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La Madonna delle tre fontane e della Rivelazione approvata da Pio XII

Ultimo Aggiornamento: 10/02/2015 12:01
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10/02/2015 10:52
 
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  Vergine della Rivelazione alle Tre Fontane
di Diego Manetti08-02-2015

Continuiamo la pubblicazione delle conversazioni (questo è il diciassettesimo appuntamento) che Diego Manetti tiene ogni primo sabato del mese a Radio Maria, alla scoperta dei santuari più importanti dedicati alla Vergine.

Il luogo che insieme a voi, cari amici, desidero visitare questa volta, poiché in esso Maria ha lasciato una sua particolare traccia del suo cammino tra gli uomini, si trova a Roma. Roma, la città eterna. Roma, la città del papa. Roma, la città in cui la Madonna ha scelto di presentarsi come “Vergine della rivelazione” a Bruno Cornacchiola, apparendogli nel 1947.

Precisiamo subito che si tratta di apparizioni in merito alle quale il giudizio della Chiesa è ancora sospeso, e che pertanto ne riferisco chiedendo a quanti leggono di prestare la fiducia che si offre alla pura testimonianza umana. È in tali termini infatti che intendo riportare gli eventi che accaddero in località “tre Fontane”, alla periferia di Roma, in quel 1947.

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( ATTENZIONE: 
Ciò è vero ma fino ad un certo punto. Ed è importante che si chiarisca la situazione.

Le apparizioni delle tre fontane, se è vero che non sono state ancora riconosciute ufficialmente dalla Chiesa cattolica, è altrettanto vero che queste hanno ricevuto il consenso dei Papi.
 Nel 1956 il papa Pio XII, ricevendo anche in udienza il veggente Bruno Cornacchiola, ha consentito nel luogo delle apparizioni la costruzione di una cappella per il culto e ne ha affidato la custodia ai "Francescani Minori Conventuali" per il servizio religioso al Santuario. 
Venendo al 1997 papa Giovanni Paolo II ha approvato la denominazione del luogo come "Santa Maria del Terzo Millennio alle Tre Fontane" definendone un culto legittimo, riconfermandone la custodia e la cura dei pellegrini ai Frati francescani Minori Conventuali - così come  è stato confermato da loro stessi quando sono stati contattati per avere delucidazioni in merito.)
Infatti, la grotta della rivelazione, detta "Santuario delle Tre Fontane", e che non appartiene al complesso dell'Abbazia delle Tre Fontane, fu così elevata a "santuario" dalla diocesi di Roma. Insomma laddove è vero che non c'è un riconoscimento ufficiale delle apparizioni, c'è tuttavia la posizione chiara di Pio XII e di Giovanni Paolo II che ne hanno riconosciuto il culto per la Diocesi romana di cui il Papa è appunto il Vescovo....


******************

 

 

Prima di procedere con la esposizione di quanto accaduto, desidero però offrire un ulteriore riferimento ai fatti che interessarono la grotta delle tre fontane prima delle presunte apparizioni al Cornacchiola. Alcuni tra voi avranno forse già capito che intendo riferirmi a quanto successo a Roma dal 1935 a Luigina Sinapi (1916-1978), veggente e carismatica che avrebbe preannunciato le apparizioni delle Tre Fontane con dieci anni di anticipo. Ma andiamo con ordine, partendo proprio da questi antefatti che ritengo utile esporre per mostrare come, nel caso in cui si trattasse di autentiche apparizioni mariane, quelle delle Tre Fontane mostrerebbero ancora una volta come la storia delle apparizioni moderne sia segnata dallo svolgersi di un preciso disegno di Maria che è venuta tra gli uomini per accompagnarli in questo tempo di prova ove la fede è ovunque minacciata dagli attacchi del maligno.

 Luigina Sinapi

Dicevo di Luigina Sinapi, dunque. La piccola Luigina aveva ricevuto il dono di una profonda familiarità con Gesù fin dalla più tenera infanzia, manifestando i doni ricevuti con fenomeni apparentemente inspiegabili che spinsero la madre a recarsi da Padre Pio - il quale aveva da pochi anni (1918) ricevute le stigmate - per chiedere una parola di conforto. Il frate di Pietrelcina così le disse: “Dio manifesta in lei la sua volontà”. Tranquillizzata, la donna fece ritorno a casa, tutta presa da timore e tremore nei confronti di quanto Dio andava operando nella più grande dei suoi cinque figli.

La fanciullezza di Luigina trascorse dunque in una relazione sempre più confidente con Gesù e Maria, fino all'incontro decisivo che avvenne nel 1935, il 15 agosto. All'epoca Luigina aveva 19 anni appena ma ormai sembrava prossima alla morte per una grave forma di tumore all'intestino. Ricevuta l'estrema unzione, la giovane vide Gesù accanto al suo capezzale e dall'altro lato del letto la Vergine Maria.

Il Signore chiamò Luigina a una scelta: “Noi siamo venuti per farti una proposta. Devi decidere liberamente: vuoi morire e venire in Cielo, oppure desideri essere una vittima espiatrice per la Chiesa e i sacerdoti?”. Luigina non ebbe dubbi sull'offrirsi subito come vittima sacrificale. Gesù continuò, preannunciando alla giovane veggente che non sarebbe entrata in convento bensì avrebbe vissuto nel mondo, in umiltà e nascondimento, soffrendo ed espiando per la Chiesa, sempre accompagnata però dalla guida sicura di Maria Ss. Appena Gesù ebbe terminato di dire queste parole, Luigina si trovò improvvisamente guarita, mentre le bende e le fasciature cadevano in terra, nel mezzo dello spandersi di un soavissimo profumo.

La vita di Luigina proseguiva all'insegna di un quotidiano contatto con il soprannaturale, caratterizzato da numerose estasi mistiche e da fenomeni di bilocazione. Profumi, estasi, bilocazioni: tutti elementi che ci fanno apparire ancora più stretto il legame tra Luigina e padre Pio che anni prima aveva indicato nella piccola uno strumento della volontà divina.

Come promesso da Gesù, la Madonna guidava Luigina apparendole ogni primo sabato del mese e nelle ricorrenze mariane. In occasioni di tali celesti visite, la Vergine si presentava ogni volta con un mantello e una veste dai colori diversi, secondo differenti significati simbolici: violetto per indicare l'espiazione, rosso per l'amore, rosa per la mitezza. La Vergine - raccontò Luigina - le appariva maestosa in un grande bagliore luminoso, mentre lo spazio circostante scompariva alla vista della veggente. Ogni volta la Madonna le affidava un breve messaggio, per poi andarsene lasciando dietro di sé una soave scia odorosa che impregnava la casa della veggente per tutta la giornata. A fronte di questi fenomeni mistici, non mancarono numerosi assalti diabolici che tentavano di togliere la pace a Luigina, la quale però confidava nella guida del padre spirituale e della Vergine Maria, mantenendosi nell'obbedienza a essi e nel riserbo più stretto in merito ai fenomeni soprannaturali che andava vivendo.

Giungiamo così al 1937. Luigina si reca con alcune compagne dell'associazione religiosa “Figlie di Maria” presso la chiesa dell'abbazia di Tre Fontane, a Roma. Inoltratasi nel limitrofo boschetto di eucalipti, Luigina entrò in una grotta. Improvvisamente le apparve la Madonna, i cui occhi tristi puntavano in direzione dei poveri resti di un feto abortito e abbandonato in quella grotta da qualche madre disgraziata. Subito la veggente provvide a dare pietosa sepoltura ai poveri resti, facendo tornare con questo piccolo gesto d'amore il sorriso sul volto della Vergine.

A quel punto la Madonna disse a Luigina: “Io ritornerò in questo luogo per convertire un uomo che oggi lotta acerbamente contro la Chiesa di Cristo e vuole assassinare il Santo Padre… Va' adesso nella basilica di San Pietro: troverai una religiosa che ti farà conoscere suo fratello che è un cardinale. A lui devi portare il messaggio. Da questo luogo insedierò a Roma il trono della mia glorificazione. Dovrai dire al cardinale che diventerò presto nuovo papa.”

Luigina obbedì prontamente e le cose andarono come la Madonna aveva predetto: la giovane incontrò infatti in San Pietro la Marchesa Pacelli, sorella dell'allora cardinale Eugenio Pacelli, con il quale Luigina ebbe un colloquio privato in cui riferì le parole della Vergine. Solo tenendo presente questo antefatto possiamo comprendere perché Pio XII diede immediatamente credito alle apparizioni delle Tre Fontane, nel 1947, addirittura benedicendo una statua della Madre di Dio che venne posta nella grotta pochi mesi dopo le apparizioni al Cornacchiola. Il rapporto tra la Sinapi e Pio XII andò facendosi più stretto nel corso degli anni, crescendo insieme alla fiducia personale anche il credito che il Santo Padre sentiva di poter dare ai fenomeni soprannaturali caratterizzanti la vita di Luigina che intanto, secondo il cuore dei messaggi che la Vergine le affidava, andava sacrificandosi ed espiando per i peccati del mondo e in favore della Chiesa, fino alla morte avvenuta nel 1978.

Questa ampia premessa era necessaria, cari amici, per preparare al meglio i fatti delle Tre Fontane relativi alle apparizioni della Vergine Maria a Bruno Cornacchiola nel 1947. Il Cornacchiola, nato nel 1913 a Roma, proveniva da una povera famiglia nella quale l'ultima preoccupazione era l'educazione religiosa e la prima la sopravvivenza quotidiana. Ricevuto il Battesimo per pura consuetudine familiare, Bruno se ne andò di casa ad appena 14 anni, vivendo per le strade della capitale come vagabondo, fino al tempo del servizio militare. Sposatosi a 23 anni, decise di partire come volontario per la Guerra di Spagna (1936-39), combattendo tra le fila dei comunisti, per fare ritorno in Italia la termine del conflitto ormai intriso di profondi sentimenti antipapisti e anticattolici. Al punto da convertirsi al protestantesimo e divenire avventista, impegnando poi tutti i suoi sforzi per strappare alla fede cattolica anche sua moglie, arrivando addirittura a dare fuoco a un crocifisso che apparteneva alla consorte.




[Modificato da Caterina63 10/02/2015 11:31]
Fraternamente CaterinaLD

"Siamo mendicanti e chiediamo agli altri anche le loro idee, come la staffetta della posta che riceve il documento dalle mani di uno e poi corre per darlo ad un altro. Faccio una timida parafrasi delle parole di chi ci ha preceduto nel cammino della fede, per annunciarle ad altri."
(fr. Carlos Alfonso Azpiroz Costa OP
Maestro dell’Ordine)
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