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Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Avvento-Natale 2013 e Gennaio 2014 con la Santa Madre Chiesa

Ultimo Aggiornamento: 07/01/2014 18:25
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Sesso: Femminile
30/11/2013 22:06
 
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  Amici, inizia l'Avvento ed inizia un nuovo Anno Lutirgico...... cercheremo di seguire  gli eventi insieme alla Santa Chiesa.... per i collegamenti alle meditazioni degli anni passati, cliccate qui...

CELEBRAZIONE DEI VESPRI
CON LA PARTECIPAZIONE DEGLI UNIVERSITARI DEGLI ATENEI ROMANI

OMELIA DEL SANTO PADRE FRANCESCO

Basilica Vaticana
I Domenica di Avvento - Sabato, 30 novembre 2013




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Si rinnova oggi il tradizionale appuntamento d’Avvento con gli studenti delle Università di questa diocesi, ai quali si uniscono i Rettori e i Professori degli Atenei romani e italiani. Saluto tutti cordialmente: il Cardinale Vicario, i Vescovi, il Sindaco, le varie Autorità accademiche e istituzionali, gli Assistenti delle Cappellanie e dei Gruppi universitari. Saluto specialmente voi, cari universitari e universitarie.

L’auspicio che san Paolo rivolge ai cristiani di Tessalonica, affinché Dio li santifichi fino alla perfezione, dimostra da una parte la sua preoccupazione per la loro santità di vita messa in pericolo, e dall’altra una grande fiducia nell’intervento del Signore. Questa preoccupazione dell’Apostolo è valida anche per noi, cristiani di oggi. La pienezza della vita cristiana che Dio compie negli uomini, infatti, è sempre insidiata dalla tentazione di cedere allo spirito mondano. Per questo Dio ci dona il suo aiuto mediante il quale possiamo perseverare e preservare i doni che lo Spirito Santo ci ha dato, la vita nuova nello Spirito che Egli ci dà. Custodendo questa “linfa” salutare della nostra vita, tutto il nostro essere, spirito, anima e corpo, si conserva irreprensibile e integerrimo. Ma perché Dio, dopo che ci ha elargito i suoi tesori spirituali, deve intervenire ancora per mantenerli integri? Questa è una domanda che dobbiamo farci. Perché noi siamo deboli, - noi tutti lo sappiamo - la nostra natura umana è fragile e i doni di Dio sono conservati in noi come in “vasi di creta” (cfr 2 Cor 4,7).

L’intervento di Dio in favore della nostra perseveranza fino alla fine, fino all’incontro definitivo con Gesù, è espressione della sua fedeltà. E’ come un dialogo fra la nostra debolezza e la sua fedeltà. Lui è forte nella sua fedeltà. E Paolo dirà, in un’altra parte, che lui – lui, lo stesso Paolo - è forte nella sua debolezza. Perché? Perché è in dialogo con quella fedeltà di Dio. E questa fedeltà di Dio mai delude. Egli è fedele anzitutto a se stesso. Pertanto, l’opera che ha iniziato in ciascuno di noi, con la sua chiamata, la condurrà a compimento. Questo ci dà sicurezza e grande fiducia: una fiducia che poggia su Dio e richiede la nostra collaborazione attiva e coraggiosa, davanti alle sfide del momento presente. Voi sapete, cari giovani universitari, che non si può vivere senza guardare le sfide, senza rispondere alle sfide. Colui che non guarda le sfide, che non risponde alle sfide, non vive. La vostra volontà e le vostre capacità, unite alla potenza dello Spirito Santo che abita in ciascuno di voi dal giorno del Battesimo, vi consentono di essere non spettatori, ma protagonisti degli accadimenti contemporanei. Per favore, non guardare la vita dal balcone! Mischiatevi lì, dove ci sono le sfide, che vi chiedono aiuto per portare avanti la vita, lo sviluppo, la lotta per la dignità delle persone, la lotta contro la povertà, la lotta per i valori, e tante lotte che troviamo ogni giorno.

Sono diverse le sfide che voi giovani universitari siete chiamati ad affrontare con fortezza interiore e audacia evangelica. Fortezza e audacia. Il contesto socio-culturale nel quale siete inseriti a volte è appesantito dalla mediocrità e dalla noia. Non bisogna rassegnarsi alla monotonia del vivere quotidiano, ma coltivare progetti di ampio respiro, andare oltre l’ordinario: non lasciatevi rubare l’entusiasmo giovanile! Sarebbe uno sbaglio anche lasciarsi imprigionare dal pensiero debole e dal pensiero uniforme, quello che omologa, come pure da una globalizzazione intesa come omologazione. Per superare questi rischi, il modello da seguire non è la sfera. Il modello da seguire nella vera globalizzazione - che è buona – non è la sfera, in cui è livellata ogni sporgenza e scompare ogni differenza; il modello è invece il poliedro, che include una molteplicità di elementi e rispetta l’unità nella varietà. Nel difendere l’unità, difendiamo anche la diversità. Al contrario quella unità non sarebbe umana.

Il pensiero, infatti, è fecondo quando è espressione di una mente aperta, che discerne, sempre illuminata dalla verità, dal bene e dalla bellezza. Se non vi lascerete condizionare dall’opinione dominante, ma rimarrete fedeli ai principi etici e religiosi cristiani, troverete il coraggio di andare anche contro-corrente. Nel mondo globalizzato, potrete contribuire a salvare peculiarità e caratteristiche proprie, cercando però di non abbassare il livello etico. Infatti, la pluralità di pensiero e di individualità riflette la multiforme sapienza di Dio quando si accosta alla verità con onestà e rigore intellettuale, quando si accosta alla bontà, quando si accosta alla bellezza, così che ognuno può essere un dono a beneficio di tutti.

L’impegno di camminare nella fede e di comportarvi in maniera coerente col Vangelo vi accompagni in questo tempo di Avvento, per vivere in modo autentico la commemorazione del Natale del Signore. Vi può essere di aiuto la bella testimonianza del beato Pier Giorgio Frassati, il quale diceva – universitario come voi - diceva:  «Vivere senza una fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere in una lotta continua la verità, non è vivere ma vivacchiare. Noi non dobbiamo mai vivacchiare, ma vivere» (Lettera a I. Bonini, 27.II.1925).

Grazie, e buon cammino verso Betlemme!



Come abbiamo appena letto sopra, Papa Francesco  ha detto:

"Se non vi lascerete condizionare dall’opinione dominante, ma rimarrete fedeli ai principi etici e religiosi cristiani, troverete il coraggio di andare anche contro-corrente. Nel mondo globalizzato, potrete contribuire a salvare peculiarità e caratteristiche proprie, cercando però di non abbassare il livello etico. Infatti, la pluralità di pensiero e di individualità riflette la multiforme sapienza di Dio quando si accosta alla verità con onestà e rigore intellettuale, quando si accosta alla bontà, quando si accosta alla bellezza, così che ognuno può essere un dono a beneficio di tutti...."

  ebbene.... oltre 100 anni fa, nel 1890, così diceva - profeticamente - Papa Leone XIII nell'Enciclica la Sapienza Cristiana 

"Richiamarsi ai precetti della sapienza cristiana e conformare profondamente ad essi la vita, i costumi e le istituzioni dei popoli è cosa che ogni giorno appare sempre più necessaria. Avendoli messi da parte, ne sono derivati mali così grandi che nessun uomo saggio può sopportare la presente situazione senza una grave preoccupazione, né guardare al futuro senza timore...."

Buona meditazione 




[Modificato da Caterina63 01/12/2013 22:41]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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