A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Magistero Cattolico in pillole, a piccole dosi ma indispensabile... (3)

Ultimo Aggiornamento: 24/08/2014 17:57
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25/01/2014 19:21
 
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  dal sito ANTIDOTI di Rino Cammilleri



BRUNO

Posted: January 24th, 2014 | Author:  |

Dal 1600, anno della sua morte, e per i due secoli seguenti nessuno si occupò mai di Giordano Bruno e solo qualche erudito, forse, ne sapeva qualcosa. Nel 1802 il filosofo Schelling pubblicò un’operetta di taglio panteista che lo nominava, ma della quale nessuno si accorse. L’ex domenicano divenne un’icona del «libero pensiero» (anche se pochi, ancora oggi, ci capiscono qualcosa, del di lui «pensiero») solo con l’anticlericalismo risorgimentale italiano. Il 9 giugno 1889, solennità di Pentecoste, il governo Crispi inaugurò il famoso monumento in Campo de’ Fiori a Roma. Un corrucciato Bruno di bronzo, in abito domenicano (abito che in verità si era ben presto tolto, ricavandoci calzini), sfidava Leone XIII, il papa della più dura enciclica antimassonica. Crispi aveva agito di sua iniziativa e, per sicurezza, aveva comminato tre giorni di bavaglio alla stampa cattolica. Tremila «liberi pensatori» erano convenuti a Roma per incensare l’opera dello scultore Ettore Ferrari e ascoltare la concione del filosofo Giovanni Bovio, in un tripudio di labari e gagliardetti. L’anno dopo, primo anniversario, quelli che dovevano solennemente deporre i fiori sotto il monumento si accorsero che in Campo de’ Fiori c’erano solo loro. Il resto erano i soliti fruttivendoli e bancarellari intenti a fare quel che facevano ogni giorno: vendere fiori e ortaggi. (Cfr. Dorotea Lancillotti, «Giordano Bruno, il mistero di un uomo diventato una celebrità solo per i moderni», sul sito Papalepapale, 13 luglio 2013).

 
 
 
 

FRANCIA

Posted: January 3rd, 2014 | Author:  | 

L’agenzia Zenit dell’8 novembre 2013 ha segnalato l’ultimo sindaco francese che ha dichiarato che si dimetterà nel momento in cui gli verrà imposto di celebrare nozze gay. Secondo la recente sentenza del Consiglio costituzionale rischia fino a tre anni di carcere e 45mila euro di multa. Ma lui è fermo: “Esiste una legge naturale superiore alle leggi umane”. Ed è in buona compagnia: sono già più di ventimila i sindaci che aderiscono al Collettivo dei sindaci per l’infanzia, costituitosi nel giugno e comprendente aderenti “di destra e di sinistra, etero e persino omosessuali”. Il problema, dicono, è “se vogliamo vivere in un Paese dove la libertà di coscienza, di espressione, di religione sono rispettate oppure se vogliamo entrare in un sistema totalitario (…). Noi non abbiamo paura, ci batteremo per la nostra libertà di pensiero e coscienza e non penso che sia nell’interesse del governo trasformare la Francia in un regime terrorista e ideologico come in passato”.

 
 

PACE

Posted: December 26th, 2013 | Author:  |

Una domenica, mentre assistevo alla solita messa-musical tutta chiacchiere & canzoni, dopo che il giovanotto vestito da prete yeyé aveva bacchettato tutti cristiani che non si trasformano in operatori della Caritas (perché nel Giudizio non ci verrà chiesto se siamo andati a messa o abbiamo fatto la comunione –sic!- ma se abbiamo vestito gli ignudi, sfamato gli immigrati e confortato i galeotti), al solito punto è stato proclamato l’ormai consueto «E adesso, secondo l’insegnamento di Gesù, scambiamoci un segno di pace». Ora, non ho niente contro la stretta di mano al fratello di fede, anche se sudaticcia. Ma mi sono chiesto dov’è che Gesù ha ordinato di farlo. Nel Vangelo non c’è. Vabbuo’, pazienza. In fondo, da qualche decennio il clero si è abituato a considerare la Chiesa «cosa sua», nella quale gli «operatori pastorali» fanno e disfano a loro esclusivo grado. I laici devono solo assistere silenti alle loro trovate, pena il peccato mortale (infatti, se non vai a messa, trasgredisci il secondo comandamento). Poi devono «dare» (meglio se soldi, che non bastano mai) e difendere in Parlamento l’otto per mille. E zitti, perché se li critichi, i preti, o manifesti il tuo malumore ti licenziano, ti emarginano, ti cancellano. Mah, ha dda passa’ ‘a nuttata!

 
 

GGIOVANI

Posted: December 5th, 2013 | Author:  | 

Sono in treno. Seduto davanti a me c’è un giovane. Indovinate come è vestito. Maglietta mezze maniche bluastra con una scritta americana senza senso. Jeans. Scarpe di gomma. Al collo, una medaglietta di quelle da militare (americano). Unico bagaglio, uno zainetto di colore indefinibile. Dalle orecchie sporgono i fili bianchi delle cuffie, collegate a un marchingegno da cui suppongo esca musica. I pollici armeggiano frenetici sul marchingegno. Dopo un’ora estrae dallo zainetto un telefonino ultima generazione, e i pollici si scatenano su questo. E’ quasi ora di cena. Pesca dallo zainetto uno snack e una lattina di cocacola. Finito il pasto, dallo zainetto esce un computer portatile. Nello zainetto non c’è altro (non c’è più posto). Stiamo per arrivare. Mi chiedo: fuori fa freddo, cosa si metterà? Domanda stupida. Guardo sulla mensola. Indovinate cosa c’è. Indovinato: una felpa col cappuccio. Quello che ho osservato non è un giovane medio o tipo. No, è proprio un giovane e basta. Sì, perché sono TUTTI così. Tutti. Stesso look, stessa tecnologizzazione. Il bruto informatizzato. Ovviamente, è stato seduto sbracato tutto il tempo. Se avesse avuto giacca e cravatta, l’abito stesso lo avrebbe costretto alla posizione composta. Se lo metterà, certo, quando troverà lavoro in qualche ufficio. Ma pure lì resterà «uguale»: giacchetta e pantalonucci neri e attillati, scarpe a punta nere con lacci e lunghe un metro, cravatta a striscia. Questi «ggiovani» odierni, però, avrebbero orrore di un regime che li costringesse a una tenuta uniforme (come i Balilla del Ventennio). «Liberamente» scelgono l’uguaglianza-stampino e si vestono come gli americani del Bronx. Quando ne hai visto uno li hai visti tutti. E’ la globalizzazione, bellezza. E’ il mondo dei decerebrati sognato dai teorici del Liberté, Egalité, Fraternité. Soprattutto Egalité. Sono stato giovane negli anni Sessanta, quando ancora i ggiovani cercavano l’originalità nell’abbigliarsi, non di rado rasentando l’eccentrico. Forse eravamo cretini. Ma certo non piatti. Spero di fare in tempo a NON vedere il futuro che ci aspetta.










Ad usar bene la ragione (testa-conoscenza) e la storia, si scoprono sempre molte cose interessanti: curiosità dal mondo cattolico 



















[Modificato da Caterina63 27/01/2014 15:05]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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