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Meditazioni quotidiane: Gennaio - Febbraio - Marzo - Aprile

Ultimo Aggiornamento: 09/04/2014 10:07
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03/03/2014 09:25
 
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   MARZO

 


ORAZIONE DI SANT'AGOSTINO


da recitarsi durante tuffo il mese di Marzo.


 


O Redentore dell'anima mia, ecco ai piedi della vostra Croce un miserabile peccatore, per supplicarvi d'una goccia del vostro Sangue per lavare i suoi peccati. Mi riconosco colpevole delta vostra morte, e confesso d'avervi io, coi miei peccati, inchiodato su questa Croce. Pure. udendo che voi chiedete dal Padre pietà per i crocifissori, oso invocare la vostra misericordia. Trafiggete, con un chiodo delle vostre mani, questo durissimo cuore. Spargete sopra quest'anima una stilla del vostro Sangue. Rimirate, coi vostri occhi ardenti d'amore, questo mostro d'ingratitudine.
Io, sopraffatto dalla vostra carità, vorrei amarvi sopra ogni bene, e aborrire sopra ogni male il peccato, come cagione della vostra morte. Aiutatemi a farlo. Voglio morire prima di ritornare ad offendervi.

 

Santi protettori.

S. Giuseppe — S. Tommaso d'Aquino — L'Arcangelo Gabriele.

 

Gesù Cristo crocifisso, abbi pietà di me.

 

Virtù da praticarsi.

La mortificazione dei sensi. 

 

  1° Marzo

LA PASSIONE DI GESÙ CRISTO

 

1. E’ un libro facile a meditarsi. Il Crocifisso sta nelle mani di tutti; molti lo portano al collo, sta nelle nostre stanze, è nelle chiese, è decoro della Corona del Rosario, Esso è l'eccelso trofeo che richiama i nostri sguardi. Ovunque tu sia, di giorno e di notte, conoscendone minutamente la storia, ti riesce facile meditarla. La varietà delle scene, la molteplicità delle cose, l'importanza del fatto, l'eloquenza del Sangue che gronda, non ti facilita la meditazione? Ragiona anche sul fatto pratico, è gratis! 

 

2. Utilità del meditarla. S. Alberto Magno scrive: Il meditare la Passione di Gesù fa bene più di un digiuno a pane e acqua, e di una flagellazione a sangue. Santa Geltrude dice che il Signore guarda con occhio di misericordia chi medita sul Crocifisso. San Bernardo soggiunge che la Passione di Gesù spezza le pietre, ossia i cuori dei peccatori induriti. Che ricca scuola di virtù per gl'imperfetti! Che fiamma d'amore per i giusti! Dunque impegnati a meditarla, che cosa ti costa? Gesù stesso ci invita: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero» (Mt.11,25-30)

 

3. Modo di meditarla.
1. Compatendo i dolori di Gesù che ha sofferto per noi, Egli che è nostro Dio, che soffre per noi.
2. Imprimendo nel nostro corpo le ferite di Gesù con le penitenze, con qualche austerità, col portare nel nostro corpo la mortificazione, o almeno con la pazienza.
3. Imitando le virtù di Gesù: l'ubbidienza, l'umiltà, la povertà, il silenzio nelle ingiurie, il totale sacrificio. Se tu facessi così, non miglioreresti? 

 

PRATICA. — Bacia il Crocifisso con-passione; lungo il giorno ripeti: Gesù Cristo crocifisso, abbi pietà di me peccatore.

 

2 Marzo

INGRESSO DI GESÙ IN GERUSALEMME

 

1. Gesù pianse su Gerusalemme in trionfo. Immaginati di veder Gesù seduto sull'asinello: la turba lo accompagna e fa ondeggiare le palme e gli ulivi; i fanciulli esultanti esclamano: Osanna, al figlio di Davide! Fissa Gesù che sospira su Gerusalemme... Le lacrime gli scendono dagli occhi e pare estraneo alla solennità... Cinque giorni dopo sarà crocifisso! — Vicino alla gioia sta il pianto; e il peccato, la sventura, la morte possono essere a due passi dalla nostra spensieratezza. Pensaci, e sta preparato.

 

2. Nel trionfo Gesù parla dei patimenti. Più volte ne aveva parlato: il desiderio di venire battezzato di sangue; Quomodo coarctor? (Luca. 12, 50). Parlava a Giacomo e a Giovanni del calice di amarezza che avrebbe bevuto (Marco. 10, 38); anche sul Tabor parlava di passione. E nell'ingresso trionfale in Gerusalemme torna a parlarne. Come desidera patire! — E tu sempre lo fuggi? E tu ami sempre il godere? Come puoi rimanere insensibile davanti a Colui che ha dato la vita sua perchè tu guadagnassi la tua?

 

3. Il pianto di Gesù. Piange su Gerusalemme ingrata che rifiuta il suo Re Divino; che, sorda alle sue visite, non ascolta le divine chiamate; che sta per spargere il sangue d'un Dio, e meriterà riprovazione e sterminio; ma un tale sterminio costa lagrime al Cuor di Gesù!... Anima mia, se ingrata, sorda, ribelle alle voci della grazia, vorrai dannarti. Gesù piangerà forse su te, ma ti condannerà ugualmente all'inferno... perchè senza il tuo consenso non potrà fare ciò che è venuto a fare: salvarti!

 

PRATICA. — Fissa il Crocifisso per qualche istante cercando di penetrarne il profondo insegnamento. In questo giorno, sii tu il compenso di tante Anime che lo offendono continuamente....

 

3 Marzo   

GESÙ, VENDUTO DA GIUDA

 

1. Il discepolo vende il maestro. Se un nemico l'avesse tradito, a Gesù ed alla sua religione ne sarebbe venuto meno scorno e minor umiliazione; ma Giuda era uno dei dodici Apostoli, era tra i più cari ed i più confidenti col Redentore... E tu, o cristiano, tanto beneficato da Dio nel corpo e nell'anima, ricolmo di tante grazie, per cui Gesù diede il Sangue, col peccato, per rispetto umano, quante volte lo tradisci!...

 

2. I trenta denari. A che vile prezzo Giuda vende un Dio!... Era il prezzo imposto per uno schiavo ucciso; già l'aveva detto il profeta; e Gesù lo permette e diviene così carne venduta ai suoi più fieri nemici. Rifletti che tu vendi l'anima tua, irrorata e redenta dal Sangue di Gesù, al demonio, non per trenta monete, ma per molto meno...; per un capriccio, per una vile soddisfazione, per un po' di guadagno, per un nulla. Quante donne non si rendono conto di vendere anche la sola immagine per ottenere gli sguardi altrui, vogliono essere viste, vogliono essere compiaciute e così si vendono, si svendono. Anche certi uomini oggi hanno di questi piaceri esteriori. Dì all'anima tua: "Vergognati e pentiti".

 

3. Il poco conduce al molto. Giuda non giunse al tradimento tutto d'un colpo. L'avarizia, radice d'ogni male (1 Tim. 6, 30), gli travagliava il cuore! Mormorò della Maddalena che profumava di balsamo Gesù, Non vinse la passione: questa crebbe; e si lasciò condurre al tradimento dal luccicare dell'oro! Chi sprezza il poco, cadrà (Eccli. 19, 1); “ poca favilla gran fiamma seconda ” (Dante); ricordati che basta una passione sola a dannarti. Non abbasare la guardia, non pensare di essere fuori pericolo e come dice il primo Pontefice:  "Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, perché vi esalti al tempo opportuno, gettando in lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi. Siate temperanti, vigilate. Il vostro nemico, il diavolo, come leone ruggente va in giro, cercando chi divorare. Resistetegli saldi nella fede, sapendo che i vostri fratelli sparsi per il mondo subiscono le stesse sofferenze di voi" (1Pt. 5, 6-9).

 

PRATICA. — Recita innanzi al Crocifisso tre atti di contrizione: l'Atto di dolore; la giaculatoria: O Gesù dìamore acceso, non t'avessi mai offeso! O mio amato e buon Gesù io non voglio offenderVi più! E nel baciare il Cocrefisso potete imparare quest'altra preghiera: "Crocifisso mio Signore, Voi siete la mia consolazione ed il desiderio del mio cuore: Sì, o mio Gesù, io voglio amarvi durante tutta la mia vita, e non voglio vivere che per Voi solo, e Voi confermate in me con la vostra grazia, questa mia volontà".

 

4 Marzo

L'ULTIMA CENA

 

1. Gesù con noi. Prima di partire, mentre Giuda e i nemici s'accingono ad immolarlo. Gesù, pur sapendo la futura ingratitudine dei cristiani, annunzia che un desiderio ardente lo brucia di esser con noi; si nasconde sotto le specie del pane e del vino, e ci lascia, non una parte, ma tutto se stesso. Bontà infinita, amore di Gesù! E noi siamo così misconoscenti, freddi, insensibili verso il gran Sacramento! E dimentichiamo tanto spesso Gesù che sta con noi! E così di rado Lo visitiamo, e tanto distratti!

 

2. Gesù comunica gli Apostoli. Dopo aver comunicato Se stesso (S. Tomm. 3a p.), per animare gli Apostoli e per dar loro esempio della dovuta riverenza, Gesù li comunicò: La fede sbocciò più viva in Pietro e il cuore di Giovanni arse d'amore; nell'anima di ogni Apostolo brillò la luce di Dio. Solo per Giuda il pane divino significò condanna. Tu, o cristiano, non invidiare gli Apostoli, frequenta la santa Comunione con fede e con devozione! Che desiderio ne senti? Aver fame dell'Eucaristia è buon segno.

 

3. Umiliazione di Gesù nell'ultima Cena. Gesù va attorno lavando i piedi agli Apostoli; Lui, Dio, Signore, ai piedi di quelli che dovevano tradirlo, negarlo, abbandonarlo... La purità di coscienza, l'umiltà e la carità sono appunto la necessaria preparazione alla santa Comunione. Esamina tè stesso: con quali disposizioni ti comunichi? Male tè ne verrà se sarai sacrilego, superbo e indifferente!

 

PRATICA. — Se non puoi comunicarti, visita il Santissimo; recita il Pange lingua. Impara la Comunione spirituale che potrai fare più volte nella giornata:
Gesù mio,
io credo che sei realmente presente
nel Santissimo Sacramento.

Ti amo sopra ogni cosa
e ti desidero nell' anima mia.

Poiché ora non posso riceverti
sacramentalmente,
vieni almeno spiritualmente
nel mio cuore. (ci si raccolga in un momento di silenzio profondo)

Come già venuto,
io ti abbraccio e tutto mi unisco a te;
non permettere che mi abbia mai
a separare da te.

Eterno Padre, io ti offro
il Sangue Preziosissimo di Gesù Cristo
in sconto dei miei peccati,
in suffragio delle anime del purgatorio
e per i bisogni della Santa Chiesa.

 

5 Marzo

GESÙ AL GETSEMANI

 

1- Gesù si dispone alla Passione, con la preghiera.

Rappresentati Gesù che, dopo la Cena, col viso ardente esce dalla città tumultuante con gli undici; entra nel Getsemani che è illuminato da luce fioca e mesta come il suo aspetto; all'entrata sceglie tre fidi, e, avanzatesi, s'inginocchia e prega. In qualunque travaglio impara a non lasciare la preghiera; e nei bisogni raddoppiala per ottenere forza dal Cielo.

 

2. Gesù prega, prostrato a terra. Si prostra tre volte per riverenza e per umiltà interna ed esterna; invoca il Padre con la confidenza d'un figlio. Potere e volere:  riposa in Lui con la rinunzia alla propria volontà e con la totale rassegnazione alla Divina. Fiat: impara questa grande lezione di saper ripetere fiat, cosi sia, in tutte le contrarietà; è il modo di offrire il sacrificio più bello e più meritorio.

 

3. Gesù esorta gli Apostoli a pregare. I tre Apostoli, oppressi dal sonno, dormivano; Gesù tre volte li visita, e dice loro : pregate per non cadere in tentazione, e dolcemente li sgrida. Chi prega, è visitato da Dio con le sue grazie; il sonno della pigrizia e della tiepidezza è ripreso da Gesù Cristo; l'orazione è l'unico mezzo per superare le tentazioni; lo disse Gesù...

 

Ripeti cinque volte : Gesù mio, misericordia.

 

6 Marzo

GESÙ CONFORTATO DALL'ANGELO

 

1. Tedio e paura di Gesù: coepit pavere et taedere. Privatesi volontariamente dell'allegrezza sensibile, si schierò innanzi tutti i peccati degli uomini nel loro numero e gravità, e vedendosi come carico di tutti, provò un tedio grande... Anche i tuoi peccati aggiungevano tedio a Gesù. — Si vide in faccia tutti i tormenti che l'attendevano, la morte crudele ormai vicina: una paura lo invase e tremò! Contremuerunt omnìa ossa meo. (Jer. 23, 9).

 

2. Mestizia di Gesù : contrìstari et moestus esse. Piombò sul cuore di Lui il pensiero dell'inutilità dei suoi patimenti per tanti uomini..., forse per te! Vide l'inferno sempre ingoiare anime, e i cristiani dimenticare, disprezzare il prezzo del suo Sangue... Oppresso da tanta ingratitudine, esclama che l'anima sua è triste della tristezza della morte... Uno di questi ingrati non saresti stato tu? Con tutto il cuore piangi e domanda perdono.

 

3. Un Angelo conforta Gesù. Lui che rende lieto il paradiso, abbisogna del conforto degli Angeli? Eppure lo vuole per sua umiliazione. L'Angelo col calice in mano lo esorta a berlo, che tale è la volontà del Padre e la salute degli uomini richiede tale sacrificio; Gesù china il capo e l'accetta, sebbene amarissimo. Accetta tormenti e morte perché vuoi salvarti; e tu rifiuti un po' di penitenza per Gesù e per salvare te stesso!

 

PRATICA. — Recita tre Pater al Crocifisso per ottenere una vera contrizione dei tuoi peccati.

 

7 Marzo 

GESÙ CRISTO SUDA SANGUE

 

1. Col Sangue ti dimostra l'amore. Nel tormento tristissimo dell'ora fra il timore e l'angoscia e nel desiderio ardente di salvare gli uomini. Gesù come in agonia sudò per il corpo un sudore di Sangue che goccia a goccia scendeva. Buon Gesù, quanto patite per me! Prima che i carnefici vi strazino il Corpo, voi spargete volontariamente il Sangue per amor mio; ed io sono tanto restio al patire, e così tiepido a riamarvi!

 

2. Nel Sangue affoga i nostri peccati. Una sola lacrima di Gesù bastava a cancellare tutti i peccati; ma Egli ne concepì un sentimento così vivo e profondo e ne provò un dolore così eccessivo, che volle piangerli con lacrime di Sangue. Fossi io stato quella terra felice che ne rimase inzuppata, per uscire mondo e santificato da tanto lavacro! Non voglio più essere freddo a pentirmi delle mie colpe, a detestarle, e facile a replicarle.

 

3. Col Sangue piange i nostri dolori. Volle, in quel punto, portare nel Cuore tutte le afflizioni e i patimenti dei suoi figli; fu allora, dice S. Lorenzo Giustiniani, spiritualmente lapidato con S. Stefano, crocifisso con S. Pietro, bruciato con S. Lorenzo, addolorato, afflitto con tutti i tribolati e gli afflitti, martirizzato con Maria Vergine e, per loro compassione, sudò Sangue. O buon Gesù, potessi io spargere per Voi il sangue mio! Potessi farvi amare e lodare da tutti!

 

PRATICA. — Sette Gloria Patri in onore delle sette effusioni di Sangue di Gesù e un'Ave Maria affinchè la Vergine Santa ci sia proprizia nella pratica.

 

8 Marzo

IL BACIO DI GIUDA

 

1. Bacio sacrilego. Bagliori di fiaccole e luccicare di armi accendono a tratti l'oscurità piena di dolore del Getsemani: Giuda, col cuore sconvolto dal tradimento che si riflette nei suoi occhi, si presenta a Gesù dolce e pallido, col viso intriso di sangue. Ascolta il saluto: Ave, Rabbi (Mt 26, 49); Salve, Maestro. Giuda abbraccia Gesù e gl'imprime un bacio... Sacrilegio! con esso tradisce, vende, condanna Gesù, il suo Dio... Quante volte una comunione sacrilega è il primo anello di una catena di sacrilegi!

 

2. Bacio ipocrita. Osculo filium hominis tradis? (Lc. 32, 48). Con un bacio tradisci il figlio dell'uomo? Che differenza tra l'esterno e l'interno di Giuda! Il saluto di pace, l'abbraccio di affetto, il bacio di amicizia coprono l'ipocrisia, velano il tradimento; nell'esterno è un fido, nell'interno un demonio. Non l'imiti forse anche tu, con la falsità, con le storte intenzioni, con le ingannevoli apparenze?

 

3. Il bacio di Gesù. Che mirabile contrapposto fa a Giuda l'accoglienza semplice, dolce, innocente, caritatevole di Gesù! Invece di rimproverarlo, lo chiama dolcemente amico, amico; lo avverte e lo richiama al suo seno, ad quid venisti? Nemmeno rifiuta il bacio traditore... Confida in Dio; sebbene tu sia peccatore, ingrato traditore, non ti sdegna, anzi t'invita al perdono e ti chiama amico... Torna presto tra le sue braccia.

 

PRATICA- — Perdona a chi ti ha offeso; bacia il Crocifisso, recitando cinque Gloria Patri.

   


Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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