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DIFENDERE LA VERA FEDE

ATTENZIONE: NUOVO APPELLO: FIRMIAMO LA SOLIDARIETA' AL PAPA

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    Caterina63
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    00 03/02/2009 15:16
    Interessante iniziativa pubblicata dal Blog di Raffaella:

    Pétition: Je soutiens le pape (Benoit et moi)

    Signez la lettre de soutien au pape! (Le Saloin beige...clicca qui)

    Firmate la lettera di appoggio al Papa! (in italiano)

    http://www.soutienabenoitxvi.com/index.php?lang=it


    La petizione di Béatrice Bohly, non ha niente da che vedere con i Lefebvriani.
    Ha come solo scopo di testimoniare il sostegno al Papa in questo momento delicato.
    L'iniziativa ha all`origine dei cattolici che preferiscono un`altra via per agire, mandando direttamente la lista dei firmatari in Curia.
    L`iniziativa di Béatrice sta raccogliendo un grande successo, sopratutto dopo la petizione anti-Benedetto XVI di un giornale sedicente cattolico francese.
    Permette a tutti coloro che desiderano testimoniare la loro solidarietà con il Papa di farlo, sono felice di vedere la lista dei firmatari allungarsi.

    al momento i firmatari hanno già superato le 5mila adesioni con oltre 12mila di segnalazione di figli....
    Molto bella la lettera....



    Firmate la lettera di appoggio al Papa ![SM=g1740721] [SM=g1740722] 
     

                Chiamata dei fedeli Cattolici 

                Questa lettera riunisce i fedeli Cattolici di diverse tendenze che desiderano appoggiare il Papa nel suo gesto  coraggioso. Gli autori di questo sito vi assicurano la totale confidenzialità garantita ai nomi dei firmatari, la cui lista sarà consegnata esclusivamente alla Santa Sede.

                 Il 21 gennaio 2009, Voi avete deciso, Santissimo Padre, di porre un termine alla scomunica che gravava sui vescovi della Fraternità Sacerdotale San Pio X. Con questo gesto coraggioso, avete agito da pastore del gregge affidatoVi da Dio.

                 Noi siamo uomini e donne impegnati nella vita delle nostre citta’, padri e madri di famiglia, o celibi e, dopo un epoca tempestosa durante la quale la nave sembrava imbarcare acqua da tutte le parti, noi esprimiamo il desiderio di costruire con Voi la Chiesa di domani sulle basi della sua Tradizione. Quest'opera richiede necessariamente la trasmissione della Fede alle generazioni future, tramite l’amore per la Liturgia cattolica e la difesa della vita umana.

                Con questa lettera desideriamo inanzittutto esprimerVi la nostra viva gratitudine. Se questo Vostro gesto storico potrà provocare l'abbandono da parte di alcuni mass-media ostili che prosperano in acque torbide, esso suscita in noi una gioia immensa e ci riempie di Speranza. Noi abbiamo già pregato per Voi, in seguito alla Vostra richiesta che avete espresso all’inizio del Vostro Pontificato :
    « Pregate per me, affinché io non fugga, per paura, davanti ai lupi »(1).

                Apponendo la nostra firma alla presente lettera, noi desideriamo comunicarVi la nostra eta’, il numero dei nostri bambini, per dirVi che, con Voi, vogliamo costruire la Cristianità per le generazioni che ci succederanno, Cristianità che sarà, lo speriamo con tutto il cuore, senza complessi e che proclamerà a tutto il Mondo il Credo.

                E’ con uno spirito di rispetto filiale che noi Vi assicuriamo il nostro sostegno e le nostre preghiere quotidiane per il proseguio del Vostro Pontificato, affinché la Chiesa di Dio ne risulti più grande.


    (1) Benedetto XVI, 24 aprile 2005

    "L’arrendevolezza dei buoni aumenta l’audacia dei malvagi"

    Léon XIII, Enciclica Sapientæ Christianæ 10 gennaio 1890
    [Modificato da Caterina63 24/03/2010 22:05]
    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
    Maestro dell’Ordine)
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    Caterina63
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    00 05/02/2009 18:15

    OREMUS PRO PONTIFICE NOSTRO: BENEDICTO
    Dominus conservet eum et vivificet eum et
    beatum faciat eum in terra et non tradat
    eum in animam inimicorum eius


    Preghiamo per il Papa Benedetto.
    Il Signore Lo conservi, Gli doni vita e salute,
    Lo renda felice sulla terra
    e Lo preservi da ogni male. Amen.

    [SM=g1740720]  


    Dal Blog di Raffaella:

    Ricevo via mail e malvolentieri pubblico questo articolo affinche' chi di dovere prenda gli opportuni provvedimenti.
    Non abbiamo altra via che il blog per far conoscere certi scempi per cui e' giusto segnalarli. A scrivere e' un professore di diritto cattolico. E' chiaro che va assunta una posizione chiara.

    L'articolo:

    Rik Torfs: Benedetto XVI schiaccia la morale sotto un’apparenza di ingannevole perfezione

    “Il caso del vescovo negazionista inglese Richard Williamson ha messo Papa Ratzinger in una posizione di imbarazzo – scrive nel giornale belga De Standaard il professore di diritto cattolico Rik Torfs – Non direi, come hanno fatto invece in molti, che Benedetto XVI sia un nazista. Lo riterrei piuttosto un conservatore sentimentale. Gli uomini come lui raramente mettono in funzione camere a gas ma restano comunque potenzialmente pericolosi.”  Scioccato
    “Joseph Ratzinger – scrive ancora Torfs – ha nostalgia del passato fastoso della Chiesa. Lo zelo con cui va alla ricerca dei sostenitori degli antichi rituali liturgici fa di lui un religioso pronto ad accettare i danni collaterali senza farsi troppi problemi.
    Per la posizione in cui si trova, Papa Benedetto XVI cerca di mantenere il formalismo del passato anche se il costo morale sarà molto alto. E’ il classico esempio di un conservatorismo inoffensivo all’apparenza ma in realtà assai perverso e pericoloso.
    La morale viene schiacciata dalla necessità di apparire sempre al meglio, in ogni circostanza, una perfezione consciamente ingannevole. Con il suo atteggiamento Papa Ratzinger ha in pratica minimizzato l’importanza storica ed umana dell’Olocausto.”

     Ticino Libero consultabile anche qui:
    http://www.ticinolibero.ch/rik-torfs-benedetto-xvi-schiaccia-la-morale-sotto-un%E2%80%99apparenza-di-ingannevole-perfezione/2871/05/02/2009/

    L'articolo completo e' consultabile qui:
    http://www.standaard.be/Artikel/Detail.aspx?artikelId=P325USVL&word=Torfs


    Io ho segnalato, ora spetta ad altri agire!
    R.
    Pubblicato da Raffaella


    ****************************************************

    sto per scoppiare....sto per perdere la pazienza....fermatemi!!!!!!!!

    Qui siamo davvero alla FOLLIA......

    Domani è il Primo Venerdì del Mese come è stato già segnalato in molti si stanno adoperando per pregare con laChiesa per il Santo Padre....

    prendiamo con LUI, il Nostro Dolce Vicario di Cristo in terra, questa CORONA DI SPINE...
                                         e...
    non fatemi aggiungere altro o mi verrà un altro infarto...morirò per il Papa che è Vicario di Cristo, non per questi stolti di turno....
    DIRITTO CATTOLICO?
    Signore tu puoi....allevia le depressioni di certe persone.....

    sono davvero amareggiata....



    a voi amici che leggete.....come alcuni di voi sanno il 18 Aprile 2008 mentre seguivo il Papa nel suo viaggio USA e mentre seguivo con trepidazioni le accuse sulle questioni legate alla pedofilia, tremavo per il Babbo nostro, Dolce Vicario di Cristo in terra e benchè ultima figlia indegna di san Domenico....offrivo con santa Caterina le mie pene per  lui al Signore....

    Il Signore mi prese in parola?
    Un infarto mi portava di corsa al pronto soccorso, sono rimasta cosciente per tutta la notte e il giorno dopo mentre mi facevano l'angioplastica... e ancora sveglia in terapia intensiva, con un solo volto davanti, il Papa ai piedi della Croce così descritto nel Terzo Segreto di Fatima, solo un pensiero di sfuggita alla mia famiglia che sapevo al sicuro, ai miei figli che sarebbero rimasti nel caso peggiore, nelle mani di Dio....al marito che tutto sommato benchè si dica ateo ha sempre difeso l'opera del Pontefice...
    Non ero triste...
    non avevo paura!
    Pensavo ai tanti sacerdoti sbandati nella dottrina...nella morale, nell'etica....sacerdoti che facevano soffrire Gesù e il Papa che ora doveva chiudere in qualche modo quelle tristi vicende che avevano ferito l'innocenza di molti bambini....

    E ricordavo le parole di Ratzinger: QUANTA SPORCIZIA NELLA CHIESA! e dicevo: "O Signore ma io sono parte di queste membra che la compongono...AIUTA IL PAPA...ti imploro...se la mia vita ti è preziosa perchè l'hai pagata a caro prezzo, quella del Papa che ti è Vicario è più preziosa, perchè mi conferma nella fede...
    Ti imploro, proteggi il Tuo Vicario, dagli la forza, dagli la temperanza perchè il mondo resti senza parole e possa dire - davvero Dio è con LUI..."

    Oggi non voglio ammalarmi per persone così stolte e accecate dal modernismo...dal progressismo...davvero san Pio X fu un profeta mettendoci in guardia da questi pericoli, davvero provvidenziale che questa Fraternità ora aggredita ingiustamente nelle scelte del Papa con la revoca, ne porti il nome...
    Non mi ammalerò per questa persona, ma oggi come allora "TOTUS TUUS MARIA" per il Papa, per il Dolce Vicario di Cristo in Terra...[SM=g1740734] [SM=g1740717]


    Fraternamente a tutti
    CaterinaLD

    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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    Caterina63
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    00 17/03/2009 23:32

    Dedicata a Papa Benedetto XVI


    Papa Benedetto

    sei di Maria

    il figlio prediletto.


    Nell’ora dell’apparizione

    sei stato annunciato

    dal regale balcone.


    Era di Maria l’accento

    quando ti sei professato

    insufficiente strumento


    di quella vigna del Signore

    dove da tutta la vita

    sei umile lavoratore.


    Per venticinque anni hai servito

    a fianco del nocchiero

    che in cielo è partito.


    Gesù ha dato a te la guida

    nella quale l’umile gregge

    fermamente confida.


    Il tuo sorriso paterno

    riscalda i nostri cuori

    nel gelido inverno.


    La tua mano forte

    non ci fa temere

    le ombre delle morte.


    La tua dottrina sicura

    è una grande luce

    in questa notte oscura.


    Tu, buon Pastore,

    spiani la via

    alla venuta del Signore.

    Padre Livio



    [SM=g1740733]


    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
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    Caterina63
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    00 19/03/2009 19:00
    Padre Giovanni dal suo Blog: SENZA PELI SULLA LINGUA LA TRAPPOLA
    ci fa dono di una più profonda meditazione dei fatti... Occhiolino

    La trappola

    Confesso di non seguire molto il viaggio del Santo Padre in Africa. Per vari motivi. Innanzi tutto, non credo sia necessario seguire il Papa in ogni suo spostamento e ascoltare o leggere tutti i suoi discorsi. È sufficiente accompagnarlo sempre con la preghiera. In questo momento è in Africa: è lí per gli Africani; lasciamo che se lo godano un po' anche loro.

    Anche a volere, non è facile sapere che cosa il Papa realmente fa e dice. Certo, ci sono sempre i canali ufficiali (diciamoci la verità, non sempre cosí tempestivi); e poi c'è il blog della Raffaella che, in tempo reale, ci tiene al corrente di tutto (ma, anche qui, diciamoci la verità, è pressoché sovrumano starle dietro). Ma se dovessimo accontentarci dei normali mezzi di comunicazione (giornali e TV), sarebbe ben difficile essere informati correttamente ed esaurientemente sul Santo Padre.

    Un esempio. Vivo in un paese cattolico, ma un tantino lontano dall'Italia (le Filippine). Non guardo la televisione; mi limito a dare un'occhiata al giornale. Sono ormai cinque anni che sto qui; in tutto questo tempo un solo viaggio del Papa è stato seguito minuto per minuto dai giornali: quello in America (le Filippine, pur essendo un paese indipendente, continuano ad avere una mentalità coloniale: solo ciò che avviene in America è meritevole di attenzione). Degli altri viaggi? Praticamente nulla. Che cosa pensate che dica oggi il Philippine Daily Inquirer (il piú diffuso quotidiano del paese) del viaggio del Papa in Africa? "Pope says condoms won't solve AIDS epidemic"; e riporta un trafiletto dell'Associated Press, in cui ci si limita a parlare della questione del preservativo. Le uniche parole di Benedetto XVI riportate sono: "You can't resolve it [AIDS] with the distribution of condoms. On the contrary, it increases the problem". Che cosa rimarrà, nella mente della gente, di questo viaggio papale in Africa? Il Papa è contro i profilattici (come se fosse una novità).

    È ovvio che si è trattata dell'ennesima trappola mediatica, in cui Papa Ratzinger e il suo entourage sono ingenuamente caduti. In Vaticano ancora non si vogliono rendere conto che esiste un vero e proprio complotto per screditare il Papa. La cosa in sé non meraviglia piú di tanto: mi sembra ovvio che Satana e i suoi satelliti (come si diceva una volta) fanno il loro mestiere. Ciò che meraviglia è che non ci si renda conto che sarebbe ora di correre ai ripari. Per questo condivido pienamente la proposta di Raffaella: "Mai piú interviste del Papa ai giornalisti". Ha perfettamente ragione.

    Non è proprio il caso di prestare il fianco alle provocazioni. Come dicevo in altra occasione, non si può rincorrere il mondo. Il Papa continuerà a parlare attraverso gli strumenti tradizionali: discorsi, omelie, documenti. Chi vuol conoscere l'insegnamento del Papa può farlo senza problemi. Per i giornalisti basta, e avanza, il direttore della Sala Stampa. Dopotutto, c'è una dignità da salvaguardare: non la dignità della persona, ma la dignità dell'ufficio. Il Sommo Pontefice della Chiesa Cattolica, il Successore di Pietro, il Vicario di Cristo non può abbassarsi a discutere con chi è in totale malafede. In ogni modo, nei confronti dei giornalisti non credo che vada fatto niente di piú. A loro si applica alla perfezione quanto diceva san Josemaría Escrivá de Balaguer: "Non disperdere le tue energie e il tuo tempo, che sono di Dio, a tirare sassi ai cani che ti abbaiano lungo la strada. Non curartene" (Cammino, n. 14).

    Ma, nel caso presente, il problema non sono solo i giornalisti. A quanto leggo sull'ANSA, le parole pronunciate dal Papa sull'aereo che lo conduceva in Cameroun sono diventate un caso politico: a parte le legittime divergenze (sebbene mi stupisca certa meraviglia: il Papa ha detto qualcosa di nuovo?), a parte i soliti commenti stonati di sedicenti organizzazioni cristiane, qui siamo arrivati all'insolenza e all'oltraggio.

    Il professor Michel Kazatchkine, direttore esecutivo del Fondo mondiale per la lotta all'Aids, "profondamente indignato", ha chiesto al Papa di "ritirare le sue affermazioni in modo chiaro" perché "inaccettabili".

    Il segretario generale della sanità spagnolo ha invitato Benedetto XVI a fare un "mea culpa" (l'ho sempre detto che era pericoloso cominciare a chiedere scusa!) e a rettificare le parole di ieri.

    L'ex primo ministro francese Alain Juppé avrebbe affermato: "Questo Papa comincia a diventare un problema vero ... vive una situazione di totale autismo".

    E Daniel Cohn-Bendit, eurodeputato Verde, è andato oltre: "È quasi un omicidio premeditato, adesso ne abbiamo abbastanza di questo Papa".

    A questo punto, mi dispiace, non si può far finta di nulla o limitarsi a dare spiegazioni. A questo punto occorre reagire; non si può stare sempre sulla difensiva. Siccome qui si tratta di relazioni internazionali, la prima cosa da fare è richiamare in sede i nunzi per consultazioni; convocare in Segreteria di Stato i rispettivi ambasciatori e consegnare una nota di protesta ed esigere dai loro governi pubbliche scuse e ritrattazione di quanto affermato (non è cosí che fanno le organizzazioni ebraiche?). E, se non viene fatto, rompere le relazioni diplomatiche.

    Quanto poi alle sedicenti organizzazioni cristiane, se si tratta di organizzazioni cattoliche, privarle immediatamente di qualsiasi riconoscimento. Quanto poi ai membri dell'alto e basso clero, che si permettono di contraddire l'insegnamento della Chiesa, sarebbe ora di incominciare a far volare qualche salutare sanzione.


     Occhi al cielo

    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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    Caterina63
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    00 19/03/2009 21:50

    Ma il Popolo di Dio è con il Papa.

    Una sorprendente lettera di alcuni giovani della parrocchia di Rio Saliceto (RE) commenta con lucida vitalità le parole del Santo Padre sulla remissione della scomunica lefebvriana. «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. " (Mt 11,25)




    Subito dopo l’elezione del card. Ratzinger a Papa, si era avvertito malumore tra il “basso” e “l’alto” clero, un gran “mal di pancia”, con annessi e connessi. La scusa immediata consisteva nel fatto che Papa Ratzinger non era carismatico come Giovanni Paolo II oppure che era un tedesco, duro e schematico. La verità era che si temeva mettesse ordine nella Chiesa, dove, lui stesso, nella famosa via Crucis del 2005, aveva affermato che c’era sporcizia.

    Di fatto è accaduto che tutti fossero spiazzati dalla sua affabilità quasi timida e dalla forza delle sue parole profonde, vere, ma così semplici che l’umile popolo di Dio avvertiva alla sua portata e per il suo cuore. Lui, il teologo, descritto dai “chierici” come caustico, aveva il dono di essere, nello stesso tempo, alto, profondo e semplice. A dire il vero, si era già capito da tempo e in particolare nei discorsi ai funerali di don Giussani, a quelli di Giovanni Paolo II, e nell’omelia tenuta ai cardinali prima del Conclave che tempra d’uomo fosse e che vescovo teologo e pastore si nascondesse in quella persona.

    I teologi, gli esegeti, gli esperti nelle dottrine ecclesiastiche, i liturgisti di mestiere, gli studiosi del Concilio Vaticano II si sono trovati di fronte a uno che la sapeva lunga più di loro, ma che, in più, era innamorato di Cristo e della sua Chiesa e sapeva trasmettere in maniera più autentica ed efficace il calore e la semplicità del Vangelo.

    La piazza di S. Pietro, la sala Nervi sempre più affollate, le giornate della gioventù piene della sua inaspettata paternità e di una sapienza che rendeva più giovane il cuore dei giovani facevano ricredere dai preconcetti costruiti ad arte su di lui. Per questo suo impatto simpatetico, per la stima che man mano acquistava anche da parte di tanti laici qualificati e non cattolici, molti, nel mondo cattolico, si sentivano a disagio perché, al fondo, amorevolmente sbugiardati. Così, ogni volta che si poteva trovare un appiglio, una probabile occasione di critica, non avevano remore nel contestargli parole e gesti come inopportuni o non in linea, secondo loro, con il Concilio.

    Poi è arrivato il Motu proprio “Summorum Pontificum”: un piatto inaspettatamente provvidenziale. A cominciare dai liturgisti, arroccati nelle loro posizioni progressiste, le uniche, secondo il loro sentenziare, conformi allo spirito del Concilio, fino a eminenti vescovi e cardinali, si sono elevate proteste, dissensi, perfino proibizioni a mettere in atto ciò che il Motu proprio permetteva. Permetteva, non obbligava. Il Papa “tradizionalista” permetteva; i progressisti, autodefinitisi democratici e liberali, proibivano, ostracizzavano. Il Motu proprio veniva tacciato per “Motu improprio”: una grande ilarità clericale! Persino il Battesimo di Magdi Allam da insegnanti di seminario è stato velenosamente dichiarato un atto di violenza.

    Non ci restava che togliere la scomunica ai lefebvriani! I suddetti chierici, spesso pauperisti, lassisti su questioni sessuali, democratici e aperti a tutte le religioni, non potevano accettare che il Papa tentasse un cammino di perdono e riconciliazione con una parte di cristiani certo non facili, ma convinti e fin troppo “ortodossi”. Per loro, questi cristiani di serie b sarebbero irrecuperabili, la peste della Chiesa. A tutti: ladri, assassini, bestemmiatori, pedofili, atei, pagani, conviventi, stupratori ecc… assoluto perdono anche se non pentiti. Ai lefebvriani: per sempre chiuse le porte della Chiesa.

    Loro, i chierici “d.o.c.”, sono sempre nel giusto, non sbagliano mai, non hanno bisogno di fare esperienze di misericordia, pertanto non la immaginano nemmeno per gli altri. Gli altri hanno sbagliato perché non hanno aderito supinamente alle loro sacre invenzioni, alle tiritere borsose delle loro liturgie o alle loro impostazioni pastorali dove c’è posto per tutto meno che per Cristo e il magistero papale: per questo scomunica eterna. E poi, insomma, dicono sempre costoro: “Dov’è la collegialità? Il Papa non è il Vescovo di Roma? Faccia il Vescovo a Roma. Se vuol parlare pubblicamente deve assoggettarsi al parere degli altri vescovi, altrimenti dove sono la democrazia e la collegialità?”

    Ha proprio ragione il card. Ruini: è andata persa la coscienza dell’appartenenza alla Chiesa Cattolica. La diocesi è la Chiesa Cattolica in un territorio. Parlare di diocesanità senza partire da questa coscienza è un ridicolo e rischioso inganno, come ci testimonia il protestantesimo.

    Noi siamo obbedienti ai vescovi perché siamo obbedienti al Papa. Ma se loro non obbediscono al Papa e non sono in comunione con lui, si scordino che noi obbediamo a loro![SM=g1740722] [SM=g1740721]

    ***

    Quia mitis sum et humilis corde
    In quel tempo Gesù disse: « Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero». Mt 11, 25-30



    [SM=g1740733]


    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
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    00 20/03/2009 22:17
    ....mentre l'iniziativa delle raccolte firme in apertura thread continua la sua raccolta e sono state superate le 50mila firme...
    dall'Italia analoga iniziativa che ti invitiamo a sotenere per il Santo Padre..
    .. [SM=g1740722]




    data="http://www.firmiamo.it/flash/46860black.swf" width="468" height="60"
    id="flaMovie">




    Sign for Appello a sostegno del Pontefice Romano






    FIRMA ANCHE TU E AIUTACI A DIVULGARE QUESTA PETIZIONE...
    [SM=g1740717]

    [SM=g1740739] [SM=g1740739]




    Fraternamente CaterinaLD

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    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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    Caterina63
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    00 02/09/2009 09:19

    Un grazie a don Giosy Cento per la sua missione pastorale CANORA [SM=g1740722]
    www.giosycento.it
    Grazie per la sua stupenda Associazione che unisce i Ragazzi del Cielo (morti negli incidenti stradali) e i Ragazzi della terra attraverso le sue canzoni ed opere edificanti...il collegamento lo trovate nella sezione dedicata ai giovani

    Simpatica questa canzone dedicata al Santo Padre.... [SM=g1740721]




    [SM=g1740736] [SM=g1740738]
    Fraternamente CaterinaLD

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    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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    00 06/04/2010 12:06
    Nella comunità ecclesiale si alza silenziosa ma forte la preghiera per il Papa e per la Chiesa in questo momento difficile della sua storia. Suonano profetiche le parole di Benedetto XVI, 5 anni fa, nella Messa di inizio Pontificato: “pregate per me, perché io non fugga, per paura, davanti ai lupi”.

    Sono decine di migliaia i pellegrini che in questi giorni sono giunti da tutto il mondo a Roma per mostrare il loro affetto e la loro vicinanza al Papa nelle feste pasquali, culmine dell’anno liturgico. Né cessano di arrivare attestati di solidarietà: il cardinale Giovanni Lajolo, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, ricorda che il Papa “ha fatto tutto quello che poteva fare contro” gli abusi, e parla di “odio contro la Chiesa cattolica”. A quest’odio – aggiunge - bisogna rispondere come Gesù sulla Croce, col perdono. Il cardinale spagnolo Julían Erranz, presidente della Commissione Disciplinare della Curia Romana, spiega i motivi di questi attacchi col fatto che il Papa difende la vita e la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, in un mondo in cui lobby potenti vogliono imporre tutt’altro.
     
    Intanto, si affacciano i primi segnali preoccupanti: sulle mura di una Chiesa in provincia di Viterbo sono apparse scritte anticattoliche. In Germania, il vescovo di Münster, Felix Genn, è stato aggredito da uno squilibrato durante la Messa di Pasqua. In varie celebrazioni in Europa gruppi di manifestanti o singoli hanno cercato di disturbare i riti pasquali con insulti e altro. E c’è chi teme che la campagna mediatica di odio anticattolico possa degenerare. D’altra parte già nell’antica Roma i cristiani venivano accusati di orrendi crimini, d’infanticidio e cannibalismo, così veniva intesa l’Eucaristia, e di rapporti incestuosi, come veniva considerato il rituale abbraccio di pace tra fratelli e sorelle. E le folle, aizzate dalle calunnie dei potenti, linciavano i cristiani.




    ATTENZIONE.... dall'inghilterra un nuovo attacco di protesta al Papa....e noi vi offriamo un nuovo sito di sostegno a Benedetto XVI....

    fatelo conoscere!!!



    Support The Pope

    Oramai l’anti cattolicesimo è dilagante. E con esso l’anti ratzingerianesimo. Perché Ratzinger dà fastidio. Il motivo lo scrissi qui due settiane fa (”Benedetto, cinque anni sotto attacco. Da Ratisbona ai lefebvriani, dal Concilio alla pedofilia. Senza lo scudo mediatico di Wojtyla, il Papa professore governa “con il pensiero e la preghiera”. Apparenza debole e contenuti forti. L’accusa di tornare al passato“).

    In questa Papafobia oggi è l’Inghilterra a distinguersi. Lo fa con una petizione delirante. Questa: “ProtestthePope“.

    Così, vi confesso una cosa. Che io da oggi sto con loro:Support The Pope“. E voi?

    Pubblicato su palazzoapostolico.it martedì 6 aprile 2010




    e noi? chiede Paolo Rodari.....è ovvio: stiamo con il Papa!

    Dalla scristianizzazione non si poteva che ripescare l’anticattolicesimo trovando in Ratzinger, Benedetto XVI il capro espiatorio per portare avanti battaglie assurde e prive di buon senso…
    Il Papa non tremerebbe mai di fronte a queste battaglie, ma di certo soffrirebbe se fosse lasciato solo e non certo per paura, ma per timore delle nostre anime…
    Viva il Papa, viva il Dolce Vicario di Cristo in terra, con Lui andiamo sul Calvario fino al Golgota




    [Modificato da Caterina63 06/04/2010 14:38]
    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
    Maestro dell’Ordine)
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    Caterina63
    Post: 39.989
    Sesso: Femminile
    00 11/04/2010 21:37
    [SM=g1740738]


    In 5.000 con il Cardinale Crescenzio Sepe per la ‘Giornata di Preghiera per il Papa’. L’Arcivescovo di Napoli: “Con le calunnie a Benedetto XVI nuovi chiodi trafiggono Gesù sulla Croce”



    CITTA’ DEL VATICANO - “Ogni volta che il Santo Padre viene calunniato, come purtroppo sta avvenendo molto frequentemente in questo ultimo periodo, nuovi dolorosissimi chiodi trafiggono Gesù sulla Croce”.

    Il Cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo Metropolita di Napoli, è parso visibilmente scosso dalle recenti polemiche sulla pedofilia che sono arrivate a colpire persino - vergognosamente - Benedetto XVI, e sabato sera a Battipaglia, in provincia di Salerno, dove si è recato per ritirare il Premio ‘Testimoni di Santità’ conferitogli dall’Associazione Cattolica Internazionale ‘Tu es Petrus’ nell’ambito di un’apposita ‘Giornata di Preghiera per il Papa’ alla quale hanno preso parte oltre 5.000 fedeli, non ha mancato di esprimere la sua solidarietà al Vicario di Cristo in terra. “Conosco il Pontefice da quando era Cardinale.
    Io facevo parte della sua Congregazione per la Dottrina della Fede e lui di quella che guidavo io all’epoca, quella per l’Evangelizzazione dei Popoli. Il nostro rapporto è stato sempre contraddistinto da una cordialità e confidenzialità. Di lui ho sempre ammirato, oltre all’elevatissimo spessore culturale e spirituale, una mitezza fuori dal comune. Benedetto XVI è un uomo buono. Lo è sempre stato. Ed ha sempre lottato contro le ingiustizie. Ora, da Papa - ha rimarcato il Cardinale Sepe -, sta continuando il lavoro iniziato da Cardinale per fare pulizia nella Chiesa. E ci sta riuscendo perfettamente. Chi asserisce o crede il contrario, non conosce il Papa e stravolge la realtà dei fatti”.

    Ma Benedetto XVI come sta affrontando questo periodo? “Il Santo Padre - ha evidenziato l’Arcivescovo di Napoli - è consapevole di portare una grande Croce, ma è altrettanto certo - come noi - che dopo la Passione, arriva sempre la Pasqua di Risurrezione. Sarà così anche per lui. La verità da molti ignorata, presto gli darà ragione. A noi il compito di stringerci intorno al Papa, di pregare per lui, di non fargli mancare il nostro affetto e la nostra solidarietà”. A fare gli onori di casa alla cerimonia di sabato, l’organizzatore dell’evento, il Presidente di ‘Tu es Petrus’ e Direttore di www.papanews.it, il vaticanista Gianluca Barile (nella foto con Sepe).

    Al suo arrivo, dopo aver visitato il vicino Santuario di ‘Santa Maria della Speranza’, Patrona di Battipaglia, il cui culto proviene proprio da Napoli, il Cardinale è stato accolto nella Chiesa Madre di ‘Cristo Redentore’ con solenni canti in latino e da migliaia di palloncini e bandierine bianchi e gialli simboleggianti i colori vaticani. Il porporato - dopo aver presieduto la Santa Messa con i sacerdoti stimmatini responsabili della Parrocchia -, ha quindi ricevuto il Premio ‘Testimoni di Santità’ dalle mani di Barile, consistente in un’icona di Nostro Signore in stile bizantino (per richiamare, anche, l’impegno del Cardinale Sepe in ambito ecumenico).

    Durante il suo discorso, Barile ha richiamato i presenti a stringersi intorno al Pontefice, citando frasi di San Luigi Orione (‘Il nostro Credo è il Papa’), di Sant’Ignazio di Loyola (‘Bisogna essere obbedienti al Papa come cadaveri nelle sue mani’) e di San Pio X (‘Vi chiameranno papisti, retrogradi, intransigenti, clericali: siatene fieri!). Poi, il vaticanista, che ha portato il saluto del Presidente Onorario di ‘Tu es Petrus’, il Cardinale José Saraiva Martins, si è scagliato contro coloro che vorrebbero dipingere Benedetto XVI “come il capo di un’associazione a delinquere dedita alla violenza sessuale ai danni di bambini e adolescenti”.

    La Chiesa cattolica, ha scandito Barile, “non è rappresentata da una banda di indemoniati e malvagi che non avrebbero mai dovuto indossare l’abito sacerdotale, ma da milioni di religiosi e laici che portano il Vangelo e la carità di Cristo in tutto il mondo, aiutando gli ultimi e favorendo la Pace”. A quel punto, il vaticanista Presidente di ‘Tu es Petrus’ ha esortato i fedeli a non cadere nell’errore di “fare continui paragoni tra Benedetto XVI e Giovanni Paolo II, sempre e comunque a scapito del primo: neanche Papa Wojtyla lo avrebbe voluto”.

    Il Cardinale Sepe ha applaudito, con ampi cenni di consenso. Il porporato ha poi ripreso la parola per ricordare proprio il Pontefice polacco a cinque anni dal ritorno alla Casa del Padre. “Era il Papa delle cose impossibili. Un esempio: il Giubileo del 2000. Quando mi affidò l’incarico di organizzatore, mi sembrava un’impresa quasi inumana. Sappiamo che andò tutto bene. Un giorno salii a casa di Giovanni Paolo II e gli dissi: ‘Padre Santo, Dio ha tenuto il suo dito sulle nostre teste perché il Giubileo riuscisse in pieno’. Lui fece un lungo silenzio, io pensai di essermi espresso male. Papa Wojtyla ti fissava raramente negli occhi, ma quando lo faceva, ti fulminava. Mi fissò e mi fulminò. Quindi rispose: ‘Dio c’ha messo non un solo dito ma tutta la mano’. E sorrise. Era davvero un Santo”.

    Altrettanto grande, ha osservato il Cardinale Sepe, “si è rivelato Benedetto XVI, un Papa in prima linea in difesa della Vita e della Famiglia, cioè dei cosiddetti ‘valori non negoziabili’, che non si farà certamente intimidire da chi vorrebbe screditarlo agli occhi del popolo cristiano e dell’opinione pubblica”. Un Papa, ha concluso il porporato, “estremamente dolce, tanto che non di rado mi sono permesso di consigliargli di essere un attimino più severo almeno verso chi lo calunnia”.


    [Modificato da Caterina63 11/04/2010 21:41]
    Fraternamente CaterinaLD

    "Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
    (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
    Maestro dell’Ordine)