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L'Inferno esiste video conferenze.... ed altro

Ultimo Aggiornamento: 24/09/2016 14:56
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19/06/2014 18:56
 
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  L’esorcismo di Nicole Aubrey




Nel novembre del 1565 una ragazza adolescente di nome Nicole Aubrey iniziò a sperimentare dolori fisici che lei sosteneva fossero provocati da una visione di suo nonno morto, avuta qualche giorno prima.
Originaria di Vervins, in Francia, Nicole era divenuta in poco tempo talmente tanto malridotta che non riusciva più a mangiare e, secondo quanto raccontarono alcuni testimoni, entrava spesso in trance violente ove parlava con voce roca e spaventosa.
I familiari, spaventati e sicuri che si trattasse di possessione demoniaca, ricorsero ad un prete domenicano della zona, Pierre de la Motte.
Attraverso ripetuti esorcismi, de la Motte riuscì a confermare la possessione e scoprire allo stesso tempo l’identità del diavolo presente nel corpo della povera ragazza: Belzebù (Baalzebub).
Egli, si scoprirà successivamente, possedeva Nicole assieme ai demoni Astaroth, Legione, Cerbero ed altri 29 spiriti maligni d’alto rango.
 
Il caso divenne ben presto d’interesse nazionale e molti religiosi protestanti si recarono sul posto convinti che si trattasse del solito “trucchetto” cattolico per instillare terrore tra la popolazione, al fine di controllarla e dominarla.
Al loro arrivo il diavolo li salutò con modo beffardo, dicendo loro che dovevano obbedienza solamente a lui.
Uno dei predicatori protestanti prese il suo libro di preghiere e cominciò a recitare le formule con un viso molto solenne. Lo spirito immondo di tutta risposta gli rise in faccia e disse: “Ho! Ho! Mio buon amico, credi davvero di cacciarmi con le tue preghiere e inni? Pensi davvero che saranno efficaci? Non lo sai che sono stato io a comporle?“.
Non scoraggiandosi, il predicatore replicò: “Ti caccerò nel nome di Dio!“.
Tu! Tu” – rispose il demonio – “non mi espellerai in nome di Dio nè in nome del diavolo. Hai mai sentito parlare d’un diavolo che ne caccia un altro?“.
Io non sono un diavolo, io sono un servo di Cristo!” disse dunque il predicatore ormai rabbioso.
Un servo di Cristo, come no! Te lo dico cosa sei: tu sei peggio di me. Io almeno credo, te invece non vuoi credere. Pensi davvero di cacciarmi da questo corpo? Ha! Prima caccia i demoni che risiedono nel tuo cuore!” replicò Belzebù con un ghigno.
Il predicatore a quel punto si congedò, totalmente disorientato dalla situazione in cui si era ritrovato. Andando via alzò le mani al cielo e pregò: “O Signore, ti scongiuro, assisti questa povera creatura!“.
Lo spirito maligno, ridendo, gli gridò contro: “E io prego Lucifero che non ti lasci mai, che ti trattenga in suo potere come fa adesso. Vattene ora, tanto siete tutti miei“.
 

Gli esorcismi pubblici e la liberazione

Agli inizi del gennaio 1566 il Vescovo, arrivato nel frattempo a Vervins, decise di svolgere gli esorcismi direttamente in chiesa, alla presenza d’una moltitudine immensa.
Più volte costrinse il demonio a ricevere la Santa Eucaristia, ottenendo buoni risultati in termini di liberazioni: nella prima occasione riuscì a cacciare due dei 29 diavoli presenti nel corpo di Nicole. Nell’andarsene, per vendetta, paralizzavano gambe e mani della ragazza.

Le cronache dell’epoca ci narrano le terribili deformazioni che la fancuilla subiva a causa della possessione: la lingua cambiava spesso colore e si allungava sino alle spalle, gli occhi roteavano e si ritiravano all’interno del cranio, la faccia si gonfiava in maniera sproporzionata, le ossa si rompevano come grissini per poi ricomporsi poco dopo.
In alcune occasioni, in genere durante la dipartita d’alcuni demoni, dalla bocca di Nicole fuoriusciva un fumo nero molto denso e pestilenziale. Non mancavano naturalmente fenomeni di levitazione.
Era divenuta immune al dolore: i dottori dell’epoca le infilzarono spilli nella carne senza ricevere mai alcuna reazione. Non si cibava d’altro se non delle Eucaristie ricevute durante gli esorcismi, e proprio grazie a tale Santo Cibo riusciva in quei momenti a riprendere i sensi.
I predicatori protestanti, sempre presenti, tentarono con la loro forma eucaristica chiamata “Cena del Signore“, ma non ottennero alcun risultato se non ulteriori derisioni del demonio.

La storia si protrasse per diverse settimane prima della definitiva liberazione.
Il Vescovo, prima di cacciare definitivamente l’ultimo demone rimasto, gli comandò di confessare tutta la verità riguardo la Santa Eucaristia ed il motivo per cui aveva preso possesso di Nicole Aubrey.
Vi riportiamo l’interessante estratto dell’ultimo esorcismo:

Sì, sì, è vero! (l’Eucaristia) È il corpo di Dio. Devo confessarlo perché sono costretto a farlo. Ha! È una tortura per me, ma devo. Dico la verità solo quando sono costretto a farlo. La verità non viene da me, ma solo da Dio. Confesso che il Figlio di Dio è veramente presente nell’Eucaristia.
(…) Ho posseduto questo corpo con il permesso di Dio.
L’ho fatto con il permesso di Dio. Ho preso possesso di lei a causa dei peccati del popolo. L’ho fatto per mostrare ai miei calvinisti che ci sono demoni che possono prendere possesso dell’uomo quando Dio lo permette.
So che non vogliono credere in questo, ma io gli mostrerò che sono il diavolo. Dio li vuole convertire e per questo ha permesso la possessione, ma io ho preso possesso di questa creatura per indurirli nei loro peccati e, credimi, riuscirò nel mio compito.




 

Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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