Nasce la Collana benedettiana per comprendere la VERA LITURGIA

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Caterina63
00martedì 26 maggio 2009 23:05

"Strumenti per la riforma": nasce la collana benedettiana del nuovo pensiero liturgico.

Con un'eccezionale opera di Mosebach, Cantagalli apre la collana dedicata al pensiero liturgico di Benedetto XVI. Un contributo benedettiano per dare al nuovo movimento liturgico gli strumenti e le idee per proseguire la riforma della Chiesa.[SM=g1740722] [SM=g1740721]



Martin Mosebach

ERESIA DELL'INFORME

La liturgia romana e il suo nemico

Editrice Cantagalli
Siena 2009

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Collana
STRUMENTI PER LA RIFORMA
a cura di don Alessandro Galeotti


"Non si può 'costruire' un movimento liturgico di questo genere – non più di quanto si possa costruire un qualche cosa di vivo-, ma si può contribuire al suo sviluppo sforzandosi di assimilare di nuovo lo spirito della liturgia e difendendo pubblicamente quanto abbiamo fin qui ricevuto. Questo nuovo inizio ha bisogno di 'padri' che siano dei modelli, e che non si contentino di indicare la via da seguire". (Joseph Ratzinger)
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- Presto in libreria -


Dopo il Concilio Vaticano II, si è sviluppata una corrente di pensiero dentro e fuori la Chiesa che ha segnato una delle fratture più rivoluzionarie del secolo scorso.

Sull’onda dell’irenismo post-conciliare, venne sancito l’abbandono della antica liturgia, (strutturata da san Gregorio Magno e poi nei secoli sviluppatasi e codificata dal Concilio di Trento) e venne creato un nuovo rito; si passò cioè da una “liturgia maturata nel tempo a una liturgia costruita” come ebbe a dire il cardinal Ratzinger. Ciò che ne è seguito, viene paragonato da Mosebach alla guerra iconoclasta di Bisanzio. Ma le conseguenze sono ben maggior della “revisione” del rito: si celebra ciò che si crede. La rottura riguardò il modo stesso di pensarsi della Chiesa e nella Chiesa, la fede e l’etica.

Il grande scrittore tedesco offre così nella sua riflessione, con pagine di splendida liricità e di amare considerazioni, lo spunto a rileggere il processo postconciliare, al di là degli arroccamenti delle varie posizioni. Fino ad oggi infatti, mentre si tollerano i più creativi abusi liturgici, difficilmente si coglie quanto della liturgia – che ha segnato per più di un millennio la vita della Chiesa cattolica – possa invece essere recuperato, per tornare a una teologia della Messa che sia insieme sacrificale e comunionale. Quest’opera può diventare l’occasione per un ripensamento del cammino compiuto negli ultimi decenni, sottolineando le evoluzioni positive, senza dimenticare inopportune censure che sono avvenute.


Martin Mosebach, nato nel 1951, vive a Francoforte sul Meno. È uno tra i maggiori scrittori di lingua germanica contemporanei. Ha ricevuto - tra gli altri – il Premio Georg Buchner, il più prestigioso riconoscimento tedesco. Collabora con la Frankfurter Allgemeine Zeitung. I suoi libri più recenti: Die Türkin (1999), Eine lange Nacht (2000) e Nebelfürst (2001). Nel 2005 è stato pubblicato Das Beben e il volume di saggi Schöne Literatur.



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