Il problema dei 3 corpi: Attraverso continenti e decadi, cinque amici geniali fanno scoperte sconvolgenti mentre le leggi della scienza si sgretolano ed emerge una minaccia esistenziale. Vieni a parlarne su TopManga.

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Magistero Cattolico in pillole, a piccole dosi ma indispensabile... (2)

Ultimo Aggiornamento: 06/02/2019 08:34
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29/07/2013 17:29
 
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[SM=g1740758] dai bellissimi antidoti di Rino Cammilleri:

 
I cattolici, oggi, vivono immersi nell’inquinamento. Come tutti, direte voi. Solo che I cattolici devono respirare un miasma in più. Quel “politically correct” contro il quale non esistono scafandri. Ma antidoti sì. Qui ne troverete qualcuno.


POVERI 2

Il mio Antidoto sui «poveri» ha suscitato un notevole dibattito, e anche qualche insulto da parte di cattolici di piatto ingegno che porgono l’altra guancia ai nemici di Cristo ma riservano tutta la loro indignazione per i correligionari. Nessuna meraviglia, certi esempi vengono dall’alto. Servili col mondo e spietati con chi conta poco o nulla.
Insomma, clericali. Vabbe’, dicevo dei «poveri». Diversi anni fa Antonio Frajese, compianto giornalista televisivo (prese a calci in diretta il noto disturbatore Paolini), si travestì da accattone e, nel reportage che ne seguì, rivelò quanto aveva guadagnato con quella trovata. Tanto. Addirittura uno dei racconti di Sherlock Holmes è dedicato allo stesso argomento: la sparizione di un impiegato che, l’investigatore scoprì poi, guadagnava molto di più come questuante. Sotto casa mia un vecchietto in stampelle mi strappava il cuore finché la mia portinaia non mi rivelò che la moglie era impiegata alle poste e lui, in quel modo, si era comprato diversi appartamenti.
A Milano, dove il metro quadro costicchia. Quando ero giovane e fresco di conversione, da buon neofita “adottai” una mendicante che mi impietosiva col suo vistosissimo gozzo. Convinsi un mio amico chirurgo a visitarla –e operarla- gratis.
Ma al momento convenuto lei non si presentò: avrebbe perso la possibilità di impietosire. Tempo dopo, alla stazione ferroviaria incontrai un giovane con la testa fasciata. Chiedeva l’elemosina e io divisi con lui tutto quel che avevo in tasca: duemila lire, mille per uno. Colpito dalla mia generosità, mi rivelò che quella fasciatura era fasulla. Lo rimproverai indignato. Lui allora mi prese una mano e mi fece toccare il suo cranio: sentii al tatto una profonda fessura. Disse che non era in grado di lavorare perché quel trauma ogni tanto lo faceva svenire.
Io, sconvolto, gli diedi anche le altre mille lire. Passò un anno e partii per il servizio militare. Mi assegnarono a un comando di stazione ferroviaria. Un giorno, mentre chiacchieravo col poliziotto dell’ufficio adiacente, vidi da lontano passare quel famoso giovane: aveva la testa fasciata ma anche il gesso a una gamba. Raccontai al poliziotto del mio incontro, l’anno prima, con lui. Il poliziotto, ridendo, mi disse che quello lì stava benissimo: ogni mattina passava dall’ospedale, si faceva dare i gessi o le fasciature avanzate, poi prendeva il treno e andava a impietosire la gente di un’altra città. E’ vero, non tutti i napoleonici erano ladri ma Bonaparte sì. Oggi il cibo e i vestiti si buttano, non siamo più ai tempi di san Martino.
E sia la Chiesa che lo Stato rendono del tutto superfluo l’accattonaggio di strada. I bisognosi veri li conosce solo il parroco, perciò le offerte dei cattolici vadano a lui e non siano disperse nei centesimi che zingari e postulanti vari pietiscono ogni giorno. Darglieli può farci sentire «buoni», ma alimenta il racket. Sono considerazioni, queste, di semplice buonsenso, quel buonsenso che una volta veniva predicato dal pulpito ma oggi non più per paura (sì, paura) dell’impopolarità. Io non ho alcuna popolarità da difendere e del giudizio dei bigotti me ne frego.
Ho scelto il cristianesimo perché è una religione virile, coraggiosa e controcorrente, che giudica il mondo e non se ne fa condizionare. E se c’è da rimetterci il collo come il Battista che rimproverava apertamente Erode, o come Cristo che alzava la voce contro gli ipocriti politicamente corretti, ebbene, era nei patti.



POVERI


Perché non c’è chiesa senza almeno uno zingaro davanti a chiedere soldi? Perché non c’è banca che abbia un mendicante davanti alla porta? Eppure, sarebbe più logico che gli accattoni ronzassero dove c’è tanto denaro.
Eh, questuanti sì, fessi no.
Dalla porta della banca li caccerebbero a pedate, mentre nelle chiese, con la menata quotidiana dei «poveri», i fedeli non hanno cuore di tirare dritto di fronte alla «povertà». Che gli zingari siano poveri, certo, è tutto da dimostrare. E’ vero che la crisi c’è, lo si vede specialmente a Milano, dove vivo, e che ha il più alto tasso italiano (e forse europeo) di microcriminalità. I negri, per esempio, da vuccumprà si sono trasformati in accattoni tout court e stazionano davanti alle panetterie e ai bar più frequentati. Davanti alle chiese non vanno, perché con gli zingari finirebbe a coltellate. Ma la petulanza congenita rimane inalterata (che sia una caratteristica etnica?).
Quelli di loro che tuttavia continuano a fare i vuccumprà si sono specializzati in libri di argomento africano, cioè la solita storia del «bovero negro» che colpevolizza l’Occidente ricco e obeso anziché quelle bestie tribali da cui si fa governare nel Continente Nero. Li trovate tutti, guarda un po’, davanti alla Libreria San Paolo, dietro al Duomo. Se entri o esci ti si avventano addosso come mosche cavalline e non ti mollano finché, rinunciando alla tua carità cristiana, non li mandi a quel paese in malo modo. Chissà perché, sono convinti che uno che ha appena comprato un libro «cattolico» ne debba comprare subito un altro perché il papa ha appena sognato una Chiesa povera per i poveri.
Io, che sono un cattivo cattolico e i cosiddetti «poveri» mi stanno sull’anima, li mando sempre a quel paese in malo modo, e ciò da anni. Ma, si sa, come per un bianco tutti i negri sono uguali, così è per loro e non hanno mai memorizzato la mia faccia, altrimenti non perderebbero più tempo con me. La Libreria San Paolo di Milano perciò ha visto rarefarsi le mie visite, ridotte ormai allo stretto necessario. Anch’io ho un sogno: una Chiesa che la smetta di tormentare i fedeli sui «poveri» e che proclami dai pulpiti di non dare un accidente agli accattoni, ma di dare solo alla Chiesa, ché ci pensa lei ai poveri. Ps.: chiamo zingari i nomadi e negri gli africani perché sono politicamente scorretto, non sono statunitense e nemmeno «liberal», sono italiano e ho imparato la mia lingua materna sul dizionario.
La mia canzone preferita degli anni Cinquanta è «Io sono il vento», cantata da Arturo Testa, che così cominciava: «Zingaro chi sei? Figlio di Boemia…». Negli anni Sessanta amavo «Siamo i watussi, gli altissimi negri…» di Edoardo Vianello (ancora eseguitissima).




[SM=g1740733]


Terremoto Casamicciola del 1883, il terremoto che ha aperto il dibattito tra esperti

Casamicciola 1883. Il sisma tra interpretazione scientifica e scelte politiche

Il terremoto di Casamicciola del 1883 ha fatto sicuramente discutere molto gli esperti. Il sisma fu devastante per l’area dell’isola di Ischia ed i territori circostanti.  La scossa fu di magnitudo 5.8 scala momento e lascio dietro una lunga scia di morte, basti pensare che, per la sua violenza e drammaticità, il terremoto entrò in locuzioni come “Qui succede Casamicciola”, per dire che succede un putiferio. La discussione tra Scienza, modalità di soccorso e gestione dell’emergenza in quanto la notizia giunse a Napoli poche ore dopo ma la macchina dei soccorsi (anche a causa delle difficoltà nelle comunicazioni, non funzionando più il telegrafo), si mosse con una certa lentezza.

Immagine danni terremoto Casamicciola

Immagine danni terremoto Casamicciola



[SM=g1740733] questo anniversario mi ha fatto venire in mente il modo strano che ha oggi il mondo di condannare e giudicare il passato della Chiesa.....mi spiego meglio: nessuno rimprovera lo Stato o chiede allo Stato un mea culpa per i morti causati dai terremoti passati perchè, è ovvio, ti risponderebbero "ma che colpa ne avevano? e che c'entra lo Stato di oggi, mica c'era ieri, mica c'era la protezione civile, mica c'erano i soccorsi, la gente si arrangiava per come meglio poteva, oggi poi le costruzioni sono antisismiche ieri mica si potevano ancora fare...." ecc....
Ebbè certo! solo alla Chiesa di oggi si possono attribuire colpe di altri e soprattutto giudicare il passato con quanto si è acquisito oggi..... come dire, due pesi e due misure
.....


[SM=g1740771]

Pensieri di un prete zelante

 

Non vi è un apostolato più bello di una Messa celebrata bene e santamente. La rovina del mondo è dovuta principalmente alla Messa celebrata male! E' un orrore che non distrugge l'essenza della Messa, ma ne devasta la fioritura.
 
C'è tanto da purificare fra gli Ordini religiosi, tanto da rinnovare. Se si entrasse nei migliori ordini religiosi, oggi, a... spazzare un poco, si solleverebbe un uragano di polvere!
 
 
[c'è la necessità di] purificare la Chiesa degli elementi guasti. Perché tenere a forza tanti Sacerdoti nel seno della Chiesa, quando dovrebbero essere accompagnati fuori, direi quasi, con la banda e la grancassa, lieti tutti di liberare la Chiesa degli elementi marciti?
 
Studiando, lo confesso, mi sono accorto con pena della pericolosa deviazione degli studi moderni, che si orientano sempre più, dolorosamente, al razionalismo dissidente e alla filosofia tedesca
 
Bisognerebbe intensificare le preghiere e la devozione a Maria SS.ma, ma dolorosamente la devozione a Maria SS. è decaduta in tante anime, che credono, così, di avvicinare alla Chiesa i separati, quando, col loro atteggiamento, si avvicinano agli errori dei dissidenti e non se ne accorgono... E' una immensa pena per la povera anima mia.
 
Si stampano su riviste cattoliche e da Sacerdoti, errori, veri errori contro la Madonna e le cose più sante delle tradizioni della Chiesa. Si parla di aggiornamento ai tempi, ma c'è in realtà un aggiornamento al mondo ed allo spirito satanico. Non cooperate alla demolizione di quello che fa del vostro Ordine uno dei più belli della Chiesa. Rimanete puntello della Chiesa in questi tempi così pericolosi. Occorrono le parole che disse Pio XII ai Gesuiti: « O rimanete quali siete, nello spirito del fondatore, o è meglio che non siate più ». Parole di grande attualità per tutti gli Ordini religiosi.
 
 
[Pensieri di Don Dolindo Ruotolo (1882-1970), tratti da "Fui chiamato Dolindo che significa dolore"].

[SM=g1740771]
[Modificato da Caterina63 04/08/2013 11:19]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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