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26/10/2012 14:10 | |
8. Che cosa ci si aspetta da noi?Dovremmo fare del nostro meglio per apprezzare la lingua che la Chiesa usa nella liturgiae unire i nostri cuori e le nostre voci, seguendo le indicazioni di ogni Rito liturgico. Nontutti sanno il latino, ma i fedeli laici possono almeno imparare le risposte più semplici inlatino. I sacerdoti dovrebbero prestare più attenzione al latino, celebrando una Messa inlatino di tanto in tanto. Nelle grandi chiese dove si celebrano molte Messe la domenica onei giorni festivi, perché non celebrare una di queste Messe in latino? Nelle parrocchie ruraliuna Messa latina dovrebbe essere possibile, diciamo una volta al mese. Nelle assembleeinternazionali, il latino diventa ancora più urgente. Ne consegue che i seminari dovrebberoprestare attenzione a preparare e a formare i sacerdoti anche all'uso del latino (3I)Tutti i responsabili delle traduzioni in lingua volgare dovrebbero sforzarsi di fornire il meglio,seguendo la guida dei documenti della Chiesa, specialmente l'Instructio «Liturgiamauthenticam». L' esperienza insegna che non è superfluo osservare che i sacerdoti, idiaconi e quanti proclamano i testi liturgici, dovrebbero leggerli con chiarezza e con ladovuta reverenza.La lingua non è tutto. Ma è uno degli elementi più importanti che necessitano diattenzione per buone celebrazioni, che siano belle e ricche di fede.È un onore per noi diventare parte della voce della Chiesa nella preghiera pubblica. Labeata Vergine Maria, Madre del Verbo fatto carne, i cui misteri celebriamo nella sacraliturgia, ottenga per tutti noi la grazia di fare la nostra parte per partecipare con il canto allelodi del Signore sia in latino che in volgare.+ Francis Card. ArinzePrefetto della Congregazioneper il Culto Divino(1) CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Costituzione sulla sacra Liturgia «Sacrosanctum Concilium», del 4-12-1963, n.7.(2) SANT'Aurelio AGOSTINO, Esposizione sul salmo 85, 1, in IDEM, Enarrationes in Psalmos. Esposizione sui Salmi, testolatino dell'Edizione Maurina ripresa sostanzialmente dal Corpus Christianorum, traduzione, revisione e note illustrative a cura diVincenzo Taralli, vol. II. Città Nuova. Roma 1970, pp. 1242 – 1289(3) Cfr. MONSIGNOR ~-GEORGES MARTIMORT (1911-2000) (a cura di), La Chiesa in preghiera. Introduzione alla Liturgia,vol. I, I Principi della Liturgia, trad. it. Queriniana, Brescia, 1987, pp. 182-188(4) Cfr. BEATO GIOVANNI XXIII, Costitutio Apostolica de Latinitatis studio provehendo «VeterumSapientia», del 22-2-1962,nn. 5, 6 e 7, in Discorsi Messaggi Colloqui del Santo Padre Giovanni XXIII, vol. IV, pp. 965-973 (pp. 971-973).(5) BENEDETTO XVI, Saluto ai docenti e agli studenti della Facoltà di Lettere Cristiane e Classiche della PontificiaUniversità Salesiana, del 22-2-2006, in L'Osservatore Romano. Giornale quotidiano politico religioso, Città del Vaticano 23-2-2006.(6) CONCILIO ECUMENICO VATICANO Il, Costituzione sulla sacra Liturgia «Sacrosanctum Concilium», cit., n. 113.(7) Cfr. PAOLO VI, Discorso alle «Scholae Cantorum» dell'Associazione Italiana Santa Cecilia per la Musica Sacra, del 25-9-1977, in Insegnamenti di Paolo VI, vol. XV, pp. 866-868.(8) Cfr. SAN Pio X, Motu proprio «Tra le sollecitudini» sulla musica sacra, del 22-111903, n. 3, in Tutte le encicliche e iprincipali documenti pontifici emanati dal 1740.250 anni di storia visti dalla Santa Sede, a cura di Ugo Bellocchi, vol. VII,PioX(1903-1914), Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 1999, pp. 49-56 (p. 51).(9) Concilio Ecumenico VATICANO 11, Costituzione sulla sacra Liturgia «Sacrosanctum Concilium», cit., n. 116.(10) Cfr. SERVO DI Dio GIOVANNI PAOLO II, Chirografo «Mosso dal vivo desiderio» per il centenario del Motu proprio«Tra la sollecitudini» sulla musica sacra, del 22-11-2003, in Insegnamenti di Giovanni Paolo II, vol. XXVI, 2, nn. 4 – 7; e Idem,Lettera Apostolica “Lo Spirito” del 4-12-2003, n.4(11) Cfr. BENEDETTO XVI, Discorso ai partecipanti al Congresso Internazionale dei «Pueri Cantores », del 30-12-2005, inInsegnamenti di Benedetto XVI, vol. I, pp. 1136-1137.(12)CONCILIO ECUMENICO VATICANO 11, Costituzione sulla sacra Liturgia «Sacrosanctum Concilium», cit., n. 36 § I.(13)IDEM, Decreto sulla formazione sacerdotale «optata totius», del 28-10-1965, n. 13.(14) Codice di Diritto Canonico, can. 928, Testo ufficiale e versione italiana sotto il patrocinio della Pontificia UniversitàLateranense e della Pontificia Università Salesiana, Unione Editori Cattolici Italiani, terza edizione riveduta, corretta eaumentata, Roma 1997, p. 681.(15)Cfr. Concilio Ecumenico VATICANO II, Costituzione sulla sacra Liturgia «Sacrosanctum Concilium», cit., nn. 36, 54, 63,(16) Ibid., n. 54(17) ) Ibid., n. 101(19)Cfr. De praefatione in Missa [lettera del card. segretario di Stato Amleto Giovanni Cicognani (1883-1973) al card.Giacomo Lercaro (1891-1976)], 27-4-1965, in DON REINER KACZYNSKI (a cura di), Enchiridion DocumentorumkstaurationisLiturgiche,vol. I, (19631973), Marietti, Torino 1976, ristampa a cura delle C.L.V. Edizioni Liturgiche,Roma 1990, n. 30, p. 129.(20) Cfr. l'intero sviluppo, in MONSIGNOR A. G. MARTIMORT, Op. cit., pp. 186-188.(21)Concilio ECUMENICO VATICANO II, Costituzionesulla sacra Liturgia «Sacrosanctum Concilium», cit., n. 14.(22)CONGREGATIO DE CULTU Divino ET DISCIPLINA SACRAMENTORUM, De usu linguarum popularum in librisliturgiae romance edendis Instructio Quinta «Ad executionem Constitutionis Concilii Vaticani Secundi de Sacra Liturgia retteordinanda» (Ad Const. art. 36) «Liturgiam authenticam», del 28-3-200 1, n. 3, in Enchiridion Vaticanum. Documenti ufficiali dellaSanta Sede, vol. 20, 2001, EDB. Edizioni Dehoniane Bologna, Bologna 2004, pp. 276-371 (p. 279). larum in libris liturgiaeromance edendis Instructio Quinta «Ad executionem Constitutionis Concilii Vaticani Secundi de Sacra Liturgia retteordinanda» (Ad Const. art. 36) «Liturgiam authenticam», del 28-3-200 1, n. 3, in Enchiridion Vaticanum. Documenti ufficialidella Santa Sede, vol. 20, 2001, EDB. Edizioni Dehoniane Bologna, Bologna 2004, pp. 276-371 (p. 279).(23) Ibid., n. 20, p. 293.(24) cfr. Ibid., n. 25, p. 247(25)BENEDETTO XVI, Message on occasion of the recent meeting of the «Vox Clara Committee», del 9-11-2005, inNotitiae. Congregatio de CultuDivino et Disciplina Sacramentorum, n. 471-472. Città del Vaticano novembre-dicembre2005, pp. 557-558 (p. 557).(26) Congregatio de Cultu Divino et Disciplina Sacramentorum De usu linguarum popularum in libris liturgiae romanceedendis Instructio Quinta «Ad executionem Constitutionis Concilii Vaticani Secondi de Sacra Liturgia retteordinanda» (Ad Const. art. 36) «Liturgiam authenticam», cit., n. 47, p. 315.(27) Cfr. CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Costituzione sulla sacra Liturgia Sacrosanctum Concilium,cit. n. 9(28) SERVO DI Dio GIOVANNI PAOLO II, Discorso ai Vescovi statunitensi della California, del Nevada e delleHawaii in visita «elimina», del 4-12-1993, in Insegnamenti di Giovanni Paolo 11, vol. XVI, 2, pp. 1397-1403 (pp. 1399-1400).(29) Cfr. CONCILIO ECUMENICO VATICANO II,Costituzione sulla sacra Liturgia «Sacrosanctum Concilium», cit., n. 36 §§ 3-4; Codice di Diritto Canonico, can. 838,ed. cit., pp. 627 e 629; e CONGREGATIO DE CULTU DIVINO ET DISCIPLINA SACRAMENTORUM, De usulinguarum popularum in libris liturgiae romance edendis Instructio Quinta «Ad executionem ConstitutionisConcilii Vaticani Secundi de Sacra Liturgia rette ordinanda» (Ad Const. art. 36) «Liturgiam authenticam», cit., n.80, p. 337.(30) CONGREGAZIONE PER IL CULTO DIVINO E LA DISCIPLINA DEI SACRAMENTI, Istruzione«Redemptionis sacramentum» su alcune cose che si devono osservare ed evitare circa la SantissimaEucaristia, del 25-3-2004, n. 59, in Enchiridion Vaticanum. Documenti ufficiali della Santa Sede, vol. 22,2003-2004,EDB. Edizioni Dehoniane Bologna, Bologna 2006, pp. 12921403 (p. 1333); cfr. pure Principi e norme per l'uso del Messaleromano, del 20-4-2000, n. 24, ibid., vol. 19, 2000, EDB. Edizioni Dehoniane Bologna, Bologna 2004, pp. 112-319 (p. 137).(11) Cfr. XI ASSEMBLEA GENERALE ORDINARIA DEL SINODO DEI VESCOVI, L'Eucaristia: fonte e culminedella vita e della missione della Chiesa, Roma 2-23 ottobre 2005, Proposizione 36, L'uso del latino nelle celebrazioniliturgiche: [«Nella celebrazione dell'Eucaristia durante gli incontri internazionali, oggi sempre più frequenti, permeglio esprimere l'unità e l'universalità della Chiesa, si propone:«— di suggerire che la (con)celebrazione della Santa Messa sia in latino (eccetto le letture, l'omelia e lapreghiera dei fedeli). Così pure siano recitate in latino le preghiere della tradizione della Chiesa ed eventualmenteeseguiti brani del canto gregoriano;«— di raccomandare che i sacerdoti, fin dal Seminario, siano preparati a comprendere e celebrare la SantaMessa in latino, nonché a utilizzare preghiere latine e a saper valorizzare il canto gregoriano;«— di non trascurare la possibilità che gli stessi fedeli siano educati in questo senso»] «www.vatican.va/news–services/press/sinod o/documents/bollettino 21 xi-ordinaria-2005/ 01 italiano/b31 0 I.htn-AFraternamente CaterinaLD
"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine) |