A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Omelia del Papa per l'ammissione di 500 Catecumeni per l'Anno della Fede

Ultimo Aggiornamento: 23/11/2013 22:41
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.987
Sesso: Femminile
23/11/2013 19:24
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota


RITO DELL'AMMISSIONE AL CATECUMENATO E INCONTRO CON I CATECUMENI
A CONCLUSIONE DELL'ANNO DELLA FEDE

PAROLE DEL SANTO PADRE FRANCESCO

Basilica Vaticana
Sabato, 23 novembre 2013

Video

http://d4.yimg.com/sr/img/1/adb7c02b-aab6-3d43-bbd6-4e5a9bf25380


http://d2.yimg.com/sr/img/1/ed34447f-83e2-3983-a899-bb7d89691031

Cari catecumeni,

questo momento conclusivo dell’Anno della fede vi vede qui raccolti, con i vostri catechisti e familiari, in rappresentanza anche di tanti altri uomini e donne che stanno compiendo, in diverse parti del mondo, il vostro stesso percorso di fede. Spiritualmente, siamo tutti collegati, in questo momento. Venite da molti Paesi diversi, da tradizioni culturali ed esperienze differenti. Eppure, questa sera sentiamo di avere tra di noi tante cose in comune. Soprattutto ne abbiamo una: il desiderio di Dio. Questo desiderio è evocato dalle parole del Salmista: «Come la cerva anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio. L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio?» (Sal 42,2-3). Quanto è importante mantenere vivo questo desiderio, questo anelito ad incontrare il Signore e fare esperienza di Lui, fare esperienza del suo amore, fare esperienza della sua misericordia! Se viene a mancare la sete del Dio vivente, la fede rischia di diventare abitudinaria, rischia di spegnersi, come un fuoco che non viene ravvivato. Rischia di diventare “rancida”, senza senso.

Il racconto del Vangelo (cfr Gv 1,35-42) ci ha mostrato Giovanni Battista che ai suoi discepoli indica Gesù come l’Agnello di Dio. Due di essi seguono il Maestro, e poi, a loro volta, diventano “mediatori” che permettono ad altri di incontrare il Signore, di conoscerlo e di seguirlo. Ci sono tre momenti in questo racconto che richiamano l’esperienza del catecumenato. In primo luogo, c’è l’ascolto. I due discepoli hanno ascoltato la testimonianza del Battista. Anche voi, cari catecumeni, avete ascoltato coloro che vi hanno parlato di Gesù e vi hanno proposto di seguirlo, diventando suoi discepoli per mezzo del Battesimo. Nel tumulto di tante voci che risuonano intorno a noi e dentro di noi, voi avete ascoltato e accolto la voce che vi indicava Gesù come l’unico che può dare senso pieno alla nostra vita.

Il secondo momento è l’incontro. I due discepoli incontrano il Maestro e rimangono con Lui. Dopo averlo incontrato, avvertono subito qualcosa di nuovo nel loro cuore: l’esigenza di trasmettere la loro gioia anche agli altri, affinché anch’essi lo possano incontrare. Andrea, infatti, incontra suo fratello Simone e lo conduce da Gesù. Quanto ci fa bene contemplare questa scena! Ci ricorda che Dio non ci ha creato per essere soli, chiusi in noi stessi, ma per poter incontrare Lui e per aprirci all’incontro con gli altri. Dio per primo viene verso ognuno di noi; e questo è meraviglioso! Lui viene incontro a noi! Nella Bibbia Dio appare sempre come colui che prende l’iniziativa dell’incontro con l’uomo: è Lui che cerca l’uomo, e di solito lo cerca proprio mentre l’uomo fa l’esperienza amara e tragica di tradire Dio e di fuggire da Lui. Dio non aspetta a cercarlo: lo cerca subito. È un cercatore paziente il nostro Padre! Lui ci precede e ci aspetta sempre. Non si stanca di aspettarci, non si allontana da noi, ma ha la pazienza di attendere il momento favorevole dell’incontro con ciascuno di noi. E quando avviene l’incontro, non è mai un incontro frettoloso, perché Dio desidera rimanere a lungo con noi per sostenerci, per consolarci, per donarci la sua gioia. Dio si affretta per incontrarci, ma mai ha fretta di lasciarci. Resta con noi. Come noi aneliamo a Lui e lo desideriamo, così anche Lui ha desiderio di stare con noi, perché noi apparteniamo a Lui, siamo “cosa” sua, siamo le sue creature. Anche Lui, possiamo dire, ha sete di noi, di incontrarci. Il nostro Dio è assetato di noi. E questo è il cuore di Dio. E’ bello sentire questo.

L’ultimo tratto del racconto è camminare. I due discepoli camminano verso Gesù e poi fanno un tratto di strada insieme con Lui. E’ un insegnamento importante per tutti noi. La fede è un cammino con Gesù. Ricordate sempre questo: la fede è camminare con Gesù; ed è un cammino che dura tutta la vita. Alla fine ci sarà l’incontro definitivo. Certo, in alcuni momenti di questo cammino ci sentiamo stanchi e confusi. La fede però ci dà la certezza della presenza costante di Gesù in ogni situazione, anche la più dolorosa o difficile da capire. Siamo chiamati a camminare per entrare sempre di più dentro al mistero dell’amore di Dio, che ci sovrasta e ci permette di vivere con serenità e speranza.

Cari catecumeni, oggi voi iniziate il cammino del catecumenato. Vi auguro di percorrerlo con gioia, certi del sostegno di tutta la Chiesa, che guarda a voi con tanta fiducia. Maria, la discepola perfetta, vi accompagna: è bello sentirla come nostra Madre nella fede! Vi invito a custodire l’entusiasmo del primo momento che vi ha fatto aprire gli occhi alla luce della fede; a ricordare, come il discepolo amato, il giorno, l’ora in cui per la prima volta siete rimasti con Gesù, avete sentito il suo sguardo su di voi. Non dimenticare mai questo sguardo di Gesù su te, su te, su te… Non dimenticare mai questo sguardo! E’ uno sguardo d’amore.E così sarete sempre certi dell’amore fedele del Signore. Lui è fedele. E siate certi: Lui non vi tradirà mai!









[Modificato da Caterina63 23/11/2013 22:41]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:19. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com