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San Giovanni Bosco sul Sacramento della Confessione

Ultimo Aggiornamento: 06/08/2013 21:26
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06/08/2013 19:58
 
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[SM=g1740758] seguitando dal thread dedicato al Sacramento della Confessione - clicca qui -, in questo spazio vogliamo offrirvi l'insegnamento di san Giovanni Bosco, un suo libretto dove spiegava bene questo Sacramento....

http://www.agerecontra.it/public/press10/wp-content/uploads/2010/08/San-Giovanni-Bosco-e-i-suoi-discepoli1.jpg


CONVERSAZIONI TRA UN AVVOCATO ED UN CURATO DI CAMPAGNA SUL SACRAMENTO DELLA CONFESSIONE

Per cura del Sac. Bosco Giovanni

 

TORINO

TIPOGRAFIA PARAVIA E COMPAGNIA

Anno 1855. {I [145]} {II [146]}

 

 

 

 

INDEX

Scopo di queste conversazioni. 2

Conversazione I. Festino di campagna. 2

II. La confessione è necessaria. 4

III. Instituzione divina della confessione. 6

IV. La confessione praticata al tempi degli apostoli. 10

V. La confessione nei primi tempi della Chiesa. 12

VI. La confessione praticata dal IV secolo fino al Concilio Lateranese celebrato nel 1215. 13

VII. La confessione nel Concilio Lateranese e nel Concilio Tridentino. 16

VIII. La confessione praticata presso ai gentili. 18

IX. La confessione praticata presso agli ebrei. 20

X. La confessione è un gran conforto al cristiano ed un mezzo efficace per fuggire il male e praticare il bene. 21

XI. Paterne accoglienze del confessore. Gran segreto della confessione. 24

XII. La confessione in punto di morte. 27

XIII. Esempio. 30

Appendice sol libro intitolato: La Confessione saggio dogmatico storico. 31

Alcuni detti proferiti da celebri protestanti intorno alla confessione. 34

Indice. 36




Scopo di queste conversazioni.

 

            Non c'è alcun dubbio che nei calamitosi tempi in cui viviamo la fede sia accanitamente combattuta. Riescon però vani gli sforai dei nemici se prima essi non cercano di allontanare i cattolici dal Sacramento della Confessione. Ecco il motivo per cui essi volgono tutte le loro armi contro a questa pratica salutare. Il Cattolico allontanato dalla Confessione e abbandonato a se medesimo cammina da abisso in abisso, e qual debole pianta senza riparo, esposta alla gagliardìa dei venti, giunge ai più deplorabili eccessi. - Per distruggere dalle fondamenta l'idea della Confessione i protestanti stampano e gettano di continuo in faccia ai cattolici, che la Confessione non è stata instituita da Dio, epperciò doversi riprovare. {III [147]}

            Noi perciò, non colla calunnia, non con ciance, o colla mala fede, che sono le armi ordinarie dei nostri nemici, ma col Vangelo e colla Storia alla mano proveremo fino all'evidenza che il bisogno della Confessione fu riconosciuto dagli stessi gentili; per ordine di Dio fu praticato dal popolo Ebreo; e che tal pratica venne dal Salvatore elevata alla dignità di Sacramento, e stabilita qual mezzo utile ad ogni cristiano e assolutamente necessario a tutti quelli che hanno peccato mortalmente dopo il Battesimo.

            I protestanti vanno ripetendo che nei primi tempi della Chiesa non si è mai parlato di Confessione, perciò noi sempre colla storia alla mano faremo loro vedere, se pur non vogliono chiudere gli occhi, che la Confessione fu costantemente praticata nella Chiesa Cattolica da Gesù Cristo fino ai nostri giorni.

            Per quanto fu possibile mi sono astenuto dal nominare gli autori e le empietà contenute negli scritti dei nemici {IV [148]} della Confessione, e ciò feci per due motivi; per non cagionare troppo grave afflizione ai buoni Cattolici, che non possono a meno di essere profondamente addolorati nel vedere profanate le cose più venerande di nostra Religione; ed anche per non eccitare la curiosità di leggere i libri perversi che contengono tali errori e tali sconcezze.

            Mi sono limitato a rendere chiara la dottrina della Chiesa Cattolica intorno all'instituzione della Confessione, mostrando la verità, e combattendo l'errore senza quasi nemmen nominarlo. Mi pare però di aver con certezza risposto a quanto si dice e si scrive contro alla Confessione.

            Intanto profondamente afflitto pei mali che si vanno ogni giorno moltiplicando contro alla religione Cattolica, io raccomando ai Cattolici coraggio e fermezza.

            Sì, Cattolici, coraggio: teniamoci strettamente uniti a quella religione che fu stabilita da Gesù Cristo, che ha per capo visibile il Romano Pontefice suo Vicario in terra; che in mezzo alle {V [149]} vicende dei secoli fu sempre combattuta, ma che ha sempre trionfato.

            Questa religione di Gesù Cristo trovasi solamente nella Chiesa cattolica; niuno è cattolico senza il Papa; guai a chi separasi da questo capo supremo! egli è fuori di quella religione, che unica può condurre a salvamento: chi non ha la Chiesa per madre non può avere Iddio per padre.

            Sia dunque tra noi la medesima fede, la medesima legge, i medesimi Sacramenti, la medesima carità in vita e in morte. Ma soprattutto sappiamo approfittare del Sacramento della Penitenza come di un gran mezzo instituito da Gesù Cristo per comunicare alle anime nostre i meriti della sua passione e morte; per rompere le catene, con cui lo spirito maligno tiene incatenate le anime nostre; per chiuderci l'inferno ed aprirci le porte del cielo. Così sia. {VI [150]}





[Modificato da Caterina63 06/08/2013 19:59]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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