Quando i Pentecostali usano la Bibbia contro i Cattolici

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Caterina63
00mercoledì 7 gennaio 2009 12:37

Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore è lontano da me. Invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini. (Matteo 15- 8,9)


"Guardate che nessuno faccia di voi sua preda con la filosofia e vani raggiri secondo la tradizione degli uomini e gli elementi del mondo e non secondo Cristo. (Colossesi 2-8).
.......

Questi due versi vengono usati spesso contro la Chiesa Cattolica da ambienti Pentecostali[SM=g7574] ....è bene che i cattolici vengano a conoscenza non soltanto degli errori che gli uomini di Chiesa hanno commesso...(per soddisfare questo abbiamo fior fiore di siti che ce lo rammentano[SM=g7560] ), ma anche del cosa significano certi versi e del come si sono attualizzati nella storia della Chiesa.....

Veniamo ad un altro brano che ci aiuterà a comprendere un particolare molto importante:

Gesù dice a Pietro:
Simone ascolta! Satana ha ottenuto il permesso di passarvi al vaglio come il grano. Ma io ho pregato per te, perchè non venga meno la tua fede. E tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli... (Lc.22,31-32)
......

Non dimenticatevi che Ario, Donato, Marcione....erano sacerdoti...quindi consacrati...i quali però...si distaccarono dalla Chiesa seminando zizzania con NUOVE e FALSE dottrine...[SM=g7574] ..
la Chiesa attraverso gli errori dei propri FIGLI...procedeva nella conoscenza di Dio e del suo Progetto...

Gesù ci dice che gli SCANDALI SONO NECESSARI, tuttavia aggiunge "guai a colui" per il quale avviene lo scandalo[SM=g7574] non dunque "guai alla Chiesa, o al Papa o alla Dottrina Cattolica, ma guai a colui che PROVOCA E SUSCITA LO SCANDALO, che dunque DIVIDE E SEPARA LA CHIESA, SEMINA FALSE DOTTRINE...
Veniamo alla situazione....Dio ci ha creati LIBERI, liberi anche di generare lo scandalo, Egli ci dona non UNO, ama LO SPIRITO Santo CHE E' UNIONE E COMUNIONE, tuttavia la libertà di scegliersi UNO spirito "personale" conduce a queste separazioni, attribuendo erroneamente a Dio uno Spirito stesso di CONTESTAZIONE E DI CONTESA ALLA CHIESA...ed ecco l'uso della Scrittura interpretata CONTRO la Dottrina impartita dalla Chiesa...[SM=g1740730]
 

Nell'errore e dall'errore di non pochi Figli DELLA Chiesa che hanno dao origine ALLO CANDALO ED ALLE DIVISIONI....è nata e si è formata nella Chiesa la DOTTRINA...che NON ha inventato Nulla di nuovo nè contrario alla Bibbia, ma quasi comprendendo come l'interpretare la Bibbia personalmente fosse diventato pericoloso.....comprende anche attraverso la stessa opera e lo stesso modo di procedere degli Apostoli, come la Dottrina fosse indispensabile e come andasse RINFORZATA ED AGGIORNATA DI FRONTE A DELLE ERESIE CHE NON ERANO NEMMENO PRESENTI AI TEMPI DEGLI APOSTOLI.....e non essendo state trattate dagli Apostoli, la Chiesa si è trovata a dover affrontare certi errori....nati proprio ALL'INTERNO DELLA CHIESA STESSA nei riguardi proprio dell'interpretazone delle Sacre Scritture.....


Negare questo è negare una gran parte dell'Opera stessa di Dio attraverso la quale ha ispirato fior fiore di persone che riconosciamo nei PADRI DELLA CHIESA, NEI DOTTORI....dedite ad affermare la Verità Sua, anche a costo della vita stessa.....


Sarò petulante..e  ne chiedo perdono....ma doverano gli Evangelici Pentecostali o coloro che si oppongono alla Chiesa quale struttura nella Successione Apostolica.... in queste lotte? Da che parte stavano durante l'eresia ariana
? Con piacere ho letto in qualche sito la ricostruzione storica delle "personali radici PENTECOSTALI in questi Duemila anni" interessante è scorgere che essi si dissociano dalla Chiesa Cattolica con una manovra diabolica sostenendo semplicemente che la Chiesa Cattolica sarebbe nata nel 400 d.C. e che prima c'erano LORO....[SM=g1740725] non aggiungo altro: ad ogni giorno basta la sua pena! (Gesù) [SM=g1740727]

Ritorniamo dunque alla frase
"Satana ha avuto il permesso di passarvi al vaglio....ma io ho pregato per te, che non venga meno la tua fede...e tu...una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli..."......che possiamo legarlo, senza dire eresie, alla promessa di Gesù "e le porte degli inferi non prevarranno"...SU CHE COSA? sulla Chiesa[SM=g7831] ...

Quindi c'è nella storia della Chiesa...il PERMESSO DA PARTE DI DIO.....a che Satana CORROMPI gli uomini che appartengono alla Chiesa...[SM=g7574] da qui la Preghiera PER PIETRO, che essendo fatta da Gesù che è DIO, ha un valore ETERNO ED IMMEDIATO, che fa da scudo affinchè appunto le porte degli Inferi NON prevalgano nella Chiesa continuamente minacciata DAI FALSI MAESTRI....

è ovvio che Gesù NON ha pregato per il solo Pietro, Simone (non è uncaso che è l'unico apostolo al quale Gesù CAMBIA IL NOME[SM=g7574] ).....questo uso del singolare....è incentrato NON soltanto sulla persona di Pietro che da li a poco sarebbe morto....bensì ALLA CHIESA
che rappresentava quale portavoce
...QUALE VICARIO DI QUESTA FEDE DA CONFERMARE...

Arriviamo alla terza parte del messaggio: "...e tu....una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli..." è ovvio che anche qui Gesù intenda riferirsi a Pietro quale portavoce di tutti i vescovi....dal momento che non è nello stile del Cristo...fornire ad uno soltanto "la Verità"......"La Vertà VI farà liberi"....quindi Pietro ha assunto l'autorità di CONFERMARE TUTTI I VESCOVI DELLA TERRA all'unicità del messaggio cristiano....così come i vescovi hanno assunto questo incarico a favore dei FEDELI  o per confermare i diaconi e i presbiteri....è LA GERARCHIA, la categoria dei ruoli attrverso i quali la Chiesa si gestisce ISPIRATA E GUIDATA DALLO SPIRITO SANTO che, essendo DIO, non può contraddire sè stesso, nè "andare in giro" seminando false interpretazioni bibliche CONTRO Pietro e contro la Chiesa SUA SPOSA
......

La Chiesa, infine, nasce anche dal tradimento...la Chiesa nasce da un suicida appartenente ad Essa.....e sappiamo che si può essere suicidi non soltanto togliendosi la vita, ma anche negando la VERITA'....la quale soltanto ci farà liberi......

Eppure la Chiesa si fonda sul Cristo, che è il contrario e l'opposto del "tradimento"...poichè Gesù NON tradisce mai.....la Chiesa così, in Verità, nasce dal Sangue di un Innocente, DA UNA PROMESSA DI DIO.....la Chiesa nasce dunque dal dolore.....dalla paura (Pietro rinnega Gesù e i Discepoli spariscono di scena da sotto la Croce dove restano soltanto Maria e Giovanni degli Apostoli)....dal mistero della presenza del Cristo costante (Risurrezione e Pentecoste, SACRAMENTO DELLA RICONCILIAZIONE BATTESIMO ED EUCARESTIA:  dai Sacramenti)......

La Chiesa Evangelica Pentecostale...su cosa nasce....su cosa si fonda? La Chiesa di Cristo è questa.....amici miei....pur senza NULLA TOGLIERE.....al Progetto di Dio che si serve anche dei Protestanti per avvicinare gli uomini che prima erano digiuni.....ma la Chiesa Protestante manca di qualcosa.....non è completa.....non si possono cancellare 2000 anni di storia....oppure usarla soltanto per portare discredito e seminare zizzania.....certamente partono anch'essi da queste pagine evangeliche... così come partiva Ario, Donato e tanti altri eretici...Lutero ed oggi i Pentecostali...

Atti 15, 24:
Abbiamo saputo che alcuni fra noi, partiti senza nessun mandato da parte nostra, vi hanno turbato con i loro discorsi, sconvolgendo le anime vostre.....


E notare bene che.....sia certe persone del Protestantesimo, sia altri che odiano svisceralmente la Chiesa.... effettivamente NON negano la storia...ma le tolgono, la privano semplicemente dell'opera di Dio, della sua presenza, del Suo lavoro accanto ad altre persone che hanno operato onestamente dentro la Chiesa.....
Questo è il nostro concetto di TRADIZIONE che ha origine dagli Apostoli, dalle Lettere di San Paolo, dai primi Vescovi confermati e succeduti agli Apostoli dopo la loro morte ed ininterrottamente giunti fino a noi oggi, e per domani ancora fino al ritorno glorioso di Cristo il quale manderà i Suoi Angeli a SEPARARE LA ZIZZANIA DALL'ERBA BUONA ...

Purtroppo non sappiamo quale sia il concetto di tradizone degli altri.....
Lutero avanzò con il SOLA SCRIPTURA trasferendo l'autorità dalla Chiesa i singoli pastori dopo aver tolto (senza alcuna autorità) ad essi il Sacerdozio Ordinato; oggi i Pentecostali  RINNEGANO il Sola Scriptura e tuttavia interpretano le Scritture a modo loro...usandole quale arma CONTRO Pietro, contro la Chiesa..contro i Sacramenti, contro la Verginità di Maria, contro la Sua Beatitudine per la quale è nel Vangelo di Luca che siamo chiamati a dire ad ogni generazione "MARIA, TU SEI BENEDETTA FRA TUTTE LE DONNE"[SM=g1740717]

Sempre dalla 1Tim leggiamo:

Avvertimento contro le false dottrine
(1Ti 6:3-5, 20-21; Tt 3:9) Ga 3:10-12, 19-24; 5:6; Ti 2:10-14
3 Ti ripeto l'esortazione che ti feci mentre andavo in Macedonia, di rimanere a Efeso per ordinare ad alcuni di non insegnare dottrine diverse 4 e di non occuparsi di favole e di genealogie senza fine, le quali suscitano discussioni invece di promuovere l'opera di Dio, che è fondata sulla fede.
5 Lo scopo di questo incarico è l'amore che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera. 6 Alcuni hanno deviato da queste cose e si sono abbandonati a discorsi senza senso. 7 Vogliono essere dottori della legge ma in realtà non sanno né quello che dicono né quello che affermano con certezza......
alla 2Tim.2,23 dice: Evita inoltre le dispute stolte e insensate, sapendo che generano contese...[SM=g1740730]
.....
e poco prima aveva scritto: Ricorda loro queste cose, scongiurandoli davanti a Dio che non facciano dispute di parole; esse non servono a niente e conducono alla rovina chi le ascolta....
.....

Sembra un tam-tam continuo...Paolo ha a cuore che L'INSEGNAMENTO DEGLI APOSTOLI (dunque della Chiesa) sia conosciuto, rispettato ED OBBEDITO...PER FEDE...[SM=g7574] per stare nella Chiesa occorre mantenere fede non solo a Gesù in quanto Nato prodigiosamente, morto e Risorto, ma anche CON LA TRADIZIONE E LA DOTTRINA CHE SI PORTA DIETRO...non solo  a Paolo dunque che trasmetteva questi insegnamenti ma a loro volta i fedeli DOVEVANO OBBEDIENZA A TIMOTEO O A TITO A CRETA  i quali si esprimevano CON LA STESSA AUTORITA' DELL'APOSTOLO il quale aveva dato loro il mandato.....(cfr.2Tim.1,6)...attenzione qui Paolo non dice a Timoteo "hai lo spirito perchè Dio ti ha investito", ma dice che Timoteo ha il carisma di Dio perchè: "  E' IN TE PER L'IMPOSIZIONE DELLE MIE MANI..."[SM=g7574]


Indubbiamente la Chiesa necessita di RIFORMARSI ad ogni generazione, non certo di modificare la Dottrina, per questo ha messo Pietro, per questo ha stabilito i vescovi, perchè IN COMUNIONE FRA LORO portassero avanti LA TRADIZIONE DELLA CHIESA (cfr. san Paolo ai Tess.)
E in definitiva la Chiesa si è sempre riformata....volete un esempio?

Dalle "Opere" di santa Teresa di Gesù (D'Avila), vergine
(Opusc. "Il libro della vita", cap. 22,6-7,14)
Ricordiamoci sempre dell'amore di Cristo

Chi ha come amico Cristo Gesù e segue un capitano così magnanimo come lui, può certo sopportare ogni cosa; Gesù infatti aiuta e dà forza, non viene mai meno ed ama sinceramente. Infatti ha sempre riconosciuto e tuttora vedo chiaramente che non possiamo piacere a Dio e da lui ricevere grandi grazie, se non per le mani della sacratissima umanità di Cristo, nella quale egli ha detto di compiacersi.
Ne ho fatto molte volte l'esperienza, e me l'ha detto il Signore stesso. Ho visto nettamente che dobbiamo passare per questa porta, se desideriamo che la somma Maestà ci mostri i suoi grandi segreti. Non bisogna cercare altra strada, anche se si è raggiunto il vertice della contemplazione, perché per questa via si è sicuri. È da lui, Signore nostro, che ci vengono tutti i beni. Egli ci istruirà.
Meditando la sua vita, non si troverà modello più perfetto. Che cosa possiamo desiderare di più, quando abbiamo al fianco un così buon amico che non ci abbandona mai nelle tribolazioni e nelle sventure, come fanno gli amici del mondo? Beato colui che lo ama per davvero e lo ha sempre con sé! Guardiamo il glorioso apostolo Paolo che non poteva fare a meno di avere sempre sulla bocca il nome di Gesù, perché l'aveva ben fisso nel cuore. Conosciuta questa verità, ho considerato e ho appreso che alcuni santi molto contemplativi, come Francesco, Antonio da Padova, Bernardo, Caterina da Siena, non hanno seguito altro cammino. Bisogna percorrere questa strada con grande libertà, abbandonandoci nelle mani di Dio. Se egli desidera innalzarci fra i principi della sua corte, accettiamo volentieri tale grazia.
Ogni volta poi, che pensiamo a Cristo, ricordiamoci dell'amore che lo ha spinto a concederci tante grazie, e dell'accesa carità che Dio ci ha mostrato dandoci in lui un pegno della tenerezza con cui ci segue: amore infatti domanda amore. Perciò sforziamoci di considerare questa verità e di eccitarci ad amare. Se il Signore ci facesse la grazia, una volta, di imprimerci nel cuore questo amore, tutto ci diverrebbe facile e faremmo molto, in breve e senza fatica.
 

Santa Teresa di Gesù (d'Avila) Vergine e dottore della Chiesa

15 ottobre - Memoria

Donna di eccezionali talenti di mente e di cuore, entrò a vent'anni nel Carmelo di Avila, dove concepì e attuò la riforma che prese il suo nome. Unì alla più alta contemplazione un intensa attività come riformatrice dell'Ordine carmelitano. Dopo il monastero di San Giuseppe in Avila, con l'autorizzazione del Generale dell'Ordine si dedicò appassionatamente ad altre fondazioni e poté estendere la riforma anche al ramo maschile. Fedele alla Chiesa, nello spirito del Coniclio di Trento, contribuì al rinnovamento dell'intera comunità ecclesiale. Lasciò nella sua autobiografia e nei suoi scritti di spiritualità un documento di profonda esperienza mistica. Paolo VI la riconobbe Dottore della Chiesa (27 settembre 1970).



Salmo 16,3:
quanto ai santi che son sulla terra,
essi sono la gente onorata in cui ripongo tutto il mio affetto
....[SM=g7831]


Chi AMA veramente questo SPOSO, non abbandona IL SUO CORPO che è la Chiesa Cattolica[SM=g7831] non usa le Scritture per seminare zizzania, per confondere i semplici, per alimentare CONTESE E DIVISIONI NELLA CHIESA....

Ciò che emerge perciò dall'insegnamento degli Apostoli, è una incessante opera di propagazione della fede cristiana alla quale occorre obbedire per poter comprendere in quale modo acquisire i benefici che ne dirivano.....e per essere in questo modo TESTIMONI CREDIBILI......

L'obbedienza a tali insegnamenti fa scattare quella gratuità della Grazia, quando Paolo dice agli Ef.2,8: Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio....

PAOLO NON PARLA DELLA SOLA FEDE IN GESU' O ALLA SOLA SCRIPTURA[SM=g1740729] ....se ho fede OBBEDISCO perchè AMO...così come ci fanno comprendere sia Tito che Timoteo MAGISTRALMENTE....istruiti da Paolo, essi hanno fede certamente in Gesù ed obbediranno agli insegnamenti dell'apostolo il quale li pone come vescovi in altre sedi...[SM=g1740722] ...

Dice appunto Paolo in 2Tess.2,13-17:
13 Noi però dobbiamo rendere sempre grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, attraverso l'opera santificatrice dello Spirito e la fede nella verità, 14 chiamandovi a questo con il nostro vangelo, per il possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo.
15 Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete apprese così dalla nostra parola come dalla nostra lettera. 16 E lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, 17 conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.....
......

Dice Paolo ai Colossesi 1,22-24:
21 E anche voi, che un tempo eravate stranieri e nemici con la mente intenta alle opere cattive che facevate, 22 ora egli vi ha riconciliati per mezzo della morte del suo corpo di carne, per presentarvi santi, immacolati e irreprensibili al suo cospetto: 23 purché restiate fondati e fermi nella fede e non vi lasciate allontanare dalla speranza promessa nel vangelo che avete ascoltato, il quale è stato annunziato ad ogni creatura sotto il cielo e di cui io, Paolo, sono diventato ministro.
24
Perciò sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa.....
....

è un brano MERAVIGLIOSO.....[SM=g1740717]
Paolo ricorda l'importanza di RESTARE ANCORATI ALLA FEDE DEL VANGELO attenzione....non letto, ma CHE AVETE ASCOLTATO......quel Vangelo che lui stesso definisce SUO, come abbiamo letto sopra...e NOSTRO riferendosi alla COMUNIONE CON LA CHIESA.....per la quale Paolo SOFFRE....ecco il suo tributo all'obbedienza che egli offre sia ai cristiani, sia alla CHIESA cioè a vantaggio della sua propagazione.....

E' impensabile sostenere che dopo la morte degli apostoli QUESTO RIGORE ALL'OBBEDIENZA AI SUOI SUCCESSORI sia venuto meno...[SM=g1740729] ...O CHE NESSUN ALTRO VESCOVO DOPO PAOLO E GLI APOSTOLI non abbiamo avuto la stessa autorità nel proclamare IL VANGELO...[SM=g7574]
La Fede esige OBBEDIENZA ALLA CHIESA E AI SUOI INSEGNAMENTI.....l'obbedienza per non essere soffocante necessita DELLA FEDE  E DELL'AMORE=CARITA'...[SM=g7831] ..altrimenti si può avere fede, ma senza l'obbedienza SI E' PECORE SENZA UN PASTORE...
Cosa dice in fondo Gesù in Mat.5,11:
Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia....
.....

se facciamo attenzione alle due lettere ai Corinzi verrebbe da chiedersi appunto...CON QUALE AUTORITA' PAOLO HA IMPOSTO DELLE REGOLE DI VITA ECCLESIALE AD UN ALTRA COMUNITA' CHE COMUNQUE CREDEVA IN CRISTO GESU'? [SM=g7574]  questa comunità RIPRESA molto duramente prima e poi caritativamente da Paolo poteva adoperare per sè stessa questo verso, MA CONTRO PAOLO, come in fondo usano fare molti Pentecostali oggi contro i cattolici....

...il punto è che non si perseguita semplicemente Cristo, ma se si perseguita la Chiesa, si perseguita di traverso anche il Cristo che la Chiesa da 2000 anni annuncia al mondo.. lo REALIZZA NELLA SANTA EUCARESTIA..55x111

Le parole di Gesù sono rivolte ai nuovi credenti....chiunque può diventare un martire nella difesa del Cristo quale STILE DI VITA.....ma la CAUSA di cui Cristo parla E' INDISSOLUBILE CON LA CHIESA..[SM=g7831] ...perchè essa non è semplicemente il Corpo di Cristo, cioè nella formazione dei fedeli che la costituiscono quale ASSEMBLEA, ma è anche LA SUA SPOSA....[SM=g1740717]
In Romani 5,3 leggiamo:
....non solo, ma ci gloriamo anche nelle afflizioni, sapendo che l'afflizione produce pazienza....
......

pazienza e mitezza....PRODUCONO QUELL'OBBEDIENZA CHE A SUA VOLTA PRODUCE FRUTTI ALLA CHIESA INTERA...di generazione in generazione[SM=g7574] ...

OGGI INVECE ABBIAMO TUTTI MAESTRI E DI FEDELI BEN POCHI[SM=g7574]
Ma gli apostoli la pensavano diversamente.....

dice  Pietro nella 1Pt.1,12:

12
E fu loro rivelato che non per se stessi, ma per voi, erano ministri di quelle cose che ora vi sono state annunziate da coloro che vi hanno predicato il vangelo nello Spirito Santo mandato dal cielo; cose nelle quali gli angeli desiderano fissare lo sguardo.....

 
bellissimo questo accostamento agli angeli che DESIDERANO FISSARE LO SGUARDO  su questi insegnamenti....loro che sono al cospetto di Dio e che NON avrebbero veramente bisogno di null'altro..[SM=g1740744] ...desiderano, dice invece l'apostolo, fissare lo sguardo.....

Dice Isaia al verso 53,1: ...Chi ha creduto a quello che abbiamo annunziato? [SM=g7831]
...

In Amos 3,7 leggiamo:
Poiché il Signore, DIO, non fa nulla
senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, i profeti
....

....
ed anche Paolo nella 1Cor.4,1 dice: "Ognuno ci consideri come ministri di Cristo E AMMINISTRATORI DEI MISTERI DI DIO.."

Ecco perchè la nostra appartenenza alla Chiesa parte principalmente da un rapporto innanzi tutto DI FEDE.....considerando quanti sono posti a guida della Chiesa quali "amministratori dei misteri di Dio".....certo, anche gli amministratori possono crollare, Giuda fu il primo esempio e non certo l'ultimo, ma non per questo l'amministrazione di tali beni viene meno....[SM=g1740729]

E come reagì dunque la Chiesa, con il terzo Successore di Pietro nelle comunità cclesiali fondate da san Paolo?[SM=g7574]

DELLA LETTERA DI CLEMENTE (80 c.a. d.C.) 


XLVII, 1.Prendete la lettera del beato Paolo apostolo.
2. Che cosa vi scrisse all'inizio della sua evangelizzazione?
3. Sotto l'ispirazione dello Spirito vi scrisse di sé, di Cefa, e di Apollo per aver voi allora formato dei partiti.
4. Ma quella divisione portò una colpa minore. Parteggiavate per apostoli che avevano ricevuto testimonianza e per un uomo (Apollo) stimato da loro.
5. Ora, invece, considerate chi vi ha pervertito e ha menomato la venerazione della vostra rinomata carità fraterna.
6. E' turpe, carissimi, assai turpe e indegno della vita in Cristo sentire che la Chiesa di Corinto, molto salda e antica, per una o due persone si è ribellata ai presbiteri.
7. E tale voce non solo è giunta a noi, ma anche a chi è diverso da noi (vi prego di notare che Clemente fa riferimento a chi era DIVERSO dai cristiani, EGLI PARLA A NOME DELLA CHIESA UNITA). Per la vostra sconsideratezza si è portato biasimo al nome del Signore e si è costituito un pericolo per voi stessi.


Confessare le colpe


LI, 1. Chiediamo che ci siano perdonate le mancanze e le azioni ispirate dall'avversario. Coloro che furono i capi della sedizione e dello scisma devono considerare la parte comune della speranza.


Sottomissione ai presbiteri

LVII, 1. Voi che siete la causa della sedizione sottomettetevi ai presbiteri e correggetevi con il ravvedimento, piegando le ginocchia del vostro cuore.
2. Imparate ad assoggettarvi deponendo la superbia e l'arroganza orgogliosa della vostra lingua.
E' meglio per voi essere trovati piccoli e ritenuti nel gregge di Cristo, che avere apparenza di grandezza ed essere rigettati dalla sua speranza.
3. Così parla la sapienza maestra di virtù: "Ecco, io emetterò per voi una parola del mio spirito e insegnerò a voi il mio discorso.


Umiltà nell'ubbidienza


LVIII, 1. Ubbidiamo dunque al suo nome santissimo e glorioso e sfuggiamo alle minacce fatte dalla Sapienza contro i disobbedienti, per riposare fiduciosi nel nome santissimo della sua Maestà.
2. Ascoltate il nostro consiglio, e non avrete a pentirvi (attenzione a questa frase....Clemente invita ad accogliere NON il "SUO" ma bensì il "NOSTRO" consiglio.al plurale, parlando a nome di TUTTA la Chiesa..[SM=g7574] .).
Vive Dio, vive il Signore Gesù Cristo e lo Spirito Santo, la fede e la speranza degli eletti. Chi avrà praticato in umiltà, con costante mitezza e senza rimpianto i comandamenti e i precetti dati da Dio sarà posto e annoverato nel numero dei salvati da Gesù Cristo, per mezzo del quale a Lui la gloria nei secoli dei secoli.
Amen.

...........


Faccio osservare l'uso DEL PLURALE di Clemente in questa lettera....buona meditazione...



Sia Lodato Gesù Cristo[SM=g1740722]

[SM=g1740750] [SM=g7182]
Caterina63
00lunedì 10 agosto 2009 22:31
Breve analisi dell'amico Daniele D.S. da un thread da Oriensforum


I protestanti cadono sempre in due contraddizioni. Una di ordine teologico, l'altra di ordine ermeneutico.

La prima può essere sintetizzata nella seguente domanda. Che cosa ci assicura che la Bibbia è ispirata? Non le caratteristiche della Bibbia stessa (bellezza, coerenza, ed elevatezza del messaggio), che possono essere variamente interpretate, essendo oggetto di giudizio soggettivo. Non le dichiarazioni di alcuni testi scritturistici, che hanno valore solo nella misura in cui corrispondono ad un criterio di valore esterno al testo stesso (crediamo forse che il Corano sia ispirato per il fatto che esso si dichiara tale?). E neppure una specie di "illuminazione interiore" dello Spirito Santo, che, se ci fosse, dovrebbe agire nello stesso modo in tutti gli uomini, visto che Dio non fa preferenze di persone e che la fede nella divina rivelazione è condizione necessaria, salvo ignoranza invincibile, alla salvezza dell'anima (a differenza delle grazie particolari, che vengono elargite in modo differente: cfr. parabola dei talenti).

La garanzia della divina ispirazione va dunque ricercata non all'interno, ma all'esterno della Bibbia, e la si trova nella tradizione della Chiesa, cioè nella trasmissione viva e ininterrotta della fede (tra cui la fede nell'ispirazione) dagli Apostoli, anzi da Mosè, fino ad oggi. È appunto la Chiesa, cioè la società gerarchicamente ordinata preposta da Gesù Cristo alla tutela del suo messaggio rivelato, che ci assicura la natura rivelata della Bibbia, natura che essa ha ricevuto dagli autori stessi del testo sacro ed ha ininterrottamente trasmesso a noi. Se prendiamo la Bibbia come un testo a sé stante, scollegato dalla tradizione nella quale si è formata e che l'ha trasmessa, non possiamo avere nessuna garanzia su di essa, neppure di ordine naturale, poiché qualunque critico può, come in effetti è accaduto, metterla in questione.

La seconda contraddizione è di natura interpretativa. Qualunque testo, anche il più chiaro, è per definizione ambiguo, essendo l'ambiguità una delle proprietà di qualunque linguaggio. E la Bibbia non è certamente uno dei testi più perspicui, data la grande differenza di lingua, stile, messaggio, genere letterario, epoca compositiva. Non c'è da meravigliarsi, dunque, che della Bibbia siano possibili interpretazioni molto diverse. Perfino il diavolo cercò di tentare Cristo servendosi di un passo della Bibbia. Ora, poiché non si può credere che Dio abbia rivelato una cosa e il contrario della stessa, è evidente che si deve distinguere la vera dalle false interpretazioni. Ma come è possibile questo nel protestantesimo, dove l'interpretazione della Bibbia è affidata al libero e privato esame dei singoli fedeli? È necessario per l'integrità stessa della rivelazione che la Bibbia sia interpretata e approfondita da un'autorità istituita da Dio stesso e preposta appunto all'infallibile tutela del messaggio rivelato. Tale autorità è la Chiesa. Non è un caso, allora, che i cattolici siano rimasti uniti ed abbiano mantenuto un'interpretazione univoca del testo sacro, mentre i protestanti si siano divisi in innumerevoli sette, ciascuna della quali reclama di offrire il vero senso del testo sacro, pur negando di avere l'autorità per farlo.

Ecco che allora il protestante non ha la Sacra Scrittura, divinamente ispirata e infallibile, ma un libro di storia o di spiritualità, più o meno attendibile a seconda della corrente che segue. Anzi, non ha neppure un libro, ma tanti libri, tanti quante sono le diverse (e tutte legittime) interpretazioni dei privati fedeli. Se i protestanti credono ancora che la Bibbia sia la parola di Dio è solo per un accidentale retaggio in loro della dottrina cattolica, destinato però a spegnersi, come avvenne nel XVIII coi quaccheri e nel XIX col protestantesimo liberale e razionalista.


Caterina63
00venerdì 25 novembre 2011 00:02
La Buona Notizia contro il proselitismo


di Pierluigi Vajra da la BussolaQuotidiana
23-11-2011

da Batikaloa (Sri Lanka)

Nei giorni scorsi il sito Vatican Insider ha pubblicato la notizia di una proposta del Cardinal Malcolm Ranjith di Colombo, Sri Lanka. La proposta è che venga costituito un “comitato inter-religioso tra cristiani e buddisti per affrontare insieme il proselitismo iperattivo e sregolato dei gruppi d’ascendenza nord-americana”, principalmente di tipo evangelico pentecostale. Occorre conoscere il retroterra, accennato brevemente nell'articolo menzionato.

Il proselitismo aggressivo di questi gruppi non è nuovo nel paese. Se è vero che si dirigono verso la popolazione buddista, è altrettanto vero che molto più spesso mirano ai cristiani di lunga data. Tale proselitismo ha creato e crea innumerevoli tensioni e divisioni tra i cattolici, anche tra membri della stessa famiglia d'origine, perché troppo spesso l'evangelizzazione si basa sulla denigrazione attiva e sistematica delle denominazioni “storiche” (di cui la Chiesa Cattolica è la più diffusa), facendo leva su inevitabili dissapori o incomprensioni che ogni realtà umana sperimenta, oltre che sulla difficoltà che i parroci incontrano nel seguire capillarmente le loro numerose ed estese parrocchie. La reazione delle frange militanti del mondo buddista non si è fatta attendere a lungo.

Oltre a istanze di rappresaglia vera e propria, è da tempo che una spada di Damocle pende sopra le teste delle minoranze religiose. Seguendo l'esempio – controverso – di altri paesi tra cui la vicina India, è stata proposta una legge per proibire le conversioni che si dimostrano forzate o indotte approfittando delle condizioni di povertà della popolazione. Questo è l'intento dichiarato, che si potrebbe anche accettare. Ma queste “anti-conversion bills” contengono sempre elementi che possono permettere di usarle per immobilizzare totalmente le minoranze, privandole dei loro diritti sulla base di cavilli o di false accuse. Ci si verrebbe a trovare in una situazione in cui, ad esempio, un cristiano che prestasse del denaro al suo vicino di casa, buddista, che glielo chiede, potrebbe essere accusato di cercarne la conversione tramite questa forma di carità. Ogni servizio ai poveri da parte delle minoranze verrebbe sospettato e paralizzato.

Per questa ragione le minoranze sono piuttosto combattive nel prevenire l'approvazione di tali leggi potenzialmente lesive della libertà di tutti. Nessun tentativo di approvarle è finora andato a segno, ma le pressioni restano. Come resta vero il fatto che i gruppi evangelici indulgono veramente in pratiche che si prestano alle accuse di offrire vantaggi economici in cambio di conversioni. Le dichiarazioni dei loro leader in contrario non devono essere giudicate in malafede: contrariamente alle denominazioni storiche, questi gruppi hanno pochissimo controllo sulla condotta dei loro “pastori” sul campo. Già l'11 marzo 2009 p. Vimal Tirimanna, esperto di teologia morale, aveva pubblicato un articolato intervento su di un giornale nazionale spiegando al grande pubblico che la legge contro le conversioni è un rimedio peggiore del male, perché chi fa maggiormente le spese di tale proselitismo non è la popolazione buddista, ma le comunità cristiane più consolidate. In questo contesto, la proposta del Cardinale Ranjith è una soluzione praticabile e pragmatica per affrontare tali difficoltà alla loro radice, evitando soluzioni come le leggi contro le conversioni che danneggerebbero la libertà e la fiducia sociale dell'intero paese.

Mi sembra utile aggiungere qualche elemento alle osservazioni dell'articolo. Non è la prima volta che il Cardinale avanza proposte che sorprendono anche chi lo conosce da tempo. Questa particolare proposta non offenderà, a mio giudizio, persone di sensibilità tradizionalista. Non si tratta di dialogo interreligioso, ma di un'iniziativa in linea con la mens dell'attuale Pontefice: puntare meno su questioni teologiche (su cui non è ci possibile fare sconti), concentrarsi su azioni di utilità comune. Evitare l'approvazione di una legge limitante della libertà è nell'interesse di tutti. Tant'è vero che le reazioni da parte buddista sono state subito positive: una possibile via d'uscita dall'impasse in cui ci si è venuti a trovare. Non direi che l'impegno continuo del prelato a rafforzare l'identità cattolica venga compromesso da tale iniziativa: si tratta, a tutti gli effetti, di difendere la Chiesa su due fronti, quello che ne limiterebbe la libertà d'azione, e quello del proselitismo evangelico che approfitta di alcune debolezze strutturali a cui sono esposte larghe fette della popolazione cattolica. Mentre si pone rimedio a tali debolezze (che sono tuttavia meno pronunciate in Sri Lanka che altrove), occorre anche arginare gli attacchi.

Trovo molto appropriata l'osservazione conclusiva: “Il caso srilankese conferma che l’approccio a quel fenomeno da parte della Chiesa di Roma [la valutazione tendenzialmente positiva dell'evangelizzazione da parte di gruppi evangelici] deve per forza tener conto di elementi di segno diverso e non univoco [...]. In un tempo un cui organismi cattolici centrali come il Sinodo dei Vescovi si preparano a focalizzare la loro attenzione sulla nuova evangelizzazione, appare urgente un preliminare riconoscimento della natura propria dell’annuncio evangelico e della missione cristiana.” Infatti non si tratta di giustificare e persistere in un approccio missionario debole, focalizzato esclusivamente sul lavoro sociale, tralasciando la condivisione della fede che lo ispira e lo guida. Tale approccio si è fatto preponderante, e va certamente corretto.

Va riaffermato a livello pratico quanto enunciato dal pastore Ekanayake: “Ogni cristiano ha la missione di diffondere la Buona Novella”. Certo. Solo che la conversione deve avvenire in forza della Buona Novella stessa, non in forza di incentivi finanziari di vario genere. Parlo per esperienza personale: un intero villaggio cattolico vicino alla nostra missione ha iniziato a cedere a tali strategie miopi. Strategie che tuttavia, una volta conquistato il territorio, non si preoccupano più di porre rimedio alla povertà persistente della gente. Un po' come le promesse di una campagna elettorale.


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