In che modo l'Islam sfida la Chiesa

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(Teofilo)
00domenica 3 gennaio 2010 14:50
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Da: Soprannome MSN7978Pergamena  (Messaggio originale)Inviato: 06/06/2002 10.24

In che senso l'islam sfida la Chiesa

In un libro del 1889 una pagina attualissima. Il grande pensatore russo Vladimir Solov'ev mette in guardia dal pericolo rappresentato da due eresie dei primi secoli, che negavano la carnalità del Mistero e la libertà dell'uomo. Dalla cui sintesi è nata la religione musulmana

Le pagine che proponiamo sono tratte dal libro di Vladimir Solov'ev La Russia e la Chiesa universale, scritto nel 1889 e pubblicato in Italia cent'anni dopo da "La Casa di Matriona", l'editrice del Centro Russia Cristiana diretto da padre Romano Scalfi.
Si tratta di un contributo offerto a chiunque desideri rendersi conto della gravità della sfida che attende i cristiani dopo l'11 settembre e che gli attentati di New York e Washington hanno solo reso più drammaticamente urgente: ritrovare le ragioni della fede nell'uomo Gesù di Nazareth, da duemila anni compagnia di Dio all'uomo. I neretti sono nostri.


1. Solov'ev parte dalla consapevolezza che il dogma centrale del cristianesimo è l'unione del divino e dell'umano, sostenendo la conseguente necessità di una rigenerazione della vita sociale e politica.
Il vero dogma centrale del cristianesimo è l'unione intima e completa del divino e dell'umano senza confusione e senza divisione. La conseguenza necessaria di questa verità (per limitarci alla sfera pratica dell'esistenza umana) è la rigenerazione della vita sociale e politica attraverso lo spirito del Vangelo, è cioè lo Stato e la società cristiana.
2. Quindi individua in due grandi eresie dei primi secoli cristiani i principali fattori della crisi che colpì la Chiesa d'Oriente: a) il monoteismo, che affermando che Gesù non avrebbe avuto una volontà umana, ma solo quella divina, negava la libertà umana; b) l'iconoclastia, che, negando il culto delle immagini, sopprimeva l'immagine vivente dell'incarnazione divina e la sua manifestazione storica. Dio e l'uomo sono così separati irriducibilmente.
Invece di quest'unione sintetica e organica del divino e dell'umano, si ebbero successivamente la confusione dei due elementi, poi la divisione e da ultimo l'assorbimento e la soppressione dell'uno o dell'altro. Dapprima si confusero il divino e l'umano nella maestà sacralizzata dell'imperatore. Come nell'idea confusa degli ariani il Cristo era un essere ibrido, più di un uomo e meno di un Dio, così il cesaropapismo - questo arianesimo politico - confondeva senza unirle la potenza temporale e la potenza spirituale e faceva dell'autocrate qualcosa di più di un capo di Stato, senza poterne fare il vero capo della Chiesa.
Si separò poi la società religiosa dalla società profana, confinando la prima nei monasteri e abbandonando il forum alle leggi e alle passioni pagane. Il dualismo nestoriano, condannato in Teologia, divenne la base stessa della vita bizantina. Per un altro verso, si ridusse l'ideale religioso alla contemplazione pura, cioè all'assorbimento dello spirito umano nella divinità, ideale evidentemente monofisita. Quanto alla vita morale, le si tolse la sua forza attiva imponendole come ideale supremo la sottomissione cieca al potere, l'obbedienza passiva, il quietismo, cioè la negazione della volontà e dell'energia umane: eresia monotelita. Infine, nel quadro di un ascetismo esasperato, si tentò di sopprimere la natura corporea, di spezzare l'immagine vivente dell'incarnazione divina: applicazione inconscia ma logica dell'eresia iconoclasta.
3. L'essenza religiosa dell'islam si fonda sulle due eresie citate (monotelismo e iconoclastia), vedendo nell'uomo una forma finita senza alcuna libertà e in Dio una realtà infinita senza alcuna forma.
Questa contraddizione profonda tra l'ortodossia professata e l'eresia praticata era per l'impero bizantino un principio di morte. Ed è questa la vera causa del suo crollo. Era giusto che finisse, ed era giusto anche che finisse a opera dell'islam. L'islam è il bizantinismo coerente e sincero, liberato da ogni contraddizione interiore. È una reazione piena e completa dello spirito orientale contro il cristianesimo, è un sistema nel quale il dogma è intimamente legato alle leggi della vita, nel quale la credenza individuale è in perfetto accordo con lo stato sociale e politico.
Già sappiamo che il movimento anticristiano, che si era manifestato nelle eresie imperiali, era culminato nel VII e nell'VIII secolo in due dottrine, l'una delle quali (quella dei monoteliti) negava indirettamente la libertà umana, mentre l'altra (quella degli iconoclasti) rifiutava implicitamente la fenomenalità divina. L'affermazione diretta ed esplicita di questi due errori costituì l'essenza religiosa dell'islam, che vede nell'uomo una forma finita senza alcuna libertà e in Dio una libertà infinita senza alcuna forma. Una volta che Dio e l'uomo siano stati così fissati ai due poli opposti dell'esistenza, non vi è più alcun nesso fra loro, e ogni realizzazione discendente del divino al pari di ogni spiritualizzazione ascendente dell'umano resta del tutto esclusa.
4. La religione viene ridotta in questo modo a un rapporto puramente esteriore, rituale, tra il creatore onnipotente e la creatura priva di libertà, che perciò non deve al creatore se non un atto di devozione cieca (senza ragioni): questo, infatti, è il significato della parola "islam", cioè "sottomissione".
E la religione si riduce a un rapporto puramente esteriore tra il creatore onnipotente e la creatura che è privata di qualsiasi libertà e non deve altro al suo signore se non un semplice atto di devozione cieca (è questo il senso del termine arabo islam). Questo atto di devozione, espresso in una breve formula di preghiera che si deve ripetere immutabilmente ogni giorno a ore fisse, è tutta l'essenza religiosa dello spirito orientale che ha detto la sua ultima parola per bocca di Maometto.
5. In questo contesto non vi è alcuna necessità di cambiare l'uomo e la società, poiché tutto è abbassato al livello puramente naturale della vita; l'ideale è così ridotto a una misura che permetta in qualche modo una realizzazione immediata.
A questa semplicità dell'idea religiosa corrisponde una concezione non meno semplice del problema sociale e politico: l'uomo e l'umanità non sono chiamati a realizzare alcun progresso essenziale (basti vedere come vive ogni società islamica); non si dà rigenerazione morale per l'individuo e a maggior ragione per la società; tutto è abbassato al livello dell'esistenza puramente naturale; l'ideale è ridotto a una misura che gli garantisce una realizzazione immediata. La società musulmana non poteva avere altro scopo se non l'espansione della sua forza materiale e il godimento dei beni della terra. Tutto il compito dello Stato musulmano, compito che gli sarebbe ben difficile non adempiere con successo, consiste nel diffondere l'islam con le armi e nel governare i fedeli con un potere assoluto e secondo le regole di una giustizia elementare fissate nel Corano.(...)
6. La Chiesa d'Oriente non seppe opporsi all'anticristianesimo "aperto e onesto" dell'islam. Solov'ev identifica questa debolezza col termine bizantinismo (un anticristianesimo nascosto sotto una maschera ortodossa), per cui in Egitto e in Asia bastarono cinque anni per ridurre ad archeologia la Chiesa orientale.
Ma il bizantinismo, che è stato ostile per principio al progresso cristiano, che ha voluto ridurre tutta la religione a un fatto compiuto, a una formula dogmatica e a una cerimonia liturgica - questo anticristianesimo nascosto sotto una maschera ortodossa - ha dovuto soccombere nella sua impotenza morale di fronte all'anticristianesimo aperto e onesto dell'islam. È curioso constatare come la nuova religione, con il suo dogma fatalista, sia apparsa proprio nel momento in cui l'imperatore Eraclio inventava l'eresia monotelita, quella cioè dietro la quale si celava la negazione della libertà e dell'energia umana. Con questo artificio si voleva consolidare la religione ufficiale, e ricondurre all'unità l'Egitto e l'Asia. Ma l'Egitto e l'Asia preferirono l'affermazione araba all'espediente bizantino. Se non si tenesse in conto il lungo lavorio anticristiano del Basso Impero, non vi sarebbe nulla di più sorprendente della facilità e della rapidità che caratterizzarono la conquista musulmana. Cinque anni furono sufficienti per ridurre a una esistenza archeologica tre grandi patriarcati della Chiesa orientale. Il fatto è che non vi erano conversioni da compiere, ma solo un vecchio velo da strappare.
La storia ha giudicato e condannato il Basso Impero. Esso non solo non ha saputo compiere la propria missione - fondare lo Stato cristiano -, ma si è attivamente adoperato per far fallire l'opera storica di Gesù Cristo. Non essendo riuscito a falsare il dogma ortodosso, lo ha ridotto a una lettera morta; ha voluto minare alla base l'edificio della pace cristiana attaccando il governo centrale della Chiesa universale; e nella vita pubblica ha sostituito la legge del Vangelo con le tradizioni dello Stato pagano.
7. L'errore della Chiesa d'Oriente fu di pensare che bastasse conservare astrattamente i dogmi e i riti, relegando il cristianesimo nel tempio, senza preoccuparsi della vita sociale e politica per continuare a esistere.
I bizantini hanno creduto che, per essere veramente cristiani, fosse sufficiente conservare i dogmi e i riti sacri dell'ortodossia senza preoccuparsi di cristianizzare la vita sociale e politica; hanno creduto che fosse cosa lecita e degna di lode confinare il cristianesimo nel tempio e abbandonare l'agone pubblico ai princìpi pagani. Non poterono certo lagnarsi del loro destino. Hanno avuto quello che volevano: hanno conservato il dogma e il rito e solo la potenza sociale e politica è caduta in mano ai musulmani, eredi legittimi del paganesimo.
Siamo così d'accordo con Solov'ev che non vogliamo essere bizantinisti, coscienti come siamo che il rischio corso dalla Chiesa d'Oriente dei secoli antichi sia attuale anche per noi, cristiani d'Occidente, chiamati dalla "pretesa cristiana" a vivere una sfida analoga a quella degli inizi.

In questo contesto grande responsabilità ebbe il protestantesimo che invece di proteggere l'unico baluardo che era rimasto a contrastare l'espanzionismo islamico, basti pensare all'ultima tentata invasione e bloccata definitivamente con la Battaglia di Lepanto meno di cento anni prima, portò la Chiesa a vivere un nuovo collasso, disseminando quell'ovile che bene o male riuscì a mantenere fede  e fedele a quel messaggio evangelico originale che nel corso dei secoli non pochi avevano tentato di storpiare. Ma questo è un altro capitolo!



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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 06/06/2002 10.40

Una voce OTTIMISTA

Dialogo? I cristiani d'Europa soffrono di "meaculpismo"

Il dialogo? Una necessità dettata dalla storia, ma che va costruito senza mettere tra parentesi le rispettive identità. In un'Europa che ha perso la memoria delle radici crescono i complessi d'inferiorità, una sorta di "meaculpismo" che impedisce di capire i cambiamenti che la crescita dell'Islam può produrre nel tessuto sociale.

Parola di Samir Khalil Samir, egiziano, gesuita, docente all'Università Saint Joseph di Beirut e al Pontificio istituto orientale di Roma, autore di centinaia di saggi sui reciproci influssi tra cultura islamica e cristiana. Ma soprattutto, come tiene a sottolineare dal Libano, "arabo e cristiano: la dimostrazione vivente che è sbagliato identificare il mondo arabo con l'Islam, e che anzi proprio dalla nostra esperienza di minoranza in Medio Oriente può venire qualche utile insegnamento all'Europa che sta imparando a convivere con milioni di immigrati musulmani".

Perché parla di "meaculpismo" dell'Occidente nei confronti del mondo musulmano?

L'epoca coloniale ha lasciato in eredità una cattiva coscienza legata alla preoccupazione di avere inquinato le radici storiche e culturali delle nazioni che erano state dominate, impedendo o ritardando un presunto autosviluppo in campo economico e politico. Un complesso di colpevolezza ce trae origine dall'errata sovrapposizione tra civiltà occidentale e cristianesimo, come se la Chiesa fosse responsabile degli errori commessi dai governi europei nel Terzo Mondo. Ma al fondo di questo equivoco c'è la crisi di identità dell'Europa, dove tutto viene messo in discussione in nome di un relativismo che finisce per penalizzare il cristianesimo e favorisce le cosiddette "novità culturali": le spiritualità orientali, il New Age e anche la religione islamica vissuta come qualcosa di "esotico". L'Europa ha dimenticato le sue origini ed è come se si vergognasse del suo presente diventando incapace di costruire un futuro, occorre che i protestanti comprendano il vero significato dell'unità e che ritrovino le loro radici dentro la Chiesa Cattolica dalla quale si sono staccati, non è un caso, infatti, che l'esponente di maggior spicco M.Lutero, era prima di tutto un monaco. Su questo voler rinnegare le proprie radici è esattamente il contrario di quello che Giovanni Paolo II chiede con insistenza: essere fieri delle proprie radici, anche cattoliche e a partire da questo costruire una convivenza tra culture diverse.

La presenza in Europa di milioni di immigrati provenienti da Paesi di cultura musulmana è una chance o può diventare un pericolo per la civiltà europea?
Molto dipenderà dalla possibilità di realizzare un'effettiva integrazione, in cui il rispetto delle loro specificità non metta in discussione i fondamenti su cui l'Europa ha costruito la sua storia. Vivendo in emigrazione, milioni di arabo-musulmani hanno imparato ad apprezzare la democrazia, il pluralismo, i diritti umani, la centralità della persona. E l'accoglienza ricevuta nelle strutture gestite dal volontariato ha contribuito a sfatare pregiudizi sul cristianesimo e la Chiesa, ancora molto radicati nei Paesi di origine - e questo è l'obiettivo più interessante - in Europa i musulmani possono apprezzare la positività tra religione e Stato, capire che la laicità non è l'anticamera dell'ateismo ma la possibilità di costruire una società che non discrimina sulla base dell'appartenenza religiosa, ma mette al centro la persona e i suoi diritti.

Il timore di una progressiva penetrazione islamica attraverso il canale dell'immigrazione è una teoria o una preoccupazione fondata?
Secondo alcuni esponenti islamici la tolleranza e la libertà di cui si gode in Europa rappresentano una chance per la diffusione dell'Islam, e in effetti qualcuno lavora per una "reislamizzazione" in chiave politico-radicale degli immigrati che vengono nei vostri Paesi per motivi fondamentalmente economici. Molto dipenderà dalle componenti che prevarranno nelle comunità in emigrazione.

Quale ruolo possono svolgere in queste dinamiche le moschee, che si vanno moltiplicando anche in Italia?
Chiariamo innanzitutto che la moschea non è una "chiesa musulmana". Oltre che luogo di preghiera è un centro di aggregazione dove si insegna l'arabo e il Corano e che assume una forte valenza sociale e spesso politica. C'è chi sostiene che le moschee permettano un maggiore controllo sociale delle comunità, che siano un antidoto alla ghettizzazione dei musulmani e un argine all'infiltrazione degli elementi più radicali, ma è difficile formulare un giudizio univoco: dipende dalle intenzioni di chi le gestisce, senza dimenticare che ogni comunità musulmana è capo a se stessa, non avendo un rappresentante unico a cui fare riferimento. Non è un caso che in molti Paesi certe moschee vengono presidiate dalla polizia per prevenire disordino all'uscita della preghiera.

Quali strade intravede per un dialogo costruttivo tra cristiani e musulmani nel contesto italiano?
Chiarito che il dialogo è una necessità dettata dalla vicinanza in cui cristiani e musulmani si trovano in seguito ai flussi migratori, credo che esso debba essere "esigente" e rispettare alcune condizioni senza le quali rischia di essere anonimo e improduttivo. Deve esserci da ambo le parti una forte carica di autenticità: presentare solo una parte della propria fede per paura di offendere, di deludere, o di dividere - come spesso fanno molti cristiani che vivono un complesso di inferiorità - è come dire una menzogna, e può confermare l'interlocutore musulmano nella sua convinzione che in fondo il cristiano è un credente che non ha ancora terminato il cammino per raggiungere la piena verità, che si troverebbe appunto nel Corano. Da parte cristiana è importante testimoniare che fede e modernità possono camminare assieme, che la democrazia non è nemica della religione, che il principio di cittadinanza porta in sé anche quello della tolleranza e della tutela delle minoranze, senza per questo sconfinare in un multiculturalismo anonimo e indifferenziato che può diventare la premessa per la moltiplicazione di ghetti anziché favorire una reale integrazione. E se tutto questo diventerà patrimonio dei musulmani che vivono in Italia, col tempo potrebbero portare un influsso benefico nei paesi di provenienza. Mi permetta di aggiungere che da parte dello Stato ci vorrebbe più coraggio nei rapporti diplomatici con certi Paesi dove i cristiani vivono in condizione di emarginazione sociale e patiscono discriminazioni, anche se gli affari che si concludono con quei Paesi fruttano fiumi di dollari alla vostra economia.


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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 06/06/2002 11.22
Piccole curiosità......

IL CALENDARIO MUSULMANO

Il calendario musulmano e' lunare ed inizia con l'era dell' hegira, la migrazione dei primi nuclei di musulmani dalla Mecca a Medina  il 16 luglio 622 secondo il calendario cristiano. Ai vari mesi sono collegati tradizioni preislamiche (sebbene in massima parte superate dall'avvento dell'Islam) e riti strettamente connessi alla religione musulmana. Prendendo come anno di riferimento l'anno 2000 dell'era cristiana, secondo il calendario islamico esso corrisponde all'anno 1420. Nella maggior parte dei casi, i paesi islamici adottano, insieme a quello islamico, anche il calendario cristiano per facilitare i rapporti con i paesi non musulmani.

GESU', IL PROFETA DELL'ISLAM

Fatehpur Sikri e' la capitale Moghul ora in rovina costruita dall'imperatore Akbar alle porte di Agra, India, alla fine del 16esimo secolo. Nel suo cuore si trova il Cancello della Vittoria, o Buland Darwaza, uno dei massimi capolavori dell'architettura indiana ed il monumento piu' imponente della citta'. L'arco centrale mostra un pannello in caratteri cufici su cui si legge: "Gesu', figlio di Maria (su di Loro la pace) disse: Il mondo non e' che un ponte. Passaci pure, ma non costruire case su di esso. Chi spera in un giorno, meglio farebbe a sperare nell'eternita', poiche' il mondo non dura che un'ora. Spendete quell'ora in preghiera, poiche' il resto non ha importanza".

La citazione non e' che una delle tante centinaia di storie e detti di Gesu' che riempiono la letteratura araba ed islamica. Ma i musulmani sostengono che non vi è una sola sola fonte. Esso le hanno prese, nel cosro degli anni, dai quattro Vangeli canonici, altre dai Vangeli apocrifi apparsi nella prima epoca del cristianesimo e che la Chiesa non ha ritenuti direttamente ispirati, come il Vangelo di Tommaso, altre storie sono tratte dalla immensa tradizione orale ellenistico-cristiana fiorita in tutto il medio oriente - tradizioni dunque autentiche che l'Islam ha conservato e preservato e che, invece, la Cristianita' occidentale ha perso a causa delle divisioni interne fra loro. Il fatto è che l'Islam si è appropriato di Gesù Cristo spogliandolo del suo ruolo a causa delle divergenze che i cristiani vivevano fra loro, combattendosi per le tante forme di eresie che nascevano. "Grazie" al protestantesimo, il Cristo fu definitivamente lacerato e l'Islam, dal suo punto di vista, ne ha rivendicato l'autentica rivelazione rinterpretandola a proprio tornaconto, stravolgendo in questo modo l'autenticità della Rivelazione stessa.

Una tradizione del profeta Mohammed riferisce che, quando i musulmani entrarono in trionfo alla Mecca dopo le lunghe persecuzioni ed ebbero l'ordine di distruggere tutti gli idoli e le immagini che gli antichi arabi veneravano nella Ka'aba, il profeta stesso nascose tra le pieghe del suo mantello un'icona della Vergine col bambino per preservarla dalla distruzione degli zelanti musulmani.

Questa attitudine di rispetto verso il Cristianesimo fu mantenuta dai successori del profeta. Quando il primo califfo, Abu Bakr, arrivo' al confine con la Siria, diede ai suoi soldati istruzioni molto particolareggiate. "Nel deserto siriaco", disse, "troverete monaci che si sono confinati in celle; non li importunate, poiche' essi si sono autoconfinati per amore di Dio". Nell'anno 649, un vescovo Nestoriano scriveva: "Questi arabi non combattono la nostra religione cristiana; no!, piuttosto essi la difendono, riveriscono i nostri preti ed i nostri santi e fanno doni ai nostri monasteri ed alle chiese". E come dimenticare il famoso "editto della tolleranza" fatto affiggere dal Califfo Omar alle porte di Gerusalemme, in cui i musulmani si impegnavano a rispettare e proteggere i cristiani e tutti i loro simboli religiosi? Come dimenticare le parole di questo grande califfo dell'Islam che, invitato dal Patriarca di Gerusalemme a pregare all'interno della Chiesa del Santo Sepolcro, rifiuto' affermando che nessun musulmano in fututo avrebbe dovuto sentirsi in diritto di trasformare in moschea il luogo in cui aveva pregato Omar?

Tristemente, la recente demonizzazione dell'Islam da parte del Cristianesimo, ed anche viceversa, ed il conseguente risentimento avvertito dal mondo islamico verso tale attitudine, ha creato un'atmosfera in cui le tensioni sembrano prevalere sul rispetto reciproco. Anche se non e' piu' possibile, almeno a breve termine, ricreare quel rapporto di armonia spezzato, la prima volta, dalle mille incomprensioni nel tempo in cui le Crociate, se pur legittimate da una giusta causa, seminarono per colpa di taluni fondamentalisti cristiani, il seme della discordia che causò da ambo le parti reazioni violente e dai barbari assalti reciproci di predoni alla Terra Santa, e' possibile pero' sforzarsi di aprirsi maggiormente al dialogo. Ricordandoci l' "intensa devozione, riverenza, amore" dell'Islam per Cristo, ci porta ad andare oltre e ci rammenta i legami profondi che, moltissimo tempo fa, sono sussistiti tra queste due fedi.

(Teofilo)
00domenica 3 gennaio 2010 14:51
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 06/06/2002 11.56
Il Corano aiuta alla comprensione.......

Dialogate con belle maniere con la Gente della Scrittura( Cristiani ed Ebrei), eccetto quelli di loro che sono ingiusti. Dite loro: “Crediamo in quello che estato fatto scendere su di noi ed in quello che estato fatto scendere su di voi, il nostro Dio e il vostro sono lo stesso Dio, ed ea Lui che ci sottomettiamo”. (Corano 29:46)

Si intuisce come il cristianesimo abbia influito nella fede islamica della prima ora, basti pensare a Muhammed ed allsua tenerezza nei confronti di Gesù e di Maria, è tradizione musulmana, infatti, attribuire al profeta la conservazione di una icona raffigurante la Madre con il Bambino in braccio, descrivendo di lui una affetto filiale commevente. E' quindi evidente che qualcosa, nel corso degli anni, non è andata per il verso giusto, qualcosa che ha distolto anche l'Islam dalla sua vera radice, dal Corano apprendiamo:

Leggendo il Corano si è subito colpiti dalla bellezza e dalla profondità con cui sono espresse le lodi della purezza di Maria e l'esaltazione di Gesù. Da questo punto di vista i quattro Vangeli non reggono certo il paragone.

Il Corano, adducendo prove convincenti, difende Maria dalle accuse rivolte dagli ebrei che non credevano nella sua virtù verginale e nella sua santità. Quanto a Gesù, ne riconosce il miracoloso operare che è stato possibile con il consenso divino. Per dimostrare la grandezza e la santità di questo puro Profeta, dedica a lui, a sua Madre Maria (la benedetta) e ai discepoli un numero considerevole di versetti --- esattamente centosettantacinque per un totale di tremilacentosessantatre parole -- vale a dire il 4,1% di tutte le parole contenute nel Corano.

I Musulmani rispettano e onorano Gesù e aspettano la sua seconda venuta. Lo considerano uno dei più grandi messaggeri divini. Un Musulmano non si riferisce mai a lui chiamandolo semplicemente Gesù, ma aggiungendo sempre le parole "la pace sia con lui". Il Corano conferma la sua nascita da una donna vergine (un capitolo del Corano si intitola Maria), e Maria è considerata la donna più pura dell'universo. Cosi' il Corano descrive l'Annunciazione:

"In verità!" disse l'Angelo, "O Maria! Dio ti ha prescelta, ti ha purificata e ti ha eletta fra le donne di tutte le nazioni. "In verità!" disse l'Angelo, "O Maria! Dio ti annunzia la buona novella di una Parola che viene da Lui, il suo nome sarà il Messia, Gesù figlio di Maria,  eminente in questo mondo e nell'altro, ed uno di coloro che sono più vicini a Dio. "Egli parlerà al popolo dalla culla alla maturità,  ed egli sarà tra i giusti." Ella disse: "O mio Signore! Come potro' avere un figlio se nessun uomo mi ha toccata? Egli disse: " E' cosi', Dio crea cio' che Egli vuole. Allorché ha deciso una cosa non ha che da dire:"Sii, ed essa è". (Corano 3:42-45-46-47)

Appare quindi inesorabile l'influenza di testi apocrifi che hanno alterato il senso autentico del ruolo dell'Incarnazione divina che comunque viene negata. Nel Corano ci sono, effettivamente, molti elementi che tendono ad una adorazione di Gesù ed alla venerazione di Maria, ma è altrettanto palese l'incompletezza di tale messaggio che negando la divinità del Cristo, non fanno ben comprendere il suo ruolo che appare una semplicemente una voce in più fra i profeti di Dio! 

Tale contraddizione che spiega quanto detto fino adesso è data da questo verso del Corano che, in definitiva, nega però l'Incarnazione divina della Parola:

"La somiglianza di Gesù di fronte a Dio è come quella di Adamo: Dio lo creo' dalla polvere e poi gli disse: Sii. Ed egli fu." (Corano 3:59)

Altro verso da approfondire dice:

Né Muhammad, né Gesù sono venuti a cambiare la dottrina fondamentale del credere in un Unico Dio, annunciata da profeti precedenti, bensi a confermare e dare nuova linfa a tale dottrina. Nel Corano è scritto che Gesù ha detto di essere venuto:"Io sono (venuto) per confermare la Legge che esisteva prima di me. E per rendere lecito parte di cio' che vi era stato proibito; Io son venuto da voi con un Segno dal vostro Signore. Dunque siate timorati di Dio e seguite le mie istruzioni".

quindi: "seguite le mie istruzioni"

ma qualcosa non è andata per il verso giusto, poichè da questo punto si discostano "queste istruzioni"

Buona meditazione....fraternamente C.


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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 06/06/2002 13.41

Qualche particolarità del Corano.

Il Corano è suddiviso in 114 Sura (Capitolo), ognuna di queste è composta da un numero variabile di Ayat (Versetti). Cerchiamo di vedere in breve in che cosa si differenzia il Corano dagli altri testi sacri e non in uno spirito di confronto, ma per approfondire la nostra conoscenza. Dio dice, Aya n.47 della Sura n.5 Al-Mâ'ida (La Tavola Imbandita):

" E su di te abbiamo fatto scendere il Libro con la Verità, a conferma della Scrittura che era scesa in precedenza e lo abbiamo preservato da ogni alterazione. Giudica tra loro secondo quello che Dio ha fatto scendere, non conformarti alle loro passioni allontanandoti dalla verità che ti è giunta…".

Il Corano si presenta quindi come una conferma dei libri rivelati precedentemente e questo va sottolineato, ma non si comprende come in certi passi anche logici se vediamo i Vangeli, abbia prevalso su di essi, pretendendo di essere (il Corano) venuto a ristabilire, a riproporre il loro più autentico messaggio che, naturalmente, a metà strada si discosta completamente dalla rivelazione dei Vangeli.

Il Corano è stato rivelato a Muhammad in lingua araba. Questa lingua è tuttora una lingua viva ed è ancora parlata e compresa da milioni di persone. Il messaggio coranico è quindi alla portata di ogni persona che padroneggia l'arabo anche se una perfetta comprensione del senso dei versetti richiede uno studio approfondito. E anche questo differenzia il Corano dalle altre scritture, inizialmente scritte in lingue che da molto tempo non vengono più parlate.
Il Corano riporta numerosissimi dati storici precisi sulle circostanze in cui è avvenuta la Rivelazione dei versetti. Si può facilmente constatare come spesso vengono riferite le circostanze esatte, il luogo e persino il momento in cui i versetti sono stati rivelati. Fatto unico e straordinario.

Il Corano si è presentato fin dall'origine come Messaggio finale rivelato da Dio, quindi chiamato ad esistere fino a Yaum Al-Quiyama (Giorno del Giudizio); ma si è presentato anche come guida per l'intera umanità e non come testo rivelato ad un'elite, a un popolo, a un paese particolare. Il Corano è un messaggio universale e per questo, studiandolo, ci si accorge innanzitutto che tratta ogni aspetto della vita e dell'attività dell'uomo. Evidentemente il Corano guida l'uomo in senso spirituale, ma enuncia anche principi giuridici, economici, dà direttive sociali e anche politiche.Per questo uno Stato nel quale vive il musulmano non può scindere dalla propria fede, ecco che è indispensabile lo Stato-confessionale.  In breve enuncia grandi principi orientativi in ogni campo che, pur essendo stati rivelati in un contesto specifico, sono per loro natura, applicabili ad ogni epoca e in ogni luogo.

Il Corano indubbiamente presenta degli aspetti straordinari, si potrebbe dire miracolosi, ad esempio la protezione del testo nei secoli. Eppure non si può far finta di non notare l'incidenza di taluni testi apocrifi evanmgelici che lo caratterizzano per quanto riguarda la questione specifica del Cristo e della sua morte e risurrezione, leggibilmente contraffatta.

 Quattordici secoli fa al tempo della Rivelazione, Dio assicura che conserverà il libro intatto. Possiamo verificare, effettivamente,  come il Corano non abbia mai subito alcuna modificazione da allora; non una parola, né una lettera è mai stata tolta o aggiunta. Ciò che fu scritto, fu scritto, anche a discapito della stessa Verità Rivelata in Cristo Gesù, dal momento che i musulmani non accettano una sola parola detta dagli Apostoli da dopo la morte del Cristo, che per il Corano non morì, ma venne abilmente sostituito, mentre si accetta l'Ascensione di Lui al cielo, portando così a termine la missione, ma a questo punto, quale era questa missione?

Troppe domande restano senza risposta. A partire dalla vita delle prime comunità cristiane e fino all'anno 600, nulla si dice dei musulmani, mentre i quali non riconoscono l'autenticità degli apostoli e la loro specifica missione.

Anche nelle Lettere Apostoliche tutto è minuziosamente riportato: date, nomi e luoghi, eppure non vengono riconosciuti dai musulmani! è come se tutto fosse stato annullato e il mondo si sia fermato dal giorno dell'Ascensione di Gesù, fino alla comparsa del Corano, eppure non si comprende, a questo punto, la dovizia di notizie tratte dai Vangeli e dagli apocrifi e dagli stessi racconti tramandati a voce sul Cristo.

Questa protezione impenetrabile del Corano è avvenuta in diversi modi. In particolare uno si distingue dagli altri: la memorizzazione del Testo Sacro. Dall'epoca del Profeta fino ai nostri giorni centinaia di milioni di persone hanno memorizzato l'intero testo sacro diventando cosi i custodi della Parola di Dio e sarà ancora cosi, Insha'Allah (se Dio vuole), fino alla fine dei tempi.


 


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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 06/06/2002 15.05
L’Islam è nato dalla predicazione del profeta Maometto, vissuto tra il 570 e il 632 d.C., iniziata nel 612 alla Mecca. In Arabia allora la società era organizzata in tribù nomadi che professavano un politeismo indigeno amministrato da una potente casta sacerdotale. Alla Mecca la setta di coreisciti venerava la Kaaba, la pietra nera di probabile origine meteoritica, mantenendo uno stretto controllo sulla popolazione. Maometto e i suoi seguaci furono quindi presto perseguitati e costretti, nel 622, alla fuga, che in arabo si dice ègira (che però vuol più propriamente significare ‘distacco’), nome con il quale è chiamata l’era musulmana che si cominciò a contare appunto da quell’anno. Maometto fu accolto nella vicina città di Yatrib, da allora in poi chiamata Medina, ‘città del Profeta’.
 Qui divenne il capo del nuovo stato islamico che inizialmente si sostenne grazie alle razzie operate ai danni delle tribù politeiste. Maometto proclamò, con una fatwa cioè un editto, nel 623 il nuovo stato stabilendo che i non convertiti potevano professare la loro religione dietro pagamento di una tassa, anche se probabilmente questo valeva solo per gli uomini. Strinse una stretta alleanza con gli ebrei, ben visti dal profeta che li riteneva i portatori del suo stesso credo, seppure meno perfezionato. L’alleanza però durò poco, perché i giudei disattesero il patto, Maometto allora, profondamente deluso e amareggiato, iniziò contro di loro una durissima campagna di rappresaglie. Alla morte del Profeta l’Islam era già un potente e agguerrito stato teocratico-militare, che in meno di un secolo assoggettò un territorio che comprendeva la Spagna, tutto il nord Africa, l’Arabia e il Medio Oriente fino all’India, entrando presto in conflitto con la cristianità. L’insieme di leggi e di dottrine che regolavano la vita del nuovo stato era contenuto in gran parte nel Corano, l’insieme delle rivelazioni avute da Maometto e redatte da lui in arabo, e nelle fatwa da questi proclamate, ma anche nelle memorie dei discepoli del Profeta la cui vita divenne l’esempio da seguire per tutto ciò che non era espressamente regolato dai testi sacri. 
Da qui ebbe origine la stretta osservanza della tradizione araba, che Maometto innovò ma certo non modificò radicalmente: in essa erano previsti ad esempio l’uso del velo per le donne ed era ammessa la razzia e la pirateria a danno degli infedeli, già praticata dalle tribù beduine preislamiche. Dal punto di vista strettamente teologico iniziò invece presto una ricca speculazione filosofica, con fruttuose contaminazioni elleniche, insieme a un impressionante progresso nelle conoscenze scientifiche: la matematica, con l’invenzione dei numeri e dell’algebra, la geometria, l’astronomia. La teologia islamica considera il mondo non come una creatura di Dio, ma come una sua costante creazione, tutto ciò che viene fatto è quindi opera sua e l’uomo non può che sottomettersi al suo volere. Per i musulmani la lotta tra il bene e il male si esplica in gran parte nel conflitto tra fedeli e infedeli........
a questo proposito riportiamo integralmente la Sura delle torri (una sura è ciascuno dei ‘capitoli in cui è diviso il Corano) che suona vagamente profetico dei fatti accaduti lo scorso 11 settembre:
- Nel nome di Dio, clemente misericordioso! Pel cielo dalle molte torri! - Per il Giorno promesso! - Pel testimoniante e ’l testimoniato! - Periscano quelli della fossa - quelli del fuoco acceso - quando essi vi sedevano attorno - a guardare i tormenti che facevan soffrire ai credenti! - E si vendicaron di loro solo perché credevano in Dio, potente degno di lode, - al quale appartiene il Regno dei cieli e della terra e d’ogni cosa è testimone. - In verità, coloro che avran tormentato i credenti e le credenti e non si pentiranno, avranno il tormento d’Inferno, avranno il tormento del Fuoco bruciante. - Ma coloro che avran creduto e operato il Bene avranno Giardini alla cui ombra scorrono i fiumi: questo è il Supremo Successo. - In verità, la violenza del Signore è tremenda. - Egli è colui che produce e riconduce - ma è colui che perdona e che ama, - troneggiante glorioso - che fa quel ch’Ei vuole. - Non t’è giunta la storia delle armate - di Faraone e di Tamud? - Eppure quei che non credono smentiscono tutto - mentre Dio silenzioso li circonda alle spalle, - e questa è Lettura Santissima - preservata su tavole pure. -
Il testo, tradotto da Alessandro Bausani (Il Corano, BUR 1988, p.468), si apre con una invocazione alle torri del cielo, cioè le costellazioni, al Giorno del Giudizio, al Profeta e al Corano. ‘Quelli della fossa’ sono gli infedeli, descritti come coloro che perseguitano i credenti, e nell’episodio narrato si fa riferimento ad alcuni martiri torturati da un re ebreo, o filo-ebreo, nel 523 d.C. 
 
E’ chiaro che Maometto intendesse ben altro quando scriveva ma, come a ragione sostenne Platone, i testi se interrogati non rispondono e chiunque può farne l’uso che ne vuole.
A differenza di quanto si potrebbe pensare però l’Islam considera la divisone tra fedeli e infedeli nel territorio, non nelle persone: questo garantisce un’ampia tolleranza religiosa. Ciò che invece genera conflitto all’interno degli stati islamici, e in particolare in quelli arabi, è il conflitto sociale.
In una relazione fatta alcuni anni fa dalla sociologa magrebina Fatema Mernissi veniva tracciata un’illuminante analisi del fenomeno dell’emigrazione e del fondamentalismo. I paesi arabi sono tra i più ricchi al mondo ma questa enorme ricchezza viene stornata in occidente anziché investita in loco per creare sviluppo. Il cittadino arabo medio pensa così che i suoi governanti non lo tutelano, ma anzi rubano parte della sua ricchezza per creare una macchina burocratica e militare volta a garantire il mantenimento dello statu quo. La gran massa di disoccupati che questa situazione produce si orienta in due direzioni: o l’emigrazione o l’adesione alle cosiddette ‘scuole coraniche’. Queste scuole sono in realtà dei collegi severissimi dove vengono formati giovani votati all’odio dell’Occidente, ritenuto complice, se non addirittura la causa, dei governi arabi corrotti e antidemocratici.
Il fondamentalismo è quindi andato crescendo con l’aumento della disoccupazione, degli acquisti di armi e di tecnologie occidentali e con la minore possibilità di emigrare data agli arabi. Se si osservano nell’insieme gli elementi che ho tentato qui di raccogliere credo si possa capire meglio la complessità dell’origine del fondamentalismo islamico che nasce su un terreno ideologicamente e socialmente fertile: come spesso accade nella storia ciò che nasce come rimedio a un a situazione di disagio porta a una situazione ancora peggiore, è questo purtroppo è stato il destino di molte rivoluzioni.
di Mario Bernardi "LE ORIGINI DEL CONFLITTO  CON IL FONDAMENTALISMO ISLAMICO"

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 06/06/2002 15.27

Forse era la prima versione del Libro, cancellata perché non più "ammissibile"... Gli imam hanno tentato di distruggere i microfilm "sacrileghi"; ma qualche teologo inizia a studiarli con metodo storico.

Il Caso

Il ritrovamento di antichi manoscritti nello Yemen rilancia il dibattito sull'origine del sacro testo dell'islam
Parigi. Maometto sapeva leggere e scrivere? La maggior parte dei musulmani credono che il Profeta, del tutto illetterato, abbia ricevuto il suo messaggio direttamente da Dio, in accordo con la tradizione islamica che lo rappresenta mentre recita le sure ai suoi prossimi o mentre le detta agli scribi, man mano che gli vengono rivelate.
Del resto l'espressione da cui deriva il termine Corano sembra esprimere l'idea di "comunicazione orale", di "messaggio", trasmesso sotto forma di "recitazione ad alta voce". Secondo la Sunna, intorno al 610, Muhammad ibn'Abdallah, il Profeta, si preparava a passare la notte in una grotta del monte Hira, vicino alla Mecca, quando ricevette l'apparizione dell'arcangelo Gabriele che gli ordinò: "Leggi! (secondo le diverse traduzioni: "recita", oppure "prega"). Nel nome del tuo Signore che ha creato, creato l'uomo da un grumo di sangue…". A questa prima "rivelazione" ne seguirono tante altre, distribuite su 23 anni, dal 612 al 632, data della morte del Profeta.

Nella forma riconosciuta e immutabile, il Corano è composto da 114 capitoli, o sure, suddivisi in versetti e classificati secondo un ordine di lunghezza decrescente, tipico di raccolte poetiche o filologiche del mondo semitico. Per i musulmani il Corano è dunque  la parola stessa di Dio, dettata in una lingua araba "inimitabile". Ma alcune recenti scoperte rimettono in discussione un dogma accettato ciecamente dall'islam più conservatore. La più interessante riguarda un'antichissima copia del Corano scoperta a Sanaa, capitale dello Yemen, di cui parlava il quotidiano Le Monde in un lungo articolo di qualche giorno fa.

Nel 1972, durante i lavori di restauro della grande moschea Jama'a al-Kabir, uno dei più antichi monumenti dell'islam, alcuni operai trovarono in un nascondiglio ricavato sotto il tetto un ammasso di vecchie pergamene consumate dal tempo. Si trattava di una "tomba delle carte", cioè una "sepoltura" di vecchi testi religiosi ormai in disuso e che per il loro carattere sacro non è permesso distruggere: una pratica in uso anche nel mondo ebraico.

Per invito del presidente delle Antichità yemenite, il ricercatore universitario tedesco Gerard Rudigen Puin potè esaminarle a fondo ed anche riprodurle su microfilm. Si trattava senza dubbio di antichissimi manoscritti arabi del Corano: la scrittura, semplice e senza fioriture, contrasta con la versione ufficiale del Corano, il cui testo viene presentato senza varianti e circondato da una cornice decorata che ne sottolinea il carattere unico. La scrittura è in stile hedjazien, in uso alla fine del VII secolo nella regione di Hedijaz, tra la Mecca e Medina.

Gerard Puin spiega: "Più esattamente risalirebbe al 680 circa, sotto la dinastia degli Ommiadi di Damasco. In questo tipo di scrittura non esiste ancora il segno che indica le vocali corte e neppure i segni diacritici, quei puntini posti sotto o sopra le lettere che permettono di differenziarne il suono, e distinguere per esempio la "b", la "n", la"y" e la "t"". Le conseguenze sono importanti, come spiega lo studioso: "Per questo la parola "ql" può leggersi sia "di'", sia "egli diceva". Tutto ciò presuppone che la scrittura servisse di supporto alla tradizione orale. In ogni pagina le differenze con la vulgata coranica sono una decina. Più interessante ancora la scoperta di un documento che era stato scritto su una pergamena già utilizzata per un altro testo. La prima scrittura, che appare nettamente benché fosse stata lavata, è anch'essa un testo del Corano, tracciato nello stesso stile arcaico". "Senza dubbio ci troviamo di fronte al più antico testo coranico conosciuto - spiega il ricercatore tedesco - che è stato cancellato perché forse non era più ammissibile…".

Le ipotesi di Puin sono semplicemente sacrileghe per i musulmani sunniti, per i quali il Corano è in qualche modo "il Verbo di Dio" disceso in terra. Non stupisce che i microfilm di Sanaa siano stati esposti alla luce (per fortuna senza gravi conseguenze) quando le autorità dello Yemen si sono rese conto delle conseguenze di una simile scoperta. Secondo la tradizione islamica, per evitare che il testo sacro scomparisse dalle memorie, una prima raccolta di tutti i frammenti della rivelazione fu compiuta da uno degli scribi di Maometto tra il 632 e il 634. Ma secondo gli specialisti non musulmani (per i quali i problemi storici non hanno nulla a che a fare con quelli relativi alla fede) non esistono le prove archeologiche che il Corano esistesse già alla fine del VII secolo: nessun testo scritto di quelle epoche è arrivato fino a noi.
Secondo Jacqueline Chabbi, professore a Parigi VIII, autore di Le Seigneur des tribus (1977), il Corano è stato messo per iscritto la prima volta sotto il califfo Abd-al Malik a Damasco all'inizio dell'VIII secolo: a partire da frammenti orali è stato dunque compilato il "Corano islamico", che si è arricchito di dettagli nel corso dei due secoli successivi; nel corso dei quali però ha perduto gran parte del suo colore e della sua forza.

Nonostante il problema della storicità del Corano si ponga in termini molto più delicati per i ricercatori musulmani, alcuni di loro incominciano ad infrangere il tabù. Un professore universitario tunisino, che gode della fama di demolitore di tutte le certezze (ex marxista, ha pubblicato alcuni articoli in cui nega perfino l'esistenza delle camere a gas), è autore di un libro uscito in Francia di recente e intitolato Il Corano è autentico? (editore Sfar). Benchè credente convinto, Mondher Sfar accetta le conclusioni dei ricercatori tedeschi e francesi: per lui il Corano è il frutto di "evoluzioni e variazioni nel tempo"; il che nulla toglie alla sua origine divina.
Nel mondo di Maometto, intorno al VII secolo - sottolinea lo storico tunisino - il concetto di autenticità letteraria non era quella contemporanea: il profeta e lo scriba compiono ognuno la sua funzione e dalla loro collaborazione nasce l'autenticità. Per lui Maometto "non ha ricevuto la rivelazione sotto la forma della dettatura, ma dell'ispirazione". La sua sintesi tra tradizione e ricerca dimostra che gli studi coranici potrebbero oggi trovare un nuovo ossigeno e recuperare il tempo perduto, due secoli, rispetto agli studi biblici.

Queste osservazioni non fanno altro che confermare ciò che anche alcuni santi cattolici già affermavano in epoche non sospette, e cioè che il Corano subì gli influssi di vangeli apocrifi e di racconti tradizionali distorti della vita di Gesù Cristo. La stessa amicizia agli inizi di questa avventura islamica, con molti ambienti eruditi di ebrei, porta gli storici ad asserire come Muhammed fosse stato influenzato negativamente sulla figura del Cristo il quale, nel corso degli anni, perdeva di credibilità agli occhi del dello stesso Muhammed. In sostanza, sostengono gli studiosi, gli ebrei avevano influito sul Profeta, dal momento che godevano presso di lui una certa stima circa l'interpretazione dei Sacri Testi che noi oggi conserviamo nell'A.T.

(Teofilo)
00domenica 3 gennaio 2010 14:52
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 06/06/2002 15.55
Due religioni a confronto
Islam e cristianesimo
Una difficile convivenza. Un tema sempre attuale

Islam e Guerra Santa
L'espansione dell'Islam è legata all'espansione militare degli eserciti dei califfi. Nel 570 nasce il profeta Maometto. Nel 610 scrive il Corano. Nel 622 scappa dalla Mecca a Medina e comincia la guerra santa. L'espansione dell'Islam continua fino al 725. Gli arabi arrivano fino a Poitiers dove vengono fermati dal re Carlo Martello.

La ferita storica delle Crociate
Nel 1095 il papa Urbano II dichiara la guerra santa per la riconquista del Santo Sepolcro. Iniziano le crociate. Ci furono sette spedizioni, l'ultima nel 1272. La più importante fu nel 1204, con la presa di Costantinopoli. Il conflitto nel Mediterraneo con i musulmani si conclude con la battaglia di Lepanto, nel 1571.

Il Corano e i cristiani
“I migliori amici dell’Islam sono i cristiani”. Così recita il Corano.

Il Concilio Vaticano II
Nel 1962 il Concilio convocato da Giovanni XXIII
invita i musulmani "alla collaborazione attraverso la conoscenza della giustizia sociale".

Wojtyla e l'Islam
Giovanni Paolo II è il primo papa ad entrare in una moschea. A Damasco, in Siria, nel maggio 2001 ha invitato "cristiani e musulmani a perdonarsi mutualmente" e a "non tornare mai più in conflitto". Nel settembre 2001 Wojtyla ha visitato Armenia e Kazakhstan dove ha rinnovato l'appello alla pacifica convivenza tra cristiani e musulmani"

I numeri
Cristianesimo e Islam sono le religioni più praticate. I cristiani sono un miliardo e settecento milioni. I musulmani un miliardo e trecento milioni. Tra i cristiani la confessione cattolica è la più diffusa (un miliardo di fedeli). Tra i musulmani i sunniti (680 milioni) sono la maggioranza. Innumerevoli le confessioni e le sette in entrambe le religioni.

E' indispensabile la strada del rispetto reciproco, del dialogo, della comprensione e quando si può della condivisione, non esiste altra strada al processo di Pace!

Il punto di partenza
L'origine della fede cristiana è Dio che si fa uomo. Un evento vissuto dagli uomini contemporanei di Gesù Cristo e raccontato dai Vangeli. L'Islam ha invece origine dalla predicazione di un uomo, Maometto, che sostiene di avere avuto una visione angelica, da cui avrebbe ricevuto un messaggio di Dio.

La figura di Maometto
E' il Profeta, ma è sempre e soltanto un uomo. E' un errore usare il termine "maomettano" come sinonimo di musulmano. Il Musulmano crede in Allah, non in Maometto.

Confronti errati
Non si può paragonare Gesù a Maometto. Bisognerebbe piuttosto mettere a confronto Gesù con il Corano perché entrambi rappresentano la rivelazione di Dio all'umanità. Cristo è verbo di Dio fatto carne, il Corano è parola di Dio fatta libro. Allo stesso modo non si può paragonare la Bibbia al Corano. Sarebbe più corretto confrontare la Bibbia con Hadith, Tarikh, Sira e Tafsir, cioè con la storia e gli insegnamenti della rivelazione e dei profeti.

Per i cristiani Dio è padre
Per i musulmani no. Tra i novantanove nomi di Dio che la tradizione islamica ha desunto dal Corano, è rigorosamente escluso il nome "Padre" che invece è la caratteristica particolare della preghiera insegnata da Gesù stesso ai suoi discepoli. Nel cristianesimo Dio si è fatto uomo. Il Dio dell'Islam rimane lontano e inaccessibile. Si è suoi servi, non suoi figli.

Trinità e unicità
L'unicità di Dio è uno dei cardini della fede islamica. Il Corano chiama Cristiani ed Ebrei ahl al-kitab ("gente del libro"), affini ai musulmani in quanto monoteisti. Ma in alcune correnti i cristiani sono considerati kafiruna, "reprobi", in quanto "non del tutto monoteisti".

La comunione cristiana come rapporto con Dio
Nella tradizione cristiana l'eucarestia celebra il mistero di un Dio che invita l'uomo alla comunione con la vita divina. Nell'Islam Dio e uomini rimangono rigidamente separati.

I musulmani e Gesù
I musulmani rispettano e riveriscono Gesù ed aspettano la sua Seconda Venuta. Lo considerano come uno dei più grandi messaggeri di Dio all'umanità. Un musulmano non si riferisce mai a lui dicendo semplicemente 'Gesù', ma aggiunge sempre la frase "la pace sia con lui". Il Corano conferma che sia nato da una vergine: un capitolo è dedicato a Maria, considerata la donna più pura dell'intera creazione.

Conoscere Dio
Per il Corano non è possibile. Dio ha rivelato di sé soltanto quello che ha voluto attraverso il Corano. Nel cristianesimo il Dio inconoscibile si è fatto conoscibile in Gesù Cristo: "Colui che i cieli e i cieli dei cieli non possono contenere si è fatto uomo in Gesù".

Il peccato originale, la grazia e la redenzione
Per l'Islam l'uomo non ha bisogno della grazia. Il peccato originale è la perdita di memoria del patto originario tra Dio e gli uomini. Si può arrivare comunque alla redenzione attraverso la forza di volontà. L'importante è osservare interamente la legge morale. Per i cristiani la salvezza è raggiungibile solo attraverso la grazia, procurata dalla passione redentrice di Cristo.

La vita eterna
Per i cristiani è la comunione con Dio. Per i musulmani il paradiso è descritto come un giardino di delizie, dove i beati (riconosciuti tali in base alle loro buone azioni) godono dei piaceri terreni.

Chiesa e ummah
La Chiesa è il corpo vivente della religione. Si basa sulla comunione di fede, sulla condivisione di sacramenti e su un ordine gerarchico rigido. La Chiesa cristiana fa da tramite tra il fedele e Dio uno e trino, celebrando Cristo risorto. Solo grazie alla Chiesa il cristiano sa di essere in comunione con il Padre. La Ummah islamica è invece una comunità di credenti accomunati "soltanto" dalla professione di fede nel Dio unico. I musulmani riconoscono Maometto come profeta supremo. Non ci sono sacramenti. Ognuno entra in preghiera in un "intimo colloquio con Dio". Non c'è alcun tipo di mediazione. Esistono gerarchie soltanto tra gli sciiti, non tra i sunniti (rappresentanti il 90 per cento dei musulmani). Non esiste un rappresentante "mondiale" della fede islamica. Ci sono moltissime scuole islamiche diverse a seconda dei Paesi e delle correnti. L'elemento comune è sempre il richiamo al Corano.



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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 10/06/2002 22.03
San Rawh al-Qurasi: nel 799, dopo aver pronunciato i voti come
monaco, venne decapitato per ordine di un suo illustre parente

Il lavoro procede.
Con uno scopo ben preciso.
Quello di far sapere sempre più e a un sempre maggior numero di
persone che "arabo" e "musulmano" non sono termini fungibili, ma che,
accanto agli arabi musulmani, vi sono gli arabi cristiani, cioè gli
arabi che non sono passati all'islam o, addirittura, sono tornati al
cristianesimo.
Un modo di quest'opera d'informazione sta nel pubblicare, così
rendendoli di pubblica conoscenza, testi del patrimonio culturale
arabo cristiano.

E appunto Patrimonio Culturale Arabo Cristiano è titolo di una
collana diretta dal padre gesuita egiziano Samir Khalil Samir prima a
Milano presso Jaca Book, poi a Torino presso Zamorani, e curata
dall'associazione GRAC, Gruppo di Ricerca Arabo Cristiana, animata
dal religioso cattolico e costituita da arabisti che, dal 1993,
collaborano per lo studio e per la diffusione di tale patrimonio in
Italia e in Europa.

Negli anni 1990, presso Jaca Book, sono stati editi un testo del
vescovo arabo Teodoro Abû Qurrah (755 ca.-830 ca.), La difesa delle
icone. Trattato sulla venerazione delle immagini, con introduzione e
cura di Paola Pizzo, nel 1995; lo studio di Mariam de Ghantuz Cubbe,
I Maroniti d'Aleppo nel XVII secolo attraverso i racconti dei
missionari europei (dai documenti conservati negli archivi romani),
nel 1996; la narrazione dello storico d'Antiochia Yahyâ Ibn Sa'îd al-
Antâki (980 ca.-1066 ca.), Cronache dell'Egitto fâtimide e
dell'impero bizantino. 937-1033, con introduzione, note e indici a
cura di Bartolomeo Pirone, nel 1997; e l'opera polemica -
probabilmente redatta durante il regno del califfo 'Abd Allâh al-
Ma'mûn (786-833) - dell'autore che forse si nasconde sotto lo
pseudonimo di 'Abd al-Masîh al-Kindî, Apologia del cristianesimo, con
introduzione, note e indici a cura di Laura Bottini, nel 1998.

E nel 2001, primo titolo pubblicato presso Zamorani, ha visto la luce
la Storia di Rawh al-Qurasi. Un discendente di Maometto che scelse di
divenire cristiano, a cura di Emanuela Braida e Chiara Pelissetti,
con prefazione di Fabrizio Angelo Pennacchietti, dell'Università
degli Studi di Torino.

"Nel colorito panorama dell'agiografia orientale - scrive
Pennacchietti -, soprattutto di quella in lingua araba, la Passione
di S. Antonio Neomartire ovvero di S. Rawh al-Qurasi occupa un posto
del tutto singolare. Primo, perché non si presenta come la consueta
leggenda edificante dall'intreccio fantastico, bensì come la cronaca
sobria ed essenziale, ma nello stesso tempo circostanziata e
attendibile, della conversione e del martirio di un personaggio della
cui storicità non si può dubitare. Secondo, per la rilevanza e
l'eccezionalità del protagonista della Passione, che è addirittura un
quraisita, un rappresentante cioè della nobile stirpe meccana a cui
apparteneva lo stesso Muhammad, il profeta dell'Islam. Di S. Antonio
Neomartire si tramanda infatti che fu un cugino del califfo abbaside
Harun al-Rasid, e che si convertì al cristianesimo nel 799, pronunciò
i voti come monaco e affrontò eroicamente il martirio lo stesso anno,
venendo decapitato per ordine del suo illustre parente".

Il volume offre dunque la prima edizione italiana della Passione di
S. Antonio Neomartire, ricordato dalle Chiese cattoliche in Oriente
il 24 o il 28 dicembre, nel libro liturgico - o sinassario - del
vescovo giacobita Rabban Sliba, del secolo XV, il 25 dicembre, data
del martirio, avvenuto appunto la notte di Natale del 799, e proposto
in questo stesso libro liturgico come patrono di tutti coloro che
cadono nell'angoscia, nella tristezza.
Tradotta da due versioni in lingua araba, è accompagnata da
un'accurata ricostruzione della vicenda sotto il profilo storico,
geografico e culturale, e da un'analisi critica dei rapporti che
intercorrono fra questo testo e altri racconti agiografici del
cristianesimo orientale.

In questo modo, sulla base dell'accurato e prezioso lavoro filologico
delle curatrici, si può fruire della descrizione di una straordinaria
avventura umana e spirituale: il "destino di martirio" di
un "apostata" dall'islam, cioè di chi "osa" lasciare la religione di
Maometto attratto dalla luce di Cristo.
E in una delle due redazioni - mentre nell'altra è presente il passo
parallelo - si legge: "Nel mezzo della notte gli apparve la Madonna,
madre della luce, che, avvicinatosi alla sua testa, lo svegliò; egli
vide allora la più perfetta tra le donne, in piedi, vestita di
porpora [...]. Lo prese per mano e gli disse: "Non essere triste
perché io sono con te"".

Giovanni Cantoni
Il Corriere del Sud n. 9/2002 - anno XI - 1 maggio - 15 maggio
http://www.corrieredelsud.it/
Notizia tratta dal Totus Tuus politica-cattolici

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 22/11/2002 22.20
l'attualità.......anche se NON dobbiamo generalizzare.....la recente situazione lascia veramente perplessi.....i Musulmani in Italia chiedono diritti.....hanno voluto una Moschea, l'Italia ha contribuito con i "nostri soldi"...ed è venuta la più grande Moschea d'Europa proprio (provocazione?) a Roma vicino a S.Pietro.....In un ospedale non volevano un piccolo Crocifisso nella sala di gestazione...e per rispetto è stato tolto...mentre accanto a chi brontolava vi era una cattolica che pregava...
Insomma si chiede, ma a senso unico.....non un gesto aperto di rispetto...e di solidarietà...."Vi mando come pecore....in mezzo ai lupi......".....puntiamo allora sui più mansueti...sui musulmani di buona volontà.....affinchè prevalga la regola del rispetto.....e del dialogo.....
 

Avvenire, 14 novembre 2002

"Noi cristiani, in fuga dal Sudan che ci perseguita"

Parla Kuong, 27 anni, studente in Italia: da noi i musulmani perpetrano un genocidio di cui non si parla

Di Lucia Bellaspiga

Un "cane infedele": è con lui che abbiamo appuntamento in stazione Centrale, a Milano. Perché questo è per la legge sudanese Kuong Daxi, un cane infedele. Di etnia Nuer, 27 anni, fa parte di quel popolo in fuga che sono i cristiani del Sudan meridionale, 5 milioni tra cattolici e protestanti (il 16% della popolazione) in un mare di islamici votati al jihad, la guerra santa. "Nel mio Paese è in corso la più grande strage del secolo, ma nessuno ne parla - dice già mentre ci stringe la mano -: sono 2 milioni le vittime del genocidio con cui il nord islamico, sta sistematicamente annientando il sud, ma Europa e America tacciono". Due milioni di persone trucidate nella più generale indifferenza.

Sono tanti in stazione i neri d'Africa, ma Kuong, alto e fiero, è l'unico Nuer: "Vede? Questo segno ci distingue: sei lunghi tagli incisi sulla fronte col coltello quando compiamo 15 anni". Un rigo musicale che Kuong porta con dignità, come una corona. E spiega: il Sud an è il Paese più grande di tutta l'Africa e la guerra che vi si combatte è la più lunga del Novecento, ma nessuno se ne accorge. "Eppure è rumorosa, fatta di bombardamenti quotidiani, deportazioni in massa, torture, stupri, compravendita di schiavi". E di bambini rapiti e mandati a combattere la loro stessa gente: "Il regime di Karthoum ha deciso la scientifica eliminazione di tutti gli abitanti del sud, colpevoli di due "crimini": siamo cristiani e abitiamo una regione ricca di petrolio. Bisogna fare piazza pulita e ogni mezzo è valido". È per questo che i suoi due nipotini, 10 e 12 anni, figli dei suoi fratelli, lo scorso aprile sono spariti nel nulla, portati via in piena notte dai soldati del nord. Oggi mancano all'appello, come altri 200mila: con la complicità di locali capi corrotti i bambini e le bambine vengono venduti alle ricche famiglie arabe, o addestrati a combattere. "Le bambine sono violentate e fatte schiave. I bambini mandati alle armi. Ed entrambi sono costretti a studiare il Corano". Solo i missionari e i volontari delle organizzazioni umanitarie si oppongono, a rischio della vita: "Ricomprano migliaia di bambini e li restituiscono alle famiglie. Anche i miei fratelli vorrebbero pagare il riscatto per i loro figli ma io penso che non sia giusto: finché staremo al ricatto non saremo mai liberi. Invece conosciamo il generale corrotto che li ha venduti ed è su di lui che dobbiamo agire per avere giustizia".

Anche tra gli adulti la mattanza crea il vuoto. "C'è una sola speranza di scampare alla strage: convertirsi alla fede di Allah". È per questo che Kuong, iscritto alla facoltà di Farmacia a Pavia, dal 1994 si trova in Italia: "Non per ragioni di studio, per laurearmi bastava Karthoum, ma perché sono nato cattolico e tale voglio restare". Era infatti iscritto all'università di Karthoum, finché la dittatura si è fatta più feroce: "Le autorità hanno convocato 50 studenti, tutti cristiani, e ci hanno comunicato che, per continuare l'università, dovevamo abbracciare l'islam. Tutti abbiamo rifiutato e ne abbiamo pagato le conseguenze: io sono stato arrestato dalla polizia segreta e tenuto in isolamento per quattro giorni. Mi accusavano di avere legami con persone straniere, visto che ero cattolico, volevano i nomi di chi ci aiutava. "Parla o ti ammazziamo", mi dissero. Risposi di uccidermi senza chiedermi nulla. Dovettero lasciarmi andare".

Kuong scrisse al consiglio di facoltà una lettera, che lui stesso ci traduce: "Siamo cristiani, non possiamo patire che ci priviate del nostro credo. Nella vita la cosa più importante è la fede in Dio. Noi non siamo nemici dell'islam, rispettiamo la fede di tutti, ma chiediamo che anche voi rispettiate la nostra". Seguì la feroce reazione della polizia segreta, la sospensione dall'università, il rastrellamento di casa in casa. "Per il loro bene consigliavo ai miei amici, alcuni anche islamici, di non farsi vedere in giro con me - racconta Kuong -: uno di loro non mi diede retta e si fece 8 mesi di galera". Normale in un Paese in cui la Corte Suprema di recente ha stabilito che la crocifissione per chi si converte al cristianesimo è costituzionale. E la galera di Karthoum è di quelle che lasciano il segno, nella carne e nell'anima. "Mi ha salvato un frate italiano, di cui non farò il nome per non metterne in pericolo la vita - continua il giovane -: ha scritto all'ambasciata italiana di Karthoum e il vostro governo – era il 1994 – accolse tredici di noi. Gli altri lasciarono gli studi o accettarono di farsi islamici. Oggi siamo rimasti in cinque, gli altri non hanno passato gli esami e hanno perso la borsa di studio. Io a dicembre sarò laureato e tornerò in Sudan". A curare la sua gente o a imbracciare le armi, dipende: "Odio la violenza, non ho mai fatto male a nessuno, ma la nostra è una lotta per la libertà: la libertà di sopravvivere, di riavere i nostri bambini, di pregare Dio".


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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 11/03/2004 9.59
Rispondendo all'invito di Stefano e di Messaggero....è necessario che prima di parlare del Corano....leggiamo intanto LA STORIA..............perciò prendetevi il tempo necessario di leggere e meditare....prima di continuare il discorso specifico sul Corano.......
E' interessante comprendere la LORO CULTURA se vogliamo capire perchè in più parti il Corano sembra contraddirsi.....e comprendere che il Corano, seppur giudicato Sacro e NON scritto da uomini per i Musulmani, esegeticamente sappiamo che è in parte una COPIATURA della Bibbia......e di alcuni Vangeli apocrifi.....
Dell'Islam occorre poi distinguere la corrente conosciuta come SUFI...il Sufismo.....corrente MISTICA che è molto vicina al cristianesimo più di quanto NON si sappia.....da qui scaturisce la venerazione che molti ambienti musulmani hanno verso Maria, che riconoscono LA VERGINE DELLE PROFEZIE.......
Ed è incredibile come essi abbiano più una grande venerazione per Maria, anzichè per il Figlio Gesù......
Se leggerete i messaggi precedenti c'è narrata la scena di quando Maometto fuggitivo, nasconderà sotto il mantello l'Icona della Vergine con in braccio il Bambin Gesù......
Se strapoliamo le frasi dal Corano, rischieremo di fare come per la Bibbia.....ognuno ne darà l'interpretazione che vuole creando mille divisioni......
Effettivamente il dilemma dell'Islam è che essi NON hanno un "Magistero", cioè, NON hanno una guida unica, ogni Paese ha il suo "capo"....e la Legge coranica è quella che gestisce tutto lo Stato così che un territorio musulmano è di fatto uno Stato interconfessionale come Israele......
Ognuno però può INTERPRETARE il Corano come vuole, da qui abbiamo l'enorme differenza da Paese a Paese.....alcuni che praticano l'infibulazione (ma non è scritta nel Corano); alcuni applicano la Legge del Taglione altri NO......
alcuni invocano la "guerra santa"...altri sono più aperti al dialogo e al quieto vivere perchè entrambi, PACE E GUERRA  sono descritti nel Corano......
In questo forum avevamo iniziato a parlare del DIO UNICO che entrambi professiamo:
in questo forum "il vero Islam", avevamo iniziato a leggere DENTRO il Corano......riporto qui solo questa parte:

1. "L'unico Dio vivente" per i musulmani

I musulmani credono che solo Dio sia "il Vivente". La vita è veramente considerata come dono di Dio. Essi hanno anche fiducia che Dio ridarà la vita a tutti coloro che sono morti. Afferma il Corano: "E come abbiamo prodotto la prima creazione, così la riprodurremo con la resurrezione. E' una promessa che ci impegniamo a mantenere e la manterremo" (21,104).
I musulmani credono anche che, tra i profeti, solo Gesù viva ancora fuori del tempo e che l'ultimo giorno verrà per condurre a sé tutti i giusti. Quel giorno sarà l'incontro di tutta la razza umana ed allora ognuno riceverà secondo le sue opere: "Prepareremo bilance giuste per il giorno della resurrezione e a nessun'anima verrà fatto il minimo torto. Anche le azioni che pesano quanto un granello di senape le porteremo alla luce. Bastiamo noi a fare i conti" (21,47).

.........

il parere degli studiosi dell'Islam asseriscono all'unanimità che l'Islam E' UN MISTERO.....per le forti contraddizioni che vive......ma che probabilmente questo è dovuto al fatto che un musulmano NON STUDIA il Corano come usiamo fare noi con la Bibbia.....da qui nasce la questione del fondamentalismo, ecco perchè attraverso il Dialogo Intereligioso si sta cercando di INSEGNARE loro ad approfondire il Corano nei termini esegetici necessari per poter scoprire che anche il Corano invita all'unità dei credenti......


Per ora buona meditazione, fraternamente Caterina

(Teofilo)
00domenica 3 gennaio 2010 14:53
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Da: Soprannome MSNamdg0266Inviato: 12/03/2004 10.32
Islam
Davanti alla probabilità che il Parlamento Italiano approvi la legge sulla parità delle Religioni o che l’Unione Europea accolga paesi troppo distanti dalla sua cultura e dalle sue istituzioni, quali la Turchia, chiediamo di riflettere bene sulle conseguenze pericolose che questa apertura può comportare, soprattutto nei confronti delle comunità islamiche che pretendono in maniera sempre più aggressiva di essere riconosciute anche in sede legislativa, oltre che in quella sociale e religiosa, finora mai negata loro. Non illudiamoci di risolvere problemi di questo genere con il tanto conclamato “dialogo”, perchè per noi occidentali vissuti all’ombra della cultura cristiana, il dialogo, vale a dire la convivenza pacifica fra diverse religioni, è una cosa ovvia perché ammettiamo la libertà religiosa e di coscienza, ma per il mondo musulmano questo è impossibile, proprio perché “l’essenza” della cultura islamica è fondata sulla intransigenza più inflessibile e sulla totale identificazione tra fede e politica, tra diritto divino e norma giuridica, così da rendere impossibile un’intesa che si basi sui “diritti dell’uomo”. (S Nitoglia, L’Islam com’è, Minotauro). Tant’è vero che la stessa Corte di Giustizia Europea in data 31 luglio 2001 ha affermato con sentenza l’incompatibilità della Legge Coranica (Shari’ah) con la Convenzione per i diritti dell’uomo. (Affaire Refah Partisi)
La nostra Associazione Cultura Cristiana si è proposta di affrontare brevemente questo argomento lungo due diverse direzioni: 1) i contenuti della fede islamica e 2) i 1400 anni di storia dell’Islam.
1) I CONTENUTI: l’unica fonte della dottrina islamica (Shari’ah) è il Corano, Libro-divinità, consegnato da Maometto ai suoi fedeli. Maometto (570-632) si sentì investito del compito di sottrarre gli uomini alla idolatria “sottomettendoli” ad un unico Dio, Allah, un Dio lontano, inconoscibile, impenetrabile all’intelletto umano, arbitro assoluto di tutto, che esige la punizione dell’uomo anche con la mutilazione e la morte violenta, un Dio nei confronti del quale l’uomo non ha né libertà né responsabilità. Due conoscitori della legge coranica, Bausani e Fahad, fanno notare che l’Islam, non ammettendo la conoscenza razionale di Dio e del mondo, fonda le sue conoscenze solo sulla fede come valore assoluto, cioè su un fideismo cieco in nome del Corano, dove prevale una concezione della vita fatalistica e sensuale.
Siamo ben lontani dalla teologia cattolica la quale insegna che Dio è nostro Padre, ricco di misericordia, rispettoso della libertà dell’uomo, fatto a Sua immagine e somiglianza, un Dio che si fa conoscere all’intelletto umano non solo attraverso l’opera della creazione ma soprattutto attraverso la Rivelazione di Gesù Cristo, suo Figlio fatto uomo; questo Dio che ama l’uomo a tal punto da affidargli un preciso Comandamento: quello dell’Amore. Ma la difficoltà più grossa per un’intesa con l’Islam non riguarda solo l’aspetto teologico-religioso ma investe, come accennato, anche l’ambito cosiddetto “laico”, cioè quello civile, sociale e legale perché la visione dell’uomo, della vita, della società, della famiglia, della legge, è del tutto stravolta. Infatti:
• l’Islam non conosce il concetto di “persona” come soggetto di diritto, concetto tipicamente cristiano, ma solo il diritto della “ummah”, cioè della comunità;
• l’Islam non concepisce la famiglia intesa come libera scelta di un uomo e di una donna, ma come scelta unilaterale di un uomo che decide di “comprare” una o più donne, le quali sono escluse dalle decisioni e dalla vita del marito, e possono essere ripudiate e private dei figli in qualunque momento. Maometto, che ebbe una ventina di mogli, più le concubine, sancì il diritto dell’uomo alla più libera poligamia, a spese della donna (Cor.IV,3).
• l’Islam non concepisce il concetto di libertà, né quella personale, né di associazione, né di stampa, ecc. Chi non riverisce Maometto oppure osa obiettare un qualunque punto del Corano viene ucciso senza processo perché il Corano è l’unica legge, religiosa e civile, immutabile e intoccabile. Carlo Sgorlon in un articolo sul quotidiano “Il Tempo” affermava: “Il maomettano “tipo” non si integra, chiede che ogni suo costume religioso sia rispettato, ma egli nulla concede al cristiano perché il vero mussulmano non cede mai, non conosce né la tolleranza, né la mutazione di atteggiamento. O fai ciò che lui vuole, oppure si arriva alla guerra.
• l’Islam divide il mondo in “territorio dell’Islam” e in “territorio di guerra degli infedeli” e quest’ultimo deve essere conquistato con la “guerra santa”, obbligo imposto da Dio a tutti i musulmani finché il mondo intero non sia stato “sottomesso” ad Allah, cioè allo Stato Islamico. Anche la penetrazione silenziosa dei musulmani attraverso l’immigrazione punta alla conquista del mondo.(G.Vignelli, “L’invasione silenziosa”, Ed. Minotauro).

Mons. Fouad Twal, arcivescovo di Tunisi, in una dichiarazione sulla rivista “Nuntium”, afferma che l’Islam è portatore di un modello di società mirante all’istituzione di uno Stato teocratico e totalitario fondato sulla “Shari’ah”, e che la “Jiahad”, la guerra santa, non è un aspetto marginale dell’Islam, ma costituisce un obbligo grave del credente, e contro coloro che hanno voluto interpretare questo termine in modo riduttivo, come se fosse solo un combattimento spirituale, l’Arcivescovo risponde che i testi e i fatti sono chiari: “Si tratta di una vera lotta armata contro gli infedeli, cioè contro tutti coloro che non sono musulmani. E’ la religione della forza perché si impone solo con la forza e cede solo davanti alla violenza. Islamismo e violenza fanno parte integrante dell’Islam”.
Recita infatti il Corano: “Vi è prescritta la guerra, anche se non vi piace” (Cor.2,216). “Uccidete gli idolatri ovunque li troviate” (Cor. 9,5). “Profeta! Lotta contro gli infedeli e gli ipocriti e sii duro con loro” (Cor. 66,9). In questa lotta gli “infedeli” non possono rivendicare alcun diritto inerente la loro condizione di esseri umani, perché l’Islam non riconosce, come soggetti giuridici, persone o Stati non musulmani, e nemmeno riconosce i diritti dei prigionieri che sono “proprietà” dei vincitori. La schiavitù abolita in Occidente dal Cristianesimo, è legittimata nei Paesi islamici perché riconosciuta ufficialmente dal Corano (Cor.2,221)

2) I “1400” ANNI DI STORIA. Come si è diffuso l’Islam? A forza di guerre. Ne diede il primo esempio il fondatore, Maometto, trucidando sia i “popoli idolatri”, che dovevano essere ricondotti alla fede in un solo Dio, sia il “popolo del libro”, cioè Cristiani ed Ebrei presenti in Arabia con numerose comunità. A soli vent’anni dalla morte del “Profeta” gli arabi musulmani, condotti dal califfo Caleb, conquistarono la Palestina, tutta l’Africa cristiana mediterranea, sconfissero l’impero persiano e minacciarono Bisanzio. Quindi dal Marocco passarono in Spagna, cacciarono i Visigoti e da lì avrebbero invaso l’Europa se non fossero stati fermati a Poitiers da Carlo Martello (732). Quegli arabi musulmani che rimasero in Spagna dopo la sconfitta di Poitiers costituirono una forte comunità, sempre più insidiosa e aggressiva per il resto d’Europa. Solo dopo ben sette secoli, nel 1482, con il Re Ferdinando d’Aragona, gli arabi furono cacciati. Il contatto con la civiltà greco-bizantina e romano-cristiana plasmò per qualche secolo la durezza di quei guerrieri che seppero dare il meglio di sé come filosofi e scienziati.
Tuttavia dal secolo XV° la cultura islamica cominciò un inesorabile declino. L’indole bellicosa dell’Islam arabo, resa ancor più terribile dalla presenza massiccia dei Turchi musulmani (Ottomani), riemergeva prepotente minacciando seriamente tutta la civiltà cristiana. In questo spirito di difesa della cultura occidentale i cristiani combatterono a Lepanto (1571), a Vienna (1683), a Belgrado (1717) impedendo l’avanzata mussulmana in Europa.
Le stesse Crociate condotte dai cristiani contro l’Islam tra il XII° e XIII° secolo nulla hanno da spartire con le guerre sante islamiche perché le Crociate furono spedizioni militari promosse non per imporre la fede cattolica, ma per liberare i luoghi santi occupati dai musulmani che impedivano l’accesso, pena la morte, ai pellegrini cristiani.
La rivista Mashrek International rendeva pubbliche le risoluzioni prese dal Consiglio Islamico tenuto a Lahore (Pakistan) nel 1980, le quali stabilivano che “la regione mediorientale deve essere tutta islamica entro il 2000. I gruppi popolari che non appartengono al credo islamico devono essere distrutti”. Così è realmente avvenuto. Commenta a tale proposito l’islamista prof. Onorato Bucci che dal Libano, in quindici anni di guerra civile, senza contare il numero dei morti trucidati, si è avuto un drammatico esodo di oltre due milioni di cristiani, maroniti e di altre confessioni, in Europa e nelle Americhe. Non meno drammatica, continua Bucci, la situazione nelle altre Nazioni mediorientali: Egitto, Turchia, Siria e, più recentemente, Sierra Leone, Sudan, Nigeria, isole Molucche, isola di Timor e tutta l’Indonesia in generale che hanno subito eccidi incalcolabili e la cui popolazione, prima in maggioranza cristiana, è ora per forza quasi tutta mussulmana. Anche nelle Filippine, mansueto Stato cattolico, è entrato un gran numero di musulmani che vuole creare uno Stato musulmano a suon di guerre, persecuzioni e uccisioni. Ci sono molte ragioni per credere che anche in Italia e in Europa potrebbe accadere la stessa cosa. A tutti è noto il recente massacro in Nigeria di 250 cristiani a causa di una innocentissima frase su Maometto! C’è di che riflettere! Il bilancio dei cristiani uccisi nel mondo, in prevalenza dove vige la shari’ah islamica, è di circa 160.000 vittime all’anno, come documenta Antonio Socci nel suo ultimo libro “I cristiani perseguitati” Ed. Piemme.
Davanti a questa prospettiva, che significato hanno parole come “dialogo” o “pace”? Significano forse un atteggiamento passivo e rinunciatario come il massimo bene da raggiungere, grazie al quale si può avere salva la vita perdendo la propria identità e la propria libertà? E come si vivrà dopo? E’ evidente che una simile concezione di pace non significa solo rifiuto della guerra ma diventa una dottrina, uno stile di vita, un mito irenico e relativistico secondo il quale non esiste alcuna verità da difendere. Questa pace falsa in nome della quale vengono sepolte non solo le armi ma anche i princìpi, i valori, la fede, l’onore, la cultura ecc. di tutto un popolo, non fa altro che modellare una povera umanità-fantoccio in balìa dei prepotenti.
Mons. Bernardini, da oltre 40 anni Arcivescovo di Smirne in Turchia, ha dichiarato “Durante un incontro sul dialogo islamo-cattolico, un autorevole personaggio musulmano disse ai partecipanti: “Grazie alle vostre leggi democratiche vi invaderemo; grazie alle nostre leggi religiose vi domineremo”. E aggiunge il Prelato che c’è proprio da crederci perché il “dominio” è già cominciato con i petroldollari, usati non per creare lavoro nei paesi poveri del Nord Africa o del Medio Oriente, ma per costruire moschee nei paesi cristiani attraverso l’immigrazione continua. Come non vedere in questo, continua l’Arcivescovo, un chiaro programma di espansione e di riconquista? I musulmani, infatti non sanno creare industrie ma sono magnifici guerriglieri che non temono la morte (…)”. E noi ci chiediamo sconcertati: “Com’è possibile che questi timori non sorgano mai nella mente dei nostri politici?”
Forse questa potrebbe essere la punizione che noi cristiani dobbiamo pagare per aver annacquato la nostra fede in un qualunquismo religioso senza identità, non esitando a cedere chiese cattoliche ai musulmani in segno di ecumenismo, a togliere i crocifissi in segno di tolleranza, a fare sfoggio di ateismo o di libertinaggio sessuale anche contro natura perché di moda ecc. tutte colpe che gridano vendetta al cospetto di Dio e che non restano impunite.
Tuttavia prendendo esempio dal coraggio di coloro che hanno arrestato l’avanzata islamica nei secoli precedenti, ci resta solo questo compito: imitarli. Li imiteremo innanzitutto irrobustendo la nostra fede con buone letture che, oltre a vincere l’ignoranza religiosa, ci possono caricare di entusiasmo e di fiducia (F. Rancan, Il senso del vivere. Uomo, tempo, eternità Ed.Ares, 2000) e poi utilizzando quell’arma efficacissima contro tutti i pericoli che è il Santo Rosario, unito alla potenza della Messa perché quella che forse si presenterà non sarà solo una lotta fra gli uomini ma vedrà direttamente impegnate le potenze dei Cieli. Non per nulla il Santo Padre ha voluto dedicare tutto il 2003 al Santo Rosario invitando ciascuno ad affidarsi al Cuore Immacolato di Maria, Regina di tutti i cristiani. icon_exclaim.gif

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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 12/03/2004 10.55
.......Caro Giacomo.....quanto tu hai inserito è giustamente una riaffermazione della pericolisità che viviamo....inutile negarlo...questo forum non vuole coprire questi pericoli ma aprire altre porte......
PACE E GUERRA  sono descritti nel Corano......
Il punto è che i Musulmani hanno una applicazione FONDAMENTALISTA DEL CORANO......un pò come la Sola Scriptura dei Protestanti..........dimostrazione è data dal Butindaro, in rete appare come un esponente di non poco peso per gli Evangelici dal quale ATTINGONO LE DOTTRINE.....il quale dichiara che è fin anche PECCATO CONTRO DIO IL DEPILARSI......o l'ascoltare dischi di Domenico Modugno......
Ciò che questo forum tentava di evidenziare che è innegabile che in passato i Musulmani comunque sia NON ERANO COSI'.....la Jahad........è NATA IN QUEST'ULTIMO SECOLO....DURANTE LE cROCIATE ERAVAMO NOI AD IMPEDIRE LA LORO AVANZATA...SPERO CHE TUTTI ABBIANO STUDIATO LA BATTAGLIA DI LEPANTO E LA BATTAGLIA DI VIENNA....ultimo tentativo di questa avanzata.......
Il problema dei musulmani oggi è che dovrebbero imparare a distinguere i versi del Corano...vedete amici noi abbiamo il Vecchio e Nuovo Testamento....ma se NON avessimo il Nuovo, come avremmo utilizzato il Vecchio?
Lascio a voi la risposta......
Lo dimostrano gli Ebrei oggi...che per quanto io sia vicina a loro, NON accetto però che usino la Thorà per GIUSTIFICARE  la risposta alla guerra......lo dico con serenità perchè la Chiesa ci è passata......le Crociate iniziarono PER UNA GIUSTA CAUSA......
LIBERARE LA TERRA SANTA....PROTEGGERE I LUOGHI IN CUI è NATO IL CRISTIANESIMO.......DIFENDERE LA NOSTRA CULTURA E LA NOSTRA FEDE......ma a che cosa ha portato??
Perciò NON scandalizziamoci di ciò che è scritto nel Corano perchè la stessa accusa di DEICIDIO applicato ai Giudei, è letteralmente scritta in Atti.....ed è stata usata per secoli per combattere gli Ebrei...........in che cosa sbagliammo?
SBAGLIAMMO NEL FONDAMENTALISMO.......sbagliammo nel non leggere da altre pagine dei Vangeli che all'accusa di deicidio TRASCINAVANO OGNUNO DI NOI......TUTTI NE ERAVAMO RESPONSABILI...ma ci sono voluti 2000 anni per riconoscerlo.....
I Musulmani sono alle prime armi su certi aspetti che invece noi abbiamo maturato da secoli......
Certamente occorre NON abbassare la guardia....ma non possiamo escludere che anche in loro possa maturare quel concetto DI INTERPRETAZIONE.......che ha portato la stessa Chiesa a maturare il suo rapporto con i non cristiani e con i cristiani separati......
Fraternamente Caterina

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Consiglia (1 suggerimento finora)Elimina    Messaggio 14 di 35 nella discussione 
Da: Soprannome MSNamdg0266Inviato: 12/03/2004 11.09
Cara Caterina ,
accolgo la tua osservazione e la posso condividere.
Riguardo ai nostri "fratelli maggiori" e allo scontro tra civiltà che si sta palesando sempre più
sotto i nostri occhi, ti inoltro un post, ...in merito, che mi è pervenuto poco tempo fa.
Ciao
L'avanzata maomettana e` preoccupante, specialmente nella
ex-cattolica Europa.
Ma non e` tutto  semplicemente ricollegabile al desiderio islamico di
espansione nei territori del Dar el harb, cioè di guerra e di conquista:
c'e`, dietro a questo palese ed atavico moto di conquista, un piano ben
congeniato, dalla solita lobby giudeo-massonica, per spingere masse di
disperati nell'El Dorado europeo, e contemporaneamente permettere a gruppi
armati islamici di  invadere i territori cristiani. La guerra in Bosnia e la
disgregazione della ex-Iugoslavia, per esempio sono serviti a creare un
canale islamico armato che potesse dalla Turchia fare da ponte sin alle
porte di Vienna. La Turchia, voglio ricordare, e` fortemente voluta dagli
USA quale nuovo membro, insieme ad Israele, della Comunita` europea.
Quando cio` avverra`, oltre ai circa settanta milioni di turchi, altri circa 250
milioni di turcofoni, ai quali gia` la Turchia riconosce cittadinanza (tutti
paesi dell'arco sud dell'ex URSS) diventeranno di diritto cittadini europei
e si aggiungeranno ai milioni che gia` vi risiedono e che prolificano come
conigli (mentre noi abbiamo le nostre belle leggi a garanzia dell'aborto...).
USA e ONU controllano che tutto avvenga secondo copione e che nessuno si
permetta di intralciare i loro piani criminali.
Lo scopo e` di creare uno scontro tra civiltà, islam da una parte e
cristianita` dall'altra, per eliminare in un sol colpo gli ultimi baluardi
di resistenza al progetto mondialistico di globalizzazione e di governo unico
del pianeta, tanto caro alla setta giudea.
Se con la cristianità il gioco è stato abbastanza semplice, con l'islam è
invece tutto piu` complicato ed arduo.
Il Concilio Vaticano II è servito, tra l'altro, a disarmare la cristianità nella
dottrina, nella fede, nella Messa, nei sacramenti, coprendo occhi e orecchie
a tutti con un ecumenismo sincretista ed autolesionista. Il Novus Ordo
Missae (N.O.M.) e solo l'aspetto religioso del Nuovo Ordine Mondiale(N.O.M.)
voluto dai servitori delle logge e del GADU (Grande Architetto Dell'Universo).
Ma con l'islam non è cosi` semplice come sembra.
Loro credono in una società teocratica e così risulta molto
difficile far loro assimilare altre credenze e "tradizioni" (cosi` le definisce Papa Wojtyla)
ed assimilarli sincretisticamente con i loro culti pagani. Oltre tutto il problema
palestinese è molto piu` complesso di come possa a prima vista sembrare.
Essi occupano con la moschea di Omar (la terza per importanza al mondo per i
musulmani) l'area dove sorgeva un tempo il Tempio (distrutto come
profetizzato da NSGC), che i giudei hanno tutta l'intenzione di riedificare
per l'imminente (secondo loro) venuta del messia. Ciò è alla base del
progetto sionista e delle sette rabbiniche che hanno in mano Israele, ma che
hanno in mano anche l'economia mondiale ed il Congresso americano, il
Presidente degli USA, il Pentagono, le banche ed i mezzi di comunicazione,
la Corona Britannica ed i nostri politici da operetta: TUTTO!!!.
Con questo scontro di civiltà essi otterrebbero il duplice scopo di
eliminare una volta per tutte l'odiata religione cristiana e nel contempo
avere la motivazione (e, motivare anche soldati e combattenti dell'occidente)
per eliminare l'ostacolo islamico al Governo Unico Mondiale da loro
presieduto e con a capo il loro messia, cioe` l'Anticristo.

Posso consigliare lo studio di due testi unici nel loro
genere, e la lettura attenta di due altri libri scritti ad Maurizio Blondet.

Li elenco.
 
-1-   "MASSONERIA E SETTE SEGRETE, la faccia occulta della storia" - di
 Epiphanius -  Editrice "Ichthys" - via Trilussa 45 - 00041 Albano
 Laziale (Roma)  650 pgg. - euro 60 circa
 
-2-   "PER PADRE IL DIAVOLO" - don Curzio Nitoglia (il miglior esperto
 italiano e forse mondiale del problema ebraico) - Societa` Editrice
 Barbarossa    - casella postale 136 - 20095 Cusano Milanino
 (Milano)   ...si puo` richiedere anche presso Centro
 Librario Sodalitium, Localita` Carbignano 36 - Verrua Savoia
 (Torino)  470 pgg.- euro 31
 
-3-   "11 SETTEMBRE : COLPO DI STATO IN USA" - Maurizio Blondet - edizioni
 EFFEDIEFFE - Largo Alpini 9 ,
 20145 MILANO -     144 pgg. euro 10
                                                       
-4-   "CHI COMANDA IN AMERICA" - Maurizio Blondet - stessa casa editrice
EFFEDIEFFE .....    180 pgg. - euro 13  
 


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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 12/03/2004 12.18
c'e`, dietro a questo palese ed atavico moto di conquista, un piano ben
congeniato, dalla solita lobby giudeo-massonica, per spingere masse di
disperati nell'El Dorado europeo, e contemporaneamente permettere a gruppi
armati islamici di  invadere i territori cristiani.
...
..........
Mio caro Giacomo.....è un piacere parlare con te....vedi...ho sempre tentato di EVITARE DI TRASCINARE NEL GRUPPO LA POLITICA.....ma tu HAI FATTO CENTRO....
....il nodo della questione drammatica che ci ha trascinato anche in un terrorismo ben organizzato......si chiama LOBBY....ed è di matrice sionista-massonica......
Tuttavia come ti azzittiscono? perchè appena tocchi gli Ebrei, ti accusano di essere RAZZISTA...mentre l'ignoranza della massa popolare NON capisce che l'Ebreo è una cosa....il sionismo è un altra cosa......
E a questa confusione ed ignoranza dobbiamo ringraziare, noi qui in Italia il caro partito comunista.....il quale è una sorta di PONTE dove filtrano le questioni più delicato che IL POPOLINO NON DEVE SAPERE.....
L'attentato a Madrid certamente è dell'ETA....ma attenzione...negli anni '70 l'ETA aveva fatto connubio con le nostre Brigate Rosse......già da tre anni fu denunciata l'ETA per il suo nuovo connubio con frangie armate arabe......
NON SI FANNO ATTENTATI se sul luogo non c'è un appoggio logistico......
Riguardo alla Bosnia ed alla Croazia.....nessuno  si chiede perchè la Chiesa venne ATTACCATA NEL 1990 QUANDO DIFESE  LA CROAZIA? POSSIBILE CHE NESSUNO SI CHIEDA CHE INTERESSE AVEVANO GLI STATI UNITI NELLA EX-JUGOSLAVIA??
Poi leggiamo:
USA e ONU controllano che tutto avvenga secondo copione e che nessuno si
permetta di intralciare i loro piani criminali.
........
ebbene....come mai NESSUNO SI CHIEDE.....perchè è stata la Chiesa quando ha deciso di voler partecipare come MEMBRO DELL'ONU??
Ma come mai NESSUNO  si chiede perchè la Gran Bretagna MEMBRO DELL'UNIONE EUROPEA, ha rifiutato di aderire alla moneta unica?
Amici....la politica è una "gran brutta bestia"......e se NON SIETE IGNORANTI....vi accorgerete che l'intero mondo si sta METTENDO CONTRO LA POLITICA DELLA CHIESA....ma come mai nessuno si chiede il perchè?
Vi siete chiesti perchè SOLTANTO LA CHIESA CATTOLICA SI sta battendo perchè NON venga fatto il muro a Gerusalemme??
Vi siete chiesti come mai il Papa ha fatto l'Enciclica su Ecclesia Europa?? NON penserete che abbia voglia di espanzionismo....!!
MA PERCHE' NESSUNO SI CHIEDE.....CHE COSA STA SUCCEDENDO??
Lo scopo e` di creare uno scontro tra civiltà, islam da una parte e cristianita` dall'altra, per eliminare in un sol colpo gli ultimi baluardi di resistenza al progetto mondialistico di globalizzazione e di governo unico del pianeta......
..........
Ma possibile che la gente è così IGNORANTE DA CREDERE VERAMENTE CHE IL COMUNISMO ITALIANO.....AGISCA A FAVORE DELLA GLOBALIZZAZIONE PERCHE' COSI' SI ELIMINEREBBE LA FAME NEL MONDO???
VI DO LA MIA PACE....NON COME QUELLA CHE IL MONDO VI DA.......(Gesù)
In un dibattito ieri sentivo di un politico che rispondendo a chi diceva "attenzione che si farà un attentato al cuore della cristianità-ROMA-", rispondeva: " NON si azzarderanno, perchè il Papa MOBILITEREBBE MILIONI DI CATTOLICI" ...........ehm scusate.....dove stanno questi milioni di cattolici pronti a difendere Cristo??
Idem dicasi per i protestanti o per gli evangelici......davvero si mobiliterebbero per difendere Cristo? Questi si sono mobilitati per ATTACCARE LA CHIESA......ECCO PERCHE' INTANTO E' NECESSARIA L'UNITA'......
Per carità, non la voglio fare facile......il discorso è maledettamente complicato......ma questo testo, ho piacere e dolore di dirlo.....contiene delle verità che NON TUTTI CONOSCONO.....
Unica noto che gli contesto a ll'autore del testo portato da Giacomo...è il colpevolizzare il Concilio Vaticano II......
Il Concilio Vaticano II è servito, tra l'altro, a disarmare la cristianità nella dottrina, nella fede, nella Messa, nei sacramenti, coprendo occhi e orecchie a tutti con un ecumenismo sincretista ed autolesionista.
NON SONO D'ACCORDO...andrebbe detto che " CI SI E' SERVITO DEL VATICANO II PER ....ecc...ecc...."
Chiariamo, per favore un aspetto definitivo:
Un Concilio si riunisce PER DECRETARE, PER ANNULLARE, PER VERIFICARE, PER AFFERMARE O RIAFFERMARE......il Vaticano II si riunì PER  RIAFFERMARE la fede e le dottrine della Chiesa Cattolica.....apportando soltanto degli approfondimenti su questioni rimaste in sospeso dal Concilio di Trento e dal Vaticanio I interrorrotto per la presa di Porta Pia.....Nel Concilio Vaticano II NON E' STATA FATTA ALCUNA NUOVA DOTTRINA......NULLA E' STATO ANNULATO....si sono poste alcune vecchie concezioni in ambito NUOVO E ALLA LUCE DEL VANGELO CHE CAMMINA CON I TEMPI...senza per questo essere modificato......
Il Concilio di fatto è stato MANIPOLATO.......
a ragione padre Amotrh sostiene che il Magistero NON E' AFFATTO CONOSCIUTO.....e che occorre conoscerlo e OBBEDIRE....
Lo stesso esorcista ACCUSA SOVENTE VESCOVI E PRETI DISOBBEDIENTI, ALLERGICI AL MAGISTERO....TANTO DA NON CREDERE NEMMENO IN SATANA......
Il '68.....anno CRUENTO per lo stesso Vangelo, dal quale il Cristo ne usciva FIGLIO DEI FIORI.....che fumava canne e faceva l'amore libero......secondo lo spirito AMERICANO, ha apportato dei gravissimi fraintendimenti appoggiati da un BOOM ESPANZIONISTICO PROTESTANTE......il quale avendo eliminato il Sacro dal suo culto, HA INFETTATO NEGATIVAMENTE NON POCHE COSCIENZE.......retaggio del '68....fu se ricordate LA TEOLOGIA DELLA LIBERAZIONE......di matrice COMUNISTA.....e appoggiata da non pochi MISSIONARI PESSIMISTICI E STANCHI FORSE DI SUBIRE OGNI ANGHERIA.....ma un missionario NON può, specie se cattolico, uniformarsi ad ideologie politiche...può trarne del buono, ma non farne una teologia o addiruttira una DOTTRINA come è accaduto....e che la Chiesa UFFICIALMENTE HA CONDANNATO......
La Chiesa ha condannato teologhi estremisti.....ha sconfessato dottrine estranee al suo Spirito....ma la Chiesa non può obbligare oltre...OCCORRE RINNOVARE LE COSCIENZE.....
Tutto si collega per chi vuole VERAMENTE  e ....privo da pregiudizi, conoscere le cose come stanno......
Grazie per questi approfondimenti, spero facciano riflettere senza però trascendere anche noi in un fondamentalismo che chiuda le porte perchè non si può abbattere un muro, alzandone un altro.....
Infine ricordiamoci FATIMA....."La Chiesa dovrà MOLTO SOFFRIRE...NUOVE PERSECUZIONI CI SARANNO.....TANTI SARANNO I MARTIRI.....IL PAPA AVRà MOLTO DA SOFFRIRE...."
La famosa parusia....o "inizio delle sofferenze" in Mt.24,4-14.....non devono distoglierci dal fatto che "..tutto ciò non è che l'inizio delle sofferenze...SARETE ODIATI A CAUSA DEL MIO NOME...molti soccomberanno....ALTRI SI TRADIRANNO ODIANDOSI A VICENDA......."
Attenzione a queste parole....l'odio vicendevole E' FRA I CRISTIANI E NON FRA CRISTIANI E MUSULMANI.....quante chiese evangeliche portano ad odiare i cattolici per la VENERAZIONE ALLA MADRE DI DIO??l'odio del mondo invece è CONTRO TUTTI I CRISTIANI......i quali, leggete bene Matteso SI TRADIRANNO L'UN L'ALTRO, ODIANDOSI A VICENDA......SORGERANNO FALSI PROFETI....... e noi stupidamente pensiamo ai NON cristiani....mentre i falsi profeti possono sorgere solo fra i cristiani.....QUESTI TRARRANNO MOLTI IN INGANNO.....
L'AMORE SI RAFFREDDERA' dice Gesù....e questo lo percepiamo già da oggi......con il venir meno DELLE DEVOZIONI, DELLA PIETA' POPOLARE, DELL'ADORAZIONE EUCARISTICA.......
Fatima non ha detto nulla di nuovo, ma ci ha avvisati che ancora una volta il Vangelo NON MENTE.....mai la Chiesa è stata perseguitata come oggi....perchè la persecuzione è SUBDOLA E NASCOSTA......perchè si attacca la Chiesa alla radice, alle DOTTRINE ALLA SUA FEDE......
SVEGLIATEVI....ma sul serio.....
Fraternamente Caterina
(Teofilo)
00domenica 3 gennaio 2010 14:54
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Da: Soprannome MSNStefanoS79Inviato: 12/03/2004 14.44
......SORGERANNO FALSI PROFETI....... e noi stupidamente pensiamo ai NON cristiani....mentre i falsi profeti possono sorgere solo fra i cristiani.....QUESTI TRARRANNO MOLTI IN INGANNO.....
Mi stupisci Caterina....
Maometto era un falso profeta
o un Vero Profeta di Dio come Mosè, Elia, Eliseo, ecc..?
I falsi profeti ci sono purtroppo già...e in tutte le chiese cristiane, sono i "cristiani modernisti", favorevoli ad aborto, sodomia, sacerdozio femminile, eutanasia, che riducono il Vangelo a un "testo storico" e Nostro Signore ad un oscuro "Gesù storico" che avrebbe studiato in gioventù da esseni, egiziani e perchè no, anche induisti.
Apriamo gli occhi e le orecchie....osserviamo quello che dicono spesso anche esponenti di rilievo nella Chiesa....si basano come principio cardine su Scrittura, Tradizione e Magistero, oppure su sociologia, filosofia, umanesimo, ecc...??
C'è così da stupirsi se il Signore si manifesta in quelle comunità ecclesiali dove la dottrina è imperfetta e barcollante, ma ci sono cuori sinceri che Lo ricercano con insistenza e devozione?
Il movimento pentecostale avrebbe davvero potuto moltiplicarsi così tanto ed arrivare in 100 anni ad essere costituito da 600 milioni di cristiani, se non lo avesse guidato Dio?
Preghiamo MOLTO per i sacerdoti....sono bersagliati da satana in modo violentissimo.... e i tristi risultati li abbiamo sotto gli occhi ogni giorno.

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Da: Soprannome MSNamdg0266Inviato: 12/03/2004 16.37
Carissima Caterina, anche per me è un piacere dialogare con te, infatti penso proprio che abbiamo idee e vedute abbastanza simili. Condivido quasi tutto ciò che hai scritto. Solo un piccolo appunto, io penso che il post da me inviato non verte tanto su tematiche politiche ne aveva lo scopo di aprire dispute di carattere politico.
Purtroppo quella (nel messaggio) è solo la realtà più cruda  che siamo chiamati a vivere giorno per giorno ed evidentemente a tanti potrà dare fastidio, si preferisce non vedere o far finta di niente. Altro che teatrino politico, c'è solo da battersi il petto mille volte!
Poi riguardo i falsi profeti, ritengo che essi sono presenti anche fuori della cristianità, vedi per esempio: maometto, buddha, confucio, sai-baba, e chi più ne ha più ne metta...!
Se poi si stava trattando solo dei profeti in quanto tali, facendo riferimento a quelli biblici ...sono daccordo con te.
Saluti cari
Giacomo

Rispondi
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 12/03/2004 18.38
Se poi si stava trattando solo dei profeti in quanto tali, facendo riferimento a quelli biblici ...
.............
...esatto Giacomo....il mio punto di vista è questo: se io sono CRISTIANA...chi sarà per me un "FALSO PASTORE" (??) non certo un buddista....il quale so che non può parlarmi di Cristo in termini biblici......ma lo sarà colui che mi vuole ALLONTANARE DALLA CHIESA.......perciò.....caro Stefano....quando io parlo di MEA CULPA...non posso accusare un musulmano....ma discuterò su quei cristiani che portano LE DIVISIONI perchè Gesù ha detto che fino a quando NON saremo uniti..."il mondo NON crederà....."
Sul fatto della questione politica anch'io NON vorrei vederla così, ma questa è una guerra POLITICA......che viene fatta passare per guerra di religione.....la spectre esiste.....
Ragioniamo sul termine ANTICRISTO..certamente che potrà essere anche un musulmano, ma principalmente ANTICRISTO è colui che si ANTEPONE al Cristo, cioè.....non è necessariamente uno che NON crede, ma può essere anche colui che crede ma si ANTEPONE A LUI.....l'anticristo (e si parla al PLURALE nei Vangeli) è legato alla questione dei FALSI PROFETI e se Cristo ci dice di fare attenzione e l'apostolo ci dice di fare DISCERNIMENTO, significa che i falsi profeti peggiori, NASCONO NELLA NOSTRA FAMIGLIA....altrimenti un cristiano, se l'anticristo o il falso profeta NON fosse prettamente cristiano..... avrebbe meno difficoltà a riconoscerlo....
Fraternamente Caterina

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 19 di 35 nella discussione 
Da: Soprannome MSNStefanoS79Inviato: 12/03/2004 20.35
Insomma stai dicendo tra le righe che gli anticristi sarebbero gli evangelici anti-cattolici?
Io onestamente trovo che sia molto più "anticristo" il prete o il religioso che non porta le persone ad un rapporto intimo, profondo e personale con Gesù.

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Consiglia Elimina    Messaggio 20 di 35 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 12/03/2004 20.56
....eheheh no no...caro Stefano non strafiamo..... per me "falso profeta" potrebbe anche risultare un lefebvre...se continua (con i suoi successori) ad insegnare CONTRO  il Concilio e CONTRO  la Chiea...comprendi?
Sulla tua senda parte del messaggio concordo...infatti come vedi...stai arrivando a dire ciò che io credo.....ma attenzione...il parroco NON si può sostituire alla TUA FEDE E ALLA TUA VOLONTA' E AL TUO LIBERO ARBITRIO.....ma concordo che diventa un "cattivo pastore" nel momento in cui ti ALLONTANA dalla verità......o se NON ti insegna, per sua scelta, ciò che la Chiesa insegna...comprendi?
Così come in ambiente protestante-evangelico...per me "falsi pastori" sono coloro che insegnano che Maria NON E' MADRE DI DIO.......o che insegnano che Cristo NON è nell'Eucarestia....ATTENZIONE.....non nel loro culto, ma se accusano la NOSTRA Eucarestia...comprendi?....in sostanza per me che un pastore NON creda mi sta anche bene e che viva in serenità la SUA fede....mi sta bene...ma se INSEGNA il falso...allora è un "falso pastore"..non si scappa Stefano perchè o la Chiesa ha mentito per 2000 anni....e abbiamo dimostrato che non è così...oppure loro NON VEDONO PUR VEDENDO....e s.Agostino dice....
Perché voi, che siete cristiani, non volete vivere in pace con i cristiani, e volete spezzare il vincolo dei sacramenti, comuni a tutti noi? Che cosa vi abbiamo fatto? .....
......
litigano per questioni di tal genere che non possono arrivare a nessuna determinata soluzione né basandosi sull'autorità della Sacra Scrittura né sulla Tradizione della Chiesa universale né sull'utilità di rendere più santa la vita
Come vedi queste affermazioni di Agostino nell'anno 400 sono più attuali che mai...dunque prima di vedere i "nemici" solo all'esterno...comprendiamo il "nemico" all'interno.....fra i cristiani.....perchè coloro ai quali Agostino parla...erano cristiani USCITI DALLA CHIESA.......
Credo che in linea di massima concordiamo anche se per strade diverse....
Fraternamente Caterina

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 21 di 35 nella discussione 
Da: Soprannome MSNStefanoS79Inviato: 12/03/2004 21.26
Credo che in linea di massima concordiamo anche se per strade diverse....
Fraternamente Caterina
Esattamente.
Mons.Marcel Lefebre, in gioventù.
Hai mai notato una cosa?
contro di lui gli evangelici non dicono MAI NULLA, eppure nessuno più di lui è lontano dalle loro vedute di protestantesimo radicale...

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 22 di 35 nella discussione 
Da: Soprannome MSNMessaggero8Inviato: 13/03/2004 12.21
Ho letto con interesse la maggior parte dei post di questa discussione.
Soprattutto mi è stata molto utile avere la conoscenza delle manovre massoniche circa la creazione di una rete islamica in Europa che porta, tramite la scusa del rispetto della legge, alla imposizione dell'islamismo su di un territorio.
E' evidente che quando un musulmano diventa cittadino europeo, la legge deve conferirgli parità di diritto religioso. Il che significa successivamente potervisi opporre ad altre fedi in quanto la propria religione impone "l'eliminazione" degli infedeli.
Tutto questo è molto interessante!
Ci sarà una soluzione a questo?
Io dico che l'avanzata dell'islamismo è causato per colpa nostra, ovvero di quei cristiani che hanno raffreddato la loro fede, agli atei, al famoso modernismo, che ha appunto tolto potere ai veri cristiani, ormai ridotti al lumicino e quasi pronti ad essere spazzati via.
Questo è ciò che il serpente vorrebbe... anche se non fa i conti poi con l'armata, l'esercito del bene.
E' vero andiamo incontro a tempi bui. Quanti di noi sopravviveranno? Che accadrà da qui a dieci anni?
Nessuno è in grado di rispondere.
Volevo dire a Caterina che tuttavia pur non conoscendo il testo del Concilio Vaticano II questo è già fonte di divisione in questo stesso gruppo.
Non dice niente questo a nessuno di voi?
Chiunque pensi che in questo gruppo non vi sia il Serpente, è colpevole.
Il Serpente è anche qui tra noi purtroppo, e ci fa ragionare a volte con la sua mente. Oguno di noi riceve questo.
Ma Gesù vuole l'unità dei cristiani, ed è questo che dobbiamo trovare.
Non so chi ci darà la forza di realizzare questo; ma ipotizzare che la verità e la salvezza giunga da questo gruppo è inverosimile.
La verità non è qui; è solo parzialmente in ciascuno di noi. Dovremmmo accettare questo fatto.
Ecco, così si smaschera il serpente.
Inoltre Caterina, ancora oggi ci sono cristiani che credono che il terzo segreto di Fatima è quello rivelato dalla Chiesa.
La Chiesa sta crollando perchè non crede e zittisce i profeti. Così la società crolla.
Se il cristiano fosse preparato a ciò che succederà, potrebbe salvarsi. Chi credete che abbia voglia di nascondere la verità?
Il Serpente.
Chi brama di zittire i profeti?
Il Serpente.
Chi disconosce Gesù e la sua parola?
Il Serpente stesso.
E così via. Ma il Serpente è anche qui, in voi, in me che scrivo, nel gruppo, nel sito e nel server dove il sito è appoggiato, nelle mani dei programmatori e tecnici che vi hanno contribuito alla realizzazione. E' ovunque se lasciamo che esso vi entri. Figuratevi se non possa esistere nel Concilio, nel Vaticano o quant'altro, prede predilette del Serpente.
Prede predilette: ecco dove il Serpente va.
Noi sappiamo e possiamo sconfiggerlo, ma prima dobbiamo trovare l'unità.
La mia proposta per trovare l'unità è concentrarci e conoscere l'Amore. Vorrei che ognuno di noi fosse in grado di esprimere pensieri d'amore rivolti a far conoscere all'altro aspetti della vita, della fede, o del mondo che non conosce o non crede di conoscere.
Ad esempio questo messaggio so già che scatenerà una bufera, ma io ringrazio fin da ora chiunque si scaglierà con più o meno violenza verso di me. Beati voi che avete un nemico come me!
E beato me che avrò chissà quanti amici tra voi! Chi più di voi miei nemici può aiutarmi ad avvicinarmi al Paradiso?
Chi se non coloro che possono provocarmi sofferenze?
Gesù nei suoi innumerevoli esempi ci fa comprendere l'importanza del nemico: chiunque scandalizzerà uno solo di questi piccoli (quando si riferisce ai bambini) sarebbe meglio per lui che non fosse mai nato.
Gesù è il bene assoluto e ci insegna l'opposto assoluto, il male assoluto, il Serpente. Noi non possiamo vederlo perchè la nostra vista non è adatta o pronta a vederlo. Ma Gesù ce lo fa vedere Chi è e dove è.
L'Amore di cui spesso parlo è fonte di Carità e di misericordia. Così Caterina l'Amore è carità come tu mi hai ricordato.
Se non avrai carità di un bambino, come puoi pensare che Gesù potrà accoglierti nel suo amore?
Parlare di carità ed amore concordo fanno sì che la nostra bocca si apra per dire cose essenziali e cose utili. Non è perdita di tempo.
Ma il Serpente credete che sia daccordo con questo? Il suo urlo rabbioso dirà: "E' perdita di tempo. E' cosa inutile!"
Ma cosa invece direbbe nostra Madre Signora Maria ascoltando un pensiero d'amore? Se è vero che un sorriso vale più di un urlo, allora questo è l'obiettivo delle nostre discussioni.
2) Il Serpente vuole o meno l'unità del gruppo?
Ovvio che no. Il Serpente vuole ciascuno di noi disunito dall'altro, per poterlo attaccare, infierire e distruggerlo più facilmente!
Dunque sarebbe nostro obiettivo quello di creare unione del gruppo. Io sono nuovo e forse c'è già ma potrebbe in qualsiasi momento esserci una infiltrazione. Quella infiltrazione potrei essere io stesso!
Dunque come poter stare tranquilli?
"Vigilate" diceva sempre il Signore!
3) Questo potrebbe essere l'esempio che potremmo dare a chi entrerà nel gruppo, in cerca appunto di qualche sorriso che ormai nel mondo è difficile trovare. I motivi sono semplici da conoscere.
Quanto è difficile comporre un pensiero d'amore! O forse manca la capacità di lasciare che l'amore entri i noi per poi riversarsi sul prossimo, su di voi, e voi su di me.
Cosa potrebbe il Serpente contro un pensiero d'amore?
EhEh.
A questo penso e rifletto. A voi la parola mia cari nemici. Io apre a voi il mio cuore afifnchè mi possiate insegnare ciò che so e possiate distruggere la mia fede in maniera che possa ricostruirla più forte ed indistruttibile di prima.
Così mi presenterò a Gesù quando giungerà la mia ora.
Fino ad allora vorrò essere qui a parlare d'amore con voi quando il Signore in tutta Sua gloria e Potenza me lo concederà.
Perchè sono un Suo piccolo lumicino nelle Sue mani, ma se Egli vuole che questo diventi fiamma, che fiamma Sia!
Islamismo. In cosa diversifichiamo dali islamici, dai crociati, dai crociati islamici, se siamo disuniti?
C'è qualche differenza tra ciascuna di questi Serpenti?
E' l'amore che schiaccia il Serpente. E' già stato così e di nuovo così sarà.
Pace a voi e buona domenica e messa a tutti.
(Teofilo)
00domenica 3 gennaio 2010 14:56
Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 23 di 35 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 13/03/2004 12.34
Messaggero dice:
Volevo dire a Caterina che tuttavia pur non conoscendo il testo del Concilio Vaticano II questo è già fonte di divisione in questo stesso gruppo.
........
NON contraddirti Messaggero....se NON LEGGI CHE COSA PRETENDI DI DIRE?? Leggi e approfondisci prima i Documenti del Concilio, poi ne riparliamo......
La divisione non credo ci sia....con Stefano DISCUTIAMO SU ALCUNI ASPETTI...questa non è divisione.....
Sai qual'è il vero dramma?? CHE LA MAGGIOR PARTE DI COLORO CHE NON HANNO LETTO UNA SOLA RIGA DEL CONCILIO E DEI SUOI DOCUMENTI...PRETENDONO DI FARE DOTTRINA, CATECHESI E SI PERMETTONO IL LUSSO DI GIUDICARE LA CHIESA........
Il discorso SI CHIUDE QUI...questo forum era per la questione dell'Islam.....altro argomento sulla Chiesa verrà cancellato.....RISPETTIAMO I FORUM PER FAVORE...perchè nessuno qui ha tempo da perdere.....
Fraternamente Caterina

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 24 di 35 nella discussione 
Da: Soprannome MSNMessaggero8Inviato: 13/03/2004 14.27
Egoista.
Non mi hai detto buona domenica.
Mi aspettavo già una risposta così. Ormai ti conosco.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 25 di 35 nella discussione 
Da: francesco2Inviato: 15/03/2004 10.04
Pace a tutti.
Mi sembra una idea profondamente cristiana lo scopo di questo forum, vorrei, se posso, contribuire con questo collegamento che ho trovato molto interessante.
da un punto poi legge quello che segue

GESU, MAOMETTO E LE DONNE

Nei vangeli appare che le donne godano di ampia considerazione. A parte la figura di Maria  vi sono quelle che la tradizione poi ha denominate le" pie donne" che seguono  Gesu ed egli stesso spesso si rivolge ad esse. WIlliam  Reich  parlò di una concezione "matristica" dei Vangeli : in realtà però solo agli uomini veniva riconosciuto il ruolo di "apostoli" e tuttora (salvo qualche confessione protestante) il ruolo di sacerdote (e quindi anche di vescovo) viene riservato solo agli uomini

Maometto anche mostra di avere considerazione delle donne: viene riferito che consulta sempre la moglie Cadigia e poi le altre mogli e figlie che conduceva anche alla guerra e non mancano nel Corano riferimenti particolari alle donne 

An-Nisâ'(Le Donne)

Comportatevi verso di loro convenientemente. Se provate avversione nei loro confronti, può darsi che abbiate avversione per qualcosa in cui Allah ha riposto un grande bene" .

Al-Baqara(La Giovenca)

Esse sono per voi una veste e voi siete una veste per loro." 

l migliore dei credenti è colui che ha Il carattere migliore e i migliori di voi sono coloro che trattano meglio degli altri le loro mogli.

Laddove invece vi è una assoluta differenza è nei rapporti matrimoniali. Gli apostoli, come anche il precursore Giovanni Battista, appaiono  celibi e  solo pensare  a rapporti matrimoniali del Cristo sarebbe considerato un'orribile bestemmia.

Maometto ebbe invece un atteggiamento che definiremmo singolare:sposò Cadigia, una ricca vedova di circa 15 anni piu anziana il che sarebbe strano anche per i  parametridi giudizio moderni. Il matrimonio comunque fu felice, Maometto fu marito fedele, ebbero sei figli e Cadigia fu la sua prima seguace. Alla sua morte però Maometto, ormai gia uomo maturo, cambiò atteggiamento: sposò da 10 a 15 mogli giovanissime, intorno a 12 anni : ovviamente non si possono però applicare a questi comportamenti criteri e valori moderni che li condannerebbero duramente.

Anche la progenie di Maometto è fatto importante per i Mussulmani: gli Sciti si staccano dagli altri mussulmani proprio perche ritennero che la guida religiosa debba spettare a un parente di Maometto stesso

In seguito principi e potentati vari hanno cercato di rivendicare una propria parentela con il profeta. Persino Saddam Hussein si proclamò discendente dal Profeta senza che naturalmente alcuno gli credesse.

Nulla del genere naturalmente avviene nel mondo cristiano  nel quale l'unica discendenza presa in considerazione  è solo di carattere spirituale

Sia lodato Gesù e Maria

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 26 di 35 nella discussione 
Da: Soprannome MSNStefanoS79Inviato: 15/03/2004 14.44
Segnalo questo stupendo sito cristiano, in cui ci sono numerose testimonianze di musulmani convertiti a Cristo, e materiale che spiega gli errori dell'islam. (in inglese)
.
Who is Isa al Masih -- the man in white?

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 27 di 35 nella discussione 
Da: Soprannome MSNamdg0266Inviato: 15/03/2004 17.40
Informazioni incredibili.
 - Da un libro riconducibile all'attivita' di Don Luigi Villa.
(Franco Adessa, "O.N.U. gioco al massacro", Ed.ni Civilta', Brescia, 1996)
[Cito integralmente dalla pag. 176 e segg..]

Ma il culto di Lucifero e l'idea dell'iniziazione luciferiana dell'umanità, sempre accompagnati da un odio implacabile per la Chiesa cattolica e per la civiltà cristiana, non sono invenzione di David Spangler ["Reflections on the Christ", Findhorn, Scotland, 1978], ma è una costante ricorrente sia della dottrina teosofica come di quella degli alti iniziati della Massoneria.

Ecco, infatti, il pensiero di uno dei più illustri e famosi capi della Massoneria di Rito Scozzese e precursore della "Società delle Nazioni" e dell'ONU: Albert Pike [Albert Pike, 33° grado della Massoneria di Rito Scozzese, insieme ad un altro 33° grado, Adriano Lemmi, lanciò, nel 1888, nelle Logge massoniche europee, le campagne di pacifismo universale che dovevano sfociare nella creazione della "Società delle Nazioni" (cfr. Epiphanius, "Massoneria e sette segrete: la faccia occulta della storia", Trento, p. 202, nota 393 - Ed. Ichthys, Albano Laziale, Roma, senza data)].

Nel suo libro, "Morals and Dogma", ritenuto "La Bibbia" della Massoneria di Rito Scozzese [È interessante l'opinione dell'alto iniziato, René Guénon, su "Morals and Dogma": egli riteneva quest'opera un piagio del libro di Eliphas Levi, "Dogma e Rituale di Alta magia". (cfr. "Il Teosofismo", Vol. I, p. 28)], Pike scrisse: "Quando Luigi XVI fu giustiziato, la metà del lavoro era fatta; e, quindi, da allora, l'Armata del Tempio (la Massoneria) doveva indirizzare tutti i suoi sforzi contro il Papato" [Albert Pike, "Morals and Dogma", Ed. Bastogi, Foggia 1984, vol. VI, p. 156].

In un discorso del 1889, tenuto in Francia agli alti gradi della Massoneria, il Pike affermò: "Ciò che noi dobbiamo dire alle folle è: "noi adoriamo un Dio, ma è il Dio che si adora senza superstizione (...). La Religione massonica dovrebbe essere mantenuta, da tutti noi iniziati degli alti gradi, nella purezza della dottrina luciferiana. Se Lucifero non fosse Dio, Adonai (il Dio dei cristiani) le cui azioni provano la sua crudeltà, perfidia, odio per l'uomo, barbarie e repulsione per la scienza, lo avrebbe calunniato con i suoi preti?

Sì, Lucifero è Dio, e sfortunatamente anche Adonai è Dio. Per la legge eterna, per cui non v'è luce senza ombra, bellezza senza bruttezza, bianco senza nero, l'assoluto può esistere solo come due Divinità: essendo l'oscurità necessaria alla luce per servirle da contrasto, come il piedistallo è necessario alla statua e il freno alla locomotiva... La dottrina del Satanismo è un'eresia; e la vera e pura religione filosofica è la fede in Lucifero, l'eguale di Adonai; ma Lucifero, Dio di Luce e Dio del Bene, sta lottando per l'umanità contro Adonai, il dio delle tenebre e demonio" [Uno stralcio di questo discorso fu riportato, nel 1935, dallarivistainglese"TheFreemason" nel suo numero del 19 gennaio].

E dalla "purezza della dottrina luciferiana" e dalla "fede in Lucifero" Pike enunciava, sempre nel suo trattato "Morals and Dogma", la dottrina di quell'ecumenismo che prevede tutte le religioni intorno agli altari della Massoneria: "Il Cristiano, l'Ebreo, il Mussulmano, il Buddista, il seguace di Confucio e di Zoroastro possono unirsi come fratelli e accomunarsi nella preghiera al solo Dio che è sopra a tutti gli altri dei" [Albert Pike, "Morals and Dogma", op. cit., p. 153], e indicava, nella stessa opera, la vera fonte delle "vere religioni": "Tutte le vere religioni dogmatiche sono uscite dalla Càbala e vi ritornano: tutto ciò che vi è di grande e scientifico negli ideali religiosi di tutti gli Illuminati, Jacob Boheme, Swedenborg, Saint-Martin e altri, viene dalla Càbala; tutte le associazioni massoniche le devono i propri segreti e i propri simboli" [Albert Pike, "Morals and Dogma of the Ancient and Accepted Scottish Rite of Freemasonry", Ed. L. H. Jenkins, Richmond, Virginia 1927, p. 745].

In una lettera del 1871, infine, Albert Pike illustrò i veri intenti di coloro che aspirano al Governo Mondiale e quello che sarebbe capitato all'umanità alla fine della "Terza Guerra Mondiale"*: "Noi scateneremo i nichilisti e gli atei e provocheremo un cataclisma sociale formidabile che mostrerà chiaramente, in tutto il suo orrore, alle nazioni, l'effetto dell'ateismo assoluto, origine della barbarie e della sovversione sanguinaria. Allora, ovunque, i cittadini, obbligati a difendersi contro una minoranza mondiale di rivoluzionari, (...) riceveranno la vera luce attraverso la manifestazione universale della pura dottrina di Lucifero, rivelata finalmente alla vista del pubblico; manifestazione alla quale seguirà la distruzione della Cristianità e dell'ateismo conquistati e schiacciati allo stesso tempo!" [A1bert Pike, Lettera del 15 agosto 1871 a Giuseppe Mazzini, catalogata presso la Biblioteca del British Museum di Londra. Jean Lombard spiega che questa corrispondenza, tra Pike e Mazzini, si trova depositata negli archivi di Temple House, la sede della Massoneria di Rito Scozzese di Washington, ma di consultazione vietata. Una volta, venne esposta al British Museum Library di Londra, dove un ufficiale della Marina canadese, il commodoro William Guy Carr, potè prenderne conoscenza e pubblicarne un riassunto in un libro intitolato "Pawns in the Game", pubblicato nel 1967].

* [Lunga nota] Nella fitta corrispondenza intrattenuta tra Albert Pike e Giuseppe Mazzini, questa lettera faceva seguito ad un'altra, datata 22 gennaio 1870, e curiosamente profetica, in cui, a proposito delle tre guerre mondiali e della triade "crisi-guerra-rivoluzione", che ha tormentato il nostro secolo, Mazzini scriveva: "La Prima Guerra Mondiale doveva essere combattuta per consentire agli "illuminati" di abbattere il potere degli Zar in Russia e trasformare questo paese nella fortezza del comunismo ateo. Le divergenze suscitate dagli agenti degli "illuminati", tra Impero britannico e tedesco, furono usate per fomentare questa guerra. Dopo la fine della guerra, si doveva edificare il comunismo e utilizzarlo per distruggere altri Governi e indebolire le religioni. La Seconda Guerra Mondiale doveva essere fomentata approfittando della differenza tra fascisti e sionisti politici. La guerra doveva essere combattuta in modo da distruggere il nazismo e aumentare il potere del sionismo politico per consentire lo stabilimento, in Palestina, dello Stato Sovrano d'Israele. Durante la Seconda Guerra Mondiale, si doveva costituire una Internazionale comunista altrettanto forte dell'intera Cristianità. A questo punto, doveva essere contenuta e tenuta sotto controllo fin quando richiesto per il cataclisma sociale finale. La Terza Guerra Mondiale deve essere fomentata approfittando delle divergenze suscitate dagli agenti degli "Illuminati" tra sionismo politico e dirigenti del mondo islamico. La guerra deve essere orientata in modo che Islam (mondo arabo e quello musulmano) e sionismo politico (incluso lo Stato d'Israele) si distruggano a vicenda, mentre, nello stesso tempo, le nazioni rimanenti, una volta di più divise e contrapposte tra loro, saranno, in tal frangente, forzate a combattersi tra di loro fino al completo esaurimento fisico, mentale, spirituale, economico" (La Lettera è catalogata presso la Biblioteca del British Museum di Londra. il contenuto della lettera ce lo presenta William Guy Carr nel suo libro: "Pawns in the garne" pubblicato nel 1967, Cap. I, p. XV. Il testo originale del Carr è riportato alla fine del Tomo II dell'opera: "La cara oculta de la historia moderna" di Jean Coeurderoy Lombard, 4 Torni stampati nel 1976, 1977, 1979, 1980 da Editorial Fuerza Nueva, Madrid; disponibili presso D.P.F., B.P. 1, 86190 Chiréen-Montreuil - Francia).

Ma allora, stando a questa terribile dichiarazione di intenti, il gioco al massacro, indispensabile alle Nazioni Unite per acquisire poteri sempre più ampi e sempre più dittatoriali, potrebbe essere solo un mezzo per provocare il "cataclisma sociale" finale e per "mostrare alle Nazioni, in tutto il suo orrore, l'effetto dell'ateismo assoluto, origine della barbarie e della sovversione sanguinaria" che dovrà dissolvere le Nazioni stesse. Proprio in questo cataclisma, e sotto gli impulsi che la "psicologia di massa", opportunamente diretta dai controllori occulti, provocherà sull'opinione pubblica mondiale, nell'incalzante e inarrestabile opera di distruzione, dovrà essere modificata la matrice religiosa, morale e culturale di intere popolazioni che, soggette alla sovversione delle loro istituzioni, alla violenza endemica più crudele e disumana, in preda al panico degli esodi e delle migrazioni di massa e ridotte alla quotidiana ricerca dell'indispensabile per vivere, faranno emergere un "uomo nuovo" che, "obbligato a difendersi contro una minoranza mondiale di rivoluzionari", riceverà "la vera luce attraverso la manifestazione universale della dottrina di Lucifero"!

Così, dunque, si attueranno "gli scopi e l'opera delle Nazioni Unite" e "una chiesa di Dio, tratta da tutte le religioni (...) metterà fine alla grande eresia della separatività"!

Ma questo ecumenismo, vero fine a cui tende l'ONU, come affermano gli alti iniziati, si potrà raggiungere solamente "combattendo Roma e i suoi preti", solo "lottando ovunque contro il Cristianesimo", solo "scacciando Dio dai cieli".

etc. etc.

[Naturalmente, la cosa piu' interessante in cio' che precede e' la pretesa lettera di Giuseppe Mazzini! La prima impressione e' che si tratti ovviamente di una "lettera impossibile", cosi' come le famose "carte impossibili" della questione colombiana; il problema e' di verificare se questa lettera esiste davvero o no, e fino a che punto la versione che ne e' stata offerta e' fedele. C'e' qualcuno tra i lettori in grado di aiutare in questa ricerca?! Resta il fatto che, seppure fossero state esagerate, con il senno di poi, le connotazioni "profetiche" dello scritto, una lettera che trattasse di siffatti temi in modo non troppo difforme da quello precedentemente illustrato non potrebbe non essere considerata una grande prova a favore dell'esistenza di gruppi di persone capaci di enunciare "profezie" che sono in grado di far verificare…]

Maria SS., Regina della Pace, prega per noi...!


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Da: Soprannome MSNMessaggero8Inviato: 15/03/2004 20.03
Ecco uno dei post più ricco di informazioni nuove che sento ultimamente.
Questo potere nascosto delle massonerie sono stati molto bravi a tenerlo nascosto!
Ma tuttavia in maniera del tutto insperata da parte loro, questi segreti iniziano a venire a galla.
Il tutto sembra velato da un alone di mistero tale da far recepire la cosa come lontana e quasi affascinante, ma nella realtà si nasconde tutta la cattiveria e mostruosità che non oserei neanche dire Umana.
Come credere che persino il fascismo e la sua fine sia stata strumentalizzata?
Non so voi ma queste storie si fatica a crederle vere. Se non fossero vere allora vuol dire che possiamo stare più tranquilli. Tutto è andato come doveva andare e Dio si è re-impadronito del mondo.
Se fossero invece vere, tutto è andato come doveva andare ed il potere è rimasto "nel mondo".
Allora la verità dove è?
La mia ragione mi porta a pensare che queste rivelazioni siano vere in quanto credo che il mondo sia nelle piene mani degli uomini, alcuni uomini, probabilmente massonici.
Chissà se l'amore può sciogliere queste catene, liberando chi cade nella rete dei "padroni del mondo".
Io conto di si, e per questo motivo, non vorrei essere nel giorno del giudizio al posto di qualcuno che porta avanti progetti di distruzione e conquista globale.
Vorrei leggere ancora sulla massoneria, e spero che qualcuno di voi posterà altri documenti.
Il pensiero d'amore che vorrei postare oggi a dire la verità non riesce a fluire, in quanto non è capace di capire dove sia il problema. Amare il nemico oggi sembra una impresa molto più ardua.
Ma chissà, forse non amando il nemico, neanche Gesù avrebbe vinto con la Sua Croce. "Perdona loro perchè non sanno quello che fanno" è stata la vittoria di Gesù sul mondo.
Questo è stato un gesto di amore di Gesù verso l'uomo, amore che ha sciolto le catene di tutti gli uomini che vi erano e sono sulla terra.
Penso che pertanto i conflitti con la massoneria o con qualsiasi altra forma di terrore e guerra possa essere vinta solo con l'amore, perchè la formula del chiodo schiaccia chiodo, non viene da Gesù, non viene da Dio e non porta alla vittoria del bene sul male.
L'Amore pertanto è un sentimento che tutti quanti dobbiamo approfondire, perchè esso è la chiave di tutta la vita. L'Amore è une inesauribile fonte di acqua che Dio attraverso Gesù e di conseguenza Maria riversa su noi uomini, che dobbiamo semplicemente aprire le mani e la bocca e tralasciare tutto per farci bagnare e dissetare da questa acqua.
L'acqua dell'Amore è una sorgente inesauribile ed indistruttibile e perciò bisogna recarvisi nel posto giusto fermarsi e per chi può abbandonarsi, perchè la vita stessa in quel momento passa in secondo piano.
Essa risulterebbe solo un assaggio di ciò che potrebbe attenderci nella nostra prossima vita, ma preoccuparci oggi troppo dei problemi o delle insidie non fa altro che ritardare il nostro appuntamento con l'acqua della fonte divina, che sgorga come sempre rigogliosa e rumorosa, pronta ad attirare la nostra attenzione e ad accogliere la nostra anima.
Questo pensiero d'amore per dissetare qualche anima troppo presa dal fuoco che divampa nel mondo, per osservare la divina fonte e vedere che Dio è altrove.
Con la Pace nel cuore, ai miei fratelli frammentati e preoccupati nel mondo, un mio nuovo pensiero d'amore.
(Teofilo)
00domenica 3 gennaio 2010 14:59
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 15/03/2004 20.21
Vorrei leggere ancora sulla massoneria, e spero che qualcuno di voi posterà altri documenti.
...........
Messaggero ti chiedo solo un favore....li NON SCRIVERE NULLA....sono forum di sola lettura...se ti interessa approfondire, fai un copia incolla.....grazie per quanto potrai fare.....
Fraternamente Caterina

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Da: Soprannome MSNamdg0266Inviato: 16/03/2004 10.13
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Da: Soprannome MSNamdg0266Inviato: 16/03/2004 10.22
Le origini Occulte e Massoniche dei Testimoni di Geova

Inizialmente scrivere sulle origini della società Torre di Guardia (Watch Tower Bible and Tract Society) non era semplice a causa della difficoltà a reperire documenti "ufficiali" ed evitare le possibili ripercussioni da parte della fornita schiera di legali di questa organizzazione che, inoltre, disponendo di immense ricchezze induce a prudenza chi intenda parlare di loro in modo non gradito. Pur tuttavia è possibile, documenti alla mano, fare interessanti scoperte sulle origini Occulte e Massoniche dei Testimoni di Geova.

Le Origini Massoniche ed occulte dei Testimoni di Geova

Iniziamo dal fondatore di questa "società": Charles Taze Russel (1852 - 1916). Dal libro di  Fritz Springmeyer, Bloodlines of the Illuminati, ed in quello di Robin de Ruiter, Die geheime Match hinter den Zeugen Jehovas, vengono riportati i nomi di vari personaggi affiliati a Logge massoniche. Guarda che sopresa: nell'elenco figurano anche i nomi di Charles T. Russell e di suo padre, Joseph Russell:

  • Charles Taze Russell: Cavaliere Templare del Rito di York ad Allegheny. Fondatore della Società Torre di Guardia. Sua madre ebbe il privilegio di essere scelta come dama di compagnia del celebre massone ed Illuminato Lafayette (1757-1834), in occasione di un suo soggiorno a Philadelphia;

  • Joseph Russell; padre di Charles Taze Russell, Maestro Massone, affiliato alla Loggia n° 223 di Pittsburgh, situata in Jefferson Street, e alla Loggia «Mizpah» n° 288 di Allegheny.

Uno tra i primi e più evidenti collegamenti tra le teorie occultistiche massoniche e Russel è sicuramente la Grande Piramide Egizia. Srive Russel in  Thy Kingdom Come ["Venga il tuo regno"], vol. 3 di Studies in the Scriptures, ed. 1916, pag. 342  "Così, quindi, se noi misuriamo all’indietro e in giù il "Primo Passaggio Ascendente" fino al suo congiungimento col "Passaggio d’ingresso", avremo una data fissa per segnare il passaggio inferiore. Questa misura è di 1.542 pollici, ed indica l'anno 1542 a. C., come la data di quel punto. Misurando poi in giù il "Passaggio d’ingresso" da quel punto cercando la distanza dall’entrata della "Fossa", che rappresenta la grande tribolazione e la distruzione con cui questa era si concluderà, quando il male sarà rovesciato dal potere, abbiamo calcolato che è di 3.457 pollici, simbolizzanti i 3.457 anni dalla summenzionata data, il 1542 a. C. Questo calcolo dimostra che il 1915 segna l'inizio del periodo della tribolazione; sommando il 1542 a. C. ai 1915 anni si ottengono 3.457 anni. Perciò, la Piramide testimonia che la fine del 1914 sarà l’inizio del tempo della tribolazione che non c’è mai stata da quando c’era una nazione" E ancora: "la Grande Piramide esibisce una conoscenza tecnica in campo progettuale che gli egizi non potevano possedere - una conoscenza che dev’essere stata acquisita sotto la supervisione di qualche ispirato servo di Dio - ha portato alla congettura che Melchisedec fosse il suo costruttore..". Salvo affermare, qualche anno dopo dal secondo presidente della società ovvero Ruteford che la costruzione della Grande Piramide Egizia era opera del demonio (..esempio di grande coerenza). Ora è interessante scoprire come Charles Taze Russel sia sepolto in un cimitero di proprietà di un gruppo massonico e come il suo monumento tombale altro non sia che una piramide ove si afferma che egli (Russel) sia il settimo messaggero di Laodicea citato in Rivelazione 3:14 (clicca quì per vedere le foto)  e come tutti i simboli massonici (specie quelli del rito di York) compaiano e accompagnino questa "società" (clicca quì per vedere i simboli e i legami).  E oggi? Bene, nonostante i proclami di aver tagliato con il passato è interessante vedere il  "tempio massonico Rosa-Croce" che viene ancora utilizzato come sala di assemblea dai Testimoni di Geova, la "Queens, New York Assembly Hall". Sui muri di questo edificio sono raffigurati gli stessi simboli massonici che si ritrovano nella vecchia letteratura dell'organizzazione!

Come diceva un noto presentatore televisivo " ...e non finisce quì". Il prossimo argomento tratterà dell'uso, da parte dei Testimoni di Geova, di  citare spiritisti come Johannes Greber per sostenere le loro dottrine.

Luciano Leoni

Per contattare l'autore di questo articolo clicca quì. Per approfondire l'argomento:

 http://www.freeminds.org/index2.htm http://www.exjws.net/museum/masonry.htm

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Da: Soprannome MSNamdg0266Inviato: 16/03/2004 17.11

Lettera di Padre Pio al Suo Padre spirituale P. Agostino
"Mio carissimo Padre,

venerdì mattina ero ancora a letto, quando mi apparve Gesù. Era tutto malconcio e sfigurato. Egli mi mostrò una grande moltitudine di sacerdoti regolari e secolari, fra i quali diversi dignitari ecclesiastici; di questi, chi stava celebrando, chi stava parlando e chi si stava svestendo dalle sacre vesti. La visita di Gesù in angustie mia dava molta pena, perciò volli domandargli perché soffrisse tanto. Nessuna risposta n'ebbi. Però il suo sguardo si riportò verso quei sacerdoti; ma poco dopo, quasi inorridito e come se fosse stanco di guardare, ritirò lo sguardo ed allorché lo rialzò verso di me, con grande orrore, osservai due lacrime che gli solcavano le gote. Si allontanò da quella turba di sacerdoti con una grande espressione di disgusto sul volto, gridando: "Macellai!".<o:p></o:p>

E, rivolto a me, disse: "Figlio mio, non credere che la mia agonia sia stata di tre ore, no; io sarò, per cagione delle anime da me più beneficate, in agonia sino alla fine del mondo. Durante il tempo della mia agonia, figlio mio, non bisogna dormire. L'anima mia va in cerca di qualche goccia di pietà umana, ma ahimè mi lasciano solo sotto il peso della indifferenza. L'ingratitudine ed il sonno dei mie ministri mi rendono più gravosa l'agonia.<o:p></o:p>

Ahimè, come corrispondono male al mio amore! Ciò che più mi affligge è che costoro, al loro indefferentismo aggiungono il disprezzo, l'incredulità. Quante volte ero lì per lì per fulminarli, se non ne fossi stato trattenuto dagli Angioli e dalle anime di me innamorate….Scrivi al padre tuo e narragli ciò che hai visto ed hai udito da me questa mattina. Digli che mostri la tua lettera al Padre provinciale…".

Gesù continuò ancora, ma quello che disse non potrò giammai rivelarlo a creatura alcuna di questo mondo. Questa apparizione mi cagionò tale dolore nel corpo, ma più ancora nell'anima, che per tutta la giornata fui prostrato ed avrei creduto di morirne se il dolcissimo Gesù non mi avesse già rivelato….

Gesù, purtroppo, ha ragione di lamentarsi della nostra ingratitudine! Quanti disgraziati nostri fratelli corrispondono all'amore di Gesù col buttarsi a braccia aperte nell'infame setta della Massoneria! Preghiamo per costoro acciocché il Signore illumini le loro menti e tocchi il loro cuore (…)"

"Nella televisione pubblica c'è una fetta di cultura laica profondamente anticattolica e legata alla massoneria. Nella Rai c'è un corridoio privilegiato per tutto quanto appartiene ad una sinistra egemonizzata al DS. Questa sinistra, come si vede nell'Usigrai non è disposta a cedere nemmeno un pezzetto dell'egemonia: tutte le volte che sentono che se ne sta erodendo una minima parte gridano alla dittatura".

Franco Cardini- Avvenire 10/12/1994-pag. 18

"Sulla terra nessuno può regnare, se non fa alleanza con il principe di questo mondo".

(Il massone Oswald Wirth) - dal libro "La Massoneria, i suoi segreti-autori vari), pag. 84 

"Nel 1888, Bossane, vecchio esattore delle poste a Saint-Félicien, nell'Ardèche, diede la sua dimissione da membro della Loggia degli Amici degli Uomini d'Annonay. Con un raro coraggio volle che la sua dimissione fosse pubblicata, e per farla conoscere scrisse una lettera al "Courrier de Tournon". Egli disse: "Stanco d'aver assistito a riunioni tenute a Annonay, a Lione, a Valenza, a Vienna (Francia), a Ginevra, a Losanna, senza aver imparato nulla, e non volendo entrare nei gradi supremi per non aver giuramenti da custodire, ho potuto mettermi in relazione con alti dignitari di differenti nazionalità. Quello che ho appreso e che mi si lasciò indovinare è spaventevole. Il culto massonico è il culto di Satana!".

dal libro "La Massoneria, i suoi segreti-autori vari), pag. 83

"…Nel 1953 negli USA, la Massoneria concepì "un suo piano" per corrompere su vasta scala tutta la gioventù americana. Vi si legge: "Abbiamo cominciato a realizzarlo e lo perfezioneremo con i seguenti mezzi: il cinema, la pubblicazione-porno a buon prezzo, i libri comici con storie di sesso e di violenza; ultimo mezzo, ma non il più piccolo, la televisione….non osiamo andare troppo lontano con la televisione, per il momento. Ma essa ci riserva un uditorio immenso, e sarà il mezzo migliore per accostare i bambini. Il nostro piano è di incoraggiare da prima delle rappresentazioni amorose, se non subito immorali, così graduando progressivamente la malvagità, tutta calcolata, si avrà il possesso di tutta la gioventù. Sarà tenuta occupata tutto il giorno, senza lasciare spazio per la religione. Così, i giovani, al loro risveglio e al loro coricarsi a sera, avranno la testa piena di cow boys, di omicidi, di terrori, di cartoni animati inoffensivi. Tutto questo per allontanare dal loro animo immagini religiose. Così, i bambini saranno disorientati per anni. Poi, quasi occasionalmente, si introdurranno costumi sfrontati e scene licenziose allo scopo di distruggere il senso della modestia…"<o:p></o:p>

dal libro "La Massoneria, società segreta iniziatica-autori vari), pag. 91-91

 Dal libro "Educazione sessuale: tappa massonica verso l'annientamento dell'uomo" del dott. Carlo Alberto Agnoli (magistrato)- ed. Civiltà - Brescia <o:p></o:p>

"Il dott. Carlo Alberto Agnoli, consigliere di Corte d'Appello, ci ha affidato per la pubblicazione questo suo studio concernente il "progetto" di "educazione sessuale" - o meglio, sensuale! - che si vorrebbe introdurre nelle scuole italiane.<o:p></o:p>

Egli, che è specialista anche di dottrine e di questioni massoniche, ha qui impugnato questo mostruoso progetto perché facente parte, anch'esso, dei "piani massonici", come lo si può constatare anche in queste poche citazioni che anticipiamo Noi, qui, a conferma:<o:p></o:p>

-         Il nostro scopo finale è quello di Voltaire e della Rivoluzione francese: cioè l'annicchilimento completo del cattolicesimo e perfino dell'idea cristiana. (….) E' alla gioventù che bisogna mirare: bisogna sedurre i giovani!…-.(Dall'Istruzione segreta, del 1819, del Nibius, capo dell'alta Vendita).<o:p></o:p>

-         Noi abbiamo intrapresa la corruzione in grande (…), la corruzione che deve condurci al seppellimento della Chiesa. (….). Il cattolicesimo…..non teme la punta del pugnale, ma può cadere sotto il peso della corruzione (….). Popolarizziamo il vizio nelle moltitudini; che lo respirino coi cinque sensi, che se ne saturino (…). Fate dei cuori viziosi e voi non avrete più cattolici (….). Lasciate in disparte i vecchi e gli uomini maturi; andate, invece, dritto alla gioventù, e, se è possibile anche all'infanzia…(Dall'Istruzione segreta, del 1838, di "Vindice", membro dell'Alta Vendita). - La magia sessuale costituisce la conclusione finale e la dottrina più segreta della filosofia occulta - (Francesco Brunelli, Gran maestro della Masoneria di Memphis e Misraim e dell'Ordine Martinista).<o:p></o:p>

-        L'eccitamento sessuale rende i bambini non più atti ad essere educati; esso conduce all'odio; e all'odio contro i genitori e contro gli adulti e, perfino, contro se stessi (…). La perduta del pudore è il primo sintomo di imbecillità - (Sigmubd Freud, "3 svolgimenti", Vienna, 1905 - Freud era iscritto alla Massoneria ebraica del B'nai B'rith).<o:p></o:p>

-         E, in un "Programma" della Massoneria, descritto in una cricolare segreta, si legge: - Deve essere eliminata dall'educazione ogni traccia di Cristianità e di soprannaturale Vita di Grazia (….) "preti e Religiosi devono essere esclusoi dall'insegnamento. Ogni distinzione tra i sessi, nell'educazione, deve scomparire…Cfr. Chiesa viva, n. 109, p.5…-.<o:p></o:p>

 "Questo scritto è desunto, quasi pagina per pagina, dalle Memorie inedite di Clotilde Bersone, che fu, a Parigi, dal 1877 al 1880, l'amante di I.A. Garfield, divenuto poi, nel 1880, Presidente degli Stati Uniti e assassinato nel 1881. Garfield è stato per molti anni il capo dell'alta Loggia degli Illuminati di Francia, e Clotilde Bersone, stando alle sue Memorie, di questa potente loggia massonica fu Affiliata, poi Iniziata e, infine, l'Ispirata (del Dragone).<o:p></o:p>

Secondo autorevoli pareri, questo capolavoro aprirà gli occhi a molte anime...<o:p></o:p>

Nessuna pubblicazione sulla Massoneria è più efficace di questa fotografia a colori dal vero tremendamente rivelatrice.. Il presente libro dimostra la verità di queste parole..." (dalla copertina del libro "L'Eletta del dragone" di Clotilde Bersone- ed. Segno).<o:p></o:p>

 "....Dianne Core, presidente dell'Istituto Childwatch britannico (un'associazione nazionale inglese a difesa dei minori) esclamò: - Accuso i gruppi Massonici, che si sono venduti al diavolo. Ecco perchè è così difficile per noi scoprire tutta la verità su chi violenta i bambini. Molti di essi (massoni) sono corrotti e protetti dai vertici dell'organizzazione" (Dal libro "L'eletta del dragone" di Clotilde Bersone, pag. 294). <o:p></o:p>

"Il genere umano, dopo che - per l'invidia di Lucifero - si ribellò sventuratamente a Dio creatore e largitore dè doni soprananturali, si divise come in due campi diversi e nemici tra loro; l'uno dei quali combatte senza posa per il trionfo della verità e del bene, l'altro per il trionfo del male e dell'errore. Il primo è regno di Dio sulla terra, cioè la vera Chiesa di Gesù Cristo; e chi vuole appartenervi con sincero affetto e come conviene a salute, deve servire con tutta la mente e con tutto il cuore a Dio e all'Unigenito Figlio di Lui. Il secondo è il regno di Satana, e sudditi ne sono quanti, seguendo i funesti esempi del loro capo e dei comuni progenitori, ricusano di obbedire all'eterna e divina legge, e molte cose imprendono senza curarsi di Dio, molte contro Dio. Questi due regni, simili a due città che con leggi opposte vanno ad opposti fini, con grande acume di mente vide e descrisse Agostino, e risalì al principio generatore di entrambi con queste brevi e profonde parole: "Due città nacquero da due amori; la terra dall'amore di sè fino al disprezzo di Dio, la celeste dall'amore di Dio fino al disprezzo di sè (De Civit. Dei, lib. XIV, c. 17).

In tutta la lunga serie dei secoli queste due città pugnarono l'una contro l'altra e combattimenti vari, benchè non sempre con l'ardore e l'impeto stesso. Ma ai tempi nostri i partigiani della città malvagia, ispirati e aiutati da quella società, che larga mente diffusa e fortemente congegnata prende il nome di Società Massonica, pare che cospirino insieme, e tentino le ultime prove....Varie sono le sette che, sebbene differenti di nome, di rito, di forma, d'origine, essendo per uguaglianza di proposito e per affinità dè sommi principi strettamente collegate fra loro, convengono in sostanza con la setta dei Framassoni, quasi centro comune, da cui muovono tutte e a cui tutte ritornano....

Leone XIII - Enciclica "Humanum Genus"

"....Fra tutte queste società segrete. Noi abbiamo risoluto di indicarvene una in particolare, recentemente instituita, di cui è scopo il corrompere la gioventù educata nei ginnasi e nei licei. Siccome si sa che i precetti dei maestri sono potentissimi per formare il cuore e lo spirito dei loro allievi, tentano esse, con mille specie di cure e di astuzie, di procurare alla gioventù maestri depravati che la conducono sui sentieri di Baal, imbevendola di dottrine che non sono al certo secondo lo spirito di Dio. Da ciò proviene che Noi, gemendo, vediamo tanti giovani giunti a tale licenza, che, scosso ogni timore della Religione, negletta ogni buona regola di costumi, disprezzate le sue dottrine, calpestati i diritti dell'una e dell'altra potenza, non arrossiscono più d'alcun disordine, d'alcun errore, d'alcun attentato: talchè può dirsi di essi con San Leone Magno: "La loro legge è la menzogna; il loro Dio, il demonio; il loro culto, la turpitudine". Allontanate, Venerabili Fratelli, tutti questi mali dalle vostre diocesi, e con tutti i mezzi che dipendono da voi, coll'autorità e con la dolcezza, procurate che vengano incaricati della educazione della gioventù uomini distinti non solo nelle scienze e nelle lettere, ma chiari eziando per purezza di vita e per pietà..."<o:p></o:p>

Pio PP. VIII -Enciclica "Traditi Humilitati<o:p></o:p>

 <o:p></o:p>

LIBRI<o:p></o:p>

L'Eletta del Dragone<o:p></o:p>

Clotilde Bersone

Ed. Segno-Udine E-mail: info@edizionisegno.it

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"Questo scritto è desunto, quasi pagina per pagina, dalle Memorie inedite di Clotilde Bersone, che fu, a Parigi, dal 1877 al 1880, l'amante di I.A. Garfield, divenuto poi, nel 1880, Presidente degli Stati Uniti e assassinato nel 1881. Garfield è stato per molti anni il capo dell'alta Loggia degli Illuminati di Francia, e Clotilde Bersone, stando alle sue Memorie, di questa potente loggia massonica fu Affiliata, poi Iniziata e, infine, l'Ispirata (del Dragone).

Secondo autorevoli pareri, questo capolavoro aprirà gli occhi a molte anime...

Nessuna pubblicazione sulla Massoneria è più efficace di questa fotografia a colori dal vero tremendamente rivelatrice.

Già l'Osservatore Romano del 1° ottobre 1893, facendo sue le parole di illustri Sommi Pontefici scriveva: "La Frammassoneria è satanica in tutto: nella sua origine, nel suo organismo, nella sua azione, nel suo scopo, nei suoi mezzi, nel suo codice e nel suo governo". Il presente libro dimostra la verità di queste parole..." (dalla copertina del libro)

La Massoneria. Ecco il nemico<o:p></o:p>

Autori Vari - Editrice Civiltà- Brescia

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La Massoneria. Società segreta iniziatica<o:p></o:p>

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La Massoneria. I suoi segreti<o:p></o:p>

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Il Vero volto dell'immigrazione<o:p></o:p>

Giuli Valli - Editrice Civiltà - Brescia

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Educazione sessuale: tappa massonica verso l'annientamento dell'uomo<o:p></o:p>

Carlo Alberto Agnoli - Editrice Civiltà - Brescia

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ONU - gioco al massacro<o:p></o:p>

Franco Adessa - Editrice Civiltà - Brescia

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IL QUARTO LIVELLO<o:p></o:p>

Carlo Palermo - Editori Riuniti

IN NOME DI DIO<o:p></o:p>

Di David Yallop - Ed. Tullio Pironti

VIA COL VENTO IN VATICANO<o:p></o:p>

I Millenari

Ed. Kaos

UN PRETE DANNATO METTE IN GUARDIA CONTRO L'INFERNO<o:p></o:p>

Verdi Depardieu

Ed. Segno

LA FACCIA OCCULTA DELLA STORIA<o:p></o:p>

Di Giuseppe Cosco

http://www.geocities.com/Athens/Atlantis/3592/storia/storia_occulta.htm

I banchieri di Dio - Il caso Calvi<

A cura di Mario Almerighi

 Editori Riuniti

(Teofilo)
00domenica 3 gennaio 2010 15:01
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Da: Soprannome MSNMessaggero8Inviato: 18/03/2004 0.13
Vi ringrazio per i link.
Per me questo è un mondo nuovo.
Questa foto mi fa solo venire il disgusto. Questà è la descrizione:
L'interno del Tempio di una Loggia Massonica che pratica i Riti Rosacroce e Memphis-Misraim
Vedere la croce di Gesù così piegata mi fa pensare al diavolo.
Non capisco come il mondo possa produrre una simile malizia e follia.
Ora capisco perchè giungerà la punizione di Dio. Alcuni uomini sono ormai così cattvi da mettere in pericolo l'esistenza del mondo stesso.
Non vi sarà Msericordia per questi ma Giustizia perfetta.
ALtre parole non ho. Penso che il problema è che i massoni conoscono bene la nostra storia e dunque anche i nostri punti deboli.
Noi piuttosto sappiamo pochissimo dei gruppi massonici. Forse sarebbe il caso pertanto di iiziare a comprendere qualcosa, soprattutto in che maniera agiscono al sovvertimento del mondo.
Non sarebbe male smascherare qualche loro grosso piano per svegliare un pò di gente!.
Per ora, buona notte a tutti.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 34 di 35 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°RaptorInviato: 19/03/2004 11.24
L'ISLAM RADICALE - MODERNO E I PECCATI DELL'OCCIDENTE


In questo gravissimo momento per l'Europa, dopo l'attentato di Madrid,
ripropongo una riflessione ( sintetica ) sull'Islam radicale-moderno e i
peccati dell'Occidente


 La crisi dell'uomo occidentale e cristiano ha prodotto ideologie
utopistiche e totalitarie: queste ideologie hanno colpito anche gli altri
popoli, nella misura in cui il mondo occidentale si è esteso a essi e in
essi ha affondato le sue radici.
Le utopie del giacobinismo massonico, del comunismo e del
nazional-socialismo hanno raggiunto l'Islam e ne hanno peggiorato gli
errori.

Nell'Islam è assente il concetto di peccato originale ( vedi studi
approfonditi sul tema: Giovanni Cantoni, Aspetti in ombra della legge
sociale dell'Islam, con prefazione di Samir Khalil Samir,  ed.A. Cammarata-
S. Cataldo ( Caltanisetta 2000), tel.0934-571960 ).

Le credenze utopistiche nella possibilità di poter costruire il Paradiso in
terra hanno raggiunto questo nucleo negativo dell'islam, predisposto ad
essere fecondato dalle utopie totalitarie.
Infatti la religione islamica è stata sempre una religione politico-militare
imperialistica ma l'Islam originario ( vedi l'impero Ottomano ), una volta
conquistati i paesi ebraici o cristiani, ne rispettava l'autonomia religiosa
e politica. Il nuovo Islam, nato dall'incontro con i "peccati"
dell'Occidente scristianizzato, mira alla distruzione totale della civiltà
occidentale per dare luogo ad una sorta di "resurrezione" della natura e
dell'umanità e giustifica ( fatto nuovo per l'Islam ) l'uso del terrorismo,
cioè l'uccisione di persone inermi: la differenza è notevole.

I peccati dell'Occidente hanno raggiunto l'islam, si sono fusi con i suoi
errori e ora ci tornano in dietro: non è Dio che ci castiga ma sono i
nostri stessi peccati il nostro castigo.

L'Europa, con i suoi 16 milioni di immigrati mussulmani, è diventata una
provincia dell'Islam e gli islamici sono stati raggiunti dai peccati
dell'Occidente: prima il giacobinismo massonico, con Napoleone Bonaparte,
poi  il comunismo e il suo fratello gemello (il nazional-socialismo )

Un esempio della crisi occidentale che si estende agli islamici: Michel
Aflaq.
Michel Aflaq nasce in Siria nel 1910. Si iscrive a filosofia nella
università la Sorbona di Parigi. Studia Mazzini, Marx, Nietzsche ed è
affascinato dalla figura di Hitler. Nel 1934 torna in Patria e dà vita al
movimento del rinascimento Arabo. Fonda il partito Baath e riesce a fonderlo
con il partito socialista siriano.
Verso la metà degli anni Sessanta la sua seconda patria diventa l'Iraq.
Aflaq promuove Saddam Hussein al vertice del Baath iracheno
( CFR  Sergio Romano, Faide e Corruzione, il sogno infranto del socialismo
arabo, Il Corriere ella Sera, 30 marzo 2003, p.8 ).

 Il partito Baath, di Saddam Hussein, è l'ultimo lascito del
nazional-socialismo degli anni trenta di cui fu figlio e fattivo alleato.
    Adolf Hitler dichiara che questo movimento"" - rappresenta in Medio
Oriente il nostro alleato naturale. Io ho deciso di accelerare lo sviluppo
degli avvenimenti nel Medio Oriente fornendo appoggio all'Iraq ""-
  ( Adolf Hitler 23 maggio 1941 ).
    Saddam Hussein, dopo la sconfitta militare nel deserto del Kuwait ha
compreso che il panarabismo laico è finito ma da quella sconfitta è nata la
nuova strategia del suo partito: innestare il socialismo arabo nel
fondamentalismo islamico

 Saddam è stato finanziato dall' URSS fin dal 1972 e il regime comunista ha
regalato al suo partito la patente di partito progressista e socialista.
  Gli USA dal 1967 fino al 1984 hanno considerato l'Iraq uno stato
finanziatore del terrorismo.
Dal 1984 al 1990 lo hanno invece ritenuto un prezioso alleato per la
stabilità del Golfo e lo hanno finanziato. L'Italia gli ha regalato 5 mila
miliardi di lire attraverso la BNL.
  Jacques Chirac viene nominato primo ministro nel 1974. Egli realizza con
Saddam Hussein un accordo a più livelli: importazioni di petrolio bilanciate
da consistenti esportazioni di armi e soprattutto tecnologia nucleare.
L'accordo prevede la fornitura a Baghdad della struttura industriale, della
conoscenza tecnologica e della formazione del personale per la produzione
della bomba atomica irachena. La Francia vende all'Iraq un reattore nucleare
tra i più moderni al mondo: gli iracheni lo chiamano Tammuz I. Il contratto
prevede anche la formazione da parte francese di ben 600 tra tecnici e
scienziati nucleari iracheni per garantire all'Iraq la gestione
autosufficiente e pienamente autonoma dell'impianto.

 ( cfr  Carlo Panella, Ascesa, intrighi e crimini del peggior amico
dell'Occidente, Piemme, Casale Monferrato (AL) 2003, pp.30-31, p.10).

Altro esempio della crisi occidentale che si estende all'Islam: Bin Laden.
 Quando l'URSS invade l'Afganistan, la Cina, l'Iran, gli USA aiutano la
resistenza Afgana. I servizi segreti Pakistani, a cui arrivano i
finanziamenti dell'Occidente, finanziano anche Bin Laden che fa parte
dell'Islam radicale: gli islamici radicali, nati dall'incontro con le
ideologie occidentali, condurranno e vinceranno, poi, una loro guerra
personale contro gli islamici cosiddetti "conservatori".
Il Leader afgano "conservatore", Massud ( detto il Leone del Panshir ),
dopo aver combattuto i Russi invasori aveva iniziato la guerra contro i
"talebani".
Massud è morto assassinato da parte dei mussulmani radical-modernisti
proprio negli stessi giorni dell'attentato alle Torri Gemelle



Il Sociologo Massimo Introvigne sottolinea che i kamikaze, al di là degli
stereotipi sulla disperazione come origine del terrorismo, sono spesso
persone istruite, provenienti da famiglie benestanti: nulla di nuovo sotto
il sole. Anche le Brigate rosse non reclutavano i loro adepti tra i
disoccupati delle regioni povere. In realtà i diseredati palestinesi hanno
come prima preoccupazione quella di uscire dalla miseria, mentre tra i figli
dell'élite si trovano più facilmente elementi propensi a immolarsi in nome
di un'ideologia moderna, mutuata dall'Iran khomeinista e dagli
hezbollah libanesi, che non considerano le azioni dei kamikaze forme di
suicidio, in quanto tale vietato dal Corano, ma atti di guerra e martirio.

Nella ideologia dei Kamikaze l'antisemitismo occupa un posto di primo piano.
Lo statuto di Hamas, per esempio, presenta il sionismo come espressione di
un complotto mondiale e cita esplicitamente i "Protocolli dei savi di Sion".
Ma su questo i fondamentalisti islamici sono in buona compagnia, perché,
precisa Introvigne, "storicamente il vettore della letteratura antisemita
nel mondo arabo è stato il nazionalismo laico. Tuttora il governo siriano è
una grande stamperia di materiale paranazista ( CFR Massimo Introvigne,
Hamas, ed. Elle Di Ci ).

Osama bin Laden, dal punto di vista teologico, segue una letteratura
apocalittica islamica condannata dai "conservatori" mussulmani
dell'Università al-Azhar del Cairo. Tra gli autori di questa apocalittica
modernista islamica figurano Da'ud e Abdallah.

Questi testi si ispirano non solo ai libri islamici ma alla letteratura
fondamentalista protestante e alla letteratura antisemita occidentale, con
riferimenti ossessivi al falso documento dei "Protocolli dei Savi di Sion".
Un altro riferimento dell'apocalittica modernista islamica di Bin Laden sono
le tesi esoteriche di quart'ordine che fanno riferimento a Nostradamus, agli
UFO, al triangolo delle Bermude.

 La tesi di questi libri è che l'avvento
dell'Anti-Dio è il risultato di un complotto ebraico che ha come strumenti
gli Stati Uniti e il Vaticano.

In un'opera di Da'ud del 1997 si legge che il risveglio dell'Islam  viene
impedito dal Vaticano che, d'intesa con il governo italiano, invia
sabotatori in terra islamica.
Satana e i suoi servi, tra cui figurano molti dirigenti arabi ( considerati
ebrei travestiti) verranno sconfitti dal Mahdi, il messia che unificherà gli
stati islamici e che sarà nello stesso tempo il nuovo Califfo. In questo
libro del 1997 fa impressione leggere che, dopo New York, sarà Roma
l'obbiettivo della collera islamica.
( CFR Massimo Introvigne, Osama bin Laden, Apocalisse sull'Occidente,
Elledici,
Torino 2001 ).



( Bruto Maria Bruti )

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Da: Soprannome MSN°RaptorInviato: 19/03/2004 11.26
In Iraq anche le brigate basche



Patto di sangue Eta-integralisti







In Iraq anche un ottantina di baschi.

Forse fu opera loro l'attacco ai soldati spagnoli del 29 novembre: 7 morti



M. Allam



Tra le centinaia di combattenti stranieri, perlopiù islamici, che affluirono
in Iraq alla vigilia dell'attacco americano il 20 marzo 2003, c'erano anche
un'ottantina di militanti baschi dell'Eta. Alvaro Gorka Vidal e Badillo
Izkur erano due di loro. Lo scorso 29 febbraio furono arrestati a bordo di
una camionetta diretta a Madrid imbottita di 500 kg di esplosivo. Purtroppo
gli inquirenti spagnoli non erano a conoscenza del loro passato. Un passato
che fa emergere un'alleanza del terrore tra i giovani attivisti dell'Eta,
una fazione della sedicente "resistenza irachena" che controlla le località
di Falluja e Al Ramadi e il circuito del Campo Antimperialista spagnolo. E
che forse ieri ha inaugurato, con la più sanguinosa strage terroristica in
Europa, un'inedita stagione di violenza all'insegna del massacro
indiscriminato dei civili. La Brigata Euskal Herria, Territorio basco,
partecipò alle operazioni di contrasto all'attacco delle forze americane a
Bagdad. Era composta da giovani militanti dell'Eta disposti all'estremo
sacrificio della vita. Erano stati accuratamente selezionati dal Campo
Antimperialista spagnolo. Sulla base di una inflessibile fede nella causa
araba e un acceso odio nei confronti di Israele. Si diressero prima in aereo
ad Amman o a Damasco. Da lì proseguirono via terra verso la capitale
irachena. Molti di loro sono rientrati in patria. Alcuni sono rimasti in
Iraq simulandosi come operatori umanitari. Si deve probabilmente a loro l'
agguato costato la vita a sette agenti dei servizi segreti spagnoli lo
scorso 29 novembre a Swaira, una località a 45 km a sud di Bagdad.



SODALIZIO DEL TERRORE - Il sodalizio del terrore tra l'Eta e la "resistenza
irachena" è avvenuto in Europa. Grazie all'opera di agenti dei servizi
segreti di Saddam Hussein che sono riusciti a infiltrare il Campo
Antimperialista attivo in Spagna e in Francia. Questi personaggi sono
rientrati in Iraq alla vigilia della guerra. E sono riusciti a prendere il
controllo dell'attività terroristica a Falluja e Al Ramadi, le due località
più calde all'interno del cosiddetto "Triangolo della morte" sunnita. Da lì
sono partiti gli attentati più sanguinosi contro gli americani e i
"collaborazionisti" iracheni. Il sito del Campo Antimperialista è il
principale canale mediatico di diffusione dei comunicati della "resistenza
irachena". Che ufficialmente afferma di non avere a che fare con Osama Bin
Laden. Ma di fatto è impegnata direttamente nel reclutamento in territorio
europeo e all'invio in Iraq di aspiranti combattenti e kamikaze islamici e
laici. Collaborando strettamente con Al Qaeda al successo della medesima
strategia del terrore che mira alla destabilizzazione dell'Iraq e all'
evacuazione delle forze americane.



La Spagna, al pari dell'Italia, della Francia e della Gran Bretagna, ospita
cellule attive e dormienti di Al Qaeda. Finora impegnate principalmente nell
'attività di sostegno logistico. Il piano, sfociato nei tragici attentati
dell'11 settembre 2001 a New York e Washington, fu elaborato anche in
territorio spagnolo dove si recò Mohammad Atta, il capo del commando dei 19
dirottatori kamikaze.



BERSAGLI DI BIN LADEN - Ugualmente la Spagna è diventata uno dei principali
bersagli di Bin Laden per il suo forte appoggio alla guerra in Iraq e alla
sua presenza con proprie forze nel sud del Paese. Che la Spagna fosse un
nemico giurato di Al Qaeda non era un mistero. Ciò che si ignorava era l'
alleanza del terrore che univa l'Eta alla "resistenza irachena" e,
indirettamente, a Bin Laden.



Di fatto la strage di Madrid rappresenta la binladizzazione del terrorismo
in Europa. Essenzialmente sul piano ideologico. Ciò che deve veramente
preoccupare è il cambio della percezione del "nemico". Colpendo
indiscriminatamente dei civili, l'Eta ha abbandonato il principio della
responsabilità soggettiva che in passato l'aveva portata ad attaccare
singoli esponenti delle istituzioni. Per adottare il principio binladiano
della responsabilità oggettiva. Tutti coloro che, a vario titolo, stanno
dalla parte del "nemico" meritano la morte. È legittimo ucciderli. Bin Laden
lo fa sulla base del takfir, la condanna di apostasia dell'insieme della
società che accetta di vivere sotto un potere "empio" o "ateo". Ieri
colpendo nel mucchio a Madrid si è dichiarato la guerra totale all'insieme
della società spagnola.



È evidente che il salto di qualità del terrorismo in Spagna, l'emergere di
una holding del terrore, che coniuga elementi eversivi autoctoni e gruppi
estremisti arabi e islamici, preoccupano anche l'Italia. Il Sismi, il nostro
controspionaggio militare, ha segnalato questo rischio nel recente rapporto
trasmesso al Parlamento. E finora l'opera di prevenzione e di contrasto ha
avuto successo. Ma è evidente che ci troviamo a fronteggiare la più
insidiosa guerra del terrore globalizzato in grado di mobilitare i nemici
interni e esterni all'Occidente.


Magdi Allam


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