All'Angelus il Papa parla dell'Anno sacerdotale che avrà inizio venerdì prossimo Valore e importanza
della missione del prete
L'Anno sacerdotale - che avrà inizio venerdì prossimo, solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù - sarà "un'occasione propizia per approfondire il valore e l'importanza della missione" dei presbiteri. Lo ha detto il Papa all'Angelus di domenica 14 giugno, in piazza San Pietro.
Cari fratelli e sorelle!
Si celebra oggi in diversi Paesi, tra i quali l'Italia, il Corpus Domini, la festa dell'Eucaristia, in cui il Sacramento del Corpo del Signore viene portato solennemente in processione. Che cosa significa per noi questa festa? Essa non fa pensare solo all'aspetto liturgico; in realtà, il Corpus Domini è un giorno che coinvolge la dimensione cosmica, il cielo e la terra. Evoca prima di tutto - almeno nel nostro emisfero - questa stagione così bella e profumata in cui la primavera volge ormai all'estate, il sole è forte nel cielo e nei campi matura il frumento.
Le feste della Chiesa - come quelle ebraiche - hanno a che fare con il ritmo dell'anno solare, della semina e del raccolto. In particolare, questo risalta nella solennità odierna, al cui centro sta il segno del pane, frutto della terra e del cielo. Perciò il pane eucaristico è il segno visibile di Colui nel quale cielo e terra, Dio e uomo sono diventati una cosa sola. E questo mostra che il rapporto con le stagioni non è per l'anno liturgico qualche cosa di meramente esteriore.
La solennità del Corpus Domini è intimamente legata alla Pasqua e alla Pentecoste: la morte e risurrezione di Gesù e l'effusione dello Spirito Santo ne sono i presupposti. È inoltre immediatamente collegata alla festa della Trinità, celebrata domenica scorsa. Solamente perché Dio stesso è relazione, ci può essere rapporto con Lui; e soltanto perché è amore può amare ed essere amato. Così il Corpus Domini è una manifestazione di Dio, un'attestazione che Dio è amore. In un modo unico e peculiare, questa festa ci parla dell'amore divino, di ciò che è e di ciò che fa.
Ci dice, ad esempio, che esso si rigenera nel donarsi, si riceve nel darsi, non viene meno e non si consuma - come canta un inno di san Tommaso d'Aquino: "nec sumptus consumitur".
L'amore trasforma ogni cosa, e dunque si capisce che al centro dell'odierna festa del Corpus Domini ci sia il mistero della transustanziazione, segno di Gesù-Cristo che trasforma il mondo. Guardando Lui e adorandoLo, noi diciamo: sì, l'amore esiste, e poiché esiste, le cose possono cambiare in meglio e noi possiamo sperare. È la speranza che proviene dall'amore di Cristo a darci la forza di vivere e di affrontare le difficoltà. Per questo cantiamo, mentre portiamo in processione il Santissimo Sacramento; cantiamo e lodiamo Dio che si è rivelato nascondendosi nel segno del pane spezzato. Di questo Pane abbiamo tutti bisogno, perché lungo e faticoso è il cammino verso la libertà, la giustizia e la pace.
Possiamo immaginare con quanta fede e amore la Madonna avrà ricevuto e adorato nel suo cuore la santa Eucaristia! Ogni volta era per Lei come rivivere tutto il mistero del suo Figlio Gesù: dal concepimento fino alla risurrezione. "Donna eucaristica" l'ha chiamata il mio venerato e amato predecessore Giovanni Paolo ii. Impariamo da Lei a rinnovare continuamente la nostra comunione con il Corpo di Cristo, per amarci gli uni gli altri come Lui ha amato noi.
Al termine dell'Angelus, il Pontefice ha rivolto un saluto nelle varie lingue ai gruppi presenti in piazza San Pietro.
Venerdì prossimo, solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, Giornata di Santificazione Sacerdotale, avrà inizio l'Anno Sacerdotale da me voluto in coincidenza con il 150° anniversario della morte del Santo Curato d'Ars. Affido alle vostre preghiere questa nuova iniziativa spirituale, che seguirà l'Anno Paolino ormai avviato verso la sua conclusione. Possa questo nuovo anno giubilare costituire un'occasione propizia per approfondire il valore e l'importanza della missione sacerdotale e per domandare al Signore di far dono alla sua Chiesa di numerosi e santi sacerdoti.
INVITIAMO TUTTI, PER VENERDI' 19 GIUGNO, A FARE UN GIORNO DI DIGIUNO E PREGHIERA PER COMINCIARE BENE QUESTO ANNO, E DI ADOTTARE UNO E PIU' SACERDOTI NEL ROSARIO, SPECIALMENTE PER I SACERDOTI PIU' BISOGNOSI E PER I SACERDOTI DEFUNTI PIU' ABBANDONATI E DIMENTICATI....
Fraternamente CaterinaLD
"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)