Lo scenziato Sergio Voranoff e i suoi strani esperimenti

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Caterina63
00venerdì 20 novembre 2009 23:14
Quando, nel 1951, il professore Sergio Voronoff morì, soltanto alcuni vecchietti - fuori dell’ambiente medico - si ricordarono di lui. Ne rammentarano a lungo, soprattutto, la “ricetta” dell’eterna giovinezza (vigore sessuale, anzitutto), frutto di celebri esperimenti, di innesti di ghiandole ch’egli compiva nella sua bella villa, situata nelle vicinanze di Ventimiglia, dove allevava, dentro apposite gabbie, decine di scimmie destinate ad offrire la materia prima per taluni delicati trapianti.

Il “rimedio” del professore era al contempo semplice e gustoso: si trattava, difatti, di una speciale “ricetta”. Ricetta, beninteso gastronomica (non clinica), che vale la pena di farsi prescrivere, perché - sostengono gourmet di mezzo mondo - davvero squisita e stuzzicante.

Chi, oggi, non conosce il “filetto alla Voronoff”?

E’ appena il caso di ricordarne la preparazione: cotto en boite (ossia in un piccolo tegame a chiusura quasi ermetica) con aggiunta di salse piccanti, il piatto del professore russo si trasforma in una “bomba culinaria”: gli ingredienti usati sono capaci, secondo certe norme di cucina erotica, di ridestare ardori giovanili in chi li assapora. Non era ovviamente l’elisir di giovinezza, ma il palato ci ha sicuramente guadagnato e il piatto è rimasto. Il nome di Voronoff risuona dappertutto, in tutte le buone cucine del mondo, ripetuto giornalmente da turbe di camerieri e cuochi. Per la gioia d’innumerevoli palati esigenti.

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Trilussa scrisse poco di riferimenti a medici, medicine. Infatti solo tre sonetti molto mordaci sono attinenti a problemi di medicina. Il primo pubblicato nel 1920 ironizza sugli effetti del trapianto del testicolo di montone nell’uomo anziano come proposto dal medico russo Voronoff.
Sergio Voronoff, medico russo nato nel 1866, che aveva attuato, agli inizi degli anni ’20 del secolo scorso, il trapianto di testicolo di montone nell’uomo come terapia dei malanni della vecchiaia e rigeneratrice del vis procreatrice maschile.
Fatto troppo ghiotto per un sar­castico poeta come Trilussa.
Il secondo ironizza sulla teoria dell’evoluzione darviniana ed il terzo sulle vaccinbazioni obbligatorie per adire ad ogni pubblico impiego.



LA SCOPERTA DE VORONOFF



Un professore ha fatto un’invenzione:

dice che quanno un omo è indebbolito

se je metti una grandola in un sito

ridiventa più forte de Sansone



Con una grandoletta de nontone

ha raddrizzato un vecchio rimbambito,

tanto ch’er vecchio ha subbito sentito

le conseguenze de l’operazzione.



E dice, pe’ de più che sta scoperta

serve perfino a rinforzà er talento

a chi nun cià la mente troppo aperta....



Anzi er dottore, ch’e un ometto pratico,

Pare che voja fa’ l’esperimento

còr Fascio libberale democratico.





L’INNESTI

L’innesto de cavallo, ciacconsento,

in specie s’è d’un legno padronale;

ma quello de somaro pò fà male.

te pò attaccà l’arterie der talento.



Naturarmente, se te schiaffi drento

er sangue che ciaveva un animale,

succede che je piji er naturale

e creschi co’ l’istesso sentimento.



L’innesto del vaccino me lo spiego:

Non porta preggiudizzio...eppoi, d’artronne,

senza de quello manco ciai l’impiego.



Ma puro lì, cor sangue che s’attacca,

L’omo pija der bove , e a certe donne

j’arimane l’istinto della vacca.





L’ANTENATO

L’Omo è sceso dalla Scimmia

- Barbottava un Professore -

nun me pare che ‘sta bestia

ciabbia fatto troppo onore....



- E’ questione de modestia –

-je rispose un Ranguttano-

l’importante è che la scimmia

nun sia scesa dar cristiano.


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Tuttavia oggi ci si chiede se i trapianti di Voronoff non furono invece un veicolo per la diffusione dell'aids in Europa?

Difficile rispondere perchè non sono rimaste molte prove documentate di questi trapianti a causa dei forti bombardamenti che la villa subì durante la guerra, al suo ritorno Vornoff la fece ricostruire tutta, ma non riuscì a riprendere i ritmi di studio che aveva ottenuto in precedenza...
Esiste invece la prova che alcuni suoi colleghi lo misero in guardia dal pericolo di trasmettere malattie dagli animali all'uomo (all'epoca non si parlava ancora di virus), ma Vornoff sosteneva che il trapianto avrebbe reso impotente ogni propagazione, ma non ne aveva mai dimostrato le prove.
Al contrario, essendo la scimmia portatrice del virus HIV è assai probabile che questi trapianti possano essere stati responsabili della diffussione dell'AIDS in Europa.

Se così fosse, invece di aver avuto l'elisir di lunga vita, invece della superiorità sessuale, avremmo avuto L'AIDS...

Chi gioca a fare DIO, Demone si ritrova... [SM=g1740732]
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