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17/11/2014 17:08
 
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  Calo delle vocazioni in Italia. Intervista con mons. Dal Molin




Ordinazioni sacerdotali in San Pietro - L'Osservatore Romano





16/11/2014 09:06



In Italia ogni anno ci sono sempre meno suore e sacerdoti. E’ l’allarme lanciato dalla Conferenza Episcopale Italiana nel documento finale reso noto a conclusione dei lavori dell’Assemblea Generale della Cei, svoltasi  nei giorni scorsi ad Assisi. Secondo gli ultimi dati dell’Annuario Statistico, dal 2002 al 2012, si è registrata una diminuzione di 5mila sacerdoti e 20mila suore.
Federico Piana ne ha parlato con mons. Domenico Dal Molin, direttore dell’Ufficio Nazionale Cei per la pastorale delle vocazioni:

R.  – La realtà del centro Italia è forse la più in sofferenza. Quella del nord Italia è un po’ una realtà a macchia di leopardo: il nord-ovest è più in difficoltà, nel nord-est ci sono alcune zone ancora in relativa tenuta. E il sud Italia, invece, che continua ad avere una buona media di accessi vocazionali, e quindi anche non certo una sofferenza notevole nell’ambito del ricambio dei sacerdoti, dei presbiteri. Però l’allarme è reale e rispecchia una situazione che noi viviamo.

D. - Le cause di questo crollo delle vocazioni dove vanno ricercate?

R. – Se noi guardiamo al calo demografico rispetto alle situazioni nelle nostre famiglie negli anni ’50, ’60, ’70, è chiaro che noi ci troviamo davanti a un bacino demografico che è molto più ridotto. Poi, c’è il contesto sociale e culturale, il clima di precarietà… Però oggi direi soprattutto la fatica della scelta: la fatica della scelta definitiva rimane sempre un problema profondamente culturale e anche esistenziale, di fatto. Se poi noi andiamo a leggere la realtà interna alla Chiesa, penso che fondamentalmente dovremmo rifarci alle parole di Papa Francesco, quando ripetutamente diceva che la vocazione non va per logiche di reclutamento ma va per attrazione.

D. – Cosa si intende per ridefinizione dei compiti e delle priorità del ministero?

R. – Da una parte provare a ridefinire la componente burocratica e “manageriale”, chiamiamola anche così, che talvolta viene ad appesantire notevolmente la vita di un prete in una parrocchia. Questo però domanderà un ripensamento abbastanza preciso, perché va a toccare anche elementi di diritto canonico - cioè, una rappresentanza legale non è qualcosa che si può saltare di punto in bianco - però cercando di farsi aiutare da persone competenti che possano svolgere molte cose che i preti tuttora fanno nell’ambito della parrocchia, soprattutto nella gestione dei beni della parrocchia.
Le priorità, innanzitutto, sono nel dare spazio ad una vita di interiorità, di preghiera, quindi ad accogliere anche le proposte che una diocesi, il proprio vescovo, lanciano per vivere questi momenti in comune tra i preti. E’ significativo che l’accento è andato sul prete appartenente ad un presbiterio: cioè, appartenente ad un insieme di preti con cui cammina insieme. L’altra dimensione che mi pare molto interessante è quella di un prete che comincia ad avere più attenzione ad una vicinanza di consolazione, direi molto legata allo stile di Papa Francesco: cioè, ad avere una presenza che sa stare accanto alla gente nei momenti normali della vita.
Quindi un prete disponibile per l’accompagnamento spirituale, per la confessione, che abbia più cura delle celebrazioni liturgiche, dell’omelia, di alcune delle dimensioni che sono tipiche della vita di un presbitero. Mi pare quindi che, da una parte, un’attenzione all’interiorità e dall’altra alla vita comunitaria e su un altro versante ancora, un prete in mezzo alla gente che sa farsi presenza viva, sono un grande salto di qualità che probabilmente in questa fase può essere abbastanza maturo da compiere.








Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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