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L'Inferno esiste video conferenze.... ed altro

Ultimo Aggiornamento: 24/09/2016 14:56
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02/04/2014 12:38
 
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L'inferno esiste



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Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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19/06/2014 18:56
 
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  L’esorcismo di Nicole Aubrey




Nel novembre del 1565 una ragazza adolescente di nome Nicole Aubrey iniziò a sperimentare dolori fisici che lei sosteneva fossero provocati da una visione di suo nonno morto, avuta qualche giorno prima.
Originaria di Vervins, in Francia, Nicole era divenuta in poco tempo talmente tanto malridotta che non riusciva più a mangiare e, secondo quanto raccontarono alcuni testimoni, entrava spesso in trance violente ove parlava con voce roca e spaventosa.
I familiari, spaventati e sicuri che si trattasse di possessione demoniaca, ricorsero ad un prete domenicano della zona, Pierre de la Motte.
Attraverso ripetuti esorcismi, de la Motte riuscì a confermare la possessione e scoprire allo stesso tempo l’identità del diavolo presente nel corpo della povera ragazza: Belzebù (Baalzebub).
Egli, si scoprirà successivamente, possedeva Nicole assieme ai demoni Astaroth, Legione, Cerbero ed altri 29 spiriti maligni d’alto rango.
 
Il caso divenne ben presto d’interesse nazionale e molti religiosi protestanti si recarono sul posto convinti che si trattasse del solito “trucchetto” cattolico per instillare terrore tra la popolazione, al fine di controllarla e dominarla.
Al loro arrivo il diavolo li salutò con modo beffardo, dicendo loro che dovevano obbedienza solamente a lui.
Uno dei predicatori protestanti prese il suo libro di preghiere e cominciò a recitare le formule con un viso molto solenne. Lo spirito immondo di tutta risposta gli rise in faccia e disse: “Ho! Ho! Mio buon amico, credi davvero di cacciarmi con le tue preghiere e inni? Pensi davvero che saranno efficaci? Non lo sai che sono stato io a comporle?“.
Non scoraggiandosi, il predicatore replicò: “Ti caccerò nel nome di Dio!“.
Tu! Tu” – rispose il demonio – “non mi espellerai in nome di Dio nè in nome del diavolo. Hai mai sentito parlare d’un diavolo che ne caccia un altro?“.
Io non sono un diavolo, io sono un servo di Cristo!” disse dunque il predicatore ormai rabbioso.
Un servo di Cristo, come no! Te lo dico cosa sei: tu sei peggio di me. Io almeno credo, te invece non vuoi credere. Pensi davvero di cacciarmi da questo corpo? Ha! Prima caccia i demoni che risiedono nel tuo cuore!” replicò Belzebù con un ghigno.
Il predicatore a quel punto si congedò, totalmente disorientato dalla situazione in cui si era ritrovato. Andando via alzò le mani al cielo e pregò: “O Signore, ti scongiuro, assisti questa povera creatura!“.
Lo spirito maligno, ridendo, gli gridò contro: “E io prego Lucifero che non ti lasci mai, che ti trattenga in suo potere come fa adesso. Vattene ora, tanto siete tutti miei“.
 

Gli esorcismi pubblici e la liberazione

Agli inizi del gennaio 1566 il Vescovo, arrivato nel frattempo a Vervins, decise di svolgere gli esorcismi direttamente in chiesa, alla presenza d’una moltitudine immensa.
Più volte costrinse il demonio a ricevere la Santa Eucaristia, ottenendo buoni risultati in termini di liberazioni: nella prima occasione riuscì a cacciare due dei 29 diavoli presenti nel corpo di Nicole. Nell’andarsene, per vendetta, paralizzavano gambe e mani della ragazza.

Le cronache dell’epoca ci narrano le terribili deformazioni che la fancuilla subiva a causa della possessione: la lingua cambiava spesso colore e si allungava sino alle spalle, gli occhi roteavano e si ritiravano all’interno del cranio, la faccia si gonfiava in maniera sproporzionata, le ossa si rompevano come grissini per poi ricomporsi poco dopo.
In alcune occasioni, in genere durante la dipartita d’alcuni demoni, dalla bocca di Nicole fuoriusciva un fumo nero molto denso e pestilenziale. Non mancavano naturalmente fenomeni di levitazione.
Era divenuta immune al dolore: i dottori dell’epoca le infilzarono spilli nella carne senza ricevere mai alcuna reazione. Non si cibava d’altro se non delle Eucaristie ricevute durante gli esorcismi, e proprio grazie a tale Santo Cibo riusciva in quei momenti a riprendere i sensi.
I predicatori protestanti, sempre presenti, tentarono con la loro forma eucaristica chiamata “Cena del Signore“, ma non ottennero alcun risultato se non ulteriori derisioni del demonio.

La storia si protrasse per diverse settimane prima della definitiva liberazione.
Il Vescovo, prima di cacciare definitivamente l’ultimo demone rimasto, gli comandò di confessare tutta la verità riguardo la Santa Eucaristia ed il motivo per cui aveva preso possesso di Nicole Aubrey.
Vi riportiamo l’interessante estratto dell’ultimo esorcismo:

Sì, sì, è vero! (l’Eucaristia) È il corpo di Dio. Devo confessarlo perché sono costretto a farlo. Ha! È una tortura per me, ma devo. Dico la verità solo quando sono costretto a farlo. La verità non viene da me, ma solo da Dio. Confesso che il Figlio di Dio è veramente presente nell’Eucaristia.
(…) Ho posseduto questo corpo con il permesso di Dio.
L’ho fatto con il permesso di Dio. Ho preso possesso di lei a causa dei peccati del popolo. L’ho fatto per mostrare ai miei calvinisti che ci sono demoni che possono prendere possesso dell’uomo quando Dio lo permette.
So che non vogliono credere in questo, ma io gli mostrerò che sono il diavolo. Dio li vuole convertire e per questo ha permesso la possessione, ma io ho preso possesso di questa creatura per indurirli nei loro peccati e, credimi, riuscirò nel mio compito.




 

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
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19/06/2014 19:13
 
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  «Il diavolo esiste e bisogna parlarne. Oggi si diffonde attraverso ideologie, individualismo e relativismo»


Maggio 11, 2015 Benedetta Frigerio


Intervista all’esorcista padre Cesar Truqui: «Il diavolo separa sempre e contrappone un Gesù buonista a una Chiesa cattiva, che non lascerebbe all’uomo la libertà di fare ciò che vuole»



 


 

 



Cresce il numero di persone che chiedono aiuto agli esorcisti. E sempre più sacerdoti sono interessati a sapere come si esercita questo ministero, complice anche la predicazione di papa Francesco. Il mese scorso, presso l’università romana dei Legionari di Cristo, Regina Apostolorum, si è tenuta la X edizione del corso “Esorcismo e preghiera di liberazione”. Fra gli organizzatori c’era padre Cesar Truqui, esorcista che vive fra Italia e Svizzera e che ha spiegato a tempi.it le forme più palesi con cui il demonio agisce nella nostra società. E come «è semplice prevenirlo. Se ci credi».


«Tanti pensano che il diavolo sia un mito», ha detto papa Francesco in una delle molte prediche a Santa Marta in cui ha parlato del demonio. Sotto quali forme si presenta oggi?
Il demonio agisce sempre allo stesso modo. Non ce ne accorgiamo se non siamo allenati a combattere. Il modo più subdolo è la tentazione: il santo viene tentato nella sua santità, il peccatore nel suo peccato. Questo è il modo più comune. Ce n’è poi un altro molto diffuso ai nostri giorni: si chiama relativismo. Gesù nel Vangelo di Giovanni definisce il diavolo come il “padre della menzogna”, perché ci convince che dobbiamo essere noi a decidere cosa sia bene e cosa male. Ci persuade che non esista un bene oggettivo. Oggi questa visione è imposta globalmente e non a caso Benedetto XVI parlava di “dittatura del relativismo”: data l’impossibilità di stabilire con sicurezza cosa sia bene e male per tutti, è qualcun altro a scegliere cosa è lecito e cosa no, cosa è reato e cosa no.

È giusto parlare del diavolo? Anche ai giovani e ai bambini?
L’esperienza di un amico, prete di una parrocchia di montagna frequentata da molti bambini, spiega bene perché è importante parlarne. Durante il catechismo, lui parte dal racconto della Creazione contenuto nel primo libro della Genesi e poi, quando arriva al terzo, spiega la caduta dell’uomo tentato dal demonio, che definisce così: una semplice creatura che si è ribellata a Dio. Nascondere l’esistenza del diavolo mette in pericolo la fede, perché senza una comprensione di chi sia e della sua opzione che porta alla dannazione, non si può nemmeno comprendere l’incarnazione e la Chiesa per salvarsi.

Perché?
Se non esiste il diavolo, perché Dio si sarebbe dovuto incarnare? Nella prima lettera di Giovanni si legge che Gesù è venuto per distruggere le opere del demonio. Questo passaggio è fondamentale per capire il mistero salvifico di Cristo. Il mio amico parroco spiega poi come si fa a sconfiggere il male, parlando loro degli angeli o di Maria, la creatura più umile, chiamata a sconfiggere quella più superba. I bambini non hanno paura, anzi capiscono perfettamente che basta stare dalla parte di Dio onnipotente, contro cui nessuna creatura può nulla.

Secondo il Papa, il demonio cerca di distruggere la famiglia che «non è mai stata così tanto sotto attacco». Come la colpisce e perché?
La nostra società è stata sedotta tramite le ideologie, stili di vita e pensiero individualisti. Si crede, ad esempio, che se non mi piace più mio marito, divorziare mi farà stare meglio. Dimenticando le conseguenze sui figli e sulla società. Questa mentalità contraria alla famiglia è congeniale al diavolo: lui sa bene che un uomo solo e senza punti di riferimento è manipolabile e instabile. Ancora oggi, che ho più di 50 anni, solo pensando a mia madre e mio padre, che si amano da sempre, trovo conforto e coraggio. Al contrario, i figli dei separati sono più fragili e incerti. C’è poi un demonio specializzato nell’attacco alla famiglia, citato anche nel racconto di Tobia, si chiama Asmodeo. In tanti esorcismi si fa presente. Lo ricordo in quelli di padre Gabriele Amorth e padre Francesco Bamonte, a cui ho assistito. Mi viene in mente una coppia di ragazzi molto unita che voleva sposarsi, nonostante lei dovesse sottoporsi ad esorcismo per liberarsi. Il demone era infuriato e intimava a padre Amorth di impedire il matrimonio altrimenti avrebbe ucciso la ragazza. Ovviamente era una minaccia del mezognero, infatti non avvenne.

Quali sono oggi i mezzi principali usati dal diavolo per indebolire la fede?
Le ideologie, la tecnologia e tutti i mezzi audiovisivi per la forza di propagazione che hanno e per le idee che oggi veicolano. Il mezzo più potente è internet. Perché se la tv è più facilmente governabile e spesso si guarda insieme, internet è uno strumento che si usa da soli: nella solitudine davanti al proprio pc si può avere accesso a tutto senza limiti o controllo.

Per quanto riguarda le ideologie, quelle contemporanee non negano l’esistenza di Gesù, ma lo separano dal magistero della Chiesa, dal creato, dalla natura. Come mai?
È più facile separare e distorcere l’immagine di Dio, che negarne l’esistenza. Il diavolo separa sempre e contrappone un Gesù buonista a una Chiesa cattiva, che non lascerebbe all’uomo la libertà di fare ciò che vuole. A chi pone questa dicotomia bisogna proporre di leggere il Vangelo seriamente, per capire chi è Cristo. Solo così scompare l’immagine buonista di Gesù che tanti dipingono. Lui, infatti, è misericordioso con i peccatori, tanto quanto è intransigente con il male e il peccato da cui cerca di liberare l’uomo. C’è poi un altro errore che deriva da questo: pensare che se accantonassimo la verità per accogliere le persone, riempiremmo finalmente le chiese. Invece è vero il contrario. Oggi è ben visibile che più la Chiesa diventa “mondana”, più il mondo se ne allontana.

«Il diavolo c’è e dobbiamo combattere contro di lui (…). Non è un semplice scontro, no, è un combattimento continuo», ha detto sempre il Papa. Quali mezzi abbiamo per combatterlo prima di ricorrere agli esorcisti?
Per accorgerci delle tentazioni quotidiane, crescenti e diffuse a causa del contesto sociale, e per superarle, i mezzi sono quelli che ci ha lasciato Gesù, venuto a salvarci per stare con Lui: in fondo è semplice prevenirlo, basta la frequenza ai sacramenti dell’Eucarestia e della Confessione, la preghiera quotidiana e il Rosario.

Insieme alle forme di male comune, crescono anche i casi di possessione che richiedono l’esorcismo. Come mai?
Sicuramente aumentano le sette, ma sopratutto la superstizione e un vuoto dati dall’ateismo. Le persone sono così spinte a cercare risposte da maghi, fattucchieri, indovini o nei riti esoterici in generale. Questi sono più pericolosi della droga o del libertinaggio e nella Bibbia sono proibiti da Dio stesso, perché lì agisce solo il diavolo. Ad esempio, se ne parla nel Levitico (19,26): «Non praticate né la magia né la divinazione». Ma anche nel Deuteronomio (18,10-12.14.20): «Nessuno pratichi la divinazione o cerchi di indovinare il futuro, nessuno eserciti la magia, né faccia incantesimi, o consulti spiriti e indovini; nessuno cerchi di interrogare i morti. Chiunque fa queste cose è considerato dal Signore una vergogna. A causa di tali pratiche vergognose il Signore, vostro Dio, scaccerà quei popoli davanti a voi. I popoli di cui state per occupare il territorio ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma a voi il Signore, vostro Dio, non permette di agire così. Se un profeta avrà la presunzione di dire in mio nome qualcosa che non gli ho comandato di dire, o parlerà in nome di altri dèi, quel profeta dovrà essere messo a morte». Poiché in questi atti agisce solo il diavolo, Dio non può intervenire nel momento in cui vengono compiuti, altrimenti ci sarebbe contraddizione. Ricordo che anche le pratiche diffuse come la New Age e il Reiki sono altrettanto pericolose, dato che tramite queste si invocano gli spiriti.

Sono queste le cause del bisogno crescente di esorcisti?
Sì, ma c’è anche una grave carenza: sebbene l’esorcismo sia un ministero sacramentale, in seminario non se ne parla, non viene insegnato. I sacerdoti si accorgono però del bisogno crescente a cui non sanno come rispondere. Per questo il corso di sei giorni che abbiamo chiuso alla fine di aprile, vede una partecipazione sempre maggiore di preti e laici. Quest’anno c’erano ben 150 sacerdoti.

Che effetti ha la predicazione di Bergoglio?
Per noi latino-americani la sua predicazione è normale. Parla del diavolo naturalmente, come un parroco che ha davvero a cuore le sue anime. Un occidentale percepisce queste cose come lontane purtroppo, ma l’insistenza del Papa ha effetti positivi, perché svela come stanno le cose.



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[Modificato da Caterina63 05/06/2015 00:18]
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"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
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Aumenta l'occultismo nella società. Il rischio Pokemon


La preghiera dell'esorcismo - ANSA





I Pokemon occulti

"I videogiochi dei Pokemon. Non c'è dubbio che andando a decifrare i Pokemon, spiega padre Francesco Bamonte, ed il loro significato, la visione del mondo proposto da questo gioco elettronico, dove al centro ci sono questi mostri, è decisamente quella della proposta dell'esoterismo e dell'occultismo". "I Pokemon sono mostri che gli uomini possono catturare, allenare, far combattere contro Pokemon di proprietà altrui per divertimento. Per fare questo c'è bisogno di persone che escano di casa, vadano per la strada a scovare il mostro con un telefonino dove è scaricato il gioco, con grave rischio di incidenti come infatti abbiamo visto, mortali" "Ma la cosa piuttosto grave è che questi Pokemon sono dotati di un potere, potere che viene assunto da chi cattura questi esseri mostruosi. Quindi si induce la mentalità del potere. Io ho potere e posso dominare gli altri". "E' una proposta violenta. C'è una battaglia con poteri tipici proposti solitamente dal mondo dell'occultismo, come opprimere i nemici con un sonno invincibile, pokemon che hanno occhi che lucchicano e cantano una misteriosa melodia che fa addormentare i propri avversari, onde 'alfa' che provocano emicrania a chi si trova nelle vicinanze. Troviamo tanti principi, tante cose che sono simili al mondo della magia".

La fede ridicolizzata

"Questi giochi non fanno altro che proporre un'iniziazione al mondo dell'occultismo e dell'esoterismo", prosegue don Buonaiuto. "C'è poi una scelta commerciale che aiuta a raggiungere questi obiettivi. Contemporaneamente vediamo come questo mondo banalizza, ridicolizza la spiritualità, la fede e tutto quello che appartiene al sacro e alla vita della Chiesa, compresi gli esorcisti, gli esorcismi e le persone possedute che soffrono veramente". Da una parte c'è l'esaltazione di questo mondo invisibile, dove la persona può prendere energie e poteri. Dall'altra parte c'è una continua, sistematica banalizzazione, fino al ridicolo, anche attraverso tante modalità che nel mondo mediatico operano per ridicolizzare il mondo della nostra fede".

Il demonio

"Non è una persona. E' uno spirito. Il demonio ha un'azione ordinaria e una straordinaria. Quella ordinaria, spiega padre Bamonte, è il peccato che tocca tutti. Cerca di suscitare negli uomini delle spinte contrarie a quella che è l'azione di Dio, l'amore di Dio". "Poi c'è un'azione straordinaria per cui la personalità della persona interessata è sempre più disturbata e, alla fine, può essere sostituita da uno spirito demoniaco". "La persone non è più coscente dei suoi atti e questa persona viene sostituita, dà segni che noi esorcisti riconosciamo come parlare lingue sconosciute, avere una forza che non è quella propria della persona, sapere cose sconosciute e provare una violentissima avversione al sacro che non fa parte del modo di esserte di quella persona. Questi sono i segni principali". "Del maligno ne parlano di più i laici che gli ecclesistici", sottolinea don Buonaiuto. "Sono gli adoratori dell'occulto che per diversi motivi parlano del diavolo, delle tenebre. Ma proprio noi cattolici e consacrati dovremmo parlarne di più, in modo serio e approfondito. Spesso tra il popolo, tra la gente semplice, si sente dire se i preti credono ancora nel diavolo, se i vescovi credono nel diavolo, perchè non lo nominano mai". "E' quindi al nostro interno che dovremmo, nelle scuole, nelle università, approfondire questa materia di cui noi parliamo solo per l'effetto ultimo e straordinario di chi ha bisogno della preghiera dell'esorcismo. Ma parlare del diavolo a 360 gradi è un fatto da conoscere e bene". 

La preghiera dell'esorcismo

L'esorcismo è una preghiera, non uno spettacolo. E' una preghiera della Chiesa che esiste da secoli, spiega padre Bamonte, che parte dalla prassi dell'esorcismo che vediamo nei Vangeli da Gesù. La Chiesa non avrebbe istituito una prassi di esorcismi se Gesù non avesse, lui per primo, cacciato i demòni e dato il mandato alla Chiesa di cacciare i demòni". "Una realtà molta attuale e lo sarà fino alla fine dei tempi. Il demonio che insidia l'uomo e dal quale il Signore ci vuole liberare con la Chiesa che ci offre questo mezzo per rispondere gli spiriti del male". "L'associazione internazionale degli esorcisti è nata perchè ci si possa radunare, riflettere insieme, scambiarci testimonianze e svolgere il ministero della preghiera dell'esorcismo, sempre più difficile per il diffondersi nel mondo delle pratiche occulte. E' quindi uno strumento per promuovere la retta conoscenza di questo ministero tra i sacerdoti, nel popolo di Dio, e per prevenire i fenomeni che possono poi aprire la strada alla necessità dell'esorcismo". "Gli esorcisti che sono sacerdoti, non medici, non psichiatri, devono assolutamente discernere anche con l'ausilio di questi specialisti, anche perchè si possa fare una diagnosi che sia la più giusta e poi, nel caso, procedere con la preghiera dell'esorcismo". 

Le soggezioni diaboliche   

"Sono in aumento le soggezioni diaboliche, prosegue don Buonaiuto,presenza che disturba spesso in modo grave e inspiegabile la persona, disturbi causati spesso dalle esperienze fatte all'interno di gruppi legati all'occultismo. Al numero antisette riceviamo telefonate da persone fortemente disturbate, persone che non hanno più l'autonomia per vivere serenamente a seguito di patti e giuramenti fatti, pensando che votando la propria anima o quella dei propri cari per raggiungere certi obiettivi, diventasse un qualcosa di risolutivo per i loro problemi. Invece diventa poi la tragedia che inizia, ed ecco che la preghiera dell'esorcismo diventa per loro un percorso importante di liberazione". 


Crisi spirituale

"Viviamo una crisi spirituale profonda e questa mancanza di spiritualità provoca un avanzamento, a partire dai giovani, di adesioni alle sette, all'occulto". "Sette, spiega don Aldo Buonaiuto, sacerdore esorcista, coordinatore del servizio Antisette della Comunità Papa Giovanni XXIII, alternative alle grandi religioni, al sacro, anche perchè promettono, falsamente, la risoluzione immediata di qualsiasi problema". "Le persone che cadono nel mondo delle sette, cercano la soluzione ai propri problemi,con al primo posto la salute. Ma il 'guru' dell'occultismo è nella maggior parte dei casi un truffatore, un criminale, che spesso devia il percorso delle cure mediche per affidarsi a realtà nefaste".

L'Associazione Internazionale degli esorcisti 

"La portata del fenomeno, ai nostri tempi, è tale che non si può più pensare che l'esorcista resti isolato rispetto agli altri esorcisti". "La sfida lanciata alla Chiesa dalle sette dedite a culti satanici e da gruppi dediti a varie forme di occultismo, afferma padre Francesco Bamonte, presidente dell'Associazione Internazionale Esorcisti ed esorcista della Diocesi di Roma, comporta inevitabilmente una battaglia che si può affrontare solo se si è uniti. Gli stessi esorcisti sentono l'esigenza di una sempre più stretta unione tra di loro". "E siamo molto grati al compianto padre Gabriele Amorth, che ha concluso il suo cammino terreno sabato scorso (16 settembre, ndr), per averci lasciato in eredità l'Associazione Internazionale degli esorcisti che è stata fondata da lui nel 1984 e approvata poi ufficialmente dalla Santa Sede nel 2014 con gli statuti". "L'associazione aiuta una formazione di base, una formazione permanente degli esorcisti, anche a livello universitario, formazione pensata proprio da padre Amorth, inserendo questo ministero, tra l'altro, nella pastorale ordinaria della Chiesa locale".

 L'occultismo

"L'occultismo si sta proponendo sempre di più in forma accattivamente, prosegue don Aldo Buonaiuto, sacerdore esorcista, perchè possa diventare una sorta di spiritualità. I ragazzi assimilano, poi, attraverso certi giochi, romanzi, certi film, una visione del mondo che è proprio dell'esoterismo, della magia, fino agli estremi del satanismo e diventare estremamente pericoloso". "L'esoterismo è la semplice conoscenza del mondo della magia, quindi la stregoneria, le varie forme di spiritismo. Dopo la teoria, si passa alla pratica con l'occultismo, con il quale si vuole acquisire dei poteri che la persona non ha. Una strada per la quale si vuole addirittura passare a sperimentare i poteri del demonio fino al satanismo".

Il servizio antisette 

"Come uscirne? Il numero antisette 800 22.88.66 è stato creato per dare forza, coraggio, voce a quelle persone che sono terrorizzate, spaventate, che hanno paura di denunciare e di esporsi". "Non dimentichiamo, prosegue don Buonaiuto, che le vittime, quindi persone deboli, sofferenti, sono state ingannate. Ma quando vogliono scappare dal gruppo, dalla setta, iniziano le ritorsioni, il pressing psicologico, le minacce. E da tutto ciò non è facile liberarsi". "Sono persone che hanno sperimenato tante ferite e umiliazioni. Per loro ricominciare a fidarsi di qualcuno e vincere la paura per iniziare una nuova vita è veramente difficile. Allora il numero verde è una prima spiaggia dove la persona, chiamando, trova accoglienza e ascolto per poterla accompagnare a scappare, ad uscire, a volte accogliendola anche praticamente, perchè le persone, per entrare nella setta, hanno abbandonato tutto, famiglia, figli, moglie, convinte, nel plagio che subiscono, di fare la scelta giusta". "Ma quando si scopre il grande inganno, ecco la vergogna che queste persone provano. La vergogna anche di ammettere di aver commesso un grandissimo errore".








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