TESTO CEI ORIENTAMENTI PER CATECHISTI E PASTORALE

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Caterina63
00mercoledì 25 giugno 2014 13:01

  Descrizione  Copertina di 'Incontriamo Gesù'

Approvato dai vescovi italiani il 21 maggio 2014, questo documento sarà il testo di riferimento per tutte le diocesi, le parrocchie, i catechisti, quanti sono impegnati nella pastorale per i prossimi anni. Atteso da più di un decennio, Incontriamo Gesù è destinato a cambiare radicalmente il modo di fare catechesi oggi in Italia.
Aprendo l’Assemblea della CEI, Papa Francesco stesso, riferendosi a questi orientamenti, ha esortato i vescovi a «non attardarsi ancora su una pastorale di conservazione – di fatto generica, dispersiva, frammentata e poco influente – per assumere, invece, una pastorale che faccia perno sull’essenziale». E l’essenziale, nella catechesi, è fare “incontrare Gesù”.



Non si tratta dunque di un testo "nuovo"  o che voglia descrivere tutta la pastorale: esso si concentra specificamente sull’annuncio e la catechesi ovviamente anche nei loro rapporti con l’insieme delle azioni pastorali.

sacricalo qui dal sito ufficiale CEI » Incontriamo Gesù (doc)  (pdf)
 


Incontriamo Gesù è un documento che vuole orientare la pastorale catechistica per quanto le compete aiutandola a ridefinire i suoi compiti all’interno dell’azione evangelizzatrice della Chiesa, intesa come orizzonte e processo.

Non si tratta dunque di un testo che voglia descrivere tutta la pastorale: esso si concentra specificamente sull’annuncio e la catechesi ovviamente anche nei loro rapporti con l’insieme delle azioni pastorali. Il testo mantiene un ampio riferimento al Direttorio generale della catechesi (approvato da Papa Giovanni Paolo II il 15 agosto 1997), e tiene conto della scansione metodologica (nonché, ovviamente, contenutistica) del Catechismo della Chiesa Cattolica .

Naturalmente nella struttura e nella trama del testo si possono riconoscere riferimenti organici al magistero «catechistico» degli ultimi pontefici: l’Evangelii nuntiandi, la Catechesi tradendae, la Novo millennio ineunte, la Fides et ratio, la Deus caritas est, la Lumen fidei, e agli Orientamenti pastorali della CEI: soprattutto Comunicare il vangelo in un mondo che cambia e Educare alla vita buona del vangelo, nonché ai Documenti e Note sulla parrocchia missionaria, sull’iniziazione cristiana, sul primo annuncio e sugli Oratori.

L’obiettivo dell’annuncio e della catechesi è la conversione e la formazione e l’assunzione del pensiero di Cristo: «Pensare secondo Cristo e pensare Cristo attraverso tutte le cose» (San Massimo il Confessore) . Per questo l’azione catechistica necessita di legami integranti con l’esperienza celebrativa e con quella caritativa, nonché della valorizzazione di particolari momenti – quali la richiesta del Battesimo, della Confermazione e della prima Comunione – per un cammino di relazione e di incontro con la famiglia, in una prospettiva pastorale attenta a mantenere il carattere popolare dell’esperienza ecclesiale. Il titolo «Incontriamo Gesù» esprime sinteticamente l’obiettivo cui tende la formazione cristiana: l’incontro di grazia con Gesù.
Il verbo posto alla prima persona plurale sottolinea (come nei simboli di fede) la dimensione ecclesiale di questo incontro, intendendo mostrare sia la dimensione del discepolato sia la dinamica della testimonianza. Si tratta di una ideale continuità con quanto affermato nel n. 25 di Educare alla vita buona del Vangelo, dove si delinea lo stile educativo, la pedagogia di Gesù.

Questi Orientamenti non sono un «nuovo» documento di base (DB) che sostituisca il Rinnovamento della catechesi del 1970, e neppure una sua riscrittura .  

Incontriamo Gesù vuole aiutare le nostre chiese, oggi, a cinquant’anni dal Concilio Vaticano II, a quarantacinque anni dal DB, nel tempo di una rinnovata evangelizzazione, e dopo l’Esortazione apostolica Evangelii gaudium, a rafforzare una comune azione pastorale nell’ambito della catechesi ed uno slancio comune nell’annuncio del Vangelo.

L’iter di stesura del Documento è stato abbastanza prolungato in quanto, la Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi, ha desiderato coinvolgere, oltre ai Vescovi – responsabili in primis della Catechesi – l’Ufficio Catechistico Nazionale e la sua Consulta, ed il più ampio numero di persone capaci, per ministero, per scienza e per esperienza pastorale concreta, di leggere l’attuale contesto ecclesiale alla luce del cammino delle nostre chiese, del magistero del Papa e delle linee pastorali espresse dall’episcopato. In tal modo si è inteso ripercorrere quella consultazione ampia e articolata che aveva anche presieduto alla stesura del DB.







22. I quattro «pilastri» della catechesi

I contenuti fondamentali della catechesi si possono intravedere anche nel rimando ai quattro «pilastri» , che hanno caratterizzato la catechesi nella tradizione cristiana, gli stessi che strutturano il Catechismo della Chiesa Cattolica:
il Simbolo, i Sacramenti, il Decalogo, il Padre nostro.
Essi si qualificano come passaggi: esprimono il dinamismo dell’uomo cercato da Dio e in ricerca di Dio, per giungere ad una fede professata, celebrata, vissuta e pregata .

È opportuno pertanto cogliere questi quattro passaggi sia come insieme organico di riferimento per i contenuti della dottrina, sia come dinamica di maturazione personale e comunitaria della fede, generatrice di itinerari formativi globali.




42. L’Annuncio a Maria

L’icona dell’Annunciazione è spesso presente, anche con tratti popolari, nelle nostre chiese parrocchiali, decora non di rado le pareti delle nostre case, compare spesso nelle strade di campagna.

L’Angelus, che un tempo scandiva le ore del giorno, è una preghiera che ancora affascina i credenti.
«L’Angelo del Signore portò l’annuncio a Maria…»: in senso radicale fu quello il primo annuncio.

Maria, donna di fede ebraica, in virtù dell’essere stata preservata dal peccato era vicinissima a Dio, ma lei stessa scoprì con timore e gioioso tremore che il Dio dei padri voleva farsi carne nel suo grembo. Il mistero del primo annuncio sta in questa assoluta scelta divina di donarsi in Gesù e nello Spirito Santo in una relazione profonda, vitale, concreta e umana con ciascuno di noi








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