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LA FEDE E L'ERESIA piccolo catechismo fondamentale

Ultimo Aggiornamento: 30/07/2013 10:14
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30/07/2013 10:12
 
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II   Le Conseguenze del Modernismo

 

     Se l'eresia del passato agisce come ‘un colpo di pugnale’ nelle parole dell’Abbé Dulac, l'eresia modernista agisce come un veleno lento: così che si può andare a letto un giorno con la Fede e alzarsi all’indomani senza la Fede.

     Il Modernismo agisce come un veleno lento in quanto, obscurando una dottrina della Fede, indebolisce la virtù della Fede: cioè indebolisce l’aderenza della volontà alla Verità rivelata. In questo modo il Modernismo fa dubitare su tutti i dogmi della Fede.

     In conseguenza, i dogmi vengono additati come ‘problemi’: ‘il problema della Risurrezione’, ‘il problema del Peccato Originale’, ‘il problema dell'Inferno’, eccetera. I dogmi della Fede non sono problemi, però: sono verità sovrannaturali+: sono problemi solo per coloro che negano la Fede.

      La Fede diviene un ‘problema’, dunque, e viene relegata ad un posto vicino alle credenze di altre religioni, o viene trattata come una tematica tra una varietà di altre tematiche. Così la Fede viene sostituita da ‘favole’: ‘rifiuteranno di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole: a veritate quidem auditum avertent, ad fabulas autem convertentur’ (2. Tim.4.4).

      I membri della gerarchia e del clero, quindi, in un esercizio illegitimo del loro munus docendi, mettono in valore altre confessioni cristiane o altre religioni, oppure abbandonano in grande misura l’insegnamento della vera Fede in favore di tematiche come l’antropologia, la sociologia, la psicologia, o la politica. Rinunciando a definizioni ed anatemi, ricorrono nelle loro dichiarazioni ufficiali a cascate di parole intellettualizzanti ed impenetrabili*, e nelle loro prediche a racconti e barzellette.

      Il vuoto di questo insegnamento, una volta spogliato della sua sofisticazione, si manifesta chiaramente nella catechesi dei bambini. Quali visioni di verità e di santità vengono date a loro nei giorni puri della loro fanciullanza per radicarli nella Fede, nella vita dei sacramenti e delle virtù? o per richiamarli nelle loro ultime ore di vita all’abbraccio della Divina Misericordia?+

    

      Obscurare un dogma, particolarmente negando il principio di non-contraddizione, ha un effetto ulteriore, però, e ancor più notevole, in quanto non solo oscura la Fede intera, ma anche la nozione stessa della verità. Poiché le dottrine cattoliche sono verità, ossia verità oggettive: anzi sono verità assolute e più certe delle verità dei sensi; e pretendere che allo stesso tempo e nello stesso modo possano essere e vere e false, è negare la possibilità stessa della verità.

     Fin quanto si allontana della concezione della verità e della realtà oggettive, si avvicina a quella della verità e realtà soggettive. Così facendo, però, si è sulla strada che conduce alla pazzia, perché la pazzia è niente altro che l’abbracciare la realtà soggettiva.

 

    L'ordine del Vero cede all'ordine del Bene. La verità non viene più considerata come guida del comportamento, bensì ‘l'amore’: un amore però che non è più specificato dalla realtà. Questo amore, in quanto razionale, si manifesta nell'umanesimo, un umanesimo leggermente colorito dal cristianesimo con una tendenza verso l'attivismo; in quanto emozionale, si manifesta nel sentimentalismo e nella preoccupazione eccessiva delle sensibilità di altrui.

    L’oggettivo cede al soggettivo, e il fiume del Modernismo affluisce in dietro in quel vast'oceano di soggettivismo dal quale è provenuto.

 

 

 

9. L’Ecumenismo

 

         Quale esempio insigne del Modernismo, e più in particolare dell’Oscurantismo che opera tramite l’equivoco, presentiamo la dottrina dell’Ecumenismo.

 

 

                                                   I  La Natura dell’Ecumenismo

 

       Cos’è l'Ecumenismo ? L'etimologia del termine ‘ecumenismo’ è ‘oikoumené’, la parola greca che significa ‘mondo’. Il termine ‘Ecumenismo’ significa dunque qualchecosa che riguarda tutto il mondo: qualchecosa di universale.

       Orbene, il termine Ecumenismo (con il suo significato di universalismo), viene inteso in due sensi distinti: il primo senso è che tutto il mondo deve divenire cattolico; il secondo senso è che tutti gli uomini devono unirsi in base a ciò che hanno in comune[1]. Il primo senso di Ecumenismo è il senso cattolico, il secondo senso è il senso non-cattolico.

       Che il primo senso è cattolico è già chiaro nell'etimologia del termine ‘cattolico’ che significa ‘intero’: viene dalla parola greca ‘holos’, e si rapporta, tra l'altro, a tutto il genere umano.

       Ecumenismo nel secondo senso, non è un affare spirituale, bensì politico, perchè non attiene al bene ultimo dell'uomo in cielo come il cattolicesimo, ma attiene al suo bene su questa terra: alla pace con altri quaggiù.

       In questo secondo senso - che purtroppo è il senso di gran lunga il più comune - non solo non corrisponde al cattolicesimo, ma gli è addirittura ostile. In fatti, se si cerca solo ciò che ci accomuna alle altre confessioni cristiane, o ad altre religioni (come se ci fossero altre religioni fuori che la sola vera Religione cattolica): se si cerca solo ciò che ci unisce con queste, si nega - o almeno si trascura e diluisce - uno dopo l'altro gli articoli di Fede.

      Per esempio, se cerciamo solo ciò che ci unisce ai luterani, neghiamo tra l’altro la natura sacrificale della santa Messa, i sette Sacramenti, e il culto alla Madonna; se cerchiamo ciò che ci unisce agli ebrei o ai musulmani, neghiamo o disconosciamo il mistero della Santissima Trinità, e la divinità e la missione salvifica di Nostro Signore Gesù Cristo che costituiscono, come abbiamo scritto nel primo capitolo, proprio il nucleo essenziale della Fede.

           

 

                                                     II  Conseguenze dell’Ecumenismo

 

       Le conseguenze di questo Ecumenismo sono gravi, sia sul livello personale che su quello collettivo.

        Sul livello personale, chi nega un articolo della Fede diviene eretico; chi nega il nucleo della Fede diviene apostata; chi tace un articolo della Fede si vergogna di Nostro Signore Gesù Cristo, e ‘Chi si vergognerà di me e dell mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi’ (Lc. 8.38).

         Sul livello collettivo, il Cattolicesimo in confronto con le altre confessioni sprofonda, come possiamo già dolorosamente attestare, in una specie di vago umanesimo leggermente colorito dal cristianesimo*. In confronto con le altre religioni invece si può scogliere in una di due forme di religione chiusa alla Grazia: 1) un’amalgama di tutte le religioni, che diviene una specie di vago umanesimo neppure colorito dal cristianesimo; 2) un’amalgama naturalista delle religioni monoteisti+.

        Questa seconda forma di religione può essere di due tipi: il primo un vago deismo; il secondo  un monoteismo che tiene salvo ciò che le tre grandi religioni monoteismi hanno in comune teologicamente, cioè grosso modo l’Antico Testamento. In questo caso il Cattolicesimo e l’Islam si sciolgono effettivamente nel Giudaismo, o più precisamente nella religione mondiale giudaio-massonica conosciuta come il‘Noachismo’´.

      Era proprio questo il motivo dell'Incarnazione, della Vita, della Passione, e della Morte in Croce tra spasimi atroci di dolore di Nostro Signore Gesù Cristo?

 

                    

                                                      III   L’Ecumenismo e l’amore

         

        Forse qualcuno proverà a difendere questo falso Ecumenismo, che è la condivisione di ciò che è comune a tutti, sostenendo che sia una forma di amore, e dicendo che nell'analisi finale l’amore è lo scopo della nostra vita, anzi che Dio Stesso è l'amore: nel senso che la Santissima Trinità è un mistero di amore tra le Tre Persone Divine.

        Questa forma di amore viene frequentemente espressa collo slogan ‘Importa ciò che abbiamo in comune non ciò che ci separa’. In rapporto ai Luterani, per esempio, significa che si cerchino credenze e ideali comuni tra loro e cattolici piuttosto che divergenze dottrinali. Ma, come abbiamo detto all’inizio del capitolo, l’Ecumenismo falso è un affare politico e non spirituale: mira al bene terreno dell’uomo quaggiù piuttosto che il suo bene definitivo in Cielo. Dal punto di vista spirituale, ciò che importa nel caso dei Luterani non è ciò che abbiamo in comune, bensì ciò che ci separa, perché ciò che ci separa è la Fede, e la Fede è la chiave alla vita eterna.

     Il falso Ecumenismo è un falso tipo di amore, dunque. Tramite preghiere comuni, anche in sacris, ed abbracci, si crea l’illusione che tutte le confessioni o religioni siano sullo stesso livello#, e si oscura il dogma che fuori della Fede e della Chiesa cattolica non c’è salvezza. Così si indebolisce la Fede e si diminuisce la possibilità stessa della salvezza.

     Il vero Ecumenismo, invece, è un vero tipo di amore poiché, come ogni vero tipo di amore, mira al vero bene di altrui. Anzi, mira al suo bene ultimo che è la sua salvezza, che cerca di assicurare mediante la sua conversione.

 

       Che il tipo di amore proposto da questa forma di Ecumenismo è falso si può illustrare coll’immagine seguente: un numero di persone sta provando ad attraversare l’oceano. Alcune di queste viaggiano su una barca grande costruita per sopravvivere tempeste e ogni tipo di pericolo, e fornita con tutto ciò che occorre per un lungo traghetto. Altre persone viaggiano su barche più piccole: barche a velo, barche a ramo, e altre ancora su galleggianti o anche solo nuotando. Solo la barca grande raggiungerà il littore ulteriore con sicurezza; qualche altra barca riuscirà forse, ma con difficoltà; le altre barche e persone invece certamente non riusceranno. Le persone sulla barca grande non provano a convincere le altre a venire a bordo la loro barca ma solo li salutano affettuosamente mentre passano. Come il lettore avrebbe capito: la barca grande è la Chiesa cattolica; l’oceano è il mondo; le persone fuori di questa barca sono coloro che non appartengono alla parte visibile della Chiesa.

        Ovviamente è più facile e anche più piacevole, almeno a breve termine, di agitare la mano e sorridere beatamente ad un’altro da una bella barca, che di dirgli che sta nell’errore, di convincerlo di lasciare la sua barca (che probabilmente gli anche piace), e di venire a bordo la propria. E se viene, ci sarà poi tutta la fatica di occuparsi di lui.  

   

        L’errore metafisico alla base del falso Ecumenismo è la priorità che esso accorda all’ordine del Bene sull’ordine del Vero.

 

        L'anima dell'uomo ha due facoltà principali: la conoscenza e la volontà (o amore razionale), e tutte e due si devono adoperare nel suo agire. Il motivo più profondo ne è che, come spiegheremo nel prossimo paragrafo, tutte e due facoltà sono necessarie all’uomo per glorificare Dio pienamente. A livello sovrannaturale questa conoscenza è la conoscenza della Fede, e questo amore è l'amore della Carità. Ambedue – Fede e Carità - si devono adoperare nel suo agire. Non basta avere la Fede per essere salvati; non basta amare per essere salvati; ma occorre e la Fede e la Carità.

       All’ obiezione che ‘basta l’amore’ rispondiamo coll’affermazione che è necessaria anche la conoscenza. E si deve precisare che la conoscenza ha la precedenza (logica) sull'amore, in quanto l'amore è cieco, e deve essere guidato dalla conoscenza: prima di amare, devo sapere cosa amare e come amare. Se un ubriaco mi chiede cento euro ed io glieli do, non sto praticando l'amore perchè in questo modo, ossia dandogli soldi, non lo sto amando. E se qualcuno prova a attraversare l’Oceano nuotando non lo sto amando se gli solo agito la mano dalla mia bella barca mentre lo passo.

      A livello sovrannaturale, la Fede (come conoscenza sovrannaturale), ha la precedenza sulla Carità (come amore sovrannaturale). L'oggetto della Fede è Dio, la Santissima Trinità, e non posso amarLo con la Carità prima di conoscerLo con la Fede.

        Ad un livello ancora più profondo, possiamo dire con professore Romano Amerio, nel suo libro ammirevole Jota Unum, che la conoscenza precede l'amore, in definitiva, nel mistero della Santissima Trinità Stessa, perchè la conoscenza di Dio tramite il Verbo precede l'amore di Dio tramite lo Spirito Santo: il procedere del Figlio dall'intelletto del Padre, precede il procedere dello Spirito Santo dall'amore reciproco del Padre e del Figlio. In questo modo possiamo dire che Dio, prima di essere un mistero di Amore, è un mistero di Verità.

      Vediamo dunque che i falsi ecumenisti si sbagliano quando agiscono come se bastasse l’amore, perché – ribadisco – sono necessarie sia la conoscenza sia l'amore, ove la conoscenza ha la precedenza sull'amore; la Fede sulla Carità; il Vero sul Bene.

 



+ alcune sono anche misteri, ma non sono problemi neanche loro: sono insondabili alla ragione, ma difendibili con essa.

* Ne vedremo delle immagini eloquenti nell’ultimo capitolo.

+ Meriti del Catechismo di san Pio X, che espone con semplicità e chiarezza esemplari le dottrine centrali della Fede, e che fu imparato a memoria da inumerevoli cattolici solo due generazioni fa. Nei tempi di oggi, ancora più pericolosi di prima per la salvezza delle loro anime, i bambini vengono privati di qualsiasi mezzo adatto per assicurarsene. L’autore  chiedette recentemente a un figlio dei suoi amici cosa ha imparato nel catechismo la settimana scorsa. ‘Il cubo’ fu la risposta. ‘Cos’è il cubo?’ replicai. ‘Bu?’ Più tardi passai per la chiesa e addirittura vedi davanti all’altare(-tavola) un grande cubo sinistro di colore grigio. Ne guardai due lati: uno mostrava due bambini abbracciandosi, e l’altro un pallone. Bu?

[1] ‘Ciò che tutti hanno in comune’ si può intendere sia come il denominatore comune più basso fra diverse religioni o confessioni, sia come il rapporto personale tra ogni uomo e Dio, espresso nella propria religione. Quanto al secondo caso, san Pio X scrive nella Pascendi: ‘…i Modernisti non negano, concedono anzi, altri velatamente, altri apertissimamente, che tutte le religioni son vere’. Qua si tratta di una concezione soggettivista della religione che, come spiega il Papa, si reduce all’esperienza personale assieme al simbolismo. Non mancano, comunque, coloro che mantengono che tutte le religioni siano vere anche sulla concezione oggettiva del termine. Il fatto che la loro teoria offende al principio di non-contraddizione (cfr. il capitolo scorso) in quanto le varie religioni (o confessioni cristiane) si escludono reciprocamente, chiaramente non la rende meno rispettabile come teoria modernista.

* cfr. il capitolo scorso.

+ con lo slogan: ‘Adoriamo lo stesso Dio’. Lo slogan è vero sul livello filosofico perché colla sola ragione possiamo dimostrare che c’è un unico Dio; è falso invece sul livello teologico perché la Chiesa insegna infallibilmente che Dio è la Santissima Trinità di Cui la Seconda Persona è divenuta Uomo: ciò viene negato dal Giudaismo, dall’Islam, e da tutte le altre religioni monoteiste. Ciò che ci interessa comunque non è la filosofia, la politica, la vita presente, bensì la teologia, la spiritualità, e la vita eterna. In una parola, un cattolico professa l’esistenza di un unico Dio non come una verità della ragione ma come una verità della Fede: la professa nel Credo : Credo in unum Deum.

´ cfr. L’Eglise Eclipsée?, Les amis du Christ-Roi, Delacroix,1999.

come bravi cubisti cfr. il capitolo precedente.

# Latitudiniarismo e Indifferentismo.



[SM=g1740771]

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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