Ha avuto un ottimo riscontro il Raduno del Rosario Regionale presso il Santuario di Monte Grisa a Trieste.
Possiamo concretamente parlare di "frutti dello Spirito" il quale è stato veramente il Protagonista dell’incontro, suscitando verso tutti i partecipanti uno Spirito d’interesse, di Preghiera viva, di condivisione fraterna e di partecipazione.
L’incontro si è aperto con il Rosario meditato. Padre Mauro ci ha aiutati a riscoprire il concetto della meditazione quale "ANIMA" vera del Rosario, accompagnando egli stesso le riflessioni, ci ha riportati a considerare non una chiusura dell’Anno del Rosario, bensì una vera PARTENZA utilizzando le meditazioni scaturite durante questo Anno di Grazia nel quale, ricordiamo, il S. Padre non ha in fondo detto nulla di nuovo, se non ribadire l’insegnamento dei suoi predecessori che insegnavano la CONTEMPLAZIONE del Rosario senza la quale si rischia di perdere fin anche le indulgenze ad esso accordate.
Il Rosario è un "concentrato del Vangelo", tuttavia necessita della meditazione quotidiana, altrimenti si rischia di restare relegati ad una recita abitudinaria, rischiando una sterilità nella testimonianza che attraverso di Esso possiamo dare.
Ha fatto seguito la "Consacrazione" (volontaria), attraverso le parole usate da S. Maria L. Grignon de Montfort nel "Trattato della Vera Devozione a Maria", gentilmente offerto ai partecipanti da Fulvia. P. Mauro ci ha invitati a riscoprire la bellezza di questo libro che è e resta unico nel suo genere, meditando il quale possiamo comprendere il valore del Rosario. Ha poi sottolineato un aspetto importante: ci sono molte devozioni, ma una sola è la DEVOZIONE e questa la possiamo comprendere in modo semplice e completo attraverso questo Libro e, di conseguenza, apprendere la valorizzazione del Rosario inteso come strumento di contemplazione.
Dopo la conviviale del pranzo ha fatto seguito un incontro le cui personali testimonianze sono diventate le vere protagoniste dell’animazione. Queste ci sono pervenute da coloro che hanno partecipato alla "Peregrinatio Mariae", cioè, di coloro che hanno ricevuto in casa la Statua della Madonna del Rosario, dedicando a Dio una settimana di incontri attraverso i quali la meditazione del Rosario lega i partecipanti nella preghiera e nella reciproca testimonianza: " Un cuor solo, un’anima sola".
Quello che ha colpito di più nell’ascoltare queste esperienze è stata la CAPACITA’ DI MERAVIGLIARSI, entrambe le testimonianze hanno saputo condividerci un aspetto comune: all’inizio si viveva una sorta di diffidenza, con il timore di non riuscire a portare a termine questo impegno, mentre alla fine si apprendeva la consapevolezza che Maria AIUTAVA concretamente, portando i partecipanti a vivere un’esperienza, non solo apparentemente suggestiva, ma efficacemente impegnativa e carica di frutti. Così la gioia di poter dire con serenità che si mette in comune, con cuore aperto, la propria disponibilità; Maria farà il resto, suscitando quel desiderio di Dio che Lei per prima ha vissuto, sperimentato e testimoniato.
Fa dunque riflettere quanto è emerso dalle testimonianze: una ripresa ed una rivalutazione del "modo di pregare" e contemplare il Rosario!
(Gruppo del Rosario Vivente, di Tamai di Brugnera – PN - )
Anita, quale giovane single, ha dato una singolare testimonianza della Peregrinatio di Maria, sottolineando un aspetto importante: la condivisione fra generazioni diverse, giovani e meno giovani che, mediante il Rosario, hanno saputo invece dimenticare gli anni che li dividono e vivere una esperienza comune. "La testimonianza concreta dell’unità della Famiglia" è quanto ha saputo trasmetterci questa testimonianza donando, a tutti noi che ascoltavamo, la speranza che veramente "non tutto è perduto". La condivisione fra generazioni diverse ha trovato dunque nel Rosario un punto d’incontro efficace e produttivo.
"Maria ti cambia la vita" è stato quasi uno slogan di una famiglia che si è trovata nel tempo a sperimentare l’unità nella preghiera del Rosario in Famiglia. "Sembrava di ritrovarsi nel Cenacolo insieme a Maria con gli Apostoli", è stata la testimonianza di questa coppia quando ha iniziato a condividere l’esperienza della Peregrinatio; "la convinzione che Maria VUOLE salvarci", è stata la spinta che ha coinvolto e consolidato la preghiera in questa famiglia insieme ai propri figli, dando a tutti una spinta per continuare anche in futuro.
La bellezza di queste testimonianze è data dal fatto che a parlare sono state coppie di sposi, famiglie consolidate negli anni, cariche di esperienze diverse, ma unite dal Rosario.
Una di queste ha raccontato "l’amarezza dell’abitudinarietà" iniziale in cui si era venuta a trovare e di come un viaggio a Fatima ha messo entrambi i coniugi di fronte alla personale responsabilità riguardo la Preghiera. Il Rosario è diventato così per loro un punto di riferimento da riscoprire ogni giorno, tuttavia si chiedevano "come iniziare una sana riscoperta ?"
Spegnendo il televisore, ad esempio, ed iniziando a coinvolgere i propri figli, impegnandosi con la Decina quotidiana. L’occasione della Peregrinatio ha dato a loro la spinta finale per iniziare a considerare il Rosario sotto un aspetto nuovo e continuamente vivo, coinvolgendo tutta la famiglia mantenendola così unita nella Preghiera.
Infine una coppia di giovani fidanzati ci hanno fatto veramente sognare mentre raccontavano nella semplicità la loro esperienza. Si sono conosciuti proprio attraverso questi incontri di Preghiera, ed hanno sperimentato come la Peregrinatio è un modo concreto di FRATERNIZZARE NELLE famiglie, attraverso l’aiuto di Maria la quale invita continuamente alla conoscenza del Vangelo, e di conseguenza, ad un continuo approfondimento dell’Amore di Gesù verso tutti. (Michele e Federica)
Ci siamo poi ritrovati nel Santuario per l’Adorazione Eucaristica in Riparazione delle offese e degli oltraggi che il SS Sacramento riceve quotidianamente in tutto il mondo. Due bambini, accanto a padre Mauro durante la Messa che ha fatto seguito all’Adorazione, hanno reso l’incontro veramente legato ad ogni generazione, tutte unite in "un cuor solo e un’anima sola" a proclamare la grandezza di Dio, ricordando i benefici di Cristo affrontando la ricorrenza successiva dell’Esaltazione della Croce, alla quale confluisce il Rosario stesso quando ricordiamo le tappe principali di Maria che vediamo sotto i piedi della Croce a raccogliere in eredità tutti noi, bisognosi della misericordia di Dio.
Un grazie doveroso a padre Mauro per l’impegno che non è soltanto il suo "mestiere", ma nasce da una santa VOCAZIONE e da un amore che vive e che non riesce giustamente a contenere, ma che vuole e deve donarci ad ogni incontro che viviamo.
Un grazie a tutti coloro che hanno partecipato, rinunciando magari ad altre cose, per potersi ritrovare tutti uniti in nome di Cristo. Ai chitarristi che hanno animato le Preghiere, facendoci rivivere il Salmo "Cantate inni, cantate Inni al Signore". Al gruppo del Rinnovamento che ha preparato i canti ed ha saputo come sempre emozionarci durante il Rosario, l’Adorazione Eucaristica e la S.Messa.
Un grazie a Gesù….sempre pronto ad accoglierci nonostante le nostre debolezze; a Maria, sempre pronta a farci meravigliare ricordandoci che il Magnificat non è relegato a duemila anni fa, ma che è un canto sempre vivo in ogni generazione che sperimenta "le meraviglie di Dio".
Una lode a Dio, allo Spirito Santo, vero Protagonista dell’incontro perché " è lo Spirito che vivifica, la carne non giova a nulla".
Concedici Signore di rendere fruttuoso questo incontro, e Te o Madre, sostienici nell’impegno e sostienici in questa lotta "contro il potere delle tenebre".