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Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Le basi per la Nuova Evangelizzazione nell'Anno della Fede con la Dottrina e il Catechismo

Ultimo Aggiornamento: 16/01/2013 18:57
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09/03/2012 12:01
 
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Benedetto XVI

(Benedetto XVI Messaggio per la Quaresima 2012)

proseguiamo da sopra

fonte: La Chiesa Cattolica - la sua dottrina - Vol.II - con Imprimatur Vescovile - Trieste 1886

Mescolato anch'io con gli Apostoli, nel Cenacolo, sentirò quelle dolci parole di Gesù, Dio nostro: < amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi > (Gv.15,12).

- La Comunione dei Santi

 

1) Quali nozioni e quali prove della Comunione dei Santi?

 

La Chiesa Cattolica è una Istituzione Divina e perciò è Istituzione di Santificazione: essa santifica l'uomo nel Battesimo quando lo accoglie; gli ridona la perduta santità nel Sacramento della Penitenza quando il battezzato, pentito e convertito, si riconcilia con Dio; aumenta la santità delle sue membra cogli altri Sacramenti, specialmente con la Divina Eucaristia presa nello stato di grazia. Chi corrisponde alle premure della Chiesa diventa Santo, né lo diventa morendo, ma se lo è tale in vita giacché la morte non santifica nessuno, perciò semmai "si muore santi" o come si dice "in odore di santità"; e chi muore santo, se tale santità è perfetta, l'anima subito gode della beatitudine eterna, se tale ancora non lo è, lo diventerà dopo essersi reso degno con la purificazione in Purgatorio.

Imperciocché diciamo che la Chiesa Universale di Cristo opera in tre parti:

a. Chiesa militante (combattente), cioè siamo noi, viventi sulla terra, combattenti ogni giorno per la "buona battaglia", combattenti i nostri vizi e le nostre cattive inclinazioni, e combattenti con la Missione della Chiesa nel mondo;

b. Chiesa purgante, giacché le Anime del Purgatorio pur non potendo fare nulla per sé stesse, esse pregano per noi;

c. Chiesa trionfante, i Beati nel Cielo, le miriadi di Santi che ci hanno preceduto.

L'intima unione che passa tra queste "tre" Chiese si chiama Comunione dei Santi.

 

2) La Comunione dei Santi è un dogma di fede contenuto nel Simbolo Apostolico (Sanctorum Comunionem), ed espresso chiaramente nella S. Scrittura e nella Tradizione. Questa Comunione si esplica con una mutua dilezione e del mutuo soccorso fra le membra la cui descrizione ci viene fornita in diversi esempi dall'Apostolo S. Paolo: "Sicut enim in uno corpore multa membra habemus, omnia autem membra non eundem actum habent, ita multi unum corpus sumus in Christo, singuli autem alter alterius membra. / Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e queste membra non hanno tutte la medesima funzione, così anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e ciascuno per la sua parte siamo membra gli uni degli altri" (Rom.12,4-5). San Paolo spiega che Gesù Cristo è il Capo per mezzo del quale tutto il corpo della Chiesa compaginato e connesso, per mezzo dei Sacramenti e della dottrina, mediante l'opera assegnata ai singoli membri, avente ognuno il proprio specifico ruolo, riceve incremento nella carità imperciocché Dio ha fatto nel corpo umano diverse membra, acciocché in esso non vi sia discordia, ma che tutte concorrano, vicendevolmente, per aiutarsi nella santificazione e nel crescere insieme:" Sed Deus temperavit corpus, ei, cui deerat, abundantiorem tribuendo honorem, ut non sit schisma in corpore, sed idipsum pro invicem sollicita sint membra. Et sive patitur unum membrum, compatiuntur omnia membra; sive glorificatur unum membrum, congaudent omnia membra. Vos autem estis corpus Christi et membra ex parte / Ma Dio ha composto il corpo, conferendo maggior onore a ciò che ne mancava, perché non vi fosse disunione nel corpo, ma anzi le varie membra avessero cura le une delle altre. Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui. Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte" (1Cor.12,24-27).

Non si dica che l'Apostolo parla solamente della Chiesa militante, imperciocché quelli che vivendo sulla terra sono membri di Gesù Cristo, cessano forse di esserlo quando sono in Cielo, o nel Purgatorio? O non si uniscono piuttosto maggiormente a Lui e per mezzo di Lui con le membra della Chiesa militante? Forse che la morte possa spezzare il vincolo della carità faticosamente raggiunto dalle membra santificate? Scrive S. Paolo: "Quis nos separabit a caritate Christi? Tribulatio an angustia an persecutio an fames an nuditas an periculum an gladius? Sicut scriptum est: Propter te mortificamur tota die, aestimati sumus ut oves occisionis ”. Sed in his omnibus supervincimus per eum, qui dilexit nos. Certus sum enim quia neque mors neque vita neque angeli neque principatus neque instantia neque futura neque virtutes neque altitudo neque profundum neque alia quaelibet creatura poterit nos separare a caritate Dei, quae est in Christo Iesu Domino nostro. / Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Proprio come sta scritto:Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello. Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né principati, né presente né avvenire, né potenze, né altezza né profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore" (Rm.8,35-39).

Tutta la Tradizione della Chiesa rende poi ampia testimonianza di questo dogma. Fino dai tempi apostolici troviamo la venerazione ed invocazione dei Santi e al tempo stesso anche il Suffragio per le Anime dei Defunti, le liturgie più antiche ed i SS. Padri di tutti i tempi ne parlano e lo insegnano. San Cipriano scrive: "Siamo ricordevoli l'uno dell'altro, concordi ed unanimi sempre, l'uno per l'altro preghiamo; e se alcuno di noi per disposizione della bontà Divina sarà partito prima, continui presso il Signore la nostra dilezione, non cessi l'orazione presso la misericordia del Padre pei nostri fratelli e per le nostre sorelle" (S. Cypr. ad Cornel. Pap. - Ed.Paris 1725 pag.96).

 


[SM=g1740771] continua...

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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