dal dialogo "Perchè il papa non è Pietro"

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°Teofilo°
00lunedì 31 agosto 2009 12:08
Da: john anthony  (Messaggio originale) Inviato: 10/05/2003 21.02
Carissimi,
inizio trattando questo tema, perché col papa si identifica la chiesa di Roma. Dimostrare pertanto perché noi evangelici non crediamo in questa figura, spero che vi permetterà di capire almeno che non siamo "marziani", ma che abbiamo i nostri "ottimi" motivi. Non pretendo di convincervi, ma solo di seguirmi.
Credo che il problema di tante discussioni siano dovute a problemi metodologici. Mi spiego meglio: molto spesso discutiamo e magari litighiamo sull'interpretazione di qualche versetto o comunque non riusciamo a metterci d'accordo. Ma spesso ciò è dovuto alla mancanza di una visione di insieme del testo. Ci siamo avvicinati troppo alla Bibbia. Faccio un esempio: siete mai stati in un museo dove sono esposti grandi quadri e dipinti del 16° o 17° secolo? Quadri che magari occupano tutta una parete, che so? 3 x 5 metri? Se voi vi avvicinate subito al quadro fino a mezzo metro, non riuscite più a vedere tutto il disegno. Vedrete magari molto bene alcuni particolari, ma vi sfugge il quadro nel suo complesso e non sapete neanche che cosa rappresenti. Lo stesso vale per la Bibbia. Dobbiamo avere un quadro generale di tutta la Bibbia, poi delle due parti. Quindi di ogni libro. Voglio ricordare che Dio non ci ha dato la Bibbia divisa in capitoli e versetti. LA BIBBIA E' UN TUTT'UNO. E la sua unità di misura è IL LIBRO. Dopo aver compreso che cosa dice nel suo insieme la Bibbia, si può valutare che cosa dice il singolo libro e Poi si passa ai dettagli. La divisione in capitoli e in versetti è stata come sapete un’opera medievale: utile per certi versi, ma pericolosa per altri. Per cui per capire che cosa vuol dire Gesù quando afferma: "Tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la mia Chiesa ecc ecc ..", dobbiamo avere chiaro che cosa dice tutta la bibbia sulla pietra, poi quello che è specifico del NT, quindi che cosa ci vuole comunicare il Vangelo di Matteo nel suo insieme e solo allora possiamo scendere al contesto immediato. In fondo le sette nascono sempre dall'estrapolazione di un versetto dal suo contesto e/o dall'esaltazione di una verità a discapito di tutte le altre verità.

Cominciamo allora dal VT.
Il VT inizia con Genesi. Fin dalle prime parole Dio parla di sé. Berescìt barà Elohim "In origine creò Dei (giudici)". Come si può osservare ci sono alcuni problemi grammaticali. Fin dall'inizio, checché ne pensino gli Ebrei, ci viene comunicata la Trinità. In questo caso la parola Dio o giudice fa: Eloha (singolare) ed Elohim (plurale), cioè almeno tre, perché in Ebraico esiste anche il duale. Quindi ci sarebbero almeno tre Dei o giudici. Però il verbo barà è al singolare: creò. Quindi si tratta di tre Dei che agiscono come uno. Fin dall'inizio, anche se non sembra, si parla già di Gesù. In questo libro Dio si presenta come una persona potente, increata, creativa, ordinata, singolare e plurale, buona, vivente, che parla, simile a noi ma anche diversa da noi. E ci viene raccontato come crea il nostro universo e l'uomo a Sua immagine e somiglianza. Ci viene raccontato del patto fra l'uomo e Dio e di come l'uomo tradisce il patto. Tutta questa storia (i primi tre capitoli di Genesi) è stata ed è tuttora attaccata violentemente dai nemici della fede insieme con gli ultimi tre capitoli di Apocalisse. Perché? Questo ve lo spiegherò un’altra volta.
Poi il racconto prosegue con il peggiorameno morale dell'umanità fino al diluvio, quindi vediamo Noè, Abramo, Isacco, Giacobbe, Giuseppe che è una interessante figura preconizzatrice di Gesù, in grado di salvare il proprio popolo dalla distruzione. Quindi passiamo a Mosé, altra figura che rappresenta per certi versi Gesù, che porterà fuori dall'Egitto il popolo; Giosué, che farà entrare il popolo nella terra promessa, i Giudici, Ruth, antenata di Davide e Gesù, Sansone, Samuele, Saul, il Re Davide, Salomone e tutti i re successivi; quindi i Profeti con tutte le loro profezie (332 delle quali riguardanti la prima venuta del Messia). Ricordiamo per esempio Isaia 53:5 "Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e grazie alle sue ferite noi siamo stati guariti". Poi ci sono anche i libri poetici come Salmi, Proverbi, Giobbe ed Ecclesiaste: anche in questi libri si parla di Gesù. Vediamo per esempio il salmo 2: Io annunzierò il decreto: Il SIGNORE mi ha detto: Tu sei mio figlio, oggi io t'ho generato. Chiedimi e io ti darò in eredità le nazioni e in possesso le estremità della terra. Tu le spezzerai con una verga di ferro; le frantumerai come un vaso d'argilla. Ora, o re, siate saggi; lasciatevi correggere, o giudici della terra. Servite il SIGNORE con timore e gioite con tremore. Rendete omaggio al figlio affinché il SIGNORE non si adiri e voi non periate nella vostra via, perché improvvisa l'ira sua potrebbe divampare. Beati tutti quelli che confidano in lui!
Perché vi ho raccontato tutta questa pappardella che ben conoscete? Solo per farvi notare che anche nell'AT il nocciolo della questione è che l'AT parla di Gesù. Tutto ruota in realtà intorno alla figura di Gesù, anche se in modo velato, allegorico, implicito o esplicito. E' Gesù il Salvatore e anche nell'AT si parla della pietra: andiamo a vedere a che proposito ed in quale contesto.
Nel Salmo 118 si celebra il Signore: è buono, la sua bontà dura in eterno; la sua misericordia; il S è dalla nostra parte; ci soccorre; è meglio confidare in Lui che negli uomini; distrugge i nemici; soccorre; è la nostra forza ed il nostro vanto; la nostra salvezza; fa prodigi; punisce duramente ma non ci abbandona (posso testimoniarlo); e poi dice: questa è la porta dell'Eterno e i giusti entreranno attraverso essa (Gesù disse di essere la porta: Gv 10:9). Poi il salmista procede, dicendo: Io ti celebrerò perché mi hai risposto e sei stato la mia salvezza (sempre Gesù). La pietra che i costruttori avevano rigettato è divenuta la testata d'angolo. Questa è opera dell'Eterno ed è una cosa meravigliosa agli occhi nostri. Il Padre ha fatto di Gesù il perno di tutta la Sua opera. La pietra angolare è il PERNO di tutto. E questo è già scritto nell'AT!!! In che cosa consiste quest'opera? Lo vedremo, esaminando i 4 Vangeli.

Continua.
 

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Consiglia  Messaggio 6 di 29 nella discussione 
Da: GinoInviato: 12/05/2003 14.14
Da: john anthony Inviato: 10/05/2003 22.20
Segue.
 
I Vangeli, come tutti sanno, si dividono in due categorie: i 3 sinottici e quello di Giovanni. I primi si chiamano così perché esaminano la figura di Gesù (possiamo dirlo) prevalentemente dall'esterno, mentre Giovanni esamina più il Gesù interiore.
Il primo Vangelo ad essere scritto fu quello di Marco, che è sostanzialmente interessato a ciò che Gesù fece. Poi sul suo schema generale, ma con apporti ovviamente originali, vennero Matteo e Luca, che si dimostrarono più interessati a ciò che Gesù disse. Giovanni in seguito riferirà ciò che Gesù pensava ed era.
All'interno di una parabola e come giudizio terminale, Gesù in Matteo 21 si riferisce a se stesso come la pietra scartata. In Marco 12 e Luca 20 è riportata la stessa storia. In realtà ha appena descritto la sua morte per opera dei Giudei e stava parlando del Vangelo annunciato ai pagani e della salvezza tolta ai giudei. Ma il nocciolo del discorso per quanto ci riguarda è che GESU' STESSO SI DEFINISCE LA PIETRA ANGOLARE SU CUI TUTTO L'EDIFICIO DI DIO SI BASA.
Mt 21: 33-44.
Ma vediamo il passo più citato dai cattolici per sostenere il primato di Pietro, ovvero il fatto che la Chiesa è fondata su Pietro. Mt 16: 18.
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Mt: 16 13-18 Poi Gesù, giunto nei dintorni di Cesarea di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «Chi dice la gente che sia il Figlio dell’uomo?» Essi risposero: «Alcuni dicono Giovanni il battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno dei profeti». Ed egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?» Simon Pietro rispose: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». Gesù, replicando, disse: «Tu sei beato, Simone, figlio di Giona, perché non la carne e il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che è nei cieli. E anch’io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte del soggiorno del morti non la potranno vincere.
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elywn de o ihsouv eiv ta merh kaisareiav thv filippou hrwta touv mayhtav autou legwn tina me legousin oi anyrwpoi einai ton uion tou anyrwpou oi de eipon oi men iwannhn ton baptisthn alloi de hlian eteroi de ieremian h ena twn profhtwn legei autoiv umeiv de tina me legete einai apokriyeiv de simwn petrov eipen su ei o cristov o uiov tou yeou tou zwntov kai apokriyeiv o ihsouv eipen autw makariov ei simwn bar iwna oti sarx kai aima ouk apekaluqen soi all o pathr mou o en toiv ouranoiv kagw de soi legw oti su ei petrov kai epi tauth th petra oikodomhsw mou thn ekklhsian kai pulai adou ou katiscusousin authv
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Ho citato tutto il contesto per correttezza e per dare il senso di ciò che Gesù voleva dire.
Gesù sta chiedendo ai Suoi discepoli chi è. Secondo la dottrina cattolica, dopo la confessione di Pietro affermerebbe che la Chiesa sarà fondata su di lui (Pietro). Questo ragionamento sta in piedi? Come cristiano dico di no: per i seguenti motivi:
1) La scrittura nel suo insieme dice che la pietra scartata (Gesù) dai costruttori (gli Ebrei) è diventata la pietra angolare (la base della Chiesa). Questo lo troviamo sotto forma di profezia nel VT e di realizzazione nel NT.
2) Non concorda col contesto generale del Vangelo di Matteo che è stato scritto per un uditorio prevalentemente giudaico, che conosceva le scritture. E serviva a dimostrare che Gesù di Nazareth era il Messia che gli Ebrei aspettavano, anche se non il tipo di Messia che speravano.
3) Non concorda neanche logicamente nell'ambito del contesto stretto del passo. Infatti la traduzione esatta sarebbe "su codesta pietra" epi taute te petra. In greco, "codesto", qui reso con taute, si riferisce a ciò di cui si è appena parlato o indica persona o cosa vicina a colui al quale si parla. Quindi Gesù sta proprio dicendo a Pietro che sulla Verità da lui appena detta, sarà fondata la Chiesa. Infatti non è scritto epi tede te petra (su questa pietra), ma epi taute te petra (su codesta pietra). Il greco è molto più preciso rispetto all'italiano e non può far sorgere alcun dubbio interpretativo.
4) Se dovessimo applicare la lettura cattolica a Pietro come pietra su cui si fonda la Chiesa, che cosa dovremmo pensare quando Gesù poco dopo lo chiama Satana? A voi la risposta. Dovremmo forse dedurre che la chiesa di Roma è basata su Simone=Pietro=Satana? Cioè una chiesa diabolica? Ovviamente nessuno di noi ragiona in questi termini assurdi.
Come vedete abbiamo i nostri buoni motivi per leggere diversamente il vostro passo forte. Adesso sono impegnato. Proseguirò nei prossimi giorni analizzando altri argomenti su Pietro, cioé
1 Le chiavi del Regno e sciogliere e legare.
2 Pietro primo apostolo?
3 Che cosa dice Pietro della pietra e di sè.
4 Pietro alla guida della Chiesa primitiva?
5 Pietro fondatore e 1° vescovo della Chiesa di Roma?
Saluti a tutti

 

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Consiglia  Messaggio 7 di 29 nella discussione 
Da: IyvanInviato: 12/05/2003 15.05
Da profano, e quindi senza la  presunzione di essere nella ragione non posso non chiedermi: che senso avrebbe avuto dire "Tu sei Pietro", se questa affermazione non fosse legata alle parole successive "e su questa - o codesta - pietra io fonderò la mia chiesa" ? ... Non ce ne sarebbe stato motivo se non avesse voluto indicare in
Pietro il suo successore.
Oppure, un'altra intepretazione, ma un po' più tirata per i capelli: la frase non potrebbe essere intesa come due affermazioni distinte? E cioè: "Tu sei Pietro" ... come attestazione della persona che Gesù voleva indicare ...
"E su codesta pietra io edificherò la mia Chiesa" ... qui non si rivolge più a Pietro ma al resto dell'auditorio ... ovvero indica agli altri la Sua scelta. Ed ecco che anche il termine "codesta" troverebbe la sua giusta collocazione.
...
Se ho detto delle sciocchezze perdonatemi, non ho una vera cultura biblica, ho solo espresso delle mie possibili interpretazioni.
Pace
Iyvan

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Consiglia  Messaggio 8 di 29 nella discussione 
Da: caterinaInviato: 12/05/2003 15.50
Ringraziando Antony per il suo lavoro......confesso che mi aspettavo qualcosa di diverso per dire che il Papa (cioè il vescovo di Roma).....non ha, per i Pentecostali, le stesse incombenze di Pietro circa il primato.......
Perdonate se sarò lunga...ma vi prego di seguire......
Il passo "più citato" dai cattolici per il primato NON è affatto vero che sia solo in quel "Tu sei Pietro..ecc".....ma ve ne sono molti altri che quando li citiamo vengono ignorati......
una dimostrazione palese è il lungo lavoro che ci ha offerto più volte Salvatore, specifico a questo argomento.......il quale viene completamente ignorato.....nel quale ci sono molti altri riferimenti biblici.....
Abbiamo portato a dimostrazione anche la spiegazione di Giovanni, quando Gesù fa fare a Pietro la triplice affermazione di fedeltà..."MI AMI TU PIU' DI COSTORO?".....CHE i Pentecostali interpretano come una "richiesta di scuse"....per il rinnegamento.....ma s'ignorano dopo le tre volte che Gesù dirà "PASCI I MIEI AGNELLI".....e s'ignora che soltanto a Pietro, in Luca, dice" Satana ha ottenuto il permesso di passarvi al vaglio...MA IO HO PREGATO PER TE, CHE NON VENGA MENO LA TUA FEDE E TU UNA VOLTA RAVVEDUTO, CONFERMA GLI ALTRI"......questo Gesù NON lo disse a nessun altro dei suoi discepoli.....ma solo a Pietro.....Gesù dice "TU CONFERMA GLI ALTRI"........e poi...è possibile che Gesù abbia pregato soltanto per Pietro? oppure che, invece... in quel..."Pietro"....vi è quella preghiera fondamentale per mantenere la fedeltà "e le porte degli inferi non prevarranno"?
Dopo il fatidico versetto "Tu sei pietro...ecc...".....vi sono due constatazioni....
1) Gesù cambierà il nome solo a Pietro.....in segno di SVOLTA E DI APPARTENENZA A DIO....
2) Gesù dirà a lui solo in forma SINGOLARE  "a te darò le chiavi..." soltanto in un secondo momento lo dirà in forma PLURALE.....agli altri discepoli.....che è per noi simbolo della COLLEGIALITA' APOSTOLICA (cioè con i VESCOVI).......
E questi sono solo accenni......vi sono poi gli Atti dove nella Pentecoste Pietro prende la parola...e nessuno ha nulla da ridire...dopo la Pentecoste Pietro, si legge, è in piedi insieme agli altri.....MA PRENDE LA PAROLA LUI SOLO...e nessuno dice nulla.....
Ora...se vi aspettavate di trovare nelle Lettere Apostoliche la dislocazione della Chiesa odierna....sarebbe veramente una illusione da stolti (non voi attenzione..., ma tale illustrazione...illusoria), poichè ciò che voi non concedete alla Chiesa....è il suo cammino pellegrinante sulla terra......
Poi dici:
4) Se dovessimo applicare la lettura cattolica a Pietro come pietra su cui si fonda la Chiesa, che cosa dovremmo pensare quando Gesù poco dopo lo chiama Satana? A voi la risposta. Dovremmo forse dedurre che la chiesa di Roma è basata su Simone=Pietro=Satana? Cioè una chiesa diabolica? Ovviamente nessuno di noi ragiona in questi termini assurdi..
.....
Caro Antony.....Si deve trovare la via di mezzo...senza portare agli eccessi quanto è avvenuto in questo caso specifico di Pietro.....Pietro, dunque....prima riconosce il Cristo e subito dopo lo rinnega? incredibile... leggiamo il brano:
13]Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». [14]Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». [15]Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». [16]Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». [17]E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. [18]E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. [19]A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».....
....
Allora che cosa notiamo?
Che Gesù sta CERCANDO ANCHE LUI UNA CONFERMA......certamente che sapeva che sarebbe toccata a Pietro, ma doveva essere palese  A TUTTI......perciò non dice prima "Tu sei Pietro e su questa...ecc..", forse non avrebbe potuto farlo?, ma  SI AGGANCIA IL FINALE.......su una domanda "E VOI CHI DITE CHE IO SIA ?"....attenzione....non si può estrapolare il versetto del "primato" da questa domanda......perchè la risposta che dà Pietro NON E' SUA.... ma, dice Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli ...............ecco....ora la scelta è fatta...ED E' PALESE PER TUTTI......ORA GESU' DIRA' "Tu sei Pietro...e su questa...ecc..."
Cosa c'insegna questo versetto? Che NESSUNO PUO'  dire con naturalezza "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente".....se questo NON è stato rivelato dal Padre.....Nessun discepolo sa dirlo, NEMMENO PIETRO.......tuttavia Pietro è stato scelto per pronunciare quella verità...e su quella Verita' Cristo UFFICIALIZZA IL PRIMATO..........cioè...Gesù ha usato questo espediente che si fonda sulla VERITA' del Messia RIVELATO DA DIO  e per iniziare il discorso della Chiesa che dovrà proclamare tale verità e difenderla......anche in mezzo alle contraddizioni......e quali sono queste contraddizioni? leggiamo il seguito......
 cosa accade subito dopo? Pietro ha un ripensamento ?? No antony....Gesù fa notare a Pietro LE CONTRADDIZIONI.....infatti che cosa accade SUBITO dopo.......??leggiamolo
21]Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno. [22]Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: «Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai». [23]Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!». ....
.....
Prima della frase "scandalosa"....l'Evangelista ci dipinge un quadro....Gesù che comincia ad accennare ai suoi che doveva andare a Gerusalemme ma che li avrebbe sofferto molto.....facciamo un esempio: io arrivo a casa e dico ai miei figli che dovrò andare in un Paese per portare assolutamente del materiale che è vitale per dei bambini....e che probabilmente dovrò soffrire la fame, la sete...e forse qualcosa di peggio....ebbene cosa direbbero i miei figli? "Mamma, lascia perdere, NON andare!".....magari sanno benissimo che devo andare..e che NON rinuncerò al viaggio...ma fino alla fine tenteranno di sconsigliarmelo....e perchè lo farebbero? PER AMORE.......ebbene....Gesù fa capire a Pietro che QUESTO NON E' AMORE......MA E' PAURA......E' EGOISMO......e che per occupare il posto che Dio gli ha dato.....NON DEVE RAGIONARE COME GLI UOMINI.... infatti dice: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!». ............puoi tu asserire che Pietro era Satana in persona??.....Gesù è severo perchè vuole invece che Pietro ASCOLTI LA VOCE DI DIO....COME ERA ACCADUTO PRIMA......
Infine, dunque.......la tua triologia è confusionaria......proprio qui sta il vostro errore.........quando dici: "SIMONE=PIERTO=SATANA"........e perchè?
Antony..... la triologia CORRETTA è:
"CRISTO=CHIESA= PIETRO(CON I VESCOVI PERCHE' DA SOLO NON ESISTEREBBE UN PIETRO)=e.....AGGIUNGIAMO TUTTI I FEDELI, CIOE' L'ASSEMBLEA DEI REDENTI, poichè NON esisterebbe una Chiesa senza i Fedeli...cioè le membra.....e NON esisterebbe Cristo se non ci fossero anime DA REDIMERE...mi dirai: "Cristo ha già salvato"...certamente..il pegno è stato pagato....ma per avere validità deve essere accolto.....e come accoglierlo se non viene predicato? E come predicarlo se NON VENGONO INVIATI COLORO CHE DEVONO PREDICARE?......
Ed ho ripreso il concetto paolino.......
Infine..ripropongo quelle domande che sono rimaste in sospeso poichè rausman ha mollato gli ormeggi....chiedevamo:
CHE COSA E' ACCADUTO DOPO LA MORTE DEGLI APOSTOLI? Chi ha mantenuto viva la fede della Chiesa? chi era la Chiesa e chi la rappresentava?
Per ora mi sembra sufficiente.... 
Farternamente C.

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Consiglia  Messaggio 9 di 29 nella discussione 
Da: RaptorInviato: 12/05/2003 22.00
Vedo che Caterina è stata più veloce di me nell’ inserire una risposta e quindi può darsi che io ripeta alcuni concetti già espressi da lei.
Non lapidatemi.
Devo però confessare che anche io ho apprezzato i due primi messaggi di John Anthony.
A mio parere  sono interessanti e sicuramente adatti ad aprire una discussione.
Contengono però diversi errori che è meglio chiarire subito in modo da proseguire su binari di intesa comune.
Partiamo innanzitutto dalla definizione di Vangeli sinottici indicata da John Antony. Sicuramente la sua definizione è sbagliata.
I Vangeli sinottici non  si chiamano così “perché esaminano la figura di Gesù (possiamo dirlo) prevalentemente dall'esterno”; questa è una definizione assolutamente inventata e mi piacerebbe sapere chi l’ ha suggerita a John Anthony.
In realtà sinossi significa “guardare insieme”.
Ed infatti i vangeli di Marco, Matteo e Luca sono chiamati “sinottici" ( dal greco syn opsis), perché se li confrontiamo, disponendoli su 3 colonne parallele, con uno  “sguardo d’ insieme” ( che è la corretta traduzione di SINOSSI) possiamo notare molte somiglianze di argomenti e addirittura di singole parole
Quindi Matteo, Marco e Luca hanno scritto il Vangelo partendo da un punto di vista comune mentre il vangelo di Giovanni ha un punto di vista diverso degli altri. Per esempio i tre sinottici narrano dell’ istituzione dell’ Eucarestia mentre il Vangelo di Giovanni, che è stato scritto successivamente, non ne parla perchè la dà già per scontata. Ci parla però della lavanda dei piedi che è il significato profondo dell’ Eucarestia.
Un altro errore commesso da John Antony e quello di considerare il passo di Mt 16,18 il passo fondamentale sul quale si basa il primato di Pietro.
Non è così. In realtà questo è solo uno dei tanti versetti sparsi in tutto il NT e non è neppure il più importante. Diventa importante solo per i protestanti perchè lo ritengono il passo più facilmente attaccabile.
In realtà, isolare questo singolo versetto non solo dal testo che lo precede e lo segue ma anche da tutto l’ insegnamento presente nel NT, rende la sua comprensione sicuramente più difficile.
Credo che non ci si possa avvicinare a Mt 16,18 se non si segue una specie di percorso a spirale che parte dalla figura di Pietro così come ci viene presentato nel NT e che ci conduce a riscoprire la figura di Pietro alla luce dei Vangeli fino ad arrivare a quei versetti specifici, che sono sicuramente più di uno, che confermano e rendono comprensibile il primato di Pietro.
Ci sono dei libri interi sull’ argomento e non credo che poche righe in un forum possano contribuire a fare più luce. Comunque visto che John Anthony ha aperto il tema, vedrò di dare delle risposte.
Vediamo quindi i quattro punti ( che ho riassunto in breve) evidenziati da John Anthony:
PRIMA OBIEZIONE
Le Scritture dicono che Gesù è la pietra scartata dai costruttori che è diventata la pietra angolare.
RISPOSTA ALLA PRIMA OBIEZIONE
Che Gesù sia la pietra scartata dai costruttori di cui parla l’AT trova d’accordo cattolici ed evangelici.
Che Gesù sia l’ unica pietra di cui si parla nella Bibbia, questo è sbagliato. Nelle Scritture la pietra è Dio, la pietra è Abramo, la pietra è Gesù e, nel versetto in questione, la pietra è anche Simone Figlio di Jona.
SECONDA OBIEZIONE
Non concorda con il contesto del Vangelo di Matteo.
RISPOSTA ALLA SECONDA OBIEZIONE
In realtà non c’è molto da rispondere. E’ un’opinione personale e come tale va considerata. Comunque è ovvio che non si può costruire una teologia basandosi sulle opinioni.
TERZA OBIEZIONE
Non concorda logicamente con il passo.
RISPOSTA ALLA TERZA OBIEZIONE
In realtà è vero il contrario. Esaminiamo quello che John Anthony dice:
“Infatti la traduzione esatta sarebbe “su codesta pietra”
Prendiamo per buona questa affermazione e innanzitutto facciamo un breve esame dei termini:

Questo/a: oggetto o persona vicino a chi parla e lontano da chi ascolta
Codesto/a: oggetto o persona vicino a chi ascolta e lontano da chi parla
Quello/a: oggetto o persona lontano da chi parla e da chi ascolta.
(In realtà se questa distinzione è vera a livello grammaticale, nella lingua parlata il “codesto/a” non viene più usato e viene sostituito dagli altri due, ma restiamo aderenti a quanto leggiamo)
Lla traduzione di John Antony “su codesta pietra” aiuta a capire che Gesù non sta parlando di sè stesso perchè altrimenti la giusta traduzione dovrebbe essere “su questa ( vicino a chi parla, cioè Gesù, e lontano da chi ascolta, cioè Pietro) pietra”
Insistendo sul “codesta” John Anthony escludela possibilità che Gesù parli di se stesso.
Restano quindi solo due possibili identificazioni:
1) Pietro
2) la sua dichiarazione di fede “tu sei il Cristo il Figlio del Dio vivente”.
Per trovare la soluzione utilizziamo l’analisi accurata che John anthony fa della frase greca.
In greco, "codesto", qui reso con tautè, si riferisce a ciò di cui si è appena parlato o indica persona o cosa vicina a colui al quale si parla.”
Quindi nella frase “Tu sei Roccia e proprio su codesta roccia io….” Se “tautè si riferisce alla persona vicina a chi parla, la più vicina a Gesù è Pietro, la Roccia.
Se si riferisce al sostantivo più vicino nella frase troviamo sempre il riferimento a Pietro “TU sei PIETRO…”
Proprio sfruttando le indicazioni lessicali e morfologiche di John Anthony, ci sono ancora dubbi su chi è la roccia di cui parla Gesù?
QUARTA OBIEZIONE
Gesù chiama Pietro Satana e quindi,se fosse vera l’ ipotesi cattolica, la Chiesa di Cristo sarebbe diabolica.
RISPOSTA ALLA QUARTA OBIEZIONE
Questo è un po’ esagerato. Se prendessimo per buona questa affermazione dovremmo dire che fra le letetre ritenute ispirate ce ne sono due scritte da un indemoniato.
In realtà anche qui c’è bisogno di spiegare il testo. Perché Gesù chiama Pietro satana e cosa gli dice esattamente
Escludendo l’ ipotesi che Pietro fosse posseduto da un demonio, rileviamo innanzitutto che Satana viene da sha-tan che significa “colui che accusa, colui che si oppone” e inizialmente era una figura di spicco nel processo giudaico nel quale praticamente ricopriva la carica di pubblico ministero.
Nella frase in questione Gesù dice a Pietro che l’ opposizione al Suo sacrificio  è in realtà un’opposizione al progetto salvifico di Dio. In quest’ottica deve essere letta l’ esclamazione “Ypaghe opìso mou” “Stai dietro di me, continua a seguirmi” In pratica Gesù invita Pietro a stare al suo posto di discepolo. Il discepolo segue il maestro e non può pretendere di precederlo.

Rispondi
Consiglia  Messaggio 10 di 29 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 13/05/2003 11.05
Carissimi, vedo che non state nella pelle per dimostrare che avete ragione. Vi chiedo pazienza. Oggi non posso rispondere direttamente. Esporrò i temi di cui ho scritto nell'ultimo intervento, rispettando la scaletta prevista. Molte delle vostre obiezioni (peraltro sostanzialmente inconsistenti) saranno confutate in quelle occasioni. Alla fine risponderò anche ordinatamente ad altre affermazioni che ho letto (parecchio gratuite). Ho visto che c'è anche chi mi vuole insegnare che sinottici vogliono dire "guardare insieme". Allora mi sottovalutate proprio. Pazienza. Ci vuole pazienza nella vita.  
Non è una virtù cristiana? La conoscete?
Piuttosto, mi sapete dire come si può scrivere in greco direttamente? Grazie.
Saluti a tutti
JA

Rispondi
Consiglia  Messaggio 11 di 29 nella discussione 
Da: rausmanInviato: 13/05/2003 11.21
Pace a tutti!
Cara caterina, non ho lasciato gli ormeggi, stai tranquilla, evidentemente non mi conosci affatto, vabbè, pazienza!
Piuttosto scrivo per chiederti un favore visto sei assistente, ma a chiunque altro assistente:
esiste un modo per riportare una frase che un mio interlocutore scrive in modo da incorniciarla (il termine adatto sarebbe "quotare" da "quote") e riportare la mia risposta?
Per esempio:
anziche scrivere:
Tu scrivi
.........
Io rispondo
si può incorniciare con qualche tag la risposta del mio interlocutore e aggiungere sotto la mia risposta così da rendere più chiaro il quadro della discussione?
Grazie infinitamente!

Rispondi
Consiglia  Messaggio 12 di 29 nella discussione 
Da: caterinaInviato: 13/05/2003 11.50
Antony.....la pazienza nun ce manca.......il punto è...che di INESATTEZZE.....ne trascrivi diverse.....se pur mi sono complimentata del lavoro iniziale che hai fatto........e questo ci obbliga ad intervenire "subito"...onde evitare due errori di fondo:
1) che si proceda dicendo che la Chiesa dice una cosa....e invece che così NON E'.........
2) che diventa dopo più complicato procedere perchè bisogna intervenire sulle piccole ma importanti correzioni.......
Comunque mi sembra che siamo rimasti nel tema.........tu sei partito dicendo che la Chiesa "dice che".......cioè...usando una sola frase evangelica per dimostrare il primato....e noi abbiamo tentato di mettere subito in luce che questo non è vero......mi pare corretto non trovi?
Grazie rausman....ho piacere che non hai abbandonato la nave.............
Quanto chiedi credo che ognuno lo svolga come più si trova comodo.....di solito usiamo i colori....proprio per evitare che non si comprenda a chi si sta rispondendo....per questo, io personalmente, ho trovato più comodo usare il procedimento "tu scrivi che.....:rispondo...."....
il fatto d'incorniciare.....mi sembra lungo per me.....ma se tu ti trovi comodo, puoi certamente usarlo......
Piuttosto......Ireneo e noi...attendiamo che tu ci aiuti a continuare a confrontarci in questo forum:
Fraternamente C.

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Consiglia  Messaggio 13 di 29 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 13/05/2003 12.05
Carissimi,
Una sola cosa volante. Vi consiglio di leggere meglio quello che scrivo, specie Raptor, che ha preso una cantonata nella sua risposta alla terza obiezione.
1) dà una definizione di questo, codesto e quello relativo alla lingua italiana e non al greco.
2) Io ho scritto che taute si riferisce a ciò di cui si è appena parlato oppure indica persona o cosa vicina a colui al quale  (Pietro) si parla e non

alla persona vicina a chi parla.

Se ne deduce che la terza obiezione di Raptor cade perché la frase di Gesù può solo riferisci a ciò che è stato appena detto e non ad una persona o cosa vicina a Pietro.


Detto questo vi saluto. Alla prossima.


JA




Rispondi
Consiglia  Messaggio 14 di 29 nella discussione 
Da: RaptorInviato: 13/05/2003 13.19
J.A. aveva scritto:
Infatti la traduzione esatta sarebbe "su codesta pietra" epi taute te petra. In greco, "codesto", qui reso con taute, si riferisce a ciò di cui si è appena parlato o indica persona o cosa vicina a colui al quale si parla. Quindi Gesù sta proprio dicendo a Pietro che sulla Verità da lui appena detta, sarà fondata la Chiesa. Infatti non è scritto epi tede te petra (su questa pietra), ma epi taute te petra (su codesta pietra). Il greco è molto più preciso rispetto all'italiano e non può far sorgere alcun dubbio interpretativo.
Non so chi è che ti ha dato queste informazioni ma o lui si è spiegato male o tu hai capito male. Comunque potresti farti dire da quale grammatica greca ha preso questa regola in modo che possa fare qualche controllo?
Comunque non ho capito male quello che tu hai scritto. Se tu dici che la traduzione corretta in italiano dovrebbe essere "su codesta pietra" allora si fa riferimento a qualcosa lontana da chi parla e vicina  a chi ascolta. La persona più vicina a chi ascolta ( o la cosa di cui si è appena parlato) è la dichiarazione "Tu sei Roccia" perchè la dichiarazione di fede di Pietro viene molto prima.
Quindi il riferimento è decisamente a Pietro e non alla sua dichiarazione di fede.
°Teofilo°
00lunedì 31 agosto 2009 12:28
Da: GinoInviato: 17/05/2003 1.26
Reinserisco il messaggio perchè allargava la pagina
Da: john anthony Inviato: 17/05/2003 0.40
Carissimi,
speravo di poter continuare il mio discorso, ma, contrariamente a quanto mi ero proposto, sono costretto a rispondere direttamente a Raptor, altrimenti si potrebbe pensare che accetto passivamente le sue deliranti accuse. Purtroppo io tengo molto alla mia dignità di Figlio di Dio, a differenza di Raptor. Poi se mi rimarrà del tempo, continuerò il tema Pietro, altrimenti ci sentiremo dopo il week-end.
Raptor: Caro J.A. mi dispiace sinceramente che il dialogo possa rischiare brusche interruzioni.
Sei sicuro che ti dispiaccia?
Raptor: Mi pare però che, fino ad ora, la tua intenzione di dimostrare "gli ottimi motivi" che spingono voi evangelici a non ritenere Pietro la roccia di cui parla Mt 16,18 sia iniziata sotto i peggiori auspici.
Per chi?
Raptor: Vedi, caro J.A., il vero problema non è tanto se io sono contento o no. Una frase come la tua fa sospettare che, almeno per quello che ti riguarda, il sostenere le tue tesi si risolva in una specie di duello di cervelli.
Tu sospetti il male mio caro. Non sai che l’Amore non sospetta il male? A me pare che chi tenta di fare una guerra, sia tu. Io ho solo detto che avrei spiegato perché noi evangelici non crediamo che il papa possa vantare alcun legame con Pietro. Tutto qui. E lo dimostrerò.
Raptor: Detto francamente non mi interessa difendere ad oltranza una dottrina o una fede anche se dovessi scoprire che è sbagliata.
Scoprire che una fede è sbagliata, dovrebbe far riflettere una persona onesta, o no?
Raptor: Non stiamo parlando di una partita di calcio dove si può insistere che un rigore doveva essere concesso anche se era evidente che il fallo non c’era. Stiamo parlando dell’ unica cosa veramente importante della nostra vita. Io sulla mia fede ho scommesso me stesso, il mio modo di rapportarmi con gli altri, la mia famiglia e il mio lavoro. Insomma, tutto.
Hai scommesso sulla tua fede, sul papa o su Gesù Cristo?

Raptor: Parliamoci chiaro, J.A. Credo che ormai sia abbastanza evidente che quello che scrivi non è farina del tuo sacco così come è altrettanto evidente che la persona (o il sito) dal quale trai le tue informazioni ha una conoscenza degli argomenti molto vaga. Già me lo aveva fatto sospettare la "tavanata galattica" ( per dirla alla Ezio Greggio) sul significato di "Vangeli sinottici". Me lo hanno confermato le tue affermazioni sul termine greco tautè. E' evidente che tu non hai consultato una grammatica greca altrimenti non avresti avuto alcun problema a citarmi il suo nome. Inoltre dire "qualsiasi grammatica greca afferma quello che ho scritto" è una bugia. Se, ad esempio, prendi "Grammata" ( ed. Hoepli, 1993) non troverai assolutamente nulla che confermi le tue tesi. Tutti questi errori rendono il tuo ragionamento assolutamente risibile. Come ti si potrà dare credito da adesso in avanti alle tue affermazioni quando rispondi con un semplice "contento tu.." a contestazioni motivate o quando ignori bellamente le correzioni ( sto ancora riferendomi all' errore di traduzione di "Vangeli sinottici") sulle tue affermazioni?
Tu pensa alla tua farina. Quanto a me, non mi conosci, non sai quanti anni ho, che professione svolgo, quante lingue antiche o moderne conosco. Non sai che ruolo svolgo nella società civile e nella Chiesa. Chi invece non parla di suo mi sembri tu. E lo si capisce da come hai risposto alla questione del taute. All’inizio sei rimasto spiazzato e hai provato ad arrampicarti sugli specchi, ma avevi letto male la mia spiegazione. Allora hai voluto sapere da quale grammatica ho trovato tali indicazioni. Poi sei andato a vedere su qualche testo o sito qualcosa che potesse tranquillizzare la tua coscienza così …… "romana". Alla fine hai trovato qualcosa che apparentemente ti conforta e me lo hai spiattellato lì davanti. Complimenti. I problemi però sono:
la sostanza del discorso su taute non cambia.
Io scrivo solo dal posto di lavoro; non ho quindi con me la grammatica greca.
Scrivo quello che so e che ricordo. Se ho dei dubbi, aspetto e mi documento. Come ho già scritto in precedenza è la fretta che ti frega, amico mio. Nel mio primo intervento avevo scritto alla fine i successivi passi del mio argomentare. Ma voi avete paura di essere messi con le spalle al muro e avete tirato fuori l’artiglieria pesante.
Non sai che un buon traduttore deve rendere nel miglior italiano possibile il brano straniero che traduce. Così ha fatto Matteo che ha riportato in Greco una conversazione avvenuta in un’altra lingua (Ebraico o Aramaico, Raptor?).
La grammatica è quella che si usava ai miei tempi al Liceo: Sivieri-Vivian – Grammatica Greca -Seconda Edizione – Casa Editrice D’ANNA (1976). Vuoi anche sapere la pagina?
Attualmente, a parte il lavoro e il ruolo nella Chiesa, sovrintendo alla traduzione di un commentario in 8 volumi su tutta la Bibbia. Spero che sarà terminato per l’anno prossimo.
Siccome sei un bambino che continua a tirare fuori la stessa storia (Vangeli sinottici) senza aver nemmeno letto attentamente quello che ho scritto, vorrà dire che non salterò più i passaggi intermedi, così forse (ripeto forse) arriverai anche tu a capire che cosa voglio dire. OK?
Potrei proseguire, ma è meglio fermarsi qui.
Come ho detto prima è l’insieme della scrittura che contraddice l’interpretazione romana del "tu sei pietro …".
I Vangeli sinottici, cioè che offrono una visione comune di Gesù, hanno caratteristiche comuni e altre che li differenziano. Questo in base all’intenzione dell’autore. Giovanni è diverso, non solo perché è l’ultimo a distanza di tempo. Se proprio vogliamo schematizzare potremmo riassumere tutto in una tabella:
VANGELO                          Gesù                           Interesse
 Marco                            Figlio dell’uomo        Ciò che Gesù fece
 Matteo                           Re degli Ebrei           Ciò che Gesù disse
 Luca                             Salvatore del mondo   Ciò che Gesù disse
 Giovanni                            Figlio di Dio        Ciò che Gesù era
                                                             interiormente e che pensava
 
In tutto il NT il fulcro del discorso è Gesù e anche l’episodio contestato (Mt 16:18), serve a mettere in luce che la Pietra è Gesù stesso.
Matteo in modo particolare attira l’attenzione dei suoi lettori sulla regalità di Gesù e sull’adempimento delle profezie fin dal racconto della Sua nascita. Il tema del Re dei Giudei emerge in tutto il Vangelo. Le genealogie, la terminologia che usa e l’ampio utilizzo del VT dimostrano che Matteo vuole che i Giudei credano che Gesù è il Messia che ha adempiuto la legge e che è ora il perno, la pietra portante di tutto il nuovo ordine (i chiamati fuori) e che questo ordine comprende anche i Gentili.
Tutto chiaro fin qui Raptor?
Purtroppo è passata la mezzanotte e adesso vado a nanna. Io non ho fretta. Continuerò il discorso lunedì. Spero.
Saluti a tutti.
JA
 

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Consiglia Elimina    Messaggio 23 di 34 nella discussione 
Da: RaptorInviato: 17/05/2003 8.51
Caro JA, conviene subito chiarire due punti che forse ti sono sfuggiti.
Quando dici:
Speravo di poter continuare il mio discorso ma,contrariamente a quanto mi ero proposto, sono costretto a rispondere direttamente a Raptor"
probabilmente non ti sei accorto del posto nel quale ti trovi.
Questa bacheca si chiama "BACHECA DIALOGHI" proprio perchè è fatta per dialogare.
Se<la tua intenzione era quella di inserire un tuo studio su un argomento qualsiasi, allora questo è il posto sbagliato.
Qui si viene per dialogare e quindi non si è "costretti" a rispondere ma si discute con gli altri.
Secondo punto. Anche tu, esattamente come Rausman, non sei in grado di dialogare senza ricorrere anche agli insulti.
Da un po' di tempo a questa parte abbiamo deciso di non consentire più che i nostri forum diventino delle arene.
Il tuo modo di fare sarà sicuramente apprezzatissimo in altri siti, ma non qui.
Quindi ti chiedo di cancellare il tuo messaggio e di reiserirlo ripulito da frasi offensive.
Hai tempo fino alle 12 di domani e, nel frattempo, se hai qualcosa da<chiedere puoi usare le e mail pesronali dei gestori.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 24 di 34 nella discussione 
Da: caterinaInviato: 17/05/2003 8.52
Vorrei però.....che si tenesse conto anche di un altro aspetto in questo forum.......copio una frase che faccio mia e l'adatto:
. il vero problema non è tanto se l'essere  contenti o meno.....o il tirare in ballo tutte le personali qualità intellettuali....e il mestiere, la professione....o quale posto si occupa nella chiesa.....non è almeno...il nostro caso.... Frase come le tue Antony.....fanno sospettare e presagire.... che, almeno per quello che ti riguarda, il sostenere le tue tesi si risolva in una specie di duello di cervelli..........
Quello che mi stupisce è che dite di NON avere mai molto tempo a disposizione....pensando magari che noi...qui....ci viviamo, ci mangiamo.....tanto da avere del tempo da perdere....però.......però......il tempo lo perdete allafine DEVIANDO SEMPRE DALL'ARGOMENTO...e dalle domande specifiche....
Faccio un esempio....Lizzie, una iscritta......ogni tanto interviene con delle domande specifiche......naturalmente che non abbiamo per tutto le risposte, ma se leggi in quel forum...noterai che "a domanda rispondiamo"...senza trascinarci in discussioni sterili......senza andare a curiosare il perchè di certe domande.....ma arricchendoci degli argomenti che nascono.......tutto qui.....
Antony....tu sei entrato con un "programma" preciso.....farci sapere del perchè la Chiesa sbaglia......punto!
Come hai iniziato in questo forum...ti è stato fatto notare che NON è la Chiesa che sbaglia, ma le vostre domande sono impostate male...e sono impostate SULL'ERRORE.......come pretendi dunque che non si intrometta per far notare questi particlari?....Tu vuoi portare avanti un argomento di traduzioni? ti rammento che nel primo secolo LA BIBBIA COME OGGI L'HAI DAVANTI....NON ESISTEVA.....e tu pensa che più che la Bibbia nel senso che tu oggi porti avanti.....i primi cristiani, specie quelli di Corinto.....ASCOLTARONO ED APPLICARONO LA LETTERA DI CLEMENTE, vescovo di Roma, che li invitava a non dividersi......Clemente fa molte citazioni BIBLICHE....ma è lui che scrive con AUTORITA'  APOSTOLICA......ed è a LUI che quei fedeli ascolteranno......
Negare queste realtà storiche....è mentire a se stessi......è voler negare l'evidenza......
Allora......suggerisco.....di procedere INSIEME alle tematiche....senza andarsi ad infilare in un vicolo cieco.......quale sarebbe appunto...una "guerra di cervelli".....
Buon lavoro
Fraternamente C.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 25 di 34 nella discussione 
Da: caterinaInviato: 17/05/2003 8.55
Raptor.........il messaggio è stato reinserito da Gino...quindi Antony non può più toglierlo.....
Suggerisco, questa volta...di soprassedere....e di attendere gli sviluppi del dialogo se Antony vorrà tener conto del messaggio n.24.........
Fraternamente C.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 26 di 34 nella discussione 
Da: RaptorInviato: 17/05/2003 11.06
Concordo con Caterina. Potrei cancellare io stesso il messaggio di JA ( dato che lui non può farlo personalmente) ma preferisco che resti lì dov'è come ulteriore dimostrazione di chi sono realmente queste persone che si dicono "nate di nuovo". Se, come già detto per Rausman, l' albero si riconosce dai frutti, i frutti di JA sono nel suo messaggio n.22.
Invito comunque JA e tutti i nuovi iscritti ad andarsi a leggere il forum "SONO STATI SUPERATI TUTTI I LIMITI" per capire meglio cosa sta succedendo in MSNa causa del superamento dei limiti dell' educazione  e perchè non vogliamo che certi limiti vengano superati.
Se JA vorrà reinserire il suo messaggio, purgato dagli insulti e senza ulteriori commenti, potrà contare su una mia risposta. Altrimenti proseguirà il suo dialogo con chi vorrà rispondergli.
Fermo restando, naturalmente, che alla prima frase offensiva che comparirà in un suo messaggio, il suo nominativo verrà immediatamente sospeso.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 27 di 34 nella discussione 
Da: caterinaInviato: 19/05/2003 19.40
ATTENZIONE.........
Rausman nel Gruppo di Alfonso ha scritto, riferendosi a questo Gruppo:
Ho visto pure che con John Antony avete adottato la stessa tipologia. Ma come mai? Appena vi si mette in difficoltà ritenete gli interventi offensivi? Ma che modi sono questi!.....
.....
Mio caro rausman....non è questione di chi dovrebbe essere più in difficoltà............non finianziamo dei quiz televisi......ne spot di predicatori sedicenti.....o al chi risponde vince un premio........ma più semplicemente tentiamo un DIALOGO......il quale, appena giunge alle domande...chissà perchè giungono distrazioni poste sul personale.....deviando così dall'argomento....ed alimentando sterili polemiche.......
Ti riporto le parole di Antony:
Da: john anthonyInviato: 13/05/2003 16.42
Caro Raptor,
contento tu ..........
Volevo comunicarvi che per un certo periodo non potrò scrivere e leggervi con continuità. Potrò farlo l'ultima settimana del mese e la prima di giugno.
Saluti a tutti.
JA
............
come vedi caro rausman....è lo stesso avviso tuo in altro forum: "NON ho molto tempo per rispondere"........così per Serafino......ed altri....
Mi sembra dunque che stiamo semplicemente attendendo a che JA possa rispondere alle domande in sospeso........
Una cosa è strana.......
sfogliando i forum...restano tutte domande in sospeso.....
mhà....chissà........
Ti è stato detto, se vuoi, di rifare l'accesso.......rifacendo la presentazione per ciò che vorrai intendere con una partecipazione......dopo di chè....si potrà riprendere il dialogo con SERENITA' senza competizioni.....
Fraternamente C.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 28 di 34 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 19/05/2003 21.26

Carissimi,

eccomi qui come promesso. Ho visto che ci sono state alcune reazioni scomposte. Pazienza. Vediamo di rispondere.

Raptor: Questa bacheca si chiama "BACHECA DIALOGHI" proprio perchè è fatta per dialogare. Se<la tua intenzione era quella di inserire un tuo studio su un argomento qualsiasi, allora questo è il posto sbagliato. Qui si viene per dialogare e quindi non si è "costretti" a rispondere ma si discute con gli altri.

Fin dall’inizio ho detto che il mio intento era il seguente: "dimostrare perché noi evangelici non crediamo nella figura del papa, sperando che poteste capire almeno che non siamo "marziani", ma che abbiamo i nostri "ottimi" motivi. Non pretendevo di convincervi, ma solo di seguirmi". E poi ho aggiunto: "Per cui per capire che cosa vuol dire Gesù quando afferma: "Tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la mia Chiesa ecc ecc ..", dobbiamo avere chiaro che cosa dice tutta la bibbia sulla pietra, poi quello che è specifico del NT, quindi che cosa ci vuole comunicare il Vangelo di Matteo nel suo insieme e solo allora possiamo scendere al contesto immediato. In fondo le sette nascono sempre dall'estrapolazione di un versetto dal suo contesto e/o dall'esaltazione di una verità a discapito di tutte le altre verità". So benissimo che devo dialogare, ma il mio intento era volto ad evitare inutili polemiche che mi pare tu, caro Raptor, stia provocando.

Raptor: Secondo punto. Anche tu, esattamente come Rausman, non sei in grado di dialogare senza ricorrere anche agli insulti. Quindi ti chiedo di cancellare il tuo messaggio e di reiserirlo ripulito da frasi offensive.

Siccome sono un seguace del Messia Gesù di Nazareth, allora ti chiedo scusa in anticipo, però vorrei la tua collaborazione: dovresti evidenziarmi i passi in cui ti ho insultato in modo che io possa chiederti scusa su tutti i singoli punti.

Caterina: Quello che mi stupisce è che dite di NON avere mai molto tempo a disposizione....pensando magari che noi...qui....ci viviamo, ci mangiamo.....tanto da avere del tempo da perdere....però.......però......il tempo lo perdete allafine DEVIANDO SEMPRE DALL'ARGOMENTO...e dalle domande specifiche....

Vedo che sospettare la disonestà dell’altro è lo sport preferito in questo sito. Ti ho detto fin dall’inizio come avrei agito. Io posso scrivere solo dal posto di lavoro durante la notte. Ma non posso certo passare la notte in bianco solo per dare subito risposte a domande che con un po’ di pazienza potrai leggere. Io non devio, sta’ tranquilla, Kathy. Ti va se ti chiamo così?            E’ il mio lavoro che talvolta mi permette di avere una sera relativamente libera e un’altra pesante. Non si può prevedere. Ma come ti ho detto già in precedenza, l’ultima settimana del mese e quella successiva, sarò davanti ad un computer 8 ore al giorno e più. Quindi potrò partecipare meglio, salvo imprevisti. Se poi non mi credete, pazienza. Io non mi offendo.

Caterina: Antony....tu sei entrato con un "programma" preciso.....farci sapere del perchè la Chiesa sbaglia......punto!

Vedi che non leggi attentamente. Io ho detto che volevo spiegare perché noi evangelici non crediamo nel papa. Certo che per essere una che non ha fretta ……….

Caterina: nel primo secolo LA BIBBIA COME OGGI L'HAI DAVANTI....NON ESISTEVA.....e tu pensa che più che la Bibbia nel senso che tu oggi porti avanti.....i primi cristiani, specie quelli di Corinto.....ASCOLTARONO ED APPLICARONO LA LETTERA DI CLEMENTE, vescovo di Roma, che li invitava a non dividersi......Clemente fa molte citazioni BIBLICHE....ma è lui che scrive con AUTORITA' APOSTOLICA......ed è a LUI che quei fedeli ascolteranno......

Questo tuo ultimo intervento mi fa sospettare che tu abbia paura. So che non dovrei sospettare il male perché si fa peccato, ma sembri quasi un mettere le mani avanti per spostare l’attenzione dalla bibbia alle tradizioni o alla storia. Sbaglio, Kathy? Anche qui poi c’è un piccolo errore. Le Scritture esistevano già, anche se non erano tutte raccolte insieme e molte Chiese non le possedevano tutte. Ma a questo problema è stato ovviato presto (come certo saprai). Comunque esiste un solo Gesù Cristo ed un solo Vangelo, quello scritto. Il resto è aria fritta. E io parlerò solo di ciò che è scritto che è lo stesso per cattolici, ortodossi, protestanti ed evangelici. Il resto non mi interessa.

Caterina: Il passo "più citato" dai cattolici per il primato NON è affatto vero che sia solo in quel "Tu sei Pietro..ecc".....ma ve ne sono molti altri che quando li citiamo vengono ignorati.....

Questo è un altro esempio della tua fretta che ti fa leggere cose che non ho mai detto. Io non ho mai detto che sia l’unico. E’ sicuramente il più citato ed il più forte (almeno a sentire i cattolici medi e anche tanti teologi, giornalisti, divulgatori, preti e suore).

Prima della frase "scandalosa"....l'Evangelista ci dipinge un quadro....Gesù che comincia ad accennare ai suoi che doveva andare a Gerusalemme ma che li avrebbe sofferto molto..... ebbene....Gesù fa capire a Pietro che QUESTO NON E' AMORE......MA E' PAURA......E' EGOISMO......e che per occupare il posto che Dio gli ha dato.....NON DEVE RAGIONARE COME GLI UOMINI.... infatti dice: "Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!". ............puoi tu asserire che Pietro era Satana in persona??.....

Anche qui vedi che non rifletti su quello che ho scritto? Non ho mai detto questo. Ma è il vostro modo di leggere che potrebbe portare a questa conclusione. 

Dopo aver risposto ad alcune delle vostre principali obiezioni, mi dedicherò ad analizzare il resto dei problemi.

Saluti a tutti

JA

°Teofilo°
00lunedì 31 agosto 2009 12:29
Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 29 di 34 nella discussione 
Da: caterinaInviato: 19/05/2003 22.45
Caro JA....poi raptor dirà la sua........tuttavia mi sento di farti notare un particolare.....tu dici:
Fin dall’inizio ho detto che il mio intento era il seguente: "dimostrare perché noi evangelici non crediamo nella figura del papa, sperando che poteste capire almeno che non siamo "marziani", ma che abbiamo i nostri "ottimi" motivi. Non pretendevo di convincervi, ma solo di seguirmi". ...
.......
Mi pare di averti fatto notare....che il TUO intento....è partito con degli errori FONDAMENTALI........attribuiti da voi alla Chiesa Cattolica.......NON si può continuare un argomento.....IGNORANDO QUESTE REALTA'.....se prima non vengono chiariti questi aspetti...........ora...mi auguro che il tuo citare le sette...non arrivi ad intendere la Chiesa.......
Poi mi dici in riferimento alla mia osservazione:
Vedo che sospettare la disonestà dell’altro è lo sport preferito in questo sito. Ti ho detto fin dall’inizio come avrei agito. Io posso scrivere solo dal posto di lavoro durante la notte. Ma non posso certo passare la notte in bianco solo per dare subito risposte a domande che con un po’ di pazienza potrai leggere. Io non devio, sta’ tranquilla, Kathy. Ti va se ti chiamo così? .........
.......
Rispondo:
no JA...non sospetto di disonestà....ma di deviazione.....perchè ci s'impantàna......sarà pure il nostro sport preferito....ma leggendo gli altri forum ci si può dare torto?..........non c'è bisogno che rispondi......ognuno di noi si esamini.....Comprendo la tua motivazione....per la lentezza delle risposte...attendo infatti con serenità.....nel messaggio precedente rispondevo a delle accuse di rausman in un altro gruppo dove non posso rispondere.....Preferirei Caterina......ma non mi offendo se ti viene più facile l'altro.....
Non ho motivo di dubitare...non è questo il punto, ma raptor ha spiegato bene che questo sarebbe (anzi E' )....un Gruppo di dialogo e non una bacheca d'informazioni su altre identità ecclesiali.....specie se contro la Chiesa Cattolica......del resto neanche tu, se avessi un Gruppo.....accoglieresti senza inframezzare.....le nostre argomentazioni eventuali contro di voi...giusto?.......
E scusami....che differenza c'è dal dire "la Chiesa sbaglia".....a dire più meticolosamente come hai sottolineato quale sbaglio mio che " ...spiegare perché noi evangelici non crediamo nel papa. "?.......
Questa non l'ho capita:
io dicevo:
nel primo secolo LA BIBBIA COME OGGI L'HAI DAVANTI....NON ESISTEVA.....e tu pensa che più che la Bibbia nel senso che tu oggi porti avanti.....i primi cristiani, specie quelli di Corinto.....ASCOLTARONO ED APPLICARONO LA LETTERA DI CLEMENTE, vescovo di Roma, che li invitava a non dividersi......Clemente fa molte citazioni BIBLICHE....ma è lui che scrive con AUTORITA' APOSTOLICA......ed è a LUI che quei fedeli ascolteranno......
E TU RISPONDI CHE:

Questo tuo ultimo intervento mi fa sospettare che tu abbia paura. So che non dovrei sospettare il male perché si fa peccato, ma sembri quasi un mettere le mani avanti per spostare l’attenzione dalla bibbia alle tradizioni o alla storia. Sbaglio, Kathy? ....

....

RISPONDO:

paura di che?....è questa battuta che non ho capito.....voi vi fermate agli apostoli VIVI....mentre evitate di rispondere al DOPO......è come se ci fosse un buco di duemila anni.....anzi.....un buco riempito dalla Chiesa di Roma con abusi vari....fino al vostro....Risveglio"...quali salvatori del mondo.........naaaa...non metto le mani davanti....CHIEDO INFORMAZIONI......è diverso....

Giusto dici......le Scritture NON le possedevano tutte...certo che esistevano MA NON ESISTEVA UN CANONE...e al contrario di quel che dite.....veniva usata quella detta dei LXX.....(Settanta)......ciò che intendevo è che NON esisteva la Bibbia come l'abbiamo noi oggi......su dai che lo sai bene a cosa mi riferisco..non divaghiamo......

Il passo di Matteo "Tu sei Pietro....ecc.." tu hai detto che è il più citato....ed io ti ho detto che NON è vero...e lo ribadisco.....per me era corretto farlo rilevare.....tutto qui...

sulla tua osservazione alla mia domanda se per te Pietro in quel frangente fosse posseduto da Satana....sei tu che metti le mani davanti...dicendo per la terza volta "la fretta che hai di rispondere".....ma in definitiva non dando alcuna spiegazione....

Comunque grazie per le risposte.......

Fraternamente C.

P.S.

ciò che riteniamo offensivo dal momento che non adoperiamo questo procedimento sono le seguenti osservazioni di JA nel messaggio reinserito da Gino n.22

JA dice:

a Raptor, altrimenti si potrebbe pensare che accetto passivamente le sue deliranti accuse. Purtroppo io tengo molto alla mia dignità di Figlio di Dio, a differenza di Raptor........

Nessun delirio Antony...non stiamo qui a perdere tempo ed assorbire accuse contro la Chiesa senza poter replicare....ricordo che non siamo noi venuti a chiamarti, ma sei tu che ti sei iscritto da solo.......e prima di iscriversi il Regolamento è leggibile così come la pagina di benvenuto...così come il titolo del forum.....Dire che tieni alla tua dignità di Figlio di Dio..che NON ti è stato affatto lesa.....sottolineando che raptor se ne fregherebbe....o forse che non l'avrebbe come lasci ad intendere.......è una offesa alla persona che sta dall'altra parte dello schermo.....e tale offesa è punita dal regolamento......

Il resto è posto in un tono FERROSO......che impedisce la serenità nel dialogo.....invito pertanto a rivolgere delle scuse (sentite però...e non dubito che JA lo comprenda) per questi sottointesi.....che di certo non fanno onore ne a chi li scrive....nè a chi li legge.....

Proviamo a ricominciare.....


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 30 di 34 nella discussione 
Da: RaptorInviato: 19/05/2003 23.56
Caro JA, il fatto che tu non ti renda neppure conto di offendere gli altri è veramente una situazione grave.
Tutto quello che posso dirti è che dovresti cercare di addolcire i toni e cercare di dialogare serenamente.
Per poter proseguire il discorso ti ricordo nuovamente che questa è una bacheca in cui si dialoga per cui se vuoi dialogare sei il benvenuto mentre se vuoi semplicemente inserire i tuoi scritti puoi facilmente crearti una community tutta tua.
Volevo innazitutto precisare che nella frase scritta in unn mio post precedente: "Detto francamente non mi interessa difendere ad oltranza una dottrina o una fede anche se dovessi scoprire che è sbagliata" c'è un anche di troppo. Ma credo che il senso fosse chiaro lo stesso.
C'è ancora una cosa da chiarire ed è l' ultima anche se certo la non meno importante.
Quando dici che io non parlo "di mio" sottintendi che ho scopiazzato da qualche parte. Non sei molto lontano dalla verità. Diciamo che io ho attinto a diverse fonti ( cattoliche, naturalmente) e che quello che scrivo non è mio ma è patrimonio della Chiesa della quale faccio parte. La Chiesa Cattolica è la mi aautorità. Qual è la tua?
Ad esempio quando dici: " è l'insieme della scrittura che contraddice l' intrepretazione romana del tu sei Pietro..." immagino che tu intenda anche dire "secondo la mia personale interpretazione delle Scritture".
Tu sei la tua autorità ed immagino che tu per te stesso pretenda l' infallibilità. In caso contrario perchè dovremmo darti fiducia?
E' un po' tardi ( fra poco è mezzanotte e ho una figlia con la febbre) e quindi chiudo qui anche se ho altre cose da dire. Premetto che cercherò di inserirle domani ( questo a scanso di equivoci, vista l' accusa di mettermi a cercare i giro per controbattere le affermazioni altrui).
Aggiungo solo due cose: la prima è che non hai comunque risposto alla mia precisazione nell' uso di Hode e Houtos, la seconda è che ti consiglio di usare una buona grammatica neo testamentaria.
Ne avevo una sotto mano quando ti ho risposto qualche giorno fa ma adesso, nel caos della mia scrivania, non la trovo. Comunque è di un valdese e non sostiene affatto la tua tesi.
Dimenticavo: c'è una terza cosa.
Se dialoghi con serenità potrai dire quello che vuoi. Lascia solo da parte l' inutile ironia con la quale condisci i tuoi interventi e gli insulti gratuiti nei confronti dei tuoi interlocutori.
Come ti ho già detto, ci sono altri siti ben lieti di ospitare questo genere di intreventi.
Vista l' ora... buona notte a tutti

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 31 di 34 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 20/05/2003 0.56

Carissimi,

Analizziamo adesso il problema delle Chiavi e dello sciogliere e legare.


Occorre stabilire il senso che vi attribuisce Gesù. Nel VT si parla delle chiavi di Davide. Isaia profetizza la destituzione del prefetto del palazzo reale Sebna, sostituito da Eliachim:
Metterò sulla sua spalla la chiave della casa di Davide; egli aprirà e nessuno chiuderà; egli chiuderà e nessuno aprirà. (Is 22: 22). Nel NT in Apocalisse Gesù Cristo ha la chiave di Davide (Ap 3: 7). Anche l'angelo che scende dal cielo aveva le chiavi dell'abisso (Ap 9: 1). E Ap 20: 1-3 Poi vidi scendere dal cielo un angelo con la chiave dell’abisso e una grande catena in mano. Egli afferrò il dragone, il serpente antico, cioè il diavolo, Satana, lo legò per mille anni, e lo gettò nell’abisso che chiuse e sigillò sopra di lui perché non seducesse più le nazioni finché fossero compiuti i mille anni; dopo i quali dovrà essere sciolto per un po’ di tempo.

Ma qual è il senso allora che Gesù attribuisce alle chiavi? Da tutto ciò che il NT ci dice, per Gesù le "chiavi" indicano conoscenza della Parola di Dio, della via della salvezza e la capacità di indicare il mezzo con cui entrare nel Regno dei Cieli. Tipico è il discorso di Gesù di Matteo 23: 1-15: Allora Gesù parlò alla folla e ai suoi discepoli, dicendo: "Gli scribi e i farisei siedono sulla cattedra di Mosè. Fate dunque e osservate tutte le cose che vi diranno, ma non fate secondo le loro opere; perché dicono e non fanno. Infatti, legano dei fardelli pesanti e li mettono sulle spalle della gente; ma loro non li vogliono muovere neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere osservati dagli uomini; infatti allargano le loro filatterie e allungano le frange dei mantelli; amano i primi posti nei conviti, i primi seggi nelle sinagoghe, i saluti nelle piazze ed essere chiamati dalla gente: "Rabbì!" Ma voi non vi fate chiamare "Rabbì"; perché uno solo è il vostro Maestro, e voi siete tutti fratelli. Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli. Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra Guida, il Cristo; ma il maggiore tra di voi sia vostro servitore. Chiunque si innalzerà sarà abbassato e chiunque si abbasserà sarà innalzato. Ma guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché serrate il regno dei cieli davanti alla gente; poiché non vi entrate voi, né lasciate entrare quelli che cercano di entrare. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché divorate le case delle vedove e fate lunghe preghiere per mettervi in mostra; perciò riceverete maggior condanna. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, perché viaggiate per mare e per terra per fare un proselito; e quando lo avete fatto, lo rendete figlio della geenna il doppio di voi.


Gli scribi e i farisei siedono sulla cattedra di Mosè, cioè possiedono la conoscenza della Scrittura ed hanno così il potere di far entrare o impedire l’accesso al regno dei Cieli. Anche Luca cita lo stesso episodio: "Guai a voi, dottori della legge, perché avete portato via la chiave della scienza! Voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare l’avete impedito". E quando fu uscito di là gli scribi e i farisei cominciarono a contrastarlo duramente e a farlo parlare su molte cose; tendendogli insidie, per cogliere qualche parola che gli uscisse di bocca (Lc 11, 52-54). Anche qui la chiave simboleggia la conoscenza della Parola. Gli scribi e i farisei conoscevano la Legge di Mosè, ma stravolgendola con le loro tradizioni ed interpretazioni, non solo non sono entrati nel Regno, ma ne hanno impedito l'accesso anche agli altri che volevano farlo. E’ interessante che proprio in questo contesto Gesù afferma di non chiamare nessuno Maestro, neanche Padre (papa), proprio perché c’è un solo Padre Santo o Santo Padre nel Cielo e nemmeno guida, perché la guida rimane sempre Gesù. Ecco perché non è possibile dire che Gesù ponga Pietro come padre o maestro o guida della Chiesa, come unico detentore delle Chiavi, poiché queste sono rappresentate dalla predicazione del Vangelo che indica la porta del Regno dei Cieli (Gesù) a chi vuole entrarvi. Gli Apostoli (qui impersonati da Pietro), saranno i primi alfieri della Parola di Dio, i nuovi profeti, seguiti poi da tutti quelli che avranno creduto. Tale missione si esplicherà tuttavia più tardi, al momento fissato dal Messia. Per quanto riguarda legare e sciogliere. Questi sono due termini che assumono significati opposti a seconda che si riferiscano a una proibizione, a un obbligo o a una situazione problematica. Si "lega" quando si proibisce una cosa ad una persona, mentre si scioglie quando si toglie una proibizione, permettendo ciò che prima era proibito. Si lega quando si stabilisce un obbligo e si scioglie al contrario quando lo si elimina. Legare un problema significa volerlo risolvere con le proprie capacità e non con la fede, impedendo così al Signore di agire. Al contrario sciogliere un problema significa agire per fede, affidandolo a Dio. Anche in questo possiamo vedere che Gesù dà questa capacità a tutti i suoi seguaci.


Scusate, ma mi hanno chiamato in Sala Operatoria per un’urgenza. Vedi Caterina, che adesso sai anche che professione svolgo. Ti avevo detto che ci vuole pazienza. Non si può sapere tutto subito di una persona. Penso che ci sentiremo fra qualche giorno.


Saluti.


JA


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Consiglia Elimina    Messaggio 32 di 34 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 20/05/2003 4.20

Carissimi,

l'intervento è terminato bene. Una peritonite coi controfiocchi. Volevo scusarmi con Raptor per avere detto che "tengo molto alla mia dignità di Figlio di Dio, a differenza di Raptor" e di aver usato il termine "deliranti accuse". Ammetto di essere uscito fuori dal seminato.

Caterina: Mi pare di averti fatto notare....che il TUO intento....è partito con degli errori FONDAMENTALI........attribuiti da voi alla Chiesa Cattolica.......NON si può continuare un argomento.....IGNORANDO QUESTE REALTA'.....se prima non vengono chiariti questi aspetti....

Quali sarebbero questi errori fondamentali? Non me li ricordo. Vedrai che risponderò a tutte le obiezioni. Abbi pazienza. Quante volte devo dirtelo, Kathy?

Caterina: E scusami....che differenza c'è dal dire "la Chiesa sbaglia".....a dire più meticolosamente come hai sottolineato quale sbaglio mio che " ...spiegare perché noi evangelici non crediamo nel papa. "?.......

Voi cattolici siete liberi di eleggere e seguire una persona che ritenete idonea a guidarvi. La vostra chiesa ha tutta la libertà di fare come vuole. Quello che noi pensiamo è diverso e in base alla nostra comprensione delle Scritture non riteniamo che tale figura sia prevista. La chiesa di Roma è liberissima di avere un papa. Ma non può pensare che tutti i cristiani lo riconoscano come capo della Chiesa Universale e gli si sottomettano, in virtù di una eredità risalente a Pietro che non è dimostrabile (come farò nei miei prossimi interventi).

Non ho sviluppato del tutto il tema chiavi e legare e sciogliere, spero di poterlo finire presto. Adesso sono cotto e vado a nanna.

Saluti

JA


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Consiglia Elimina    Messaggio 33 di 34 nella discussione 
Da: caterinaInviato: 20/05/2003 15.46
Ciao JA.......
quando intendevo di "ricominciare"...non intendevo a che tu riempissi il Gruppo di "libri dottrinali evangelici"......bensì nel ricominciare il tentativo del dialogare.....
Infatti tu dici:

Voi cattolici siete liberi di eleggere e seguire una persona che ritenete idonea a guidarvi. La vostra chiesa ha tutta la libertà di fare come vuole. Quello che noi pensiamo è diverso e in base alla nostra comprensione delle Scritture non riteniamo che tale figura sia prevista. La chiesa di Roma è liberissima di avere un papa. Ma non può pensare che tutti i cristiani lo riconoscano come capo della Chiesa Universale e gli si sottomettano, in virtù di una eredità risalente a Pietro che non è dimostrabile (come farò nei miei prossimi interventi).

..........
1) NON seguiamo una "persona" nel senso di uomo.....ma ciò che egli rappresenta.....
2) Nessuna chiesa può eleggere come gli pare chi vuole o come vuole nel senso che vuoi dare tu....o tale Chiesa ha un mandato....oppure è un abuso.....
3) infatti....quello che pensate è diverso....strano...dal 1900??
3) NON riconoscere il papa....non vuol dire accusare di falsità il ruolo che ricopre........
Come vedi...è un cane che si morde la coda...Ti ho spiegato infatti.....come reagiresti tu...se entrassi in un tuo gruppo...e senza dialogare lo riempissi del Catechismo Cattolico?.......
Allora partiamo da alcuni aspetti importanti.....
Ireneo ha fatto un paio d'interventi interessanti qui:
lasciati in sospeso da rausman.....ora sarebbe interessante se tu continuassi...o comunque...potessi dare una risposta......
il che è inerente anche all'argomento di questo forum...quindi in tema...
Per far capire che cosa intendo con "c'è un errore di fondo nella tua impostazione dottrinale CONTRO la Chiesa...." e che ci impedisce per logica di farti inserire tutta la dottrina Pentecostale.......bisogna risalire alla sorgente del problema....prima io, poi Raptor...l'abbiamo sottolineato..ma quest'ultimo l'hai ignorato quindi lo ripropongo:
Quando dici che io non parlo "di mio" sottintendi che ho scopiazzato da qualche parte. Non sei molto lontano dalla verità. Diciamo che io ho attinto a diverse fonti ( cattoliche, naturalmente) e che quello che scrivo non è mio ma è patrimonio della Chiesa della quale faccio parte. La Chiesa Cattolica è la mi autorità. Qual è la tua?
Ad esempio quando dici: " è l'insieme della scrittura che contraddice l' intrepretazione romana del tu sei Pietro..." immagino che tu intenda anche dire "secondo la mia personale interpretazione delle Scritture".
Tu sei la tua autorità ed immagino che tu per te stesso pretenda l' infallibilità. In caso contrario perchè dovremmo darti fiducia?
...............
vedi JA....se non chiariamo prima questi aspetti....NON si può procedere......
Immagino anche la tua professione...non credo che faresti un intervento chirurgico.....senza che tu abbia ricevuto....un regolare "mandato" per esercitare tale professione........e non credo che tale mandato te lo possa fornire qualcuno che a sua volta non abbia ricevuto tale autorizzazione....per accreditare altri....e così via............(complimenti anzi per la buona riuscita dell'intervento..che Dio benedica e protegga il tuo mestiere......)
Fraternamente C.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 34 di 34 nella discussione 
Da: chisolmInviato: 20/05/2003 18.02
Ciao a tutti.
Vorrei porre una riflessione e, insieme, un tentativo di chiarimento.
Continuare a discutere sul mandato "petrino", sia pure su basi dottamente bibliche, non aiuta certo colui o colei che nel Papa non riconosce il successore di Pietro a livello universale. Rimarranno sempre convinti della loro legittima idea e, puntualmente, seguiranno nel forum ricche partite a tennis con versetti al posto della pallina... Ciò che deve seguire al valore incommensurabile della Parola di Dio è la sua corretta interpretazione. Anche nel mandato di Cristo è implicito questo custodire e ruminare la Parola. La Parola non si nasconde come fà il servo timoroso col talento, ma la si accosta, certo con timore e tremore, per meglio comprendere quello che esprime.
Nel mondo cattolico, imperfetto finché si vuole, esiste questa certezza: la possibilità di studiare la Parola per dare ragione anche della speranza "petrina". Noi cattolici crediamo fermamente su questo mandato, e ci crediamo anche in virtù di due ordini di valori:
1) la "gerarchia delle verità";
2) la "distinzione tra sostanza divina della Verità rivelata e suo rivestimento culturale, umano e storico".
La gerarchia delle verità, udite udite, nasce su suggerimento di un protestante (Lukas Visher) a mons. A. Pangrazio (arcivescovo di Gorizia) affinché si possa inserire quest'argomento nell'Unitatis Redintegratio. I fratelli cristiani non cattolici, avvertono ai tempi del Vat. II, la necessità di stabilire una "gerarchia" di verità per trovare una base comune. Una volta assodato che la verità centrale è Cristo, e qui non ci piove per nessuno, occorre trattare delle altre verità che da questo centro derivano.
Ora è proprio qui il punto: gerarchia non vuole dire ordine di grandezza, ma collegamento, derivazione da quel centro condiviso da tutti, quanto dista una possibile verità da quel centro-Cristo, se vi è collegata immediatamente o mediatamente con esso e da esso.
Se ci pensiamo, anche il dogma dell'Immacolata o dell'Assunta derivano da quel nucleo centrale, ne sono in relazione.
Sul punto n. 2, beh, si è ripetuto usque ad nauseam che se è terminata la Rivelazione, se essa è conclusa, non è concluso il cammino umano della sua comprensione.
Infatti, Giovanni Paolo II, nella Ut unum sint, chiede di riflettere alla luce dei fatti su basi nuove: e non usa il "noi" ma il "me":
"la comunione reale, sebbene imperfetta, che esiste fra tutti noi, non potrebbe indurre i responsabili ecclesiali e i loro teologi ad instaurare con me su questo argomento un dialogo fraterno, paziente nel quale potremmo ascoltarci al di là di sterili polemiche, avendo a mente soltanto la volontà di Cristo per la sua Chiesa, lasciandoci trafiggere dal suo grido 'siano anch'essi una sola cosa, perché il mondo creda che Tu mi hai mandato (Gv 17,21)?" (UUS, 96).
Come vedete, il Papa chiede che si discuta sulla funzione papato perché se ne afferri la valenza di servizio, confrontandosi con Chiese e teologie non esclusivamente cattoliche.
Certamente, se continueremo a discutere sui termini chiave:
pietra-chiavi-sciogliere-legare-pascere esclusivamente sul piano storico, finiremo per cadere nell'aspetto giuridico della questione mentre il dialogo deve nascere sul confronto che le Chiese potranno avere nella lettura biblica e spirituale in una esegesi che sappia orientarsi alla globalità della funzione petrina quale era espressa nelle prime comunità e come è espressa oggi.
Questa analisi, in fondo, è il compito della teologia che, partendo dal mistero di Cristo, ne cerca i riverberi nell'imperfetta società degli uomini perché la perfezione e la santità della Chiesa Universale di Cristo stesso, nella sua componente umana, non riflettono talvolta della medesima santità e purezza.
Per me cattolico, il mandato petrino risulta ovvio proprio per la sua relazione con Cristo-centro, la sua relazione con la verità principale: per gli altri fratelli cristiani, tale relazione potrà sembrare meno ovvia: tuttavia, essere cum Petro non vuol dire, per loro, essere necessariamente sub Petro.
L'unità non vuole sottomissioni ma collaborazioni.
Il che non toglie che lo Spirito santo possa, Signore dei suggerimenti, ispirare nel tempo una forma di esercizio petrino riconosciuta da tutti, dovunque, fino al ritorno del Signore della storia...
Chisolm
°Teofilo°
00lunedì 31 agosto 2009 12:31
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Consiglia  Messaggio 35 di 40 nella discussione 
Da: caterinaInviato: 20/05/2003 23.27
Leggendo la risposta di Chisolm...che ringrazio per questa sorta di "arbitraggio"....che ci fa tornare con gli occhi....nel cuore della CARITA'.....e per...NON citare sempre e solo s.Agostino.......porto ad esempio un altro grande "servo dei servi di Cristo....."....s.Leone Magno......proprio per tentare di evitare una sorta di guerra di "cervelli" che....come è stato fatto notare.....non si finisca di fare della Parola di Dio...una sorta di partita a tennis...... (carina questa!!)....dove i versetti...in effetti fungono da pallina......
Proviamo a metterci anche il CUORE.....nel "Progetto Chiesa" voluto dal Cristo......
Dai "Discorsi" di san Leone Magno, papa
(Disc. 4 sul suo anniversario di elezione, 2-3; PL 54,149-151)
La Chiesa di Cristo s'innalza sulla salda fede di Pietro

Tra tutti gli uomini solo Pietro viene scelto per essere il primo a chiamare tutte le genti alla salvezza e per essere il capo di tutti gli apostoli e di tutti i Padri della Chiesa. Nel popolo di Dio sono molti i sacerdoti e i pastori, ma la vera guida di tutti è Pietro, sotto la scorta suprema di Cristo. Carissimi, Dio si è degnato di rendere quest'uomo partecipe del suo potere in misura grande e mirabile. E se ha voluto che anche gli altri prìncipi della Chiesa avessero qualche cosa in comune con lui, è sempre per mezzo di lui che trasmette quanto agli altri non ha negato.
A tutti gli apostoli il Signore domanda che cosa gli uomini pensino di lui e tutti danno la stessa risposta fino a che essa continua ad essere l'espressione ambigua della comune ignoranza umana. Ma quando gli apostoli sono interpellati sulla loro opinione personale, allora il primo a professare la fede nel Signore è colui che è primo anche nella dignità apostolica.
Egli dice: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente"; e Gesù gli risponde: "Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli" (Mt 16,16-17). Ciò significa: tu sei beato perché il Padre mio ti ha ammaestrato, e non ti sei lasciato ingannare da opinioni umane, ma sei stato istruito da un'ispirazione celeste. La mia identità non te l'ha rivelata la carne e il sangue, ma colui del quale io sono il Figlio unigenito. Gesù continua: "E io ti dico": cioè come il Padre mio ti ha rivelato la mia divinità, così io ti manifesto la tua dignità. "Tu sei Pietro". Ciò significa che se io sono la pietra inviolabile, la pietra angolare che ha fatto dei due un popolo solo (cfr. Ef 2,14. 20), il fondamento che nessuno può sostituire, anche tu sei pietra, perché la mia forza ti rende saldo. Così la mia prerogativa personale è comunicata anche a te per partecipazione. "E su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa" (Mt 16,18). Cioè, su questa solida base voglio costruire il mio tempio eterno. La mia Chiesa, destinata a innalzarsi fino al cielo, dovrà poggiare sulla solidità di questa fede.
Le porte degli inferi non possono impedire questa professione di fede, che sfugge anche ai legami della morte. Essa infatti è parola di vita, che solleva al cielo chi la proferisce e sprofonda nell'inferno chi la nega. È per questo che a san Pietro viene detto: "A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli" (Mt 16,19). Certo, il diritto di esercitare questo potere è stato trasmesso anche agli altri apostoli, questo decreto costitutivo è passato a tutti i prìncipi della Chiesa. Ma non senza ragione è stato consegnato a uno solo ciò che doveva essere comunicato a tutti. Questo potere infatti è affidato personalmente a Pietro, perché la dignità di Pietro supera quella di tutti i capi della Chiesa.

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Consiglia  Messaggio 36 di 40 nella discussione 
Da: AlexInviato: 21/05/2003 13.14
Penso che dovremmo chiederci: "una figura come quella del papa è indispensabile a vivere la propria fede in Gesù Cristo?
La prova dei fatti è a mio avviso negativa, perchè un miliardo di cristiani (ortodossi e protestanti di varie estrazioni) vive con serenità la propria fede in Cristo senza avere il papa come riferimento.
Forse sono esemplificativo, ma a me piace andare al "nocciolo duro" delle questioni----> che per noi cristiani è il KERYGMA predicato dagli Apostoli.

Rispondi
Consiglia  Messaggio 37 di 40 nella discussione 
Da: caterinaInviato: 21/05/2003 13.29
Alex....quando vuoi..l'altro forum attende la TUA continuazione.....
interessante quanto dici...ma ragioniamo un attimo:
1) .......perchè un miliardo di cristiani (ortodossi e protestanti di varie estrazion......questo "miliardo".....a prescindere da coloro che prediligono il "fai date".....hanno comunque persone che ASCOLTANO....vuoi le prove? Gli Ortodossi hanno il  PATRIARCA......i  vescovi....il pope......(prete); i protestanti hanno i loro pastori.....prova a contraddirlo e poi ne riparliamo.....hanno le loro librerie dove ALTRI..interpretano la Parola di Dio e te la offrono...quindi tu...NON sei affatto "libero" come credi...o meglio..non sei affatto più libero del cattolico.....; altre denominazioni hanno il PRESIDENTE...i vescovi ecc....si fanno sinodi anche da voi lo sapevi? dai quali emerge il "piano pastorale"..cioè il "cosa insegnarti"......infine.....hanno un loro catechismo che si chiama "Il Catechismo di Lutero"..e viene insegnato ai bambini.......dove sta allora la differenza?
2) il KERYGMA ......fino a dieci anni fa questo termine era uso di pochi.....ed era uso ECUMENICO........ora sta diventando di moda come lo Spirito Santo al quale gli viene attribuito di TUTTO.......ed ogni libera interpretazione......il Kerigma, caro Alex...NON serve per negare la Chiesa Cattolica e il servizio petrino.....quanto per tentare di impostare sulle COMUNI RADICI STORICHE.......quel che ci può unire...partendo appunto dal Kerigma....predicato dagli Apostoli....
Fraternamente C.
P.S.
si ha tante volte l'impressione...che certi messaggi inseriti non vengano nemmeno sfiorati come quello di chisolm....e il seguito.....mhà..chissà.....

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Consiglia  Messaggio 38 di 40 nella discussione 
Da: AlexInviato: 21/05/2003 13.41
La differenza è che io non ho dottrine prestabilite, salvo la sicurezza che la Bibbia è Parola di Dio, la studio con attenzione in modo che possa scoprire sempre cose nuove.
Inscatolarsi in una teologia (cattolica o pentecostale) è riduttivo e denota immaturità spirituale.
Con tutto il rispetto quando dici delle cose capisco veramente poco o nulla di quello che dici.
Il KERYGMA è l'unico modo per essere cristiani....che in una qualunque comunità evangelica viene insegnato.
Francamente io a messa vedo che il prete più che mostrare ciò che di meraviglioso Cristo ha fatto per noi, ci mostra quello che noi dobbiamo fare per lui: questo scoraggia solo le persone.
Se molti preti anzichè predicare devozioni e penitenze o la filosofia che hanno studiato in seminario parlassero alle persone di Gesù come persona vivente e reale, si avvicinerebbero di più a noi pentecostali e molti non li accuserebbero di essere satanici come fanno oggi.
A che serve avere il papa come guida se non hai mai sperimentato il Gesù vivente? ci sono dei preti che predicano in modo carismatico come i nostri pastori, ma purtroppo sono ancora pochi.
hai mai pensato cosa accadrebbe se il papa in piazza san Pietro facesse delle preghiere di guarigione e parlasse di Gesù in modo vivo come un qualunque nostro pastore? il mondo sarebbe travolto da una esplosione di Spirito Santo!

Rispondi
Consiglia  Messaggio 39 di 40 nella discussione 
Da: RaptorInviato: 21/05/2003 13.48
Rubo l' idea di Rausman.
Alex scrive:
 Penso che dovremmo chiederci: "una figura come quella del papa è indispensabile a vivere la propria fede in Gesù Cristo?

La domanda è sbagliata. Quello che dovremmo cheiderci è "Perchè Dio ha voluto istituire una figura come quella del Papa e ha voluto che questa figura risultasse anche dalle Scritture?"

Tutto il resto, caro Alex, sono soltanto tue sensazioni. Degne di ripetto, intendiamoci, ma sulle quale non si può costruire una teologia.


Rispondi
Consiglia  Messaggio 40 di 40 nella discussione 
Da: caterinaInviato: 21/05/2003 14.54
Rispondi troppo in fretta....e NON rispondi alle domande che tu stesso susciti....
.......Alex....svegliati.....TU hai dottrine PRESTABILITE......solo che sono velate, celtate e nascoste dalla "Sola Scriptura"......svegliati e chiediti quante volte hai detto al pastore "SI HAI RAGIONE....!!"...NON HAI DETTO "si"...ALLA BIBBIA.....MA all'interpretazione della tua denominazione ecclesiale.......
Che dottrina è mai questa? è la dottrina che il TUO pastore, la TUA denominazione ecclesiale E' PER TE INFALLIBILE.....
Poi a sfottò mi dici:
Con tutto il rispetto quando dici delle cose capisco veramente poco o nulla di quello che dici.....
....
NON capisci?....te lo ripeto......
1) ...Tu dici:
La prova dei fatti è a mio avviso negativa, perchè un miliardo di cristiani (ortodossi e protestanti di varie estrazioni) vive con serenità la propria fede in Cristo senza avere il papa come riferimento.
....ed io rispondevo quanto segue
......questo "miliardo".....a prescindere da coloro che prediligono il "fai date".....hanno comunque persone che ASCOLTANO....vuoi le prove? Gli Ortodossi hanno il  PATRIARCA......i  vescovi....il pope......(prete); i protestanti hanno i loro pastori.....prova a contraddirlo e poi ne riparliamo.....hanno le loro librerie dove ALTRI..interpretano la Parola di Dio e te la offrono...quindi tu...NON sei affatto "libero" come credi...o meglio..non sei affatto più libero del cattolico.....; altre denominazioni hanno il PRESIDENTE...i vescovi ecc....si fanno sinodi anche da voi lo sapevi? dai quali emerge il "piano pastorale"..cioè il "cosa insegnarti"......infine.....hanno un loro catechismo che si chiama "Il Catechismo di Lutero"..e viene insegnato ai bambini.......dove sta allora la differenza?
NON c'è da capire effettivamente....anzi....se vuoi rispondere a quest'ultima domanda.....forse è il modo migliore che hai per capire...sempre che il dialogo sia per te una fonte di ricchezza......e non di prevaricazione....
Il Kerigma....è insegnato anche nella Chiesa Cattolica....solo che noi NON eliminiamo duemila anni di storia come fate voi....
..........
certamente il resto che asserisci...scoraggia te....perchè hai vissuto di certo delle delusioni.....ma non ti sembra di comportarti come Pilato e di lavartene le mani?
Restiamo in tema per favore....è possibile ogni tanto rispondere anche alle domande che si fanno? Tu vuoi le risposte vero Alex?.....però non ti sforzi minimamente di darle a noi....dobbiamo vivere nella RECIPROCITA'......e non nella competizione.....
Ti invito Alex.....a finirla di fare dei paragoni che NON hai sperimentato......e a rispettare coloro che invece, traggono benessere da ciò che tu ritieni negativo.....
Fraternamente C. 
°Teofilo°
00lunedì 31 agosto 2009 12:35
Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 42 di 56 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 29/05/2003 14.52

Cari Amici, rieccomi dopo tanto tempo. Riprendo il discorso, rispondendo alle obiezioni.

Raptor: Per poter proseguire il discorso ti ricordo nuovamente che questa è una bacheca in cui si dialoga per cui se vuoi dialogare sei il benvenuto mentre se vuoi semplicemente inserire i tuoi scritti puoi facilmente crearti una community tutta tua.


Ti ringrazio della precisazione. Io non voglio certo sottrarmi al dialogo. Quello che però voglio far notare è l’eccessiva frammentazione degli interventi che ne deriverebbe e la poca chiarezza del forum in generale. La conseguenza è la fuga dei visitatori dal sito o la caduta dell’interesse. Credo che una serie di interventi più ordinati favorirebbe la reciproca comprensione (per lo meno).


La Chiesa Cattolica è la mi aautorità. Qual è la tua? Ad esempio quando dici: " è l'insieme della scrittura che contraddice l' intrepretazione romana del tu sei Pietro..." immagino che tu intenda anche dire "secondo la mia personale interpretazione delle Scritture". Tu sei la tua autorità ed immagino che tu per te stesso pretenda l' infallibilità. In caso contrario perchè dovremmo darti fiducia?

Non ho mai chiesto la vostra fiducia, né pretendo di essere infallibile. Ognuno di noi sarà giudicato personalmente, non in base al gruppo di appartenenza. Quindi anche se voi riconoscete l’autorità del papa, in realtà non delegate la vostra responsabilità delle scelte che la vostra chiesa fa e di ciò che vi induce a credere. Sarete comunque giudicati voi per le scelte anche operate da altri. Quando Gesù dice ai Farisei che non entrano nel regno dei cieli e che lo impediscono anche a quelli che vorrebbero entrare, sta dicendo che non ci sono scuse anche per chi segue in buona fede una guida sbagliata. Quindi, qualsiasi sia la nostra autorità, noi siamo responsabili davanti a Dio.

Conclusione: se proprio devo sbagliare, per me è meglio sbagliare con la mia testa e non con quella del papa.


L’autorità sta nella Parola stessa. Ciò che un cristiano deve fare è perseverare nella Parola di Gesù. Solo allora saremo veramente suoi discepoli, conosceremo la verità e la verità ci farà liberi (Gv 8: 31-32).

Aggiungo solo due cose: la prima è che non hai comunque risposto alla mia precisazione nell' uso di Hode e Houtos, la seconda è che ti consiglio di usare una buona grammatica neo testamentaria.

Le cosiddette grammatiche neotestamentarie sono utili, ma "non sono il Vangelo". Inoltre esiste sicuramente il greco con tutta la sua evoluzione nei secoli, ma non esiste certo il greco neotestamentario. Questa è una vera astrazione. Il greco del NT è estremamente vario, ti basti paragonare il Vangelo di Luca e gli Atti con la lettera di Giuda o Apocalisse. D’altro canto la chiesa di lingua greca (quella quindi che lo conosce meglio di tutti noi messi insieme) non ha mai sostenuto la tua tesi, ma la mia, cioè il taute si riferisce all’affermazione di Pietro e non a lui stesso. Infatti la chiesa ortodossa non riconosce la supremazia del vescovo di Roma, di Costantinopoli o di qualsiasi altro sulla Chiesa Universale.


Se dialoghi con serenità potrai dire quello che vuoi. Lascia solo da parte l' inutile ironia con la quale condisci i tuoi interventi e gli insulti gratuiti nei confronti dei tuoi interlocutori.

Il guaio del computer è che non ci si vede. Se fosse possibile, vedresti che la mia serenità è addirittura olimpica. Per quanto concerne l’ironia invece fa parte del mio modo di essere. Mi viene spontaneo scherzarci su anche per sdrammatizzare un po’. Mi pare che ci si prenda un po’ troppo sul serio certe volte. Sugli insulti gratuiti ti ho già risposto, ma vedo che non hai colto il nocciolo del messaggio. Peccato. Mi auguro che tu figlia sia guarita dalla febbre.

Saluti.

Continua


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Consiglia Elimina    Messaggio 43 di 56 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 29/05/2003 15.15

Segue

Caterina

  1. NON seguiamo una "persona" nel senso di uomo.....ma ciò che egli rappresenta.....

    E’ appunto il tema in discussione. So che è così per voi, ma non lo è per me. E sto cercando di dimostrarvi il perché.



  2. Nessuna chiesa può eleggere come gli pare chi vuole o come vuole nel senso che vuoi dare tu....o tale Chiesa ha un mandato....oppure è un abuso.....

    Anche il fatto che ci sia un mandato da parte di Dio per eleggere una tale persona è in discussione. Non può essere il punto di partenza del discorso, ma semmai quello di arrivo.



  3. infatti....quello che pensate è diverso....strano...dal 1900??

Qui non ti capisco. Io nel 1900 non ero ancora nato. Se ti riferisci a dottrine di chiese o altro, io non mi sento coinvolto. Tu, parla con me e fa’ riferimento, per favore, a quello che io ti scrivo. Quello che pensano altri non mi riguarda.

      4.     NON riconoscere il papa....non vuol dire accusare di falsità il ruolo che ricopre........

Devo intenderla come una domanda? Se è una domanda, ti rispondo che il ruolo, per me, non esiste (soprattutto se legato ad una sede), ma come ti ho già detto ogni religione può scegliersi il capo e l’organizzazione che vuole.

Come vedi...è un cane che si morde la coda...Ti ho spiegato infatti.....come reagiresti tu...se entrassi in un tuo gruppo...e senza dialogare lo riempissi del Catechismo Cattolico?.......

Non sto dialogando? Ho visitato un altro sito, questa volta evangelico, e ho visto che i cattolici che partecipano lo riempiono proprio di lunghe tiritere tratte pari, pari dal catechismo cattolico. Nessuno dei gestori di quel sito (che non nomino per non fare pubblicità) ha protestato o impedito la loro pubblicazione. Cerchiamo di essere più tolleranti, per favore. La citazione di Agostino, che non commenterò, afferma esplicitamente che la Pietra è la professione di fede di Pietro e non Pietro stesso. Mi pare che tu mi dia proprio ragione, Caterina. In ogni modo è solo l’opinione di Agostino.


La domanda è sbagliata. Quello che dovremmo cheiderci è "Perchè Dio ha voluto istituire una figura come quella del Papa e ha voluto che questa figura risultasse anche dalle Scritture?"

Mi pare che le Scritture non dimostrino affatto che esista un tale ruolo nella Chiesa ed è quello che sto dimostrando. Se mi lasciate proseguire.

......questo "miliardo".....a prescindere da coloro che prediligono il "fai date".....hanno comunque persone che ASCOLTANO....vuoi le prove? Gli Ortodossi hanno il PATRIARCA......i vescovi....il pope......(prete); i protestanti hanno i loro pastori.....prova a contraddirlo e poi ne riparliamo.....hanno le loro librerie dove ALTRI..interpretano la Parola di Dio e te la offrono...quindi tu...NON sei affatto "libero" come credi...o meglio..non sei affatto più libero del cattolico.....; altre denominazioni hanno il PRESIDENTE...i vescovi ecc....si fanno sinodi anche da voi lo sapevi? dai quali emerge il "piano pastorale"..cioè il "cosa insegnarti"......infine.....hanno un loro catechismo che si chiama "Il Catechismo di Lutero"..e viene insegnato ai bambini.......dove sta allora la differenza?

Nella Chiesa esistono tanti ministeri, compreso quello di predicare la Parola. Poi ognuno accoglie ciò che gli pare. Mi sembra che alla fine anche i cattolici facciano la stessa cosa. Non commento il brano di Jean Rademakers.


Se ci riesco, continuerò ad esporre la mia opinione su Pietro.


Saluti


Rispondi
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Da: RaptorInviato: 29/05/2003 20.34
.JA. , bentornato.
Come ti ho già detto questo è una bacheca di dialoghi. In quest'ottica si dialoga, si discute ( anche in maniera animata) e si ecrca di far capire agloi altri le proprie idee. In quest'ottica il confronto diventa inevitabile. E' per questo che è nata questa comunità ed è con questo spirito che i gestori l' hanno fondata.
Non ci interessa se la gente fugge da questo sito o perde interesse nei dialoghi. Ci sono tanti altri siti nel WEB ed ognuno può trovare quello che cerca. Basta girare un po'.
Quello che invece ci sostiene sono le parole di incoraggiamento che altri ci rivolgono sia pubblicamente che in privato. Questo significa che qualcuno è d'accordo con noi sull' impostazione della comunità e che l' andamento delle discussioni, che in effetti a volte rischia la frammentazione, va loro bene così come viene svolto.
Dopo questa digressione, rivolta non solo a te ma a tutti, ritorniamo al tema del discorso.
Vedi, caro J.A., nel momento stesso in cui tu affermi di non essere infallibile allora il discorso cade. Perchè dovremmo seguire le idee di qualcuno che, nel momento stesso in cui le propone, afferma di potersi sbagliare?
Perchè dovremmo barattare le certezze di una Chiesa che, storicamente parlando, è quella fondata da Gesù Cristo ( e quindi assistita dallo Spirito Santo) con le opinioni di una persona che si dichiara fallibile?
Ti faccio un esempio: tu dici che l' autorità sta nella Parola stessa. E qui già bisogna aprire un distinguo. Cosa si intende per Parola di Dio? Immagino che tu ti riferisca alla Bibbia ma saprai anche che per la Chiesa Cattolica la Parola di Dio è sia quella scritta che quella tramandata oralmente. Quest'ultima è comunemente nota come Tradizione.
A questo punto, se io fossi una persona in ricerca, come potrei perstarti  fede se tu fai un'affermazione come questa e subito dopo aggiungi: "ma potrei sbagliarmi"?
Tu dici giustamente che un cristiano deve perseverare nella Parola di Gesù. Io potrei aggiungere che deve perseverare nella Parola che è Gesù stesso.
Ma chi me la può insegnare, chi me la può spiegare? Da solo non posso fare nulla.
Nella 2 Pt 3,15-16 si legge:
La magnanimità del Signore nostro giudicatela come salvezza, come anche il nostro carissimo fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; così egli fa in tutte le lettere, in cui tratta di queste cose. In esse ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina.
Le Scritture sono difficili da comprendere e possono essere travisate. Affidarsi a chi può sbagliare può condurre alla rovina.
E allora come dovremmo comportarci? Intanto sappiamo come non dobbiamo comportarci.
In 2Pt 1,20-21 leggiamo questo ammonimento:
Sappiate anzitutto questo nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione,  poiché non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio.
Quindi non possiamo fidarci dei singoli. La risposta la troviamo negli Atti degli Apostoli.
In At 8,26-30 si legge:
Un angelo del Signore parlò intanto a Filippo "Alzati, e và verso il mezzogiorno, sulla strada che discende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta".  Egli si alzò e si mise in cammino, quand’ecco un Etiope, un eunuco, funzionario di Candàce, regina di Etiopia, sovrintendente a tutti i suoi tesori, venuto per il culto a Gerusalemme, se ne ritornava, seduto sul suo carro da viaggio, leggendo il profeta Isaia. Disse allora lo Spirito a Filippo "Và avanti, e raggiungi quel carro". Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse "Capisci quello che stai leggendo? ".  Quegli rispose "E come lo potrei, se nessuno mi istruisce? ". E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui.
In questa breve pericope vengono spiegate tante cose. Innanzitutto che è vero quanto dice anche San pietro è cioè che le Scritture non possono essere comprese individualmente.
Io, tu e chiunque altro abbiamo bisogno di essere istruiti ( è il vebo usato dall' Etiope). Ma non da una persona qualunque.
Solo chi è mandato da Dio può farci da maestro. E, ovviamente, chi è inviato da Dio non può sbagliare perchè è assitito direttamente da Lui.
Tu puoi sbagliare? Se la tua risposta è sì, come ammetti tu stesso, allora non puoi insegnare nulla nè a me nè ad altri. Quel che è peggio, non puoi insegnare neppure a te stesso.
Però in giro da qualche parte ci deve essere chi è in grado di insegnarti la Verità. E la Verità, credo che concorderai con me, è una e solo una.
Se tutto ciò che vedi in giro è fallibile, allora devi continuare la tua ricerca fino ad arrivare a trovare ciò che cerchi.
Io l'ho trovato.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 45 di 56 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 30/05/2003 17.51

Caro Raptor,

Ti rispondo con piacere.

Vedi, caro J.A., nel momento stesso in cui tu affermi di non essere infallibile allora il discorso cade. Perchè dovremmo seguire le idee di qualcuno che, nel momento stesso in cui le propone, afferma di potersi sbagliare?

  1. Se tu avessi potuto chiedere a Filippo, Pietro, Paolo o Giovanni se erano infallibili, che cosa ti avrebbero risposto?
  2. Tu credi che esistano uomini che in virtù dello S.S. possano crescere così tanto da diventare infallibili?
  3. Se tutti i cristiani del mondo si ritengono imperfetti e fallibili, che cosa ti fa pensare che mettendo insieme i migliori 100 o 1000 si ottenga un’organizzazione perfetta ed infallibile?
  4. Tu non devi seguire me, ma Gesù e la Sua Parola. E’ possibile avere un rapporto personale con Lui e con il Padre per mezzo dello S.S. che tutti i cristiani dovrebbero possedere, no?

Perchè dovremmo barattare le certezze di una Chiesa che, storicamente parlando, è quella fondata da Gesù Cristo ( e quindi assistita dallo Spirito Santo) con le opinioni di una persona che si dichiara fallibile?

Che la chiesa di Roma sia quella fondata da Gesù è appunto il tema in discussione. Non ti chiedo né ti chiederò mai di barattare le tue idee o quelle della tua chiesa con le mie. Sarebbe un atteggiamento "cattolico". Te le sto solo esponendo. La tua responsabilità consiste nel valutarle, accettarle o respingerle. Qualunque sia la tua scelta, ne sarai responsabile davanti a Dio e agli uomini.

Ti faccio un esempio: tu dici che l' autorità sta nella Parola stessa. E qui già bisogna aprire un distinguo. Cosa si intende per Parola di Dio? Immagino che tu ti riferisca alla Bibbia ma saprai anche che per la Chiesa Cattolica la Parola di Dio è sia quella scritta che quella tramandata oralmente. Quest'ultima è comunemente nota come Tradizione.

A questo punto, se io fossi una persona in ricerca, come potrei perstarti fede se tu fai un'affermazione come questa e subito dopo aggiungi: "ma potrei sbagliarmi"?

Se tu fossi una persona in ricerca, magari apprezzeresti la mia onestà. Ma io non ho detto questo. Né, ripeto, ho mai chiesto ad alcuno di prestarmi fede. Solo di considerare ciò che dico alla luce della Parola. Poi, come sai, "verba volant sed scripta manent". La Parola scritta è sicuramente affidabile ed è la stessa da circa 2000 anni. Mentre è tutto da dimostrare che lo sia la tradizione orale.

Tu dici giustamente che un cristiano deve perseverare nella Parola di Gesù. Io potrei aggiungere che deve perseverare nella Parola che è Gesù stesso.

Ma chi me la può insegnare, chi me la può spiegare? Da solo non posso fare nulla.

Lo Spirito Santo. A patto che tu voglia mettere in pratica la verità che conoscerai. Devi cioè essere determinato a fare la volontà di Dio qualunque essa sia. Altrimenti non ti sarà rivelata. C’è quindi anche il rischio di dover considerare sbagliato qualcosa che la propria Chiesa considera una verità. Non è detto che Dio ti dica di uscire da quella comunità, ma di sostenere in mezzo ad essa anche una dura battaglia. Tu saresti disposto a fare questo per Gesù, lì dove ti trovi? E’ ovviamente una pura ipotesi. 

Dovresti chiedertelo però, a mio avviso. Questo è anche quello che disse Gesù. Giovanni 7:17 Se uno vuol fare la volontà di Lui, saprà se questa dottrina è da Dio o se io parlo di mio. E questa affermazione di Gesù è proprio inserita in un contesto in cui si cerca di far capire come riconoscere se una dottrina proviene da Dio o no. Chi ha orecchie ........

Nella 2 Pt 3,15-16 si legge:

La magnanimità del Signore nostro giudicatela come salvezza, come anche il nostro carissimo fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; così egli fa in tutte le lettere, in cui tratta di queste cose. In esse ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina.

Le Scritture sono difficili da comprendere e possono essere travisate. Affidarsi a chi può sbagliare può condurre alla rovina.

No. Il passo non dice che le Scritture sono difficili, ma che ci sono alcune cose difficili e che queste vengono torte da ignoranti ed instabili. Per questo è molto importante perseverare nella Parola. Questo significa pregare con la Parola, meditarla, studiarla, metterla in pratica (soprattutto). Pietro inoltre sta parlando di cose che Paolo scriveva. E qui si torna alla Parola scritta.

E allora come dovremmo comportarci? Intanto sappiamo come non dobbiamo comportarci.

In 2Pt 1,20-21 leggiamo questo ammonimento:

Sappiate anzitutto questo nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione, poiché non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio.

Quindi non possiamo fidarci dei singoli.

Ripeto con non si tratta di fidarsi dei singoli, ma di assumersi la responsabilità davanti a Dio di se stessi. Inoltre il passo citato da te in realtà nel suo complesso è questo:

2Pt 1: 19-21 Abbiamo inoltre la parola profetica più salda: farete bene a prestarle attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori. Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un’interpretazione personale; infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo.

La traduzione che hai usato non è corretta. Infatti il greco dice (mi limito al versetto 20):
touto prwton ginwskontev oti pasa profhteia grafhv idiav epilusewv ou ginetai. La traduzione letterale sarebbe: sappiate prima di tutto che nessuna scrittura profetica origina (ginetai: proviene, viene all’esistenza, è generata, giunge a completezza, ecc. ecc.) da una interpretazione (epiluseos: interpretazione, spiegazione o applicazione) personale. Il verbo ginetai, come si capisce anche ad occhio ha a che fare con l’origine, il generare. E’ la stessa radice del nostro verbo generare, di parole come ginecologia, ecc. ecc. Tradurlo con "soggetta a" è sbagliato e non ha neanche senso nel contesto di ciò che Pietro sta dicendo. Infatti Pietro sta spiegando l'origine divina della Parola e non l'interpretazione che deve dare il lettore.

Osservazioni.

  1. Qui Pietro parla della Parola scritta, ancora una volta e non della sua predicazione o di quella della Chiesa o di una tradizione orale.
  2. La Parola scritta è salda e profetica, cioè resiste a tutto ed in tutti i tempi.
  3. Dobbiamo prestare attenzione ad essa, studiarla, conoscerla. Come dice Gesù perseverare.
  4. E’ la nostra luce nelle tenebre di questo mondo perché illumina il nostro cammino.
  5. Durerà fino al ritorno della luce e di Gesù
  6. L’interpretazione personale non si riferisce a chi legge la profezia, ma ai profeti che l’hanno scritta. Infatti qui si dice che ciò che è scritto nella bibbia non origina (non è messo insieme, non proviene, non è assemblato, non è generato: ginomai in greco) dal modo di vedere del singolo profeta. I profeti non hanno elaborato le loro idee sul futuro, sulla Legge di Dio o sulla Sua giustizia o tirato ad indovinare i progetti di Dio, ma hanno ascoltato lo Spirito Santo. E ciò che è scritto è sicuro per noi.

In conclusione questo passo di Pietro sostiene la superiorità su tutto dell’autorità della Parola biblica scritta e ci dice di fare affidamento su di essa. Quindi le tue conclusioni successive non stanno in piedi.

E la Verità, credo che concorderai con me, è una e solo una.

Certo, la Verità è Gesù stesso, ossia la Parola fatta uomo. Non può essere la Chiesa, perché fatta, come detto prima, di uomini fallibili. Se vogliamo esprimerci in termini aritmetici, noi uomini valiamo 0, mentre Gesù vale 1. Anche sommando tutti gli 0 della Chiesa, non arriveremo mai a 1. Infatti 0 + 0 + 0 + 0 + 0 + 0 + 0 + 0 + 0 + ……. = 0.

Se tutto ciò che vedi in giro è fallibile, allora devi continuare la tua ricerca fino ad arrivare a trovare ciò che cerchi. Io l'ho trovato.

Non so che cosa hai trovato tu. Io ho trovato Gesù, la Sua Parola, il Suo Spirito e la Sua Chiesa.

Vedo che però non riesco ancora a proseguire con l’esposizione del mio punto di vista sul papato. Non è che per caso lo fai apposta, Raptor, a farmi scrivere tanto?

Comunque sia, saluti. Ci sentiamo martedì prossimo.

JA

°Teofilo°
00lunedì 31 agosto 2009 12:37
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Consiglia Elimina    Messaggio 46 di 56 nella discussione 
Da: AlexInviato: 30/05/2003 18.26
Credo che uno dei maggiori problemi nel dialogo con i cattolici è il concetto di Chiesa.
L'ottica in cui vi ponete è orrizzontale: osservando le tante chiese esistenti vi chiedete: qual'è la chiesa vera? la risposta è ovvia: la chiesa cattolica, perchè è la più antica, la più grande, vi sono molti documenti storici che la confermano, ecc...
La mia prospettiva e quella di JA è invece di carattere verticale: fratello Raptor,non arriverai mai a Dio se pensi di trovarlo in una particolare chiesa:è Cristo che salva, non una chiesa! prega, digiuna e ricerca il volto del Signore, non credere al papa, non credere neppure a me, credi a quello che il Signore ti rivelerà....mettiti nelle sue mani, pronto ad essere modellato, la Parola di Dio promette la risposta,certo non sarà subito,ma il Signore è fedele e ti si manifesterà.
Allora vivrai la nuova-nascita ed entrerai nell'assemblea dell'Eterno (chiesa=ekklesia=assemblea dei riscattati)
Dopo la morte degli apostoli si sono introdotti insegnamenti imprecisi che molto,molto lentamente hanno portato agli errori dottrinali che oggi sono rinfacciati alla chiesa cattolica.
Molte cose sono sorte successivamente e non erano presenti al tempo degli apostoli: prendi il culto mariano; sappiamo con certezza che gli apostoli non dicevano il rosario....se non lo facevano loro, perchè dovremmo farlo noi?
Il punto chiave è che Dio non ha voluto un papa infallibile sulla terra, ma Gesù ci ha donato lo Spirito Santo che in varie occasioni ha mostrato a molte persone la Verità.
Lo Spirito Santo però non violenta nessuno, è come una colomba dolce....non costringe nessuno ad accettare la verità, a meno che le persone non lo preghino con umiltà chiedendo rivelazione.
Per questo talvolta tra evangelici ci sono dottrine apparentemente contraddittorie: si tratta di visioni parziali dell'unica verità.....ma se quelle persone in contrasto sono umili e si mettono in discussione e ricercano Luce da parte di Dio, quei dubbi e quei contrasti si affievoliscono sempre di più....fino a scomparire.
Non serve un santo padre terreno, perchè di Padre Santo ce ne è uno solo...ed è in cielo ad aspettare i suoi figli.
Con affetto, Alex 

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 47 di 56 nella discussione 
Da: AlexInviato: 30/05/2003 18.38
Riguardo ai versetti di 2Pt 1,19-21 la traduzione CEI è semplicemente errata.
Propongo a Raptor di verificare quello che dice JA nella Bibbia interconfessionale LDC-ABU del 1985
Scoprirai che il senso è pressapoco il seguente (lo dico come mi ricordo perchè non ho la interconfessionale qui con me):
Le profezie dell'antico testamento non sono state scritte da persone con le loro idee private, ma per ispirazione dello Spirito Santo.
Paolo in Romani 16,26 ci chiarisce questo concetto:
A colui che può fortificarvi secondo il mio vangelo e il messaggio di Gesù Cristo, conformemente alla rivelazione del mistero che fu tenuto nascosto fin dai tempi più remoti, ma che ora è rivelato e reso noto mediante le Scritture profetiche, per ordine dell'eterno Dio
Ti ricordo inoltre che Gesù citava sempre le Scritture e non cita mai tradizioni rabbiniche (orali/scritte) o "concili" giudaici.
Ponendosi nell'ottica cattolica, la "sana dottrina"avrebbe dovuto essere insegnata dai sommi sacerdoti giudei.....invece Gesù mostrò che i religiosi dell'epoca commettevano errori, anche se in teoria avrebbero dovuto essere loro a insegnare la Parola di Dio correttamente.
Con affetto, Alex

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 48 di 56 nella discussione 
Da: RaptorInviato: 02/06/2003 10.42

Caro J.A. per rispondere alla tua lettera parto dalla fine e precisamente da quando scrivi: “Vedo che però non riesco ancora a proseguire con l’esposizione del mio punto di vista sul papato. “

Il tuo punto di vista lo conosciamo, ci sono decine e decine di siti evangelici che lo espongono in modo più o meno corretto, più o meno accurato, ma in ogni caso chiunque voglia sapere come la pensate voi evangelici sul papato ha un’ ampia possibilità di documentarsi.

MI ripeto ancora ( e spero che sia l’ ultima volta) che questo è un forum di discussioni.

E veniamo a quello che hai scritto.

TU scrivi: "In conclusione questo passo di Pietro sostiene la superiorità su tutto dell’autorità della Parola biblica scritta e ci dice di fare affidamento su di essa. Quindi le tue conclusioni successive non stanno in piedi."

Dire che i traduttori della Bibbia di Gerusalemme hanno sbagliato una traduzione relativamente semplice,è un po’ troppo presuntuoso.
La tua affermazione potrebbe anche essere corretta se non tenesse conto di due punti fondamentali: il primo è la grammatica e il secondo è il contesto e la logica. Tieni presente che il più delle volte, come insegnano i professori di traduzione, sono gli ultimi due ( contesto e logica) a dare l’indicazione per una corretta traduzione quando ci si trova di fronte a diverse possibilità.

Comunque cominciamo dalla grammatica. Se guardi il testo troverai questa particolarità: il verbo ginomai, nel caso in questione, non regge la preposizione ypo ma direttamente il genitivo. A questo punto qualunque grammatica ( e anche il Rocci) dicono che ginomai+genitivo il più delle volte viene tradotto con “essere, appartenere, competere..”

Quindi la traduzione più aderente al testo greco ( ma sicuramente non la migliore in italiano) potrebbe essere: “.. a nessuna profezia della Scrittura compete ( appartiene) un’ interpretazione soggettiva…”

Questo perché il testo vuole fare la distinzione fra un’ interpretazione arbitraria e tendenziosa ( e quindi sbagliata) e l’ interpretazione originaria e più corretta.

La tua traduzione ( che tu definisci letterale) era: “sappiate prima di tutto che nessuna scrittura profetica origina  da una interpretazione personale.” Ma  va a cozzare contro il secondo punto della traduzione: la logica.

E’ ovvio che nessuna scrittura profetica può “nascere, originare” da un’interpretazione in quanto la stessa logica ci dice che un ‘interpretazione segue un testo ma non lo può generare. Anche solo come sequenza temporale la logica ci dice che prima viene il testo e poi, in un secondo momento, nasce la sua interpretazione.
Ed ecco perché i traduttori della Bibbia della CEI non si sono sbagliati, come invece hai scritto tu.
Rimane quindi il dilemma che è unicamente tuo: come faccio a sapere se la mia personale interpretazione è giusta o sbagliata?
 Se vogliamo fare un esempio concreto: come fai tu ad avere la certezza che Dio è una Trinità mentre i modalisti affermano che Dio è unico e rifiutano quindi il concetto di Trinità?
Fra te e un modalista, chi può stabilire quale delle due dottrine è quella vera?

Questo è il motivo per il quale Gesù Cristo ha voluto fondare una Chiesa e questo è il motivo per il quale questa Chiesa deve essere infallibile.

Vedi caro JA, è vero che la Chiesa è fatta di uomini fallibili così com’è vero che se sommiamo 10 zeri non arriveremo mai ad 1.

Ma Gesù volle dare alla Sua Chiesa lo Spirito Santo perché la guidasse verso la Verità. Allora dobbiamo cercare questa Chiesa.

Il vero problema non è quello di sbagliarsi da soli o con la testa di altri, il vero problema è quello di NON sbagliarsi.

se DAVANTI a tutti gli  zeri ( che siamo noi)  mettiamo l’ 1 ( che è lo Spirito Santo) otteniamo 10. Non si tratta di sommarci fra di noi ma di accettare un guida che ci si ponga davanti e  dia un valore a tutti i nostri zeri.

Le Scritture in questo ci sono d’aiuto ma non sono tutto se manca la giusta guida e la giusta interpretazione.
La tua analisi di 2 Pt. 3,15-16 non è corretta. E’ vero che Pietro dice che nelle lettere di San Paolo ci sono alcune cose difficili, ma poi aggiunge che gli instabili e gli ignoranti le travisano come fanno con le altre Scritture.
Non travisano solo alcune cose difficil idelle Scritture ma le Scritture stesse nel loro complesso.
In effetti basta interpretare male un versetto per stravolgere tutto il senso del capitolo e poi, con l’ effetto domino, stravolgere tutta la Bibbia. I TdG sono un esempio lampante.

Probabilmente tu eri un cattolico. Sei sicuro di aver lasciato la Chiesa Cattolica per la Verità?

.

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Consiglia Elimina    Messaggio 49 di 56 nella discussione 
Da: IyvanInviato: 02/06/2003 12.51
Molte cose sono sorte successivamente e non erano presenti al tempo degli apostoli: prendi il culto mariano; sappiamo con certezza che gli apostoli non dicevano il rosario....se non lo facevano loro, perchè dovremmo farlo noi?
Caro Alex,
permettimi solo una piccola osservazione. Al tempo degli apostoli, la figura della donna non era certo ben considerata: la donna era ritenuta "inattendibile", tanto che non le era neppur permesso testimoniare in un processo. La stessa "purificazione" che la Legge giudaica imponeva dopo il parto era differenziata a seconda che nascesse un maschio o una femmina. Questo stato di cose non cambiò neppure dopo il Grande Avvento di Cristo. Figurati un po' se sarebbe stato possibile solo pensare di rivolgere una lode o un'implorazione a chi veniva ritenuta "inferiore", anche se era la madre di Gesù. Purtroppo, anche gli apostoli erano vissuti con queste convinzioni. Lo stesso Paolo, nonostante l'Illuminazione che lo portò alla conversione, non manca di rimarcare questa discriminazione nei suoi vari scritti, eppure in lui parlava lo Spirito Santo! 
Come giustamente hai affermato, lo Spirito Santo non violenta le nostre convinzioni, ma agisce dolcemente, e come puoi affermare che non sia stata questa azione dolce e progressiva a farci comprendere nel tempo la vera dimensione di Maria?
Se proprio vuoi essere in linea con i tempi degli apostoli, allora dovresti continuare a considerare la donna esattamente come allora.
Ma sono certo che anche tu la pensi diversamente.
Fraternamente
Iyvan

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 50 di 56 nella discussione 
Da: caterinaInviato: 02/06/2003 15.59
............Alex dice:
Il punto chiave è che Dio non ha voluto un papa infallibile sulla terra, ma Gesù ci ha donato lo Spirito Santo che in varie occasioni ha mostrato a molte persone la Verità.
........
Fai un pò di confusione Alex........Dio ha stabilito per mezzo del Figlio una conduzione VISIBILE del Progetto Chiesa......sei tu che NON vuoi il papa.....il che è diverso...........se tu riflettessi attentamente....scopriresti che il Pentacolismo sta sostituendo lo Spirito Santo fin anche a Cristo......l'errore è molto sottile, ma l'importanza che date allo Spirito, toglie all'uomo ogni capacità d'intendere Dio con il suo cuore e la sua mente.......negli Atti 15,28 dice:
"Lo Spirito Santo E NOI ABBIAMO DECISO......."
Noi chi?
Con quale autorità?
Chi aveva questa autorità? dal momento che NON tutti l'avevano......
Quel "NOI", caro Alex....è LA CHIESA GERARCHICA......visibile negli Apostoli dai quali parte la successione.......i quali HANNO UN POTERE DECISIONALE......
In un altro passo Atti 6 3, leggiamo:
"Cercate piuttosto in mezzo a voi, o fratelli, sette uomini di buona fama, pieni di spirito e di sapienza, che NOI PROPORREMMO A QUESTO SERVIZIO. Così NOI ci dedicheremo pienamente alla preghiera e al ministero della parola"
Noi chi?
Notare....chi alla fine spetta l'ultima parola per la proposta? agli Apostoli......la scelta la possono fare tutti, ma a quel "!NOI", che è la Chiesa gerarchica.......spetta LA CONFERMA DEL MANDATO......
Ora...lo Spirito è posto ALLA GUIDA DELLA CHIESA....e NON insostituzione del Cristo.....e NON in sostituzione dell'uomo......Che lo Spirito soffi come e dove vuole, lo sappiamo tutti.....ma la Chiesa (quel NOI)....ha il compito e il potere di saper comprendere lo Spirito AUTENTICO DALLO SPIRITO DELLA MENZOGNA E DELL'INGANNO......
La Chiesa ha già riconosciuto nel Protestantesimo una certa dose autentica dello Spirito Santo......tuttavia bisogna che anche chie è fuori della Chiesa faccia unosforzo per comprendere la Chiesa Cattolica (anche Ortodossa...) ed accettare la sua realtà posta quale guida del mondo cristiano.......
Poi dici:
Dopo la morte degli apostoli si sono introdotti insegnamenti imprecisi che molto,molto lentamente hanno portato agli errori dottrinali che oggi sono rinfacciati alla chiesa cattolica.
.........
....caro Alex....potresti almeno riconoscere in questa frase una contraddizione? Tu accusi la Chiesa per la questione dell'infallibilità........tuttavia pretenderesti l'oinfallibilità per te stesso....nel momento in cui "rinfacci" alla Chiesa dei presunti errori deottrinali........allora dimmi...CHI TI HA RESO INFALLIBILE?
Fraternamente C.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 51 di 56 nella discussione 
Da: caterinaInviato: 02/06/2003 16.11
Molte cose sono sorte successivamente e non erano presenti al tempo degli apostoli: prendi il culto mariano; sappiamo con certezza che gli apostoli non dicevano il rosario....se non lo facevano loro, perchè dovremmo farlo noi?
.........
O certo Alex...non c'era come lo intendiamo oggi, così come gli Apostoli non lodavano la Trinità come facciamo noi oggi usando tale termine, ne gli Apostoli la scrissero nelle Lettere come una dottrina....rifletti, chi ti diede questa dottrina trinitaria?......eppure tale prospettiva c'era, come esisteva una sorta di "venerazione mariana".....ma rileggiti attentamente questa ricostruzione...e comprenderai che Maria è al centro del Cristo quale Salvatore da scoprire....fin dal primo secolo.......leggi con calma, attentamente, pregando e meditando.......
Fraternamente C.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 52 di 56 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 03/06/2003 16.56

Caro Raptor,

vedo che non sono riuscito a spiegarmi molto bene. Ci riprovo. Ecco tutto il contesto:
2 Pt 1: 13-21 E ritengo che sia giusto, finché sono in questa tenda, di tenervi desti con le mie esortazioni. So che presto dovrò lasciare questa mia tenda, come il Signore nostro Gesù Cristo mi ha fatto sapere. Ma mi impegnerò affinché dopo la mia partenza abbiate sempre modo di ricordarvi di queste cose. Infatti vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del nostro Signore Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole abilmente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua maestà. Egli, infatti, ricevette da Dio Padre onore e gloria quando la voce giunta a lui dalla magnifica gloria gli disse: "Questi è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto". E noi l’abbiamo udita questa voce che veniva dal cielo, quando eravamo con lui sul monte santo. Abbiamo inoltre la parola profetica più salda: farete bene a prestarle attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori. Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un’interpretazione personale; infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo.


Proviamo a sintetizzare quanto dice Pietro.

Finché sarò con voi continuerò a tenervi desti con le mie esortazioni. Noi vi abbiamo fatto conoscere Gesù Cristo perché siamo stati testimoni oculari della sua maestà e abbiamo sentito la voce dal cielo che affermava: "Questi è il mio diletto Figlio nel quale mi sono compiaciuto". Inoltre abbiamo la bibbia, che è la parola profetica più forte e stabile nel tempo perché nessuna profezia scritta origina dalla volontà dell’uomo o dalla sua interpretazione dei fatti o visione del mondo, ma i profeti hanno scritto perché mossi dallo Spirito Santo.


Valutando quello che Pietro ci vuole dire, comprendiamo sia dal contesto sia dalla logica che la traduzione corretta non è quella della bibbia di Gerusalemme. Infatti Pietro sta parlando di due testimonianze: la propria e quella della Scrittura e sta affermando che la scrittura è forte e stabile nel tempo perché non è stata scritta in base a idee personali di uomini dotti, ma da uomini docili allo SS e fedeli a Dio. Non avrebbe senso inserire in questo contesto una frase riferita a chi dovrebbe leggere ed interpretare la scrittura. Spero di essere stato chiaro. Il fatto che la bibbia di Gerusalemme sia tradotta in quel modo mi lascia francamente perplesso. Ho letto tante versioni. Alcune traducono come la bibbia di Gerusalemme, altre come la nuova riveduta. Ma mi pare che dal contesto e dalla logica, la traduzione corretta sia quella della nuova riveduta. A casa ho la bibbia di Gerusalemme in tedesco e vedrò che cosa dice. Ti dirò subito però che ho notato una certa discrepanza fra le versioni cattoliche in italiano e quelle cattoliche in altre lingue. Un esempio tipico è quello di genesi 3, dove si dice "Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua progenie e la progenie di lei; e questa ti schiaccerà il capo e tu le ferirai il calcagno". Nella bibbia di Gerusalemme tedesca (siccome in tedesco progenie è maschile) è scritto correttamente "questo ti schiaccerà il capo" ecc. Ovviamente si riferisce a Gesù, la discendenza della donna, la ze’rah. In latino, italiano e altre lingue si può far credere che si riferisca alla donna, ma così non è. E’ chiaro che in Germania c’è una realtà culturale e una conoscenza biblica molto più elevata che qui da noi e pertanto anche i traduttori cattolici devono stare attenti a quello che scrivono. Comunque controllerò che cosa dice.

Per quanto riguarda la grammatica il più delle volte non significa sempre. Bisogna quindi ricorrere anche alla logica (vedi sopra).


Raptor: se DAVANTI a tutti gli zeri ( che siamo noi) mettiamo l’ 1 ( che è lo Spirito Santo) otteniamo 10. Non si tratta di sommarci fra di noi ma di accettare un guida che ci si ponga davanti e dia un valore a tutti i nostri zeri.


Quindi tutti coloro che possiedono lo SS sono infallibili?


Saluti


JA


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Da: john anthonyInviato: 03/06/2003 17.16
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Da: john anthonyInviato: 03/06/2003 17.18
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Da: john anthonyInviato: 03/06/2003 17.28
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Da: Caterina63Inviato: 03/06/2003 18.19
J.Antony......perdonami....so che farò la parte antipatica....ma cioò che più intristisce è che poi si scambia la buona cortesia.....per stupidità........Noi abbiamo messo un Regolamento....REGOLAMENTO  ...su 55 interventi lo avremo ripetuto 10 volte.....ma si continua ad ignorare.........

1) Questo gruppo di dialogo è moderato da cattolici ( fedeli alla Santa Chiesa Cattolica e al Suo Magistero) e si propone di mantenere un dialogo o un confronto di fede, sia tra cattolici che con aderenti ad altre confessioni religiose.

al punto 7 si legge:
Si raccomanda che gli argomenti vengano proposti uno alla volta e non tutte in una volta. Ciò renderà possibile il confronto e le risposte.
........
Ora.....noi ti abbiamo spiegato fin dall'inizio che questo è un Gruppo di DIALOGO.......immagino che tu sappia cosa intendiamo......inoltre ti è stato fatto notare che il problema Pentecostale (Evangelico insomma) parte da degli errori di base molto importanti e che tisono stati fatti notare ma ai quali tu non hai dato alcun riscontro........
Dunque per queste motivazioni, ritengo lecito rimuovere i tuoi ultimi tre messaggi che restano conservati ed eventualmente REINSERITI DOPO AVER TERMINATO COL DIALOGO IN CORSO........dal quale tu stesso potrai dirci se tale dialogo è terminato......
Sperando che tu possa comprendere tale motivazioni e di venirci incontro, attendiamo con serinità il proseguimento DEL DIALOGO...e non di un monologo......
Fraternamente C.
°Teofilo°
00sabato 5 settembre 2009 22:09
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Da: Soprannome MSN777JohnAnthony888 Inviato: 04/06/2003 13.23

Cara Katy,

sono rimasto un po’ sorpreso dalla tua iniziativa. Ho letto il regolamento e trovo comunque ingiustificato il tuo modo di procedere. Se fosse come dici tu, avresti comunque dovuto lasciare almeno il primo di quei tre interventi. Invece li hai cassati tutti. Continui a darmi l’impressione di non volerti confrontare con qualche realtà scomoda. Inoltre continui a riferirti a presunti errori di base molto importanti e al pentecostalismo. Io non ho mai detto di condividere o sostenere tesi precostituite di chiese od organizzazioni varie. E mi pare di averti già risposto all’inizio. Forse la tua fretta non ti fa capire bene che cosa ho scritto. Io penso con la mia testa e con la mia bibbia davanti. E tutto quello che sostengo proviene dalla mia comprensione della Scrittura. So che questo per te è sbagliato, ma per me è giusto. Io accetto i tuoi interventi e tu dovresti accettare i miei.

Ti invito quindi a reinserire almeno il primo degli interventi che hai rimosso in modo che il discorso possa procedere. Alla fine vedrai che avrai un quadro generale che sicuramente non ti soddisferà, ma che almeno prenderà in considerazione tutte le tue obiezioni.

Quanto al dialogo non mi pare di essermi sottratto, anzi. Fin dall’inizio però io ho detto che avrei scritto perché non credo che il papa sia Pietro. E voi avete accettato di farmi scrivere. Avete cambiato idea?

Saluti

JA


Rispondi
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Da: Soprannome MSN777JohnAnthony888 Inviato: 04/06/2003 13.33
Scusate,
 
ma dimenticavo un dettaglio. So che a pensare male si fa peccato, ma temo che i motivi veri per cui sono stati rimossi i miei interventi sono i seguenti:
 
1) Impedire al cattolico medio e ai visitatori indipendenti di leggerli e valutarli in modo personale.
2) Preparare con calma la risposta o le risposte, magari molte, tirando in ballo di tutto e di più per confondere le acque.
 
Ci ho preso? Ovviamente, no.
 
Saluti
 
JA

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Da: Soprannome MSNStefanoS79 Inviato: 04/06/2003 15.01
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Da: Alex Inviato: 04/06/2003 15.26
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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 04/06/2003 18.47
Caro J.A.
purtroppo un gestore non deve risultare simpatico o meno......non sono nata arbitro e dunque posso anche commettere errori.......comunque sia ciò che ho fatto lo ritengo corretto dunque come vedi si parte sempre da interpretazioni diverse.........
Ho lasciato il messaggio 52 perchè l'ho trovato interessante per il proseguimento del dialogo come vedi al confronto siamo sempre aperti, ma non ai monologhi.......
I tuoi testi li abbiamo e saranno rimessi al momento opportuno.....procediamo con PAZIENZA e con dialogo......
 
Riguardo alle tue valutazione rifletti J.A. facciamo + brutta figura a far vedere queste cancellazioni che non a lasciarle....dunque rifletti.....siamo noi che ci rimettiamo perciò tranquillo......
Le acque le confondi tu J.A. inserendo brani interi i quali dovrebbero poi essere ripresi un pezzo alla volta..del resto quello di valutare i testi lo fate anche voi mi pare e non c'è nulla di male......mi sbaglio?....Rausman trasporta i nostri testi in evangelici.net, abbiamo mai detto nulla?è ovvio dunque che la stessa tattica l'avete inoltrata voi......mi sbaglio?
 
Fraternamente C.

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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 04/06/2003 18.57
Caro Stefano ed Alex......non ho cenurato i vostri messaggi ma li ho spostati qui:
.......
Siete invitati a rispettare l'argomento in corso, magari leggendo le domande che attendono risposte....e non ad aggiungere benzina sul fuoco, di questo non ne abbiamo affatto bisogno.........ogni messaggio che NON risponderà alle esigenze dell'argomento in corso verrà SPOSTATO.....se si persisterà in tale atteggiamento di sfida, lo leggeremo come un autorizzazione a cancellarlo definitivamente....
 
Buon lavoro, comunque la pensiate
fraternamente C.

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Da: Soprannome MSN777JohnAnthony888 Inviato: 05/06/2003 12.58
Cara Katy,
apprezzo sempre la franchezza. Ma, a costo di ripetermi, ti faccio notare che almeno il primo di quegli interventi andava lasciato. Posso anche accettare il fatto di non mettere troppa carne al fuoco, ma che cosa avresti fatto se io avessi inviato un solo messaggio invece dei tre? Io ho diviso in tre il mio studio solo per facilitare la lettura e l'analisi da parte vostra.
 
Secondo punto. Io rispondo a te e ai gestori del mio modo di procedere. Non posso rispondere per altri (evangelici e non).
 
Quindi il mio invito (credo di averne diritto) è che venga almeno ripubblicato il primo dei miei interventi.
 
Saluti.
 
JA

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Da: Soprannome MSN°Claudio Inviato: 05/06/2003 14.39
Caro JA xchè al posto di precisare non rimetti il tuo primo intervento così almeno 6 un po poù costruttivo?
Pace e Bene
Claudio

Rispondi
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Da: Soprannome MSN777JohnAnthony888 Inviato: 05/06/2003 15.08

Caro Claudio,

tu chi sei? Sei un gestore o un partecipante? Io posso anche inserire il mio intervento. E se poi lo ricancellano? Comunque, se ti fa piacere, eccotelo.

Carissimi, procedo con la mia esposizione.

Gv 21: 15-19 Quand’ebbero fatto colazione, Gesù disse a Simon Pietro: "Simone di Giovanni, mi ami più di questi?" Egli rispose: "Sì, Signore, tu sai che ti voglio bene". Gesù gli disse: "Pasci i miei agnelli". Gli disse di nuovo, una seconda volta: "Simone di Giovanni, mi ami?" Egli rispose: "Sì, Signore; tu sai che ti voglio bene". Gesù gli disse: "Pastura le mie pecore". Gli disse la terza volta: "Simone di Giovanni, mi vuoi bene?" Pietro fu rattristato che egli avesse detto la terza volta: "Mi vuoi bene?" E gli rispose: "Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che ti voglio bene". Gesù gli disse: "Pasci le mie pecore. In verità, in verità ti dico che quand’eri più giovane, ti cingevi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingerà e ti condurrà dove non vorresti". Disse questo per indicare con quale morte avrebbe glorificato Dio. E, dopo aver parlato così, gli disse: "Seguimi".

Questo è l’altro passo invocato dai cattolici per sostenere il primato di Pietro e di conseguenza quello del vescovo di Roma. Secondo la dottrina cattolica qui Gesù affida la chiesa (le pecore) al loro pastore, cioè Pietro (= papa). Ma è così veramente?. Una corretta esegesi biblica esige di affrontare con la massima obiettività il passo, valutandone il contesto e lo scopo per cui fu scritto. Bisogna chiedersi perché l’Autore divino e quello umano hanno scritto ciò e che cosa vogliono comunicarci.

Prima di tutto, se si ha la fortuna di possedere il testo greco originale, bisogna confrontarlo con la/e traduzione/i che si possiedono. Nelle vostre versioni ho notato che i verbi agapao e fileo vengono tradotti allo stesso modo: amare. In realtà il greco prevede un significato diverso. Agapao è l’amore sublime, quello di Dio, è un amore morale, elevatissimo, che non aspetta contraccambio. Un amore purissimo e disinteressato. E’ un amore della volontà, indipendente dai sentimenti. Fileo invece significa essere affezionati a qualcuno, voler bene. Denota un attaccamento personale per l’altro, un amore sentimentale, fatto di sensazioni. E’ anche amicizia. E’ l’amore umano che aspetta il contraccambio. Spero di aver reso l’idea. Credo che anche voi conosciate la differenza fra i due.

Se leggiamo questa traduzione (la nuova riveduta del 1994) comprendiamo meglio il senso di quello che Gesù sta dicendo a Pietro. E il perché questo episodio è inserito nel Vangelo. Gesù chiede a Pietro se lo ama dell’amore sublime, divino e Pietro risponde che gli è amico. Qui si vede l’umiltà di Pietro. Non più l’irruenza che tempo prima lo avrebbe portato a dire "Sì, TI AMO". No, adesso conosce i suoi limiti, sa di aver rinnegato tre volte il Suo Signore e umilmente risponde "Sì, ti voglio bene, ti sono amico". E ogni volta, poiché la sua risposta a Gesù è corretta davanti a Dio, Gesù gli affida agnelli e pecore. La terza volta Gesù gli chiede se "Gli vuole bene" e Pietro risponde che Egli sa tutto e sa anche che è così. Può dirlo con onestà e umiltà allo stesso tempo. Vediamo anche la tristezza di Pietro alla terza domanda poiché probabilmente pensava che Gesù, chiedendogli se Gli era amico, dubitasse anche di quello, ma Gesù non dubita e gli affida ancora le pecore. E’ evidente che questa scena fra da contrappeso al triplice rinnegamento di Pietro ed è altrettanto evidente che è il perdono di Dio, gratuito, basato sul vero pentimento dell’apostolo. Basato sulla reale presa di coscienza di ciò che era veramente e non ciò che pensava di essere. E’ anche una riabilitazione dell’apostolo davanti a Dio e agli uomini. Ma è solo questo? Certamente no. Vediamo che Gesù stabilisce qualcosa nella vita di Pietro: un ruolo di pastore. Pietro deve pascere pecore ed agnelli. Chi sono questi. Sono i cristiani di tutti i luoghi e tutti i tempi? Siamo anche noi? Per sapere a che cosa allude Gesù, dobbiamo cercare di capire dai Vangeli chi sono le pecore per Gesù.

Mt 10: 5-6 Questi sono i dodici che Gesù mandò, dando loro queste istruzioni: "Non andate tra i pagani e non entrate in nessuna città dei Samaritani, ma andate piuttosto verso le pecore perdute della casa d’Israele.

Mt 15: 22-28 Ed ecco una donna cananea di quei luoghi venne fuori e si mise a gridare: "Abbi pietà di me, Signore, Figlio di Davide. Mia figlia è gravemente tormentata da un demonio". Ma egli non le rispose parola. E i suoi discepoli si avvicinarono e lo pregavano dicendo: "Mandala via, perché ci grida dietro". Ma egli rispose: "Io non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa d’Israele". Ella però venne e gli si prostrò davanti, dicendo: "Signore, aiutami!" Gesù rispose: "Non è bene prendere il pane dei figli per buttarlo ai cagnolini". Ma ella disse: "Dici bene, Signore, eppure anche i cagnolini mangiano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni". Allora Gesù le disse: "Donna, grande è la tua fede; ti sia fatto come vuoi". E da quel momento sua figlia fu guarita.

Mt 26: 30-32 Dopo che ebbero cantato l’inno, uscirono per andare al monte degli Ulivi. Allora Gesù disse loro: "Questa notte voi tutti avrete in me un’occasione di caduta; perché è scritto: "Io percuoterò il pastore e le pecore del gregge saranno disperse". Ma dopo che sarò risuscitato, vi precederò in Galilea".

Gv 10: 9-16 Io sono la porta; se uno entra per me, sarà salvato, entrerà e uscirà, e troverà pastura. Il ladro non viene se non per rubare, ammazzare e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza. Io sono il buon pastore; il buon pastore dà la sua vita per le pecore. Il mercenario, che non è pastore, a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga, e il lupo le rapisce e disperde. Il mercenario si dà alla fuga perché è mercenario e non si cura delle pecore. Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie conoscono me, come il Padre mi conosce e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. Ho anche altre pecore, che non sono di quest’ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore.

A me piace lasciar parlare direttamente la Scrittura. Che cosa ci racconta.

     

  1. Le pecore di Gesù sono i suoi discepoli attuali
  2. Le pecore di Gesù sono i Giudei di quel tempo
  3. Gesù ha anche altre pecore che Egli stesso in un tempo futuro raccoglierà che non appartengono al popolo giudeo (cioè noi pagani)
  4. Quando Gesù parla a Pietro si riferisce alle sue attuali pecore

Continua

Spero che Claudio possa leggere questo intervento.

Saluti.


Rispondi
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Da: Soprannome MSN°Claudio Inviato: 05/06/2003 16.29
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°Teofilo°
00sabato 5 settembre 2009 22:15
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Da: ClaudioInviato: 05/06/2003 16.33
 
Ciao JA mi presento. Ho 34 anni e sono Cattolico faccio parte del Cammino Neocatecumenale.
Ho letto la tua esposizione e ovviamente non sono d'accordo. Tralascio il greco a persone più competenti di me.
Se ho capito bene tu dici che Pietro doveva lascere solo le pecore della casa d'Israele, giusto?
Guarda cosa dice Pietro negli atti degli Apostoli  

Atti 15:7 Dopo lunga discussione, Pietro si alzò e disse: «Fratelli, voi sapete che già da molto tempo Dio ha fatto una scelta fra voi, perché i pagani ascoltassero per bocca mia la parola del vangelo e venissero alla fede.

Come noterai carissimo Pietro si rivolge ai pagani e predica il Vangelo. La Chiesa costituida da Cristo, dove le fiamme dell'inferno non prevarranno su di essa, è l'unico gregge. Ti ricordo cosa dice Gesù a Pietro nel Vangelo di Matteo:

Matteo 16:15-20 Disse loro: «Voi chi dite che io sia?».Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli». Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il Cristo.

Di questo brano ti faqccio notare che Gesù parla solo con Pietro e non con gli altri Apostoli. Come noterai al versetto successivo Gesù parla agli altri discepoli, te o riporto

Matteo 16:21 Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno.

Come noterai dal versetto 21 Gesù inizia a parlare con i suoi discepoli. Allora tu potresti obbiettare che i discepoli hanno avuto le medesime chiavi nel capitolo 18 sempre del Vangelo di Matteo da ai discepoli la stessa autorità. Non è vero perchè il Vangelo di Matteo al capitolo 18

Matteo 18:15-18 Se il tuo fratello commette una colpa, va' e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un publicano. In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo.

Ti faccio notare che il versetto inizia specificando un'azione e cioè la colpa, il peccato. Quindi questo versetto si riferisce al Sacramento della Confessione perchè tutti i presbiteri hanno l'autorità di rimettere o meno i peccati, ma non trattiamo qui questo argomento perchè si uscirebbe fuori tread. 

Quindi tu dici:

A me piace lasciar parlare direttamente la Scrittura. Che cosa ci racconta.

  1. Le pecore di Gesù sono i suoi discepoli attuali
  2. Le pecore di Gesù sono i Giudei di quel tempo
  3. Gesù ha anche altre pecore che Egli stesso in un tempo futuro raccoglierà che non appartengono al popolo giudeo (cioè noi pagani)
  4. Quando Gesù parla a Pietro si riferisce alle sue attuali pecore  

Per il tuo punto 1° e 2° le pecore di Gesù sono quelle che dice Lui: "Ho anche altre pecore, che non sono di quest’ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce" e cioè sono tutte quelle che ascoltano la voce di Gesù. Ti ricordo che il Vangelo di Giovanni è stato scritto attorno all'anno 100 d.C. quindi non c'erano le differenze tra Cristiani di origine Guidaica o pagara, erano tutti cristiani. Quindi a mio avviso il tuo primo punto e il secondo fa acqua da tutte le parti. Il punto 3 è stato demolito dalla frase degli atti degli apostoli dove proprio Pietro si occupa delle pecore che arrivano dal paganesimo. Per quanto riguarda il 4° puto direi che, come ho detto prima,   Vangelo di Giovanni è stato scritto attorno all'anno 100 d.C. quindi non c'erano le differenze tra Cristiani di origine Guidaica o pagara, erano tutti cristiani, quindi tutte pecore del Signore.

Un caro saluto e Pace e Bene

Claudio



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Consiglia Elimina    Messaggio 68 di 81 nella discussione 
Da: quovadisInviato: 05/06/2003 17.14

Claudio sono daccordo con tutte le tue affermazioni , volevo tentare di rafforzarle osservando che i versi di Giovanni in questione si riferiscono ad un momento ben diverso dagli altri versetti citati...è avvenuta la Resurrezione Cristo è svelato completamente , in precedenza c'è solo una didattica progressiva con gli Apostoli e Pietro in particolare. Sta per nascere la Chiesa mancano quaranta giorni , Gesù da le ultime istruzioni...le sue pecore le deve guidare tutte Giudee e pagane.

La Pace sia con te.Q


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 69 di 81 nella discussione 
Da: ClaudioInviato: 05/06/2003 17.24
Ciao Quovadis, sono d'accordo con te.
Infatti il Vangelo di Giovanni tiene distinte la professione di fede di Pietro (6:68-69) dal fatto che Gesù affida a Pietro la sua Chiesa (Gv 21:15-17), mente il Vangelo di Matteo le mette insieme.
Come hai detto tu mancano solo 40 giorni alla Pentecoste.
Pace e Bene
Claudio

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 70 di 81 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 05/06/2003 18.34

Carissimi,

dopo aver letto di quovadis e Claudio che si danno ragione l’un l’altro con tanto affetto e stima, proverò a rispondere.

Se ho capito bene tu dici che Pietro doveva lascere solo le pecore della casa d'Israele, giusto?

Guarda cosa dice Pietro negli atti degli Apostoli

Atti 15:7 Dopo lunga discussione, Pietro si alzò e disse: "Fratelli, voi sapete che già da molto tempo Dio ha fatto una scelta fra voi, perché i pagani ascoltassero per bocca mia la parola del vangelo e venissero alla fede.

Come noterai carissimo Pietro si rivolge ai pagani e predica il Vangelo.

Ti invito a rileggere i discorsi su Matteo 16 e 18. Probabilmente non ti sei accorto che dal primo intervento si passa agli ultimi 15. Vai e leggi. Lì troverai già le risposte. In ogni modo, brevemente, ti farò notare l’incongruenza di quanto dici. In realtà qui Pietro sta parlando solo dell’episodio di Cornelio e non di pecore che giungono dal paganesimo. E ti ricordo che in quel contesto (cosa che mi pare tu abbia trascurato) si stava discutendo di ben altro, cioè la necessità di circoncidere i Gentili convertiti. Infatti Atti 11: 19-20 dice: Quelli che erano stati dispersi per la persecuzione avvenuta a causa di Stefano, andarono sino in Fenicia, a Cipro e ad Antiochia, annunziando la Parola solo ai Giudei, e a nessun altro. Ma alcuni di loro, che erano Ciprioti e Cirenei, giunti ad Antiochia, si misero a parlare anche ai Greci, portando il lieto messaggio del Signore Gesù.

Come vedi Pietro ha annunciato solo a Cornelio il Vangelo. Sono stati altri e poi Paolo ad annunciarlo ai Gentili. Riprendiamo il discorso. C’è una riunione ai massimi livelli che comprende anziani e apostoli. L’episodio di atti 15 è molto successivo a quelli di Matteo 16 e 18 e non mi pare che in quel "Concilio", chiamiamolo così, Pietro risulti essere il capo o il presidente. La tua interpretazione sarebbe corretta se da questo passo si evincesse che Pietro ha presieduto tale riunione ed avesse stabilito la linea della Chiesa.

Se Caterina non avesse stroncato il mio studio successivo, avresti avuto subito la risposta e non avresti fatto (insieme con quovadis, già ma ‘ndo vai?) questa figura. In ogni modo io mi ponevo in quello studio la seguente domanda :


Ma qualcuno potrebbe dirmi: non ci credo. Quando Gesù gli affida le pecore intende tutta la Chiesa. O anche quando gli dice di confermare i suoi fratelli. E poi Pietro è sempre citato per primo nei vari resoconti.

E’ un’obiezione lecita, anche se non vera. Vediamo allora di rispondere anche a questa. Ma come? Credo che il modo migliore sia di vedere come Pietro intendeva il proprio ruolo e come lo intendevano gli altri Apostoli e la Chiesa stessa. Pietro pensava di se stesso di essere la Pietra ed il supremo pastore? Il papa? Oppure no. E gli altri che gli stavano attorno? Ha mai governato la Chiesa come nel corso dei secoli i papi hanno governato la chiesa di Roma?


Gal 2: 6-9 Ma quelli che godono di particolare stima (quello che possono essere stati, a me non importa; Dio non ha riguardi personali), quelli, dico, che godono di maggiore stima non m’imposero nulla; anzi, quando videro che a me era stato affidato il vangelo per gli incirconcisi, come a Pietro per i circoncisi colui che aveva operato in Pietro per farlo apostolo dei circoncisi aveva anche operato in me per farmi apostolo degli stranieri, riconoscendo la grazia che mi era stata accordata, Giacomo, Cefa e Giovanni, che sono reputati colonne, diedero a me e a Barnaba la mano in segno di comunione perché andassimo noi agli stranieri ed essi ai circoncisi;


Come possiamo vedere questo brano risponde già da solo ad alcuni quesiti:


  1. Quelli che godono di maggiore stima: questa espressione lascia intendere che non c’era una persona che governava la Chiesa come il papa oggi, ma un gruppo di persone che erano particolarmente stimate dal punto di vista spirituale.

  2. Di Pietro si dice: "Colui (Gesù) che aveva operato in Pietro per farlo apostolo dei circoncisi (cioè i Giudei). In pratica si conferma l’ipotesi di cui sopra secondo la quale le pecore che Gesù gli affida e i fratelli da confermare sono i Giudei che avrebbero creduto all’annuncio del Vangelo.

  3. Paolo era stato inviato ai pagani. C’era in altre parole una suddivisione di compiti che erano considerati di pari livello. Non c’era un rapporto gerarchico fra Pietro e Paolo e gli altri.

  4. Pietro non viene considerato la colonna portante della Chiesa o la Pietra portante della Chiesa, ma una delle colonne.

  5. Pietro non viene nominato per primo.

Il Vangelo di Giovanni fu scritto in realtà prima del 90, mentre Apocalisse fu composta attorno al 100. Devi tenere presente che il Vangelo di Giovanni racconta ovviamente tutti episodi avvenuti "prima" di quel Concilio a cui probabilmente ha partecipato anche lui. E non può aver mentito. Come non può aver mentito Luca quando ci racconta come è andata la riunione di Atti 15, né può aver mentito Paolo quando scrive ai Galati. Per cui è logico interpretare il Vangelo in base ai fatti che seguirono, anche se questo Vangelo fu scritto dopo quei fatti. Fare come dici tu significa cercare di far dire al Vangelo qualcosa che non vuol dire. Rimangono pertanto valide le seguenti 4 conclusioni:


  1. Le pecore di Gesù sono i suoi discepoli attuali
  2. Le pecore di Gesù sono i Giudei di quel tempo
  3. Gesù ha anche altre pecore che Egli stesso in un tempo futuro raccoglierà che non appartengono al popolo giudeo (cioè noi pagani)
  4. Quando Gesù parla a Pietro si riferisce alle sue attuali pecore


Adesso devo scappare. Ho un’emergenza in famiglia. A domani per il resto. Scusate.

Saluti.

JA


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 71 di 81 nella discussione 
Da: Caterina63Inviato: 05/06/2003 18.53
E bravo J.A. ce  l'hai fatta a non rispondere ai messaggi precedenti.................vabbè...carità innanzi tutto li riprenderemo......
Ti faccio solo notare che il verso da te riportato......riguarda IL RUOLO E COMPITO FRA GLI APOSTOLI....e non a tutti i fedeli........il verso di Galati riguarda la posizione dei vescovi che come tali non sono da meno di Pietro.....riguardo all'annuncio sono statoi divisi i ruoli..e non tratta e non avrebbe potuto trattare del primato..............non esiste un Pietro senza i vescovi...non potrebbe esistere  il papa senza i vescovi.......è in questo il senso della parità quando si parla fra gli Apostoli e del loro ruolo...per il resto hai tralasciato molti aspetti di quanto Claudio ti ha riportato....forse faresti bene a riprenderlo in esame...vedi dove sbagli? io per continuare il dialogo NON ho aggiunto altri versi, ma ti sto rispondendo sul tuo questo si chiama confronto...e non il rispondere inserendo altri versi........così si farà dire alla Bibbia tutto quello che vogliamo......
Vedi? aristamo ai messaggi iniziali per i quali non vuoi dialogare.......domanda semplice e facile: chi ti ha dato l'autorità d'interpretare la Parola? e su quale base apostolica tu io posso accogliere la tua interpretazione?........
gira e rigira aristamo li......
Fraternamente C.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 72 di 81 nella discussione 
Da: Caterina63Inviato: 05/06/2003 20.43

Raptor mi ha fatto avere questa......

Cara Caterina, come sai non riesco ad accedere a DIFENDERE per problemi con il PC. Poichè non voglio lasciare i discorssi a metà ti invio tre testi da inserire con il mio nick. Uno è per Alex e due per J.A.
Conto comunque di poter rietrare quanto prima e scrivere direttamente io  i messaggi.

Parto dalla fine e più precisamente dal post 58, quello in cui JA dice:

temo che i motivi veri per cui sono stati rimossi i miei interventi sono i seguenti:


1) Impedire al cattolico medio e ai visitatori indipendenti di leggerli e valutarli in modo personale.

2) Preparare con calma la risposta o le risposte, magari molte, tirando in ballo di tutto e di più per confondere le acque.

Caro JA non solo hai visto male ma hai visto malissimo.

In realtà il prosieguo del dialogo ha dato ragione a quello che io pensavo e temevo. Senza aver concluso un discorso siamo subito passati ad un altro. E a cosa è servito? Proprio a fare quello che tu temevi che succedesse ( punto 2) e cioè confondere le acque.

Per quanto riguarda il punto 1, invece, io credo che chiunque navighi su internet possa trovare tutto quanto gli serve sia sul cattolicesimo che sull’ evangelismo. Quindi, caro JA, entrambi i punti sono assolutamente velleitari e, detto fra noi, potevi risparmiarteli.

Caro JA, tu continui dare per scontate delle conclusioni che non lo sono affatto. Nel tuo post n.52 ribadisci la tua traduzione che è la seguente:

"Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un’interpretazione personale; infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo"

Vediamo innanzitutto se ha senso la tua traduzione: generalmente quando si parla di profezia si intendono le Scritture, cioè la Bibbia.

Quindi la Bibbia non proviene da un’ interpretazione personale. Un’ interpretazione di che? Sicuramente non delle Scritture perché, secondo il tuo ragionamento, esse vengono dopo l’ interpretazione. Ma qui si sta parlando delle Scritture.Il tuo ragionamento è assolutamente contorto e questo dimostra che la tua è una traduzione incoerente e scorretta.

Vediamo invece la tanto vituperata traduzione cattolica: la Bibbia non può essere soggetta ad una spiegazione personale (privata).

Fin qui ha senso, vero? Andiamo avanti e chiediamoci perché la Bibbia non può essere soggetta ad una interpretazione personale. Semplicemente perché è stata scritta non per volere di un uomo ma per volere di Dio che ha ispirato, mediante lo Spirito Santo, gli scrittori sacri. Quindi per interpretarla occorre farlo così come è stata scritta: con l’ ispirazione dello Spirito Santo.

In definitiva, che cosa sta dicendo Pietro? Semplicemente sta affermando che la scrittura è forte e stabile nel tempo perché non è stata scritta in base a idee personali di uomini dotti, ma da uomini docili allo SS e fedeli a Dio.

La frase sottolineata è familiare, vero? Ed infatti è tua. Vedi come si adatta perfettamente alla traduzione della Bibbia di Gerusalemme mentre, se la metti vicino alla tua, non ha senso?

Quindi la traduzione della Bibbia di Gerusalemme è sicuramente la più corretta sia dal punto di vista della logica che da quello grammaticale.

Ma non ho perso di vista la tua obiezione:" Per quanto riguarda la grammatica il più delle volte non significa sempre."

Hai ragione. Infatti bisogna anche seguire a logica. Ma c’è di più. La tua affermazione è incredibilmente simile a quella che fanno i Testimoni di Geova i quali, senza curarsi del contesto di un discorso, inseriscono traduzioni al limite della grammatica trincerandosi dietro alla frase "è una traduzione grammaticalmente accettabile? E allora è quella giusta perché conferma la nostra idea."

(qui finisce la parte per J.A. seguirà la risposta per Alex che inserirò nell'altro foum aperto per  non mischiare il dialogo...questa decisione l'ho presa io...fraternamente C.)


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 73 di 81 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 08/06/2003 23.49

Carissimi,

un saluto a tutti. Ben ritrovati anche se a tarda ora. Rspondiamo subito alle obiezioni e procediamo poi all'analisi successiva.

Katy

Ti faccio solo notare che il verso da te riportato......riguarda IL RUOLO E COMPITO FRA GLI APOSTOLI....e non a tutti i fedeli........il verso di Galati riguarda la posizione dei vescovi che come tali non sono da meno di Pietro.....riguardo all'annuncio sono statoi divisi i ruoli..e non tratta e non avrebbe potuto trattare del primato..............non esiste un Pietro senza i vescovi...non potrebbe esistere il papa senza i vescovi.......è in questo il senso della parità quando si parla fra gli Apostoli e del loro ruolo...per il resto hai tralasciato molti aspetti di quanto Claudio ti ha riportato....forse faresti bene a riprenderlo in esame...vedi dove sbagli? io per continuare il dialogo NON ho aggiunto altri versi, ma ti sto rispondendo sul tuo questo si chiama confronto...e non il rispondere inserendo altri versi........così si farà dire alla Bibbia tutto quello che vogliamo......

Vedi? aristamo ai messaggi iniziali per i quali non vuoi dialogare.......


Vedi Katy,

probabilmente la logica non è il tuo forte. Non è una cosa grave, per carità, ma alla fine ripetere sempre le stesse cose annoia un po’. Ripeto il mio concetto di logica: è a partire da quello che dice la bibbia che bisogna cercare di capire quale fosse il vero ruolo di Pietro. Tu non puoi pretendere da nessuno, e men che meno da me, che accetti frasi fatte tipo "non esiste Pietro senza i vescovi" (che non è neanche vero).

Secondo punto: io non ho citato "un verso". Non lo faccio mai. Cerco sempre di citare tutto un passo per far comprendere il contesto di quanto è scritto e perché non vi siano dubbi su ciò che la bibbia sta raccontando. E di solito cerco di essere equilibrato (non riporto 300 versetti tutti in una volta) perché parto dal presupposto che chi legge conosca il brano, abbia una bibbia o sia interessato ad approfondire per conto suo l’argomento. (Che poi la pensi come me o no, non importa).

E’ Claudio che non ha letto ciò che è stato scritto prima. E’ Claudio che ha capovolto i piani temporali e la logica di lettura. Mi pare che anche questo del capovolgere i processi logici sia uno sport con molti appassionati (vecchi e nuovi) qui. In parole povere i Vangeli, come quello di Giovanni, anche se scritti dopo le lettere o gli atti, raccontano fatti e discorsi precedenti. E la corretta interpretazione di frasi come quella di Mt 16 o di Gv 21 si può dedurre da come la Chiesa si comportava e anche da come Pietro stesso parlava e si comportava.

Poi devi tenere presente che io rispondo alle vostre osservazioni sempre partendo dalla bibbia. Mi dispiace. Sono evangelico e quindi molto limitato nel mio pensiero. Non navigo negli immensi spazi della tradizione e del magistero, dei concili e delle encicliche papali. E tutto quello che sostengo, si basa sulla bibbia. Mi dispiace che non ti piaccia leggere tutti quei versetti. Pazienza. Ma come vedi non puoi dire che mi sottragga al dovere di rispondere.


domanda semplice e facile: chi ti ha dato l'autorità d'interpretare la Parola? gira e rigira aristamo li......


  1. A me l’autorità è stata data da Dio Padre, Dio Figlio e Dio Spirito Santo.

  2. Ti dirò di più: è un ordine che Gesù mi ha impartito. Non posso disubbidire. Devo assolutamente studiare la bibbia e metterla in pratica. D’altro canto anche tu non puoi mica avere sempre un prete a fianco che ti dice che cosa fare o che cosa è giusto pensare o credere.

  3. Io non sono diventato evangelico perché ho scoperto che Pietro non è mai stato papa. Solo dopo essermi convertito, pentito, dopo essere stato battezzato in acqua e aver ricevuto lo SS, molto tempo dopo, ho scoperto che Pietro non è mai stato papa. MA sono entrato nella Chiesa Evangelica per ciò che credevo e non perché ero contro la chiesa di Roma o il papa.

e su quale base apostolica tu io posso accogliere la tua interpretazione?........


Se tu vuoi fare la volontà di Dio e sei disposta ad accogliere la Verità qualunque essa sia, riconoscerai e capirai quale è la Verità che la bibbia esprime. Se non sei intimamente disposta a farti cambiare dalla Verità, non la incontrerai mai in tutta la tua vita. Pensaci bene Katy. Non devi convincere me, ma un Altro.


Raptor:

Caro JA, tu continui dare per scontate delle conclusioni che non lo sono affatto. Nel tuo post n.52 ribadisci la tua traduzione che è la seguente:

"Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un’interpretazione personale; infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell’uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo"


Ti ho già detto che quella è la traduzione della nuova riveduta del 1994. Io sono d’accordo con quella. Devi prendertela con quei grecisti che hanno tradotto così. Non con me. E come dovresti sapere, io non credo ad una qualsiasi dottrina basandomi su una sola parola o una frase. Cerco sempre di valutare il contesto e tutto quello che la bibbia dice su quell’argomento. Mi pare che ciò si evinca dai miei interventi. Nel testo in questione Pietro dice, dopo l’introduzione (vediamo se riesco a farmi capire) che cercherà di ricordare ai suoi fratelli tutto quello di cui hanno bisogno. Dice poi che egli ha fatto conoscere a loro la potenza di Gesù Cristo affermando di essere stato testimone oculare ed introduce poi la Scrittura a cui dobbiamo prestare attenzione, perché essa ci può guidare, infatti non si tratta di scritti basati sull’interpretazione della realtà o dei fatti della vita inventata da uomini dotti, ma di rivelazione di Dio a uomini guidati dallo SS. Qui (al versetto 20) non si parla di interpretazione della scrittura come tu intendi, ma di produzione della scrittura. Infatti Pietro sta parlando e poi lo ribadisce del perché la Scrittura è affidabile, basandosi su come e da Chi nasce. Ti è chiaro il concetto adesso? Se non sono riuscito a spiegarmi neanche ora, pazienza. Ci rinuncio.


Saluti

JA

°Teofilo°
00sabato 5 settembre 2009 22:16
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Consiglia Elimina    Messaggio 74 di 81 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 08/06/2003 23.55

Carissimi,

vediamo di riassumere il punto a cui siamo arrivati.

  1. Gesù è la pietra angolare già nel VT (salmo 118).
  2. Gesù si definisce la pietra in Mt 21, Mc 12 e Lc 20.
  3. Dimostrazione grammaticale e contestuale che in Mt 16: 18 la Pietra su cui si fonda la Chiesa è che Gesù è il figlio del Dio vivente (discorso su taute). La Chiesa di lingua greca conferma questa lettura e non riconosce Pietro come pietra, ma la sua affermazione.
  4. Analisi delle chiavi (come conoscenza del Vangelo che può aprire la porta del Regno dei Cieli) e del divieto di chiamare qualcuno Padre, Maestro o Guida. Quindi tale ruolo è negato esplicitamente da Gesù.
  5. Legare e sciogliere come capacità data ai suoi seguaci.
  6. Pascere le pecore significa per Pietro annunciare il vangelo ai Giudei. Le pecore di Gesù sono i suoi discepoli attuali, sono i Giudei di quel tempo; Gesù ha anche altre pecore che Egli stesso in un tempo futuro raccoglierà che non appartengono al popolo giudeo (cioè noi pagani) e quando Gesù parla a Pietro si riferisce alle sue attuali pecore.
  7. Il ruolo di Pietro nel concilio di Gerusalemme non è di guida della Chiesa, ma di semplice testimone, mentre chi presiede e decide la linea della Chiesa è Giacomo.
  8. In Gal 2 abbiamo la conferma che non c’era una guida della Chiesa tipo "primus inter pares", ma che alcuni erano reputati dagli altri le colonne della Chiesa. Nell’ordine: Giacomo, Pietro e Giovanni. Nello stesso passo abbiamo la conferma che Pietro si occupava dell’evangelizzazione dei Giudei, mentre Paolo dei pagani e Pietro non è nominato per primo.
  9. Pietro stesso in atti 4 dichiara che la Pietra è Gesù.

Ma il punto adesso importante consiste nel valutare i rapporti fra Pietro e Roma. Pietro ha fondato la Chiesa di Roma? E' stato il primo vescovo di quella Chiesa? Ha governato la Chiesa universale da quella sede? E' quello che saprete nella prossima puntata.

Adesso tutti a nanna.

Saluti

JA 


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 75 di 81 nella discussione 
Da: GinoInviato: 09/06/2003 11.34
Inserisco la risposta di Raptor che continua ad avere problemi col suo PC

Caro JA siamo al punto d'inizio. Tu continui a ribadire e a dare per dimostrate cose che non lo sono affatto. Tu scrivi:
 
Ti ho già detto che quella è la traduzione della nuova riveduta del 1994. Io sono d’accordo con quella. Devi prendertela con quei grecisti che hanno tradotto così. Non con me.
 
Il fatto che tu sia d'accordo con quella traduzione non ne fa automaticamente una traduzione esatta. L' interpretazione corretta del brano te l'ho già evidenziata più volte mentre quella che indichi tu (non si tratta di scritti basati sull’interpretazione della realtà o dei fatti della vita inventata da uomini dotti, ma di rivelazione di Dio a uomini guidati dallo Spirito Santo) non ha nulla a che vedere con il testo greco, almeno per la parte che ti ho sottolineato.
 
Ti ho già detto che la traduzione letteralmente più corretta ( sia dal punto di vista della grammatica che della logica) è: “.. a nessuna profezia della Scrittura compete ( appartiene) un’ interpretazione soggettiva…”
 
Questa è la realtà dei fatti e tu puoi continuare a tapparti le orecchie e dire "blablablabla" come fanno i bambini piccoli che non vogliono sentire quello che gli dicono gli altri, ma questo tuo atteggiamento non cambierà la realtà delle cose.
 
Le stesse argomentazioni sono valide per il punto 3 del tuo ultimo messaggio. J.A., te lo ripeto, stai sbagliando strada! Per fare una buona traduzione non basta prendere un vocabolario e mettere in fila le parole una dopo l' altra. All' università ci sono corsi specifici di traduzione dove ci hanno insegnato come si fa una buona traduzione. E non sono corsi facili, te lo assicuro.
 
La tua traduzione di Mt 16,18 è completamente sbagliata e mi pare anche di avertelo dimostrato.
 
Gli altri punti del tuo post n.74 ( a parte un paio che sono tratti direttamente dalla Bibbia e quindi sono condivisibili in toto) sono delle tue intrepretazioni. Non dimostrano nulla e sono già stati trattati in altri forum inseriti prima del tuo ingresso. Facci ( e fai anche a te stesso) un favore. Valli a leggere e, se c'è qualcosa che ti è poco chiara continua lì' le discussioni. Ma, per favore, non aggiungere altra carne al fuoco altrimenti ci vederemo costretti a prendere atto della tua assoluta mancanza di volontà di voler dialogare.
Raptor 

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 76 di 81 nella discussione 
Da: StefanoSInviato: 09/06/2003 17.27
Vorrei consigliare a Raptor di leggersi 2Pietro 1,19-21 nella Bibbia interconfessionale, scoprirà che la traduzione comune della Chiesa Cattolica è completamente diverso da quello che voleva dire Pietro nel senso di quel discorso e che nella Bibbia LDC-ABU è stato reso con parole comprensibili.
Riguardo a Mt 16,18 la Chiesa Ortodossa interpreta la Pietra non come Pietro, ma come la confessione di fede fatta da Pietro.
Questa interpretazione è la medesima di numerosi padri della Chiesa su cui la Chiesa Ortodossa basa il suo insegnamento.
StefanoS

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 77 di 81 nella discussione 
Da: caterinaInviato: 09/06/2003 17.44
Messaggio di J.A. n. 73........
riepilogo:
è Katy che non ha una logica e che non capisce......
è Claudio che ha stravolto il testo.......
Raptor non capisce........
Chiaro no?........
Dunque.....Antony risponde che l'autorità je l'ha data Dio Padre, Figlio e Spirito Santo..........benissimo......mi vengono un paio di considerazioni:
dunque....TUTTE le 30.000 denominazioni di gruppi e gruppetti tutti possono vantare questa autorità...quindi stai dicendo che TU puoi interpretare la Bibbia come vuoi, ops, come ti suggerisce il cuore......senza che altri (al di fuori dei pastori ovviamente ai quali ti affidi) possano mai dirti che "stai sbagliando"...giusto?........
Naturalmente i cattolici sono fuori del tuo raggio di credibilità......ovvio.......
Ma sorgono problemi........da come ti è stato dimostrato in altri interventi NESSUNO PUO' INTERPRETARE LA BIBBIA DA SOLO.......nè INSEGNARE SE NON E' STATO INVIATO.......
Bene inviato da chi?
Paolo, per quanto è stato chiamato da Cristo....NON riceverà il mandato solo da lui...ma Gesù lo affida ad Anania.....il quale per imposizione delle mani....lo ACCOGLIE NELLA CHIESA......
Ora.....COSA E' SUCCESSO DOPO LA MORTE DEGLI APOSTOLI FINO AL 1900?????
Infine solita domanda che attende risposta: la Bibbia ti ha dato la Chiesa o la Chiesa ti ha dato la Bibbia?......e se è stata la Chiesa a darti la Bibbia come tu ben sai......di quale Chiesa stiamo parlando?
Alla mia definizione "NON esiste un Pietro senza vescovi" hai ironizzato dicendo (NON è VERO)......bè....stai capovolgendo il SENSO DELLA COLLEGIALITA' APOSTOLICA......il cui N.T. è impregnato......è questo termine "collegialità"...che non riesci a digerire.......e così le tue personali interpretazioni nascono con dei difetti......Studiare la Bibbia e metterla in pratica......è ben diverso da quel senso di "autorità" che ti chiedevo.........su dai non ti faccio così ingenuo........
Io non mi sono fatta cattolica perchè c'era un papa, caro Antony......il solo fatto che voi pensiate che un cattolico lo è tale per questo motivo.......dimostra una malformazione nei vostri metodi di conoscenza....eliminando il personale cammino di ciascun cattolico.......
Dunque come risposta sulla questione dell'autorità posso accettare solo la prima....e non le altre due.......che con l'autorità evangelica non c'azzeccano nulla.......
Io poi chiedevo:
 

e su quale base apostolica tu io posso accogliere la tua interpretazione?........


(tu rispondi)

Se tu vuoi fare la volontà di Dio e sei disposta ad accogliere la Verità qualunque essa sia, riconoscerai e capirai quale è la Verità che la bibbia esprime. Se non sei intimamente disposta a farti cambiare dalla Verità, non la incontrerai mai in tutta la tua vita. Pensaci bene Katy. Non devi convincere me, ma un Altro.

Che c'azzecca con la domanda?.........

Quale verità dovrei essere disposta ad abbandonare quella cattolica per abbracciare la tua giusto? Il punto è....che non dai risposte......la domanda era: SU QUALE BASE APOSTOLICA.....io dovrei crederti?? e tu mi dici "se vuoi fare la volontà di Dio....." quindi una madre Teresa per te NON ha fatto la volontà di Dio vero? o i nomi scritti con il sangue di missionari martiri di questi ultimi 20 anni......oppure il vescovo di Roma Roncalli (Giovanni XXIII) non ha fatto nulla per piacere a Dio giusto??

Rifatti la domanda...perchè non hai risposto.....

Fraternamente C.


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 78 di 81 nella discussione 
Da: caterinaInviato: 09/06/2003 17.58
A parte vorrei sottolineare questa frase (d'effetto?) di A. che dice diretto a me:
Non devi convincere me, ma un Altro.......
.....
Mi fa ricordare la frase di un pastore che ha scritto: "è meglio essere uniti nella diversità che nella Verità...."
Io dovrei "convincere Dio"??????? ma dico stai scherzando? ti prego se ho capito male correggimi......
Ma non comprendi che è "quell'altro........" che ti sta invece convincendo del contrario ponendoti CONTRO la Chiesa.....??
Antony...... io NON ti devo convincere.....se hai pensato questo stai messo male.......io posso solo TESTIMONIARTI una parte della Verità che tu neghi a priori......Puoi trascrivermi su tua interpretazione TUTTA la Bibbia......che ti mancherà sempre quella parte di Verità già rivelata e che tu in cuor tuo RIFIUTI......la Chiesa Cattolica infatti, NON rifiuta e NON nega una parte di verità che s'intravvede dall'avvento del Protestantesimo.....come vedi caro mio....il paraocchi ce l'hai tu non io.......
Io non potri mai convincere Dio (se per Altro con A grande intendevi come penso LUI).......sarebbe come mettersi al di sopra del SUO Progetto......e mandare avanti il "mio"....tanto da convincere l'Altro che "io sono nel giusto"......
Ma per carità........
Se ho capito male frase....correggimi, ma se ho capito bene.....hai veramente tanto di paraocchi da toglierti....
Fraternamente C.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 79 di 81 nella discussione 
Da: StefanoSInviato: 09/06/2003 17.59
In questi giorni riflettevo proprio su figure come Madre Teresa, Padre Pio, Chiara Lubich.
Si tratta di persone senz'altro di elevata moralità, sono molto famosi e addittati come esempi di grande vita cristiana.
Però leggendo alcuni dei loro scritti ho notato che si evince più che altro un grande animo buono, un costante invito all'amore.
Ma nessuno di loro insegna la dottrina della Nuova Nascita, ovvero se mi dovessi basare su quegli insegnamenti non arriverei mai a quello a cui sono arrivato nel mio cammino cristiano, ma rimarrei un "buon cattolico" tanto ingenuo quanto sprovveduto, senza alcuna sicurezza interiore, e considerandomi sempre inferiore rispetto a queste grandi figure.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 80 di 81 nella discussione 
Da: StefanoSInviato: 09/06/2003 18.21

Vorrei rispondere a Caterina su questi argomenti, basandomi sulla posizione evangelica in antitesi alla sua:

Ci sono molte chiese evangeliche, ma la stragrande maggioranza è concorde nell'insegnamento della dottrina della Nuova Nascita. che è il fulcro intorno a cui tutto deve ruotare.

Se una chiesa deriva dagli apostoli ma non è in grado di insegnare la Nuova Nascita perchè non la conosce, non si può dire apostolica.

La concezione cattolica del credente è quella di un essere passivo che non deve fare altro che ubbidire a quello che gli viene detto.

Quello che ha fatto la Riforma è stato di scommettere sulla libertà dell'essere umano: Dio si trova con più facilità nella libertà di pensiero e di interpretazione che nella rigida e cieca obbedienza a un organizzazione.

Quello che Caterina vive e tena di proporre è una visione del mondo e dell'uomo totalmente superata e obsoleta, l'uomo è molto di più che un fantoccio nelle mani dei capi religiosi.

Ognuno ha diritto a conoscere personalmente le Scritture e ad agire secondo coscienza.

Questo ha prodotto purtroppo molte aberrazioni, ma anche molti risvegli carismatici ispirati da Dio: la Riforma, John Wesley, il pentecostalismo, ecc...

Questi movimenti che per chi segue ciecamente il magistero non sono che nuove eresie  sono invece la voce dello Spirito che grida per parlare al cuore dell'uomo oppresso dal sistema religioso dominante.

La verità non va ricercata in una continuità cronologica, ma in una continità di identità con la chiesa degli apostoli:

Dio fa percepire a chi si affida a Lui una concezione di quello che la Chiesa dovrebbe essere e le persone la applicano nella realtà, ma con i loro limiti e gli impedimenti della società in cui vivono, il che dà origine a delle divisioni ed incomprensioni.

Negli ultimi anni tuttavia il mondo evangelico tende a diventare sempre più compatto. Mai sentito parlare di dichiarazione di Losanna?

Cristo ha annunciato la Parola di Dio agli apostoli, i quali la hanno messa per iscritto nella Bibbia, infatti dopo la morte degli apostoli la Chiesa si basava sulla fedeltà ai loro scritti che sono la Parola di Dio.

Se pensiamo poi ai momenti storici in cui la Chiesa è stata lontana da Dio (all'incirca da Costantino alla Riforma) scopriamo che corrispondono al medio evo, periodo rimasto nella memoria collettiva come continua oppressione della coscienza e della libertà dell'uomo.

Riguardo ai martiri, ci sono stati martiri non cristiani che hanno fatto del bene (Gabdhi) ma questo non legittima la veridicità delle loro credenze.


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 81 di 81 nella discussione 
Da: quovadisInviato: 09/06/2003 19.59

.....Un costante invito all'amore.

E qual'era il comandamento di Gesù ?.... Poi si citano sempre gli stessi ricordiamo anche Edith Stein o Massimiliano Kolbe o Faustina Kowalska almeno tra i più recenti. Un Buon Cattolico  sa che esiste un solo battesimo, UN SOLO BATTESIMO , UN SOLO BATTESIMO !!

°Teofilo°
00sabato 5 settembre 2009 22:20
Rispondi
Consiglia  Messaggio 82 di 95 nella discussione 
Da: TeofiloInviato: 10/06/2003 23.17

Caro Stefano,

nel tuo post 76 dici:

Vorrei consigliare a Raptor di leggersi 2Pietro 1,19-21 nella Bibbia interconfessionale, scoprirà che la traduzione comune della Chiesa Cattolica è completamente diverso da quello che voleva dire Pietro nel senso di quel discorso e che nella Bibbia LDC-ABU è stato reso con parole comprensibili

La citazione testuale della Bibbia interconfessionale da te richiamata è la seguente:

Soprattutto sappiate una cosa: gli antichi profeti non parlavano mai di loro iniziativa, ma furono uomini guidati dallo Spirito Santo, e parlarono in nome di Dio. Perciò nessuno può spiegare con le sue sole forze le profezie che ci sono nella Bibbia.

Da quello che posso rilevare, il senso di questa traduzione conferma in sostanza quella della CEI, e non quella della NR.

In ogni caso si tenga in debito conto  quanto viene espresso da Pietro alla fine della stessa lettera:

2 Pietro 3,15 : Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli è stata data; 16così egli fa in tutte le lettere, in cui tratta di queste cose. In esse ci sono alcune cose difficili da comprendere e gli ignoranti e gli instabili le travisano, al pari delle altre Scritture, per loro propria rovina.
17Voi dunque, carissimi, essendo stati preavvisati, state in guardia per non venir meno nella vostra fermezza, travolti anche voi dall'errore degli empi; 18ma crescete nella grazia e nella conoscenza del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo. A lui la gloria, ora e nel giorno dell'eternità. Amen!

Sono proprio quelle "alcune cose difficili da comprendere" che rendono pericolosa una interpretazione soggettiva della Bibbia, e hanno permesso a tanti improvvisati maestri di diffondere errori nel corso della storia cristiana. (cf 2Pt.2,1-2)

Perciò resta valido, il fatto che nessuno può da solo impuntarsi su determinati versetti per fargli dire quello che pensa e non quello che ne pensa la Chiesa intera, ovvero i suoi legittimi rappresentanti, soprattutto quando questo porta come conseguenza la creazione di nuove chiese non legittimate da nessuno.

Con affetto




Rispondi
Consiglia  Messaggio 83 di 95 nella discussione 
Da: TeofiloInviato: 10/06/2003 23.23

Caro YA

Riprendo alcuni punti da te elencati nel tuo post.n70

Il testo colorato e tuo il resto è mio.

  1. Quelli che godono di maggiore stima: questa espressione lascia intendere che non c’era una persona che governava la Chiesa come il papa oggi, ma un gruppo di persone che erano particolarmente stimate dal punto di vista spirituale.

    Tra le persone particolarmente stimate(dette "notabili" o anche "colonne" si trova non a caso proprio Pietro, insieme a Giacomo e Giovanni che nel vangelo Cristo stesso accomunò in diverse occasioni importanti: durante la trasfigurazione e durante l’ora cruciale della sua agonia. Per cui non costituisce meraviglia che anche dopo la dipartita del Signore fossero considerati i principali responsabili della Chiesa.

    Al solo Pietro tuttavia, Cristo aveva affidato una specifica funzione espresso esplicitamente in più occasioni.

    E come risulta dal passo parallelo di Galati 2 che è Atti 15, Pietro con il suo intervento di apertura del concilio di Gerusalemme, determinò autorevolmente le decisioni inerenti, secondo quanto lo Spirito aveva guidato lui personalmente nel caso del centurione Cornelio.


  2. Di Pietro si dice: "Colui (Gesù) che aveva operato in Pietro per farlo apostolo dei circoncisi (cioè i Giudei). In pratica si conferma l’ipotesi di cui sopra secondo la quale le pecore che Gesù gli affida e i fratelli da confermare sono i Giudei che avrebbero creduto all’annuncio del Vangelo.

    Si tratta di una ipotesi che non trova però conferma ad esempio nei seguenti versetti:

    Mc.16,15: Gesù disse loro: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura

    Atti 1,8 : ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino agli estremi confini della terra".

    Non risulta dalle parole di Cristo a Pietro una limitazione territoriale; anzi dalle parole del Signore: pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle, pasci le mie pecore, è chiaro che il ministero pastorale di Pietro si estende su ogni ordine e grado di credenti. Il fatto che poi per la limitatezza dei mezzi dell'epoca si sia stati costretti ad una divisione dei campi di lavoro, non significa che Paolo non avrebbe dovuto dar conto di niente a nessuno, tanto è vero che si andava a consultare con chi stava sopra di lui, quando era necessario.

  3. Paolo era stato inviato ai pagani. C’era in altre parole una suddivisione di compiti che erano considerati di pari livello. Non c’era un rapporto gerarchico fra Pietro e Paolo e gli altri.

    Sono le colonne a dare un riconoscimento all’opera di Paolo e non viceversa. E’ lui che si reca dagli apostoli per non correre invano fondando comunità autonome e non legate alla Chiesa rappresentata dagli apostoli.

  4. Pietro non viene considerato la colonna portante della Chiesa o la Pietra portante della Chiesa, ma una delle colonne.

    Pietro viene definito CEFA da Paolo. Egli dice espressamente in Gal.1,18

    "In seguito, dopo tre anni andai a Gerusalemme per consultare Cefa, e rimasi presso di lui quindici giorni." Il fatto che Paolo si rechi da Cefa di per se è già molto significativo. Resta con lui per ben 15 giorni. Evidentemente la verifica del ministero affidatogli direttamente dal Signore, richiedeva comunque una verifica e un implicito riconoscimento da parte di Pietro stesso.

  5. Pietro non viene nominato per primo.
  6. In alcuni codici si trova elencato per primo. In ogni caso se fosse al secondo posto come risulta dai codici maggiori e dalle traduzioni correnti potrebbe trattarsi di una attribuzione di importanza a Giacomo quale responsabile della Chiesa di Gesuralemme, presso cui egli si trovava in quel momento. In tutti gli altri casi Pietro viene sempre a trovarsi nominato per primo e ciò non è affatto casuale. Un importantissimo elemento a tale riguardo lo troviamo anche nell’ordine delle apparizioni del Risorto, così come riportato dallo stesso Paolo in 1 Cor.15, 5e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. 6In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. 7Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. 8Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.

Pietro viene definito spesso CEFA e non a caso, in ossequio alla parola del Signore che gli aveva dato questo titolo in vista della FUNZIONE specifica che egli avrebbe dovuto svolgere.

Ho inserito un approfondimento sui capitoli 1 e 2 di Galati in merito a queste questioni, nella sezione VERSETTI DIFESI, per chi desidera maggiori dettagli.


Rispondi
Consiglia  Messaggio 84 di 95 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 13/06/2003 1.17

Caro Raptor,

spero che tu risolva presto questi problemi informatici. In ogni modo alla fine tutto concorre al bene di quelli che amano Dio. Vediamo ora di risponderti.

Raptor: Il fatto che tu sia d'accordo con quella traduzione non ne fa automaticamente una traduzione esatta.

Neanche il fatto che tu o la tua chiesa sosteniate l’altra traduzione la fa esatta.


Ti ho già detto che la traduzione letteralmente più corretta ( sia dal punto di vista della grammatica che della logica) è: ".. a nessuna profezia della Scrittura compete ( appartiene) un’ interpretazione soggettiva…"
Comunque cominciamo dalla grammatica. Se guardi il testo troverai questa particolarità: il verbo ginomai, nel caso in questione, non regge la preposizione ypo ma direttamente il genitivo. A questo punto qualunque grammatica ( e anche il Rocci) dicono che ginomai+genitivo il più delle volte viene tradotto con "essere, appartenere, competere.."


Vediamo che cosa dice il Rocci (1976).

Gignomai:

  1. significati fondamentali: nascere, essere e diventare.
    1. Nascere. Mi pare che tu non concordi con questo significato nel passo in questione. Quindi sorvoliamo.

    2. Solo di cose: essere, aver luogo, avvenire, accadere, sorgere, giungere compiersi, provenire, venire, riuscire. Es.:
    1. Di fatti della natura: gignetai cemwn viene l’inverno.

    2. Di avvenimenti umani: tade ouc egenonto questo non avvenne. genoito così sia o amen (ebr.)

    3. Indicando risultato, computo, prezzo, conseguenza: o gegonws ariqmoV il numero che ne risulta.

    4. Con avv. e prep.: eu, kalws, hdewV gignetai tini va bene per qualcuno. Dica gignesqai, dividersi. Gignetai upo, apo, para tinoV accade per opera di, da parte di.
      1. Diventare, divenire. Carma genesqai tini divenire lo scherno.
        1. Con gen. partit. possess. sogget. Ecc. g. dicastewn divenire uno dei giudici; y. autou divenire padrone di sé.

        2. Con prep. e gen.: gignesqai apo deipnou aver cenato; apo tinoVallontanarsi da; g. ep elpidoV concepire speranza.

          Ecc. ecc.. Non ho trovato purtroppo nel mio Rocci la traduzione che tu affermi esserci, né nella mia grammatica greca. Pazienza. Può darsi che il greco antico si sia evoluto in questi ultimi anni a mia insaputa. Ma due cose ti dico:


          • Smettila di vedere sempre la mala fede nell’altro.
          • Ripeto: io non fondo il mio pensiero su una parola o un versetto.
          • Il tema della discussione è se Pietro è mai stato papa.

          Le stesse argomentazioni sono valide per il punto 3 del tuo ultimo messaggio.


Mio caro, qui sei tu completamente fuori strada. Vuoi forse insegnare il greco ai Greci. Per me tu parti dal presupposto che tutti gli evangelici non possono che scrivere menzogne e quindi attacchi a testa bassa senza leggere bene quello che scrivono. Ripeto: LA CHIESA GRECA NON LA PENSA COME TE SU MATTEO 16: 18. Quindi, se sei interessato ai testi originali greci ed ebraici, è meglio che ti metta a studiare di più e meglio.


All' università ci sono corsi specifici di traduzione dove ci hanno insegnato come si fa una buona traduzione. E non sono corsi facili, te lo assicuro.


Non ho dubbi che per te siano molto difficili.

La tua traduzione di Mt 16,18 è completamente sbagliata e mi pare anche di avertelo dimostrato.

  1. Probabilmente non sai che cosa vuol dire la parola dimostrare.

  2. La mia traduzione di quel passo è perfetta perché concorda con tutte le versioni più importanti e soprattutto con quelle originali.

  3. E’ la tua "interpretazione" di epi taute te petra ad essere sbagliata ed i greci tutti concordano col sottoscritto. Ripeto quanto sopra. Vuoi insegnare il greco ai greci?


Gli altri punti del tuo post n.74 ( a parte un paio che sono tratti direttamente dalla Bibbia e quindi sono condivisibili in toto) sono delle tue intrepretazioni.


  1. Sono tutti tratti dalla bibbia. Non te ne sei accorto?

  2. No. Non si tratta di speculazioni o interpretazioni. Se lo fossero che cosa dovrei dire delle vostre? Invece ho semplicemente messo insieme i fatti. Rileggiteli.

Non dimostrano nulla e sono già stati trattati in altri forum inseriti prima del tuo ingresso. Facci ( e fai anche a te stesso) un favore. Valli a leggere e, se c'è qualcosa che ti è poco chiara continua lì' le discussioni. Ma, per favore, non aggiungere altra carne al fuoco altrimenti ci vederemo costretti a prendere atto della tua assoluta mancanza di volontà di voler dialogare.


  1. Il fatto che siano stati trattati in altri forum non mi interessa. Ho aperto questa discussione dicendo che vi avrei spiegato perché non credo che il papa abbia a che fare con Pietro. Voi avete accettato e sapevate benissimo che io avrei parlato solo di bibbia. E ho intenzione di continuare fino in fondo. Non mi piace lasciare le cose a metà.

  2. Quanto ai favori, ve li sto già facendo, raccontandovi la verità che è lì da 2000 anni circa. Basta solo volerla vedere.

  3. Quanto alla mancanza di volontà di dialogo, mi pare che tu stia cercando solo delle scuse per chiudermi la bocca, anzi, la tastiera. Io ho sempre risposto ai vostri commenti. E’ chiaro però che voglio andare avanti.

  4. Non ti piace la carne alla brace? Allora che ne diresti di quattro scampi? Eh?

  5. Saluti

    JA




Rispondi
Consiglia  Messaggio 85 di 95 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 13/06/2003 1.19

Caro Stefano S.,


ti ringrazio per l'intervento molto puntuale. Mi hai tolto le parole dalla tastiera.

Stefano S.:

Ognuno ha diritto a conoscere personalmente le Scritture e ad agire secondo coscienza. Questo ha prodotto purtroppo molte aberrazioni, ma anche molti risvegli carismatici ispirati da Dio: la Riforma, John Wesley, il pentecostalismo, ecc... Questi movimenti che per chi segue ciecamente il magistero non sono che nuove eresie sono invece la voce dello Spirito che grida per parlare al cuore dell'uomo oppresso dal sistema religioso dominante. La verità non va ricercata in una continuità cronologica, ma in una continuità di identità con la chiesa degli apostoli: Dio fa percepire a chi si affida a Lui una concezione di quello che la Chiesa dovrebbe essere e le persone la applicano nella realtà, ma con i loro limiti e gli impedimenti della società in cui vivono, il che dà origine a delle divisioni ed incomprensioni.


Parole sacrosante. Che dire di piu?

Saluti

JA


Rispondi
Consiglia  Messaggio 86 di 95 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 13/06/2003 1.27

Cara Katy,

rieccomi qui. Adesso rispondo alla tue osservazioni.


Katy:

è Katy che non ha una logica e che non capisce......


Beh, diciamo che leggi quello che ti pare. Che poi tu non capisca, non lo credo. Probabilmente sei solo un po’ prevenuta nei confronti degli Evangelici in generale.

è Claudio che ha stravolto il testo.......

No. Ha capovolto la logica di lettura. Ha messo cioè il Vangelo di Giovanni temporalmente dopo gli Atti. Ha sostenuto che Giovanni, avendo scritto dopo Luca, intendeva una certa cosa (che invece Luca non intendeva affatto). Infatti gli avvenimenti che Giovanni descrive si sono verificati prima di quelli degli Atti. Dobbiamo perciò leggere i Vangeli alla luce degli Atti e non viceversa. Per cui le pecore che Gesù affida a Pietro sono i Giudei e non la chiesa intera. E questo lo si evince dagli Atti e dalle lettere.


Raptor non capisce........


A dire il vero si trattava di un dettaglio, ma mi pare che nell’ultimo suo intervento, anche se persevera nell’errore, abbia afferrato il concetto.


Chiaro no?.......

Dunque.....Antony risponde che l'autorità je l'ha data Dio Padre, Figlio e Spirito Santo..........benissimo......mi vengono un paio di considerazioni:

dunque....TUTTE le 30.000 denominazioni di gruppi e gruppetti tutti possono vantare questa autorità...quindi stai dicendo che TU puoi interpretare la Bibbia come vuoi, ops, come ti suggerisce il cuore......senza che altri (al di fuori dei pastori ovviamente ai quali ti affidi) possano mai dirti che "stai sbagliando"...giusto?........


So che il tema della autorità è un tuo cavallo di battaglia, ma non è il tema di questa discussione. E’ sicuramente legato a questa discussione e infatti lo tratterò più compiutamente alla fine. Nel frattempo, come ti dissi all’inizio, PAZIENZA.


Naturalmente i cattolici sono fuori del tuo raggio di credibilità......ovvio.......

Ovvio. Ma li rispetto.


Ma sorgono problemi........da come ti è stato dimostrato in altri interventi NESSUNO PUO' INTERPRETARE LA BIBBIA DA SOLO....... nè INSEGNARE SE NON E' STATO INVIATO.......

Bene inviato da chi?

Usi il verbo dimostrare un po’ a sproposito, no? Diciamo che avete sostenuto tale opinione. Ti spiegherò più avanti l'inghippo.


Paolo, per quanto è stato chiamato da Cristo....NON riceverà il mandato solo da lui...ma Gesù lo affida ad Anania.....il quale per imposizione delle mani....lo ACCOGLIE NELLA CHIESA......


Allora Anania era il papa di quei tempi?

Ora.....COSA E' SUCCESSO DOPO LA MORTE DEGLI APOSTOLI FINO AL 1900?????


Boh. Dimmelo tu. A me interessa vedere che cosa è successo, dopo l'ascensione di Gesù al Cielo, a Pietro.


Infine solita domanda che attende risposta: la Bibbia ti ha dato la Chiesa o la Chiesa ti ha dato la Bibbia?......


La bibbia ha generato la Chiesa e poi la Chiesa ha riconosciuto la bibbia da cui è stata generata. Per fare un paragone è un processo simile al bambino che viene generato dai genitori e solo dopo qualche tempo, anche se magari è disubbidiente e cattivo, riconosce i suoi genitori come tali e non altri. Questo è il modo più semplice che ho trovato per spiegarvi come stanno le cose. In definitiva la Parola esisteva prima della Chiesa. La Chiesa, soprattutto la tua, non mi ha dato un bel niente. Anzi, per secoli ha di fatto impedito l'accesso alla Parola al popolo italiano.


Alla mia definizione "NON esiste un Pietro senza vescovi" hai ironizzato dicendo (NON è VERO)......bè....stai capovolgendo il SENSO DELLA COLLEGIALITA' APOSTOLICA......il cui N.T. è impregnato......è questo termine "collegialità"...che non riesci a digerire.......


Vedi, anche qui hai capovolto il discorso. Se io sto analizzando la figura di Pietro, come appare nella bibbia, la collegialità ecc. ecc. sarà un punto d’arrivo, non il punto di partenza degli interventi.


Io non mi sono fatta cattolica perchè c'era un papa, caro Antony......il solo fatto che voi pensiate che un cattolico lo è tale per questo motivo.......dimostra una malformazione nei vostri metodi di conoscenza....eliminando il personale cammino di ciascun cattolico.......


Qui non ti seguo. Ti prego di cercare di scrivere in italiano senza troppi puntini sospensivi. E’ veramente difficile seguirti.


Io poi chiedevo:

e su quale base apostolica tu io posso accogliere la tua interpretazione?........

(tu rispondi)

Se tu vuoi fare la volontà di Dio e sei disposta ad accogliere la Verità qualunque essa sia, riconoscerai e capirai quale è la Verità che la bibbia esprime. Se non sei intimamente disposta a farti cambiare dalla Verità, non la incontrerai mai in tutta la tua vita. Pensaci bene Katy. Non devi convincere me, ma un Altro.

Che c'azzecca con la domanda?.........


E poi ti lamenti che ti dico che non capisci?


Quale verità dovrei essere disposta ad abbandonare quella cattolica per abbracciare la tua giusto?

No. Come sopra.


Il punto è....che non dai risposte......la domanda era: SU QUALE BASE APOSTOLICA.....io dovrei crederti?? e tu mi dici "se vuoi fare la volontà di Dio....."

Io te l’ho data, ma come sempre non hai colto il messaggio. Se tu conoscessi il Vangelo avresti saputo rispondere. Ma tu hai una bibbia, no? Allora leggila e vedrai che la mia risposta era chiarissima.

Quanto alla base apostolica è la parola stessa. Leggi, Katy.


A parte vorrei sottolineare questa frase (d'effetto?) di A. che dice diretto a me:

Non devi convincere me, ma un Altro.......

Mi fa ricordare la frase di un pastore che ha scritto: "è meglio essere uniti nella diversità che nella Verità...." Io dovrei "convincere Dio"??????? ma dico stai scherzando? ti prego se ho capito male correggimi...... Ma non comprendi che è "quell'altro........" che ti sta invece convincendo del contrario ponendoti CONTRO la Chiesa.....?? Antony...... io NON ti devo convincere.....se hai pensato questo stai messo male.......io posso solo TESTIMONIARTI una parte della Verità che tu neghi a priori......Puoi trascrivermi su tua interpretazione TUTTA la Bibbia......che ti mancherà sempre quella parte di Verità già rivelata e che tu in cuor tuo RIFIUTI......la Chiesa Cattolica infatti, NON rifiuta e NON nega una parte di verità che s'intravvede dall'avvento del Protestantesimo.....come vedi caro mio....il paraocchi ce l'hai tu non io....... Io non potri mai convincere Dio (se per Altro con A grande intendevi come penso LUI).......sarebbe come mettersi al di sopra del SUO Progetto......e mandare avanti il "mio"....tanto da convincere l'Altro che "io sono nel giusto"...... Ma per carità........ Se ho capito male frase....correggimi, ma se ho capito bene.....hai veramente tanto di paraocchi da toglierti....

Ma se ti dico che non hai capito niente, poi ti offendi?

Saluti

JA


Rispondi
Consiglia  Messaggio 87 di 95 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 13/06/2003 1.36

Caro Teofilo,

ho molto apprezzato il tuo intervento perché ritengo che sia questo il giusto approccio al problema. E' chiaro che, come potrai leggere poi, non condivido la tua analisi, ma almeno hai esposto in modo ragguardevole il punto di vista cattolico. E' così che vorrei sempre confrontarmi.

Teofilo:


E come risulta dal passo parallelo di Galati 2 che è Atti 15, Pietro con il suo intervento di apertura del concilio di Gerusalemme, determinò autorevolmente le decisioni inerenti, secondo quanto lo Spirito aveva guidato lui personalmente nel caso del centurione Cornelio.


Luca descrive il primo concilio della Chiesa raccontandoci i momenti più significativi. All’inizio c’è una vivace discussione fra legalisti e non. Poi il discorso di Pietro che quindi non è affatto il discorso di apertura del concilio. Poi ci sono le testimonianze di Paolo e Barnaba che rafforzano quella di Pietro ed infine c’è la delibera di Giacomo (che fra l’altro chiama Pietro col nome originario di Simone). La deduzione finale ed incontrovertibile è che Pietro non ha presieduto quel concilio. Il che è strano se tutte le vostre interpretazioni, su come vanno letti i vari passi dei Vangeli già ampiamente discussi, fossero corrette. Non resta che ammettere che Pietro non era il primus inter pares o il padre dei padri né l’autorità ultima della Chiesa di quei tempi.


Si tratta di una ipotesi che non trova però conferma ad esempio nei seguenti versetti:

Mc.16,15: Gesù disse loro: "Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura

Atti 1,8 : ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino agli estremi confini della terra".


Non risulta dalle parole di Cristo a Pietro una limitazione territoriale; anzi dalle parole del Signore: pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle, pasci le mie pecore, è chiaro che il ministero pastorale di Pietro si estende su ogni ordine e grado di credenti.

Vedi sopra. In realtà non c’è limitazione territoriale, ma di gruppi etnici. Nel caso specifico, a Pietro spetta l'onore e l'onere di evangelizzare il popolo eletto. Gli Ebrei inoltre erano presenti in tutto l’Impero e Pietro ha viaggiato di sicuro nella regione di Babilonia, dove vi erano fiorenti colonie ebraiche (vedi anche Atti 2: 9; 1Pt 5: 13), ad Antiochia e anche a Roma dove vi era una grande comunità che è durata fino ai giorni nostri.


Il fatto che poi per la limitatezza dei mezzi dell'epoca si sia stati costretti ad una divisione dei campi di lavoro, non significa che Paolo non avrebbe dovuto dar conto di niente a nessuno, tanto è vero che si andava a consultare con chi stava sopra di lui, quando era necessario. Sono le colonne a dare un riconoscimento all’opera di Paolo e non viceversa. E’ lui che si reca dagli apostoli per non correre invano fondando comunità autonome e non legate alla Chiesa rappresentata dagli apostoli.


"In seguito, dopo tre anni andai a Gerusalemme per consultare Cefa, e rimasi presso di lui quindici giorni." Il fatto che Paolo si rechi da Cefa di per se è già molto significativo. Resta con lui per ben 15 giorni. Evidentemente la verifica del ministero affidatogli direttamente dal Signore, richiedeva comunque una verifica e un implicito riconoscimento da parte di Pietro stesso.


La divisione dei campi di lavoro non era dovuta alla limitatezza dei mezzi dell’epoca, ma alla guida dello Spirito Santo. Il passo che citi è in realtà un po' più ampio e se lo analizziamo interamente cambiano le conclusioni:


Gal 1:11-2:2 Vi dichiaro, fratelli, che il vangelo da me annunziato non è opera d’uomo; perché io stesso non l’ho ricevuto né l’ho imparato da un uomo, ma l’ho ricevuto per rivelazione di Gesù Cristo. Infatti voi avete udito quale sia stata la mia condotta nel passato, quand’ero nel giudaismo; come perseguitavo a oltranza la chiesa di Dio, e la devastavo; e mi distinguevo nel giudaismo più di molti coetanei tra i miei connazionali, perché ero estremamente zelante nelle tradizioni dei miei padri. Ma Dio che m’aveva prescelto fin dal seno di mia madre e mi ha chiamato mediante la sua grazia, si compiacque di rivelare in me il Figlio suo perché io lo annunziassi fra gli stranieri. Allora io non mi consigliai con nessun uomo, né salii a Gerusalemme da quelli che erano stati apostoli prima di me, ma me ne andai subito in Arabia; quindi ritornai a Damasco. Poi, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per visitare Cefa e stetti da lui quindici giorni; e non vidi nessun altro degli apostoli; ma solo Giacomo, il fratello del Signore. Ora, riguardo a ciò che vi scrivo, ecco, vi dichiaro, davanti a Dio, che non mento. Poi andai nelle regioni della Siria e della Cilicia; ma ero sconosciuto personalmente alle chiese di Giudea, che sono in Cristo; esse sentivano soltanto dire: "Colui che una volta ci perseguitava, ora predica la fede, che nel passato cercava di distruggere". E per causa mia glorificavano Dio. Poi, trascorsi quattordici anni, salii di nuovo a Gerusalemme con Barnaba, prendendo con me anche Tito. Vi salii in seguito a una rivelazione, ed esposi loro il vangelo che annunzio tra i pagani; ma lo esposi privatamente a quelli che sono i più stimati, per il timore di correre o di aver corso invano.

Come si può notare la verifica avviene non la prima volta con Pietro o Giacomo, ma solo la seconda volta. Paolo sottopone la sua predicazione agli anziani a causa del problema di cui si parla in Atti 15. Mi pare che ancora la figura di Pietro non emerga come la guida della Chiesa. E mi pare di avervi già citato il passo in cui Gesù stesso vietò ai suoi discepoli di chiamare chicchessia guida, padre o maestro. Tutti titoli che voi siete soliti applicare al romano pontefice.


In alcuni codici si trova elencato per primo. In ogni caso se fosse al secondo posto come risulta dai codici maggiori e dalle traduzioni correnti potrebbe trattarsi di una attribuzione di importanza a Giacomo quale responsabile della Chiesa di Gesuralemme, presso cui egli si trovava in quel momento.


  1. Ciò che conta non è il primo o secondo posto. E’ il fatto che non presiedeva la Chiesa.

  2. La Chiesa di Gerusalemme a quanto pare era la sede di quasi tutti gli Apostoli. Non era la Chiesa di Roma. La Chiesa di Gerusalemme era la sede delle colonne e dei più stimati della Chiesa.

  3. Pietro risiedeva a Gerusalemme. Lo si evince da tutti i contesti.

In tutti gli altri casi Pietro viene sempre a trovarsi nominato per primo e ciò non è affatto casuale. Un importantissimo elemento a tale riguardo lo troviamo anche nell’ordine delle apparizioni del Risorto, così come riportato dallo stesso Paolo in 1 Cor.15, 5e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. 6In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. 7Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. 8Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.


  1. Allora quando è nominato per secondo non vale, mentre quando è nominato per primo, vale?

  2. Ricorda che apparve per primo ad una donna. Ah è vero, c’è stata, si dice, anche una papessa…..


Pietro viene definito spesso CEFA e non a caso, in ossequio alla parola del Signore che gli aveva dato questo titolo in vista della FUNZIONE specifica che egli avrebbe dovuto svolgere.


  1. Il nome in vista della funzione è una vostra (legittima) opinione, ma non è dimostrabile.

  2. La funzione presunta non è confermata al momento in cui siamo giunti con l’analisi delle Scritture.
  3. In conclusione, mi pare di avere risposto in modo adeguato alle obiezioni cattoliche. Se sarà possibile, prossimamente andremo avanti.

    Saluti.

    JA



Rispondi
Consiglia  Messaggio 88 di 95 nella discussione 
Da: caterinaInviato: 13/06/2003 10.22
Caro J.A. io ti chiedevo:
 

Naturalmente i cattolici sono fuori del tuo raggio di credibilità......ovvio.......

e tu rispondi:

Ovvio. Ma li rispetto.

..........
Bene partiamo dal rispetto.......è già qualcosa.....
Faccio una parentesi.......
Ieri sera mi son vista un film goliardico......"Le tentazioni d'amore"....una storia fra due amici d'infanzia uno diventa prete cattolico, l'altro un rabbino, in mezzo a loro una donna, amica d'infanzia, menager disinvolta, bella, affascinante, in carriera.....
Il film ha focalizzato degli aspetti veramente interessanti al dila delle esigenze cinematografiche.....ad un tratto il rabbino anziano suggerisce una frase che mi ha colpito molto: " NON POSSIAMO FARCI RISPETTARE DAGLI ALTRI SPINGENDOLI, MA COINVOLGENDOLI........."....dopo varie carambole....la donna dice al rabbino (titubante del fatto che non potesse avere una donna non ebrea) "...NON PENSARE SEMPRE A CIO' CHE TU VEDI E CREDI, IL TUO SBAGLIO STA NEL FATTO DI NON DARE FIDUCIA AGLI ALTRI...."
Fiducia agli altri......come sono vere queste parole.....gettate li, dentro uno scenario di un film.....
Dunque andiamo avanti.....
In attesa che tu spiegherai "l'inghippo" del termine dimostrazione.....chiedi se Anania fosse un papa.....ovvio che no....ma forse dimentichi che NON è il papa, oggi......a fare DA SOLO....ma CON i vescovi......anania ha un compito....AFFIDARE UN MANDATO......
Se dovessi sostare al tuo ragionamento, caro J.A. ogni pastore dovrebbe avere allora la stessa esperienza visiva di Paolo per avere un mandato, cioè, tutto dovremo avere un CONFRONTO DIRETTO con una apparizione di Cristo per ricevere il mandato......l'hai avuto tu? Attento parlo di contatto fisico e visivo.....
ciò che ci insegna l'esperienza di Paolo è che come tutti riceviamo la CHIAMATA DA CRISTO...chi in modo profondo chi meno....ognuno risponde con il cuore.....e poi vi è quella parte fondamentale e necessaria rappresentata da Anania, mediante l'imposizione delle mani......tale realtà è sostenuta dagli apostoli che INVIANO LORO i predicatori....e si preoccupavano ache fossero stati inviati dal LORO e non da altri......
Ora tutto questo ha cessato alla morte degli Apostoli? chi dopo di loro ha continuato questa realtà evangelica?
Poi io ti chiedevo:

Ora.....COSA E' SUCCESSO DOPO LA MORTE DEGLI APOSTOLI FINO AL 1900?????

e tu rispondi:


Boh. Dimmelo tu. A me interessa vedere che cosa è successo, dopo l'ascensione di Gesù al Cielo, a Pietro.

...........
...eheheheh troppo comodo J.A. ti interessa solo fino a Pietro? Dunque dopo la sua morte fino al 1900 a te interessano solo i peccati della Chiesa......e la Bibbia come fai ad averla dal momento che fino "A PIETRO" NON esisteva come l'hai tu oggi? e come fai a tenerti questi Vangeli dal momento che "fino a Pietro"......non erano stati redatti.....e dopo ne sorsero parecchi detti apocrifi?
No J.A.
non si può scalvacare 2000 anni di storia, attento stai negando l'opera dello Spirito Santo nel corso della storia.....La domanda resta e dovresti rispondere......o dire che non vuoi o non ti interessa.....come forse hai appena detto.....
Dici che la Bibbia ha generato la Chiesa???????? Cristo benedetto, ma ti rendi conto che stai negando al Cristo la sua Chiesa?......un Libro genera la Sposa del Cristo?? E la Chiesa avrebbe riconosciuto la Bibbia dalla quale è stata generata...no J.A.
La Chiesa è stata generata dal Cristo.......il cap. 12 di Apocalisse parla di un "parto travagliato"......nel quale Maria e la Chiesa (quale Madre dei credenti) si fondono......il simbolo del SOLE, che sappiamo essere Cristo, LUCE vera, la riveste.....La Chiesa quale sposa del Cristo genera figli nonostante le persecuzioni...e le contraddizioni.......
Su una cosa concordiamo (Deo gratias^__^) a che la Parola esisteva PRIMA della Chiesa, ma attento...."tutto è stato fatto in visione di questo Progetto"....già Gn lo dice per bocca di Dio " Io porrò inimicizia tra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe....": Maria genera Cristo......Cristo nascendo può dare l'avvio alla Chiesa, Progetto presente nei disegni di Dio dall'eternità......
Dunque se tu parli di Bibbia, quale Parola incarnata.....posso anche arrivare a concordare la tua spiegazione.....ma se tu la Bibbia la tieni li quale Parola scitta e statica, allora non posso concordare......
La "mia" Chiesa non ti ha dato un bel niente?
Peccato, Lutero non la pensava affatto così.....
Sul fatto che per secoli "avrebbe" impedito la conoscenza delle Scritture, l'abbiamo già chiarito...appena trovo il forum te lo allego......
Infine il fatto che mi segnali di non capire....spiegalo altrimenti continueremo a giocare a ping-pong.......
La Bibbia l'abbiamo, e come vedi è su quella che ti rispondo....il fatto che non accetti le risposte è un problema tuo non mio, dal mio canto comunque sia le risposte e il dialogo non lo nego mai.......
Naturalmente ENTRAMBI di fatto non acconsentiremo che l'uno abbia "ragione" a favore dell'altro, lo sforzo che dovremo fare è di calare il paraocchi......ovvio che tu accusi me di averlo, ed io di rimando dico che lo hai tu......
Come risolverla?
Ritornando alla base, alla radice di certe verità già rivelate, come è la Chiesa con la sua autorità, alla quale invece, negate a priori ogni riferimento come dal messaggio di Teofilo completamente ignorato.......
Che tu non abbia compreso ciò che ti ho scritto in risposta alla tua frase (sul finale del tuo messaggio) lo comprendo perfettamente.......se non ho capito ripeto, spiega.....
Fraternamente C.
°Teofilo°
00sabato 5 settembre 2009 22:21
Rispondi
Consiglia  Messaggio 89 di 95 nella discussione 
Da: caterinaInviato: 13/06/2003 10.23
ops.....ho letto ora la risposta a Teofilo......benissimo ritiro quel che ho detto in precedenza a proposito......
C.

Rispondi
Consiglia  Messaggio 90 di 95 nella discussione 
Da: caterinaInviato: 14/06/2003 15.48
da parte di Raptor:

Caro JA, i problemi persistono ma spero che questa lettera venga inserita in tempi brevi.


Per rispondere a quanto dici non partirò dall’ inizio ma da una tua affermazione: smettila di vedere sempre la mala fede dell’ altro.

Probabilmente a questo punto avrai già capito che io non sono molto ecumenico. Almeno non nel modo nel quale questo termine viene comunemente inteso, cioè come una sorta di compromesso e di un “volemose bene” che non servono assolutamente a nulla.

Io ritengo la Chiesa Cattolica, insieme a quelle Chiese Orientali di matrice ortodossa, l’ unica vera prosecuzione di quella Chiesa voluta da Cristo 2000 anni fa.

Sento sempre citare la frase “L’ albero si riconosce dai frutti” e sono d’accordo. Il problema è che le Chiese Evangeliche non fanno parte dell’ albero piantato da Gesù. Sono alberi diversi o, se vogliamo restare sempre nel paragone botanico, sono come il muschio o i funghi che si aggrappano alla corteccia delle piante e da quella corteccia traggono il loro nutrimento. Ma non sono l’ albero.

Producono anch’essi frutti, a volte buoni e a volte cattivi. Ma non sono l’ albero.

Non  c’erano quando l’ albero è stato piantato, non c’erano neppure quando l’ albero è cresciuto. Si sono innestati dopo.

Non rifiuto mai il dialogo con gli evangelici in quanto ritengo che il confronto sia un mezzo per arricchirsi entrambi spiritualmente.

Il confronto, però, deve avvenire nel reciproco rispetto. Frasi come:

1)Non ho dubbi che per te siano molto difficili. ( In questo caso, però, era meglio che tu ne avessi parlato al passato)

2) Il fatto che siano stati trattati in altri forum non mi interessa ( su questa frase comunque ci ritornerò in seguito)

3)Quanto ai favori, ve li sto già facendo, raccontandovi la verità che è lì da 2000 anni circa

4)Vuoi forse insegnare il greco ai Greci

dimostrano da parte tua uno scarsissimo rispetto.

 <o:p></o:p>

Comunque passiamo alle risposte partendo proprio dalle definizioni del Rocci che tu hai riportato.<o:p></o:p>

 <o:p></o:p>

A me vanno proprio bene questi significati... Passando in rassegna tutti gli esempi, non troverai mai ginomai + semplice genitivo tradotto con "nascere, provenire da", perché in questo caso ci vuole la preposizione... Il significato di ginomai + semplice genitivo è sempre "essere", "appartenere".<o:p></o:p>

Infatti, anche La grammatica del NT, di Blass-Debrunner, fa vedere al § 162, n. 9, che ginomai + semplice genitivo si traduce sempre come "essere", oppure "essere di", e fa i casi di: Lc 20,14.33; At 20,3 e quindi anche 2 Pt 1,20.<o:p></o:p>

Ma è anche logico, come ti ho già detto: prima ancora di andare a prendere un dizionario, ci vuole il buon senso.<o:p></o:p>

 <o:p></o:p>

Veniamo adesso a Mt 16,18 dove tu dici: “la mia traduzione di quel passo è perfetta.” Sappi che solo due persone possono fare un’affermazione come la tua. Uno è Dio e l’ altro è lo stupido. Sì, perché chi studia le tecniche di traduzione ti insegna subito che non c'è mai una traduzione perfetta perché questa,semplicemente, non esiste.Tradurre è sempre un po' "tradire" il testo. Per cui, ci sono diverse traduzioni possibili, tutte di per sé legittime, nelle quali di volta in volta può essere messo in luce un aspetto piuttosto che l'altro, con un linguaggio più o meno concreto e così via. <o:p></o:p>

 <o:p></o:p>

Ma perché la tua traduzione sarebbe perfetta? Vediamo<o:p></o:p>

 <o:p></o:p>

1) perché concorda con tutte le versioni più importanti<o:p></o:p>

(E quali sarebbero "le più importanti"?)

 <o:p></o:p>

2) e soprattutto con quelle originali<o:p></o:p>

(Questa poi... Esistono delle "versioni originali"? E cosa sarebbero? Non abbiamo di per sé nemmeno un "testo originale", ma una seri di codici!)

 <o:p></o:p>

3) E’ la tua "interpretazione" di epi taute te petra ad essere sbagliata

(ah... eccoci... queste sentenze mi mancavano...!)

 <o:p></o:p>

4) ed i greci tutti<o:p></o:p>

(...i greci "tutti"? E li hai sentiti proprio tutti?  Mi fai qualche nome, per favore?) <o:p></o:p>

 <o:p></o:p>

5) concordano col sottoscritto. Ripeto quanto sopra. Vuoi insegnare il greco ai greci?<o:p></o:p>

(Allora, di fronte a questa affermazione, mi sono "ritirato" umilmente. Tramite un amico ho contattato Arthur Fojas un biblista che insegna ad Atene. A proposito, è greco.  Ecco cosa mi scrive:

 <o:p></o:p>

"Ma sulla traduzione letterale di 16,18 non c'è alcun dubbio, e anche "i greci tutti" sono d'accordo:

E anch' io ti dico: tu sei Pietro, e su questa pietra edificherò la mia chiesa, e le porte del soggiorno dei morti non la potranno vincere.

Ora, è l'interpretazione che può differire, e qui possono intervenire altri fattori, che ti fanno scegliere per una o per l'altra, ma sono fattori esterni...

Per esempio, tu sai che i greci sono quasi tutti ortodossi, per cui "preferiscono" un'interpretazione che non associ quest'espressione alla persona di Pietro... Ma tutte sono legittime e si devono rispettare...”

 <o:p></o:p>

Questo è quello che scrive un “greco”. Come vedi ne ho trovato almeno uno che non concorda con la tua traduzione.

 <o:p></o:p>

Vogliamo cercare di essere meno presupponenti e sentenziosi, per favore?  Questo vale anche per tutto il resto della tua lettera.

 <o:p></o:p>

A volte non ti rendi neppure conto di stare andando fuori dai binari. I seguenti 9 punti tu dici che sono tutti tratti dalla Bibbia. I punti erano questi:

  1. Gesù è la pietra angolare già nel VT (salmo 118). <o:p></o:p>
  2. Gesù si definisce la pietra in Mt 21, Mc 12 e Lc 20. <o:p></o:p>
  3. Dimostrazione grammaticale e contestuale che in Mt 16: 18 la Pietra su cui si fonda la Chiesa è che Gesù è il figlio del Dio vivente (discorso su taute). La Chiesa di lingua greca conferma questa lettura e non riconosce Pietro come pietra, ma la sua affermazione. <o:p></o:p>
  4. Analisi delle chiavi (come conoscenza del Vangelo che può aprire la porta del Regno dei Cieli) e del divieto di chiamare qualcuno Padre, Maestro o Guida. Quindi tale ruolo è negato esplicitamente da Gesù. <o:p></o:p>
  5. Legare e sciogliere come capacità data ai suoi seguaci. <o:p></o:p>
  6. Pascere le pecore significa per Pietro annunciare il vangelo ai Giudei. Le pecore di Gesù sono i suoi discepoli attuali, sono i Giudei di quel tempo; Gesù ha anche altre pecore che Egli stesso in un tempo futuro raccoglierà che non appartengono al popolo giudeo (cioè noi pagani) e quando Gesù parla a Pietro si riferisce alle sue attuali pecore. <o:p></o:p>
  7. Il ruolo di Pietro nel concilio di Gerusalemme non è di guida della Chiesa, ma di semplice testimone, mentre chi presiede e decide la linea della Chiesa è Giacomo. <o:p></o:p>
  8. In Gal 2 abbiamo la conferma che non c’era una guida della Chiesa tipo "primus inter pares", ma che alcuni erano reputati dagli altri le colonne della Chiesa. Nell’ordine: Giacomo, Pietro e Giovanni. Nello stesso passo abbiamo la conferma che Pietro si occupava dell’evangelizzazione dei Giudei, mentre Paolo dei pagani e Pietro non è nominato per primo. <o:p></o:p>
  9. Pietro stesso in atti 4 dichiara che la Pietra è Gesù.<o:p></o:p>

 <o:p></o:p>

Il punto 1, 2 e 9 tratti dalla Bibbia. Tutti gli altri punti sono tue interpretazioni personali. Cerchiamo di non giocare con le parole, per favore.

<o:p></o:p> 

Un’altra cosa che ti manca è il rispetto per  gli altri. Ad esempio quando dici ” Il fatto che siano stati trattati in altri forum non mi interessa” (era il punto 2 sul quale avevo detto che sarei ritornato) sbagli e sbagli di grosso. Tu qui sei un ospite e fai quello che dicono i gestori. Se noi non vogliamo che argomenti già aperti in altri forum vengano continuamente ripresi nel tempo. Non abbiamo né il tempo né la voglia di ripertere le stesse identiche cose ogni volta che un evangelico entra in questa comunità convinto di rivelarci qualcosa di nuovo.

 <o:p></o:p>

 Te lo ribadisco: non sto dicendo che sei “pregato” di rispettarli. NO, sei “tenuto” a rispettarli. Sono stato abbastanza chiaro? Quindi vatteli a leggere ( se non sai dove sono chiedicelo e ti daremo i collegamenti) e sulla base di quanto è stato già scritto continueremo la discussione.

 <o:p></o:p>

Un’ ultima considerazione la merita questa frase: “Quanto alla mancanza di volontà di dialogo, mi pare che tu stia cercando solo delle scuse per chiudermi la bocca, anzi, la tastiera. Io ho sempre risposto ai vostri commenti. E’ chiaro però che voglio andare avanti.”<o:p></o:p>

 <o:p></o:p>

Se tu per risposte intendi delle affermazioni apodittiche e prive di prove, allora è vero, lo hai fatto. <o:p></o:p>

 <o:p></o:p>

Anche noi vogliamo andare avanti e vogliamo farlo insieme a te. Ma lo faremo solo se in futuro eviterai di raccontare balle (“ i greci tutti concordano con il sottoscritto”) se ragionerai con un po’ di umiltà (“la mia traduzione di quel passo è perfetta”) e soprattutto con desiderio reale di dialogo (“Quanto ai favori, ve li sto già facendo, raccontandovi la verità che è lì da 2000 anni circa”).

 <o:p></o:p>

Le offese personali non le inserisco nell’ elenco perché ormai ci sono abituato.

 <o:p></o:p>

Saluti


Rispondi
Consiglia  Messaggio 91 di 95 nella discussione 
Da: TeofiloInviato: 16/06/2003 22.06

Caro Y.A.

Chiedo scusa per il post un tantino lungo, ma mi sembrava necessario. Tieni conto inoltre che non posso dedicarmi spesso alle risposte.

Tu dici:

>
Luca descrive il primo concilio della Chiesa raccontandoci i momenti più significativi. All’inizio c’è una vivace discussione fra legalisti e non. Poi il discorso di Pietro che quindi non è affatto il discorso di apertura del concilio. Poi ci sono le testimonianze di Paolo e Barnaba che rafforzano quella di Pietro ed infine c’è la delibera di Giacomo (che fra l’altro chiama Pietro col nome originario di Simone). La deduzione finale ed incontrovertibile è che Pietro non ha presieduto quel concilio. Il che è strano se tutte le vostre interpretazioni, su come vanno letti i vari passi dei Vangeli già ampiamente discussi, fossero corrette. Non resta che ammettere che Pietro non era il primus inter pares o il padre dei padri né l’autorità ultima della Chiesa di quei tempi.>

Rispondo:

I primi versetti del capitolo 15 ci informano che in seno alla comunità cristiana era in atto un’animata controversia suscitata da alcuni membri della setta dei farisei che avevano accolto Gesù: essi infatti contestavano i missionari Paolo e Barnaba per la prassi da loro adottata nei confronti dei pagani divenuti cristiani rispetto alla circoncisione e alla legge di Mosè. Tra l’altro, dobbiamo ricordare che anche Paolo apparteneva alla medesima setta.

In seguito alla crescente importanza che rivestiva Antiochia nella diffusione del Vangelo, sia in ambito giudaico che ellenistico, questi farisei convertiti si spostano da Gerusalemme ad Antiochia pretendendo dai predicatori della Chiesa missionaria che tutti i pagani che avessero abbracciato la fede cristiana si facessero circoncidere in rispetto alla legge di Mosè.

A questo proposito possiamo fare alcune considerazioni che animarono il Primo Concilio della Chiesa:

· appare evidente che nella chiesa nascente
non è chiaro e automatico il significato della salvezza offerta da Gesù in rapporto alla pratica religiosa del mondo ebraico;

· si riconoscono agli apostoli, responsabili della comunità di Gerusalemme, capacità e autorità per risolvere questo problema cruciale;

·
da questo episodio si comprende anche come sia impossibile fare a meno della autorità ecclesiale per avere un giusto rapporto con i contenuti della fede.

Infatti inviano una Lettera in comunione che dice: "Gli apostoli e gli anziani ai fratelli di Antiochia, di Siria e di Cilicia che provengono dai pagani, salute! [24]Abbiamo saputo che alcuni da parte nostra, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con i loro discorsi sconvolgendo i vostri animi. [25]Abbiamo perciò deciso tutti d'accordo di eleggere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Barnaba e Paolo, [26]uomini che hanno votato la loro vita al nome del nostro Signore Gesù Cristo >.

In questa lettera che è in sostanza il documento ufficiale del Concilio di Gerusalemme appare come decisa, definita, risolta la questione a partire dall’autorità che lo ha stilata e cioè dall’autorità apostolica riconosciuta da tutti. E’ da sottolineare che se a Paolo fosse stata attribuita una autorità pari a quella delle COLONNE il problema non si sarebbe nemmeno posto. Mentre Paolo è guidato da una rivelazione a far ricorso agli apostoli per decidere sul da farsi e per riportare la pace nell’ambito delle comunità che egli andava fondando.


Vs 6-12: discorso di Pietro

Gli apostoli e gli anziani si radunano per risolvere il problema e vi è una discussione preliminare che permetteva a tutti di mettere in tavola le questioni. Allora probabilmente non esistevano circolari con i punti all’ordine del giorno da trattare, e questo era una prassi correntemente seguita anche nelle fasi decisionali del sinedrio di allora. In modo analogo dunque, Pietro, consapevole del ruolo assegnatogli espressamente da Gesù:

"a te darò le chiavi per legare e sciogliere",-

"conferma i tuoi fratelli nella fede"-

"pasci le mie pecorelle" –

"Qual è l’amministratore fedele e prudente che il padrone ha POSTO A CAPO della sua casa per dare a ciascuno, a suo tempo, la propria razione di viveri"),

SI ALZO’ in mezzo ai fratelli, che fecero silenzio. Anche questo silenzio è molto significativo ed indica rispetto e attesa di una definizione.

Inoltre questa espressione di Luca ricorda un’altra occasione significativa in cui Pietro si alzò: Atti 2,14: Allora Pietro, levatosi in piedi con gli altri Undici, parlò a voce alta così…..

Pietro prende la parola e indica i criteri per risolvere il dilemma:

· è stato Dio ad inviare Pietro a predicare e a battezzare i pagani;

·
Dio ha donato loro lo Spirito Santo e la purificazione del cuore senza che fosse chiesta la circoncisione;

· la salvezza, dono gratuito, è offerta allo stesso modo, cioè per grazia, sia ai pagani che agli ebrei; Tutto questo Pietro lo espone con la massima chiarezza nel suo discorso che ha la solennità, di una definizione esplicita e dirimente.


6Allora si riunirono gli apostoli e gli anziani per esaminare questo problema. 7Dopo lunga discussione, Pietro si alzò e disse:

"Fratelli, voi sapete che già da molto tempo Dio ha fatto una scelta fra voi, perché i pagani ascoltassero per bocca mia la parola del vangelo e venissero alla fede. 8E Dio, che conosce i cuori, ha reso testimonianza in loro favore concedendo anche a loro lo Spirito Santo, come a noi; 9e non ha fatto nessuna discriminazione tra noi e loro, purificandone i cuori con la fede. 10Or dunque, perché continuate a tentare Dio, imponendo sul collo dei discepoli un giogo che né i nostri padri, né noi siamo stati in grado di portare? 11Noi crediamo che per la grazia del Signore Gesù siamo salvati e nello stesso modo anche loro".
12Tutta l'assemblea tacque e stettero ad ascoltare Bàrnaba e Paolo che riferivano quanti miracoli e prodigi Dio aveva compiuto tra i pagani per mezzo loro.

13Quand'essi ebbero finito di parlare, Giacomo aggiunse: 14"Fratelli, ascoltatemi. Simone ha riferito come fin da principio Dio ha voluto scegliere tra i pagani un popolo per consacrarlo al suo nome…


Gli Atti riportano a conclusione della discussione, come primo intervento concludente, quello di Pietro mentre riportano per ultimo quello di Giacomo.

E’ possibile dire quale dei due apostoli abbia un posto di preminenza a partire solo da questa sequenza di interventi?

Perché dovrebbe essere considerato più importante l’ultimo intervento e non il primo, (che però conclude tutte le discussioni)?

E’ evidente che la posizione di questi apostoli deve essere ricercata nell’ambito di tutti gli altri dati della Scrittura al fine di inquadrarli bene nell’ambito del Concilio. E in tal caso, alla luce di quanto Cristo ha detto a Pietro personalmente e specificamente, non vi possono essere dubbi su chi abbia la posizione più rilevante.

Chi si attende che Pietro, nel dare la sua definizione del problema durante il Concilio, dica: "io sono il pastore di tutto il gregge di Dio, posto a capo, per confermare tutti voi, e con la potestà di legare e sciogliere", evidentemente non tiene conto dell’inizio sobrio della Chiesa nascente, del carattere umile di Pietro (conseguito dopo le sue cadute, a differenza del carattere autoritario di Paolo che in molte occasioni dà ORDINI senza tanti problemi, e fa valere fortemente la sua posizione di ministro del Signore (come in 1 Cor.16,1 / 1Tes.4,11 / 2Tes.3,4-6-12 /1Cor.5,3), e non tiene conto che, nel caso di CEFA, questo era già chiaro perchè era stato già il Signore a dirlo, e che anche Paolo sa bene dal momento che, lo va a visitare all’inizio della sua missione e poi quando vi è un grave problema da risolvere. Tra coloro che erano apostoli vi erano quelli che erano le colonne, e tra coloro che erano le colonne, vi era colui che era la "Roccia".

La considerazione logica è questa: se Paolo, nelle sue lettere si dimostra tanto autoritario e imperioso, e gli si accorda tanta autorità, perché a Pietro si vuol negare una autorità ancor maggiore, dal momento che il Vangelo è esplicito al riguardo, e le decisioni nel Concilio lo riconfermano, anche se Pietro non usa espressioni imperiose come Paolo era solito fare nelle sue lettere?


Barnaba e Paolo, durante il Concilio si limitano a riportare delle testimonianze sul piano pratico ma non dottrinale. Giacomo, si richiama in primo luogo esplicitamente al discorso di Pietro, che chiama Simone in tono confidenziale, (ma che aveva ricevuto il nuovo nome CEFA da Cristo stesso,), al quale conferisce autorevolezza, ribadendo la sua decisione e per dire anch’egli di essere d’accordo, rimarcando alcune regole per uniformare il comportamento dei pagani a quello degli ebrei al fine di non scandalizzarli su alcuni punti particolarmente significativi per le loro convinzioni.


Vs 22-35: lettera apostolica per le comunità

La comunità accoglie le deliberazioni espresse prima da Pietro e poi da Giacomo, condivise da tutti gli apostoli ed anziani, proprio in forza dell’autorità ad essi accordata, e viene stilato un documento ufficiale da inviare ad Antiochia, in Siria e in Cilicia per il tramite di alcuni fratelli.Di questo episodio è molto importante sottolineare:

· che la comunità di Gerusalemme riveste un primario ruolo legislativo: è lo stesso ruolo che hanno continuato ad esercitare fino ad oggi attraverso i Concili.

· la subordinazione di Antiochia e delle altre comunità all’autorità degli apostoli e di questo Concilio;

· l’arbitrarietà dell’iniziativa personale e autonoma di alcuni uomini non autorizzati e non deputati a disciplinare la prassi religiosa della chiesa; .....[24]Abbiamo saputo che alcuni da parte nostra, ai quali noi non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con i loro discorsi sconvolgendo i vostri animi.

. il fatto che perfino Paolo, pur avendo avuto una elezione soprannaturale, e pur non avendo dubbi sulla linea corretta da seguire, deve ricorrere all’autorità degli apostoli e del Concilio per decidere questioni importanti per tutta la Chiesa.

· la consapevolezza che la decisione presa nel Concilio è autorizzata dallo Spirito Santo.



Nonostante tutte le considerazioni logiche che tutti dovrebbero fare sul primo concilio che è paradigmatico anche per tutti quelli successivi, si continua ancora purtroppo a porre in dubbio le parole di Cristo riguardo a Pietro, a danno di se stessi e della unità del Corpo di Cristo stesso che è la Chiesa redenta col Suo sangue. Mi auguro davvero caro YA che tu possa riconsiderare nella giusta ottica l’intera vicenda, tenendo conto di tutti i dati della Scrittura.

Riprendo brevemente per non appesantire troppo il messaggio, qualche altra tua espressione:

Vedi sopra. In realtà non c’è limitazione territoriale, ma di gruppi etnici. Nel caso specifico, a Pietro spetta l'onore e l'onere di evangelizzare il popolo eletto.

Spetta anche l’onore e l’onere di decidere e definire, insieme agli altri apostoli, questioni inerenti i pagani come appare chiaro dalle decisioni del Concilio che Paolo da solo non potè definire.


Come si può notare la verifica avviene non la prima volta con Pietro o Giacomo, ma solo la seconda volta. Paolo sottopone la sua predicazione agli anziani a causa del problema di cui si parla in Atti 15. Mi pare che ancora la figura di Pietro non emerga come la guida della Chiesa.

La prima volta che Paolo si recò da Pietro avvenne 14 anni prima. Bisogna chiedersi: cosa ci andò a fare? Come mai proprio da Pietro e non da altri? Le risposte devono venire dal fatto che Pietro era il rappresentante visibile della Chiesa.



E mi pare di avervi già citato il passo in cui Gesù stesso vietò ai suoi discepoli di chiamare chicchessia guida, padre o maestro. Tutti titoli che voi siete soliti applicare al romano pontefice.

da 1 Cor.12,28

Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo

come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri;


da Efes. 4,11

E` lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come

profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo.


da 1 Timoteo 2

Sono stato fatto banditore e apostolo dico la verità, non

mentisco, maestro dei pagani nella fede e nella verità.


da 2 Timoteo 1,11

Cristo Gesù, che ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l'immortalità per mezzo del vangelo, del quale io sono stato costituito araldo, apostolo e maestro.



da GIACOMO 3,1

Fratelli miei, non vi fate maestri in molti, sapendo che noi riceveremo un giudizio più severo, poiché‚ tutti quanti manchiamo in molte cose.



1 Cor.4,15

Potreste infatti avere anche, diecimila maestri in Cristo, ma non certo molti padri, perché‚ sono io che vi ho generato in Cristo Gesù , mediante il vangelo.

Come mai gli apostoli usano tanto tranquillamente termini come "maestro" e " padre" se Gesù aveva ingiunto categoricamente di non usarli?. Evidentemente anche in questo caso, il significato non è quello che i protestanti generalmente attribuiscono alle parole di Cristo, e i cattolici usano questi termini allo stesso modo degli apostoli.

La Chiesa di Gerusalemme a quanto pare era la sede di quasi tutti gli Apostoli. Non era la Chiesa di Roma. La Chiesa di Gerusalemme era la sede delle colonne e dei più stimati della Chiesa.

All’inizio degli Atti troviamo Gerusalemme, alla fine degli Atti troviamo Roma.

Pietro risiedeva a Gerusalemme. Lo si evince da tutti i contesti.

Si spostava anche, come risulta ad esempio da Atti 8,14.


Allora quando è nominato per secondo non vale, mentre quando è nominato per primo, vale?

Se molte volte compare come il primo, vi è un motivo, così come vi è quando viene nominato al secondo. Ad ogni cosa va dato il suo valore.


Ricorda che apparve per primo ad una donna.

Ma Paolo in 1 Cor.15 si limita a ricordare solo le apparizioni ad uomini, e al primo posto elenca Pietro.

Con affetto


Rispondi
Consiglia  Messaggio 92 di 95 nella discussione 
Da: StefanoSInviato: 17/06/2003 16.58
Riguardo al noto passo di Mt 16,18 Pietro viene così denominato da Gesù, perchè è il primo ad avere riconosciuto in Gesù Cristo la pietra d'angolo, il fondamento su cui è necessario costruire (1Cor 3,10)
Sia ben chiaro che questa non è un'interpretazione inventata da me, ma fu insegnata da numerosi padri della Chiesa, e oggi è insegnata dalle Chiese Ortodosse.
Al più presto per dimostrare che questo è vero inserirò dei testi patristici (che mi invierà un amico ortodosso) che dimostrano che questa non è un'invenzione protestante, ma è anzi precedente alla tradizionale interpretazione cattolica.
Stefano.

Rispondi
Consiglia  Messaggio 93 di 95 nella discussione 
Da: caterinaInviato: 18/06/2003 20.42
Da parte di raptor che purtroppo ha ancora dei problemi, inserisco quanto segue:

2Pt 1,16-21

16 Infatti, non per essere andati dietro a favole artificiosamente inventate vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signore nostro Gesù Cristo, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua grandezza. 17 Egli ricevette infatti onore e gloria da Dio Padre quando dalla maestosa gloria gli fu rivolta questa voce: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto". 18 Questa voce noi l´abbiamo udita scendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte. 19 E così abbiamo conferma migliore della parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere l´attenzione, come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e la stella del mattino si levi nei vostri cuori. 20 Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione, 21 poiché non da volontà umana fu recata mai una profezia, ma mossi da Spirito Santo parlarono quegli uomini da parte di Dio.  (Conferenza Episcopale Italiana)

In modo particolare porto altre traduzioni:

tou/to prw/ton ginw,skontej o[ti pa/sa profhtei,a grafh/j ivdi,aj evpilu,sewj ouv gi,netai ouv ga.r qelh,mati avnqrw,pou hvne,cqh profhtei,a pote,( avlla. u`po. pneu,matoj a`gi,ou fero,menoi evla,lhsan avpo. qeou/ a;nqrwpoiÅ  (testo originale greco del v. 20-21).

Sappiate anzitutto questo: a nessuna profezia della Scrittura compete un' interpretazione soggettiva. (Nuovissima versione della Bibbia)

First of all you must understand this, that no prophecy of scripture is a matter of one's own interpretation, because no prophecy ever came by human will, but men and women moved by the Holy Spirit spoke from God. (New Revisited Standard Version)

hoc primum intellegentes quod omnis prophetia scripturae propria interpretatione non fit, non enim voluntate humana adlata est aliquando prophetia sed Spiritu Sancto inspirati locuti sunt sancti Dei homines (Vulgata)

Y hay que tener muy en cuenta, antes que nada, que ninguna profecía de la Escritura es de interpretación privada; porque jamás fue traída la profecía por voluntad humana; al contrario, los hombres hablaron de parte de Dios siendo inspirados por el Espíritu Santo. (Reina Valera Actualizada)

sapendo prima questo: che nessuna profezia della Scrittura è soggetta a particolare interpretazione Nessuna profezia infatti è mai proceduta da volontà d' uomo, ma i santi uomini di Dio hanno parlato, perché spinti dallo Spirito Santo.  (La Nuova Diodati)

Sappiate prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura proviene da un' interpretazione personale; infatti nessuna profezia venne mai dalla volontà dell' uomo, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perché sospinti dallo Spirito Santo.  (La Sacra Bibbia Nuova Riveduta)

indem ihr dies zuerst wißt, daß keine Weissagung der Schrift aus eigener Deutung geschieht.
 Denn niemals wurde eine Weissagung durch den Willen eines Menschen hervorgebracht, sondern von Gott her redeten Menschen, getrieben vom Heiligen Geist.  (Revedierte Erbelfelter)



Penso che per capire pienamente cosa dice questo brano bisogna capire il significato dell´opera in generale. Ecco allora una sintesi della Prima e Seconda lettera di Pietro.

Prima lettera di Pietro
Lo schema ideologico potrebbe essere:
*Dio
* Gesù Cristo -> preesiste, ispira i profeti mediante lo Spirito, ha donato la salvezza dando la vita, è risorto e verrà nella parusia.
* L´Uomo -> che era peccatore, ma ora salvato mediante il Battesimo, con vita nuova alimentata  dall´azione dello Spirito e dalla parola di Dio.
* La Chiesa, anche se non nominata espressamente. I cristiani sono membra di Cristo (4,16), costituiscono un edificio vivente (2,4-8), Cristo è il pastore supremo del gregge formato dai Cristiani. I "presbiteri" (vescovi) sono i pastori visibili che devono aver cura del gregge, sacrificandosi per essi (5,1-3). Pietro si presenta come loro capo: impartisce ordini e direttive. L´autore concepisce il popolo cristiano come un gregge affidato alla custodia vigilante di pastori (vescovi). Esiste un capo-pastore, Cristo (5,4), esistono dei pastori, che, sotto Cristo hanno una vera responsabilità nei confronti del gregge.

Seconda Lettera di Pietro
Per quanto riguarda la SCRITTURA, ha un valore determinante, è illuminata dall´esperienza diretta con Cristo (1,19). Nata sotto l´influsso dello Spirito, dovrà essere capita e interpretata nello stesso contesto, alla luce dello Spirito, ciò esclude l´interpretazione capricciosa e arbitraria.

Analisi linguistica e interpretazione
profhtei,a: significa "profezia, ministero profetico (Ap 11,6), detto o scritto profetico, carisma profetico (1Cor 12,10), predicazione (a questo punto anche scritta, poiché il Nuovo Testamento era già scritto). Il Grande Lessico del Nuovo Testamento dice: è il carisma dell´annuncio profetico della primitiva comunità cristiana donato dallo Spirito. L´annuncio della morte e la risurrezione di Cristo non è traducibile solo con profhtei,a ma anche con didach (che troviamo 12 volte negli scritti della Chiesa primitiva es. At 2:  Essi partecipavano assiduamente alle istruzioni degli apostoli, alla vita comune, allo spezzare del pane e alle preghiere).
grafh/j: della Scrittura. Scrittura a questo punto è anche il Nuovo Testamento. La profezia annuncio), citata un tempo e poi messa per iscritto è, come la Scrittura dell´Antico Testamento, sostenuta dallo Spirito Santo e viene da Dio. Ma abbiamo in questo brano il riferimento ai Profeti perché ora la profezia è stata compiuta in Gesù e i discepoli sono testimoni e portatori di questa profezia di morte e risurrezione, in linea con i profeti dell´antico Testamento. Per questo nel nostro contesto profezia e annuncio sono uniti, perché la profezia è rivelazione e testimonianza di Gesù Cristo ad opera degli Apostoli (vv. 18-19). Elemento in comune tra Antico e Nuovo Testamento è l´origine comune nello Spirito Santo. E se i profeti antichi hanno anticipato, per iscritto, la morte e la risurrezione di Cristo, ora la testimonianza Apostolica compie e interpreta la loro profezia.
ivdi,aj evpilu,sewj: interpretazione personale o particolare, anche perché l´unico modo di interpretare la Scrittura è con lo Spirito Santo. Confrontiamo con 1,21 che è il versetto successivo e 3,16:
"come in tutte quelle lettere in cui parla di questi argomenti, ci sono dei punti difficili a capire, che persone incompetenti e leggère stravolgono, al pari delle altre parti della Scrittura, a propria rovina personale".
La nota della Nuovissima versione della Bibbia dice: nate dallo Spirito, le profezie contenute nella Scrittura vanno interpretate e capite  in armonia con lo Spirito. Ciò esclude ogni interpretazione estranea al contesto spirituale, come appunto l´interpretazione personalistica (capricciosa, cervellotica).
Ecco allora spiegato anche il contesto di questo riferimento alle non interpretazioni personali della Scrittura.
gi,netai: è vero viene dal verbo ginomai il quale può significare, e cfr. le traduzioni in lingue, "accadere, succedere, fare, essere, esser fatto" e non esclusivamente "originare".
Nel v. 21 troviamo la dottrina dell´ispirazione di tutta la Scrittura, anche il NT e lo vogliamo confrontare con la 2Tm 3,2: Ogni Scrittura, infatti, è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare nella giustizia.

Ora se la Scrittura, ispirata dallo Spirito e da Dio, può essere interpretata con verità solo con l´aiuto dello Spirito, dove si trova lo Spirito, e come avviene l´interpretazione con l´aiuto dello Spirito?
È la Chiesa Apostolica che ha lo Spirito e quindi interpreta secondo lo Spirito che le è stato donato.

cfr. i seguenti passi:

Gesù rispose loro: «La mia dottrina non è mia, ma di Colui che mi ha mandato.
Se uno vuol fare la sua volontà, conoscerà riguardo alla dottrina se è da Dio o se parlo da me stesso.
Colui che parla da se stesso cerca la propria gloria, chi invece cerca la gloria di Colui che l'ha mandato, questi è veritiero e in lui non c' è impostura.

Gesù disse loro di nuovo: "Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch´io mando voi".  Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: "Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi".

Non trascurare il carisma che è in te e che ti fu dato per mezzo della profezia insieme all'imposizione delle mani dei presbiteri. (si parla del vescovo)

Chi, infatti, conobbe la mente del Signore da poterlo dirigere* Ora noi abbiamo la mente di Cristo.

Osservazioni (riprendendo le questioni dell´amico protestante)
* Pietro parla della Parola scritta, la profezia, ma quale? Perché dopo il nostro esame parla appunto della predicazione della Chiesa.
* La Parola scritta è salda e profetica, come scritte sono anche le Parole di Cristo e degli Apostoli, i quali manifestano la profezia in modo "pieno", testimoniandola e interpretandola fino alla venuta della Luce.
* I Profeti hanno ascoltato lo Spirito Santo, la Chiesa nata dallo Spirito Santo, ha ascoltato e ora trasmette con autorità ciò che le suggerisce per arrivare alla conoscenza perfetta del Cristo.


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Consiglia  Messaggio 94 di 95 nella discussione 
Da: StefanoSInviato: 18/06/2003 20.56
Rileggo quanto affermato da Raptor in una prospettiva evangelica:
parla appunto della predicazione della Chiesa.
* La Parola scritta è salda e profetica, come scritte sono anche le Parole di Cristo e degli Apostoli, i quali manifestano la profezia in modo "pieno", testimoniandola e interpretandola fino alla venuta della Luce
Ecco appunto la massima importanza della Parola di Dio, ogni cristiano è membro della chiesa (noi siamo la chiesa) e quindi guidato dallo Spirito Santo ricevuto nel momento della Nuova Nascita deve leggere la Bibbia e applicarla nella sua vita finchè arriverà la Luce e conoscerà pienamente (1Cor 13,9)
* I Profeti hanno ascoltato lo Spirito Santo, la Chiesa nata dallo Spirito Santo, ha ascoltato e ora trasmette con autorità ciò che le suggerisce per arrivare alla conoscenza perfetta del Cristo.
Certamente: i cristiani nati di nuovo che sono stati riscattati dal sangue dell'Agnello sono gli unici che possono predicare il vangelo per quello che è, perchè in loro vive lo stesso Spirito che ha ispirato la Parola e fa loro comprendere i testi secondo le intenzioni degli autori che erano ispirati dallo stesso Spirito.
Avendo lo stesso Spirito degli Apostoli è quindi possibile comprendere il senso pieno della Scrittura anche se vi è una frazione storica.
Una persona che invece non è nata di nuovo non può comprendere la Parola in senso spirituale, ma può solo presentare dottrine e formule, ma non vi è alcuna ingerenza di Dio, sono solo parole umane e quindi fallaci che portano facilmente verso dottrine errate, osservate alla luce dello Spirito che ha ricevuto chi è nato-di-nuovo attraverso la sola fede.
(ad esempio: Elia comprendeva correttamente le Scritture anche se il clero dell'epoca non approvava la sua interpretazione delle Scritture, ma Elia aveva lo stesso spirito che aveva Mosè quando scrisse la Parola, nonostante questo una mente non rinnovata avrebbe visto in Elia solo un ribelle che disubbidiva alla gerarchia sacerdotale)

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Consiglia  Messaggio 95 di 95 nella discussione 
Da: SweetHawkInviato: 18/06/2003 23.06
Gentile Stefano... come puoi dire una cosa del genere? Che i nati_di_nuovo sono i detentori della verità e il resto poco più che arruffoni intellettuali?
Scusa ma penso che a questa cosa non ci credi neanche tu.... perchè è una fandonia....
L'esperienza della nuova_nascita è una pratica strettamente evangelica e come tale va vista... perchè sai bene che gente nata_di_nuovo fa le peggiori nefandezze esattamente come altri... e gente non nata_di_nuovo vive esistenze sante e veramente più alte della media...
Ora se io devo accettare sta cosa non ci siamo proprio...
Anzi ti faccio ridere (o piangere non so)... come sai sono di origini familiari protestanti. Ora quasi tutti cattolici chi per motivi intellettuali e spirituali come me, chi per motivi di situazioni contingenti. Tra i miei familiari ci sono dunque alcuni nati_di_nuovo, altri no ecc ecc... Devo forse raccontarti altre cose per essere più chiaro?
Lasciamo stare perchè sai bene dove andrei a finire... e allora certe cose lasciamole a chi abbocca e non a chi capisce le cose come vanno....

PACE E BENE
°Teofilo°
00sabato 5 settembre 2009 22:24
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Da: StefanoSInviato: 19/06/2003 17.31
 Non capisco proprio che vuoi dire sweethwk.....
Un credente nato-di-nuovo rimane una persona normalissima esteriormente, non diversa da chiunque altro nell'aspetto esteriore.
Quello che è cambiato è il suo spirito che prima era morto, e ora è stato vivificato dallo Spirito Santo, è rigenerato per sola Grazia immeritata.
Per Dio siamo tutti marci e degni dell'inferno, siamo senza speranza, l'unico modo per avere la salvezza e riconoscere la propria peccaminosità intrinseca, non dire "ho fatto del male" ma ammettere che è la nostra natura umana stessa che ci porta verso il male!
Solo chi è nato-di-nuovo comprende la Parola nel suo senso vero perchè ha lo Spirito di chi la ha scritta.
Riguardo alle esperienze mistiche dei credenti non nati-di-nuovo, la spiegazione più chiara è nella testimonianza dell'ex-prete Chiniquy, egli era un sacerdote cattolico che più volte visse esperienze mistiche adorando il "santissimo sacramento"....dopo avere però conosciuto degli evangelici ed avere lui stesso accettato Gesù come Salvatore ed essere anch'egli nato di nuovo, si rese conto che quelle esperienze mistiche altro non erano che la sua auotesaltazione intellettuale se non un trucco del diavolo!

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Da: chisolmInviato: 19/06/2003 17.58
Per Dio siamo tutti marci e degni dell'inferno, siamo senza speranza, l'unico modo per avere la salvezza e riconoscere la propria peccaminosità intrinseca, non dire "ho fatto del male" ma ammettere che è la nostra natura umana stessa che ci porta verso il male!
"Facciamo l'uomo a nostra immagine...". Stando al Genesi e al piccolo pensiero riportato, si dovrebbe arguire che Dio è marcio. Secondo le leggi della retorica e della logica, sarebbe meglio parlare al singolare... Questo non per escludere la famiglia umana dall'evento "peccato", ma per rivestire d'un minimo d'umiltà quello che si dichiara. Se poi, il modo di vedere la Grazia è questo, che Dio ci salvi. Ah, dimenticavo: l'ammissione della debolezza naturale è cosa buona, purché non diventi la classica giustificazione per una carne debole... Sperando di non aver urtato la sensibilità di alcuno, vi auguro una buona serata...
Chisolm

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Da: StefanoSInviato: 19/06/2003 18.16
Facciamo l'uomo a nostra immagine...". Stando al Genesi e al piccolo pensiero riportato, si dovrebbe arguire che Dio è marcio
Infatti Adamo ed Eva, prima della caduta erano perfetti, ma sono decaduti in seguito al peccato, e sono diventati mortali.
Il fatto che l'uomo sia imperfetto, che si ammali e muoia è il segno esteriore della corruzione che c'è interiormente nella sua anima.
l'ammissione della debolezza naturale è cosa buona, purché non diventi la classica giustificazione per una carne debole
Che faremo dunque? Peccheremo forse perché non siamo sotto la legge ma sotto la grazia? No di certo! (Romani 6,15)
Stammi bene...

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Da: IyvanInviato: 19/06/2003 19.00
Infatti Adamo ed Eva, prima della caduta erano perfetti, ma sono decaduti in seguito al peccato, e sono diventati mortali.
Pace a te. Stefano.
Una domanda: se erano perfetti, come avrebbero potuto cadere?
La perfezione presuppone anche una piena consapevolezza e una perfetta capacità di discernimento.
Credo che non sia appropriato il termine "perfetti", se l'esercizio del libero arbitrio sfocia poi nel peccato di superbia, come dev'essere avvenuto. Allora in cosa consisteva questa perfezione?
"Dio fece l'uomo a Sua immagine e somiglianza" ... è chiaramente riferito allo spirito, ma la "somiglianza" non certamente significa la perfezione divina.
Lo spirito è caduto proprio a motivo di una scelta errata e l'errore può essere determinato solo dall'imperfezione (già la superbia, di per se stessa, è un'imperfezione dello spirito)
Fraternamente

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Da: caterinaInviato: 19/06/2003 22.21
Chisolm diceva:
 
Facciamo l'uomo a nostra immagine...". Stando al Genesi e al piccolo pensiero riportato, si dovrebbe arguire che Dio è marcio......
Stefano riprende la frase e risponde:
Infatti Adamo ed Eva, prima della caduta erano perfetti, ma sono decaduti in seguito al peccato, e sono diventati mortali.
........quindi arguisco due cose da stefano che Dio è marcio e che Dio è mortale........
Stefano aspetta.....posso comprendere che stai trascorrendo un periodo cupo, ma ti prego.......rifletti prima di scrivere.....non per noi che leggiamo ma per te stesso.....questo tuo ragionamento è da suicida puro......
se questa è una motivazione del rinascere di nuovo......bè preferirei anche restare ateo ed ignorante nella conoscenza del Cristo e sperare solo che quanti pregano aiutino la mia anima.....
Concordo sull'imperfezione dell'uomo......ma parlare di marciume mi sembra esagerato......non dimenticarti che Dio si fece UOMO....ridusse il Verbo ad un embrione umano.....si umiliò fino in fondo.....per elevarci......proprio per farci sprofondare in pensieri come quello che hai appena trascritto....
NON estrapolare così i pezzi dalla Bibbia perchè allora dovrei citarti Gesù quando dice < SE IL TUO OCCHIO TI E' DI SCANDALO, CAVATELO.... >come mai non andiamo in giro tutti cecati?..........e a dare l'esempio dovreste essere proprio voi che ritenete di avere la perfezione dell'attuazione evangelica.....
Stai tranquillo e sereno anche tu.....
Fraternamente C.
°Teofilo°
00sabato 5 settembre 2009 22:26
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Consiglia  Messaggio 101 di 102 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 20/06/2003 1.08
Carissimi,
è un vero piacere vedere che l'argomento ha stimolato molto la partecipazione. Ne sono felice. Soprattutto per gli ultimi interventi (che ho letto molto in fretta) e che devo ancora meditare con calma.
Purtroppo l'ora è tarda. Avrei voluto rispondere, ma non ce la faccio. Pazienza. Sono costretto a salutarvi e a rinviare i miei prossimi interventi verso la metà di luglio perché domani parto per le agognate vacanze. Mare sole sole mare. Ach. Non vedo l'ora. Nel frattempo vi mando un caro saluto.
Che Gesù vi benedica e vi guidi.
Saluti.
JA

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Consiglia  Messaggio 102 di 102 nella discussione 
Da: SweetHawkInviato: 20/06/2003 1.48
Stefano cercherò di essere più chiaro....
Tu dici:

Un credente nato-di-nuovo rimane una persona normalissima esteriormente, non diversa da chiunque altro nell'aspetto esteriore. E io condivido pienamente. Poi segui: Quello che è cambiato è il suo spirito che prima era morto, e ora è stato vivificato dallo Spirito Santo, è rigenerato per sola Grazia immeritata. E io ti dico che spesso sono fesserie. Scusami il termine brutale ma è così. E ti spiego perchè... perchè lo Spirito non vivifica solo chi è nato_di_nuovo ma anzi! Ti porterei persone nate_di_nuovo che sono peggio dei morti_mai_nati... Ne ho a casa un paio e sono dati oggettivi ehheheheh Ora: questa leggenda metropolitana non raccontattemela perchè sono interno alle vicende e le cose mi sono ben note. Capisco che le storie sulla nuova_nascita sono belle, affascinanti e tutto il resto ma la verità è che la nuova_nascita rimane un'esperienza di fede personale non legata all'evento in se ma alla maturazione dello spirito nostro. E questa maturazione avviene anche quando non le chiamiamo nuove nascite ma conversioni personali, conversioni del cuore a Dio... E allora la "Nuova_Nascita" è una definizione che indica uno stato e che non va riferita a situazione legate alla legalizzazione dell'esperienza, propria di certi ambienti. Perchè vedi.... in queste cose non ci sono esclusive, nemmeno la Chiesa pretende tout court la Verità per se stessa (vedi Unitatis Redintegratio e successivi).... In coda due parole sull'ex-prete.... beh caro Stefano lasciamo stare queste cose perchè poi anch'io avrei da qualche parte qualcuno ex-pastore evangelico ecc ecc Lascia stare queste cose perchè non se ne esce e non sono soprattutto probanti!

PACE E BENE

°Teofilo°
00sabato 5 settembre 2009 22:28
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Numero di iscritti che ha consigliato questo messaggio. 0 suggerimenti  Messaggio 103 di 113 nella discussione 
Inviato: 23/06/2003 21.57
Questo messaggio è stato eliminato dal gestore o dall'assistente gestore.

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Consiglia  Messaggio 104 di 113 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_RaptorInviato: 24/06/2003 13.54
Poichè molti messaggi stavano spostando l'argomento del forum dalla trattazione originale, ho provveduto ad aprire un forum dal titolo "Per Stefano-Nuova nascita e altro" e ad inserire lì i messaggi cancellati.

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Consiglia  Messaggio 105 di 113 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_RaptorInviato: 24/06/2003 19.56
Ringraziando Caterina che in questo periodo di forzata assenza ha inserito i miei messaggi, per correttezza devo dire che il testo del messaggio n. 93 non è mio ma di un amico sacerdote che me lo ha inviato.

Rispondi
Consiglia  Messaggio 106 di 113 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_RaptorInviato: 25/06/2003 22.02
 Nuovo messaggio in DIFENDERE LA VERA FEDE
 

Perchè il Papa non è Pietro

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 Rispondi al mittente   Consiglia Messaggio 104 della discussione
Da: Raptor

Poichè molti messaggi stavano spostando l'argomento del forum dalla trattazione originale, ho provveduto ad aprire un forum dal titolo "Per Stefano-Nuova nascita e altro" e ad inserire lì i messaggi cancellati.

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Consiglia  Messaggio 107 di 113 nella discussione 
Da: caterinaInviato: 06/07/2003 9.44
Ho notato che questo forum ha subito un arresto......dalla bacheca: VERSETTI DIFESI  ....riporto una bellissima riflessione su questo capitolo...anche per leggerlo da diversi punti di vista.....e per riprendere, se volete...l'argomento....
Buona meditazione, fraternamente C.

TU SEI PIETRO, E SU QUESTA PIETRA EDIFICHERO' LA MIA CHIESA
(Mt 16,13 – 20)

(Un grazie alle Claustrali Domenicane che hanno fornito questa meditazione...si invitano TUTTI i fratelli nella fede in Cristo Gesù, a ricambiare con il ricordo nella Preghiera...)

Proviamo ora ad analizzare il testo di Mt 16,13-20 innanzitutto nel suo sviluppo letterario, per ritrovare qui gli elementi comuni proposti all'inizio.

      1) LA CORNICE: è rappresentata dai due versetti, iniziale e finale, 13 e 20. Hanno valore solo letterario, o meglio di inquadratura del vero discorso che è invece al centro del testo stesso. Notare nel 13 la formula del giungere nella regione di (e poi la specificazione), comune a molti testi di Mt.

      2) COSTRUZIONE DEL TESTO: fondamentalmente attorno a Gesù che interroga. Abbiamo tre interrogazioni: 13b Gesù prende l'iniziativa, ma sembra che siamo ancora nell'ambito del discorso che capita per caso; 15b: qui la domanda si fa più insistente, perché è rivolta direttamente ai discepoli. Non è più pura curiosità, tanto per parlare, ma è una domanda diretta, che richiede una risposta precisa, puntuale, personale. 17 Inizia il lungo monologo di Gesù, ove parla con autorità, e spiega altrettanto autorevolmente che la risposta di Pietro non è merito suo, ma un dono del Padre, con il quale peraltro Lui ha un rapporto molto particolare, e poi investe Pietro di autorità.

      3) LIVELLO DI INTERPRETAZIONE: sono le parole e i gesti di accesso di comprensione di un testo evangelico. Finche non si è trovato il centro del discorso nell'opera (parole e gesti) di si è ancora trovata la chiave di lettura del testo stesso.

      a) CONTRASTO TRA QUELLO CHE HA CAPITO LA GENTE E I DISCEPOLI: È questo il nucleo interpretativo del testo. Gesù chiede, sembra quasi incidentalmente, che cosa pensa la gente di Lui. E ottiene risposte molto belle, ma anche molto umane. Viene paragonato a Giovanni il Battista, il più grande dei profeti, uomo tutto di un pezzo, già conosciuto ai lettori di Mt perché presentato nel cap.3, all'inizio della vita pubblica di Gesù ma è solo un profeta, anche se il più grande tra i figli dell'uomo; Elia: profeta tutto d'un pezzo, uomo duro fino alla violenza con gli oppositori della Torah (tanto da uccidere materialmente i sacerdoti di Baal), ma è sempre un profeta, Geremia: tra tutti i profeti il più innamorato di Dio, tanto da rinunciare ad una famiglia propria, unico caso nell'AT) per dedicarsi tutto alla diffusione della Parola, ma anche lui solo un profeta. Ma non basta, e Gesù pone ora la domanda diretta ai discepoli: e chi sono io? che posto ho nella vostra vita, voi che mi siete stati intimi?

      b) INTIMITA' NELL'AMORE CRITERIO PER CONOSCERE ILSIGNORE: la domanda di Gesù non viene fatta a caso di Gesù. Non basta la risposta della gente, perché è la conoscenza dall'esterno, solo intellettuale, non del cuore, o dell'esistenza. Conoscere significa essere intimo di una persona , condividere tante cose, e tante esperienze con lui, solo cosi si può penetrare nel suo mistero interiore ( cfr. conoscere a livello esegetico- tecnico la Parola, e conoscere = esperienza: solo la familiarità, l'abitudine all'incontro di questa conoscenza = lectio divina). La domanda di Gesù è un invito a far uscire allo scoperto il livello di intimità e di conoscenza delle persone a Lui più vicine: chi sono io per voi, cosa rappresento nella vostra vita?

      c)RISPOSTA DI PIETRO: emerge la personalità Pietro, che ben ha compreso la portata esistenziale di quella domanda, e ne accetta la provocazione. Avrebbe potuto rispondere in tanti altri modi, cosa che farà altrove: "Abbiamo lasciato tutto… Così emerge anche la personalità di Pietro, persona da definire, ma nella sua progressiva comprensione disposto a giocare fino in fondo la sua vita. Tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente.

      TU SEI: cfr. Io sono di Gv, i l'Io Sono colui che è (Es 3) significa che Lui è esistente, tutto il resto ne dipende, ne sussiste.

      IL CRISTO: sei l'unico unto, consacrato, Santo, il presente della divinità nell'umanità (cfr. IS 61), ove l'attribuzione del compito di salvezza e di pacificazione radiale del profeta è attribuito a Cristo, è realizzato in Lui. E così di tanti altri testi della Parola, che in Lui, e Lui solo, trovano il loro compimento. La risposta di Pt mette in evidenza l'unicità assoluta di quel tu, e ne trae le conseguenze per l'opera della salvezza. Lo Spirito della Vita è su di Lui: lo stesso spirito insufflato da Dio nel fantoccio di terra da Dio creatore. Tutti siamo figli di Dio perché tutti siamo messi nella vita dal dono dell'insufflazione dello Spirito, ma Lui è IL FIGLIO: quest'articolo IL distingue un figlio tutto diverso rispetto a tutti noi: Lui è l'unico, l'unigenito figlio.(cfr. in Gv la differenza tra uios attribuito solo a Gesù, noi siamo bambini, diventiamo figli se accettiamo il dono del Signore)

      DEL DIO VIVENTE: solo il Padre (colui che è) può essere definito il vivente per antonomasia. Solo in Lui, davanti a Lui, noi siamo viventi per partecipazione, illuminati dalla sua divinità.

      d)CONFESSIONE TRINITARIA: la risposta di Pt non è chiusa solo in Gesù, ma acquisisce subito una apertura trinitaria. Cristo, il figlio del Padre vivente, implicitamente confessa in Lui la presenza dello Spirito (che lo ha riempito) e del Padre, di cui è Figlio. Anche noi entriamo in quest'unità, perché anche noi diventiamo figli se accettiamo la stessa fede, e lo stesso dono dello Spirito.

      e)BEATITUDINE DI PT: è comprensibile perché lui è entrato nel mistero, la sua intimità raggiunto ha il massimo umanamente parlando: ecco perché Gesù lo chiama beato. La tua conoscenza cosi profonda non è solo effetto di conoscenza esterna ma è un dono dall'alto, che ti ha introdotto nell'intimità Figlio e dello Spirito. Questa conoscenza viene solo da Dio, solo dal dono dello Spirito. Così anche per noi non si pone la penetrazione della Parola se non per dono dello Spirito. Prima di leggere la Parola, devi metterti nella condizione di preghiera che sola apre alla conoscenza del mistero. La lettera della scrittura è analoga alla carne (la totalità della persona) così come non puoi conoscere la carne di Gesù se non nell'amore, nell'abbandono nello Spirito, nella preghiera, così è anche della Parola.

      f)AFFERMAZIONE DI DIVINITO DEL FIGLIO: è il Padre mio (notare contrapposizione mio e vostro) che te lo ha rivelato. Cfr.ll,25-27 solo chi conosce il Figlio conosce il Padre, perché solo il Figlio conosce il Padre, e viceversa. Così solo chi è entrato nell'intimità profonda con il Figlio, e ricevendo il dono dello Spirito ne ha penetrato il mistero, solo costui potrà conoscere anche il Padre.

      g)TU SEI PIETRO... a questo punto anche Pt è diventato unico, perché ha conosciuto 1 'unicità del Figlio nel dono del Padre. La scelta viene dal Padre, che si esprime nel tempo attraverso la confessione della fede, e attraverso questo Pt diventa la roccia su cui Gesù costruisce la comunità. Come l'unico essere è il Padre, così lo è anche come unica roccia su cui edificare la chiesa: Pt è la fedeltà rocciosa, il testimone forte come una roccia. Certo resta tutta la sua umanità (ripercorre la figura di Pt, sempre pronto a farsi mettere in crisi, dubbioso, incerto, disposto certo, ma anche tanto fragile). Allora la forza della roccia è il dono del Signore che lo ha scelto.

      Il cardine della chiesa è Lui, Dio Padre, la sua fedeltà promessa la roccia, non la forza dell'uomo, che è invece tanto limitata, tanto impoverita. Ecco perché le porte dell'Ade non potranno prevalere. perché Lui è Dio, il Vivente, e la morte non può prevalere. Pietro è roccia perché è costituito roccia dalla fedeltà del Padre Non è merito suo, ma del dono e della scelta del Padre.

      h)A TE DARO' LE CHIAVI DEL REGNO DEI CIELI: non per merito tuo, ma per la roccia della fedeltà di Dio, che così ti costituisce in autorità. Così legherai e scioglierai (tecnica della contrapposizione tipica di Mt). Cristo non può essere un sostituto di Gesù, la natura rocciosa di Pt è in ultima analisi una partecipazione di Dio, così del non prevalere così del potere delle chiavi.

      4) MEDITAZIONE DEL TESTO: se confrontiamo ora il testo con altre parti del NT, diventa facile comprenderne la pregnanza. cfr. Mt 11,25-27. Il rapporto particolarmente intimo tra Gesù e il Padre, e insieme lo preghiamo nella gioia perché ha rivelato le cose sue ai piccoli, e non ai potenti.

      DIO ROCCIA: cfr. Dt 7,7 siete il più piccolo tra tutti i popoli, e Dio si compiace di dimostrarvi che Lui è la roccia, che è fedele, e mantiene la sua alleanza e benevolenza per mille generazioni. Lui è la roccia, perché è fedele. Allora ciò che sarà legato sarà legato, e sciolto sarà sciolto.

      Dt 8,17 La mia forza e la potenza della mia mano mi hanno donato queste ricchezze; E' Dio che opera, perché è fedele alle sue promesse. Dt 9,4 stesso discorso: fedeltà di Dio.

      PIETRA SCARTATA DALL'UOMO COSTITUITA DA DIO: cfr. Is 28 mi sono scelto una pietra scartata dagli uomini, debole umanamente parlando, ma io l'ho scelta, e allora diventa forte. E' la fedeltà di Dio che garantisce la rocciosità della promessa di Pietro, sostenuta dal dono di Dio. cfr. ancora Sì 117. 1 Pt 2,4ss.

      Sembra che la pietra debba essere scartata per diventare testata d'angolo. Verso la testimonianza di Gesù: se il chicco di grano non cade per terra e non muore, non può portare frutto. Verrà tempo in cui altri ti prenderanno e ti condurranno su vie diverse da quelle a cui umanamente sei abituato, solo allora mi seguirai e mi darai la giusta testimonianza. E la strada seguita da Pietro, da colui che è unico perché sceglie il Signore che è unico. E' la nostra strada, quella su cui siamo chiamati a seguire e incontrare il Signore: solo quando umanamente avremo compreso e accettato tutta la relatività della nostra umanità, solo allora il Signore ci chiamerà e costituirà come pietre angolari, rocce su cui edificare la chiesa.


Rispondi
Consiglia  Messaggio 108 di 113 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 12/08/2003 0.00
Carissimi,
un saluto a tutti dopo tanto tempo. Scusatemi se non mi sono fatto vivo per due mesi, ma ho avuto il mio da fare. Prima le ferie, poi il lavoro molto intenso, nonostante l'estate. Poi un piccolo problema di computer, ora risolto. Poi questo caldo incredibile. Un po' di pigrizia che non guasta mai. Ma rieccomi qui alla fine. Pronto a riprendere il discorso dove l'avevo lasciato. Ringrazio subito quanti hanno partecipato alla discussione in mia assenza.
Ho visto che è stato aperta una discussione sulle traduzioni. Continuerò in quella sede il discorso sulla traduzione con Raptor, in modo da procedere più spediti e senza uscire dal tema principale di questa che riguarda, per chi se lo fosse dimenticato, quali sono i motivi che spingono gli evangelici come me a non credere che il Papa sia Pietro.
Cercherò di rispondere a tutte le domande e osservazioni pertinenti. Se qualcuno dovesse notare delle mancanze me le faccia pure notare. Vedrò se avrò il tempo di rispondere a tutto.
Saluti
JA

Rispondi
Consiglia  Messaggio 109 di 113 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 12/08/2003 0.23

Cara Katy,

Rispondo prima a te.

Katy: anania ha un compito....AFFIDARE UN MANDATO......

Ma Anania è solo un discepolo. Vuoi forse dire che i Discepoli potevano imporre le mani per guarire nel nome di Gesù e per riempire di Spirito Santo? Secondo la dottrina cattolica solo i Vescovi possono imporre le mani. 

Katy: Se dovessi sostare al tuo ragionamento, caro J.A. ogni pastore dovrebbe avere allora la stessa esperienza visiva di Paolo per avere un mandato,

Gli Apostoli (intendo i 12) erano diversi dai semplici pastori o anziani. La loro caratteristica peculiare era essere stati scelti e ammaestrati da Gesù in persona. In realtà però ogni pastore o anziano di Chiesa deve aver ricevuto un mandato da Gesù. Così è nella mia Chiesa per entrambi i pastori che abbiamo e così è anche per me.

Katy: ...eheheheh troppo comodo J.A. ti interessa solo fino a Pietro?

In questo momento assolutamente sì. Altrimenti usciamo dal tema in questione.

Katy: Dunque dopo la sua morte fino al 1900 a te interessano solo i peccati della Chiesa......

Mai detto questo. I Peccati sono delle persone. A Dio spetta il giudizio sulle persone. E poi un giorno potremo discutere volentieri che cosa significa Chiesa. Ti va? Ma in un'altra discussione, semmai.

Katy: Dici che la Bibbia ha generato la Chiesa????????

No. La Parola ha generato la Chiesa.

no J.A. La Chiesa è stata generata dal Cristo.......

Cristo è infatti la Parola fatta carne. E gli Apostoli hanno messo per iscritto ciò che Cristo ha fatto e detto (alemno le cose principali, necessarie e sufficienti per noi). Quello che loro predicavano. E quella predicazione ha generato la Chiesa.

Katy: il cap. 12 di Apocalisse parla di un "parto travagliato"......nel quale Maria e la Chiesa (quale Madre dei credenti) si fondono......il simbolo del SOLE, che sappiamo essere Cristo, LUCE vera, la riveste.....La Chiesa quale sposa del Cristo genera figli nonostante le persecuzioni...e le contraddizioni.......

Forse la tua Apocalisse è diversa dalla mia.

1) La donna di cui parla quel passo non può essere Maria (almeno per la dottrina cattolica) perché grida per le doglie del parto. Ma le doglie del parto sono la conseguenza del peccato di Adamo ed Eva. Ora poiché Maria, secondo il vostro credo, è immune da peccato, non può avere doglie di parto. Se invece le avesse, vorrebbe dire che è una peccatrice come tutti noi. A te la scelta.

2) Non può essere la Chiesa perché come tu hai già detto sopra è Gesù che genera la Chiesa e non viceversa.

In realtà l'ipotesi più valida è che questa donna sia il popolo di Israele che avrà riconosciuto in Gesù il Messia. Anche questa interpretazione ha qualche problema. Ma non è il caso di analizzarla qui. Resta comunque il fatto che la donna di Apocalisse sicuramente non è la Chiesa né può essere Maria.

Katy: La "mia" Chiesa non ti ha dato un bel niente? Peccato, Lutero non la pensava affatto così.....

Beh. Non poteva avere sempre ragione. In ogni modo qui stiamo parlando di Pietro. E' meglio attenersi al tema.

Saluti.

JA


Rispondi
Consiglia  Messaggio 110 di 113 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 12/08/2003 0.29

Caro Raptor,

Eccomi qui tutto per te.

Raptor: Probabilmente a questo punto avrai già capito che io non sono molto ecumenico. Almeno non nel modo nel quale questo termine viene comunemente inteso, cioè come una sorta di compromesso e di un "volemose bene" che non servono assolutamente a nulla.

Anch’io non sono affatto ecumenico.

Io ritengo la Chiesa Cattolica, insieme a quelle Chiese Orientali di matrice ortodossa, l’ unica vera prosecuzione di quella Chiesa voluta da Cristo 2000 anni fa.

Io no. Le ritengo due Chiese moribonde se non già morte da l punto di vista spirituale.

Il problema è che le Chiese Evangeliche non fanno parte dell’ albero piantato da Gesù. Sono alberi diversi o, se vogliamo restare sempre nel paragone botanico, sono come il muschio o i funghi che si aggrappano alla corteccia delle piante e da quella corteccia traggono il loro nutrimento. Ma non sono l’ albero.

Io direi che invece sono degli innesti eseguiti non da mano d'uomo sul tronco ormai moribondo.

Si sono innestati dopo.

Appunto. Siamo innesti. Cioè autentici alberi nuovi, che hanno la natura di quello ormai morto. Leggiti al riguardo quello che Paolo dice nel Capitolo 11 di Romani. Il rapporto fra voi e noi è lo stesso che c’era fra Ebrei e Cristiani. (opinione personale)

Non rifiuto mai il dialogo con gli evangelici in quanto ritengo che il confronto sia un mezzo per arricchirsi entrambi spiritualmente.

Altrettanto.

Continua

°Teofilo°
00sabato 5 settembre 2009 22:30
Rispondi
Consiglia  Messaggio 111 di 113 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 12/08/2003 0.55

Segue

Raptor:

I seguenti 9 punti tu dici che sono tutti tratti dalla Bibbia. I punti erano questi:

  1. Gesù è la pietra angolare già nel VT (salmo 118).
  2. Gesù si definisce la pietra in Mt 21, Mc 12 e Lc 20.
  3. Dimostrazione grammaticale e contestuale che in Mt 16: 18 la Pietra su cui si fonda la Chiesa è che Gesù è il figlio del Dio vivente (discorso su taute). La Chiesa di lingua greca conferma questa lettura e non riconosce Pietro come pietra, ma la sua affermazione.
  4. Analisi delle chiavi (come conoscenza del Vangelo che può aprire la porta del Regno dei Cieli) e del divieto di chiamare qualcuno Padre, Maestro o Guida. Quindi tale ruolo è negato esplicitamente da Gesù.
  5. Legare e sciogliere come capacità data ai suoi seguaci.
  6. Pascere le pecore significa per Pietro annunciare il vangelo ai Giudei. Le pecore di Gesù sono i suoi discepoli attuali, sono i Giudei di quel tempo; Gesù ha anche altre pecore che Egli stesso in un tempo futuro raccoglierà che non appartengono al popolo giudeo (cioè noi pagani) e quando Gesù parla a Pietro si riferisce alle sue attuali pecore.
  7. Il ruolo di Pietro nel concilio di Gerusalemme non è di guida della Chiesa, ma di semplice testimone, mentre chi presiede e decide la linea della Chiesa è Giacomo.
  8. In Gal 2 abbiamo la conferma che non c’era una guida della Chiesa tipo "primus inter pares", ma che alcuni erano reputati dagli altri le colonne della Chiesa. Nell’ordine: Giacomo, Pietro e Giovanni. Nello stesso passo abbiamo la conferma che Pietro si occupava dell’evangelizzazione dei Giudei, mentre Paolo dei pagani e Pietro non è nominato per primo.
  9. Pietro stesso in atti 4 dichiara che la Pietra è Gesù

Il punto 1, 2 e 9 tratti dalla Bibbia. Tutti gli altri punti sono tue interpretazioni personali. Cerchiamo di non giocare con le parole, per favore.

Sono tutti tratti dalla bibbia:

3) La Chiesa di lingua greca conferma questa lettura e non riconosce Pietro come pietra, ma la sua affermazione. Tu stesso hai detto che è una interpretazione possibile e che è stata scelta. Ed è basata sulla Scrittura.

4) Matteo 23: 8-12 Ma voi non vi fate chiamare "Rabbì"; perché uno solo è il vostro Maestro, e voi siete tutti fratelli. Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli.Non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra Guida, il Cristo; ma il maggiore tra di voi sia vostro servitore. Chiunque si innalzerà sarà abbassato e chiunque si abbasserà sarà innalzato." Mi pare che il cosiddetto ruolo di guida, maestro e padre che esiste nella chiesa di Roma sia assolutamente negato da Gesù in persona.

5) In Matteo 18: 15-20 c'è il discorso sul legare e sciogliere e dal contesto si evince chiaramente che è una facoltà di tutti i credenti. Di tutta la Chiesa. Non solo dei pastori o degli anziani.

6) Che le pecore per Gesù siano i Giudei di quel tempo, Egli lo dice esplicitamente in Matteo 15: 22-28 dicendo che era stato inviato solo alle pecore della casa di Israele.

7) Ho dimostrato che Giacomo ha presieduto quel Concilio. E' comunque un argomento che tratterò più approfonditamente con Teofilo, che ha espresso alcune acute osservazioni.

8) In Gal 2 è stabilito bene come stavano le cose nella Chiesa primitiva: Ma quelli che godono di particolare stima (quello che possono essere stati, a me non importa; Dio non ha riguardi personali), quelli, dico, che godono di maggiore stima non m’imposero nulla; anzi, quando videro che a me era stato affidato il vangelo per gli incirconcisi, come a Pietro per i circoncisi colui che aveva operato in Pietro per farlo apostolo dei circoncisi aveva anche operato in me per farmi apostolo degli stranieri), riconoscendo la grazia che mi era stata accordata, Giacomo, Cefa e Giovanni, che sono reputati colonne, diedero a me e a Barnaba la mano in segno di comunione perché andassimo noi agli stranieri, ed essi ai circoncisi; soltanto ci raccomandarono di ricordarci dei poveri, come ho sempre cercato di fare.

Mi pare evidente che Pietro non era considerato il capo della Chiesa né la colonna e neanche la roccia. Ma solo una delle tre colonne. Ed è tutto scritto da un bel pezzo, mi pare.

Riassumendo, ribadisco che tutti e 9 i punti sono assolutamente biblici. L'ho appena ridimostrato. Adesso sono io che ti prego di non giocare con le parole.

Tu qui sei un ospite e fai quello che dicono i gestori. Se noi non vogliamo che argomenti già aperti in altri forum vengano continuamente ripresi nel tempo. Non abbiamo né il tempo né la voglia di ripertere le stesse identiche cose ogni volta che un evangelico entra in questa comunità convinto di rivelarci qualcosa di nuovo.

Forse non mi sono spiegato bene. Non ho assolutamente nulla di nuovo da rivelarvi, ma solo cose vecchie di almeno 1900 anni. E comunque quando ho iniziato questa discussione, ho detto chiaramente che il mio intento era spiegare perché noi evangelici non crediamo nel vostro papa. Non ho assolutamente voglia di convertirvi, ma solo di spiegare. Credo che finora di motivi buoni (e forse anche validi) ne ho tirati fuori. Ma non è finita qui, ovviamente.

Adesso ti saluto. Alla prossima.

JA



Rispondi
Consiglia  Messaggio 112 di 113 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 12/08/2003 1.14

Caro Teofilo,

é un vero piacere poter dialogare con te. Spero che tu ti sia rilassato in ferie o che te le stia ancora godendo. Veniamo dunque as esaminare ciò che hai scritto.

Teofilo: A questo proposito possiamo fare alcune considerazioni che animarono il Primo Concilio della Chiesa: si riconoscono agli apostoli, responsabili della comunità di Gerusalemme, capacità e autorità per risolvere questo problema cruciale; da questo episodio si comprende anche come sia impossibile fare a meno della autorità ecclesiale per avere un giusto rapporto con i contenuti della fede
. Infatti inviano una Lettera in comunione. …. In questa lettera che è in sostanza il documento ufficiale del Concilio di Gerusalemme appare come decisa, definita, risolta la questione a partire dall’autorità che lo ha stilata e cioè dall’autorità apostolica riconosciuta da tutti.

A dire il vero non ci sono solo gli apostoli, ma anche gli anziani stabiliti dagli Apostoli. Avevano pari autorità? Ma questa osservazione non ha per il momento peso in questo nostro discorso. Tuttalpiù si potrebbe sostenere la collegialità della decisione anziché la decisione come avviene oggi da parte del papa di una linea che poi i vescovi raccolgono senza fiatare.

Teofilo: E’ da sottolineare che se a Paolo fosse stata attribuita una autorità pari a quella delle COLONNE il problema non si sarebbe nemmeno posto.

Il problema di Paolo era che la sua autorità veniva messa in discussione dal basso, non dall’alto. Un vero paradosso. In ogni modo c'erano colonne e non una sola "roccia".

Mentre Paolo è guidato da una rivelazione a far ricorso agli apostoli per decidere sul da farsi e per riportare la pace nell’ambito delle comunità che egli andava fondando. Gli apostoli e gli anziani si radunano per risolvere il problema e vi è una discussione preliminare che permetteva a tutti di mettere in tavola le questioni. Pietro, consapevole del ruolo assegnatogli espressamente da Gesù:

Scusami, ma questa tua affermazione non può essere il punto di partenza per una dimostrazione, ma semmai quello di arrivo. Ed è una tua deduzione indimostrabile dal contesto. Infatti:

Teofilo: SI ALZO’ in mezzo ai fratelli, che fecero silenzio. Anche questo silenzio è molto significativo ed indica rispetto e attesa di una definizione.

A dire il vero il testo non parla di silenzio. Parla di silenzio quando Paolo e Barnaba testimoniano. Non dubito che stessero in silenzio anche mentre parlava Pietro, ma comunque non è scritto.

Teofilo: Pietro prende la parola e indica i criteri per risolvere il dilemma: è stato Dio ad inviare Pietro a predicare e a battezzare i pagani; Dio ha donato loro lo Spirito Santo e la purificazione del cuore senza che fosse chiesta la circoncisione
; la salvezza, dono gratuito, è offerta allo stesso modo, cioè per grazia, sia ai pagani che agli ebrei; Tutto questo Pietro lo espone con la massima chiarezza nel suo discorso che ha la solennità, di una definizione esplicita e dirimente.

Sicuramente Pietro è stato il primo nell'evangelizzazione dei Gentili, ma il ministero di evangelizzare i Pagani, come più volte detto nella bibbia è stato poi affidato a Paolo. Pietro racconta la propria testimonianza. E ciò che crede sia giusto dal punto di vista dottrinale. Ripete in parole povere la giustificazione che aveva già espresso in Atti 11.

Ma è Giacomo a tirare le fila della discussione. Infatti dice: IO RITENGO. In atti 15: 13-20 leggiamo:

Quando ebbero finito di parlare, Giacomo prese la parola e disse: "Fratelli, ascoltatemi: Simone ha riferito come Dio all’inizio ha voluto scegliersi tra gli stranieri un popolo consacrato al suo nome. E con ciò si accordano le parole dei profeti, come sta scritto: "Dopo queste cose ritornerò e ricostruirò la tenda di Davide, che è caduta; e restaurerò le sue rovine, e la rimetterò in piedi, affinché il rimanente degli uomini e tutte le nazioni, su cui è invocato il mio nome, cerchino il Signore, dice il Signore che fa queste cose, a lui note fin dall’eternità". Perciò io ritengo che non si debba turbare gli stranieri che si convertono a Dio; ma che si scriva loro di astenersi dalle cose contaminate nei sacrifici agli idoli, dalla fornicazione, dagli animali soffocati, e dal sangue.

Queste sono le dichiarazioni di un presidente di assemblea che stabilisce la linea di condotta e che cosa si deve scrivere alle Chiese.

Continua


Rispondi
Consiglia  Messaggio 113 di 113 nella discussione 
Da: john anthonyInviato: 12/08/2003 1.29

Segue

Teofilo: E’ possibile dire quale dei due apostoli abbia un posto di preminenza a partire solo da questa sequenza di interventi?

Direi di sì.

Teofilo: Perché dovrebbe essere considerato più importante l’ultimo intervento e non il primo, (che però conclude tutte le discussioni)?

Basta analizzare gli interventi e la loro sequenza.

E’ evidente che la posizione di questi apostoli deve essere ricercata nell’ambito di tutti gli altri dati della Scrittura al fine di inquadrarli bene nell’ambito del Concilio. E in tal caso, alla luce di quanto Cristo ha detto a Pietro personalmente e specificamente, non vi possono essere dubbi su chi abbia la posizione più rilevante.

Non posso essere d'accordo. Voi cattolici attribuite una certa interpretazione delle cose dette a Pietro da Gesù. Ma queste interpretazioni sono chiaramente non conformi a quelle della Chiesa primitiva. Dobbiamo interpretare le affermazioni di Gesù a Pietro in base al comportamento e alla dottrina della Chiesa primitiva. Facendo così, si giunge alle conclusioni già elencate in precedenza (i famosi 9 punti) di cui ho parlato con raptor.

Teofilo: se Paolo, nelle sue lettere si dimostra tanto autoritario e imperioso, e gli si accorda tanta autorità, perché a Pietro si vuol negare una autorità ancor maggiore, dal momento che il Vangelo è esplicito al riguardo, e le decisioni nel Concilio lo riconfermano, anche se Pietro non usa espressioni imperiose come Paolo era solito fare nelle sue lettere?

Paolo era autoritario con le Chiese che aveva fondato. A Pietro non viene negata da noi evangelici un’autorità, ma la vostra interpretazione sul tipo di autorità che possedeva. Ciò che tu definisci esplicito nel Vangelo, lo è, ma in senso opposto, visto che l’interpretazione della Chiesa primitiva e della Chiesa Evangelica sono concordi e opposte a quella cattolica. Tu stesso riconosci che Giacomo chiama Pietro col nome Simone. Anche questo dettaglio dimostra che il discorso su "Pietro la roccia" non sta in piedi. E’ ovvio che le tue successive argomentazioni cadono, essendo caduti i presupposti.

Voglio però sottolineare un dettaglio molto importante cui tu accenni:

Teofilo: Di questo episodio è molto importante sottolineare: che la comunità di Gerusalemme riveste un primario ruolo legislativo.

E’ vero. Non c’è alcun dubbio che il ruolo primario spetti a Gerusalemme. Perché allora c’è chi sostiene che Roma era già il punto di riferimento? Ricordiamo che secondo il cattolicesimo Pietro avrebbe fondato la Chiesa di Roma e ne sarebbe stato il primo vescovo per circa 25 anni. Dal 42 al 67 d.C. circa. La Chiesa di Roma esisteva già al momento del Concilio di Gerusalemme. Perché non sottoporre il problema alla Chiesa di Roma ed al suo vescovo Pietro? Ricordiamo che il Concilio di Gerusalemme si sarebbe svolto verso il 47-48. Credo che esistano dubbi seri sull'autorità di Pietro all'interno della Chiesa.

Mi auguro davvero caro YA che tu possa riconsiderare nella giusta ottica l’intera vicenda, tenendo conto di tutti i dati della Scrittura.

E' quello che cerco sempre di fare. A te auguro altrettanto, caro Teofilo. Un abbraccio a te e alla tua famiglia.

JA

°Teofilo°
00sabato 5 settembre 2009 22:36
Rispondi
Consiglia  Messaggio 114 di 114 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 14/08/2003 12.46

Caro YA,

(il testo in azzurro è tuo, il resto è mio)

tu dici:

non ci sono solo gli apostoli, ma anche gli anziani stabiliti dagli Apostoli. Avevano pari autorità? Ma questa osservazione non ha per il momento peso in questo nostro discorso. Tuttalpiù si potrebbe sostenere la collegialità della decisione anziché la decisione come avviene oggi da parte del papa di una linea che poi i vescovi raccolgono senza fiatare.

rispondo:

gli anziani, costituiti dagli stessi Apostoli non avevano pari autorità., le cosiddette colonne avevano maggiore autorità tra gli altri apostoli. E tra le colonne, il solo Pietro aveva la massima autorità in quanto solo a lui erano state affidate le chiavi, il compito di confermare i fratelli e infine di pascere l’intero gregge. Ogni tentativo di voler interpretare in modo diverso le Parole di Cristo, come se Pietro non avesse ricevuto la funzione che invece ha ricevuto dal Signore, risulta fuorviante. Il fatto che al solo Pietro viene mostrata per rivelazione e di visione il modo con cui avrebbe dovuto regolarsi con Cornelio e di conseguenza con tutti i pagani, non è casuale, ma indica ancora una volta la funzione speciale che egli aveva tra gli altri, nel dirimere la questione.

Il fatto che Pietro possa essersi avvalso anche del parere di Paolo, di Giacomo o di altri anziani, non toglie nulla al suo mandato specifico che egli poteva gestire secondo il modo che riteneva più consono alla situazione. Il più delle volte i papi hanno sentito il parere dei vescovi prima di prendere decisioni importanti e nel caso di decisioni a carattere eccezionale si sono serviti di concili generali. Resta il fatto che l’ultima parola compete sempre a qualcuno.

Tu stesso, pur di non dire che fu Pietro la figura di maggior rilievo nel Concilio di Gerusalemme, sei costretto però a dire Ma è Giacomo a tirare le fila della discussione. Queste sono le dichiarazioni di un presidente di assemblea che stabilisce la linea di condotta e che cosa si deve scrivere alle Chiese.

In realtà Giacomo non fece altro che ribadire una decisione già concordata in precedenza con Pietro e Paolo (ricordiamo che Paolo si era rivolto a loro per poter risolvere la questione che non poteva risolvere lui stesso. vedi Gal 2,2. Esposi loro il vangelo che io predico tra i pagani, ma lo esposi privatamente alle persone più ragguardevoli, per non trovarmi nel rischio di correre o di aver corso invano).

Ma ciò che va sottolineato, è che c’è sempre qualcuno che deve dire l’ultima parola in nome e per conto di Dio in tutte le questioni che possono sorgere. Gesù ha incaricato gli uomini per rappresentarlo, ognuno secondo una determinata funzione. E la funzione di Capo che Egli svolge, lo esercita per mezzo del suo amministratore visibile, sia egli fedelissimo che malvagio, fino al suo ritorno. (cf Luca 12,41 ss)

Tu dici:

il testo non parla di silenzio. Parla di silenzio quando Paolo e Barnaba testimoniano. Non dubito che stessero in silenzio anche mentre parlava Pietro, ma comunque non è scritto

Atti 15,12 dice alla fine del discorso di Pietro: Tutta l'assemblea tacque e stettero ad ascoltare Bàrnaba e Paolo che riferivano quanti miracoli e prodigi Dio aveva compiuto tra i pagani per mezzo loro.

I commentatori da me consultati dicono che l’assemblea tacque quando parlò Pietro e poi stettero ad ascoltare Paolo.

Sicuramente Pietro è stato il primo nell'evangelizzazione dei Gentili, ma il ministero di evangelizzare i Pagani, come più volte detto nella bibbia è stato poi affidato a Paolo. Pietro racconta la propria testimonianza. E ciò che crede sia giusto dal punto di vista dottrinale. Ripete in parole povere la giustificazione che aveva già espresso in Atti 11.

Se il compito di evangelizzare i pagani è stato affidato dopo a Paolo non è un caso che per prima lo abbia svolto Pietro. E l’approvazione perché Paolo si rivolgesse ai pagani, pur essendo di carattere soprannaturale, fu ufficializzata dalle colonne che, pur potendo imporre di più, si limitarono a imporre la sola colletta per i poveri di Gerusalemme, il che corrisponde a un segno simbolico ma molto indicativo, di subordinazione da parte di Paolo.

Teofilo: Perché dovrebbe essere considerato più importante l’ultimo intervento e non il primo, (che però conclude tutte le discussioni)?

Basta analizzare gli interventi e la loro sequenza.

La sequenza degli interventi, a me dicono con chiarezza che Pietro, nell’intervenire per prima, alla fine della discussione, mostra di avere il primato e la parola dirimente. Giacomo nell’intervenire per ultimo mostra di avere comunque il ruolo importante di apostolo posto a capo della Chiesa di Gerusalemme. Tieni presente che il primo consesso apostolico deve essersi svolto molto alla buona e senza tante etichette formali. Ecco perché è necessario inquadrare i ruoli tenendo presente gli altri dati della Scrittura. Non si può ignorarli proprio quando è necessario ai fini di una retta comprensione dei fatti.

Tu stesso riconosci che Giacomo chiama Pietro col nome Simone. Anche questo dettaglio dimostra che il discorso su "Pietro la roccia" non sta in piedi.

Il fatto che Giacomo chiami Pietro col nome di Simone deriva dalla confidenzialità e dalla consuetudine che avevano gli apostoli di chiamarsi fra loro ma non puoi ignorare che fu Gesù a dare il nome CEFA a Pietro e così lo chiamava comunemente anche Paolo. E se lo chiamavano così è perché quel nuovo nome aveva il preciso significato di indicare la funzione che Pietro avrebbe dovuto svolgere.

Non c’è alcun dubbio che il ruolo primario spetti a Gerusalemme. Perché allora c’è chi sostiene che Roma era già il punto di riferimento? Ricordiamo che secondo il cattolicesimo Pietro avrebbe fondato la Chiesa di Roma e ne sarebbe stato il primo vescovo per circa 25 anni. Dal 42 al 67 d.C. circa. La Chiesa di Roma esisteva già al momento del Concilio di Gerusalemme. Perché non sottoporre il problema alla Chiesa di Roma ed al suo vescovo Pietro? Ricordiamo che il Concilio di Gerusalemme si sarebbe svolto verso il 47-48. Credo che esistano dubbi seri sull'autorità di Pietro all'interno della Chiesa.

Il ruolo primario che spettava alla sede di Gerusalemme dimostra ancora una volta che c’è sempre un luogo primario a cui fare riferimento. Se prima fu Gerusalemme, dopo fu Roma per il fatto che Pietro e anche Paolo vi si erano recati. Non interessa il tempo in cui Pietro fu a Roma; non interessa neppure quando Gerusalemme terminò di essere considerato il punto di riferimento per i cristiani. Quello che importa è che ci sia stato un luogo preminente tra gli altri. E tale luogo diventa preminente per il fatto che vi è una persona che è preminente. Nel caso del Concilio di Gerusalemme quella persona era Pietro che in quel momento risiedeva a Gerusalemme;

perché allora si sarebbe dovuto chiedere a Roma, se Pietro era lì ?

Voi cattolici attribuite una certa interpretazione delle cose dette a Pietro da Gesù. Ma queste interpretazioni sono chiaramente non conformi a quelle della Chiesa primitiva. Dobbiamo interpretare le affermazioni di Gesù a Pietro in base al comportamento e alla dottrina della Chiesa primitiva.

E’ molto strano il fatto che si invochi qui la tradizione, quasi per cercare una scappatoia al testo letterale della Scrittura, quella sola Scrittura che viene tanto invocata dai non cattolici per altre questioni, rifuggendo altri testi. Prendo atto che da parte tua non vi è preclusione a esaminare anche questi testi.

Non mancano testimonianze negli scritti patristici riguardo al ruolo esercitato dalla Chiesa romana:

Ignazio di Antiochia intorno all’anno 100 d.C., cioè quando ancora poteva essere in vita Giovanni Apostolo, scriveva ai Romani: "Io non vi do ordini come Pietro e Paolo"; si deduce che S.Ignazio era al corrente che Pietro e Paolo erano stati a Roma e vi esercitavano il loro ministero di "amministratori" ai quali veniva dato ascolto. Certo, essi avevano a che fare con cristiani che avrebbero dovuto affrontare persecuzioni e morte: come non pensare che il loro mandato veniva esplicato con tanta delicatezza e premura secondo l’esempio del Maestro?

Clemente Romano, III capo della chiesa di Roma, intorno all’anno 100 d.C. scrive una lettera ai Corinti in cui esprime rammarico per non aver potuto intervenire prima a causa di varie disgrazie successe "qui tra di noi", cioè a Roma, a causa di invidia che avrebbe provocato il martirio dei sommi apostoli e di altri cristiani. La lettera riporta l’intervento autorevole della Chiesa di Roma per una grave questione sorta all’interno della chiesa di Corinto, ai quali dà questo ammonimento (LIX, 1): " Quelli che disubbidiscono alle parole di Dio, ripetute per mezzo nostro, sappiano che incorrono in una colpa e in un pericolo non lievi"… al termine della lunga lettera, in cui Clemente propone attraverso esempi del Vecchio Testamento e le parole di Gesù e degli Apostoli, la soluzione del problema sorto a Corinto, così conclude: (LXIII, 2) "Ci darete esultanza di gioia se, divenuti obbedienti a ciò che vi abbiamo scritto mediante lo Spirito Santo, smorzerete la collera ingiusta della vostra gelosia, secondo l’esortazione fatta in questa lettera alla pace e alla concordia."

Clemente era cosciente quindi del ruolo di vigilanza che competeva alla Chiesa di Roma per un problema sorto nella lontana Corinto; ci si dovrebbe chiedere come mai altre chiese non sono intervenute in tale questione? Ve ne sarebbero stati due buoni motivi per farlo: in primo luogo vi erano chiese importanti in Asia ben più vicine di quella romana, in secondo luogo la chiesa romana era investita da tante persecuzioni che le impedivano di intervenire: come mai nessuno si era sentito in diritto dovere di intervenire in un problema che rischiava di far degenerare la Chiesa di Corinto per la quale Paolo aveva tanto lavorato? E come mai la Chiesa di Roma usa un tono così accorato e paterno, e allo stesso tempo così pieno di autorevolezza nei confronti dei Corinti? E come mai nella lettera vi è la ferma convinzione che la lettera è stata scritta "mediante lo Spirito Santo" ? A tutte queste domande non vi può essere che una sola risposta: la chiesa di Roma era ben consapevole del ruolo che le competeva, e la mancanza di intervento da parte delle altre chiese dimostra che anche esse ne erano consapevoli: molto interessante la formula usata per suggellare l’intero scritto che secondo Clemente è stato fatto "mediante lo Spirito Santo". Questo testimonia che egli era ben cosciente della promessa di Cristo "lo spirito Santo vi guiderà…" e "ciò che avrai legato sulla terra sarà legato anche in cielo…"

Anche Papia di Gerapoli attraverso la testimonianza di Clemente Alessandrino e di Eusebio riferisce che Marco, discepolo di Pietro raccoglieva gli elementi della sua predicazione proprio a Roma, spinto dalla insistenza della chiesa romana, e ne formava uno scritto che va sotto il nome di Vangelo di Marco e che costituisce il terzo vangelo canonico.

S.Ireneo, verso l’anno 170 d.C. nel suo libro "Contro le eresie" riporta un elenco completo dei vescovi della chiesa romana presa a riferimento come la chiesa principale ("potentior principalitas") "fondata dagli apostoli Pietro e Paolo". La parola "fondata" è stata oggetto di controversie, ma lo si capisce perfettamente se si pensa che durante il primo discorso di Pietro a Gerusalemme vi erano dei Romani ad ascoltarlo (Atti 2,11), il centurione Cornelio faceva parte della corte italica e fu catechizzato da Pietro, Paolo aveva contatti epistolari e pastorali con la chiesa romana e successivamente vi si recò personalmente rimanendovi fino alla morte per martirio: dunque già la stessa Scrittura riferisce sufficienti motivi per ritenere che la chiesa di Roma sia stata effettivamente fondata da loro; tuttavia "fondata" può avere anche una accezione più larga col significato di "consolidare" "radicare meglio" "irrobustire" "confermare nella fede", con la loro stessa presenza, più o meno lunga. (cf. Rom.1,11)

Tertulliano, prima di aderire al montanismo, nel suo libro "De praescriptione Haereticorum" aveva esaltato la funzione della Chiesa Romana dicendo: "…la chiesa dei Romani attesta che Clemente fu ordinato da Pietro, nello stesso modo anche le altre chiese esibiscono coloro che, stabiliti dagli apostoli nell’episcopato, ritengono essere trasmettitori del seme apostolico… se tu sei vicino all’Italia, tu hai Roma, donde autorità si porge anche a noi in Africa. Felice, codesta chiesa (di Roma) per cui gli Apostoli hanno versato tutto il loro insegnamento insieme col loro sangue, dove Pietro fu reso conforme alla passione del Signore, dove Paolo fu coronato con una morte come quella di Giovanni (Battista) , dove l’apostolo Giovanni, dopo essere stato immerso nell’olio bollente senza nulla soffrire, fu relegato in un’isola…"

E dopo l’adesione al montanismo, attraverso le sue critiche, ci ha lasciato altre testimonianze importanti ad esempio circa il fatto che la Chiesa di Roma rivendicasse il ruolo del primato e di poter amministrare il perdono dei peccati.

Ancora una considerazione sull’importanza della chiesa romana: gli Atti degli apostoli iniziano a Gerusalemme e si concludono a Roma;

Gesù stesso in una rivelazione a Paolo gli aveva detto (Atti 23,11): "Coraggio, come hai testimoniato a Gerusalemme così è necessario che tu mi renda testimonianza anche a Roma." Non è a caso che questo sia avvenuto.

Ti saluto con affetto ricordandoti che le mie risposte non sempre potranno essere a breve termine. Dipende dai vari problemi familiari che si presentano.

Con affetto

(Gino61)
00mercoledì 9 settembre 2009 21:57
Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 115 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_Raptor Inviato: 23/08/2003 13.34

Sono tornato da poco e non ho ancora avuto il tempo di leggere tutto quello che è stato scritto in questi giorni nei quali sono stato assente.

Rispondo solo brevemente a J.A.

 

Lascio perdere la polemica sulla Chiesa Cattolica moribonda e quella evangelica vitale. Sono 2000 anni che la Chiesa Cattolica è aggredita da ogni parte nel tentativo di distruggerla. Hanno provato con gli scismi, con i movimenti politici, con le rivoluzioni. Eppure la barca della Chiesa continua a navigare. La speranza che sia moribonda, caro J.A., è solo una tua pia illusione.

Veniamo agli altri argomenti:

3) la chiesa di lingua greca conferma...

Ancora con queste fandonie? Ma hai letto quello che ho scritto nel mio post n. 90 ( quello inviato da Caterina). Comunque, tanto per chiarire il discorso NON E' VERO CHE LA CHIESA DI LINGUA GRECA CONFERMA QUANTO TU DICI.  Tra parentesi, probabilmente a breve avrai un' ulteriore delusione quando l'avvicinamento fra Chiesa Ortodossa e Chiesa Cattolica avrà affrontato il problema del ruolo del Papa e il riconoscimento del suo primato. Sono attualmente in corso degli incontri su questo tema. Aspettiamo... forse non dovremo attendere neppure tanto...

4) Mt 23,8-12. Ne abbiamo già parlato abbondantemente in altri forum.Comunque, anche qui per chiarire, NON E' VERO CHE GESU' ABBIA VOLUTO NEGARE IL RUOLO DI GUIDA, DI MAESTRO E DI PADRE.

5) IL vero punto è Mt  16,19 nel quale Gesù consegna le chiavi a Pietro il che sta a significare un affidamento di autorità.Solo Pietro ha ricevuto queste chiavi.

Mi fermo qui per il momento dato che il mio tempo scarseggia e sono appena tornato dalle ferie.Riprenderò il discordo nei prossimi giorni.

 

-------------------------------------------------------------------- "Non temere, continua solo ad aver fede" Mc 5,36

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Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 116 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSN2Julius2 Inviato: 27/08/2003 12.20
Però! Ne avete fatta di strada in questo forum, eh?
Spero di poter aggiungere anche io qualcosa al più presto!
 
Shalom!

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 117 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNLiberounpo Inviato: 27/08/2003 23.12
Caro Teofilo, forse la cosa andrebbe preso ancora piu` alla radice, ricordando ai soliti argomenti protestanti che PROPRIO il " Sola Scriptura " e` tesi che fa´ acqua da tutte le parti. La ragione e´ talmente semplice che non ci si pensa: ovvero che prima si vive POI si scrive. La Chiesa Primitiva, ovvero la tradizione viva, ha vissuto, celebrato, pregato, etc. etc. SENZA che si fosse ancora stabilita una forma scritta vincolante. La forma scritta e´ venuta DOPO e dall`interno di questa tradizione viva a cui Gesu´ ha promesso lo Spirito Santo. Inutilmente quindi, ed ignorantemente, si contrappone ora l`interpretazione " della Chiesa Cattolica " alla Scrittura per vedere " chi ha ragione ". TUTTO il Nuovo Testamento ( scritto ) viene dal seno illuminato dallo Spirito della Chiesa Apostolica, Pietro in testa, ed e´ sempre l`IDENTICO Spirito che allora l`ha generato che oggi l`interpreta. In breve: altro che " Sola Scriptira " ..! Il mandato di Gesu´, l`assistenza dello Spirito, etc. hanno DI FATTO E STORICAMENTE PRECEDUTO la Scrittura. La Scrittura e´ venuta dalla Chiesa: < Una, Santa, Cattolica, Apostolica >. Non da qualche gruppo e/o singolo che dopo 16 Secoli ci vogliono spiegare " quello che Gesu´ intedeva veramente ".

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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 29/08/2003 10.34
J.A. mi riferisco alla risposta che mi hai dato al messaggio n. 109.......
 
mi dici:

Ma Anania è solo un discepolo. Vuoi forse dire che i Discepoli potevano imporre le mani per guarire nel nome di Gesù e per riempire di Spirito Santo? Secondo la dottrina cattolica solo i Vescovi possono imporre le mani. 

........
è vero, Anania si legge che era un discepolo, eppure sappiamo che gli Apostoli erano dei vescovi ma non così ci vengono presentati, il termine prende piede pian piano, lo usa anche Paolo, Pietro dirà "io vescovo come voi".......non dimentichiamo che anche nei Vangeli gli Apostoli vengono delle volte citati con il termine "Discepoli"......Tuttavia c'è un particolare: Anania era stato di certo NOMINATO tale dagli Apostoli perchè fa comprendere di conoscerli quando dice "....egli (Paolo) perseguita i tuoi SANTI IN GERUSALEMME"....fa comprendere di conoscere bene i fatti tanto da chiamare "SANTI" gli Apostoli.... dunque non è un estraneo alla Chiesa e non è da escludersi che il ruolo di discepolo che ha sia proprio il ruolo del vescovo...del resto il fatto che non sia scritto esplicitamente che egli NON è un vescovo non può farci pensare che non lo sia.......lo stesso Paolo parla di se  stesso anche quale discepolo del Cristo.....
Discepoli lo siamo TUTTI, tutti i Battezzati, ciò che avviene dopo sono le diversità dei ruoli per un servizio più capillare nella Chiesa......ciò che interessa a noi è questa AUTORITA'....che viene resa visibile mediante la Conferma per imposizione delle mani....da chi a sua volta ha ricevuto tale conferma nella comunione con la Chiesa.....
 
Poi dici:

Gli Apostoli (intendo i 12) erano diversi dai semplici pastori o anziani. La loro caratteristica peculiare era essere stati scelti e ammaestrati da Gesù in persona. In realtà però ogni pastore o anziano di Chiesa deve aver ricevuto un mandato da Gesù. Così è nella mia Chiesa per entrambi i pastori che abbiamo e così è anche per me.

.........
amico mio....stiamo parlando appunto delle Colonne della Chiesa....è ovvio che non potevano avere Maestro più grande.... Quando in Atti 1 leggiamo della sostituzione dell'ultimo apostolo per occupare il posto di Giuda leggiamo: v.21 "Occorre dunque che uno tra coloro che sono stati con noi per tutto il tempo in cui dimorò tra noi il Signore Gesù.....divenga testimonio con noi della sua risurrezione..."
 
Ora attenzione...secondo le parole dell'Apostolo dopo la loro morte....nessuno avrebbe più potuto occupare il posto dell'altro, cioè questi testimoni non erano certo eterni....chi dopo di loro avrebbe potuto rendere testimonianza della risurrezione del Cristo? AMICO MIO NASCE LA TRADIZIONE......l'Apostolo non fa altro che ricomporre il Gruppo con una persona che fu testimone ai fatti e che seguì l'insegnamento ORALE ATTENZIONE del Cristo....tale Mattia fra l'altro, non ci rivela alcun colloquio evangelico fra lui e Cristo...noi ci affidiamo e di fidiamo delle parole di Pietro.......Come vedi Mattia NON ha ricevuto un mandato da Gesù, o almeno non abbiamo le prove, egli seguiva gli Apostoli, era un discepolo che riceve SOLO ORA in Atti 1,21, IL MANDATO......se vogliamo essere pignoli Gesù ne chiamò solo 12, solo a 12 egli diede una manzione: Simone (Pietro), Giacomo e Giovanni, Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, Taddeo, Simone e Giuda Iscariota che poi lo tradì....e aggiunse lui, Gesù, alla schiera dei 12 Paolo.....ma Mattia fu nominato dagli Apostoli.....
Quindi questo ci dimostra che non è sufficiente alzarsi una mattina e dire "io sono stato confermato da Cristo".....è necessaria UNA CONFERMA...e Gesù disse a Pietro "Io ho pregato per te..e tu una volta ravveduto, conferma gli ALTRI NELLA FEDE"......a nessun altro ha dato questo incarico....
Anch'io quale laica impegnata nel mondo e sposata ho ricevuto una specie di "mandato"....sia come battezzata, sia attraverso i Sacramenti (Cresima e Matrimonio nel mio caso) e sia attraverso la Professione che ho fatto attraverso il carisma che ho sentito in cuore di seguire, tale Professione che ho fatto nell'Ordine Domenicano ha ricevuto dalla Chiea la potestà di CONFERMARE chi sente proprio tale carisma, gli altri nella fede IN COMUNIONE CON LA CHIESA...è sempre un vescovo che dona tale autorità poichè lui deve esserne informato....è una catena J.A. che si spezza soltanto se qualcuno di queste persone confermate nella fede comune, decide di iniziare ad insegnare cose contrarie....e questo accadeva già ai tempi degli Apostoli......
Dunque NON è sufficiente dire di avere ricevuto il mandato da Cristo poichè Gesù delegò l'uomo...i 12......la gerarchia della Chiesa a questo specifico scopo......
 
Quando parliamo degli Atti e delle Lettere Apostoliche e di Pietro, dobbiamo per forza voltare lo sguardo al suo immediato "DOPO".....non puoi dire che ti può interessare solo "fino a Pietro"......a noi interessa stabilire LA CONTINUITA'......nell'immediatezza.....del dopo Pietro.... altrimenti ci sarebbe un arresto nella Chiesa e questo è impossibile perchè significherebbe il buio......le tenebre....
 
Dobbiamo inserire nell'immediato anche il discorso di che cosa è la Chiesa...e non di parlarne a parte...i 12 e la Chiesa sono un tutt'uno.....e già tale numero ci chiama al significato delle 12 Tribù d'Israele.....Israele e Maria si fondono nel "SI" dell'Annuncianzione...di quella parte d'Israele che ha accolto il Messia.....la Chiesa è colei che raccoglie tutti i figli dispersi come le 12 Tribù raccoglievano i figli d'Israele.....l'A.T. ci apre bene gli occhi su questo mistero della Chiesa....
 
Io poi ti chiedevo:
Dici che la Bibbia ha generato la Chiesa????????

No. La Parola ha generato la Chiesa.

............
subito dopo mi confermi che la Parola è Cristo ed io ti dicevo  che Cristo ha generato la Chiesa....tuttavia sembra che tu dia valore diverso alla Parola quando intendi colei che ha generato la Chiesa.......NON è la predicazione ad aver generato la Chiesa, ma Cristo che così l'ha voluta...nel momento in cui gli apostoli iniziano a predicare, la Chiesa era già nata.....ed è nata in due momenti: sulla Croce quando il Cristo esala l'ultimo respiro dicendo TUTTO E' COMPIUTO.....in quel tutto vi è la nascita della Chiesa che vive nel mistero della Croce che noi riviviamo nell'Eucarestia.....estrema donazione del corpo e sangue di Cristo......e nella Pentecoste, attraverso la quale si ufficializza l'evento.....L'Eucarestia avverrà a porte chiuse.....la Pentecoste pure, ma li sono presenti altri oltre i 12 e fuori tutti ne vengono a conoscenza.....
 
In Apocalisse ci sono altri forum aperti comunque.....Maria e la Chiesa si FONDONO MA NON SI CONFONDONO......attenzione....il capitolo 12 è adito ad interpretazioni come puoi vedere...non è diverso lo scritto, ma ciò che vogliamo capire.....quando si parla di un dragone che si pone di fronte alla partoriente per divorare il bambino..chi è quel Bambino? non è forse Cristo? e chi ha partorito fisicamente Cristo? il dolore certo che è simbolico ragiona J.A. Maria rappresenta anche il popolo d'Israele quella parte di popolo che ha creduto nel Messia...il suo credere è UN TRAVAGLIO......Maria rischiava la lapidazione se Giuseppe non gli avesse creduto....il credere in Cristo è un parto a volte doloroso......se è vero che all'inizio del capitolo si legge e comprende che (v.2) chi era "incinta" era Israele perchè aveva in sè il Messia......è anche vero che tale Messia non è rimasto nella fantasia, ma è nato davvero ed è nato dal ventre di Maria e non certo dal ventre di un popolo.....ed è qui che Maria e israele s'intrecciano, ma non si confondono..... Il resto si fonde con la Chiesa che partorisce i figli redenti dal Cristo.....in questo Maria e la Chiesa si fondono ma non si confondono......
 
Nel messaggio 107 inserivo un testo interessante...ne riporto un pounto:
 

g)TU SEI PIETRO... a questo punto anche Pt è diventato unico, perché ha conosciuto 1 'unicità del Figlio nel dono del Padre. La scelta viene dal Padre, che si esprime nel tempo attraverso la confessione della fede, e attraverso questo Pt diventa la roccia su cui Gesù costruisce la comunità. Come l'unico essere è il Padre, così lo è anche come unica roccia su cui edificare la chiesa: Pt è la fedeltà rocciosa, il testimone forte come una roccia. Certo resta tutta la sua umanità (ripercorre la figura di Pt, sempre pronto a farsi mettere in crisi, dubbioso, incerto, disposto certo, ma anche tanto fragile). Allora la forza della roccia è il dono del Signore che lo ha scelto.

Il cardine della chiesa è Lui, Dio Padre, la sua fedeltà promessa la roccia, non la forza dell'uomo, che è invece tanto limitata, tanto impoverita. Ecco perché le porte dell'Ade non potranno prevalere. perché Lui è Dio, il Vivente, e la morte non può prevalere. Pietro è roccia perché è costituito roccia dalla fedeltà del Padre Non è merito suo, ma del dono e della scelta del Padre.

h)A TE DARO' LE CHIAVI DEL REGNO DEI CIELI: non per merito tuo, ma per la roccia della fedeltà di Dio, che così ti costituisce in autorità. Così legherai e scioglierai (tecnica della contrapposizione tipica di Mt). Cristo non può essere un sostituto di Gesù, la natura rocciosa di Pt è in ultima analisi una partecipazione di Dio, così del non prevalere così del potere delle chiavi.

..........

Ora se è vero che Cristo diede anche agli altri apostoli la consegna delle chiavi....resta emblematico che solo a Pietro però lo dirà in forma singolare.....e in un momento particolare.....cosa che non è avvenuta per gli altri.....così come solo a Pietro egli dirà "Io ho pregato per te......e tu CONFERMA GLI ALTRI NELLA FEDE"......e dopo la risurrezione soltanto a Pietro dirà e chiederà "PASCI I MIEI AGNELLI"......la cosa strana è che in Giovanni viene identificato il "discepolo che Gesù amava".....eppure con Pietro vi è un rapporto differente dal quale si evince il ruolo diverso....

Fraternamente C.


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Consiglia Elimina    Messaggio 119 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_Raptor Inviato: 05/09/2003 19.33
Stavo rileggendo questo forum quando ho visto un' affermazione di JA che in precedenza mi era sfuggita.
 
JA scrive ( la sottolineatura è mia):
 
Ma Anania è solo un discepolo. Vuoi forse dire che i Discepoli potevano imporre le mani per guarire nel nome di Gesù e per riempire di Spirito Santo? Secondo la dottrina cattolica solo i Vescovi possono imporre le mani. 
 
Questa è' una fandonia. Adesso mi aspetto che JA mi citi dei documenti ufficiali nei quali si trova la prova che conferma questa affermazione.
 
Dovrò aspettare molto?

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Consiglia Elimina    Messaggio 120 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSN777JohnAnthony888 Inviato: 16/09/2003 2.19
Caro Raptor,
certo che tu sei uno che mette a dura prova le virtù cristiane di cui evidentemente poco sai. E' ovvio che io mi riferivo all'imposizione della mani per la ricezione dello Spirito Santo. So benissimo che anche quando un vostro vescovo impone la mani agli adolescenti non succede nulla........
Il tuo catechismo mi pare che parli solo del vescovo. Solo per gravi motivi il vescovo può delegare qualcun altro per amministrare questo sacramento. Non temere che ti citerò tutti i passi, anche se trovo la cosa oltremodo fastidiosa, del tuo catechismo in cui si dicono queste cose.
Vedo con rammarico che tu non cerchi di capire le mie posizioni sul papato né ti interessa un sereno confronto (hai forse paura?), ma cerchi solo la lite. Ebbene, non la troverai. D'ora in poi se continuerai di questo passo, non perderò più tempo a risponderti.
Saluti.
JA

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Consiglia Elimina    Messaggio 121 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_Raptor Inviato: 16/09/2003 7.49
Caro JA, dopo le "sparate" che hai inserito nei tuoi post precedenti pensavo che già il top fosse già stato raggiunto..
 
Mi riferisco,ad esempio, a frasi del tipo:
 
"La mia traduzione di quel passo è perfetta"
"... concorda con tutte le versioni più importanti"
" ed i greci tutti concordano col sottoscritto"
"... la chiesa di lingua greca conferma..."
 
Dire che sono tutte balle è poco ecumenico? Vabbè, tanto ormai l' ho scritto.
 
Ah, dimenticavo anche che tu hai accesso ai testi originali del N.T.(!!!) che è la balla più grande di tutte.
 
Non ci siamo, caro JA. Se vuoi sostenere le tue tesi in un dialogo sei liberissimo di farlo ma devi dimostrare quello che affermi.
 
Mi chiedi se ho paura. Sì, ho paura. Ma non per me. Ho paura perchè le tue affermazioni fasulle sparate con tanta sicurezza potrebebro sviare qualcuno che potrebbe farsi imbrogliare se non gli venissero dette le cose come effettivamente stanno.
 
Se non gli venisse detto che:
 
NON E' VERO che la tua traduzione di quel passo è perfetta
NON E' VERO che la tua traduzione concorda con tutte le versioni più importanti
NON E' VERO che tutti i greci concordano con te
NON E' VERO che la chiesa di lingua greca conferma ciò che tu dici.
 
Inoltre NON E' VERO che la tua versione concorda con i testi originali perchè noi NON ABBIAMO i testi originali ma solo dei Codici.
 
Tu parli di "un sereno confronto" ma come si può costruire un "confronto" ( l'aggettivo sereno con certi evangelici è meglio scordarselo) basato su simili affermazioni?
 
Dici anche "E' ovvio che mi riferivo all' imposizione delle mani  per la ricezione dello Spirito Santo":
 
E' ovvio? Non è ovvio un bel niente e la tua frase "Secondo la dottrina cattolica solo i Vescovi possono imporre le mani" è falsa e fuorviante.
 
Ed è anche falsa e fuorviante dire che solo il Vescovo può imporre le mani per la ricezione dello Spirito Santo.
 
Saluti e auguri
(Gino61)
00mercoledì 9 settembre 2009 21:57
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Consiglia Elimina    Messaggio 122 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 16/09/2003 9.46
JA dice:
 
E' ovvio che io mi riferivo all'imposizione della mani per la ricezione dello Spirito Santo. So benissimo che anche quando un vostro vescovo impone la mani agli adolescenti non succede nulla........
Il tuo catechismo mi pare che parli solo del vescovo.
...........
 
RISPONDO.....
NON è ovvio affatto!!
il punto è che hai, caro JA una deformazione delle dottrine cattoliche, dalla quale ovviamente ne derivano poi affermazioni ASSOLUTAMENTE PRIVE di verità......cioè, le accuse partono da DOMANDE SBAGLIATE......
 
Partiamo dal Battesimo attraverso il quale un catecumeno (per ora lasciamo i bambini) RICEVE LO SPIRITO SANTO....oltre ALLA QUESTIONE DEL LAVACRO COMPLETAMENTE IGNORATO dalla dottrina Pentecostale!
Tale Battesimo può essere somministrato DA CHIUNQUE....e dunque già qui non è fondamentale la presenza del VESCOVO......
 
Qual'è allora il momento in cui il vescovo deve PER FORZA ESSERE PRESENTE?
 
NELLA CONFERMAZIONE.......cioè, nel momento in cui amministrando la Cresima egli a nome della Chiesa conferisce il mandato a chi NE FA RICHIESTA.....è qui che solo il Vescovo può esercitare la sua autorità, così come nella AMMINISTRAZIONE DELL'ORDINE SACRO, perchè dona il mandato a nome della Chiesa al futuro sacerdote.....
 
Il resto dei Sacramenti è amministrato dai sacerdoti......
 
Dire poi che sai "benissimo" che non accade nulla durante la Cresima...non esprime altro che la tua chiusura di mente e soprattutto di cuore......e purtroppo abbiamo il dovere di RISPETTARE cristianamente non tanto la tua personale opinione, ma bensì il tuo modo di esprime una fede contraria alla Chiesa Cattolica.....
 
Infine leggo che JA dice:
 
Vedo con rammarico che tu non cerchi di capire le mie posizioni sul papato né ti interessa un sereno confronto (hai forse paura?), ma cerchi solo la lite.
 ..........
RISPONDO.....
.....appunto....LA "TUA" POSIZIONE SUL PAPATO......dire che non c'interessa è una bugia dal momento che abbiamo superato il 100* messaggio....diciamo piuttosto che se andiamo a leggere all'indietro i messaggi, NON troveremo ancora le risposte alle domande che ti abbiamo posto, mentre chiunque potrà leggere che le tue domande sono state abbondantemente risposte...che poi non le accetti è un altro aspetto che noi rispettiamo.....ma se noi dobbiamo rispettarle, perchè tu vuoi imporre "la TUA posizione sul papato"?
 
Una volta hai scritto che NON ti interessava argomentare cosa accadde SUBITO dopo la morte degli Apostoli...ed io torno a farti comprendere che questo è molto importante.....per capire come si sia sviluppato il "papato" sin dal primo secolo quando Giovanni l'apostolo era ancora VIVO e non intervenne per dire che Roma stava sbagliando....
 
Fraternamente Caterina

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Numero di iscritti che ha consigliato questo messaggio. 0 suggerimenti  Messaggio 123 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico Inviato: 19/09/2003 9.32
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Consiglia Elimina    Messaggio 124 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico Inviato: 19/09/2003 10.07
Poi non bisogna trascurare l'aspetto convenienza sul problema successione apostolica. E' ovvio che ai protestanti conviene annullarla, in modo da poter spadroneggiare asserendo che dopo la morte degli apostoli non ci fu più un'autorità superiore in grado di garantire l'applicazione della corretta dottrina cristiana, e di sedare le controversie.
 
Alcuni esempi:
 
Giovanni e Pietro corsero al sepolcro di Gesù, Giovanni (che era più giovane) arrivò per primo ma non entrò, preferì aspettare Pietro, e fu Pietro ad entrare per primo nel sepolcro.
Il non voler accettare l’autorità della Chiesa cattolica, significa spodestare la Chiesa di Dio dalla sua naturale divina autorità conferitale dal suo Divino Fondatore.
Mai si deve fare torto alla Bibbia, nella quale troviamo una grande ricchezza di espressioni. Nessuno è autorizzato a servirsi della Bibbia  per distruggere la Parola di Dio; e questo avviene quando dei gruppi di credenti ricorrono ad interpretazioni parziali ed arbitrarie che la stessa Parola di Dio non consente.
Le metafore ricordate indicano la funzione di pietra fondamento benché in modo analogico.
E sappiamo che l’analogia comporta una somiglianza oggettiva, non una identità, nell’essere e nell’agire di due o più soggetti.
Infatti:
a) Jahvè è roccia in quanto costituisce il primo fondamento della Chiesa, di cui l’antico Israele era tipo e figura. In Lui, ossia sulla sua bontà e fedeltà poggiava la fede e la speranza dell’Israele secondo la carne; in Lui poggiano la fede e la speranza del “Nuovo Israele”  (Rm 9,6-8; Gal 3,6-9,29; 4,21-31;6,8)
b) Cristo è Roccia in quanto, a livello storico e visibile, è la pietra d’angolo (=principale) e fondamento della comunità di salvezza, ossia della “Sua” Chiesa.
c) Infine la Chiesa tutta intera è detta fondamento: “Voglio che tu sappia come comportarti nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno (=fondamento) della verità” (1 Tm 3,14-15).
“Rileggiamo e analizziamo la frase di Gesù, Matteo 16:18:
 
Ed io dico a te che tu sei pietra e su questa pietra....
 
Ed io dico a te: E' Gesù che parla rivolgendosi a SIMONE;
 
che tu: sarebbe SIMONE;
 
sei pietra: sarebbe SIMONE;
 
e su questa pietra: non sapendo chi è, lo analizzeremo con la grammatica:
 
- e : congiunzione;
 
- su : preposizione;
 
- questa : Aggettivo dimostrativo. Indica persona o cosa vicina, materialmente o logicamente, a chi parla;
 
- pietra : Nome comune di cosa o di persona.
 
Come avete visto, "questa", taglia la testa al toro.
 
Ripetiamo la grammatica su "questa".
"Questa": indica persona  o cosa...
 
Nel nostro caso "questa" cosa indica?
Naturalmente: indica "PIETRA" ;
 
Poi la grammatica continua: "vicina, materialmente o logicamente,  a chi  parla.
 
Chi stava parlando in Matteo 16:18?
E' chiaro e senza ombra di dubbio che chi parlava era sicuramente: "GESU' ".
 
Siccome si legge anche: "Vicina,  ...,  a chi parla".
La persona vicina a chi parlava (Gesù) chi era?
Materialmente e logicamente era:  "SIMONE" quindi  "PIETRA " (Cefa = Kefa):
 
Quindi come avete letto e sicuramente capito, senza ombra di dubbio la grammatica ci informa che " QUESTA PIETRA " è riferita a "SIMONE " e non a "GESU' ". Se sarebbe stato, per come mi avete riferito, GESU' , la grammatica avrebbe citato:  "QUESTO :  indica la persona che parla ". - Ma non è così.
Inoltre, se per caso Gesù si riferiva a se stesso, nel  verso su indicato (Matteo 16:16-19) avrebbe detto:  "...Ed io dico a te, che tu sei Simone, e su di me edificherò la mia Chiesa":
Ma secondo voi, che senso avrebbe avuto che Gesù su se stesso avrebbe edificato la Sua Chiesa? Non solo, ma non avrebbe avuto nessun significato (sempre se "QUESTA" si riferiva a Gesù) la frase seguente:
 
E a te darò le chiavi del Regno dei Cieli; e qualunque cosa avrai legata sulla terra, sarà legata anche nei cieli; e qualunque cosa avrai sciolta sulla terra, sarà sciolta anche nei cieli.
Per cui se la "pietra di fondamento" era Gesù, non c'era bisogno di dare "le chiavi del regno dei cieli " a Pietro.
Da premettere ancora che la "pietra angolare" è solo Gesù e non Pietro:
 
Ora che sappiamo e abbiamo la prima "pietra di fondamento" ("Simone") possiamo iniziare a costruire la Chiesa di Cristo.
Mettiamo la prima "pietra di fondamento" (Simone). Però, prima di alzare le mura della Chiesa, dobbiamo completare il fondamento e rinsaldarlo per bene. Siccome manca il resto delle "pietre di fondamento" con la "pietra angolare" che deve tenere ben saldo, altrimenti si sfalda tutto. Dove li troviamo? Li troviamo in Efesini 2:20:
 
...edificati sopra il fondamento degli Apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù. “
Ecco che il "fondamento" è già fatto, e come avrete accertato, Gesù non è la "pietra di fondamento" ma la "pietra angolare" e questo conferma ancora che "questa pietra" non è riferito a Gesù, ma a Pietro (che naturalmente non è la "pietra angolare").
 
Andiamo avanti con la costruzione, dato che il fondamento è stato fatto, per innalzare le mura per la Chiesa di Gesù Cristo, (1° Pietro 2:4-5):
 
"Stringendovi a lui pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale "
 
Ecco che abbiamo trovato il resto delle "pietre vive" (il resto dei cristiani) e "la pietra viva " o "pietra angolare" (1° Pietro 2:6-7). Possiamo innalzare l'edificio (la Chiesa di Cristo) con la "pietra angolare" che lo trattiene, altrimenti crolla tutto. In sostanza senza la "PIETRA ANGOLARE" (GESU') le fondamenta con la Chiesa non si possono fare."
(cf testi del fratello Paolo Blandini)
 
Io aggiungo che Gesù in vista del suo mandato affidato a Pietro, gli cambiò il nome,
questa domanda la feci ad un fedele pentecostale, e questi mi rispose che effettivamente Gesù cambiò il nome a Simone chiamandolo Pietro, perchè "Simone", significava "canna" e quindi era sinonimo di incertezza, Pietro invece si addiceva di più ad un apostolo.
Beh, questa spiegazione protrebbe andare, forse, se non fosse che un altro apostolo si chiamava pure Simone, perchè cambio il nome solo ad uno di essi?
 
E' una casualità che proprio colui che ebbe il nome cambiato da Gesù, si l'interlocutore a cui Gesù si rivolge quando usa la metafora delle Pietra?
 
Pace
Salvatore

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Numero di iscritti che ha consigliato questo messaggio. 0 suggerimenti  Messaggio 125 di 214 nella discussione 
Da: nylus Inviato: 19/09/2003 12.48
Questo messaggio è stato eliminato dal gestore o dall'assistente gestore.

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Consiglia Elimina    Messaggio 126 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 19/09/2003 13.04
Caro nylus..il tuo messaggio è stato tolto perchè qui non abbiamo mai nominato un professore per l'uso della grammatica, o per sottolineare e rimarcare gli errori degli iscritti......, sarebbe stato veramente caritatevole se tu avessi espresso questo fatto in forma privata all'interessato......
 
Quando e se lo fareBBIMO..ti terremo in considerazione.....
 
Atteniamoci al forum grazie......ogni altro intervento fuori tema verrà cancellato automaticamente.
 
 
Art. 3) .....; in ogni caso le discussioni dovranno riguardare le dottrine e non le persone.
 
(il messaggio originale è stato inviato all'interessato se vuole potrà argomentare la questione grammaticale PRIVATAMENTE con nylus, non qui )
 
Grazie

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 127 di 214 nella discussione 
Da: nylus Inviato: 19/09/2003 13.15
 
grazie dell'avvertimento, ne terrò conto.
 
non conosco salvatore, figuratevi se mi interessa se lui conosce o no la grammatica.
non ho corretto un suo modo di scrivere
il mio msg riguardava la dottrina, infatti.
ho contestato una sua teoria che non regge perchè non regge la spiegazione grammaticale.
se salvatore sì è sentito ripreso nelle sue cognizioni grammaticali, mi dispiace, non volevo e faccio ammenda.
 
il tuo ricorso al "farebbimo" chiarisce che 7978pergamena non ha capito cosa ho scritto.
 
ad ogni modo... va bene così.
 
Nylus
 
 
 
 

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 128 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 19/09/2003 13.56
Infatti nylus....vedo che sotto sotto allora si capimo......
 
il "farebbimo" era per cercare di capire a cosa ti riferissi...non era un tranello......ma un chiarimento......
infatti ho sottolineato di attenerci alle dottrine, se è qui che qualcosa non ti quadra, evidenzia il pezzo, copia, incolla e spiega.......
 
Non pensi che sia molto meglio?
Il tuo messaggio era un fraintendimento che tu stesso hai evidenziato....
 
allora lo puoi, se vuoi reinserire con la richiesta di chiarimento del pezzo.......senza far rilevare la questioni di errori personali riguardanti l'italiano.....o l'inglese, ecc..
 
Fraternamente Caterina
 

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 129 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_Raptor Inviato: 19/09/2003 14.00
Non ho capito perchè l' analisi del periodo di Salvatore è sbagliata.
 
Gesù parla a Simone e gli cambia il nome. Questo fatto in liguaggio semitico, ha sempre un significato molto profondo. In realtà lo era anche per i romani che affermavano che "il nome è l'uomo" ( vi risparmio la frase in latino) ad indicare che il nome indica il destino, la missione o il carattere dell' uomo stesso.
 
Quindi Gesù dice a Simone che d'ora in poi sarà Pietro, la Roccia. Qual è la missione di una roccia? Quella di essere salda.
 
Subito dopo aggiunge che "su questa roccia" avrebbe edificato la Sua Chiesa. Gesù stesso aveva detto in precednza che bisognava costruire non sulla sabbia ma sulla pietra. E ora dice che Simone  è la pietra e aggiunge che su questa pietra costruirà la Sua Chiesa. Non dice proprio nulla il fatto che lo abbia fatto subito dopo aver cambiato il nome di Simone?
 
Chi è dunque questa roccia? Gli evangelici dicono che è Gesù stesso ( o anche il riconoscimento messianico di Pietro)  perchè il termine "roccia, pietra" è attribuita solo a Lui. Il che non è vero. Nella Bibbia la roccia è YHWH, la roccia è Abramo, "pietre" ( in greco, il termine roccia e pietra è uguale)  sono i Suoi seguaci. 
 
Per gli evangelici solo Pietro ( che, fateci caso, si è visto cambiare il nome un attimo prima) non può essere la roccia.
 
Per il termine "questa" e il suo significato in greco ti rimando ai post precedenti dove è spiegato in maniera esaustiva.
 
Però, caro Nylus, ti invito a fare la "prova della nonna" ( sì avete letto bene: non la prova del nove ma la prova della nonna.) e che si basa sul fatto che, almneo secondo gli evangelici, la Bibbia può anzi deve essere interpretata personalmente.
 
Prova a presentare questo testo ad una persona che non lo conosce, magari con scarsa cultura ( chiedo scusa alle nonne... la mia era solo una battuta)  e chiedigli alla fine "A chi si sta riferendo Gesù?" e ascolta la sua risposta. E fanne tesoro .
 
(Gino61)
00mercoledì 9 settembre 2009 21:58
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Consiglia Elimina    Messaggio 130 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSN2Julius2 Inviato: 19/09/2003 14.46

Carissimi, pace del Signore!

Ho appena finito di leggere l'intero forum in questione e mi spiace davvero leggere risposte come quelle di cristiano-cattolico. MI riferisco in particolare a questa:

 

Vedo che nonostante le serie risposte che ha ricevuto dai miei fratelli cattolici, JA continua imperterrito a fregarsene, e addirittura ad andare alludendo in altri forum che in questo forum presente, ci sta sistemando per le feste.

Mi spiace cristiano-cattolico, ma quanto dici non mi risulta. Ho piuttosto visto che il modo di procedere da parte di JA sia alquanto corretto, oculato e dettagliato come pure quello di Teofilo con cui si sta procedendo un dialogo serio e coerente. Ho notato inoltre che nessuno sia stato capace di controbattere JA su quanto ha scritto e nessuno di voi, tranne Teofilo, lo ha risposto ma vi siete limitati sempre alle solite domande e cioè:

Qual è la vera chiesa? Cosa successe dopo la morte degli apostoli?

Mah.....voglio dire...... queste domande devono essere poste dopo che si è dimostrato se il papato abbia ragione di esistere o meno. Per questo JA, forse, ha scritto che quello che è successo dopo la morte degli apostoli non gli importa. In effetti la nascita del papato si verrebbe a configurare proprio nel periodo postumo la morte degli apostoli, ma JA è andato oltre, cioè, sta dimostrando che biblicamente, e quindi nella Chiesa del I secolo, quella scomparsa con la morte dell'ultimo apostolo il papato non aveva ragione d'esistere. Se JA sta dimostrando questo, e vedo che nessuno di voi stia dimostrando il contrario, è ovvio che quello che è successo dopo poco importa dal momento che il papato è solo un'invenzione postuma. Tuttavia, prima di dare giudizi avventati, caro cristiano-cattolico, tipo:

JA è stancante

JA fa ridere

ecc...

che secondo me sanno di meschinità e mancanza di capacità di controffensiva (sono convinto che di fronte alle schiaccianti argomentazioni di JA non sai rispondere e quindi ti limiti ad offendere con spirito poco cristiano) credo che sarebbe opportuno aspettare quanto JA abbia da aggiungere ulteriormente. Infatti ho letto che JA stesso abbia detto:" Adesso viene il bello". Vedo però che state facendo uno sforzo a sopportare JA e state facendo di tutto per far deragliare l'argomento attraverso proprio le offese e cos' via. Forse avete paura che qualche cattolico-medio legga queste cose e comnci a riflettere su diversi punti o forse avete paura di essere smentiti nella vostra stessa comunità, non saprei, ma se siete aperti al dialogo come dite, dovete offrire a terzi la possibilità di esporre la sua posizione e, in alternativa, controbattere. Ma ahimè noto invece da parte vostra solo tentativo di lite e incapacità di rispondere lasciando irrisposte molte domande di JA. JA vi sta rispodnendo a mestiere e solo perchè le sue risposte non vi piacciono, perchè giustamente è un evangelico e perchè giustaente non sapete come controbattere, voi dite che non sta rispondendo....bah certo che questo atteggiamento inquisitorio è assurdo e a dir poco ridicolo.

Aspettate le ultime battute di JA e poi con coerenza e competenza affrontate la questione serenamente e con tanto di argomentazioni, se vi fa piacere!

Grazie per la comprensione!

Saluti, 2Julius2.


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Consiglia Elimina    Messaggio 131 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSN2Julius2 Inviato: 19/09/2003 16.28

Avevo dimenticato di chiedere questo a cristiano-cattolico che aveva scritto:

 

A proposito di Paolo che diventò vescovo, gli ricordo che Paolo andò a Gerusalemme da Pietro, non dagli altri apostoli, per ricevere il mandato, la benedizione del primo degli apostoli

Scusami ma potresti indicarmi chi te l'ha detto o almeno dove l'hai letto? Nella mia Bibbia non sono riuscito a trovarlo, saresti così genitle da dirmi dov'è che è scritto?

Saluti!

 

 


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Consiglia Elimina    Messaggio 132 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSN2Julius2 Inviato: 19/09/2003 16.44

Caro Raptor, salute a te!

Prova a presentare questo testo ad una persona che non lo conosce, magari con scarsa cultura ( chiedo scusa alle nonne... la mia era solo una battuta) e chiedigli alla fine "A chi si sta riferendo Gesù?" e ascolta la sua risposta. E fanne tesoro

L'ho fatta questa prova della nonna. L'ho fatta a mia nonna, sta tranquillo, che non è evangelica. Le ho fatto questa prova in compagnia di una suora appena dopo aver finito di recitare il rosario. La risposta? Non ha dato la risposta che tu hai anticipato, che faccio? Lei stessa l'ha attribuita a Gesù, che forse mia nonna sia più intelligente?

PS: Immagino che tu ti chieda cosa abbia detto la suora! Bhè, niente!

Saluti


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Consiglia Elimina    Messaggio 133 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico Inviato: 19/09/2003 16.53
Caro Nylus,
non sono stato io a lamentarmi delle tue critiche, che poi non non nemmeno critiche, ma solo fantasie, infatti non hai dimostrato nulla, ti sei limitato a dire che la mia analisi grammaticale fa acqua da tutte le parti, ma se saresti stato più attengo avresti certo notato che non è mia ma del fratello Paolo Blandini, che stimo molto.
E poi quando uno afferma un qualche cosa dovrebbe poi cercare di dimostrare il contrario, ma tu invece cosa hai fatto?
 
Ti sei limitato a fare l'ironico, e basta, questo è una dimostrazione di orgoglio fine a se stesso, negare e calpestare ciò che scrivono gli altri, senza poi dimostrare un bel niente. Bah, non voglio comunque rispondere o accusare nessuno, figurati se mi metto a offendermi per i tuoi commenti.
 
I gestori hanno preferito fare questo, e ne ho preso atto pure io, il regolamento in effetti esiste, e va rispettato.
 
Pace
Salvatore

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Consiglia Elimina    Messaggio 134 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico Inviato: 19/09/2003 17.37
Gal 1,15-18
 
"Ma quando colui che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia si compiacque 16di rivelare a me suo Figlio perché lo annunziassi in mezzo ai pagani, subito, senza consultare nessun uomo, 17senza andare a Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco.
 18Inseguito, dopo tre anni andai a Gerusalemme per consultare Cefa, e rimasi presso di lui quindici giorni;"
 
Perchè Paolo sarebbe andato a presentarsi a Cefa?
 
Per prendersi un caffe?
 
Paolo fu chiamato da Dio, ma si presentò da Cefa, per ricevere la sua benedizione, e la sua approvazione.
 
Leggila megli la Bibbia caro Julius
 
Pace
Salvatore

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Consiglia Elimina    Messaggio 135 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico Inviato: 19/09/2003 17.41
Dopo avere illustrato la metafora di “roccia”, sarà bene soffermarsi un po’ su quella delle “chiavi”: “A te darò le Chiavi del Regno dei Cieli”.
Le Chiavi (Mt 16,18-20). C’è qui, oltre quello della guida sicura per raggiungere il regno dei cieli, il senso della giusta interpretazione dell’autorità di cui è investito Pietro. Infatti da Mt 23,13-16 abbiamo: “Guai a voi ipocriti, maestri della legge e farisei. Voi chiudete agli uomini la porta del Regno dei Cieli: non entrate voi e non lasciate entrare quelli che vorrebbero entrare, ecc..”
Da Lc 11,52 abbiamo: “Guai a voi, maestri della legge, perché avete portato via la chiave della vera scienza, voi non siete entrati e non avete lasciato entrare quelli che avrebbero voluto”
Tenere presente che i maestri di Israele non avevano assicurata l’infallibilità, mentre i “mandati da Dio”, e solo quelli mandati, come i veri profeti annunciavano veramente la Parola di Dio. Le esigenze della casistica rabbinica rendevano impossibile l’osservanza della legge. Da 10 precetti, i rabbini erano arrivati a comandarne 613!
Inoltre da 1 Tm 6,3-5, ricaviamo la stessa dottrina vista in Matteo e Luca: “Se qualcuno insegna diversamente, se non segue le sane parole di Gesù Cristo nostro Signore e l’insegnamento della nostra religione (=Chiesa cattolica) è un superbo ed un ignorante, un malato che va in cerca discussioni e vuol litigare sulle parole, ecc..”.
Gesù sapeva che la Sua Chiesa doveva affrontare e combattere tante eresie nel corso dei secoli, quindi era logico che stabilisse un organo che vigilasse e difendesse la verità, altrimenti la Chiesa sarebbe stata distrutta in pochissimo tempo dalle eresie.
La Sua Chiesa doveva avere delle regole, che garantissero l’esatta interpretazione delle Scritture, altrimenti come potevano controbattere gli eretici?
Dovevano poter dimostrare Bibbia alla mano il suo corretto significato.
Gesù stesso non affidò la Sua Chiesa a tutti i discepoli indistintamente, ma stabilì dodici Apostoli, affinché predicassero e vigilassero con autorità incontestabile, loro potevano dimostrare di essere stati scelti direttamente dal Cristo, e anche i loro successori poterono dimostrare la discendenza apostolica, se così non sarebbe stato gli eretici gli avrebbero riso in faccia, e chiunque poteva prendere il comando della Chiesa e dirigerla verso qualunque lido eretico.
Fin dai primi secoli del cristianesimo gli eretici tentavano di contestare le verità bibliche tentando di sovvertirle (non riuscendovi), mai però fu messa in dubbio la discendenza apostolica dei vescovi, perché essa risultava chiara da documenti inoppugnabili. La Chiesa ha sempre potuto dimostrare la sua discendenza apostolica, da vescovo in vescovo fino ai nostri giorni. Solo negli ultimi tempi alcuni gruppi protestanti osano voler vanificare la discendenza apostolica dei vescovi cattolici romani, perché nel mondo protestante evangelicale ad esempio non si dà nessuna importanza alla storia quando questa parla a favore della Chiesa cattolica romana, la si esalta invece quando questa mostra alcuni errori che la Chiesa di Roma ha commesso nel corso dei secoli; provocando nei fedeli un’avversità molto marcata in tutto quello che è cattolico romano, perché i fedeli si trovano a conoscere bene gli errori della Chiesa romana e ignorano totalmente la sua gloriosa storia millenaria e la sua discendenza apostolica.
Gesù conferisce a Pietro un carisma unico ed individuale: “Conferma i tuoi fratelli” nella fede
(Lc 22,31-32). Ossia, chi non è d’accordo con Pietro non è nella verità.
A tutte queste prerogative personali Gesù ne aggiunge un’altra con la quale colma ogni incertezza e completa l’autorità vicariale di Pietro. Ciò avviene quando, dopo la resurrezione, con parole solenni, inequivocabili e incontrovertibili, dice a Pietro per tre volte: “pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle…” (Gv 21,15-17).
Qualche pastore pentecostale afferma le tre volte significano il perdono di Gesù ai tre rinnegamenti di Pietro, e in chiave esegetica potrebbe anche darsi, ma in maniera ancora più semplice spieghiamo che la triplice domanda con triplice risposta era infatti il modo classico di giurare a quel tempo, Gesù quindi fece giurare Pietro, gli fece promettere che avrebbe di sicuro pasciuto le Sue pecorelle.
Pietro dunque, senza equivoco alcuno, è nominato il pastore supremo di tutto il “gregge” di Cristo.
Cristo ha mandato Pietro e gli altri Apostoli dando loro ogni potere, così come il Padre ha mandato Gesù dandogli ogni potere.
E’ bene sapere che l’evangelista Giovanni scrive tali parole non meno di 30-40 anni dopo la morte di Pietro. Ciò significa che esse (parole) ormai riguardano, sì, Pietro, ma nei suoi successori.
Perché è impensabile che dopo la morte di Pietro, la Chiesa dovesse restare senza una guida (terrena) autorevole, perché se Gesù avesse voluto guidare di persona la Sua Chiesa non avrebbe stabilito nemmeno gli Apostoli. Ma dalla Bibbia traspare che come prima Dio Padre si servì di uomini come Mosè, David, e altri per guidare il suo popolo così Gesù si servì di Pietro e degli Apostoli per guidare la Sua Chiesa. E’ semplicemente impensabile che la Chiesa dovesse finire con la morte degli Apostoli, eppure i fratelli protestanti (pentecostali e altri) affermano che il potere di legare e di sciogliere Gesù lo diede solo agli Apostoli, e questo potere non era trasmissibile.
Queste affermazioni sono talmente insensate che si smentiscono da sole; ma come è possibile che la Chiesa con la morte degli Apostoli non dovesse avere più una guida autorevole?
Se con la morte degli apostoli tutti i discepoli avevano pari voce in capitolo per amministrare e vigilare sulle verità di fede, il cristianesimo non sarebbe mai arrivato fino ai nostri giorni, sarebbero scoppiate guerre fratricide all’interno delle comunità, perché ognuno poteva dire la propria su qualunque verità di fede. Dalla stessa Bibbia apprendiamo che Paolo si preoccupava di scegliere uomini fidati e di fede provata, per affidargli il ministero della Parola, imponendogli le mani e conferendogli così la stessa sua autorità in materia di fede, Timoteo, Filemone e Tito sono degli esempi.
Se questi tre vescovi sopra citati non avessero avuto una piena autorità per dirigere la loro Chiesa locale, quanto sarebbero durati?
Pace
Salvatore
(Gino61)
00mercoledì 9 settembre 2009 21:58
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Consiglia Elimina    Messaggio 136 di 214 nella discussione 
Da: nylus Inviato: 19/09/2003 18.34
 
secondo me il fratello paolo blandini illustra male.
e illustrare male non giova alla dottrina.
 
"questo" e "questa" sono aggettivi qualificativi che si differenziano solo per il genere: maschile uno e femminile l'altro.
è vero che indicano persona o cosa vicino a chi parla, ma non identificano la persona che parla, ma identificano l'oggetto o la persona a lui vicina.
 
questo-questa = vicino a chi parla (gesù)
codesto-codesta = vicino a chi ascolta (simone)
quindi è azzardato, anzi errato, dire che "questa pietra" è riferito a simone, visto che è a simone che gesù si rivolge.
avrebbe dovuto dire tutt'al più: "codesta pietra", ma sarebbe stato errato comunque.
 
detto questo, aggiungo:
non sarebbe stato piu facile dire:
simone, tu sarai pietro e costituirai la pietra sulla quale fonderò la mia chiesa.
 
e allora azzardo: forse forse non abbiamo capito cosa gesù effettivamente avesse voluto dire???
 
Nylus

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Consiglia Elimina    Messaggio 137 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNStefanoS79 Inviato: 19/09/2003 19.39
Nylus, ti piaccia o meno, Dio non è un Dio di caos ma di chiarezza, non è un Dio di confusione, ma di ordine.(Gal 5,19-21)
 
Dio è un tipo preciso, uno in gamba che non lascia niente al caso, non un pivello che insegna le cose male senza prevedere quello che sarebbe accuduto!
 
Per questo è logicamente necessaria una guida.
 
Purtroppo ci sono talmente tante dottrine false che oggi il cristiano si deve impegnare di più quasi a studiare apologetica che nella preghiera!
 
Insomma se non abbiamo una dottrina sicura a cui affidarci siamo sempre nei casini perchè uno dice una cosa, l'altro un'altra....e siamo sempre da capo, tutti pensano di avere ragione e non si finisce mai.
Tra protestanti si discute, si discute e non si cava un accidente di ragno dal buco, non si capisce un bel niente e siamo sempre lì a ribattere sugli stessi punti.........questo non è il Dio vero, questo è il dio dei casini!
 
Per questo serve una guida!
 
per me personalmente il Signore ha risposto sul problema della gerarchia della Chiesa con la Sua Parola:
 
Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano su di voi, come chi ha da renderne conto; obbedite, perché facciano questo con gioia e non gemendo: ciò non sarebbe vantaggioso per voi. (Eb 13,17)
 
vi esorto a sottomettervi anche voi a tali persone, e a chiunque lavora e fatica nell'opera comune.(1Cor 16,16)

Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata con il suo proprio sangue.(At 20,28)

pascete il gregge di Dio che è tra di voi, sorvegliandolo, non per obbligo, ma volenterosamente secondo Dio; non per vile guadagno, ma di buon animo; non come dominatori di quelli che vi sono affidati, ma come esempi del gregge. (1Pt 5,2-3)

Fratelli, vi preghiamo di aver riguardo per coloro che faticano in mezzo a voi, che vi sono preposti nel Signore e vi istruiscono (1Ts 5,12)

Insomma, il cristiano non è chiamato a fare dispute dottrinali, controversie apologetiche, etc...ma a vivere la propria fede.

Non ho trovato neppure un versetto della Bibbia che dica di disubbidire ai propri maestri nella fede e di impelagiarsi in vane discussioni, anzi ho trovato proprio l'opposto!

Tuttavia le debolezze degli ecclesiastici si vedono sin da subito, basti pensare a Diotrefe in 3Gv....del resto non è un caso se Gesù ha detto che l'amministrattore che lui ha costituito sui suoi servi (Lc 12,42) può anche essere trovato infedele ed ubriaco....e quindi punito!

Insomma sapere ubbidire produce in noi molto più frutto che interpretare la Bibbia a proprio capriccio......provare per credere!

 

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Consiglia Elimina    Messaggio 138 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_Raptor Inviato: 19/09/2003 19.46
L'ho fatta a mia nonna, sta tranquillo, che non è evangelica. Le ho fatto questa prova in compagnia di una suora appena dopo aver finito di recitare il rosario. La risposta? Non ha dato la risposta che tu hai anticipato, che faccio? Lei stessa l'ha attribuita a Gesù, che forse mia nonna sia più intelligente?
 
Caro 2Julius2, non è che non mi fidi di te, ma sai come dice il vecchio adagio " A pensare male si fa peccato ma si indovina"
 
Senti, tanto per fare una prova, che mi manderesti tua nonna?

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Consiglia Elimina    Messaggio 139 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_Raptor Inviato: 19/09/2003 19.51
Nylus: e allora azzardo: forse forse non abbiamo capito cosa Gesù effettivamente avesse voluto dire???
 
Raptor: perchè parli al plurale? Parla per te, Nylus!

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 140 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_Raptor Inviato: 19/09/2003 20.07
2Julius2 scrive (  in nero le sue affermazioni, in blu le mie):

Ho piuttosto visto che il modo di procedere da parte di JA sia alquanto corretto, oculato e dettagliato

Il fatto che sia infarcito di menzogne fa parte del tuo modo di ritenere un discorso "corretto, oculato e dettagliato"? Buono a sapersi.

come pure quello di Teofilo

Fossi in Teofilo mi offenderei.

(Gino61)
00mercoledì 9 settembre 2009 21:59
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Consiglia Elimina    Messaggio 141 di 214 nella discussione 
Da: nylus Inviato: 19/09/2003 20.21
 
raptor, raptor, sono contento che abbia capito tutto..
 
ma io parlavo di me e del mio confessore col quale ho discusso l'argomento.
mi è sfuggito dirvelo.
 
Nylus
 
 
 

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 142 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_Raptor Inviato: 19/09/2003 20.35
Vedi, caro Mastro Ciliegia, sai qual è il vero nocciolo del problema? E' che il testo in questione non è nè l' unico e, soprattutto, neppure il più importante per stabilire il Primato di Pietro.
 
Ci sono altri passi più significativi.
 
Ma è divertente lasciar parlare questi evangelici e vedere come, per sostenere le loro tesi, devono ricorrere alle bugie. E se lo fanno su questi versetti, pensa cosa faranno sugli altri!
 
Salutami il Grillo Parlante... volevo dire.. il tuo confessore.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 143 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_Raptor Inviato: 20/09/2003 0.21
Nylus dice:
questo-questa = vicino a chi parla (gesù)
codesto-codesta = vicino a chi ascolta (simone)
quindi è azzardato, anzi errato, dire che "questa pietra" è riferito a simone, visto che è a simone che gesù si rivolge.
avrebbe dovuto dire tutt'al più: "codesta pietra", ma sarebbe stato errato comunque.
 
Caro Nylus, a volte sei troppo stringato. Qui dici che l' uso di "codesta" è sbagliato comunque. Perchè sarebbe sbagliato?

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Consiglia Elimina    Messaggio 144 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°Teofilo Inviato: 20/09/2003 0.32

Caro Salvatore,

ho dovuto depurare il tuo messaggio n.123 che reinserisco qui sotto, senza le considerazioni di carattere personale che riguardano YA, e che sono vietate dal regolamento.

questa è la parte di testo del tuo messaggio che reinserisco:

A proposito di Paolo che diventò vescovo, gli ricordo che Paolo andò a Gerusalemme da Pietro, non dagli altri apostoli, per ricevere il mandato, la benedizione del primo degli apostoli.

Poi gli rispondo che mi fido dei miei vescovi, piuttosto che di gente che dall'oggi al domani si autoproclama "pastore", in seguito a sogni, allucinazioni, apparizioni angeliche ecc.. Tutti sappiamo come si formano le nuove denominazioni protestanti, e tutti sappiamo che grado di sottomissione hanno molti fedeli ai loro pastori; infatti si vedono molti fedeli "saputelli" che ogni tanto decidono di mettersi in proprio, e a quel punto per convincere una fetta di fedeli (loro fratelli) a seguirli spuntano le visioni, le apparizioni, le profezie ecc..

Quindi non capisco come possa un pentecostale venire a parlare a noi di autorità ecclesiale, si guardi piuttosto in casa propria, ma in mezzo a quel caos è difficile capirci qualcosa.

Pace

Salvatore


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 145 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°Teofilo Inviato: 20/09/2003 0.35

Carissimi,

Per quanto mi riguarda, YA stava esprimendo la classica, nota e sempre arcidiscussa posizione evangelica sul problema del primato: sono molti secoli che si cerca di demolire la più logica e scritturale lettura dei brani evangelici che riguardano la funzione petrina e il fatto che finora l'interpretazione cattolica sia rimasta al suo posto, vuol dire che anche le argomentazioni contrarie più sottili e sofisticate, non siano riuscite a demolire un principio fondamentale quale l'origine divina della funzione di Pietro.

Il fatto che qui vengano fatti interventi più o meno dotti o ad effetto, dall'una o dall'altra parte, può solo significare al massimo che qualcuno è più o meno abile di un altro nella esposizione (Mi riferisco ad esempio ad espressioni del tipo "il bello deve ancora venire") ; ma certamente non sposta di una virgola il problema la cui discussione appropriata non è certamente in questa sede, fatta con strumenti limitati, avendo forse a volte anche qualche prevenzione di fronte a delle persone che non vediamo e non conosciamo.

Mi preme perciò sottolineare che questo argomento è stato ed è oggetto di approfondimento da parte di commissioni teologiche ecumeniche formate da persone specializzate e preparate che si dedicano a questi temi con tutta la documentazione e le conoscenze di cui vi è necessità e che penso che noi non possediamo.

Pertanto le nostre vedute, i nostri interventi ed eventuali documentazioni non possono avere la pretesa di sciogliere e dirimere a suon di citazioni non sempre adatte, dei problemi tanto complessi che, nonostante tanti sforzi di buona volontà, e fatti da parte di valenti studiosi da entrambe le parti, a tutt'oggi restano irrisolti, anche se sono stati fatti alcuni passi avanti.

Nè possiamo avere la pretesa di "vincere" o zittire gli interlocutori. E' già un buon risultato se riusciamo a dialogare pensando che dall'altra parte ci sia una persona sincera che ha veramente a cuore la verità.

Continuiamo pure il dialogo, portiamo pure tutte le nostre argomentazioni, ma cerchiamo di evitare di pensare di "distruggere" con questo "l'avversario".

Anche se ciò avvenisse, non avremmo forse "guadagnato il fratello" e  certamente non sarà questo a far cadere la verità su Pietro.

Mi è sembrato bene ricordare queste cose forse non tanto scontate.

Con affetto


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 146 di 214 nella discussione 
Da: nylus Inviato: 20/09/2003 7.12
 
buongiorno amici miei e cari gestori
 
sono proprio contento che il msg n.142 emesso da "so tutto io basta chiedere a me" sia ritenuto un messaggio dal contenuto dottrinale e non personale!!
 
per quanto riguarda l'uso di "codesta" consulta da te  una grammatica semplice.
 
Nylus
 
 
 

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 147 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 20/09/2003 8.57

Per quanto mi riguarda, YA stava esprimendo la classica, nota e sempre arcidiscussa posizione evangelica sul problema del primato: sono molti secoli che si cerca di demolire la più logica e scritturale lettura dei brani evangelici che riguardano la funzione petrina e il fatto che finora l'interpretazione cattolica sia rimasta al suo posto, vuol dire che anche le argomentazioni contrarie più sottili e sofisticate, non siano riuscite a demolire un principio fondamentale quale l'origine divina della funzione di Pietro.

............
 
A questa riflessione di Teofilo vorrei aggiungere una nota STORICA:
 
Il punto di partenza di questa discussione parte da una accusa precisa:
" La Chiesa CATTOLICA (e Romana aggiungono), non c'era alla morte degli Apostoli, esisteva solo la Chiesa e basta. Poi verso l'anno 300 la Chiesa di Roma ha cominciato a comandare sempre di più e a distaccarsi dalla vera Chiesa, quindi a chiamarsi "Cattolica" e poi "Romana", diventando padrona di un potere Temporale con il "Sacro Romano Impero" e dall'anno 400 è iniziato il "papato" con a capo appunto il Papa. "
 
Dunque, questo è un riassunto della disputa che gli evangelici Pentecosatli portano, tratto da vari interventi....
 
Benissimo....alle domande però: Che cosa è accaduto dopo la morte degli Apostoli; quale sarebbe questa Chiesa dalla quale Roma si sarebbe dissociata; quali vescovi potete portare che attestano queste accuse; quali vescovi "evangelici pentecostali" combatterono contro l'eresia ariana, donatista, ecc....; silenzio assoluto......
 
I pareri circa l'appartenenza alla stessa Chiesa (Cattolici ed EvangeliciPentecostali) nei primi secoli è molto discordante, abbiamo le seguenti affermazioni:
 
a) eravamo uniti fino all'anno 200;
(ritrattato quando portammo il documento di Ireneo (vescovo) che stabiliva l'attenzione di tutte le altre Chiese  sulla sede vescovile di ROMA, confermandola con un elenco di vescovi dalla morte di Pietro e Paolo);
 
b) eravamano uniti fino all'anno 300;
( tuttavia si blocca il dialogo quando si fa notare che all'epoca esisteva già la venerazione a Maria e si lottava contro Ario per la Trinità decretata dai vescovi...di quale Chiesa a questo punto dal momento che Roma era già un punto di riferimento importante documentato con il testo di Agostino che chiama il Papa "Mia beatitudine" e che gli sottopone la sua risposta alle eresie per AVERE CONFERMA DELLA CORRETTA DOTTRINA?);
 
c) aravamo uniti fino all'anno 400;
( perchè da qui Roma diventò una potenza militare.....da qui gli evangelici avrebbero preso un altra strada per restare fedeli al Vangelo, da qui i Pentecostali furono massacrati (a milioni scrive lettaralmente un evangelico) dalla Chiesa per azzittirli, ovviamente NON è necessario portare le prove, l'Inquisizione parlerebbe chiaro (nell'anno 400/500?); non c'è bisogno delle prove di vescovi che attestino quanto dicono, perchè lo dimostra il Vangelo che loro sarebbero stati perseguitati dalla "prostituta" (identificata nella Chiesa Cattolica)....se questo è il modo di presentare la storia, veramente c'è da scoraggiarsi.....di Bisanzio e Costantinopoli NON si fa mai un accenno; dell'Iconoclastia che portò a dure guerre e ad eccidi enormi, si tace.....ma di Pentecostali, nei libri della storia non si sente affatto parlare fino al 1700, quando tale Movimento iniziò in terra di Scozia.....piccoli dettagli!)
 
Alla domanda poi: da quale Chiesa si sarebbe dissociata Roma dal momento che ebbe ESPANSIONE DA ROMA e che era riconosciuta quale punto di riferimento per l'Occidente e Costantinopoli per l'Oriente?
 
NON si sa!!
 
Il primato petrino non parte solo dal versetto di Matteo.....ma da molti altri, primi fra tutti dal martirio che diede inizio alla successione del vescovo di ROMA.....il termine "CATTOLICO" come già dimostrammo, era usato fin dalla fine del primo secolo e s'intendeva sia Oriente che Occidente, per questo oggi parlando degli Ortodossi diciamo "Chiesa Cattolica Ortodossa- Chiesa Cattolica Romana", perchè il vero scisma fu tra queste DUE REALTA' APOSTOLICHE, cioè, due "basi" fondate dagli Apostoli.....
Perciò...da quale Chiesa Roma si sarebbe dissociata, allontanata? O dalla Chiesa Ortodossa, e quindi i Pentecostali sono di origine Ortodossa (ma impossibile dal momento che si venera la Teothokos e si adora la reale presenza Eucaristica ed il Battesimo è inteso come SACRAMENTO); oppure....non si sa, perchè non esistevano altre Chiese apostoliche dalle quali Roma si sarebbe dissociata....
 
Fraternamente Caterina
(Gino61)
00mercoledì 9 settembre 2009 22:00
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Consiglia Elimina    Messaggio 148 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico Inviato: 20/09/2003 11.18
Accetto volentieri la censura fattami da Teofilo, si ogni tanto ritorno sui miei passi, e vado indietro, scendendo allo stesso livello di certuni, che amano usare frasi pungenti e tali da innescare liti sterili e poco cristiane.
 
Ma una considerazione prima di proseguire sull'argomento Pietro e successione apostolica, voglio farlo.
JA diceva che il bello devo ancora venire, dalle sue parole si intendeva chiaramente che ci stava zittendo, con prove schiaccianti, che io non ho affato visto, e non sono solo io a non averle viste.
 
Beh, anche io da qualche giorno sono entrato in questo forum, ma JA forse per ora è un pò troppo impegnato, non sarà forse che sarà passato all'argomento battesimo prima ancora di concludere questo?
 
Il sileziono è dovuto a impegni o ad una fuga, una delle classiche fughe da Alcatraz, ehm, pardon, da Difendere la Vera Fede?
 
 
Pace
Salvatore
 

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Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico Inviato: 20/09/2003 11.36
In Mt 16,18-20 Gesù fonda la sua Chiesa sulla “roccia”, ossia sulla stabilità, sulla sicurezza, sulla indefettibilità, assicurandole che né il tempo né l’errore avrebbero avuto su di essa il sopravvento:”le porte degli inferi non prevarranno…” .
Chi può dubitare delle divine parole di Cristo?
 
Nella traduzione interconfessionale le parole di Cristo sono recate così: “e su di te, come su una pietra, edificherò la mia Chiesa”.

Dunque Pietro è la “roccia” ma la roccia di Pietro poggia sulla Pietra Angolare che è Cristo, e quando Gesù dice “la mia Chiesa”, vuol dire che essa è “una ed unica”.
Tutte le altre associazioni che si dicono “chiese” non sono la Chiesa fondata da Cristo, e perciò non possono garantire l’autenticità dell’interpretazione biblica. Ricordiamo che a Pietro (al suo primo incontro con Gesù) viene dato il nome Kefa=roccia (Gv 1,42; Mc3,16)

Roccia è un metafora, un simbolo che sta a significare sicurezza.
 
Infatti leggiamo in 2° Sam 22,2: “Jahwè è la roccia di Israele”; prima di Davide Mosè aveva detto: “Jahwè è roccia” (Dt 32,4); Isaia additava Jahwè come “unica roccia”; anche nei Salmi (144,1 e 95,1) è detto: “Benedetto Jahwè” mia roccia”.
Nel N.T. Gesù applica a Sé il Salmo 117,22 e si qualifica come “pietra d’angolo”, ossia la pietra principale nella edificazione del “Nuovo Israele”, che è la Chiesa, la “Sua Chiesa”, come è scritto in Mt 21,42-44: “…la pietra scartata…è divenuta testata d’angolo.. chi cadrà sopra questa pietra sarà sfracellato; e qualora essa cada su qualcuno, lo stritolerà. Il Signore ha fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri”.
Per i Giudei, che non hanno creduto alla divinità di Cristo, questa pietra è divenuta motivo d’inciampo e di rovina (Rm9,33; 1 Pt 2,7-8; Is 8,14; 28,16) Ma per i discepoli di Cristo, Egli è la Roccia Spirituale fonte di salvezza, prefigurata nella roccia da cui Jahwè fece scaturire acqua abbonante per dissetare l’Israele secondo la carne (1 Cor 10,3-4; Es 17,5-6; Nm 20,10-11).
E’ chiaro che l’essere Roccia di Cristo non vanifica l’essere roccia di Jahwè. Solo bisogna saper conciliare le due esplicite testimonianze della S. Scrittura. Roccia è detto pure nella Bibbia Simone, figlio di Giona. Fu Gesù stesso a imporgli questo nuovo nome, pietre vive sono pure tutti i credenti (1 Pt 2,4-5)

Ai fratelli protestanti risulta difficile capire che l’essere “roccia” di Pietro non vanifica l’essere roccia di Cristo e l’essere roccia di Jahwè, loro mirano a annullare il primato di Pietro, quindi negano che il papa abbia autorità apostolica in quanto successore di Pietro, alcuni loro arrivano perfino a negare che Pietro sia stato a Roma, quando invece esistono documenti storici che lo provano.
Fondamento è prima di tutto, Gesù Cristo: “Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un sapiente architetto io ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra (successione apostolica). Ma ciascuno stia attento come vi costruisce. Infatti, nessuno può porre un fondamento diverso da quello che giù vi si trova, che è Gesù Cristo” (Cor 3,10 -11). Assieme a Cristo S. Paolo chiama fondamento anche gli Apostoli e i Profeti (Ef 2,19-20): si tratta qui dei profeti del N.T. (Ef 3,5;4,11)
“In questo tempo alcuni profeti scesero ad Antiochia da Gerusalemme. 28E uno di loro, di nome Agabo, alzatosi in piedi, annunziò per impulso dello Spirito che sarebbe scoppiata una grave carestia su tutta la terra. Ciò che di fatto avvenne sotto l’impero di Claudio” (At 11,27).
 
Quindi nella traduzione biblica interconfessionale le parole di Cristo sono recate così:”e su di te, come una pietra, edificherò la mia Chiesa”.
Dunque, Pietro è la “roccia”. E quando Gesù dice “la mia Chiesa”, vuol dire che essa è “una ed unica”. Tutte le altre associazioni che si dicono “chiese”, non sono la Chiesa fondata da Cristo, e perciò non possono garantire l’autenticità  dell’interpretazione biblica.
Ricordiamo che a Pietro (suo primo incontro con Cristo) viene dato il nome Kefa = roccia (Gv 1,42; Mc 3,16).

Assieme a Cristo, Paolo chiama fondamento anche gli Apostoli e i Profeti (Ef 2,19-20) si tratta qui dei profeti del N.T. (Ef 3,5;4,11; At11,27). Costituiscono con gli Apostoli la generazione dei primi testimoni che hanno ricevuto la rivelazione del piano divino e che hanno predicato il Vangelo (Lc 11,49; Mt 23,34; Mt 10,41).
Tutta la Chiesa è detta fondamento  “Colonna e sostegno della Verità” (1Tm 3,15).
Il voler vanificare la funzione dell’uomo-roccia, posto da Cristo a fondamento visibile della “Sua Chiesa”, significa alterare pregiudizialmente e irreparabilmente tutta la realtà intorno a Cristo ed alla Sua Chiesa. Il voler dimenticare i poteri così larghi concessi da Cristo al Primo degli Apostoli (Mc 3,13-19; Mt 10,1-4; Lc 6,12-16) significa spodestare la Chiesa di Dio dalla sua naturale divina autorità conferitale dal suo Divino Fondatore.
Questo delitto di mutilazione è non solo contro quanto stabilito da Cristo, ma anche contro gli stessi credenti in Lui, i quali resterebbero privi delle prerogative più necessarie alla vita della Chiesa.
La Chiesa non poteva e non può essere abbandonata al caos.
Nessuno è autorizzato a servirsi della Bibbia per distruggere la Parola di Dio; e questo avviene quando dei gruppi di credenti ricorrono a interpretazioni parziali ed arbitrarie che la stessa Parola di Dio non consente.
Le metafore ricordate indicano la funzione di pietra, fondamento benché in modo analogico;
e sappiamo che l’analogia comporta una somiglianza oggettiva, non una identità, nell’essere e nell’agire di due o più soggetti.
Infatti:

a) Jahvè è roccia in quanto costituisce il primo fondamento della Chiesa, di cui l’antico Israele era tipo e figura. In Lui, ossia sulla sua bontà e fedeltà poggiava la fede e la speranza dell’Israele secondo la carne; in Lui poggiano la fede e la speranza del “Nuovo Israele” (Rm 9,6-8; Gal 3,6-9,29; 4,21-31; 6,8).
b) Cristo è Roccia in quanto, a livello storico e visibile, è la pietra d’angolo (=principale) e fondamento della comunità di salvezza, ossia la “Sua Chiesa”.
c) Infine la Chiesa tutta intera è detta fondamento: “Voglio che tu sappia come comportarti nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno (=fondamento) della verità” (1 Tm 3,14-15).

Quando Gesù ha chiamato a se i dodici Mt 10,1 diede a loro il potere di……. ,
non a tutti i discepoli, Matteo poi usa la parola “per primo” per indicare che Pietro era il primo fra gli Apostoli, è bene notare che nonostante i protestanti vogliano negare questo primato, Matteo lo sottolinea, e i fedeli protestanti farebbero bene a notare che Matteo scrive il suo Vangelo intorno all’anno 70 d.C. quindi già esistevano le prime comunità cristiane, esistevano le prime Chiese locali con i loro ordinamenti, le Chiese locali fin dal principio non sono mai vissute nel disordine, ma sono state sempre organizzate per meglio accudire ai bisogni dei fedeli di ogni singola realtà locale, quindi Matteo aveva visto e conosceva le Chiese e chi le guidava, e quando menziona la lista dei dodici Apostoli non lo fa in modo casuale (come vogliono far credere i pastori protestanti), a Matteo non gli “è scappata la penna di mano”, scrive e sa quello che scrive, i protestanti che vanno a citare Giovanni cap.1,40  dimostrano ulteriormente la loro ignoranza biblica.
Non è mai bastevole sottolineare che “ignorante” non viene detto in senso offensivo, eppure appena ci si sente etichettare così molti si offendono.
 
Pace
Salvatore
 

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Consiglia Elimina    Messaggio 150 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 20/09/2003 12.39
Dunque Pietro è la “roccia” ma la roccia di Pietro poggia sulla Pietra Angolare che è Cristo, e quando Gesù dice “la mia Chiesa”, vuol dire che essa è “una ed unica”.
Tutte le altre associazioni che si dicono “chiese” non sono la Chiesa fondata da Cristo, e perciò non possono garantire l’autenticità dell’interpretazione biblica. Ricordiamo che a Pietro (al suo primo incontro con Gesù) viene dato il nome Kefa=roccia (Gv 1,42; Mc3,16)
.........
 
Mi ha colpito questo pezzo perchè spesso agli inizi parlavamo, insistendo non poco...SULLA PIETRA ANGOLARE che, leggiamo nella Bibbia "I COSTRUTTORI HANNO SCARTATA"
 
quando agli inizi lo stesso gestore di un Gruppo evangelico serenamente dialogava, se pur fra mille difficioltà rapportate ai nostri limiti umani, riteneva che NOI (Chiesa cattolica) avevamo rigettato questa PIETRA ANGOLARE per sostituirla con il Papa.......facemmo notare che questo NON era possibile dal momento che il pezzo evangelico si riferisce ad una profezia dell'A.T. simboleggiando così il Popolo d'Israele che NON RICONOSCE IN CRISTO QUESTA PIETRA ANGOLARE.....come lo stesso Paolo se non erro, ribadisce.
Allora si cambiò versione......
si cominciò a voler sostenere che fra l'identificazione della PIETRA ANGOLARE e il termine ROCCIA (o pietra fate come volete) NON C'E ALCUNA DIFFERENZA.....
Ma questo è assurdo, il brano di Matteo ci da due aspetti importanti:
 
a) Gesù un attimo prima chiama Pietro con il suo nome di "battesimo", citando il legame di sangue con il padre: " Beato sei TU SIMONE FIGLIO DI GIONA"....perchè su di TE, Simone, il Padre ha fatto la sua scelta rivelandoti chi sia io realmente: "nè la carne, nè il sangue te lo hanno rivelato"....
 
b) un attimo dopo gli CAMBIA IL NOME ED ANNULLA IL SUO ESSERE SIMONE FIGLIO DI GIONA, PER AFFIDARGLI UN COMPITO.
E IO TI DICO, ecco l'autorità del Cristo che in questo caso agisce con l'autorità del Padre: " TU SEI PIETRO E SU QUESTA PIETRA....."
 
PIETRO E PIETRA dunque NON sono una cosa sola....Pietro (una roccia dopo che Dio gli aveva rivelato l'identità del Cristo) è colui sul quale si ergerà la Chiesa VISIBILE che porrà le sue fondamente sulla PIETRA  che è il Cristo, quella "pietra angolare che i costruttori hanno rigettata"......
 
Importante questa riflessione che dice:
 
Tutte le altre associazioni che si dicono “chiese” non sono la Chiesa fondata da Cristo, e perciò non possono garantire l’autenticità dell’interpretazione biblica. Ricordiamo che a Pietro (al suo primo incontro con Gesù) viene dato il nome Kefa=roccia (Gv 1,42; Mc3,16)
........
"CREDO LA CHIESA, UNA SANTA CATTOLICA ED APOSTOLICA" non diciamo credo NELLA....ma diciamo credo LA Chiesa UNA...una differenza di non poco conto....Quando leggiamo nelle Letter Apostoliche che si parla di "chiese" che gli stessi apostoli fondavano, NON vuol dire una SEPARAZIONE FRA DI ESSE, lo testimonia Atti nella prima Lettera apostolica diciamo ufficiale cap.15,22:
"parve bene agli apostoli e agli anziani CON TUTTA LA CHIESA, di scegliere alcuni di loro..."
Se non vi fosse stata una COMUNIONE con le altre Chiese, questo non sarebbe stato possibile.
E più volte gli apostoli mettono in guardia DALLE FALSE CHIESE CHE NASCEVANO MA CHE NON ERANO STATE DA LORO RICONOSCIUTE IN PIENA COMUNIONE......
 
Fraternamente Caterina

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 151 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSN2Julius2 Inviato: 20/09/2003 13.30

Caro cristiano-cattolico:

Gal 1,15-18

"Ma quando colui che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia si compiacque 16di rivelare a me suo Figlio perché lo annunziassi in mezzo ai pagani, subito, senza consultare nessun uomo, 17senza andare a Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco.
18Inseguito, dopo tre anni andai a Gerusalemme per consultare Cefa, e rimasi presso di lui quindici giorni;"

Perchè Paolo sarebbe andato a presentarsi a Cefa?

Per prendersi un caffe?

Paolo fu chiamato da Dio, ma si presentò da Cefa, per ricevere la sua benedizione, e la sua approvazione.

Leggila megli la Bibbia caro Julius

Pace

Salvatore

Caro cristiano-cattolico, forse non hai capito la mia domanda.

Dov'è scritto nella Bibbia che Paolo si recò da Pietro per ricevere il mandato, la benedizione del primo degli apostoli

Qualcuno di voi, mi sembra proprio Caterina, aveva detto che questo mandato Paolo l'aveva ricevuto da Anania il quale confermò Paolo. Allora vi mettete almeno d'accordo tra di voi? Non è che pure voi discriminando il Sola Scriptura, forse senza saperlo, lo utilizzate inconscimente?

PS: Caro cristiano-cattolico, dal momento che quello che hai scritto sono solo supposizioni tue personali ti dico io leggi BENE e MEGLIO la Bibbia perchè quello che hai scritto non c'è per cui non saprei come accogliere questo tuo consiglio!

Saluti


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Consiglia Elimina    Messaggio 152 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSN2Julius2 Inviato: 20/09/2003 13.32
Caro Raptor
 

Senti, tanto per fare una prova, che mi manderesti tua nonna?

Certo, perchè no! Mi dici dove abiti? Insieme a mia nonna ti porto pure quella suora che recitava il rosario con lei, va bene?

Ci conto!?

UN saluto!


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 153 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSN2Julius2 Inviato: 20/09/2003 13.34
Sempre per il caro Raptor
 

Il fatto che sia infarcito di menzogne fa parte del tuo modo di ritenere un discorso "corretto, oculato e dettagliato"? Buono a sapersi.

Scusami ma queste menzogne non le ho trovate, non è che potresti elencarmele tu? Grazie!

 


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 154 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_Raptor Inviato: 20/09/2003 13.51
 
Caro Raptor
 

Senti, tanto per fare una prova, che mi manderesti tua nonna?

Certo, perchè no! Mi dici dove abiti? Insieme a mia nonna ti porto pure quella suora che recitava il rosario con lei, va bene?

Ci conto!?

 

 

A dire il vero io pensavo ad una spedizione per posta prioritaria.... tua nonna e la suora mangiano molto?

(Gino61)
00mercoledì 9 settembre 2009 22:01
Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 155 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_Raptor Inviato: 20/09/2003 14.05
Caro 2julius2 vedo che hai scritto:
 
Sempre per il caro Raptor
 

Il fatto che sia infarcito di menzogne fa parte del tuo modo di ritenere un discorso "corretto, oculato e dettagliato"? Buono a sapersi.

Scusami ma queste menzogne non le ho trovate, non è che potresti elencarmele tu? Grazie!

Purtroppo, come ho già fatto capire in un mio messaggio precedente, non ho molto tempo e quindi, per darti comunque una risposta, sono andato indietro per cercare i miei interventi. Sono solo 2 o tre pagine ma spero che ti accontenterai. Sempre per problemi di tempo non riesco a riassumerli e quindi li copio così come sono stati scritti. Ti indico però il numero del post così puoi andarlo a recuperare epr controllare.
 
Dal mio post n115
 
 Mt 23,8-12. Ne abbiamo già parlato abbondantemente in altri forum.Comunque, anche qui per chiarire, NON E' VERO CHE GESU' ABBIA VOLUTO NEGARE IL RUOLO DI GUIDA, DI MAESTRO E DI PADRE.
 
Dal mio post 119
Ma Anania è solo un discepolo. Vuoi forse dire che i Discepoli potevano imporre le mani per guarire nel nome di Gesù e per riempire di Spirito Santo? Secondo la dottrina cattolica solo i Vescovi possono imporre le mani. 
 
Questa è' una fandonia. Adesso mi aspetto che JA mi citi dei documenti ufficiali nei quali si trova la prova che conferma questa affermazione.
 
 
[A tutt'oggi 20 settembre non mi sono ancora stati citati i docyumenti ufficiali. Perchè? E' ovvio, perchè non ce ne sono.]
 
Dal mio post 121
 
 
Caro JA, dopo le "sparate" che hai inserito nei tuoi post precedenti pensavo che già il top fosse già stato raggiunto..
 
Mi riferisco,ad esempio, a frasi del tipo:
 
"La mia traduzione di quel passo è perfetta"
"... concorda con tutte le versioni più importanti"
" ed i greci tutti concordano col sottoscritto"
"... la chiesa di lingua greca conferma..."
 
Dire che sono tutte balle è poco ecumenico? Vabbè, tanto ormai l' ho scritto.
 
Ah, dimenticavo anche che tu hai accesso ai testi originali del N.T.(!!!) che è la balla più grande di tutte.
 
Non ci siamo, caro JA. Se vuoi sostenere le tue tesi in un dialogo sei liberissimo di farlo ma devi dimostrare quello che affermi.
 
Mi chiedi se ho paura. Sì, ho paura. Ma non per me. Ho paura perchè le tue affermazioni fasulle sparate con tanta sicurezza potrebebro sviare qualcuno che potrebbe farsi imbrogliare se non gli venissero dette le cose come effettivamente stanno.
 
Se non gli venisse detto che:
 
NON E' VERO che la tua traduzione di quel passo è perfetta
NON E' VERO che la tua traduzione concorda con tutte le versioni più importanti
NON E' VERO che tutti i greci concordano con te
NON E' VERO che la chiesa di lingua greca conferma ciò che tu dici.
 
Inoltre NON E' VERO che la tua versione concorda con i testi originali perchè noi NON ABBIAMO i testi originali ma solo dei Codici.
 
Tu parli di "un sereno confronto" ma come si può costruire un "confronto" ( l'aggettivo sereno con certi evangelici è meglio scordarselo) basato su simili affermazioni?
 
Dici anche "E' ovvio che mi riferivo all' imposizione delle mani  per la ricezione dello Spirito Santo":
 
E' ovvio? Non è ovvio un bel niente e la tua frase "Secondo la dottrina cattolica solo i Vescovi possono imporre le mani" è falsa e fuorviante.
 
Ed è anche falsa e fuorviante dire che solo il Vescovo può imporre le mani per la ricezione dello Spirito Santo.
 
Concludo dicendo, scusa il paragone, che tu e JA sembrate proprio CIP e CIOP... arrivate dopo periodi di silenzio più o meno lunghi... vi appoggiate l' un con l' altro... avete lo stesso modo di scrivere....
 
Non è che ci troviamo di fronte ad un'altra clonazione, vero?

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 156 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_Raptor Inviato: 20/09/2003 14.18
Caro Nylus, il messaggio 142 non era personale / se escludiamo il nick "Mastro Ciliegia") e rispondeva ad un tu messaggio di pari tenore al n. 141.
 
Per quanto riguarda l' uso di "questo, codesto, e quello" me lo hanno spiegato alle scuole elementari. Ma nel forum si discuteva della traduzione dal greco della parola.
 
Se vuoi discuterne vai a cercare i primi post nei quali è stato evidenziato il problema.
 
Il resto del messaggio, che è OT, lo troverai in un forum a parte.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 157 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSN2Julius2 Inviato: 20/09/2003 14.26

Caro Raptor, mi fa piacere che hai risposto subito.

E dimmi....queste le chiame menzogne? Ma sai cosa significa almeno il termine menzogna? Il fatto che qualcuno asserisce vere e certe le sue considerazioni sono menzogne? Bhè se è così, seguendo il tuo modo di procedere, allora pure tu stai dicendo delle menzogne perchè dici il contrario di quanto qualcuno, in questo caso JA, sta dicendo o sbaglio? Dunque quello che dici è davvero contraddittorio e illogico, ti pare?

Che discorsi poi sono questi del tipo:

 

che tu e JA sembrate proprio CIP e CIOP... arrivate dopo periodi di silenzio più o meno lunghi... vi appoggiate l' un con l' altro...

MA perchè scusa: tu, Caterina, cristiano-cattolico e qualcun altro non vi appoggiate l'uno con l'altro? Perchè dunque lo noti solo in noi questo compartamento? Ma lo sai che Gesù diceva di guarare la trave nel nostro occhio prima di guardare la pagliuzza nell'occhio di un altro?

Riguardo poi a questo

 

avete lo stesso modo di scrivere....

Non noto tanta somiglianza, sarà forse la stessa forma mentis che ci accomuna: quella scientifica. Bò, non saprei, di sicuro però non è un clone, se capisci di informatica e di networking puoi verificare i DNS e gli indirizzi IP per accorgerti che i messaggi pubblicati su questo forum partono da due località geografiamente molto distanti. Provare per credere. Credo che tu non sia molto capace di fare questo... perchè le diverse citazioni dantesche e non mi danno l'impressione che tu sia un insegnante di italiano. Forse ho capito pure chi sei, ma ci tengo a tenermelo per me. In ogni caso ti assicuro che io e John Antony siamo due persone distinte, nessun clone.

PS: Riguardo alla nonna e alla suora, mangiano poco...ma bando alla ironia, vuoi davvero che te le accompagni così verifichi di persona? Di dove sei?

Un saluto!


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 158 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_Raptor Inviato: 20/09/2003 17.37
Caro 2julius2 vediamo se ho capito bene: allora,se uno scrive, ad esempio, che secondo la dottrina cattolica solo i Vescovi possono imporre le mani ( attenzione, secondo la dotterina cattolica. Non secondo lui) e gli si fa notare che sta dicendo il falso, in realtà non ha detto una menzogna, ha detto... come l'hai definita?.. ah, sì.. ha semplicemente asserito come vere e certe le sue considerazioni. 
 
Qiondi se io dico che tu fai sacrifici umani, anche se non è vero, non ho mentito... ho solo asserito come vera e certa una mia considerazione.
 
Mi dispiace... chi dice il falso è un bugiardo!
 
Quindi  adesso o JA è in grado di dimostrare questa sua affermazione o altrimenti ha detto il falso. E chi dice il falso è un bugiardo!
 
2julius 2, ci stai prendendo in giro?
 
Io ho il sospetto di sì.
 
(Gino61)
00mercoledì 9 settembre 2009 22:02
Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 159 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 20/09/2003 18.31
Veramente julius non ci appoggiamo un gran chè...di solito raptor al cellulare ruggisce (o si dirà grugnisce, barrisce?...no questo è l'elefante....)...insomma.....diciamo che non ci spalleggiamo nel senso che intedevi dire tu.......
 
Certo che collaboriamo e come vedi lo facciamo cercando sempre di dare  delle risposte che, ovvio..saranno sempre ....limitate, ma ci proviamo.....mentre ciò che manca al tuo dialogare SONO LE RISPOSTE.....
 
Julius...quando sei alle strette, nel senso che dovresti dare delle risposte a delle domande precise.... cominci ad inventarti torture, atti inquisitori, e roghi vari....terminando così il confronto e gettandolo sul patetico elevandoti a vittima sacrificale......
Leggiti gli ultimi messaggi, non ce nè più uno dove rispondi alle domande......è vero anche noi attacchiamo e rispondiamo a tono, ma se leggi bene inseriamo sempre anche l'argomento che stiamo trattando.......
 
Poi tu nell'altro forum hai detto più di una volta che dicevamo cose diverse e di metterci d'accordo....perciò come vedi tu stesso lo riconosci.....
 
Vorrei far notare una cosa a Raptor....se non altro per coloro che ci leggono e magari non conoscono la situazione.....
 
certo, dire il falso è essere bugiardi, ma attenzione ALLA BUONA FEDE......., si può essere convinti di una cosa che a noi appare falsa....perciò chiudo con le parole di padre Amorth:
 
Il mio parroco mi ha insegnato da bambino che i Sacramenti sono 8: l'ottavo è l'ignoranza!
 
Ora l'ungi dal dare dell'ignorante a julius, ignorante qui non c'azzecca...vuol dire semplicemente IGNORARE una cosa o una materia o un tema......perciò preoccupiamoci fino a che punto ognuno di noi può essere ignorante sotto questo aspetto......
 
ecco perchè ne parliamo...ma se non si accetta il confronto e ci si mette all'angolo a fare la vittima e piangere...bè...difficilmente potremo istruirci......
 
Spero che l'argomento sia chiuso.....e che si abbia in cuore il desiderio di proseguire l'approfondimento del tema tenendo in considerazione le ultime domande fatte e che attendono risposte e confronto......
 
Fraternamente Caterina

Rispondi
Numero di iscritti che ha consigliato questo messaggio. 0 suggerimenti  Messaggio 160 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNcristiano-cattolico Inviato: 20/09/2003 19.23
Questo messaggio è stato eliminato dal gestore o dall'assistente gestore.

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Consiglia Elimina    Messaggio 161 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 20/09/2003 19.58
Perdonami Salvatore....ma il mio intervento intendeva non dare un proseguimento ai battibecchi...INVITO A RIPRENDERE L'ARGOMENTO DEL FORUM..devo epurare il tuo mesaggio:
 
Da: <NOBR>Soprannome MSNcristiano-cattolico</NOBR> Inviato: 20/09/2003 19.23
(........)
 
Poi azzanna pure me, ma senza mai argomentare, ma che modo mai è questo di discutere?
 
Siamo qui per discutere seriamente o per fare quattro battute ironiche e sfotterci a vicenda?
 
Mah, come si fa a sentirsi "salvati" quando si tenta sempre distruggere?
 
Pace
Salvatore

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 162 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_Raptor Inviato: 21/09/2003 0.10
2julius 2 scrive:
Forse ho capito pure chi sei
 
Bravo, hai indovinato! Sono proprio io!

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 163 di 214 nella discussione 
Da: lisa Inviato: 22/09/2003 8.18
Cari fratelli, in un intervento di Padre Alberto Maggi ho trovato questa per me esauriente spiegazione dei versetti tanto discussi in questo forum, l'intervento è lunghissimo, riporto solo una piccola parte .
 
.....Riguardo al versetto 18, bisogna andare alla lingua originale perchè le traduzioni purtroppo non ci danno il significato originale. Conoscete tutti una città della Giordania che si chiama Petra. Petra significa roccia, infatti questa città è scavata nella roccia, quindi il nome petra significa roccia. In greco (il vangelo è scritto in questa lingua), invece petros significa sasso, un sasso che si può raccogliere , e si può usare per costruire qualcosa. Allora petra significa roccia, un sasso si dice petros, la pietra in greco si dice litos. Bisogna tenere presente queste parole, Gesù dice:" tu sei ...in greco è petros che significa una pietra, e su questa pietra...e qui Gesù non adopera il femminile di pietra , ma adopera  petra che vuol dire roccia. La roccia nell'antico e nel nuovo testamento indica sempre Dio, nel vangelo di Matteo il termine roccia indicato sempre con la parola petra indica sempre Dio o la fede in Dio. Quando Gesù dice:" chiunque ascolta le mie parole e le mette in pratica è simile ad un uomo che ha costruito la sua casa sulla petra cioè sulla roccia.
Allora "tu sei  una pietra e su questa roccia costruirò, edificherò la mia chiesa, la mia assemblea. Cosa sta dicendo Gesù a Simone:"finalmente qualcuno che ha capito  che io sono il figlio di Dio, sei il primo , il primo mattone, la prima pietra (petros), su cui costruire la mia comunità.
Nella lingua italiana, purtroppo, la traduzione "tu sei Pietro e su questa pietra.." ha fatto credere come se Pietro e pietra fossero il maschile ed il femminile di una stessa parola, cosa che non è essendo state usate  nel testo originale due parole diverse.
Allora Gesù dice:" tu sei un mattone il primo mattone,su questa roccia , che sono io, che è Gesù, costruiamo la mia chiesa. Qui nel nuovo testamento, che la roccia sia Gesù Cristo e che la chiesa non sia costruita su Simone ma che la chiesa sia costruita su Gesù è una verità  inconfutabile, Pietro o Simone è la pietra su cui poggia , da cui prende inizio la costruzione della chiesa..!
(tratto da : incontro bibblico con Padre Alberto Maggi, trasposizione da audioregistrazione).
Che ne pensate di questa spiegazione?
lisa
 

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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 22/09/2003 9.32
Ti sono grata lisa...perchè il testo da te inserito ci conferma nella verità che poveramente tentiamo di spiegare a chi ha le idee confuse su questo passo.....
 
Accennavo infatti a come NON si vuole considerare la questione della PIETRA ANGOLARE "che i costruttori hanno rigettata", ponendola nel discorso in Matteo e che SI AFFIANCA a Pietro, cioè roccia, cioè pietra.....
 
NON fare una distenzione fra le due "pietre", di certo confonde, tuttavia sappiamo quanto sia DANNOSO E RISCHIOSO estrapolare un solo pezzo senza valutarne altri.
 
Faccio un esempio:
quando noi cattolici proviamo ad inoltrarci su questo tema specifico, lo accompagnamo da ALTRI versi biblici che danno conferma dell'interpretazione, mentre da parte evangelica viene estrapolato Matteo non solo dai versetti precedenti che riguardano la fede di Pietro rivelata da Dio per SUA SCELTA, ma viene anche accantonata la questione della PIETRA ANGOLARE di cui precedentemente avevo fatto distinzione.....
 
Resta anche la solita considerazione che è una domanda alla quale ancora NESSUN EVANGELICO ha dato una risposta:
 
Chi ha ricevuto il compito di INTERPRETARE LA BIBBIA?
E chi dopo la morte degli Apostoli ha avuto l'onere di preseguire?
 
Fraternamente C.
(Gino61)
00mercoledì 9 settembre 2009 22:03
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Da: Soprannome MSN°63Caterina Inviato: 22/09/2003 11.23
Chi ha ricevuto il compito di INTERPRETARE LA BIBBIA?
E chi dopo la morte degli Apostoli ha avuto l'onere di preseguire?
 
Allora...intanto che JA...e Julius....riflettano e ci dicano, se vogliono qualcosa, ricordiamo che queste domande sono legate al brano di Matteo in questione....perchè "NON esiste un Pietro senza i vescovi; non potrebbero resistere  nell'Unità i vescovi senza  PIETRO"....
 
Allora noi possiamo portare le prove che, come suggerisce l'Apostolo, ci aiutano a DIMOSTRARE LE RAGIONI DELLA NOSTRA FEDE....invito gli evangelici a meditarci sopra....noi NON dobbiamo assolutamente convincervi o convertirvi...se permettete questo è un compito ed UNA RESPONSABILITA' che è personale.....e dunque spetta a voi.....
 
Intorno all'anno 110 moriva e dunque avendo egli circa 80 anni, ha vissuto a cavallo fra la fine e l'inizio del secolo d.C. ,
viveva un vescovo poi diventato conosciuto attraverso la Chiesa per essersi distinto come autentico cristiano CATTOLICO, testimoniando questo attraverso il martirio...parliamo dell'ormai citato: S. IGNAZIO DI ANTIOCHIA.
Secondo le cronache sembra abbia conosciuto diretti discepoli degli Apostoli dai quale ha appreso la fede in Cristo, questi discepoli a rigor di storia tramandata citano il particolare di  Giovanni l'apostolo ancora vivente. 
 
Ebbene, S.Ignazio ci ha lasciato diverse Lettere a diverse Chiese, ne citeremo un paio perchè sono lunghe:
 
Dalla Lettera agli Efesini:

IV, 1. Conviene procedere d’accordo con la mente del vescovo, come gia’ fate. Il vostro presbiterato ben reputato degno di Dio e’ molto unito al vescovo come le corde alla cetra. Per questo dalla vostra unita’ e dal vostro amore concorde si canti a Gesu’ Cristo. 2. E ciascuno diventi un coro, affinche’ nell’armonia del vostro accordo prendendo nell’unita’ il tono di Dio, cantiate ad una sola voce per Gesu’ Cristo al Padre, perche’ vi ascolti e vi riconosca, per le buone opere, che siete le membra di Gesu’ Cristo. E’ necessario per voi trovarvi nella inseparabile unita’ per essere sempre partecipi di Dio.

.........
Chi GARANTIVA DUNQUE QUESTA UNITA'?
 
ma andiamo oltre e leggiamo:
 

V, 1. Se in poco tempo ho avuto tanta familiarita’ con il vostro vescovo, che non e’ umana, ma spirituale, di piu’ vi stimo beati essendo uniti a lui come la Chiesa lo e’ a Gesu’ Cristo e Gesu’ Cristo al Padre perche’ tutte le cose siano concordi nell’unita’. 2. Nessuno s’inganni: chi non e’ presso l’altare, e’ privato del pane di Dio. Se la preghiera di uno o di due ha tanta forza, quanto piu’ quella del vescovo e di tutta la Chiesa! 3. Chi non partecipa alla riunione e’ un orgoglioso e si e’ giudicato. Sta scritto:<<Dio resiste agli orgogliosi>>. Stiamo attenti a non opporci al vescovo per essere sottomessi a Dio.

......
Ed ora leggiamo dalla Lettera che scrisse ai "Romani"......
 

Ignazio, Teoforo, a colei che ha ricevuto misericordia nella magnificenza del Padre altissimo e di Gesù Cristo suo unico figlio, la Chiesa amata e illuminata nella volontà di chi ha voluto tutte le cose che esistono, nella fede e nella carità di Gesù Cristo Dio nostro, che presiede nella terra di Roma, degna di Dio, di venerazione, di lode, di successo, di candore, che presiede alla carità, che porta la legge di Cristo e il nome del Padre. A quelli che sono uniti nella carne e nello spirito ad ogni suo comandamento piene della grazia di Dio in forma salda e liberi da ogni macchia l’augurio migliore e gioia pura in Gesù Cristo, Dio nostro.

...........
Dove sta il particolare? Che a nessuna Chiesa a cui Ignazio rivolge i saluti, si è espresso in termini così onorifici.....l'unica Chiesa alla quale dice A quelli che sono uniti nella carne e nello spirito ad ogni suo comandamento piene della grazia di Dio in forma salda ... e che: porta la legge di Cristo e il nome del Padre...è la Chiesa di Roma con la quale avrà in vita continui rapporti e riunioni proprio per confrontarsi nella dottrina.....
 
Altro particolare è questo nella lettera scritta a S.Policarpo:
 
V. (..) 2. Se qualcuno può rimanere nella castità a gloria della carne del Signore, vi rimanga con umiltà. Se se ne vanta è perduto, e se si ritiene più del vescovo si è distrutto.
VI, 1. State col vescovo perché anche Dio stia con voi. Offro in cambio la vita per quelli che sono sottomessi al vescovo, ai presbiteri e ai diaconi e con loro vorrei essere partecipe in Dio. Unite insieme i vostri sforzi, lottate, correte, soffrite, dormite, svegliatevi come amministratori di Dio, colleghi e servitori.
 
Vi è già la scelta del celibato.....e dice chiaramente che chi si ritiene superiore....al vescovo è DISTRUTTO.....
 
alla Lettera alla Chiesa di Filadelfia scrive:
 

Figli della vera luce fuggite la faziosità e le dottrine perverse. Dove è il pastore ivi seguitelo come pecore. Molti lupi degni di fede con lusinghe malvagie seducono chi corre nel Signore. Ma essi non avranno posto nella vostra unità.

State lontani dalle erbe cattive che Gesù Cristo non coltiva, perché non sono piantagione del Padre. Non ho trovato divisione in mezzo a voi, ma selezione. Quanti sono di Dio e di Gesù Cristo, tanti sono con il vescovo, e il vescovo sta con gli altri vescovi nell'unità della Chiesa. Quelli che pentiti rientrano nell’unità della Chiesa saranno di Dio perché vivono secondo Gesù Cristo. Non lasciatevi ingannare fratelli miei. Se qualcuno segue lo scismatico non erediterà il regno di Dio. Se qualcuno marcia nella dottrina eretica egli non partecipa della passione di Cristo

.......
Mi pare che questo verso sia chiaro e lungimirante.....già all'epoca esistevano SCISMATICI.....e s'invitava all'unità......la Chiesa di Roma appare dunque sempre dallo stesso Vescovo ina Chiesa degna di essere guardata ed asoltata: A quelli che sono uniti nella carne e nello spirito ad ogni suo comandamento piene della grazia di Dio in forma salda ... e che: porta la legge di Cristo e il nome del Padre...è la Chiesa di Roma con la quale avrà in vita continui rapporti e riunioni proprio per confrontarsi nella dottrina............
 
Chi erano gli scismatici di cui parla s.Ignazio?
Alcuni Pentecostali sostengono l'attuale Chiesa di Roma, ma qualcosa non quadra perchè Ignazio dice ancora:

Preoccupatevi di attendere ad una sola eucarestia. Una è la carne di nostro Signore Gesù Cristo e uno il calice dell’unità del suo sangue, uno è l’altare come uno solo è il vescovo con il presbiterato e i diaconi miei conservi. Se ciò farete, lo farete secondo Dio.

.......
Attenzione Ignazio parla DI UN SOLO VESCOVO, di un solo Altare, di una SOLA EUCARESTIA....eppure si rivolge ai vescovi , al plurale, segno evidente che il senso dell'unità sta proprio in questo PRIMATO DEL VESCOVO....che la storia ci ha TRAMANDATO con la sede di Roma.....
 
Infine dice:

Quando ero in mezzo a voi gridai e a voce alta, con la voce di Dio: state uniti al vescovo, ai presbiteri e ai diaconi. Quanto a quelli che hanno sospettato che io gridai prevedendo lo scisma di alcuni mi sia testimone colui per il quale sono incatenato che non ne ebbi notizia da carne di uomo. Fu lo spirito che me lo annunziò dicendo: non fate nulla senza il vescovo, custodite la vostra carne come tempio di Dio, amate l’unità, fuggite le faziosità, siate imitatori di Gesù Cristo come egli lo è del Padre suo.

......
E per finire Ignazio CONDANNA LA SOLA SCRIPTURA.....non ci credete? Legget cosa dice:
 

Io feci quello che era in me come uomo che agisce per l’unità. Dove infatti c’è la fazione e l’ira, Dio non c’è. Il Signore perdona a chi si pente, se si pente per l’unità di Dio, e il sinedrio del vescovo. Confido nella grazia di Gesù Cristo che vi libererà da ogni laccio. Vi esorto a non fare nulla con spirito di contesa, ma secondo la dottrina del Cristo. Ho ascoltato alcuni che dicevano: se non lo trovo negli archivi, nel vangelo io non credo. Io risposi loro che sta scritto, ed essi di rimando che questo è da provare. Per me l’archivio è Gesù Cristo, i miei archivi inamovibili la sua croce, la sua morte e resurrezione e la fede che viene da lui tramandata a nostro beneficio, in questo voglio per la vostra preghiera essere giustificato.

 
Chi saranno stati coloro che pretendevano di trovare nel Vangelo una sorta di ARCHIVIO? Comunque sia se insestevano, come fa presagire Ignazio, si mettevano fuori della Chiesa perchè importante era seguire IL VESCOVO.
 
Credo che per oggi basti per dimostrare che il mandato di Pietro aveva assunto per gli stessi Apostoli, di cui Ignazio ne ha ricevuto il mandato (o chi per loro), quella importanza che sarà LA BASE DELLA CHIESA.....visibile e gerarchica....verso i cui raprresentanti, i vescovi, nessuno doveva ritenersi "più di loro"....
 
Fraternamente C.

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Da: Soprannome MSN°63Caterina Inviato: 22/09/2003 12.16

Dunque dal momento che in quel periodo NON eravamo la sola Chiesa se per UNA nell'unità....vi rammento che si parlava della Chiesa d'Occidente (Roma) e d'Oriente (Prima Antiochia e poi Costantinopoli), vogliamo sentire il "loro parere" che sembra dare ragione agli evangelici? tuttavia attenzione, prima di leggere il testo vi prego di tenere a mente quanto segue, in fondo il collegamento al testo:

Desideriamo far notare due aspetti NON IRRILEVANTI:

1) l'autore del testo ammette che la questione NON trattava comunque esplicitamente la questione del Primato.....

2) quando l'autore conclude dicendo: "Questi fatti ci inducono ad accogliere l’esegesi presentata in quella lettera, secondo la quale la pietra su cui Gesù volle edificare la sua Chiesa (stando a Mt 16, 18) va intesa come la fede in Gesù Cristo il Figlio di Dio vivente confessata da Pietro" (v. 16) [10]........NON tiene in considerazione il verso di Luca 22,31 il quale andrebbe esaminato con i versi di Matteo in questione e con i versi di Gv.21,15

Inoltre, grazie anche al Vento Ecumenico il cui testo appare vecchio, và considerato che la stessa Chiesa Ortodossa NON è UNANIME A QUANTO DAL TESTO RIPORTATO dal momento che vi è piena comunione con alcune Chiese Ortodosse le quali riconoscono questo primato.

Chi realmente si oppone a questo primato oggi è il Patriarcato di Mosca, mentre il Patriarcato detto, appunto Ecumenico della vecchia Costantinopoli (oggi Istanbul), che NON è pienamente in unità con la Chiesa di Mosca poichè si definiscono AUTOCEFALE,  pur non essendosi espressi in maniera ufficiale e definitiva, concordano con il testo di Lc.22,31

La strada è aperta!

Il Primato di Pietro per la Chiesa Ortodossa

Buona meditazione.....


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Da: Soprannome MSN2Julius2 Inviato: 22/09/2003 12.49
Caro Raptor, pace!
 
Effettivamente potrebbe darsi che tu abbia ragione ma il mio pensiero era rivolto ad intendere tutt'altra cosa. Vedi che poi in fin dei conti avevo ragione io: l'unica menzogna era quella riguardante la dottrina delle imposizioni delle mani da parte del vescovo. Quindi non hai capito quello che dicevo. Infatti, quando dicevo " semplicemente asserito come vere e certe le sue considerazioni" mi riferivo alla questione delle traduzioni e roba varia. Ma come hai fatto a non arrivarci?
Eh no Raptor, mi perdi colpi, dico sul serio! Chiaramente aspetto ancora una risposta da parte tua sulla questione riguardante la nonna. Se mi dici di dove sei te la porto sempre con la suora!
 
Passando a Salvatore che vuole dialogare gli ripeto la stessa domanda:

Dov'è scritto nella Bibbia che Paolo si recò da Pietro per ricevere il mandato, la benedizione del primo degli apostoli

Qualcuno di voi, mi sembra proprio Caterina, aveva detto che questo mandato Paolo l'aveva ricevuto da Anania il quale confermò Paolo. Allora vi mettete almeno d'accordo tra di voi? Non è che pure voi discriminando il Sola Scriptura, forse senza saperlo, lo utilizzate inconscimente?

Si può rispondere a questa osservazione senza alcuna polemica e rabbia?

PS: Susa cristiano-cattolico, mi dici che c'entra il "salvati" in tutto questo? Ma ti rendi conto che questa argomentazione che porti non regge? Vedi che poi nemmeno tu sei coerente col dialogo perchè se mi dici che vuoi solo dialogare ma poi sei pronto lì a giudicare o a indicizzare il  "salvati" (secondo me puro sentimento di odio verso gli evangelici) esci dalle righe del dialogo, o sbaglio? Comunque lasciamo stare anche questo punto.  

Saluti!


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Da: Soprannome MSN777JohnAnthony888 Inviato: 22/09/2003 12.59

Carissimi,

ho visto che l’atmosfera si è fatta elettrica. E che avete scritto un disastro di interventi. Non so se ce la farò a rispondere a tutti (visto che si tratta di dialoghi). In ogni modo qualcuno si deve togliere dalla testa che io scappi o altre cose. Non saranno 4 papisti a spaventarmi. Inizierò a rispondere in ordine più o meno cronologico.

Caro Teofilo,

Sei l’unico a cui mi piace rispondere sia per il tuo tono sia per come affronti (biblicamente ed evangelicamente) l’argomento. Ti ringrazio per la cortese risposta e spero che i nostri rapporti (seppur virtuali) potranno continuare ad essere realmente "evangelici" (scusa, non ho trovato parola migliore, ma penso tu mi capisca). Ecco le mie osservazioni.

Teofilo: gli anziani, costituiti dagli stessi Apostoli non avevano pari autorità.

JA: Forse, ma leggendo soprattutto gli atti e alcune delle lettere apostoliche, compresa una dello stesso Pietro, sembra il contrario.

le cosiddette colonne avevano maggiore autorità tra gli altri apostoli.

Anche questo non mi pare dimostrabile. Il libro degli Atti sembra proprio dire il contrario.

E tra le colonne, il solo Pietro aveva la massima autorità in quanto solo a lui erano state affidate le chiavi, il compito di confermare i fratelli e infine di pascere l’intero gregge.

Io sono sempre restio ad analizzare il testo greco originale perché sembrerebbe che solo l’analisi dei quello permetta di stabilire quale ipotesi abbia più fondamento e che chi non sa il greco non possa farsi un’idea corretta di come stanno le cose. In realtà anche leggendo le varie traduzioni a disposizione mi pare evidente il contrario di ciò che affermi. Comunque valuteremo ancora più da vicino ciò che dicono i santi testi.

Il fatto che al solo Pietro viene mostrata per rivelazione e di visione il modo con cui avrebbe dovuto regolarsi con Cornelio e di conseguenza con tutti i pagani, non è casuale, ma indica ancora una volta la funzione speciale che egli aveva tra gli altri, nel dirimere la questione.

Il fatto che Pietro possa essersi avvalso anche del parere di Paolo, di Giacomo o di altri anziani, non toglie nulla al suo mandato specifico che egli poteva gestire secondo il modo che riteneva più consono alla situazione.

Queste sono ipotesi basate sul papato attuale più che sulla bibbia o sulla storia stessa del papato. Allora torniamo alla bibbia.

In Atti 10 è raccontato l’episodio di Cornelio.

In Atti 11 il racconto inizia con un’accusa dei credenti Giudei che contestano aspramente Pietro. Dal tono delle accuse e dal racconto si deduce che Pietro non era considerato un papa nel senso attuale del termine. E’ scritto addirittura che dopo che Pietro si fu giustificato, "si calmarono". Ciò significa che erano molto arrabbiati con Pietro. Il che non ci sta con il ruolo di guida incontestabile che gli attribuisci.

Sempre in quel capitolo al v.20 si vede che altri evangelizzarono i pagani. La Chiesa mandò Barnaba a verificare che tutto si svolgesse in modo corretto.

E veniamo ad Atti 15. Ho più volte ribadito che dal contesto si vede chiaramente che è Giacomo a presiedere la riunione. Ma vedo che si rifiuta costantemente la cosa. Ora Giacomo alla fine della riunione non esprime un parere, ma una decisione. Analizziamo la cosa più da vicino. Luca, nel raccontare l’episodio, usa il verbo "krino". Questo verbo significa sostanzialmente:

     

  1. Stabilire, decretare, decidere;
  2. Approvare, stimare, preferire;
  3. Giudicare nel senso di pronunciare un giudizio su ciò che è giusto e su ciò che è sbagliato;
  4. Governare, dominare nel senso di presiedere qualcosa col potere di stabilire le decisioni (prerogativa di re e signori)
  5. Selezionare, scegliere;
  6. Pensare;
  7. Contendere con qd. (di guerrieri e soldati) o disputare (in senso forense; richiamare alla legge).

Questo è un verbo forte. Sarebbe da tradurre "Io decido", "Io giudico", "Io ritengo" (questa espressione in italiano ha però perso molta della forza originaria). Che Giacomo abbia espresso solo un parere non è quindi sostenibile. Luca scriveva in un bel greco (il più bello del NT; modestamente era un mio Collega). E usava i verbi in modo appropriato. Se ha usato questo verbo, significa che voleva far notare che Giacomo ha presieduto e stabilito la linea della Chiesa. Ma, ripeto, a ciò si poteva arrivare anche senza scomodare il greco.

Resta il fatto che l’ultima parola compete sempre a qualcuno.

Ma ciò che va sottolineato, è che c’è sempre qualcuno che deve dire l’ultima parola in nome e per conto di Dio in tutte le questioni che possono sorgere. Gesù ha incaricato gli uomini per rappresentarlo, ognuno secondo una determinata funzione.

Sono d’accordo, ma qui l’ultima parola (che è sempre la più importante) è spettata a Giacomo. E questo è importante per dimostrare che l’interpretazione di tutti i versetti citati a sostegno della supremazia di Pietro, deve essere concorde col comportamento della Chiesa primitiva.

Continua

(Gino61)
00mercoledì 9 settembre 2009 22:03
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Consiglia Elimina    Messaggio 169 di 214 nella discussione 
Da: Soprannome MSN777JohnAnthony888 Inviato: 22/09/2003 13.02

Segue

Teofilo: Se il compito di evangelizzare i pagani è stato affidato dopo a Paolo non è un caso che per prima lo abbia svolto Pietro. E l’approvazione perché Paolo si rivolgesse ai pagani, pur essendo di carattere soprannaturale, fu ufficializzata dalle colonne che, pur potendo imporre di più, si limitarono a imporre la sola colletta per i poveri di Gerusalemme, il che corrisponde a un segno simbolico ma molto indicativo, di subordinazione da parte di Paolo.

Teofilo: Perché dovrebbe essere considerato più importante l’ultimo intervento e non il primo, (che però conclude tutte le discussioni)?

Questo è il passo in questione: Ma Dio che m’aveva prescelto fin dal seno di mia madre e mi ha chiamato mediante la sua grazia, si compiacque di rivelare in me il Figlio suo perché io lo annunziassi fra gli stranieri. Allora io non mi consigliai con nessun uomo, né salii a Gerusalemme da quelli che erano stati apostoli prima di me, ma me ne andai subito in Arabia; quindi ritornai a Damasco. Poi, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per visitare Cefa e stetti da lui quindici giorni; e non vidi nessun altro degli apostoli; ma solo Giacomo, il fratello del Signore. Ora, riguardo a ciò che vi scrivo, ecco, vi dichiaro, davanti a Dio, che non mento. Poi andai nelle regioni della Siria e della Cilicia; ma ero sconosciuto personalmente alle chiese di Giudea, che sono in Cristo; esse sentivano soltanto dire: "Colui che una volta ci perseguitava, ora predica la fede, che nel passato cercava di distruggere". E per causa mia glorificavano Dio. Poi, trascorsi quattordici anni, salii di nuovo a Gerusalemme con Barnaba, prendendo con me anche Tito. Vi salii in seguito a una rivelazione, ed esposi loro il vangelo che annunzio tra i pagani; ma lo esposi privatamente a quelli che sono i più stimati, per il timore di correre o di aver corso invano. Ma neppure Tito, che era con me, ed era greco, fu costretto a farsi circoncidere. Anzi, proprio a causa di intrusi, falsi fratelli, infiltratisi di nascosto tra di noi per spiare la libertà che abbiamo in Cristo Gesù, con l’intenzione di renderci schiavi, noi non abbiamo ceduto alle imposizioni di costoro neppure per un momento, affinché la verità del vangelo rimanesse salda tra di voi. Ma quelli che godono di particolare stima (quello che possono essere stati, a me non importa; Dio non ha riguardi personali), quelli, dico, che godono di maggiore stima non m’imposero nulla; anzi, quando videro che a me era stato affidato il vangelo per gli incirconcisi, come a Pietro per i circoncisi colui che aveva operato in Pietro per farlo apostolo dei circoncisi aveva anche operato in me per farmi apostolo degli stranieri), riconoscendo la grazia che mi era stata accordata, Giacomo, Cefa e Giovanni, che sono reputati colonne, diedero a me e a Barnaba la mano in segno di comunione perché andassimo noi agli stranieri, ed essi ai circoncisi; soltanto ci raccomandarono di ricordarci dei poveri, come ho sempre cercato di fare. Ma quando Cefa venne ad Antiochia, gli resistei in faccia perché era da condannare. Ecc.

Ho sottolineato la parti significative. Non riesco a tirare le tue conclusioni.

La sequenza degli interventi, a me dicono con chiarezza che Pietro, nell’intervenire per prima, alla fine della discussione, mostra di avere il primato e la parola dirimente.

Qui sinceramente non ti capisco. Tu stesso ammetti che c’era un po’ di disordine. Se poi la discussione si è incanalata per vie più normali e tranquille, allora Pietro parla per primo. In sintesi, quello che io capisco è che prima c’è stata una discussione un po’ vivace e disordinata. Poi Pietro, Paolo e Barnaba testimoniano in sequenza e alla fine Giacomo decide. Vale quanto già detto sopra.

Giacomo nell’intervenire per ultimo mostra di avere comunque il ruolo importante di apostolo posto a capo della Chiesa di Gerusalemme. Tieni presente che il primo consesso apostolico deve essersi svolto molto alla buona e senza tante etichette formali. Ecco perché è necessario inquadrare i ruoli tenendo presente gli altri dati della Scrittura. Non si può ignorarli proprio quando è necessario ai fini di una retta comprensione dei fatti.

Appunto. Tutta la scrittura vuol dire tutta.

Il fatto che Giacomo chiami Pietro col nome di Simone deriva dalla confidenzialità e dalla consuetudine che avevano gli apostoli di chiamarsi fra loro ma non puoi ignorare che fu Gesù a dare il nome CEFA a Pietro e così lo chiamava comunemente anche Paolo. E se lo chiamavano così è perché quel nuovo nome aveva il preciso significato di indicare la funzione che Pietro avrebbe dovuto svolgere.

Oltre a tutto quanto già detto sul significato di "questa pietra", credo sinceramente che, se Gesù avesse voluto dare a Pietro quel tipo di ruolo, non avrebbe detto: "Tu sei Pietro e su questa pietra …", ma più semplicemente "Tu sei Pietro e su di te quale roccia ….."

Il ruolo primario che spettava alla sede di Gerusalemme dimostra ancora una volta che c’è sempre un luogo primario a cui fare riferimento. Se prima fu Gerusalemme, dopo fu Roma per il fatto che Pietro e anche Paolo vi si erano recati.

Eh no. Io ti ho fatto notare che la Chiesa di Roma definisce Pietro il fondatore della Chiesa di Roma e il suo primo vescovo. E ti ho fatto notare che stando ai documenti cattolici la Chiesa di Roma già esisteva in quel momento. Ma tornerò poi su questo argomento.

Non interessa il tempo in cui Pietro fu a Roma.

Vedi sopra.

E’ molto strano il fatto che si invochi qui la tradizione, quasi per cercare una scappatoia al testo letterale della Scrittura, quella sola Scrittura che viene tanto invocata dai non cattolici per altre questioni, rifuggendo altri testi. Prendo atto che da parte tua non vi è preclusione a esaminare anche questi testi.

No. Io non intendo dire questo. Intendo dire che la Chiesa primitiva, cioè quella descritta negli Atti e nelle lettere, non attribuiva a Pietro il ruolo di guida. I discorsi su chi è venuto dopo, per il momento, li tralascerò.

Ancora una considerazione sull’importanza della chiesa romana: gli Atti degli apostoli iniziano a Gerusalemme e si concludono a Roma;

Gesù stesso in una rivelazione a Paolo gli aveva detto (Atti 23,11): "Coraggio, come hai testimoniato a Gerusalemme così è necessario che tu mi renda testimonianza anche a Roma." Non è a caso che questo sia avvenuto.

Sono d’accordo. Di Paolo è detto. Ma tutto quello che si racconta di Pietro negli Atti non è detto. Anzi. Si deduce il contrario. Ma come ho già scritto, affronterò il discorso Pietro-Roma,in seguito.

Ti saluto con affetto ricordandoti che le mie risposte non sempre potranno essere a breve termine. Dipende dai vari problemi familiari che si presentano.

Nessun problema. Fa’ con comodo. Anch’io non ho molto tempo.

Con affetto

JA


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Da: Soprannome MSN777JohnAnthony888 Inviato: 22/09/2003 13.37

Cara Katy,

eccomi a te.

Caterina: è vero, Anania si legge che era un discepolo, ……… non dimentichiamo che anche nei Vangeli gli Apostoli vengono delle volte citati con il termine "Discepoli"......

JA: Mia cara, erano discepoli fino alla morte e resurrezione di Gesù. Poi sono stati mandati (apostoli). E’ molto diverso. Vedi che non tieni conto di cose elementari, pur di dimostrarmi che ho torto.

Katy: Tuttavia c'è un particolare: Anania era stato di certo NOMINATO tale dagli Apostoli perchè fa comprendere di conoscerli quando dice "....egli (Paolo) perseguita i tuoi SANTI IN GERUSALEMME"....fa comprendere di conoscere bene i fatti tanto da chiamare "SANTI" gli Apostoli....

JA: Altra perla: a quei tempi i santi erano tutti i credenti. Prova a leggere tutto il NT dagli atti in poi e vedrai che i santi sono i cristiani. Tu sei santa, Katy?

dunque non è un estraneo alla Chiesa e non è da escludersi che il ruolo di discepolo che ha sia proprio il ruolo del vescovo...del resto il fatto che non sia scritto esplicitamente che egli NON è un vescovo non può farci pensare che non lo sia.......lo stesso Paolo parla di se stesso anche quale discepolo del Cristo.....

JA: Sckreeeeeeeeekkkkkk. Sento lo stridore delle unghie sullo specchio. Aiuto, che fastidioooooooooooo!

Katy: Come vedi Mattia NON ha ricevuto un mandato da Gesù, o almeno non abbiamo le prove, egli seguiva gli Apostoli, era un discepolo che riceve SOLO ORA in Atti 1,21, IL MANDATO......se vogliamo essere pignoli Gesù ne chiamò solo 12, solo a 12 egli diede una manzione: Simone (Pietro), Giacomo e Giovanni, Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, Taddeo, Simone e Giuda Iscariota che poi lo tradì....e aggiunse lui, Gesù, alla schiera dei 12 Paolo.....ma Mattia fu nominato dagli Apostoli.....

JA: Infatti questo fu l'ennesimo errore di un PIetro impulsivo e di un'assemblea non ancora lucida e spirituale. Non era ancora sceso lo SS. Infatti si legge che la sorte cadde su Mattia. Non fu una scelta guidata dallo SS. Infatti la chiesa non era ancora Chiesa in quel momento. Sarà sempre Gesù a scegliere il 12° apostolo, cioè Paolo.

Gli Apostoli a loro volta non hanno chiamato altri apostoli, ma hanno fondato chiese e stabilito anziani. Il vescovo ha un ruolo diverso da quello di Apostolo. Inoltre è sempre possibile che un vescovo o anche una Chiesa si stacchino gradualmente dal Vangelo di Cristo. E questo è già successo in passato. L’unità politica non è garanzia di non sbagliare dal punto di vista dottrinale e nemmeno la continuità storica.

NON è la predicazione ad aver generato la Chiesa, ma Cristo che così l'ha voluta...nel momento in cui gli apostoli iniziano a predicare, la Chiesa era già nata.....ed è nata in due momenti: sulla Croce quando il Cristo esala l'ultimo respiro dicendo TUTTO E' COMPIUTO.....in quel tutto vi è la nascita della Chiesa che vive nel mistero della Croce che noi riviviamo nell'Eucarestia.....estrema donazione del corpo e sangue di Cristo......e nella Pentecoste, attraverso la quale si ufficializza l'evento.....L'Eucarestia avverrà a porte chiuse.....la Pentecoste pure, ma li sono presenti altri oltre i 12 e fuori tutti ne vengono a conoscenza.....

Questo è solo ciò che pensi tu. Non so neanche se il tuo pensiero sia considerato corretto da esegeti e teologi cattolici. Per me al momento della croce la Chiesa non esisteva. La Chiesa è nata dopo la discesa dello SS.

Saluti

JA


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Da: Soprannome MSN777JohnAnthony888 Inviato: 22/09/2003 13.42
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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 22/09/2003 13.52
Caro JA, alias Julius...e viceversa.......
 
ho cancellato il tuo ultimo perchè qui il Battesimo non c'entra nulla, apri se vuoi forum già esistenti......
 
Fraternamente C.

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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 22/09/2003 13.54
a scanso di fraintendimenti il messaggio di julius o JA....NON E' STATO CENSURATO....verrà rimesso in bacheca, nel forum opportuno quando Julius o JA vorrà rispondere alle domande rimaste aperte in questo forum.
 
C.

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Da: Soprannome MSNbasta_chiedere_di_Raptor Inviato: 22/09/2003 13.59
Caro Julius e JA, ogni vostro peggiora sempre di più le cose.
 
Vedi, il mio tempo è prezioso. E non perchè io faccia un lavoro altamente remunerativo. E' prezioso perchè è l' unica cosa che non potrò mai avere indietro. Il denaro, la salute,l'amicizia si possono sempre recuperare. Il tempo no.
 
Sarete d'accordo con me nel ritenere il tempo uin dono di Dio.
 
Io in questo momento, dopo aver letto i vostri messaggi, mi sto rendendo conto di stare sprecando questo dono di Dio.
 
Lo spreco mentre li leggo, lo spreco mentre cerco di capire le cose arruffate che scrivete, lo spreco nel rispondervi.
 
Io non so se siete due persone o una persona sola, non so neppure se siete veramente cristiani come vi siete definiti nella vostra presentazione.
 
Se lo siete veramente state facendo fare ai vostri "fratelli" una pessima figura e, contemporaneamente, state dando un'immagine di chi segueli Vangelo assolutamente distorta.
 
E' ovvio che non vi interessa la Verità ma vi interessa fare proseliti o, in seconda battuta, creare confusione nelle menti e nei cuori di chi vi legge ritenendovi in buona fede. Come terza possibilità c'è anche quella che vi stiate divertendo alle nostre spalle.
 
Voi fforse sperate che le menzogne che dite, a forza di ripeterle, vengano ritenute vere ma vi sbagliate.
 
A questo punto potrei usare la mia autorità di gestore, come ho già fatto altre volte. Questa volta non lo farò perchè non voglio prendere nei vostri confronti nessuna iniziativa privata.
 
Ma ciò che avete scritto verrà valutato con urgenza da TUTTI i gestori che prenderanno le misure del caso.
 
 
(Gino61)
00mercoledì 9 settembre 2009 22:04
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Da: Soprannome MSN777JohnAnthony888 Inviato: 22/09/2003 14.08
Questo messaggio è stato eliminato dal gestore o dall'assistente gestore.

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Da: Soprannome MSN°Gestore Inviato: 22/09/2003 14.35
ATTENZIONE
 
I gestori stanno valutando il comportamento dei due iscritti 2Julius2 e John Antony. In attesa delle decisioni questo forum è da ritenersi sospeso. Gli iscritto sono pertanto invitati a non inserire messaggi di qualsiasi natura a genere perchè verranno immediatamente cancellati.
 
(Gino61)
00mercoledì 9 settembre 2009 22:05
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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 23/09/2003 10.44
In attesa che la questione disciplinare per JA e Julius prenda piede, riteniamo utile per tutti proseguire PRETTAMENTE sul dialogo inerente al tema  E SOLO A QUELLO......ogni altro messaggio che conterrà riferimenti, battute od altro non inrente all'argomento sarà epurato o cancellato senza ulteriori comunicazioni......
 
Rispondo al messaggio 170:
 

JA: Mia cara, erano discepoli fino alla morte e resurrezione di Gesù. Poi sono stati mandati (apostoli). E’ molto diverso. Vedi che non tieni conto di cose elementari, pur di dimostrarmi che ho torto.

Cat:  Mio caro, io sono alle elementari perciò abbi pazienza....io intanto non devo dimostrarti che hai torto, sei tu che devi comprenderlo è diverso da dopo la Pentecoste, infatti i Discepoli di Gesù verranno definiti con entrambi i termini....se Anania poteva imporre le mani perchè a sua volta inviato, segno evidente che era conosciuto non come semplice presbitero.....il resto non mi interessa perchè fai deviare dalla domanda originale.

........
JA: Altra perla: a quei tempi i santi erano tutti i credenti. Prova a leggere tutto il NT dagli atti in poi e vedrai che i santi sono i cristiani. Tu sei santa, Katy?
 
Cat: nel nostro caso specifico il riferimento è diretto agli Apostoli in Gerusalemme, Anania chiede a Gesù una motivazione a perchè Paolo debba essere scelto e annoverato fra di loro, nel capitolo 4 di atti si parla già di Pietro e Giovanni perseguitati, Stefano era già morto e Paolo era presente....come vedi caro mio il riferimento è specifico perchè Gerusalemme era in quel momento punto di riferimento per incontrare gli Apostoli: Se sono santa? non credo....per diventarlo ho paura che dovrò volerti troppo bene.....
 
.........
 
Poi io ti dicevo:
 
 Katy: Come vedi Mattia NON ha ricevuto un mandato da Gesù, o almeno non abbiamo le prove, egli seguiva gli Apostoli, era un discepolo che riceve SOLO ORA in Atti 1,21, IL MANDATO......se vogliamo essere pignoli Gesù ne chiamò solo 12, solo a 12 egli diede una manzione: Simone (Pietro), Giacomo e Giovanni, Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, Taddeo, Simone e Giuda Iscariota che poi lo tradì....e aggiunse lui, Gesù, alla schiera dei 12 Paolo.....ma Mattia fu nominato dagli Apostoli.....
 
e tu mi rispondi:

JA: Infatti questo fu l'ennesimo errore di un PIetro impulsivo e di un'assemblea non ancora lucida e spirituale. Non era ancora sceso lo SS. Infatti si legge che la sorte cadde su Mattia. Non fu una scelta guidata dallo SS. Infatti la chiesa non era ancora Chiesa in quel momento. Sarà sempre Gesù a scegliere il 12° apostolo, cioè Paolo.

........
Cat.: Impossibile che Pietro avesse potuto sbagliare dal momento CHE NESSUNO SI ALZO' PER DIRGLIELO non ti pare?...No....Paolo inizia semplicemente LA CONTINUAZIONE...... Mattia AVEVA CONOSCIUTO E SEGUITO IL MAESTRO, infatti è singolare che la scelta cadde proprio fra coloro che aveva seguito Gesù ancora in vita....Paolo sarà  anzi E' la dimostrazione della CONTINUAZIONE...dopo...aver ricevuto la conferma della Chiesa.....i 12 restano le COLONNE PAOLO STESSO NON SI CONTEMPLA FRA DI ESSE MA NE VIENE ANNOVERATO QUALE APOSTOLO DELLE GENTI......da questi momenti infatti NON si parlerà più dei 12 quale numero fisso, ma la Chiesa cominciando ad espandersi, parlerà di VESCOVI AI QUALI VIENE AFFIDATA UNA CHIESA.....
Poi dici:
Infatti si legge che la sorte cadde su Mattia. Non fu una scelta guidata dallo SS...
....
....presenti 120 persone nessuno si alzò per dire che Pietro aveva scambiato la "sorte" per lo SSanto ? Attento JA...precede UNA PREGHIERA: "TU SIGNORE, CHE CONOSCI I CUORI DI TUTTI, MOSTRA QUELLO CHE HAI SCELTO TRA QUESTI DUE...." ti rammento che questa è "Parola del Signore" essendo stata inserita NELLA BIBBIA....e la Bibbia NON MENTE.....
 
Poi dici:
Gli Apostoli a loro volta non hanno chiamato altri apostoli, ma hanno fondato chiese e stabilito anziani. Il vescovo ha un ruolo diverso da quello di Apostolo. Inoltre è sempre possibile che un vescovo o anche una Chiesa si stacchino gradualmente dal Vangelo di Cristo. E questo è già successo in passato. L’unità politica non è garanzia di non sbagliare dal punto di vista dottrinale e nemmeno la continuità storica.
.........
Cat:
Paolo è stato il primo scelto da Cristo e CONFERMATO DA LORO.....TIMOTEO è il secondo esempio......che viene istruito da Paolo, gli è prima collaboratore e poi viene NOMINATO DA LUI temporaneamente vescovo ad Efeso, con lo scopo di riportare l'ordine e l'unità.....in 1Tim2,1-15 gli viene dato l'incarico di organizzatore del culto e di PASTORE DEL GREGGE in 3,1/6,2
Abbiamo Tito....probabilmente CONFERMATO  da Paolo stesso e presente al Concilio di Gerusalmme (Gal.2,1-3) e svolse compiti in qualità di vescovo provissorio nella Chiesa di Corinto, viene inviato poi da Paolo a Creta quale fiduciaro dell'evangelizzazione e per organizzare li una chiesa (Tt.1,5), una tradizione, purtroppo solo con stralci di documenti ci riporta  che morì vescovo a Creta.
Possiamo notare la differenza leggendo la Lettera a Filomene che per quanto convertito da Paolo, NON RICEVERA' DA LUI ALCUN MANDATO......in Att.14,21, vi è la singolarità al versetto23 che dice:
" PER LORO COSTITUIRONO NELLE SINGOLE CHIESE DEGLI ANZIANI (Vescovi)e, dopo aver pregato e digiunato, LI RACCOMANDARONO AL SIGNORE NEL QUALE AVEVANO CREDUTO."
Ma dopo la LORO MORTE che cosa è accaduto?
un esempio del quale abbiamo DOCUMENTAZIONE STORICA è del vescovo di Roma Clemente.....CONFERMATO VESCOVO DA PIETRO E PAOLO.....loro erano già morti quando verrà inviato (DA CHI?) alla sede di Roma.....
ed è solo l'inizio.....
Ma prima di lui abbiamo Lino, fatto vescovo da Pietro e Paolo e che occupò il posto di Pietro a Roma subito dopo il suo martirio......studiosi attenti sostengono che quasi con certezza, trattasi del Lino citato quale compagno di PPaolo, CHE DA ROMA INVIA I SUOI SALUTI  a Timoteo (2Tim.4,21)
Mi pare che come prove possa bastare e come vedi, caro JA....siamo proprio allacciati dalla morte degli Apostoli....
 
Poi dici:
La Chiesa è nata dopo la discesa dello SS.
......
Certo ufficialmente è nata nel giorno della Pentecoste quando TUTTI poterono essere testimoni.....ma il vero "battesimo" la Chiesa lo ebbe quando Cristo finendo sulla Croce, diede la sua vita per Lei.....
 
Fraternamente Caterina

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Da: Soprannome MSN°Teofilo Inviato: 23/09/2003 13.15

Caro YA

nel tuo post 168 dicevi (il testo in azzurro è tuo, il neretto è mio):

Non saranno 4 papisti a spaventarmi.

siccome professo la fede cattolica mi sento incluso nell'epiteto dispregiativo di "papista" che tu usi molto disinvoltamente nei confronti, e che indirettamente tocca non solo degli interlocutori, ma anche di tutti coloro che si riconoscono cattolici.

Lascio comunque ai cogestori le decisioni per quanto riguarda eventuali richiami su questo o altro; da parte mia seguo solo a tratti i forum e non posso ricollegare tutti i fatti che accadono nel gruppo, perciò mi limito ad evidenziare solo quello che riesco a leggere.

Sei l’unico a cui mi piace rispondere

Spero che in fututo vorrai però evitare le frasi di cui sopra, altrimenti il piacere sarà solo tuo. Siccome mi interessa venire al dunque, passo alle questioni interpretative.

Ecco le mie osservazioni.

Teofilo: gli anziani, costituiti dagli stessi Apostoli non avevano pari autorità.

JA: Forse, ma leggendo soprattutto gli atti e alcune delle lettere apostoliche, compresa una dello stesso Pietro, sembra il contrario.

Mi pare strano che tu neghi che esista una preminenza del consesso degli apostoli rispetto agli anziani. Gli apostoli vengono menzionati sempre per prima. :

1Co 12,28 Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi vengono i miracoli, poi i doni di far guarigioni, i doni di assistenza, di governare, delle lingue.

Inoltre gli anziani venivano scelti e stabiliti dagli apostoli e non viceversa:.

At 14,23 Costituirono quindi per loro in ogni comunità alcuni anziani e dopo avere pregato e digiunato li affidarono al Signore, nel quale avevano creduto.

 

le cosiddette colonne avevano maggiore autorità tra gli altri apostoli.

Anche questo non mi pare dimostrabile. Il libro degli Atti sembra proprio dire il contrario.

Paolo ai Galati diceva:

trascorsi quattordici anni, salii di nuovo a Gerusalemme con Barnaba, prendendo con me anche Tito. Vi salii in seguito a una rivelazione, ed esposi loro il vangelo che annunzio tra i pagani; ma lo esposi privatamente a quelli che sono i più stimati, per il timore di correre o di aver corso invano

Perchè mai sarebbero stati maggiormente stimati, e perchè Paolo si è recato proprio da loro per non correre invano, nonostante avesse avuto una vocazione soprannaturale. Il motivo per noi cattolici è chiaro e lampante. Se a te pare diversamente, nonostante lo abbia diffusamente illustrato in precedenza, non mi rimane che chiedere al Signore di donarti la luce per poterlo comprendere.

 

E tra le colonne, il solo Pietro aveva la massima autorità in quanto solo a lui erano state affidate le chiavi, il compito di confermare i fratelli e infine di pascere l’intero gregge.

Io sono sempre restio ad analizzare il testo greco originale perché sembrerebbe che solo l’analisi dei quello permetta di stabilire quale ipotesi abbia più fondamento e che chi non sa il greco non possa farsi un’idea corretta di come stanno le cose. In realtà anche leggendo le varie traduzioni a disposizione mi pare evidente il contrario di ciò che affermi. Comunque valuteremo ancora più da vicino ciò che dicono i santi testi.

Il testo greco ha la sua importanza: ovviamente l'esegesi deve essere sempre accompagnata e non disgiunta dall'insegnamento vissuto nella Chiesa e dalla Chiesa.

E' strano però che ci si richiami al testo greco solo quando fa comodo. Infatti hai sottolineato appresso il termine greco attribuito a Giacomo con tanta "dovizia " di tue riflessioni, proprio a rimarcare l'importanza dell'originale. Anche se, nel caso del termine greco "Krino", visto i tanti modi con cui si può tradurre, non vedo perchè gli si debba attribuire proprio il significato che dici.

 

La realtà è che tanto nel greco che nelle traduzioni, LE CHIAVI sono state date al solo Pietro. Il mandato di confermare e di pascere tutti gli altri, è stato dato al solo Pietro. L'amministratore posto a capo della casa, fino al ritorno del padrone è nella precisa intenzione del Signore, il quale nominò Pietro a tale compito, così come ci conferma Gesù anche in quest'altra espressione:Mar 13,34 È come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare.

Questo ci dicono a chiarissime lettere i santi testi: le argomentazioni ipotetiche devono fare i conti con questi espliciti testi.

 

Il fatto che al solo Pietro viene mostrata per rivelazione e visione, il modo con cui avrebbe dovuto regolarsi con Cornelio e di conseguenza con tutti i pagani, non è casuale, ma indica ancora una volta la funzione speciale che egli aveva tra gli altri, nel dirimere la questione.

Il fatto che Pietro possa essersi avvalso anche del parere di Paolo, di Giacomo o di altri anziani, non toglie nulla al suo mandato specifico che egli poteva gestire secondo il modo che riteneva più consono alla situazione.

Queste sono ipotesi basate sul papato attuale più che sulla bibbia o sulla storia stessa del papato. Allora torniamo alla bibbia.

In Atti 10 è raccontato l’episodio di Cornelio.

In Atti 11 il racconto inizia con un’accusa dei credenti Giudei che contestano aspramente Pietro. Dal tono delle accuse e dal racconto si deduce che Pietro non era considerato un papa nel senso attuale del termine.

I primi convertiti non avevano ascoltato direttamente le parole del Maestro e i Vangeli non erano stati ancora scritti. Tutto si basava sull'insegnamento che veniva impartito man mano e tenendo presente il "latte spirituale" per i meno progrediti nella fede. Come si può pretendere che l'atteggiamento di questi neoconvertiti possa essere stato corrispondente alle parole chiare di Gesù? E' a quelle che dobbiamo fare riferimento, non al comportamento dei neofiti.

La crescita di comprensione non solo della figura di Pietro, ma della stessa Trinità, , della Chiesa, della divinità di Cristo, del peccato originale ecc ecc., sono contenute nella Scrittura ma si sono chiarificate col tempo, dopo secoli in alcuni casi.

Riprenderò appena possibile la parte successiva del tuo intervento per non appesantire troppo. Non posso fare a meno però di riportare questa tua espressione riferita all'elezione di Mattia:

JA: Infatti questo fu l'ennesimo errore di un Pietro impulsivo e di un'assemblea non ancora lucida e spirituale. Non era ancora sceso lo SS. Infatti si legge che la sorte cadde su Mattia. Non fu una scelta guidata dallo SS. Infatti la chiesa non era ancora Chiesa in quel momento. Sarà sempre Gesù a scegliere il 12° apostolo, cioè Paolo.

Caro Ya,

Quindi l'elezione di Mattia sarebbe addirittura un ERRORE !!???!!

Il che significherebbe che Gesù avrebbe pure lui fatto l'errore di dare a Pietro il potere di sciogliere e legare, e quindi tra le altre cose, di decidere di rimpiazzare l'apostolo mancante, e questo sulla base dell'interpretazione che sarebbe erronea da parte di Pietro dei Salmi di Davide che profetizzavano: "il suo posto lo prenda un altro."

Pietro quindi avrebbe agito a capriccio, avrebbe mal interpretato il salmo, e avrebbe associato in modo arbitrario Mattia agli altri undici, e per giunta con l'approvazione degli altri apostoli:

26 Gettarono quindi le sorti su di loro e la sorte cadde su Mattia, che fu associato agli undici apostoli.

Mi dispiace caro YA. Si tratta di una ENORMITA' . Di una interpretazione assurda.

Quello che dagli Atti viene riportato come uno degli atti autoritativi di Pietro e di esercizio della sua funzione, viene squalificato addirittura come un errore!!!!

Ecco come si esprime il commento "evangelico" della laparola.net relativo al cap.1 di Atti:

L'elezione di Mattia è il primo atto della Chiesa di Cristo, come Chiesa. Perciò è sommamente importante...

Il punto di vista evangelico pertanto sostiene esattamente quello che sostiene al riguardo la Chiesa Cattolica. Inoltre implicitamente riconosce che la Chiesa era già nata, prima della Pentecoste.

Il tuo punto di vista invece, sostenuto tutt'al più da liberissimi pensatori, ritengo sia molto fuorviante: vede Paolo incluso tra i dodici, (mentre questo non lo troviamo scritto), a discapito di Pietro che viene di fatto considerato un cieco che guida altri ciechi.

Esamina invece il seguente versetto proprio di Paolo:

1Co 15,5 e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.

Egli non si considera in tale gruppo. Mentre da quanto dice Pietro nell'eleggere Mattia, questi era uno che aveva partecipato in tutto alla vita col maestro fino a poter essere considerato insieme agli altri un Testimone autentico e approvato della sua resurrezione.

Atti 1,21 Bisogna dunque che tra coloro che ci furono compagni per tutto il tempo in cui il Signore Gesù ha vissuto in mezzo a noi, 22 incominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di tra noi assunto in cielo, uno divenga, insieme a noi, testimone della sua risurrezione».

Questi erano i requisiti che Pietro ritenne che dovesse avere uno dei dodici, e tutti gli altri pregarono con lui e in sintonia con lui approvarono l'elezione. In nessun punto della Scrittura viene sconfessata tale elezione e non vi è assolutamente motivo di pensare che la Chiesa abbia cominciato il suo cammino con un atto erroneo, di un Pietro errante.

Invece, secondo la promessa, Dio legò in cielo, ciò che Pietro legò in terra. E' così evidente!

Spero che tu voglia riconsiderare innanzitutto le parole di Cristo riguardo a Pietro e poi rileggere gli Atti, alla luce di quelle parole, altrimenti ecco quali interpretazioni vengono fuori.

Per ora mi fermo, riservandomi di risprendere il discorso appena possibile

A presto.

(Gino61)
00mercoledì 9 settembre 2009 22:06
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Da: Soprannome MSN7978Pergamena Inviato: 23/09/2003 15.02
Un amico mi ha fatto giungere in e-mail quanto segue, in blu il suo commento e contributo:
 
 
JA: Infatti questo fu l'ennesimo errore di un PIetro impulsivo e di un'assemblea non ancora lucida e spirituale. Non era ancora sceso lo SS. Infatti si legge che la sorte cadde su Mattia. Non fu una scelta guidata dallo SS. Infatti la chiesa non era ancora Chiesa in quel momento. Sarà sempre Gesù a scegliere il 12° apostolo, cioè Paolo
 
 
Ma è una stupidaggine! In At 6,2 si legge: allora i Dodici convocarono il gruppo dei dicepoli.
 
I Dodici sono formati dagli Undici scelti da Gesù più Mattia che quindi è chiamato "apostolo" non da Pietro o dalla Chiesa Cattolica ma dalla Parola di Dio stessa !
 
(Gino61)
00mercoledì 9 settembre 2009 22:07
Rispondi
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Da: Soprannome MSN777JohnAnthony888 Inviato: 03/10/2003 3.03

Cara Katy,

comincio a rispondere a questo tuo intervento, anche se commentare testi che non sono Parola di Dio, non mi piace molto.

Katy: Ebbene, S.Ignazio ci ha lasciato diverse Lettere a diverse Chiese, ne citeremo un paio perchè sono lunghe:

Dalla Lettera agli Efesini:

IV, 1. Conviene procedere d’accordo con la mente del vescovo, come gia’ fate. Il vostro presbiterato ben reputato degno di Dio e’ molto unito al vescovo come le corde alla cetra. Per questo dalla vostra unita’ e dal vostro amore concorde si canti a Gesu’ Cristo. 2. E ciascuno diventi un coro, affinche’ nell’armonia del vostro accordo prendendo nell’unita’ il tono di Dio, cantiate ad una sola voce per Gesu’ Cristo al Padre, perche’ vi ascolti e vi riconosca, per le buone opere, che siete le membra di Gesu’ Cristo. E’ necessario per voi trovarvi nella inseparabile unita’ per essere sempre partecipi di Dio.

.........

Chi GARANTIVA DUNQUE QUESTA UNITA'?

ma andiamo oltre e leggiamo:

V, 1. Se in poco tempo ho avuto tanta familiarita’ con il vostro vescovo, che non e’ umana, ma spirituale, di piu’ vi stimo beati essendo uniti a lui come la Chiesa lo e’ a Gesu’ Cristo e Gesu’ Cristo al Padre perche’ tutte le cose siano concordi nell’unita’. 2. Nessuno s’inganni: chi non e’ presso l’altare, e’ privato del pane di Dio. Se la preghiera di uno o di due ha tanta forza, quanto piu’ quella del vescovo e di tutta la Chiesa! 3. Chi non partecipa alla riunione e’ un orgoglioso e si e’ giudicato. Sta scritto:<<Dio resiste agli orgogliosi>>. Stiamo attenti a non opporci al vescovo per essere sottomessi a Dio.

......

JA: Qui sta parlando della Chiesa locale. Non mi pare che la cosa sia legata al ruolo del vescovo di Roma che è l’argomento in discussione.

Katy: Ed ora leggiamo dalla Lettera che scrisse ai "Romani"......

Ignazio, Teoforo, a colei che ha ricevuto misericordia nella magnificenza del Padre altissimo e di Gesù Cristo suo unico figlio, la Chiesa amata e illuminata nella volontà di chi ha voluto tutte le cose che esistono, nella fede e nella carità di Gesù Cristo Dio nostro, che presiede nella terra di Roma, degna di Dio, di venerazione, di lode, di successo, di candore, che presiede alla carità, che porta la legge di Cristo e il nome del Padre. A quelli che sono uniti nella carne e nello spirito ad ogni suo comandamento piene della grazia di Dio in forma salda e liberi da ogni macchia l’augurio migliore e gioia pura in Gesù Cristo, Dio nostro.

...........

Dove sta il particolare? Che a nessuna Chiesa a cui Ignazio rivolge i saluti, si è espresso in termini così onorifici.....l'unica Chiesa alla quale dice A quelli che sono uniti nella carne e nello spirito ad ogni suo comandamento piene della grazia di Dio in forma salda ... e che: porta la legge di Cristo e il nome del Padre...è la Chiesa di Roma con la quale avrà in vita continui rapporti e riunioni proprio per confrontarsi nella dottrina.....

JA: Parere personale che comunque non dichiara che la chiesa di Roma abbia qualcosa di speciale. Il fatto che non si sia espresso mai in questi termini con altre chiese non significa nulla. Essere uniti non vuol dire essere sottomessi.

Katy: Altro particolare è questo nella lettera scritta a S.Policarpo:

V. (..) 2. Se qualcuno può rimanere nella castità a gloria della carne del Signore, vi rimanga con umiltà. Se se ne vanta è perduto, e se si ritiene più del vescovo si è distrutto.

VI, 1. State col vescovo perché anche Dio stia con voi. Offro in cambio la vita per quelli che sono sottomessi al vescovo, ai presbiteri e ai diaconi e con loro vorrei essere partecipe in Dio. Unite insieme i vostri sforzi, lottate, correte, soffrite, dormite, svegliatevi come amministratori di Dio, colleghi e servitori.

Vi è già la scelta del celibato..... e dice chiaramente che chi si ritiene superiore....al vescovo è DISTRUTTO.....

JA: Questa è bella. Dove sta ‘sta scelta del celibato? Mi pare che tu filtri troppo quello che leggi.

Katy: alla Lettera alla Chiesa di Filadelfia scrive:

Figli della vera luce fuggite la faziosità e le dottrine perverse. Dove è il pastore ivi seguitelo come pecore. Molti lupi degni di fede con lusinghe malvagie seducono chi corre nel Signore. Ma essi non avranno posto nella vostra unità.

State lontani dalle erbe cattive che Gesù Cristo non coltiva, perché non sono piantagione del Padre. Non ho trovato divisione in mezzo a voi, ma selezione. Quanti sono di Dio e di Gesù Cristo, tanti sono con il vescovo, e il vescovo sta con gli altri vescovi nell'unità della Chiesa. Quelli che pentiti rientrano nell’unità della Chiesa saranno di Dio perché vivono secondo Gesù Cristo. Non lasciatevi ingannare fratelli miei. Se qualcuno segue lo scismatico non erediterà il regno di Dio. Se qualcuno marcia nella dottrina eretica egli non partecipa della passione di Cristo

.......

Mi pare che questo verso sia chiaro e lungimirante.....già all'epoca esistevano SCISMATICI.....e s'invitava all'unità......la Chiesa di Roma appare dunque sempre dallo stesso Vescovo ina Chiesa degna di essere guardata ed asoltata: A quelli che sono uniti nella carne e nello spirito ad ogni suo comandamento piene della grazia di Dio in forma salda ... e che: porta la legge di Cristo e il nome del Padre...è la Chiesa di Roma con la quale avrà in vita continui rapporti e riunioni proprio per confrontarsi nella dottrina............

JA: a me pare invece che:

     

  1. Richiama i singoli fedeli a fuggire dalla dottrine perverse. Ritiene quindi i cristiani capaci di discernere le vere dottrine da quelle false.
  2. Dal contesto si evince che lo scismatico è uno che propugna false dottrine e che quindi solo secondariamente si oppone al vescovo.
  3. Non fa riferimento alla Chiesa di Roma quale garante dell’unità e guida delle Chiese.
  4. Non dice "a quelli che sono sottomessi ad ogni suo comandamento ……", ma "a quelli che sono uniti……..". Ciò sta a significare unità, non sottomissione, parità e non inferiorità di una Chiesa nei confronti di un’altra.

 

Katy: Chi erano gli scismatici di cui parla s.Ignazio?

Alcuni Pentecostali sostengono l'attuale Chiesa di Roma, ma qualcosa non quadra perchè Ignazio dice ancora:

Preoccupatevi di attendere ad una sola eucarestia. Una è la carne di nostro Signore Gesù Cristo e uno il calice dell’unità del suo sangue, uno è l’altare come uno solo è il vescovo con il presbiterato e i diaconi miei conservi. Se ciò farete, lo farete secondo Dio.

.......

Attenzione Ignazio parla DI UN SOLO VESCOVO, di un solo Altare, di una SOLA EUCARESTIA....eppure si rivolge ai vescovi , al plurale, segno evidente che il senso dell'unità sta proprio in questo PRIMATO DEL VESCOVO....che la storia ci ha TRAMANDATO con la sede di Roma.....

JA: Premesso che la storia non ha affatto tramandato il primato del vescovo di Roma, ma che questo è emerso gradualmente per tutt’altri motivi, qui fa riferimento al vescovo della chiesa locale e ai diaconi (che non erano vescovi).

Katy: Infine dice:

Quando ero in mezzo a voi gridai e a voce alta, con la voce di Dio: state uniti al vescovo, ai presbiteri e ai diaconi. Quanto a quelli che hanno sospettato che io gridai prevedendo lo scisma di alcuni mi sia testimone colui per il quale sono incatenato che non ne ebbi notizia da carne di uomo. Fu lo spirito che me lo annunziò dicendo: non fate nulla senza il vescovo, custodite la vostra carne come tempio di Dio, amate l’unità, fuggite le faziosità, siate imitatori di Gesù Cristo come egli lo è del Padre suo.

......

E per finire Ignazio CONDANNA LA SOLA SCRIPTURA.....non ci credete? Legget cosa dice:

Io feci quello che era in me come uomo che agisce per l’unità. Dove infatti c’è la fazione e l’ira, Dio non c’è. Il Signore perdona a chi si pente, se si pente per l’unità di Dio, e il sinedrio del vescovo. Confido nella grazia di Gesù Cristo che vi libererà da ogni laccio. Vi esorto a non fare nulla con spirito di contesa, ma secondo la dottrina del Cristo. Ho ascoltato alcuni che dicevano: se non lo trovo negli archivi, nel vangelo io non credo. Io risposi loro che sta scritto, ed essi di rimando che questo è da provare. Per me l’archivio è Gesù Cristo, i miei archivi inamovibili la sua croce, la sua morte e resurrezione e la fede che viene da lui tramandata a nostro beneficio, in questo voglio per la vostra preghiera essere giustificato.

Chi saranno stati coloro che pretendevano di trovare nel Vangelo una sorta di ARCHIVIO? Comunque sia se insestevano, come fa presagire Ignazio, si mettevano fuori della Chiesa perchè importante era seguire IL VESCOVO.

Prima di tutto Ignazio dice "sta scritto". Mi pare evidente che nella continuazione Ignazio abbia esagerato nel senso opposto, mancando dell’equilibrio tipico della Parola di Dio. Infatti quello che lui scrive non è Parola di Dio. Ciò che di solito invece troviamo nel NT, per esempio, è che i Bereani controllavano nella Scritture (addirittura il VT), per controllare se quello che Paolo diceva aveva un senso. Nessuna Chiesa e nessun uomo di qualsiasi tempo o cultura possono permettersi di dire qualcosa contro il NT o affermare una verità che non sia ricavabile in modo chiaro dalla Bibbia. Io non ho controllato la lettera che citi (ho tutte le sue lettere, ma ne ho letto alcuni brani soltanto). Ma se Ignazio ha detto veramente quello che scrivi, allora si capisce chiaramente come è iniziata la lenta deriva della chiesa di Roma lontano dal Vangelo.

Katy: Credo che per oggi basti per dimostrare che il mandato di Pietro aveva assunto per gli stessi Apostoli, di cui Ignazio ha ricevuto il mandato (o chi per loro), quella importanza che sarà LA BASE DELLA CHIESA.....visibile e gerarchica....verso i cui rappresentanti, i vescovi, nessuno doveva ritenersi "più di loro"....

JA: Mi pare che non dimostri affatto questo. Anzi, si evidenzia ancora di più un distacco dai modi e dai pensieri degli Apostoli.

Fraternamente JA

Continua


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Da: Soprannome MSN777JohnAnthony888 Inviato: 03/10/2003 3.05

Segue

Katy: se Anania poteva imporre le mani perchè a sua volta inviato, segno evidente che era conosciuto non come semplice presbitero.....il resto non mi interessa perchè fai deviare dalla domanda originale.

JA: La bibbia lo definisce semplice discepolo o uomo pio, ma non vescovo, presbitero o simili. Ti stai arrampicando sugli specchi.

Katy: JA: Altra perla: a quei tempi i santi erano tutti i credenti. Prova a leggere tutto il NT dagli atti in poi e vedrai che i santi sono i cristiani. Tu sei santa, Katy?

Nel nostro caso specifico il riferimento è diretto agli Apostoli in Gerusalemme, Anania chiede a Gesù una motivazione a perchè Paolo debba essere scelto e annoverato fra di loro, nel capitolo 4 di atti si parla già di Pietro e Giovanni perseguitati, Stefano era già morto e Paolo era presente....come vedi caro mio il riferimento è specifico perchè Gerusalemme era in quel momento punto di riferimento per incontrare gli Apostoli: Se sono santa? non credo....per diventarlo ho paura che dovrò volerti troppo bene.....

JA: Ti stai arrampicando ancora sugli specchi. In tutto il NT i cristiani sono chiamati santi.

Se sei IN Cristo, sei già santa e quindi, di conseguenza, puoi volermi troppo bene da subito, come io a te.

Su Mattia risponderò in seguito, altrimenti usciamo dal tema. Ribadisco comunque che Mattia non fu Apostolo.

Katy: Ma dopo la LORO MORTE che cosa è accaduto?

un esempio del quale abbiamo DOCUMENTAZIONE STORICA è del vescovo di Roma Clemente.....CONFERMATO VESCOVO DA PIETRO E PAOLO.....loro erano già morti quando verrà inviato (DA CHI?) alla sede di Roma.....

ed è solo l'inizio.....

Ma prima di lui abbiamo Lino, fatto vescovo da Pietro e Paolo e che occupò il posto di Pietro a Roma subito dopo il suo martirio......studiosi attenti sostengono che quasi con certezza, trattasi del Lino citato quale compagno di PPaolo, CHE DA ROMA INVIA I SUOI SALUTI a Timoteo (2Tim.4,21)

Mi pare che come prove possa bastare e come vedi, caro JA....siamo proprio allacciati dalla morte degli Apostoli....

Infatti appena potrò, tratterò questo punto e vedrai che ti "slaccerò" dalla morte degli Apostoli.

Katy: Poi dici:

La Chiesa è nata dopo la discesa dello SS.

......

Certo ufficialmente è nata nel giorno della Pentecoste quando TUTTI poterono essere testimoni.....ma il vero "battesimo" la Chiesa lo ebbe quando Cristo finendo sulla Croce, diede la sua vita per Lei.....

JA: non concordo. La Chiesa è nata il giorno di Pentecoste perché quelle persone ricevettero le Spirito Santo. Se una persona non riceve lo SS, non è un cristiano e non fa parte del Corpo di Cristo. Anche quelle persone, pur essendo seguaci di Gesù, finché non ebbero ricevuto lo SS non erano figli di Dio, non erano il Corpo di Cristo. Non erano Chiesa. (E come tali non dovevano prendere certe decisioni)

Fraternamente JA.


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Da: Soprannome MSN777JohnAnthony888 Inviato: 03/10/2003 3.09

Caro Teofilo,

mi scuso con te per quell’espressione offensiva.

Teofilo: Paolo ai Galati diceva:

trascorsi quattordici anni, salii di nuovo a Gerusalemme con Barnaba, prendendo con me anche Tito. Vi salii in seguito a una rivelazione, ed esposi loro il vangelo che annunzio tra i pagani; ma lo esposi privatamente a quelli che sono i più stimati, per il timore di correre o di aver corso invano

Perchè mai sarebbero stati maggiormente stimati, e perchè Paolo si è recato proprio da loro per non correre invano, nonostante avesse avuto una vocazione soprannaturale. Il motivo per noi cattolici è chiaro e lampante. Se a te pare diversamente, nonostante lo abbia diffusamente illustrato in precedenza, non mi rimane che chiedere al Signore di donarti la luce per poterlo comprendere.

E tra le colonne, il solo Pietro aveva la massima autorità in quanto solo a lui erano state affidate le chiavi, il compito di confermare i fratelli e infine di pascere l’intero gregge.

JA: A me pare chiaro dai contesti tutti che nelle decisioni che la Chiesa e le Chiese prendevano, l’opinione degli anziani valeva quanto quella degli Apostoli. Anzi nel Concilio di Gerusalemme fu proprio un anziano (Giacomo) a dettare legge.

Teofilo: Io sono sempre restio ad analizzare il testo greco originale perché sembrerebbe che solo l’analisi dei quello permetta di stabilire quale ipotesi abbia più fondamento e che chi non sa il greco non possa farsi un’idea corretta di come stanno le cose. In realtà anche leggendo le varie traduzioni a disposizione mi pare evidente il contrario di ciò che affermi. Comunque valuteremo ancora più da vicino ciò che dicono i santi testi.

Il testo greco ha la sua importanza: ovviamente l'esegesi deve essere sempre accompagnata e non disgiunta dall'insegnamento vissuto nella Chiesa e dalla Chiesa.

E' strano però che ci si richiami al testo greco solo quando fa comodo. Infatti hai sottolineato appresso il termine greco attribuito a Giacomo con tanta "dovizia " di tue riflessioni, proprio a rimarcare l'importanza dell'originale. Anche se, nel caso del termine greco "Krino", visto i tanti modi con cui si può tradurre, non vedo perchè gli si debba attribuire proprio il significato che dici.

JA: Non mi richiamo al testo greco quando mi fa comodo. Non mi pare di meritare una tale accusa. Credo che comunque si rigiri quel verbo, il suo senso sta a significare che la decisione è stata presa da Giacomo, come anche il contesto dimostra. I tanti significati stanno a evidenziare tutte le possibili sfumature con cui si può rendere in italiano, ma niente più. Capisco che tu sia per ovvi motivi restio ad accettare tale idea, ma sono sicuro che tu ami Gesù, come anche il tuo nick afferma, e quindi un giorno capirai certamente che cosa voglio dire.

La realtà è che tanto nel greco che nelle traduzioni, LE CHIAVI sono state date al solo Pietro.

JA: Sulle Chiavi e come vanno viste abbiamo già discusso.

Il mandato di confermare e di pascere tutti gli altri, è stato dato al solo Pietro.

JA: In realtà anche qui sarebbe da vedere il testo più da vicino, ma lo farò in un secondo momento. La cosa che voglio sottolineare adesso è che quel passo non dice affatto di pascere tutti gli altri, ma solo alcuni. Appena potrò te lo dimostrerò.

L'amministratore posto a capo della casa, fino al ritorno del padrone è nella precisa intenzione del Signore, il quale nominò Pietro a tale compito, così come ci conferma Gesù anche in quest'altra espressione :Mar 13,34 È come uno che è partito per un viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vigilare.

JA: Mi pare che il discorso di Gesù riguardasse gli ultimi tempi e non avesse affatto a che fare con un incarico affidato a Pietro o a qualcun altro. E’ un esempio di come si devono comportare tutti i servi. Vorrei farti notare che di solito il portinaio non è il servo più importante.

Questo ci dicono a chiarissime lettere i santi testi: le argomentazioni ipotetiche devono fare i conti con questi espliciti testi.

Il fatto che al solo Pietro viene mostrata per rivelazione e visione, il modo con cui avrebbe dovuto regolarsi con Cornelio e di conseguenza con tutti i pagani, non è casuale, ma indica ancora una volta la funzione speciale che egli aveva tra gli altri, nel dirimere la questione.

JA: I testi espliciti, a mio avviso, sono quelli che dimostrano come la Chiesa si è comportata in pratica e dimostrano che:

  1. Pietro ha evangelizzato solo Cornelio fra i pagani.
  2. Alcuni Ciprioti e Cirenei hanno cominciato ad evangelizzare i Greci.
  3. Pietro ha poi evangelizzato solo i Giudei.
  4. Paolo invece era l’Apostolo dei Gentili.

Il fatto che Pietro possa essersi avvalso anche del parere di Paolo, di Giacomo o di altri anziani, non toglie nulla al suo mandato specifico che egli poteva gestire secondo il modo che riteneva più consono alla situazione.

JA: Ripeto che Pietro non ha mai dimostrato in alcun momento di essere il Capo della Chiesa.

L'elezione di Mattia è il primo atto della Chiesa di Cristo, come Chiesa. Perciò è sommamente importante...

Il punto di vista evangelico pertanto sostiene esattamente quello che sostiene al riguardo la Chiesa Cattolica. Inoltre implicitamente riconosce che la Chiesa era già nata, prima della Pentecoste.

Il tuo punto di vista invece, sostenuto tutt'al più da liberissimi pensatori, ritengo sia molto fuorviante: vede Paolo incluso tra i dodici, (mentre questo non lo troviamo scritto), a discapito di Pietro che viene di fatto considerato un cieco che guida altri ciechi.

JA: Come ho detto anche a Katy, parlerò di Mattia più compiutamente in seguito. Ribadisco comunque che non era un Apostolo. Che poi altri fratelli evangelici possano pensarla diversamente, non è un problema. Rientra nella libertà che abbiamo.

Invece, secondo la promessa, Dio legò in cielo, ciò che Pietro legò in terra. E' così evidente!

JA: Ribadisco che "la sorte cadde su Mattia". Non fu Pietro a sceglierlo. Pietro qui non legò e non sciolse nulla.

Spero che tu voglia riconsiderare innanzitutto le parole di Cristo riguardo a Pietro e poi rileggere gli Atti, alla luce di quelle parole, altrimenti ecco quali interpretazioni vengono fuori.

JA: Credo invece che dobbiamo leggere le Parole di Gesù alla luce degli Atti. Cioè di come gli Apostoli, dopo la discesa dello Spirito Santo, le hanno intese e messe in pratica.

Saluti.

JA

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