È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!

A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Meditazioni quotidiane per Ottobre, novembre

Ultimo Aggiornamento: 27/11/2014 09:03
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 39.989
Sesso: Femminile
06/10/2014 08:30
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota


  Cari amici, per seguire i mesi precedenti cliccate qui: 

Meditazioni quotidiane: Luglio Agosto e Settembre






OTTOBRE

 

PREGHIERA A MARIA     

da recitarsi durante tutto il mese di Ottobre.

 

Beneditemi, o Figlia dell'eterno Padre, in nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti, Amen; e non permettete che io offenda mai il mio Dio con i pensieri.

Ave Maria.

Beneditemi, o Madre del divin Figlio, in nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti, Amen; e non permettete che io offenda mai il mio Dio con le parole.

Ave Maria.

Beneditemi, o Sposa dello Spirito Santo, in nomine Patris, et Filii, et Spiritus Sancti, Amen; e non permettete che io offenda mai il mio Dio con opere ed omissioni; anzi fate che io l'ami con tutto il mio cuore, e lo faccia anche amare dagli altri; così sia, o dolce, o pietosa, o amabile Maria. Ave Maria.

 

Santi protettori.

Gli Angeli custodi, san Francesco d'Assisi, santa Teresa, santa Margherita M. Alacoque (17 Ott.).

 

A voi, o Vergine Madre, che non foste mai macchiata da alcun neo di colpa né attuale, né originale, raccomando e affido la purità del mio cuore (100 giorni d'Indulgenza. Pio IX).

 

Virtù da praticare.

La santa purità di corpo e d'anima.

 

1° Ottobre                 

MARIA VERGINE DEL ROSARIO (1)

 

1. Bellezza del Rosario. Ogni orazione è bella, purché ben fatta, e non è da condannarsi l'una per l'altra; ma il Rosario abbraccia la meditazione e la preghiera vocale. Nei misteri hai un compendio del Vangelo, della vita, passione e morte del Redentore, in cui ricordi le virtù, i patimenti di Gesù per te, e la parte attiva che vi prese Maria. Ma tu forse, recitando il Rosario, nemmeno pensi ai misteri che ne sono la parte più importante...

 

2. Potenza del Rosario. Basterebbe ricordare che è invenzione di Maria, e pressoché sua, la preghiera che insegnò a S. Domenico, qual mezzo efficacissimo a togliere gli errori, a bandire i vizi, s ad implorare la divina clemenza. Basterebbe leggere le storie per conoscere i frutti, le grazie, i prodigi che ha ottenuto. Il Rosario con il Poter, dispone per noi il Cuore di Dio... Invocando tante volte Maria, la nostra buona madre, ci lascerà ella inesauditi?

 

3. Come recitare il Rosario. Viene detto preghiera noiosa da chi non ha fede, e non pensa a quanto dice. Ma i Pontefici concedono moltissime indulgenze a chi lo recita con devozione, meditando i misteri che si contemplano. Ogni mistero poi può suggerire una virtù da praticare, ed ecco un pascolo alla mente nel recitarlo. Se tu pensassi che, con ogni Ave Maria, mentre saluti la Vergine con le parole d'un Angelo, la incoroni con una mistica rosa, non avresti maggior divozione?

 

PRATICA. Recita il Rosario; invita altri a dirlo.

(1)  Domenica 1° Ottobre, o al 7 Ottobre.

 

2 Ottobre

GLI ANGELI CUSTODI

 

1. Sollecitudine dell'Angelo custode. S. Bernardo si meravigliava della bontà di Dio nel dare a noi, così miserabili e piccoli, per compagno e custode, uno spirito di dignità tanto sublime, come sono gli Angeli. Iddio fece questo per amore tuo; dalla nascita, l'Angelo ti si pose accanto, ne più t'abbandona. Di giorno, di notte, peccatore o giusto, tiepido o fervente, grato o sconoscente, finché vivi è con te, sollecito del tuo bene. E tu ci pensi appena!... Quando ti raccomandi a lui?

 

2. Vantaggi che ti reca. Non è solo S. Pietro che veniva sciolto dalle catene per cura dell'Angelo; da quanti pericoli, a nostra insaputa, il nostro Angelo salva anche noi per comando di Dio! Ci scuote nel momento del peccato, ci sveglia il rimorso dopo le cadute, ci consola nelle afflizioni, ci difende nei pericoli, c'illumina, ci soccorre; nessun affetto di padre, di fratello o di amico, può superare l'amore che ci porta l'Angelo Custode. Tu come lo ringrazi?

 

3. Amore all'Angelo custode. Si ama 1° col non fargli cosa alcuna che possa spiacergli; 2° con l'imitare la purezza, l'ubbidienza, lo zelo per Dio, e l'amore per gli altri, dell'Angelo; 3° con l'invocarlo nelle azioni principali e raccomandarci a lui negli affari importanti; 4° con il protestargli la nostra riconoscenza dopo la santa Comunione, 5° con il pregarlo a supplire per noi nell'amare Gesù e Maria. Che fai tu di tutto questo? Dov'è la tua devozione?

 

PRATICA. — Recita nove Angele Dei agli Angeli custodi; non disgustare il tuo Angelo che ti vede sempre.

 

3 Ottobre                

DUE PESI E DUE MISURE

 

1. Due pesi nel giudicare. Lo Spirito Santo maledice chi è ingiusto nelle sue bilance e truffatore nel peso; questa sentenza a quante cose può applicarsi! Considera come tu ami di essere giudicato favorevolmente, come t'adiri contro chi interpreta male le cose tue, come pretendi che si pensi bene di te: questo è il peso per tè; ma perché per gli altri sei tutto sospetto, facile a giudicare male, a condannare tutto, a non compatire?... Non hai, così, un peso doppio e ingiusto?

 

2. Due pesi nel parlare. Adopera parlando con gli altri la carità che vuoi usata a te stesso, dice il Vangelo. Tu certo la pretendi per tè! Guai se altri mormora di te; guai se la sbaglia nelle parole; guai se altri non ha un fare caritatevole con tè! Scatti subito a gridare alla bugia, all'ingiustizia. Ma tu perché mormori del prossimo? Perché ne afferri ogni difetto? Perché gli mentisci e lo tratti con tanta durezza, asprezza e superbia?... Ecco il doppio peso condannato da Gesù.

 

3. Due pesi nelle opere. È sempre illecito usare frode, recare danno, arricchire a spese altrui, e tu gridi che ormai la buona fede non si trova più, desideri gli altri graziosi, compiacenti, caritatevoli con tè; detesti nel prossimo il furto... Ma tu qual delicatezza usi negli interessi? Quali pretesti cerchi per appropriarti la roba altrui? Perché ricusi un favore a chi te lo chiede? Ricordati che il doppio peso viene condannato da Dio.

 

PRATICA. — Esamina, senza amor proprio, se tu non abbia due misure; fa un atto di carità.

 

4 Ottobre

LA PIU’ BRUTTA DELLE MORTI

 

1. Non è il morire. Riesce sempre duro il morire, in qualunque età c'incolga. Per un istinto infuso da Dio nelle nostre membra, sentiamo amore alla vita, e il separarsene, anche per il giusto, è. un sacrifizio. Eppure, se pensi alle tante miserie che ti assediano, ai pericoli di perderti; se rifletti che tosto o tardi devi morire; che la morte è un passaggio al Cielo, al godimento, non se ne addolcisce il pensiero? Oh quanti Santi dissero: Non credevo così dolce il morire!...

 

2. Non è il morire improvviso. Fa colpo una tale morte, e la Chiesa ci mette in bocca: Liberaci, o Signore, dalla morte subitanea e improvvisa! Per chi vive vigilante con la lucerna in mano, come le vergini della parabola evangelica, disposto ad incontrare lo Sposo in qualunque ora giunga; per chi sta con il cuore senza peccato: non gli è eguale qualsivoglia morte? S. Andrea Avellino fu colpito all'altare, san Venceslao pregando: e sono Santi. E tu come ti prepari? Se giungesse oggi la morte, non sarebbe improvvisa per te?

 

3. È il morire in peccato! Dopo la morte, non vi è più tempo per pentirsi, non più Sacramenti, non più mezzi per tornare sulla buona via; dove cadrà l'albero, ivi starà in eterno!... Se un peccato mortale macchia l'anima tua, quando cadi in seno alla Giustizia divina, è decisa la tua sorte di perdizione!... Come puoi tu vivere un'ora sola in peccato? Come puoi scherzare e ridere rasentando l'inferno?... Se ci pensi, come osi commettere anche un solo peccato?

 

PRATICA. — Pensa cinque minuti che hai da morire: ascolta che cosa ti rimprovera il cuore.

 

5 Ottobre                

IL PECCATORE AL GIUDIZIO

 

1. Il peccatore vedrà e s'adirerà. Così dice il profeta Davide, ispirato da Dio. Vedrà quel Dio che disprezzava o credeva indifferente alle azioni dell'uomo; vedrà e conoscerà i benefizi ricevuti e le calde premure di Dio per salvarlo; vedrà quel Gesù da lui trafitto con i peccati, con le bestemmie, con lo sfogo delle passioni; vedrà il numero e la gravità delle proprie colpe... allora si adirerà contro se stesso : " Oh stolto che fui! Che insensato!... ”. Che servirà, allora, il pentimento? Troppo tardi!...

 

2. Il peccatore fremerà. Se per il peccatore non fosse stato facile il convertirsi, se avesse ignorata la via, se non fosse stato avvertito, se l'esempio altrui non l'avesse stimolato al bene, se potesse dire: Dio mi voleva dannato; si consolerebbe nell'impossibilità di salvarsi; ma nulla di ciò... Qual fremito nel conoscere che tutto dipendeva da lui, e fu volontario e libero il vivere da peccatore!... Pensaci mentre sei in tempo.

 

3. Perirà il desiderio del peccatore. Sperava di godersi due paradisi, in questo e nell'altro mondo : vedrà d'averla sbagliata; desidererà pietà dal suo Giudice: ma la giustizia è subentrata alla misericordia; desidererà convertirsi, riparare con la penitenza, soddisfare agli enormi debiti contratti con Dio; ma, allora, tale desiderio è inutile! Piombati nell'eternità, sotto i fulmini di Dio, la sentenza sarà tremenda, irrevocabile. Tutto dipende da te... Che risolvi?

 

PRATICA. — Vivi sempre in grazia di Dio, per essere sempre pronto a presentarti al giudizio; recita il Miserere.

 

6 Ottobre

IL FIGLIO PRODIGO

 

1. Partenza del figlio prodigo. Che ingratitudine, che superbia, che arroganza ostenta questo figlio presentandosi innanzi al padre e dicendogli: Dammi la mia parte, voglio andarmene, voglio godermela!,.. Non è forse il tuo ritratto? Dopo tanti benefizi di Dio, non dici anche tu: Voglio la mia libertà, voglio fare a modo mio, voglio peccare?... Un dì eri praticante, buono, con la pace in cuore; forse un falso amico, una passione t'invitava al male: e tu hai lasciato Dio... Sei forse più contento ora? Che ingrato e infelice!

 

2. Disillusione del prodigo. La tazza del piacere, del capriccio, dello sfogo delle passioni, ha miele sull'orlo, in fondo amarezza e veleno! Lo provò il prodigo, ridotto povero ed affamato, ad esser guardiano di animali immondi. Non lo provi anche tu, dopo il peccato, dopo l'impurità, dopo la vendetta, e anche dopo il peccato veniale deliberato? Che agitazione, che delusione, che rimorso! Eppure seguiti a peccare!

 

3. Ritorno del prodigo. Chi è questo padre che aspetta il prodigo, che gli corre incontro, lo abbraccia, lo perdona e con gran festa si rallegra del ritorno d'un figlio tanto ingrato? È Dio, sempre buono, misericordioso, che dimentica i suoi diritti, purché torniamo a Lui; che cancella in un istante le tue colpe, sebbene innumerevoli, ti adorna della sua grazia, ti ciba delle sue carni... Non confiderai in tanta bontà? Stringiti al Cuore di Dio, e non dipartirtene mai più.

 

PRATICA. — Ripeti lungo il giorno : Gesù mio, misericordia.

 

7 Ottobre                

IL NOSTRO TEMPERAMENTO

 

1. Il temperamento è sovente un difetto. Ogni persona porta dalla natura una disposizione di spirito, o di cuore, o di sangue, detta temperamento. Esso è ardente o apatico, irascibile o pacifico, tetro o giocondo: il tuo qual è? Impara a conoscerti. Ma il temperamento non è virtù, è ben sovente di peso a noi, e origine di patimenti per gli altri. Se non viene represso a che non può condurti! Non senti i rimproveri del tuo brutto temperamento?

 

2. Correggi il tuo temperamento. E’ cosa difficile assai; ma con il buon volere, con il combattere, con l'aiuto di Dio, non è impossibile; S. Francesco di Sales, S, Agostino, non vi riuscirono? Ci vorrà del tempo assai, molti esami e pazienza; ma hai tu almeno cominciato a disciplinarlo? In tanti anni, quali progresso hai fatto su te stesso? Non si tratta d'annientare, bensì di dirigere al bene il tuo temperamento, volgendo il tuo ardore in amor di Dio, la tua irascibilità, in odio al peccato, ecc.

 

3. Sopporta il. temperamento altrui. A contatto con tanti, svariati e strani temperamenti, sai farti dei meriti con il tollerarli, con il compatirli, con il sopportarli? È vero, sono uno scoglio per la nostra superbia, e per la nostra scarsa virtù; eppure, la ragione ci dice di sopportare gli altri perché sono uomini e non angeli; la carità consiglia di chiudere un occhio per mantenere la pace e l'unione; la giustizia intima di fare agli altri quanto pretendi per te; il proprio interesse dice: Tollera e sarai tollerato. Quale argomento di serio esame e di vigilanza!

 

PRATICA. — Recita tre Angele Dei, e prega gli altri di avvertirti quando sbagli per temperamento.

 

8 Ottobre

I PICCOLI ATTI DI VIRTÙ

 

1. Facilità delle piccole virtù. Le anime chiamate a grandi virtù, a grandi eroismi, sono ben rare. La maggior parte dei cristiani deve santificarsi con la vita nascosta. in Dio, cioè con l'esercizio di molte virtù, piccole in apparenza, ma grandi dinanzi a Lui. Quanto è facile l'occasione delle piccole mortificazioni, dei piccoli atti d'umiltà, di pazienza, dei piccoli sacrifizi, delle piccole preghiere... Ma vi attendi tu? È il mezzo per santificarti.

 

2. Fedeltà alle piccole virtù. Paiono di nessuna consistenza, quasi neppure curate da Dio... Ma Gesù ha detto che neppure un bicchiere d'acqua, dato per amore di Lui, rimane senza ricompensa. Intendi da ciò quanto Dio stima le piccole virtù! Sono piccole, ma congiunte insieme come grani d'arena, non formeranno una montagna di meriti? Sono piccole; perciò le sprezzi?!... Ma parliamoci chiaro, che fai tu per il Cielo? Se non le curi, andrai al giudizio a mani vuote anzi, non rafforzandoti nelle virtù, rischi di cadere in colpe gravi e di morire in esse.

 

3. Chi è fedele nel poco, lo è nel molto. Credi di potere, nelle occasioni gravi, esercitare la pazienza, l'umiltà, la purezza, se nelle piccole occasioni non sai praticarle? L'esperienza luttuosa ti ricorda il tuo... valore?!,,. Chi è fedele nelle cose piccole, si dispone alle più grandi; e il Signore eleva insensibilmente l'anima alla santità, in premio alla sua fedeltà. E tu che stima ne fai? Come proponi di regolarti?

 

PRATICA. — Non lasciare sfuggire oggi alcuna occasione di praticare piccole virtù, specialmente la pazienza.

 

9 Ottobre                

CONSEGUENZE DELLE PICCOLE COSE

 

1. Conseguenza d'un atto virtuoso. Pare un mistero il dire che la santità, il Paradiso dipende sovente da una piccola cosa. Ma Gesù non ha detto che il Regno dei Cieli è simile al piccolissimo grano di senapa che poi cresce e diviene un albero? Non si vede in S. Antonio abate, in S. Ignazio, principiare la loro santificazione dal seguire una santa ispirazione? Una grazia, bene accolta, è anello a cento altre. Ci pensi tu?

 

2. Conseguenze d'un peccato veniale. Dire che una solo di questi può disporti alla dannazione, sembra una stranezza; eppure, non basta una scintilla a svegliare un gran fuoco? Non basta un piccolissimo microbo, trascurato, a condurre alla tomba? I peccati si succedono con troppa facilità; sul pendio d'una montagna la caduta è troppo facile. L'esperienza altrui e la tua stessa ti dicono che il peccato mortale dista appena un passo dal veniale. E tu moltiplichi senza riguardo le venialità! Cosi dunque vuoi averne a piangere un giorno?

 

3. Cautele dei Santi sulle piccole cose. Perché mai i cristiani ferventi mettono tanto impegno a moltiplicare le piccole giaculatorie, i piccoli sacrifizi, a guadagnare le Indulgenze? Per arricchire con ogni piccola gemma la nostra corona celeste, essi dicono. E tu non puoi imitarli? Perché fuggono, fino allo scrupolo, i peccati veniali, e protestano di morire prima di farne uno solo deliberatamente? Sono offese a Gesù, essi dicono; e come offenderlo, mentre Egli ci ama tanto?... Se tu amassi Gesù, non l'offenderesti?

 

PRATICA. — Ripeti nel giorno : Gesù mio, voglio essere tutto vostro, e non offendervi mai più.

 

10 Ottobre

I PICCOLI PECCATI

 

1. Il mondo li chiama inezie. Non solo i cattivi che, avvezzi al peccato, vivono senza tanti scrupoli, com'essi dicono; ma gli stessi buoni con che facilità scusano e si permettono i piccoli peccati deliberati! Chiamano inezie le bugie, le impazienze, le piccole trasgressioni; inezie e malinconie il guardarsi dalle piccole malignità, dalle mormorazioni, dalle distrazioni... E tu come le chiami? Come te ne guardi?

 

2. Gesù li condanna come peccati. Una trasgressione della legge, sebbene piccola, ma di volontà deliberata non può essere cosa indifferente a Dio. Autore della legge, che ne intima la perfetta osservanza. Gesù condannava le cattive intenzioni dei farisei; Gesù diceva: Non giudicate, e non sarete giudicati; anche d'una parola oziosa renderete ragione al Giudizio. A chi dobbiamo credere, al mondo o a Gesù? Vedrai sulla bilancia di Dio se erano inezie, scrupoli, malinconie.

 

3. In Paradiso non entrano. Sta scritto che nulla di macchiato entra lassù. Sebbene siano piccoli, e Iddio non condanni all'Inferno i piccoli peccati, noi, piombati nel Purgatorio vi staremo finché sussista l'ultimo briciolo, tra quelle fiamme, tra quei dolori, tra quelle pene cocenti; quale conto faremo allora dei piccoli peccati? Anima mia, rifletti che toccherà a te il Purgatorio, e chi sa per quanto tempo... E vuoi seguire a peccare? E dirai ancora inezia un peccato punito da Dio cosi severamente?

 

PRATICA. — Fa un atto di sincera contrizione; proponi di evitare i peccati volontari.

 

11 Ottobre

MATERNITÀ DI MARIA VERGINE

 

1. Esultiamo con Maria. Maria è vera Madre di Dio. Che pensiero! Che mistero! Che grandezza per Maria! Non è madre di un re, bensì del Re dei re; non comanda al sole, bensì al Creatore del sole, del mondo, dell'universo... Tutto obbedisce a Dio; eppure, Gesù Uomo obbedisce a una Donna, a una Madre, a Maria... Iddio non deve nulla a nessuno; eppure, Gesù Iddio deve, come Figlio, riconoscenza a Maria che lo nutrì... Esulta per questo privilegio ineffabile di Maria.

 

2. Confidiamo in Maria. Sebbene Maria sia così eccelsa che tutto m Lei sa di divino, Gesù te la donò per madre; ed Ella t'accolse come figlio carissimo al suo seno. Gesù la chiamava madre, e con Lei si comportava con tutta familiarità; anche tu puoi dirle a tutta ragione: Mamma mia, puoi confidare a Lei le tue pene, puoi trattenerti con Lei in santi colloqui, sicuro che Ella ti ascolta, ti ama e pensa a te... O cara Madre, come non confidare in Te!

 

3. Amiamo Maria. Maria, da madre vigilantissima, che cosa non fa per la salute del corpo e dell'anima tua? Tu ricordi bene le grazie ricevute, le preghiere esaudite, le lacrime terse, i conforti ottenuti per mezzo di Lei; ingiusto, tiepido, peccatore, non ti abbandonò, ne ti abbandonerà mai. Come la ringrazi? Quando la preghi? Come la consoli? Ella ti chiede la fuga del peccato e la pratica della virtù : la obbedisci tu?

 

PRATICA. — Recita le Litanie della Beata Vergine.

 

12 Ottobre

IL FERVORE CRISTIANO

 

1. Richiesto dalla grandezza di Dio. Medita sulla potenza, sulla santità, sulla perfezione del tuo Signore. Gli Angeli, innanzi a tanta Maestà divina, si coprono con le ali il volto... Medita che è il Re dei re : cielo, terra e abissi, tutto dipende dal suo cenno. Con quale zelo, premura, fedeltà, ardore merita che gli consacriamo ogni nostro servigio e affetto... Il mondano serve con attività il demonio; e noi con Dio saremo tiepidi, negligenti?

 

2. Dalla liberalità di Dio. Medita la molteplicità delle grazie ottenute da Dio fino ad oggi per l'anima, per il corpo, per la vita, per l'eternità; quanti tratti amorosi che ogni giorno si moltiplicano! Nel ricolmarcene, Iddio si propone di formarsi anime riconoscenti; anime generose, capaci di un qualche sacrifizio per Lui; anime fedeli che lo compensino della negligenza altrui; anime sante, cioè, fervorose... In te Dio trova dedizione generosa o tiepidezza?

 

3. Dalla grandezza del premio. A grandi cose c'impegna il servizio fedele di Dio, diceva S. Bernardo, ma cose ben più grandi ci promette il celeste Padrone: Un Paradiso…, un premio eterno.... Iddio stesso per ricompensa, e con Lui ogni bene... Che pensiero! La corona nostra sarà proporzionata al nostro fervore e ai nostri meriti... A tal vista come non scuotersi?... Come non amare Dio e non vivere in modo degno di Lui?

 

PRATICA. — Recita un atto d'amor di Dio; sveglia nel tuo cuore un santo fervore,

 

13 Ottobre                

UTILITÀ DEL FERVORE

 

1. È una sorgente di virtù e di meriti. Il tiepido si lascia sfuggire di mano mille occasioni di virtù; e alla sera s'avvede della sua povertà! Il fervoroso s'appiglia a tutto per crescere nel bene: la purità d'intenzione, la preghiera, i sacrifizi, la pazienza, la carità, l'esattezza nel dovere: e quante virtù esercita! E, dato che il merito delle azioni dipende soprattutto dal motivo e dall'ardore con cui sono fatte, quanti meriti sono possibili in un giorno!

 

2. È una sorgente di nuove grazie. Su chi getterà il Signore i suoi sguardi di compiacenza? Sopra chi spanderà i suoi tesori, se non sulle anime fedeli, riconoscenti e disposte a farne buon uso? Le anime ingrate, i peccatori nemici a Dio, ricevono ognora grazie senza limiti; ma quanto più ne devono ottenere le anime sante, umili, fervorose, sempre unite a Dio, che a Lui sospirano e per Lui vivono! E tu come vivi?

 

3. È una sorgente di pace e di consolazione. L'amore alleggerisce ogni peso, e rende dolce e soave ogni giogo. Nulla costa a chi ama molto. I Santi donde traevano quella pace profonda in mezzo alle contrarietà? Quella santa fiducia che li faceva riposare in Dio: quella gioia tra i sacrifizi e quella santa dolcezza di cuore degna d'invidia? Che cosa mai un dì, rendeva noi così felici e contenti? Le croci stesse erano facili; nulla ci sgomentava!... In quel di eravamo fervorosi e tutti di Dio; ora tutto è pesante! Perché?... Siamo tiepidi.

 

PRATICA. — Fa tre atti di fervente amore: Gesù, Dio mio, ti alito sopra ogni cosa.

 

14 Ottobre

IL CROCIFISSO

 

1. La vista del Crocifisso. L'hai nella tua camera? Se sei cristiano, deve essere l'oggetto più prezioso di casa tua. Se sei fervoroso, deve esserti il gioiello più caro: tanti lo portano al collo. Fissa Gesù confitto con tre chiodi; guardane, a una a una, le tante piaghe; contemplane i dolori, pensa chi è Gesù... Non l'hai tu crocifisso con i tuoi peccati? Dunque, non hai neppure una lacrima di pentimento per Gesù? Seguiti, anzi a calpestarlo!...

 

2. La fiducia nel Crocifisso. Anima che disperi, mira il Crocifisso: Gesù, non è torse morto per te, per salvarti? Prima di spirare, non ha implorato perdono per te? Non ha perdonato il ladrone pentito? Spera dunque in Lui. La disperazione e un vile oltraggio al Crocifisso! — Anima timorosa. Gesù è morto per aprirti il Cielo;... e tu perché non ti affidi a Lui? — Anima tribolata, tu piangi; ma guarda Gesù innocente quanto soffre per amor tuo... Sia tutto per amore di Gesù crocifisso!

 

3. Le lezioni del Crocifisso. In questo libro, facile a meditarsi da tutti e in ogni luogo, quali virtù, sono descritte a vivi caratteri! Vi leggi come Dio punisca il peccato, e impara a fuggirlo : vi leggi l'umiltà di Gesù, l'obbedienza, il perdono delle ingiurie, lo spirito di sacrificio, l'abbandono in Dio, il modo di portare la croce, la carità del prossimo, l'amor di Dio... Perché non mediti su esso? Perché non imiti il Crocifisso?

 

PRATICA. — Tieni in camera il Crocifisso: bacialo tre volte, dicendo : Gesù sulla Croce, e io nelle delizie!

 

15 Ottobre

SANTA TERESA

 

1. Tiepidezza della Santa. Il Signore per mostrarti che, nonostante i tuoi peccati e le tue imperfezioni, puoi farli santo purché tu lo voglia, permise che molti fra i Santi cadessero da principio nel peccato o nella tiepidezza. S. Teresa fu tra essi; la lettura di libri mondani e l'amicizia di persone mondane, la raffreddarono nella pietà; per ciò ella vide quale sarebbe stato il proprio posto nell'Inferno se non si fosse convertita. E tu non temi il mondo? Quando ti convertirai?

 

2. Spirito di orazione della Santa. Ai piedi del Crocifisso capì il suo male, e allora, con quante lacrime pianse il suo Bene, non conosciuto e non amato! Nella preghiera, e specialmente nella meditazione, cercò forza e virtù, e la trovò. Per 18 anni si vide arida e desolata, senza sapere, senza potere pregare; eppure perseverò, e vinse. Come nei suoi scritti infiamma tutti a pregare! Esamina se preghi, e come preghi. L'orazione ti può salvare...

 

3. La Serafina del Carmelo. Che bel titolo meritò per il suo amore a Dio! Come godeva dirsi Teresa di Gesù! Con quale zelo e purità di intenzione lavorava per il suo Dio! Fissando gli occhi nel Crocifisso, come diceva facile il patire! Anzi sospirava: O patire, o morire... Ne ebbe ricompense d'estasi e di rapimenti, ma erano premi del suo amore serafico. E noi sempre siamo di ghiaccio nell'amor di Dio... Eppure, potremmo farci santi...

 

PRATICA. — Recita tre Pater alla Santa; imitala nel darti subito e tutto a Dio.

 

16 Ottobre

LA PUREZZA DELLA VERGINE (1)

 

1. Purezza immacolata di Maria. Un bianco giglio senza macchia, il candore della neve che scintilla al raggio del sole: ecco i simboli della purezza del Cuor di Maria. Per singolare privilegio di Dio, il demonio nulla potè sull'anima intemerata della Vergine; né mai una menoma macchia né offuscò il candore verginale. Tale grazia, proporzionata al tuo stato, puoi ottenere con la preghiera e la vigilanza; e Maria gode d'impetrarci la purezza, tanto gradita a Lei.

 

2. Purezza volontaria di Maria. Quanto ella amasse la purità, deducilo dalla fuga del mondo, dalla modestia del tratto, dalla vita mortificata, per evitare gli incentivi del peccato; desumilo dalla Sua disposizione a rinunziare piuttosto all'onore di esser Madre di Gesù, se ciò era a scapito della Sua verginità, E tu quanto stimi la purezza? Come ti, guardi dai pericoli di perderla? Sei modesto in tutto e sempre?

 

3. Difficoltà di mantenerci puri. Essendo la purezza virtù sì bella che fa simili agli Angeli, tanto cara a Gesù, e tanto premiata in Cielo, con quanto studio dobbiamo conservarla nel pensiero, nelle parole, nelle azioni!... Ma è virtù fragilissima: basta un soffio ad appannarla, basta un istante di consenso alla tentazione per perderla. Il demonio e la carne nostra sono nemici terribili della purità. Li combatti tu con l'orazione e con la mortificazione come dice Gesù?

 

PRATICA. — Recita tre Ave Maria, Ripeti: Vergine purissima, pregate per noi. Esamina la tua purezza,

 

(1) Domenica III dì Ottobre.

 

17 Ottobre

LA CARITÀ VERSO IL PROSSIMO

 

1. Precetto rigoroso di Dio. Amerai il tuo Dio con tutto il cuore, dice Gesù, questo è il primo comandamento e il maggiore di tutti; il secondo comandamento è simile a questo; Amerai il prossimo tuo come te stesso. “Questo è il mio precetto, che vi amiate l'un l'altro; Mio, cioè che mi sta molto a cuore, e differenzia i Cristiani dai pagani. Amatevi come Io ho amato voi... Io dimentico e sacrifico Me stesso per voi: imitatemi”. Lo intendi tu un tale precetto?

 

2. Regola dell'amore del prossimo. Tutti sanno che si deve fare agli altri ciò che desideriamo sia fatto a noi; Gesù non disse d'amare il prossimo meno di te, bensì come te stesso. Ma in quale modo si applica? Considera il tuo pensare e il tuo giudicare più male che bene degli altri, le tue mormorazioni, la poca tua tolleranza verso i compagni, il tuo malignare e sofisticare, la difficoltà di compiacere, di aiutare il prossimo... Fai tu agli altri come vuoi sia fatto a te?

 

3. Ogni persona è prossimo tuo. Come osi tu deridere, dileggiare, disprezzare chi ha un qualche difetto di corpo o di spirito? Sono tutte creature di Dio, il quale tiene fatto a sé quel che si fa al prossimo. Perché deridi e canzoni chi sbaglia? Non ami tu d'esser compatito? Ma Iddio ti comanda di compatire gli altri. Come ardisci di odiare un nemico? Non pensi, che, con ciò, porti odio a Dio stesso? Ama, fa del bene a tutti; ricordalo; ogni persona è prossimo tuo, è immagine di Dio, redenta da Gesù.

 

PRATICA. — Per amore di Dio, sii compiacente con tutti. Recita di cuore Fatto di carità.







Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 04:51. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com