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Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Meditazioni quotidiane: Gennaio - Febbraio - Marzo - Aprile

Ultimo Aggiornamento: 09/04/2014 10:07
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18/03/2014 09:36
 
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17 Marzo 

BARABBA

 

1. Chi era Barabba? Pilato per liberare Gesù giocò d'astuzia. Volle metterlo a confronto col peggiore dei malfattori; Barabba era un ladro, scrive san Giovanni; un insigne ladrone, dice S. Matteo; un sedizioso omicida, scrive S. Marco. Quale feccia dei ribaldi, era temuto dovunque, e il suo nome era esecrato. Che paragone per Gesù!,.. E tu, nelle tentazioni, nel piegare al peccato, nell'ascoltare le insinuazioni perverse, non metti Gesù a confronto col demonio?

2. Chi è Gesù? È un reo in apparenza, un condannato dagli uomini; ma egli è Gesù, Figlio di Dio, supremo Giudice del cielo e della terra, Egli è la Verità. Chi lo segue, non sbaglia; chi lo serve, è un re; chi confida in Lui, è tranquillo; chi Lo ama, è felice; chi combatte con Lui, ottiene vittoria; chi soffre per Lui, diviene glorioso; chi per Lui muore, è salvo! O Gesù, quanto sei grande, amabile, nobile! Ed io mi vergogno di seguirti?

3. Barabba vince. A tale confronto. Pilato tiene sicura la vittoria di Gesù; ma il popolo istigato dai principali sacerdoti, grida: Dimitte Barabbam (Luc. 23, 18): rilascia Barabba. Che sentenza iniqua! Scrive S. Anselmo: l'agnello è ucciso, il lupo salvato. Anima mia, ogni peccato è un preferire Barabba a Gesù... Ogni rispetto umano, ogni preferenza per il mondo è un gridare: Viva Barabba... Quante volte hai imitato i giudei in questo? Un'altro grande santo della Chiesa vedeva in questa scena come Dio avesse messo avanti a noi la Verità-Gesù e la menzogna-Barabba, lasciandoci liberi di scegliere. Come avremmo gridato noi in quel giorno, in quella piazza al Pretorio? Difficile dirlo perchè ogni volta che rifiutiamo Gesù noi è come fossimo lì a gridare: "lasciaci in pace, vogliamo seguire la bugia, la menzogna" e torniamo a crocifiggere in cuor nostro la Verità fatta persona. Barabba vince ogni volta che noi rigettiamo il Cristo.

 

PRATICA. — Vinci il rispetto umano; recita lo Stabat Mater o sette Ave Maria.

 

 

18 Marzo

LA FLAGELLAZIONE

 

1. Gesù spogliato. Sebbene Pilato conosca Gesù innocente per ben tre volte, non lo libera; ma per mitigare il furore dei giudei, lo condanna ai flagelli. Che ingiustizia!... Non lamentarti più delle ingiustizie che sono fatte a te! Immaginati il Redentore, trascinato in un atrio, spoglio delle sue vesti, comparire nudo in faccia alla sbirraglia!... Lui, modesto, bello per innocenza, verecondo di purità verginale... A ciò fu condotto dalle tue immodestie, dalle tue impurità. Domanda perdono ed emendati. Lasciati spogliare ora, su questa terra, de lì difetti e peccati perchè con quel vestito di peccato con cui morirai, non ti sarà dato più di cambiarlo nell'altro mondo.

 

2. Gesù flagellato. Considera i carnefici che, pieni di rabbia, alzano le robuste braccia, e con forza vibrano colpi tremendi sul delicatissimo corpo di Gesù, già indebolito dal sudore sanguigno dell'Orto e dai travagli della notte. Verghe tessute di spine, nervi durissimi, funi armate di ferro, squarciano la carne di Gesù! Si solcano le piaghe stesse, si scoprono le ossa!... Trenta carnefici!... Cinque mila e più furono le battiture... Chi non piangerebbe per pietà?

 

3. Gesù, l'Agnello di Dio. Quel che più mette rabbia nei crudeli soldati è l'atteggiamento paziente di Gesù, il quale, come l'agnello che sotto il ferro non bela, non da un lamento. Per le piaghe, per il sangue versato è reso irriconoscibile; è quasi un verme calpestato! Eppure, non dice nulla. Se i carnefici gli leggessero in cuore con quanto amore soffre per noi, il loro furore si cambierebbe in affetto. Tu conosci l'amore di Gesù e perché non l'ami?

 

PRATICA. - Fa una penitenza; e recita il Miserere.

 

19 Marzo                  

SAN GIUSEPPE

 

1. Sua grandezza. Fu scelto fra tutti i Santi per essere capo della Sacra Famiglia, ed aver obbedienti, ai suoi cenni. Gesù e Maria! Fu il più privilegiato fra tutti i Santi, perché poté, per circa trent'anni, vedere, udire, amare ed' essere amato da Gesù che con lui abitava. Egli superò in grandezza gli Angeli stessi, che, sebbene ministri di Dio, non udirono mai da Gesù, come udì Giuseppe, dirsi Padre... Non mai un Angelo osò dire a Gesù ; Tu, mio figlio...

 

2. Sua santità. Di quante grazie l'avrà adornato Iddio per renderlo capace del mistero a cui era chiamato! Dopo Maria, era il più ricco di grazia celeste; dopo Maria, era il più somigliante a Gesù. Giusto lo chiama il Vangelo, cioè in sé raccolse il fiore delle virtù, dice S. Ambrogio. In Lui trovi la purezza verginale, la pazienza, la rassegnazione, la dolcezza, la vita tutta di Dio. Imitalo almeno in una delle sue virtù... in quella che più ti manca.

 

3. Sua potenza. 1. È potente: perché sovranamente amabile e caro a Maria, la tesoriera del paradiso, e a Gesù, il re del cielo. 2. Potente, perché è il solo, con Maria, a cui Gesù debba, in certo qual modo, riconoscenza come a padre-custode. 3. Potente, perché Dio volle, per mezzo di lui, benedire tutto il mondo. Gesù, con affidarsi a Giuseppe, non ci invita a confidare in Lui? E tu lo preghi? Gli sci devoto?

 

PRATICA. - Le sette allegrezze o i sette dolori di S. Giuseppe; fa una visita al suo altare.

 

20 Marzo

LA CORONA DI SPINE

 

1. Un nuovo supplizio. Mai altro reo fu coronato di spine; fu invenzione del demonio che la suggerì ai soldati; ed essi, senz'ordine superiore, per irriderlo, per passatempo, vi posero mano. Quanti per ridere, per passatempo, offendono Gesù, di giorno, di notte! Gesù fu giudicato il pessimo tra i malfattori, degno di un nuovo e crudele supplizio. Era veramente nuovo il delitto di lui, quello di amare troppo gli uomini, ingrati a tanto patire!...

 

2. La tremenda corona. Che spasimo per Gesù vedere sotto i suoi occhi comporsi un cerchio di ramoscelli spinosi a foggia di corona! Che trafitture gli fecero provare nel mettergliela in capo, nel calcargliela' Che tormento ebbe dalle acutissime spine che si conficcavano nel cranio, nelle tempia, negli occhi!... Coroniamoci pur di rose (Sap. 2, 8), col diletto dei piaceri terreni; nutriamo pure in mente pensieri d'odio, di malignità, d'impurità, di superbia; Gesù ne porterà per noi le spine!...

 

3. Il Re dei dolori. La corona in capo, una canna per scettro in mano, uno straccio di porpora in spalla. i carnefici piegano il ginocchio e lo salutano; A ve, re dei giudei; gli scherni, gli schiaffi, gli sputi che si aggiungono, mostrano Gesù, re di nuovo genere, re dei dolori! Ti compatisco, buon Gesù; tu sei e sarai il Re del mio cuore; a tè voglio obbedire, a te servire, a te unirmi per sempre.

 

PRATICA. - Imprimi un forte bacio sul Crocifisso, dicendo: O mio caro e buon Gesù, non vi voglio offendere più.

 

21 Marzo                  

ECCE HOMO!

 

1. Comparsa umiliante di Gesù. Condotto il Redentore, con le insegne dell'incoronazione, davanti a Pilato, costui sentì una stretta di compassione, e, credendo muovere a pietà il popolo col presentarglielo, fece salire Gesù su una loggia, quasi per domandare carità alle turbe... Egli che ne aveva dimostrata tanta verso di esse, la troverà adesso? La invoca pure per te dalla Croce, e tu lo compatisci? Lo ami?

 

2. Ecco l'Uomo. Brevi parole disse Pilato, lasciando ai sensi il resto. Ecco l'Uomo, da voi temuto! Se era malfattore, fu castigato; se un mistificatore, tu flagellato; se re, vedetene la corona di ludibrio; quale assassino venne mai ridotto peggio di lui?... E tu, o cristiano, lo conosci quest'uomo? È il creatore, è il tuo Signore, nelle cui mani sta ogni potere, è la sovrana Bellezza, la Bontà per essenza... Adoralo e temilo, sebbene disprezzato, ma disprezzato per amor tuo!

 

3. Gesù disprezzato. Tutti derisero Gesù! Non vi fu uno che, con uno slancio di pietà cercasse di proteggerlo; fu come un verme o uno straccio buttato via. Sostenne questa pena a causa del tuo ridere degli altri, del tuo sparlare contro il prossimo o contro la virtù angelica, per non far brutta figura, per non essere creduto dappoco o ingenuo. Quanti disprezzi per Gesù! Piangi innanzi a Lui: amalo: promettigli fedeltà,

 

PRATICA. - Fissa il Crocifisso, dicendo: Ecco un Dio, maltrattato per mio amore. Fa una mortificazione.

 

 

22 Marzo

GESÙ CONDANNATO

 

1. Crocifiggilo? Appena Gesù comparve sulla loggia, si fece sentire un sordo rumore che ben presto scoppiò in un urlo solo: Crocifiggilo! Sul luogo della condanna stavi anche tu, o peccatore, anche tu gridavi : Sia crocifisso Gesù... Purché mi possa vendicare, purché mi sfoghi, che m'importa dì Gesù? Crocifiggilo!... Ecco le tue nobili prodezze!

 

2. Ingiustizia crudele. Pilato s'oppose alla condanna dicendo di non trovare motivo alcuno per condannarlo; ma, quando il popolo lo minacciò della inimicizia dell'imperatore, cioè della perdita della carica, prese la penna e scrisse; Gesù alla croce! Giudice iniquo e crudele!... Anche ai giorni nostri il timore di perdere un po' di ricchezza, un falso onore, un impiego, a quante ingiustizie apre la via!

 

3. Gesù accetta la condanna. Che cosa dice e fa Gesù, per giustificarsi, per esimersi dalla condanna a morte? Era innocente ed era Dio; poteva usare dei mezzi leciti e facili a Lui per palesare la propria innocenza! Invece tace; accetta sottomesso la condanna e non vuole vendicarsi! Quando verrai calunniato o trattato con ingiustizia, con parzialità, con ingratitudine, rammenta che Gesù tacque e soffri per amor di Dio, e per dare a te uno splendido esempio di perdono.

 

PRATICA. - Sta in silenzio nelle offese, a meno che motivi superiori non ti obblighino a difenderti.

 

23 Marzo

GESÙ PORTA LA CROCE

 

1. Gesù porta la croce. Pronunziata la sentenza, i carnefici preparano due tronchi informi, li legano in forma di croce, e li presentano a Gesù, vero Isacco carico di legno per il sacrifizio. Gesù, sebbene affranto dai patiti martirii, prende la pesantissima croce e la porta con rassegnazione. Tu invece la fuggì e trovi insopportabili le croci più leggere! Confonditi!...

 

2. Gesù ama la croce. La stringe come l'oggetto più caro al suo cuore! Talvolta inciampa e, alla scossa, gli si aprono le ferite del corpo, gli si conficcano le spine nel capo, si ferisce la spalla! Tuttavia Gesù non lascia la croce, l'ama, la tiene stretta a sé: è un caro peso per lui,..! E noi che ci lamentiamo della nostra e preghiamo tanto per esserne liberati, ci diciamo imitatori di Gesù!

 

3. Gesù cade sotto la croce. Incalzato da carnefici disumani, che non gli danno tregua ne respiro. Gesù, impallidendo, vacilla e cade! I soldati, con le percosse e gli urti, lo rialzano da terra. Gesù riprende la croce e ricade! Allora, per riservarlo al sacrifizio, i soldati obbligano Simone da Cirene a portare la croce dietro a Gesù! - Le tue ricadute nel peccato fanno cadere e ricadere Gesù. Almeno per penitenza, prendi volentieri la tua croce e seguilo.

 

PRATICA. - Oggi porta volentieri la tua croce per amore di Gesù; fa un'astinenza.

 

24 Marzo

INCONTRO CON MARIA

 

1. Momento doloroso. Ogni martirio del figlio veniva riferito a Maria, e, ad ogni notizia, la spada del dolore le trafiggeva il cuore; ma quando viene a sapere che Gesù si avvia al sacrificio, non ha più pace, vuole vederlo, vuole stargli accanto. Eccola su per l'erta del Golgota, trafelata dietro le tracce del Sangue: s'incontrano... si guardano!... Che momento! Quale dolore per il Figlio e per la Madre!

 

2. Silenzio di Gesù e di Maria. Gesù vide Maria mesta, piangente col cuore straziato; eppure non le disse nemmeno una parola di conforto. Maria vide Gesù coperto di lividure, stanco, cadente, abbandonato dai suoi più cari, in mezzo a nemici e non gli disse neppure : Coraggio, Figlio mio, ci sono io con te. - Che virtù, penare in silenzio, senza cercare sollievo; confortati dalla vista di Gesù che soffre, contenti di patire per Lui! Tu ne sei capace? Ti sforzi almeno per riuscirvi?

 

3. Maria segue Gesù. Da quel momento non si dividono più, sono due vittime che s'associano nel sacrifizio. Confortiamoci col loro esempio. Gesù non dice solo a noi: Prendi la tua croce e seguimi; anche Maria, sebbene santa, innocente, immacolata, dovette salire al Calvario per giungere al Cielo. Grande lezione!... Non ci sgomenti il cammino tra le spine! Gesù e Maria stanno sempre con noi.

 

PRATICA. - Recita, se puoi, i sette dolori della Madonna; ama di soffrire con Gesù.


     



[Modificato da Caterina63 18/03/2014 10:31]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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