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Meditazioni quotidiane per Ottobre, novembre

Ultimo Aggiornamento: 27/11/2014 09:03
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25/10/2014 14:33
 
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LA MEMORIA CRISTIANA DEI DEFUNTI

Riflessioni e preghiere del Beato Annibale Maria di Francia

Il Beato Annibale Maria Di Francia (1851 - Messina - 1927), animato da una illimi­tata carità verso il prossimo, fin da giovane considerò mez­zo efficacissimo per la salvezza di tutti gli uomini il comando di Gesù: «La messe è molta, ma gli operai sono pochi. Pre­gate dunque il Padrone della messe, perché mandi operai per la sua messe» (Mt 9, 38; Lc 10, 2).

È unanimamente riconosciuto come l'apostolo della preghiera per le vocazioni e come padre dei po­veri e degli orfani, per i quali istituì gli Orfanotrofi Antoniani. Le due Congregazioni religiose da lui fon­date, i Rogazionisti del Cuore di Gesù e le Figlie del Divino Zelo, cercano di realizzare gli stessi ideali non solo in Europa, ma anche in Africa, in Asia, in Ameri­ca e nell'Oceania.

Molte grazie vengono attribuite alla sua interces­sione. Il Papa Giovanni Paolo II lo ha proclamato Beato il 7 ottobre 1990 e il 16 maggio 2004 è stato iscritto nel libro dei Santi.

Padre Annibale si è distinto per la devozione ver­so le Anime sante del Purgatorio, e se ne è fatto apo­stolo in tutti i modi. Sono moltissime le preghiere che ci ha lasciato.

Egli personalmente celebrava e faceva celebrare sante Messe, faceva elemosine, digiuni, mortificazioni, le ricordava nella sua preghiera. I sacerdoti defunti erano i preferiti. Se facciamo memoria dei defunti non è per celebrare la morte, ma per esaltare la vita, che essi già possiedono e per i quali preghiamo che possa­no possederla ancora più abbondantemente.

In che modo possiamo aiutare efficacemente i de­funti? Come ricordarli alla luce della fede?

Fra i vivi e i defunti esiste una comunione spiri­tuale intensa di vita, non impedita dalla morte. Sant'A­gostino diceva: «Non si pèrdono mai coloro che amia­mo, perché possiamo amarli in Colui che non si può perdere».

Alla luce della fede e dell'insegnamento della Chiesa, possiamo fare molto per i defunti. 1 nostri suf­fragi sono un esercizio privilegiato della «Comunione dei Santi». Con i nostri suffragi apportiamo molto be­neficio ai fratelli defunti che avessero ancora bisogno di purificarsi, e indirettamente ci procuriamo delle grazie particolari, perché Dio gradisce sommamente la devota memoria dei defunti.

Padre Annibale suggeriva alle persone più genero­se il cosiddetto atto eroico di carità, che consiste nella rinunzia di tutti i meriti delle opere buone personali a favore delle Anime Sante del Purgatorio.

Tale atto eroico che fu praticato da molti Santi, come per esempio da Santa Teresa di Gesù Bambino, consiste inoltre - scrive Padre Annibale - «nell'ap­plicare in suffragio di quelle Anime sante tutte le in­dulgenze di cui siamo capaci, e tutti i suffragi che ri­ceveremo dopo la nostra morte».

Questo libretto vuole essere una piccola guida a pregare per i defunti, non solo nel mese di novembre, a loro dedicato, ma durante tutto l'anno.

 

1

L’opera più efficace in suffragio dei defunti: la Santa Messa

Dio ha mandato nel mondo il suo unico Figlio, perché noi abbiamo la vita per mezzo di lui. (1 Gv 4, 9)

 

RIFLESSIONE

Per alleviare le pene delle Anime sante del Purgatorio, è sufficiente che noi facciamo alcune opere che a noi costano poco, e a loro apportano un vantaggio immenso. Possiamo suffragare le anime dei defunti in primo luogo partecipando alla celebrazione della santa Messa per loro.

La Messa apporta grande refrigerio a quelle povere anime.

Si legge che San Gregorio con una sola Messa liberò una volta tutte le Anime del Purgatorio. Ed è certo che ad ogni Messa un gran numero di quelle anime se ne salgono al cielo. (Padre Annibale)

 

PREGHIERA (Padre Annibale)

O adorabile Gesù Signor nostro, noi, confidando nella vostra infinita bontà, vi domandiamo  una grazia assai grande: vuotate tutto intero il Purgatorio, rimettendo misericordiosamente a tutte quelle Anime sante tutte le loro colpe, per virtù dei vostri meriti, sollevandole tutte agli eterni splendori del Paradiso.

E affinché voi ci concediate questa grazia insigne, noi vi presentiamo, a piena soddisfazione di tutta la pena meritata da quelle Anime sante, tutti i misteri ineffabili della vostra vita, e tutti intendiamo presentarveli in questo gran Sacrificio della santa Messa. Padre nostro. Ave Maria. L'eterno riposo.

 

Guarda con bontà, Signore, il sacrificio eucaristico che ti offriamo per i nostri fratelli defunti. (dalla Liturgia)

 

2

Il valore e il merito del Rosario offerto per i defunti

Aspettiamo il nostro Salvatore Gesù Cristo; egli trasfigurerà il nostro corpo mortale

a immagine del suo corpo glorioso. (cfr. Fil 3, 20-21)

 

RIFLESSIONE

Un secondo mezzo per suffragare le Anime del Purgatorio è la recita del santo Rosario. Quando noi recitiamo la corona di Maria Santissima per qualche anima, quell'anima sente quasi smorzare le ardenti fiamme che la circondano, e prova invece un refrigerio di Paradiso. Affrettiamoci, dunque, a suffragare queste anime, specialmente le più abbandonate. Affrettiamoci, poiché quell'anima abbandonata potrebbe essere l'anima di qualche nostro caro defunto. (Padre Annibale)

 

PREGHIERA (Padre Annibale)

Eccovi, o Signore Gesù, il memoriale della vostra Incarnazione, della vostra Passione,

della vostra Morte e della vostra Risurrezione. Accettatelo e fatelo valere a pieno suffragio

delle Anime sante del Purgatorio. Non guardate i loro demeriti, o clementissimo Gesù, ma ricordatevi dell'amore e del dolore con cui compiste i misteri della nostra eterna salvezza. Aiutàti dalla vostra grazia, noi abbiamo fermissima fede che una sola goccia del vostro preziosissimo Sangue è più che bastevole per la pronta e piena remissione di tutte le colpe di quelle Anime elette. Padre nostro. Ave Maria. L'eterno riposo.

 

O Dio, Signore dei vivi e dei morti, concedi il perdono e la pace ai nostri fratelli defunti. (dalla Liturgia)

 

3

Fare memoria dei defunti è un segno di fede

Il Signore apra ai fedeli defunti le porte del paradiso, perché possano tornare a quella patria in cui non c'è morte, ma gioia eterna. (dalla Liturgia)

 

Non vi è stato popolo sulla terra che non abbia avuto, in ogni tempo, una speciale memoria dei defunti.

Il culto delle tombe è antico quanto la morte. Ma il Cristianesimo, che tutte le cose santificò, rese oltremodo venerando questo culto, e formò un dovere del ricordo degli estinti, poiché ci ha fatto conoscere che le anime dei defunti, trovandosi in gran numero nel Purgatorio, hanno bisogno dei nostri suffragi per volarsene in Paradiso.

Dopo questo sublime insegnamento, non vi è più nessuno che possa dimenticare la memoria dei suoi cari defunti. (Padre Annibale)

 

PREGHIERA (Padre Annibale)

O Cuore amorosissimo di Gesù, dal profondo del nostro nulla vi preghiamo di estendere la vostra infinita misericordia alle Anime sante del Purgatorio perché godano presto la vostra beatifica visione. La Chiesa santa commemora tutti i defunti, che dormono il sonno della pace, e quale Madre amorosa geme e supplica non per quelli che non sono più, ma per quelli di cui la speranza è piena di immortalità. Guardate, o Gesù benignissimo, le lacrime della Chiesa, vostra mistica sposa, uscita dal vostro costato sull'altare della Croce. Essa vi presenta i vostri stessi divini meriti, e vi supplica perché abbiate pietà di tutte le anime dei defunti. Padre nostro. Ave Maria. L'eterno riposo.

 

L'eterno riposo dona loro, Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. (cfr. 4 Esd 2, 34-35)

 

4

Il suffragio è un dovere di carità

Gesù è morto ed è risorto; così anche quelli che sono morti in Gesù Dio li radunerà insieme con lui. E come tutti muoiono in Adamo, così tutti in Cristo riavranno la vita. (1 Ts 4, 14; 1 Cor 15, 22)

 

RIFLESSIONI

Le Anime del Purgatorio non possono pregare per se stesse. Ma possiamo farlo noi in loro favore. Se a loro non è permesso aiutarsi, a noi è imposto di soccorrerle.

È un dovere, è un obbligo di carità. Le Anime del Purgatorio sono nostro prossimo non meno di quanto erano in questa terra; e come nostro prossimo dobbiamo interessarci del loro stato e sollevarle. Cresce poi quest'obbligo quando si riflette sulla facilità con cui possiamo giovare alle Anime del Purgatorio. (Padre Annibale)

 

PREGHIERA (Padre Annibale)

O dilettissimo Gesù, mi presento al vostro cospetto per domandarvi una grazia singolare, un trionfo della vostra misericordia tutto particolare, degno di quella infinita carità che vi spinse a scendere dal cielo in terra, dal seno del Padre in una stalla, dalla sede della vostra gloria sopra un patibolo: liberate tutte le Anime sante del Purgatorio e introducetele all'eterno possesso di voi, unico e sommo Bene.

Quella vostra divina clemenza che gode nel perdonare, rimetta pienamente a tutte quelle anime elette i loro debiti. Padre nostro. Ave Maria. L'eterno riposo.

 

Signore Gesù, dona il riposo eterno ai tuoi fedeli per i quali hai versato il tuo Sangue prezioso. (dalla Liturgia)

 

5

I suffragi affrettano l'ingresso nel Paradiso

Dio ha tanto amato il mondo da donare il suo unico Figlio, perché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia la vita eterna. (Gv 3, 16)

 

RIFLESSIONE

Non è una crudeltà inqualificabile per un cristiano trascurare le anime dei defunti, che gemono in mezzo a pene spaventose, quando per noi il soccorrerle è cosa tanto facile? Immagina di entrare in una sala di ospedale, dove giacciono infermi colpiti dalle più terribili malattie; immagina di avere la potenza o l'arte di guarirli; non saresti l'uomo più crudele del mondo se non lo facessi?

Tale sei tu, anzi di più, quando lasci in abbandono le Anime nel Purgatorio senza soccorrerle nelle loro pene. (Padre Annibale)

 

PREGHIERA (Padre Annibale)

O Signore, vi supplichiamo di accordare senza ritardo l'eterna redenzione a tutte quelle Anime elette, siano le più antiche come le più novelle, le più vicine alla gloria come le più lontane. E se ve ne siano dimenticate da tutti e prive dei suffragi, noi imploriamo, o dolcissimo Gesù, la sovrabbondante pietà divina del vostro Cuore. Vi prego per quelle divine lacrime che spargeste sulla tomba di Lazzaro, per le agonie del vostro amatissimo Cuore nell'orto degli ulivi e sul patibolo della Croce.

Per questi santi misteri del vostro amore, del vostro dolore, vi supplichiamo che queste anime elette raggiungano presto il Paradiso. Padre nostro. Ave Maria. L'eterno riposo.

 

Tu che verrai a giudicare i vivi e i morti: nella tua misericordia, Signore, dona loro la pace. (dalla Liturgia)

 

6

Chi suffraga i defunti si attira la misericordia di Dio

Dio asciugherà ogni lacrima dagli occhi dei suoi figli, e non ci sarà più morte, né lutto, né lamento, né dolore, perché le cose di prima sono passate. (Gv 3, 16)

 

RIELESSIONI

Non sono pochi i vantaggi che a noi provengono dal suffragare le anime del Purgatorio.

Vuol dire attirarsi la protezione e la misericordia di Dio, il quale molto si compiace che venga placata la sua giustizia a favore di questi spiriti eletti, già predestinati alla gloria del Paradiso. Quando noi, con le nostre preghiere, solleviamo le anime del Purgatorio, sono esse stesse che impetrano misericordia per noi al divino cospetto. (Padre Annibale)

 

PREGHIERA (Padre Annibale)

O Signore, noi vi preghiamo per tutte le Anime sante del Purgatorio. Accettate la Vittima divina degna di voi. Il suo valore infinito formato di tutte le virtù, di tutti i sacrifici, di tutte le opere ineffabili, dell'Unigenito Figlio vostro fatto uomo, valga dinanzi alla vostra eterna bontà più di quello che esige la vostra giustizia dalle colpe di quelle Anime sante.

O Cuore dell'Agnello mansueto che togliete i peccati del mondo, abbiate pietà di tutte le Anime sante del Purgatorio. O Signore Gesù, mandate i vostri Santi Angeli a liberare e condurre in trionfo tutte quelle anime alla eterna felicità. Non ne resti una sola priva della visione beatifica del vostro volto. Padre nostro. Ave Maria. L'eterno riposo.

 

Signore, che sei il sollievo dopo la fatica, la vita dopo la morte, dona loro il riposo eterno. (dalla Liturgia)

 

7

Se ricordiamo i defunti, noi non saremo dimenticati

Beati i morti che muoiono nel Signore. Riposeranno dalle loro fatiche, perché le loro opere li accompagnano. (Ap 14,13)

 

RIFLESSIONI (Padre Annibale)

Gesù Cristo ha detto: «Con la misura con la quale misurate gli altri, sarete misurati anche voi» (Mt 7, 2).

Se oggi noi chiudiamo il cuore alla pietà, se oggi lasciamo in abbandono tante anime che aspettano i nostri suffragi, Dio, che è giusto, permetterà che anche noi siamo dimenticati. Provvediamo, dunque, ai nostri spirituali interessi. Il tempo passa rapidamente, la morte si avvicina. Ricordiamoci dei nostri antenati, dei nostri parenti; solleviamoli con preghiere, Messe, elemosine e opere buone.

 

PREGHIERA (Padre Annibale)

Vi presentiamo, o Signore Gesù, insieme con i vostri divini meriti, quelli di tutti i vostri Angeli e di tutti i vostri Santi, ma specialmente vi presentiamo la Eletta fra tutti gli eletti, la vostra Madre Santissima, tutte le singolari virtù della sua vita terrena. Perdonate tutte le pene che ancora dovrebbero scontare le anime dei fedeli defunti. Non tardate, o Signore, rimettete i loro debiti, affinché tutte passino felicemente ai gaudi eterni del Paradiso per benedirvi, lodarvi, ringraziarvi, amarvi, godervi e possedervi con gli Angeli e con i Santi per tutti i secoli eterni. Amen. Padre nostro. Ave Maria. L'eterno riposo.

 

Splenda ad essi la luce perpetua, insieme con i tuoi Santi, in eterno, Signore, perché tu sei buono. (Cfr. 4 Esd 2, 35)

 

PREGHIERE PER I DEFUNTI

O Signore, Dio onnipotente, io ti prego per il Sangue prezioso che il tuo divin Figlio Gesù ha sparso nell'Orto; libera le anime del Purgatorio, e singolarmente fra tutte la più abbandonata e conducile alla tua gloria, dove esse ti lodino e benedicano in eterno. Amen.

L'eterno riposo dona loro, Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Amen

 

O Signore, Dio onnipotente, io ti prego per il San­gue prezioso che il tuo divin Figlio Gesù ha sparso nella sua dura flagellazione; libera le anime del Purgatorio, specialmente le più vicine all'ingresso nella tua gloria, perché possano subito comincia­re a lodarti e benedirti in eterno. Amen. L'eterno riposo.

 

O Signore, Dio onnipotente, io ti prego per il Sangue prezioso che il tuo divin Figlio Gesù ha sparso nella sua acerba coronazione di spine; li­bera le anime del Purgatorio ed in particolare quelle che si trovano maggiormente bisognose di suffragi, affinché non tardino a lodarti nella tua gloria e benedirti per sempre. Amen. L'eterno riposo.

 

O Signore, Dio onnipotente, io ti supplico per il Sangue prezioso che il tuo divin Figlio Gesù ha sparso per le strade di Gerusalemme nel portare sulle spalle la Croce; libera le anime del Purga­torio, e singolarmente quelle che sono più ric­che di meriti dinanzi a te, affinché, nel sublime posto di gloria che loro spetta, ti lodino e bene­dicano in eterno. Amen. L'eterno riposo.

 

O Signore, Dio onnipotente, io ti supplico per il prezioso Corpo e Sangue del tuo divin Figlio Ge­sù, che nella vigilia della sua passione, egli stesso diede in cibo e bevanda ai suoi cari Apostoli e la­sciò a tutta la Chiesa per sacrificio perpetuo e vi­vifico alimento dei suoi fedeli; libera le anime del Purgatorio e massimamente le più devote di que­sto mistero d'infinito amore, affinché ti lodino per esso con il tuo divin Figlio e con lo Spirito Santo nella tua gloria in eterno. Amen. L'eterno riposo.

 

O Signore, Dio onnipotente, io ti supplico per il Sangue prezioso che il tuo divin Figlio Gesù ha sparso sull'albero della Croce, dalle mani e dai piedi; libera le anime del Purgatorio, e partico­larmente quelle per le quali io ho più debito di pregarti, affinché non sia per colpa mia che tu non le conduca presto a lodarti nella tua gloria e a benedirti per sempre. Amen. L'eterno riposo.

 

O Signore, Dio onnipotente, io ti supplico per il Sangue prezioso che scaturì dal Costato del tuo divin Figlio Gesù alla presenza e con estremo dolore della sua Santissima Madre; libera le ani­me del Purgatorio e singolarmente fra tutte quelle che sono state devote di questa gran Si­gnora, affinché presto vengano nella tua gloria per lodare e benedire Te e la Santissima Vergine Maria per tutti i secoli. Amen. L'eterno riposo.

 

Amabilissimo Gesù, umilmente ti prego di offri­re tu stesso all'eterno tuo Padre, per le anime sante del Purgatorio, il Sangue preziosissimo, scaturito dal tuo Corpo adorabile, con l'agonia e la tua santa morte. Ed anche tu, o addolorata Vergine Maria, presentagli, con la dolorosa pas­sione del tuo amatissimo Figlio, i sospiri, le la­crime e tutti i tuoi dolori sofferti nelle sue pene, affinché per i meriti di essi ottengano refrigerio le anime che si trovano nel Purgatorio, in modo che libere da quel carcere tormentoso siano in Cielo rivestite di gloria ed ivi cantino in eterno le divine misericordie. Amen.

L'eterno riposo dona loro, Signore, e splenda ad essi la luce perpetua.

Riposino in pace. Amen

 

ORAZIONE

Dio onnipotente, il tuo unico Figlio, nel mistero della Pasqua, è passato da questo mondo alla gloria del tuo regno; concedi ai nostri fratelli defunti di condividere il suo trionfo sulla morte e di contemplare in eterno te, o Padre, che li hai creati e redenti.

Per Cristo nostro Signore. Amen. (dagli Scritti del Beato Padre Annibale)

 

INDULGENZE APPLICABILI AI DEFUNTI

  1.  Dal mezzogiorno del 1° novembre fino al 2 novem­bre si può guadagnare, una volta sola, l'indulgenza ple­naria in suffragio dei defunti così: visitando una chiesa o un oratorio pubblico (o anche semipubblico per co­loro che legittimamente lo usano), recitando il Padre nostro e il Credo e, confessati e comunicati, una pre­ghiera secondo le intenzioni del Papa.
  2.  Nei giorni dall' 1 all'8 novembre, ai fedeli che visita­no il cimitero e pregano, anche solo mentalmente, per i defunti è concessa una volta al giorno l'indulgenza ple­naria (applicabile soltanto ai defunti), alle solite condi­zioni richieste. Negli altri giorni, è annessa alla visita al cimitero una indulgenza parziale, sempre per i defunti, proporzionata alla fede e alla pietà personale.

 

PREGHIERE TRATTE DAI TESTI LITURGICI

Per un defunto

Ascolta, o Dio, le preghiere della tua Chiesa per il nostro fratello (la nostra sorella) N.; la vera fede lo (la) associò al popolo dei credenti, la tua misericordia lo i la i unisca all'assemblea dei Santi nella dimora di luce e di pace. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

Per più defunti

Apri, Signore, le braccia della tua misericordia ai nostri fratelli defunti, che in te hanno sperato e creduto, e dona loro l'eredità promessa ai tuoi figli. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

Per i genitori

O Dio, che ci comandi di onorare il padre e la madre, apri le braccia della tua misericordia

ai nostri genitori defunti: perdona i loro peccati, e fa' che un giorno possiamo rivederli con gioia nella luce della tua gloria. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

Per i fratelli, parenti e benefattori

O Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l'intercessione della Vergine Maria e di tutti i Santi, concedi ai nostri fratelli, parenti e benefattori, che sono passati da questo mondo a te,

di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

Per i Papi, i Vescovi e i Sacerdoti

Ascolta con bontà, o Padre, le preghiere del tuo popolo per tutti i Papi, i Vescovi e i Sacerdoti defunti, specialmente per quelli che nessuno ricorda, e concedi loro, che sull'esempio del Cristo hanno consacrato la vita a servizio della Chiesa, di allietarsi in eterno nella compagnia degli Angeli e dei Santi. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

Nell'anniversario della morte

O Dio, gloria dei credenti e vita dei giusti, concedi al nostro fratello (alla nostra sorella) N., che affidiamo alla tua divina misericordia nel giorno anniversario della morte, il riposo eterno, la beata pace e lo splendore della tua luce. Per Cristo nostro Signore. Amen.

 

PREGHIERE PER LE VOCAZIONI

O Cuore dolcissimo di Gesù, che avendo detto: «Pregate il Padrone della messe, perché mandi operai nella sua messe», ci hai dato fiducia di esaudirci quan­do questa grande grazia ti domandiamo; noi, per ub­bidire al comando del tuo divino zelo, ti supplichiamo perché ti degni di mandare buoni operai alla santa Chiesa e ti indirizziamo, a tale scopo, la più efficace di tutte le preghiere, che tu ci hai insegnato. Padre nostro.

 

O Cuore dolcissimo di Gesù, che in tutta la tua vita mortale hai cercato sempre la gloria del Padre, dègnati di mandare alla santa Chiesa i buoni evangeli­

ci operai, che con la santità della vita e con le aposto­liche fatiche, glorifichino incessantemente il Padre tuo che è nei cieli. Padre nostro.

 

O Cuore dolcissimo di Gesù, che fosti e sei asse­tato di anime, per cui non ti contentasti di darti tutto per noi ma lasciasti sulla terra il tuo eterno Sacerdo­zio per la salvezza di tutti, trài dal tuo aperto costato ministri santi che, pieni di vero zelo, guadagnino a te innumerevoli anime. Padre nostro.

(dagli Scritti del Beato Padre Annibale)

 

Preghiera per chiedere grazie al Signore per intercessione del Padre Annibale

Cuore divino di Gesù, che hai scelto il Beato Annibale Maria Di Francia ad essere l'apostolo della preghiera per le vocazioni e lo hai colmato di tanta carità da renderlo Padre degli orfani e dei poveri, donami la forza di imitare il suo esempio e le sue virtù, e concedimi, per sua intercessione, la grazia che ti chiedo... Fa' che tutto riesca per la tua gloria e a maggior bene dell'anima mia. Amen.

 

Messa Perpetua Rogazionista

L'Opera della «Messa Perpetua Rogazionista» è una istituzione che intende assicurare, in perpetuo, la celebrazione di una Santa Messa al giorno, in comune suffragio dei defunti che vengono iscritti nell'apposito registro. Come segno tangibile di partecipazione, la ri­chiesta di iscrizione viene accompagnata da una offer­ta libera, che può essere inviata anche un po' per vol­ta o periodicamente. Non è escluso, anzi è consigliabi­le, che una persona faccia iscrivere il proprio nome nel registro della «Messa Perpetua Rogazionista» per averne il cristiano suffragio dopo la morte e per parte­cipare al bene che si fa nelle Missioni Rogazioniste.

L'iscrizione alla «Messa Perpetua Rogazionista» viene attestata mediante una pagellina debitamente compilata.

L' Opera della «Messa Perpetua Rogazionista» ha sede centrale a Roma, presso la Curia Generalizia dei Rogazionisti.

Per le adesioni scrivere a:

Curia Generalizia dei Rogazionisti Opera della Messa Perpetua Via Tuscolana 167 - 00182 Roma (Italia) - ccp. 63085005

 

Come ricordare e suffragare i defunti

L'amore infinito di Dio ci consente molti modi con cui possiamo dare aiuto spirituale ai nostri cari defunti, ed esprimere anche così la virtù della carità:

• Fare celebrare sante Messe e, possibilmente, parteciparvi.

• Compiere il pio esercizio della Via Crucis.

• Recitare il santo Rosario.

• Fare preghiere di suffragio.

• Fare digiuni e penitenze, secondo le proprie forze e con il consiglio del confessore.

• Sopportare e offrire tutte le proprie sofferenze e tribolazioni.

• Fare elemosine e partecipare alle opere di carità della Chiesa.

 

L'insegnamento della Chiesa sulla vita eterna

[I1 nobile Giuda Maccabeo] fatta una colletta, con un tanto a testa, per circa duemila dramme d'argento, le inviò a Gerusalemme perché fosse offerto un sacrificio espiatorio, compiendo così un'azione molto buona e nobile, suggerita dal pensiero della risurrezione. Perché se non avesse avuta ferma fiducia che i defunti sarebbero risuscita­ti, sarebbe stato superfluo e vano pregare per i morti. Ma se egli considerava la magnifica ricompensa riservata a coloro che si addormentano nella morte con sentimenti di pietà, la sua considerazione era santa e devota. Perciò egli fece offri­re il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato. (Secondo libro dei Maccabei 12, 43-45)

 

Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, nessun tor­mento le toccherà.

Agli occhi degli stolti parve che morissero; la loro fine fu ritenuta una sciagura, la loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace. (Sap 3, 1)

 

Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveran­no la vita in Cristo. (1 Cor 15, 20-22)

 

L'unione dei viatori con i fratelli morti nella pace di Cristo non è minimamente spezzata dalla morte, anzi secondo la perenne fede della Chiesa è consolidata dalla co­municazione dei beni spirituali. (Lumen gentium, 49)

 

Per questo Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per essere il Signore dei morti e dei viventi (cfr. Rm 14, 9).  Ma Dio non è Dio dei morti, bensì dei vivi (cfr. Mt 22, 32). Perciò i morti sui quali domina colui che è risorto, non so­no più morti, ma viventi; e domina su di loro la vita proprio perché vivano, senza temere più la morte, come «Cristo ri­suscitato dai morti, non muore più» (Rm 6, 9). (Sant'Anastasio, vescovo di Antiochia)

 

Dobbiamo riconoscere che anche la morte può essere un guadagno e la vita un castigo. Perciò anche san Pao­lo dice: «Per me il vivere è Cristo e il morire un guadagno» (Fil 1, 21). E come ci si può trasformare completamente nel Cristo, che è spirito di vita, se non dopo la morte corpora­le? Esercitiamoci perciò, quotidianamente a morire e ali­mentiamo in noi una sincera disponibilità alla morte. (Sant'Ambrogio)

 

Cristo, speranza di tutti i credenti, chiama i trapassati dormienti, non morti; dice infatti: «II nostro amico Laz­zaro s'è addormentato» (Gv 11, 11). Ma anche il santo Apo­stolo non vuole che ci rattristiamo su quelli che si sono ad­dormentati (cfr. 1Ts 4, 12) e quindi se teniamo per fede che tutti i credenti in Cristo, come dice il Vangelo, non moriranno per sempre, sappiamo ancora per fede che neanche lui è mor­to per sempre e nemmeno noi moriremo per sempre. (San Baulione, vescovo di Saragoza)

 

Non si pèrdono mai coloro che amiamo, perché possia­mo amarli in Colui che non si può perdere. (Sant'Agostino)

La Santa Scrittura ci fa sapere che alcuni spariscono da questo mondo come se non fossero mai nati, e con la loro morte la memoria si perde. Ma non così è la sorte delle anime elette. Di loro lo Spirito Santo (Sap 4, 1) ha detto: «La loro memoria è immortale, per il fatto che sono riconosciute da Dio e dagli uomini». (Padre Annibale)



Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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