È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Sinodo dei Vescovi INSTRUMENTUM LABORIS evangelizzazione e trasmissione della fede

Ultimo Aggiornamento: 28/10/2012 17:04
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.989
Sesso: Femminile
14/10/2012 20:58
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota

Sul Concilio e le sue commemorazioni che si incrociano, Le Figaro parla di bilancio della Chiesa senza concessioni

 
Il testo che segue è tradotto da Le Figaro di ieri e contiene molte interessanti annotazioni e sottolineature su quanto di nuovo sembrerebbe delinearsi dalle prime battute del sinodo sulla «nuova evangelizzazione» appena apertosi con gli inevitabili riferimenti al concilio Vaticano II, del cui cinquantennale oggi iniziano le celebrazioni.
 
Ebbene, di nuovo io noto solo il fatto che «una diga di silenzio sembra aver ceduto»; ma per il resto il Papa lancia un messaggio forte e chiaro sul «fare la Chiesa», per poi tornare alla imprescindibile bussola costituita dal concilio e invita con vigore a riprenderne i documenti, sfrondati della successiva «massa di pubblicazioni» che li hanno oscurati.


Vaticano II: il bilancio della Chiesa senza concessioni

Nel corso del sinodo, i vescovi si lanciano in una critica senza precedenti dell'evengelizzazione dopo cinquant'anni.
A Roma, l'anniversario del concilio Vaticano II non è stato contrassegnato dall'euforia. Le cerimonie romane, in questo 11 ottobre, si susseguiranno ma, a cinquantanni dall'apertura di questo concilio, non c'è alcun entusiasmo.
Il bilancio è abbastanza buio: l'“aggiornamento” della Chiesa cattolica voluto da Giovanni XXIII pone oggi più problemi di quanti non se ne siano potuti risolvere. Finora relativamente tabu, o confiscato dai tradizionalisti, il discorso critico sui frutti del concilio ormai è fatto proprio pubblicamente dai vescovi moderati. Una diga di silenzio sembra aver ceduto secondo quanto dimostrano i primi tre giorni di dibattito nell'ambito del sinodo sulla « nuova evangelizzazione » in corso a Roma fino alla fine di ottobre.
 
Nella sala del sinodo, che riunisce 250 vescovi scelti e un centinaio di esperti e uditori giunti da ogni parte del pianeta, il Vaticano II certamente non è sulle labbra di tutti. Ma se Benedetto XVI li ha convocati per promuovere la «nuova evangelizzazione» - già lanciata da Giovanni Paolo II nel 1983 - è perché la Chiesa cattolica soffre di «tepidezza» come egli stesso ha denunciato lunedì aprendo i lavori: «Il cristiano non deve essere tiepido, ha insistito il Papa. È il danno più grande per un cristiano.»
 
«Fare la Chiesa»
Egli ha anche fustigato una grande idea, falsa ai suoi occhi, ma scaturita dallo spirito conciliare, secondo la quale i cristiani ormai potevano «fare la Chiesa », cioè inventare una nuova Chiesa cattolica. Nessuno può «fare la Chiesa», ha ribattuto improvvisando davanti ai membri del sinodo. Ognuno deve soltanto  «far conoscere ciò che Cristo ha fatto». «La Chiesa, ha aggiunto, non comincia con quel che noi facciamo, ma con ciò che noi diciamo di Dio.» E Benedetto XVI conclude: «Gli apostoli non hanno creato la Chiesa con una costituzione, ma hanno pregato e atteso, perché sapevano che solo Dio stesso può creare la sua Chiesa»
 
Una idea sulla quale il Papa torna ancora una volta nel testo inedito pubblicato mercoledì (che potete leggere postato sopra). Egli racconta i suoi personali ricordi del concilio Vaticano II che rimane une «bussola» per i cristiani. Mercoledì mattina egli ha ancora insistito, durante l'udienza generale «Bisogna tornare ai testi del concilio liberandoli da una massa di pubblicazioni che, spesso, invece di farli conoscere, li hanno nascosti»
 
Riscoprire dunque il vero concilio ma, nel frattempo, il quadro delineato dai relatori dei vari continenti sulla situazione della Chiesa cattolica è inquietante. Il cardinal Peter Erdö, arcivescovo di Budapest in Ungheria e presidente del Consiglio delle conferenze Episcopali d'Europa, l'ha crudamente constatato: «Nella maggior parte del continente, aumenta l'ignoranza sulla fede cristiana», con  «una perdita della memoria e dell'eredità cristiane».
 
Di fatto, sono «i vescovi europei» che appaiono «i più depressi e demoralizzati», riferiscono gli osservatori del Vaticano incaricati di riferire alla stampa sui dibattiti. Da qui la necessità di trovare un nuovo vigore, ciò che ha spinto Benedetto XVI a lanciare in questo 11 ottobre un «anno della fede» perché gli sembra capitale che mezzo secolo dopo il concilio, i cattolici possano riscoprire la loro fede che essi conoscono male.
 
Egli ne ha affidato l'animazione a Mons. Rino Fisichella, un brillante prelato italiano che martedì ne riassumo lo spirito: «Si è troppo burocratizzata la vita sacramentale», egli afferma. Conseguentemente: «noi appariamo stanchi, ripetiamo formule obsolete che non comunicano la gioia dell'incontro con Cristo e siamo incerti sul cammino da prendere. Ci siamo chiusi su noi stessi, mostrando un'autosufficienza che impedisce agli altri di avvicinarci come una comunità viva e feconda, generante vocazioni». E precisa: «abbiamo perduto la credibilità. Oppressi dal controllo del nostro linguaggio, siamo timorosi quando prendiamo la parola». Ha richiamato dunque il sinodo a non guardare «il passato con nostalgia», né il futuro con «utopia» ma a condurre una «analisi lucida».
Jean-Marie Guénois
_____________________________
[Fonte: Le Figaro, 10 ottobre 2012]



Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:04. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com