A tutti voi che passate da qui: BENVENUTI
Se avete desiderio di capire che cosa insegna la Bibbia che il Magistero della Santa Chiesa, con il Sommo Pontefice ci insegna, questo Gruppo fa per voi. Non siamo "esperti" del settore, ma siamo Laici impegnati nella Chiesa che qui si sono incontrati da diverse parti d'Italia per essere testimoni anche nella rete della Verità che tentiamo di vivere nel quotidiano, come lo stesso amato Giovanni Paolo II suggeriva.
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ATTENZIONE : LA POSTA DEL CATECHISTA

Ultimo Aggiornamento: 27/08/2017 12:00
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Sesso: Femminile
28/01/2015 11:17
 
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"... la catechesi è un pilastro per l’educazione della fede, e ci vogliono buoni catechisti! Grazie di questo servizio alla Chiesa e nella Chiesa. Anche se a volte può essere difficile, si lavora tanto, ci si impegna e non si vedono i risultati voluti, educare nella fede è bello! E’ forse la migliore eredità che noi possiamo dare: la fede! Educare nella fede, perché lei cresca. Aiutare i bambini, i ragazzi, i giovani, gli adulti a conoscere e ad amare sempre di più il Signore è una delle avventure educative più belle, si costruisce la Chiesa! 
“Essere” catechisti! Non lavorare da catechisti: questo non serve! Io lavoro da catechista perché mi piace insegnare… Ma se tu non sei catechista, non serve! Non sarai fecondo, non sarai feconda! Catechista è una vocazione: “essere catechista”, questa è la vocazione, non lavorare da catechista. Badate bene, non ho detto “fare” i catechisti, ma “esserlo”, perché coinvolge la vita. Si guida all’incontro con Gesù con le parole e con la vita, con la testimonianza.
Ricordatevi quello che Benedetto XVI ci ha detto: “La Chiesa non cresce per proselitismo. Cresce per attrazione”. E quello che attrae è la testimonianza. Essere catechista significa dare testimonianza della fede; essere coerente nella propria vita... (..) 
Il catechista è cosciente che ha ricevuto un dono, il dono della fede e lo dà in dono agli altri. E questo è bello. E non se ne prende per sé la percentuale! Tutto quello che riceve lo dà! Questo non è un affare! Non è un affare! E’ puro dono: dono ricevuto e dono trasmesso..."
(Papa Francesco -Congresso Internazione sulla Catechesi - 27 settembre 2013)

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Grazie e sia lodato Gesù Cristo + sempre sia lodato.

 

Per tutti coloro che desiderano scrivere o contattare la Posta del Catechista possono farlo a questo indirizzo email cooperatoresveritatisinfo@gmail.comusando come oggetto della email "posta del catechista". Chi desidera una risposta privata o che non venga pubblicato il suo nome, per favore, ce lo faccia sapere nella stessa email di contatto. Grazie a tutti.

 



(da un giro di e-mail con un ateo, riporto il cuore del problema)

.... la tua bibbia la conosco come le mie tasche, tu piuttosto forse non conosci la storia della tua  chiesa altalenante che usa la bibbia a seconda delle stagioni. Ti domando allora di darmi qualche dritta per vedere se davvero riesci a convincermi della fede che professi e per dimostrarmi che non sia tu una vittima di questo che chiami il messia, il salvatore...

Mario B.

Carissimo Mario, a volte le tasche hanno dei buchi....

Amico mio io non devo dimostrarti un bel nulla ma posso aiutarti - con la mia testimonianza - che le mie tasche non sono bucate a cominciare dal famoso episodio delle "tentazioni di Gesù " riportate rispettivamente da Matteo 4,1-11/ Marco 1,12-13 e Luca 4,1-13.

Ora ti riporto le riflessioni di Benedetto XVI perchè rivolgono - a me e a te - delle domande interessanti: "Riflettere sulle tentazioni a cui è sottoposto Gesù nel deserto è un invito per ciascuno di noi a rispondere ad una domanda fondamentale: che cosa conta davvero nella mia vita?

Nella prima tentazione il diavolo propone a Gesù di cambiare una pietra in pane per spegnere la fame. Gesù ribatte che l’uomo vive anche di pane, ma non di solo pane: senza una risposta alla fame di verità, alla fame di Dio, l’uomo non si può salvare (cfr Lc.vv. 3-4).

Nella seconda tentazione, il diavolo propone a Gesù la via del potere: lo conduce in alto e gli offre il dominio del mondo; ma non è questa la strada di Dio: Gesù ha ben chiaro che non è il potere mondano che salva il mondo, ma il potere della croce, dell’umiltà, dell’amore (cfr vv. 5-8).

Nella terza tentazione, il diavolo propone a Gesù di gettarsi dal pinnacolo del Tempio di Gerusalemme e farsi salvare da Dio mediante i suoi angeli, di compiere cioè qualcosa di sensazionale per mettere alla prova Dio stesso; ma la risposta è che Dio non è un oggetto a cui imporre le nostre condizioni: è il Signore di tutto (cfr vv. 9-12). Qual è il nocciolo delle tre tentazioni che subisce Gesù?

E’ la proposta di strumentalizzare Dio, di usarlo per i propri interessi, per la propria gloria e per il proprio successo. E dunque, in sostanza, di mettere se stessi al posto di Dio, rimuovendolo dalla propria esistenza e facendolo sembrare superfluo. Ognuno dovrebbe chiedersi allora: che posto ha Dio nella mia vita? E’ Lui il Signore o sono io? Superare la tentazione di sottomettere Dio a sé e ai propri interessi o di metterlo in un angolo e convertirsi al giusto ordine di priorità, dare a Dio il primo posto, è un cammino che ogni cristiano deve percorrere sempre di nuovo..." (Udienza del 13.2.2013).

Satana, dunque, dimostra di conoscere bene le Scritture ma non è un convertito, non si vuole convertire ma vuole piegare Dio alla sua interpretazione, al suo progetto.

Nel Libro dell’Apocalisse leggiamo: «Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me» (3, 20), questa è la dinamica che Dio ha scelto per incontrarsi con l'uomo: ha bussato alla porta di Maria Santissima e Lei ha aperto quella porta e non è diventata la "vittima" del Messia, ma la Sua Ancella, la Sua cooperatrice. La vittima è semmai proprio Lui, il Sacrificio perfetto e gradito a Dio, l'Agnello senza macchia che si lascia crocifiggere per amore della creatura. Noi abbiamo tutto da guadagnare da questa Vittima immolata per la nostra redenzione! Con il Battesimo non diventiamo "vittime" ma figli adottivi, San Giovanni è chiaro: “ha dato potere di diventare figli di Dio” (Gv 1,12). 

 “A quanti l’hanno accolto ha dato il potere di diventare …” Quest’affermazione di san Giovanni può lasciar intendere che qualcuno potrebbe non accoglierLo e pertanto potrebbe non diventare figlio di Dio, qui entra in ballo il libero arbitrio, la volontà di fare una scelta.

Certo, comprendo bene che forse molte testimonianze di noi cattolici ti hanno deluso, allontanato, spiazzato ma nel momento in cui - tu, io, l'altro - avviene il vero incontro con il Risorto, allora nessuno potrà mai più condizionare questo rapporto che si svolge sia in modo esclusivo (un tu per Tu fra la creatura e Dio), quanto comunitario, ecclesiale perchè la Chiesa è una Comunione di Santi.

Certo la Chiesa è Santa ma è composta da membra - noi - che santi ancora non lo siamo ma dove molti si sforzano per diventarlo vivendo una quotidianità davvero cristiana, senza clamori o segnali visibili, ma che alimenta la vita stessa della Chiesa. E' la Chiesa che santifica le membra, non siamo noi a santificare la Chiesa.

 Per convincerti, forse, della fede che professo dovrei risponderti come Gesù: "Che cercate?". Gli risposero: "Rabbì (che significa maestro), dove abiti?". Disse loro: "Venite e vedrete". Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui" (Gv.1,38-39). Il primo incontro con una persona affascinante suscita curiosità e interesse. Ma non basta, se non porta all’amicizia e al desiderio di stare insieme, al condividere insieme.

Nel mio caso rispondo all'invito di Pietro: “Pronti sempre a rendere ragione della speranza che è in voi” .. (1Pt 3,14-17), Pietro non ci dice di dare ragione o torto delle prove, ma di dare ragione della "speranza" che è in noi. Sono qui a comunicare con te non per discutere di prove, ma per trasmetterti qualcosa che ha riempito la mia esistenza, l'ha cambiata, l'ha stravolta e coinvolta. Nel mio incontro con Cristo non ho ricevuto dei dati, delle statistiche, degli indici di gradimento o quant'altro, ma ho ricevuto una speranza, la speranza della vita che non muore, la speranza che non di solo pane viviamo, una speranza che si è fatta certezza, strada facendo, che sono amata non da un dio qualunque, ma dal Dio fatto carne, il Dio Incarnato, quel Dio che mi ha tanto amato da dare la sua vita perchè anche io la potessi ricevere in abbondanza e per l'eternità.

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri." (fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP Maestro dell’Ordine)

Vuoi davvero sapere che cosa è la Chiesa e che cosa sei tu, io, noi, l'Uomo? prendi un Crocefisso, non uno artistico con forme accennate, ma uno di quelli tosti che riportano tutto della passione e morte e fissalo, anche per mezz'ora se lo riterrai necessario o se ne sarai capace. Un giorno, due, tre, fino a quando le tue ginocchia non si piegheranno per la stanchezza. Poi chiediti: cosa ci vedo?Un'uomo straziato, crocefisso, percosso, umiliato, ucciso....

Da qui allora i tuoi tanti "perchè" cominceranno a prendere forma. Questa è la Chiesa vera, questo è l'Uomo vero, quello potresti diventare anche tu, se lo vorrai... ma fino a quando non arriviamo a piegare quelle ginocchia, che sono il segno dell'abbandono della nostra superbia nei confronti stessi di Dio, quel Dio amorevole non volendo forzare il nostro arbitrio e la nostra volontà, non ci rivelerà nulla di Sè.

Allora, ho risposto alle tue domande? Non lo so e francamente non è più a me che devi rispondere ma a quel Dio che cerchi, se lo cerchi per davvero. Io non posso fare altro che accompagnarti ora con la preghiera, mettendoti nei grani del Rosario quotidiano affinchè sia Maria stessa a portarti a questo incontro.

Convertirsi, ricordalo, non è diventare vittima - al contrario - significa trovare l'Avvocato perfetto delle nostre cause perdute, significa entrare in un rapporto vivo e vero con Dio a tal punto da diventare Figli perchè, mentre noi trascendiamo dal basso verso l'alto nel convertirci, Dio è disceso precedendoci per venirci incontro, per facilitarci il cammino.

Questi sono i primi passi che dovrai fare se vorrai parlare davvero di Scrittura e di storia della Chiesa ricevendone grandi benefici, diversamente le tue domande aumenteranno senza trovare alcuna risposta, lasciandoti sempre l'amaro in bocca e il cuore inquieto perchè, come insegnava Sant'Agostino del quale ti suggerisco di leggere le sue Confessioni: "il nostro cuore è inquieto fino a quando non riposa in Te, mio Dio" e quando si convertì riconobbe: "Tardi t'amai... tardi ti amai!".

Ponendoti sotto la custodia di Maria Santissima, ti siano graditi i miei più fraterni saluti.

Sia lodato Gesù Cristo.

 

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[Modificato da Caterina63 01/03/2015 11:14]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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