CENTRO "AD GENTES" MISSIONARI VERBITI NEMI ACCOGLIE PAPA
Città del Vaticano, 9 luglio 2012 (VIS). Questa mattina il Santo Padre si è recato per una visita privata al Centro "Ad Gentes" dei Missionari Verbiti a Nemi (Roma). In questa Casa, che allora si chiamava Centro Internazionale della Società del Verbo Divino, si svolsero dal 29 marzo al 3 aprile 1965 i lavori della “Commissione Conciliare delle Missioni”, ai quali prese parte il giovane teologo perito conciliare Joseph Ratzinger.
Partito da Castel Gandolfo alle 11:30, al suo arrivo il Santo Padre è stato accolto dal Superiore Generale eletto, Padre Heinz Kulüke, dal Superiore Generale uscente, Padre Antonio Pernia e dal Procuratore Generale, Padre Giancarlo Girardi. Nella Cappella del Centro "Ad Gentes", dove lo attendevano i 150 partecipanti al Capitolo Generale dei Missionari Verbiti e la Comunità della Curia Generalizia di Roma, il Santo Padre si è soffermato in adorazione dinanzi al Santissimo Sacramento. Dopo il saluto di Padre Pernia, ha rivolto la sua parola ai presenti
Al termine della visita, il Santo Padre Benedetto XVI ha lasciato il Centro “Ad Gentes” ed è rientrato a Castel Gandolfo alle 12:15.
Papa/ A Nemi ricorda soggiorno 1965: Ero teologo senza importanza
"Il più bel ricordo di tutto il Concilio"
Città del Vaticano, 9 lug. (TMNews)
Il Papa ha ricordato il suo passato, in occasione di una visita compiuta oggi ad una casa dei missionari Verbiti a Nemi dove aveva soggiornato ai tempi del Concilio vaticano II nel 1965, sottolineando che all'epoca era un "teologo senza grande importanza".
Dopo essere giunto poco dopo le 11.30 ed essere entrato tra gli applausi nella casa con il consueto supporto del bastone da passeggio il Papa - come si vede nelle immagini del 'Centro televisivo vaticano' - si è soffermato alcuni minuti in preghiera ed ha poi rivolto ai missionari un breve discorso. Benedetto XVI si è detto "grato" di "rivedere dopo 47 anni questa casa", legato a "forse il più bel ricordo di tutto il Concilio". Ratzinger - perito del Concilio - ha ricordato che all'epoca abitava nel Collegio dell'anima, dove era "anche bello" ma c'era "tutto rumore", "ma stare qui nel verde e avere questo respiro della natura, questa freschezza dell'aria era già in sé una cosa bella. E poi - ha ricordato Ratzinger a proposito del soggiorno teso a reimpostare il decreto conciliare 'Ad Gentes' - in compagnia con tanti grandi teologi e con l'incarico improtante di preparare il decreto sulla missione. Mi ricordo che il generale di quel tempo era pieno di dinamismo missionario per dare nuovo slancio allo spirito missionario e aveva me - ha aggiunto Ratzinger - che ero teologo senza grande importanza, invitato chissà perché, ma per me era un grande dono".
Il Papa ha concluso la visita con una passeggiata con i superiori dei Verbiti che ha compreso anche un affaccio sul lago di Nemi Il Papa ha ricordato come all'epoca del concilio il segretario del cardinale tedesco Frings, padre conciliare, "fece a nuoto tutto il lago".
RICORDO SOGGIORNO A NEMI DA PERITO CONCILIARE
Città del Vaticano, 10 luglio 2012 (VIS). "Ne avevo un ricordo bellissimo, forse il più bel ricordo di tutto il Concilio", ha detto il Santo Padre riferendosi al suo soggiorno di 47 anni fa, presso il Centro Internazionale della Società del Verbo Divino a Nemi, da giovane teologo perito conciliare, incaricato di preparare il decreto sull'attività missionaria della Chiesa.
Benedetto XVI ha ringraziato i membri della Società del Verbo Divino per avergli offerto la possibilità di ritornare al Centro "Ad Gentes" dopo più di quaranta anni ed ha ricordato che all'epoca del Concilio abitava "nel centro di Roma, nel Collegio di Santa Maria dell’Anima, con tutto il rumore: tutto questo è anche bello! Ma stare qui nel verde, avere questo respiro della natura e anche questa freschezza dell’aria, era già in sé una cosa bella. E poi c’era la compagnia di tanti grandi teologi, con un incarico così importante e bello di preparare un decreto sulla missione".
L'incontro di Benedetto XVI con gli oltre 150 partecipanti al Capitolo Generale dei Missionari Verbiti e con la Comunità della Curia Generalizia di Roma è stato molto familiare. Il Santo Padre ha ricordato la figura del Generale di quel tempo, il Padre Schütte, che aveva sofferto in Cina, era stato condannato, poi espulso. Era pieno di dinamismo missionario, della necessità di dare un nuovo slancio allo spirito missionario. E aveva me, che ero un teologo senza grande importanza, molto giovane, invitato non so perché. Ma era un grande dono per me".
"Poi c’era Fulton Sheen, che ci affascinava la sera con i suoi discorsi, padre Congar e i grandi missiologi di Lovanio. Per me è stato un arricchimento spirituale, un grande dono. Era un decreto senza grandi controversie. C’era questa controversia, che io non ho mai realmente capito, tra la scuola di Lovanio e quella di Münster: scopo principale della missione è l’implantatio Ecclesiae o l’annunzio Evangelii? Ma tutto convergeva in un unico dinamismo della necessità di portare la luce della Parola di Dio, la luce dell’amore di Dio nel mondo e di dare una nuova gioia per questo annuncio".
"E così è nato in quei giorni un decreto bello e buono, quasi accettato unanimemente da tutti i padri conciliari, e per me è anche un complemento molto buono della 'Lumen gentium', perché vi troviamo un’ecclesiologia trinitaria, che parte soprattutto dall’idea classica del 'bonum diffusivum sui', il bene che ha la necessità in sé di comunicarsi, di darsi: non può stare in se stesso, la cosa buona, la bontà stessa essenzialmente è 'communicatio'. E questo già appare nel mistero trinitario, all’interno di Dio, e si diffonde nella storia della salvezza e nella nostra necessità di dare ad altri il bene che abbiamo ricevuto".
"Così, con questi ricordi ho spesso pensato a questi giorni di Nemi che sono in me, come ho detto, parte essenziale dell’esperienza del Concilio. E sono felice di vedere che la vostra Società fiorisce – il padre Generale ha parlato di seimila membri in tanti Paesi, da tante Nazioni. Chiaramente il dinamismo missionario vive, e vive solo se c’è la gioia del Vangelo, se stiamo nell’esperienza del bene che viene da Dio e che deve e vuol comunicarsi. Grazie per questo vostro dinamismo".
Infine il Santo Padre ha augurato ai Verbiti ogni benedizione del Signore nel corso del Capitolo e "molta ispirazione: che le stesse forze ispiratrici dello Spirito Santo che ci hanno accompagnato in quei giorni quasi visibilmente siano di nuovo presenti tra voi e vi aiutino a trovare la strada per la vostra Compagnia, così per la missione del Vangelo 'ad gentes' per i prossimi anni. Grazie a voi tutti, il Signore vi benedica. Pregate per me, come io prego per voi. Grazie!".
[Modificato da Caterina63 10/07/2012 14:06]
Fraternamente CaterinaLD
"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)