dal dialogo: "SIAMO NELLA GENERALE APOSTASIA ? "

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(Teofilo)
00venerdì 11 settembre 2009 18:36
Consiglia Elimina    Messaggio 1 di 20 nella discussione 
Da: Teofilo  (Messaggio originale)Inviato: 27/08/2001 21.10

L'applicazione dell'apocalisse a fatti o situazioni particolari può essere sempre soggettiva.

Tuttavia viviamo in un momento particolarmente denso di fatti che danno la sensazione che siamo davvero alla vigilia della fine di un corso storico.

Gli eventi sono globali, non più locali.

I cristiani sembrano essere caduti in un torpore generale che dà l'impressione di una apostasia generalizzata dalla vera fede.

Cosa ne pensate? Forse è solo una sensazione ?

Fraternamente

(Teofilo)
00venerdì 11 settembre 2009 18:37
mi mancano i messaggi da 2 a 5
(Teofilo)
00venerdì 11 settembre 2009 18:38
Rispondi
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Da: Soprannome MSN°inepilInviato: 05/12/2001 8.51
Ueh Cristiano, ciao
ll cristiano è colui che ha scelto Cristo come suo personale Salvatore.
Se entriamo nel fondamento del credo cristiano, andiamo a vedere questo Dio a cui crediamo come è formato.
Risulta formato da tre persone distinte che formano un solo Dio. (ohh... nun sò teologo, mi esprimo pè famme capì)
Dio è Uno e Trino, C'è il Padre; c'è il Figlio; c'è lo Spirito. Non ci sono tre dii, c'è nè uno solo.
Da bambino mi hanno detto che è difficile spiegarlo ed è difficile capirlo. Mi dissero: accetalo per FEDE. E così faccio.
L'importante è FARE ciò che Lui ci ha detto di fare, cioè fare la volontà del Padre suo e Padre nostro. Se lo facciamo ciò siamo suoi AMICI non più servi.
Chè fà... è poco? nun credo.
Pace

Rispondi
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Da: RacheleInviato: 05/12/2001 9.10
Caro Sgrillo,
non ci credo che non hai intuito il Mistero della Trinità,ho letto i tuoi interventi.Ma per
caso Dio t'ha mandato sulla terra come...facente funzioni di San Filippo Neri?
 Shalom Rachele

Rispondi
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Da: Soprannome MSN°inepilInviato: 05/12/2001 13.02
Mohhh.... nun sò Rachele
sò che l'ammo da morire.
Pace

Rispondi
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 05/12/2001 14.30
Mah.....come dice anche sgrillo.....anch'io ce capisco poco....però so che l'AMO!!!!.....
"Cristiano"...chedo che si è fatto abbastanza abuso di questa parola....a volte neanch'io mi ci sento...se penso al sangue versato dai martiri...specie quello delle grandi persecuzioni...
Immagino la scena...quando i prepotenti rivolgevano l'oro domande per trarli in inganno e per farli tradire Gesù...essi non avevano la Bibbia in mano, ne la quantità di materiale evangelico che abbiamo oggi a disposizione....essi difendevano, più semplicemente "La Tradizione Apostolica", cioè, quello che avevano imparato ad amare nelle loro chiese...Qui vedo la "presunzione" (se pur in buona fede) di certi cristiani che asseriscono la diretta discendenza da "quelle chiese" scartando l'ipotesi che esse fossere le stesse raggruppate nella Chiesa di Roma già esistente......Non c'era s.Pietro come la conosciamo oggi, ma nessuno, dico nessuno...scrive delle CATACOMBE....e Roma ne è piena....Le catacombe di S.Agnese sulla Nomentana...dove, Agnese, appunto trovò la morte...E cosa facevano in queste catacombe? L'EUCARESTIA, amici miei....essi si riunivano per "spezzare il Pane", per fare comunione.....e per parlare della Parola di Dio....si leggevano i testi, probabilmente i primi scritti, le Lettere di Paolo (a s.Callisto, le catacombe, ne fu trovato un frammento con una icona della Madre di Dio)....
Io penso che dovremo riscoprire il significato di questa parola per saperne portare tutto il peso e tutta la responsabilità che ne consegue....che ne dite?
Fraternamente, C.

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Da: cristianoInviato: 05/12/2001 16.56
Ciao Sgrillo,
il cristiano è colui che vive in armonia con la volontà di Dio e segue l'esempio di Gesù.Gesù disse chiaro che non basta dire "Signore, Signore" ma bisogna fare "la volontà del Padre".(Matteo 7:21-23) Il cristianesimo originario era chiamato semplicemente "la Via". Era ed è un modo di vivere imperniato sugli insegnamenti  di Gesù. - Matteo 28:20.
Circa Dio la Bibbia è molto chiara. "C'e per noi un solo Dio, il Padre"(1 Corinti 8:6) Il "solo Signore Gesù" è tale perchè Dio Padre gli ha dato autorità sopra ogni cosa.(Matteo 28:18; Atti 2:36) Dio gli ha sottoposto ogni cosa ad eccezione di Lui stesso e alla fine Gesù "farà atto di sottomissione a Colui che gli ha sottoposto tutte le cose affinchè Dio sia ogni cosa a tutti." - 1 Corinti 15:24-28
E' vero che dicono di accettare per fede le cose che non si capiscono ma non dovremmo essere sicuri che la nostra fede sia ancorata nelle Scritture ? - Atti 17:11.

Rispondi
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 05/12/2001 17.07
Cristiano scrive questo:
<...E' vero che dicono di accettare per fede le cose che non si capiscono ma non dovremmo essere sicuri che la nostra fede sia ancorata nelle Scritture ? - Atti 17:11.>
Sarebbe possibile sapere chi è che ci dice "di accettare per fede  "le cose" che poi non potrebbero essere ancorate nelle Scritture"?...Altrimenti non si capisce chi è che semina l'errore...
ciao ,C

Rispondi
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Da: Soprannome MSN°inepilInviato: 05/12/2001 18.34
Vi riferite a me?
sono io che ho scritto di accettare per fede, vedi messaggio 6.
ma,
 mi riferivo alla Trinità, in quanto mettevo in evidenza la difficoltà che la mente umana, almeno per alcune persone, o per i ragazzi, ed era rivolto a me ragazzo,  incontra nel riuscire a spiegarsi  di un Dio formato da tre persone.
La reazione dovrebbe essere il non credere. Ma se uno invece accetta pur non comprendendo, lo fa per fede,  e credo sia da ammirare:- Crede in qualcosa che è fondamento di Fede e pur non comprendendola appieno fa professione di fede ugualmente.
Caro Cristiano,
intanto per me il cristiano è quello che si sforza di vivere seguendo l'esempio di Gesù. Egli, il cristiano, è imperfetto, e tale resterà fino alla morte. Non userei pertanto la parola "vive in armonia" in quanto denota già un "essere arrivato".
mentre ancora siamo in cammino e dobbiamo arrivare alla meta.
Paolo quasi si disperava. Diceva:-" Con la mente io voglio servire il Signore, ma, nella carne, il peccato che abita in me mi fa cadere. Cosa devo fare? .........." e continua dicendo:- " povero me chi mi salverà" ... e conclude dicendo: " siano rese grazie a Dio che in Gesù ha perdonato il mio peccato", e dice ancora: " non sia questo giustificazione per continuare a peccare", (vado a memoria, vedi lettera ai romani), significando che siamo salvati si ma, occorre lottare per far vincere il bene sul male che è dentro noi.
Questo per ricordarti che in noi c'è luomo carnale e c'è l'uomo spirituale, il vecchio e il nuovo. L'uomo spirituale dovrà lottare con l'uomo carnale fino alla morte per seguire l'esempio di Gesù e poter mettere in pratica i suoi insegnamenti. Questo durerà fino alla morte.
Una cosa però mi è chiara, nonostante quello che ho sentito diversamente in giro. Dio guarda lo sforzo che ciascuno di noi mette in questa lotta, volendo dire che, se io mi sforzo è ottengo l'1% di vittoria sull'uomo carnale, e se tu ti sforzi ottenendo il 99%, siamo salvi entrambi. Perchè Gesù è morto per tutti. 
Ha me hanno insegnato che è bello leggere la Scrittura,  e che se la si vuole interpretare occorre essere un profondo studioso di tante cose; inoltre è necessario  l'intervento dello Spirito santo l'unico che può aprire la mente nostra alla comprenzione della Parola.
E' sei solo all'inizio,
poi, quello che hai recepito occorre  sia vagliato da persone di Dio che hanno tale potere.
Sai a tal proposito che nella Chiesa lo Spirito elargisce doni, sono i carismi. Ed è qualcuno che ha il carisma appropriato che dovrà vagliare le tue deduzioni derivate dalla lettura della Scrittura. Di solito tale compito spetta a chi presiede la comunità di appartenenza.
Invece noto che non menzioni lo Spirito santo, cosa vuol significare?
Pace Cristiano, a risentirci.

Rispondi
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 05/12/2001 19.20
Ciao sgrillo, per quanto mi riguarda non mi riferivo a te...che ho compreso il tuo punto di vista...chiaro e senza ombre....concordando anche nel tuo ultimo intervento....Chiedevo a Cristiano, invece,  di essere più preciso...
Ciao C.

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Da: TeofiloInviato: 05/12/2001 22.04
Carissimi,
ho appena fatto il collegamento ed ho trovato questi interessanti dialoghi.
Saluto con un caloroso benvenuto Cristiano. che trovo qui per la prima volta.
Il tuo intervento caro Cristiano è certamente interessante.
Penso anch'io che Gesù un giorno non ci chiederà tanti dettagli della nostra fede mentre sicuramente ci chiederà se abbiamo usato la carità verso i nostri fratelli. Questo segno distintivo è imprescindibile da una vera professione di fede.
Tuttavia, è anche necessario fare riferimento ad un deposito di verità rivelate e trasmesse, che contribuisce a formare, a rinsaldare nella verità e nell'unità l'unico Corpo di Cristo che è la Chiesa.
Siccome in questo sito ci siamo prefissati di affrontare anche questo aspetto della vita cristiana, trovo che parlare anche delle Persone che sono il fine del nostro operare, sia corretto.
Ringrazio Sgrillo che ha rimesso al centro dell'attenzione proprio la questione della Trinità sulla quale s'imperniano fede ed opere.
Caro Sgrillo, mi è molto piaciuto questa tua espressione
"a me hanno insegnato che è bello leggere la Scrittura,  e che se la si vuole interpretare occorre essere un profondo studioso di tante cose; inoltre è necessario  l'intervento dello Spirito santo l'unico che può aprire la mente nostra alla comprenzione della Parola.
E' sei solo all'inizio, poi, quello che hai recepito occorre  sia vagliato da persone di Dio che hanno tale potere..."
Lo sottoscrivo pienamente, e comunque io ho un difetto...spesso vado cercando le motivazioni della fede che mi è stata trasmessa. Forse farei meglio ad accettare senza pormi domande. Appena possibile ti dico come vedo la Trinità, Dio unico in tre persone.
A presto . Teo

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Da: Briosa81Inviato: 21/12/2001 21.20
Ciao Sgrillo! ho letto il tuo messaggio è ho risentito ciò che molti credono , pensano o usano per giustificare se stessi.... Il cristiano è una realtà! ! ci sono tante persone che Amano Gesù con tutto il cuore, tutta la forza.. alcune si consacrano a Lui altre lo servono nella quotidianità.. Sai sgrillo è troppo semplice giudicare le apparenze e magari affermare che chi  vedi in chiesa imbellettato nel suo cuore non è il quel luogo per fede e per convinzioni radicali... sai sgrillo se hai avuto il dono di entrare nel cuore di ogni uomo, mi spieghi come hai fatto?
A presto ADRIANA!

Rispondi
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Da: Soprannome MSN°inepilInviato: 21/12/2001 21.54
Ueh Briosa andò sei stata?
Tu parli dell'apostasia?
Quando vedi la divorziata col secondo o terzo marito in chiesa a fà comunione. Quanno vedi la maga esoterica della Ti.VI. in chiesa a fà comunione. Quanno vedi er prete che se ne frega e gliedà la comunione, pe tè cosè?
Pe mmè è apostasia.
Pace

Rispondi
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 21/12/2001 22.47
kakkio sgrillo....in questi casi c'è la "correzione fraterna", si parla prima col parroco tentando di chiarire, se la cosa si ripete lo si avverte di nuovo aggiungendo che se dovesse riaccadere si avvertirà il vescovo della diocesi.......a noi è capitato un caso....dopo 5 mesi il prete è stato allontanato in una missione....però viene spesso in parrocchia....un pò abbacchiato, ma ha saputo ringraziare......ma il caso era diverso....
Ciao briosa, ci siamo scanbiati poco due parole...Luba è partita ma so che ogni tanto si collega....Tu stai bene? leggiti gli auguri aperti da sgrillo e il forum dedicato al rilassamento....
Fraternamente, C.

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 18 di 20 nella discussione 
Da: TeofiloInviato: 22/12/2001 12.35
Carissimi,
gli esempi fatti da Sgrillo, sono comunque solo alcuni dei segnali di un certo raffreddamento nella carità, e quindi nella fede, che si nota in giro, anche purtroppo tra noi cattolici, come egli vuole evidenziare.
Ed è appunto su questo che io mi soffermerei un attimo.
L'allontanamento più marcato è quello dalla vera fede cattolica.
Ora se pensiamo che Gesù dice "ma quando il Figlio dell'uomo tornerà, troverà veramente la FEDE sulla terra?"  dobbiamo osservare che oggi di fedi professate ve ne sono tante, e sembra che tutte incrementino vistosamente i propri aderenti.
Ma questo a mio avviso non è un segno positivo; dovremmo pensare che sia un segno di apostasia cioè di abbandono della fede vera per aderire ad altri credi spesso ingannevoli, che accontentano sì l'inclinazione di ciascun aderente, ma che spesso si rivelano poi dei surrogati disastrosi.  Vorrei tanto augurare a tutti che in questo periodo natalizio, si torni all'essenza del nostro credere in Cristo, alla sobrietà del Suo Messaggio d'amore.
A presto

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 19 di 20 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 22/12/2001 13.27
Caro Teofilo,
quanto dici è vero, sono anni che mi "batto" perchè i cattolici si istruiscano...che cerchino.....invece di adagiarsi, ma di più non possiamo fare...Dio stesso ci lascia liberi, noi non possiamo costringere nessuno.....
Molti abbandonano la Chiesa perchè in altre fedi non vedono "obblighi" del tipo i Sacramenti, l'ascolto della Messa, Natale, Pasqua...ecc....haimè...NON SI VUOLE PATIRE PIU' PER LA CHIESA DI CRISTO...forse sbaglio ad insistere sui santi, ma alla fine, caro sgrillo...
scommetti che solo loro al ritorno del Cristo avranno conservata la fede? Ironia? paradosso? e perchè...che cosa era il Cristo ai suoi tempi?
Egli ci chiede si di usare l'intelligenza, ma prima di tutto ci chiede la FEDE...e la gente che va a pregare da un santo...credimi, alla fine avrà molta più fede di chi legge la bibbia dalla mattina alla sera....e che pretende che essa solo sia necessaria per la salvezza.....questi errori...ci verranno messi in conto...non culliamoci sul fatto che Gesù è morto e ci ha slavati...la salvezza è a portata di mano, ma non è così semplice e tu ne sai qualcosa....Teofilo, butta giù l'elenco delle Beatitudini e poi ne ripalrliamo...

Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 20 di 20 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 06/12/2003 19.02

Caro Fonte

Tu mi facevi questo appunto

2 Tessalonicesi 2:7 (da te non citato) e altre scritture mostrano che l’apostasia, tenuta a freno dagli apostoli, con la loro morte sarebbe divenuta sempre più evidente.

Cerco di capire il significato che hai voluto dare all'espressione  "l’apostasia ….sarebbe divenuta sempre più evidente" che potrebbe essere inteso in modi diversi.

Un primo modo di intendere è che l’apostasia avrebbe cominciato a serpeggiare già tra le primitive comunità continuando a manifestarsi sotto diverse forme nel corso del tempo, ma senza riuscire ad imporsi nella Chiesa fino a quando non sarebbe stato "tolto di mezzo chi ora lo trattiene". E in tal caso posso essere d’accordo.

Ma i tdg generalmente lasciano intendere, di fatto, che la luce della Chiesa fondata da Cristo si sia spenta molto presto, addirittura appena dopo la morte degli apostoli.

Forse è in questo senso che va intesa la tua espressione ma, a prescindere da quello che tu personalmente volevi intendere, cerchiamo di approfondire la questione.

Rileggiamo il testo da te richiamato:

2Te 2,7 Il mistero dell'iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene. 8 Solo allora sarà rivelato l'empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all'apparire della sua venuta, l'iniquo, 9 la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, 10 e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l'amore della verità per essere salvi. 11 E per questo Dio invia loro una potenza d'inganno perché essi credano alla menzogna 12 e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all'iniquità. 13 Noi però dobbiamo rendere sempre grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, attraverso l'opera santificatrice dello Spirito e la fede nella verità, 14 chiamandovi a questo con il nostro vangelo, per il possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo. 15 Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete apprese così dalla nostra parola come dalla nostra lettera. 16 E lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, 17 conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene.

3,1 Per il resto, fratelli, pregate per noi, perché la parola del Signore si diffonda e sia glorificata come lo è anche tra voi 2 e veniamo liberati dagli uomini perversi e malvagi. Non di tutti infatti è la fede. 3 Ma il Signore è fedele; egli vi confermerà e vi custodirà dal maligno. 4 E riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore, che quanto vi ordiniamo già lo facciate e continuiate a farlo. 5 Il Signore diriga i vostri cuori nell'amore di Dio e nella pazienza di Cristo. 6 Vi ordiniamo pertanto, fratelli, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, di tenervi lontani da ogni fratello che si comporta in maniera indisciplinata e non secondo la tradizione che ha ricevuto da noi.


Se osservi bene, Paolo fa rilevare che il mistero dell’iniquità è in atto già da allora ma che vi è qualcuno che lo trattiene, in modo che non abbia il sopravvento e che secondo quanto richiamato in 2Te 2,3 (Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione,…) avrà piena diffusione e manifestazione nel tempo della fine.

E’ vero che durante i secoli a venire vi sarebbero state zizzania, lupi rapaci e difficoltà, ma non tali e tanti da pregiudicare tutto il buon grano.

(Notare anche il termine TRADIZIONE , dal greco "paradoseis", quella positiva trasmessa dagli apostoli, proprio nel testo di 2 Tessalonicesi sopra riportato in cui ricorre 2 volte.)

Paolo annunzia come dichiarazione esplicita dello Spirito che "nei tempi avvenire alcuni apostateranno dalla fede", e in 2Timoteo 3:1 dice che "negli ultimi giorni verranno dei tempi difficili". Gesù stesso predisse che molti falsi profeti sorgerebbero e sedurrebbero molti, e che l'iniquità abbonderebbe Matteo 24:11. Inoltre nella parabola del giudice iniquo, egli fa questa domanda: "Ma quando il Figliuol dell'uomo verrà, troverà egli la fede sulla terra?" Tutto induce a ritenere che Paolo avesse parlato ai Tessalonicesi di una vasta apostasia dal Dio vivente, dal Cristo, dalla verità e dal bene, come di una delle grandi manifestazioni del male che dovevano prodursi prima del ritorno di Cristo. Di quell'apostasia della cristianità degli ultimi tempi, l'uomo del peccato sarà non l'originatore, ma il rappresentante e lo strumento più cospicuo. Dice letteralmente: "e non sia stato rivelato l'uomo..." cioè non sia emerso alla luce dal seno dell'apostasia generale, non sia apparso sulla scena della storia l'uomo del peccato. Questa espressione come la seguente è un ebraismo che caratterizza il personaggio in questione come la suprema incarnazione del peccato.

A questa conclusione portano anche molte altre espressioni della Scrittura.

Ne ricordo qualcuna:

2Ti 1,12 È questa la causa dei mali che soffro, ma non me ne vergogno: so infatti a chi ho creduto e son convinto che egli è capace di conservare il mio deposito fino a quel giorno.

Paolo dunque si dice convinto che il deposito sarà conservato fino alla fine e che quindi i credenti l’avranno sempre a disposizione per potersi orientare nel loro cammino cristiano.


In Mt 5,14 troviamo:

Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, 15 né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.

Mentre per i tdg vi sarebbe addirittura un periodo di circa 1800 anni in cui la luce della vera fede non ha rifulso e Cristo che aveva promesso la sua assistenza non avrebbe fatto nulla per preservare la sua chiesa dalle porte degli inferi che sarebbero prevalsi e l’apostasia sarebbe dilagata portandola alla totale confusione. Questo black out è fuori da ogni retta comprensione della Scrittura. A mio parere, così come si sono dimostrate erronee le interpretazioni "accurate" sul tempo della fine, dichiarata dalla società dei tdg , così è altrettanto fuorviante questa interpretazione che vorrebbe far passare Cristo come incapace di mantenere le promesse e di predire rettamente l’evolversi della sua Chiesa tanto da ritenere vana anche tutta la testimonianza dei primi cristiani, lasciando nel buio completo tutto il mondo fino al loro arrivo.

Mt13,31 Un'altra parabola espose loro: "Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. 32 Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami"

Gesù dice che il regno dei cieli, di cui i credenti diventano parte, crescerà e si forticherà nel tempo, tanto da dar riparo a tutti. Come si potrebbe pensare che si sia avverata questa immagine profetica della crescita vigorosa della pianta, se vi fosse stata una generale apostasia dalla verità nel corso del tempo, subito dopo la morte degli apostoli per alcuni, o nel III secolo per altri o nel XVI sec per altri ancora?

Nel corso del tempo sono apparsi già molti anticristi come ci conferma anche Giovanni nella sua lettera, molte eresie e molti errori. Ma occorre fare distinzione tra pastori e mercenari, tra lupi e pecore, tra cristiani e anticristiani. Nello scenario plurisecolare di questa complessa realtà che è la Chiesa, si sono avvicendate tutte queste figure antitetiche e non si può fare di tutt’erba un fascio. Sappiamo però che la Chiesa è una realtà anche visibile e portatrice di una FEDE ben precisa accompagnata anche da grandi opere di carità durante i secoli.

Ora chiediamoci:

Da quale Chiesa e da quale vera fede gli uomini del tempo finale apostateranno in modo massiccio?

La mia risposta a questo quesito è che purtroppo tanti lascino l’unica vera Chiesa Cattolica per seguire qualcuna delle tante correnti che hanno fatto della indipendenza morale o religiosa, della ribellione, della fede fai da te,oppure del progressismo sfrenato, del recupero delle vecchie eresie, della indifferenza o dell’incoerenza apertamente anticristiana, il loro stile di vita e di pensiero.

Per ora mi fermo temendo di dilungarmi troppo.

Con affetto

(Teofilo)
00venerdì 11 settembre 2009 18:40
Consiglia Elimina    Messaggio 21 di 29 nella discussione 
Da: Soprannome MSNTGfonteInviato: 08/12/2003 21.06
Caro Teofilo,
cercherò di rispondere brevemente al tuo messaggio.
I versetti 2,3 indicano chiaramente che l’apostasia doveva venire prima della seconda presenza di Gesù, o come tu dici del tempo della fine, “Prima (prima del tempo della fine) infatti dovrà avvenire l’apostasia…”
Al contrario, durante il tempo della fine ci sarebbe stato un risveglio spirituale (Daniele 12:4,9,10).
Il versetto 7 dice chiaramente che l’apostasia era già in atto ma veniva tenuta a freno “da chi finora lo trattiene”.
C’erano già quelli che cercavano di insegnare false dottrine, alcuni dei quali disturbavano la congregazione di Tessalonica, e questa è in parte la ragione per cui Paolo scrisse la seconda lettera ai Tessalonicesi. C’erano anticristi quando Giovanni scrisse le sue lettere, e senza dubbio anche prima. Giovanni parlò dell’“ultima ora” del periodo apostolico e disse in 1 Giovanni 2:18,19: “  Figlioli questa è l’ultima ora. Come avete udito che deve  venire l’anticristo, di fatto ora molti anticristi sono apparsi. Da questo conosciamo che è l’ultima ora. Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri; se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma doveva rendersi manifesto che non tutti sono dei nostri.”
La dichiarazione di Giovanni rivela che ci sono molti singoli anticristi, anche se tutti insieme costituiscono una persona composita definita “l’anticristo”. (2 Giovanni 7) Circa l’uso del sostantivo “ora” riferito a un periodo di tempo, relativamente breve o di durata indeterminata, ci sono altri esempi negli scritti di Giovanni. (Vedi Giovanni 2:4; 4:21-23; 5:25, 28; 7:30; 8:20; 12:23, 27). Egli quindi non limitava la comparsa, l’esistenza e l’attività di tale anticristo solo a un tempo futuro, ma ne indicava la presenza allora e in seguito. 1Giovanni 4:3 “ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell’anticristo che come avete udito, viene, anzi è già nel mondo,”
Nel versetto 7 Paolo parla di “chi finora lo trattiene”, o agisce da restrizione, di chi si tratta?
Era la forza restrittiva degli apostoli. La loro presenza, insieme ai doni potenti conferiti loro tramite lo spirito santo, impediva all’apostasia di assumere allora proporzioni epidemiche. Ma quando morirono gli apostoli, verso la fine del I secolo, questa restrizione non ci fu più.
In Atti 20 l’apostolo Paolo rivolgendosi ai vescovi della Chiesa di Efeso (non ti pare strano che la chiesa di Efeso avesse contemporaneamente più vescovi?) disse, versi 29 e 30 “Io so che dopo la mia partenza entreranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge: perfino di mezzo a voi sorgeranno alcuni a insegnare dottrine perverse per attirare discepoli dietro di sé.”
Molto più tardi, per comando di Cristo, l’apostolo Giovanni scrisse mettendo in guardia dalle sette, menzionando in particolare la setta dei nicolaiti e parlando di falsi profeti simili a Balaam e della donna Izebel che si spacciava per profetessa (Rivelazione 2:6, 14, 15, 20).
2 Tessalonicesi 2:7,8 (Ricciotti) “Già è in azione il mistero dell’iniquità; solamente v’è colui che lo trattiene ora e lo tratterrà fino a che sia tolto di mezzo. Allora (quando colui che lo trattiene è stato tolto di mezzo) l’iniquo si manifesterà e il Signore Gesù lo distruggerà col fiato della sua bocca e lo annichilirà con lo splendore di sua venuta.”<o:p></o:p>

Quando gli apostoli, con la loro morte, furono “tolti di mezzo” l’apostasia si manifestò in modo tale che, come disse Gesù, non fu più possibile distinguere tra il grano e la zizzania.

Grano e zizzania dovevano crescere insieme fino alla mietitura, la fine del mondo, il Signore Gesù avrebbe quindi fatto separare il grano dalla zizzania, distruggendo l’anticristo e l’apostasia ( 2 Tessalonicesi 1:6-9).

TGfonte


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Consiglia Elimina    Messaggio 22 di 29 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 08/12/2003 22.02
Non intervengo per replicare...lascio a Teofilo, quando ha tempo di proseguire..ma vorrei fare la pignola come al solito............dice TGFonte:
C’erano già quelli che cercavano di insegnare false dottrine, alcuni dei quali disturbavano la congregazione di Tessalonica, e questa è in parte la ragione per cui Paolo scrisse la seconda lettera ai Tessalonicesi.
...........
perchè chiamarla con un termine IMPROPRIO? si chiamava COMUNITA', o CHIESA..... allora lasciamogli il nome che Paolo diede......
Poi TGFonte dice:
La dichiarazione di Giovanni rivela che ci sono molti singoli anticristi, anche se tutti insieme costituiscono una persona composita definita “l’anticristo”. (2 Giovanni 7)
.............
concordo TGFonte...infatti abbiamo  I SINGOLI....ben 33mila denominazioni che si professano CRISTIANI e tutti predicano dottrine diverse e tutte sono divise e tutte sono contro la Chiesa.....in quanto al formare "l'unico anticristo" non credo sia una affermazione categorica di Giovanni, ma se vogliamo tenercela..infatti tutte le 33mila denominazioni provengano da un gravissimo errore...l'aver INVENTATO la dottrina della Sola Scriptura....quindi ....PROTESTANTE l'unica matrice dalla quale si diramo le 33.mila denominazioni.....
Questo ovviamente è il quadro che emerge dalla tua affermazione....io invece sono più ottimista e non credo che tutto "il male vien per nuocere"......... e questo per diversi motivi:
1) Gesù ha promesso che le porte degli inferi non avrebbero prevalso contro la Chiesa...perciò la notte dormo sotto 7 guanciali......
2) Mt. 24,4-14............
3) la famosa parabola della zizzania che NON ci è dato di togliere.....ma che è necessaria proprio per far emergere la verità della Chiesa.......
Infine TGFonte dice:

Quando gli apostoli, con la loro morte, furono “tolti di mezzo” l’apostasia si manifestò in modo tale che, come disse Gesù, non fu più possibile distinguere tra il grano e la zizzania.

Grano e zizzania dovevano crescere insieme fino alla mietitura, la fine del mondo, il Signore Gesù avrebbe quindi fatto separare il grano dalla zizzania, distruggendo l’anticristo e l’apostasia ( 2 Tessalonicesi 1:6-9).

.............
....ehm...quindi son duemila anni che non abbiamo di fatto una Chiesa.......(???) Non capisco perchè parli al passato quando Paolo parla al presente e al futuro? Leggiamo i versi citati da TGFonte e ci accorgeremo di come vengono malamente usati:

2Tessalonicesi 2:5-12

5 Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, venivo dicendo queste cose? 6 E ora sapete ciò che impedisce la sua manifestazione, che avverrà nella sua ora. 7 Il mistero dell'iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene. 8 Solo allora sarà rivelato l'empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all'apparire della sua venuta, l'iniquo, 9 la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, 10 e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l'amore della verità per essere salvi. 11 E per questo Dio invia loro una potenza d'inganno perché essi credano alla menzogna 12 e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all'iniquità.
...........

dunque TGFonte interpretando questo brano, del quale estrapola solo una frase dice:

Quando gli apostoli, con la loro morte, furono “tolti di mezzo” l’apostasia si manifestò in modo tale che, come disse Gesù, non fu più possibile distinguere tra il grano e la zizzania.

..........

....ma che dici?? "non fu più possibile distinguere tra il grano e la zizzania?"...e allora come mai andarono a morire migliaia di martiri CRISTIANI FEDELI ALLA CHIESA....?e tutti i Padri della Chiesa che facciamo li buttiamo via? avete letto il brano? dice tutto l'opposto......Paolo sta parlando di cose di cui aveva già istruito i suoi....mettendoli sull'avviso:   5 Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, venivo dicendo queste cose? 6 E ora sapete ciò che impedisce la sua manifestazione, che avverrà nella sua ora. 7 Il mistero dell'iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene.   ........ poi Paolo prosegue e non dice affato che dopo la loro morte FINIVA TUTTO, MA ANZI INIZIAVA......8 Solo allora sarà rivelato l'empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all'apparire della sua venuta, l'iniquo, 9 la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, 10 e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l'amore della verità per essere salvi. 11 E per questo Dio invia loro una potenza d'inganno perché essi credano alla menzogna 12 e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all'iniquità.
 ..........   

e termino con un commento PROTESTANTE, nemmeno cattolico....e che condivido..tratto dalla http://www.laparola.net/

che scrive nel contesto:

Paolo vedeva nelle manifestazioni del, male al tempo suo, i primi sforzi per tradurre in atti il piano segreto dell'avversario: già è all'opera il misterio dell'iniquità ossia l'iniquità operante segretamente, sotto parvenze oneste, con mezzi subdoli, sistematicamente, secondo un piano prestabilito, che dovrà far capo a suo tempo ad una generale apostasia ed alla manifestazione dell'anticristo. Questi sarà l'ultima e più perfetta incarnazione dell'empietà. Nella sua 1a Epistola 1Giovanni 2:18 S. Giovanni scrive: «Figliuoletti, è l'ultima ora e come avete udito che ha da venire l'anticristo, sappiate che fin da ora vi sono molti anticristi». Confr. 1Giovanni 2:22; 4:3; 2Giovanni 7. Anche qui l'opera dei molti anticristi che negano il Padre ed il Figlio appiana la via al supremo campione dello spirito anticristiano.

(attenzione....perchè ciò che intende Giovanni è il negare L'INCARNAZIONE DI DIO...DEL VERBO FATTO CARNE..DI GESU' VENUTO NELLA CARNE -1Gv.4,1-6)

Per ora, l'apparizione dell'empio non è possibile perchè v'è colui che rattiene, vale a dire il rappresentante dello Stato, l'imperator romano che schiaccerebbe chiunque osasse porsi al di sopra di ogni legge, di ogni autorità, di ogni religione, e proclamarsi Dio. Quando «chi ritiene» sarà tolto di mezzo. in che modo non si dice, il terreno sarà libero per l'uomo del peccato. 

Dunque i Protestanti credono, ma anche la Chiesa lo ritiene plausibile che quel "venire meno" è rivolto all'Impero Romano...infatti la Chiesa fino a quando persisterà tale sudditanza di fatto non fece nemmeno decreti dottrinali....quando iniziò la Chiesa concretamente a porre divieti contro chiunque andasse fuori della rivelazione combattendola? Dopo aver ottenuto la sua libertà di esercitare il suo mandato.....Confermate le Dottrine (leggasi la Trinità), iniziano a nascere anche gli eretici più sostanziosi....fino al 1500....per proseguire ai giorni nostri....33mila denominazioni che si dicono cristiani.....6 miliardi di persone e noi completamente DIVISI a causa della zizzania......i musulmani, sorti nel 500 d.C. ci hanno superato....

Quindi la spiegazione data da TGFonte NON trova riscontro con la realtà storica passata, presente e futura...futura giacchè non sappiamo nulla sul futuro e NON siamo stati chiamati per decifrarlo.....

Fraternamente Caterina


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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 09/12/2003 10.12
Dicevo di non voler replicare...ma io non mantengo le promesse........a parte gli scherzi....seguitemi un attimo in questo pensiero e ditemi cosa ne pensate......
Il titolo del forum dice SIAMO NELLA GENERALE APOSTASIA?
Domanda chiara.....CHE COSA E' L'APOSTASIA?
A questo punto è da ieri che mi chiedo che cosa c'azzecca il parlare della fine del mondo e l'identificazione dell'anticristo.....
Facciamo un riepilogo dei fatti tratti dalla Bibbia:
Quando i discepoli, sul monte degli Ulivi, chiesero a Gesù: <<Dicci, quando accadranno queste cose, quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo?>> (Matteo XXIV, 3). Egli rispose che prima vi sarebbero stati gravi pestilenze (Luca XXI, 11), terribili terremoti (Matteo XXIV, 7; Marco XIII, 8; Luca XXI, 11; Apocalisse VI, 12-24), <<fragore del mare e dei flutti>> dagli effetti devastanti (Luca XXI, 25). Vi saranno grandi carestie (Matteo XXIV, 7: Marco XIII, 8; Luca XXI, 11), segni nei cieli e sconvolgimenti delle stagioni, (Luca XXI, 25), guerre e rivoluzioni (Matteo XXIV, 6; Marco XIII, 7, 8; Luca XXI, 9). <<Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché‚ ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine>> (Matteo XXIV, 14) ma prima verranno <<falsi Cristi e falsi profeti>> (Matteo XXIV, 11, 24; Marco XIII, 22) e <<deve venire l'Anticristo...>> (1 Giovanni II, 18) perché‚ <<Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà essere rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione>> (2 Tessalonicesi II, 3), tanto è vero che citando lo stesso Giovanni nella 1Gv.4,1-5 egli parla di discernimento degli spiriti e di non credere a coloro che presentano un Gesù NON INCARNATO. Infine, prima della fine del mondo, gli ebrei si riuniranno nuovamente e si convertiranno in massa riconoscendo in Gesù il Messia.
Come abbiamo letto il tutto però non ci dice ancora che cosa è l'apostasia...ce lo accenna in 1Gv.4,1-5 dandoci una chiara e solida base PER IL DISCERNIMENTO......e per capire chi predica veramente mandato da Dio.....
Andiamo avanti e leggiamo:
I terremoti in questo scorcio di secolo, effettivamente, si stanno susseguendo con inaudita violenza. In effetti, il nostro, è un secolo di sciagure. Padre Porthos Melbach, il solo zingaro che sia stato ordinato sacerdote cattolico, domenica 6 agosto del 1961 sconvolse i fedeli quando, durante l'omelia, affermò: <<La Fine dei Tempi annunciata dalle Scritture è venuta. Vi sono stati sette grandi terremoti nel XVII secolo, otto nel XVIII e sono già molti di più nel XX...>>. Ma si guardò bene dal dare una data: dire "fine dei Tempi" è una notizia prettamente evangelica, stabilire invece una data è antievangelico....Del resto non solo p.Porthos fece questo annuncio, basta leggere le molte vite dei santi per capire che i Tempi sono effettivamente questi.....lo conferma anche Fatima e Lourdes.......se vogliamo essere pignoli.....ma attenzione che nella Bibbia leggiamo che "mille anni sono come un giorno, per il Signore e un giorno sono come mille anni"......nessuno di noi può dunque stabilire una data a questo Tempo....Se leggiamo Giovanni il Battista dice "questo è il tempo per la conversione", il quale tempo non è certo finito con la sua morte....con lui ha avuto inizio perchè doveva presentare Colui che perdonava e toglieva il peccato....e da allora INIZIA QUESTO TEMPO fino alla fine del mondo...il cristiano NON si preoccupa della fine del Tempo, ma prega che Cristo VENGA "MARANATHA-VIENI SIGNORE GESU' "........diamo uno scorcio alle altre religioni:
Le cinque principali religioni prevedono tutte la fine di questo mondo. Riassumendo i tempi della fine e della resurrezione dei morti, nella religione ebraica, il salmista dice: <<I Cieli e la Terra periranno... Tu li avvolgerai come un mantello e saranno cambiati>> (Salmo, CI, 27) e <<Dai quattro venti, o spirito, soffia, soffia sopra questi morti affinchè‚ abbiano vita>> (Ezechiele, XXXVII, 9). I rinati poi <<vedranno i cadaveri degli uomini che si sono ribellati contro di Me; poiché‚ il loro verme non morrà, il loro fuoco non si spegnerà>> (Isaia, LXVI, 24). Nel cristianesimo, il premio e il castigo finale è più incisivo. Alla fine <<Si raduneranno dinanzi a Lui tutte le genti e separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri>> (Matteo XXV, 32) e ai salvati Gesù dirà: <<Venite benedetti dal Padre mio, prendete possesso del Regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Agli altri dirà: Andate via da Me nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e gli angeli suoi>> (Matteo XXV, 34, 41).
Nella religione musulmana vi è, anche, la certezza di un universo che è destinato a finire trascinandosi dietro, nella sua rovina, i malvagi; mentre gli eletti rivivranno perché‚ <<Dio è la verità assoluta: Egli ridona ai morti la vita, è proprio Onnipotente! ...l' -ora- è già in cammino senza dubbio e il Dio risusciterà coloro che stanno nelle tombe>> (Corano XXII, 6, 7) mentre i malvagi, <<i seminatori di scandalo che intralciano il sentiero di Dio... saranno raggiunti dal doloroso castigo>> (Corano XXII, 25) e <<nel giorno della resurrezione striscianti sulle loro facce, accecati e muti e sordi. Il gahannam sarà loro rifugio... Quello sarà il loro compenso...>> (Corano XVII, 97, 98).
Nell'Induismo il mondo avrà, pure, una fine, infatti <<Al cadere della notte di Brahma il Manifesto, tutte le varietà degli esseri sono annientate>> (Bh. Gita VIII, 18), si ha la grande consumazione di ogni cosa (Mahapralaya) e come afferma la corrente di Krishna: <<Le anime devote a Krishna convergono nel suo Paradiso... luogo della felicità eterna dove si possono soddisfare tutti i desideri>>, senza essere più soggetti al ciclo delle morti e delle rinascite. E' questo un <<mondo eterno al di là della materia... Mondo supremo che non perisce mai... Questo mondo è la Mia Dimora assoluta>> (Bh. Gita VIII, 19-21). Per i peccatori vi saranno diversi tipi di pene, tutte però temporanee, che serviranno a purificarli. Il buddismo assicura che <<Alla fine della fase involutiva ogni cosa e ogni essere vivente sono riassorbiti. Si determina un vuoto di Brahma ove si formano le premesse di una nuova creazione>>. La corrente Mahayana parla di <<Paradisi dei Bodhisattva ove si raccolgono le anime dei loro devoti le quali... possono tendere alla liberazione senza più reincarnarsi>>. In luoghi di pena, di vario tipo, ristagneranno le anime di quelli non più recuperabili.
Ma quando verrà la Fine dei Tempi?
Ancora una volta NON abbiamo avuto risposta su che cosa sia l'APOSTASIA.......fino adesso soltanto 1Gv.4,1-5 (ma solo come esempio e ce ne sono altri) ci dice chiaramente che cosa sia questa apostasia.....proviamo a risolvere la domanda sopra......
Sant’Agostino, a tal proposito, in una sua epistola a Esichio, rispose: <<Tu mi citi l’Evangelo che dice: "Quanto poi a quel giorno e a quell’ora, nessuno lo sa, neppure gli Angeli del cielo" ebbene, se non lo possono sapere gli Angeli del cielo, quanto meno noi! Perciò ti dico che né io né alcun altro potrà mai dirti né il giorno, il mese, e neppure l’anno…>>. E’ contro la volontà di Dio anche voler accelerare questa Fine. Il profeta Isaia (5,19) lanciò contro costoro una terribile naledizione: <<Guai a coloro che dicono: "Si affretti, si acceleri l’opera Sua / affinché possiamo vederla; / si avvicini, si realizzi il progetto del Santo d’Israele / e lo riconosceremo". / Guai a coloro che chiamano il male bene e bene il male / che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre>>.
Più chiaro di così.......
Dunque APOSTASIA....da che cosa?
Principalmente valido PER TUTTI, cristiani e NON, è apostasia  DA DIO QUALE UNICO CREATORE.......per i cristiani questo Dio ha assunto la carne e si è presentato in mezzo a noi in sembianze veramente UMANE......"Chi ha visto me ha visto il Padre".....fattore principale per uno che vuol definirsi cristiano è dunque ACCETTARE IL CRISTO INCARNATO....e fare (possibilmente entro le nostre capacità) TUTTO quanto ci dice di fare attraverso il Vangelo, l'insegnamento degli Apostoli....LA CHIESA.......Attenzione perciò che NON commette apostasia un buddista che è nato nella sua religione e vi è morto....., l'apostasia la commette un CRISTIANO che rinnega consapevolmente la SUA CHIESA.......specialmente se in Essa ha ricevuto il Battesimo....rinnegandolo......
Apostasia è rinnegare l'insegnamento degli Apostoli...ma attenzione non solo sugli insegnamenti di fede quanto anche....NELL'INSEGNAMENTO DELLA CHIESA.......2Tess.13-17  leggete il brano che cosa dice!
Infine c'è interessante appunto la 1Tess.5,1-11 altro brano paolino NON citato da TGFonte che dice:
" Circa il tempo e l'ora o fratelli, NON AVETE BISOGNO CHE VE NE SCRIVIAMO. Voi stessi infatti sapete PERFETTAMENTE che il giorno del Signore arriva come un ladro di notte. Quando diranno: Pace e sicurezza, allora improvvisamente precipeterà su di essi la rovina, come i dolori del parto sulla donna incinta; e non sfuggiranno. Ma a voi tutti fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno vi sorprenda come un ladro; infatti voi siete tutti figli della luce e figli del giorno......pertanto NON dormiamo come gli altri, ma vegliamo e siamo temperanti....."
Dunque Paolo dice testualmente che NON vi è necessità di scrivere quando avverrà la fine dei tempi...mentre a quanto pare c'è chi si permette di essere superiore agli Apostoli e di scriverlo....... seminando TERRORE, ANGOSCIA, DEPRESSIONE.......Paolo affonda il senso dell'attesa CON LA PREGHIERA E LA PERSEVERANZA......non abbiamo altre armi per attendere questo finale.....
APOSTASIA....dunque che altro non vuol dire che: abbandonare le proprie dottrine per seguirne delle altre......PER NOI CRISTIANI, specialmente cattolici...ci deve FAR INTERROGARE su "che cosa stiamo facendo per il bene della Chiesa".....perchè compito primario di un cattolico e di un cristiano è IL BENE DELLA CHIESA.....e non la sua condanna....è questo che gli Apostoli ci insegnano nelle loro Lettere.....
Apostasia è anche un cristiano che APPOGGIA consapevolmente le Leggi di uno Stato quando queste vanno contro il Vangelo...leggasi la Legge sull'aborto per esempio....o il divorzio, o l'eutanasia....oppure sul matrimonio fra omosessuali......ecc.....appoggiare queste forme ANTIEVANGELICHE è fare ed essere APOSTATI.....
apostasia da Dio, Creatore...e apostasia dal Cristo, difensore di Leggi divine che l'uomo ha invece scavalcato....
Buona meditazione Fraternamente Caterina
(Teofilo)
00venerdì 11 settembre 2009 18:41
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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 09/12/2003 22.49

Caro Fonte,

credo che non possa sfuggire la portata e l’importanza di questo argomento.

Tu hai confermato col tuo post n.21 che intendevi il testo di 2Tes2,5ss come un presunto annientamento della Chiesa subito dopo la morte degli apostoli.

Giustamente Caterina esprime il suo sgomento esclamando:

...quindi son duemila anni che non abbiamo di fatto una Chiesa.......(???)

....ma che dici?? "non fu più possibile distinguere tra il grano e la zizzania?"...e allora come mai andarono a morire migliaia di martiri CRISTIANI FEDELI ALLA CHIESA....?e tutti i Padri della Chiesa che facciamo li buttiamo via?

Questo purtroppo è quello che devono per forza sostenere i tdg, altrimenti non si giustificherebbe la loro nascita nel XIX sec.d.C. E quindi necessariamente hanno dovuto interpretare il testo di 2 Tessalonicesi 2,5-12 in modo da far pensare che l’apostasia sia stata praticamente portata alla sua massima espressione immediatamente dopo la morte degli apostoli. In tal modo non c’è spazio per nessuna Chiesa di Cristo né per cristiani autentici, anche se si tratta di martiri o di santi dalla carità eroica come tanti ve ne sono stati nei secoli passati. Né vengono presi in considerazione i padri della Chiesa.

Quindi anche Cristo stesso avrebbe fatto invano promesse e profezie come evidenziavo sopra e che riporto di nuovo affinchè non cada nel vuoto ciò che Cristo stesso ha detto sul futuro della sua Chiesa e che mi preme ricordare.

In Mt 5,14 troviamo:

Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, 15 né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.

Mt13,31 Un'altra parabola espose loro: "Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. 32 Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami"

Inoltre Gesù promette che le porte degli inferi non avrebbero prevalso contro la sua Chiesa, che Egli sarebbe rimasto con i suoi fino alla fine del mondo e che essi avrebbero dovuto predicare e battezzare fino ai confini della terra. Era chiaro che il programma del regno doveva estendersi nel tempo e nello spazio e non rimanere bloccato 1800 anni!!

Questa conclusione dovrebbe essere evidente a chiunque con cuore sincero voglia riflettere anche sulle tante altre pagine della Scrittura dove gli apostoli si sono premurati di stabilire saldamente e consolidare la loro opera. Cito solo un versetto come esempio:

Fili 1,7 È giusto, del resto, che io pensi questo di tutti voi, perché vi porto nel cuore, voi che siete tutti partecipi della grazia che mi è stata concessa sia nelle catene, sia nella difesa e nel consolidamento del vangelo. 8 Infatti Dio mi è testimonio del profondo affetto che ho per tutti voi nell'amore di Cristo Gesù. 9 E perciò prego che la vostra carità si arricchisca sempre più in conoscenza e in ogni genere di discernimento, 10 perché possiate distinguere sempre il meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo…

Secondo l’ottica tdg invece troviamo non un consolidamento, né una diffusione della predicazione nè un aumento di conoscenza iniziata con gli apostoli e preseguita nel tempo, ma un arresto brusco e un declino immediato di tutta l’opera affidata da Cristo, che Egli stesso aveva assicurato di proteggere.

Quella dei tdg è dunque una conclusione assurda e biblicamente non sostenibile.

Tu dici

Nel versetto 7 Paolo parla di "chi finora lo trattiene", o agisce da restrizione, di chi si tratta?

Era la forza restrittiva degli apostoli. La loro presenza, insieme ai doni potenti conferiti loro tramite lo spirito santo, impediva all’apostasia di assumere allora proporzioni epidemiche. Ma quando morirono gli apostoli, verso la fine del I secolo, questa restrizione non ci fu più.

Secondo un serio commento esegetico cattolico, il testo ammette due possibilità, perché non è evidente il soggetto dell'attesa rivelazione. Può essere il Signore o l'iniquo. Nel primo caso Paolo si appella alle istruzioni date ora (2,3-4) per spiegare il ritardo della manifestazione di Gesù. I Tessalonicesi erano turbati dall'idea della parusia ma, dopo le precisazioni dell'Apostolo, sanno cos'è che ne impedisce la manifestazione. Questa interpretazione semplifica ma non elimina le difficoltà, soprattutto non spiega il rapporto col v. 7.

Nell'altra ipotesi, il soggetto è l'uomo dell'empietà, di cui si è parlato nei versetti precedenti. La sua manifestazione farà scattare la parusia del Signore, ma egli non si può manifestare perché, come i Tessalonicesi già sanno, vi è un ostacolo che glielo impedisce. In questa supposizione l'impedimento che ritarda la parusia dell'anticristo rimane noto ai Tessalonicesi ma è oscuro per i lontani lettori della lettera.

L'Apostolo tenta qualche precisazione sulla natura dell'ostacolo, ma è ancora vago. Le forze del male, di cui l'iniquo è un esponente, operano ma non possono raggiungere la piena affermazione, perché qualche cosa (lò katéchon) o qualcuno (o katé-chón) lo impedisce. Ogni ipotesi per uscire dall'enigma è gratuita, perché il contesto non offre la possibilità di una soluzione.

Mentre i tdG interpretano con tanta sicurezza il brano in questione, dicendo che gli apostoli trattenevano l’apostasia e la conseguente manifestazione dell’anticristo. Si tratta di una spiegazione che non trova appoggio nella Scrittura.

Innanzitutto occorre notare che Paolo non usa il pronome NOI per indicare "chi ora lo trattiene"; e che avrebbe dovuto usare come faceva sempre quando qualcosa si riferiva al gruppo apostolico.

Cristo aveva detto: "io sono con voi fino alla fine del mondo." Quindi non è il potere personale degli apostoli o la loro opera, a trattenere l’apostasia in quanto dopo di loro il Signore avrebbe potuto provvedere persone per la sua Chiesa con carismi anche maggiori, e che sempre vi sono stati:

At 2,39 Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore Dio nostro".

Quindi, il potere di trattenere l’azione devastatrice di satana, è da attribuire al Signore in modo da portare a termine il lavoro iniziato:

Fili 1,6 e sono persuaso che colui che ha iniziato in voi quest'opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.

Escludo l’ipotesi fatta dell’esegeta protestante secondo cui "chi lo trattiene" sia da riferire all’imperatore. In tal caso, finito l’imperatore si sarebbe dovuto manifestare l’uomo dell’iniquità, e cioè l’anticristo incarnato con l’apostasia generale. Questo forse farebbe pensare i protestanti che la Chiesa abbia finito di esistere al terzo secolo, ma non è condivisibile, perché l’assistenza di Cristo alla Chiesa dura fino alla fine del mondo e non solo per un numero determinato di secoli.

In Atti 20 l’apostolo Paolo rivolgendosi ai vescovi della Chiesa di Efeso (non ti pare strano che la chiesa di Efeso avesse contemporaneamente più vescovi?)

Atti 20,17 parla di "presbiterous" che significa ANZIANI e non vescovi. Quindi mi pare fuori luogo la tua annotazione tra parentesi.

disse, versi 29 e 30 "Io so che dopo la mia partenza entreranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge: perfino di mezzo a voi sorgeranno alcuni a insegnare dottrine perverse per attirare discepoli dietro di sé."

Se leggi attentamente, Paolo dice che ALCUNI avrebbero insegnato dottrine perverse e non TUTTI. Tra quesgli alcuni si possono ricordare i doceti, i Marcioniti, i Valentiniani, gli ariani, i pelagiani, i donatisti, i montanisti ecc. i cui errori sono stati smascherati dalla Chiesa grazie alla guida dei pastori e dei dottori di cui il Signore l’aveva dotata.

Molto più tardi, per comando di Cristo, l’apostolo Giovanni scrisse mettendo in guardia dalle sette, menzionando in particolare la setta dei nicolaiti e parlando di falsi profeti simili a Balaam e della donna Izebel che si spacciava per profetessa (Rivelazione 2:6, 14, 15, 20).

Se Giovanni mise in guardia, significa chiaramente che c’era chi doveva fare buona guardia sul gregge affidato alla guida dei vescovi. Mi sembra evidente.

Dice Pietro:

At 20,28 Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha posti come vescovi a pascere la Chiesa di Dio, che egli si è acquistata con il suo sangue.

2 Tessalonicesi 2:7,8 (Ricciotti) "Già è in azione il mistero dell’iniquità; solamente v’è colui che lo trattiene ora e lo tratterrà fino a che sia tolto di mezzo.

Allora (quando colui che lo trattiene è stato tolto di mezzo) l’iniquo si manifesterà e il Signore Gesù lo distruggerà col fiato della sua bocca e lo annichilirà con lo splendore di sua venuta.

Il versetto 8 specifica che quando sarà tolto di mezzo colui che lo trattiene, ALLORA SI MANIFESTERA’ l’iniquo e il Signore lo distruggerà. Questi fatti saranno strettamente concatenati: ecco perché sosteniamo che questi eventi avranno luogo alla fine del tempo presente.

Non è possibile pensare neanche lontanamente che questa manifestazione dell’iniquo e della sua distruzione da parte del Signore tornato in gloria, sia già accaduto subito dopo la morte degli apostoli.

In tal caso dovremmo dire che il Signore ha già debellato tutti i suoi nemici. Mentre così non è a giudicare dai fatti che ci circondano. A causa del dilagare dell’iniquità, e della confusione delle sette, l’amore di molti (soprattutto cattolici) si sta raffreddando.

Infatti a tutt’oggi vi sono, tante forme di anticristianesimo, che continuano a negare la Parola di Dio, che ERA DIO e si è fatta carne (Gv cap.1) (una di queste è proprio la società dei tdg, purtroppo).

Quando gli apostoli, con la loro morte, furono "tolti di mezzo" l’apostasia si manifestò in modo tale che, come disse Gesù, non fu più possibile distinguere tra il grano e la zizzania.

Gesù non disse che non sarebbe stato possibile riconoscere il grano dalla zizzania, come tu sostieni. Tant’è vero che i servi della parabola volevano estirpare la zizzania che era ben riconoscibile.

Come avrebbero potuto toglierla se non avessero avuto la facoltà di riconoscerla? Era invece specifica volontà del Signore che la zizzania continuasse a stare in mezzo al grano per evitare di strappare insieme alla zizzania anche il grano prima del tempo della mietitura.

Grano e zizzania dovevano crescere insieme fino alla mietitura, la fine del mondo, il Signore Gesù avrebbe quindi fatto separare il grano dalla zizzania, distruggendo l’anticristo e l’apostasia ( 2Tessalonicesi 1:6-9).

Gesù distruggerà l’anticristo e l’apostasia che si manifesteranno alla fine del tempo presente e avranno un sopravvento sulla Chiesa per un periodo breve e determinato (cf. Ap 11,2 Ma l'atrio che è fuori del santuario, lascialo da parte e non lo misurare, perché è stato dato in balìa dei pagani, i quali calpesteranno la città santa per quarantadue mesi. …Ap 13,5 Alla bestia fu data una bocca per proferire parole d'orgoglio e bestemmie, con il potere di agire per quarantadue mesi.)

Gli anticristi venuti fino ad ora sono solo dei precursori con limitato raggio d’azione, dell’ultimo e più efferato anticristo, designato col termine UOMO DELL’INIQUITA’ che scatenerà una persecuzione senza precedenti contro il popolo di Dio.( Ap 13,7 Le fu permesso di far guerra contro i santi e di vincerli; le fu dato potere sopra ogni stirpe, popolo, lingua e nazione).

Concludo dicendo:

Come si può pensare che per 1800 gli uomini non abbiano avuto nessun punto sicuro a cui far riferimento per potersi salvare?

Come è possibile ignorare tanti testi biblici che concordano fra loro e sostenere invece una cosa che la Scrittura non dice?

Ti invito pertanto a riflettere attentamente su questa questione che a mio avviso è di grande importanza per comprendere la missione della Chiesa nella storia, che nonostante la zizzania, ha fatto crescere tanto buon grano fino a portare a compimento l'opera che Dio ha iniziato per i suoi eletti.

Con affetto


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Consiglia Elimina    Messaggio 25 di 29 nella discussione 
Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 10/12/2003 8.43

Escludo l’ipotesi fatta dell’esegeta protestante secondo cui "chi lo trattiene" sia da riferire all’imperatore. In tal caso, finito l’imperatore si sarebbe dovuto manifestare l’uomo dell’iniquità, e cioè l’anticristo incarnato con l’apostasia generale. Questo forse farebbe pensare i protestanti che la Chiesa abbia finito di esistere al terzo secolo, ma non è condivisibile, perché l’assistenza di Cristo alla Chiesa dura fino alla fine del mondo e non solo per un numero determinato di secoli.

..............
concordo Teofilo...infatti la mia è stata una provocazione voluta...... che porterà necessariamente a restringere il nostro campo.....
Dunque secondo i protestanti comunque sia avviene che cosa? che intanto la Chiesa DOPO la morte degli apostoli si è ampliata...e riconoscono perciò I PADRI DELLA CHIESA.....anche se rinnegati nei primi anni di protestantesimo come dimostra Zwingli.........E poi c'è la questione che comunque sia anche per i protestanti la Chiesa fino al terzo secolo c'era......UNITA E COMPATTA.....dunque il campo si restringe e ci porta a lavorare sui primi tre secoli.......
Le prove le abbiamo, grazie a Dio......ciò che mancano sono le prove dell'esistenza di vescovi che avente autorità agivano IN UNA ALTRA CHIESA.......e mancano i vescovi testimoni di geova...nome che NESSUN VESCOVO HA MAI PRONUNCIATO..... Tuttalpiù abbiamo l'identificazione della Chiesa Orientale, cioè ORTODOSSA......ma di altro non si ha notizia.....
Buona meditazione, fraternamente Caterina

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Consiglia Elimina    Messaggio 26 di 29 nella discussione 
Da: Soprannome MSNFiorenzo946Inviato: 10/12/2003 10.23
Carissimi
Da molto tempo ho sentito dire e sento dire, che la Chiesa fondata da Cristo è finita dopo la morte dell'ultimo apostolo, perchè ce stata la grande apostasia e alla mia richiesta di dimostrarmi quello che dicevano mi citavano come prova  2 Tessalonicesi 2:3.
Proviamo a leggerlo con tutto il contesto 2 Tessalonicesi 2:1-7
Or,  riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con lui, vi preghiamo, o fratelli, di non lasciarvi così facilmente turbare lo spirito, nè allarmare da rivelazione, profetiche private, o da dicerie, o dal qualche falsa lettera  fatta circolare sotto il mio nome, quasi che il giorno del Signore sia imminente.
Nessuno vi inganni in alcun modo, perché prima bisogna che venga l'apostasia, si manifesti l'Uomo dell'iniquità, il Destinato della perdizione , l'avversario il quale non riconoscerà alcun Dio sopra di sè, nè il vero, nè i falsi, fino ad assidersi nel Tempio di Dio, proclamandosi Dio lui stesso. Non vi ricordate che io vi dicevo questo fin da quando ero in mezzo a voi? E voi ben sapete che cosa ora la trattiene, perché non si manifesti che a suo tempo. Già infatti il mistero dell'iniquità è in azione; è necessario solo che chi lo trattiene ora sia tolto di mezzo.
Come si nota innanzitutto quì non si parla affatto di grande apostasia, ma di apostasia che è ben diverso, non specifica quando sarà questa apostasia e che sarà subito dopo gli apostoli e non dice che tutta la Chiesa sarà apostata.  Qui San Paolo ci dice di stare attenti a quelli che ci dicono che la venuta di Cristo è imminate, infatti come segnale della venuta di Cristo ci dovrà essere l'apostasia, se la Chiesa di allora sarebbe terminata, ci doveva essere la venuta di Cristo, cioè 2000 anni fa, è venuto Gesù Cristo? non credo. Inoltre la scrittura non dice che con l'apostasia sarebbe finita la Chiesa. Apostasia significa che per es. in 1000000 di fedeli 200000, 300000, 400000 aposteranno ma il rimanente rimane e per cui la chiesa non finisce. Quindi quando dicono che la Chiesa si è interrotta subito dopo gli apostoli (e lo dicono) bestemmiano contro Gesù dandogli del bugiardo, perché di quello che ha detto o ha predetto Lui,  non si è verificato o avverato: 1 Giov. 15:16:
Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo
e quì per loro non è stato con la Chiesa trutti i giorni sino alla fine del mondo perché, appunto, subito dopo gli Apostoli la Chiesa si è interrotta.
2° (Matteo 16:18)
...e le porte dell'inferno mai prevarranno contro di lei ((la chiesa)
e qui secondo i fratelli separati, le forze del male hanno prevalso
3° (Giovanni 15:16
Vi ho scelto e vi ho costituito perché andiate e portate frutto e il vostro frutto rimanga
e quì per loro il frutto non è rimasto.
E per finire dicendo in quel modo,  dimostrano che Gesù e gli apostoli sono stati incapaci di insegnare perché subito dopo la loro morte la Chiesa si è interrotta, mentre con i vari capi delle chiese e associazioni stanno tenendo ben salda la loro Chiesa quello che non sono stati capaci Gesù e o gli apostoli.
Pace del cuore
Fiorenzo

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Da: Soprannome MSNTGfonteInviato: 10/12/2003 14.35
Caro Teofilo,
molto brevemente, prossimamente invierò una risposta articolata al tuo messaggio.
Se la zizzania era riconoscibile, perché Gesù dice di non eliminarla subito per non sradicare insieme il grano?
Gesù traeva le sue parabole, illustrazioni, da cose che tutti i suoi ascoltatori ben conoscevano, riguardo alla zizzania, nota cosa scrive il libro Natural History of the Bible, di H. B. Tristram,  “La zizzania (zizania) corrisponde all’arabo zawân, da cui deriva il nome greco, a Lolium temulentum, ovvero al loglio propriamente detto. . . . È l’unica specie della famiglia delle graminacee i cui semi sono velenosi. Zawân deriva da zân, ‘vomitare’; infatti il loglio produce in chi lo mangia violenta nausea, convulsioni e diarrea, a cui spesso fa seguito la morte. La pianta, che ha una foglia più larga della maggioranza delle graminacee selvatiche, è interamente simile a quella del grano finché non compare la spiga”.
Un’altra cosa che era ben conosciuta è che le radici del loglio si intrecciano con quelle del grano rendendo sconsigliabile, come disse Gesù, strappare subito le zizzanie.
TGfonte

Rispondi
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Da: Crociato2Inviato: 10/12/2003 16.22
Buon pomeriggio a tutti.
Chiunque oggi non avrà difficoltà di conoscere il significato delle parole, ciò che ancora manca è quello di metterci all'ascolto di Dio, di Gesù Cristo, scambiando la Bibbia per un testo comune, facilmente abbordabile, dimenticando che si tratta di <Parola di Dio > e che come tale dovremmo metterci all'ascolto.
Cosa intendesse per zizzania, non è sufficiente che uno studioso ci venga a dire che cosa è questa pianta, ma che cosa volesse dire Gesù. Naturalmente non ce lo potrà venire a dire lui.
Gli Apostoli, da quel che ho appreso io, probabilmente non capivano mentre scivevano molte delle riflessioni del Cristo, tanto è vero che Gesù stesso dirà loro che sarà lo Spirito Santo a rivelargli quando sarà necessario, ciò che ora non comprendevano.
Difficile stabilire una zizzania nel primo secolo della Chiesa quando questa era appena nata.
Stabilito da più fonti e da più parti che questo è il "tempo" in cui certe cose descritte che dovevano avverire si stanno avverando, nessuno può comunque stabilire quanto questo tempo potrà durare, possiamo invece stabilire l'autenticità di quanto dice Gesù sulla zizzania.
La Chiesa è una sola e su questo nessun cristiano può portare dubbio, ciò che molti Movimenti evangelicali intendono fare è quello di dimostrare che ognuno di loro è quella Chiesa descritta dagli Apostoli, ma abbiamo visto che le risposte a domande seriamente impostate, non arrivano per mancanza di risposte.
Ognuno che professa con onestà Gesù Cristo, incarnato, vissuto, morto sulla croce e risorto e asceso al cielo è, almeno di nome, un cristiano ed anche battezzato in qualche maniera, tuttavia nessuno può negare che è nella Chiesa Apostolica che il cristiano ha le sue radici. Ci hanno provato i Protestanti della prima ora a negarle, ma si sono dovuti ricredere; furono rigettati i Padri della Chiesa, ed oggi vengono presi in considerazione; si è fatto notare che l'odio verso la Chiesa era talmente forte che doveva scomparire, ed oggi la Chiesa (Cattolica) è più fiorente di ieri.
Chi sarà questa zizzania? La descrizione fatta dice una cosa interessante:
Un’altra cosa che era ben conosciuta è che le radici del loglio si intrecciano con quelle del grano rendendo sconsigliabile, come disse Gesù, strappare subito le zizzanie.
La zizzania s'intreccia nelle radici del grano buono. Facendo una rapida analisi i primi eretici, come è stato fatto osservare, erano sacerdoti e vescovi: Marcione, Ario, Donato, e così via, i quali hanno seminato l'errore e quando un errore viene seminato, difficilmente esso verrà eliminato, anzi, dovrà convivere perchè coloro che germoglieranno da quegli errori, comunque sia credono in Gesù Cristo. Sono queste perciò radici intrecciate che non possiamo estirpare, esse servono anche per dimostrare gli errori.
Concludendo possiamo dire che la Chiesa (Cattolica) che conserva l'apostolicità e la verità della Chiesa stessa, ha prodotto comunque involontariamente anche la zizzania, tale zizzania ha radici intrecciate con il grano buono, occorre perciò imparare a dialogare per comprendere gli errori.
Tuttavia occorre anche che dall'altra parte ci sia l'umiltà sufficiente per poter dire che poi si tratterrà di un dialogo onesto, ma purtroppo questa essenzialità è molto carente.
C'è chi ha parlato di trentatremila denominazioni protestanti ed evangelicali, se facciamo un salto ai tempi di Lutero se ne contavano si e no tre o quattro: i Valdesi, i Luterani, i Calvinisti, gli Anglicani, oggi : i T. di G. fine 1800; i Pentecostali 1900, e così via (???)  Da dove sono uscite tutte queste piante di zizzania? Non si vorrà veramente sostenere che la zizzania sia la Chiesa spero!? Naturalmente non dico che chiunque è un Pentecostale o altro sia una zizzania, parliamo di chiese e non di persone, sbaglio? Parliamo di dottrine errate e non di chi prega in una chiesa diversa, sbaglio? Parliamo di chi insegna cose diverse di quelle che insegna la Chiesa, sabglio? Qui va ricercata la zizzania, fra i cristiani che predicano dottrine diverse da quelle che insegna la Chiesa o peggio, che vanno contro la Chiesa, perchè ciò che non va contro la Chiesa è oggetto di condivisione e di Ecumenismo.
Sia lodato Gesù Cristo, by Luca

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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 12/12/2003 9.50

Caro Fonte,

faccio riscontro al tuo post 27 nel quale dicevi:

<. La pianta, che ha una foglia più larga della maggioranza delle graminacee selvatiche, è interamente simile a quella del grano finché non compare la spiga".

Un’altra cosa che era ben conosciuta è che le radici del loglio si intrecciano con quelle del grano rendendo sconsigliabile, come disse Gesù, strappare subito le zizzanie.>

Dicevi questo per rimarcare la impossibilità di distinguere fra il grano e la zizzania dopo la morte degli apostoli .

Ma approfondiamo la questione e andiamo a vedere cosa è impossibile distinguere e cosa invece non solo è possibile ma doveroso distinguere.

Rileggiamo a tal fine la spiegazione che Cristo stesso dà alla sua parabola e che si trova in Mat 13,36:

Poi Gesù lasciò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si accostarono per dirgli: "Spiegaci la parabola della zizzania nel campo". 37 Ed egli rispose: "Colui che semina il buon seme è il Figlio dell'uomo. 38 Il campo è il mondo. Il seme buono sono i figli del regno; la zizzania sono i figli del maligno, 39 e il nemico che l'ha seminata è il diavolo. La mietitura rappresenta la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli. 40 Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine del mondo. 41 Il Figlio dell'uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità 42 e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti. 43 Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, intenda!

Notiamo che il seme buono e quello della zizzania si riferisce alle persone e non alle dottrine: si tratta infatti nel primo caso dei figli del regno e nel secondo caso dei figli del maligno.

Notiamo inoltre secondo la spiegazione di Gesù, che il campo si riferisce al mondo intero e non alla Chiesa o ad una comunità particolare come a volte si fa per estensione del significato della parabola.

Quello che è importante sottolineare è quindi che Gesù invita a non estirpare la zizzania in quanto riferita alle persone. Il motivo lo troviamo espresso in tanti altri punti della Scrittura dove ad esempio si dice:

1Co 4,5 Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, finché venga il Signore. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.

1Co 2,11 Chi conosce i segreti dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio.

O tutte le volte che si raccomanda di non giudicare gli altri per non essere giudicati, perché noi non possiamo conoscere esattamente cosa vi è dentro il cuore dell’uomo, quali sono i motivi che lo spingono ad agire o a pensare in un certo modo, ed inoltre non sappiamo se in seguito potranno convertirsi ed essere anche migliori di noi stessi.

Ecco quindi perché Gesù invita i suoi a non estirpare la zizzania, cioè a non togliere le persone dal campo del mondo, appunto per la impossibilità di poterle giudicare con certezza.

Ma questo non c’entra con il discernimento sulle dottrine o sui propagatori di dottrine e con il giudizio che la Chiesa deve esprimere, soprattutto quando esse si oppongono alla vera fede di cui essa è custode e maestra (Mt 28,19-20) e creano confusione o divisione al proprio interno.

Scrive infatti Paolo in Gal 1,7

vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. 8 Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! 9 L'abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!

Vedi bene da questo testo, con quanta forza Paolo inculcava nei credenti la possibilità e la necessità non solo di distinguere la verità dall’errore, e di poterlo fare in base alla verità del Vangelo predicato (non solo scritto), ma di considerare i propagatori di errori, fuori dalla comunità dei credenti ( non fuori dal campo che è il mondo).

Questo è quanto la Chiesa ha fatto da 2000 anni con continuità in modo che gli errori sono stati sempre riconosciuti e banditi dando la possibilità ai veri credenti di poter avere a disposizione la verità, nella Chiesa, che è appunto chiamata  da Paolo, COLONNA E FONDAMENTO DELLA VERITA'

Con affetto

(Teofilo)
00venerdì 11 settembre 2009 18:43
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Da: Soprannome MSNjwfonteInviato: 21/03/2004 20.22
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Da: Soprannome MSNjwfonteInviato: 21/03/2004 20.34
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Da: Soprannome MSN7978PergamenaInviato: 22/03/2004 9.52
......c'è nel Regolamento l'avviso ad inserire UN MESSAGGIO ALLA VOLTA  per procedere al dialogo......francamente per rispondere ai due messaggi di TGfonte occorrerà ora scrivere 10 MESSAGGI.....tanta è la carne sul fuoco che ha messo...
Se Teofilo o Raptor lo ritengono opportuno, occorre per chiarezza di chi legge affrontare un paragrafo alla volta.....
Poi decidete voi...
Fraternamente Caterina

Rispondi
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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 22/03/2004 22.17

Caro Fonte,

Rimetterò a più riprese i tuoi post suddividendoli in vari sezioni sia perché erano eccessivamente, sia perché riportavano una serie di accuse gratuite che sono state spesso già confutate nel nostro gruppo, sia perché non vogliamo che il nostro sito faccia solo da cassa di risonanza ai vaneggiamenti dei tanti gruppi più o meno erronei che ci sono nel mondo.

Desideriamo però che le cose si capiscano in forza della Scrittura e della retta interpretazione e per tal motivo riproporremo i tuoi post man mano, in modo che sia possibile anche un confronto.

Riallego qui di seguito una prima parte dei tuoi post:

Tu dicevi:

Il mio ritardo in questo forum è dovuto non alla mia mancanza di volontà o di argomenti ma, più semplicemente, perchè causa la mia partecipazione ad altre dicussioni e, come più volte dichiarato, al mio limitato tempo non sono riuscito a farlo.

Provvedo ora, facendo però notare che non solo io ho lasciato in sospeso delle questioni e penso non per la volontà mia e degli altri ma per circostanze verificatesi, es. nuove questioni sorte, ecc.

Matteo 13:36-43 "Dopo aver congedato le folle, entrò quindi nella casa. E i suoi discepoli vennero da lui, dicendo: "Spiegaci l’illustrazione delle zizzanie nel campo".
37 Rispondendo, egli disse: "Il seminatore del seme eccellente è il Figlio dell’uomo; 38 il campo è il mondo; in quanto al seme eccellente, questi sono i figli del regno; ma le zizzanie sono i figli del malvagio, 39 e il nemico che le seminò è il Diavolo. La mietitura è il termine di un sistema di cose, e i mietitori sono gli angeli. 40 Perciò, come le zizzanie sono raccolte e bruciate col fuoco, così avverrà al termine del sistema di cose. 41 Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, ed essi raccoglieranno fuori del suo regno tutte le cose che causano inciampo e le persone che operano illegalità, 42 e le lanceranno nella fornace ardente. Là sarà il [loro] pianto e lo stridore dei [loro] denti. 43 In quel tempo i giusti risplenderanno così fulgidamente come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi ascolti"

Questo "campo", come viene spiegato, è "il mondo [greco, kòsmos]", il mondo del genere umano. Dal tempo del ministero terreno di Gesù in poi, l'umanità è stata un 'campo coltivato', un campo di opportunità religiose per seminare e coltivare il "seme eccellente" o i "figli del regno". (I Corinti 3:9) Gesù preparò con zelo la parte ebraica del "campo" nei tre anni e mezzo del suo ministero terreno. (Matteo 9:35-38)

Dopo avere disposto che il seme fosse seminato tra i samaritani (Atti, cap. 8), il Seminatore Gesù, per mezzo dello spirito santo, estese l'opera di semina agli incirconcisi non giudei o gentili. (Atti, cap. 10; 13:1-5, 46, 47) Entro pochi decenni furono stabilite congregazioni cristiane dall'Africa del Nord al Mar Nero e da Babilonia all'Italia, se non anche più a ovest. (Atti 2:5-11; I Pietro 5:13; Romani 15:24; Colossesi 1:5, 6, 23) Grazie alla zelante opera di semina, l'erba germogliava e produceva frutto. - Matteo 13:26

Nella parabola Gesù avvertì: "Mentre gli uomini dormivano, il suo nemico [cioè nemico del Seminatore] venne e seminò zizzanie fra il grano, e se ne andò. Quando l'erba germogliò e produsse frutto, comparvero anche le zizzanie". (Matteo 13:25, 26)

Le zizzanie non sarebbero comparse quando il grano fosse stato maturo, piuttosto quando "germogliò", quando era ancora agli inizi.

Difatti l’apostolo Paolo in 2 Tessalonice 2:7 dice "Infatti, il mistero di questa illegalità è già all'opera; ma solo finché colui che ora agisce da restrizione non sia tolto di mezzo"

Gesù disse in Matteo 13:25 "Mentre gli uomini dormivano, il suo nemico venne e seminò zizzanie in mezzo al grano, e se ne andò."

Gesù indicò che "il suo nemico" era "il Diavolo", che avrebbe compiuto il sabotaggio "mentre gli uomini dormivano". Nella Bibbia il 'sonno' può rappresentare la morte o la sonnolenza spirituale. (Matteo 9:24; Romani 13:11; I Tessalonicesi 5:6)

Dopo aver parlato di 'finire il suo corso', Paolo disse agli anziani (o vescovi) della congregazione cristiana di Efeso: "So che dopo la mia partenza entreranno fra voi oppressivi lupi e non tratteranno il gregge con tenerezza, e che fra voi stessi sorgeranno uomini che diranno cose storte per trarsi dietro i discepoli. Perciò siate svegli". - Atti 20:24-31.

I fatti storici mostrano che fu "mentre gli uomini dormivano" che Satana "venne e seminò zizzanie fra il grano". Quando gli apostoli, che collettivamente 'agivano da restrizione' contro l'apostasia, cominciarono ad addormentarsi nella morte, molti anziani cristiani smisero di 'essere svegli'. (II Tessalonicesi 2:3, 6-8) Essendo spiritualmente sonnolenti, non protessero i "figli del regno" dagli "oppressivi lupi" che cominciarono a entrare fra loro. Questi erano "zizzanie" seminate fra il "seme eccellente". Riferendosi alla fine del periodo apostolico, Giovanni, l'ultimo degli apostoli a morire, scrisse: "È l'ultima ora, e, come avete udito che viene l'anticristo, così ora vi sono molti anticristi; da cui acquistiamo la conoscenza che è l'ultima ora. Sono usciti da noi, ma non erano della nostra sorta; poiché se fossero stati della nostra sorta, sarebbero rimasti con noi. Ma essi sono usciti affinché sia mostrato che non tutti sono della nostra sorta". - I Giovanni 2:18, 19.

Rispondo

Ora mi è CHIARO quali sono i ragionamenti OSCURI che ottenebrano la mente dei tdG riguardo a questo punto di essenziale importanza.

Torcendo e forzando la Scrittura nel modo che è stato da te riportato, la verità proclamata ripetutamente da Cristo, in molte maniere, riguardo alla promessa che le porte dell’Ade non avrebbero prevalso contro la sua Chiesa, è stata in pratica annullata da una interpretazione assurda di passi che hanno un senso ben diverso da quello dato dai tdg. La demolizione della corretta interpretazione in questo caso è finalizzata a demolire la Chiesa di Cristo che nella storia, pur in mezzo alle zizzanie, non ha permesso il raccolto del buon grano.

In pratica la parabola del seminatore, secondo questa interpretazione tdg , indicherebbe che i servi temporaneamente addormetati si riferisce alla morte degli apostoli.

Ma ti sarai accorto, almeno spero, che quegli stessi servi temporaneamente addormentati, si sono poi accorti perfettamente essi stessi, di aver perso momenti preziosi nella loro sorveglianza e hanno ripreso il loro vigile lavoro.

Mt 13,27 Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania?

Come si può anche lontanamente pensare che si tratti della morte degli apostoli?

Questo è il punto cruciale di questa questione, su cui si fonda principalmente l’assurda costruzione tdg, considerando anche la discussione e l’analisi emersa già al riguardo nei post precedenti, di questa parabola tanto bistrattata dai tdg,.

Facendo coincidere il sonno dei servi descritti dalla parabola con la morte degli apostoli risulta infatti più agevole insinuare che il diavolo avrebbe avuto mano libera per seminare tutta la zizzania che voleva, senza che la Chiesa potesse minimamente contrapporsi alla ineluttabile ed inarrestabile apostasia. Era questo l’assunto perverso di cui finora non ero a conoscenza

MA TI RENDI CONTO DI QUESTA ASSURDITA’ da cui deriverebbero 1800 anni di buio ?

niente granello di senape che cresce fino a diventare albero gigantesco

niente spiga di grano che cresce fino a produrre il grano maturo, sia che il seminatore vegli, sia che dorma.

Niente Cristo presente fino alla fine del mondo con la sua Chiesa.

Niente lievito che facesse fermentare tutta la pasta

niente sale per dare sapore all’insipienza del mondo

niente amministratori per dare a ciascuno la razione di cibo a suo tempo

niente Spirito Santo per guidare alla verità tutta intera

niente lampada messa sopra il candeliere per far luce a tutti

ma buio assoluto,

impossibilità di poter conoscere la vera fede, fino a che improvvisamente ecco i tdg, sbucati dal nulla, non autorizzati da nessuno, armati di una serie di accurati calcoli biblici errati , che avrebbero riportato tutto e tutti alla luce.

Dovrebbe essere evidente che sono tali e tante le attestazioni da parte di Cristo stesso e degli apostoli che riguardano la sussistenza della Chiesa, assistita dal Suo potere che ogni interpretazione che metta in dubbio la capacità da parte di Dio di mantenere fede alle sue promesse dovrebbe apparire insulsa e stolta.

Ma i tdG hanno una tale audacia da superare ogni ritegno.

Tutti i vescovi e i responsabili delle chiese non sarebbero altro che lupi oppressivi, alla cui mercè, le poche vere e povere pecore sarebbero state abbandonate.

A nulla e a nessuno sarebbero serviti le migliaia di martiri cristiani, le difese per consolidare il vangelo, gli scritti dei gloriosi primi cristiani, gli strenui combattimenti contro se stessi per vincere le tentazioni da parte di quanti si appartavano dal mondo, e tutte le altre gigantesche opere di carità.

Sarebbe stato tutto inutile e vano secondo i tdg.

L’ultima ora a cui allude Giovanni non sarebbe da intendere come l’era conclusiva della storia, ma solo come la fine del periodo apostolico, precedente l’inizio delle tenebre più fitte e senza speranza.

Grano soffocato dalle zizzanie.

Noi invece, interpretando con la Chiesa, la Scrittura, diciamo che con le espressioni come: "la zizzania, i lupi rapaci, coloro che non sono dei nostri" le Scritture indicano i vari tentativi che il diavolo avrebbe fatto mettendo in opera tutte le sue industrie per soffocare il buon grano, ma senza riuscirci, grazie alla mano forte del Pastore dalla cui mano nessuno avrebbe potuto rapire le pecore.

Paolo, predicendo dei lupi rapaci che si sarebbero sorti in mezzo alla Chiesa, non dice che TUTTI sarebbero stati lupi rapaci. Questo non risulta da nessuna Scrittura. Ma, come invece è appunto avvenuto, diversi uomini, sorti nella cerchia della Chiesa si sono allontanati dalla verità per seguire la via dell’errore; tanto per ricordarne uno, il prete Ario che si staccò fondando la sua cerchia eretica. Ecco un lupo rapace ma ve ne sono stati anche altri purtroppo, che il diavolo è riuscito a trascinare dalla sua parte.

Mi fermo qui, senza analizzare per ora altri punti da te riportati nei tuoi post, perché la tua argomentazione dovrebbe far riflettere molto chi si basa su certe teorie per costruire la propria sussistenza a costo di demolire tutto il lavoro fatto dagli altri, nonché il vero senso della Scrittura .

Per quanto riguarda la corretta interpretazione del brano di 2 Tess 2,7 ti rimando al mio post n.20 in cui trovi anche le citazioni bibliche circa le promesse di sussistenza della Chiesa e niente affatto del suo black out.

Per il resto riprenderò altri passaggi dei tuoi post appena possibile.


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Consiglia Elimina    Messaggio 34 di 37 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 24/03/2004 13.35

Caro Fonte, riprendo un ‘altra parte del tuo post che allego qui di seguito:

>Riferendosi alla fine del periodo apostolico, Giovanni, l'ultimo degli apostoli a morire, scrisse: "È l'ultima ora, e, come avete udito che viene l'anticristo, così ora vi sono molti anticristi; da cui acquistiamo la conoscenza che è l'ultima ora. Sono usciti da noi, ma non erano della nostra sorta; poiché se fossero stati della nostra sorta, sarebbero rimasti con noi. Ma essi sono usciti affinché sia mostrato che non tutti sono della nostra sorta". - I Giovanni 2:18, 19.

Gesù disse che non dovevano essere estirpate subito, Matteo 13:30 "Lasciate che entrambi crescano assieme fino alla mietitura;". Doveva trascorrere del tempo, fino alla mietitura, quando la differenza tra grano e zizzanie sarebbe stata evidente.

Paolo dichiarò riferendosi all’uomo dell’illegalità (o iniquità): "Il mistero di questa illegalità è già all'opera". Perciò, nel I secolo questo illegale aveva cominciato a manifestarsi.

Paolo descrive ulteriormente questo illegale dicendo: "Egli si pone in opposizione e s'innalza al di sopra di chiunque è chiamato 'dio' o oggetto di riverenza, così che si mette a sedere nel tempio del Dio, mostrando pubblicamente di essere un dio". (2 Tessalonicesi 2:4) Perciò Paolo avverte che Satana avrebbe suscitato un illegale, un falso oggetto di riverenza, che si sarebbe posto addirittura al di sopra della legge di Dio.

Paolo aveva forse in mente un singolo individuo? No, perché dice che quest'"uomo" era manifesto al suo tempo e avrebbe continuato ad esistere fino a che Geova l'avrebbe distrutto alla fine di questo sistema. Pertanto costui esiste da molti secoli. Ovviamente, nessun uomo letterale è vissuto tanto. Perciò l'espressione "uomo dell'illegalità" deve indicare un gruppo di persone, una classe. (vedi anche 1 Giovanni 2:18)

Quando Paolo disse che al suo tempo l'uomo dell'illegalità aveva già iniziato la sua attività, disse anche, riferendosi a quelli che riflettono l'atteggiamento illegale di tale "uomo": "Poiché tali uomini sono apostoli falsi, operai ingannevoli, che si trasformano in apostoli di Cristo. E non c'è da meravigliarsene, poiché Satana stesso continua a trasformarsi in angelo di luce. Perciò non è nulla di grande se anche i suoi ministri continuano a trasformarsi in ministri di giustizia. Ma la loro fine sarà secondo le loro opere". - 2 Corinti 11:13-15.

Paolo disse che quest'uomo dell'illegalità si sarebbe sviluppato di pari passo con l'apostasia. Infatti, il primo indizio che Paolo fornì sull'identità di questa classe illegale è che "il giorno di Geova [il tempo in cui Geova distruggerà questo malvagio sistema di cose] . . . non verrà se prima non viene l'apostasia". (2 Tessalonicesi 2:2, 3) <

Segue la mia risposta


Rispondi
Consiglia Elimina    Messaggio 35 di 37 nella discussione 
Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 24/03/2004 13.37

Rispondo:

La maggioranza degli esegeti sono d’accordo che l’espressione "ultima ora" detta da Giovanni si riferisca al tempo finale che va dal ritorno di Cristo al cielo fino al suo ritorno. Un’analoga espressione la troviamo in Paolo, quando dice "
1Cor 7,29 Questo vi dico, fratelli: il tempo ormai si è fatto breve; d'ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l'avessero…

Tale brevità o ultima ora era una espressione consueta per far intendere che il regno di Dio era "vicino", ormai prossimo, dopo che il Signore tutto aveva compiuto col suo sacrificio redentivo.

La convinzione di questa brevità del tempo rimasto per l’affermazione completa del regno di Dio, era confermata anche dall’espressione di Paolo che riteneva di essere ancora vivo al momento del ritorno di Cristo: 1Te 4,17 quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le nuvole, per andare incontro al Signore nell'aria, e così saremo sempre con il Signore.

Giovanni distingue l’anticristo dagli anticristi dicendo:

1G 2,18 Figlioli, questa è l'ultima ora. Come avete udito
che deve venire l'anticristo, di fatto ora molti anticristi sono apparsi.

Dunque è chiaro:

Per Giovanni gli anticristi operanti già al momento del periodo apostolico sono nettamente distinti dall’anticristo per eccellenza e che deve venire.

Non sono assolutamente da confondere gli anticristi in senso generico (e cioè che portano dottrine che si oppongono a Cristo ) con l’anticristo che sarà la personificazione del male, e che troviamo incisivamente descritto da Paolo come l’UOMO DELL’INIQUITA’.

2Te 2,8 Solo allora sarà rivelato l'empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all'apparire della sua venuta, l'iniquo, 9 la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, 10 e con ogni sorta di empio inganno

Nella interpretazione tdg invece si confonde il fatto che l’empio anticristo si sia già manifestato e quindi non ci si predispone al fatto che invece deve ancora venire.

Anzi che sarà proprio la sua apparizione il SEGNO PIU’ EVIDENTE DEL RITORNO SUCCESSIVO DI CRISTO.

Dice infatti Paolo:

2Te 2,1 Ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con lui, 2 di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente. 3 Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione, 4 colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio

Paolo afferma esplicitamente che si tratta di UOMO INIQUO, FIGLIO DELLA PERDIZIONE. Non si può confondere questi attributi con una intera classe di persone, così come risulta dal tuo messaggio nel quale si sostiene che "l’uomo iniquo" era manifesto al tempo di Paolo. Questo è del tutto errato in quanto Paolo stesso afferma al verso 6: E ora sapete ciò che impedisce la sua manifestazione, che avverrà nella sua ora. 7 Il mistero dell'iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene. 8 Solo allora sarà rivelato l'empio

Come puoi ben vedere l’uomo iniquo non si era affatto già manifestato all’epoca di Paolo né in quella di Giovanni, come abbiamo già visto. Paolo distingue bene "il mistero dell’iniquità" che era già in atto, dalla rivelazione dell’empio, riservata "per la sua ora" la quale chiaramente non era ancora venuta.

L’opera dei vari anticristi, spinti dallo spirito dell’anticristo, è iniziata già dall’inizio dell’era apostolica, ma lo spirito dell’anticristo operante per mezzo degli anticristi già venuti si sarebbe manifestato in una determinata ora in un uomo particolare come risulta da quanto sopra.

Già avveniva la semina della zizzania in mezzo al grano di cui non si afferma affatto che sarebbe stato soffocato, come vorrebbero far credere i tdg. Il grano infatti, secondo la parabola di Cristo, riesce a raggiungere la piena maturazione FINO ALLA MIETITURA e per arrivare a tanto è necessario che la zizzania non prenda il sopravvento, la qual cosa, sarebbe stato possibile grazie alle risorse fornite da Dio ai suoi per far fronte alle varie eresie che hanno ammorbato i vari secoli cristiani, una delle quali è appunto quella dei tdg.

Confondendo inoltre il tempo della grande apostasia che precederà e accompagnerà la comparsa dell’anticristo pensando che si sia già quasi tutto consumato nell’arco del periodo storico già trascorso, non si è più in grado di capire che la grande apostasia di deve ancora consumare per preparare il terreno fertile alla piena attività dell’uomo iniquo, incarnazione diabolica per eccellenza, il quale avrà così il potere terreno necessario per innalzarsi al di sopra di tutto e farsi adorare come se fosse Dio.

Questo errore di prospettiva è fatale per i tdg ma anche per tutti gli altri movimenti che pensano che la grande apostasia abbia già avuto luogo. Mentre è proprio l’allontanamento dalla vera fede, quella insegnata dalla Chiesa da duemila anni che costituisce il terreno favorevole all’imporsi dell’anticristo finale e più terribile. Per i tempi finali infatti Gesù profetizza in Mt 24,12 per il dilagare dell'iniquità, l'amore di molti si raffredderà. 13 Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato.

La vera fede e carità, saranno scossi, in questo dilagare di iniquità che non avrà precedenti nella storia del mondo. Seguirà uno studio sul cap.13 di Apoc. che parla del sorgere della Bestia.

Con affetto


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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 25/03/2004 12.14

Caro Fonte, inserisco qui di seguito un altro pezzo del tuo messaggio:

>Ma cosa s'intende per "apostasia"? In questo contesto non s'intende un semplice sbaglio o allontanamento dovuto a debolezza spirituale.

In greco questo termine (apostasìa) deriva dal verbo afìstemi, che significa letteralmente "star lontano da". Il sostantivo ha il senso di "diserzione, abbandono, ribellione". (Atti 21:21) Nel greco classico il sostantivo è usato per indicare una defezione politica, ma nelle Scritture Greche Cristiane viene usato principalmente per defezione religiosa: allontanamento da una giusta causa, dall'adorazione e dal servizio a Dio, e quindi abbandono di quanto prima professato e totale diserzione dai princìpi o dalla fede. I capi religiosi di Gerusalemme accusarono Paolo di tale apostasia contro la Legge mosaica.

Verso il 49 E.V., in una lettera inviata alle congregazioni, il corpo direttivo aveva osservato: "Abbiamo udito che alcuni di fra noi vi hanno turbato con parole, cercando di sovvertire le vostre anime, benché non avessimo dato loro nessuna istruzione". (Atti 15:24) Perciò all'interno della congregazione c'erano alcuni che manifestavano apertamente il loro dissenso, in questo caso riguardo alla questione se i cristiani gentili dovessero circoncidersi e osservare la Legge mosaica. - Atti 15:1, 5.

Dopo la metà del I secolo le idee divisive si diffusero come cancrena. (Confronta 2 Timoteo 2:17). Intorno al 51 E.V. certuni a Tessalonica andavano erroneamente predicendo che la "presenza" del Signore Gesù era imminente. (2 Tess. 2:1, 2) Verso il 55 E.V. alcuni a Corinto avevano rigettato la chiara dottrina cristiana della risurrezione dei morti. (1 Cor. 15:12) Verso il 65 E.V. altri dicevano che la risurrezione era già avvenuta, una risurrezione simbolica di cui facevano esperienza i cristiani viventi. - 2 Tim. 2:16-18.

Non ci sono testimonianze ispirate su ciò che si verificò in seno alla congregazione cristiana nei successivi 30 anni. Ma quando l'apostolo Giovanni scrisse le sue lettere (verso il 98 E.V.), c'erano già "molti anticristi", persone che negavano che "Gesù è il Cristo" e che Gesù è il Figlio di Dio "venuto nella carne". - 1 Giov. 2:18, 22; 4:2, 3.

Per oltre 60 anni gli apostoli 'avevano agito da restrizione', cercando di impedire il dilagare dell'apostasia. (2 Tess. 2:7; confronta 2 Giovanni 9, 10). Ma mentre la congregazione cristiana stava per entrare nel II secolo, l'ultimo apostolo ancora in vita, Giovanni, morì verso il 100 E.V. Senza più restrizioni, l'apostasia che si era lentamente infiltrata nella congregazione era ora pronta ad esplodere, con effetti devastanti sul piano organizzativo e dottrinale.>

Segue la mia risposta


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Da: Soprannome MSN°TeofiloInviato: 25/03/2004 12.16

Rispondo

Per i cristiani, l’apostasia è un’allontanamento dalla fede in Cristo professata dalla Sua Chiesa. Può essere sia dottrinale che pratica. Tutte le dottrine che hanno dato vita a movimenti erronei sono da considerare apostasie dalla verità. Ma anche l’atteggiamento pratico di cristiani solo di nome e che non partecipano affatto alla vita della Chiesa può essere considerato una apostasia di fatto.

Tu dici

… il corpo direttivo aveva osservato: "Abbiamo udito che alcuni di fra noi vi hanno turbato con parole, cercando di sovvertire le vostre anime, benché non avessimo dato loro nessuna istruzione". (Atti 15:24)

Ti faccio notare che il termine "corpo direttivo" è estraneo al NT. Si tratta di una delle terminologie nuove introdotte dai tdg per avvalorare i loro capi, come se discendessero dagli apostoli, come se fossero autorizzati a prendere decisioni. In realtà ai tdg e ai loro capi si riferisce l’indicazione che, non avendo ricevuto nessuna autorizzazione, né mandato da nessuno che discenda dagli apostoli, sono da considerare essi pure come coloro che turbano e cercano di sovvertire le anime, diffondendo le loro dottrine come una cancrena.

Se leggi bene Paolo in 2 Tim 2,
17 dice : La parola di costoro infatti si propagherà come una cancrena. Fra questi ci sono Imenèo e Filèto, 18 i quali hanno deviato dalla verità, sostenendo che la risurrezione è già avvenuta e così sconvolgono la fede di alcuni. 19 Tuttavia il fondamento gettato da Dio sta saldo e porta questo sigillo: Il Signore conosce i suoi, e ancora: Si allontani dall'iniquità chiunque invoca il nome del Signore. 20 In una casa grande però non vi sono soltanto vasi d'oro e d'argento, ma anche di legno e di coccio; alcuni sono destinati ad usi nobili, altri per usi più spregevoli. 21 Chi si manterrà puro astenendosi da tali cose, sarà un vaso nobile, santificato, utile al padrone, pronto per ogni opera buona.

Paolo non dice che tale cancrena avrebbe disgregato la Chiesa fino al punto da soffocarla. Anzi precisa che questa apostasia avrebbe scolvolto la fede solo DI ALCUNI. Più avanti precisa ancora che "in una casa grande", ci possono essere sia vasi nobili che ignobili. E raccomanda di mantenersi puri per essere utili al Padrone. Dunque niente scatafascio come vorrebbero far credere i tdG. Il pensiero di Paolo qui espresso, è perfettamente in linea con quanto affermava scrivendo ai Filippesi:

1,7 È giusto, del resto, che io pensi questo di tutti voi, perché vi porto nel cuore, voi che siete tutti partecipi della grazia che mi è stata concessa sia nelle catene, sia nella difesa e nel consolidamento del vangelo, nonché con quanto diceva Gesù a proposito del seme destinato a diventare un albero gigantesco su cui si sarebbero posati tutti gli uccelli.

Però se i tdg ammettessero queste chiare ed esplicite citazioni scritturali firmerebbero la loro fine. Perciò devono per forza cercare di dimostrare che la Chiesa è morta di fatto con la morte degli apostoli.

E allora si preferisce ignorare cosa abbia fatto la Chiesa durante e dopo la loro morte, come se la salda roccia fosse franata. Se la Scrittura riconosciuta come ispirata dalla Chiesa non riporta altri fatti accaduti, vi sono però le numerose testimonianze di tutti quei cristiani di cui la Chiesa conserva la memoria, gli scritti insieme alla testimonianza del loro martirio. A cui a volte anche i tdg sono costretti ad attingere ma in modo da sconvolgere il pensiero di quei primi cristiani. Mentre quando si cita il loro reale pensiero e i loro atti, allora non facendo più comodo, si dice che " Non ci sono testimonianze ispirate su ciò che si verificò in seno alla congregazione cristiana nei successivi 30 anni.", come se la storia dei seguaci di Cristo si fosse fermata.

Dici infine

Ma quando l'apostolo Giovanni scrisse le sue lettere (verso il 98 E.V.), c'erano già "molti anticristi", persone che negavano che "Gesù è il Cristo" e che Gesù è il Figlio di Dio "venuto nella carne". - 1 Giov. 2:18, 22; 4:2, 3.

Tra questi molti anticristi bisogna annoverare anche i tdg: infatti anche loro, proprio come quei primi antagonisti dell’Incarnazione del Figlio di Dio, negano che il Figlio sia il VERO FIGLIO, e quindi generato e non creato, e dicono invece che sia solo uno dei figli, uno dei primi principi, un semplice arcangelo, creato da Dio.

Per cui il Figlio non è Figlio in senso proprio e sostanziale ma solo in senso metaforico.

Ecco come si distrugge la verità, come si diffonde la cancrena, come si attua l’apostasia e come si diventa uno degli anticristi preparando il terreno alla manifestazione dell’ "Empio".

Guardiamoci e allontaniamoci da tali errori finchè abbiamo la luce per farlo cercando di arrivare alla mietitura come buon grano maturo.

Con affetto

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