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Incontro alla Dottrina della Fede con le religiose Usa: confermata la “Valutazione dottrinale”

Ultimo Aggiornamento: 12/05/2015 09:18
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[SM=g1740758] Incontro alla Dottrina della Fede con le religiose Usa: confermata la “Valutazione dottrinale”



2013-04-15 Radio Vaticana
Si è svolto oggi in Vaticano l’incontro tra il prefetto e i superiori della Congregazione per la Dottrina della Fede con la presidenza della Conferenza delle Superiori religiose degli Stati Uniti d’America (Lcwr). Presente all’incontro anche l’arcivescovo di Seattle, mons. Peter Sartain, delegato della Santa Sede per la Valutazione dottrinale della Conferenza. Il servizio di Alessandro Gisotti:


In una nota dopo l’incontro, si sottolinea che il prefetto della Congregazione, mons. Gerhard Müller, ha incontrato per la prima volta la presidenza della Conferenza delle superiori religiose americane e ha quindi espresso la sua gratitudine per il grande contribuito dato dalle religiose alla Chiesa negli Stati Uniti, in particolare attraverso scuole, ospedali e istituzioni per i poveri. Il prefetto ha, quindi, evidenziato quanto affermato dal Concilio Vaticano II sull’importante missione delle religiose nel promuovere una visione di comunione ecclesiale fondata nella fede in Gesù Cristo e sugli insegnamenti della Chiesa, come fedelmente insegnato nel tempo sotto la guida del Magistero.

L’arcivescovo Müller ha poi ribadito che una Conferenza delle Superiori religiose come la Lcwr deve collaborare con la Conferenza episcopale locale e con i singoli vescovi. Per questo motivo, prosegue il comunicato, tali Conferenze restano sotto la direzione della Santa Sede. L’arcivescovo Müller ha dunque informato la presidenza delle religiose Usa di aver recentemente parlato della Valutazione dottrinale, stilata sull’organismo, con Papa Francesco, il quale ha riconfermato le conclusioni della Valutazione e il programma di riforma per la Conferenza delle superiori maggiori Usa.
E’ sincero desiderio della Santa Sede, conclude la nota, che questo incontro aiuti a promuovere una testimonianza integrale delle religiose, basata sul solido fondamento della fede e dell’amore cristiano così da preservare e rafforzarla per l’arricchimento della Chiesa e della società nelle generazioni a venire.


***************

[SM=g1740758] La Valutazione Dottrinale di cui si parla è la seguente firmata l'anno scorso dalla CdF (in sostanza si ribadisce un chiaro NO alle istanze innovatrici del gruppo - sacerdozio femminile, omosessualità, divorzi e aborti....-), e da questo comunicato appare evidente che da ora si comincia a fare un pò di pulizia.... si legga anche questo articolo.....

CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE

  

Dichiarazione
del Cardinale Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede
circa la Valutazione dottrinale della LCWR

 

La valutazione dottrinale della Leadership Conference of Women Religious (LCWR), pubblicata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, ha lo scopo di incoraggiare un rinnovamento paziente e collaborativo di questa Conferenza di Superiore Maggiori per offrire alle sue molteplici e lodevoli iniziative ed attività un più solido fondamento dottrinale.

Il primo passo per attuare i risultati della valutazione consiste pertanto in un incontro fra i Superiori della Congregazione e le Rappresentanti della LCWR. Tale incontro di persone offre la possibilità di esaminare il documento in parola in uno spirito di reciproco rispetto e collaborazione, nella speranza di evitare ogni eventuale incomprensione degli intenti e degli scopi del testo. In questo senso, esprimo altresì la mia gratitudine alle Rappresentanti della LCWR per la loro disponibilità e partecipazione ai lavori relativi alla valutazione dottrinale fin dal 2008, quando ebbi modo di comunicare loro l’intenzione della Congregazione di attuare un tale progetto.

Papa Benedetto XVI, nella sua Lettera Apostolica Porta Fidei, annunciando l’Anno della Fede, che inizierà nell’ottobre del 2012, ricorda che è la fede della Chiesa a sostenere ed animare la vita e la testimonianza dei cristiani: “Il rinnovamento della Chiesa passa anche attraverso la testimonianza offerta dalla vita dei credenti: con la loro stessa esistenza nel mondo i cristiani sono infatti chiamati a far risplendere la Parola di verità che il Signore Gesù ci ha lasciato”[1]. Ciò è ancor più vero  per coloro che offrono alla Chiesa e al mondo la testimonianza eloquente della loro consacrazione religiosa.

Dato che i temi immersi nella valutazione dottrinale implicano questioni essenziali per la fede, il Santo Padre ha dato alla CDF uno speciale mandato di collaborare con la LCWR, in vista di un rinnovamento dell’azione di questa Conferenza, concentrando la riflessione sui fondamenti dottrinali che stanno alla sua base. Questo processo implicherà necessariamente una comunicazione ed un coordinamento anche con la Conferenza Episcopale Statunitense, con la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica e con la Congregazione per i Vescovi.

L’intento principale della valutazione dottrinale consiste dunque in un sostegno alla LCWR negli USA per rafforzare una ecclesiologia di comunione, nella certezza che “la riscoperta gioiosa della fede potrà anche contribuire a consolidare l’unità e la comunione tra le diverse realtà che compongono la grande famiglia della Chiesa”[2].

Città del Vaticano, 18 aprile 2012.

 
 
[1] BENEDETTO XVI, Lett. Ap. Porta Fidei, n. 6.

[2] CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Nota con indicazioni pastorali per l’Anno della fede.


[SM=g1740771]


[Modificato da Caterina63 15/04/2013 19:11]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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[SM=g1740758]usando il traduttore di google è stato possibile comprendere, a grandi linee, il testo della "Valutazione dottrinale" che purtroppo, nel sito ufficiale della CdF è solo in inglese....

CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE



Dottrinale Assessment della Leadership Conference of Women Religious



I. Introduzione

Il contesto in cui si trova meglio l'attuale valutazione dottrinale della Leadership Conference of Women Religious negli Stati Uniti d'America è scandito da Papa Giovanni Paolo II nel post-sinodale Vita consecrata del 1996. Commentando il genio del carisma della vita religiosa nella Chiesa, il Papa Giovanni Paolo dice: "In fondatori e fondatrici vediamo un senso costante e viva della Chiesa, che si manifesta nella loro piena partecipazione in tutti gli aspetti della vita della Chiesa, e nella pronta obbedienza ai Pastori, specialmente al Romano Pontefice. In questo contesto di amore verso la Santa Chiesa 'la colonna e sostegno della verità' (1 Tm 3,15), ben si comprendono ... la piena comunione ecclesiale, che i Santi, fondatori e fondatrici, hanno condiviso in diverse e spesso difficili i tempi e le circostanze . Sono esempi che le persone consacrate devono fare costante riferimento, per resistere alle particolarmente forti spinte centrifughe e disgregatrici al lavoro oggi. Un aspetto peculiare della comunione ecclesiale è l'adesione di mente e di cuore al magistero dei Vescovi, una fedeltà che va vissuta onestamente e testimoniata con chiarezza davanti al Popolo di Dio da tutte le persone consacrate, soprattutto quelle impegnate nella ricerca teologica, l'insegnamento, la pubblicazione , la catechesi e l'uso dei mezzi di comunicazione sociale. Perché le persone consacrate hanno un posto speciale nella Chiesa, il loro atteggiamento a questo proposito è di immensa importanza per l'intero Popolo di Dio "(n. 46).

La Santa Sede riconosce con gratitudine il grande contributo delle religiose per la Chiesa negli Stati Uniti, come si è visto in particolare nelle numerose scuole, ospedali e istituzioni di sostegno per i poveri che sono stati fondati e dipendenti da religiosi nel corso degli anni. Papa Giovanni Paolo II ha espresso questa gratitudine bene nel suo incontro con i religiosi dagli Stati Uniti a San Francisco il 17 settembre 1987, quando ha detto: Mi rallegro per la tua profondo amore per la Chiesa e il vostro generoso servizio al popolo di Dio ... L'ampio educativo cattolico e sistemi di assistenza sanitaria, la rete molto sviluppata di servizi sociali nella Chiesa - nulla di tutto questo esisterebbe oggi, se non fosse per la vostra dedizione altamente motivato e la dedizione di coloro che vi hanno preceduto. Il vigore spirituale di tante persone cattoliche testimonia gli sforzi di generazioni di religiosi in questa terra. La storia della Chiesa in questo Paese è in larga misura la vostra storia al servizio del popolo di Dio. Il rinnovamento della Leadership Conference of Women Religious che è l'obiettivo di questa valutazione dottrinale è a sostegno di questo carisma essenziale dei Religiosi che è stata così evidente nella vita e nella crescita della Chiesa cattolica negli Stati Uniti.

Pur riconoscendo che la presente valutazione dottrinale riguarda una particolare conferenza dei superiori maggiori e pertanto non intende offrire giudizio sulla fede e la vita delle religiose nelle Congregazioni membri che appartengono a quella conferenza, tuttavia la valutazione rivela seri problemi dottrinali che interessano molti in Vita Consacrata. Sul piano dottrinale, questa crisi è caratterizzata da una diminuzione della fondamentale centro cristologico e messa a fuoco della consacrazione religiosa che porta, a sua volta, ad una perdita di un "senso costante e viva della Chiesa" tra alcuni religiosi. L'attuale valutazione dottrinale nasce da una preoccupazione sincera per la vita di fede in alcuni Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Nasce anche dalla convinzione che il lavoro di ogni Conferenza dei Superiori Maggiori delle religiose può e deve essere un mezzo proficuo di affrontare la situazione contemporanea e sostenere la vita religiosa nella sua forma più "radicale" senso, cioè nella fede in quale è radicata. Secondo il Diritto Canonico, conferenze dei superiori maggiori sono espressione della collaborazione tra la Santa Sede, i Superiori Generali, e le Conferenze Episcopali locali a sostegno della vita consacrata. La preoccupazione generale della valutazione dottrinale è, quindi, di assistere la Leadership Conference of Women Religious negli Stati membri nell'attuazione di una ecclesiologia di comunione fondata sulla fede in Gesù Cristo e la Chiesa come il fondamento essenziale per il suo importante servizio alle comunità religiose e a tutti coloro che nella vita consacrata.

II. La valutazione dottrinale

La decisione della Congregazione per la Dottrina della Fede (CDF) per effettuare una valutazione dottrinale della Leadership Conference of Women Religious (LCWR) è stato comunicato alla Presidenza LCWR durante l'incontro con il cardinale William Levada a Roma l'8 aprile 2008. In tale riunione, tre principali aree di interesse sono stati dati come motivare la decisione della CDF di avviare la valutazione:

Indirizzi presso le Assemblee LCWR. Indirizzi forniti durante LCWR Assemblee annuali manifestano dichiarazioni problematici e seri, anche errori dottrinali teologiche. Il Cardinale ha offerto come esempio particolari parti del discorso di suor Laurie Brink su alcuni religiosi "andare oltre la Chiesa" o anche al di là di Jesus. Questa è una sfida non solo per le credenze cattoliche di base, un tale rifiuto della fede è anche una grave fonte di scandalo ed è incompatibile con la vita religiosa. Tali posizioni inaccettabili abitualmente andare incontrastato dal LCWR, che dovrebbe fornire risorse per le Congregazioni membri di favorire una visione ecclesiale della vita religiosa, contribuendo così a correggere una visione errata della fede cattolica come un importante esercizio di carità. Qualcuno potrebbe vedere in analisi di suor Brink un'istantanea fenomenologica della vita religiosa oggi. Ma Pastori della Chiesa dovrebbero anche vedere in essa un grido di aiuto.
Politiche di dissenso Corporate. Il cardinale ha parlato di questo problema in riferimento alle lettere del CDF ricevuto da "Team Leadership" di varie Congregazioni, tra i quali LCWR Officers, protestando per le azioni della Santa Sede per quanto riguarda la questione del sacerdozio femminile e di un corretto approccio pastorale al ministero per le persone omosessuali, ad esempio lettere a nuovi modi conferenze del Ministero. I termini delle lettere suggeriscono che queste sorelle collettivamente assumono una posizione non in accordo con l'insegnamento della Chiesa sulla sessualità umana. E 'una questione seria quando queste squadre leadership non stanno fornendo la leadership e l'esempio efficace alle loro comunità, ma collocarsi al di fuori dell'insegnamento della Chiesa.
Femminismo radicale. Il cardinale ha osservato una prevalenza di certi temi femministi radicali incompatibili con la fede cattolica in alcuni dei programmi e presentazioni sponsorizzati dalla LCWR, tra interpretazioni teologiche che rischio fede distorcendo in Gesù e suo Padre amorevole che ha mandato il suo Figlio per la salvezza del mondo . Inoltre, alcuni commenti "patriarcato" distorcono il modo in cui Gesù ha strutturato la vita sacramentale della Chiesa, altri ancora minano la dottrina rivelata della Santissima Trinità, la divinità di Cristo, e l'ispirazione della Sacra Scrittura.

Successivamente, in una lettera datata 18 febbraio 2009, il CDF ha confermato la sua decisione di effettuare una valutazione dottrinale della LCWR e nominato Mons. Leonard Blair, vescovo di Toledo, come Delegato della CDF per la valutazione. Questa decisione è stata ulteriormente discussa con la Presidenza LCWR durante la loro visita alla CDF il 22 aprile 2009. Nel corso di tale incontro, il cardinale Levada ha confermato che la valutazione dottrinale è il risultato di diversi anni di esame del contenuto dottrinale di dichiarazioni del LCWR e delle loro conferenze annuali. Preoccupazione principale del Assessment è la dottrina della fede che è stato rivelato da Dio in Gesù Cristo, presentato in forma scritta nelle Scritture divinamente ispirate, e trasmessa nella Tradizione apostolica, sotto la guida del Magistero della Chiesa. E 'questo l'insegnamento apostolico, così riccamente e pienamente insegnato il Concilio Vaticano II, che dovrebbe essere alla base del lavoro di una conferenza dei superiori maggiori dei religiosi che, per sua natura, ha un rapporto canonico presso la Santa Sede e molti dei membri di cui sono di diritto pontificio.

Mons. Leonard Blair comunicato una serie di osservazioni dottrinali alla LCWR in una lettera datata 11 maggio 2009, e, successivamente, ha incontrato la presidenza il 27 maggio 2009. La Presidenza LCWR ha risposto alle osservazioni in una lettera datata 20 ottobre 2009. Sulla base di questa risposta, e sulla successiva corrispondenza tra la Presidenza del LCWR e il Delegato, vescovo Blair ha presentato le sue conclusioni alla CDF il 22 dicembre 2009.

Il 25 giugno 2010 il vescovo Blair ha presentato ulteriore documentazione sul contenuto del manuale Leadership Mentoring del LCWR e anche sulle organizzazioni associate alla LCWR, ossia Network e Il Centro Risorse per gli Istituti Religiosi. La documentazione rivela che, mentre vi è stata una grande quantità di lavoro da parte di LCWR promozione di questioni di giustizia sociale in armonia con la dottrina sociale della Chiesa, è in silenzio sul diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale, una domanda che è parte del vivace dibattito pubblico circa l'aborto e l'eutanasia negli Stati Uniti. Inoltre, le questioni di cruciale importanza per la vita della Chiesa e della società, come la visione biblica della Chiesa, della vita familiare e della sessualità umana, non sono parte dell'agenda LCWR in modo tale da promuovere l'insegnamento della Chiesa. Inoltre, occasionali dichiarazioni pubbliche del LCWR che non sono d'accordo con le posizioni o sfida raccolta dai Vescovi, che sono autentici maestri della Chiesa di fede e di morale, non sono compatibili con il suo scopo.

Tutta la documentazione dalla valutazione dottrinale tra le risposte LCWR è stato presentato alla Sessione Ordinaria del Cardinale e Vescovo membri della CDF il 12 gennaio 2011. La decisione di tale sessione ordinaria è stato:

1) L'attuale situazione dottrinale e pastorale della LCWR è grave e un motivo di seria preoccupazione, data anche l'influenza degli esercizi LCWR sulle congregazioni religiose in altre parti del mondo;

2) Dopo la Visitazione attualmente in corso delle comunità religiose di donne negli Stati Uniti viene portato a conclusione, la Santa Sede dovrebbe intervenire con le misure prudenziali necessari per effettuare una riforma della LCWR;

3) La Congregazione per la Dottrina della Fede, esaminerà le diverse forme di intervento canonica a disposizione per la risoluzione degli aspetti problematici presenti nel LCWR.

Il Santo Padre, Papa Benedetto XVI, nel corso dell'Udienza concessa al Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale William Joseph Levada, il 14 gennaio 2011, ha approvato le decisioni della Sessione Ordinaria di questa Congregazione, e ne ha ordinato la loro attuazione. Questa azione da parte del Santo Padre va inteso in virtù del mandato conferito dal Signore a Simon Pietro come roccia su cui ha fondato la sua Chiesa (cfr Lc 22,32): "Io ho pregato per te, Pietro, che il vostro fede non venga meno, e quando si è rivolto a me, si deve rafforzare la fede dei vostri fratelli e sorelle "Questo brano della Scrittura, è stato a lungo applicata al ruolo dei Successori di Pietro, come capo del collegio apostolico dei vescovi,. essa vale anche per il ruolo del Papa come capo Pastore e Pastore della Chiesa universale. Non ultimo tra il gregge a cui è diretta la sollecitudine pastorale del Papa sono religiose di vita apostolica, che attraverso i secoli passati sono stati così determinante nel costruire la fede e la vita della Santa Chiesa di Dio, e testimoniando l'amore di Dio per l'umanità in tante opere di carità e di apostolato.

Dal momento che la relazione finale della Visita Apostolica delle religiose negli Stati Uniti è stato ora presentato alla Santa Sede (nel dicembre 2011), il CDF si gira verso l'attuazione delle decisioni di cui sopra omologati dal Santo Padre come estensione del suo impegno pastorale per la Chiesa negli Stati Uniti. Ai fini di questa implementazione, e in consultazione con la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica (CIVCSVA) e la Congregazione per i Vescovi, della Congregazione per la Dottrina della Fede ha deciso di eseguire il mandato di contribuire alla necessaria riforma della Leadership Conference of Women Religious attraverso la nomina di un Arcivescovo Delegato, che - con l'assistenza di un gruppo di consulenti (vescovi, sacerdoti e le religiose) - proseguire a lavorare con la leadership della LCWR per raggiungere il obiettivi necessari per affrontare i problemi descritti in questa informativa. Il mandato conferito al Delegato fornisce la struttura e la flessibilità per il delicato lavoro di tale attuazione.

Il momento per un tale sforzo comune appare tanto più opportuna in vista di una implementazione delle raccomandazioni della recente Visita Apostolica delle religiose negli Stati Uniti, e in vista di questa edizione del 50 ° anniversario dell'inizio del Concilio Vaticano II, raccomandazioni la cui visione teologiche e pratiche per la vita consacrata può servire come un modello provvidenziale per la revisione e il rinnovamento della vita religiosa negli Stati Uniti, e del mandato della legge della Chiesa per il lavoro di questa Conferenza dei superiori maggiori a cui la grande maggioranza delle congregazioni delle religiose negli Stati Uniti appartengono.

III. Attuazione: conclusioni dottrinale Valutazione e Mandato

1) Principali risultati della valutazione dottrinale

LCWR Assemblee generali, indirizzi e Occasional Papers

Uno dei principali mezzi con cui la LCWR promuove la sua particolare visione della vita religiosa è attraverso le Assemblee annuali che sponsorizza. Durante il processo di valutazione, il vescovo Blair, nella sua lettera del 11 maggio 2009, ha presentato alla Presidenza LCWR con lo studio e la valutazione dottrinale di discorsi di apertura, indirizzi presidenziali, e la leadership indirizzi di aggiudicazione per un periodo di 10 anni. Questo studio ha trovato che i colloqui, pur non eruditi discorsi teologici di per sé, non hanno significativo contenuto dottrinale e morale, e le implicazioni che spesso contraddicono o ignorano l'insegnamento magisteriale.

Nella sua risposta, la Presidenza del LCWR sostenuto che essa non richiede invitano gli oratori che prendono posizione contro la dottrina della Chiesa ", quando è stato dichiarato come autorevole insegnamento." Inoltre, la Presidenza sostiene che le affermazioni fatte da altoparlanti sono propria e non implicano l'intenzione da parte della LCWR. Dati i fatti esaminati, tuttavia, questa risposta è inadeguata. Il Concilio Vaticano II indica chiaramente che un autentico insegnamento della Chiesa richiede la presentazione religiosa di intelletto e volontà, e non si limita a dogmi definiti o dichiarazioni ex cathedra (cfr Lumen gentium, 25). Ad esempio, il LCWR espresso pubblicamente nel 1977 il suo rifiuto di assenso alla dottrina di Inter insigniores sulla prenotazione di ordinazione sacerdotale di uomini. Questo rifiuto pubblico non è mai stato corretto. Al di là di questo, il CDF è consapevole che gli altoparlanti a convegni o assemblee generali non presentano i loro testi per la prima revisione della presidenza LCWR. Ma, come ha dimostrato la valutazione, la somma di questi colloqui nel corso degli anni è una questione di grave preoccupazione.

Molti degli indirizzi a convegni LCWR presentare una visione o una descrizione della vita religiosa che non è conforme alla fede e la prassi della Chiesa. Dal momento che la leadership LCWR non ha fornito alcuna precisazione circa tali dichiarazioni, qualcuno potrebbe dedurre che tali posizioni sono approvate da loro. Come entità approvata dalla Santa Sede per il coordinamento e il sostegno delle comunità religiose negli Stati Uniti, LCWR ha anche una responsabilità positiva per la promozione della fede e per fornire ai suoi membri Comunità e del pubblico più vasto cattolica con posizioni chiare e convincenti in supporto della visione della Chiesa, della vita religiosa.

Alcuni oratori sostengono che il dissenso dalla dottrina della Chiesa si giustifica come un esercizio della funzione profetica. Ma questo si basa su un'errata comprensione della dinamica di profezia nella Chiesa: essa giustifica dissenso postulando la possibilità di divergenza tra il magistero della Chiesa e di una "legittima" intuizione teologica di alcuni fedeli. "Profezia", come principio metodologico, è qui rivolta al Magistero e pastori della Chiesa, mentre la vera profezia è una grazia che accompagna l'esercizio delle responsabilità della vita cristiana e dei ministeri nella Chiesa, regolato e verificato dalla fede della Chiesa e l'insegnamento ufficio. Alcuni degli indirizzi a eventi LCWR sponsorizzati da perpetuare una visione ecclesiologica distorta, e hanno scarso riguardo per il ruolo del Magistero come garante della interpretazione autentica della fede della Chiesa.

L'analisi delle Assemblee generali, indirizzi presidenziali, e Occasional Papers rivela, dunque, un problema duplice. Il primo consiste in errore positivo (vale a dire le dichiarazioni dottrinalmente problematici o la smentita formale dell'insegnamento della Chiesa si trovano in discorsi tenuti in occasione di conferenze LCWR sponsorizzate o Assemblee Generali). Il secondo livello del problema riguarda il silenzio e l'inazione del LCWR a fronte di tale errore, data la sua responsabilità di sostenere una visione della vita religiosa in armonia con quella della Chiesa e di promuovere una solida base dottrinale per la vita religiosa. Con questa valutazione, la CDF intende assistere il LCWR a collocare la sua attività in un contesto più ampio della vita religiosa nella Chiesa universale, al fine di favorire una visione della vita consacrata in linea con l'insegnamento della Chiesa. In questo contesto più ampio, la CDF rileva l'assenza di iniziative da parte della LCWR volto a promuovere l'accoglienza della dottrina della Chiesa, in particolare su temi difficili come la Lettera Apostolica Ordinatio sacerdotalis di Papa Giovanni Paolo II e l'insegnamento della Chiesa sull'omosessualità.

Il ruolo del LCWR nella formazione dottrinale dei Superiori religiosi e Formatori

Il programma per i nuovi Superiori e Formatori della Comunità membri e di altre risorse previste per queste comunità è un settore in cui la LCWR esercita un'influenza. La valutazione dottrinale ha scoperto che molti dei materiali preparati dal LCWR per questi scopi (Occasional Papers, pensiero sistemico Handbook) non hanno un fondamento dottrinale sufficiente. Questi materiali suggeriscono strategie per il dialogo, per esempio quando le sorelle sono in disaccordo su questioni fondamentali della fede cattolica e la pratica morale, ma non è chiaro se questo dialogo è diretto verso la ricezione dell'insegnamento della Chiesa. Come un caso in questione, il Pensiero Sistemico Manuale presenta una situazione in cui le sorelle differiscono sul fatto se l'Eucaristia dovrebbe essere al centro di una speciale celebrazione della comunità quanto la celebrazione della Messa richiede un sacerdote ordinato, cosa che alcune suore trovano "discutibile". Secondo il Pensiero Sistemico Handbook questa difficoltà è radicata nelle differenze a livello di fede, ma anche in diversi modelli cognitivi (la "mente occidentale", al contrario di un "modello mentale organico"). Questi modelli, piuttosto che l'insegnamento della Chiesa, sono offerti come strumenti per la risoluzione della controversia o meno per celebrare la Messa Così il Pensiero Sistemico Manuale presenta un modello neutro di leadership congregazionale che non dà la dovuta attenzione alla responsabilità Superiori che sono chiamati ad esercitare, cioè, che conduce le sorelle in un maggiore apprezzamento o integrazione della verità della fede cattolica.

La relazione finale della Visita Apostolica di comunità religiose di donne negli Stati Uniti (luglio 2011) ha rilevato che i programmi di formazione tra le diverse comunità che appartengono al LCWR non hanno un significativo contenuto dottrinale, ma piuttosto erano orientati verso la formazione professionale per quanto riguarda questioni particolari di preoccupazione ministeriale per l'Istituto. Altri programmi come riferito hanno sottolineato il proprio carisma e la storia, e / o l'insegnamento della Chiesa sociale o di giustizia sociale in generale, con scarsa attenzione alla dottrina cattolica di base, come quella contenuta nel testo autorevole del Catechismo della Chiesa Cattolica. Anche se questi programmi di formazione non erano direttamente l'oggetto di questa valutazione dottrinale, si può tuttavia concludere che la confusione circa l'autentica dottrina della Chiesa, della fede si rafforza, più che corretto, per la mancanza di contenuto dottrinale delle risorse fornite dalla LCWR per Superiori e Formatori. La confusione dottrinale, che ha minato la catechesi solida nel corso degli anni, dimostra la necessità di una buona formazione dottrinale, sia iniziale che permanente, per le donne religiosi e novizi così come avviene per i sacerdoti e seminaristi, e per i laici nel ministero e la vita apostolica. In questo modo, possiamo sperare che la cultura contemporanea secolarizzata, con il suo impatto negativo sulla stessa identità religiosa come cristiani e membri della Chiesa, sulla loro pratica religiosa e vita comune, e sulla loro autentica spiritualità cristiana, la vita morale, e pratica liturgica, può essere più facilmente superata.

2) Il mandato per l'attuazione della valutazione dottrinale

Nella legge universale della Chiesa (Codice di Diritto Canonico [CIC] per la Chiesa latina), canoni 708 e 709 indirizzi l'istituzione e il lavoro delle conferenze dei superiori maggiori:

Can. 708: I superiori maggiori può essere associato utilmente in conferenze o consigli in modo che con sforzi comuni lavorano per realizzare più pienamente lo scopo di singoli istituti, sempre fatta salva la loro autonomia, il carattere e lo spirito giusto, o per transazioni affari comuni, o per instaurare un coordinamento appropriato e di cooperazione con le Conferenze Episcopali e con i singoli vescovi.

Can. 709: Conferenze dei Superiori maggiori sono di avere propri Statuti approvati dalla Santa Sede, dalla quale soltanto possono essere eretti anche come persona giuridica e sotto la cui altissima direzione rimangono.

Alla luce di questi canoni, e alla luce delle conclusioni della valutazione dottrinale, è chiaro che una maggiore enfasi deve essere posta sia sul rapporto della LCWR con la Conferenza dei Vescovi, e sulla necessità di fornire una solida dottrinale fondamento nella fede della Chiesa come "lavorare per raggiungere più pienamente lo scopo di singoli istituti."

Pertanto al fine di attuare un processo di revisione e di conformità agli insegnamenti e la disciplina della Chiesa, la Santa Sede, attraverso la Congregazione per la Dottrina della Fede, nominerà un delegato dell'arcivescovo, assistito da due Vescovi, per la revisione, l'orientamento e approvazione, ove necessario, dell'opera del LCWR. Il Delegato riferirà al CDF, che si informano e si consultano con la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica e la Congregazione per i Vescovi.

Il mandato del Delegato è quello di includere i seguenti:

1) Per rivedere Statuti LCWR per garantire una maggiore chiarezza circa la portata della missione e la responsabilità di questa Conferenza dei superiori maggiori. Gli Statuti rivisti saranno sottoposte alla Santa Sede per l'approvazione da parte della CIVCSVA.

2) Per rivedere i piani LCWR ei programmi, compresi Assemblee generali e pubblicazioni, al fine di garantire che la portata della missione del LCWR si realizza in accordo con gli insegnamenti della Chiesa e la disciplina. In particolare:

- Pensiero Sistemico Handbook saranno ritirate dalla circolazione in attesa della revisione

- Programmi LCWR per la (futura) Superiori e Formatori saranno riformate

- Altoparlanti / presentatori principali programmi saranno oggetto di approvazione da parte dei delegati

3) Per creare nuovi programmi LCWR per Congregazioni membri per lo sviluppo di materiale di formazione iniziale e permanente che fornisce una comprensione approfondita della dottrina della Chiesa della fede.

4) Per esaminare e offrire indicazioni per l'applicazione delle norme e dei testi liturgici. Per esempio:

-Eucaristia e la Liturgia delle Ore avranno un posto di priorità a eventi LCWR e programmi.

5) Per rivedere i collegamenti LCWR con le organizzazioni affiliate, per esempio Centro connessioni di rete e la risorsa per la vita religiosa.

Il mandato del Delegato sarà per un periodo fino a cinque anni, se ritenuto necessario. Al fine di garantire il necessario collegamento con la USCCB (in vista del Can. 708), la Conferenza dei Vescovi sarà chiesto di stabilire un collegamento formale (ad esempio, una struttura di commissione) con il Delegato e Vice rappresentante Vescovi. Per facilitare il raggiungimento di questi obiettivi, il delegato è autorizzato a formare un gruppo di consulenza (sacerdoti, religiosi, religiose, ed esperti) per aiutare nel lavoro di attuazione.

Sarà compito del Delegato Arcivescovile di lavorare in collaborazione con i funzionari della LCWR per raggiungere gli obiettivi delineati nel presente documento, e di riferire sui progressi di questo lavoro per la Santa Sede. Tali relazioni saranno riesaminate con il Delegato alle riunioni periodiche interdicasteriali del CDF e la CIVCSVA. In questo modo, la Santa Sede spera di offrire un contributo importante per il futuro della vita religiosa nella Chiesa degli Stati Uniti.

18 aprile 2012

[SM=g1740733]


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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[SM=g1740758] COMUNICATO DELLA SALA STAMPA SULLA COLLABORAZIONE FRA LA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE E LA CONGREGAZIONE PER GLI ISTITUTI DI VITA CONSACRATA

Città del Vaticano, 7 maggio 2013 (VIS). "La Congregazione per la Dottrina della Fede e la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e la Società di Vita Apostolica da tempo collaborano ad una rinnovata visione teologica della vita religiosa nella Chiesa. La preoccupazione della Santa Sede, parzialmente espressa nella Valutazione Dottrinale della Presidenza della Conferenza delle Superiori Religiose negli Stati Uniti d'America (LCWR), è motivata dal desiderio di sostenere la bella e nobile vocazione religiosa affinché l'eloquente testimonianza della vita religiosa prosperi nella Chiesa a beneficio delle future generazioni.

Le iniziative della Santa Sede in questo ambito riguardano principalmente la fede della Chiesa e la sua espressione nella vita religiosa. La fede della Chiesa - nell'amoroso disegno del Padre che ha mandato il suo Figlio per essere nostro Salvatore, nell'ispirazione della Sacra Scrittura, nel dono della grazia attraverso i sacramenti, nella natura della Chiesa guidata dallo Spirito Santo - questa fede è il fondamento dei Consigli Evangelici. Essa motiva la passione per la giustizia condivisa da tanti religiosi e religiose nel mondo, e cerca sempre di esprimersi in attiva carità verso i più bisognosi.

I recenti commenti dei media sulle osservazioni all'Assemblea Generale dell'Unione Internazionale delle Superiori Generali di domenica 5 maggio, del Cardinale João Braz de Avis, Prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata, hanno voluto vedere una divergenza fra la Congregazione per la Dottrina della Fede e la Congregazione per le Religiose nel loro approccio al rinnovamento della vita religiosa. Tale interpretazione delle osservazioni del Cardinale non è giustificata. I Prefetti delle due Congregazioni operano insieme secondo le loro specifiche responsabilità ed hanno collaborato durante tutto il processo di valutazione dottrinale del LCWR. L'Arcivescovo Gerhard Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, e il Cardinale Braz de Aviz, incontratisi ieri, hanno riaffermato il loro comune impegno per il rinnovamento della vita religiosa, particolarmente per la valutazione dottrinale del LCWR e per il programma di riforme che esso richiede, in accordo con i desideri del Santo Padre".


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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
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08/05/2013 11:36
 
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Papa Francesco alle religiose: non si può vivere con Gesù senza amare la Chiesa e cita Benedetto XVI

Il Papa, prima dell'udienza generale, ha ricevuto nell’Aula Paolo VI le religiose partecipanti all’Assemblea plenaria dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali (Uisg) dicendosi contento di incontrarle e ringraziandole per quanto fanno “affinché la vita consacrata sia sempre una luce nel cammino della Chiesa”. Il Papa ha ringraziato innanzitutto “il caro fratello cardinale João Braz de Aviz”, per le parole che gli ha rivolto. “Il tema del vostro Convegno – ha detto - mi pare particolarmente importante per il compito che vi è stato affidato: ‘Il servizio dell’autorità secondo il Vangelo’. Alla luce di questa espressione vorrei proporvi tre semplici pensieri, che lascio al vostro approfondimento personale e comunitario”.


“Gesù, nell’Ultima Cena – ha sottolineato - si rivolge agli Apostoli con queste parole: «Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi» (Gv 15,16), che ricordano a tutti, non solo a noi sacerdoti, che la vocazione è sempre una iniziativa di Dio. È Cristo che vi ha chiamate a seguirlo nella vita consacrata e questo significa compiere continuamente un “esodo” da voi stesse per centrare la vostra esistenza su Cristo e sul suo Vangelo, sulla volontà di Dio, spogliandovi dei vostri progetti, per poter dire con san Paolo: «Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me» (Gal 2,20). Questo “esodo” da se stessi è mettersi in un cammino di adorazione e di servizio. Un esodo che ci porta ad un cammino di adorazione al Signore e di servizio al Signore nei fratelli e nelle sorelle. Adorare e servire: due atteggiamenti che non si possono separare, ma che devono andare sempre insieme. Adorare il Signore e servire gli altri, non tenendo nulla per sé: questo è lo “spogliamento” di chi esercita l’autorità. Vivete e richiamate sempre la centralità di Cristo, l’identità evangelica della vita consacrata. Aiutate le vostre comunità a vivere l’”esodo” da sé in un cammino di adorazione e di servizio, anzitutto attraverso i tre cardini della vostra esistenza”.


Il Papa ha parlato dell’obbedienza “come ascolto della volontà di Dio, nella mozione interiore dello Spirito Santo autenticata dalla Chiesa, accettando che l’obbedienza passi anche attraverso le mediazioni umane.

Ricordate – ha proseguito - che il rapporto autorità-obbedienza si colloca nel contesto più ampio del ministero della Chiesa e ne costituisce una particolare attuazione della sua funzione mediatrice (cfr Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, Il servizio dell’autorità e l’obbedienza, 12).
La povertà come superamento di ogni egoismo nella logica del Vangelo che insegna a confidare nella Provvidenza di Dio. Povertà come indicazione a tutta la Chiesa che non siamo noi a costruire il Regno di Dio, non sono i mezzi umani che lo fanno crescere, ma è primariamente la potenza, la grazia del Signore, che opera attraverso la nostra debolezza. «Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Povertà che insegna la solidarietà, la condivisione e la carità, e che si esprime anche in una sobrietà e gioia dell’essenziale, per mettere in guardia dagli idoli materiali che offuscano il senso autentico della vita”. “Povertà che si impara con gli umili, i poveri, gli ammalati e – ha aggiunto a braccio - tutti quelli che sono nelle periferie esistenziali della vita.

La povertà teorica non ci serve, non ci serve, quella si impara toccando la carne di Cristo povero negli umili, nei poveri, negli ammalati, nei bambini…”. “E poi – ha aggiunto - la castità come carisma prezioso, che allarga la libertà del dono a Dio e agli altri, con la tenerezza, la misericordia, la vicinanza di Cristo. La castità per il Regno dei Cieli mostra come l’affettività ha il suo posto nella libertà matura e diventa un segno del mondo futuro, per far risplendere sempre il primato di Dio. Ma, per favore, una castità ‘feconda’, una castità che genera figli spirituali nella Chiesa. La consacrata è madre, deve essere madre e non ‘zitella’!”. “Scusatemi” – ha aggiunto ancora a braccio – “ma è importante questa maternità della vita consacrata, questa fecondità. Questa gioia della fecondità spirituale animi la vostra esistenza; siate madri, come figura di Maria Madre e della Chiesa Madre. Non si può capire Maria senza la sua maternità; non si può capire la Chiesa senza la sua maternità. E voi siete icona di Maria e della Chiesa”.

“Un secondo elemento che vorrei sottolineare nell’esercizio dell’autorità – ha osservato - è il servizio: non dobbiamo mai dimenticare che il vero potere, a qualunque livello, è il servizio, che ha il suo vertice luminoso sulla Croce.


Benedetto XVI, con grande sapienza, ha richiamato più volte alla Chiesa che se per l’uomo spesso autorità è sinonimo di possesso, di dominio, di successo, per Dio autorità e sempre sinonimo di servizio, di umiltà, di amore; vuol dire entrare nella logica di Gesù che si china a lavare i piedi agli Apostoli (cfr Angelus, 29 gennaio 2012), e che dice ai suoi discepoli: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dóminano su di esse… Tra voi non sarà così; proprio il motto della vostra assemblea: tra voi non sarà così… ma chi vuole essere grande tra voi, sarà il vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo» (Mt 20,25-27)”. “Pensiamo al danno – ha aggiunto - che arrecano al Popolo di Dio gli uomini e le donne di Chiesa che sono carrieristi, arrampicatori, che ‘usano’ il popolo, la Chiesa, i fratelli e le sorelle – quelli che dovrebbero servire -, come trampolino per i propri interessi e le ambizioni personali. Ma questi fanno un danno grande alla Chiesa!”.


Di qui la sua esortazione: “Sappiate sempre esercitare l’autorità accompagnando, comprendendo, aiutando, amando; abbracciando tutti e tutte, specialmente le persone che si sentono sole, escluse, aride, le periferie esistenziali del cuore umano. Teniamo lo sguardo rivolto alla Croce: lì si colloca qualunque autorità nella Chiesa, dove Colui che è il Signore si fa servo fino al dono totale di sé”.


Infine, il Papa ha toccato il tema dell’ecclesialità “come una delle dimensioni costitutive della vita consacrata, dimensione che deve essere costantemente ripresa e approfondita nella vita”. “La vostra vocazione – ha detto - è un carisma fondamentale per il cammino della Chiesa, e non è possibile che una consacrata e un consacrato non “sentano” con la Chiesa. Un “sentire” con la Chiesa, che ci ha generato nel Battesimo; un “sentire” con la Chiesa che trova una sua espressione filiale nella fedeltà al Magistero, nella comunione con i Pastori e il Successore di Pietro, Vescovo di Roma, segno visibile dell’unità. L’annuncio e la testimonianza del Vangelo, per ogni cristiano, non sono mai un atto isolato” - questo è importante – ha sottolineato: “L’annuncio e la testimonianza del Vangelo, per ogni cristiano, non sono mai un atto isolato o di gruppo, e qualunque evangelizzatore non agisce” - come ricordava Paolo VI - «in forza di un’ispirazione personale, ma in unione con la missione della Chiesa e in nome di essa» (Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 80)”. E proseguiva Paolo VI: “è una dicotomia assurda pensare di vivere con Gesù senza la Chiesa, di seguire Gesù al di fuori della Chiesa, di amare Gesù senza amare la Chiesa (cfr ibid., 16). Sentite la responsabilità che avete di curare la formazione dei vostri Istituti nella sana dottrina della Chiesa, nell’amore alla Chiesa e nello spirito ecclesiale. Insomma, centralità di Cristo e del suo Vangelo, autorità come servizio di amore, “sentire” in e con la Madre Chiesa: tre indicazioni che desidero lasciarvi, a cui unisco ancora una volta la mia gratitudine per la vostra opera non sempre facile. Che cosa sarebbe la Chiesa senza di voi? Le mancherebbe maternità, affetto, tenerezza, intuizione di madre!”.


Il Papa ha concluso: “Care sorelle, siate certe che vi seguo con affetto. Io prego per voi, ma anche voi pregate per me. Salutate le vostre comunità da parte mia, soprattutto le sorelle ammalate e le giovani. A tutte va il mio incoraggiamento a seguire con parresia e con gioia il Vangelo di Cristo. Siate gioiose, perché è bello seguire Gesù, è bello diventare icona vivente della Madonna e della nostra Santa Madre Chiesa gerarchica. Grazie!”.



[SM=g1740771]  seguirà il testo integrale...



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"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
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18/04/2015 11:18
 
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Perdonate le suore ribelli. Ora ubbidiranno?
di Matteo Matzuzzi18-04-2015

Perdonate le suore ribelli americane

Tutto è bene quel che finisce bene. Con un comunicato congiunto (neppure troppo lungo), la Leadership Conference of Women Religious (Lcwr) e il Vaticano hanno siglato la pace, dopo tre anni di indagine e ben sei di osservazione da parte della Congregazione per la Dottrina della Fede.
L’aspetto che per primo balza agli occhi è la forte attenuazione nei toni rispetto a tutto ciò che era stato detto e scritto a partire dal 2009.
I capi d’accusa erano infatti durissimi: il cardinale William J. Levada, all’epoca prefetto dell’ex Sant’Uffizio, aveva messo nero su bianco la convinzione che le religiose – che rappresentano l’ottanta per cento di tutte quelle operative negli Stati Uniti – stessero andando «oltre la Chiesa e oltre Gesù Cristo». 

Sei anni fa era così partita la visitazione apostolica, i cui risultati erano stati pubblicati dalla Conferenza episcopale americana nella primavera del 2012, pochi mesi prima che Levada lasciasse l’incarico nelle mani di Gerhard Ludwig Müller. E, se possibile, il dossier s’era arricchito di imputazioni ancor più gravi.
Tra le esponenti del movimento, infatti, vi sarebbe stata la convinzione che «Cristo non sarebbe il Messia, ma solo uno dei tanti maestri», che lo Spirito Santo vivrebbe «in tutta la creazione» e che di aborto, contraccezione, omosessualità e ordinazione delle donne si sarebbe tutto sommato aprire un confronto. Senza dimenticare l’appoggio alla riforma sanitaria di Barack Obama, fortemente avversata dai vescovi locali. Riguardo la possibilità di far celebrare a una donna la messa, capitolo già chiuso da Giovanni Paolo II (come del resto ribadito da Francesco), l’ex presidentessa della Lcwr, suor Theresa Kane, aveva osservato che «Giovanni Paolo II è morto». Nell’aprile del 2013, il Papa confermava i risultati dell’istruttoria, come testimoniato da una nota diffusa dalla Congregazione per la Dottrina della fede. 

Il comunicato congiunto diffuso giovedì 16 aprile ribadisce l’impegno delle religiose «nel ruolo cruciale nel servizio della missione», guidando e «rafforzando la testimonianza a una più grande vocazione della vita religiosa, al suo sicuro fondamento in Cristo e alla comunione ecclesiale». Si riconosce il loro prezioso impegno nell'assistenza sociale.
Ma delle accuse specifiche mosse dalla Congregazione per la Dottrina della Fede non si fa quasi menzione, quasi che i temi sul tavolo non fossero decisivi. C’è solo la promessa che d’ora in poi le pubblicazioni della Lcwr «avranno bisogno di un sano fondamento dottrinale» e che a tale fine sono state adottate varie misure finalizzate alla promozione «di un rigore accademico che assicurerà l’accuratezza teologica», aiutando altresì a «evitare affermazioni ambigue sulla dottrina della Chiesa o che potrebbero essere lette come contrarie a essa». 

Sostanzialmente è un’ammissione di responsabilità, visto che se d’ora in poi si eviteranno«affermazioni ambigue» circa la dottrina, significa che oggi tale ambiguità era assai frequente negli scritti diffusi dall’organizzazione. A conferma di ciò, c'è anche la garanzia che in futuro, agli eventi promossi dalla Lcwr, non saranno più invitati speaker e ospiti che abbiano posizioni non troppo in linea con l’ortodossia cattolica: «La scelta dei temi e degli invitati sarà svolta con preghiera, approfondimento e discernimento» e quando si tratterà di discutere di temi caldi nella quotidiana attualità che – anche se non di stretta teologia, ma comunque aventi a che fare con la morale cattolica – gli interventi dovranno avere «il dovuto riguardo alla fede della Chiesa». 

Un anno fa, il cardinale Müller, incontrando i vertici dell’organizzazione, chiese conto del sostegno al movimento filosofico della “Evoluzione cosciente”, le cui tesi – diceva il porporato – sono «opposte alla rivelazione cristiana».
Il motivo? Semplice: Dio è sostituito con la materia cosmica in evoluzione e quando ci si affida a tesi del genere, si arriva a commettere errori fondamentali circa l’onnipotenza di Dio, l’incarnazione di Cristo, la realtà del peccato originale, la necessità della salvezza e la natura definitiva dell’azione salvifica di Cristo nel mistero pasquale».
Giovedì, Müller ha spiegato come l’ex Sant’Uffizio sia «fiducioso che la Lcwr abbia chiarito la sua missione per sviluppare una visione della vita religiosa centrata sulla persona di Gesù Cristo e radicata nella tradizione della Chiesa». 

Suor Sharon Holland, presidente della Lcwr, s'è detta soddisfatta del risultato raggiunto – dopotutto gli statuti rivisitati erano stati approvati a grande maggioranza la scorsa estate, prima di ottenere il placet della Congregazione per la dottrina della fede e di quella degli Istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica – osservando che gli scambi avuti in questi anni con i delegati del Vaticano hanno rafforzato «una comprensione più profonda delle reciproche esperienze, ruoli, responsabilità e speranze per la Chiesa e il popolo che essa serve».




Dichiarazione
del Cardinale Prefetto della
Congregazione per la Dottrina della Fede
circa la Valutazione dottrinale della LCWR

 

La valutazione dottrinale della Leadership Conference of Women Religious (LCWR), pubblicata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, ha lo scopo di incoraggiare un rinnovamento paziente e collaborativo di questa Conferenza di Superiore Maggiori per offrire alle sue molteplici e lodevoli iniziative ed attività un più solido fondamento dottrinale.

Il primo passo per attuare i risultati della valutazione consiste pertanto in un incontro fra i Superiori della Congregazione e le Rappresentanti della LCWR. Tale incontro di persone offre la possibilità di esaminare il documento in parola in uno spirito di reciproco rispetto e collaborazione, nella speranza di evitare ogni eventuale incomprensione degli intenti e degli scopi del testo. In questo senso, esprimo altresì la mia gratitudine alle Rappresentanti della LCWR per la loro disponibilità e partecipazione ai lavori relativi alla valutazione dottrinale fin dal 2008, quando ebbi modo di comunicare loro l’intenzione della Congregazione di attuare un tale progetto.

Papa Benedetto XVI, nella sua Lettera Apostolica Porta Fidei, annunciando l’Anno della Fede, che inizierà nell’ottobre del 2012, ricorda che è la fede della Chiesa a sostenere ed animare la vita e la testimonianza dei cristiani: “Il rinnovamento della Chiesa passa anche attraverso la testimonianza offerta dalla vita dei credenti: con la loro stessa esistenza nel mondo i cristiani sono infatti chiamati a far risplendere la Parola di verità che il Signore Gesù ci ha lasciato”[1]. Ciò è ancor più vero  per coloro che offrono alla Chiesa e al mondo la testimonianza eloquente della loro consacrazione religiosa.

Dato che i temi immersi nella valutazione dottrinale implicano questioni essenziali per la fede, il Santo Padre ha dato alla CDF uno speciale mandato di collaborare con la LCWR, in vista di un rinnovamento dell’azione di questa Conferenza, concentrando la riflessione sui fondamenti dottrinali che stanno alla sua base. Questo processo implicherà necessariamente una comunicazione ed un coordinamento anche con la Conferenza Episcopale Statunitense, con la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica e con la Congregazione per i Vescovi.

L’intento principale della valutazione dottrinale consiste dunque in un sostegno alla LCWR negli USA per rafforzare una ecclesiologia di comunione, nella certezza che “la riscoperta gioiosa della fede potrà anche contribuire a consolidare l’unità e la comunione tra le diverse realtà che compongono la grande famiglia della Chiesa”[2].

Città del Vaticano, 18 aprile 2012.

 
 
[1] BENEDETTO XVI, Lett. Ap. Porta Fidei, n. 6.

[2] CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Nota con indicazioni pastorali per l’Anno della fede.



[Modificato da Caterina63 12/05/2015 09:18]
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