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Nuovo ciclo di Catechesi del Papa SUI SACRAMENTI da gennaio 2014

Ultimo Aggiornamento: 02/04/2014 20:17
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02/04/2014 20:17
 
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  Il Papa: per fare pace in famiglia non servono le Nazioni Unite, basta pregare e volersi bene



“Il matrimonio è l’icona dell’amore di Dio”. E’ quanto affermato da Papa Francesco nell’udienza generale in Piazza San Pietro, dedicata proprio al Sacramento del Matrimonio. Il Papa ha ribadito l’importanza della preghiera nella famiglia. Il legame con Dio, ha detto, aiuta a superare i conflitti che nascono tra i coniugi. Dal Pontefice, al momento dei saluti, un pensiero speciale ai lavoratori dell’Alcoa e agli abitanti dell’Aquila, a 5 anni dal terremoto che ha devastato la città. Il servizio di Alessandro GisottiRealAudioMP3 

“L’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne”. Papa Francesco ha sviluppato la sua catechesi partendo da questo passo della Genesi ed ha subito sottolineato che "l’alleanza di Dio con noi" è “rappresentata in quell’alleanza fra l’uomo e la donna”:

“Quando un uomo, una donna celebrano il Sacramento del matrimonio, Dio - per così dire - si rispecchia in essi: imprime in loro i propri lineamenti e il carattere indelebile del suo amore. Il matrimonio è l’icona dell’amore di Dio con noi. Molto bello! Anche Dio infatti è comunione”. 

Proprio questo, ha soggiunto, è “il mistero del matrimonio: è l’amore di Dio che si rispecchia nel matrimonio, nella coppia che decide di vivere insieme”. La Chiesa, ha soggiunto, “è la sposa di Cristo” e “questo significa che il Matrimonio risponde a una vocazione specifica e deve essere considerato come una consacrazione”. Gli sposi, ha detto ancora, “vengono investiti di una vera e propria missione, perché possano rendere visibile, a partire dalle cose semplici, ordinarie, l’amore con cui Cristo ama la sua Chiesa”. Sappiamo bene, ha poi riconosciuto, “quante difficoltà e prove conosce la vita di due sposi”. Per questo, ha ribadito, è importante “mantenere vivo il legame con Dio, che è alla base del legame coniugale”: 

Il vero legame è sempre col Signore. Quando la famiglia prega, il legame si mantiene. Quando lo sposo prega per la sposa e la sposa prega per lo sposo, quel legame diviene forte. Uno prega con l’altro”. 

“E’ vero – ha detto – che nella vita matrimoniale ci sono tante difficoltà”, si litiga e a volte volano i piatti, ma “non bisogna diventare tristi” per questo: 

“La condizione umana è così. Ma il segreto è che l’amore è più forte del momento nel quale si litiga. E per questo io consiglio agli sposi, sempre, di non finire la giornata nella quale hanno litigato senza fare la pace. Sempre! E per fare la pace non è necessario chiamare le Nazioni Unite, che vengano a casa a fare la pace! E’ sufficiente un piccolo gesto, una carezza: ‘Ma, ciao! A domani!’, e domani si incomincia un’altra volta. E questa è la vita: portarla avanti così, portarla avanti col coraggio di volerla vivere insieme”. 

Il Papa ha poi ricordato le “sue” tre parole fondamentali, quasi “magiche”, che aiutano a vivere bene la vita coniugale: “Permesso, scusa, grazie”: 

“Ripetiamole tutti! Permesso, grazie e scusa. Con queste tre parole, con la preghiera dello sposo per la sposa e della sposa per lo sposo e con il fare la pace sempre, prima che finisca la giornata, il matrimonio andrà avanti. Le tre parole 'magiche', la preghiera e fare la pace sempre”. 




UDIENZA GENERALE

Piazza San Pietro
Mercoledì, 2 aprile 2014

Video

 

Cari fratelli e sorelle, buongiorno.

Oggi concludiamo il ciclo di catechesi sui Sacramenti parlando del Matrimonio. Questo Sacramento ci conduce nel cuore del disegno di Dio, che è un disegno di alleanza col suo popolo, con tutti noi, un disegno di comunione. All’inizio del libro della Genesi, il primo libro della Bibbia, a coronamento del racconto della creazione si dice: «Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò … Per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’unica carne» (Gen 1,27; 2,24). L’immagine di Dio è la coppia matrimoniale: l’uomo e la donna; non soltanto l’uomo, non soltanto la donna, ma tutti e due. Questa è l’immagine di Dio: l’amore, l’alleanza di Dio con noi è rappresentata in quell’alleanza fra l’uomo e la donna. E questo è molto bello! Siamo creati per amare, come riflesso di Dio e del suo amore. E nell’unione coniugale l’uomo e la donna realizzano questa vocazione nel segno della reciprocità e della comunione di vita piena e definitiva.

1. Quando un uomo e una donna celebrano il sacramento del Matrimonio, Dio, per così dire, si “rispecchia” in essi, imprime in loro i propri lineamenti e il carattere indelebile del suo amore. Il matrimonio è l’icona dell’amore di Dio per noi. Anche Dio, infatti, è comunione: le tre Persone del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo vivono da sempre e per sempre in unità perfetta. Ed è proprio questo il mistero del Matrimonio: Dio fa dei due sposi una sola esistenza. La Bibbia usa un’espressione forte e dice «un’unica carne», tanto intima è l’unione tra l’uomo e la donna nel matrimonio. Ed è proprio questo il mistero del matrimonio: l’amore di Dio che si rispecchia nella coppia che decide di vivere insieme. Per questo l’uomo lascia la sua casa, la casa dei suoi genitori e va a vivere con sua moglie e si unisce tanto fortemente a lei che i due diventano – dice la Bibbia – una sola carne.

2. San Paolo, nella Lettera agli Efesini, mette in risalto che negli sposi cristiani si riflette un mistero grande: il rapporto instaurato da Cristo con la Chiesa, un rapporto nuziale (cfr Ef 5,21-33). La Chiesa è la sposa di Cristo. Questo è il rapporto. Questo significa che il Matrimonio risponde a una vocazione specifica e deve essere considerato come una consacrazione (cfr Gaudium et spes, 48; Familiaris consortio, 56). E' una consacrazione: l'uomo e  la donna sono consacrati nel loro amore. Gli sposi infatti, in forza del Sacramento, vengono investiti di una vera e propria missione, perché possano rendere visibile, a partire dalle cose semplici, ordinarie, l’amore con cui Cristo ama la sua Chiesa, continuando a donare la vita per lei, nella fedeltà e nel servizio.

È davvero un disegno stupendo quello che è insito nel sacramento del Matrimonio! E si attua nella semplicità e anche nella fragilità della condizione umana. Sappiamo bene quante difficoltà e prove conosce la vita di due sposi… L’importante è mantenere vivo il legame con Dio, che è alla base del legame coniugale. E il vero legame è sempre con il Signore. Quando la famiglia prega, il legame si mantiene. Quando lo sposo prega per la sposa e la sposa prega per lo sposo, quel legame diviene forte; uno prega per l’altro. È vero che nella vita matrimoniale ci sono tante difficoltà, tante; che il lavoro, che i soldi non bastano, che i bambini hanno problemi. Tante difficoltà. E tante volte il marito e la moglie diventano un po’ nervosi e litigano fra loro. Litigano, è così, sempre si litiga nel matrimonio, alcune volte volano anche i piatti. Ma non dobbiamo diventare tristi per questo, la condizione umana è così. E il segreto è che l’amore è più forte del momento nel quale si litiga e per questo io consiglio agli sposi sempre: non finire la giornata nella quale avete litigato senza fare la pace. Sempre! E per fare la pace non è necessario chiamare le Nazioni Unite che vengano a casa a fare la pace. E' sufficiente un piccolo gesto, una carezza, ma ciao! E a domani! E domani si comincia un'altra volta. E questa è la vita, portarla avanti così, portarla avanti con il coraggio di voler viverla insieme. E questo è grande, è bello! E' una cosa bellissima la vita matrimoniale e dobbiamo custodirla sempre, custodire i figli. Altre volte io ho detto in questa Piazza una cosa che aiuta tanto la vita matrimoniale. Sono tre parole che si devono dire sempre, tre parole che devono essere nella casa: permesso, grazie, scusa. Le tre parole magiche. Permesso: per non essere invadente nella vita dei coniugi. Permesso, ma cosa ti sembra? Permesso, mi permetto. Grazie: ringraziare il coniuge; grazie per quello che hai fatto per me, grazie di questo. Quella bellezza di rendere grazie! E siccome tutti noi sbagliamo, quell’altra parola che è un po’ difficile a dirla, ma bisogna dirla: scusa. Permesso, grazie e scusa. Con queste tre parole, con la preghiera dello sposo per la sposa e viceversa, con fare la pace sempre prima che finisca la giornata, il matrimonio andrà avanti. Le tre parole magiche, la preghiera e fare la pace sempre. Che il Signore vi benedica e pregate per me.





Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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