timpano spezzato. Allora all’interno doveva avere tre altari, provvisoriamente lignei, il maggiore dei quali dedicato alla Madonna del Rosario, e i due laterali a Sant’Antonio da Padova ed alle Anime del Purgatorio; quest’ultimo sarebbe stato poi convertito nel 1693 a San Francesco da Paola, mentre per quello di Sant’Antonio pare sia stata utilizzata come mensa l’arca funeraria romana, ormai perduta, di M. Septimius Rufus, scavata nel 1640 in un podere fuori città, di proprietà del barone Giovanni Francesco de Fin, e da lui donata l’anno successivo alla chiesa del Rosario.

Nel 1784, in conseguenza delle disposizioni dell’imperatore Giuseppe II, l’edificio viene chiuso al culto cattolico e l’anno seguente viene venduto alla comunità evangelica di confessione augustana, che ne muta il titolo, dedicandolo alla Santissima Trinità. La chiesa viene riaperta solennemente il 27 agosto 1786, dopo una serie di restauri: sopra la porta principale, così come pure all’interno sopra l’arco santo, viene applicato un triangolo radiato con l’occhio dell’Onnipotente, tuttora visibili, simbolo del culto trinitario. Su un cartiglio posto sulla facciata si legge: «SS Trinitati / hoc templum sub auspiciis / Iosephi II imperatoris / August(anæ) confess(ioni) addicti / propriis sumptibus acquisitum / et restauratum / dedicant / MDCCLXXXVI» - [“Auspice l’imperatore Giuseppe II, i fedeli di confessione augustana dedicano alla Santissima Trinità questo tempio, acquistato e restaurato a proprie spese 1786”].

Dei tre altari originari viene conservato solamente il maggiore, in marmi policromi, eseguito intorno al 1684 da bottega veneziana e che era stato consacrato dal Vescovo Ferdinando Gorizutti (1672-1691) il giorno 24 aprile 1689. Nonostante le inevitabili modificazioni di culto e quindi di arredo liturgico, il bassorilievo in marmo bianco con la Madonna del Rosario è rimasto intatto al centro del paliotto decorato a geometrie e intarsi marmorei. Vengono tolte le pietre sepolcrali ed interrate le tombe dei fratelli Locatelli (mercanti ed entrambi membri della confraternita) che erano stati sepolti all’interno fin dal 1638.

Due cenotafi marmorei dalle forme neoclassiche vengono posti ad ornare l’interno: nel 1808 lo scultore veneto Antonio Bosa esegue il monumento sepolcrale in memoria di Giovanni E. Dumreicher de Osterreicher, console danese a Trieste, su progetto di Pietro Nobile; nel 1823 lo stesso Bosa realizza il monumento in memoria di Giorgio E. Trapp, illustre membro della comunità augustana, per la cui iniziativa le tre campane originarie erano state fatte rifondere e in seguito ricollocate in loco con i nomi di Fede, Speranza e Amore, ed erano state fatte risuonare di nuovo a festa nel 1817, terzo centenario della Riforma. Entrambi i cenotafi sono stati successivamente rimossi e trasportati nell’attuale tempio luterano augustano di Largo Panfili, inaugurato nel 1874.

Nel 1869 viene demolita la chiesa di San Pietro, che da secoli fungeva da cappella civica: il Comune di Trieste si vede così costretto a riacquistare dalla comunità augustana la chiesa del Rosario, che sarà riconciliata al culto cattolico due anni dopo, nel 1871, dal Vescovo Bartolomeo Legat (1846-1875). Nell’occasione vengono trasportati, dalla chiesa demolita, vari arredi, come ad esempio una pala seicentesca della Madonna del Porto (oggi ridotta ad un quadro di cm 89 x 67,5), gli scanni del Consiglio dei Quaranta e le due lampade pensili d’argento (1764). Sulla parete sinistra, si trova un’altra tela (m 1,50 di base) raffigurante il Crocifisso, recante la scritta Anurée Joan de Herrlein f(ecit), che rimanda con probabilità al pittore Andrea Herrlein, morto a Lubiana nel 1811; forse anche questa tela proviene dalla vecchia chiesa di San Pietro.

L’altare maggiore, addossato alla parete di fondo dell’abside, rimane quello stesso in marmi policromi costruito nel 1684, ed è tuttora inalterato: presenta una mensa (m 2,42 x 1,03 x 0,81) decorata con tarsie marmoree, un’edicola con quattro colonne corinzie su basamento alto; sulla trabeazione si eleva un fastigio con timpano spezzato, che reca al centro una formella con l’immagine di Dio Padre a bassorilievo. Nella nicchia si colloca la pala (m 1,55 di base) con la Madonna del Rosario; tutto intorno corre un passepartout d’argento con i Misteri del Rosario eseguiti a sbalzo.

Sulla parete a destra dell’arco santo è ora collocata una sorta di altare a vetrina, con la statua distesa di Sant’Antonio: si tratta di opera devozionale, eretta nel 1931, settimo centenario della morte di Sant’Antonio d Padova. Ai lati della vetrina si può leggere il primo verso dell’inno in onore al Santo: “Si quæris miracula”. Alla parete sinistra della chiesa è oggi addossato l’altare del Crocifisso, dedicato ai Dispersi e ai Caduti di tutte le guerre, che ha sostituito, nel corso del Novecento, quello dedicato al Sacro Cuore, eretto a sua volta in occasione del ritorno dell’edificio al culto cattolico. La realizzazione di questo altare si deve all’iniziativa promossa dal Comitato Provinciale di Trieste dell’Associazione Nazionale delle Famiglie dei Caduti e dei Dispersi in guerra, presieduta negli anni Cinquanta da Letizia Svevo Fonda Savio, che nel 1953 si era rivolta all’allora sindaco Gianni Bartoli. L’altare sarà consacrato il 31 marzo 1962 dal Vescovo Antonio Santin. La mensa proviene dall’altare della cappella Conti di via di Rena, demolita nel 1939; l’altare (m 2,37 x 1 x 1,02), con marmi intarsiati a disegni policromi, corrisponde per tipologia a quelli ottocenteschi della cattedrale di San Giusto. Sulla parete sopra l’altare è inserita, entro una cornice marmorea, una lunetta bronzea (m 3,89 x 1,90) di Ugo Carà: si tratta di un bassorilievo che sintetizza su due ordini sovrapposti il dramma di chi non ha più fatto ritorno dal fronte di guerra. Nella parte alta è raffigurata la partenza del soldato, fra mare, rocce, boschi, croci, tutti elementi che sottolineano l’asprezza del compito che lo attende; nella parte bassa è raffigurato il ritrovamento di un corpo, fra un coro di donne piangenti. Il Crocifisso bronzeo (cm 112 x 68), che dà il nome all’altare, è opera di Carlo Sbisà, come pure i quattro candelieri e lo sportello del tabernacolo.

Nell’ampia cantoria trova posto un organo a canne settecentesco, che è il più antico della città di Trieste, ed è ancor oggi perfettamente funzionante. Fra gli interventi più recenti si segnala la realizzazione del Fonte battesimale, a sinistra dell’ingresso, con una piccola statua del Battista (cm 44) di Tristano Alberti.



Caterina63
00domenica 20 dicembre 2009 20:14
Video della Messa nella forma Straordinaria
Celebrata dal Vescovo Vito Huonder di Coira, Svizzera
Marienkapelle a Oberarth, Svizzera
8 decembre 2009





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Caterina63
00sabato 9 gennaio 2010 21:26

Lo straordinario pontificale di Campocavallo









Il giorno dell'Epifania la frazione osimana di Campocavallo ha vissuto un pomeriggio storico.Per la prima volta un Cardinale ha fatto visita allo splendido Santuario sorto dopo il miracolo che la Madonna volle riservare a quelle umili popolazioni nel 1892.

Il cerimoniale, curato dai Francescani dell’Immacolata e dai ministranti locali, è stato solenne : il Cardinale Darìo Castrillòn Hoyòs ha fatto l'ingresso nel Santuario in "cappa magna" mentre la Schola Cantorum di Corridonia ha intonato l'Ecce Sacerdos Magnus.

Dopo il canto dell'ora di terza, in gregoriano, è snodata la processione introitale mentre il maestro Simone Baiocchi, organista e cantore gregorianista, ha proclamato l'antifona d'ingresso dell'Epifania.

E' stata poi eseguita la Missa Secunda Pontificalis di Lorenzo Perosi che ha destato molta ammirazione fra i numerosissimi fedeli che hanno affollato anche lateralmente il Santuario.

Presenti i ministranti che abitualmente a Campocavallo servono la Messa domenicale e festiva. Presente Nicolas, uno dei ministranti, che nel frattempo è entrato, come altri due giovani, nel seminario pontificio dell'Istituto del Buon Pastore. Presenti : il Vicario Generale dell'Arcidiocesi , i Cavalieri e le Dame del Sovrano Militare Ordine di Malta e dell'Ordine Costantiniano di San Giorgio. L'Amministrazione Comunale era rappresentata dall'Assessore Sandro Antonelli. Fra gli intervenuti il Presidente della Fondazione Leopoldo Uccellini di Belvedere Ostrense con diversi suoi ospiti.

Nell'omelia il Cardinale ha sottolineato la bellezza santificante della liturgia antica, che Papa Benedetto XVI ha restituito pienamente con il Motu Proprio "Summorum Pontificum" ed ha elogiato i Frati Francescani dell'Immacolata che in Italia ed all'estero si rendono promotori di questa forma liturgica citando più volte gli scritti del Venerabile Giovanni Paolo II, la cui opera a favore dell’antica liturgia è stata portata a termine dal suo successore.

“ La Messa gregoriana – ha detto il Cardinale Castrillon Hoyos – è adorazione a Dio ed è la contemplazione della sua gloria”.

Ha anche ringraziato il Coro per la bella musica che ha elevato alla gloria di Dio eseguendo la stupenda messa di Perosi. Con accenti accorati il Cardinale ha esortato i fedeli a mantenere viva la fiamma della fede anche avvalendosi delle antiche tradizioni dei nostri padri : come quella di fare il presepio in casa. Un particolare appello è stato rivolto a favore del mantenimento del Crocifisso nei locali pubblici come segno di identità del nostro popolo.

Brillavano gli stupendi paramenti prestati dalla Basilica Concattedrale di Osimo: la sagrestia della prima chiesa di Osimo vanta un patrimonio quasi unico di arredi sacri.

Diversi i Sacerdoti e i Religiosi convenuti per l’occasione e, come si diceva prima, anche gruppi di fedeli provenienti soprattutto dall’Emilia Romagna.

Il Cardinale, terminato il Pontificale, ha visitato il Museo del Covo e il Presepio che ogni anno viene rinnovato.

Andrea Carradori


Ed ecco la lettera di un fedele presente al rito:


La giornata di ieri a Campocavallo rimarrà indelebilmente impressa perennemente per la forte emozione che mi ha provocato!

La misticità del rito mi ha ricordato le analoghe Celebrazioni alle quali ho assistito da ragazzo quando Mons. Perini Norberto, Arcivescovo di Fermo, veniva a Corridonia e il Parroco, Mons. Clario Pallotta, faceva celebrare il solenne Pontificale con la Schola Cantorum, allora diretta da Don Vittorio Paci - vivente - che dalla cantoria dell' organo Morettini eseguiva la stessa "Secunda Pontificalis" dove facevo l' assolo dell' "Et incarnatus est".

Un abisso di spiritualità intercorre con la Messa odierna! Con quella di ieri ci si sente più vicini al Sacro e, soprattutto, ci si immedesima nel Divino Mistero.

Questo sentimento mi ha spinto a dare tutto nel cantare.

Ti ringrazio di tutto e soprattutto mi complimento per la tua costanza su queste iniziative sperando di venire a cantare altri Solenni Pontificali.

Un caro saluto da Piero Molini.
Presidente emerito della Schola Cantorum “ Santa Cecilia” di Corridonia

Caterina63
00sabato 23 gennaio 2010 09:24
Oggi, sabato 23 gennaio 2010 alle ore 15,45 nella Chiesa Monumentale di San Francesco a Potenza Picena (Alta) il Parroco Don Andrea Bezzini, con il benevolo permesso dell’Arcivescovo Metropolita di Fermo, SER Mons. Luigi Conti, Presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana, farà celebrare una Santa Messa cantata nell’antico rito su proposta di un gruppo di fedeli che sta raccogliendo le firme per avere una celebrazione “ stabile” .

Il Parroco don Andrea ha, molto gentilmente, da tempo, informato tutti i parrocchiani dell’iniziativa che sarà arricchita dal Coro dei giovani del "Cenacolo della Santissima Trinità" di Rimini, un' associazione religiosa nata negli anni ‘70 che fa parte della Consulta Diocesana per le aggregazioni laicali con un assistente ecclesiastico nominato dal Vescovo di Rimini Mons. Francesco Lambiasi .

Parteciperanno anche alcuni ministranti e cantori del Santuario di Campocavallo, dove si svolge regolarmente la Messa in latino.

Terminata la Santa Messa si potranno anche ammirare alcuni dei recenti restauri promossi da don Andrea fra cui quello il grande Organo dell’Insigne Collegiata di Santo Stefano.

Si spera che possa essere la prima delle celebrazioni “stabili” di Potenza Picena che, grazie alla bellezza e alla posizione assai comoda e vicina alla costa, potrà convogliare nella Città d’Arte numerosi fedeli .
 




Segnalazione

Abbiamo ricevuto questa bella notizia e la trasmettiamo molto volentieri:

Domenica 31 gennaio c.a. alle ore 18.00
nella chiesa parrocchiale di Bosaro (Rovigo) appena restaurata
il caro sacerdote don Pierangelo Rigon
celebrerà una Santa Messa secondo il rito tridentino.

Tale Messa concluderà le celebrazioni
per il 30° anniversario della morte della serva di Dio Maria Bolognesi
sepolta nella medesima Chiesa.

Ce lo comunica il parroco che chiede, se possibile, di pubblicarla in quanto, secondo lui, molti desiderano ascoltare la Messa di sempre anche nella diocesi di Adria-Rovigo.


Una Messa in arabo



Messa in arabo per i fedeli mediorientali di rito greco-ortodosso cattolico.

E' successo nella chiesa di Santa Maria in Cosmedin, quella della Bocca delle verità. A celebrarla, nella sua lingua madre, l'archimandrita monsignor Mtanious Hadad, originario della Siria e rettore della Basilica, e procuratore del Patriarcato greco melkita. Una messa rivolta agli arabi cristiani che vivono in Italia, ma anche ai credenti Italiani interessati a partecipare alla celebrazione liturgica delle chiese d'origine. Un'iniziativa che rappresenta per i suoi organizzatori una "sfida, quella di dimostrare che ''arabo'' non e' necessariamente sinonimo di seguace dell'Islam, dando la possibilita' di essere al tempo stesso arabi ed in egual misura cristiani, e costituendo cosi' la fonte del dialogo, della comprensione e della collaborazione fra Cristianesimo e Islam"




Perugia: S. Messa in forma straordinaria a S. Fiorenzo


Sabato 23 gennaio 2010, ore 16.00


Chiesa di San Fiorenzo
Via Alessi - Perugia (centro storico)

S. MESSA
in forma straordinaria

Celebra il Rev. P. Camillo Corbetta, C.R.S.P.

Per informazioni: perugia2009@email.it



RINASCIMENTO SACRO ANNUNCIA LA FORMAZIONE DI UN NUOVO GRUPPO DEDITO AL MP


Pistoia in moto



Siamo lieti di annunciare che ieri è stato formalmente costituito un nutrito gruppo per l'applicazione del motu proprio Summorum Pontificum nella diocesi di Pistoia, che ha eletto un proprio presidente ed un segretario. Agli amici, che hanno aderito al Coordinamento Toscano facciamo i nostri auguri di un operato ricco di frutti spirituali. Per quanti intendano contattare direttamente il gruppo di Pistoia, potete scrivere al segretario: lacorri@alice.it


Coordinamento Toscano Benedetto XVI per la forma Straordinaria della Liturgia




Caterina63
00domenica 24 gennaio 2010 23:34
 

domenica 24 gennaio 2010

Il solenne pontificale di mons. Burke

Ecco le prime immagini del solenne pontificale in forma straordinaria (al trono, per graziosa concessione di S.E. mons. Oliveri, vescovo del luogo) celebrato oggi stesso da S.E. l'Arcivescovo Raymond Burke, Prefetto della Segnatura Apostolica, nella Chiesa parrocchiale di Artallo (Imperia), retta dal giovane parroco don Marco Cuneo.

Si celebrava oggi la festa di S. Sebastiano Martire, patrono e titolare della parrocchia.

Molto ispirata l'omelia dell'Arcivescovo, incentrata sulla comparazione tra la sanguinosa persecuzione anticristiana che colpì il soldato romano Sebastiano, e l'incruenta ma non meno insidiosa seduzione anticristiana che viviamo in un mondo secolarizzato. Come al santo Sebastiano venne offerta un'effimera libertà dalla prigione e dalle sevizie se avesse accettato di piegarsi al mondo e adorare l'Imperatore, così la cultura dominante e i mezzi di comunicazione ci allettano con un'apparente libertà dalle costrizioni e dai comandamenti religiosi. Ma in un caso e nell'altro, quell'offerta di libertà contro Dio è in realtà un laccio di schiavitù.

L'angelico, anzi serafico coro delle Suore Francescane dell'Immacolata ha reso la funzione ancor più toccante e coinvolgente.

Un pontificale tradizionale al trono non è cosa semplice ed è, liturgicamente parlando, estremamente ricco di gesti e simboli e di significato. Eppure, a detta di tutti, esso si è svolto non solo con precisione, ma anche con esemplare naturalezza e fluidità, facendo risaltare l'importanza del Santo Sacrificio che si compiva all'altare.

Ma ecco le foto:













Caterina63
00lunedì 25 gennaio 2010 15:05
Amici.... siamo alla terza pagina dedicata al successo della riscoperta della Messa Antica, cosa significa?

Significa da parte nostra la segnalazione ufficiale di TANTI CATTOLICI sparsi in Italia e nel Mondo che, con fatica ma anche fiducia, hanno  preso a cuore il MP del Papa Benedetto XVI, Summorum Pontificum, e si stanno prodigando per la sua totale applicazione a beneficio non soltanto personale, MA PER IL BENE COMUNE A TUTTA LA CHIESA....

In questo anno abbiamo visto una crescente partecipazione e coinvolgimento da parte di molti prelati Vescovi e Cardinali... Notizie ufficiali e le rispettive foto stanno documentando, in questi due Thread già completati, non una semplice partecipazione personale, ma un vero COINVOLGIMENTO di gruppo  ECCLESIALE...
Davvero eleviamo un Te Deum di ringraziamento e davvero vogliamo unirci anche noi a questi gruppi, a questi Vescovi e Cardinali, con loro vogliamo dire di essere con il Papa e di sostenerlo in questa grande opera di restauro Liturgico...

CLICCARE QUI PER LA PROSECUZIONE DI QUESTO THREAD CHE TERMINA QUI:

Il successo della riscoperta della Messa antica (3)
Notizie Ufficiali

qui per la prima pagina:

Il successo della riscoperta della Messa Antica




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