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A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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Meditazioni quotidiane per Dicembre e il Tempo di Natale 2014 Epifania 2015

Ultimo Aggiornamento: 06/01/2015 14:08
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Sesso: Femminile
27/11/2014 08:59
 
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  dopo avervi offerto tante meditazioni quotidiane nei mesi passati - clicca qui - ora vi offriamo quelle di Dicembre collegate al TEMPO DI AVVENTO, ossia all'inizio del nuovo Anno Liturgico che inizia, appunto con l'Avvento di Nostro Signore Gesù Cristo.

   è interessante osservare che la Bibbia si apre parlando del male nel cuore degli uomini:
"Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni disegno concepito dal loro cuore non era altro che male." (Genesi 6,5)
per chiudere il Libro con il progetto di un cuore nuovo e cambiato, convertito:
"Dio infatti ha messo loro in cuore di realizzare il suo disegno e di accordarsi per affidare il loro regno alla bestia, finché si realizzino le parole di Dio." (Apocalisse 17,17)
Davvero interessante   






  Sia lodato Gesù Cristo
+ sempre sia lodato



   




DICEMBRE

 

PREGHIERA A MARIA

da recitarsi durante tutto il mese di Dicembre.

 

1. Vi venero con tutto il cuore. Vergine santissima al disopra di tutti gli Angeli e i Santi del Paradiso, come Figlia dell'Eterno Padre, e vi consacro l'anima mia con tutte le sue potenze. Ave Maria.

2. Vi venero con tutto il cuore, Vergine santissima al disopra di tutti gli Angeli e i Santi del Paradiso, come Madre dell'Unigenito Figlio, e vi consacro il mio corpo con tutti i miei sentimenti. Ave, Maria.

3. Vi venero con tutto il cuore, Vergine Santissima, al disopra di tutti gli Angeli e i Santi del Paradiso, come Sposa diletta del Divino Spirito, e vi consacro il mio cuore con tutti i suoi affetti, pregandovi di ottenermi dalla Santissima Trinità tutti i mezzi per salvarmi. Ave, Maria.

 

Il Bambino Gesù, o Maria Immacolata, o San Giovanni evangelista, o S. Stefano, mi benedica e mi rinfranchi il cuore inondandolo del Suo e Vostro Divin Amore.

 

Sia benedetta la Santa e Immacolata Concezione della beatissima Vergine Maria, Madre di Dio (300 g.  o. v.).

 

Virtù da praticare.

L'amor di Dio.

 

1° Dicembre            

L'ANIMA FEDELE, CON MARIA IMMACOLATA

 

1. Maria, fedele alle grazie di Dio. Piacque al Signore prodigare grazie tanto grandi a Maria, che San Bonaventura scriveva non potere Iddio formare creatura più grande di Maria. Tutto in Lei ha del divino. Immagina pure ogni grazia, ogni favore, ogni dono, ogni privilegio, ogni virtù concessa a tutti i Santi Maria ebbe tutto, e in modo eccellentissimo: fu piena di grazia. — Ma, fedele a Dio, Gli corrispose perfettamente; la Sua vita attrasse a Lei, in ogni istante, il Cuore di Dio.

 

2. L'anima cristiana arricchita di grazie. Se Maria venne privilegiata, perché Madre di Dio, noi cristiani quante e quali grazie abbiamo ottenuto! Medita non solo sui doni di natura: la vita, la sanità, le qualità dell'anima e del corpo; ma anche, e più, sulle grazie del S. Battesimo, del perdono dei peccati, dell'Eucaristia, delle ispirazioni, dei rimorsi, e sulle grazie particolari... Non fu generoso Iddio, con te nei suoi doni?

 

3. L'anima fedele, con Maria. Come hai tu corrisposto all'immensa bontà di Dio? Non hai abusato dei doni ricevuti, contro Dio stesso? Non hai tu apprezzato l'oro, la stima del mondo, il tuo capriccio,.., più della grazia di Dio? Il peccato mortale ti priva della grazia e il veniale la indebolisce in te... Imitando Maria, sii, oggi e sempre, fedele alle buone ispirazioni, fedele nel servizio e nell'amor di Dio, per piacere a Lui e per meritarti grazie maggiori.

 

PRATICA. — Recita tre Ave Maria, con tre volte Sia benedetta ecc.; ascolta oggi le buone ispirazioni.

 

 

2 Dicembre

L'ANIMA RACCOLTA, CON MARIA IMMACOLATA

 

1. Vita raccolta di Maria. il raccoglimento deriva dalla fuga del mondo e dall'abitudine di meditare: Maria lo possedette in modo perfetto. Fuggì il mondo, nascostasi piccina nel tempio; e, più tardi, la stanza di Nazaret fu luogo di solitudine per Lei. Ma, dotata dell'uso di ragione fin dalla sua Concezione, la mente di Lei si levava pura a Dio contemplandone le bellezze, le amabilità; meditava continuamente sul Suo Gesù (Luc. 2, 15), vivendo raccolta in Lui.

 

2. Fonti delta nostra dissipazione. Donde vengono le tue continue distrazioni nel tempo delle preghiere, della Messa, nell'accostarti ai santi Sacramenti? Donde viene che, mentre i Santi e Maria, loro Regina, pensavano sempre a Dio, sospiravano quasi ogni momento a Dio, per te passano le giornate, nonché le ore, senza una giaculatoria?... Non sarà perché ami il mondo, cioè le vanità, le ciance inutili, il mischiarti nei fatti altrui, tutte cose che distraggono?

 

3. L'anima raccolta, con Maria. Persuaditi della necessità della meditazione se vuoi fuggire il peccato e imparare l'unione con Dio, propria delle anime sante. La meditazione concentra lo spirito, insegna a riflettere sulle cose, ravviva la Fede, scuote il cuore, lo infiamma di santo ardore. Oggi prometti di abituarti alla meditazione quotidiana, e vivi raccolto con Maria, pensando se più ti gioverà, in punto di morte. Il raccoglimento con Dio, o la dissipazione con il mondo.

 

PRATICA, - Recita tre Salve Regina; rivolgi sovente il cuore a Dio e a Maria.

 

3 Dicembre               

L'ANIMA AMANTE, CON MARIA IMMACOLATA

 

1. Amore ardente di Maria. Il sospiro dei Santi è amare Iddio, è lamentare la propria incapacità di amare Dio. Maria sola, dicono i Santi, poté in terra adempiere il precetto di amare Dio con tutto il cuore, con tutte le forze. Dio, sempre Dio, solo Dio, voleva, cercava, amava il Cuore di Maria, Non palpitava che per Dio; giovinetta si consacrò a Lui, adulta si sacrificò per amore di Lui. Qual rimprovero alla tua freddezza!

 

2. Amore operoso di Maria. Non bastò a Lei donare a Dio l'affetto del Cuore: con le virtù e con le opere, provò la sincerità del suo Amore. La vita di Maria non fu un tessuto delle più elette virtù? Ammira l'umiltà di fronte alla Sua immensa grandezza, la fede alle parole dell'Angelo, la confidenza nel tempo delle prove, la pazienza, il silenzio, il perdono nelle ingiurie, la rassegnazione, la purezza, il fervore! Avessi io la centesima parte di tanta virtù!

 

3. L'anima amante, con Maria. Qual confusione è per noi il vivere così languidi nell'Amor di Dio! Il cuore nostro sente il bisogno di Dio, conosce la vanità della terra... Perché non ci volgiamo a Colui che, solo, può riempire il vuoto del cuore? Ma, a che serve dire ; Mio Dio. Ti amo, e non praticare la umiltà, la pazienza e le altre virtù, che sono prove del nostro sincero Amor dì Dio? Oggi, con Maria, riscaldiamoci di Amore vero e perseverante.

 

PRATICA. - Recita tre Pater e Ave ai tre Cuori di Gesù, Giuseppe e Maria; passa la giornata in fervore.

 

4 Dicembre

L'ANIMA UMILE, CON MARIA IMMACOLATA

 

1. Umiltà profondissima di Maria. La superbia che è così radicata nella guasta natura dell'uomo, non poté germogliare nel Cuore di Maria Immacolata. Maria elevata sopra tutte le creature, Regina degli Angeli, Madre di Dio stesso, capì la propria grandezza, confessò che l'Onnipotente aveva operato in Lei grandi cose, ma, tutto riconoscendo come dono di Dio, e riferendo tutta la gloria a Lui, null'altro si disse che l’ancella del Signore, sempre disposta a fare la volontà sua: Fiat.

 

2. La nostra superbia. Ai piedi dell'Immacolata,, riconosci la tua superbia! Come ti stimi? Che pensi di te? Che boria, che vanità, che orgoglio nel parlare, nell'operare! Quanta superbia nei pensieri, nei giudizi, nel disprezzo e nella critica degli altri! Che arroganza nel trattare con i superiori, che durezza con gli inferiori! Non ti pare che la superbia cresca con l'avanzarti in età?...

 

3. L'anima umile, con Maria. Era ben grande la Vergine, e si stimò così piccola! Noi, vermi della terra, noi, cosi fiacchi nell'operare il bene e tanto corrivi a commettere peccati: noi, carichi di tante colpe, non ci umilieremo? 1° Teniamoci in guardia contro gli assalti della vanità, dell'amor proprio, contro il desiderio di comparire, di avere gli elogi altrui, di primeggiare. 2° Amiamo di vivere umili, nascosti, sconosciuti. 3° Amiamo le umiliazioni, le mortificazioni, da qualunque parte ci vengano. Oggi sia il principio di una vita umile con Maria,

 

Recita nove Ave Maria per ottenere l'umiltà.

 

5 Dicembre 

L'ANIMA CELESTE, CON MARIA IMMACOLATA

 

1. Distacco di Maria dalla terra. Non siamo fatti per questo mondo; tocchiamo appena con i piedi la terra; il Cielo è la nostra patria, il nostro riposo. Maria Immacolata, non abbagliata dalle apparenze terrene, disprezzò il fango della terra, e visse povera, sebbene tenesse in casa, Figlio ubbidiente, il Creatore di tutte le ricchezze. Dio, Gesù : ecco il tesoro di Maria; vedere, amare, servire Gesù : ecco il desiderio di Maria... Non era una vita celeste in mezzo al mondo?

 

2. Siamo noi terreni o celesti? Chi ama e cerca la terra, diviene terreno, dice S. Agostino; chi ama Dio e il Cielo diviene celeste. Ed io che cosa voglio, che amo? Non sento troppo attacco a quel poco che posseggo? Non tremo forse per paura di perderlo? Non cerco d'accrescerlo? Non invidio la roba altrui? Non mi lamento del mio stato?... Faccio elemosina volentieri? È ben rara la persona, disinteressata! Tu dunque sei anima terrena... Ma che ti gioverà per la vita eterna?

 

3. L'anima celeste, con Maria. Perché affannarci per questo mondo che fugge, per questa terra che domani dovremo lasciare? In punto di morte, che cosa ci consolerà di più, l'essere ricchi o l'essere santi? Non varrà più un atto d'Amor di Dio che non le ricchezze d'un trono? Sursum corda, solleviamoci a Dio, cerchiamo Lui, la sua gloria, il suo Amore. Questo è imitare Maria e divenire celesti. Impariamo a dire: Tutto come Dio vuote.

 

PRATICA. - Recita un atto di Carità; e tre volte Sia benedetta ecc.; privati della cosa a cui ti senti più attaccato.

 

 6 Dicembre

L'ANIMA CASTA, CON MARIA IMMACOLATA

 

1. Purezza immacolata di Maria. Non soggetta al peccato originale, Maria fu pure esente dagli stimoli della concupiscenza, che muove a noi una guerra così aspra, con la passione impura. Spirito, cuore, corpo, tutto era giglio purissimo nella Vergine, dal cui sguardo raggiava una tal luce di candore che invitava a purezza. Maria risponde fedelmente alla Grazia divina; e, Bambina ancora, si consacra vergine a Dio, fugge il mondo, e rinunzierebbe ad esser Madre di Dio, se la verginità ne patisse danno. O Maria, fossi anch'io puro...!

 

2. Amiamo noi la purezza? Chi, nella sua vita, non deve lamentare una o più cadute riguardo alla santa virtù? Chi, nella tremenda battaglia che ci muove la carne, nella molteplicità dei pensieri, dei desideri, delle tentazioni impure, sa sempre combattere e vincere? Iddio ordina, nei comandamenti, di combattere persino i desideri disonesti. S. Paolo vorrebbe che neppur si nominasse l'impurità fra i cristiani; Gesù, il Maestro, mostrò predilezione per la purità; ed io che ho fatto?

 

3. L'anima casta, con Maria Vergine. Come oso dirmi figlio di Maria, se non sono casto? Con quale coraggio La pregherò di aiuto, se il mio cuore è in mano al demonio impuro? - Prometti oggi di voler essere puro nei pensieri, negli sguardi, nelle parole, nelle opere; solo e in compagnia; di giorno e di notte. Prometti di usare i mezzi convenienti per conservare la purità, cioè, la preghiera, la mortificazione, la fuga delle occasioni e il ricorso pronto a Maria.

 

PRATICA. - Recita tre Ave Maria; pratica la purità.

 

7 Dicembre      

L'ANIMA PAZIENTE, CON MARIA IMMACOLATA

 

1. I dolori di Maria. Gesù, sebbene Dio, volle, nella Sua vita mortale, soffrire dolori e tribolazioni; e, se rese la Madre Sua esente dal peccato, non la liberò affatto dal patire e dal patire molto! Maria soffrì nel corpo per la povertà, per i disagi del Suo umile stato; soffrì nel cuore, e le sette spade che La trafissero formarono di Maria la Madre dei Dolori, la Regina dei Martiri. Fra tante pene, come si comportò Maria? Rassegnata, le tollerò con Gesù.

 

2. I nostri dolori. La vita umana è un intreccio di spine; le tribolazioni si succedono senza tregua; la condanna al pane del dolore, pronunziata contro Adamo, pesa sopra di noi; ma gli stessi dolori possono divenire una penitenza per i nostri peccati, una fonte di molti meriti, una corona per il Paradiso, ove siano sofferti con rassegnazione... E noi come li sopportiamo? Purtroppo con quanti lamenti! Ma con quale merito? Le piccole paglie non paiono per noi travi o montagne?

 

3. L'anima paziente, con Maria. I molti peccati commessi meriterebbero castighi ben più gravi! Anche il solo pensiero d'evitare il Purgatorio, non ci dovrebbe animare a scurire volentieri in vita? Siamo fratelli di Gesù paziente: perché non imitarlo? Imitiamo oggi l'esempio di Maria nella Sua rassegnazione. Soffriamo in silenzio con Gesù e per Gesù; sopportiamo con generosità qualunque tribolazione Iddio ci mandi; soffriamo con costanza finché otteniamo la corona. Lo prometti tu?

 

PRATICA. - Recita nove Ave Maria con la giaculatoria: Sia benedetta ecc.; soffri senza lamentarti.

 


8 Dicembre

LA CONCEZIONE
IMMACOLATA DI MARIA VERGINE 

 

I. Maria immacolata e Santa. Quattro privilegi ottenne Maria nella sua concezione: 1° fu preservata dal peccato originale, sebbene fosse figlia d'Adamo; 2° fu liberata dal fomite della concupiscenza, cioè dalla ribellione della carne contro lo spirito; 3° fu confermata in Grazia, sicché non peccò mai in vita sua; 4° fu ripiena dì Grazia e di Carità, e arricchita di doni più che i maggiori Santi e gli Angeli stessi. Maria ne ringraziava il Signore; tu esulta, con Lei, e venerala.

 

2. Grazia di vivere immacolati. Non basta oggi prendere parte alla gioia di Maria, dei Santi, anzi di tutte le anime buone che si infervorano nel pregare, nel lodare, nell'amare Maria : specchiati in Lei. Ella passò la vita intera senza il minimo peccato; tu, che purtroppo pecchi contro tutte le virtù, proponi di evitare il peccato volontario in tutti i giorni della tua vita; ma, affinché il proponimento sia fermo, chiedi grazia a Maria di saper vivere immacolato.

 

3. Grazia di vivere santi. Gloriandoci d'essere figli di Maria, confondiamoci di trovarci tanto diversi dalla Madre nostra. Ella, santa nella Sua Concezione, in ogni istante di vita accrebbe la Sua santità con l'esercizio delle virtù; noi forse non abbiamo neppure principiato a farci santi... Oggi proponi di mettertici davvero; rafforzati nell'umiltà, nella purità, nella pazienza, nel fervore; ma, per riuscire, domanda a Maria la grazia di farti santo.

 

PRATICA. - Ripeti: O Maria concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi (100 g.).

 

9 Dicembre               

I LIBRI BUONI

 

1. Utilità delle buone letture. Un buon libro è un amico sincero, è uno specchio di virtù, è una fonte perenne di sante istruzioni. Ignazio, nel leggere le vite dei Santi, trovò la sua conversione. Il Sales nel Combattimento spirituale, Vincenzo de' Paoli e tanti Santi nell’Imitazione di Cristo, attingevano forza per giungere alla perfezione; noi stessi non ci ricordiamo forse quante volte una buona lettura ci ha scossi, edificati, penetrati? Perché non leggiamo, ogni di, qualche brano d'un buon libro?

 

2. Come bisogna leggere. Poco o nulla giova il leggere in fretta, o per curiosità, o per divertimento; giova poco cambiare di frequente il libro, quasi farfalle che svolazzano su tutti i fiori. 1° Prima della lettura, domanda a Dio che con essa ti parli al cuore. 2° Leggi poco, e con riflessione; rileggi quei passi che ti hanno fatto maggior impressione. 3° Dopo la lettura, ringrazia il Signore dei buoni affetti ottenuti. Vi attendi tu così? Forse ti pare quasi inutile, perché fatta male...!

 

3. Non perdere tempo nel leggere. Si perde tempo nel leggere libri cattivi che sono la peste dei buoni costumi! Si perde nel leggere libri indifferenti che nulla giovano alla salute dell'anima! Si perde nel leggere per comparire eruditi nelle cose spirituali e senza il fine di trame profitto! Si perde tempo nel leggere cose buone, ma fuori tempo, a scapito dei doveri del proprio stato... Rifletti se sei colpevole di tali letture. Il tempo è prezioso...

 

PRATICA. - Prometti di fare ogni giorno cinque minuti almeno di lettura spirituale con tranquillità,

 

10 Dicembre

TRE MASSIME FONDAMENTALI

 

1. La vita passa. La fanciullezza è già passata; la gioventù e la virilità forse sono già trascorse; quanto mi rimane di vita? Forse un terzo, due terzi di vita sono già trascorsi; forse tengo già un piede nella fossa; ed io come impiego quel po' di vita che mi rimane? Ogni giorno mi fugge di mano, si dilegua come nebbia a! sole; l'ora passata non ritorna più, ed io perché non me ne curo? Perché dico sempre: Domani mi convertirò, mi emenderò, mi farò santo? E se il domani non vi fosse più per me?

 

2. La morte viene. Quando meno tè lo aspetti, quando più ti pare improbabile, in mezzo ai più fioriti progetti, la morte ti sta dietro le spalle, spia i tuoi passi; in un istante non ci sei più! Indarno la fuggì, indarno ti industrii ad evitare ogni pericolo per la tua sanità, invano t'affatichi a vivere lunghi anni; la morte non fa anticamera, vibra il colpo, e tutto per le è finito. Come ci pensi? Come ti ci prepari? Oggi può giungere; sei tu tranquillo di coscienza?

 

3. L'eternità mi aspetta. Ecco il mare che ingoia ogni fiume, l'eternità... Lascio una vita breve, per gettarmi in una vita eterna, senza fine, senza cambiare, senza uscirne mai più. I giorni del dolore paiono lunghi; interminabili sono per il languente le notti; e se mi aspetta l'eternità dell'Inferno?... Che spavento! Sempre soffrire, sempre... Che fai per fuggire un castigo cosi orrendo? Non vorrai abbracciare la penitenza per giungere all'Eternità beata?

 

PRATICA. - Rifletti spesso : La vita passa, la morte viene, l'eternità mi aspetta.

 

11 Dicembre              

POSSIBILITÀ DI PROGREDIRE

 

1. Nella fuga del peccato. Le passioni incalzano terribili, la debolezza nel resistere è ben grande, la natura corrotta c'inclina al peccato, tutto ci alletta al male: ciò è vero; nondimeno, quante volte si seppe resistere raccomandandoci all'aiuto di Dio! Quante volte, impegnatici sul serio a combattere una passione, a non consentire al male, ne siamo usciti vittoriosi! Prima di dire che non puoi astenerti dalle bugie, dalle impazienze, dalle immodestie, prega, sforzati, fatti violenza: t'accorgerai di poter fare di più di ciò che non credevi.

 

2. Nella pratica del bene. Si tratta di pregare bene: Non posso, si risponde. Si dovrebbe fare un digiuno, un'astinenza; Sono debole, non posso. Per una elemosina, per un'opera di carità." : Non posso, si dice. Per l'esattezza nel dovere, per una vita regolata e un poco più interiore... ; Non posso. Non è forse questo un artifizio dell'amor proprio, della pigrizia, della tiepidezza nostra? Per le cose che ci piacciono, per un capriccio si fa e si soffre ben di più. Provati, e farai, nel bene, di più di ciò che non credi.

 

3. Nella nostra santificazione. Non mi bastano le forze a farmi santo?... Ci vuoi troppo a lasciare il mondo, e pregare sempre, a pensare solo a Dio...; non mi sento capace di levarmi così in alto. - Ma hai tu già provato qualche volta? Lo poterono uomini e donne delicate come S. Genoveffa, S. Isabella, S. Luigi; lo poterono gente d'ogni età, d'ogni condizione; lo poterono tanti martiri... Fa almeno la prova, e vedrai che puoi fare molto di più che non ti credi.

 

PRATICA. - Passa la giornata santamente: recita un Angele Dei.

 

12 Dicembre

CHI HA TEMPO, NON ASPETTI TEMPO

 

1. Perché il tempo vola. Tu lo sai e lo tocchi con mano, quanto sono brevi i giorni dell'uomo: la notte incalza il giorno, la sera incalza il mattino! E le ore in cui speravi, i giorni, gli anni, dove sono? Oggi hai tempo a convertirti, a praticare la virtù, a frequentare la chiesa, a moltiplicare le opere buone; oggi hai tempo a procacciarti un po' di corona pel Cielo... : e tu che fai? Aspetti tempo..,; ma intanto il merito non fu acquistato, le mani sono vuote! La morte giunge, e tu aspetti ancora?

 

2. Perché il tempo tradisce. Esamina gli anni addietro, i proponimenti fatti... Quanti progetti avevi formato per quest'anno, per questo mese! Ma il tempo ti ha tradito, e tu che hai fatto? Nulla. Mentre hai tempo, non aspettare tempo. Non dire domani, non dire a Pasqua, o all'anno venturo, non dire nella vecchiaia, o prima di morire, farò, penserò, aggiusterò... Il tempo tradisce, e nell'ora, da noi non pensata, il tempo viene meno! Tocca a te pensarvi e provvedervi...

 

3. Perché il tempo non ritorna più. Dunque il tempo perduto è perduto per sempre!... Dunque, tutte le opere buone tralasciate, tutti gli atti di virtù omessi, sono meriti perduti, e perduti per sempre! Tanto, il tempo non ritorna più. Ma come? La vita è tanto breve per fabbricarci la Corona Celeste, e noi gettiamo via tanto tempo come se ne avessimo troppo?! Alla morte, sì, che ci pentiremo! Animo! Ora che hai tempo, non aspettare tempo!

 

PRATICA. - Oggi, non perdere tempo: se la tua vita ha bisogno di riforma, non aspettare domani.

 

13 Dicembre 

LA SPERANZA CRISTIANA

 

1. Speranza del perdono dei peccati. Dopo commesso il peccato, perché lasci che la disperazione ti affanni il cuore? È male, certo, la presunzione di salvarti senza merito; ma, quando ti sei pentito, quando il confessore si rassicura, a nome di Dio, del perdono, perché ancora dubiti e diffidi? Iddio stesso si dichiara tuo Padre, ti protende le braccia, ti schiude il Costato... In qualunque abisso tu sia caduto, spera sempre in Gesù.

 

2. Speranza del Cielo. Come non sperarlo se Iddio ce lo volle promettere? Considera pure la tua incapacità per giungere tanto alto: la tua ingratitudine alle chiamate del Ciclo, e ai benefizi divini: gli innumerevoli peccati, la tua vita tiepida che ti rendono indegno di ottenere il Paradiso... Va bene; ma, quando pensi alla bontà di Dio, al Sangue Prezioso di Gesù, agli infiniti suoi Meriti che applica a te per supplire alle tue miserie, non ti nasce m cuore la speranza, anzi, quasi la certezza di giungere al Cielo?

 

3. Speranza d'ogni cosa necessaria. Perché, nelle tribolazioni, dici di essere abbandonato da Dio? Perché dubiti in mezzo alle tentazioni? Perché hai così poca fiducia in Dio nei tuoi bisogni? Uomo di poca fede, perché dubiti? disse Gesù a Pietro. Dio è fedele, né vi permetterà tentazione superiore alle vostre forze. scrisse S, Paolo. Non ricordi che la confidenza fu sempre premiata da Gesù, nella Cananea, nella Samaritana, nel Centurione, ecc.? Quanto più speri, tanto più otterrai.

 

PRATICA. - Ripeti lungo il giorno: Signore, io spero in te. Gesù mio, misericordia!

 

14 Dicembre

LA CONFESSIONE FREQUENTE

 

1. Mantiene l'anima in grazia. Il Sacramento della confessione monda l'anima dal peccato; ma ogni dì manchiamo, e perché troviamo noioso confessarci spesso per averne il perdono? Malgrado le risoluzioni, i proponimenti e le preghiere, senza la confessione frequente e la grazia che la accompagna, senza i rimproveri e i consigli del confessore, noi ricadremo: l'esperienza lo prova! Sai tu mantenerti buono e virtuoso confessandoti di rado?

 

2. Dirige l'anima alla perfezione. Noi siamo ciechi sui nostri vizi e difetti : siamo bambini incapaci di camminare franchi sulla stretta via del Cielo, senza una guida: siamo inesperti e titubanti sulla volontà di Dio sopra di noi!... La confessione frequente ci fa rimediare alle nostre deficienze e debolezze. Il confessore, illuminato da Dio, leggendo sovente nelle nostre coscienze, ci corregge, ci guida, ci esorta alla santità. Non sai che fartene di tali vantaggi?

 

3. Prepara l'anima alla morte. 1° II gran passaggio mette paura per l'incertezza dello stato in cui si troverà l'anima nostra;... ma chi si confessa di frequente è sempre preparato alla morte. 2° La frequente Confessione, ricordandoci le tante nostre cadute quotidiane, ci toglie in parie il ribrezzo della morte, quale mezzo per non più offendere Dio. 3° La confessione inculcandoci la vanità, il nulla della terra, non ci fa desiderare il Cielo? Dunque frequentala di cuore.

 

PRATICA. - Fissati un confessore stabile; apri interamente il cuore a lui. Sei tranquillo sulle tue confessioni?

 

15 Dicembre

RINGRAZIAMENTO DELLA COMUNIONE

 

1. Che cosa fai, dopo la Comunione? Con Gesù in cuore, con Dio unito a te, che cosa fai tu? Gli Angeli invidiano la tua sorte; e tu non sai che dire al tuo Dio, al tuo Padre, al tuo Giudice? Guardalo con viva Fede abbassarsi fino a te, peccatore: umiliati, mostragli la tua riconoscenza, invita le creature a benedirlo per te, offrigli l'amore, il fervore di Maria e dei Santi, donagli il cuore, promettigli di farti santo... Tu, fai cosi?                  ,

 

2. È il più prezioso momento della vita. S. Teresa diceva, che, dopo la santa Comunione, otteneva tutto quanto domandava. Gesù viene in noi portando ogni Grazia; è l'occasione favorevole di chiedere senza paura, senza limitazione. Per il corpo, per l'anima, per la vittoria sulle passioni, per la nostra santificazione; per i parenti, per i benefattori, per il trionfo della Chiesa: quante cose si hanno da chiedere! E noi, distratti, freddi, non sappiamo più dire nulla, dopo cinque minuti?

 

3. Ringraziamento remoto. Non basta al vero amante di Gesù trattenersi pochi momenti con Luì, egli passa tutta la giornata della Comunione in maggiore raccoglimento, in più frequenti atti d'amor di Dio, in unione a Gesù, nel proprio cuore, amandolo... E la tua abitudine? Ma il più bello e utile ringraziamento sarà sempre il mutare vita, il vincere una qualche passione per amore di Gesù, il crescere in santità per piacere a Lui. Perché non lo pratichi tu?

 

PRATICA, - Fa la Comunione sacramentale o spirituale; esamina i tuoi ringraziamenti.





[Modificato da Caterina63 06/12/2014 13:47]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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